Corso antincendio studio rosi

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studioRosi Corso per addetti antincendio a basso rischio. Art 36-37 D.lgs. 81/08 VdR Antincendio Il D.Lgs. 81/08 prescrive la VdR e la sua redazione e controllo mediante vari soggetti tra cui Rspp, Rls Addetto al Primo Soccorso, Medico Competente ed Addetto Antincendio, che sono oggetto di obblighi e sanzioni. • Il rischio di incendio è uno dei fondamentali per cui è indispensabile effettuare una valutazione • L'informazione e la formazione sono obbligatori. • Almeno il 50% degli incendi è legato al fattore umano (ignoranza, superficialità, sottovalutazione, si compiono azioni sbagliate o non compiono azioni corrette).

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Studio Rosi : corso antincendio. Maggiori dettagli su www.studiorosi.org

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studioRosi

Corso per addetti antincendio a basso rischio.

Art 36-37 D.lgs. 81/08

VdR Antincendio

• Il D.Lgs. 81/08 prescrive la VdR e la sua redazione e controllo mediante vari soggetti tra cui Rspp, Rls Addetto al Primo Soccorso, Medico Competente ed Addetto Antincendio, che sono oggetto di obblighi e sanzioni.

• Il rischio di incendio è uno dei fondamentali per cui è indispensabile effettuare una valutazione

• L'informazione e la formazione sono obbligatori. • Almeno il 50% degli incendi è legato al fattore

umano (ignoranza, superficialità, sottovalutazione, si compiono azioni sbagliate o non compiono azioni corrette).

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INFORMAZIONE

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Se non sono presenti uno o più dei tre elementi della combustione, questa non può avvenire e se l'incendio è già in atto si determina l'estinzione del fuoco. Su questo si basano le strategie di estinzione degli incendi e per questo non bisogna aprire le finestre durante un incendio.

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ACQUA: Il mezzo di estinzione più conosciuto e al quale più spesso si fa riferimento è l'acqua, ma contrariamente a quanto si può credere è il meno adatto in moltissimi casi.!Il suo impiego è praticamente limitato ai normali materiali combustibili (legno, carta, tessuti) a meno che vi siano coinvolte anche parti elettriche, nel qual caso l'uso dell'acqua è da escludere.!Altri casi in cui non si deve far ricorso all'acqua sono:!- In serbatoi contenenti benzine, eteri di petrolio, oli ed altri liquidi infiammabili non miscibili con l'acqua!- Con sostanze che hanno reazione con l'acqua come: metalli alcalini, composti organo-metallici, ecc!- Con sostanze che a contatto con l'acqua sviluppano calore e possono provocare spruzzi corrosivi come: Acido Solforico concentrato, Anidride Acetica, Acetile di Cloruro, ecc!- Con i gas liquidi, nocivi ed infiammabili, la cui evaporazione sarebbe facilitata dall'acqua come: Ammoniaca liquida, ecc!

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SCHIUME !(estintori o idranti combinati): Non devono essere usate su parti elettriche, ma vanno!bene sui liquidi infiammabili come benzine, petrolio, alcool, nafta, grassi, ecc e su solventi!infiammabili immiscibili con l'acqua.!sono in pratica soluzioni acquose contenenti forti tensioattivi e che quindi, spruzzati sulle fiamme isolano combustibile da comburente, combinando ciò col potere raffreddante dell'acqua!

Le polveri chimiche. Sono probabilmente l'agente estinguente più usato. Hanno caratteristiche particolari, in quanto si modificano chimicamente per azione del calore e liberano gas inerti, dando un residuo incombustibile o addirittura attivo. Il caso principale è costituito dal fosfato monoammonico, la cosiddetta Polvere Polivalente. Per azione del calore si trasforma in sali di ammonio diversi liberando H2O in forma di vapore; i sali di ammonio fondono e creano una crosta impermeabile all'ossigeno sul corpo caldo. È perciò attivo su fuochi sia di liquidi che di solidi. I residui di combustione (sali di ammonio, ammoniaca, eccetera) hanno una certa tossicità, per cui va usata con cautela in ambienti chiusi.

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Anidride carbonica Normalmente conservata in recipienti a pressione allo stato liquido, si espande al rilascio generando neve di anidride carbonica (il cosiddetto ghiaccio secco) a temperature di decine di °C sotto zero. Sottrae calore ai corpi in fiamme, e crea uno strato di anidride carbonica, gas inerte più pesante dell'aria, che isola il combustibile dall'ossigeno comburente. Ha il grande vantaggio di non lasciare residui, essendo un gas sostanzialmente inerte, e lo svantaggio di non prestarsi allo spengimento di corpi di forma complessa, come tessuti e simili, proprio per la proprietà di puro soffocamento. L'impiego principale è su fuochi che interessano meccanismi delicati o preziosi, proprio per l'assenza quasi totale di attività chimica e per l'assenza di residui. Va usata con cautela in ambienti chiusi, a causa dell'effetto asfissiante dell'anidride carbonica.

Queste sono le uniche condizioni nelle quali può avvenire “l’autocombustione”

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Sicurezza antincendio!Prevenzione:!Studia i provvedimenti che hanno!il fine di ridurre la probabilità di incendio!Protezione:!Studia gli apprestamenti atti a!ridurre i danni causati dallʼincendio!

Prevenzione

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Cosa fare: Cosa non fare:

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FINE!