Corso di Economia dell’ICT - uniroma2.it · [Rec.03] Network Aspects Aspetti di rete che...
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Corso di Economia dell’ICT
Università di Roma Tor Vergata
Dipartimento di Ingegneria Elettronica
“Tecnologie fisse e wireless”
A.A. 2009-10
1Prof. Francesco Vatalaro
Contenuti della lezione
• 1 – INTRODUZIONEo La rete di TLC
• 2 – LE TECNOLOGIE DI RETE FISSAo Tipi di rete
o Rete d’accesso italiana e evoluzione
• 3- LE TECNOLOGIE DI RETE MOBILE E WIRELESS• 3- LE TECNOLOGIE DI RETE MOBILE E WIRELESSo Il wireless dalle reti geografiche all’interfaccia con l’individuo
o Tecnologie wireless di comunicazione
o Tecnologie wireless di sorveglianza e controllo
• 4 - ARCHITETTURE DI RETE: STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVEo Topologie di rete
o Architetture wireless
o Convergenza delle tecnologie di accesso
o Evoluzione delle reti verso soluzioni convergenti fisso-mobile
Prof. Francesco Vatalaro 2
Evoluzione delle TLC e dei servizi
Introduzione alle TLC
4
Ruolo delle TLC
Evoluzione delle TLC e dei servizi
Organismi di standardizzazione
Rete di TLC
• Commutazione di
circuito
• Commutazione di
pacchetto
5
Esempio di rete di TLC
Instradamento della chiamata telefonica(commutazione di circuito)
Gerarchia della rete telefonica
Struttura generica di rete di TLC
6
• Backbone (nucleo di rete) - ottica
• Rete metro - ottica
• Rete d’accesso – rame, ottica, wireless, etc.
Rete di trasporto e di accesso
• Rete di trasporto
• Rete metropolitana
• Rete di accesso
Roma, 04/12/2007 8
Centrale locale
Rete d’accesso
Tipi di rete di TLC
Rete internazionale
• Reti pubbliche di TLC
o Rete telefonica (PSTN)
o Rete telefonica mobile
o PDN
o ISDN
o Internet
o Reti radio/televisive (broadcast) 10Esempio: ISDN
Rete internazionale
Trasmissioni analogiche e digitali
Segnale analogico su rete telefonica analogica
Segnale digitale su rete telefonica analogica
11
Conversione A/D e D/A
Segnale digitale su rete dati (digitale)
La rete di accesso di Telecom Italia
Prof. Francesco Vatalaro 12
La rete fissa di Telecom Italia è composta da collegamenti per 104 milioni di chilometri aggregati in cavi con un tracciato complessivo di circa 575mila km, metà dei quali portati su rete aerea da un’infrastruttura di circa 9 milioni di pali; comprende inoltre circa 3,8 milioni di distributori e 140mila armadi ripartilinea esterni e termina su circa 10.400 permutatori di centrale
Regolamentazione dell’accesso
ALTERNATIVE DI LOCAL LOOP UNBUNDLING (LLU)
RETE D’ACCESSO IN RAME
Prof. Francesco Vatalaro 13
SPETTRO DSL
RETE D’ACCESSO IN RAME
Evoluzione della rete d’accesso
Penetrazione progressiva della fibra ottica nella rete di accesso
Prof. Francesco Vatalaro 14
La diffusione della multimedialità sta facendo crescere le esigenze di banda già in partenza dalle terminazioni di utente e oramai è opinione diffusa che la tradizionale rete d’accesso in rame non sarà presto più in grado di far fronte alle nuove esigenze. E’ quindi indispensabile realizzare una nuova rete di accesso in fibra ottica (NGAN).La maggior parte degli operatori telefonici tradizionali nel mondo prevede che la rete di accesso in rame sia sostituita gradualmente con quella in fibra ottica passando dalla configurazione attuale FTTE (fibra in centrale) alla FTTH (fibra in casa). Tuttavia possono essere sviluppate anche soluzioni intermedie con una penetrazione più graduale della fibra nell’ultimo miglio, FTTCab (fibra al cabinet stradale), FTTC (fibra al marciapiede o “curb”), FTTB (fibra all’edificio o “building”).
Wireless: applicazioni presenti e futureWireless nelle reti di comunicazione• Infrastrutture di base per assicurare la connettività
• Comunicazioni persona-persona (P2P), persona-macchina (P2M) e macchina-macchina (M2M)
• Flessibilità di impiego nelle reti di trasporto e nelle reti di accesso
• Rapida riconfigurazione delle connessioni
• Scalabilità delle reti e del traffico
Wireless nelle reti di sorveglianza e controllo• Ancora poco diffuse ma numerose applicazioni nel futuro (automazione delle attività umane, del
controllo a distanza dei processi e dei sistemi, della supervisione dell’ambiente,…)controllo a distanza dei processi e dei sistemi, della supervisione dell’ambiente,…)
• Largamente basate sulla connessione in rete tra sensori e sul collegamento tra questi e centri di controllo dedicati
• I tempi dipendono dall’avvento delle tecnologie pervasive
Concetto di “spazio individuale”
17
Confronto TLC fisse e wireless
Prof. Francesco Vatalaro 18
Confronto dei valori di bit-rate per utente con tecnologie cablate e wireless
Caratteristiche delle reti wireless
Reti wireless WAN MAN LAN PAN BANApplicazione Reti cellulari Reti di trasporto e
backbone per le reticellulari
Reti interne agli edifici
Rimpiazzo deicavetti e piccolereti
Reti didispositivid’utente
Distanza/ Anche Finoa qualche Finoal Fino ad alcuni Centimetrio Distanza/Copertura
Anchecentinaiadi km
Finoa qualchedecina di km
Finoal centinaiodi metri
Fino ad alcuni metri
Centimetrio meno
Larghezza dibanda
Dai kbit/s ai Mbit/s
Dai Mbit/s alle decine di Mbit/s
Decine di Mbit/s
Da centinaia di kbit/s ai Mbit/s
Fino a qualcheMbit/s
Esempi disistemistandardizzati
GSM/UMTS WiMAX Wi-Fi Bluetooth Non disponibili
19
Classificazione delle reti wireless
Low data rate, LDR• Applicazioni per il controllo remoto, per
la localizzazione e per l’identificazione
• Velocità fino a qualche centinaio
di kbit/s
Medium data rate, MDR• Applicazioni di cable replacement• Applicazioni di cable replacement
• Velocità fino a qualche Mbit/s
High data rate, HDR• Sostituzione della rete locale (Ethernet)
cablata
• Velocità anche oltre 10 Mbit/s
Very high data rate, VHDR• Distribuzione di video ed audio ad alta
qualità (broadcasting HDTV)
• Velocità fino a 100 Mbit/s
20
Sistema WiMAX e sue caratteristicheWiMAX IEEE 802.16-2004 IEEE802.16-2005
Num. profili 5 1
Bande freq. “licensed”, da 2 a 11 GHz “licensed”, 2 - 6 GHz
Canale/MHz 1,75 ; 3,5 ; 7,0 ; 10,0 ; 20,0 1,25 ; 5,0 ; 10,0 ; 20,0
Duplex FDD/TDD FDD/TDD
Accessomultiplo
TDMA, OFDMA TDMA, SOFDMA
Tecn. trasm. OFDM (256 sottoportanti)SOFDMA (512, 1024
sottoport.)
• Accesso wireless a larga banda per l’ultimo miglio
• Vantaggi:– Costi ridotti– Flessibilità nell’erogazione
del servizio – Rapidità di installazione
{ {
Accesso (punto-multipunto)
Backhaul(punto-punto)
POP
Anello in fibra
CPE
SRB
Tecn. trasm. OFDM (256 sottoportanti)sottoport.)
Mod./cod. AMC (Mod.: QPSK, 16-QAM, 64-QAM Cod.: diversi rate n/k)
QoS Sì Sì
Mobilità No Sì
Copertura radio
Fino a 10 km Fino a 10 km
Throughput
Max teorico: 20 Mbit/s (LOS e canale di 10 MHz)
Fino a 50 Mbit/s (Fino a circa 1 km, velocità max
60 km/h)4 Mbit/s fino a 5-6 km (LOS e
canale di 3,5 MHz)
1 Mbit/s fino a 1 km (NLOS)
– Rapidità di installazione
• Architetture: PMP, Mesh
21
Sistema WiFi e sue caratteristicheWi-Fi
Std. IEEE802.11b/g 802.11a
Banda di frequenza (GHz)
2,4 – 2,48355,150-5,250 e
5,470-5,725
Larghezza del canale20 MHz (Parz.
Sovrap.)20 MHz (non
sovrap.)
Numero di canali 13 19
Duplex TDD
• Prolungamento wireless della rete LAN
• Accesso Internet ad utenti business in luoghi pubblici
• Standard IEEE 802.11x– modalità ad hoc
APA APB
TB1TA1
TA2 Rete ad-hoc
Rete infrastrutturata
SISTEMA DI DISTRIBUZIONE
BSS-A
BSS-B
BSS-C
TC1
TC2
TB2
INTERNET
Legenda:BSS: basic service setAP: access pointT: terminale
Duplex TDD
Accesso multiplo CSMA/CA
Modulazione DSSS/OFDM OFDM
Qualità di servizio No
Mobilità No
Copertura radio (indoor)
Fino a 100 m
Potenza max (dBm) 20 30
Ritmo binario (Mbit/s)11 (std. “b”) / 54
(std. “g”) 54
– modalità ad hoc– modalità infrastrutturata
(Distribution system, Access point)
22
Evoluzione degli standard IEEE 802.11
Standard Status Commenti802.11 “legacy” Approvato (1997)
-obsoleto-• La prima versione dello standard 802.11 (anche chiamato "802.1y")• Specificava valori di ritmo binario tra 1 e 2 Mbit/s• Utilizzava trasmissioni all’infrarosso e le onde radio a 2,4 GHz
802.11b Approvato (1999, 2001)
• Opera nella banda non soggetta a licenza dei 2,4 GHz (ISM)• Ritmo binario massimo teorico: 11 Mbit/s• Massimo ritmo binario pratico: 5,9 Mbit/s in TCP e 7,1 Mbit/s in UDP• Fino a pochi anni fa unica versione disponibile in Italia
802.11a Approvato (1999) • Opera in banda a 5 GHz• Ritmo binario nominale 54 Mbit/s, praticamente disponibile circa 20 Mbit/s
802.11g Approvato (2003) • Nuova modulazione per raggiungere valori nominali di ritmo binario di 54 Mbit/s a 2,4 GHz, mantenendo la compatibilità con i dispositivi 802.11b
802.11f Approvato (2003) • Per la gestione della connessione WLAN tra apparati di diversi costruttori 802.11f(raccomandazione)
Approvato (2003) • Per la gestione della connessione WLAN tra apparati di diversi costruttori • Implementa il protocollo IAPP (Inter Access Point Protocol)
802.11i Approvato (2004) • Meccanismi di sicurezza per autenticazione, controllo dell’accesso e cifratura dei dati nel canale radio• Usa 802.1X come architettura di autenticazione, la gestione dinamica delle chiavi di cifratura, e supporta AES come algoritmo di cifratura
802.11e Approvato (2005) • Introduce il supporto alla Qualità del Servizio (QoS) a livello MAC• Permette di differenziare il servizio offerto alle applicazioni voce, dati e multimediali
802.11k In corso(previsto nel 2007)
• Fornisce informazioni per scoprire il migliore AP disponibile per migliorare la distribuzione del traffico nella rete (Radio Resource Management)
802.11n In corso • Estensioni a PHY e MAC per reti wireless metropolitane. • Throughput d’utente circa 250 Mbit/s (ritmo binario effettivo 100 Mbit/s)• Include la tecnologia MIMO (multiple-input multiple-output)
802.11r In corso • Per consentire la connettività a bordo di veicoli con handover veloce tra una stazione radio base e un’altra (necessario prevalentemente per il VoIP)
802.11s In corso (previsto nel 2008)
• Per un’architettura mesh che supporta comunicazioni broadcast, multicast e unicast in una rete cooperativa di access point autoconfiguranti (Extended Service Set Mesh Networking)
802.11p In corso (previsto nel 2009)
• Standard WAVE (Wireless Access for the Vehicular Environment) per il supporto dei sistemi di trasporto intelligenti (scambio dati tra veicoli ad alta velocità e tra questi e le infrastrutture stradali)
Roma, 04/12/2007 Prof. Francesco Vatalaro 23
IL SISTEMA GSMSigla Nome della Raccomandazione Contenuti[Rec.00] Preamble Preambolo alle Raccomandazioni GSM
[Rec.01] General structure Struttura generale delle raccomandazioni, descrizione di una rete GSM, raccomandazioni associate, vocabolario, etc.
[Rec.02] Service Aspects Aspetti relativi al servizio: tipi e uso dei servizio, tipi e caratteristiche dei terminali, aspetti relativi a licenze e abbonamenti, come pure alle tariffazioni internazionali, etc.
[Rec.03] Network Aspects Aspetti di rete che includono le funzioni e l'architettura di rete, l’instradamento della chiamata al terminale, le prestazioni tecniche, gli obiettivi di disponibilità e affidabilità, le procedure di handover e di registrazione della localizzazione, nonché la ricezione discontinua e gli algoritmi di crittografia.
[Rec.04] Mobile/Base station interface and protocols Aspetti di interfaccia e protocolli fra parti fissa e mobile del sistema, tra cui le specifiche di strato 1 e 3 del sistemi OSI.
[Rec.05] Physical layer on the radio path Aspetti di strato fisico del collegamento radio, incluse questioni di multiplazione e accesso multiplo,
Prof. Francesco Vatalaro 24
[Rec.05] Physical layer on the radio path Aspetti di strato fisico del collegamento radio, incluse questioni di multiplazione e accesso multiplo, modulazione e codifica di canale, trasmissione e ricezione, controllo di potenza, assegnazione delle frequenze e aspetti di sincronizzazione.
[Rec.06] Speech coding specifications Aspetti relativi alla codifica vocale, tra cui quelli funzionale, di calcolo e di procedure di verifica per il codec vocale e relativi alla rivelazione dell’attività vocale (VAD) e ad altre caratteristiche opzionali.
[Rec.07] Terminal adaptors for MSs Adattatori di terminale mobile, compresi i casi dei modi a circuito e di pacchetto, nonché i servizi di trasmissione dati in banda vocale.
[Rec.08] Base station (BS) and mobile switching centre (MSC) interface
Aspetti di interfaccia tra la stazione base e il centro di commutazione mobile e funzioni di transcodifica.
[Rec.09] Network interworking Aspetti di interlavoro della rete con la rete telefonica pubblica commutata (PSTN), con la rete di servizi digitali integrati (ISDN) e con le reti dati a pacchetto.
[Rec.10] Service interworking, short message service. Aspetti di interlavoro dei servizi e servizio di messaggistica breve.
[Rec.11] Equipment specification and type approval specification
Aspetti di specifica degli impianti e di omologazione per quanto riguarda gli organi dell’interfaccia radio e del nucleo di rete del sistema, nonché del simulatore del sistema.
[Rec.12] Operation and maintenance Aspetti di esercizio e manutenzione, compresa la tariffazione del cliente, del traffico di routing e di amministrazione, nonché quelli relativi alla manutenzione degli organi di rete.
Famiglia HiperLAN
Hiper* Servizio Vel.(Mbit/s)
Freq (GHz)
Dist. Mod. Accesso Commenti
Comunicaz. tra FSK, EY-NPMA - Rete flessibile senza struttura
Un’architettura di riferimento
*LAN/1 Comunicaz. tra terminali portatili 20 5 50 m
FSK, GMSK
EY-NPMA
(garantisce poche coll)
- Rete flessibile senza struttura cablata
- servizi multimediali
*LAN/2 Comunicaz. in uffici, scuole, hot-spot 54 5 100m
BPSK, QPSK, 16QAM, 64QAM
TDMA
- Garanzia di QoS
- interconnessione con reti IP, ATM, UMTS
*ACCESS Accesso PMP (traffico tra edifici stessa azienda)
120 26, 28, 32, 48
Grandi dist.
TDD, FDD, H-FDD con canali di 28 MHz
- Alternativa alla xDSL
- Rapida installazione
- Meccanismi di sicurezza
*MAN Accesso wireless a larga banda 63
2 – 11 (princ. 3,5)
2-4km (NLOS)
<10km(LOS)
OFDM
- Garanzia di QoS
- Categorie di serv.
- Meccanismi di sicurezza
- Configurazione Mesh
26
Sistema UMTS
U-MSC
HLR
VLR
RNC
NODE B UTRAN
NODE B
NODE B
PSTN/ISDN
Iu
CS
Iu
PS
Iub
Iub
Iub
Gs
uU
urI
U-GMSCU-MSCU-MSC
HLR
VLRVLR
RNC
NODE B UTRAN
NODE B
NODE B
PSTN/ISDNPSTN/ISDN
Iu
CSI
u
CS
Iu
PSI
u
PS
Iub
Iub
IubIub
Gs
Gs
uUuU
urI
U-GMSC
U-SGSN
ACCESS NETWORK CORE NETWORK
RNC
NODE B
UTRAN
NODE B
U-GGSNPacket networks
Iu
PS
Iu
CSIub
Iub
Gn
UEU-SGSN
ACCESS NETWORK CORE NETWORK
RNC
NODE B
UTRAN
NODE B
U-GGSNU-GGSNPacket networks
Iu
PSI
u
PS
Iu
CSI
u
CSIubIub
IubIub
Gn
Gn
UE
• Specifiche elaborate dal 3GPP• Tecnica di accesso: CDMA• Velocità da poche decine di kbit/s fino a centinaia di kbit/s• Con HSDPA velocità fino a 5,4 Mbit/s in dowlink• Con HSUPA velocità fino a 1,4 Mbit/s in uplink
27
Sistema UMTS: le “femtocelle”
Piccole BTS per l’interfaccia con le reti broadband
(xDSL/cable modem) in ambienti indoor
Vantaggi:
• migliore copertura indoor
• altissima capacità
• tariffazione “fissa” a casa
Roma, 04/12/2007 Prof. Francesco Vatalaro 28
Copertura “macro/micro” Copertura “femto”Femto BTS
(dimensioni di AP WiFi)
• tariffazione “fissa” a casa
• unico terminale (no “dual-mode”)
Sistema Bluetooth• Consente il collegamento locale senza fili di dispositivi portatili in modo semplice e
flessibile
• Modalità di connessione: Master/Slave, Piconet e Scatternet
• Protocollo di Service discovery per la ricerca di servizi nel proprio raggio d’azione
• Canali di 1 MHz, all’interno della banda 2,4-2,483 GHz, tecnica di accesso FHSS
• modalità di collegamento: ACL (723 kbit/s, link asimmetrico), SCO (64 kbit/s, link
bilanciato).
Classe di potenza Max potenza di uscita
Potenza di uscita nominale
Min potenza di uscita
Distanza
1 100 mW (20 dBm) N/A 1 mW (0 dBm) ~ 100 metri
2 2,5 mW (4 dBm) 1 mW (0 dBm) 0,25 mW (-6 dBm) ~ 10 metri
3 1 mW (0 dBm) N/A N/A ~ 1 metro
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Sistema DECT
• Telefonia digitale cordless
• Tecnologia di accesso radio a basso costo e
bassa potenza
• Roaming su altre reti quali GSM e UMTS
• DECT Packet Radio Service per il servizio
dati
o Flessibile
ParametroDECT profilo
CI/GAP
Banda di frequenza 1,880 – 1,900 GHz
Larghezza del canale 10 MHz
Numero canali 12
Duplex TDD
Accesso multiplo MC/TDMAo Flessibile
o Fino a 4 Mbit/s
o Supporta l’integrazione con Ethernet
Accesso multiplo MC/TDMA
Modulazione GFSK
Qualità di servizio Sì
Mobilità Sì
Copertura radio (indoor)
Fino a 300 m
Potenza max (dBm) 24
Ritmo binario (kbit/s) 32
30
Wireless Sensor Networks
• Elevato numero di nodi cooperanti (anche migliaia)
• Nodi autonomi e autoconfigurabili
• Basso consumo di energia
• Capacità di calcolo e sensoriali
• Alcuni standard WSN
o Zig Bee (IEEE 802.15.4) WSN: Schema di nodo sensoreo Zig Bee (IEEE 802.15.4)
o RFID (Radio Frequency Identification)
Prof. Francesco Vatalaro 31
WSN: Schema di nodo sensore
ALCUNI ESEMPI DI APPLICAZIONI�Monitoraggio ambientale per esigenze di prevenzione e di rivelazione�Agricoltura di precisione�Monitoraggio di strutture�Monitoraggio e automazione di ambienti�Controllo di inventario�Interazione persona-ambiente e assistenza per individui con speciali esigenze�Tracciabilità�Utilizzazione nell’industria per la difesa, per l’antiterrorismo, etc.
� Protocollo standard (IEEE 802.15.4) specifico per le WSN
� Protocollo d’accesso: DS-SS
� Frequenze: 2.4GHz e 868/915 MHz
� Capacità: 250 kbps a 2.4 GHz, 40 kbps a 915 MHz, 20 kbps a 868 MHz
� Range: 50m mediamente, tra 5 e 500m in funzione dei dispositivi e dell’ambiente
ZigBee
funzione dei dispositivi e dell’ambiente
� Basso consumo di energia
Strato fisico
Banda diFrequenza
Parametri di spreadingChip rate Modulazione
(kchip/s)
Parametri dei datiBit rate Modulazione
(kbit/s)
868/915 MHz
868-870 MHz 300 BPSK 20 BPSK
902-928 MHz 600 BPSK 40 BPSK
2,4 GHz 2,4-2,4835 GHz
2000 OQPSK 250 Ortogonale 16 liv.
32
Tipi di nodi ZigBee
Tre tipi differenti di dispositivi ZigBee:
• Coordinatore : in ogni rete ZigBee vi è un dispositivo coordinatore che memorizza le informazioni relative alla rete e funge da deposito per le chiavi di sicurezza
• Router : svolge funzioni di instradamento per gli altri nodi.
• End Device : possiede solo funzionalità per comunicare con il relativo nodo
Dispositivo con funzioni ridotte (RFD) Dispositivo con funzioni complete (FFD)
Limitato a uso in topologie a stella Supporta ogni tipo di topologia
Non assume funzioni di coordinatore Può essere il coordinatore della rete
Interagisce solo con nodi FFD Interagisce sia con altri FFD che con RFD
Semplice hardware – min RAM e ROM. Hardware più costoso
Alimentazione a batteria Alimentazione esterna
• End Device : possiede solo funzionalità per comunicare con il relativo nodo genitore (coordinatore o router); non può trasmettere i dati ad altri dispositivi.
33
RFID
Si compone di:
• Lettore ovvero la parte deputata
alla lettura dei dati, che include:o Antenna,
Reader
Power from RF field
ReaderAntenna
Reader->Tag Commands
Tag->Reader Responses
Antenna o Spira
Lettore
Comandi del lettore
Risposte delle etichette
Energia per l’etichetta
Sistema di identificazione automatico di prossimità Tecnologia abilitante per settori industriali e dei servizi
o Antenna,
o Ricetrasmettitore
o Decodificatore
• Tag o etichetta, ossia un traspositore a radiofrequenza programmato elettronicamente con un’informazione che lo identifica univocamente.
I Tag possono essere:
� Attivi - alimentati da batteria.
� Semiattivi - alimentati quando sono operativi
� Passivi - privi di batteria
Tags
RFID Communication Channel
Etichette
Canale di comunicazione
34
RFID: applicazioni e mercato
Bande di frequenza Caratteristiche Applicazioni tipiche
BASSA (100-500 kHz)
•Distanza di lettura da piccola a media•Poco costosi•Bassa velocità di lettura
•Controllo accessi•Identificazione degli animali•Controllo degli inventari
ALTA (10-15 MHz. 850-950 MHz)
•Distanza di lettura da piccola a media•Potenzialmente poco costosi•Media velocità di lettura
•Controllo accessi•Smart card
MOLTO ALTA •Distanza di lettura grande •Monitoraggio degli autoveicoli e dei treniMOLTO ALTA (2,4-5,8 GHz)
•Distanza di lettura grande•Costosi•Alta velocità di lettura•Richiedono propagazione in vista
•Monitoraggio degli autoveicoli e dei treni•Sistemi di pagamento pedaggio•Identificazione dei veicoli
(Fonte: T.Tambosso, Presentazione c/o Università di Roma Tor Vergata, 30/1/2007).
35
Wireless Sensor and Actor Networks
WSN: Il nodo sensore ha lo scopo
di monitorare una o più grandezze
fisiche e di instradare attraverso
la rete l’informazione acquisita
fino al centro di raccolta (sink)
WSAN: al gruppo di sensori e al
Prof. Francesco Vatalaro 36
(Fonte: F. Vatalaro, Notiziario Tecnico Telecom Italia, n. 2 - 2007).
WSAN: al gruppo di sensori e al
sink si aggiunge un numero
limitato di attori specializzati
nell’esecuzione di determinate
funzioni di intervento attivo
sull’ambiente
Topologie di rete e architetture wireless
• Architetture a singolo saltoo Architettura point multi-point, PMP, per servizi a larga banda (diffusione TV, accesso ad
Internet, etc.) a nodi fissi
• Architetture a salti multipli
o Reti wireless a rilancio � Estensione della copertura in aree geografiche ampie,
�Riduzione della complessità e costi del sistema in fase di avvio della rete.
o Reti wireless a magliao Reti wireless a maglia� Struttura di rete non pianificata
• Architetture “ad hoc”o Autonomia dalla rete dell’operatore di telecomunicazioni
o Riconfigurabilità, tolleranza ai guasti.
o Reti wireless fisse di sensori�Rete per trasmissione dati a bassa velocità
�Requisiti di scalabilità, risparmio energetico, basso costo, bassa complessità
o Reti mobili “ad hoc”o Capacità di trasmissione a larga banda.
o Adattabilità ad ambienti fortemente dinamici (ad es. situazioni di emergenza)
38Prof. Francesco Vatalaro
Convergenza e Tecnologie di Accesso
Hot Spot
Reti cellulari
Sistemi di distribuzione
2G-GSM
3G-UMTS
Possibili canali di ritorno
••••
•
•••
••••
DAB/DVB
WLAN
Sistemi di distribuzione
Reti cellulari
Hot Spot
Nomenclatura
Seamlesso Transito tra punti di accesso continuo e
trasparente all’utente
Handovero Insieme di funzionalità che assicurano il
transito trasparente durante la chiamata (sessione)
o Handover orizzontale e Handover verticale
o Hard handover Soft handover Softer handover
L’utente deve poter accedere, ovunque si trovi, a servizi ed applicazioni tramite una o più tecnologie (WLAN, cellulari, cordless, xDSL), a seconda della loro disponibilità.� È necessario prevedere meccanismi e strategie di handover orizzontale e
handover verticale
Handover orizzontale interno al sistema Handover verticale tra sistemi
Personal Area Network
Infrastruttura fissa
•
•••
••
•••
WLAN ETSI BRAN
Personal Area Network
Infrastruttura fissa
HANDOVER VERTICALE
HANDOVER ORIZZONTALE
handover
o Handover reattivo, Handover proattivo
Roamingo accesso ai servizi senza continuità (implica
accordi tra gestori)
Rovingo riselezione di una rete di differente strato
tecnologico (es. da cellulare a Wi-Fi) in “idle mode”
39Prof. Francesco Vatalaro
Architetture di rete ibride
Internet“Tecnologie WiMAX e Wi-Fi integrate per
l’accesso alla rete Internet”
“Tecnologia WiMAX usata come backbone
della rete Wi-Fi per l’accesso a Internet”
Internet
40Prof. Francesco Vatalaro
Architetture di rete ibride
BTS WiMAX
Switch ottico
Anello ottico metropolitano
SRR WiMAX
802.16
Rete Mesh Wi-Fi
802.11TRU
“Integrazione di rete ottica con WiMAX e Wi-Fi”
41Prof. Francesco Vatalaro
Telefono
VoIP
Telefono
VoIP
Telefono
VoIP
Telefono
VoIP
Wireless
Router con
funzionalità Voice
Router con
funzionalità Voice
Voice Voice overover WiFiWiFi
VoIP over WLAN (VoWLAN)
Telefono VoIP
Wireless
Wireless
VANTAGGI
o Possibilità per l’utente di usare il proprio telefono VoWiFi (senza cambiare numero)� A casa
� In ufficio
� In qualsiasi hot-spot WiFi (aeroporti, alberghi, stazioni ferroviarie ed esercizi pubblici)
PROBLEMI
o L’introduzione di servizi VoWLAN (servizi real-time) richiede:� Supporto della piena mobilità (tempo di handover < 50ms)
� Meccanismi di gestione della Qualità di Servizio (QoS)
� Strategie di gestione della sicurezza
Scenario aziendale con accesso “VoIP over Wi-Fi”.
42Prof. Francesco Vatalaro
• Nuove versioni dello standard WLAN IEEE 802.11 approvate o in corso di approvazione
Voice Voice overover WiFiWiFi: : soluzioni a supporto dei nuovi servizisoluzioni a supporto dei nuovi servizi
Lo stato dell’arte degli standard IEEE 802.11
IEEE 802.11e (2005)Introduce il supporto alla QoS a livello MAC
IEEE 802.11f (2003)Consente la comunicazione tra AP (Access Point) WiFi di differenti produttori
IEEE 802.11k (2007) Migliora il Radio Resource Managment
IEEE 802.11r (in corso)Elimina la percezione della disconnessione durante gli handoverorizzontali (seamless handover)
43Prof. Francesco Vatalaro
• Paradigma per l’interoperabilità tra reti fisse, wireless e radiomobili, finalizzato alla:
o Realizzazione di una piattaforma unificata (voce, dati, video e servizi multimediali) basata su IP per una gestione integrata dei servizi
� Resource Management
� Network Management
Evoluzione delle Reti verso Soluzioni Convergenti Fisso-Mobile
Il concetto di “Next Generation Network” (NGN)
� Network Management
� Quality of Service Management
� Security Management
Semplificazione nello sviluppo dei nuovi servizi a larga banda
Riduzione di parte dei costi fissi di infrastruttura
“Evoluzione nelle reti dal modello verticale al
modello orizzontale”
44Prof. Francesco Vatalaro
Evoluzione verso scenari di convergenzaEvoluzione verso scenari di convergenzaArchitettura IMS (IP Multimedia System) – Paradigma “All IP”
Il paradigma della NGN si basa sulla piattaforma tecnologica standardizzata IMS,(vision 3GPP)
IMS è una architettura che consente di fornire servizi integrati, voce e dati, esclusivamente mediante rete a commutazione di pacchetto ed indipendentemente dal tipo di accesso (fisso o mobile)
L’architettura è basata sul protocollo Session Initial Protocol (SIP);L’utente si può connettere alla rete IMS mediante numerose soluzioni basate su IP (IPv6 o IPv4 )I sistemi telefonici non compatibili con IMS (come gli analogici POTS) possono essere supportati mediante gateway
“Struttura semplificata
dell’architettura IMS”
mediante gateway
45Prof. Francesco Vatalaro
• Iniziativa dei vendor GSM/UMTS (vision 3GPP di integrazione) o Soluzione nativa IMS per l’interoperabilità con le reti WiFi
Interoperabilità tra sistemi eterogeneiUMA (Unlicensed Mobile Access)
o Accesso al GSM/GPRS attraverso tecnologie radio che impiegano spettro non licenziato, quali Bluetooth ed IEEE 802.11 � Handover a livello di strato di collegamento
o Assenza di impatto sulle operazioni della Cellular RAN (spectrum engineering, cellplanning,…)
o Introduzione di nuovi elementi di rete (terminali multimodali, UNC)
46Prof. Francesco Vatalaro
Interoperabilità tra sistemi eterogenei
Intelligenza a strato di collegamento perottimizzare gli handovers tra media eterogeneiNuovi elementi di rete:
Standard IEEE 802.21 per la convergenza tra i sistemi della famiglia IEEE 802:
Nuovi elementi di rete:MTs (Mobile Terminals) multimodaliPoA (Points of Attachment) multimodali(base stations, access points)
Altre soluzioni di interoperabilitàMobile IP (MIP)Soluzione integrata MIP+SIP per la gestione di vari tipi di mobilità
Session, personal, service, ad hoc, mode mobility.
47Prof. Francesco Vatalaro