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CORSO DI SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO Anno Accademico: 2013/14 Università di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici Docente: Marino Lupi PRESENTAZIONE CORSO

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CORSO DI SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE E

STOCCAGGIO

Anno Accademico: 2013/14

Università di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno –

Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi

Logistici

Docente: Marino Lupi

PRESENTAZIONE CORSO

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La logistica è la disciplina che ha come fine quello di ottimizzare le

procedure di acquisizione, produzione e distribuzione di beni e

servizi, e delle relative informazioni, con l’ obiettivo fondamentale di

offrire un elevato livello di servizio ai clienti a costi contenuti.

Definizione Logistica (una delle tante)

Student Association of Supply Chain Management (SASCM),Weber State University, http://organizations.weber.edu/sascm/

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La logistica distributiva si svolge “a valle” degli impianti di

produzion: consiste nell’ottimizzazione del rifornimento dei punti di

vendita o della consegna diretta al cliente finale.

In questa schematizzazione, la logistica degli approvvigionamenti e

la logistica della distribuzione sono indicate, unitamente, come

logistica esterna.

La logistica interna è quella che si svolge all’interno degli

impianti di produzione: consiste nella ottimizzazione dei processi

di ricevimento, stoccaggio e produzione dei materiali da lavorare.

La logistica degli approvvigionamenti: essa si svolge "a monte"

degli impianti di produzione e consiste nella ottimizzazione della

gestione dei rifornimenti, di materie prime e componenti, in

funzione del piano di produzione dell'impresa.

Tradizionalmente si distingue:

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Sistemi di movimentazione nella logistica interna

- Carrelli elevatori frontali

- Carrelli elevatore a forche retrattili

- Carrelli elevatori trilaterali

Tipi di carrelli industriali

Automated guided vehicle

(AGV)

- Guida ottica

- Guida magnetica

- Guida laser

- Magnet-Gyro guidance

- Transpallet

- Carrelli magazzinieri o commissionatori

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Sistemi di movimentazione

operanti su percorsi fissi

- Sistemi non motorizzati

- Sistemi motorizzati

- Sistemi

motorizzati

- Dispositivi di movimentazione fissi

- Dispositivi di movimentazione mobili, ma

vincolati

- Dispositivi di movimentazione mobili e

svincolabili

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Sistemi di stoccaggio delle unità di carico nei

magazzini

Tipologia

di

stoccaggio

delle unità

di carico

Sovrapposizione diretta delle u.c.

(catasta)

Scaffalature

Scaffalature bifronti di tipo

tradizionale

Scaffalature dinamiche a

gravità.

Scaffalature mobili ad alto

indice di utilizzazione

volumetrica.

Scaffalature automatizzate

dotate di trasloelevatori.

Scaffalature drive-in ( e

drive-through)

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I tempi fissi sono quei tempi, uguali per

tutti i cicli, che sono indipendenti dalla

localizzazione del vano.

I tempi variabili sono quelli che invece

dipendono dalla localizzazione del

vano.

Unità di movimentazione in un magazzino: tempi di

ciclo e potenzialità di movimentazione

Tempo di ciclo semplice = tempo fisso + tempo variabile

di un’unità di movimentazione

Calcolo della capacità di movimentazione di un’unità di

movimentazione.

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Dimensionamento di un magazzino per lo stoccaggio di

unità di carico pallettizzate.

Dati:

- Potenzialità ricettiva richiesta (n. di pallet da stoccare).

- Dimensioni delle unità di carico pallettizzate.

- Movimentazione massima giornaliera di unità di

carico richiesta (“troughput”, ossia immissioni +

prelievi).

Determinare:

- Unità di movimentazione da utilizzare.

- Superficie del Magazzino, sue dimensioni, numero

di corridoi.

- La capacità di movimentazione “offerta” deve

essere superiore alla “domanda” di movimentazione.

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Dimensionamento di magazzini automatizzati serviti da

trasloelevatori

Il dimensionamento di questi

magazzini, che hanno

scaffalature bifronti

automatizzate, è simile a quello

dei magazzini tradizionali:

serviti da carrelli a forche. Per

esempio, anche in questo caso il

calcolo della capacità di

movimentazione si basa sui

tempi di ciclo delle varie

operazioni, distinguendo la parte

variabile da quella fissa.

Questi magazzini hanno uno

sviluppo, notevole, in altezza

Hanno però delle caratteristiche particolari di cui si deve tenere

conto nel dimensionamento

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Nell’analisi dei sistemi di trasporto merci (trasporti

“esterni”) distinguiamo:

- Unità di carico

- Unità di trasporto

- Pallet

- Contenitore

- Cassa Mobile

- Semirimorchio

- Autoarticolato, autotreno

- Unità di Trasporto combinato

strada-ferrovia

- Unità di Trasporto Stradale

- Unità di Trasporto Ferroviario

- Unità di Trasporto Aereo

- Unità di Trasporto Marittimo

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- Unità di

movimentazione

- Carrello frontale

- Trattore a ralla

- Multitrailer

- Carrello Cavaliere (“Straddle

Carrier”)

- Impilatore (“Reach stacker”)

- Gru a portale (“transtainer”)

- Gru portuale per contenitori

(“ship-to-shore gantry crane”,

“Portainer”)

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EUROPA A 27 STATI –Traffico merci - Spostamenti in Europa

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EU27 Performance by Mode for Freight Transport

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Road Sea Rail Inland Waterway Pipeline Air

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EU energy consumption in tons of oil equivalent per thousand unit of traffic (1 tonkm or 10 pkm) - source European Commission, year 2006 (source: EC)

Rail 0.019

Inland navigation 0.034

Road 0.116

Aviation 0.899

Maritime 0.004

SISTEMI DI TRASPORTO E LORO CONSUMO ENERGETICO

M. Lupi: "Trasporti Ferroviari, Marittimi e Aerei" - Università di Pisa, Polo della Logistica di Livorno, A.A. 2010-11

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SISTEMI DI TRASPORTO E LORO SICUREZZA IN EUROPA

Numero di morti in incidenti nell’UE - anno 2006 (fonte Commissione Europea)

Strada 43000

Ferrovia (*) 1370

Aereo 47

Nave n.d.(*) 25 in collisioni, 7 in deragliamenti, 360 presso passaggi a livello, 953 in investimenti, 25 in altre maniere

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SISTEMI DI TRASPORTO E LORO SICUREZZA IN EUROPA

Total revenue equivalent tonnkm in billions(1 eq. tonnkm = 1 tonkm or 10 pkm) by mode - source European Commission, year 2006

Numero di morti in incidenti per miliardo di tonkm equivalenti percorse nell’UE, anno 2006

valore indice

Strada 2.608 16,49 2.035

Ferrovia 482 2,84 351

Aereo 58 0,81 100

M. Lupi: "Trasporti Ferroviari, Marittimi e Aerei" - Università di Pisa, Polo della Logistica di Livorno, A.A. 2010-11

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L’intermodalità, ossia la combinazione ottimale dei vari modi di

trasporto nella catena del viaggio fra l’origine e la destinazione, è

considerata attualmente la soluzione per l’ottimizzazione del

trasporto merci (nell’ambito dell’Unione Europea).

Forti investimenti, in tutta Europa, per invertire, o perlomeno

arrestare, il trend di crescita della percentuale di traffico stradale:

sia per il trasporto delle merci (soprattutto), sia per il trasporto

delle persone.

Attualmente, la percentuale maggiore di emissioni di gas serra è

dovuta al trasporto stradale.

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INTERMODALITA’ ECONOMICA

(concetto- rappresentazione schematica)

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Costo

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Trasferimento

dell’unità di

carico

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La cassa mobile(“swap body”) è un unità

di carico, per il trasporto

di merce, utilizzata nel

trasporto combinato

strada-ferrovia, non è

impilabile

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Contenitore : Cassa speciale

per il trasporto merci,

rinforzata, sovrapponibile che

può essere trasbordata

verticalmente o

orrizontalmente. (definizione

dell’OECD (Organisation for

Economic Cooperation and

Development)).

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Semirimorchio

su carro

ferroviario a

tasca fissa

Altre unità di carico intermodali

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carico/scarico

scorrimento

stoccaggio

Sezione

trasversale di

un terminale

STRADA-

ROTAIA

Tre binari

operativi.

Quattro corsie

di stoccaggio

21

Corsie di

scarico/carico

e di scorrimento

esterne alle rotaie

della gru.

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2.

Si devono calcolare:

domanda e offerta di

movimentazione.

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Schema di un terminal contenitori marittimo

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M.Lupi, "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2010/11 - Univ. di Pisa - Polo della Logistica di Livorno23

All’interno di un terminal contenitori possono distinguersi

fondamentalmente tre aree:

The berth area (area di

ancoraggio, di attracco)

The storage yard ( area,

piazzale di stoccaggio)

The receipt/delivery area

(area di ricevimento e

consegna)

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Il modello utilizzato è il modello a coda singola con più “server”.

Coda all’ingresso di un terminal marittimo (Lato mare )

Navi che si servono del

terminale

Navi in attesa in rada

Banchine di accosto

Il tempo medio di “attraversamento del sistema” o di “soggiorno nel

sistema” (“sojourn time”).

Calcolo:

Il tempo medio di attesa in coda (ossia il tempo medio di attesa in

rada prima di potersi accostare alla banchina, “waiting time”).

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Le diapositive che vengono illustrate a lezione sono messe a disposizione degli studenti sul sito: http://www2.ing.unipi.it/~a006048/