Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

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CORSO DI FORMAZIONE PER RSPP MODULO C1 ORGANIZZAZIONE E SISTEMI DI GESTIONE 8 ore Accordo Stato Regioni del 26/01/2006

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CORSO DI FORMAZIONE PER RSPPMODULO C1ORGANIZZAZIONE E SISTEMI DI GESTIONE 8 oreAccordo Stato Regioni del 26/01/2006

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Percorso formativo ASPP/RSPP• Facciamo il punto :

Modulo ABase

Ateco 428 ore

Modulo BNatura dei rischi

Ateco 448 ore

Modulo COrganizzazione

e Sistemi di Gestione

24 ore

Moduli per ASPP ed RSPP Modulo per soli RSPP

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I contenuti del modulo C 24 ore

Quali sono gli scopi del : MODULO RISERVATO AI RSPP?

o C1 Organizzazione e sistemi di gestione

o C2 Il sistema delle relazioni e della comunicazione rischi di natura psicosociale

o C3 Rischi di natura ergonomica

o C4 Ruolo dell’informazione e della formazione

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Approfondiamo il modulo C L’apprendimento attraverso il modulo C deve permette a noi RSPP di:

o Pianificare la prevenzione e protezione dei lavoratori

o Permettere un’agevole e fattibile attuazione delle misure di prevenzione e protezione dei lavoratori

o Misurare l’effettiva efficacia delle misure di prevenzione e protezione dei lavoratori in termini di riduzione dei livelli di rischio

o Riprogettare la pianificazione per migliorare l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dei lavoratori al fine di aumentarne l’efficacia in termini di riduzione dei livelli di rischio

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La valutazione del rischio come:• Processo di pianificazione della prevenzione

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Decreto legislativo 09 Aprile 2008 n° 81 Articolo 33 - Compiti del servizio di prevenzione e protezione1. Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede:a) all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure;c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35; f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36.

2. I componenti del servizio di prevenzione e protezione sono tenuti al segreto in ordine ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza nell’esercizio delle funzioni di cui al presente decreto legislativo.

3. Il servizio di prevenzione e protezione è utilizzato dal datore di lavoro.

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Esempio di “processo di pianificazione”

Per pianificare le azioni della prevenzione devo chiedermi:

• COSA ? (cosa devo pianificare una VDR, una manutenzione, un controllo interno, una verifica esterna….)

• CHI ? (l’ufficio responsabile di questa azione, la persona, la ditta…)

• COME ? (che attività deve essere svolta nel dettaglio)

• CON CHE FREQUENZA ? (mensile, annuale, triennale, quadriennale ecc.)

• QUANDO ? (inserire un calendario con la scadenza)

Per verificare la sua attuazione ed il suo aggiornamento devo chiedermi ?

• CHI ? (effettua la verifica)

• QUALE ? (documento attesta l’avvenuta verifica)

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Conoscenza del sistema di organizzazione aziendale come base per l’individuazione e l’analisi dei rischiDecreto legislativo 09 Aprile 2008 n° 81

Articolo 2 - Definizioni a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione ……

b) «datore di lavoro»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. …..

q) «valutazione dei rischi»: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata …..

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Ma qual è la nostra organizzazione ?Proviamo ad analizzare qualche caso ponendoci qualche domanda:• Organizzazione “definita” o organizzazione “di fatto” !• Organizzazione volubile e subordinata alle volontà dell’imprenditore. Organigramma piatto• Organizzazione plurifunzione = tutti fanno tutto.• Organizzazione, “in appalto”.• Mansionario inesistente o mai aggiornato.• Procedure di lavoro inesistenti, abbiamo sempre lavorato così !• Elenco addetti/autorizzati alle macchine utensili non definiti• Vietato l’accesso alle cabine elettriche ai non addetti ! Ma chi sono gli addetti ?• Vietato salire sul muletto senza autorizzazione, quali sono gli autorizzati, e perché le chiavi sono

sempre nel quadro, anche dopo la fine del turno di lavoro ?• In caso di emergenza seguire le indicazioni degli addetti e del coordinatore, ma chi sono ?• Non effettuare manutenzioni con macchina in funzione. Ma chi vigila che questo non avvenga, e

nel caso avvenga quali sono le sanzioni disciplinari ?• I lavori elettrici possono essere effettuati solo in assenza di tensione. Quali sono gli elettricisti

avvertiti (PAV) e quali sono le procedure per accertarsi che non ci sia tensione ?• Ponteggio in manutenzione ! Quindi chi può salire ? E chi vigila sul rispetto di questo divieto ?

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Proviamo a costruire un mansionario della sicurezza

• Un mansionario, “della sicurezza”, dovrebbe essere in grado di contenere tutte le informazioni utili ad una corretta valutazione dei rischi, quindi oltre le generalità:

• Reparto di appartenenza – per poter gestire le responsabilità dei Preposti

• Scadenza visite mediche – per poter verificare la sorveglianza sanitaria• Mansione – per poter effettuare la giusta VDR, e stilare il protocollo

sanitario• Formazione – per poter verificare la quantità di formazione minima

erogata, e le scadenze degli aggiornamenti• Incarichi per l’emergenza – per poter verificare la formazione• Autorizzazioni speciali – es. ingresso cabine elettriche, utilizzo di mezzi

di sollevamento, autorizzazioni a lavori elettrici, ecc.•

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Esempio di mansionario (all 4)

• Questo documento in word, vi permetterà di esercitarvi simulando il vostro mansionario aziendale.

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Elaborazione di metodi per il controllo della efficacia ed efficienza nel tempo dei provvedimenti di sicurezza presi

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• Efficacia: Con il termine efficacia si indica il grado di raggiungimento di un obiettivo prefissato. La misura dell’efficacia pone in relazione gli obiettivi prefissati con l’accuratezza e completezza dei risultati raggiunti. Ad esempio nella prevenzione questi possono essere la diminuzione del numero di infortuni, dei giorni di infortunio, dei quasi incidenti (near miss), diminuzione delle sanzioni e richiami per mancato rispetto delle procedure di SSL, ecc.

• Efficienza:L’efficienza invece consiste nel valutare lo sforzo impiegato per portare a termine un compito, misura cioè il rapporto tra il livello di efficacia e l’utilizzo delle risorse: nella prevenzione questo può essere misurato in termini di miglioramento dei processi operativi per l’inserimento di metodologie di pianificazione, in termini di diminuzione fermi macchina per l’inserimento di manutenzione programmata, in termini diminuzione dei percorsi dei materiali per miglioramento della logistica, aumento delle prestazioni lavorative per miglioramento dell’ergonomia, diminuzione delle procedure di SSL per miglioramento della cultura sulla SSL, diminuzione del ore impiegate dagli addetti SPP per inserimento di un sistema di gestione, ecc.

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Come facciamo in pratica ad utilizzare al meglio il nostro tempo ?Quando ci sono molti elementi di cui si vuole valutare l'importanza, lo strumento da usare è il diagramma intitolato all'economista Vilfredo Pareto, che nel 1897 dimostrò che in una regione italiana solo poche persone possedevano gran parte della ricchezza  di tutta la regione.Per analogia in qualunque sistema sono pochi gli elementi rilevanti ai fini del comportamento del sistema. Tutti gli altri "fanno numero".Il principio è lo stesso della cosiddetta "legge 80/20", formulata da J. Juran: con il 20% dei prodotti di un'azienda manifatturiera multiprodotto si realizza l'80% del fatturato, il 20% dei componenti di un prodotto costituisce l'80% del suo valore, il 20% del tempo produce l'80% dei risultati dell'intera giornata di lavoro…..Sulla vostra scrivania ogni mattina trovate 10 problemi da risolvere, i primi due li posticipate da settimane, perché troppo impegnativi o forse impossibili da risolvere, quindi iniziate sempre dal n. 3.In realtà state posticipando la soluzione dell’80 % delle cause di inefficacia del vostro sistema di prevenzione !

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Il processo di miglioramento continuo, vi ricordate che cosa abbiamo detto nella presentazione del Modulo C ?

L’apprendimento attraverso il modulo C deve permette a noi RSPP di:

Pianificare la prevenzione e protezione dei lavoratori

Permettere un’agevole e fattibile attuazione delle misure di prevenzione e protezione dei lavoratori

Misurare l’effettiva efficacia delle misure di prevenzione e protezione dei lavoratori in termini di riduzione dei livelli di rischio

Riprogettare la pianificazione per migliorare l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dei lavoratori al fine di aumentarne l’efficacia in termini di riduzione dei livelli di rischio

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Benvenuti nel mondo dei sistemi di gestione

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William Edward Deming (1900/1993) fu un ingegnere che negli anni dal 1920 al 1940 applicò la sua teoria mediante la quale il controllo della qualità della produzione non dovesse essere necessariamente effettuato sulla totalità della produzione ma solo su alcuni prodotti finiti, risalendo all’errore che generava il difetto (causa/effetto). Questo approccio basato su criteri statistici ebbe la sua massima applicazionedurante la seconda guerra mondiale negli USA, quando l’industria bellica dovette impiegare in modo massiccio manodopera femminile non specializzata e soggetta quindi ad un margine maggiore di errore.Dopo la seconda guerra mondiale il Giappone chiamò Deming per rilanciare in maniera proattiva l’approccio alla qualità, per poter fornire prodotti sempre migliori a prezzi più bassi.Nel 1950 Deming fu invitato dal JUSE (Japanese Union of Scientists and Engineers), per tenere un seminario di 30 giorni dedicato ai Manager delle aziende Giapponesi, il successo fu tale che spesso fu necessario allontanare la gente dall’aula per l’eccessivo afflusso.Disse: “… non feci molto di più che spiegare cosa deve fare il management…”Lo stesso successo non si ripetette negli USA.Il JUSE formò quali 20.000 ingegneri nell’arco di 10 anni. Nel 1959 il Dipartimento della Difesa americano emise la prima norma dedicata alla Nel 1960 Deming fu insignito con il Secondo Ordine del Sacro Tesoro. Fu il primo americano a ricevere tale onerificenza. Nel 1970 negli USA,, vennero elencati i criteri di riferimento obbligatori per gli impianti nucleari che diventarono il riferimento per tutte le norme del settore.In questi anni, seguendo l’obiettivo della standardizzazione, si svilupparono diversi altri standard in tutto il mondo.Tra le tante ricordiamo le norme ANSI americane, le DIN tedesche, le UNI italiane, ecc.  

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La filosofia di Deming• Il percorso del Miglioramento Continuo (Kaizen)

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P - Plan. Pianificazione.

D - Do. Esecuzione del programma, dapprima in contesti circoscritti.

C - Check. Test e controllo, studio e raccolta dei risultati e dei riscontri.

A - Act. Azione per rendere definitivo e/o migliorare il processo (estendere quanto testato dapprima in contesti circoscritti all'intera organizzazione).

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Il sistema di gestione della sicurezza: linee guida UNI-INAIL, integrazione confronto con norme standard (ohsas 18001, ISO, ecc.)

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Quando e perché applicare un Sistema di Gestione, evoluzione normativa :

• il D.Lgs. 334/1999 (attività a rischio di incidente rilevante)Nel recepire la direttiva 96/82/CE, il legislatore italiano ha dimostrato che l’approccio gestionale è fondamentale per la prevenzione. SGS obbligatorio per le aziende nella quali un evento accidentale può dar luogo ad un rischio grave, immediato o differito per la salute umana o per l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento.• UNI 10617:1997 poi 10617:2009 e 10617:2012 ( SGS per l’esercizio di impianti a rischio

di incidente rilevante)Evoluzione normativa che ha allineato la norma UNI agli standard ISO 14001:2004 e BS OHSAS 18001:2007 , che ha comportato l’adeguamento anche delle UNI 10616 (criteri di attuazione) UNI 10672 (sicurezza nella progettazione)• DM 9 maggio 2007 e DPR 151/2011(S.C.I.A / C.P.I. e ingegneria antincendio) Direttive per l’attuazione dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio (FSE Fire Safety Engineering), o percorso alternativo adottando un SGA (Sistema di gestione antincendio ) verificato on audit interni annualmente e ogni 5 anni dai VVF (nuova scadenza CPI dpr 151/2011). Gli SGA possono rispondere agli standard ISO 18001 o UNI 10617:2012.• il D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza sul LavoroSe il D.Lgs. 626/1994 esprimeva nell’approccio sistematico la sua principale innovazione rispetto alla frammentata normativa precedente, ancora legata alla logica del comando e controllo, con il D.Lgs. 81/2008 e con l’art. 30, per la prima volta, in un decreto Italiano – fa riferimento direttamente ad una norma Inglese sui SGSL la BS OHSAS 18001:2007

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Il sistema di gestione della sicurezza: linee guida UNI-INAIL, integrazione confronto con norme standard (ohsas 18001, ISO, ecc.) Decreto legislativo 09 Aprile 2008 n° 81

Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestioneIl modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, …….

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Brocardo: da“Societas delinquere non potest”

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TraduzioneLe persone giuridiche non possono delinquereSpiegazioneL'adagio, di origine medievale, il principio in base al quale le persone giuridiche non possono essere soggetti attivi di reati. Ciò perché gli enti collettivi si possono colpire anche con altre misure giuridiche (come la sospensione, lo scioglimento, ecc.), ed è sempre possibile individuare, all'interno di una collettività, gli individui che abbiano violato leggi penali. A seguito di questo principio l'articolo 27 della Costituzione, che dichiara: “La responsabilità penale è personale”, ha costituito un vero e proprio sbarramento, tant'è vero che l'intero diritto penale è costruito intorno alla persona fisica.

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Brocardo: a “Societas delinquere potest”Nel tentativo di superare lo sbarramento dell'articolo 27 della Costituzione alcuni studiosi hanno rivalutato la teoria organicistica. In base a questa teoria l'ente è portatore di interessi ed è in grado di esprimere la propria volontà e di realizzare atti giuridicamente rilevanti. Tale teoria identifica l'ente nei suoi rappresentanti di vertice, “apicali”, in base alla terminologia del d.lgs 231/01, così che il comportamento di questi, se oggettivamente e soggettivamente idoneo a configurare un reato, produce la responsabilità penale della stessa persona giuridica da questi impersonata.Il d.lgs 231/01 prevede che, nel caso venga commesso un “reato tipico” da un soggetto, legato in maniera funzionale ad un ente giuridico, sia esso “apicale” o “sottoposto ad altrui direzione”, e quest'ultimo ne abbia tratto un vantaggio o un interesse, oltre alla responsabilità penale del reo si configura una responsabilità personale del soggetto giuridico per non aver posto in essere misure preventive in grado di prevenire ed impedire la commissione del reato. Si configurano, in questo modo, due distinte responsabilità, da cui discendono, parallelamente, due sanzioni una per la persona fisica e una per l'ente ritenuto responsabile.

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Thyssen processo di appelloThyssen, pene ridotte a imputati. I parenti: "Una vergogna”  

La Corte d'Appello di Torino ha ridefinito le pene per i sei manager della Thyssenkrupp, già condannati per omicidio colposo e altri reati in seguito all'incidente avvenuto nel dicembre 2007, quando nello stabilimento torinese morirono sette operai travolti dalla fuoriuscita di olio bollente. L'ex amministratore delegato Harald Espenhahn è stato condannato a 9 anni e 8 mesi (in primo grado erano 16 anni, diventati poi 10 nel primo appello), 6 anni e 10 mesi a Marco Pucci e Gerald Priegnitz (prima erano 7 anni), passa da 9 anni a 7 anni e 6 mesi Daniele Moroni, 7 anni e 2 mesi a Raffaele Salerno (prima 8 anni e mezzo), 6 anni e 8 mesi a Cosimo Cafueri (era stato condannato a 8 anni).  Protestano i parenti delle vittime - In aula i familiari delle sette vittime hanno protestato. Alcuni di loro si sono trattenuti a lungo nel corridoio al piano interrato del Palazzo di Giustizia di Torino. "E' uno schifo", ha gridato una donna.“Con quella di oggi ci sono state quattro sentenze e ogni volta è stato tolto un pezzettino", ha commentato Antonio Boccuzzi, parlamentare del Pd, unico sopravvissuto della squadra di operai Thyssenkrupp (dove all'epoca lavorava) coinvolta nell'incendio in fabbrica nel 2007.  Legale ad: "Faremo ricorso" - Di diverso avviso l’avvocato di Espenhahn, Ezio Audisio: “Ci aspettavo qualcosa di più, le riduzioni sono state minime" ha commentato dopo la sentenza, aggiungendo che presenterà ricorso in Cassazione.  Appello ordinato dalla Cassazione - Il processo in corte d'appello era stato ordinato dalla Cassazione, nell'aprile 2014, al solo scopo di ricalcolare le condanne inflitte agli imputati per il rogo che nel 2007 uccise sette operai. Le pene oscillano fra i sette anni e sei mesi e i sei anni e otto mesi, con una leggera riduzione rispetto alle precedenti.

SKY TG 24 29/5/2915

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Un sistema di gestione all’interno di un sistema di gestione !

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Il modello organizzativo ex D.Lgs. 231/01 è orientato a prevenire la commissione dei reati previsti dallo stesso decreto legislativo 231 del 2001 (l’art. 6 parla di “modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati”), I Modelli organizzativi ex D.Lgs. 81/08 sono atti a garantire l’adempimento degli obblighi giuridici relativi alla salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (all’art. 30 del D.Lgs. 81/08 è infatti precisato che “Il modello di organizzazione e di gestione deve assicurare un sistema aziendale per l'adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi a…”).

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A quali reati si riferiscono i due modelli di gestione ?Ne consegue che la possibilità per l’ente di beneficiare della c.d. esimente (cause oggettive che eliminano il carattere di reato da un fatto che altrimenti sarebbe tale) passa per strade diverse:per i delitti ex art. 25 septies, attraverso la costruzione di un sistema organizzativo che garantisca l’adempimento degli obblighi sanciti dalla normativa quali (a puro titolo esemplificativo) il rispetto degli standard tecnico-strutturali e di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; la valutazione dei rischi e la predisposizione delle conseguenti misure di prevenzione e protezione etc;per i delitti previsti dai restanti articoli del D.Lgs. 231/01, attraverso la valutazione del rischio che i processi aziendali siano utilizzati per commettere tali rischi e la costruzione di un sistema di controllo che non possa essere aggirato se non “fraudolentemente” (cfr. Linee Guida Confindustria). Differenza non da poco (ma che non deve stupire, avendo i primi reati natura “colposa”, gli altri natura “dolosa”), che richiede un diverso approccio progettuale alla realizzazione dei Modelli:nel primo caso si dovranno essenzialmente formalizzare tutte le procedure inerenti le materie elencate al comma 1 dell’art. 30 del D.Lgs. 81/08, e il sistema di controllo dovrà garantire l’esecuzione di tali attività;nel secondo caso si dovrà adottare un approccio “risk based”, analizzando il rischio di possibile commissione dei reati, valutando il sistema di controllo esistente e definendo i gap (e le conseguenti azioni correttive) rispetto ad un sistema di controllo che evidenzi eventuali tentativi di commissione dei reati prima della commissione del reato stesso.

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Ricapitolando

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• Per i reati di natura dolosa relativi alla SSL l’ente può definire il suo sistema di gestione di “efficacia esimente” se il SG:“modello 231/01” è correttamente implementato, ed atto ad impedire comportamenti “fraudolenti”.

• Per i reati di natura colposa relativi alla SSL l’ente può definire il suo sistema di gestione di “efficacia esimente” se il “modello di gestione della SSL” risponde ai requisiti dell’art. 30 Dlgs 81/08

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…continuiamo con la lettura dell’art. 30 Dlgs 81/08

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Decreto legislativo 09 Aprile 2008 n° 81

Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231(N), deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale  per  l’adempimento  di  tutti  gli  obblighi  giuridici  relativi: a)  al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b)  alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; c)  alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; d)  alle attività di sorveglianza sanitaria; e)  alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; f)  alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; g)  alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; h)  alle  periodiche  verifiche  dell’applicazione  e  dell’efficacia  delle  procedure adottate.

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… entriamo nella parte relativa ai sistemi di gestione

Decreto legislativo 09 Aprile 2008 n° 81

Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione …..2. Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell’avvenuta  effettuazione  delle  attività  di  cui  al  comma 1.3. Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell’organizzazione   e   dal tipo di attività   svolta,   un’articolazione di funzioni che assicuri le competenze   tecniche   ei   poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.4  Il  modello  organizzativo  deve  altresì  prevedere un idoneo sistema di controllo  sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure   adottate.   Il   riesame   e   l’eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative   alla   prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione   di   mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al progresso scientifico  e  tecnologico.5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI - INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all’articolo 6.5-bis. La commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro elabora procedure semplificate per la adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese. Tali procedure sono recepite con decreto del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.6.   L’adozione   del   modello   di   organizzazione   e   di   gestione   di   cui   al   presente articolo nelle imprese fino a 50 lavoratori  rientra  tra  le  attività  finanziabili  ai  sensi  dell’articolo 11.

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Quali caratteristiche deve avere un sistema di gestione?• ADEGUATEZZAUn sistema “esimente” è un sistema “peculiare” dell’azienda costruito ed implementato come un “vestito su misura”

• EFFICACEMENTE ATTUATOL’”adeguatezza” del sistema è propedeutica, necessaria ma non sufficiente, affinché il modello risulti “efficacemente attuato”.Quindi esimente.

• ASSICURARE ..L’ADEMPIMENTO DI TUTTI GLI OBBLIGHI GIURIDICI

Ovvero rappresenti uno strumento di garanzia tale da rendere non possibile l’elusione delle regole definite, quindi molto oltre la semplice relazione del DVR e del DUVRI.

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Quali sono i benefici di SGSL • Riduzione dei costi assicurativi INAIL (OT24)• Maggiore garanzia di conformità legale • Aumento del valore intangibile dell’azienda• Riduzione dei costi assicurativi (es. rischio incendio)• Migliore gestione della documentazione inerente la sicurezza• Approccio proattivo e preventivo piuttosto che reattivo• Maggiore sensibilità e consapevolezza del personale• Riduzione degli attriti sindacali• Maggior sinergia tra le varie funzioni aziendali• Immagine più positiva sul territorio• Maggior possibilità di attingere ai finanziamenti (ISI INAIL, formazione, ecc.)• Possibilità di iniziative per promuovere il proprio brand• Potenziale diminuzione degli infortuni e dei costi conseguenti• Stimolo alla progettualità ed alla pianificazione, di tutte le aree aziendali• Miglioramento della logistica, e quindi riduzione dei costi indiretti• Coinvolgimento degli appaltatori, miglioramento della qualità del processo• Accountability e trasparenza dei processi di prevenzione e protezione• Valorizzazione del SPP• ….

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LINEE GUIDA UNI INAIL

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Linee guida UNI INAIL• La ruota di Deming nel sistema UNI INAIL

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Cosa sono le Linee Guida UNI INAIL• Le Linee Guida UNI INAIL sono un documento di indirizzo alla progettazione,

implementazione e attuazione di sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, rivolto soprattutto alle PMI che caratterizzano il sistema produttivo italiano. Nello spirito della volontarietà della adozione di SGSL, vogliono essere un valido aiuto nei confronti delle aziende e dei consulenti aziendali.

• Queste Linee Guida, pubblicate da INAIL in accordo con le Parti sociali e l’UNI, hanno validità generale e la loro applicazione va modulata sulle caratteristiche complessive dell’impresa che intende adottarle; non sono destinate alla certificazione (né all'uso ai fini della vigilanza da parte degli organi istituzionali) e quindi, qualora un azienda voglia certificare l’adozione del proprio sistema di gestione, il riferimento corretto diventa la norma BS OHSAS 18001:07.

• La struttura delle Linee Guida UNI INAIL ricalca quella del ciclo di Deming ed è sovrapponibile e integrabile con altri sistemi gestionali (ISO 9000 per la qualità, ISO 14001 per l’ambiente ecc.).

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Le finalità delle UNI UNAILIl SGSL definisce le modalità per individuare, all’interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti.Il SGSL, che prevede un’adozione volontaria, potrà avere successo perché fermo restando il rispetto delle norme di legge:  il monitoraggio è effettuato preferibilmente con personale interno all’impresa/organizzazione;  non è soggetto a certificazione da parte terza imposta da norme di legge;  è economicamente giustificabile, in quanto produce anche economie di gestione;  si adatta alle specifiche caratteristiche dell’impresa/organizzazione;  migliora le capacità di adattamento all’evoluzione di leggi, regolamenti e norme di buona tecnica;  non è sottoposto, in quanto tale, al controllo delle Autorità di vigilanza;  coinvolge i lavoratori e i loro rappresentanti nel sistema di gestione

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UNI INAIL la politica = strategia del SGSL• Con il termine Vision si intende l'insieme degli obiettivi di lungo periodo

che il Top Management vuole definire per la propria azienda, comprendere anche la visione generale del mercato e l'interpretazione di lungo periodo del ruolo dell’azienda nel contesto economico e sociale.

Bill Gates (1980) – "Un personal computer su ogni scrivania, e ogni computer con un software Microsoft installato"

• Il value statement (o statement of core values) è la dichiarazione formale del sistema di valori propri dell’organizzazione.

McDonald's – "qualità, servizio e pulizia”

• Il mission statement è il "manifesto” che costituisce una guida pratica all’azione dell'organizzazione, la funzione della visione aziendale è in un certo qual modo quella di "ispirare" i soggetti coinvolti.

Walt Disney – «Rendere felici le persone»

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UNI INAIL – concetti base per la costruzione della Politica

Nel definire o aggiornare la politica di SSL si dovrebbe tener conto:  dell’attività svolta e della dimensione aziendale;  della natura ed il livello dei rischi presenti;  della tipologia dei contratti di lavoro;  dei risultati dell’analisi iniziale o del monitoraggio successivo.

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UNI INAIL – La politica

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La politica per la salute e la sicurezza sul lavoro (in seguito siglata SSL) dovrebbe essere definita e documentata dal vertice aziendale nell'ambito della politica generale dell'azienda.

La politica indica la visione, i valori essenziali e le convinzioni dell'azienda sul tema della SSL e serve a definire la direzione, i principi d'azione e i risultati a cui tendere ed esprime l’impegno del vertice aziendale nel promuovere nel personale la conoscenza degli obiettivi, la consapevolezza dei risultati a cui tendere, l’accettazione delle responsabilità e le motivazioni.

La politica aiuta a dimostrareverso l’interno: l’impegno dell’azienda alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori

verso l’esterno, che:  esiste un impegno concreto dell’azienda in tema di salute e sicurezza sul lavoro;  si privilegiano le azioni preventive;  l’organizzazione aziendale tende all’obiettivo del miglioramento continuo. La politica per la SSL dovrebbe includere tra l’altro:  l’impegno al rispetto della legislazione e degli accordi applicabili alla SSL;   l’affermazione che la responsabilità nella gestione della SSL riguarda l’intera organizzazione aziendale, dal Datore di Lavoro sino ad ogni lavoratore, ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze;  l’impegno a considerare la SSL ed i relativi risultati come parte integrante della gestione aziendale;  l‘impegno al miglioramento continuo ed alla prevenzione;  l’impegno a fornire le risorse umane e strumentali necessarie;  l’impegno a far sì che i lavoratori siano sensibilizzati e formati per svolgere i loro compiti in sicurezza e per assumere le loro responsabilità in materia di SSL;  l’impegno al coinvolgimento ed alla consultazione dei lavoratori, anche attraverso i loro rappresentanti per la sicurezza;  l’impegno a riesaminare periodicamente la politica stessa ed il sistema di gestione attuato;  l’impegno a definire e diffondere all’interno dell’azienda gli obiettivi di SSL e i relativi programmi di attuazione.  .  

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UNI INAIL- la natura ed il livello dei rischi presenti

• La valutazione dei rischi, quale elemento di entrata del nostro sistema, deve attraverso la pianificazione delle azioni di monitoraggio, prevenzione, informazione, formazione, ecc. restituirci un output in miglioramento continuo.

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Esempi di pianificazione aziendaleUNI INAIL • I metodi utilizzati per pianificare il raggiungimento degli obiettivi di SSL dovrebbero essere gli stessi utilizzati per

pianificare il raggiungimento degli altri obiettivi dell’azienda (per es. commerciali, tecnologici, opportunità di mercato, costi aziendali, gestione del personale, ecc.). In questo ambito si dovrebbe tendere a che le procedure organizzative/operative necessarie alla gestione della attività dell’azienda vengano integrate dalle componenti di salute e sicurezza necessarie senza creare duplicazioni e parallelismi.

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UNI INAIL – Pianificazione I requisiti chiave del processo di pianificazione da tener presenti dovrebbero essere i seguenti:

definizione e graduazione degli obiettivi finalizzati al mantenimento e/o al miglioramento del sistema; determinazione, preferibilmente al momento della definizione degli obiettivi, dei criteri di valutazione idonei a dimostrare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi stessi; predisposizione di un piano per il raggiungimento di ciascun obiettivo contenente anche le mete intermedie, ove necessarie, l’individuazione delle figure/strutture coinvolte nella realizzazione del piano stesso e l’attribuzione dei compiti e delle responsabilità relative; definizione delle risorse necessarie, comprese quelle economiche; previsione delle modalità di verifica dell’effettivo ed efficace raggiungimento degli obiettivi.

Questa pianificazione dovrebbe tener conto: delle attività lavorative ordinarie e straordinarie, comprese le situazioni di emergenza;  delle attività di tutto il personale (inclusi lavoratori con contratto atipico, fornitori, visitatori, ecc.), che ha accesso al luogo di lavoro e/o ha interferenza con le attività lavorative svolte; delle strutture, dei luoghi e dei metodi di lavoro, delle macchine, degli impianti, delle attrezzature, delle sostanze utilizzate, sia che siano quelle proprie dell’azienda sia che vengano fornite da terzi; delle modalità più adeguate per presidiare i processi aziendali così da prevenire le inefficienze nonché individuare e pianificare le attività di modifica organizzativa, strutturale, procedurale, produttiva, tecnologica, tenendo conto delle esigenze di tutela della SSL.

 

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SGSL : Efficacia = Condivisione : Coinvolgimento

Da soli si cammina veloci, ma insieme si va lontano… (P. Filippo Clerici)

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UNI INAIL – Sensibilizzazione

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UNI INAIL - Monitoraggio• Caratteristiche e responsabilità dei verificatori

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Scelta e nomina dei verificatori

Caratteristiche e responsabilità

Piano di monitoraggio

Frequenza e metodologia

Livelli di monitoraggio

I) Gestione operativaII) Sulla funzionalità

del sistema

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• 1° LivelloQuesto livello di monitoraggio è svolto generalmente dalle risorse interne della struttura, sia in autocontrollo da parte dell'operatore, sia da parte del preposto ma può comportare, per aspetti specialistici (ad esempio per verifiche strumentali) il ricorso ad altre risorse interne o esterne all’azienda. E' bene, altresì, che la verifica dei provvedimenti di natura organizzativa e procedurale relativi alla SSL venga realizzata dai soggetti già definiti in sede di attribuzione delle responsabilità (in genere si tratta di dirigenti e preposti).

• 2° LivelloIl monitoraggio sulla funzionalità del sistema (verifica ispettiva interna) ha lo scopo di stabilire se il sistema è conforme a quanto pianificato, è correttamente applicato, mantenuto attivo e consente di raggiungere gli obiettivi.Il monitoraggio di funzionalità dovrebbe consentire al vertice aziendale l’adozione delle decisioni strategiche di propria competenza, quali ad esempio l’adeguamento della politica. La verifica ispettiva dovrebbe essere svolta da personale competente che assicuri l’obiettività e l’imparzialità, e indipendente al settore di lavoro ove effettua la verifica ispettiva.

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UNI INAIL – Livelli del Monitoraggio

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UNI INAIL – Riesame e miglioramentoDopo la conclusione del ciclo di monitoraggio interno, il vertice aziendale dovrebbe sottoporre a riesame le attività del sistema di gestione della sicurezza per valutare se il sistema sia adeguatamente attuato e si mantenga idoneo al conseguimento degli obiettivi e della politica della sicurezza stabilita dall’azienda. Argomenti tipici del riesame possono essere:  statistiche infortuni  risultati dei monitoraggi interni  azioni correttive intraprese  rapporti sulle emergenze (reali o simulate)  rapporti dal responsabile designato dalla direzione sulle prestazioni complessive del sistema  rapporti sulla efficacia del sistema di gestione  rapporti sulla identificazione dei pericoli e sulla valutazione e controllo dei rischi. In conclusione del riesame, oltre a valutare lo stato di conseguimento degli obiettivi già fissati, il Datore di Lavoro, alla luce dei risultati forniti dal monitoraggio del sistema, della esecuzione delle azioni correttive e preventive e delle eventuali modifiche della situazione, dovrebbe stabilire nuovi obiettivi e piani, nell’ottica del miglioramento progressivo, considerando l’opportunità di modificare la politica, le procedure o eventuali altri elementi del sistema.

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UNI INAIL – elementi di un sistema

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OHSAS 18001:2007

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OHSAS 18001:2007

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Occupational Health and Safety Management System

UN BREVE RIPASSO SULArticolo 30

D.Lgs. 81/2008

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Il sistema di gestione della sicurezza: linee guida UNI-INAIL, integrazione confronto con norme standard (ohsas 18001, ISO, ecc.) Decreto legislativo 09 Aprile 2008 n° 81

Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, …….

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Un sistema di gestione all’interno di un sistema di gestione !

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Il modello organizzativo ex D.Lgs. 231/01 è orientato a prevenire la commissione dei reati previsti dallo stesso decreto legislativo 231 del 2001 (l’art. 6 parla di “modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati”), I Modelli organizzativi ex D.Lgs. 81/08 sono atti a garantire l’adempimento degli obblighi giuridici relativi alla salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (all’art. 30 del D.Lgs. 81/08 è infatti precisato che “Il modello di organizzazione e di gestione deve assicurare un sistema aziendale per l'adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi a…”).

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Ricapitolando …

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• Per i reati di natura dolosa relativi alla SSL l’ente può definire il suo sistema di gestione di “efficacia esimente” se il SG:“modello 231/01” è correttamente implementato, ed atto ad impedire comportamenti “fraudolenti”.

• Per i reati di natura colposa relativi alla SSL l’ente può definire il suo sistema di gestione di “efficacia esimente” se il “modello di gestione della SSL” risponde ai requisiti dell’art. 30 Dlgs 81/08

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…continuiamo con la lettura dell’art. 30 Dlgs 81/08

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Decreto legislativo 09 Aprile 2008 n° 81

Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231(N), deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale  per  l’adempimento  di  tutti  gli  obblighi  giuridici  relativi: a)  al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b)  alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; c)  alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; d)  alle attività di sorveglianza sanitaria; e)  alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; f)  alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; g)  alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; h)  alle  periodiche  verifiche  dell’applicazione  e  dell’efficacia  delle  procedure adottate.

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… entriamo nella parte relativa ai sistemi di gestione

Decreto legislativo 09 Aprile 2008 n° 81

Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione …..2. Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell’avvenuta  effettuazione  delle  attività  di  cui  al  comma 1.3. Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell’organizzazione   e   dal tipo di attività   svolta,   un’articolazione di funzioni che assicuri le competenze   tecniche   ei   poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.4  Il  modello  organizzativo  deve  altresì  prevedere un idoneo sistema di controllo  sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure   adottate.   Il   riesame   e   l’eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative   alla   prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione   di   mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al progresso scientifico  e  tecnologico.5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI - INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all’articolo 6.5-bis. La commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro elabora procedure semplificate per la adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese. Tali procedure sono recepite con decreto del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.6.   L’adozione   del   modello   di   organizzazione   e   di   gestione   di   cui   al   presente articolo nelle imprese fino a 50 lavoratori  rientra  tra  le  attività  finanziabili  ai  sensi  dell’articolo 11.

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Quali caratteristiche deve avere un sistema di gestione?• ADEGUATEZZAUn sistema “esimente” è un sistema “peculiare” dell’azienda costruito ed implementato come un “vestito su misura”

• EFFICACEMENTE ATTUATOL’”adeguatezza” del sistema è propedeutica, necessaria ma non sufficiente, affinché il modello risulti “efficacemente attuato”.Quindi esimente.

• ASSICURARE ..L’ADEMPIMENTO DI TUTTI GLI OBBLIGHI GIURIDICI

Ovvero rappresenti uno strumento di garanzia tale da rendere non possibile l’elusione delle regole definite, quindi molto oltre la semplice relazione del DVR e del DUVRI.

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BS OHSAS 18001:2007• La ruota di Deming nello standard OHSAS

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La OHSAS 18001:2007La norma è stata emessa in Gran Bretagna a Luglio del 2007 dall’ente di normazione

BS-OHSAS (British Standard- Occupational Health and Safety Series

come revisione delle Linee Guida OHSAS 18001 dell’Aprile 1999, allo scopo di regolamentare l’applicazione di sistemi per la gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro e renderli certificabili. Lo standard è stato emesso armonizzando la norma al fine di renderla omogenea alle ISO 14001 e ISO 9001

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OHSAS e D.Lgs. 81/08• Il D.Lgs. 81/08 è una norma cogente ma non è certificabile• La validità della legge è limitata al territorio nazionale • La OHSAS prevede l’applicazione di prescrizioni generali che

il Decreto non contiene esplicitamente.• La OHSAS oltre a facilitare il rispetto normativo, è uno stimolo

al miglioramento continuo• La OHSAS permette la gestione di sistemi integrati con le ISO

9001 e 14001• La OHSAS recepisce tra i suoi requisiti il D.Lgs. 81/08, e lo

traduce in un percorso attuativo chiaro e condiviso• La OHSAS è sottoposta ad audit, sia interni che di secondo

livello, dando garanzia all’Alta Direzione della rispondenza alle norme, ai requisiti, ed alla politica

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I contenuti della OHSAS:2007Ecco l’indice dei macro raggruppamenti della norma:

1 Campo di applicazione2 Riferimenti normativi3 Termini e definizioni4 Requisiti dei SGSSL

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OHSAS 18001:20071 Campo di applicazioneQuesta norma OHSAS è applicabile a qualunque organizzazione che desideri:

a) istituire un SGSSLL per eliminare o minimizzare i rischi al personale e alle altre parti interessate che potrebbero essere esposte ai pericoli in ambito SSLL associati alle sue attività;b) attuare, mantenere e migliorare continuamente un SGSSLL;c) assicurare se stessa in merito alla sua conformità con la propria politica per la SSLL;d) dimostrare conformità a questa norma OHSAS:

1) facendo un’auto-verifica e un’auto-dichiarazione, o2) cercando conferma della sua conformità da parte di chi ha un interesse nell’organizzazione, come i clienti, o3) cercando conferma della propria auto-dichiarazione da una parte esterna all’organizzazione, o4) cercando certificazione / registrazione del proprio SGSSLL da

parte di un’organizzazione esterna.

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OHSAS 18001:20072 Riferimenti normativi

In particolare, si dovrebbe fare riferimento a:OHSAS 18002, Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro – Linee guida per l’applicazione della OHSAS 18001 ILO-OSH 2001, Linee guida sui sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro dell’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro, International Labour Organisation (ILO)

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3.16 politica per la SSLL (OH&S policy)Intenzioni e direttive complessive di un’organizzazione (3.17) relative alle proprie prestazioni in tema di SSLL (3.15) come espresso formalmente dall’alta direzione

3.13 sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro (SGSSLL) occupational health and safety management system (OH&S MS)] Parte del sistema di gestione di un’organizzazione (3.17) utilizzata per sviluppare e attuare la propria politica per la SSLL (3.16) e gestire i propri rischi inerenti la SSLL (3.21)

3.10 parte interessata (interested party) persona o gruppo, interno o esterno al luogo di lavoro (3.23), che si occupa delle prestazioni in tema di SSLL (3.15) di un’organizzazione (3.17), o che ne è influenzato

3.19 procedura (procedure) Modo specificato per svolgere un’attività o un processo

3.5 documento (document) Informazioni con il loro mezzo di supporto

3.20 registrazione (record) Documento (3.5) che riporta i risultati conseguiti o che fornisce l’evidenza delle attività eseguite

3.14 obiettivo per la SSLL (OH&S objective)Fine per la SSLL, in termine di prestazioni in tema di SSLL (3.15), che un’organizzazione (3.17) si prefigge di conseguire

3.15 prestazioni in tema di SSLL (OH&S performance) Risultati misurabili della gestione dei propri rischi inerenti la SSLL (3.21) da parte di un’organizzazione (3.17)

3.3 Miglioramento continuo (continual improvement)Processo ricorrente di accrescimento del SGSSLL (3.13) per ottenere miglioramenti delle prestazioni complessive in tema di SSLL (3.15) coerentemente con la politica per la SSLL (3.16) dell’organizzazione (3.17)

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OHSAS 18001:20073 Termini e definizioni

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3.17 organizzazione (organisation) Gruppo, società, azienda, impresa, ente o istituzione, ovvero loro parti o combinazioni, in forma associata o meno, pubblica o privata, che abbia una propria struttura funzionale e amministrativa

3.23 luogo di lavoro (workplace)Qualunque posto fisico nel quale si eseguono attività legate al lavoro sotto il controllo dell’organizzazione

3.12 salute e sicurezza sul luogo di lavoro (SSLL) [occupational health and safety (OH&S)] ) Condizioni e fattori che influiscono, o potrebbero influire, sulla salute e sulla sicurezza degli impiegati o di altri lavoratori (compresi lavoratori temporanei e personale di appaltatori), visitatori e qualsiasi altra persona sul luogo di lavoro (3.23)

3.8 cattiva salute (ill health) Condizione fisica o mentale, avversa e identificabile, che scaturisce o è resa peggiore dall’attività lavorativa e/o da una situazione legata al lavoro

3.9 incidente (incident) Evento legato al lavoro per il quale si sono verificate (o avrebbero potuto verificarsi) lesioni, cattiva salute (3.8) (indipendentemente dalla severità) o morti

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OHSAS 18001:20073 Termini e definizioni

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3.6 pericolo (hazard)Fonte, situazione o atto con un potenziale di danno in termini di lesioni umane o cattiva salute (3.8), o una loro combinazione

3.7 identificazione dei pericoli (hazard identification) Processo di riconoscimento dell’esistenza di un pericolo (3.6) e di definizione delle sue caratteristiche

3.21 rischio (risk) Combinazione della probabilità del verificarsi di un evento pericoloso o dell’esposizione e della severità di lesioni o di cattiva salute (3.8) che possono essere causati dall’evento o dall’esposizione

3.1 rischio accettabile (acceptable risk)Rischio che è stato ridotto a un livelli che può essere tollerato dall’organizzazione tenendo conto degli obblighi legali e della propria politica per la SSLL (3.16)

3.22 valutazione dei rischi (risk assessment) Processo di stima dei rischi (3.21) derivanti da un pericolo, tenendo conto dell’adeguatezza di eventuali controlli esistenti, per poi decidere se i rischi sono accettabili o meno

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OHSAS 18001:20073 Termini e definizioni

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3.9 incidente (incident) – Evento legato al lavoro per il quale si sono verificate (o avrebbero potuto verificarsi) lesioni, cattiva salute (3.8) (indipendentemente dalla severità) o mortiNOTA 1 Un sinistro e un incidente che non ha scaturito lesioni né cattiva salute né decessi.NOTA 2 Ci si puo riferire a un incidente che non ha comportato lesioni né cattiva salute né decessi come a un “quasi-incidente” o a una di quelle situazioni in cui “c’e mancato poco” o come a un “avvenimento pericoloso”. NOTA 3 Una situazione d’emergenza (v. 4.4.7) e un particolare tipo di incidente.

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OHSAS 18001:20073.9 near-miss, near-hit, close call, dangerous accurrence, ecc.

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OHSAS 18001:2007L’importanza dei quasi incidenti

1 infortuniomortale

400 infortunigravi

2.000.000 azioni “non sicure” (8-9/1 near miss)

20.000 infortuni lievi (50/1 grave)

240.000 “near-miss” (12/1 inf. lieve)

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4.1 Requisiti generali - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.1 modificato)L’organizzazione deve stabilire, documentare, attuare, mantenere attivo e migliorare continuamente un SGSSLL in conformità ai requisiti della presente norma OHSAS, e determinare come soddisferà tali requisiti. L’organizzazione deve definire e documentare l’ampiezza del suo SGSSLL. 4.2 Politica per la SSLL - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.2 modificato + punto “d” nuovo)L’alta direzione deve definire e autorizzare la politica per la SSLL dell’organizzazione e assicurare che all’interno dell’ampiezza definita del SGSSLL essa: a) sia appropriata alla natura e alla misura dei rischi inerenti la SSLL dell’organizzazione;b) includa un impegno alla prevenzione delle lesioni e della cattiva salute, e al miglioramento continuo della gestione per la SSLL e delle prestazioni in tema di SSLL;c) includa l’impegno al rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni sottoscritte dall’organizzazione che riguardano i suoi pericoli in materia di SSLL;d) fornisca il quadro di riferimento per stabilire e riesaminare gli obiettivi per la SSLL;e) sia documentata, attuata e mantenuta attiva;f) sia comunicata a tutte le persone che lavorano sotto il controllo dell’organizzazione al fine di renderle consapevoli dei propri obblighi individuali in tema di SSLL;g) sia disponibile per le parti interessate; eh) sia riesaminata periodicamente al fine di garantire che rimanga pertinente e appropriata all’organizzazione

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OHSAS 18001:20074 Requisiti dei SGSSLL

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OHSAS 18001:2007 Esempio di politica SSL

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DICHIARAZIONE DI POLITICA PER LA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO…………………… La ….. si impegna a condurre le proprie attività di produzione e servizi in modo da salvaguardare la salute e sicurezza dei propri dipendenti, dei terzi operanti in cantiere, dei clienti e del pubblico.La ….. si impegna a gestire la Sicurezza e la Salute sul lavoro in modo sostenibile e compatibile con le esigenze ambientali, sociali ed economiche del contesto ……… in cui si trova il sito produttivo e comunque sempre nel pieno rispetto di leggi, regolamenti e delle normative tecniche nazionali, internazionali e quelle specifiche del settore ………….La ….. si impegna costantemente ad identificare, eliminare e controllare situazioni di rischio legate alle proprie attività per prevenire incidenti, infortuni e malattie professionali, ed a migliorare continuamente le sue performances di Sicurezza e Salute.È inoltre convinzione che la costante soddisfazione dei Clienti per l’elevata qualità del prodotto fornito venga conseguita garantendo lo svolgimento in Sicurezza di tutte le attività produttive ed una dinamica gestione di obiettivi misurabili, piani di miglioramento aziendali e monitoraggio continuo del risultato. Gli obiettivi generali di questa Politica sono:• Adottare le migliori tecnologie disponibili con l’obiettivo di aumentare progressivamente la prevenzione e protezione dei Lavoratori;• Rispettare tutte le Leggi e Regolamenti vigenti, cooperando con le Istituzioni, Enti territoriali di settore e tutte le organizzazioni industriali;• Comunicare in modo trasparente verso l’esterno e l’interno per informare sulle attività svolte ed i risultati raggiunti;• Adottare tutte le misure di Sicurezza Preventive in un’ ottica di impegno proattivo;• Informare e sensibilizzare i propri Dipendenti ed le Unità Produttive esterne che operano per l’Azienda circa le responsabilità ed i ruoli di ciascuno, coinvolgendoli nella

gestione della Sicurezza;• Sviluppare ed adottare programmi di formazione ed addestramento per il Personale;• Definire e mantenere le procedure del sistema OHSAS 18001;• Gestire le proprie attività in modo da prevenire tutti gli incidenti attraverso un adeguato programmazione dei tempi e dei metodi dell’intero ciclo di prodotto;• Rispondere efficacemente alle emergenze che possono verificarsi;• Verificare i risultati ottenuti tramite periodici riesami per assicurare l’attuazione della Politica e valutarne la validità. È responsabilità di ogni addetto …… – a partire dalla Direzione – applicare tale politica durante lo svolgimento di tutte le attività nell’ambito della progettazione, la realizzazione, la vendita e l’assistenza post-vendita del proprio prodotto.L’Alta Direzione rappresentata dalla persona del Dott. ………….dichiara che gli obiettivi indicati sono congruenti con quelli strategici della Società e si impegna ad assicurare le risorse necessarie per il loro raggiungimento e mantenimento. 

l’Alta Direzione

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OHSAS 18001:20074.3 Pianificazione 4.3.1 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e determinazione dei controlli – (estratto)Le procedure per l’identificazione dei pericoli e per la valutazione dei rischi devono tenere conto di: a) attività di routine e non di routine;b) attività di tutte le persone che hanno accesso al luogo di lavoro (compresi subappaltatori e visitatori);c) comportamento umano, capacità e altri fattori umani;d) pericoli identificati di origine esterna al luogo di lavoro in grado di incidere negativamente sulla salute e sulla sicurezza delle persone sotto il controllo dell’organizzazione all’interno del luogo di lavoro;e) pericoli creati nelle vicinanze del luogo di lavoro da attività collegate al lavoro sotto il controllo dell’organizzazione; f) infrastrutture, attrezzature e materiali nel luogo di lavoro, che siano forniti dall’organizzazione o da altri;g) cambiamenti o cambiamenti proposti nell’organizzazione, nelle sue attività o nei suoi materiali;h) modifiche al SGSSLL, comprese modifiche temporanee, e il loro impatto sulle operazioni, sui processi e sulle attività;i) tutti gli obblighi legali legati alla valutazione dei rischi e all’attuazione dei controlli necessari (v. anche la NOTA a 3.12);j) la progettazione delle aree di lavoro, dei processi, delle installazioni, dei macchinari e delle attrezzature, delle procedure operative e dell’organizzazione del lavoro, compreso il loro adattamento alle capacità umane. …….Quando determina i controlli, o quando vaglia dei cambiamenti ai controlli esistenti, si deve prendere in considerazione la riduzione dei rischi secondo la seguente gerarchia:

a) eliminazione;b) sostituzione;c) combinazione di controlli;d) segnali / avvertimenti e/o controlli amministrativi; e) dispositivi di protezione personale.

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OHSAS 18001:20074.3 Pianificazione

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4.3.2 Requisiti legali e altri requisiti – (estratto)L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per identificare e avere accesso alle prescrizioni legali applicabili e alle altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive che riguardano la SSLL.

4.3.3 Obiettivi e programmi - (estratto)L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attivi uno o più programmi per conseguire i suoi obiettivi. Come minimo, i programmi devono comprendere: a) la designazione di responsabilità e di autorità per il raggiungimento degli obiettivi per ogni funzione e livello dell’organizzazione; e b) i mezzi e i tempi per il conseguimento degli obiettivi. I programmi devono essere riesaminati a intervalli regolari e pianificati, e adattati alle esigenze, per garantire il conseguimento degli obiettivi.

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OHSAS 18001:2007 Esempio di obiettivi e programma

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OHSAS 18001:20074.4 Attuazione e funzionamento

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4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità e autorità - (estratto) L’alta direzione deve assumersi la responsabilità ultima per la SSLL e per il SGSSLL. L’alta direzione deve dimostrare il suo impegno: a) assicurando la disponibilità delle risorse essenziali per istituire, attuare, mantenere attivo e migliorare il SGSSLL; b) definendo ruoli, assegnando responsabilità e delegando autorità, per facilitare l’efficace gestione per la SSLL; ruoli, responsabilità e autorità devono essere documentati e comunicati.

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OHSAS 18001:2007 Esempio Matrice delle responsabilità

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OHSAS 18001:20074.4 Attuazione e funzionamento

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4.4.2 Competenza, formazione e sensibilizzazione - (estratto) L’organizzazione deve assicurare che ogni persona sotto il suo controllo che svolga compiti che possano avere un impatto sulla SSLL siano competenti in base a istruzione, formazione o esperienza appropriate, e deve conservare le relative registrazioni.

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OHSAS 18001:2007 Esempio gestione dei ruoli, mansioni, incarichi

[email protected]

Ruolo SSL: PREPOSTO

Mansioni:

Incarichi:Addetto

Anincendio

Falegname

Coordinatore emergenza di

reparto

Manutentore delle

macchine da taglio in

falegnameria

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OHSAS 18001:2007 Esempio gestione della formazione

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Definizione dei ruoli, mansioni

incarichi

Fabbisogno formativo

Organizzazione corsi e rilascio

attestati

Verifica dell’apprendiment

o

Assegnazione dei ruoli, mansioni,

incarichi

Re training

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OHSAS 18001:2007 Prevenzione nei cambi di mansione

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Falegname (mansione precedente)

Decisione per nuovo incarico Manutentore

e Preposto Falegnameria

IDONEITA’ SANITARIA

Formazione da Preposto e da Manutentore

Verifica della formazione ed inizio

affiancamento

Cambio di mansione ed assegnazione

scritta del ruolo di preposto

L’HR lo comunica al lavoratore

L’HR lo formalizza all’RSPP

L’RSPP rivede il DVR ed informa RLS, MC e DL

L’HR lo comunica al

lavoratore ed al suo

preposto/dirigente

L’HR lo formalizza all’RSPP

L’RSPP organizza la formazione

L’RSPP riceve gli attestati e gli esiti delle verifiche e

provvede all’aggiornamento del mansionario sulla sicurezza

Il DL incarica per iscritto il

lavoratore a svolgere la nuova

mansione ed il nuovo ruolo

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73

OHSAS 18001:20074.4 Attuazione e funzionamento

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4.4.3 Comunicazione, partecipazione e consultazione –

4.4.3.1 Comunicazione

Con riferimento ai pericoli inerenti la SSLL e al SGSSLL, l’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per: a) la comunicazione interna tra i vari livelli e le varie funzioni dell’organizzazione;b) la comunicazione con i fornitori e gli altri visitatori del luogo di lavoro;c) ricevere, documentare e rispondere alle pertinenti comunicazioni esterne provenienti da parti interessate.

4.4.3.2 Partecipazione e consultazione

L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per: a) la partecipazione dei lavoratori tramite: • un appropriato coinvolgimento nell’identificazione dei pericoli, nelle valutazioni dei rischi e nella determinazione dei controlli; • un appropriato coinvolgimento nelle indagini sugli incidenti;• il coinvolgimento nello sviluppo e nel riesame delle politiche e degli obiettivi per la SSLL; • la consultazione quando vi sono cambiamenti che impattano sulla loro SSLL;• la rappresentanza nelle questioni inerenti la SSLL. I lavoratori devono essere informati delle disposizioni sulla loro partecipazione, compreso chi sia il loro rappresentante in questioni inerenti la SSLL.

b) la consultazione con i fornitori quando vi sono cambiamenti che impattano sulla loro SSLL.L’organizzazione deve assicurarsi che, quando appropriato, siano consultate pertinenti parti interessate esterne su questioni riguardanti la SSLL.

Page 74: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

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OHSAS 18001:2007 Esempio : come REALIZZARE una riunione

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Aggiornare i documenti del SGSSLL rivedere il piano di azione (act)

Stesura e condivisione verbale (check)Stampare verbale a fine riunione e raccogliere le firme di accettazione Effettuare la stesura del verbale a posteriori, concordandolo con il DL e poi con i

partecipanti alla riunione, raccogliere le firme

Riunione (do)Incaricare un segretario, raccogliere la firma delle presenze Rileggere gli appunti che andranno inseriti nel verbale definitivo, prima della

chiusura di ogni punto dell’ODG

Pianificazione della Riunione (plan)Assicurare la presenza delle figure coinvolte Predisporre materiale tecnico a supporto e condividerlo con DL

Proposta di RiunionePromotore

(RLS, RSPP, DL, MC, ecc.)Ordine del giorno proposto

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OHSAS 18001:2007 Esempio Verbale di Riunione art. 35

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OHSAS 18001:20074.4 Attuazione e funzionamento

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4.4.4 Documentazione - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.4.4 ampliato - aggiunti i punti a-b-d-e) La documentazione del SGSSLL deve comprendere: a) la politica e gli obiettivi per la SSLL;b) la descrizione dell’ampiezza del SGSSLL;c) la descrizione degli elementi principali del SGSSLL e la loro interazione, ed il riferimento a documenti collegati;d) i documenti, incluse le registrazioni, richiesti dalla presente norma OHSAS; ee) i documenti, incluse le registrazioni, ritenuti necessari dall’organizzazione per garantire l’efficace pianificazione, funzionamento e controllo dei processi legati alla gestione dei rischi inerenti la SSLL. NOTA - E importante che la documentazione sia proporzionale al livello di complessità, pericoli e rischi coinvolti, e che sia tenuta al minimo richiesto a fini di efficacia ed efficienza.

4.4.5 Controllo dei documenti - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.4.5 ampliato)I documenti richiesti dal SGSSLL e da questa norma OHSAS devono essere controllati. Le registrazioni sono un tipo speciale di documento e devono essere controllate secondo i requisiti di cui al punto 4.5.4.L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per: a) approvare i documenti ai fini della loro adeguatezza prima dell’ emissione;b) riesaminare e, qualora necessario, aggiornare e riapprovare i documenti;c) assicurare che le modifiche e lo stato di revisione corrente dei documenti siano identificati;d) assicurare che le versioni appropriate dei documenti applicabili siano disponibili nei luoghi di utilizzo;e) assicurare che i documenti rimangano leggibili e facilmente identificabili;f) assicurare che i documenti di origine esterna, che l’organizzazione ritiene necessari per la pianificazione e il funzionamento del SGSSLL siano identificati e che la loro distribuzione sia controllata; eg) prevenire l’uso involontario di documenti obsoleti e applicare ad essi un’adeguata identificazione se per qualsiasi ragione vengono conservati.

Page 77: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

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OHSAS 18001:2007 Esempio di gestione della documentazione

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OHSAS 18001:20074.4 Attuazione e funzionamento

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4.4.6 Controllo operativo - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.4.6 ampliato + riporto al 4.3.1) L’organizzazione deve identificare quelle operazioni e quelle attività associate ai pericoli identificati per le quali è necessaria l’attuazione di controlli per gestire i rischi inerenti la SSLL, e tra queste deve essere compresa la gestione dei cambiamenti (v. 4.3.1).Per le operazioni e le attività in questione, l’organizzazione deve attuare e mantenere attivi: a) i controlli operativi applicabili all’organizzazione e alle sue attività; l’organizzazione deve integrare questi controlli operativi nel suo SGSSLL globale; b) i controlli collegati alle merci acquistate, alle attrezzature ed ai servizi;c) i controlli collegati ai subappaltatori e ad altri visitatori del luogo di lavoro;d) PROCEDURE DOCUMENTATE per tenere sotto controllo situazioni in cui l’assenza di procedure documentate potrebbe portare a difformità rispetto alla politica e agli obiettivi per la SSLL;e) precisi criteri operativi nel caso in cui la loro assenza potrebbe portare a difformità alla politica e agli obiettivi per la SSLL.

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OHSAS 18001:20074.4 Attuazione e funzionamento

[email protected]

4.4.7 Preparazione e risposta alle emergenze - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.4.7 modificato) L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per: a) identificare le potenziale situazioni di emergenza; b) rispondere a tali situazioni di emergenza.

L’organizzazione deve rispondere alle situazioni di emergenza e prevenire o mitigare le relative conseguenze negative per la SSLL.Quando pianifica la sua risposta alle emergenze, l’organizzazione deve tenere conto dei bisogni delle parti interessate pertinenti, p.e. servizi di emergenza e vicini.

L’organizzazione deve inoltre sottoporre a prova le proprie procedure per la risposta alle situazioni di emergenza, ove fattibile, coinvolgendo le parti interessate pertinenti a seconda di quanto appropriato. L’organizzazione deve periodicamente riesaminare e, ove necessario, revisionare le proprie procedure per la preparazione e la risposta alle emergenze, in particolare dopo i test periodici e dopo il verificarsi di situazioni di emergenza (v. 4.5.3).

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OHSAS 18001:20074.5 Verifica

[email protected]

4.5.1 Misurazione e monitoraggio delle prestazioni - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.5.1 + aggiunto il punto -c-) L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per misurare, regolarmente, le prestazioni in tema di SSLL. Queste procedure devono prevedere: a) misure sia qualitative sia quantitative, appropriate ai bisogni dell’organizzazione;b) il monitoraggio del grado di conseguimento degli obiettivi per la SSLL dell’organizzazione;c) il monitoraggio dell’efficacia dei controlli (sia per la salute sia per la sicurezza);d) misure proattive delle prestazioni che monitorino la conformità ai programmi per la SSLL, ai controlli eai criteri operativi;e) misure reattive delle prestazioni che monitorino la cattiva salute, gli incidenti (compresi i sinistri, i quasi incidenti, ecc.), e altre evidenze storiche di prestazioni carenti in tema di SSLL;f) le registrazioni dei dati e dei risultati del monitoraggio e della misurazione sufficienti per facilitare la successiva analisi di azioni correttive e preventive.Se sono necessarie delle attrezzature per monitorare o per misurare le prestazioni, l’organizzazione deve stabilire e mantenere attive procedure per la taratura e la manutenzione di tali attrezzature, a seconda di quanto appropriato. Devono essere conservate le registrazioni delle attività e dei risultati di taratura e di manutenzione.

Page 81: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

[email protected]

OHSAS 18001:2007 Esempio di misurazione degli obiettivi

Page 82: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

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OHSAS 18001:20074.5 Verifica

[email protected]

4.5.2 Valutazione del rispetto delle prescrizioni - (requisito nuovo)4.5.2.1 Coerentemente con il suo impegno al rispetto delle prescrizioni legali [v. 4.2c)], l’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per valutare periodicamente la conformità alle prescrizioni legali applicabili (v. 4.3.2).L’organizzazione deve conservare le registrazioni dei risultati delle valutazioni periodiche.NOTA - La frequenza della valutazione periodica puo variare in funzione di prescrizioni legali diversi.4.5.2.2 L’organizzazione deve valutare il rispetto delle altre prescrizioni che essa sottoscrive (v. 4.3.2). L’organizzazione può, se lo desidera, combinare questa valutazione con quella del rispetto delle prescrizioni legali di cui al punto 4.5.2.1 oppure stabilire procedure separate.L’organizzazione deve conservare le registrazioni dei risultati delle valutazioni periodiche.NOTA La frequenza della valutazione periodica puo variare per le diversi altre prescrizioni che ha sottoscritto.

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[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio di valutazione rispetto delle prescrizioni

FASI Verifica valore risposta

APPALTATORE BIANCHI commessa

ALFA

APPALTATORE VERDI commessa

ALFA

APPALTATORE ROSSI commessa

ALFA

VerificaPunteggi

o VerificaPunteggi

o VerificaPunteggi

o

Selezione dell'appaltato

re

L'appaltatore utilizza un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro ? Si = 5 PUNTI SI 5 NO 0 NO 0L'appaltatore è certificato OHSAS 18001 ? Si = 15

PUNTI SI 15 NO 0 NO 0L'appaltatore ha presentato la sua politica sulla salute e sicurezza ? Si = 5 PUNTI SI 5 NO 0 NO 0

Abbiamo verbalizzato un incontro con il nostro RSPP ed il loro responsabile per la sicurezza (o DL)?

Si = 20 PUNTI SI 20 SI 20 NO 0

L'appaltatore ha presentato un organigramma per la sicurezza ? Si = 10 PUNTI NO 0 SI 10 SI 10

Abbiamo verbalizzato un incontro per stabilire come gestire le interferenze (dpi, dpc, tesserini, permessi utilizzo macchine ecc.) ?

Si = 45 PUNTI SI 45 SI 45 NO 0

Firma del contratto di

appalto

Abbiamo stilato e firmato un contratto di appalto, allegando e condividendo i documenti previsti dalla PS 14 ?

Si = 55 PUNTI SI 55 SI 55 SI 55

Abbiamo ricevuto l'elenco dei preposti nominati dal DL ? Si = 10 PUNTI NO 0 SI 10 NO 0

Abbiamo ricevuto gli attestati di formazione per preposti ? Si = 10 PUNTI NO 0 SI 10 NO 0

Abbiamo ricevuto gli attestati di formazione per gli addetti all'emergenza ? Si = 10 PUNTI NO 0 SI 10 NO 0

Abbiamo ricevuto gli attestati di formazione professionale dei lavoratori ? Si = 10 PUNTI NO 0 SI 10 NO 0

Abbiamo condiviso e firmato un capitolato di appalto ed un programma lavori dettagliato ? Si = 5 PUNTI SI 5 SI 5 SI 5

Autorizzazione inizio lavori ed

accessi in cantiere

Abbiamo un DURC aggiornato con scadenza non superiore ai 3 mesi ? Si = 40 PUNTI SI 40 SI 40 SI 40

Abbiamo ricevuto il verbale di sopralluogo congiunto con il quale abbiamo condiviso: interferenze, aree di lavoro, dpi, dpc, utilizzo dei cartellini, piano di

emergenza, permessi utilizzo macchine I, mensa, pulizie, servizi ecc. Si = 10 PUNTI

SI 10 SI 10 SI 10Abbiamo ricevuto i documenti che comprovano l'assunzione dei lavoratori

comunicando la scadenza dei contratti alla portineria ?Si = 10 PUNTI SI 10 NO 0 SI 10

Abbiamo stabilito in contratto, i costi per i consumi di attrezzature , pulizie in caso di non rispetto delle clausole, multe per mancato rispetto del DLGS 81/08, utonomia

per attrezzatura di supporto (scalette, banchetti, trabattelli, ecc.) ?Si = 10 PUNTI

SI 10 NO 0 NO 0

Abbiamo autorizzato lavorazioni in subappalto ?Si = - 5

PUNTI (ogni subappalto) NO 0 SI -50 NO 0

Abbiamo rilasciato permessi per lavorazioni con i nostri macchinari ?Si = - 5

PUNTI ogni lavoratore autorizzato NO 0 NO 0 NO 0

VERIFICA gen 2016 gen-16 gen-16 gen-16FASI   Punteggio Punteggio Punteggio

Selezione dell'appaltatore 60/100 90 75 10Firma del contratto di appalto 60/100 60 100 60

Autorizzazione inizio lavori ed accessi in cantiere 60/100 70 0 60VALUTAZIONE FINALE 60/100 73 58 43

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OHSAS 18001:2007 Esempio Grafico Misurazione Prescrizione

Selezione dell'appaltatore Autorizzazione inizio lavori ed accessi in cantiere

Firma del contratto di appalto media0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

check list appaltatoriGennaio 2016

Axis Title

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85

OHSAS 18001:20074.5 Verifica

[email protected]

4.5.3 Indagini sugli incidenti, non conformità, azioni correttive e preventive - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.5.2 ampliato e suddiviso in due sottopunti)

4.5.3.1 Indagini sugli incidenti L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere una o più procedure per registrare, indagare e analizzare gli incidenti al fine di: a) identificare le deficienze di base nella SSLL e altri fattori che potrebbero causare o contribuire al verificarsi di incidenti; b) identificare il bisogno di azioni correttive;c) identificare le opportunità di azioni preventive;d) identificare opportunità per il miglioramento continuo; e) comunicare i risultati di tali indagini. Le indagini devono essere svolte in maniera tempestiva.Se si identificano bisogni di azioni correttive od opportunità di azioni preventive, l’attività deve essere svolta in accordo a quanto previsto dal punto 4.5.3.2.I risultati delle indagini sugli incidenti devono essere documentati e conservati.

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[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio Indagine sugli incidenti

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[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio Indagine sugli incidenti

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OHSAS 18001:20074.5 Verifica

[email protected]

4.5.3 Indagini sugli incidenti, non conformità, azioni correttive e preventive - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.5.2 ampliato e suddiviso in due sottopunti)

4.5.3.2 Non conformità, azioni correttive e azioni preventiveL’ organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per trattare le non conformità reali e potenziali e per intraprendere azioni correttive e azioni preventive. La/e procedura/e deve/devono definire i requisiti per: a) identificare e correggere le non conformità e per intraprendere azioni per mitigare le conseguenze sulla SSLL; b) indagare sulle non conformità, determinarne le cause e intraprendere azioni al fine di evitare che si riverifichino; c) valutare il bisogno di azioni per prevenire le non conformità e attuare azioni appropriate sviluppate per evitare che si verifichino; d) registrare e comunicare i risultati delle azioni correttive e preventive intraprese; e e) riesaminare l’efficacia delle azioni correttive e delle azioni preventive intraprese.Se le azioni correttive e preventive identificano pericoli nuovi o mutati o il bisogno di controlli nuovi o modificati, la/le procedura/e deve/devono richiedere che le azioni proposte siano riesaminate attraverso una valutazione dei rischi prima della loro attuazione.Qualunque azione correttiva o preventiva intrapresa per eliminare le cause di non conformità reali o potenziali deve essere appropriata alla grandezza dei problemi e commisurata ai rischi per la SSLL incontrati. L’organizzazione deve assicurare che alla documentazione del SGSSLL siano apportate tutte le modifiche necessarie che derivino da azioni correttive e da azioni preventive.

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[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio Indagine sugli incidenti

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OHSAS 18001:20074.5 Verifica

[email protected]

4.5.4 Controllo delle registrazioni - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.5.3)L’organizzazione deve istituire e mantenere attive le registrazioni necessarie a dimostrare la conformità ai requisiti del proprio SGSSLL e della presente norma OHSAS, e i risultati ottenuti.L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per l’identificazione, l’archiviazione, la protezione, la reperibilità, la conservazione e l’eliminazione delle registrazioni.Le registrazioni devono essere e rimanere leggibili, identificabili e rintracciabili.

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[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio Registrazione e gestione

non conformità

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92

OHSAS 18001:20074.5 Verifica

[email protected]

4.5.5 Audit interni - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.5.4)L’organizzazione deve assicurare che siano condotti audit interni del SGSSLL a intervalli pianificati al fine di: a) determinare se il SGSSLL:

1) è conforme a quanto pianificato per la gestione per la SSLL, compresi i requisiti della presente norma OHSAS; e

2) è stato correttamente attuato ed è mantenuto attivo; e3) è efficace nel soddisfare la politica e gli obiettivi dell’organizzazione;

b) fornire informazioni sui risultati degli audit all’alta direzione.

L’organizzazione deve pianificare, stabilire, attuare e mantenere attivo uno o più programmi di audit, basati sui risultati delle valutazioni dei rischi delle attività dell’organizzazione, e dei risultati degli audit precedenti. Devono essere stabilite, attuate e mantenute attive una o più procedure di audit che indichino: a) le responsabilità , le competenze ed i requisiti per pianificare e condurre gli audit, per riportarne i risultati e per conservarne le relative registrazioni; e b) la determinazione dei criteri, dell’ampiezza, della frequenza e della metodologia degli audit.

La selezione degli auditor e la conduzione degli audit deve assicurare l’ obiettività e l’ imparzialità del processo di audit.

Page 93: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

93

OHSAS 18001:20074.5 Verifica L’anello debole della catena

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AUDITOR

Page 94: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio Procedura di AU

DIT interni

Page 95: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio Procedura di AU

DIT interni

Page 96: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio Procedura di AU

DIT interni

Page 97: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

97

OHSAS 18001:20074.6 Riesame della Direzione

[email protected]

4.6 Riesame della direzione - (OHSAS 18001:1999 - ex 4.6 ampliato)L’alta direzione deve riesaminare il SGSSLL dell’organizzazione, ad intervalli pianificati, per assicurare che esso continui ad essere idoneo, adeguato ed efficace. I riesami devono includere la valutazione delle opportunità per il miglioramento e le necessità di apportare modifiche al SGSSLL, compresi obiettivi e politica per la SSLL. Le registrazioni dei riesami della direzione devono essere conservate.

Gli elementi in ingresso per i riesami della direzione devono comprendere: a) i risultati degli audit interni e delle valutazioni sul rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni sottoscritte dall’organizzazione; b) i risultati della partecipazione e della consultazione (v. 4.4.3);c) le comunicazioni provenienti dalle parti interessate esterne, compresi i reclami;d) le prestazioni in tema di SSLL dell’organizzazione;e) il grado di raggiungimento degli obiettivi;f) lo stato delle indagini sugli incidenti, delle azioni correttive e preventive;g) le azioni a seguire dai precedenti riesami della direzione;h) il cambiamento di situazioni circostanti, comprese le evoluzioni/sviluppo delle prescrizioni legali e delle altre prescrizioni relative alla SSLL; ei) le raccomandazioni per il miglioramento.

Gli elementi in uscita dal riesame della direzione devono essere coerenti con l’impegno dell’organizzazione verso il miglioramento continuo e devono comprendere tutte le decisioni e le azioni relative a possibili modifiche: a) alle prestazioni in tema di SSLL;b) della politica e degli obiettivi per la SSLL;c) di risorse; ed) di altri elementi del SGSSLL. I pertinenti elementi in uscita dal riesame della direzione devono essere resi disponibili per la comunicazione e la consultazione (v. 4.4.3).

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[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio Grafici a supporto del

Riesam

e

Page 99: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio Grafici a supporto del

Riesam

e

Page 100: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

[email protected]

OH

SAS 18001:2007 Esem

pio Grafici a supporto del

Riesam

e

Page 101: Corso rspp mod c1 Organizzazione e Sistemi di Gestione

101

Confronto tra UNI INAIL ed OHSAS 18001

DIREZIONE GENERALE DELLA TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO

Lettera circolare del 11/07/2011 prot. 15/VI /0015816/ MA001.A001 Oggetto: Modello di organizzazione e gestione ex art. 30 DLgs. n. 81/08 -

Chiarimenti sul sistema  di  controllo  (comma  4  dell’articolo  30  del  D.  Lgs.  81/2008)  ed  indicazioni  per   l’adozione  del  sistema  disciplinare  (comma  3  dell’articolo  30  del  D.  Lgs.  81/2008)  per  le   Aziende che hanno adottato un modello organizzativo e

di gestione definito conformemente alle Linee Guida UNI-INAIL (edizione 2001) o alle BS OHSAS 18001:2007 con Tabella di correlazione articolo 30 D.lgs. n. 81/2008 - Linee guida UNI INAIL - BS OHSAS  18001:2007  per  l’identificazione  delle  “parti corrispondenti” di

cui al comma 5 dell’articolo  30.

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Organizzazione e gestione integrata delle attività tecnico amministrative (capitolati, percorsi amministrativi, aspetti economici)Il miglioramento continuo nel sistema Lean

L’RSPP deve essere un componente dei team decisionali perché la prevenzione dei lavoratori parte dal progetto del nostro prodotto/servizio, e diviene poi protezione nel momento della realizzazione ! Il miglioramento continuo della nostra produzione non puo non considerare la salute, la sicurezza ed il benessere del fattore critico di successo più importante: il lavoratore.

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Con i SGSL l’RSPP diventa il Manager della prevenzione

Da RSPP a SAFETY MANAGER

L’RSPP puo restare all’interno dell’organizzazione come semplice “tecnico” che analizza, suggerisce e misura i risultati del Sistema di Prevenzione.Oppure puo creare un dialogo costruttivo, in primis con l’Alta Direzione, per diffondere la cultura della prevenzione con l’adozione di uno strumento di “responsabilizzazione” che e appunto il Sistema di Gestione.Accettando poi la sfida di sottoporre il suddetto Sistema di Gestione ad un organo di verifica e certificazione esterno, dimostra la volontà nel sottoporsi, lui per primo, in quanto “responsabile del Sistema”, alla verifica del suo cammino verso il miglioramento continuo.Il Manager, e colui che “conduce con mano” un’organizzazione verso degli obiettivi di crescita e di sviluppo.

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La gestione della complessità senza complicare

• Complessità Caratteristica di un sistema (percio detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema non e immediatamente riconducibile a quello dei singoli costituenti, dipendendo dal modo in cui essi interagiscono.

• Complicare dal latino complicare «piegare insieme, avvolgere», Rendere confuso, intricato, difficile; aggravare: complicare una questione, una discussione; tu sei fatto apposta per complicare le cose; tutto questo complica la situazione.

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Il cambiamento• L’inserimento di prassi e metodologie, di procedure e modalità, di regole e indirizzi, devono avere l’unico scopo di diffondere la cultura della Prevenzione.

• Questo approccio, radicale ed innovativo porterà ad una nuova consapevolezza che si tradurrà inevitabilmente in un cambiamento.

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Tutti vogliono il cambiamento !

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Gli strumentiNelle organizzazioni attuali, dove si lavora per “processo”, è fondamentale chiarire tutti gli aspetti del “work flow” aziendale.In una concatenazione di azioni dipendenti l’una dalle altre, ogni operatore è cliente dell’operatore precedente e fornitore dell’operatore successivo.

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Marketing Progettazione Logistica Produzione Commerciale Finanza Bilancio

R & S

Preventivi

Distinte basi

Costo standard

Fabbisogni

Gare di acquisto

Pianificazione

Consuntivazione

Consegne

Fatturazione

Circolante

Cash flow

Business plan

Budget

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La gestione delle risorseOgni “dato”, “materiale”, “persona”, €uro, ecc. è unaRISORSATutti i FATTORI che l’Imprenditore organizza al fine di produrre un reddito, sono RISORSE.Le RISORSE quindi devo creare VALORE, questo VALORE deve essere percepito dal CLIENTE.I sistemi di gestione della SSLL, se ben utilizzati, condivisi, implementati, creano un VALORE, che determina AFFIDABILITA’ e CONTINUITA’ aziendale, operando nella salvaguardia della RISORSA più importante per l’azienda:

IL LAVORATORE

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GRAZIE

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