Corso di Primo Soccorso Parte 2

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Formazione Primo Soccorso Dr. Stefano Mancini

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Corso di Primo Soccorso in collaborazione con Atena Spa. Focus on ustioni, intossicazioni, assideramento, congelamento, veleni, rischio chimico, folgorazione, patologia da calore.

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Formazione Primo SoccorsoDr. Stefano Mancini

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PRIMO SOCCORSOIN AZIENDAD.Lgs 81/08

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PROGRAMMA MINISTERIALE CORSI (ex D.Lgs 626 attuale D.Lgs 81/2008)

• ruolo del soccorritore occasionaleruolo del soccorritore occasionale• cenni medico legalicenni medico legali

• la catena del soccorsola catena del soccorso• l’attivazione del 118l’attivazione del 118

• cenni di anatomia e fisiologiacenni di anatomia e fisiologia• patologie internistichepatologie internistiche

• ustioniustioni• traumatrauma

• intossicazioniintossicazioni• ferite, emorragie, frattureferite, emorragie, fratture

• punture da insettipunture da insetti• avvelenamentiavvelenamenti

• rianimazione cardiopolmonare di baserianimazione cardiopolmonare di base

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Il rischio ambientale

Dovete sempre prestare massima attenzione ai pericoli che possono essere presenti sul posto dove siete per evitare che voi stessi possiate rimanere vittime di infortunio.

Senza indugi, contattate chi gestirà l’allertamento dei mezzi adatti (carabinieri, pubblica assistenza/118, vigili del fuoco, …).

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INTOSSICAZIONI

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Intossicazione

• Si definisce avvelenamento o intossicazione una condizione patologica sistemica (che interessa cioè l’intero organismo), sovente molto grave, indotta dall’assorbimento di sostanze che per le proprietà chimiche o fisico-chimiche possono compromettere più o meno gravemente l'integrità e la funzionalità dell’organismo

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Segni più comuni

Segni iniziali• mancanza di forza e malessere• mal di testa• nausea e vomito• crampi addominali.. Altri segni • capogiro e vertigine• sonnolenza• confusione mentale• convulsioni

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DEFINIZIONIFarmaco: sostanza terapeutica, si comporta da

agente tossico se assunto in maniera impropria o a dosi eccessive

Veleno: è una sostanza che si comporta come agente tossicoper se stesso

Sostanza tossica: qualsiasi sostanza che ha prodotto un effetto lesivo sul nostro organismo

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INTOSSICAZIONI

VIE DI CONTAMINAZIONE

Le sostanze tossiche possono causare effetti dannosi per:

• Ingestione (teoricamente tutto)• Inalazione (monossido di carbonio)• Assorbimento cutaneo (gas nervini)• Inoculazione (iniezioni, morsi di animali)

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INTOSSICAZIONI per ingestione

• Danno immediato ai tessuti (acidi)• Danno secondario al loro assorbimento (farmaci, diserbanti, ecc.)

Sono generalmente dovute a :• FUNGHI• CIBI SCADUTI• CIBI CONTAMINATI

Solitamente sono colpite più personeNon escludere una intossicazione inalatoria (monossido di carbonio)

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INTOSSICAZIONI per ingestioneCOSA FARE:Raccogliere più dati possibili:• cosa ha ingerito il paziente• da quanto tempo• in che quantità• il paziente ha vomitato?

VALUTARE :• Stato di coscienza• L’alito del paziente• Funzioni vitali• Alterazioni cutanee ( colore, sudore ecc. )

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• AVVISARE I SOCCORSI

• porre l’infortunato in posizione favorente l’emissione del tossico con il vomito

• raccogliere informazioni sul prodotto ingerito

• acquisire la scheda tecnica o l’etichetta

• Non indurre il vomito se la sostanza è: Acida, Alcalina; Prodotto petrolifero (ES: ammoniaca, candeggina, cherosene, benzina)

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INTOSSICAZIONI per ingestione

• Chiamare i soccorsi• Predisporsi a liberare le vie aeree ( rischio di

vomito )• MAI indurre il vomito• MAI somministrare bevande o alimenti (latte)• Eseguire la RCP se necessario• Raccogliere eventuali farmaci o ciò che il

paziente può avere ingerito

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INTOSSICAZIONI da caustici

POSSONO ESSERE :• ACIDI ( acido cloridrico)• BASI ( soda caustica)Si possono avere danni immediati per il

contatto del caustico in :• bocca – faringe - esofago (se ingerito)• laringe – trachea (se inalato)• cute – occhi (per contatto)

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CONSEGUENZE:

• Perforazione dell’esofago• Shock• Edema della laringe e del faringe• Edema polmonare• Ustioni cutanee• Ulcere corneali

INTOSSICAZIONI da caustici

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COSA FARE:• MAI provocare il vomito (l’agente lesivo ripasserebbe per le

strutture che ha già danneggiato)• Scoprire e recuperare il nome del caustico, il tempo trascorso

dal contatto, la via di contatto, la quantità• somministrare O2 nei contatti per inalazione• lavare abbondantemente con fisiologica sterile nel

CONTATTO• valgono le stesse regole presentate nell’ INGESTIONE

INTOSSICAZIONI da caustici

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•Ricordare che l’ac. solforico e la calce viva (compreso l’idrossido di sodio) reagiscono con l’acqua producendo calore

•Prima di lavare allontanare i residui grossolani

•il lavaggio va proseguito per almeno 10’

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INTOSSICAZIONI per inalazione

Il paziente respira l’agente tossico presente nell’aria

ATTENZIONE a non respirarlo anche noiSpostare subito il paziente e/o facilitare il

ricambio di aria (SEMPRE RISPETTANDO L’AUTOPROTEZIONE)

Ricordarsi che non tutti i tossici inalatori hanno odori

particolari

Ricordarsi che non tutti i tossici inalatori hanno odori

particolari

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Autoprotezione del soccorritore

• La scena di un’intossicazione occupazionale può porre a repentaglio la sicurezza del soccorritore, che deve dunque opportunamente proteggersi con gli appositi dispositivi di protezione individuale

• Per procedere ad un’eventuale RCP RICORDARSI

eventualmente di soprassedere alle ventilazioni se ciò può comportare un contatto diretto (orale)

con l’agente tossico

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Intossicazione acuta da monossido di carbonioDATI EPIDEMIOLOGICI

Ricoveri Decessi

Italia 6000 / anno 350 / annoUSA - 5600 / annoInghilterra - 1000 / annoSvezia - 300 / annoFrancia 5000 - 8000 / anno -

Questi dati sottostimano la reale incidenza dell’intossicazione

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MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)

Il CO si sviluppa da combustioni in ambienti poveri di ossigenoATTENZIONE a stufe, camini, scaldabagno a gas, motori a

scoppio ecc.Il CO è inodore e incoloreIl CO si lega all’emoglobina (Hb) e ne impedisce il legame con

l’ossigenoIl paziente può presentare :• nausea• cefalea• può apparire come ubriaco• nei casi gravi convulsioni e coma• gote rosso rubino

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COSA FARE:

• Chiamare soccorso e Autoproteggersi

• Essere pronti ad eseguire una RCP

• Ettuare le disposizioni valide per gli altri tipi di intossicazioni

• Somministrare ossigeno se disponibile

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Intossicazione acuta da monossido di carbonioDIAGNOSI

Carbossiemoglobina– valore diagnostico

COHb > 5% nei bambininegli adulti non

fumatori> 10% negli adulti fumatori

– non ha valore prognostico– non è un indicatore di gravitàMisurabile su campione arterioso o venoso

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Intossicazione acuta da monossido di carbonio

TRATTAMENTO

Fase preospedaliera• Evitare l’intossicazione dei soccorritori• Allontanare la vittima dall’ambiente contaminato• Impedire o limitare l’attività fisica del soggetto• Somministrare O2 il più precocemente possibile• Monitorizzare i parametri vitali del paziente

durante il trasporto (il saturimetro non fornisce dati attendibili)

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Effetti da monossido di carboniocomplicanze tardive

Sindrome neurologica tardiva

• Intervallo libero variabile (2 - 240 giorni)• Decorso clinico

– fortemente invalidante– pesante impatto umano e sociale per il paziente e

la sua famiglia

• Incidenza– 10 - 30 % negli studi più datati– 30 - 60 % in casistiche selezionate

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Sindrome neurologica tardiva: sintomatologia

• Deterioramento mentale• Disturbi motori • Incontinenza urinaria e fecale• Cecità corticale• Quadri simili alla sclerosi multipla• Neuropatie periferiche• Deficit mnesici• Mutismo• Modificazioni della personalità• Psicosi

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DANNI DA CHIMICI

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Possono essere causate da una sostanza o un

preparato allo stato solido, liquido o gassoso, che

interagendo con l’organismo provocano diversi

danni alla salute

Lesioni da sostanze chimiche

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Definizioni

• irritanti: quando a contatto di cute e mucose possono causare una reazione infiammatoria• corrosivi: quando a contatto con i tessuti possono avere un’azione che “brucia” i tessuti stessi• nocivi: quando per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi di limitata gravità• tossici: quando per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi gravi per esposizione acuta o cronica• cancerogeni: determinano nel tempo un aumento delle probabilità di sviluppo di una malattia tumorale

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Definizione di pericolosità

L.256/74, D.M.28/01/92 e D.L.gs.42/1997

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In acutosono pericolose le sostanze che hanno una o più delle seguenti proprietà: chimico-fisiche•irritanti•esplosive

•infiammabili (R10, ac.acetico, xilene)

•facilmente infiammabili (R11, toluene)

•altamente infiammabili (R12, ossido di etilene)

•comburenti (ossigeno)

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effetti acuti:altamente tossiche (T+, dinitrobenzene)tossiche (T+, formaldeide)nocive (Xn, clorobenzene)corrosive (C, ac. acetico)irritante (Xi, dimetilammina)

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Frasi di rischio (R)• R 1: Esplosivo allo stato secco.• R 2: Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti

d'ignizione.• R 3: Grande rischio d'esplosione per urto, attrito, in presenza di fuoco o altre

fonti d'infiammazione.• R 4: Forma dei composti metallici esplosivi molto sensibili.• R 5: Rischio d'esplosione in presenza di calore.• R 6: Rischio d'esplosione a contatto o meno con l'aria.• R 7: Può provocare incendio.• R 8: Favorisce l'infiammazione di sostanze combustibili.• R 9: Può esplodere reagendo con sostanze combustibili.• R 10: Infiammabile• R 11: Facilmente infiammabile.• R 12: Estremamente infiammabile.• R 13: Gas liquefatto estremamente infiammabile.• R 14: Reagisce violentemente a contatto con l'acqua.• R 15: A contatto con l'acqua sviluppa gas molto infiammabili.• R 16: Può esplodere componendosi con sostanze comburenti.• R 17: Infiammabile spontaneamente in presenza di aria.• R 18: Con l'uso, formazione possibile di miscela vapore / aria infiammabile /

esplosivi.• R 19: Può formare perossidi esplosivi.• R 20: Nocivo per inalazione.• R 21: Nocivo a contatto con la pelle.• R 22: Nocivo in caso di ingestione.• R 23: Tossico per inalazione.• R 24: Tossico a contatto con la pelle.• R 25: Tossico in caso d'ingestione.• R 26: Molto tossico per inalazione.• R 27: Molto tossico a contatto con la pelle.• R 28: Molto tossico in caso d'ingestione.• R 29: A contatto con l'acqua sviluppa gas tossici.• R 30: Può diventare molto infiammabile in esercizio.• R 31: A contatto con un acido sviluppa gas tossico.• R 32: A contatto con un acido sviluppa gas molto tossico.• R 33: Pericolo di effetti cumulati.• R 34: Provoca ustioni.

•R 35: Provoca gravi ustioni.•R 36: Irritante per gli occhi.•R 37: Irritante per le vie respiratorie.•R 38: Irritante per la pelle.•R 39: Pericolo di effetti irreversibili molto gravi.•R 40: Possibilità di effetti cancerogeni - Prove insufficienti.•R 41: Rischio di lesioni oculari gravi.•R 42: Può causare sensibilizzazione per inalazione.•R 43: Può causare sensibilizzazione a contatto con la pelle.•R 44: Rischio d'esplosione se riscaldato in ambiente chiuso.•R 45: Può provocare il cancro.•R 46: Può provocare alterazioni genetiche ereditarie.•R 47: Può procurare malformazioni congenite.•R 48: Rischio di effetti gravi per la salute in caso di esposizione prolungata.•R 49: Può provocare il cancro per inalazione.•R 50: Altamente tossico per gli organismi acquatici.•R 51: Tossico per gli organismi acquatici.•R 52: Nocivo per gli organismi acquatici.•R 53: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.•R 54: Tossico per la flora.•R 55: Tossico per la fauna.•R 56: Tossico per gli organismi del terreno.•R 57: Tossico per le api.•R 58: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente.•R 59: Pericoloso per lo strato di ozono.•R 60: Può ridurre la fertilità.•R 61: Può danneggiare i bambini non ancora nati.•R 62: Possibile rischio di ridotta fertilità.•R 63: Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati.•R 64: Possibile rischio per i bambini allattati al seno.•R 65: Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.•R 66: L'esposizione ai vapori può provocare secchezza e screpolature alla pelle.•R 67: L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.•R 68: Possibilità di effetti irreversibili.

•R 35: Provoca gravi ustioni.•R 36: Irritante per gli occhi.•R 37: Irritante per le vie respiratorie.•R 38: Irritante per la pelle.•R 39: Pericolo di effetti irreversibili molto gravi.•R 40: Possibilità di effetti cancerogeni - Prove insufficienti.•R 41: Rischio di lesioni oculari gravi.•R 42: Può causare sensibilizzazione per inalazione.•R 43: Può causare sensibilizzazione a contatto con la pelle.•R 44: Rischio d'esplosione se riscaldato in ambiente chiuso.•R 45: Può provocare il cancro.•R 46: Può provocare alterazioni genetiche ereditarie.•R 47: Può procurare malformazioni congenite.•R 48: Rischio di effetti gravi per la salute in caso di esposizione prolungata.•R 49: Può provocare il cancro per inalazione.•R 50: Altamente tossico per gli organismi acquatici.•R 51: Tossico per gli organismi acquatici.•R 52: Nocivo per gli organismi acquatici.•R 53: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.•R 54: Tossico per la flora.•R 55: Tossico per la fauna.•R 56: Tossico per gli organismi del terreno.•R 57: Tossico per le api.•R 58: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente.•R 59: Pericoloso per lo strato di ozono.•R 60: Può ridurre la fertilità.•R 61: Può danneggiare i bambini non ancora nati.•R 62: Possibile rischio di ridotta fertilità.•R 63: Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati.•R 64: Possibile rischio per i bambini allattati al seno.•R 65: Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.•R 66: L'esposizione ai vapori può provocare secchezza e screpolature alla pelle.•R 67: L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.•R 68: Possibilità di effetti irreversibili.

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Frasi di sicurezza (S)• S 1: Conservare sotto chiave.• S 2: Conservare fuori dalla portata dei bambini.• S 3: Conservare in luogo fresco.• S 4: Conservare lontano da qualsiasi locale abitato.• S 5: Conservare in ... (liquido adatto consigliato dal produttore).• S 6: Conservare in ... (gas inerte consigliato dal produttore).• S 7: Conservare il recipiente perfettamente chiuso.• S 8: Conservare il recipiente protetto dall'umidità.• S 9: Conservare il recipiente in un luogo ben ventilato.• S 10: Mantenere il prodotto umido.• S 11: Evitare il contatto con l’aria.• S 12: Non chiudere ermeticamente il recipiente.• S 13: Conservare lontano da prodotti alimentari e bevande, compresi quelli

per animali.• S 14: Conservare lontano da ... (sostanze incompatibili specificate dal

produttore).• S 15: Conservare lontano da fonti di calore.• S 16: Conservare lontano da fiamme e scintille. Non fumare.• S 17: Tenere lontano da sostanze combustibili.• S 18: Manipolare e aprire il recipiente con precauzione.• S 19: Non mescolare con... (prodotto specificato dal produttore).• S 20: Non mangiare e bere durante l'utilizzazione.• S 21: Non fumare durante l'utilizzazione.• S 22: Non respirarne le polveri.• S 23: Non respirarne i gas e i vapori, i fumi, gli aerosol (termini adatti

specificati dal produttore).• S 24: Evitare il contatto con la pelle.• S 25: Evitare il contatto con gli occhi.• S 26: In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e

abbondantemente con acqua e consultare uno specialista.• S 27: Togliere immediatamente qualsiasi indumento insudiciato o

spruzzato.• S 28: Dopo contatto con la pelle, lavarsi immediatamente e

abbondantemente con ... (prodotto adeguato specificato dal produttore).• S 29: Non gettare i residui nelle condotte fognarie.• S 30: Non versare mai acqua in questo prodotto.• S 31: Tenere lontano da sostanze esplodibili.• S 32: Usare solo in luoghi ben areati.• S 33: Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche.• S 34: Evitare movimento d'urto e di attrito.

•S 35: Non gettare il prodotto e il recipiente senza aver preso tutte le precauzioni indispensabili.•S 36: Indossare un indumento di protezione adeguato.•S 37: Indossare guanti adeguati.•S 38: In caso di insufficiente ventilazione, far uso di un apparecchio respiratorio adeguato.•S 39: Far uso di un apparecchio di protezione degli occhi e del viso.•S 40: Per la pulizia del pavimento o di oggetti, insudiciati dal prodotto, utilizzare ... (prodotto specificato dal produttore).•S 41: In caso d'incendio e/o di esplosione non respirare i fumi.•S 42: In caso di irrigazione liquida o gassosa indossare un apparecchio respiratorio adeguato (indicazioni a cura del produttore).•S 43: In caso d'incendio utilizzare ... (apparecchi estintori specificati dal produttore. Qualora il rischio aumenti in presenza di acqua, aggiungere: "Non utilizzare mai acqua").•S 44: In caso di malore consultare un medico (recando possibilmente l'etichetta).•S 45: In caso di incidente o di malessere, consultare immediatamente un medico (se possibile, mostrare l'etichetta).•S 46: In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.•S 47: Conservare a temperatura non superiore a ... °C (da specificare a cura del produttore).•S 48: Mantenere in ambiente umido con ... (prodotto adeguato da specificare a cura del produttore).•S 49: Conservare unicamente nel recipiente originale.•S 50: Non mescolare con ... (da specificare a cura del produttore).•S 51: Utilizzare unicamente in zone perfettamente ventilate.•S 52: Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati.•S 53: Evitare l'esposizione, procurarsi istruzioni particolari prima dell'utilizzazione.•S 54: Procurarsi il consenso delle autorità di controllo dell'inquinamento prima di scaricare negli impianti di trattamento delle acque di scarico.•S 55: Utilizzare le migliori tecniche di trattamento disponibili prima di scaricare nelle fognature o nell'ambiente acquatico.•S 56: Non scaricare nelle fognature o nell'ambiente; smaltire i residui in un punto di raccolta rifiuti autorizzato.•S 57: Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale.•S 58: Smaltire come rifiuto pericoloso.•S 59: Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio.•S 60: Questo materiale e/o il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.•S 61: Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza.•S 62: In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare immediatamente un medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.•S 63: In caso di ingestione per inalazione, allontanare l'infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo a riposo.•S 64: In caso di ingestione, sciacquare la bocca con acqua (solamente se l'infortunato è cosciente).

•S 35: Non gettare il prodotto e il recipiente senza aver preso tutte le precauzioni indispensabili.•S 36: Indossare un indumento di protezione adeguato.•S 37: Indossare guanti adeguati.•S 38: In caso di insufficiente ventilazione, far uso di un apparecchio respiratorio adeguato.•S 39: Far uso di un apparecchio di protezione degli occhi e del viso.•S 40: Per la pulizia del pavimento o di oggetti, insudiciati dal prodotto, utilizzare ... (prodotto specificato dal produttore).•S 41: In caso d'incendio e/o di esplosione non respirare i fumi.•S 42: In caso di irrigazione liquida o gassosa indossare un apparecchio respiratorio adeguato (indicazioni a cura del produttore).•S 43: In caso d'incendio utilizzare ... (apparecchi estintori specificati dal produttore. Qualora il rischio aumenti in presenza di acqua, aggiungere: "Non utilizzare mai acqua").•S 44: In caso di malore consultare un medico (recando possibilmente l'etichetta).•S 45: In caso di incidente o di malessere, consultare immediatamente un medico (se possibile, mostrare l'etichetta).•S 46: In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.•S 47: Conservare a temperatura non superiore a ... °C (da specificare a cura del produttore).•S 48: Mantenere in ambiente umido con ... (prodotto adeguato da specificare a cura del produttore).•S 49: Conservare unicamente nel recipiente originale.•S 50: Non mescolare con ... (da specificare a cura del produttore).•S 51: Utilizzare unicamente in zone perfettamente ventilate.•S 52: Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati.•S 53: Evitare l'esposizione, procurarsi istruzioni particolari prima dell'utilizzazione.•S 54: Procurarsi il consenso delle autorità di controllo dell'inquinamento prima di scaricare negli impianti di trattamento delle acque di scarico.•S 55: Utilizzare le migliori tecniche di trattamento disponibili prima di scaricare nelle fognature o nell'ambiente acquatico.•S 56: Non scaricare nelle fognature o nell'ambiente; smaltire i residui in un punto di raccolta rifiuti autorizzato.•S 57: Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale.•S 58: Smaltire come rifiuto pericoloso.•S 59: Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio.•S 60: Questo materiale e/o il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.•S 61: Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza.•S 62: In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare immediatamente un medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.•S 63: In caso di ingestione per inalazione, allontanare l'infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo a riposo.•S 64: In caso di ingestione, sciacquare la bocca con acqua (solamente se l'infortunato è cosciente).

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ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA

• S 1 Conservare sotto chiave• S 2 Conservare fuori della portata del bambini• S 3 Conservare in luogo fresco• S 4 Conservare lontano da locali di abitazione• S 5 Conservare sotto (liquido appropriato da indicarsi da

parte del fabbricante)• S 6 Conservare sotto (gas inerte da indicarsi da parte

del fabbricante)• S 7 Conservare il recipiente ben chiuso• S 8 Conservare al riparo dall'umidità• S 9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato• S 12 Non chiudere ermeticamente il recipiente• S 13 Conservare lontano da alimenti o mangimi e da

bevande• S 14 Conservare lontano da (sostanze incompatibili da

precisare da parte del produttore)• S 15 Conservare lontano dal calore• S 16 Conservare lontano da fiamme e scintille-Non

fumare• S 17 Tenere lontano da sostanze combustibili• S 18 Manipolare ed aprire il recipiente con cautela• S 20 Non mangiare nè bere durante l'impiego• S 21 Non fumare durante l'impiego• S 22 Non respirare le polveri• S 23 Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosoli/termine(i)

appropriato(i) da precisare da parte del produttore• S 24 Evitare il contatto con la pelle• S 25 Evitare il contatto con gli occhi• S 26 In caso di contatto con gli occhi, lavare

immediatamente e abbondantemente con acqua consultare un medico

• S 27 Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati

• S 28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con (prodotti idonei da indicarsi da parte del fabbricante)

• S 29 Non gettare i residui nelle fognature• S 30 Non versare acqua sul prodotto

• S 33 Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche• S 35 Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le

dovute precauzioni• S 36 Usate indumenti protettivi adatti• S 37 Usare guanti adatti.• S 38 In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio

respiratorio adatto.• S 39 Proteggersi gli occhi/la faccia.• S 40 Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da

questo prodotto, usare... (da precisare da parte del produttore).

• S 41 In caso di incendio c/o esplosione non respirare i fumi.• S 42 Durante le fumigazioni/polimerizzazioni usare un

apparecchio respiratorio adatto termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del produttore.

• S 43 In caso di incendio usare ..(mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se l'acqua aumenta il rischio precisare "Non usare acqua".

• S 44 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli etichetta).

• S 46 In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.

• S 47 Conservare a temperatura non superiore a .. gradi centigradi C (da precisare da parte del fabbricante).

• S 48 Mantenere umido con ... (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante).

• S 49 Conservare soltanto nel recipiente originale.• S 50 Non mescolare con.... (da specificare da parte del

fabbricante).• S 51 Usare soltanto in luogo ben ventilato.• S 52 Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati.• S 53 Evitare l'esposizione-procurarsi speciali istruzioni prima

dell'uso.• S 56 Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un

punto di raccolta rifiuti pericolosi o speciali autorizzato.• S 57 Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento

ambientale.• S 59 Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il

recupero/riciclaggio.• S 60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere

smaltiti come rifiuti pericolosi.• S 61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle Istruzioni

speciali schede informative in materia di sicurezza.• S 62 Non provocare il vomito: consultare immediatamente il

medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.

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I prodotti chimici

per legge devono essere

conservati in contenitori e locali idonei e

riportare all’esterno la natura del loro contenuto.

In etichetta vengono anche riportate informazioni

relative ai rischi e consigli per l’utilizzo.

sostanze cancerogene= “R 45”ed “R 49”

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APPROCCIO IN CASO DI DANNO DA SOSTANZE TOSSICHE

raccogliere informazioni sull’evento ed eventuali flaconi e\o etichette delle sostanze ingerite

contattare la C. O. che avvertirà il Centro Antiveleni per eventuali istruzioni

conservare e portare in pronto soccorso l’eventuale confezione/etichetta per l’identificazione della sostanza tossica ingerita

Page 40: Corso di Primo Soccorso Parte 2

APPROCCIO IN CASO DI DANNO DA SOSTANZE TOSSICHE

Se manca confezione/etichetta, conservare vestiario contaminato in apposito contenitore per eventuali analisi

In casi estremi, utile anche raccogliere vomito spontaneo (MAI indurlo) o altro materiale biologico emesso dalla vittima in modo da effettuare analisi su di esso

Page 41: Corso di Primo Soccorso Parte 2

APPROCCIO IN CASO DI DANNO DA SOSTANZE TOSSICHE

IN OGNI CASO: la priorità è la sicurezza della scena e le condizioni dell’infortunato

Assicurare la pervietà delle vie aeree con PLS o se necessario manovre BLS

Page 42: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Lesioni chimiche

Le sostanze acide fanno precipitare le proteine nel

tessuto e producono una barriera naturale che

ostacola la penetrazione della sostanza chimica;

Gli alcali distruggono le membrane cellulari e

consentono una maggiore penetrazione del caustico ed

un ampio danno tessutale.

Page 43: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Sostanze di uso più frequente

acidi e basi forti (acido cloridrico, idrossido di sodio), usati

nei come diluenti, disinfettanti, conservanti….

acidi organici (acido formico, acetico...), usati per allestire

preparati

aldeidi e chetoni (formaldeide, tuttora il fissativo più usato)

alcoli, eteri, idrocarburi aromatici e alogenati (come

solventi,diafanizzanti)

Page 44: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Sostanze di uso più frequente

Page 45: Corso di Primo Soccorso Parte 2

AMMONIACA ANIDRA NH3AMMONIACA ANIDRA NH3

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Page 47: Corso di Primo Soccorso Parte 2

PATOLOGIE AMBIENTALI

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• CRAMPI DA CALORE• COLLASSO DA CALORE• COLPO DI CALORE (“insolazione”)• ASSIDERAMENTO• CONGELAMENTO• USTIONE• FOLGORAZIONE

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La permanenza prolungata in ambienti surriscaldati può provocare patologie diverse, riunite sotto la definizione di “patologie ambientali da calore”.

Sono:

• i crampi muscolari da calore

• il collasso da calore

• il colpo da (o di) calore

Page 50: Corso di Primo Soccorso Parte 2

CRAMPI DA CALORE

• Esposizione prolungata ad ambienti caldi• Sudorazione abbondante• Perdita di liquidi e sali (potassio-magnesio-

calcio-sodio)TRATTAMENTO

• Allontanare la persona da eventuali rischi lavorativi (il crampo impedisce il controllo muscolare)

• Portare il pz in luogo fresco e ventilato• Tranquillizzare la persona e attendere la risoluzione del crampo• Indicata idratazione progressiva eventualmente con integratori (indirizzare al

medico senza urgenza)

Page 51: Corso di Primo Soccorso Parte 2

COLLASSO DA CALORE

• Esposizione/attività lavorativa in ambiente molto caldo

• Perdita di liquidi e sali con le sudorazione• Vasodilatazione

CLINICA• Ipovolemia - ipotensione• Tachicardia• Sudorazione profusa• Capogiri, stanchezza,sete• Colorito rosso acceso

Page 52: Corso di Primo Soccorso Parte 2

COLLASSO DA CALORE

TRATTAMENTO• Portare il pz in luogo fresco e ventilato• Tenerlo sdraiato tamponando con acqua fresca (non

ghiacciata) i polsi, il collo, la fronte• Se ben sveglio e orientato può bere qualche sorso di acqua

fresca (non fredda); NO alcolici e bevande zuccherate• Eventualmente posizione anti-shock:• Inviare in ps se:

permane sensorio alterato (confusione mentale, tendenza ad assopimento, frasi sconnesse, ecc)

c’è perdita di coscienza c’è vomito o diarrea c’è febbre

Page 53: Corso di Primo Soccorso Parte 2

COLPO DA CALORE(Insolazione)

• Ambiente molto caldo, in genere perdurare di condizioni ambientali critiche (auto bloccata sotto il sole, camminate sotto il sole, esercizio fisico in ambienti caldi e umidi)

• Pz non giovane, a volte malattie concomitanti• Scarsa sudorazione

CLINICA• Cefalea• Ipertensione, bradicardia, cute talvolta fredda• Vomito a getto• Perdita di coscienza - coma

Page 54: Corso di Primo Soccorso Parte 2

COLPO DA CALORE

TRATTAMENTO• Portare il pz in luogo fresco• Rinfrescare con acqua fresca ma NON fredda/ghiacciata• Tenerlo con dorso/capo rialzato di 30°• Mantenere libere le vie aeree• Ossigeno se disponibile• Allertare il 118 riferendo con precisione:

Coscienza Respiro Polso

Page 55: Corso di Primo Soccorso Parte 2

ASSIDERAMENTO - IPOTERMIA

Page 56: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Assideramento

• È quella condizione in cui l’esposizione dell’organismo a basse temperature determina un crollo della temperatura corporea sotto i 35°C

• a volte utilizzata a scopo terapeutico

• è favorita da traumi cranici e dall’etilismo.

Page 57: Corso di Primo Soccorso Parte 2

I casi di assideramento sono in genere collegatiad incidenti in montagna, ma anche ad intossicazioni da alcool, monossido di carbonio, danno midollare, danno metabolico, immobilità, ecc…

La mortalità è direttamente correlata alla temperatura e alla durata dell’esposizione.Tra i 35° e i 32° la mortalità è del 30%Tra i 32° e i 26° la mortalità è del 45%Sotto i 26° la mortalità è del 65-80%

Page 58: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Classificazione delle ipotermie

stadio 1: temperatura centrale 35°-32°, coscienza mantenuta, brividi

stadio 2: temperatura centrale 32°-33°, coscienza disturbata, assenza di brividi, diminuizione frequenza cardiaca e respiratoria

stadio 3: temperatura centrale 28°-24°, perdita di coscienza, respiro e polso ancora percettibili

stadio 4: temperatura centrale <24°, morte apparente

stadio 5: temperatura centrale <15°, morte

Page 59: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Segni d’assideramentoassideramento

• rigidità muscolare• mancanza di coordinazione dei movimenti• alterazione della respirazione • disturbi della coscienza, seguiti da perdita di

coscienza• cianosi• arresto polmonare• arresto cardiaco

•avanzati

•presenza di brividi•cute fredda•Aumento della pressione arteriosa e del respiro

•iniziali

Page 60: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Valutazione della gravità

• Ipotermia lieve: brividi, intorpidimento o sonnolenza

• Ipotermia moderata: rallentamento della respirazione e del battito cardiaco, con deficit visivo, incoordinazione motoria, sonnolenza

• Ipotermia grave: perdita di coscienza, possibile arresto cardiaco e respiratorio

Page 61: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Trattamento dell’ipotermia lieve

• avvisare i soccorsi• condurre la vittima in un ambiente caldo e asciutto o,

comunque, al riparo dal freddo• metterla in posizione sdraiata• togliere eventuali abiti bagnati • coprirla con coperte e/o abiti asciutti• non riscaldare troppo velocemente il paziente; iniziare

riscaldando le parti “centrali” del corpo• NON dare da bere alcolici

Page 62: Corso di Primo Soccorso Parte 2

• chiamare i soccorsi• trattare i pazienti con la massima cautela• condurre la vittima in un ambiente caldo e asciutto ma

estrema attenzione alla mobilizzazione perché può precipitare in arresto cardiaco

• metterlo in posizione laterale di sicurezza e coprirlo con coperte

• Monitorare l’attività respiratoria e se necessario RCP• NON dare da bere alcolici

Trattamento dell’ipotermia moderata-grave

Page 63: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Da sapere:

il freddo rallenta la morte cellulare (funzione

protettiva del freddo sulle cellule cerebrali) e quindi è

possibile un completo recupero anche se la vittima è

rimasta ipotermica per diverso tempo

VALE IL DETTO:

“in ipotermia il morto è tale solo quando è caldo”

Page 64: Corso di Primo Soccorso Parte 2

I limiti di tolleranza prima che insorga un danno

ipossico cerebrale in caso di arresto cardiaco da

ipotermia sono:

- 10’ a 30°

- 25’ a 25°

- 60’ a 16°

Page 65: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Una grave ipotermia può portare alla” morte apparente” che potrà essere confermata soltanto dopo aver riscaldato la vittima ad una temperatura > ai 33°. Durante tutto il periodo di riscaldamento dovrà essere garantita la rianimazione cardio - polmonare.

Page 66: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Congelamento

Page 67: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Congelamento

• È una lesione simile a quella delle ustioni, generalmente localizzata alle estremità del corpo, causata da esposizione diretta dell’organismo al freddo (atmosferico o artificiale).

Page 68: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Segni di congelamento

• vescicole prima• perdita locale della

sensibilità dolorosa• poi vere e proprie

aree necrotiche

dolore iniziale della parte colpita–cute localmente prima pallida e fredda, poi arrossata

AvanzatiPrecoci

Page 69: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Trattamento

• chiamare i soccorsi• invitare il paziente a muovere l’arto colpito• metterlo in posizione sdraiata• rimuovere abiti e calzature troppo strette• coprire la parte con coperte e/o abiti asciutti (senza

stringere)• tenere la vittima in un ambiente caldo

SISI

Page 70: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Cosa non fare

• applicare sulla parte fonti di calore• somministrare alcolici• rompere le bolle

NONO

Page 71: Corso di Primo Soccorso Parte 2

USTIONI

Page 72: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Patologia da incendio

ustioni fumi tossici traumi

vittima

La vittima di un incendio può essere intossicata senza essere ustionata, MA al contrario ustioni gravi sono sempre concomitanti con uno stato di intossicazione

USTIONATO = INTOSSICATO

Page 73: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Principali cause di morte relative ad incendi1 vittima ogni 2 intossicati

contatto diretto con le fiammetemperature troppo elevate 32.4 %

deficit di O2 COaltri gas tossici 57.6 %fumi

panico 10 %effetti meccanici

Page 74: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Nel soccorrere chi è stato coinvolto in un incendio bisogna considerare che:

• molte vittime contemporaneamente possono subirelesioni di diversa tipologia; • anche persone apparentemente illese possono peggiorare successivamente;

• i rischi connessi all’incendio possono danneggiare gli stessi soccorritori;

Page 75: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Inalazioni di fumi

Incendi di dimensioni limitate possono generare grandi quantità di fumo. Il fumo impedisce la visibilità e rende difficoltosa la respirazione.I fumi possono danneggiare le vie aeree a tre livelli:- glottide: infiammazione ed edema con conseguente grave compromissione respiratoria- trachea e bronchi: danno della mucosa, deposizione di fuliggine; la sintomatologia può insorgere anche dopo 48 h-- parenchima polmonare: edema polmonare acuto (a distanza anche di diverse ore)

Page 76: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Come sospettare e valutare l’intossicazione da fumo• circostanza• irritazione di occhi e gola• fuliggine :presenza nelle secrezioni• ustioni:colorazione nerastra intorno alle labbra, al nasoe alla bocca• disfonia (voce rauca)• disturbi respiratori: sensazione di soffocamento, dispnea, polipnea, sibili e rantoli• stato di coscienza: alterazioni anche transitorie o stato confusionale

Page 77: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Cosa fare ?

• Allertare immediatamente i servizi preposti

• messa in sicurezza e autoprotezione

• se possibile spostare il paziente in un’area non

contaminata da fumo;

• garantire la pervietà delle vie aeree, se necessario

eseguire RCP

Page 78: Corso di Primo Soccorso Parte 2

COSA E’ UNA USTIONE ?

Una ustione è un danno della cute o dei tessuti sotto-

stanti causato dal contatto con una fonte di calore, da

una corrente elettrica o da altri agenti particolari:

Sono ustioni anche le lesioni da causticazione

chimica da acidi e basi forti

Page 79: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Cause delle ustioniLe ustioni possono esser causate da 4 diversi tipi di agenti, che sono attivati da differenti fonti e provocano distinte categorie di danno

Raggi X e gamma, energia nucleare generalmente; ma anche i raggi ultravioletti della luce solare

Corrente alternata e continua, fulmini

Numerosi acidi, basi ed altre sostanze caustiche

Fiamme, fonti di luce intensa - compresa la luce solare -, vapori, liquidi bollenti, oggetti solidi arroventati

Le differenti fonti

ustionenucleare

ustioneelettrico

causticazionechimico

ustionetermico

Tipi di dannoAgenti

Raggi X e gamma, energia nucleare generalmente; ma anche i raggi ultravioletti della luce solare

Corrente alternata e continua, fulmini

Numerosi acidi, basi ed altre sostanze caustiche

Fiamme, fonti di luce intensa - compresa la luce solare -, vapori, liquidi bollenti, oggetti solidi arroventati

Le differenti fonti

ustionenucleare

ustioneelettrico

causticazionechimico

ustionetermico

Tipi di dannoAgenti

Page 80: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Nelle ustioni esiste il pericolo di :

• shock

• disidratazione

• infezioni

Page 81: Corso di Primo Soccorso Parte 2

CRITERI DI GRAVITÀ DELLE USTIONIEstensione

GradoRegioni del corpo interessate

Età del pazienteAltre lesioni eventualmente presenti

Page 82: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Valutazione dell’estensione

Secondo la regola del 9:• nell’adulto è possibile dividere il corpo in aree

corrispondenti a circa il 9% della sua superficie• la somma di queste aree copre il 99% del corpo• il rimanente 1% è rappresentato dalla regione genitale

Page 83: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Il tronco costituisce il 36% della superficie totale del corpo

Testa e collo 9 %Arti inferiori 18% ciascunoArti superiori il 9% ciascuno

L’ustione che occupa una superficie > al 10% negli adulti e al 5% nei bambini, comporta squilibri di carattere generale.

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9%

9%36%

1%

18%

Page 86: Corso di Primo Soccorso Parte 2

CLASSIFICAZIONE DELLE USTIONI SECONDO L’EFFETTO (GRADO)

USTIONI DI I° GRADO (eritematose)Si presentano di colore rosso intenso ERITEMA regrediscono senza

conseguenze in pochi giorni

USTIONI DI II° GRADO (bollose)Reazione della cute più intensa con essudazione sierosa e formazione di vescicole. Lo strato basale dell’epidermide è risparmiato; anche in questo

caso la guarigione è solitamente completa senza esiti cicatriziali.

USTIONI DI III° GRADO (escarotiche)– Si presentano di colore biancastro o nero– Quando avviene l’essicamento della parte necrotica si forma l’escara– Le parti sottostanti non hanno reazioni cellulare e quindi non

producono nuova epidermide

Page 87: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Altri criteri di gravità:

• le ustioni che interessano il tratto respiratorio, i tessuti molli e le ossa;

• le ustioni di ogni grado al viso, capo e inguine (genitali);

• II (o ovviamente III°) a mani, piedi e articolazioni principali;

• le ustioni in persone di età > 60 anni e < a 8 anni;

Page 88: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Valutazione della gravità di un’ustioneIn base a grado, estensione ed altri criteri di criticità, la gravità di un’ustione si distribuisce su tre livelli di criticità:

Il paziente va inviato in Pronto Soccorso • gravi

dopo la prima medicazione, senza urgenza, rivolgersi al medico

non pongono particolari problemi, possono essere trattate senza rivolgersi al medico

• moderate

• lievi

Page 89: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Cosa fare

• chiamare i soccorsi• verificare la sicurezza della scena• allontanare dalla fonte di calore soccorritore ed

ustionato soffocando eventuali focolai accesi sul corpo con una coperta

• Sciacquare l’ustione con fisiologica fresca e sterile SOLO se limitate ad un’area piccola (mano, piede, gomito, ecc…) e NON di III grado

• apporre sulla cute ustionata garza sterile• monitorare le funzioni vitali, soprattutto lo stato di

coscienza e respiro

SISI

Page 90: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Cosa evitare

• rimuovere gli abiti, se sono “appiccicati” alla pelle

• bucare le flittene• utilizzare polveri o pomate• utilizzare acqua fredda o ghiaccio• Disinfettare o pulire l’area ustionata• Toccare con le mani• Dare da bere al paziente

NONO

Page 91: Corso di Primo Soccorso Parte 2

USTIONIIMPORTANTE!!!

• Il paziente ustionato è un paziente traumatizzato

• Il paziente ustionato è un paziente ipotermico • è importante mantenere al caldo

• Il paziente ustionato grave è un paziente che a causa della perdita di liquidi e delle tossine tessutali andrà incontro a shock

Page 92: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Lesioni da elettricità

Page 93: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Elettrocuzione

Per elettrocuzione si intende una scarica accidentale di una corrente elettrica sia naturale che artificiale attraverso l’organismo umano.

Questo può provocare effetti nocivi e/o letali sull’organismo a seconda dell’intensità della corrente e del tempo di esposizione, cioè della quantità di elettricità che attraversa l’organismo. La scarica può provocare infatti ustioni e addirittura folgorazione.

Essa agisce sulla muscolatura provocando crampi e sul sistema nervoso provocando paralisi.

Page 94: Corso di Primo Soccorso Parte 2

La folgorazione è una scossa forte che provoca blocco dei muscoli, ustioni anche gravi e, attraversando il cuore, può portare ad

arresto respiratorio e cardiaco

Folgorazione

Page 95: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Traumi da elettricità

sono dovuti di frequente a:

ignoranza

negligenza

imprudenza

incoscienza

Page 96: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Resistenza del corpo umano

• una volta a contatto col corpo umano, la corrente percorre tutte le vie con minore resistenza e così attraversa i tessuti

• il sangue è un ottimo conduttore, seguito da tessuto muscolare e organi parenchimali

• tessuto adiposo ed osseo offrono una notevole resistenza al passaggio della corrente

Page 97: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Resistenza della barriera cutanea

• La resistenza della pelle asciutta è molto elevata

• Se la pelle è umida o bagnata, la resistenza diminuisce notevolmente

• La sudorazione aumenta la conduttività della corrente

Page 98: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Effetti della corrente elettrica

• effetto termico: la corrente elettrica riscalda il corpo che attraversa fino a provocare ustioni

• effetto chimico: la corrente elettrica provoca la dissociazione chimica delle soluzioni elettrolitiche

• effetto magnetico: la corrente elettrica crea un campo magnetico intorno al corpo che attraversa

Page 99: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Cosa può accadere?

rischio di ferite o fratture se la vittima è proiettata

all’arresto cardio-respiratorio

compromissione delle funzioni vitali fino

importanti contrazioni muscolari con

una semplice scossa non grave

ustioni

Page 100: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Effetti della corrente elettrica

• LE ALTE TENSIONI determinano ustioni di III° grado, con difficoltà di guarigione

• LE BASSE E MEDIE TENSIONI inducono danni più localizzati e si presentano nei punti di entrata e di uscita della corrente nel punto di entrata, riproducendo la forma del conduttore (“marchio elettrico”)

Page 101: Corso di Primo Soccorso Parte 2

• Il passaggio della corrente da un braccio all’altro è uno dei percorsi più pericolosi

Page 102: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Folgorazione

Gli effetti del passaggio di corrente variano a secondo che si tratti di corrente continua o alternata.

A parità di tensione (volt) la c.a. è 4-5 volte più pericolosa della c.c. Anche per intensità di c.a. relativamente deboli, si può avere una fibrillazione ventricolare se la c. a. attraversa il torace (il contenuto ematico del cuore è un buon conduttore).Per tensioni > a 5000 volt la scarica elettrica può avvenire senza contatto.

Page 103: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Morte da folgorazione

Fibrillazione Fibrillazione ventricolareventricolare

Arresto Arresto cardiacocardiaco

MORTEMORTE

Arresto Arresto respresp. + card.. + card.

Arresto Arresto respiratoriorespiratorio

Inibizione Inibizione centri centri bulbbulb..

Tetania Tetania muscoli muscoli respresp..

Page 104: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Intervento

Tensioni inferiori a 1.000 Volt• allertare o far allertare i soccorsi• togliere la corrente• se non è possibile, staccare la vittima dall’elemento in

tensione, isolandosi adeguatamente e senza toccare direttamente la vittima (tubi di gomma, bastoni di legno o cinture di cuoio; dal terreno dovrà isolarsi ponendosi su una superficie di gomma o di legno asciutto)

• valutare le funzioni vitali e se è il caso, sostenerle• coprire le ferite da ustione con garze sterili e fasciarle

Page 105: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Tensioni superiori a 1.000 Volt

• allertare o far allertare il 118• non avvicinarsi all’elemento in tensione prima di avere

interrotto la corrente (arco voltaico!!!)• soccorrere il folgorato, valutare le funzioni vitali e, se è

il caso, sostenerle• coprire le ustioni con garze sterili senza applicare

disinfettanti

Intervento

Page 106: Corso di Primo Soccorso Parte 2

“Morte apparente”

• In ogni caso di folgorazione il soggetto in arresto cardiaco va sempre rianimato

• in quanto la morte è preceduta da un periodo più o meno breve di “morte apparente” che si può efficacemente contrastare

Page 107: Corso di Primo Soccorso Parte 2

MANOVRE RIANIMATORIE DI BASE(vedi BLS)

Page 108: Corso di Primo Soccorso Parte 2

Grazie per l’attenzione !Prossimo incontro il 15 gennaio 2014.