Corso Conduzione Generatori Vapore Lezione 2

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1 Conduzione dei generatori di vapore Lezione 2 Corso Avanzato a cura di Abaco Group s.r.l. Abaco Group

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Corso per generatori di vapore in accordo alla normativa italiana per il conseguimento della qualifica

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Conduzione dei

generatori di vaporeLezione 2

Corso Avanzatoa cura di Abaco Group s.r.l.

Abaco Group

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La Combustione

Abaco Group

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Generalità

La combustione è una reazione esotermica che

comporta l'ossidazione di un combustibile ad

opera di un comburente.

Gli elementi indispensabili sono:

- combustibile;

- comburente;

- fonte d’innesco.

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Triangolo della

combustione

COMBUSTIBILE

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Combustibile

Sostanza costituita essenzialmente da carbonio

C, idrogeno H e, in quantità minori, da zolfo S ed

altri componenti, che ha spiccata tendenza a

combinarsi con l’ossigeno generando una

reazione esotermica.

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ComburenteSostanza che agisce come agente ossidante in

una reazione di combustione. Il comburente più

comune è l'ossigeno, contenuto nell'aria in

rapporto di 1/5 circa.

Ossigeno 20,9%

Azoto 78,0%

altri gas 1,1%

Aria

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Fonte d’innesco

Perché la combustione avvenga occorre che la

reazione venga innescata, ossia che una parte

del combustibile venga portato alla “temperatura

d’accensione”.

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Aria teorica

L’aria teorica è la quantità d’aria contenente la

l’ossigeno strettamente necessario alla

combustione. Essa dipende dalla composizione

chimica del combustibile ed è tanto maggiore,

quanto più elevato è il potere calorifico.

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Aria teorica

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Valori teorici o stechiometrici di combustione

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Eccesso d’ariaNelle pratica l’aria teorica non è sufficiente. La

differenza tra la quantità d’aria effettivamente

utilizzata e quella necessaria (stechiometrica) e

definito come “ Eccesso d’aria E ”.

Vae = Aria effettiva

Vat = Aria teorica

Eccesso d’aria E = Vae -Vat

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Coefficiente di

Eccesso d’aria

Il rapporto tra Aria effettiva e Aria teorica è detto

“Coefficiente di eccesso d’aria e“.

Coefficiente di eccesso d’aria e =

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Vae

Vat

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Coefficiente di

Eccesso d’aria

Coefficienti di eccesso d’aria di combustione in funzione della % di CO2

presente nei fumi, per alcuni combustibili e per combustione completa.Abaco Group

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Combustione

teorica completa

Per combustione teorica completasi si intende la

combustione degli elementi utilizzando

unicamente l’aria teorica, considerando cioè che

ogni singola particella di combustibile abbia

ricevuto la necessaria quantità di ossigeno.

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Combustione

teorica incompleta

Quando l’aria non è in quantità sufficiente per

bruciare tutto il combustibile, l’idrogeno, che

brucia meglio del carbonio, assorbe tutta l’aria

necessaria non lasciandone a sufficienza per il

carbonio.

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Combustione

teorica incompleta

La reazione del carbonio con l’ossigeno in difetto

produce ossido di carbonio, con sviluppo di

calore molto inferiore a quello ottenuto nel caso

della combustione completa.

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Combustione

teorica incompleta

Le particelle di carbonio

incombuste provocano il

così detto “fumo nero.”

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Combustibili solidi

La combustione del carbone si svolge in 3 fasi:

- liberazione di sostanze volatili;

- combustione delle sostanze volatili in fase

gassosa;

- combustione del materiale carbonioso residuo.

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Combustibili solidi

Coefficiente di eccesso d’aria in funzione del contenuto % in volume

di CO2 nei fumi per alcuni combustibili solidiAbaco Group

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Combustibili liquidiI metodi attualmente impiegati per bruciare i

combustibili liquidi si basano sulla loro

polverizzazione.

Le particelle evaporano parzialmente, bruciando

allo stato gassoso; le parti restanti hanno come

conseguenza la formazione di particelle di

carbonio libero che, quando non bruciano

diventano fuliggine.

Ciò accade per mancanza d’aria o se le particelle

si trovano in una zona relativamente fredda.

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Combustibili liquidi

Per evitare che questo accada:

NON si deve aumentare l’eccesso d’aria per

accorciare la fiamma, perché si avrebbe aumento

delle perdite e gli incombusti non diminuirebbero

ma risulterebbero diluiti.

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Combustibili liquidiPer evitare che questo accada:

si deve adattare la geometria della fiamma a

quella del focolare agendo:

- sulla pressione di spinta della pompa;

- sulla dimensione degli ugelli;

- sulla turbolenza dell’aria comburente;

- sulla forma del cono di refrattario.

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Combustibili liquidi

Se, agendo su questi parametri, non fosse

possibile ottenere un adeguamento della fiamma

alla geometria del focolare, allora il bruciatore

non è accoppiato bene al tipo di caldaia.

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Combustibili liquidi

Coefficiente di eccesso d’aria per il gasolio

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Combustibili liquidi

Coefficiente di eccesso d’aria per olio combustibile fluido

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Combustibili liquidi

Coefficiente di eccesso d’aria per olio combustibile denso

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Combustibili liquidi

Al crescere dell’eccesso dell’aria l’ossigeno dei

fumi aumenta, mentre l’anidride carbonica resta

costante in valore assoluto ma, essendo diluita in

maggior volume, risulta diminuita in percentuale.

Bassi valori di CO2 corrispondono ad elevati

eccessi d’aria.

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Combustibili liquidi

I prodotti della combustione sono costituiti da

anidride carbonica, vapore d’acqua, ossidi di

zolfo, tracce di ossidi di azoto e di carbonio,

fuliggine; vi si trova poi l’ossigeno inviato in

eccesso, che non ha preso parte alla

combustione, e l’azoto che non partecipa alla

combustione.

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Combustibili liquidi

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O2

CO2 in %

Diagrammi di

Ostwald

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Combustibili liquidi

Per gli oli combustibili la fiamma si presenta di

color:

- giallo bianco abbagliante, per valori corretti di

eccesso d’aria;

- giallo rossastro per eccessi d’aria bassi.

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Combustibili liquidi

Per i distillati leggeri la fiamma ha luminosità

notevolmente inferiore, con sfumature azzurre

che si accentuano al crescere dell’eccesso

d’aria. Se l’aria comburente è insufficiente, la

temperatura della fiamma si abbassa e la fiamma

assume colorazione rossastra.

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Combustibili gassosi

I metodi di combustione possono essere

classificati in base alle modalità di miscelazione

del gas con l’aria comburente:

- combustione per diffusione;

- combustione per premiscelazione.

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Combustibili gassosi

La combustione per diffusione avviene quando

l’aria comburente è tratta dall’atmosfera

circostante. L’aria lambisce il getto di gas e in tal

modo inizialmente la combustione avviene in

mancanza d’aria.

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Combustibili gassosi

La combustione per premiscelazione avviene

quando l’aria comburente è totalmente miscelata

al gas prima dell’accensione.

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Combustibili gassosi

Coefficiente di eccesso d’aria per il metano

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Combustibili gassosi

La fiamma dei combustibili gassosi è poco

luminosa.

Se è corretta è:

- azzurra trasparente nel caso di premiscelazione;

- bianca con sfumature rossastre nel caso di

diffusione.

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Combustibili gassosi

La presenza di frange nella fiamma è legata a

difetto d’aria e ad inadeguata turbolenza.

Nei combustibili gassosi è possibile che vi sia

mancanza d’aria senza effetti visibili come per

gli altri combustibili (fumo nero).

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Eccesso d’aria e

incombusti solidi

Quando le particelle di combustibile non hanno

modo di completare la loro combustione, si ha

formazione di incombusti solidi (fuliggine).

La fuliggine si forma in genere perché la

fiamma è troppo lunga o larga o inclinata

rispetto all’asse e va ad urtare contro le pareti

del focolare, oppure per insufficienza d’aria o

se la fiamma incontra una corrente fredda.

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Eccesso d’aria e

incombusti solidiAumentando l’eccesso d’aria:

- si riduce la dimensione della fiamma, che non

urta più contro le pareti;

- si diluiscono i fumi attenuando l’aspetto

visibile del fenomeno;

- si riduce però la temperatura della fiamma,

facendo si che le particelle di maggiori

dimensioni non brucino.

Abaco Group

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Eccesso d’aria e

incombusti solidi

A parità di eccesso d’aria, la formazione di

incombusti può essere ridotta agendo sul grado

di polverizzazione del combustibile.

Più piccole sono le dimensioni delle particelle e

più facilmente bruciano.

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Eccesso d’aria e

incombusti solidiNella fiamma possono essere modificate:

- le dimensioni tramite l’ugello e il diffusore del

bruciatore;

- la forma agendo sulla turbolenza d’aria;

- le dimensioni riducendo le infiltrazioni e

regolando al minimo la depressione della

camera, ottenendo un innalzamento della

temperatura.

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Difetto d’aria e

incombusti

Il difetto d’aria provoca sempre un

allungamento della fiamma che uscendo dalla

camera di combustione, provoca la formazione

di incombusti solidi.

Un leggero difetto d’aria dovrebbe determinare

solo la formazione di incombusti gassosi.

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Temperatura della

fiamma

Il calore introdotto in camera di combustione

con 1 kg di combustibile è esprimibile con la

relazione:

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Q=Hi+cc(tc-to)+Vaca(ta-to)

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Temperatura della

fiamma

Abaco Group

In cui:

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Diagramma di Rosin

Abaco Group Temperatura teorica di combustione [°C]

Co

nte

nu

to te

rmic

o d

ei g

as in

co

mb

ustio

ne

[kca

l/N

mc]

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Perdita di calore

al camino

Abaco Group

In qualsiasi processo di combustione, i prodotti

gassosi della combustione stessa vengono

inviati al camino e dispersi nell’atmosfera ad

una temperatura molto superiore a quella

ambiente.

La perdita al camino e’ la quantità di calore

persa dal combustibile a causa della

dispersione in atmosfera dei suoi fumi di

combustione.

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Perdita di calore

al camino

Abaco Group

Si ottiene con la formula:

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Perdita di calore

al camino

Abaco Group

In cui:

Cs Calore sensibile = quantità di calore

necessaria per riscaldare, a pressione

costante, un Nmc di gas dalla T di 0°C a quella

indicata.

Qi Potere calorifico inferiore = quando l’acqua

si trova allo stato vapore.

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Analisi dei prodotti

della combustione

Abaco Group

La composizione percentuale dei prodotti della

combustione può essere determinata con:

- Metodi chimici

- Metodi fisici

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Analisi dei prodotti

della combustione

Abaco Group

Un componente sempre presente è il vapor

d’acqua che si forma per combustione

dell’idrogeno.

Nel prelievo del campione si condensa quasi

completamente; convenzionalmente l’analisi si

dice relativa a “fumi anidri”.

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Analisi con

metodo chimico

Abaco Group

Trascurando le impurezze i fumi sono composti

da:

-Anidride carbonica

-Anidride solforosa

-Azoto

-Ossigeno

-Ossido di carbonio

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Analisi con

metodo chimico

Abaco Group

Col metodo chimico viene determinato il

contenuto percentuale in volume della miscela

CO2+SO2 e dell’O2.

Ove presente, è possibile determinare il CO,

mentre l’azoto si desume per differenza.

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Analisi con

metodo chimico

Abaco Group

Uno strumento

comunemente utilizzato

è l’apparecchio di Orsat.

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Analisi con

metodo chimico

Abaco Group

L’apparecchio di Orsat è costituito da un

sistema di prelievo e di misura e da tre

laboratori di assorbimento, che assorbono il

composto specifico dal campione, sfruttando un

sistema di vasi comunicanti.

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Analisi con

metodo chimico

Abaco Group

Molto diffusi sono gli analizzatori portatili ad

assorbimento.

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Analisi con

metodo fisico

Abaco Group

Il metodo fisico sfrutta la diversa conduttività

termica dei vari componenti dei fumi.

Se il gas lambisce un filo metallico riscaldato

elettricamente, il filo viene raffreddato più o

meno efficacemente in funzione del calore

specifico dei componenti dei fumi.

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Analisi con

metodo fisico

Abaco Group

La variazione di temperatura

del filo fa variare la sua

resistenza elettrica.

Analizzatore fisico

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Indagine fisico-chimica

Abaco Group

L’indagine chimico-fisica consiste:

1) nell’analisi dei prodotti della combustione

(ricerca della percentuale di CO2, O2 e CO;

2) nella determinazione della temperatura dei

prodotti della combustione ala fine del

circuito;

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Indagine fisico-chimica

Abaco Group

3) nella constatazione delle condizioni di

tiraggio e nella determinazione del tiraggio

differenziale tra punti diversi del ciclo;

4) nell’esame e nello studio delle registrazioni

e dei dati segnalati dagli apparecchi di

controllo esistenti.

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Prova di rendimento

Abaco Group

La prova di rendimento e di consumo consiste

nel rilievo di tutti gli elementi costitutivi del

bilancio termico.

Utilizzando il metodo diretto occorre conoscere

esattamente il calore fornito e quello utilizzato.

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Prova di rendimento

Abaco Group

Occorre quindi rilevare:

- esatta misurazione dell’acqua introdotta o del

vapore prodotto, in genere mediante inserzione

di flange tarate e impiego di manometri

differenziali;

- esatta misura del combustibile;

- analisi chimica del combustibile per la

determinazione del potere calorifico.