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1 CORSO DI LAUREA IN VALORIZZAZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO MONTANO LE CARATTERISTICHE TERAPEUTICHE E PREVENTIVE DI ERBE OFFICINALI PER LA ZOOTECNIA Relatore: Prof. Alberto Tamburini Elaborato Finale di: Alessandra Rossi Matricola: 842273 Anno Accademico 2015-2016

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CORSO DI LAUREA IN

VALORIZZAZIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE E

DEL TERRITORIO MONTANO

LECARATTERISTICHETERAPEUTICHEEPREVENTIVEDI

ERBEOFFICINALIPERLAZOOTECNIA

Relatore:Prof.AlbertoTamburini

ElaboratoFinaledi:

AlessandraRossi

Matricola:842273

AnnoAccademico2015-2016

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Indice

1. Storiadellafitoterapia

2. Metodidipreparazionedifitocomplessiefitopreparati

3. Pianteofficinalieiloroutilizziinzootecniabiologica

3.1 Fitoterapiainmedicinaveterinaria

3.2 Pianteofficinali:rimediterapeuticioadditivipermangimi

4. Piantearomatiche

5. Rimedifitoterapeutici

5.1 casidistudio:Neemcakeemiasi

5.2 Gestioneecontrollodellemiasiconsostanzenaturali

5.3 Rimedivari

5.4 Rimedidall’etnoveterinaria

6. Conclusione

7. Appendice1

8. Bibliografia

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1. Storiadellafitoterapia

La fitoterapia rientra nel grande gruppo delle medicine alternative, seconda solo

all’omeopatia; seppur in Italia siapocopraticata,a livelloeuropeoemondialeèuna

metodologiadilavoromoltopraticata.

Lafitoterapia,terminecompostodafito(dalgrecoφυτών=pianta)eterapia(dalgreco

θεραπεία=cura)equivalea“curarsiconlepiante”elesueoriginisiperdononellanotte

deitempi.

FuIppocrate(460-370a.C.)ilprimoacatalogareben234speciedipianteeadescrivere

ciascuna proprietà terapeutica. Circa cinquecento anni dopo, Dioscuride, medico e

farmacologo greco, descrisse il comportamento di oltre 500 piante ed il suo

contemporaneo Plinio il Vecchio citò unmigliaio di piantemedicamentose nella sua

HistoriaNaturalis(Pignatelli,2008).

TuttaviaspettaaClaudioGaleno(129-201d.C.) ilpiùfamosomedicodell’antichità, il

meritodiaverdescrittoveriepropriformularierboristicichesonostati labasedella

medicina di tutto ilMedioevo. Ancora oggi, del resto, si usa dire “preparato/ricetta

galenica”.

Dall’undicesimosecolo inpoicon l’aumentodelle trattecommerciali,principalmente

con i paesi arabi, si registra un notevole aumento delle conoscenze sui saperi di

fitopatologia,erboristeria,fitoterapiaesideveaimonaciilmeritodiavertramandato

laconoscenzaei

saperi a

riguardo.

Ad oggi si sono

conosciutepoco

più di 125.000

piante

medicinali, ma

sicuramente

sono almeno il

triplo, e di queste oltre 5000 fra specie e varietà sono generalmente considerate

medicinali.

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Contemporaneamentesonomigliorateletecnicheagricole,edunqueancheimetodidi

raccoltaeconservazionedelleerbeaifiniterapeutici.Moltideiprincipidiquesteerbe

sono oggi stati isolati, purificati, cristallizzati ed impiegate nella moderna chimica

farmaceuticaallostatodimolecolapuraperriprodurleetrasformarleartificialmente

(Pignatelli,2008).

Lepratichedisepararelesingolecomponentiin“costituentiattivi”e“costituentiinerti”,

esaltandoilconcettodi“molecolapura”,èdettatodanormativesemprepiùrestrittive

edamotivazionieconomico-praticheasvantaggiodell’impiegodellepartiintegralidella

pianta.

Tuttavia,unprincipioattivoisolatodaunapiantanonpuòsempresostituireilcomplesso

deicomponentidellapiantastessa,perchélesostanzecosiddette"inerti"comeenzimi,

amidi,cere,albumine,mucillagini,gomme,resine,pigmenti,oliessenziali,saliminerali,

ecc.,oltreadespletarevari sinergismipossonomodificare l'assorbimento, l'attivitàe

persino la tossicitàdei componenti "attivi" stessi. Lepianteofficinali intereo le loro

preparazioni erboristiche danno effetti terapeutici diversi e spesso più complessi, di

quelli ottenibili con l'uso dei soli principi attivi contenuti in quelle stesse piante.

Attualmente l’identificazione di una droga si avvale anche di altre tecniche, in

particolarelediversetecnichecromatografichechepermettonodiavereunasortadi

cartad’identitàchimicadelladroga(figura1.1).

Fig.1.1–tracciatocromatografico

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Ilfitocomplessonellasuacompletezzaèquindiilresponsabiledelleproprietàsalutaridi

una pianta medicinale. La recente rivalutazione della fitoterapia è dovuta alle reali

attivitàmedicamentosedegliestrattiottenutidallepianteopartidiesseedalcontinuo

espandersidelleconoscenzesugliimpieghisuuominiedanimali(Scozzoli,2007).

Infitoterapiadunquevengonousatepiantetalqualiopartidiesse(foglie,tuberi,radici,

fiori,cortecciaefrutti)eloroderivaticomeglioliiessenziali,perottenererimedichesi

distinguonochiaramentedaquelliottenutitramitesintesi.Inoltrevaricordatochepiù

del25%dei farmacimoderniderivanodal regnovegetale,comeadesempiochinina,

chinidina,digossina,morfina,tamoxifeneecc.

2. Preparazionedifitocomplessiefitopreparati

Le fitopreparazioni sono imetodi con cui le piante o i suoi relativi derivati vengono

somministratiaglianimalioall’uomo(Pignatelli,2008).Questipreparatisonomolteplici

erichiedonoperlaloropreparazionetecnichespecialistiche,complesseeincontinua

evoluzionechecoinvolgonovarisettoriqualiquelloagricolo,alimentareefarmaceutico.

Laproceduradipreparazioneprevede la sceltae lapreparazionedel terreno, la sua

concimazione,ildiserboetuttelelavorazioniagrarieprevistechedevonoessereditipo

esclusivamente biologico; la scelta del seme per purezza, selezione, peso, il

monitoraggiodellosviluppo,laraccoltachedeveessereeffettuatanelcosiddettotempo

balsamico. Infine da non dimenticare l’analisi qualitativa dei principi attivi del

fitocomplessoeilmonitoraggiodellasicurezza,cheprevedeprincipalmentel’assenzadi

contaminantiqualiimetallipesanti,pesticidi,erbicidi,aflatossine,ecc.

Ilsuccessivoprocessodiproduzione,cambiaasecondadellapiantaedellepartidelle

pianteutilizzate,edècaratterizzatodavariefasi:essiccamento,estrazione,ecc.evia

viaallealtrefasidilavorazione,codificatedallefarmacopee,chevarianonotevolmente

asecondadellaformafarmaceuticachesivuoledareatalepreparato(polvere,estratto,

liofilizzato,liquido,ecc.)edellaformacommercialefinale(compressa,bustina,blister,

liquido,spray).

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Moltoimportantisonotuttiicontrollidisicurezzachevengonoeffettuatatiatuttiilivelli

della catena produttiva, che tramite tecniche di laboratorio sempre più moderne

permettono di avere fitocomplessi standardizzati quali-quantitativamente a livelli di

principiattivi.

Parte integrante della fitoterapia sono gli olii essenziali che in ambito umano sono

trattatiinaromaterapia,machedipersénonsonoaltrochederivatidipiante,ovvero

estratti di piante ricavati da fonti naturali, la maggior parte dagli agrumi (limone,

arancio, bergamotto) oppure mediante distillazione in corrente di vapore, come la

lavanda,iltimo,lacamomilla,ecc.(Camporese,1999).

La moderna fitoterapia deve rispondere alle norme che riguardano le produzioni

agricoleconmetodobiologico (Reg.CCE1078/99,2092/91,Dir.CEE1804/99,D.M4

agosto2009)aquelledelleproduzionialimentarivegetaliequelledellepreparazioni

farmaceuticheerelativicontrolliedinfineallenormedibuonafabbricazioneecontrollo

di qualità. Le preparazioni da singola pianta possono essere utilizzate in ambito

zootecnicoenon,mauneffettomigliore losipuòavereconmisceleaccuratamente

preparatechepermettonodisfruttareintotoglieffettisinergicidellapianta.Iprincipi

attivicontenutinellepiantemedicinalielesinergiefraglistessi,trovanoapplicazionea

vari livelli specifici della medicina veterinaria, come antinfiammatori, antibatterici,

antifungini,antiparassitari,diuretici,coaguli.

Lafitoterapiatrovaimpiegononsoloneglianimalidomesticiodacompagnia,maanche

in ambiente zootecnico, con trattamento singoloodimassa sianella terapiaenella

prevenzione di moltissime patologie, ecto- ed endo-parassitosi incluse, sia nel

miglioramentodelleperformancequali-quantitativealivellozootecnico.

La fitoterapiaèdunquefigliasiadell’anticaartemedicaderivantedall’usodelleerbe

medicinali che della moderna tecnologia che ha permesso di apportare notevoli

modifiche e soprattutto rendere questi trattamenti più sicuri, per poter allargare il

campodiapplicazione.Tuttaviavisonocritichechesostengono lanonsicurezzanon

tantodeiprincipiattivimadeilorocostituenti,amidi,enzimi,cere,albumineedaltro,e

chesonoparteintegrantedelfitocomplessoingradodisinergizzareperfettamentecon

il principio base, ma che spesso a causa della loro enorme quantità è impossibile

identificareeclassificarelalororealeattività.

Ilpuntodi forzaperquanto riguarda leapplicazioni fitoterapeutichesuglianimalida

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compagnia e zootecnici, che li vede impiegati soprattutto come antibatterici,

antimicoticiedisinfettanti,stanelvantaggiochequestirimedipossonoevitarechesi

instaurinomeccanismidiresistenza.Altrivantaggiapportatidallafitoterapiastanno,a

paritàdirisultati,inunadiminuzionedicostirispettoallamedicinaconvenzionale,ma

soprattuttoadunanotevoleriduzionedell’impattoambientalecheinvecesolitamente

hanno i farmaci sintetizzati chimicamente. Quindi l’uso di fitoterapici porta ad una

diminuzione, senonassenza,di residuinellederrate stesse sevengonoutilizzatiper

animaliproduttoridialimenticomecarne,latteeuova.

Inconclusionesivuolesottolinearechel’usomonitoratoesaggioditalipratichepuò

essereconsideratocomeunbuonintegratoresenontalvoltaunsostitutonellepratiche

dimedicinatradizionaleveterinaria.

Tab.1-principaliareed’intervento

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3. Lepianteofficinaliediloroimpieghiinzootecniabiologica

Lazootecniabiologicaprevedeun impiego importantedellafitoterapiapercuraregli

animali. In zootecnia le piante officinali vengono ampliamente utilizzate

nell’alimentazionecomematerieprimeoadditivitecnologicipermangimi.

Gli studi sulle piante officinali degli ultimi decenni hanno evidenziato la struttura,

l’attivitàbiologica,labiodisponibilitàdellesostanzenaturaliavvalorandol’utilizzoanche

sullabasedi studiscientifici indiversi settoriqualiquellonutraceutico,salutisticoed

agricolofortementeinfluenzatodall’evoluzionedell’allevamento(DelSerroneeGaleffi,

2000). Nel settore zootecnico, vista la continua richiesta di performance produttive

migliori,èstataprivilegiatalaproduzionequantitativadiforaggiedèvenutaamancare

un’alimentazioneforaggerariccadiprincipiattivivegetalinaturali;questohaportatoad

unscarsoimpiegodispecievegetaliingradodiprodurremolecolebiologicamenteattive

con effetti antimicrobici, antiossidanti ed immunostimolanti, fondamentali per il

benesseredellapiantaelaresistenzaallemalattie(DeSantis,2005).Inoltrel’utilizzodi

erbee/oestratticomefontedimetabolitisecondaribiologicamenteattivi,oltrecheper

ilbenesseredellapianta,haancheloscopodiprodurrealimentidiorigineanimalesenza

residui chimici, e dunque di evitare l’insorgenza dell’antibiotico resistenza. In Italia,

all’internodeisistemizootecniciintensivivisonodeigraviproblemialivellosanitario;

uno di questi riguarda la mastite dei bovini, che una volta diagnosticata necessita

generalmente di una cura antibiotica di 2-5 giorni con conseguente riduzione della

produzionedalatte:questocasomostramoltoefficacementecomesianogravosianche

dal puntodi vista economico certepatologie. Secondo stime fornitedadiverse case

farmaceutiche(Bertocchi,2007),ogniannoinItaliavengonovenduti4milioniditubetti

diantibioticoantistaminicispecificiperiltrattamentolocaleealtri4milioniperterapia

e prevenzione in asciutta, ai quali devono essere aggiunti antibiotici usati per via di

somministrazionegeneralicomel’endovenosa.L’usodegliantibioticicontrolamastite

presentanumerosirischielimiti,dalmomentochesivaadagiresuunorganodelicato

come la ghiandolamammaria, e che ci sono rischi collegati alla contaminazione per

l’uomoel‘insorgenzadiresistenzebatteriche.L’impiegodunquedisostantediorigine

vegetalipotrebberappresentarelasvoltanellacuradellamastite,considerandochegià

moltesostanzedioriginevegetalehannoavutoriscontripositivi,comenelcasodimolti

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compostifenolici(Mellor,2000;DelSerroneetal.,2005).Importanzasempremaggiore

attribuitaairimedinaturalineltrattamentoelaprevenzionedellamastiteperridurreil

costo,evitarel’insorgenzadell’antibioticoresistenzaecercarediavereuncibopiùsano.

Sidefiniscemedicinaleveterinarioancheunasostanzavegetale,comemicrorganismi,

piante,partidiessa,secrezionivegetali,sostanzeottenuteperestrazione,edinbasea

talidefinizioniipreparatidevonosottostarearegolamentibenprecisiprimadellamessa

inuso.

Alcunivantaggichegiustificanol’utilizzodellafitoterapiainveterinariapossonoessere

(Pignatelli,2006):

• utilizzonellaprevenzionegrazieallaridottatossicità,cheneconsenteunlungo

trattamento;

• terapiaadeguatainalternativaalfarmacodisintesi;

• complementoaifarmacidisintesi,permettendoneunminoruso;

• ridottioassentitempidisospensione;

• vastocampodiapplicazionecomprendendosiaglianimalidaredditocheda

compagnia.

Leinformazioniottenutedaidatistatistici(UnciniManganellietal.,2001)indicanoche

le piante più sfruttate sono le ruminative (9%) seguite da quelle cicatrizzanti (8%),

antinfiammatorie e post-partum (6%), digestive (5,5%), anti-mastite, antibatteriche,

gastrointestinali,eantidiarroiche(4%)seguitedaaltrediusominore.Statisticamente

parlandoglianimalimaggiormenteutilizzaticonrimediabasedierbesonoiboviniper

il32%,glioviniperil20%,iconigliperil10%,gliequiniperl’8%,imaialiperil7%,i

polliperil6%,lecapreperil5%,irimanentiperil12%.

Finoapochidecennifal‘agricolturainItaliaeramoltodiffusa,cosìcomeanchel’utilizzo

deglianimalinei lavoricheoggivengonosvoltidallemacchine,eperottenerecarne,

latte,uovaecc. Le curealle variepatologieeranobasate su rimedinaturali, epiùdi

frequente sull’uso delle piante. Oggi è possibile notare un notevole incremento

dell’allevamento ovino e caprino con riduzione di quello suino e bovino, seppur

rappresentinocomunqueungrandenumero(UnciniManganellietal.,2001).Inoltreun

notevoleusoattualedivacciniharidottodimoltol’insorgenzadimalattiedeglianimali

da reddito.Moltemalattie animali possonodiventare pericolose quando contagiano

l’uomo,oggilepiùtemute,seppursianotenutosottocontrollo,sonolatubercolosi,la

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cuiformatipicanellabovinaètrasmessadalMycobcacteriumbovis,elasalmonellosi

checolpiscepollameetacchinitrasmessarispettivamentedallaSalmonellapullorume

dalla Salmonella gallinarum, dove la prima dà sintomi caratteristici quali la diarrea

bianca,mentrelasecondadàsintomisimilialtifo(Pignatelli,2006).

Un rimedio naturale per questo secondo caso è tradizionalmente costituito da una

soluzioneacquosadiFraxinusornus L: la corteccia lasciataabagno inacquaper3-4

giorniproduceunestrattocheèsomministratoaglianimaliper5-7giorni.

3.1 Lafitoterapiainmedicinaveterinaria

Lamedicinaveterinarianonconvenzionalesiarticolainvariediscipline,unadiquestaè

lafitoterapia;iveterinariricorronoall’usodirimedifitopaticiedomeopaticipiuttosto

chequelliallopatici,qualorairiscontrisianopositivi,supportatidastudiscientificienon

compromettanolasalutedell’animale(Guidietal.,2008).L’applicazionedellamedicina

veterinaria non convenzionale è frequentemente usata in zootecnia biologica, ed il

campodiapplicazioneèmoltovastoevadallaprofilassielacuradidiversepatologie,

adazioniditipoeugeneticoeprobiotico.Tuttociòtenendosemprepresentechenon

ci si può rivolgere a questa disciplina come ad una panacea. Attraverso alcuni studi

effettuatiadinterventiveterinarinellaregioneToscanasièconstatatocomesiadirado

utilizzatalamedicinaveterinarianonconvenzionalerispettoaquellaconvenzionalee

possiamodeterminareintrefattoriquellochepotrebbeessereilfuturodellafitoterapia

inzootecnia:

- Preparazioneedinformazionedeglioperatoridelsettore

- Regolamentazionealivellonazionaleecomunitario

- Sceltadelproduttoreperalimentisalutariediqualità.

Da questa indagine (Guidi et al., 2008) si evince anche come i prodotti sianomolto

costosi e difficili da reperire, e ciò per gli allevatori è già un fattore che ne può

comprometteunimpiegoabituale.

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3.2 Pianteofficinali:rimediterapeuticieadditivipermangimi

Lepianteofficinaliutilizzateinzootecniapossonoesseredistintetrafarmacivegetali(ad

utilizzoterapeuticoconfunzioni fisiologiche),oadditivipermangimi(con loscopodi

migliorarelecaratteristicheorganolettiche).Inentrambiicasi,perl’utilizzoinzootecnia

lavenditael’impiegoditalipianteèregolamentatodanormativespecifiche(Consiglio

d’Europa,1999).

Un’ulterioredefinizionepuntualedipiantamedicinalevienedatadall’Organizzazione

MondialedellaSanità,cheledenominacomepiantelecuiradici,foglie,semiocorteccia

posseggonoun’attivitàterapeuticatonicaopurgativaquandosomministrateadanimali

superiori;edunquericadononelladisciplinadeimedicinaliregolamentatadalD.Lvo6

Aprile2006n.193.

All’Art.1ildettodecretodefinisce:

a)Medicinaleveterinario:

1) ogni sostanza o associazione di sostanze presentate come aventi proprietà

curativeeprofilattichedellemalattieanimali;

2)ognisostanzaoassociazionedisostanzechepuòessereusatasull’animaleo

somministrata all’animale allo scopo di ripristinare, correggere omodificare le

funzioni fisiologiche mediante un’azione farmacologica, immunologica o

metabolicaoppuredistabilireunadiagnosimedica.

b)Sostanza(attiva):ognimateria(prima)indipendentementedall’origine;taleorigine

puòessere:

-umana,comesangueesuoiderivati

-animale,comemicrorganismi,animaliinteri,partidiorgani,secrezionianimali,

tossine,sostanzeottenuteperestrazione

-vegetale, come microrganismi, piante, parti di piante, secrezioni vegetali,

sostanzeottenuteperestrazionedallepiante

-chimica, come elementi, materie chimiche naturali e prodotti chimici di

trasformazioneedisintesi.

c)Sostanze denominate materiali di partenza omeopatici, secondo un processo di

fabbricazioneomeopaticocomedescrittodallaFarmacopeaEuropeao, inassenzadi

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tale descrizione, dalle farmacopee attualmente utilizzate ufficialmente dagli Stati

membri.UnMedicinaleveterinarioomeopaticopuòcontenerepiùmaterialidipartenza.

Dunque un medicinale omeopatico e/o fitoterapeutico necessita un’autorizzazione

precedenteallamessaincommercio,chevienerilasciatadopoun’attentavalutazione

casopercaso,delleprovechimico-farmaceutiche,farmaco–tossicologicheeclinicheche

sibasanodunquesuaspettiqualitativi,preclinicieclinici(WHO,1987).

Ilcomitatoperiprodottimedicinaliperusoveterinario(CVMP)hastilatounalistadove

sonoelencatealcunespecievegetaliriconosciutecometossicheedunquepericolose

per gli animali, ma anche per i consumatori dei prodotti derivati e dunque l’uomo.

AlcunediquestespeciesonoAdonisvernalis,Atropabelladonna,Tujaoccidentalis,che

possonoessereimpiegateinrimediomeopaticiesclusivamentesecondolefarmacopee

omeopaticheedunqueconconcentrazionenelprodottofinale nonsuperioriaduna

parte su10.000oppurenei limiti specifici riportatinelledisposizioni tabellate. Altre

sostanzevegetaliinvecesonolimitateadunasolaviadisomministrazionequalequella

topica.

Lepianteofficinaliutilizzatedallatradizioneperilbenesseredell’organismoanimaleo

le piante usate come additivi nei mangimi animali non rientrano nella disciplina

farmaceuticasopracitata,infattinonstiamoparlandodipianteutilizzatecomeforaggio

ocomematerieprimeperlapreparazionedeimangimi.

Uningredientedioriginevegetalepuòessereaggiuntonell’alimentazionepermigliorare

lecaratteristiche,l’appetibilitàoladigeribilità.Qualorasivogliautilizzarepianteoparti

diessecomeadditiviènecessarial’osservanzadiunanormativaalivelloeuropeoche

deve approvare tale tecnica, si risponde al Reg. CE n. 1831/2003 che istituisce una

proceduracomunitariaperl’autorizzazioneall’immissionesulmercato,l’utilizzazionein

campo dell’alimentazione alimentare, ed introduce norme sul controllo e le

etichettaturediquestiadditivi.

Affinché l’additivo venga approvato, è necessario che risponda alle seguenti

caratteristiche:

a)nonabbiainfluenzasfavorevolesullasaluteumanaoanimaleosull’ambiente;

b)nonsiapresentatoinmodotaledatrarreiningannol’utilizzatore;

c) non danneggi il consumatore, influendo negativamente sulle caratteristiche

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specifiche dei prodotti di origine animale o traendolo in inganno riguardo tali

caratteristiche.

L’additivopermangimipuò:

a)influenzarelelorocaratteristiche;

b)influenzarefavorevolmentelecaratteristichedeiprodottidiorigineanimale;

c)influenzarefavorevolmenteilcoloredeipescieuccelliornamentali;

d)soddisfareleesigenzenutrizionalideglianimali;

e) avere un effetto positivo sulle conseguenze ambientali della produzione

animale;

f) influenzare favorevolmente laproduzione, leprestazioni o il benesseredegli

animali influendo, in particolare, sulla flora gastrointestinale o sulla digeribilità

deglialimentiperanimali;

g)avereuneffettococcidiostaticooistomonostatico.

Questi requisiti devono essere comunque dimostrati da studi effettuati e da altro

materialedisponibilechevieneallegatoalladomandadiautorizzazione.Taledomanda

deveportareconséunadescrizionedeiprocessidiproduzione,fabbricazioneeimpiego

previsto per l’additivo da utilizzare, nonché un’analisi delmangime e talvolta anche

l’analisideiresiduidell’additivoedeimetabolitipresentineisuoiderivati.

In base alle caratteristiche elencate sono definite 5 diverse categorie di additivi per

mangimi:

1)additivitecnologici;

2)additiviorganolettici;

3)additivinutrizionali;

4)additivizootecnici;

5)coccidiostaticieistomonostatici.

L’organismo preposto a valutare l’efficacia e la sicurezza degli additivi permangimi,

tenendo conto sia della salute dell’uomo e degli animali, sia dell’ambiente, è

riconosciutonell’AutoritàEuropeaperlaSicurezzaAlimentare(EFSA),istituitadalReg.

CEn.178/2002(Consigliod’Europa,2002).

Nelregistrocomunitariodegliadditivipermangimisonoriportatecirca600pianteedi

loroderivatichegiàpresentisulmercatosonostatidescritticomeadditiviorganolettici

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oaromatizzanti.

Sievincecheunrequisitofondamentaleperl’utilizzodipiante,chesiaessoperscopi

terapeuticiodiadditivi,èlaqualitàdiquestiprodottichevienedecretatasecondostudi,

sperimentazioniconmetodianaliticidicontrollo,chemiranoacertificareiprodottial

fine di non mettere a rischio la salute degli animali e dell’uomo. E dunque sono

fondamentalileanalisisullematerieprime,chegarantiscanounaqualitàdeiprodotti,e

una regolamentazione a livello dei metaboliti secondari come residui negli alimenti

derivati.

4. Piantearomatiche

LeMAPs(piantemedicinaliaromatichedaprofumo)sonodasempre impiegatenella

medicinaveterinariatradizionaleevisonodatabasecheleraccolgonocontuttii loro

dati (Viegi L., 2003). Ultimamente si è datamolta importanza alleMAPs per nuove

ricerchechedimostranocome l’attivitàdiquestepossaessereusataneiconfrontidi

virus a RNA oDNA, responsabili dellemalattie degli animali. L’utilizzo di farmaci ad

azione antivirale in medicina veterinaria potrebbe contribuire a ridurre l‘impatto

economico delle malattie, limitando al contempo la disseminazione dei patogeni

nell’ambiente e di conseguenza il rischio sanitario nell’uomo e per altri animali. Le

ricerchenelcampodell’etnoveterinaria (McGraweEloff,2008)costituisconooggiun

dibattitoapertoalivelloeuropeoemondialeacausadellerecentiemergenzesanitarie

legatealrischiopericonsumatoridimicrorganismifarmacoresistenti.Inquestocampo

l’impiego dei fitofarmaci potrebbe migliorare la situazione, in quanto prodotti di

derivazionenaturalevegetale,contengonodiversiprincipiattiviconaltrettantidiversi

meccanismichepossonolimitarel’insorgenzadellaresistenzadeipatogeni.Lepiante

hannounacapacitàpressochéillimitatadisintetizzarecompostiaromatici,lamaggior

partedeiqualisonometabolitisecondariepossonoesseredivisiindiversecategoriea

secondadellelorocaratteristichebiochimiche.Ungruppomoltoampiodimolecoleè

costituitodafenoliepolifenoli,unaltrogruppoèquellodeglialcaloidieinfinequello

deiterpenoidiedeglioliiessenziali:moltediquestemolecolehannogiàdimostratodi

avere proprietà antimicrobiche ed in particolare di inibire la replicazione dei virus

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(McGraweEloff,2008).IlDipartimentodiSanitàPubblicaVeterinariadell’Universitàdi

Bologna,hasvoltounostudio (Scagliarini,2009)con loscopodivalutare l’efficaciae

caratterizzarel’attivitàinibentedidiversiestrattinaturalineiconfrontidialcunivirusad

interesseveterinario.Gliestrattinaturaliutilizzatiinquestostudio(fornitidaINDENA

S.p.A.)derivanodapiantechehannodimostranoun’attivitàantimicrobicasecondola

medicinaveterinariatradizionaleechesonopresentiinItaliacome:Vacciniummyrtillus

(Fam. Ericaceae), Myrthus communis (Fam. Myrtaceae) e Aesculus hippocastanum

(Fam.Sapindaceae).InoltresonostatisaggiatigliestrattidiHippophaeramnoides(Fam

Eleagnaceae)provenientedallaRussia,Harunganamadagascariensis(Fam.Clusiaceae),

Combretummicrantum(FamCombretaceae),CinnamosmamacrocarpaeCinnamosma

madagascariensis(Fam.Canellaceae)tuttiprovenientidalMadagascar.

L’attivitàantiviraleèstataespressacomeconcentrazionedicompostonecessariaper

ridurredel50%l‘effettovirale.Lamaggiorpartedellepiantesopracitate,durante la

ricerca,hadimostratodipossederepolifenoli,flavonoidi(deiqualileantocianidinesono

state il gruppo più rappresentato), e possiedono proprietà antibatteriche e

batteriostatiche,masonoattiveancheneiconfrontidialcuniprotozoicomeGiardiae

Cryptosporidium.

Ilmirto,peresempio,sièdimostratomoltopromettentecomeantimicrobico,inquanto

gliestrattidafogliecontengonofloroglucinoli,comeilmirtocummulone,chesonogià

dimostrati essere attivi come antibatterici naturali capaci di inibire la crescita di

microrganismiantibiotico-resistenti.

Haruganamadascariensisèunapiantamoltoutilizzatainmedicinatradizionaleper il

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trattamentodimalattie renali,gastrointestinalieper le sueproprietàantipiretichee

recentementeèstatadimostrataanchelasuaattivitàantibattericaedantimalarica.

Gli estratti da foglie di Combretum micranthum sono risultati attivi a livello

intracellulare,edèunapiantamoltousatainmedicinatradizionalespecialmentedalle

popolazioniafricaneoccidentalichelautilizzanoperdiversepatologie.

L’estratto di corteccia di Cinnamosma madascariensis e dell’olio essenziale di

Cinnamosmamacrocarpahannograndiproprietàantibattericheedantiviraligiànote

pericompostiappartenentiallafamigliadeiterpeni.

Infine la proatocianadina, estratta dalla corteccia di ippocastano, ha confermato

l’implicazionediquestocompostoinazionispecifichenellefasidicicloreplicativoincui

èattivalaRNApolimerasi: infattièunpolifenologiàattivocomeantiviraleinambito

umano.

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L’Arnicamontanaèuna

pianta perenne della

famiglia delle

Asteraceae, a fusto

erettoaltofinoa50cm,

dai grandi capolini di

colore giallo aranciato

con caratteristici petali

spettinati e dal

gradevole odore

aromatico.

L’Arnica montana è

conosciuta fin

dall'antichità, quando

veniva chiamata

“tabaccodimontagna”,

ed è una delle erbe

medicinali più

conosciuta per i rimedi

naturali.Èunapiantaofficinaletossicainfattil’usoincertipaesièregolamentatodalla

legge.Comediceilnomeètipicadeiluoghimontani,elasitrovaancheadaltequote.

L’Arnica è impiegata principalmente ad azione antinfiammatoria ed analgesica

cicatrizzante. Per preparare questi impacchi si impiegano i fiori e le foglie applicati

direttamentesulleferite.

Se ingerita, latinturanondiluitapuòprovocaretachicardiaedenterite,eperqueste

proprietàuntempolapiantaerausatacomeveleno.

L’Equisetumarvense è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle

Equisetaceae,ètipicadellezoneumideedincolte,comelespondedeicorsid’acquae

la si può trovare fino a quota 2500m.s.l.m.. La pianta ha uno sviluppo articolato e

strisciante.

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È una specie officinale

commestibile, molto ricca di

sostanze benefiche tra le

quali la silice, sotto formadi

acido silicico, chenevalse la

denominazionedi"erbadello

stagno", e la annovera tra le

piante remineralizzanti più

valide. L’acido silicico infatti

stimola l’elasticitàdei tessutie la ricostruzionedelloscheletroepuòdunqueaiutare

nella ricomposizione delle fratture ossee. Altri usi dell’Equiseto richiamano le sue

proprietà curativeantiemorragicheedemostatiche.Recenti studihanno rilevato che

probabilmente l’elevata quantità dimembrane silicizzate possono causare lesioni ed

infezionilungoiltubointestinaledeglierbivorieneèdunquesconsigliatol’usointerno.

LaGallegaofficinalismeglioconosciutaconilnomevolgarediCapraggine,èunapianta

erbacea perenne della famiglia delle

Fabaceae, di portamento alto, con il

culmo che può arrivare ad 1 m di

altezza,portafioridigradazionidallilla

scuro al lilla chiaro - bianco riuniti in

infiorescenze. È una pianta tipica di

terreni freschi ed incolti, dunque

facilmenteriscontrabilevicinoaicorsi

d’acqua. Già dall’etimologia si può

capireilsuopoteremedicinale:sembra

infattichelacapragginesiaingradodi

favorirelaproduzionedilatte.

È stata a lungo coltivata come

foraggera, perché somministrandola

nell’alimentazione del bestiame si

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pensavasipotesseaumentarelapotatadellatte.Èbeneperòstareattentiaiperiodidi

raccolta, in quanto durante la fioritura la pianta risulta essere tossica e dunque

controproducente.

L’AchilleamillefoliumL.èunapiantaerbaceaperennedellafamigliadelleAsteraceae,

con il fusto dritto

e alto quasi 1 m,

allacuisommitàsi

trovano i corimbi

che portano

diversi capolini di

fiori profumati,

bianchi o rosati.

L’aspetto

densamente

cespitosoèdatodallefoglietipiche,moltofrastagliateinprofondità.

Ètipicadipratiaridiedincoltisoprattuttodell’Italiasettentrionale,fioriscetipicamente

abordodeisentierifinoallequotedi2200m.s.l.m.,nonsoffrelasiccitàoilfreddoma

evita ambienti troppo umidi. È una specie officinale commestibile con proprietà

antiemorragiche,tonicheperlacircolazionesanguignaepuòessereutilizzataancheper

disturbidigestivi.

La Lavandula angustifolia Mill, conosciuta semplicemente anche con il nome di

Lavanda, è un arbusto suffruticoso sempreverde della famiglia delle Lamiaceae; dal

tipicoportamentocespugliosoèfamiliareaterreniaridiesassosifinoai1800m.s.l.m.

conuncaratteristicoodorearomatico.Tratuttelevarietàdilavandautilizzate,quello

angustifoliavieneritenutafondamentale inquantol’olioessenzialeprodottodaisuoi

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fiorièestremamenteversatileesi

miscelabeneancheconaltrioli. I

principali impieghi della Lavanda

comprendono l’ambito

tranquillizzanteedequilibrantedel

sistema nervoso. In veterinaria

viene utilizzata soprattutto come

purificante, antinfiammatorio ed

antisettico, contro scottature,

inoltre ha una buona efficacia nel

tenere lontano gli insetti,

specialmente gli ectoparassiti; le

foglie vengonopoi utilizzate sotto

forma di decotto per curare i

problemidigestivi.

LaCalendulaofficinalisèunapiantaerbacea

annuale,dellafamigliadelleAsteraceae.Alta

circa40cm,confiorigialli,spessosipresenta

senza foglie. Caratteristica della pianta è

quella di aprirsi e chiudersi scandendo il

ritmo del dì e della notte. Può essere

coltivata e dunque usata come specie

ornamentale,ma lasipuòtrovareanche in

zoneincoltecomeipratighiaiosi.

La droga vera e propria la troviamo nei

capolini e nelle foglie. La Calendula viene

principalmente utilizzata per curare lesioni

cutanee superficiali, se profonde infatti il

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grandepoterecicatrizzantedellacalendularischiadiimpedireilgiustodrenaggio.Viene

inoltreimpiegatapertrattaredisturbiauricolari,diarreaedolorigastrici.

LaMatricariachamomilla,conosciutapiù

comunemente solo come Camomilla è

una pianta erbacea annua della famiglia

delle Asteraceae. Ha un fusto sottile,

eretto ed allungato e spesso privo di

foglie; è molto presente nelle zone

incolte.Lasuaprincipaleazionebenefica

riguarda la digestione e la stimolazione

delsistemaimmunitario.

Aesculus hippocastanum, meglio

conosciuto con il solo nome di

Ippocastano, è un albero deciduo della

famigliadelleSapindaceae,altofinoacirca

20m. Longevo e rustico, tollera le basse

temperatureenonhaesigenzeintermini

di terreno. I principali costituenti chimici

caratteristici della preparazioneofficinale

estratta dall'Ippocastano sono

collettivamente conosciuti come escina,

nome che rappresenta una miscela di

glicosidi triterpenici acilati (saponine). Il suo principale utilizzo è per la cura delle

contusioniedunqueascopoantinfiammatorio.

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L’Artemisia annua conosciuta anche come

Assenzio, è una piccola pianta erbacea

annua della famiglia delle Asteraceae.

Questepiantepossonoarrivarefinoa1,5m

dialtezza,presentanounassefioraleeretto

con talvolta poche foglie, ed emanano un

forteodorearomatico.Èunapiantatipicadi

boschiedambientiumidi.Gliusiprincipalila

vedono impiegata come antielmintico

contro gli strongili intestinali specialmente

negli ovini. Inoltre nei ruminanti l’Assenzio

vienesomministratoanchecontro icestodi

come Monezia e contro gli ascaridi negli

avicoli.Sempreneibovinièutilizzatocome

repellentecontrolamoscadelcornoecomeantiparassitario.

LaMeliaazedarach,meglioconosciutocomeAlberodeiRosari,èunalberodeciduodi

mediagrandezzadellafamigliadelleMeliaceae.È

una specie rustica che tollera bene il freddo,

l’inquinamento, il vento e i lunghi periodi di

siccità, si adatta a qualsiasi tipo di terreno e a

causadellesueproprietàrepellentièimmuneagli

attacchidifitofagi.

La pianta contiene dei principi attivi ad azione

repellente nei confronti degli insetti, e le foglie

possonoessereusateperproteggerelederrateo

altrimateriali.

L’AloeèunapiantasucculentadellafamigliadelleAloeaceae,perenneaportamento

arbustivo, alta fino ad 1 m. Svolge un’azione antinfiammatoria, antidolorifica ed

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antiparassitaria. I tessuti carnosi

vengono usati freschi su piccole

ustioni,eperusointernocontro

gastriti. La resina estratta viene

usata come lassativo in quanto

stimola la contrazione della

muscolatura dell’intestino:

questo scopo si usava il succo

dellafogliaolapolvereessiccata

(aloina). Nei bovini viene usato

per il trattamento di lacerazioni

alla mammella, che viene

effettuatosubitodopolamungitura;inoltreprevieneleintossicazionialimentariedè

usataanchecomeantielminticoeperallontanarelezeccheedipidocchinegliavicoli.

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5. Rimedifitoterapeutici

5.1 StudiodellaNeem-cakeconazionelarvicida

Lapiantadelneemodelnīm(Azadirachtaindica)èdasemprefamosa,specialmentein

India,per i suoi rimedinaturaliverso l’uomo;recentementeperòsonostaticondotti

degli studi (Awad,2003)chehannodimostratocome l’olioestrattodaquestapianta

possasvolgerel’attivitàdibioinsetticidanellalottaallezanzaretigre.

InindiailneemèstatoaddiritturautilizzatonellalottacontrolezanzaredelgenereCulex

nellerisaie.

Dallapiantadelneemsiestraggonodiidroazadirachitinaeazadirachtina,chesonostate

registratedall’EPA(EnviromentalProtectionAgency),oltrechecomeinsetticidianche

comenematocidi inagricoltura. L’EPAha inoltredichiarato che labassa tossicitàdei

derivatidelneemnonmettonoarepentagliounapopolazioneaquestiesposta.

L’oliodineemèottenutopiùcomunementetramitel’estrazioneafreddodeisemiedei

fruttipulitieraccoltiamano.Tramitequestometodo,cheè ilpiùantico,siproduce

l’olio di migliore qualità rispetto a quelli che si producono tramite la spremitura

meccanica.Ilrendimentoinolioèvariabiledel20-30%edilneem-cakeèilresiduodel

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processodiestrazione(Awad,2003).

Altriprocessidiestrazionesonoquellocheutilizzailvaporeadaltapressione,cheperò

deteriora alcuni composti, sebbene la resa siamaggiore. Un terzometodo è quello

dell’estrazionetramitel’n-esanoepermettediotteneregrandiquantitàdioliodibuona

qualità;questoprocessosolitamentevieneutilizzatosulresiduodell’estrazioneasecco,

el’oliochesiottienevieneusatocomemateriaprimanell’industriadelsapone,grazie

allesueproprietàantifungine,antibattericheedermatologiche.

Attualmente in Italia il neem-cake viene utilizzato come fertilizzante naturale e

condizionatoredelsuolonelleaziendechepraticanoagricolturabiologica(D’Andreae

Mariani,2009).

Come dicevamo, l’interesse per questo prodotto nell’agricoltura biologica deriva dal

fattochesiaunbuonnematocidaedunquepossabenproteggereleradicidellepiante.

Perquantoriguardo ilneem-cake comebioinsetticidaèbeneriportare lesuequalità

(Mulla,1997):

• Efficacia:elevataattivitàlarvicidarispettoalarvediAedesalbopictus, inoltrei

trattamenti derivati della Azadichta indica sono compatibili con l’utilizzo del

Bacillusthuringiensis;

• Basso costo: essendodimatrice vegetaleè largamentedisponibilee abasso

costointuttoilmercatomondiale;

• Sostenibilità:èunresiduovegetalerinnovabile;

• Salubrità: è di origine naturale e sicuro, essendo utilizzato da millenni nella

tradizioneindiana;

• Composizione chimica: interessante composizione chimica dimoltemolecole

nonsintetizzabilichimicamente;

• Disponibilitàcommerciale:inagricolturaèusatocomeammendantedelterreno

edinzootecniacomesfarinatodaaggiungereaimangimizootecnici;

• Facilitàdiutilizzo;nonessendotossicononrichiedegrandiprecauzioni

• Tuteladell’ambiente: l’azadichtaèconsiderata lapiantachiavenella lottaalla

desertificazionenelleareetropicaliesubtropicalidituttoilmondo.

Apropositodellazanzaratigre(Aedesalbopictus),èuninsettoparticolarmentenocivo

alivellocittadinoperchéprovocafastidiosepuntureanchenelleorediurne,epuòessere

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vettore di molte patologie in campo medico e veterinario, come Dengue e la

Chikungunya.Isitiriproduttividiquestazanzarasonopiccoliristagnad’acquadiorigine

antropicacomeitombini.

Generalmente vienedistribuito per usodomestico e unpreparato a basediBacillus

thuringiensis varietà israeliensis, che però è inefficace in ambienti ricchi di sostanza

organicaqualiitombini.

Una sperimentazione (Nicoletti e Serafini, 2009) si è usato dunque il neem-cake

(prodottocommercialmentedallaGreenneem),etramitetestbiologicisièregistrata

una significativa mortalità larvale, ma è stato dimostrato che anche i prodotti

commercialiabasediazadirachtanapresentanolastessaefficacia,soloseutilizzatiin

concentrazioni10voltesuperioriallaAzadirachtinapresentenellafrazioneindividuata.

Allabasedellaspiccataattivitàinsetticidadiquestafrazione,quindivièl’azionedovuta

allasalanninaedallaco-presenzadinumerosicompostiaromaticiedicostituentedi

acidi grassi che agiscono come agenti solubilizzanti e stabilizzanti dell’intero

fitocomplesso.

5.2 Gestioneecontrollodellemiasiconsostanzenaturali

L’ENEA (2004) in collaborazione con il dipartimento BAS BIOTTEC, il centro ricerche

CasacciaeAnguillaraRoma,hannomessoapuntounmedicamentoabasedisostanze

naturaliestrattedalNeemedaHypericumperforatumperferite,edunqueconfunzione

cicatrizzanteerepellenteaiditteri.Ilpreparatoèstatousatoinviasperimentalesugli

animalidiinteressezootecnico(bovini,ovini,caprini,equini)sudiversetipologiediferite

inquantohagiàacquisitolaregistrazioneCEperlamedicinaumana.Laproduttivitàed

ilbenesseredeglianimalidiimportanzazootecnicapossoesserecompromessidaiditteri

miasigenineiperiodiinquiquestisvolgonolaloroattività,ovverodurantel’estate;edè

sempremaggiorelarichiestadiprodottinonottenutitramitelasintesichimicaedunque

potenzialmentenociviopericolosiper lapopolazione.A riguardo l’ENEAhamessoa

puntounmedicamento,derivatodaestrattioleosidall’alberodiNeemedall’erbadisan

Giovanni.Mentredell’alberodiNeemneabbiamogiàparlato,èbenedirechel’erbadi

sanGiovanni oHypericum perforatum ha anch’esso una lunga tradizione erboristica

occidentale,soprattuttocomeantidepressivo,seusataintera,olenitivoecicatrizzante

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se usata la pianta intera sotto forma di estratto oleoso delle estremità fiorite. Il

medicamento,commercializzatodaRimorss.r.l.,èregistratoinmedicinaumananella

categoria“dispositivimedicidiusotopico”epuòessereutilizzatonelsettoreveterinario

inderogaperanimalidaaffezioniocavallisportivi.Ilmedicamento,applicatosulleferite

quotidianamente, ha effetto cicatrizzante che lenisce le ferite senza complicazioni

esterne o parassitarie. Contemporaneamente il preparato ha effetto repellente sui

ditterimiasigeni ed impedisce quindi il deposito di larve carnivore sulle ferite, della

duratadi24ore.Iltrattamentodelleferiteèavvenutoinpresenzaditessutinecrotici

danneggiati, e si è proceduto allo sbrigliamento chirurgico previa anestesia, o allo

sbrigliamentosalino(utilizzandosoluzionesalinasoprassaturata)periprimi3-5giorni

diterapia.Dopodichelelesionisonostatedeterseconsoluzionefisiologica,asciugate

congarzaepennellateconilmedicamentoediseguitofasciatecongarzaocerottoauto

agglomerante.Intalcasoilmedicamentoèstatoapplicatoimbevendogarzenonsterili

nelleferitechesonopoistateinterpostetralalesioneelafasciaturaocclusiva.Intuttii

casiincuièstatoapplicatoquestoprotocollosièavutoesitopositivo;lascomparsadella

faseinfiammatoriacheprecedequellagranulatoriaèavvenuta2-3giornidopol’inizio

deltrattamento,elariepitelizzazioneèavvenutaneitempigiustiasecondadellaspecie

diappartenenza.Lecicatricifinalisonoapparseelasticheenonsisonomaiverificaticasi

diretrazionecicatrizialefibrotica.Glianimalinonhannomanifestatofastidioodolore

all’applicazioneenonhannomostratocomportamenticompulsiviacausadi reazioni

avverse al medicamento. Un intervallo della medicazione superiore alle 24 ore ha

comportatolareinfestazionemiasigena.

Nello specifico delle speciemedicate, gli equini sono stati trattati condiversi casi di

gravità,estensioneelocalizzazione.Neisuiniconmiasiestiverecidivantiaigenitali, il

trattamentohaportatoisuoifruttidopounasettimanadiapplicazioni.Ilmedicamento

nelmomentodiesposizionedellamucosavaginalenellefemminehafunzionatoinvia

preventiva.Pergliovini,sonostatetrattatepecoreaffettedamiasiaglizoccoliinpiùdi

un arto ciascuna, che per l’impossibilità di deambulare erano destinate ad essere

soppresse.Iltrattamentohacuratoglizoccoliin15giorni,ilmedicamentohaimpedito

lareinfestazioneeall’unghiellodiriformarsi.Ilmedicamentoadusotopicononhaeguali

inpraticitàedefficaciasiaincampocheinzonesanitariamentecontrollate,equestone

faunrimedioadattabilissimoecompletamentesostitutivodeipresidiconsigliatiperle

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applicazioniaquestotipodiferite.Èfondamentaleperòl’applicazionequotidiana.

5.3 Rimedivari

Lepiantepiùutilizzateperlacuradell’animalesonoquelledotatediattivitàgalattagoga,

anti-infiammatoriae immunostimolante,mineralizzante. Quellemaggiormenteusate

sonoGalegaofficinalis,Harpagoìphytumprocumbens,Echinacerapurpurea,Equisetum

arvense.

GalegaofficinalisL.,

piantasudorientaleappartenenteallafamigliadelleLeguminose,èunapiantaofficinale

dicuisiutilizzalaporzioneaerea,contienel’alcaloidebiguanidinicogaleginaeilflavon

glucosidegaluteolinacheoltreall’azioneipoglicemizzanteeriducentedelpesocorporeo

stimolanolasecrezionelattea.

Aggiuntaalforaggiodipecore,capreobovineneaumentalaproduzionedilatte.Recenti

esperimenti(Mooneyetal.,2008)riportanochel’estrattoacquosogrezzoelefrazioni

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filtratesugeldellapiantainibisconol’aggregazionepiastrinica,esembrachetaleazione

sia dovuta alla frazione contenente il complesso polisaccaride-proteina. L’estratto

etanolico è responsabile dell’inibizione della crescita dei batteri sia gram-positivi sia

gram-negativi,elapiantaintotoèresponsabiledell’azioneriducentedelpesocorporeo

attraversounmeccanismononbenchiarochecoinvolgelaperditadigrassi.

HarpagophytumprocumbensDC.,

pianta sudafricana appartenente alla famiglia delle Pedaliacee, comunemente

conosciutacome‘Artigliodeldiavolo’,èunapiantaofficinaledicuisiutilizzanoleradici

secondarie, contenenti iridoidi glucosidici (procumbide, arpagoside, arpagide) che

agisconoinibendolasintesidelleprostaglandineresponsabilideiprocessiinfiammatori.

Questapianta,infatti,èutilizzataanchecomeforaggiopericavallizoppicantisofferenti.

Indicazioni terapeutiche, raccomandano l’utilizzo dell’Artiglio del diavolo nei

trattamentisintomaticidiosteoartritidolorose,nellaperditadiappetitoedispepsia.

EchinaceapurpureaL.,

pianta nordamericana, appartenente alla famiglia delle Echinaceae, è una pianta

officinaledicuisiutilizzalaradicecontenenteglucoproteineepolisaccaridiresponsabili

dell’attività immunostimolante ed antivirale. L’estratto di radice aggiunto

all’alimentazione degli animali per brevi periodi, una o due volte l’anno, rafforza le

difese immunitarie.L’uso della E. purpurea per stimolare le difese del sistema

immunitarionelcavalloèampiamentediffuso,malgradolascarsitàdidocumentazione

asupportoditaletesi,dovutaadunoscarsointeresseperquestotipodiricercadaparte

deilaboratoridicontrollochevalutanol’efficaciaelasicurezzadiprodotticontenenti

talepianta.ItrattamenticonE.purpureaaumentanolacapacitàfagocitariadeineutrofili

isolati, aumentano il numero dei linfociti periferici e stimolano la migrazione dei

neutrofili dal circolo periferico ai tessuti. Si può concludere quindi che l’E. purpurea

stimolil’immunocompetenzaequinaechel’estrattoditalepiantasicomportineicavalli

comeunagenteematinico,cioèmigliori laqualitàdel sangueaumentando i livellidi

emoglobina e il numero di eritrociti, che in virtù del loro effetto nel trasporto di

ossigeno,aumentanoiparametrifisiologicidell’esercizioedellaperformance(O’Neil,

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2002).

EquisetumarvenseL.,

piantadell’Europadelnord,centraleedelsudAmerica,appartenenteallafamigliadelle

Equisetacee i cui fusti sterili, molto ricchi di silicio e potassio, sono un ottimo

mineralizzante naturale. In veterinaria la polvere di Equiseto, somministrata come

fitoterapicoconilpasto,rendeleossapiùfortierobuste,eincasodifrattureaccelera

la risaldatura.Di contro cavalli, bovini epecorenutriti con fieno contenenteelevate

quantitàdiequiseti,ancheoltreil20%,vannosoggettiallacosiddettaintossicazionedi

Duwock,(dannoirreversibilecerebraledovutoacarenzaintiaminaperassunzionedi

tiaminasicontenutainmicetiinfestantilapianta)chesimanifestaconsintominervosi

comeincoordinazionedeimovimenti,debolezzamuscolare,atassia,perditadipesoe

convulsionisinoaparalisidegliartiposterioriemorte.L’Equiseto, infatti,puòessere

facilmente inquinato dall’Equisetum palustre contenente l’alcaloide piperidinico

palustrina,agentefortementetossico,dacuideveessereassolutamenteesenteeda

altriEquisetidispeciediversedall’arvensemagarimenopregiati(Galloetal.,2008).

5.3.1 Antiparassitari

L’Assenzioèunapiantaperenne(Artemisiaabsinthium)appartenenteallapiùgrande

famigliaesistente,quelladelleAsteraceae.Diffusainbuonapartedell’Europacentrale

emeridionale,equindiancheinItalia,questapiantadeciduapuòraggiungereilmetro

emezzodialtezzaedècostituitadaunfustosemilegnosoeramificatonellapartealta.

Le foglie sono dentellate e risultano grigiastre grazie alla fitta peluria bianca che le

ricopronoeche,smorzandoilverdedibase,faassumereloroquelcolorecosìtipico.I

fiori sono costituiti da gruppi di capolini sferici e gialli, pendenti verso il basso.

Apprezzatofindall’antichità(sembracisianoriferimentianchenellaBibbia)perlesue

qualità fitoterapiche (in prevalenza toniche, antinfiammatorie e digestive) l’Assenzio

conobbegrandenotorietàdurante il1800quando(per il suocostotuttosommatoa

buonmercato)sidiffuse,inmodotrasversaletraivariceti,ilconsumodeldistillato,che

portaappuntoilnomediAssenzio;Lesueproprietàantiparassitariesonodovutealle

sostanzechecontiene lapianta, tanninie resine inprimis,masoprattutto il terpene

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tujone.

Ad oggi è la pianta maggiormente utilizzata come antiparassitaria nei bovini e nei

caprini; nei primi è usata come repellente contro la mosca del corno (Haematobia

irritans): lasuaazionediminuisce lacaricaparassitariaedèemolliente,alleviandogli

effettiirritativicausatidalparassita.Vieneutilizzatopreparandounmaceratoconil20%

dimateriafresca(germogliinstadiovegetativo)1litrodialcola95°chevienelasciato

per21giorni inbottigliedivetrooscuratoedermeticamentechiuse,primadiessere

usato,vienefiltrato,l’applicazioneètopicaperaspersionesututtoilcorpodell’animale.

Laposologiaconsigliataè300g/capoinun’unicaapplicazionechedeveripetersinelcaso

iparassitisianosuperioria300percapo;lasuaazionerepellentedurada10a20giorni.

Nelcasodellaspeciecaprina,l’assenziovieneutilizzatocontrogliendoparassitidurante

i periodipiùumididell’anno che sonoquelli più a rischio infezione.Vienepreparata

un’infusioneutilizzandoil20%dellapiantafresca;lasomministrazioneèperoseladose

differiscesecondol’etàdell’animale:negliadulti(pesovivo>35kg)èdi25cm3,neicapi

giovani(<1annoeconpesovivo<35kg)siapplicano15cm3.L’applicazioneripetuta

durante l’anno può produrre fenomeni di resistenza, prevenibili con l’impiego di

preparati contenenti l’assenzio in associazione con altre piante a effetto

antiparassitario,qualiadesempiolalavanda.

L’anacahuita(SchinusmolleL.)èalberosempreverde,altoelargofinoa7m,hafusto

eretto molto ramificato, e chioma ampia con portamento pendulo (i rami flessuosi

toccanoquasiilsuolo)edisordinato,datadafogliegrandi,pennate,penduleelunghe

finoa30cm.Ifioricompaionoinestate,sonodicolorebianco,riunitiinpannocchie.In

autunnolascianoilpostoaifrutti,piccolebacchetondedicolorerosaintenso,dall’odore

moltoaromaticoeforte.

Èutilizzataneltrattamentodeiboviniedeisuinineltrattamentodelleectoparassitosi.

Lapreparazioneelaposologiasonolestessedell’assenzio,onelcasospecificodeibovini

èconsigliatounmaceratodi1kgdibacchein5litridiacqua,lasciatoriposareper2mesi

epoiapplicatoperaspersioneindiluizioneal10%.

Lacalendula(Calendulaofficinalis)usatasempreneltrattamentodelleectoparassitosi,

vededuemodalitàdipreparazionedifferente:1)tinturaottenutadallamacerazioneper

40-50giornidel10%deifioriinunlitrodiacqua,2)maceratoper21giornidel20%di

fiori in 1 litro di alcool. La calendula è risultata essere particolarmente efficace nel

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trattamentodellarognapsoropticadeiconigli,applicatasecondolenecessitàmediante

pomataconglicerinadirettamentenelpadiglioneauricolaredeglianimalicolpiti.Peri

ruminanti invece viene usata per recuperare pelli e tessuti d’organo, solo dopo che

l’infezioneèpassatainquantoèrisultatochehaunpotenzialedicicatrizzareleferite

moltoveloceevitandoilpreventivodrenaggionecessario(èrisultatochel’oliod’oliva

nonfunzionacomepomatasuibovinimentrelalanolinasi).

La lavanda (Lavandulaofficinalis) èunpiccoloarbustoaromaticodella famigliadelle

Labiataee, di originemediterranea e diffusamente coltivato in Francia e in Italia. La

piantasipresentaconunportamentoeretto,dialtezzamediamentevariabileda50a

120cm,confustimoltoramificati,disezionequadrangolare,erbaceidagiovanionella

parteterminaleepiùomenolegnosinellapartebasale,dicolorazionedagrigio–bruno

a grigio-verde. La radice è fascicolata, contorta, a sviluppo piuttosto superficiale. Le

foglie sonoopposte, lanceolate, prive di picciolo, tomentose, verdi-grigie, amargine

intero e suddiviso. I fiori sono riuniti in spighe terminali, dal tipico colore azzurro-

violaceo,indiversitoniesfumature.Ilfruttoèunachenioellittico,contenentepiccoli

semisfericiedicolorescuro.Leformeibridenonproduconoperòsemeedevonoessere

riprodotte obbligatoriamente per via vegetativa. È usata sia nel trattamento

dell’ectoparassitosineibovinichecontroiparassitiinternideicaprini.Perentrambele

specielapreparazionedelrimedioconsisteinun’infusionedel20%dimateriavegetale

seccainacquaper5minuti,applicatatopicamenteneibovinioperosneicaprini.

Altrepiantespecificamenteindicatenellalottaallamoscaneibovinidalattesonostate

lachilca(FlourenciaoolepisBlake),iltransparente(Myoporumacuminatum)el’albero

deirosari(Meliaazedarach).Perlamodalitàdipreparazioneelaposologiasirimandaa

quantoindicatoperl’assenzio(Campanini,2004)

5.3.2 Antisetticiecicatrizzanti

Incasoditraumatismie/oferitesonostatiindicatidifferentirimedinaturaliilcuiusoè

praticato in tutte le specie allevate. Uno di questi è rappresentato dal gel ottenuto

dall’incisionedellefogliefreschedialoe(Aloespp.).Ugualmentediffusaèstatarilevata

lapraticadiutilizzarel’arnica(Arnicamontana)preparataperinfusioneeapplicatain

compresse calde. Un’altra pianta medicinale impiegata nella disinfezione delle

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escoriazioni è la Yerba carnicera (Conyza bonariensis), con le cui foglie vengono

preparatetisanechesiutilizzanoperillavaggiodelleferite.

Come cicatrizzante vengono impiegati anche la piantaggine (Plantago spp.), il cui

preparato è ottenuto dalle foglie verdi che vengono triturate per estrarre il succo e

applicato topicamentemediante compresse, e la palma imperiale (Roystonea regia),

impiegatacometisana(1fogliain1litrodiacquaper5minuti)

Perprevenirecomplicanzesecondariedopolacastrazione,èstatosegnalatol’impiego

del cardo (Xanthium cavanillesii), di cui sono note le proprietà disinfettanti e

antisettiche;vienepreparataunatisanaconlefoglieverdidellapianta(2fogliein1litro

diacquabollenteper5minuti)chesiapplicadirettamenteconunagarzasullaferita

chirurgica.Un’altrapiantautilizzatacomecicatrizzanteeaventeproprietàantibiotiche

naturalièrisultataessereilnasturzio(Tropaeolummajus):vienepreparataun’infusione

utilizzandofoglieefioriconsomministrazionetopicaoperos(Pignatelli,2009)

5.3.3 Infezionisuperficiali

Ladermatofitosièungraveproblemaper lasuacontagiosità intraed inter specifica,

neglianimalidaredditochenecausanouncaloproduttivodeisoggetti infettiedella

scarsaefficaciaepraticabilitàdeitrattamenticonvenzionali.

Vengonousateterapieabasedioliiessenziali,perquantoriguardalemicosisuperficiali

coniqualièpossibileridurrelelesioni.Lespeciemaggiormentecolpitesonogliequini

eicaprini,suiqualisonopossibilideitrattamentilocalisulleferitelamattinaelasera

per 15 giorni con unamiscela di olii essenziali costituita daOrganum vulgare (5%),

Rosmarinusofficinalis(5%)eThymusserpilli(2%),diluitainoliodimandorledolci(Purus

dulcis)(Pignatelli,2009).

5.4 Rimedidall’etnoveterinaria

Ferite varie – ascessi: si preparano decotti di radici di Berberis aquifolium o di

Echinaceae,somministratoperosper7-10giorni.

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Tagli–ferite:siutilizzanofogliemasticatediAchilleamillefolium,messesullaferitaed

avvolteconnastrochelasciarespirare.LesporecheesconodalfungodiBovistapilaè

applicataallimitedellozoccolosultaglio,chesanguinatroppo,epoirichiusocondel

nastro.Dopociò,comegiàdetto, tamponare la feritaconun impaccodicalendulao

Symphytumofficinale.

Decornazionedianimaliadulti:dopocheall’animalesonostatesegatelecorna,laferita

viene cauterizzata con un ferro caldo per attenuare il dolore, dopo due giorni il

bendaggiovienetoltoelecavitàvengonoriempieconillichenediUsneapervelocizzare

ilprocessodiguarigione.

Decornazionegiovani:ladecornazionedeigiovanièfattaconunferrocaldo,selacrosta

dopoladecornazionevienerottaperiltropposanguinamento,vengonoapplicatespore

diBovistapilaessiccatasullaferitachedovepossibilevienepoibendata.

Lecicatricineicaprinivengonotrattateconmolteerbe,tracuiSymphytumofficinalis,

Hydrastiscanadenis,Calendulaofficinalischeperònonvengonoapplicatesulleferite

frescheperchécicatrizzanotroppoinfretta,primachelastessasiaguaritainprofondità.

Ipropolid’apevengonousaticometrattamentoperlelesionineicaprini,strofinandoli

sullaferitaper2voltealgiornoconunospazzolinorigido.Dopodichevieneapplicato

delperossidodiidrogenoconunasiringa.Dopochelaferitaèguaritavengonospalmati

alcuniolii,tracuiquellodilavanda,Hypericumperforatum.

Unaltrotrattamentoprevedel’usodiunimpiastrodiSymphytumofficinalisfattocon1

cucchiainodicurcuminaodicurcumafrescagrattugiataebromelina.

Feriteprofonde,taglidatosaturaedafilispinati:l’animalevienelavatoconunapozione

ditedimalva(3cucchiainidellepartiaereedellamalvaimmersiper15minutiinuna

tazza di acqua bollente); un altro rimedio consiste in un infuso di olio diHypericum

perforatum(2tazzedioliod’olivae50gdifioridiHypericum,inunvasodivetro,lasciati

riposarealbuioper2mesiprimadell’utilizzo);oppuresipuòcospargerelaferitacon

amidodimaischeaiutaacoagulare.Altrimentisiprocedeallavaggiodellaferitaconun

infusodi2cucchiainidipartiaereediPrunellavulgarisessiccataimmersainunatazzadi

acquabollentefinoaraffreddarsi.

Perincrementarelefunzionidelsistemaimmunitarioecombattereleinfezioni,vengono

somministratebevandediEchinaceaeoBerberisaquifoliumper7giorni.Questiinfusi

vengonofatticonmezzatazzadiEchinaceaeessiccateetagliategrossolanamenteocon

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radicidiBerberisvulgariscotteafuocolentoinacquaper10-15minuti.Unatazzaditè

èdiluitacon1litrodiacquaevienedatocomeunicabevanda,alpostodell’acqua.

Il fungo di Bovista pila viene applicata sulla ferita pulita per tamponare il

sanguinamento.AnchelefogliedellaCapsellabursa-pastorispossonoessereusateper

tamponareunaferitasuperficiale.

Lefoglieoifioridell’arnicaselvaticapossonoesserestrofinatisugliematomi,oconle

foglie si possono fare dei bendaggi; l’arnica non è usata sulle ferite aperte,ma solo

esternamente,ocomeunfarmacoomeopatico;conlaresinadipinoinvecevengono

chiuseleferiteedunquesiriesceateneregliinsettifuoridaitessuti.

Artriti caprine: viene aggiunta ogni giorno alla razione quotidiana un cucchiaino di

curcuma,irisultatiarriverannoin2-3settimane.Allecaprevengonodatiramitagliatidi

saliciautoctonicomeSalixscoulerianaoSalixlucida.

PerattenuareidolorivengonosomministratiNepetacatariaoValerianaofficinalis;un

cucchiainodiradicidivalerianatriturateimmerseinunatazzadiacquabollenteper20

minuti,elapentolavienecopertapertrattenereglioliiessenziali.

Problemi respiratori: ai caprini è consentito pascolare suVerbascum thapsus per un

beneficio respiratorio; inoltre vengonodati alcuni spicchi di aglio alle capre chenon

fannolatte.UnfortedecottodiradicidiBerberisaquifoliumodiEchinaceaevienedato

daberecomeunicafontediacqua.

Diarree:unacombinazionedifogliefreschedivariespeciediPlantago,gemmeapicalidi

Calendulaofficinalis,Urticadioicae Symphytumofficinale vengonosomministrate se

vienevistodelsanguenellefeci,conaggiuntadipolveredicortecciadiUlnusfulva.

Ifioriapicalidicalendulavengonosomministratiaivitellicondoloriallostomaco.

Lunghi rami di Pino ponderosa vengono messi nei recinti degli animali giovani con

diarreagrigiapastosa,asceltalibera.Glianimalitrarrannobeneficioautonomamente

dallepartiaereediPotentilla.

Unaltrorimedioècostituitodaunapoltigliafattacon1parteo1cucchiainodiAlthaea

officinalis,1/2partedisemidiAnethumgrave-ollens,1partedicortecciadisalicebianco

(Salixspp.)e1partedigambointernoallacortecciadiUlmusfulva.Senonègiàsciolta,

bisogna miscelare con acqua. Possono essere aggiunti un pizzico di cannella

(Cinnamomumzeylandica)eunpizzicodi zenzero (Zingiberofficinalis).Sec'èsangue

nellefecisipuòaggiungerepoi1/4dispicchi(Syzygiumaromaticum)percontrollarei

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coccidi.Unadosedi2 cucchiai vieneutilizzatopergli animalipiùpesantidi23kg,1

cucchiaioinveceperglianimalisottoi23kg.Lapoltigliavienesomministrataunavolta

algiornofinoaquandononsaràterminataladiarrea(dadueatregiorni).Lecapresi

possonoautomedicareconleceneri.SuccessivamenteglivienesomministratoUlmus

fulvainpolverepercalmarelostomaco.

Problemiagliocchi:gliocchiinfettatinellebovinesonotrattaticonEuphrasiaoffcinalis,

cheèapplicataparecchievoltecongarzeimbevuteepoiconcolateditèdirettamente

negli occhi.Altrimenti unapozione fattadi camomilla (Matricaria chamomilla) viene

lasciataraffreddareepoimessanell’occhiodell’animale.

Mastiti:acapreepecoreaffettedamastitivienedatounterzoditazzadisidrodiaceto

dimeladiluitainacqua,2voltealgiorno.UntèdiAchilleamillefolium,miele,salemarino

eradicidiArctiumeSalix.Èpreparatocon1/3ditazzadifoglieefioritriturati,1/3di

radicidiArctiumtriturato,poi3tazzediacquabollentesonoversatesopraleerbeed

immerseper15-20minuti,conl’aggiuntadisaleemiele;quandoiltuttosièraffreddato,

leerbevengonoapplicatecomepoltigliaoconunbatuffolodicotonechevieneimmerso

nell’infusotiepidoespalmatointornoallamammellafinchénondivienefreddo.

Perlamastiteboviniinvece,mezzatazzadisidrodiacetodimieleèaggiuntoallagranella

e dato 2 volte al giorno. Le vacche sono trattate solo se presentano suscettibilità.

L’infusodiTeucriumscorodoniavienemessonellamammella.UnaltroinfusodiGalium

aparineè fattoconuncucchiainodelsuddetto inunatazzadiacquabollenteper15

minuti;questoperchéfavoriscalacircolazionenellamammella.

Produzionedilatte:lebovineeicaprinigravidiedinlattazionehannoliberoaccessoalle

ortiche frescheoaquelle tagliatesulpascolo;allepecore in lattazionevengonodati

semi di aneto (Anethum graveolens), 2 cucchiai sono immersi in una tazza di acqua

bollenteper10-15minuti,dopodichevienecottafinchénonassumeuncolorescuro.

Adognianimalevienedataunatazzaalgiorno,diquesto infusodabere(Lansetal.,

2007).

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6. Conclusione

L’impiegodeiprodottifitoterapeuticièincostantecrescitainambitoveterinario,siaper

gli animali da affezione che per quelli da reddito seppure incontrando non pochi

problemi.

Ivantaggiconseguentiall’usosemprepiùimportantediprodottifitoderivatigiustificano

larichiestadapartedeglioperatoridelsettoreedeiconsumatoridiuninquadramento

normativo-legislativoediconoscenzemaggioririspettoquelloattuale.

InItalialasempremaggiorediffusionedelprodottoerboristicoèdovutoallasensibilità

del cliente per il prodotto naturale e anche all’effettivo riscontro positivo in seguito

all’utilizzo. Per quanto concerne gli animali da reddito l’utilizzo di derivati naturali

consenteunadiminuzionedeicostirispettoalprodottofarmaceuticoconsigliatodalla

medicinatradizionalemasoprattuttogarantisceun’assenzaominorpresenzadiresidui

chimicineiprodottididerivazioneanimalecomecarne,uovaelatte.Questoaspettoin

Italiaèrivoltoprincipalmenteagliallevamenti intensividovesifaunusomassicciodi

antibiotici. Nel caso degli allevamenti di bovini da latte, l’uso di antibiotici a scopo

preventivooterapeuticocominciaadessereunaprassidifficiledaseguireacausadei

costielevatideiprodottiesoprattuttoperiproblemichepossonopoiriflettersisulla

salutedelconsumatore.Lamastite infettivadelle lattifereèquesto:compromissione

della qualità del latte prodotto e eventuali perdite economicheper gli operatori del

settore(Capassoetal.,2006).

L'ideadiapplicarel'erboristeriaancheadunramocomequellodellaveterinariarisulta

meno insolito di quanto non possa sembrare. Osservando con attenzione il

comportamento degli animali in natura, si nota come essi siano in grado di

autosomministrarsi e impiegare le piante medicinali, sia come terapia che come

profilassi.Èilcaso,adesempio,delloscimpanzéchevaallaricercadipianteadazione

antiparassitariaodialcuniuccellicheperlostessomotivocostruisconoilproprionido

conlefoglieditabacco(Duraffourdetal.,1990).

Inseguitodunqueallacrescitad’interessedapartedeiconsumatoricrescelarichiesta

di informazionedapartedeglioperatoridelsettore,ma in Italia iveterinaricheoggi

utilizzanoilprodottoerboristiconelleloroterapieècircail5%deglioltre21000che

esercitano la professione (Pignatelli, 2008). La somministrazione di cure vegetali

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richiedeinfattiunaconoscenzaepreparazioneadeguata,inquantol’assunzionedipiù

droghe contemporaneamente, oppure coadiuvanti ad una terapia primaria a base

chimica, interagendo tra loro possono causare effetti collaterali non indifferenti:

prodottonaturalenonvuoldireprodottoliberodaproblemi,tantomenodiunrimedio

pertuttiimali(Russoetal.,2009).

Unodegliinconvenientichepiùspessosiriscontraèlascarsaappetibilitàdelprodotto

che dunque rende difficile la somministrazione e rende il consumatore restio

dall’attuarla.Nondamenoèladuratadeltrattamentoabasevegetalecheèbenpiù

lunga di quello sintetico. Questi inconvenienti sono però controbilanciati da una

consapevolezzadapartedelveterinariodeiminorieffetticollateralicheunprodotto

erboristicopuòavererispettoadunfarmaco.

Seppure dunque l’utilizzo dei rimedi naturali sia lungamente conosciuto e diffuso in

Italia,dalpuntodivistascientificol’argomentoèstudiatodapoco.

Gliinnegabilibeneficiinmateriadicostoesalute,rivoltialveterinario,all’allevatore,al

consumatoreenondamenoagli animali stessi, costituisconodellebuonepremesse

inizialiperunusosemprepiùampiodeirimedifitoterapeuticiinzootecnia,cheadoggi

permangonoinunafasedi limboacausedellescarseconoscenzedeipossibilieffetti

negatividellasomministrazione,machebensiprestanocomevalidasceltasostitutivao

integrativaallamedicinatradizionale(Pignatelli,2008).

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APPENDICE1Schedebotanichedelleprincipalispecievegetalicitatenegliusiprecedentementedescritte.

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ArnicamontanaL.AsteraceaeArnica,TabacdesVosges,Mountain,Arnika

Forma Biologica: Emicriptofite rosulate. Piante

perennantipermezzodigemmepostealivellodel

terrenoeconfogliedisposteinrosettabasale.

Descrizione: Pianta perenne, erbacea, con robusto

rizomastrisciantedall'odoresgradevole,fustieretti,

semplici, poco ramosi conpeli semplici allungati e

patentiepelighiandolaribrevi.Laparteaereadella

piantapossiedeunpiacevoleodorearomatico.Altezza20-50cm.Lefogliebasali,che

spuntanonelprimoannodivitadellapianta,sonoopposteacroce,spatolate,dicolore

verdepallido,intereopocodentate;lapaginasuperiorefortementepubescente,quella

inferiore quasi glabra con evidenti nervature longitudinali. Nel secondo anno, si

sviluppanoifusti,sempliciocon1-2coppiediramiopposti.Lungoilcaule,1-2paiadi

piccolefoglie,opposte,ovaliesessili.

Ifioririunitiingrandicapoliniall'apicedilunghipeduncolicon1-2brattee,quasisempre

solitari,hannoØdi6-8cm, involucrocilindrico,squamepubescenti-ghiandolosesu1

serie,consquamuleesterneminori.Ifiorisonotuttigiallo-aranciato:iperifericiligulati

etridentatiall'estremità,femminili,quelli internitubulosi. I fruttisonoachenibruno-

nerastrirugosi,sormontatidapappiformatidanumerosipelisetolosigiallastri.

Tipocorologico:Europeo.-Arealeeuropeo.

Orofita Centroeuropeo. - Orofita centroeuropea (Alpi, Giura, Carpazi e talora anche

catenepiùmeridionali).

Habitat:Pascoli,brughiereaRodendri,pratiaridi,susuoloacido;500-2.200ms.l.m.

Etimologia: Il nome del genere, parrebbe derivare da una corruzione di “ptàrmica”,

derivato dal greco “ptarmikos” che significa starnutire, con allusione alle proprietà

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starnutatoriedellefoglie,chevenivanousatecometabaccodanasoeanchefumatedai

contadinidelleregionimontanedelnordEuropa.

Altri autori ritengono che derivi dalla parola greca “arnakis” = pelle di agnello, con

riferimento alle delicate nervature delle foglie, simili appunto a quelle della pelle

d'agnello.Ilnomespecificoindical'habitatdicrescita.

Costituentiprincipali:olioessenzialecontenentetimolo,esterideltimoloedacidigrassi

liberi,lattonisesquiterpenici,idrossicumarine,acidocaffeicoederivati,flavonoidi.

Proprietà:antiecchimotiche,antinfiammatorie,analgesiche,antisettiche,cicatrizzanti,

astringenti e antinevralgiche. Utile per ematomi, distorsioni, dolori muscolari e

articolari,edemisottocutanei,reumatismi,foruncolosi,scottatureepunturediinsetto.

Combatteleinfezionibatteriche,stimolailsistemaimmunitarioeilcuore.

Impiegoterapeutico:specieofficinaletossica

Uso umano: l’uso più accreditato e sicuro dell’arnica è quello esterno contro le

ecchimosi, conseguenti a distorsioni e contusioni, i dolori muscolari e articolari.

Preparazioniabasediarnicavengonoutilizzateconsuccessonellenumeroseaffezioni

delle mucose e della pelle: sono impiegate come antisettico orale, nella piorrea

alveolare,nellafaringitecronicaenelleflogosidellemucoseorofaringee(colluttorie/o

gargarismi),nelle flebiti superficialienelle foruncolosi.Compresse imbevuted’arnica

risultano efficaci nel trattamento delle emorroidi, nei disturbi muscolo-articolari di

originereumaticaenegliedemidafrattura.Dasegnalareilfattocheperusotopico,le

preparazioni della pianta devono essere impiegate solo su pelle integra per evitare

l’insorgenzadidermatitiassaipruriginose;inoltre,seilcontattodelpreparatod’arnica

è troppo prolungato o la concentrazione non è adeguata, si possono manifestare

reazionidermotossicheprimarieconlaformazionedivescicolefinoallanecrotizzazione.

L’uso interno è desueto: la sua assunzione può provocare cefalea, algie addominali,

turbevasomotorie(palpitazioni)erespiratorie.

Usoveterinario:Unusopopolaredell’arnica,prevedel’impiegodellefoglieefiorifreschi

(1o2)spremutieapplicatidirettamentesullecontusioni/ferite.

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Curiosità:Ignoratadagliantichi,forseperchécrescesoloaquoteabbastanzaelevate,

solonelXIIsecoloapparecitataneitestimedico-erboristici.

SisachelautilizzavanoS.Ildegarda(IldegardadiBingen,1098-1179)eglistudiosidella

scuolamedicasalernitana.

Permolti secoli l'usodell'Arnica conobbedetrattori e apprezzatori, oltre cheunuso

“svariato".

Oggi conosciamo, lo hanno dimostrato studi abbastanza recenti, I suoi effetti

terapeutici,maconosciamopurelasuatossicità.

RimediopopolaresiainGermaniacheinAustria,Goethe(1749-1832)siservivaditisane

diArnicapercombatterel'angina.

Notaanchecome"Tabaccodellamontagna","Erbadellecadute"o"TabcdesVosges",

godettepressol'ambientemedicodell'appellativodi"Chinadeipoveri",primachesene

scoprisse la tossicità per uso interno, veniva impiegata in alternativa al chinino, per

curarelamalariaelefebbriintermittenti.

In Germania è tuttora legalmente usata, in Gran Bretagna l'uso è limitato alle

applicazioniesterne,mentrenegliStatiUnitièconsideratapericolosa.

LaspecieèsoggettaarestrizionilegaliinalcuniPaesi.Inmolteregioniitalianeèspecie

protettaedèquindivietatalaraccolta.

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EquisetumarvenseL.

Equisetaceae

Equiseto dei campi, Aker-Schachtelhalm,

Equiseto menor, Equiset arvense, Prêle des

champs.

FormaBiologica:Geofiterizomatose.Piantecon

unparticolare fustosotterraneo,detto rizoma,

cheogniannoemetteradiciefustiavventizi.

Descrizione: Pteridofita perenne a rizoma

nerastro, lungamente strisciante e articolato,

tuberifero.Fustifertiliprecoci,dibrevedurata,alti10-20(30)cme0,5cmdidiametro,

bruno-rossicci o biancastri, senza clorofilla, semplici; guaine ampie alla base di ogni

internodo,unpo'svasate,quasiimbutiformi,con8-12grossidentilanceolato-acuminati

bruno-scuri.

Strobilo(ospiga)terminale,peduncolato,ovato-oblungo,adapiceottuso,lungofinoa

4cm,formatodasporofilliaiqualisonoinseritiglisporangiaformadipiccoliscudi,dove

sisviluppanolespore.Dopolasporificazioneifustifertiliavvizzisconoemuoiono.

Fustisteriliassaipolimorfi,verdi,prostratioeretti,nascentidopoifustisterili,altifino

a50-60cm,ruvidi,silicizzatisullecoste(6-19)econcavitàcentralechemisura1/4del

diametro. Verticilli con rami articolati eretto-patenti, a sezione trigonale o più

frequentemente tetragonale, di radoprovvisti di ramuli, i superiori piùbrevi, spesso

irregolarieilprimosegmentopiùlungodelleguaine;guaineminoridiquelledeifusti

fertili, un po' dilatate in alto, con denti acuti, ad apice scuro e con strettomargine

cartilagineo.

Sporesferoidali,aleti,fornitediquattroelateri(oamplessori).

Sporificazione:marzo-maggio.Speciediploide(2n=216)

Tipocorologico:Zonefreddeetemperato-freddedell'Europa,AsiaeNordAmerica.

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Habitat: Incoltiumidiesabbiosi, spondedicorsid'acqua, fossi, campicoltivati,bordi

stradali,acquitrini,gretideitorrenti,ferrovie,ecc.,da0a2000-2500ms.l.m.

IlgenerecomprendeglobalmenteunatrentinadispeciedicuinovepresentiinItalia.Gli

equiseti formano facilmente degli ibridi quando le varie specie vengono a trovarsi a

convivere.

Etimologia: ll nome del genere deriva dal latino 'equus', cavallo, e 'saeta', seta, col

significatodi"crinedicavallo"perl'aspettodeifustisterilididiquasituttelespeciedel

genere.L'epitetospecificodallatino'arvensis'(<'arvum'),dicampo,inriferimentoal

tipico habitat della

pianta.

Proprietà ed utilizzi:

Specie commestibile

officinale

Le parti verdi (fusti

sterili) della pianta

contengono una forte

quantitàdiacidosilicicoed inoltreacidoossalico,malicoeaconitico,salidipotassio,

saponoside, equisetonina, flavonoidi, sostanze amare. La presenza di silice fa di E.

arvense (E. telmateia ed altri congeneri hanno pressappoco le stesse proprietà) una

delle piante remineralizzanti più valide. L'acido silicico pare abbia proprietà di

aumentarel'elasticitàdeitessutiedigiovareallaricostruzionedelloscheletro,percui

potrebbeaccelerareperesempiolaguarigionedellefratture.

Inoltre esercita una forte azione diuretica, ha proprietà emostatiche, astringenti e

depurative.

Per l'uso esterno ha proprietà risolutive, detersive e antisettiche e veniva spesso

utilizzatanellamedicinapopolareneidisturbiemorroidali,perleperditedisanguedal

naso,perlevarici,peripruritieperleinfiammazionidellemucosedellaboccaedella

gola.

Maanche lamodernafitocosmesi impiegaquestapiantaperpreparazioninutrientie

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rassodanti per pelli secche e senescenti ed anche detergenti e rivitalizzanti per pelli

foruncolose.

Incucinavengonousati igermogligiovanissimideifusti fertili,primache induriscano

conl’accrescimento,evengonoconsumaticrudiininsalataolessatiopreparatiinaltri

numerosimodi(fritture,sformati,polpette).

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GalegaofficinalisL.

Fabaceae

Capraggine, Capraggine comune, Galega,

Avanese.

FormaBiologica:Emicriptofitescapose.Piante

perennantipermezzodigemmepostealivello

delterrenoeconassefioraleallungato,spesso

privodifoglie.

Descrizione:Piantaerbaceaperenne,da50a

100cmdialtezza,conrobustorizoma,dacui

parteunabbondantesistemaradicale.Fustoerbaceo,unpo'serpeggiante,glabro,cavo.

Fogliecomposte,provvistedistipole, imparipennatecon11-15segmenti, lanceolate-

lineari, mucronate all'apice e margine intero. I fiori sono riuniti in infiorescenze

racemoseallungatedi15-20cm,fioriferenellametàsuperioredelpeduncolo.

Calicediformacampanulata,contubodi2mme5dentilinearidi2-3mm;lacorolladi

colorlillacinopallidolunga10mm,èformatada1carena,2alied1vessillo.

Fruttoèunlegumeglabro,ristrettotraisemi,contiene2-3semi.

Tipocorologico:Europeo.-Europaorientale.

Pontica-ArealeconcentroattornoalMarNero(climacontinentalesteppicoconinverni

freddi,estaticaldeeprecipitazionisempremoltoscarse).

Habitat:Predilige i terreni freschied incolti, rivedei fossi, fiumiecanali,anchezone

subsalse(da0a1300m).

Etimologia:dalgreco"gala"latteeda"ago"muovo,smuovo:perlapresuntaproprietà

difavorirelaproduzionedilatte.

Proprietàedutilizzi:Specieofficinale

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Nella tradizionepopolarequestapiantaerbaceaeranotaperun'azione favorevolee

stimolatricedellasecrezionelattea.Ilsuopoteregalattogenoeracosìapprezzato,che

inalcunezonedellapianurapadana,lasomministravanoallepuerpere.Eraimpiegata

inoltrecomevermifugaeperusoesternoincasodimorsidiserpentiepunturediinsetti.

La galega rientra a far parte ancora oggi nelle preparazioni galeniche e tisane per

aumentarelasecrezionelatteaeladiuresi.

Intempipassatifuannoveratatralepiantecommestibili.Sembrachelafamafossesorta

a seguito del grande consumo che si fece durante la peste in Lombardia. tanto da

credere che avesse proprietà antidote contro questa pestilenza. Queste sue qualità

eranoconosciuteancheoltre iconfiniedinGermaniaeranominata“Pestilenzkraut”,

ossial’erbadellapeste.

È stata ampiamente coltivata quale foraggera per i suoi principi attivi stimolanti la

secrezionelatteanellebovineeconservarealungolaportatadilatte.

Furonoinseguitoconstataticasidiintossicazioneemortedelbestiame.Alcunistudiosi,

tra cui Leclerc affermarono che la pianta diventava tossica durante la fioritura e la

fruttificazione,perciòsiconsigliòdiutilizzareladrogaprimadellafioritura.

Isemiallamaturazionecontengonounalcaloide,lagaleginainpercentualeelevata,che

siformaproprioall'iniziodellafiorituraechepuòvariareasecondadeifattoricolturali

egeopedologiciechedeterminaglieffettidimalesseregeneraleodiavvelenamento,

se l'uso della

droga è

prolungata e

senza controllo

medico. È stato

accertato poi che

la galegina

contenuta nei

semihaunpotere

ipoglicemizzante,

dovuta alla

presenzadi sali di

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cromochecontribuisconoaquestaazione,anchese lapresenzadellapercentualedi

alcaloidiesalidicromovarianoasecondodellaqualitàdellapianta.

Purtropponontuttiiricercatorisonoconcordisullasuaefficaciaedeveessereancora

affrontataunaverificapiùapprofonditasuglieffettidelladroga.

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AchilleamillefoliumL.

Asteraceae

Millefoglio, Erba dei tagli, Achillea

millefoglie

Forma Biologica: Emicriptofite scapose.

Piante perennanti per mezzo di gemme

postealivellodelterrenoeconassefiorale

allungato,spessoprivodifoglie.

Descrizione: Pianta erbacea perenne,

rizomatosae lievemente suffruticosa,più

omenoricopertadipeliodilanugine,con

odorearomatico,alta30-60(80)cm.

Fusto eretto, pubescente e lanoso e

solcato longitudinalmenteda strie,2mm

diØ,ramificatoallasommità.Fogliebasali

bipennatosetteconnumerosisegmentilineari(12-50)nondispostisullostessopiano;

laciniemoltofitte±ricoperte,nellapaginainferiore,dipelisempliciemollidi1-3mm,

ilcontornoèlanceolatoemisura1,5-3x10-20cm;quellemedianepiùpiccole,sub

spatolateedisposteadangoloacutorispettoalfusto1x5-8cm; lesuperioriposte

all'ascella dell'infiorescenza, sono a contorno lineare-lanceolato e inoltre sono

mucronateedispostequasia90°.Infiorescenzaacorimbocomposto,densaeappiattita

di2,5-3x4-5cm.Capolininumerosi,piccoli,compostidafioriligulatiperifericibianchi

o raramente rosati con ligula quasi quadrata e con tre denti smussati all'apice e da

flosculicentralitubulosiconcorolla4-5meriediscobianco.

Squamedell'involucrogeneralmenteglabreeconmarginescarioso-lanuginosoobruno-

ferrugineo.Ifruttisonoachenicompressiedi2tipi:

1)quelligeneratidaifioriperifericisonodiformaovale-oblunga,dicolorescuroecon

strettaala.

2)quelliderivatidaiflosculicentralisidifferenzianoperavereun'alapiùlarga.

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Tipocorologico:Euro-siberiana.-Zonefreddeetemperato-freddedell'Eurasia.

Habitat:Pratiaridi,incolti,amarginedisentieriestradecollinarida0a2500ms.l.m.(la

specietipoda0a1500m).

Etimologia:IlnomedelgenerefuadottatodaLinneoriprendendounvecchiotermine

greco-romanochealludevaaunapiantausatadaAchille, che secondo la tradizione,

tramandatacidaPlinioilVecchio,lausòperguarireleferitedeisuoicompagni.Talevirtù

l'avevaappresadalsuomaestroChirone.

L'epitetodellaspecieèriferitoallenumeroselaciniefogliarichecaratterizzanoquesta

pianta.

Proprietàedutilizzi:speciecommestibileofficinale

Questaèlapiantapiùrappresentativadiquestogenere,perl'usosistematicofattonella

medicina popolare, come tonico della circolazione sanguigna, stomachico ,

antispasmodico, antiemorragico (epistassi, emorroidi sanguinolenti, vescica

infiammata),eupepticoecontrol'inappetenza.

Infarmacopeasièscopertocheiprincipiattivipresentinellapiantasono:olioessenziale

(costituito da composti terpenici come il cineolo, pinene, tujone, borneolo ecc.),

azulene,achilleina,acidovalerianico.

Incosmeticavieneutilizzatasottoformadistillataconacquaeperlapresenzadiazulene

vieneusataallastessastreguadellacamomilla.

Conl'Achilleasipreparanoancheottimiliquoritonificantiedigestivi.

Isemivengonoracchiusiinunsacchettodicotoneemessinellebottipermigliorarela

conservazionedelvino.

Curiosità: tutte le Achillee sono piante aromaticamente amarema non velenose. Le

piante di questo genere vengono utilizzate anche per abbellire giardini con la

formazionedibordureeaiuole.

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InIrlandalapiantavenivaadoperataperscacciareilmalocchio,lemalattieeperlacura

dellabellezza;uncantogaelicorecita:"coglieròlaverdeAchilleacosicchélamiafigura

possasempreesserepiùpiena,lamiavocepiùdolce,lemielabbracomeilsuccodella

fragola.Feriròogniuomo,manessunuomopotrà ferireme". Ilcantoriassumeva le

proprietàriconosciuteaquestapianta.

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LavandulaangustifoliaMill.

Lamiaceae

Fiordispigo,Spigo,Lavandavera,Lavanda

officinale, Espigo, Nardo, Archemissa,

English Lavender, Lavande vraie, echter

Lavendel.

Forma Biologica: Nano-Fanerofite. Piante

legnosecongemmeperennantiposte tra

20 cm e 2 m dal suolo. Fanerofite

cespugliose. Piante legnose con

portamentocespuglioso.

Descrizione: Arbusto suffruticoso,

sempreverde grigio-tomentoso, molto

profumato; la radice è legnosa contorta

con numerose radici secondarie

superficiali; i fusti sono eretti, legnosi e densamente ramificati, terminano con rami

giovani erbacei e pubescenti a sezione quadrangolare. Altezza 40-100 cm. Le foglie

persistenti,sonoopposte,sessili,lanceolateoblunghe,primagrigiastre,poigrigio-verde

condelleglanduleappuntite, intereconbordorevoluto. I fiorisonoprofumati,viola-

porpora9-12mm,riunitiinspighepeduncolateapicalidi3-8cm,dispostia2-4all'ascella

dibratteemembranose,rombico-acuminate,con5-7nervi.Ilcaliceètubuloso,striato,

di colore grigio-bluastro, leggermente allargato ad imbuto verso l'alto, tomentoso,

divisoin5denti.Lacorolladaazzurraaviola-purpureaèsimmetrica,bilabiata;illabbro

superiore bilobo e l'inferiore trilobo; l'interno della corolla è tomentoso e di colore

biancastro. Gli stami sono 4 ad antera ovale, sono completamente inclusi nel tubo

corollino.L'ovarioècostituitoda4carpelliedaunnettario. I fruttisono4mericarpi

(nuculeoacheni)ellissoididicolorcastanoscurobrillante.

Tipocorologico:Steno-Mediterraneo.-Entitàmediterraneainsensostretto(conareale

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limitato alle costemediterranee: area dell'Olivo). Steno-Mediterraneo-Occidentale. -

BacinooccidentaledelMediterraneo,dallaLiguriaallaSpagnaedAlgeria.

Habitat:Prediligeterreniaridiesassosi,soleggiatifinoa1800ms.l.m.

Etimologia:Ilnomegenericolatino“lavanda”ègerundiodilavareeindical'usoantico

diaggiungerelaLavandanell'acquadelbagno;l'epitetospecificoindicalaformaangusta

dellefogliediquestaspecie.

Costituenti principali: Olio essenziale, contenente linalolo e linalil-acetato, cineolo,

lavandulolo, acetato di lavandulile, canfora, idrossicumarine tra cui umbelliferone,

tannini derivati dall'acido caffeico, acido rosmarinico. Erba aromatica, tonica, con

profumo dolciastro. Purificante, antisettica, balsamica, sedativa, antidepressiva,

antispasmodica, antinfiammatoria, antipiretica, colagoga. L'olio essenziale ha una

composizionecomplessaincuirientranooltre150costituenti.Frizionatosullapellevi

penetra rapidamenteedè rintracciabilenel sanguedoposoli5minuti. Ilmigliorolio

proviene principalmente dalla Francia, mentre gli inglesi dicono ovviamente da

Mitcham,Inghilterra.

Proprietà ed utilizzi: specie officinale. Per uso interno in caso di digestione difficile,

depressione,ansia,insonnia,malditestadastress,edisturbibronchiali.Perusoesterno

contro scottature, eritemi solari, reumatismi, dolori muscolari, nevralgie, malattie

cutanee,herpes,puntured'insetti,pidocchi,alitosi,perditevaginali, fistoleanali,per

lavareulcereeferiteinfette.

Può essere utilizzata come antireumatico e antinfiammatorio rilassante, praticando

frizionielozionicongocced'essenzaoconoliosullazonadolorante.Perpreparareun

bagnorilassanteèsufficienteaggiungereall'acquaunamanciatadifiorioqualchegoccia

d'olioessenziale. Settore in cui trovavari impieghi è laprofumeria,doveentranella

composizionedisofisticatiprofumiedèampiamenteutilizzatainsaponeriaecosmesi.

Laricercamodernahadimostratochealcunicostituentidell'olioessenzialediLavanda

hannouneffettorepellenteneiconfrontidegliinsetti.Ciòconvalidal'usotradizionaledi

spargereifioridiLavandapertenerelontanigliinsetti.FrizionarsiconacquadiLavanda

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èunottimometodoperevitarefastidiosepunture.Metterepiccolisacchettidilavanda

negliarmadieneicassetti,oltreaprofumaregradevolmente(ifiorimantengonoalungo

un'intesaprofumazioneanchedopol'essicazione)labiancheria,tienelontaneletarme.

L'acquaflorealedilavandacheèilsottoprodottodelladistillazionedellepianteusate

perlaproduzionedell'olioessenzialeèpurificante,detergenteecalmante;ottimausata

dopolarasatura.IlprofumodellaLavandaattirainveceleapicheproduconounottimo

mielearomatico,raro,pregiatoemoltorichiesto.Incucinaifiorifreschipossonoessere

canditi o aggiunti inmarmellate, gelati, formaggio e aceto; essiccati possono essere

utilizzatiperaromatizzarecibi,bibiteobevandealcoliche.InFranciasigustaèilsorbetto

allaLavanda,inInghilterragliscones(tipicodolcettosimileapiccolebriochemameno

dolce)allaLavanda.LaLavandaèoggicoltivataintuttoilmondotemperatocomepianta

ornamentale,malecolturecommercialisonosfruttatequasiperinterodall'industriadei

profumi,deisaponi,deicosmeticiedellacuradeicapelli.

Inveterinarialapiantaèutilizzata,perlesueproprietàrepellenti,controgliectoparassiti

(mosche)intuttiglianimalidomestici.Lefoglievengonopoiutilizzate,sottoformadi

decotto,neltrattamentodidiversidisordinigastrici.Altrettantopopolareèl’usodeifiori

odell’olioessenzialedilavandainacquacomerepellenteambientalecontrolemosche;

allostessomodoèdiffusalapraticadicollocarestelidilavandanellecuccedicaniegatti

alloscopodiallontanarelemosche.

Curiosità:LalavandaeramoltodiffusaintornoallacittàsirianadiNardo,neipressidel

fiumeEufrate.PerquestonellaGreciaanticaerachiamataNardo,mentrelaBibbiala

citaconilnomediSpicanardo.InOriente,l'erbaerautilizzatasindal4.000a.C.IRomani

usavanounprofumodetto“nardinum”fattoconlavanda,mirraegigli.Inquell'epocala

Lavanda era molto costosa, i fiori venivano venduti per 100 denari per libbra, che

corrispondevano a mesi di stipendio di un bracciante, quindi solo i ricchi potevano

acquistarla.Nelpassatoicoltivatoriinglesiportavanospighedilavandasottoilcappello

perprevenire lacefaleae i colpidi sole. I fioriessiccatie ridotti inpolverevenivano

inseritiall'internodeicuscinicomecuraperl'insonnia.DuranteilmedioevolaLavanda

avevaassuntofamadiafrodisiaco.Siritenevacheaspergendoconacquadilavandail

capodellapersonaamata,sisarebbeconquistatalasuafedeltà.Questopresuntoeffetto

di stimolodeldesideriosessuale,peraltromai scientificamenteprovatonemmeno in

tempimoderni,determinòinqueltempo,unforteaumentodelladomandadell'erba.Si

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diceva inoltre che nei cespugli di Lavanda solesse fare il nido la vipera, inducendo

riluttanzaaraccoglierel'erbainnatura,Probabilmentesitrattavadipurainvenzione,

moltoprobabilmenteincoraggiatadaglierboristiperaumentarneilprezzo.Semprenel

medioevochi avevapauradellamorte,perproteggersimettevaunacrocedi fioridi

Lavandaalcollo.Neglianni20delloscorsosecolo,ilchimicoprofumierefranceseRené

MauriceGatteFossélavoravaallacreazionediunnuovoprofumonelsuolaboratorio.

Assorto nei pensieri, mentre miscelava gli oli essenziali di diverse erbe, causò

accidentalmenteun'esplosionechegliustionòunbraccio.Perplacareilterribiledolore,

immersel'artonelliquidofreddopiùvicino,unrecipientecolmodioliodilavanda.Con

sorpresa,neebbeimmediatosollievoel'ustionediversamentedalleprecedentichegli

avevano causato arrossamenti, iperemia, vesciche e cicatrici, guarì perfettamente in

brevetempo.GattoFossépensòdiaverscopertounpotenterimediocheavevasempre

avutosottogliocchisenzaconoscernelevirtù.Dedicòilrestodellasuavitaallostudio

degli oli essenziali e delle loro virtù terapeutiche. Nel 1928 pubblicò il libro

Aromatherapie,coniandoiltermineconcuioggisidesignaladisciplinaterapeuticache

comporta l'inalazione degli oli di piante aromatiche o la loro applicazione con un

massaggio. "De Lavandula”, di Hildegard von Bingen (filosofa, scienziata, poetessa e

musicista 1098-1179) è probabilmente il primo documento scritto sulla pianta, che

apparepoinellelistedeisemplicidellespezieriedel15°e16°secolo.

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CalendulaofficinalisL.

Asteraceae

Fiorranciocoltivato,Calendulacoltivata,

Nomi locali:Calenna (Lazio),Fiord'ogni

mese, Callandria (Toscana), Primo fiore

(Puglia), Carsennula (Sicilia), Souci

(Francia),Marigold(RegnoUnito)

Forma Biologica: Emicriptofite bienni.

Pianteaciclobiennalecongemmeposte

a livello del terreno. Terofite scapose.

Pianteannueconassefioraleallungato,

spessoprivodifoglie.

Descrizione: Pianta erbacea annuale o raramente biennale, rustica, pubescente, con

radiceafittoneemolteradichettelaterali,fustoramificato,erettoerobusto.Lapianta

è ricoperta da peli scabri e da ghiandole. Fusto ramificato alto 30-40 cm, carnoso,

angolosoevellutato.

Foglie sessili,alterne,oblunghe, lanceolate,dentate,verde-grigiastre.Quelle inferiori

sonodiformaspatolataeoblungheconbaseristrettaacuneolunghecirca2cm,quelle

superiori sono obovate e amplessicauli. Margine dentato con una ghiandola nera

all’apice dei denti (idatoti). Fiori riuniti in grossi capolini emisferici grandi 3-5 cm,

circondatidabratteecopertedapelighiandolosi, terminali,solitari,costituitida35a

400fiorifemminili ligulatiallaperiferiadisposti indensacoronageneralmenteindue

serie,edafioritubulosimaschilialcentroacostituireundiscopiano.Ipetalideifiori

ligulatiassumonotonalitàgradualidalgiallozolfoalgialloscuroetalvoltaall'arancione.

Fruttoèunachenio(cipsela),gliesternialaticontreali largheespinosisuldorso,gli

interni anulari ricurvi ad anello senza ali né spinule dorsali; questo fenomeno di

eterocarpiaèmoltoaccentuatonelgenereCalendula.

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Tipo corologico: Mediterraneo. Steno-Mediterraneo. - Entità mediterranea in senso

stretto(conarealelimitatoallecostemediterranee:areadell'Olivo).

DistribuzioneinItalia:inItaliaècomunementeavventiziainquasitutteleregionienelle

isoledallazonamediterraneaaquellasubmontana(da0a600ms.l.m.).

Habitat: coltivata nei giardini, talvolta cresce spontanea nei campi incolti e nei prati

ghiaiosieruderali.

Etimologia: ilnomedelgenerederivadal latino"calendae" inallusionealperiododi

fioriturachesiprotraeperparecchimesi.L’epitetodellaspeciealludeagliinnumerevoli

usiofficinalidiquestapianta.

Costituentiprincipali:contienexantofillaecomposticarotenoidi(licopene,calendulina

ecarotene).Contieneflavonoidi (quercitina,narcissina, isoramnetina),olioessenziale

(monoterpeni e sesquiterpeni), polisaccaridi,mucillagini, resine e saponine, gomme,

sostanze amare, composti triterpenici (faradiolo, taraxasterolo, arnidiolo,

calenduladiolo,ursatriolo),vitaminaC,compostiazotati(allantoina),acidosalicilico.

Proprietàedutilizzi:speciecommestibileofficinale.Parteutilizzata:ladrogaècostituita

dai capolini e dalle foglie; antinfiammatoria, antibatterica, antisettica, cicatrizzante,

decongestionante, lenitiva, idratante, coleretica, emmenagoga, ipotensiva,

vasodilatatriceperiferica,antispasmodica.

Per uso interno: amenorrea, irregolarità mestruali, dismenorrea. Proprietà

emmenagoga e antispasmodica (ristabilisce il flusso mestruale diminuendone i

fenomenidolorosi),coleretica(stimolalacellulaepaticaaprodurrebile).Isaponosidi

presenticontribuisconoadabbassareillivelloplasmaticodicolesteroloetrigliceridi.Il

contenuto incarotenihauneffettoprotettoresullamucosagastrica (ulceragastrica,

gastrite, colite). Si prescrive per malattie da raffreddamento, forme erpetiche ed

infezione cutanee per l'azione immunostimolante ed antivirale della frazione

polisaccaridica presente. I componenti dell'olio essenziale presenti sono responsabili

dell'attività antimicrobica, antifunginea ed antivirale, in particolare nei confronti dei

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batteriGram-positivi.(Staphylococcusaureus,Streptococcusbeta-emoliticus).

Per uso esterno: antisettica, cicatrizzante, antibatterica, antimicotica ed

antinfiammatoria. Viene utilizzata nel trattamento delle affezioni delle mucose

orofaringeeedellevieaereesuperiori,possonoesseretrattateconpreparatiabasedi

calendula le stomatiti, le afte, le gengiviti, la piorrea ed aggiunta a gargarismi ed

impiegataperiltrattamentoditonsillitiefaringiti.Utilizzatacomepomataaccelerail

processo di cicatrizzazione, inibisce i processi flogistici e migliora la circolazione

sanguignaequindiiltonodellacute.Perl'azionedinormalizzazionedelmicrocircoload

opera dei flavonoidi ha funzione emolliente, lenitiva, rinfrescante e riepitelizzante è

quindiadattaperpellisecche,screpolate,delicate,facilmentearrossabili.Vieneusata

neitrattamentipre-epost-solari,neidisturbidellacircolazionevenosaconvaricosie

tromboflebitienellaprofilassie terapiadellepiaghedadecubito inquantoriduce la

flogosielatensionetissutalelocale.

Inveterinarialacalendulavieneutilizzataintuttiglianimalidomesticineltrattamento

dilesionicutanee(ferite,graffi,lacerazioni)sfruttandolesueproprietàriepitelizzantie

cicatrizzanti. Importantesegnalareche ilsuo impiegoèraccomandatosolamenteper

lesionisuperficialioquandononsussistailpericolodipotenziali infezionisecondarie.

Ciò perché la pianta cicatrizza velocemente la ferita, e in caso di lesioni profonde,

impedisce il correttodrenaggio, favorendocosì l’insorgenzadieventuali complicanze

secondarie. È largamente impiegatanella curadelle infezioni auricolari (otiti di varia

eziologia)degli animalidacompagnia (cani-gatti):3-5goccedipreparato (0,25ml)1

voltaasettimanaper2settimanediterapia.Inoltre,neicanieneigattirisultaefficace

nellacuradellelesioniplantariipercheratosiche.Sisegnala,inoltre,l’usodell’infusione

difioridicalendulaneicasididiarreaodolorigastricineivitelli.

Usipopolari: ildecottodeicapolinièefficaceperpelliscrepolateoarrossate,geloni,

piaghe,scottature;bevutoèemmenagogoedèindicatonelladismenorrea;ifiorifreschi

contusisiapplicanosulleferite;lefoglieeifiorisiaggiungonoalleinsalate.

Curiosità:ILatinilachiamavanosolsequium=chesegueilsole,poichéifiorisbocciano

quandoilsolesplendeesonosemprerivoltiversodiessofinoachiudersialtramonto.

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Neitestimedievaliècitatacomesolissponsa(sposadelsole),inquantosegnailritmo

delgiornoaprendosialmattinoechiudendosialcalardelsole.

Chomel, medico del XVIII, sottolineava l'attività aperitiva delle foglie in insalata e

rifacendosialCesalpino,botanicoemedicodelXVI, riportava l'usodei fiori inboccio

conditinell'acetoperristabilirel'appetito.

Vienecomunementechiamataanchefiorrancioperilsuoaccesocolore.

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Xanthiumorientalesubsp.italicum(Moretti)

Greuter

Asteraceae

Nappola italiana, Xanzio italico, Nappola

marittima.

Forma Biologica: Terofite scapose. Piante

annueconassefioraleallungato,spessoprivo

difoglie.

Descrizione: Pianta annua, erbacea,

cespugliosa, con lunghe radici fittonanti, fusti pubescenti, eretti o prostrati, a volte

rossastri, ramificati sin dalla base; altezza 30-120. Le foglie sono alterne, ruvide e

lungamente picciolate, hanno lamina in basso palmato-triloba, in alto romboidali,

dentato-crenatasulmargineecuneataallabase,brevipelisuentrambelepagineche

sono percorse da 3 nervature principali. I capolini ovali, sono raccolti in spighe,

l'involucropersistenteduroespinoso,diventeràl'involucrodeifrutti.Ifioriinclusinel

ricettacolo sono praticamente invisibili; i capolini quelli maschili su peduncoli brevi,

quellifemminilibiformiavvoltidauninvolucroellissoidale,indurito,irtodispinepiegate

a90°,leapicaliripiegateaformad'uncinoformantiquasiunsemicerchio,lespineavolte

noncorrispondonoaquestadescrizione,cisonofrutticompletamentediversiemolto

variabili. I frutti uncinati di questa pianta, rappresentano dal punto di vista della

germinazione,unparticolareunico.Contengono2 semi,uno semprepiùgrande che

occupalacavitàpiùprofondaeilprimoannofissaleradicidentrolaterra,alzailfrutto

daterraperpoilasciarloricadere,questosolodopoavermessolecotiledoni.Ilsecondo

annoilsemepiùpiccolo,cheoccupalacavitàmenoprofondaepiùspessadaforare,

germinaasuavolta,sollevailfruttodaterraperpoilasciarloricaderevuoto.

Tipocorologico:Europameridionale.

DistribuzioneinItalia:Specieesoticanaturalizzatapresenteintutteleregioni.

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Habitat:Specienitrofila, tipicadiambienti ruderali,bordidellestrade, incolti, terreni

sabbiosilegataagliaccumulidisostanzaorganicasullaspiaggiadoveèfralespecieche

cherappresentanolaprimaformadicolonizzazionedellaprimafasciasabbiosa.0-600

ms.l.m.

Etimologia:Ilnomedelgenerederivadaldalgreco"xanthós"chesignificagialloeindica

ilcolorantegiallopresentenellapianta.

Ilnomecomunederivada"lappa",usatodaVirgilioperindicarelepianteconfruttiche

siattaccanoallevestioalpelodeglianomali,vediancheArctiumlappa,chepossiedeun

tipodifruttosimile.

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MatricariachamomillaL.

Asteraceae

Camomilla comune, Camomilla, Matricaria

nostrana, Antemide di Boemia, Erba

pomaria.

Forma Biologica: Terofite scapose. Piante

annue con asse fiorale allungato, spesso

privodifoglie.

Descrizione: Pianta annua, erbacea, dal

gradevoleprofumo;laradiceaffusolatasostieneunfustoeretto,sottile,spessomolto

ramificato nella parte apicale, non peloso; altezza 10-50 cm. Le foglie sono sessili,

alterne a contorno lanceolato, 2-3 volte pennatosette, di colore verde chiaro, con

segmentiridottialaciniesottili,breviedappuntite.Ifioriportatidalunghipeduncoli,

sonoriunitiincapolinideldiametrodi1,5-2cm,presentanouninvolucrocostituitoda

12-17 brattee verdi con margine bruno, obovato-lanceolate, membranose, disposte

secondo1-3ordini,edunricettacolodiformaemisfericaoconica,glabroecavonella

parte interna, ilcheconferiscealdisco internounacertaconvessità,chesievidenzia

quandoifioridelraggio,chesonoprestoreflessi,sireclinanoversoilbasso.Icapolini

sonocostituititidafioriperiferici,ligulati,bianchifemminiliedafiorideldiscotubulosi,

gialli, ermafroditi che contengono 5 stami. Le ligule di forma ovale allungata sono

percorseda4nervaturecon3dentiterminali,alterminedell'antesidivengonoreflesse.

Ifioritubulosipresentano5stamisaldatialleantereaformareuntubo,all'internodel

qualesiergeilpistillobifido.Soloalmicroscopioèpossibileevidenziarechesuifiorie

sulle squame del calice, sono presenti peli pluricellulari. I frutti sono piccoli acheni

ovoidali,con3-5leggerissimecostolaturenellaparteconcava,prividipappoformanti

unacoroncina;racchiudonoununicoseme,chenonaderiscealtegumento.

Tipo corologico: In quasi tutte le zone del mondo; Asiatica - Pianta del continente

asiatico.

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Distribuzione in Italia: Specie archeofita, esotica naturalizzata, presente in tutto il

territorio.

Habitat:Infestantedellecolturedeicereali,presentenegliincolti,lungolestrade,presso

lecaseoindiscariche,negliorti.Generalmentefra0-800m,raramentesinoa1.500m

s.l.m.

Etimologia: Il nome del genere dal latino "matrix" = utero, per le sue proprietà

emmenagoghe, sebbene alcuni ritengano che derivi semplicemente da "mater" =

madre;ilnomespecificodalgreco"chamái"=aterraeperestensionepiccoloonanoe

"mêlon"=pomo,quindipiccolamela,l'odoredeifioriricordavagamentequellodelle

mele,comeosservaCastorescrivendocheha"unodorsoavissimodimeleappie"

Costituenti principali: olio essenziale contenente bisabobolo e camazulene

(responsabile del colore blu), flavonidi, idrossicumarine (tra cui l'umbelliferone),

mucillagini,tannini.

Erbaamara,aromatica,sedativa,spasmolitica,antinfiammatoria,analgesica,curativa.

Haazionebeneficasulladigestioneestimoloilsistemaimmunitario.

Proprietàedutilizzi:speciecommestibileofficinale.

Perusointernoincasodimaldistomacodioriginenervosa,insonnia,chinetosi,disturbi

deibambini,qualimaldidenti,colicheconvulsioni.Nessunosapevaperqualeragione

la Camomilla fosse efficace nella prevenzione delle infezioni, fino a quando alcuni

ricercatori britannici scoprirono che l'erba stimola i globuli bianchi del sistema

immunitario che hanno il compito di combattere le infezioni. Un infuso è dunque

beneficoincasodiraffreddoreodiinfluenza.

Perusoesternoincasodiferite,eritemisolari,scottature,emorroidi,mastite,eulcere

agliartiinferiori.

Attenzione: la camomilla può avere effetti additivi quando associata a sedativi o ad

alcool e non andrebbe assolutamente assunta da chi presenti allergie verso i suoi

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componentioaltrespecieappartenentiallafamigliadelleAsteraceae(Arnica,Achillea

etc.)

Altriusi:siaggiungeaicosmeticicomeantiallergenicoeaipreparatipercapellicome

fissativoeschiarente.

Usataperaromatizzarevinieliquoritipovermouth,laritroviamocomearomatizzante

nelleconfetture,nelchewinggum,nellecaramelle.

Piccolisacchettidifioriessiccati,maanchebustinedicamomillagiàpronte,ripostinei

cassettienegliarmadi,allontananotarmeedaltriinsettidallanostrabiancheria.Sempre

ifioriessiccatiinpassatovenivanousaticometabaccodapipa.Ilsuoinfusoèingrado

diaccelerareladecomposizionedeiresiduiorganicidellacucina,infattimescolandoil

tuttoconterraeinfusodicamomillasiottieneunottimofertilizzantenaturale.

Curiosità: In realtà quando si parla di Camomilla, occorre distinguere fra 2 piante:

Matricaria chamomilla L. (=Matricaria recutita L.) -camomilla comune o camomilla

tedesca eChamaemelum nobile (L.) All. (=Anthemis nobilis L.) -camomilla romana o

camomillainglese.

Daentrambesiottiene lostessoolioessenzialedicoloreazzurrino,chesiusafindai

tempiantichiperleproprietàcurative.Hannoazioneterapeuticaedindicazionicliniche

analogheanchesenell'insieme lacamomilla romanapresentaun'attivitàpiùblanda;

manifestainveceunamaggioreazioneemmenagoga.Soventevengonomescolatenei

preparatipertisanausando2partidiMatricariachamomillaeunadiChamaemelum

nobile;l'infusodicamomillaèmenoamarodellatisanadicamomillaromana.

NeifioridellaCamomillagliantichiegizi,vedevanol'immaginedelsoleedutilizzavano

lapiantaneltrattamentodellesindromifebbrili,soprattuttodellafebbremalarica.

Nell'imbottituradellamummiadel faraoneRamsete II sonostate rinvenute traccedi

pollinediCamomilla, infilatoconlaprobabileintenzionedidi infondergli laforzaela

calmanecessarieadaffrontareilviaggionelregnodeimorti.

IlmedicogrecoDioscorideeilnaturalistaromanoPlinio,consigliavanolaCamomillanel

trattamentodella cefaleaedei disturbi renali, epatici e vescicali. Imedici ayurvedici

dell'anticaIndialaimpiegavanoconapplicazionianaloghe.

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I popoli germanici usano la Camomilla da tempi antichissimi per curare i disordini

digestivieperalleviareidolorimestruali.

L'erborista inglese Culpeper la raccomandava per curare febbre, problemi digestivi,

dolori,itterizia,calcolirenalieperleproprietàemmenagoghe.

ImediciecletticiamericanidelXIXsecolo,raccomandavanoimpiastridiCamomillaper

accelerarelacicatrizzazionedelleferite,infusiperproblemidigestivi,crampimestruali

epertuttiiproblemiconnessialparto.

InveceChabroldeVolvic,prefettonapoleonico,nellesue"Statistiche"risalentiaiprimi

annidelXIXsecolo,citalaCamomillatralepiantenocivechecausanogravidannialla

colturadelgrano.

OltralpelaCamomillaècosìpopolare,chemoltiladefinisconoalleszutraut,"capacedi

tutto".Senzadubbioun'esagerazione,malacamomillagiovaveramenteinmolticasi.

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VacciniummyrtillusL.

Ericaceae

Mirtillonero.

Forma Biologica: Camefite fruticose. Piante

perenni con fusti legnosi, ma di modeste

dimensioni.

Descrizione: Camefita suffruticosa, decidua,

glabra, alta 10-40 cm, con rizoma allungato e

serpeggiante a corteccia rossastra. Fusti eretti,

moltoramificati,verdi,igiovaniangolosiostrettamentealati,ivecchicilindricielegnosi

allabase.

Foglie(1-3cm)alterne,brevementepicciolate(1mm),alaminasottile,ovaleoellittica

conbasearrotondata,finementedentellataalmargineeconl'apiceacuto,verdesulle

duefacce,piùchiarasottodovesonobenvisibililesottilinervaturereticolate.

Fioriermafroditi,attinomorfi,1-2all'ascelladellefoglie,conpedicelliriflessidi4-7mm,

generalmentearrossati.Calice(circa2mm)gamosepalo,divisoincinquecortissimilobi

ottusi.Corolla (4-5mm)bianco-verdicciao rosata,urceolata, a fauce ristretta, con5

piccoli lobi revoluti. Gli stami sono 10 con appendici subulate. Ovario infero con 5

carpellisaldati.Stilobrevementesporgente.Ilfruttoèunapseudobaccacarnosa(4-8

mm) subsferica, blu-violacea o nerastra, pruinosa, appena schiacciata all'apice dove

conserva la caratteristica cicatrice anulare. La parte interna è più chiara e contiene

numerosisemi(1,5mm)brunidiformasemilunare.Ilsaporeèaciduloegradevole.

Tipocorologico:Circumbor.-Zonefreddeetemperato-freddedell'Europa,AsiaeNord

America.Euro-siberiana.-Zonefreddeetemperato-freddedell'Eurasia.

Habitat:Boschi(inprevalenzadiabeterosso),brughiere,cespuglieti,pascolisubalpini,

sempresusubstratoumidoconpHacido.Per l'abbondanteproduzionedifogliamee

perildensointricodiradicirendeiterrenisucuivivesemprepiùacidieperquestoè

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una specie gregaria che tende a formare estesi popolamenti. Da 1.200 a 2.000

(raramente300-2.800m)ms.l.m.

Etimologia:IlnomegenericoVacciniumlositrovagiàinVirgilioperdesignareimirtilli

neri. Deriva dal gr. arcaico 'vakintos' (<'hyakintos') che originariamente significava

'giacinto a fiore blu'. Il nome latinizzato venne usato per designare una bacca blu,

appuntoilmirtillonero.L’attribuzioneesattadiquestovocabololatinoallapiantadel

mirtillononèperòsicura,inquantonell’operadiP.A.Mattioli(1567)lostessotermine

èriferitoadaltrepiante.L'epitetospecificodallatino'myrtillus',diminutivodi'myrtus',

mirto,conriferimentoall'assomiglianzasiadellefogliechedellebaccheconquelledel

mirto.

Proprietàedutilizzi:speciecommestibileofficinale

Pianta decisamente nordica, il mirtillo nero fu impiegato ben presto da quelle

popolazioniperricavaredaifruttisostanzecoloranticoncuitingevanolestoffediblu-

porpora, per distillarne le bacche ottenendo una gradevole acquavite chiamata

Heidelbeerwassereperfarnedolci,salse,marmellate.Perilresto,l’utilizzofitoterapico

diquestapiantaerapraticamentesconosciutoaimedici-botanicidell’antichità.

Soloneisecolisuccessiviilmirtillonerovenneusatoinmodoempiricodallamedicina

popolare soprattutto come astringente, e lo stesso Abate Kneipp lo considerò

“medicamentoprincipe“,lecuiproprietàsonostateconfermatedallemodernericerche

scientifiche.

Lafarmacopeaattualeutilizzalefoglieesoprattuttoifruttidelmirtillo,perilcontenuto

in numerosi principi attivi: pigmenti antociani, flavonoidi, acidi organici (succinico,

malico, citrico, chinico, lattico, ossalico), tannini, pectine, flavonoidi, arbutina e

idrochinone,saliminerali,carotenoidi,vitamineBeC.Ilmirtillonerohaattivitàtonica-

astringente,vasoprotettrice,ipoglicemizzante,antisettica,diuretica,antimicrobica,con

impiegoterapeuticonelleformelievideldiabete,nelledispepsie,nellediarreecroniche

edenteriti,nell’insufficienzavenosacronica,nellafragilitàcapillare,nelleinfezionidelle

vieurinariee,inoculistica,nellaterapiadellemiopieedelleridottepercezionivisivein

lucecrepuscolareonotturna,perlequalirisultanoparticolarmenteefficacigliantociani:

il loroutilizzoèderivatodall’osservazionechedurante lasecondaguerramondiale, i

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pilotidellaRAF,consumatoridigrandiquantitàdimarmellatedimirtillo,mostravano

avereunamigliorevisionenotturna.

Le fogliedelMirtillonerousatenellamedicinapopolare contro le infezionidelle vie

urinarie, a dosi elevate e per un uso prolungato nel tempo, possono determinare

intossicazionecronicaconanemia,ittero,cachessia.

Curiosità: Il ritrovamento di numerosi semi di mirtillo nero tra i resti palafitticoli,

dimostrachequestapiantaeragiàbenconosciutadagliuominipreistorici.

Nell’antichitàeraconsideratosimbolodiospitalitàecometaleoffertofrescoosotto

formadibevanda,aiviaggiatori.

Ifruttivengonoutilizzatiincucina,freschiocongelati,permarmellate,sciroppi,gelatine,

succhi,salse,perfarciredolciemacedonie,pergrappeeliquori.Laraccoltadeifrutti,

regolamentatanellevarieregioni,vieneeffettuatadairaccoglitoriautorizzatimediante

il“pettine”,unasortadipiccolocassetto,munitodilunghidentimetallicichestaccanoi

frutticinidairamoscelli.

Un’altra specie,Vaccinium corimbosum, di origine americana, viene coltivato per le

bacchepiùgrosseesugose,mamenosaporitedeimirtilliselvatici.

Gliantocianidelmirtillovengonoutilizzatianchecomecolorantinaturaliperalimenti,

contrassegnatidallasiglaE163.

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MyrtuscommunisL.

Myrtaceae

Mortella,Mirto,Myrte,TrueMyrtle

Forma Biologica: Fanerofite cespugliose. Piante

legnoseconportamentocespuglioso.

Descrizione: Arbusto sempreverde dal profumo

aromaticoeresinoso,eretto,conchiomadensa,fusto

lignificato e ramificato sin dalla base, rami opposti,

ramuliangolosi.Lacortecciaafratturalongitudinale,

liscia di colore grigio, eccetto che sui rami più giovani dove è rossastra, si sfalda in

placche o strisce fibrose negli esemplari adulti. Altezza sino a 5 m. Le foglie sono

coriacee,semplici,opposte,oinverticilli,sessili,hannolaminadi2-5cm,lanceolatao

ellittica,margineinteroavolteleggermenterevoluto,apiceacuto,paginasuperioredi

color verde scuro, lucida con nervatura mediana infossata, pagina inferiore verde

pallido, presenta piccole ghiandole ed è opaca. Se stropicciate, le foglie di questo

arbusto,emettonounagradevolefragranzasimilealprofumodell'arancio,dovutaalla

presenzadimirtenolo.Ifioribianchidalprofumomoltointenso,sonosolitarioappaiati

all'ascelladellefoglie,sonoportatidalunghipeduncoli,calicea5sepaliliberieacuti;

corolla a 5 petali obovati, peloso-ghiandolosi almargine; stamimolto numerosi, più

lunghideipetali,conanteregialle;stilouno,semplice,confusofraglistamieunpiccolo

stimma.Ifrutti,chegiungonoamaturazionefraottobreenovembreepersistonosulla

piantasinoagennaio,sonobacchedi7-10x6-8mm,subgloboseoellissoidi,glabre,blu-

nerastre,pruinose,coronatedairudimentidelcalicepersistente;isemidi2,5-3x2mm,

sonoreniformi,dicoloredabrunoabiancastro.

Tipocorologico:Steno-Mediterraneo.Entitàmediterraneainsensostretto(conareale

limitatoallecostemediterranee:areadell'Olivo).

Habitat: IlMirto è uno dei principali componenti dellamacchiamediterranea bassa,

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frequentesuilitorali,dunefisse,garigheemacchie,doveviveinconsociazioneconaltri

elementicaratteristicidellamacchia,qualiilLentisco,RosmarinoediCisti.Formadensi

cespugliresistentialventonelleareeaclimamite.Siadattamoltobeneaqualsiasitipo

diterrenoancheseprediligeunsubstratosabbioso,tollerabenelasiccità.Vegetadal

livellodelmaresinoa500ms.l.m.

Etimologia:IlnomegenericoparederividaMyrsine,leggendariafanciullagreca,uccisa

daungiovanedaleibattutoneigiochiginnicietrasformatadaPalladeinunarbustodi

Mirto.Ilnomespecificoindicalafrequenzadelladiffusionediquestaspecie.

Il nome italiano di Mortella, deriva il nome della mortadella, perché essa veniva

aromatizzataconlesuefoglie.

Proprietàedutilizzi:speciecommestibileofficinale

Costituentiprincipali:mirtolo,contenentemirtenolo,geraniolo,alfa-pinene,limonene,

cineolo, tannini e resine L'intera pianta può essere utilizzata per il contenuto in olii

essenzialiesostanzearomatichequalebalsamica,astringente,adazioneantisetticae

decongestionante.GliolipiùapprezzatiprovengonodallaCorsica,dallaSardegna.

Peruso interno incasodi infezioniurinarie,perditevaginali,congestionebronchiale,

tossesecca.

Perusoesternocontrol'acne(olio)infezionigengivaliedemorroidi.

IprincipiattividelMyrtuscommunissonofacilmenteassorbitieconferisconoall'urina

unaromadiviolettaentro15minutidall'ingestione.L'olioèimpiegatoinprofumeria,

nellapreparazionedisaponiecosmetici.L'essenzatrattadaifiorièusatainprofumeria

e cosmetica, nota come "Acqua degli angeli" o "Acqua angelica" è un ottimo tonico

astringente. Il decotto delle foglie aggiunto all'acqua del bagno, svolge un'azione

tonificante.Incucinalefogliepossonoessereutilizzateperinsaporirepiattidicarnee

pesce, per aromatizzare carni insaccate e olive. I frutti vengono usati per produrre

liquori,famosoèilMirtosardo,maancheperaromatizzarel'acquaviteinalcunezone,

per sostituirealtre spezie,adesempio ilpepe,masonoancheappetitidanumerose

specie ornitiche e da diversi ungulati. Nella tradizione gastronomica sarda ilmirto è

un'importantecondimentoperaromatizzarecarnisiaarrostochebollite.Perl'intenso

profumoifioridiMirto,sonoimpiegatinellarealizzazionedipot-pourri.Illegno,duro,

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puòessereimpiegatoperlafabbricazionedipiccolioggettialtorniooperfarnemanici

e bastoni. Come combustibile forniscebuona legnada ardereeottimo carbone. Le

fogliericcheditannino,sonoutilizzabiliperlaconciadellepelli.

Curiosità:LalucentezzafogliaredelMirtorappresentaunesempiodiadattamentoalle

caratteristiche ambientali delMediterraneo. Grazie all'azione riflettente delle foglie,

partedeiraggisolarivengonodeviati,comesesiriflettesserosuunospecchio,evitando

in tal modo i danni che potrebbero essere causati alla pianta da una eccessiva

insolazione.

Il liquore diMirto che sino a pochi anni fa occupava unmercato di nicchia a livello

regionale, ora ha conquistato il mercato nazionale; la domanda di materia prima

principalmente soddisfatta dai raccoglitori stagionali, ha portato ad una notevole

pressione antropica sulla vegetazione spontanea, non più sostenibile; pertanto in

Sardegnadaannisistapromuovendolacoltivazioneinimpiantispecializzati.

Èampiamentecoltivatoancheperilsuovaloreornamentale.

Nell'anticaGrecia,questapiantaerasacraadAfrodite,deadell'amoreedellabellezza.

Per i Romani sacra a Venere, era simbolo di trionfo e di vittoria; era fra le piante

consideratesimbolodiRoma,nelForoun'anticaaraeraconsacrataaVenereMirtea;

pareinfatticheladeadopoesserenatadalleacquedelmarediCipro,accortasidiun

satirolaspiava,corresseanascondersidietrouncespugliodiMirtopernascondersidagli

sguardi concupiscenti

delsatiro.

Con i suoi rami si

intrecciavano

ghirlandecon lequali

si incoronavanopoeti

ederoi.

I fiori, forse per il

colorecandido,erano

consideratisimbolodi

verginità e di amore

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puroevenivanoimpiegatiperornareilcapodellegiovanisposeeperaddobbareitavoli

duranteibanchettinuziali.

InMesopotamiairamidelMirtovenivanobruciatiperprevenireilcontagiodimalattie

infettive.

I persiani usavano le foglie mettendole a contatto direttamente con i piedi, contro

sudore,propriocomesifaoggi,conlesoletteantisudore.

Ilsuolegnoodoroso,venivabruciatonellecerimoniereligioseantiche.

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AesculushippocastanumL.

Sapindaceae

Ippocastano.

FormaBiologica:Fanerofitearboree.Piante

legnoseconportamentoarboreo.

Descrizione: Albero deciduo di seconda

grandezza(mesofanerofita)alto8-15(20)m.

Troncorobusto,eretto,moltoramificatocon

chioma densa, tondeggiante o piramidale.

Corteccia bruna, negli esemplari più vecchi grigio-nerastra, desquamante in piastre

irregolarmente poliedriche; rametti giovani coperti di lenticelle e di grosse cicatrici

fogliari. Gemme grandi, affusolate e appuntite, con perule brune e vischiose. Foglie

larghefinoa20-30cm,opposte,picciolate,palmate,con5-7 fogliolineoblanceolate,

conbaseattenuato-cuneata,conmargineirregolarmentedentatoeapiceacuminato.

Picciolo senza stipole, scanalato e allargato alla base. Fiori ermafroditi, zigomorfi,

profumati, disposti in ampiepannocchie (fino a20 cm) coniche, terminali ederette.

Caliceprofondamenteincisoin5lobi.Corollacon4-5petalilobatieondulatisulbordo,

pubescenti, bianchi e spesso sfumati di rosa o giallo. Gli stami sono 7, lungamente

sporgenti. Il fruttoèunagrossacapsula loculicidadi4-6,8cm,deiscentea trevalve,

coriacea,verdastra,munitadiaculeipungenti, contenentegrossi semibruno-lucenti,

simili alle castagne, conun grande ilo grigio alla base. Impollinazione: entomogama.

Numerocromosomico:2n=40

Tipocorologico:Illirica-Entitàdell'Illiria(parteoccidentaledellapenisolabalcanica).

Distribuzione in Italia: Fu introdotto in Italianel 1557daMattioli e successivamente

coltivatocomealberoornamentaleneiparchielungoivialiinquasituttoilterritorio,

specialmenteinItaliasettentrionaleecentrale,quindicasualmentenaturalizzato.

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Habitat:Rustico,tolleralebassetemperatureenonhaparticolariesigenzeinfattodi

substrato.Ècomunquepocoresistenteallasalinitàdelsuoloepreferisceterreniumidi,

da0a1300ms.l.m.

Etimologia:Ilnomedelgenerederivadallatino'aesculus',speciediquerciaconghiande

commestibilichecrescesuimonti,sacraaGiove(forseQuercusrobur),nomeutilizzato

daLinneoassegnandoloaquestogenere.

L'epitetospecificoderivadalgreco'híppos',cavallo,eda'kástanon',castagno:ilfrutto,

simileallacastagna,eraconsideratostimolantealimentopericavallibolsi.

Proprietàedutilizzi:specieofficinale.Erbaamara,astringente,antipiretica,diuretica,

antinfiammatoria; riduce la permeabilità capillare e l'edema locale. Principio attivo

principale è l'escina, una complessa mistura di saponine dal potente effetto

antiinfiammatorio.Perusointernoneidisturbidelsistemavenoso,l'indurimentodelle

arterie,l'insufficienzacircolatoria,levenevaricose,leflebiti,igeloni,incasodigonfiori

delle articolazioni e fratture. Nella medicina popolare la corteccia è utilizzata come

bevandatonicaefebbrifuga.Idecottieleinfusionihannoazioneastringente.Peruso

esternolefogliefrescheinacquabollentedannobuonirisultatiincasodicontusioni.I

decotti e le infusioni

deigrani,soloperuso

esterno, vengono

impiegati per

preparare compresse

per la cura dei dolori

dioriginereumaticae

comecosmeticiperla

pelle, lepomatesono

indicate nella cura

delle emorroidi. I

fruttimacinatisonoimpiegaticomesfarinatipermangimiadusozootecnico;consumati

freschisonoinvecevelenosiperl'altocontenutodisaponine.

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Illegno,pocoelasticoenondurevole,haunusolimitatoapiccolilavoriartigianali.

Datalatossicitàdeisemi,èassolutamentesconsigliabilel'usocasalingo.

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Hippophaëfluviatilis(Soest)RivasMart.

Elaeagnaceae

Olivellaspinosa.

Forma Biologica: Fanerofite cespugliose.

Piante legnose con portamento

cespuglioso.

Descrizione: Arbusto o alberello

caducifoglio, dioico, alto fino a 9m, con

apparato radicale sviluppato; fusto

legnosomolto ramificato con rami rigidi,

alcuni dei quali afillimuniti di forti spine

pungenti. Corteccia grigio-biancastra, nei

ramipiùgiovani scagliosa,quasiargentea,copertadi squamepeltatebruneedipeli

stellati. Gemme nude subrotondi. La pianta si propaga facilmente tramite i polloni

radicalie formaspessodei fitticespuglieti. Fogliealterne,senzastipoleedispostea

spirale,subsessili,lineari-lanceolatedi3-5x40-60mm,dicolorverde-grigiosullapagina

superiore,contomentobiancastrocaduco,ediverdeargentosuquella inferioreper

densipelipeltatibianco-argenteimistiapeliferruginei.Fioripiccolissimi(2,5-3,5mm),

precoci,senzapetali,compaionoconleprimefogliesuiramidell'annoprecedente;fiori

maschili sessili, riuniti in corti racemi amentiformi, con perigonio ovato-orbicolare,

concavo,compostoda2tepalisaldatiper1/4dellalorolunghezza,copertidapelipeltati

brunastriebianchi;fiorifemminilipedicellati,solitari,oinpiccoliracemipauciflori,con

perianziotubuloso,biloboall'apiceecopertocompletamentedapelipeltatibrunastri.

Stami4.Ovarioseminiferounilocularecon1stiloexertoastimmaclavato.Ilfrutto(4-8

x 2-6 mm) è una pseudo drupa giallo-arancione, ovoide o subglobosa, avvolta dal

mesocarpocarnosoesuccoso.Semeunico,ovoide,dicolormarroneconguscioduro,

osseo.Impollinazione:anemofila

Numerocromosomico:2n=24

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Tipocorologico:Eurasiatica-Eurasiaticheinsensostretto,dall'EuropaalGiappone.

Habitat: Luoghi selvatici sassosi, greti e sponde dei fiumi, pendii franosi, calanchi,

preferibilmentesusubstratocalcareo,da50a1700ms.l.m.

Etimologia:Ilnomedelgenerederivadalgreco'hippophaés,-éos',giàinDioscoridee

Plinio nome di una pianta spinosa che vive in ambienti marini e arenosi. 'Hippos',

(=cavallo),inclusonelnome,potrebberiferirsialfattocheperlopiùinCinaeMongolia

siusavapulireilmantellodeicavalliconilsuccodeifruttidiquestapiantaperrenderlo

lucidoebrillante.L'epitetospecificodall'aggettivolatino'fluviatilis'(>'fluvius',fiume),

inallusioneall'ambientedicrescitadellapianta.

Proprietà ed utilizzi:

specie commestibile

officinale. I frutti sono

commestibili e

contengono acido

malico ed una elevata

quantitàdivitaminaCe

provitamina A

(carotene), sono

leggermente acidi, aromatici ed hanno proprietà astringenti e purificanti per cui

vengonospessoutilizzatineiprodotticosmetici.Isiberianiliconsumanoconilformaggio

eillatteeinNepalvengonoconsumaticrudi,sottaceto,oppureinconserva.Daifrutti

maturi si ottengono anchemarmellate rustiche, sciroppi e tisane. I frutti immaturi

vengonoimpiegatianchepercurarediarreaedissenteriaepossonovenireapplicatiper

arrestarepiccoleemorragie.Irami,lefoglieelaradiceproduconouncolorantegiallo.

Vieneanchecoltivatocomepiantaornamentaleperisuoifruttivistosichepersistono

perlungotempodopolacadutadellefoglieeperconsolidarependiifranosieterreni

arenosicostieriinquantosopportabenelasiccitàelasalinitàdelledunedeilitorali.

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ArtemisiaannuaL.

Asteraceae

Assenzioannuale,Artemisiaannuale

FormaBiologica:Terofitescapose.Pianteannuecon

assefioraleallungato,spessoprivodifoglie.

Descrizione: Pianta erbacea annua alta 50 - 150

(200) cm, ± glabra, fortemente aromatica e con

presenza di cellule filamentose (tricomi). Radice

fittonanteconfilamentilaterali.

Fusto eretto, ramoso sin dalla base o talora

monocaule, cilindrico, striato e arrossato nella parte mediana e terminale (tutta la

piantaconl'età).Fogliepiùomenotomentosenellapaginainferiore,verdeintensoin

quellasuperiorechepresentaanchepunteggiatureghiandolari;2-3pennatosettecon

contornotriangolare3-5(10)x2-4cmebordilievementerevoluti,rachidefogliare

strettamentealato,ilobisonostrettie±dentati,picciolo1-2cm;lefogliepostenella

parte mediana e apicale sono 1 - 2 pinnato partite. Infiorescenza formata da una

pannocchiaterminaleefogliosadicapolinipenduli15-20cm;capolini1,5-2,5mmdi

diametro,bratteeembricatediformalanceolata,dicolorepaglierinoeconnervatura

centraleverde-ialino,nonsuperantilacorolla,peduncolomoltocorto.Fiori,pentameri,

ermafroditi compostidaunacorolla tubolareattinomorfadi1,5mm,di coloregiallo

paglierino o scuro, simpetala, margine pentalobato nei fiori ermafroditi interni e

bilobato in quelli femminili esterni. Stami 5; antere saldate tra loro, stimma

profondamentebifido;ovario infero,bicarpellareeuniloculare. Il fruttoèunachenio

ellittico-ovoidalesenzapappo.Seminumerosiemoltopiccoli.

Tipocorologico:Eurasiatica.-Eurasiaticheinsensostretto,dall'EuropaalGiappone.

Habitat:Chiariediboschiinambienti,umidi,scarpate,rivefiumi,ruderi,terrenisabbiosi

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oghiaiosida0a500ms.l.m.

Etimologia:L'etimodiquestapiantaèmoltocontroversoperchéesistonopiùipotesi,c'è

chisostienechederividalnomedellamogliedelreCariaMausolo(300a.C.),altri lo

fannorisalireaArtemidedeadellacacciaedaltriancoradalgreco"Artemes"="Sano"

inrelazioneallesueproprietàmedicinali.L'epitetodellaspecieèchiaramenteriferito

alladuratavegetativa.

Proprietàedutilizzi:specieofficinale.CometutteleArtemisieanchequestaèpresente

nella medicina popolare specialmente come antispasmodica, per regolare i disturbi

mestruali,comediuretica,emmenagoga,sudoripara,digestiva,carminativaIlprincipio

attivo, "l'artemisinina" è secreto dai "tricomi ghiandolari" (peli ghiandolari) presenti

nellefoglieinfatti,quellestazionidiA.annuachenonpresentanotalicaratteristichenon

producono questo principio attivo o ne è scarsamente presente. L'Artemisia viene

utilizzataanchenellaproduzionediliquori,inmodoparticolareil"vermouth".

In veterinaria i preparati della pianta sono utilizzati come antielmintici, contro gli

strongili intestinali specialmente negli ovini, dando risultati soddisfacenti (riduzione

delleuovadeiparassiti).Lasomministrazionediestrattid’assenzio,èrisultataefficace

anche contro i cestodi comeMonezia spp. nei ruminanti, e contro gli ascaridi negli

avicoli. Infine, sono stati segnalati buoni risultati nell’impiego della pianta nel

trattamento delle patologie parassitarie del sangue, in associazione all’utilizzo del

tabacco quale pianta repellente gli ectoparassiti vettori degli agenti eziologici in

questione. L’assenzio viene impiegato come antiparassitario, specialmente nei

ruminanti.Neiboviniè impiegatocomerepellentecontro lamoscadelcorno: la sua

azionediminuisce lacaricaparassitariaedèemolliente,alleviandoglieffetti irritativi

causatidalparassita.

Tossicitàedeffettisecondari:Unusosconsideratodell’assenzioedeisuoipreparati,sia

come durata che come posologia, può dar luogo a turbe digestive, urinarie e

neurologiche. Un componente dell’olio essenziale, il tuione, è dotato di effetti

neurotossici: per questa ragione, è da sconsigliare l’uso dell’olio essenziale puro. La

piantanon vautilizzata in gravidanza, durante l’allattamento, in etàpediatrica enei

soggetticon ipersensibilitàdaAsteraceae.Comeper tutte lepiantericche inprincipi

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amari, il suousoècontroindicatonei casidiulceragastricaeduodenale.Sonostate

segnalate, infine, possibili interazioni nei confronti di terapie ormonali e possibile

potenziamentodeifarmacipsicostimolanti.

Curiosità:QuestapiantaoriginariadallaCina,diffusapoiintuttoilmondo,deveilsuo

interesseprincipalmente alla guerranelVietnamperchéutilizzatadaiVietcongnelle

zone umide e paludose di quelle foreste come antimalarico, mentre gli americani

avevanoadisposizione ilchinino.L'inputalsuostudiofudatodallarichiestadiaiuto

fattadaHo-Chi-MinaMaoTseTungcheordinòdiapprofondireglistudisuquestapianta

perchédasempreusatanellamedicinapopolarecinese.Nel1971siscopreilprincipio

attivochelarendecosìefficacenelbloccaregliattacchidimalaria"l'artemisinina"tralo

scetticismodeglistudiosidelmondooccidentale.Eraingradodicurarepersinoiceppi

malariciresistentiallecureconilchinino.Solonel1982icinesifeceropartecipeilmondo

occidentale di tale scoperta (era al tempo di Den Xiaoping) con una relazione della

ricercatriceYou-YouTuchesvelòcheilprincipioattivosepresoindecottoperdevaquasi

tutta la sua

potenzialità

mentre,sesi

usava il suo

succofresco,

questoerain

grado di

debellare la

febbre

malarica.

Conl'avventodella"politicadelPing-Pong"anchegliamericanipoteronoavereaccesso

aquestistudi,rendendoilprincipioattivomenotossicoeusatoinsiemeauncocktaildi

altremedicinepermigliorarnel'assorbimento.

La Malaria oggi è una malattia molto frequente in Africa, miete migliaia di vittime

specialmente tra ibambini. Lapovertàdelleeconomiedeipaesi interessati aqueste

epidemie, non danno la possibilità di accedere allemoderne terapie perché troppo

costose,quindil'Artemisinaèquasil'unicopresidioabassocostocuipossonoaccedere.

Disgraziatamente,perloro,questapiantastentaavegetareneipaesiaclimacaldo-secco

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quindidevonoapprovvigionarsidaaltristati(PaesinelNord-Africa,Asia,EuropaeNord

America) che la possono produrre e vendere a prezzo calmierato per l'intervento

dell'OMS.

In Italia questa pianta cresce rigogliosa in tutti quegli ambienti umidi, specialmente

lungolerivedifiumietorrentiolaghitantodadiventareinvasiva.

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MeliaazedarachL.

Meliaceae

Alberodeirosari,Sicomorofalso

Forma Biologica: Fanerofite arboree.

Piantelegnoseconportamentoarboreo.

Descrizione: Albero deciduo di media

grandezza,achiomaespansa,altofinoa

10-15m,dirapidacrescitaecheproduce

facilmenterigettibasali.Ramiflessibilie

moltofragili,pubescentidagiovani,con

evidenticicatricifogliari.Gemmepiccole,

arrotondate.Cortecciabruno-grigiastra,solcatasfaldatalongitudinalmenteconl'età.Il

legno è tenero con alburno bianco-giallastro e il durame di color mogano. Foglie

spiralate, glabre, verde scure, lunghe 20-40 cm, molto variabili nella forma,

generalmente bipennate, con segmenti opposti a numero impari, ovali o lanceolati,

acuminatiall'apiceconmarginedentellato-crenulatoodintero.Infiorescenzaraccoltain

ampiapannocchiaascellare,eretta,suunlungopeduncolo(finoa17cm)tomentoso,

connumerosipiccolifioriermafroditi,attinomorfi,moltofragranti.Calicegamosepalo

con5dentiovati,pubescentiall'esterno,acuminatiall'apice.Corolladicolorelilla,con

5 petali obovato-spatolati e patenti, di 0,9-1,3 cm. Stami saldati in un lungo tubo

purpureo-scurodi7-8mma10-12coste,circondante lostilo,pubescente inbassoe

provvistodi 10 antere gialle.Ovario supero, globoso, provvistodi 4-8 logge; stimma

capitato. Il frutto è una piccola drupa subglobosa di 0,8-2,5 cm, gialla a maturità,

contenenteunnocciololegnoso,foratoall'apice,con4-8costelongitudinaliecon4-8

loculiciascunodeiqualicontieneunsemefusiformedicirca6mm.Ifruttipersistono

sull'alberopertuttol'inverno.

Impollinazione:entomogama.

Numerocromosomico:2n=28

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Tipocorologico:Asiatica-Piantadelcontinenteasiatico.

Distribuzione in Italia: Neofita talvolta invasiva, originaria dell'India, della Cina

occidentaleedell'Himalaya,coltivataenaturalizzatanell'Europamediterraneafinoai

BalcanielaTurchia.

Habitat:terrenibendrenatiericchidielementinutritiviconPHdabasicoalneutro,da

0acirca200-300ms.l.m.Specietermofilaedeliofila.

Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco 'melia', frassino, in allusione per la

somiglianzadellefoglieconquelledelfrassino.IlnomefuadottatodaLinneo(1737)in

sostituzionediAzedarachdiTournefort.L'epitetospecifico'azedarach'èprobabilmente

unnomedatodaimediciarabinelMedioevoperleproprietàmedicinalidellapiantae

cheoriginariamentesignificherebbe'alberochelibera'.

Impiego terapeutico: emmenagoga, insetticida, vermifuga, antivirale, antimicotica,

acaricida.

Uso umano: l’albero dei rosari è tradizionalmente utilizzato per uso topico per il

trattamentodiforuncolosi, forforaedellascabbiaerappresentaunrimedionaturale

candidato alla valutazione sperimentale come prodotto antiparassitario nell’uomo e

nell’animale.

Usoveterinario:studicondottiinvitrohannodimostratol’efficaciadiestrattidelladrupa

dell’albero come antielmintico; in particolare, nei confronti della Taenia solium

(responsabile cisticercosi suina), del Bunostum trigonocephalum e del

Oesophagostomum columbianum, responsabili delle gastro-enteriti parassitarie nei

piccoliruminanti.

Tossicitàedeffettisecondari:alcuniestrattie/ocompostidideterminatibiotipi/varietà

dell’alberodarosarisonoconsideratitossiciperimammiferi;dasegnalareilfattochela

tossicità varia in funzione della regione geografica nella quale l’albero cresce; per

esempio,latossicitàdeifruttidellavarietàaustraliananonèstataosservatanellavarietà

argentina.Tuttelepartidellapiantasonopotenzialmentevelenoseseingerite.Isintomi

dell’avvelenamentocompaionodopopocheoredall’ingestioneeincludono:debolezza,

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perditad’appetito,vomito,stipsiodiarreaconfecisanguinolente,doloridistomaco,

congestionepolmonare,paralisicardiaca,rigidità,atassia.Lamortepuòsopraggiungere

dopocirca24ore.Ciònonostante,sonostaticondottidifferentistudisuglieffettidegli

estrattidell’alberochenehannodimostratol’attivitàantimicoticaeantivirale,l’efficacia

neiconfrontidiTriatomainfestans-insettoematofago,vettoredellaMalattiadiChagas,

le proprietà insetticide, e l’azione larvicida nei confronti della zanzara vettore del

Dengue.

Curiosità:Ifruttinonsonotossicipergliuccellichesenecibanoecosìcontribuiscono

alladisseminazionedeisemicheunavoltatransitatitramiteilloroapparatodigerente

germoglianofacilmente.

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Aloespp.

Aloeaceae,Asphodelaceae

Formabiologica:fanerofita,

piantalegnosacongemme

svernantiposteapiùdifra25cm

dalsuolo.

Descrizione: pianta succulenta,

perenneaportamentoarbustivo,

alta fino ad 1 m. Le foglie sono

disposteaciuffo,semplici,lunghe

40-60cm,lungamentelanceolate,

con apice acuto, presentano

cuticola molto spessa e sono

carnoseacausadegliabbondanti

parenchimiacquiferipresentiallorointerno;presentanospinesololungoimargini.Lo

scapo fiorifero si innalzadal centrodelle foglie ed è costituitodaun’infiorescenza a

racemo conasse ingrossato, di coloredal giallo al rosso. È unapianta autosterile, si

riproduce quindi solo con l’impollinazione incrociata. I frutti sono costituiti da una

capsulaloculicida.

DistribuzioneinItalia:ItaliameridionaleeGrecia.Nelmondo,l’aloeècoltivatainAfrica,

Australia,USA,Messico,Centroamerica,Russia,Giappone, Israele.Lapiantapredilige

unclimacaldoesecco.

Principi attivi: aloina, barbaloina, aloe emodina, acemannano, resine, polisaccaridi,

lecitine,traccediolioessenziale,amminoacidi,steroli,enzimi,principiamari,lipidi.

Proprietà: immunomodulante; tonico-digestiva, colagoga e lassante; cicatrizzante,

emolliente; antiflogistica, analgesica, antipiretica, antimicotica, fungicida,

batteriostatica;emostatica;disintossicante.

Impiegoterapeutico:

Usoumano:l’aloeèparticolarmenteindicatonellastipsicronicaequandorisultiutile

un’evacuazione con feci molli (Campanini, 2004). Sfruttando l’azione

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immunostimolante, la pianta viene attualmente impiegata nella prevenzione degli

effetti iatrogeniradio-chemioterapicienellemalattie infettive.Perusoesterno, ilgel

vieneimpiegatoneltrattamentodiustioni,dermatiti,acne,afte,ferite; inoltre,viene

segnalataunacertaefficacianellacuradicongiuntivitidivariaeziologia.

Usoveterinario:l’aloeèrisultatoefficacenelcontrastareleformeleucemichenelcane

e nel gatto e nel ridurre l’effetto carcinogenico a carico degli epatociti indotto da

sostanze chimiche (Rondini et al., 2000). Nei bovini, viene utilizzato sotto forma di

cataplasma, anche per il trattamento di lacerazioni e vescicole della mammella,

l’applicazionedelrimedioèeffettuataimmediatamentedopolamungituraper5giorni

o fino alla guarigione. L’aloe spp. viene, inoltre, utilizzato: nella prevenzione d’

intossicazioni alimentari nei bovini, nel trattamento contro zecche e pidocchi negli

avicoli e come antielmintico (nematodi intestinali e tenie) in diverse specie nel

trattamentodisupportodellamalattiadiNewcastleneipolliedellaBabebiosineibovini,

nelcasodiinfezionioculari,incasodienteritidivarianaturaedisordinigastrici,enei

casidipartidistocicieritenzioneplacentarianeibovini.

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