CORSO PER EDUCATORI FISICO-SPORTIVI ASPETTI PSICOPEDAGOGICI DELLINSEGNAMENTO. Genova, 15/10/2011 a...

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CORSO PER EDUCATORI CORSO PER EDUCATORI FISICO-SPORTIVIFISICO-SPORTIVI

ASPETTI PSICOPEDAGOGICI ASPETTI PSICOPEDAGOGICI DELL’INSEGNAMENTODELL’INSEGNAMENTO..

Genova, 15/10/2011Genova, 15/10/2011

a cura di Sergio Sabatinia cura di Sergio Sabatini

ADO – UISP GENOVA

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Argomenti del corsoArgomenti del corso

Le variabili di processoLe variabili di processoAttivare una comunicazione (componenti Attivare una comunicazione (componenti affettivo comportamentali, la mobilitazione affettivo comportamentali, la mobilitazione energetica,fattori soggettivi e di relazione)energetica,fattori soggettivi e di relazione)Aspetti metodologici della docenzaAspetti metodologici della docenzaL’apprendimento motorio e le componenti L’apprendimento motorio e le componenti cognitivecognitiveAspetti legati alla comunicazioneAspetti legati alla comunicazioneEtica e sportEtica e sport

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Le variabili di processoLe variabili di processo

LE VARIBILI DI PROCESSO RIGUARDANO:

• I COMPORTAMENTI DEL DOCENTE

• LE CARATTERISTICHE DEGLI ALLIEVI

• LA DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO

• IL CONTESTO: SPAZIO A DISPOSIZIONE E ATTREZZATURE

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ATTIVARE UNA ATTIVARE UNA COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

Componenti affettivo comportamentaliComponenti affettivo comportamentali..

Con tale termine s’intende quel Con tale termine s’intende quel complesso sistema di attrazione e complesso sistema di attrazione e repulsione, piacevolezza-spiacevolezza repulsione, piacevolezza-spiacevolezza nei confronti dei contenuti proposti. nei confronti dei contenuti proposti. Tanto più siamo interessatiTanto più siamo interessati a ciò che a ciò che stiamo apprendendo, tanto maggiore stiamo apprendendo, tanto maggiore sarà il nostro impegno nel riuscire nel sarà il nostro impegno nel riuscire nel compito. compito.

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Se dobbiamo apprendere un contenuto che ci interessa poco, o verso il quale pensiamo di non essere portati, la possibilità di riuscita diminuisce notevolmente in rapporto all’ampiezza della nostra repulsione. Ciò, tradotto nella pratica didattica, significa acquisire una metaconoscenza su come poter attivare l’informazione mobilizzando al massimo le risorse positive.

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Aspetti legati alla “mobilitazione energeticaAspetti legati alla “mobilitazione energetica”.”. Con tale termine s’intende prendere in considerazione Con tale termine s’intende prendere in considerazione la necessità di supportare il soggetto che apprende la necessità di supportare il soggetto che apprende riconoscendogli uno sforzo suppletivo. Ciò richiama riconoscendogli uno sforzo suppletivo. Ciò richiama alla mente alcuni postulati di J. Piaget quando sostiene alla mente alcuni postulati di J. Piaget quando sostiene che il processo di apprendimento segue le fasi di che il processo di apprendimento segue le fasi di assimilazione e accomodamento. Se passiamo da uno assimilazione e accomodamento. Se passiamo da uno schema A ad uno B dobbiamo creare una serie di schema A ad uno B dobbiamo creare una serie di connessioni che prima non c’erano e che connessioni che prima non c’erano e che successivamente si creeranno. Tale operazione successivamente si creeranno. Tale operazione comporta uno sforzo aggiuntivo che deve essere comporta uno sforzo aggiuntivo che deve essere tenuto sotto controllo tenuto sotto controllo

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Aspetti soggettiviAspetti soggettivi. . Tra questi si distinguono:Tra questi si distinguono:

l’identificazione persona ruolo, cioè il livello di l’identificazione persona ruolo, cioè il livello di adesione al compito che si sta svolgendo in adesione al compito che si sta svolgendo in quel dato momento;quel dato momento;

la componente motivazionale che “esprime la componente motivazionale che “esprime l’organizzazione di bisogni e desideri collegati l’organizzazione di bisogni e desideri collegati al nuovo oggetto di apprendimento e la al nuovo oggetto di apprendimento e la percezione stessa di tale organizzazione” percezione stessa di tale organizzazione” (Bruscaglioni, ’87).(Bruscaglioni, ’87).

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Fattori di relazioneFattori di relazione

Questi fattori riguardano da un lato le Questi fattori riguardano da un lato le modalità d’interazione con gli altri, modalità d’interazione con gli altri, dall’altro con le relazioni mentali che i dall’altro con le relazioni mentali che i nuovi apprendimenti evocano nella nuovi apprendimenti evocano nella persona (esempio: la direttività e non persona (esempio: la direttività e non direttività nella conduzione del gruppo).direttività nella conduzione del gruppo).

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FORMARE ALLA DOCENZAFORMARE ALLA DOCENZA

Abituarsi a pensare che la lezione è un Abituarsi a pensare che la lezione è un ausilio didatticoausilio didattico e e necessita di un’attenta analisi volta a costruirne le tappe necessita di un’attenta analisi volta a costruirne le tappe un po’ come fa un ingegnere o un architetto quando si un po’ come fa un ingegnere o un architetto quando si accinge a programmare una costruzione.accinge a programmare una costruzione.Descrivere le esperienze didattiche e provare a Descrivere le esperienze didattiche e provare a confrontarle con i colleghi.confrontarle con i colleghi.Presentare del materiale accompagnato da una breve Presentare del materiale accompagnato da una breve descrizione scritta e talvolta da sequenze filmate. descrizione scritta e talvolta da sequenze filmate. Tutto ciò va nella direzione di Tutto ciò va nella direzione di mobilizzaremobilizzare al massimo al massimo l’energia motivazionalel’energia motivazionale al fine di rendere il più proficue al fine di rendere il più proficue possibili le ore di docenza.possibili le ore di docenza.

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La percezione di sé nel La percezione di sé nel gruppogruppo

Per lavorare con un gruppo ritengo Per lavorare con un gruppo ritengo necessario che l’insegnante sia sensibile necessario che l’insegnante sia sensibile alle modalità principali di relazione con gli alle modalità principali di relazione con gli altri .altri .Per raggiungere tale scopo è molto utile Per raggiungere tale scopo è molto utile imparare ad osservare e commentare il imparare ad osservare e commentare il proprio modo di stare in gruppo (ad proprio modo di stare in gruppo (ad esempio mediante dinamiche di gruppo esempio mediante dinamiche di gruppo strutturate). strutturate).

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L’obiettivoL’obiettivo che mi prefiggo in queste che mi prefiggo in queste proposte didattiche è quello di favorire una proposte didattiche è quello di favorire una migliore connessione tra il migliore connessione tra il saperesapere e il e il saper esseresaper essere,, quest’ultimo inteso come quest’ultimo inteso come “approfondimento degli elementi di “approfondimento degli elementi di conoscenza di sé, sul proprio conoscenza di sé, sul proprio comportamento, sulle proprie modalità di comportamento, sulle proprie modalità di strutturare la relazione sociale o i rapporti strutturare la relazione sociale o i rapporti all’interno dei diversi gruppi sociali di all’interno dei diversi gruppi sociali di appartenenza “.appartenenza “.

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Un modello teoricoUn modello teorico che si presta piuttosto bene a che si presta piuttosto bene a rappresentare le possibili modalità di percezione rappresentare le possibili modalità di percezione di sé nel gruppo è quello dello schema di Bassdi sé nel gruppo è quello dello schema di Bass (1)(1): :

Orientato al séOrientato al séOrientato al gruppoOrientato al gruppoOrientato al compitoOrientato al compito

(1) Fonte modificata Gruppo Tesi(1) Fonte modificata Gruppo Tesi

Orientato al sé

Orientato al compito Orientato

al gruppo

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Ognuno dei vertici del triangolo rappresenta una Ognuno dei vertici del triangolo rappresenta una delle modalità più ricorrenti di percezione di sé delle modalità più ricorrenti di percezione di sé nel gruppo: nel gruppo:

chi è orientato al sé tenderà ad utilizzare il chi è orientato al sé tenderà ad utilizzare il gruppo a scopi personali; gruppo a scopi personali;

chi è orientato al gruppo tenderà a porsi in chi è orientato al gruppo tenderà a porsi in termini “altruistici”;termini “altruistici”;

infine chi è orientato al compito tenderà a infine chi è orientato al compito tenderà a finalizzare le proprie risorse e quelle del gruppo finalizzare le proprie risorse e quelle del gruppo per ottenere l’obiettivo assegnato per ottenere l’obiettivo assegnato

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L’apprendimento motorio: L’apprendimento motorio:

implicazioni cognitiveimplicazioni cognitive E’ noto che il primo sviluppo cognitivo ha a E’ noto che il primo sviluppo cognitivo ha a che fare con lo sviluppo psicomotorio che si che fare con lo sviluppo psicomotorio che si attua nei primi mesi di vita. attua nei primi mesi di vita.

Piaget parla di Piaget parla di intelligenza sensomotoriaintelligenza sensomotoria..

Il bambino apprende in funzione della sua Il bambino apprende in funzione della sua azione che è inizialmente un’azione motoria, azione che è inizialmente un’azione motoria, solo in seguito riuscirà ad anticipare il solo in seguito riuscirà ad anticipare il movimento mediante una rappresentazione movimento mediante una rappresentazione mentale di ciò che vuole farementale di ciò che vuole fare

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InizialmenteInizialmente il bambino (3-8 mesi) ha una il bambino (3-8 mesi) ha una vaga consapevolezza dei fini della sua vaga consapevolezza dei fini della sua azione, azione,

solo verso l’anno di età finalizza i propri solo verso l’anno di età finalizza i propri comportamenti al raggiungimento di un comportamenti al raggiungimento di un obiettivo, obiettivo,

a 18 mesi circa le sue azioni osservabili a 18 mesi circa le sue azioni osservabili sono collegabili a schemi mentali. sono collegabili a schemi mentali.

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Si può sostenere che “ non esiste Si può sostenere che “ non esiste

l’apprendimento solo motorio, ma l’apprendimento solo motorio, ma

apprendimenti più o meno complessi in cui le apprendimenti più o meno complessi in cui le

azioni (sia esterne che interiorizzate) sono azioni (sia esterne che interiorizzate) sono

sempre mediate da qualcosa che avviene a sempre mediate da qualcosa che avviene a

livello mentale”. livello mentale”. (1)(1)

(1) Vianello(1) Vianello

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Facilitare l’apprendimentoFacilitare l’apprendimento

creare condizioni di apprendimento di creare condizioni di apprendimento di schemi motori non rigidi ma adattabili a schemi motori non rigidi ma adattabili a situazioni impreviste;situazioni impreviste;favorire la motivazione all’apprendimento;favorire la motivazione all’apprendimento;rendere l’allievo attivo e coprotagonista del rendere l’allievo attivo e coprotagonista del proprio apprendimento, favorendo proprio apprendimento, favorendo consapevolezza di mezzi e fini.consapevolezza di mezzi e fini.

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Meinel e Schnabel : l’ apprendimento Meinel e Schnabel : l’ apprendimento motoriomotorio (K. Meinel, Teoria del movimento, SSS, Roma, 1984)(K. Meinel, Teoria del movimento, SSS, Roma, 1984)

Per realizzare l’acquisizione delle abilità Per realizzare l’acquisizione delle abilità motorie è necessario creare una gerarchia motorie è necessario creare una gerarchia di comportamenti motori guidati da un di comportamenti motori guidati da un preciso schema. Quest’ultimo dovrà preciso schema. Quest’ultimo dovrà essere elaborato a partire da un’ipotesi di essere elaborato a partire da un’ipotesi di tipo cognitivo tipo cognitivo

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GeneralizzandoGeneralizzando si può dire che : si può dire che :

ogni apprendimento è legato a elementi ogni apprendimento è legato a elementi costitutivi che lo precedono, lo facilitano, lo costitutivi che lo precedono, lo facilitano, lo introducono, e lo rendono possibile;introducono, e lo rendono possibile;

l’apprendimento non avviene soltanto nel l’apprendimento non avviene soltanto nel momento in cui l’azione viene eseguita ma momento in cui l’azione viene eseguita ma anche prima (quando viene preparata) e dopo anche prima (quando viene preparata) e dopo (quando è rivissuta)(quando è rivissuta)

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Mainel distingue tre fasi distinte Mainel distingue tre fasi distinte dell’apprendimentodell’apprendimento

La prima è definita La prima è definita stadio della stadio della coordinazione grezzacoordinazione grezza durante la quale durante la quale l’allievo cerca di comprendere il compito l’allievo cerca di comprendere il compito formandosi una prima rappresentazione formandosi una prima rappresentazione generale ed incompleta del movimento. In generale ed incompleta del movimento. In questa prima fase si distinguono alcune questa prima fase si distinguono alcune caratteristiche generali caratteristiche generali

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Le caratteristiche della prima fase Le caratteristiche della prima fase sonosono

uso eccessivo e parzialmente errato della uso eccessivo e parzialmente errato della forzaforza

mancanza di un adeguato ritmo del mancanza di un adeguato ritmo del movimentomovimento

insufficiente fluidità del movimentoinsufficiente fluidità del movimento

eccessiva ampiezza del movimentoeccessiva ampiezza del movimento

mancanza di rapidità del movimentomancanza di rapidità del movimento

poca precisione e costanza del movimentopoca precisione e costanza del movimento

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La seconda fase dell’apprendimento è costituita dallo La seconda fase dell’apprendimento è costituita dallo sviluppo della coordinazione finesviluppo della coordinazione fine in cui l’allievo adatta in in cui l’allievo adatta in modo più preciso il suo movimento al modello proposto. modo più preciso il suo movimento al modello proposto.

““Nella fase di apprendimento nella quale si forma la Nella fase di apprendimento nella quale si forma la

coordinazione fine, con il continuo miglioramento coordinazione fine, con il continuo miglioramento

dell’elaborazione di una grande gamma di informazioni dell’elaborazione di una grande gamma di informazioni

sensoriali e verbali, la rappresentazione del movimento sensoriali e verbali, la rappresentazione del movimento

diventa più dettagliata e precisa, ed in essa aumenta diventa più dettagliata e precisa, ed in essa aumenta

l’importanza della componente cinestetica l’importanza della componente cinestetica

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La terza fase è definita diLa terza fase è definita di stabilizzazione della stabilizzazione della coordinazione fine e sviluppo della possibilità di coordinazione fine e sviluppo della possibilità di variazionevariazione. . Durante questa fase l’allievo è in grado Durante questa fase l’allievo è in grado di padroneggiare in modo compiuto lo schema di padroneggiare in modo compiuto lo schema motorio e sa trasferirlo in situazioni diverse (ad motorio e sa trasferirlo in situazioni diverse (ad esempio lo sciatore che appreso il gesto tecnico lo esempio lo sciatore che appreso il gesto tecnico lo sa adattare alle diverse pendenze e alla diversa sa adattare alle diverse pendenze e alla diversa consistenza della neve). Oppure nei giochi di consistenza della neve). Oppure nei giochi di squadra alle variazioni dovute ad una imprevista squadra alle variazioni dovute ad una imprevista variazione nel gioco dell’avversario variazione nel gioco dell’avversario

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In altre paroleIn altre parole, l’avvenuta acquisizione , l’avvenuta acquisizione dello schema motorio permette al soggetto dello schema motorio permette al soggetto di liberasi dall’attenzione rispetto di liberasi dall’attenzione rispetto all’esecuzione del compito, perché è ormai all’esecuzione del compito, perché è ormai automatizzata, e di concentrarsi sugli automatizzata, e di concentrarsi sugli aspetti di dettaglio dell’immagine aspetti di dettaglio dell’immagine dell’esercizio.dell’esercizio.

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Considerazioni metodologico-Considerazioni metodologico-didattiche sulle situazioni di didattiche sulle situazioni di

apprendimentoapprendimento In generale se l’apprendimento prevede In generale se l’apprendimento prevede

l’acquisizione di un gesto sempre identico a se l’acquisizione di un gesto sempre identico a se stesso senza possibilità di variazioni ambientali e o stesso senza possibilità di variazioni ambientali e o legate a comportamenti di altri, “sembra utile legate a comportamenti di altri, “sembra utile insegnare all’individuo a non tener conto degli insegnare all’individuo a non tener conto degli stimoli disturbanti e ad eseguire una sequenza stimoli disturbanti e ad eseguire una sequenza motoria usando come feedback i vari particolari della motoria usando come feedback i vari particolari della sequenza stessa”. In questo caso la sequenza degli sequenza stessa”. In questo caso la sequenza degli apprendimenti può essere del tutto preordinata. apprendimenti può essere del tutto preordinata.

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misura = forza. si misura attraverso la distanza, il

tempo, il carico. Corrisponde alla STRUTTURA (qualità fisica) del soggetto.

Questi tre modelli fondamentali riprendono grandi categorie di Questi tre modelli fondamentali riprendono grandi categorie di riferimento che sono:riferimento che sono:

misura = conformità Si misura, si valuta e si apprezza in rapporto alla corrispondenza dell’azione rispetto ad un modello dato, corrisponde al Saper Fare, alla TECNICA.

misura = punteggio Si misura attraverso la “capacità di comprensione”, la “capacità di adattamento”. Corrisponde alla FUNZIONALITA’ nel perseguire il risultato.

Se la STRUTTURA si sviluppa e cresce attraverso il potenziamento, la TECNICA si impara attraverso l’allenamento ed attraverso la educazione

della FUNZIONALITA’.

Tratto da formazione – ADO nazionale

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DOMINANTE DI UNA ATTIVITA’DOMINANTE DI UNA ATTIVITA’

Se la componente principale, in una APS data, è chiaramente evidenziata dalla modalità dell’ottenimento del risultato, essa si può esprimere, quasi esclusivamente, in una certa forma; quando esige

necessariamente una combinazione con altre componenti, si potrà esprimere in forme diverse.

Così si differenziano tre grandi tipi di attività:

tecnica

struttura

funzionalità

le attività assiali, che si esprimono quasi esclusivamente su uno solo degli assi.

La corsa veloce, per esempio, attiene prevalentementeall’asse strutturale (più sono forte, più corro), mentre l’arte dei tuffi e la ginnastica attengono maggiormente

all’asse tecnico (bisogna saper fare), lo sport della vela attiene di più all’asse funzionale (occorre forza, tecnica conoscenza della direzione e dell’effetto del vento).

1

2 tecnica

struttura funzionalità

le attività di “superficie”, di “interfaccia” che si esprimono attraverso due dimensioni:

esempio il nuoto (occorre saper nuotare prima di gareggiare) o il ciclismo (occorre saper andare in bicicletta prima di incominciare a correre).

Tratto da formazione – ADO nazionale

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tecnica

3

struttura

funzionalità

le attività che si esprimono attraverso tutte e tre le dimensioni, non trascurandone nes- suna.

Esempio: il JUDO che richiede forza (struttura) perché lo svilup-po tecnico possa raggiungere un adeguato livello funzionale consa- pevole.

Per alcune attività sono possibili diverse modalità di pratica e sono possibili condizioni anche molto differenti per ottenere il risultato;

esse usano, naturalmente, dominanti differenti.

In alcuni sports si può parlare di attività con uso di strumento, nella quale la forza propulsiva è data dall’atleta (ciclismo) che fornisce anche l’attività di pilotaggio, si può parlare di attività con

uso di strumento nel quale la forza propulsiva non è fornita dall’atleta (sci, bob) che fornisce solo l’attività di guida.

Si parlerà, allora, di attività con modalità energetica (ciclismo) e di attività con modalità funzionale (sci e bob), ma l’asse da coinvolgere, per valutare la prestazione,

sarà sempre quello della struttura

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Se l’obiettivo è Se l’obiettivo è l’adattamento del l’adattamento del movimentomovimento a determinate caratteristiche a determinate caratteristiche ambientali, allora sarà opportuno ambientali, allora sarà opportuno privilegiare l’apprendimento basato su privilegiare l’apprendimento basato su prove ed errori o per soluzione di problemi prove ed errori o per soluzione di problemi (problem solving) che tenda a favorire un (problem solving) che tenda a favorire un maggior accomodamento all’acquisizione maggior accomodamento all’acquisizione del gesto tecnico. del gesto tecnico.

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Da quanto detto deriva che Da quanto detto deriva che dai 6 ai 13dai 6 ai 13 anni è fondamentale privilegiare anni è fondamentale privilegiare apprendimenti generalizzabiliapprendimenti generalizzabili in quanto in quanto risulta estremamente utile insegnare risulta estremamente utile insegnare all’alunno ad esprimersi sul piano motorio all’alunno ad esprimersi sul piano motorio in situazioni molto diverse fra loro. in situazioni molto diverse fra loro.

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““L’attività sportiva L’attività sportiva infantile o preadolescenzialeinfantile o preadolescenziale, deve , deve contenere ampie opportunità di gioco, rispetto a quelle contenere ampie opportunità di gioco, rispetto a quelle agonistiche che sono meno importanti. In età agonistiche che sono meno importanti. In età adolescenzialeadolescenziale invece le componenti di gioco sono meno invece le componenti di gioco sono meno richieste, in quanto è prevalente nel giovane la spinta a richieste, in quanto è prevalente nel giovane la spinta a misurarsi e a confrontarsi; di conseguenza l’elemento misurarsi e a confrontarsi; di conseguenza l’elemento agonistico presente nello sport diventa un fattore agonistico presente nello sport diventa un fattore decisamente importante”.decisamente importante”.[1][1]

[1][1] CONI, op. cit., pag. 35 CONI, op. cit., pag. 35

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Apprendimento motorio e Apprendimento motorio e rappresentazione mentalerappresentazione mentale

Spesso quando si parla di apprendimento Spesso quando si parla di apprendimento motorio si fa riferimento alla capacità motorio si fa riferimento alla capacità dell’individuo di “imitare” un gesto visto e dell’individuo di “imitare” un gesto visto e immagazzinato nella memoria. Ho immagazzinato nella memoria. Ho sostenuto più sopra che l’apprendimento è sostenuto più sopra che l’apprendimento è sempre un atto cognitivo che richiede la sempre un atto cognitivo che richiede la capacità di connettere elementi diversi capacità di connettere elementi diversi (propriocettivi e rappresentazionali), ora (propriocettivi e rappresentazionali), ora sinteticamente esporrò il metodo sinteticamente esporrò il metodo “dell’allenamento mentale”. “dell’allenamento mentale”.

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Si tratta di un metodo che tende a Si tratta di un metodo che tende a costruire un’immagine mentale del gesto costruire un’immagine mentale del gesto che si vuole produrre; è particolarmente che si vuole produrre; è particolarmente indicato per atleti evoluti , ma qualche indicato per atleti evoluti , ma qualche spunto può essere utilizzato anche per spunto può essere utilizzato anche per soggetti in formazione. soggetti in formazione.

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La pratica mentale (MP)La pratica mentale (MP) consiste consiste nell’immaginare di provare i movimenti che nell’immaginare di provare i movimenti che si vogliono imparare o reimpostare. Si si vogliono imparare o reimpostare. Si tratta di condurre le proprie immagini ad tratta di condurre le proprie immagini ad aspetti precisi legati al movimento che si aspetti precisi legati al movimento che si collegano a sensazioni tattili, uditive collegano a sensazioni tattili, uditive emotive e muscolari.emotive e muscolari.

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“ “L’immaginazione motoria di un movimentoL’immaginazione motoria di un movimento o di o di una sequenza di schemi motori, permette una sequenza di schemi motori, permette all’atleta di creare e stabilizzare nella sua mente all’atleta di creare e stabilizzare nella sua mente con maggiore rapidità una copia del con maggiore rapidità una copia del comportamento da effettuare; in tal modo si può comportamento da effettuare; in tal modo si può confrontare con precisione il modello ideale confrontare con precisione il modello ideale memorizzato con quello reale della sua memorizzato con quello reale della sua prestazione” prestazione”

A. Cei, L’allenamento è anche mentale, in Riza Psicosomatica, Agosto A. Cei, L’allenamento è anche mentale, in Riza Psicosomatica, Agosto 1987 n. 78, pag.16 1987 n. 78, pag.16

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Da ricerche effettuate è stato dimostrato che Da ricerche effettuate è stato dimostrato che l’attivazione di immagini mentalil’attivazione di immagini mentali attivano attivano specifici circuiti nervosi che predispongono i specifici circuiti nervosi che predispongono i singoli apparati, cardiocircolatorio, muscolare singoli apparati, cardiocircolatorio, muscolare alla tipologia di lavoro. Ogni atleta riproducendo alla tipologia di lavoro. Ogni atleta riproducendo l’immagine desiderata può autoindurre uno stato l’immagine desiderata può autoindurre uno stato di rilassamento volto a ristabilire l’ equilibrio di rilassamento volto a ristabilire l’ equilibrio psicofisico dell’organismo che è la condizione psicofisico dell’organismo che è la condizione ideale per una corretta esecuzione del gesto ideale per una corretta esecuzione del gesto tecnico. tecnico.

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Tabella mostra in dettaglio le fasi Tabella mostra in dettaglio le fasi dell’allenamento MPdell’allenamento MP

FasiFasi Descrizione delle azioniDescrizione delle azioni

Fase di apprendimentoFase di apprendimento Creazione copia mentale del movimento.Creazione copia mentale del movimento.

L’immagine è, in genere, esterna e generalizzata. L’immagine è, in genere, esterna e generalizzata. Inoltre non comprende ancora tutte le sensazioni e i Inoltre non comprende ancora tutte le sensazioni e i pensieri associati a quei movimenti che si pensieri associati a quei movimenti che si sviluppano durante l’allenamento.sviluppano durante l’allenamento.

La prestazione è grossolana e da padroneggiare La prestazione è grossolana e da padroneggiare nei suoi movimenti fondamentali nei suoi movimenti fondamentali

Fase di Fase di consolidamento consolidamento dell’apprendimentodell’apprendimento

L’immagine mentale è sempre più precisa e L’immagine mentale è sempre più precisa e articolata. E’ interna e globale. E’ un’immagine articolata. E’ interna e globale. E’ un’immagine cenestesica, emotiva, visiva, acustica, muscolare.cenestesica, emotiva, visiva, acustica, muscolare.

La prestazione si perfeziona sempre di più in tutti i La prestazione si perfeziona sempre di più in tutti i suoi passaggi. suoi passaggi.

Fase di Fase di automatizzazione degli automatizzazione degli schemi motorischemi motori

L’immagine mentale è automatica e corrisponde all’ideale L’immagine mentale è automatica e corrisponde all’ideale del movimento e della prestazione. E’ arricchita dalla del movimento e della prestazione. E’ arricchita dalla memoria delle esperienze positive dell’atleta.memoria delle esperienze positive dell’atleta.

La prestazione tende a coincidere con la rappresentazione La prestazione tende a coincidere con la rappresentazione

mentale ideale della prova.mentale ideale della prova.

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LA COMUNICAZIONE LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALEINTERPERSONALE

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DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE

SCAMBIO INTERATTIVO, OSSERVABILE FRA DUE O PIÙ PARTECIPANTI,

DOTATO DI INTENZIONALITÀ RECIPROCA E DI UN CERTO LIVELLO DI

CONSAPEVOLEZZA, IN GRADO

DI FAR CONDIVIDERE UN CERTO SIGNIFICATO SULLA BASE DI SISTEMI

SIMBOLICI E CONVENZIONALI

DI SIGNIFICAZIONE E DI SEGNALAZIONE SECONDO LA CULTURA DI

RIFERIMENTO

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COMUNICARE

• L’azione del comunicare va oltre il semplice passaggio d’informazioni e determina reazioni razionali e emotive in chi riceve il messaggio

•Con la comunicazione si può modificare volontariamente o involontariamente il comportamento dei nostri interlocutori

• La comunicazione efficace consente di costruire nella mente di chi ci ascolta le immagini, le sensazioni e le idee che intendiamo trasmettergli

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E

DISTORSIONE DEL MESSAGGIO

Intesa come la distanza tra ciò che era mia intenzione dire e ciò che è stato percepito dal mio interlocutore e viceversa

FILTRI

MESSAGGIOR

β

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TIPI FONDAMENTALI DI COMUNICAZIONE

• A UNA VIA Requisiti funzionali:

- Scelta accurata del codice - Individuazione del ricevente - Scelta del canale in funzione del ricevente

• A DUE VIE Requisiti funzionali:

- Comunicante disposto a ricevere e vagliare le idee degli altri - Possibilità di difesa a fronte dell’aggressività del ricevente

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PROCESSO DI APPRENDIMENTO

• TONO DELLA VOCE 30%

• GESTUALITA’ 60%

• CONTENUTO 10%

COME

COSA

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Da Pragmatica della comunicazione umana

1. E’ impossibile non comunicare

2. Ogni tipo di comunicazione si svolge su almeno due piani distinti

quello del contenuto e quello di relazione

3. Una sequenza di comunicazione può essere punteggiata

diversamente dai partners

4. La comunicazione si può svolgere secondo una strategia numerica

oppure analogica

5. Tutte le transazioni sono simmetriche o complementari

Assiomi

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1 3 5

2 4 6

MARITO/STUDENTE

MOGLIE/DOCENTE

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ETICA E SPORTETICA E SPORT

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ETICA E SPORTETICA E SPORT

LIVELLO GIOVANILE:LIVELLO GIOVANILE:

EDUCARE ALLA LEALTA’ E ALLA EDUCARE ALLA LEALTA’ E ALLA CORRETTEZZACORRETTEZZA

ED. ALL’AUTODISCIPLINAED. ALL’AUTODISCIPLINA

ED. AL MIGLIORAMENTO DEI PROPRI ED. AL MIGLIORAMENTO DEI PROPRI LIMITILIMITI

ED. AL RISPETTO DELLE REGOLEED. AL RISPETTO DELLE REGOLE

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LO SPORT COME EDUCAZIONE LO SPORT COME EDUCAZIONE PERMANENTEPERMANENTE

DOVREBBE PERMETTERE DI:DOVREBBE PERMETTERE DI:

1. ACQUISIRE L’ABITUDINE ALLA 1. ACQUISIRE L’ABITUDINE ALLA PRATICA MOTORIA FINALIZZATA AL PRATICA MOTORIA FINALIZZATA AL MIGLIOR BENESSERE POSSIBILEMIGLIOR BENESSERE POSSIBILE

2. CONSENTIRE LA PROSECUZIONE DEI 2. CONSENTIRE LA PROSECUZIONE DEI PROCESSI DI SOCIALIZZAZIONE NEL PROCESSI DI SOCIALIZZAZIONE NEL GRUPPOGRUPPO

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POSSIAMO QUINDI CONCLUDERE CON UNA FRASE POSSIAMO QUINDI CONCLUDERE CON UNA FRASE DI CESARE SCURATI:DI CESARE SCURATI:

SPETTA QUINDI ALLO SPORT IL PRIVILEGIO DI POTER SPETTA QUINDI ALLO SPORT IL PRIVILEGIO DI POTER

INCLUDERE NELLA SUA FORMA UMANISTICA: INCLUDERE NELLA SUA FORMA UMANISTICA:

• IL SENSO DELLA COMPETIZIONE COME COLLABORAZIONE,IL SENSO DELLA COMPETIZIONE COME COLLABORAZIONE,

• DEL CONFRONTO COME ESERCIZIO DELL’AMICIZIA,DEL CONFRONTO COME ESERCIZIO DELL’AMICIZIA,

• DELLA GARA COME RECIPROCITA’ PROGETTUALE, DELLA GARA COME RECIPROCITA’ PROGETTUALE,

• DELLA LOTTA, COME COSTRUZIONE CONDIVISA DELLA LOTTA, COME COSTRUZIONE CONDIVISA

DELL’ECCELLENZADELL’ECCELLENZA..

SLOGAN FINALE

Grazie per l’attenzione ed arrivederci al prossimo appuntamento