Corso Allievo Allenatore 2014 Relatore : Roberto Romani modelli di... · pallavolo : l’attacco da...
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Definizione del grado di talento
Definiamo due tipi di approccio :- Statico e dinamicoIl concetto di talento statico dipende da :1. Disposizioni , che pongono l’accento sulla capacità ;2. Disponibilità , che mette in primo piano la volontà ;3. Ambiente sociale , che determina le opportunità4. Risultati , che documentano il risultato della prestazione ottenutaNella concezione dinamica del talento, questo si struttura solo durante
il corso di un processo attivo e finalizzato, che rappresenta unfenomeno di cambiamento nel quale viene coinvolta tutta la persona. Quindi si considera :
1. Il processo attivo di cambiamento2. Il controllo esercitato attraverso l’allenamento e le competizioni3. La direzione pedagogica
Definizione del grado di talento
Secondo Joch ( 1982, 87 ) il talento viene definito come :“ un processo di cambiamento attivo, pedagogicamente guidato, che
viene diretto verso uno scopo, attraverso l’allenamento e forma la base per un elevato livello di prestazione che dovrà essere raggiunto successivamente “
In ogni tappa del processo di allenamento a lungo termine, l’attitudine di un atleta può essere determinata con sufficiente sicurezza solo per la tappa successiva, in quanto ogni tappa dell’allenamento pone i presupposti per quella successiva ( Hofmann, Schneider 1985 ).
Valutazione attitudinale e selezione costituiscono un processo normale, che è strettamente collegato con l’evoluzione dell’atleta.
La fascia d’età 12 – 15 anni
L’insegnamento e lo sviluppo della tecnica assumono un significato diverso se proposte attraverso un presupposto di consapevolezza dell’utilizzo tattico nella situazione di gioco.
Il gioco per imparare a giocare diventa un vero e proprio obiettivo metodologico.
Il gioco sviluppato attraverso il giocare deve rispettare alcunecaratteristiche :
- Presupposto di base che i giovani possano giocare toccando frequentemente la palla. Questo induce in tutte le forme di percezione intima di un bisogno di apprendimento motorio e tecnico.
- L’identificazione delle tecniche in cui i giovani riconoscono la pallavolo dei grandi.
- Tolleranza nel giudizio sui tocchi di palla
La fascia d’età 12 – 15 anni
In questa fascia 1 vs 1, 2 vs 2, 3 vs 3 e 4vs4 sono fondamentali per determinare adeguati obiettivi tecnici, campo lungo e stretto sel’obiettivo attacco è dominante ; campo largo e corto per sviluppare la lettura situazionale nelle dinamiche di adattamento difensivo.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Caratteristiche categoria under 13 femminile e under 14 maschile
Questa fascia d’età rappresenta la fase formativa per eccellenza. L’aspetto più importante da inserire è la costruzione del movimento tecnico attraverso la didattica.
Da un punto di vista comportamentale il bisogno di acquisizione di competenze specifiche rappresenta la spinta motivazionale piùricorrente :
- Un giovane percepisce il bisogno di acquisire i movimenti tecnici in quanto rappresentano i mezzi con cui può trattare in modo efficace la palla e perseguire obiettivi di competizione ( agonismo ) e/odivertimento ( gioco ) nella pratica sportiva.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Obiettivo principale
L’impostazione delle tecniche di base rappresenta l’obiettivo in assoluto più importante nella fascia d’età considerata :
- palleggio, bagher, schiacciata, alcuni aspetti del muro ( spostamenti passi accostati ) e della difesa ( tecnica di accosciata ), tecnica di servizio float senza salto.
La motricità che sostiene le tecniche di base è complessa e richiede un processo di insegnamento in cui è importante la ripetizione del gesto finalizzato. E’ il metodo di intervento più efficace.
Il percorso di formazione del giocatore richiede inoltre un’adeguata gestione della componente agonistica e un’altrettanto adeguata progressività nello sviluppo della capacità di competere con l’avversario.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Obiettivo metodologicoLo sviluppo della positività è inteso come incremento del numero di
azioni corrette e con effetto positivo.Servono esercitazioni di tipo analitico e sintetico. La ripetizione di un
movimento consente l’esecuzione fluida del movimento e soprattutto l’attenzione selettiva sulle problematiche relative al controllo della palla.
Il focus sulla positività alimenta il bisogno di apprendimento e di migliorare il proprio bagaglio tecnico.
Il focus attentivo sull’efficienza alimenta il bisogno di trovare soluzioni adeguate al momento.
Il concetto di condivisione presuppone consapevolezza e questa scaturisce dalla capacità di verificare che un dato movimento in determinati casi riesce.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Tecniche di base e fondamentaliIl palleggio per l’alzata e per la difesa. Il sistema di allenamento del
palleggio per l’alzata ed il suo sviluppo sono correlati a forme di esercizio analitiche, mentre per lo sviluppo della tecnica di palleggio in difesa sarà necessario anche un lavoro in situazione.
Il palleggio avanti e dietro rappresenta il primo step della sequenza didattica . Nel palleggio per l’alzata, la differenziazione delle uscite rappresenta il primo obiettivo, da questo nasce l’impostazione dell’approccio neutro al tocco.
Il bagher per la ricezione del servizio, per la difesa e per l’alzata. Nel bagher un utilizzo in ricezione relativamente standardizzato, il cui sviluppo è correlato all’utilizzo di esercizi analitici ; in difesa è giàpiù complesso standardizzare il movimento.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Tecniche di base e fondamentaliLa differenziazione dell’utilizzo del piano di rimbalzo in funzione
dell’obiettivo dell’esecuzione rappresenta il primo step della sequenza didattica.
L’indipendenza del piano di rimbalzo e la sua duttilità diventano la chiave qualitativa dello sviluppo applicativo del bagher :
In ricezione, nella difesa e nell’alzata.La schiacciata di 2° tempo degli attaccanti di posto 4 e di posto 2.
Sviluppare una didattica e un’applicazione in gioco, in cui il riferimento per l’inizio della rincorsa è predefinito ( nel caso specifico, il tocco di palla di chi effettua l’alzata ), è la strategia ottimale.
La differenziazione delle direzioni di rincorsa rispetto alla rete rappresenta uno step introduttivo della sequenza didattica.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Tecniche di base e fondamentaliLe tecniche di spostamento per il muro e il controllo del piano di
rimbalzo attraverso la corretta tenuta delle spalle. Gli obiettivi specifici proposti identificano “ dove murare “ e il “ come murare “. Inoltre l’acquisizione , il controllo e la gestione situazionale della frontalità.
La tecnica di servizio float. Il colpo sulla palla con i piedi a terra rappresenta il presupposto di tutte le forme di colpo in salto. In particolare la capacità di differenziare il colpo, la capacità di gestire variazioni di velocità di palla, sono aspetti che contribuiscono allo sviluppo delle tecniche di ricezione.
L’impostazione del colpo sulla palla da distanza ridotta costituiscono lo step introduttivo della sequenza didattica
La fascia d’età 12 – 15 anni
Il sistema di gioco Utilizzo iniziale di un sistema senza specializzazioni di ruolo. In questa
fascia d’età è difficile identificare attitudini che possano attribuire qualità ad un ruolo piuttosto che ad altri. Ogni forma di specializzazione è avventata :
- Chi alza, si trova in posto 3 con disponibilità di palleggio avanti e dietro e attacco su tutta la rete. L’alzata avanti e dietro è un’abilitàtecnica abbinata alla didattica del palleggio avanti e dietro e consente il rispetto in gioco di un principio tattico importante della pallavolo : l’attacco da tutti i nove metri della rete
- Non specializzare le posizioni difensiveUtilizzo dei sistemi atipici. Giocare, ad esempio, con tre alzatori posti in
alternanza con tre attaccanti.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Livello di specializzazione del sistema di allenamento.Si identificano l’importanza delle forme di esercizio sintetico e globale
altamente specializzate, ossia caratterizzate da un coinvolgimento individuale esclusivamente legato al ruolo svolto, per la realizzazione degli obiettivi di punteggio e di risultato.
Non specializzare il sistema di allenamento in alcun modo ( tutti fanno tutto ), perché l’allenamento nella pallavolo è sempre molto piùincidente sulla stabilizzazione della motricità individuale di quanto non sia la gara.
Unica eccezione può essere rappresentata dalla possibilità di lavoro differenziato e complementare nel palleggio per coloro che hanno “buone mani “.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Caratteristiche della categoria under 14 femminile e under 15 maschile
La categoria under 14 non presenta caratteristiche differenti rispetto all’under 13.
Si caratterizza per l’orientamento motivazionale all’acquisizione di mezzi per la risoluzione di problematiche di gioco e manifestaun’attenzione particolare per la riuscita nell’esecuzione di un gesto sportivo.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Obiettivo principale
Lo sviluppo tecnico riguarda l’uso delle tecniche di base nei fondamentali di gioco.
L’obiettivo del primo step didattico è, quindi, l’adattabilità funzionale delle tecniche di base nel sistema di gioco e nell’esercizio di sintesi.
In questa fascia d’età sarà necessario fare riferimento al fondamentale e non più alla tecnica.
Restano centrali gli obiettivi didattici, ma il concetto di fondamentale di gioco diventa l’aspetto centrale nella didattica delle tecniche.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Obiettivo metodologico
Lo sviluppo del picco di positività, ovvero l’incremento del numero di esecuzioni positive, è identificato sia nella qualità degli adattamenti motori messi in evidenza negli esercizi di sintesi, che in alcuni indici di rendimento colti nel gioco ( esempio : la positività in ricezione, quanti attacchi di cambio palla vengono effettuati rispetto al numero complessivo di ricezioni, la positività nel primo attacco di cambio palla, il numero complessivo di difese effettuate e il numero dicontrattacchi effettuati in rapporto al numero delle difese ).
La fascia d’età 12 – 15 anni
Tecniche di base e fondamentaliIl palleggio d’alzata. L’uso del palleggio per eseguire le alzate ricalca
sostanzialmente le tecniche tematiche descritte nella fascia d’etàprecedente. I riferimenti cominciano ad essere necessari per coloro che hanno differenziato il lavoro tecnico in funzione del ruolo di alzatore.
Il bagher per la ricezione. L’esercizio di sintesi battuta-ricezione diventa una delle forme di esercizio più importante del sistema di allenamento. La frontalità rispetto alla provenienza della palla e l’orientamento al bersaglio del piano di rimbalzo al momento del tocco rappresentano due costanti a cui devono rapportarsi tutti gli aspetti esecutivi del gesto. Variabilità importante la velocità della palla.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Tecniche di base e fondamentaliLa schiacciata di 2°tempo degli attaccanti di posto 4, posto 3 e di posto
2. La didattica puntualizza alcune differenze di incidenza della rincorsa nelle tre principali zone d’attacco della rete e il rapporto che il giocatore deve instaurare con la traiettoria di alzata.
Stabilizzazione del tempo di rincorsa è l’obiettivo tecnico di riferimento e questa relativa stabilità deve essere misurata anche nell’esercizio complesso e di gioco.
Muro . Essendo un fondamentale di adattamento situazionale, una volta puntualizzate le tecniche di spostamento specifiche , diventa importante definire i punti di riferimento per la lettura situazionale e le relative scelte :
Muro/non muro ; lo spazio dove eseguire il muro ; quando sono attivo sopra la rete con le mani
La fascia d’età 12 – 15 anni
Tecniche di base e fondamentali
Difesa . Necessario verificare le tecniche sulla base di semplici processi di adattamento situazionale
Servizio . Ipotizzabile di iniziare un percorso di sviluppo della componente tattica attraverso la differenziazione della traiettoria che colpisce un bersaglio grande ( traiettoria veloce e tesa ), rispetto alla traiettoria che colpisce un bersaglio piccolo ( traiettoria lenta che ha lo scopo di indurre uno spostamento significativo del ricevitore ).
La fascia d’età 12 – 15 anni
Sistema di gioco
Gli aspetti più importanti da sottolineare sono :
- l’utilizzo del sistema 4-2 può essere sviluppato attraverso un’ipotesi di specializzazione di alcuni ruoli ( gli alzatori e gli attaccanti di zona 4 ) chi alza si posiziona in posto 3 con disponibilità di palleggio avanti e dietro e attacco da tutta la rete. Alzatore di seconda linea posizionato in difesa in zona 6 per aumentare il numero delle possibilità di gestire l’alzata.
- Non opportuno specializzare le posizioni difensive perché questo determina un limite alla generale capacità di adattamento situazionale del giovane
La fascia d’età 12 – 15 anni
Aspetti da sottolineare :
- Possibilità di utilizzare sistemi complessi che prevedono l’alzatore in 2° linea tipo 4-2 con penetrazione. Questo consente l o sviluppo dei colpi di attacco dal centro della rete, che rappresenta un significativo stimolo all’utilizzo di varie direzioni di uscita del colpo sulla palla.
- E’ auspicabile un sistema di ricezione del servizio poco specializzato ( 5 o 4 ricevitori ) indipendentemente dal sistema di gioco utilizzato.
La fascia d’età 12 – 15 anni
Livello di specializzazione del sistema di allenamento
Il livello del sistema di allenamento deve essere basso in generale : solo chi possiede buon palleggio e bagher può essere indirizzato verso un significativo uso di tecniche specialistiche.
Utilizzare del lavoro differenziato resta una strategia importante di intervento su :
Sviluppo di lavoro differenziato di alzata per coloro che hanno attitudine al palleggio ; una possibilità di lavoro differenziato di ricezione per coloro che hanno attitudine nel bagher.
Programmazione
Da sottolineare :- Sviluppo delle forme di controllo della palla- Sviluppo dei presupposti tecnico-motori in funzione della capacità di
valutare traiettorie- L’identificazione di attitudini particolari espresse nella padronanza
delle tecniche di base La ricerca delle attitudini al ruolo è un procedimento naturalmente
connesso alla didattica.Attraverso il procedimento didattico che le attitudini si manifestano
sotto forma di capacità al di sopra della media . L’obiettivo della diagnostica attitudinale non deve essere interpretato
come semplice constatazione di abilità individuali, ma è legato al concetto di sviluppo prestativo evidenziato in gara.
Programmazione
Il riconoscimento delle attitudini si concretizza quindi in un processo didattico tramite il confronto all’interno del gruppo. Le migliori espressioni motorie e le migliori forme di controllo della pallaemergono, seppur in tempi differenti, mettendo in luce delle predisposizioni che il tempo e la qualità delle proposte allenanti possono rendere abilità tecnico-sportiva.
Nel percorso programmato, l’organizzazione delle proposte di lavoro èdeterminata da un procedimento ben definito che consiste :
Identificazione dei modelli di riferimento e dei criteri con cui questi vengono selezionati. Il modello di riferimento è il gesto tecnico a cui tendere nel percorso di insegnamento ; può essere un modello esecutivo determinato da esigenze legate alla prevenzione, come la dinamica del colpo d’attacco, insegnata ed utilizzata in alcuni casi per prevenire il sovraccarico funzionale della spalla.
Programmazione
Definizione dei principi metodologici nell’identificazione degli errori. Inquadrare i possibili errori esecutivi . Tale regole riguardano la determinazione di :
- Quale errore risulta prevalente
- Dove si genera l’errore
- Se riguarda un aspetto tecnico che è in fase di apprendimento o di stabilizzazione del comportamento in situazione. In fase di apprendimento, gli errori possono essere diversificati, eterogenei, le cui determinanti sono sempre molto difficili da focalizzare ; in fase di stabilizzazione possono essere più caratteristici e definiti
Programmazione
La correzione degli errori si basa sulle forme di intervento utilizzabili :- Dirette per cui gli errori compiuti vengono identificati, mostrati e
spiegati, quindi vengono dati i consigli e le istruzioni necessari su come deve cambiare l’esecuzione e, infine, viene proposta la ripetizione dell’esercizio.
- Indirette , per cui si utilizzano dei mezzi esterni che agiscono sulla consapevolezza del giovane per favorire l’autocorrezione dell’errore. Di solito sono attrezzi che inducono l’esecuzione corretta, dalla modificazione o eliminazione delle resistenze incontrate nell’esecuzione del gesto, dall’utilizzo del feedback visivo tramite videocamere.
- Inoltre : correggere sempre un errore per volta ; dare priorità agli errori prevalenti ; scegliere forme di correzione razionali ed efficaci ; fornire istruzioni in positivo
Programmazione
La definizione dei mezzi e delle strategie con cui l’allenatore interviene e con cui determina il sistema di allenamento :
- La realizzazione di un protocollo di allenamento rappresenta l’obiettivo della progettazione della seduta di allenamento e richiede un livello importante di conoscenza, esperienza ed autonomia
- L’unità didattica rappresenta quell’insieme di singole sedute di allenamento concatenate e focalizzate su un determinato contenuto tecnico : il tema o contenuto permanente.
Il sistema di giocoDalla definizione del ruolo del palleggiatore, dipendono anche le scelte
sui sistemi di gioco da adottare : si consiglia di passare gradualmente da una fase in cui tutti alzano quando sono in posto 3 al modulo con tre alzatori schierati a triangolo che inizialmente alzeranno solo da prima linea quando sono in posto 3 ed in posto 2 ;poi si potrà introdurre l’inserimento da posto 1 e posto 6 e l’ultimo step potrà essere il modulo con il doppio palleggiatore ( tipico dell’under
16 ) prima senza inserimento, poi con la penetrazione da 1,6,5.
Il sistema di gioco
Modulo con 3 palleggiatori :
a1
a2 a3
s1 s3
s2
Alzatore in posto 3
a1
s1a2 a3
A1 in posto 2 , cambio d’ala con S1 in P3, P2 in posto 4 scende in
ricezione. Nelle successive rotazioni ci sarà il cambio d’ala tra
A2 e S2 e A3 e S3 con palleggiatore in posto 2
Il sistema di gioco
Modulo con 3 alzatori disposti a triangolo, che alzano ciascuno per due rotazioni….inserimento P1 e P6
s1 a1 s3
a2 s2 a3
Posizione di partenza
a1 s3a3
s2
s1
a2
Inserimento da posto1
Il sistema di gioco
Modulo con 3 alzatori disposti a triangolo, che alzano ciascuno per due rotazioni …. Inserimento P1 e P6
a2 s1 a1
s2 a3 s3
Posizione di partenza con A3 in posto 6
s1a3
a1
s3s2
a2
Inserimento da posto 6
Nel momento in cui A1 scenderà in seconda linea si effettuerà lo stesso sistema utilizzato per A3
Il sistema di gioco
Modulo con due alzatori senza inserimento
s2 a2 c2
a1c1 s1
Alzatore in posto 3
a2
c2s2a1
c1 s1
Il sistema di gioco
Modulo con due alzatori senza inserimento
c1 s2 a2
a1 s1 c2
Alzatori in posto 2 e posto 5
a2
s2s1c1
c2a1
Cambio d’ala di A2 con S2
Il sistema di gioco
Modulo con due alzatori senza inserimento
a1 c1 s2
s1 c2 a2
Alzatori in posto 4 e posto 1
a1
s2c1 c2s1 a2
Cambio d’ala di A1 con C1
Il sistema di gioco
Modulo con due alzatori e inserimento P1 e P6 :- Partenza con P1 in posto 1 e P2 in posto 4.
s1p1
c2a2
s1 c1
Inserimento da posto 1 con A2 che non
partecipa alla ricezione
s1a1
c2
c1a2 s2
Variante dell’inserimento di A1 con A2 in ricezione togliendo S1 dalla ricezione e sfruttandolo in attacco
Il sistema di gioco
Modulo con due alzatori e inserimento P1 e P6
Inserimento di A1 da posto 6
a2a1
c2
s1c1s2
a2
s2
c2s1
c1
a1
Cambio d’ala a2 con s2
Le altre rotazioni sono speculari eseguite da A2 che scende in seconda linea
Il sistema di gioco
Modulo con due alzatori e inserimento P1, 6 e 5
c2a2
s1 a1s2 c1
Questo modulo differisce dal precedente dal fatto che ho l’inserimento del palleggio quando è in posto 5. In un ulteriore sviluppo di questo modulo si inseriranno i ruoli del Libero e dell’opposto
Attitudini fisiche, tecniche e tattiche
Fisiche : reattività dei piedi e flessibilità che garantiscano un buon controllo della accosciata
Tecniche : sensibilità tocco del palleggio, del bagher, la potenza del colpo di attacco determinata dalla velocità del braccio e la qualitàdei processi di apprendimento motorio
Tattiche : espressione di personalità nella capacità di essere imprevedibile all’avversario attraverso un maggior numero di tecniche disponibili