Corso ASPP/RSPP MODULO A
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La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di igiene del lavoroRISCHIO RUMORE
Corso ASPP/RSPP MODULO A
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Cosa è il rumore?
Il rumore è soltanto un fenomeno acustico, dovuto alla sovrapposizione di onde sonore sinusoidali, indipendentemente da una sua percezione soggettiva, per la quale può essere gradito (suono, musica) o indesiderato.
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Come si genera il rumore?
È essenziale che esista un mezzo elastico (gassoso, liquido o solido) nel quale le onde sinusoidali, possano creare alternanze di pressione e depressione
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Spettro sonoro
16Hz
18.000Hz
a
Rispettivamente al di sopra e al di sotto si parla di infrasuoni e ultrasuoni
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Misura del rumore
Essendo sostanzialmente una pressione, appare naturale misurala come tale e cioè in Pascal (Pa)
Il campo dei rumori percepibili dall’orecchio umano va da una pressione di 20µPa (livello minimo) a 200 Pa (100Pa soglia del dolore).
Quindi un intervallo di misura piuttosto ampio da 1 a 109 con estrema difficoltà di dotare uno strumento con una scala di lettura di tale ampiezza.
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Misura del rumore
Per comodità si è adottata una equivalente scala logaritmica, nella quale i parametri acustici sono espressi come logaritmo del rapporto tra valore misurato (p) ed un valore di riferimento pari alla pressione (po) che produce il rumore percettibile di soglia.
Inoltre per comodità si è preferito adottare il sottomultiplo decibel (dB), per cui si ha:
Lp = 10 log 10 (p2/po2)
Questo accorgimento permette di avere una scala compresa tra 0 e 140 dB
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Misura del rumore
Oltre alla pressione, bisogna tener presente un altro parametro: la frequenza del suono.
F = numero di oscillazioni del mezzo elasticoDalla frequenza dipendono i toni:
F suono acuto
Campo medio di udibilità per l’uomo è
< 16-18 < Hz (infrasuoni)
< 16-18 < kHz (ultrasuoni)
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Misura dell’esposizione
Esposizione ripetuta e prolungata al rumore = ipoacusia professionale
E’ necessario conoscere quantitativamente l’esposizione nell’arco della giornata lavorativa.
Poiché questa varia si calcola un’esposizione quotidiana costante equivalente all’esposizione variabile subita dal lavoratore: livello di esposizione quotidiana personale del lavoratore
LEP,d = LAeq, Te + 10 log10 (Te/To)La spiegazione dei simboli è definita all’art. 39 del D.Lgs n. 277/91
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Misura dell’esposizione
Nel caso l’esposizione giornaliera non sia rappresentativa, si utilizza il livello di esposizione settimanale, calcolato come media settimanale dei valori di Lex 8h,d
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Valutazione del rischio
scopo
Conoscere il livello di rumorosità esistente in tutti gli ambienti di lavoro
identificare i lavoratori esposti ad un livello superiore al valore soglia: 80 dBAttuare misure di prevenzione e protezione previste dal D.Lgs. 195/2006
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Obblighi del datore di lavoro
Obbligo generale
Ridurre al minimo l’esposizione in relazione alla conoscenze acquisite in base al progresso tecnico
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Fasce di controllo
Livello di Esposizione Giornaliera
LEX, 8h
Pressione acustica di
PiccoPpeak
Livelli contenuti nel D.Lgs.
n. 277/1991
Valori Inferiori di Azione
80 dB(A) 112 Pa = 135 dB(C)
80 db(A)
Valori Superiori di Azione
85 dB(A) 140 Pa = 137 dB(C)
85 dB(A)
Valori Limite di Esposizione
87 dB(A) 200 Pa = 140 dB(C
90 dB(A)
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Misure di prevenzione e protezione previste per fascia
Informazione e formazione
DPI Controllo sanitario
Altre misure
< 80 dB(A) No No No No80/85 dB(A) Si Disponibili Su Richiesta No85/87 dB(A) Si Obbligo Si •Segnaletica
•Misure di riduzione
> 87 dB(A) Si Obbligo Si Oltre quanto sopra misure
IMMEDIATE DI RIDUZIONE