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    SISTEMI DI UNIONESISTEMI DI UNIONE

    Walter Salvatore

    Dipartimento di Ingegneria Civile

    Universit di Pisa

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Procedimenti di saldaturaProcedimenti di saldatura UNI EN ISO 4063UNI EN ISO 4063

    allarco elettrico codificati.

    tenendo in conto del livello di automazione che si applica, distinguendo in questo modo

    saldatura ossiacetilenicasaldatura ossiacetilenica

    saldatura ad arco consaldatura ad arco con

    procedimenti manualiprocedimenti manuali

    saldatura a filo continuosaldatura a filo continuo

    sotto protezione di gassotto protezione di gas

    procedimenti semiautomaticiprocedimenti semiautomatici

    saldatura ad arcosaldatura ad arcosommersosommerso

    procedimenti automaticiprocedimenti automatici

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 2

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Controlli e qualifica della saldaturaControlli e qualifica della saldatura EN 288EN 288--3, EN 120623, EN 12062

    ,responsabilit del direttore dei lavori

    I controlli potranno essere estesi o integrati che in funzione dellandamento dei lavori

    Il collaudatore pu accettare tali controlli ed eventualmente integrarli

    metodimetodi didi superficiesuperficie:: esameesame visivovisivo

    liquidiliquidi penetrantipenetranti

    polveripolveri magnetichemagnetiche

    metodimetodi volumetricivolumetrici:: raggiraggi XX

    raggiraggi gammagamma

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    ultrasuoniultrasuoni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Controlli e qualifica della saldaturaControlli e qualifica della saldatura

    Esame visivoEsame visivo

    EN 288EN 288--3, EN 120623, EN 12062

    Nei controlli con metodi visivi loperatore pu valutare la presenza di difetti superficiali

    sulla saldatura, la qualit della preparazione dei lembi ed il procedimento di saldaturau zza o.

    possibile accedere ad una distanza della superficie < 60 cm e conuna angolazione > 30,

    e quando di ha a disposizione una illuminazione compresa tra 150 e600 lux.

    Quando non sono soddisfatte le ipotesi precedenti per lesecuzione degli esami visivi, necessario assare ad esami remotizzati in cui si utilizzano a arecchiature dotate di

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    una risoluzione almeno equivalente a quella dellocchio umano.

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Controlli e qualifica della saldaturaControlli e qualifica della saldatura

    Esame con liquidi penetrantiEsame con liquidi penetranti

    EN ISO 3452, EN 288EN ISO 3452, EN 288--3, EN 120623, EN 12062

    La tecnica sfrutta la capacit di alcuni liquidi di penetrare per capillarit all'interno dei difetti

    superficiali. Il metodo e suddiviso in 4 fasi:

    Fessura nonvisibile

    Indicazionevisibile

    .superficie

    .del liquidopenetrante

    .. quantit ineccesso con

    .. rivelatore capacedi produrre una

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 5

    del difetto

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Controlli e qualifica della saldaturaControlli e qualifica della saldatura

    Esame con particelle magneticheEsame con particelle magnetiche

    UNI EN 8930, UNI EN 8375,UNI EN 8930, UNI EN 8375,UNI EN 1291, UNI EN 1290UNI EN 1291, UNI EN 1290

    L'oggetto da testare magnetizzato per cui le discontinuit trasversali al campo magnetico

    (difetti) determinano una deviazione delle linee di flusso del campo magnetico stesso,r evata ut zzan o po ver erromagnet c e.

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    magnetico

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Controlli e qualifica della saldaturaControlli e qualifica della saldatura

    Esame con metodi radio raficiEsame con metodi radio rafici

    UNI EN 8930, UNI EN 8375,UNI EN 8930, UNI EN 8375,UNI EN 1291, UNI EN 1290UNI EN 1291, UNI EN 1290

    Tali metodi si basano sulle alterazioni che le radiazioni elettromagnetiche subisconoincontrando un difetto nel loro ercorso all'interno del materiale.

    Sono utilizzati raggi X o raggi gamma i quali attraversano il campione indagato

    I raggi impressionano una lastra fotografica con un immagine bidimensionale in

    scala di grigi Dallimmagine possono rilevarsi: variazioni di spessore, densit, o di composizione

    La valutazione viene eseguita per confronto della densit radiografica con standard

    radiografici dello stesso oggetto di qualit accettabile

    Una sola immagine bi-dimensionale non consente una completa individuazione dellaposizione del difetto allinterno del pezzo indagato per cui occorrono pi immagini.

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Controlli e qualifica della saldaturaControlli e qualifica della saldatura

    Esame con metodi ultrasoniciEsame con metodi ultrasonici

    UNI EN 583, UNI EN 12223,UNI EN 583, UNI EN 12223,UNI EN 27963, UNI EN 473UNI EN 27963, UNI EN 473

    Il metodo simile a quello radiografico, per sfrutta il principio della riflessione delle onde.

    La riflessione dellonda sonora prodotta dalle discontinuit presenti e dai bordidellelemento

    Le riflessioni sono rappresentate su un diagramma opportuno

    ni"difetto

    ni"difetto

    "Dimensi

    "Dimensi

    Distanza da

    sorgente

    Distanza da

    sorgente

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    Elemento privo di difetti Elemento con difetto

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Le saldature possono essere classificate secondo differenti criteri: in base al procedimento di

    Classificazione della saldaturaClassificazione della saldatura

    sa atura, e n ase a a orma.

    la saldatura per fusionesaldatura per fusione effettuata

    senza lapplicazione forze esterne; le,

    con o senza limpiego di metallodapporto.Classificazione in base al

    la saldatura con pressionesaldatura con pressione effettuata conapplicazione di forza esterna, sufficiente perprodurre una deformazione plastica dellesuper c a con a o, genera men e senzametallo di apporto. Le superfici da saldarepossono essere riscaldate.

    Classificazione in base allaforma

    saldature a cordoni dangolosaldature a cordoni dangolo

    saldature a piena penetrazionesaldature a piena penetrazione

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    saldature puntualisaldature puntuali

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Saldature a cordone dangoloSaldature a cordone dangolo

    Geometria della saldaturaGeometria della saldatura EN1993EN1993--11--8 (4.5.2)8 (4.5.2)

    Assenza di penetrazione del materiale di fusione nello spessore degli elementi

    Parametri geometrici: area di gola aw e lunghezza effettiva del cordone leff(evitando

    w w w

    aw aw aw

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    Leff

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    SaldatureSaldature aa pienapiena penetrazionepenetrazione

    Geometria della saldaturaGeometria della saldatura EN1993EN1993--11--8 (4.3.1), UNI EN 123458 (4.3.1), UNI EN 12345

    Completa penetrazione e fusione del materiale base e del materiale di apporto attraverso

    lo spessore del collegamento tra i piatti di acciaio

    Necessit di preparare i lembi da unire smussandone uno od entrambi in modo opportunoPreparazione dei lembi per giunti testa a testa Preparazione dei lembi per giunti a T

    Preparazione a U

    Preparazione a V

    Preparazione a V con spalla

    Preparazione a lembi

    retti

    Preparazione a V

    Preparazione a V

    Preparazione a V conspalla

    Preparazione a X

    Preparazione a Vcon spalla

    Preparazione a X con spalla(doppio K)

    Preparazione a K

    Pre arazione a K con s alla

    Preparazione a K

    Preparazione a K con

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    Preparazione a lembi rilevati

    spalla

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Saldature a piena penetrazioneSaldature a piena penetrazione

    Geometria della saldaturaGeometria della saldatura EN1993EN1993--11--8 (4.3.1), UNI EN 123458 (4.3.1), UNI EN 12345

    Preparazione dei lembi per giunti ad angolo Preparazione dei lembi per giunti a croce

    Preparazione a V condistacco dei lembi

    Preparazione a lembiretti

    Preparazione a lembi retticon contatto

    Preparazione a V

    Preparazione dei lembi per giunti a sovrapposizioneo parallelo

    Preparazione dei lembi per giunti di spigolo

    Preparazione a lembi retti Preparazione a V

    Preparazione con fori o asolenella lamiera Preparazione a lembi

    Preparazione dei lembi per giunti dorlo

    Preparazione a lembi retti

    Preparazione a lembiretti con parzialesovrapposizione

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Forma e tipo delle unioniForma e tipo delle unioni UNI EN 12345UNI EN 12345

    Tipo di giunto Tipo di saldaturalembi

    Giunto testa a testa: le partiPiena/parziale

    penetrazione, da A lembi retti o

    giacciono nello stesso pianoe sono a contatto.

    una o entrambe lefacce, con o senzaripresa al rovescio.

    , ,ad X, ad Y, a K,

    con o senza spalla

    Giunto parallelo: le parti sonoparallele fra loro.

    con saldaturacontinua

    perimetrale.

    Foro o asola inuna lamiera

    Giunto a sovrapposizione: leparti sono parallele fra loro e

    si sovrappongono

    Piena penetrazioneo a cordoni dangolo

    A lembi retti

    Giunto a T: le parti siincontrano ad angolo retto

    formando una T

    penetrazione, o acordoni dangolo, dauna o entrambe le

    A lembi retti (acontatto o meno),a V o V, o K con

    o senza s alla

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 13

    acce

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Forma e tipo delle unioniForma e tipo delle unioni

    Ti o di iunto Ti o di saldaturaPreparazione

    UNI EN 12345UNI EN 12345

    em

    Giunto a croce: due elementi

    nello stesso piano incontranoun terzo elemento dis osto Ambedue i lati aiena/ arziale A K o a lembi rettiperpendicolarmente fra loro,

    in modo da formare unadoppia T.

    penetrazione, o acordoni dangolo

    a contatto

    Giunto ad angolo: una parteincontra laltra sotto un

    angolo acuto.Piena penetrazione

    dei lembi o conlembo retto a

    contatto

    Giunto di spigolo: le parti si

    incontrano in corrispondenza

    Piena/parziale

    penetrazione da

    A V, o a lembi

    retti con o senza

    angolo da 0 a 30 lati. sovrapposizione

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Forma e tipo delle unioniForma e tipo delle unioni UNI EN 12345UNI EN 12345

    Tipo di giunto Tipo di saldaturalembi

    Giunto dorlo: le parti siincontrano in corris ondenza Saldatura con

    degli spigoli formando unangolo da 0 a 30

    r copr men o o a edei due lembi.

    em re

    Giunto multiplo: tre o pi parti

    si incontrano sotto varian oli.

    Varie combinazioni Varie combinazioni

    Giunto a croce di fili : due fili

    una croce

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Saldature a piena penetrazione ed a cordone dangoloSaldature a piena penetrazione ed a cordone dangolo

    Posizioni di saldaturaPosizioni di saldatura (AISC(AISC--Manual of steel construction, 1994)Manual of steel construction, 1994)

    Piena penetrazione Cordone dangolo Piena penetrazione Cordone dangolo

    Piena penetrazione Cordone dangolo

    Piena penetrazione Cordone dangolo

    Saldatura sopratestaSaldatura sopratesta

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    Saldatura verticaleSaldatura verticale

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Posizioni di saldaturaPosizioni di saldatura (AISC(AISC--Manual of steel construction, 1994)Manual of steel construction, 1994)

    pi velocemente, potendo cos utilizzare

    elettrodi pi grandi e valori elevati di corrente

    ed orizzontalied orizzontali Saldatura a cordone dangolo in piano risultacirca 4 volte pi veloci delle saldature eseguitein verticale o sopratesta

    Saldature verticali eSaldature verticali eIl diametro degli elettrodi non deve essere

    soprasopra--testatesta,

    gravit del materiale dapporto

    Le saldature in piano o in orizzontale risultano pi economiche rispetto alle saldatureverticali o sopratesta, poich pi rapide e pi comode da realizzare per gli operatorispecializzati

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Resistenza delle unioni a cordone dangoloResistenza delle unioni a cordone dangolo

    MetodoMetodo direzionaledirezionale

    EN1993EN1993--11--8 (4.5.3.2)8 (4.5.3.2)

    Si basa sulla scomposizione delle forze trasmesse al cordone di saldatura in componenti

    agenti normalmente e parallelamente alla direzione del cordone stesso.

    Larea di gola di progetto complessiva della saldatura a cordone dangolo definita come

    n

    =,

    1

    w wi e i

    i=lleffeff

    aw,i laltezza di gola di ogni cordone costituente la saldatura

    leff,i la lunghezza di ogni cordone costituente la saldatura

    aaww

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Resistenza delle unioni a cordone dangoloResistenza delle unioni a cordone dangolo

    Metodo direzionaleMetodo direzionale

    EN1993EN1993--11--8 (4.5.3.2)8 (4.5.3.2)

    Dividendo le forze trasmesse alla saldatura per larea di gola di progetto Aw si ottengono

    le tensioni normali e tangenziali agenti nel cordone

    : tensione normale agente ortogonalmente allarea di gola

    : tensione normale agente parallelamente allasse del

    cordone di saldatura (non viene considerata)

    : tensione tangenziale (agente nel piano dellarea di gola),

    perpendicolare allasse del cordone di saldatura

    : tensione tangenziale (agente nel piano dellarea di gola)

    parallelo allasse del cordone di saldatura

    2 2 2

    //3( ) + +

    u

    w M

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Resistenza delle unioni a cordone dangoloResistenza delle unioni a cordone dangolo

    MetodoMetodo sem lificatosem lificato

    EN1993EN1993--11--8 (4.5.3.3)8 (4.5.3.3)

    Il metodo semplificato, permette la verifica della saldatura utilizzando la formula

    , ,3

    uw Ed w Rd w

    w M

    F F a

    =

    dove:

    w,

    cordone dangolo, mentre

    F la resistenza a ta lio er unit di lun hezza del cordone.,

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Resistenza delle unioni a cordone dangoloResistenza delle unioni a cordone dangolo EN1993EN1993--11--8 (4.5.3.2),8 (4.5.3.2),EN 1993EN 1993--11--1 (6.1)1 (6.1)Fattore parziale di sicurezzaFattore parziale di sicurezza

    Il fattore di sicurezza M assunto pari ad 1,25 sia per il metodo direzionale sia per ilmetodo semplificato

    Il coefficiente di correzione w dipende dal tipo di acciaio costituente lunione ed in unionicostituite da differenti classe, si deve considerare la classe di minori proprietmeccaniche

    Classe di acciaioEN 10025 EN 10210

    Fattore dicorrelazione w

    S235S235H 0 8

    S275S275N/NL-M/ML

    S275HS275NH/NLH

    0,85

    S355

    S355N/NL S355HS355M/ML

    S355WS355NH/NLH

    ,

    S420N/NLS420N/M/ML

    1,0

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    S460M/ML

    S460Q/QL/QL1

    S460NH/NLH 1,0

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Resistenza delle unioni a piena penetrazioneResistenza delle unioni a piena penetrazione EN1993EN1993--11--8 (4.7.1)8 (4.7.1)

    a res s enza proge o una sa a ura a comp e a pene raz one, s cons era par a aresistenza del pi debole tra i materiali base connessi dalla saldatura, utilizzando elettrodi

    e materiale dapporto tali da avere tensioni di snervamento e rottura maggiori o uguali al

    Indicazione delle tensioni su una saldatura a piena

    penetrazione su giunto a TIndicazione delle tensioni su una saldatura a piena

    penetrazione su giunto testa a testa

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Resistenza delle unioni a parziale penetrazioneResistenza delle unioni a parziale penetrazione EN1993EN1993--11--8 (4.7.3)8 (4.7.3)

    un one a ra ue p a rea zza a con ue parz a pene raz on r n orza e con cor ondangolo pu essere trattata come una piena penetrazione rispettando i seguenti requisiti

    geometrici

    ,1 ,2+ nom noma a t

    min ;35

    nom tc mm

    Nel caso in cui tali limitazioni non fossero soddisfattela saldatura calcolata a cordone dangolo

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    StrappoStrappo lamellarelamellare (AISC(AISC--Manual of steel construction, 1994)Manual of steel construction, 1994)

    deformazioni da ritiro indotte da procedimenti di saldatura a piena penetrazione

    Negli acciai laminati a caldo, solfati o altre inclusioni possono creare lamelle nello spessoredel piatto tali da ridurre la resistenza dellacciaio per azioni applicate ortogonalmente allos essore

    es one pro o a a r roindotta da una grandesaldatura a piena penetrazione

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Strappo lamellareStrappo lamellare (AISC(AISC--Manual of steel construction, 1994)Manual of steel construction, 1994)

    La probabilit di avere strappi lamellari pu essere ridotta:

    riducendo le dimensioni della saldatura ed utilizzando dettagli migliorati

    indicando un procedimento di saldatura tale da ridurre i fenomeni di ritiro

    u zzare process sa a ura con asso con enu o rogeno

    utilizzare il pre-riscaldo delle parti da unire

    Dettagli miglioratiDettagli predisposti astrappi

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Sollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangoloSollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangolo

    Unioni sollecitate a trazione

    Cordoni paralleli allazione

    Cordoni paralleli ed ortogonali

    allazione Cordoni ortogonali allazione

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 26

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Sollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangoloSollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangolo

    n on so ec tate a ess one e tag o

    Cordoni paralleli allazione Cordoni ortogonali allazioneCordoni paralleli ed ortogonali

    allazione

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 27

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Sollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangoloSollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangolo

    Unioni sollecitate a torsione flessione e ta lio

    Cordoni paralleli allazione Cordoni ortogonali allazioneCordoni paralleli ed ortogonali

    allazione

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 28

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Sollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangoloSollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangolo

    TrazioneTrazione

    // 2=

    N

    NN b/

    b/2

    w

    2

    //3 u

    f

    2

    N =

    N Nb/

    b/2

    23 u

    f

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Sollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangoloSollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangolo

    TrazioneTrazione

    l

    N Nb/2

    2

    b/

    per i cordoni paralleli allazione: 1 1

    1 //

    2= =w

    A NN N 2

    //3

    uf

    1 2 1w w w

    er i cordoni orto onali allazione:2 2

    2 wA NN N = =

    w M

    23 u

    f

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 30

    1 2 22( ) 2w w wA A+ w M

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni SaldateUnioni Saldate

    Sollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangoloSollecitazioni agenti sulle unioni saldate a cordoni dangolo

    e Ve Ve

    V

    //

    =V

    w

    max 2

    3Ve =

    2 2

    max // 3 +

    u

    w M

    f

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 31Pianta

    a

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    Sistemi di unione con organi meccaniciSistemi di unione con organi meccanici

    Classificazione delle unioni con organi meccaniciClassificazione delle unioni con organi meccanici

    ,meccanica ed aeronautica e nellingegneria automobilistica.

    UnioniUnioni elementarielementari didi ancora io ancora io

    UnioniUnioni elementarielementari erer car enteriacar enteria esanteesante

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 32

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unione con organi meccaniciSistemi di unione con organi meccanici

    Unioni elementari per carpenteria leggeraUnioni elementari per carpenteria leggera

    Larga diffusione organi meccanici di derivazione aeronautica o del settore automotive,

    capaci di trasmettere prevalentemente sollecitazioni di taglio. I rivetti sono molto utilizzati, se non i pi diffusi, sia per le ridotte dimensioni (d

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unione con organi meccaniciSistemi di unione con organi meccanici

    Unioni elementari di ancoraggioUnioni elementari di ancoraggio

    sistemi di ancoraggio a costruzioni esistenti sia in cemento armato che in muratura:tassellitasselli (chimici e meccanici) e tirafonditirafondi.

    Tasselli chimici: la tenuta garantita da adesivi epossidici

    Tasselli meccanici: la tenuta sfrutta lattrito prodotto sulla superficie laterale e/o alla .

    Tirafondi: costituiti da barre filettate dotate di un allargamento di estremit, sidifferenziano dai tasselli poich vengono messi in opera prima del getto del cls.

    Tasselli chimiciTasselli chimici Tasselli meccaniciTasselli meccanici TirafondiTirafondi

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 34

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    Sistemi di unione con organi meccaniciSistemi di unione con organi meccanici

    Unioni elementari per carpenteria pesanteUnioni elementari per carpenteria pesante

    Bulloni sono gli organi meccanici impiegati per le strutture in carpenteria metallica. Graziealla loro morfologia dotata di due teste di estremit, sono capaci di trasmettere siasollecitazioni semplici di trazione e taglio che sollecitazioni composte.

    .

    Le operazioni di assemblaggio risultano molto semplici e per questo possono avveniresenza personale specializzato e senza immettere nellambiente circostante sostanzenocive.

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 35

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni BullonateUnioni Bullonate

    Caratteristiche dei bulloni: geometriaCaratteristiche dei bulloni: geometria

    Le propriet geometriche deiu on sono essenz a men e

    rappresentate dal:

    diametro lordo (M o d);

    dimensione della testa (s);lunghezza del gambo (L);filettatura (B).

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 36

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni BullonateUnioni Bullonate

    Caratteristiche dei bulloni: resistenza e preCaratteristiche dei bulloni: resistenza e pre--serraggioserraggio UNI EN ISO 898, EN1090UNI EN ISO 898, EN1090--11

    Classe di resistenza

    Bulloni Normali Bulloni ad alta resistenzaPropriet meccaniche

    4.6 4.8 5.6 5.8 6.8 8.8 10.9

    Tensione di snervamento

    fyb (N/mm2)

    240 320 300 400 480 640 900

    ens one u ma a raz one

    fub (N/mm2)

    Rm,nom (N/mm2)

    400 400 500 500 600 800 1000

    I bulloni ad alta resistenza devono essere impiegati qualora si voglia sfruttare

    PrePre--serraggioserraggio

    .

    In questo caso occorrono elevati sforzi di serraggio e quindi acciai con un pi altotenore di carbonio o ortunamente trattati termicamente.

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 37

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni BullonateUnioni Bullonate

    Caratteristiche dei bulloni: resistenza e preCaratteristiche dei bulloni: resistenza e pre--serraggioserraggio UNI EN ISO 898, EN1090UNI EN ISO 898, EN1090--11

    Per non pregiudicare la capacit portante del bullone occorre che lo sforzo dipretrazione induca uno stato tensionale non maggiore al 70% della tensione ultima a

    trazione.

    La forza di pre-carico da utilizzarsi pari a

    SubC,p Af7.0F =

    C,pS Fd2.0M =

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 38

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni BullonateUnioni Bullonate

    p1 e1 L p2 > 1,2d0

    Posizionamento dei bulloniPosizionamento dei bulloni EN1993EN1993--11--8 (3.5)8 (3.5)

    e2

    p2 p2

    p2

    > , 0

    p1 p1,0

    Massimi

    2 1,i

    cc a con orm a e - - - - cc a con orm a a -spaziature

    MinimiAcciai esposti a cause di

    corrosioneAcciai non esposti a cause di

    corrosioneAcciai posti in opera non protetti

    e1 1,2 d0 4 t + 40 mm - max {8 t ; 125 mm}

    e2 1,2 d0 4 t + 40 mm - max {8 t ; 125 mm}e3 1,5 d0 - - -

    e4 1,5 d0 - - -

    p1 2,2 d0 min {14 t ; 200 mm} min {14 t ; 200 mm} min {14tmin ; 175 mm}

    p1,0 - min {14 t ; 200 mm} - -

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 39

    1,i - min {28 t ; 400 mm} - -

    p2 2,4 d0 min {14 t ; 200 mm} min {14 t ; 200 mm} min {14tmin ; 175 mm}

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni BullonateUnioni Bullonate

    Lavorazioni delle parti a contatto e tolleranze foroLavorazioni delle parti a contatto e tolleranze foro--bullonebullone

    Le superfici ed i bordi delle lamiere dovranno essere lavorate superficialmente se si vuole

    EN1090EN1090

    Classe delle superfici di attrito Lavorazione

    Coefficiente di

    attrito

    sfruttare lattrito tra le parti.

    - -

    A Superfici sabbiate 0,5

    B Superfici sabbiate e zincate 0,4

    C Superfici pulite con spazzola 0,3

    D Superfici non trattate 0,2

    Prescritte tolleranze pi alte per semplificare operazioni di montaggio, ci comporta una

    Tolleranze

    Maggiori libert di manovra possono essere raggiunte con limpiego di fori asolati.

    EN 1993-1-8

    Diametro Tolleranza

    M12 M14 1 mm

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 40

    M16 M24 2 mm

    > M24 3 mm

    Foro asolato

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni BullonateUnioni Bullonate

    Categorie di connessioni bullonate e campi di applicazioneCategorie di connessioni bullonate e campi di applicazione

    Ai fini della valutazione della capacit portante lEurocodice 3 differenzia le connessioni

    EN1993EN1993--11--8 (3.4)8 (3.4)

    bullonate in cinque diverse categorie prestazionali

    Tipo Categoria Osservazioni

    Non richiesto precarico.

    tipo portantePossono essere usati bulloni di

    classe da 4.6 a 10.9

    BResistente allo Devono essere usati bullonia

    Taglio

    scorrimento in

    condizioni di servizio

    precaricati 8.8 o 10.9.

    Unioni

    CResistente alloscorrimento in

    Devono essere usati bulloni

    condizioni ultime. . .

    DNon richiesto precarico.

    o

    ne

    non-precaricatoclasse da 4.6 a 10.9

    niaTrazi

    E

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 41

    Uni

    precar catoprecaricati 8.8 o 10.9.

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Meccanismi di collasso e modelli di resistenzaMeccanismi di collasso e modelli di resistenza

    I faseI fase: scorrimento fra gli elementi collegati; la fase termina nonappena viene raggiunta la resistenza allo scorrimento per attrito(Fs,R);

    II faseII fase: brusco scorrimento della giunzione e ripresa del giocoforo-bullone;

    III faseIII fase: bullone viene sollecitato a ta lio

    IV faseIV fase: prime plasticizzazioni e comportamento dellunione nonlineare. Collasso dellunione con resistenza ultima FV,u.

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 42

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Meccanismi di collasso e modelli di resistenzaMeccanismi di collasso e modelli di resistenzaLa resistenza al collasso FV,u corrisponde al meccanismo di collasso di minor resistenza tra i

    EN1993EN1993--11--8 (3.6)8 (3.6)

    qua ro meccan sm cara er s c e e un on a ag o

    F;F;F;FminF = ,,,,,,,,,

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 43

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Cate oria A: indicata ualora eventuali assestamenti dei colle amenti non

    Categorie di connessioni bullonate e campi di applicazioneCategorie di connessioni bullonate e campi di applicazione EN1993EN1993--11--8 (3.4)8 (3.4)

    compromettono la funzionalit della costruzione e/o fanno nascere statidi sollecitazione addizionali

    stato limite ultimo

    Categoria C: lavora sempre per attrito. Si richiedono per strutture ad alta duttilitmp ega e n zona s sm ca. co asso pen e capac y es gn a e

    membrature connesse.

    FF F

    er c e a egor a er c e a egor a er c e a egor a

    FF ,,,U,VSLU,Ed,V

    ,,,

    FF ,,,

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 44

    Sollecitazione allo SLUSollecitazione allo SLE Resistenza dellunione a collassoes s enza a a r o e un one

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Resistenza a taglio del bulloneResistenza a taglio del bullone

    In accordo ai modelli di capacit forniti dallEurocodice 3, la resistenza al taglio (FRd a) del

    EN1993EN1993--11--8 (3.6.1)8 (3.6.1)

    singolo bullone

    2M

    ubva,Rd,V

    = ub

    A: area del bullone per piano di taglio;

    Coefficiente

    v4.6 0,65.6 0,66.8 0,5

    8.8 0 6

    Piani di taglio passanti per laporzione filettata del gambo

    della vite

    v quella di trasformarela resistenza a trazione

    dellor ano f in una 10.9 0,5Piani di taglio passanti per la

    porzione non filettata del gambodella vite

    Tutte le classi 0,6

    equivalente resistenza ataglio

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 45

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    In accordo al modello proposto dallEurocodice 3, la resistenza delle lamiere (FRd,b) si valuta inResistenza a rifollamento della lamieraResistenza a rifollamento della lamiera EN1993EN1993--11--8 (3.6.1)8 (3.6.1)

    mo o convenz ona e a raverso a ormu a:

    ub1 tdfk =2M

    b,Rd,V

    k1 coefficiente di rifollamento il cui valore non pu eccedere 2.5;

    b un coefficiente correttivo, valutato come il

    1;f

    f;min

    lamiera,u

    bullone,ud

    Coefficiente di rifollamentok1

    File esterne di bulloni: File interne di bulloni

    = 7182522

    1 .

    e

    .;.mink

    = 7141522

    1 .

    p

    .;.mink

    Distanze valutateperpendicolarmentealla direzione della

    0 0

    (e2 ep2)

    Coefficiente d

    Bulloni esterni Bulloni interni

    e 1

    Distanze valutateparallelamente alla

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 46

    03 d

    d =

    43 0

    =

    dd rez one e a orza

    (e1 ep1)

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Coefficienti di rifollamento e correttivo ottenuti mediante formulazioni empiriche.

    Resistenza a rifollamento della lamieraResistenza a rifollamento della lamiera

    In particolare il coefficiente di rifollamento k1 funzione dei parametri di posizione definiti

    in direzione parallela alla forza di taglio e tiene in conto delleffettivo fenomeno diplasticizzazione

    Una ulteriore riduzione del 25% della resistenza al rifollamento deve essere consideratanel caso si realizzi una unione non simmetrica, a causa del momento parassita

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 47

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Resistenza a taglio della lamieraResistenza a taglio della lamiera EN1993EN1993--11--8 (3.5)8 (3.5)

    La rottura per taglio della lamiera automaticamente soddisfatta rispettando i requisitidimensionali imposti dallEurocodice 3 riguardo alla posizione dei fori rispetto ai bordi della

    lamiera

    Resistenza a trazione della lamieraResistenza a trazione della lamiera EN1993EN1993--11--1 (6.2.3)1 (6.2.3)

    In accordo al modello proposto dallEurocodice 3, la resistenza delle lamiere (FRd,d) si valutain modo convenzionale attraverso la formula:

    2M

    unetd,Rd,V

    fA9.0F

    =

    Anet larea del piatto in acciaio impiegato nellunione privata del foro del bullone

    f la resistenza ultima dellacciaio im ie ato er il iatto

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 48

    Si i di iSi i di i U i i B ll liU i i B ll li

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Nel caso di un giunto la distanza tra lestremit dei dispositivi di collegamento misurata

    Resistenza a taglio per giunti lunghiResistenza a taglio per giunti lunghi EN1993EN1993--11--8 (3.8)8 (3.8)

    nella direzione di trasferimento della forza maggiore di 15 volte il diametro del bullone, sideve ridurre la resistenza di progetto a taglio FV,U di tutti i dispositivi attraverso il seguente

    coefficiente:

    d200

    d15-L jLf

    = 1

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 49

    Si t i di iSi t i di i U i i B ll t t liU i i B ll t t li

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Resistenza ad attritoResistenza ad attritoLa resistenza per attrito (Fs,Rd) di una unione bullonata sottoposta a puro taglio valutata

    EN1993EN1993--11--8 (3.9.1)8 (3.9.1)

    convenzionalmente attraverso la seguente relazione, sia nel caso di collegamenti dicategoria B che C

    Cps

    Rds Fnk

    F,,

    =

    s

    n il numero di superfici di attrito oscorrimento;

    il fattore di scorrimento.

    Bulloni in fori normali. 1,0

    Bulloni in fori sovradimensionati o in fori asolati corti con lasse dellasola

    perpendicolare alla direzione di trasferimento del carico.0,85

    Bulloni in fori asolati lunghi con lasse dellasola perpendicolare alla

    direzione di trasferimento del carico.0,70

    Bulloni in fori asolati corti con lasse dellasola parallela alla direzione di

    trasferimento del carico.0,76

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 50

    Bulloni in fori asolati lunghi con lasse dellasola parallela alla direzione di

    trasferimento del carico.0,63

    Si t i di iSi t i di i U i i B ll t t liU i i B ll t t li

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Resistenza ad attritoResistenza ad attritoIl fattore di scorrimento valutato per via sperimentale attraverso delle indagini di tipo

    EN1993EN1993--11--8 (3.9.2)8 (3.9.2)

    standard. Si assumono valori tra 0.5 e 0.2 a seconda del trattamento superficiale deglielementi collegati.

    In presenza di trazione (Ft,Ed), si deve ridurre la resistenza di progetto allo scorrimentoattraverso le seguenti relazioni

    Porzione della trazione applicata

    Ed,tC,ps )F8,0F(nk =

    a un one tras er ta a u one

    3M

    ,s

    Il meccanismo di trasferimento degli sforzi tra bullone e lamiera produce uno sforzo ditrazione del gambo pari all80% della trazione applicata allunione Ft,Ed

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 51

    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Tipologia prestazionaleCoefficientedi sicurezza

    parziale

    Valoriraccomandati(EN 1993-1-8)

    Resistenza della membrature strutturali nei confronti di:

    - Rottura della sezione da classe 1 a 4

    - Fenomeni di instabilit

    M0

    M1

    1,00

    1,00

    - Fratture delle sezioni tese indebolite da fori M2 1,25

    Resistenza dei bulloni

    Resistenza dei chiodi, rivetti e viti

    Resistenza del perno

    Resistenza delle piastre inflesse e/o a contatto

    M2 1,25

    Resistenza allo scorrimento

    - allo stato limite ultimo (Categoria C)

    - allo stato limite di servizio (Categoria B)

    M3

    M3,ser

    1,25

    1,10

    Resistenza a flessione di un bullone iniettato tasselli chimici ,

    Resistenza di un giunto di una trave a traliccio a sezioni cave M5 1,00

    Resistenza del perno allo stato limite di servizio M6,ser 1,00

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 52

    Precarico o Serraggio di bulloni ad alta resistenza M7 1,10

    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Metodi di calcolo delle sollecitazioniMetodi di calcolo delle sollecitazioniLe azioni prodotte sul singolo bullone da una azione di taglio applicate ad una unione possono

    essere calcolate utilizzando due differenti metodi.

    Metodo del centro di istantanea rotazioneMetodo del centro di istantanea rotazione Legge taglio-deformazione del bullone(Crawford, 1968)(Crawford, 1968)

    Forze di taglio eccentriche produconorotazioni rispetto ad un centro diistantaneo

    Ignorata deformazione del bullone

    Le forze di taglio eccentriche sonoriportate al baricentro della bullonatura

    (Higgins, 1971)(Higgins, 1971)

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 53

    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Metodi di calcolo delle sollecitazioni: Centro di istantanea rotazioneMetodi di calcolo delle sollecitazioni: Centro di istantanea rotazione

    Baricentro della bullonaturaBaricentro della bullonatura

    Centro di istantanea rotazioneCentro di istantanea rotazione Schema di equilibrio tra forza diSchema di equilibrio tra forza ditaglio e sollecitazioni nei bullonitaglio e sollecitazioni nei bulloni

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 54

    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Metodi di calcolo delle sollecitazioni: Metodo elasticoMetodi di calcolo delle sollecitazioni: Metodo elastico

    Y

    PeP

    CG

    Riduzione della forzaRiduzione della forzaPxe

    a ar centro e aa ar centro e a

    bullonaturabullonatura

    +Distribuzione delleDistribuzione dellesollecitazioni suisollecitazioni sui

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 55

    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Metodi di calcolo delle sollecitazioniMetodi di calcolo delle sollecitazioni

    ,

    Il metodo di calcolo del centro di istantanea rotazione fornisce

    una valutazione pi accurata del carico di collasso dellunione.

    Per la sua applicazione deve essere impiegata una appositalegge carico-deformazione del bullone

    , Spostamento

    essere calcolata con una procedura numerica opportuna

    .

    U e1VV=

    Il metodo elastico un approccio pi conservativo.

    (AISC(AISC--Manual of steel construction, 1994)Manual of steel construction, 1994)Metodo elasticoMetodo elastico

    Ignora per la ri-distribuzione delle sollecitazioni nellunione ela sua duttilit.

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 56

    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Esempi di calcolo delle sollecitazioni con il metodo elasticoEsempi di calcolo delle sollecitazioni con il metodo elastico

    Unione a taglioUnione a taglio forza passante per il baricentro della bullonaturaforza passante per il baricentro della bullonatura

    b

    VV

    n n

    =

    Gb Vb: taglio singolo bullone

    n : numero bulloni, n : iani di ta lio

    si deve ri ortare lo sforzo normale

    Gb

    e e sullasse baricentrico ed allunionesi deve applicare anche unmomento di trasporto Mt = V X e

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 57

    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

  • 8/3/2019 Corso Acciaio Unioni

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a taglioUnioni Bullonate a taglio

    Esempi di calcolo delle sollecitazioni con il metodo elasticoEsempi di calcolo delle sollecitazioni con il metodo elasticoUnione a taglioUnione a taglio forza non passante per il baricentro della bullonaturaforza non passante per il baricentro della bullonatura

    V

    La forza tagliante V si distribuisce sui bulloni come nel caso precedente della forzapassante per il baricentro

    ,b V

    b sn n

    , ,di forze

    kd=

    dbi

    2

    da cui:i biVe

    Ve Fd k = =

    bi= = bib Mt i t

    dV F M

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    bi

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a trazioneUnioni Bullonate a trazione

    Meccanismi di collasso e modelli di resistenzaMeccanismi di collasso e modelli di resistenzaComportamento sperimentale dellunione a trazione soggetta ad un precarico del bullone diintensit pari a Fp,C, possibile identi icare le seguenti asi:

    I faseI fase : applicazione del carico; solo un aliquota di circa il 10% si traduce in incremento di

    trazione nel ambo. Ci si verifica sino al ra iun imento della forza di distacco delle lamiere(Fp).

    II faseII fase: a seguito del distacco tutto lo sforzo di trazione esterno assorbito dal bullone fino al .

    C,PP F1.1F =

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a trazioneUnioni Bullonate a trazione

    Meccanismi di collasso e modelli di resistenzaMeccanismi di collasso e modelli di resistenzaPer quanto riguarda i meccanismi di collasso lunione a trazione pu rompersi per:

    Rottura per trazione del gambo del bullone;

    Rottura per punzonamento della lamiera in corrispondenza delle teste del bullone o dado.

    Il meccanismo di collasso risulta il

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    minore dei due possibili meccanismi b,Rd,Ta,Rd,TU,T

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    Categorie di connessioni bullonate e campi di applicazioneCategorie di connessioni bullonate e campi di applicazione Categoria D: non garantisce la tenuta delle lamiere a contatto, che potrebbero anche

    distaccarsi per livelli elevati di sollecitazione

    Categoria E: previsto un pre-carico controllato dei bulloni, necessariamente ad alta

    resistenza

    Verifiche Categoria D Verifiche Categoria E

    U,TSLU,Ed,T FF U,TSLU,Ed,T FF

    Sollecitazione allo SLU

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    Meccanismi di collasso e modelli di resistenzaMeccanismi di collasso e modelli di resistenza EN1993EN1993--11--8 (3.6.1)8 (3.6.1)

    u a ase e mo e capac orn a uroco ce a res s enza proge o atrazione del gambo del bullone

    2M

    sub2a,Rd,TF

    =

    fub la resistenza ultima a trazione del bullone;

    As larea ridotta del bullone;

    k2 un coefficiente che dipende dal livello di serraggio e vale 0.63 nei bullonipresollecitati con chiave dinamometria e 0,9 negli altri casi.

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a trazioneUnioni Bullonate a trazione

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    Meccanismi di collasso e modelli di resistenzaMeccanismi di collasso e modelli di resistenza EN1993EN1993--11--8 (3.6.1)8 (3.6.1)

    La resistenza al punzonamento della lamiera in corrispondenza del dado o della testa delbullone (Bp,Rd) pu essere valutata attraverso il seguente modello

    upmRd,p ftd.B = 600

    dm diametro medio della testa del bullone o del dado (il minore fra i due);

    tp lo spessore della piastra sotto il bullone o il dado;

    fu la resistenza ultima a trazione della lamiera.

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    Metodi di calcolo delle sollecitazioniMetodi di calcolo delle sollecitazioni

    Le unioni a trazione sono soggette ad azioni assiali e flettenti parallelamente al gambodei bulloni che sono quindi tesi, e su cui le azioni vengono ripartite in base a metodi

    validati sperimentalmente.

    La ripartizione delle azioni dipende dalla rigidezza della lamiera:

    lamiera rigida i bulloni sono tesi e privi di flessioni parassite, ed il collassoavviene per snervamento del bullone o punzonamento;

    lamiera deformabile il bullone anche inflesso, ed il collasso avviene per

    ,flangia.

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    Metodi di calcolo delle sollecitazioniMetodi di calcolo delle sollecitazioni EN1993EN1993--11--8 (3.6.1)8 (3.6.1)

    CasoCaso flangiaflangia rigidarigida

    le trazioni sono assorbite dai bulloni;

    le compressioni sono assorbite per contatto;

    a s r uz one e e orze pen e a a geome r a e un one;

    i bulloni si verificano trascurando le flessioni parassite;

    la semplificazione ammissibile se lo spessore delle flange ne garantisce lavalidit;

    necessario verificare che in esse non venga superato il limite elastico.

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    Sistemi di unioneSistemi di unione Unioni Bullonate a trazioneUnioni Bullonate a trazione

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    Metodi di calcolo delle sollecitazioniMetodi di calcolo delle sollecitazioni EN1993EN1993--11--8 (3.6.1)8 (3.6.1)

    CasoCaso flangiaflangia deformabiledeformabile

    la distribuzione delle forze sui bulloni dipende da geometria dellunione er g ezza e a ang a

    i bulloni si verificano considerando la flessione parassita nel gambo e lar s r uz one eg s orz a causa e a p as c zzaz one e pun p so ec a

    delle flange

    equilibrate e compatibili con resistenza e deformabilit di bulloni e flange.

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    Esempi di calcolo con piastra rigidaEsempi di calcolo con piastra rigida EN1993EN1993--11--8 (3.6.1)8 (3.6.1)

    ForzaForza passantepassante perper baricentrobaricentro delladella bullonaturabullonatura

    dbi

    NGb

    NN

    N trazione totale agente sullunione

    ,=b N

    b

    Nn

    nb numero dei bulloni

    Nb,N trazione agente sul singolo bullone

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    Esempi di calcolo con piastra rigidaEsempi di calcolo con piastra rigida EN1993EN1993--11--8 (3.6.1)8 (3.6.1)

    ForzaForza nonnon passantepassante perper baricentrobaricentro delladella bullonaturabullonatura

    GbC

    NN edbi

    Nbtot

    V

    Ve

    N trazione totale agente sullunione, =b N NNn

    nb numero dei bulloni

    Nb,N trazione agente sul singolo bullone, 2

    =b M biNe

    N d

    b,M dbi distanza del bullone dal baricentro

    , 2= +

    i

    bib tot

    dV N Ne

    SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 68

    b bi