CORPAD 14-02-13

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Pubblicità inferiore al 45% - Contiene IP www.corrierepadano.it Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO 2013 - ANNO 31 N. 3 - EURO 0,20 Nuovi Piacentini - Storie e personaggi Giglio-Marazzi, uno scontro con la Fondazione in mezzo Situazione finanziaria e sfida per la presidenza, lotta sempre più dura POLLASTRI A PAGINA 4 In primo piano - La struttura ospiterà la manifestazione “Sorgente del Vino” a fine aprile Bastione Borghetto c’è, ma servono i progetti Bisotti: “Demanio disponibile ad una cessione gratuita dello spazio, purchè nell’ambito di un progetto unitario e coerente”. Paparo: “Diventi una cittadella del lavoro” Bastione Borghetto ospiterà Sorgente del vino 2013, che lascia Agazzano, e il Demanio è disponibile ad una cessione gratuita dello spazio purchè nell’ambito di un progetto com- plessivo e vincente. Servono quindi idee e fondi per un utilizzo stabile: il Comune lavora ad un bando rivolto alle associazioni locali SUZZANI A PAGINA 3 Piacenza Expo EdilShow punta su Energy Days e Forestalia DA PAGINA 11 Nicole Pelizzari, inviata di Mistero: ”Sono una scettica curiosa” NELLO SPECIALE ALL’INTERNO Placentia Marathon 2013: sarà l’ultima con la 42 km DOSSENA A PAGINA 15 WEEKEND Nuovi locali, fermento in città A PAGINA 5 Bausch, l’omaggio firmato Morganti A PAGINA 7 Pallavolo Campionato e coppa, che altalena DOSSENA A PAGINA 15 Biancaneve è un musical A PAGINA 9 AVVISO AI LETTORI Corriere Padano tornerà in distribuzione giovedì 28 febbraio. Nel frattempo se- guiteci sui nostri siti www.corrierepada- no.it e www.vivipiacenza.it

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Bastione Borghetto c'è, ma servono i progetti

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Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003(conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO 2013 - ANNO 31 N. 3 - EURO 0,20

Nuovi Piacentini - Storie e personaggi

Giglio-Marazzi, uno scontrocon la Fondazione in mezzoSituazione finanziaria e sfida per la presidenza, lotta sempre più dura

POLLASTRI A PAGINA 4

In primo piano - La struttura ospiterà la manifestazione “Sorgente del Vino” a fine aprile

Bastione Borghetto c’è,ma servono i progettiBisotti: “Demanio disponibile ad una cessione gratuita dello spazio, purchè nell’ambitodi un progetto unitario e coerente”. Paparo: “Diventi una cittadella del lavoro”

Bastione Borghetto ospiterà Sorgente delvino 2013, che lascia Agazzano, e il Demanio èdisponibile ad una cessione gratuita dellospazio purchè nell’ambito di un progetto com-plessivo e vincente. Servono quindi idee efondi per un utilizzo stabile: il Comune lavoraad un bando rivolto alle associazioni locali

SUZZANI A PAGINA 3

Piacenza Expo

EdilShow puntasu Energy Dayse Forestalia

DA PAGINA 11

Nicole Pelizzari, inviata di Mistero:”Sono una scettica curiosa”

NELLO SPECIALE ALL’INTERNO

Placentia Marathon 2013:sarà l’ultima con la 42 km

DOSSENA A PAGINA 15

WEEKEND

Nuovi locali,fermento in città

A PAGINA 5

Bausch, l’omaggiofirmato Morganti

A PAGINA 7

Pallavolo

Campionatoe coppa,

che altalenaDOSSENA A PAGINA 15

Biancaneveè un musical

A PAGINA 9

AVVISOAI LETTORI

Corriere Padano tornerà in distribuzionegiovedì 28 febbraio. Nel frattempo se-guiteci sui nostri siti www.corrierepada-no.it e www.vivipiacenza.it

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Corriere Padano

214 febbraio 2013

ATTUALITÀ

Intervista doppia Dosi-Paparo

Dopo la netta affermazione del centrosinistra al ballottaggioper l'elezione del sindaco di Piacenza, Paolo Dosi e AndreaPaparo si confrontano, tra il formale e l'informale, inun'intervista doppia che va a toccare i temi caldi del momento(Fondazione), quelli in discussione da tempo e in attesa di unacollocazione certa in agenda (Pertite) e quelli di natura politica,dagli strascichi delle Primarie nel centrosinistra ai nuovi assettidel centrodestra piacentino.

Videointervista: MirtaQuagliaroli (M5S)

Video-intervista con il capogruppoin Consiglio comunale a Piacenzadel Movimento 5 Stelle, che si èappena sottoposto con successo alprimo esame semestrale deglielettori. Una riflessione su Piacenzae sul Movimento 5 stelle dopo leepurazioni e la decisione di Grillodi tornare in tv

Via Aguzzafame, discarica di scortaSono anni che gli abitanti di Borgotrebbia combattono unabattaglia che non riescono a vincere: quella contro chi hadeciso di trasformare le areeverdi nei dintorni delleabitazioni in una grandepattumiera doveabbandonare rifiuti di ognigenere: pneumatici,bottigliette, batterie daautomobile. C’è persino untelevisore lasciato a bordodella strada bianca cheporta all’ingresso del Parcodel Trebbia e, come ciracconta Roberto Bottazzi,uno degli abitanti dellazona, «fino a un paio digiorni fa c’erano un divano e un tavolo... un tavolino di quellida salotto».

Cella, Scuola Edile: “Competenze decisivenel mercato del lavoro”

L’attuale crisi del settore edile, conle ricadute sull’Ente che si occupadella formazione degli operatori delcomparto, sono oggetto dell’analisidi Filippo Cella, presidente dellaScuola Edile di Piacenza. “Da partenostra - spiega Cella - vogliamocontribuire alla ripresa del settoreedile, offrendo una formazione diqualità, che consenta di elevare leprofessionalità e competenze deinostri corsisiti, col fine ultimo difornire una formazione moderna edaggiornata atta a cogliere ogni

opportunità di collocazione o ricollocazione nel mondo”.

Crisi edilizia, i sindacati: “Per ripartireserve una nuova idea del costruire”

Il saldo pesantemente negativo - in termini di imprese chiuse eaddetti senza lavoro - dell’edilizia piacentina si aggrava via viache arrivano nuovi dati. L’analisi di Fillea-Cgil e Filca-Cislcomprende numeri da far tremare i polsi, ma anche proposteconcrete per provare a frenare l’emoraggia.

Questa settimana suwww.corrierepadano.it

Scuole e iscrizioni 'last minute',difficoltà extra per le segreterieSegreterie scolastiche oberate di lavoro e personale

a disposizione anche nelle ore pomeridiane per risol-vere i dubbi delle famiglie e i disservizi della rete. So-no gli effetti prodotti dalla digitalizzazione delle iscri-zioni scolastiche avviata lo scorso 21 gennaio ed ora –adue settimane dal termine del 28 febbraio - c'è chi lan-cia un nuovo allarme, quello delle ‘iscrizioni last minu-te’che potrebbero causare nuovi blocchi al sistema in-formatico dovuti alla contemporaneità degli accessiconcentrati nelle ultime settimane. Dopo il black outdi fine gennaio, con il sito del Ministero subito in tilt –come anticipato da Corriere Padano del 17 gennaioscorso – proseguono i disagi per i genitori che devonoiscrivere i propri figli alle classi prime delle scuole pri-maria e secondaria (di primo e secondo grado). All'ap-pello mancano infatti molte famiglie che non hannoancora provveduto ad iscrivere i propri figli a scuola ea preoccupare maggiormente è l'utenza straniera chenon sempre dispone della strumentazione informati-ca necessaria. Si aggiungono poi le tante famiglie - an-che piacentine - che si trovano in difficoltà nella com-pilazione di modulistica specifica e per di più online eche si rivolgono alle scuole per ricevere supporto. Dauna parte ci sono storie di mamme che lavorano e chesono costrette a trascorrere nottate davanti al compu-ter per iscrivere più di un figlio al primo anno scolasti-co, dall’altra il surplus di lavoro delle segreterie scola-stiche che ricevono giornalmente decine di telefonatea causa delle complesse procedure di iscrizione (dalcodice meccanografico alla registrazione al sitowww.iscrizioni.istruzione.it tramite mail e password). 'La dematerliazzazione più che alleggerire le scuole –afferma Manuela Calza segretaria provinciale Flc-C-gil – sta causando serie difficoltà e grava principal-mente sul personale scolastico, già pesantemente tar-tassato dai tagli e ridotto del 20% in questi ultimi an-ni’. Alla Scuola Alberoni la segreteria ha reso disponi-bili moduli cartacei per agevolare i genitori - special-mente stranieri – e proceduto – in tali casi - all’inoltro

delle domande online. Ma c'è di più: ‘la modulisticanon contempla alcune casistiche familiari (ad esem-pio genitori divorziati di cui uno non raggiungibileperché all’estero) e ciò crea ulteriori disagi alle fami-glie’, spiegano dalla segreteria dell’Istituto Romagno-si: 'Abbiamo dovuto contattare il numero verde messoa disposizione dal Miur causa disguidi causati dall’uti -lizzo di browser internet differenti che non consenti-vano il completamento dell’iscrizione, causando ulte-riore ansia tra i genitori, preoccupati di non aver iscrit-to i propri figli a scuola’. L’iscrizione al primo anno sco-lastico è un momento molto importante oltre che deli-cato: non si può prescindere dal contatto diretto tra fa-miglia e scuola e ciò che sta accadendo in questi giornine è la dimostrazione.

Francesca Gazzola

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14 febbraio 2013 Corriere Padano

3IN PRIMO PIANO

Scenari - Il Comune studia un bando rivolto a tutte le associazioni piacentine

Bastione Borghetto,progetti cercansiL’assessore Bisotti: “Demanio disponibile a una cessione gratuita dello spazio afavore della città, purchè l’utilizzo sia inserito in un progetto unitario e coerente”

ROBERTA SUZZANI

Bastione Borghetto, si voltapagina. Di certo c’è che farà dacornice all’edizione di Sorgen-te del vino 2013, manifestazio-ne enologica che per il suoquinto compleanno abbando-na il castello di Agazzano e sitrasferisce nel cuore della cit-tà. Di altrettanto certo c’è cheil Demanio si è dichiarato di-sponibile alla possibilità di u-na cessione gratuita dello spa-zio a favore della città. Con ilsuccesso portato a casa dall’as -sessore comunale Silvio Bisot-ti, si volta finalmente paginanella decennale vicenda diquella che possiamo definireuna perla chiusa nella sua con-chiglia.Per il resto, su Bastione Bor-

ghetto, è ancora tutto da vede-re, trattare, aggiustare e ogniprogetto o proposta di utilizzodell’immobile, ristrutturatoormai dodici anni or sono e daallora in cerca di una destina-zione più o meno stabile, dovràpassare al vaglio della Soprin-tendenza.«La condizione posta dal De-

manio per la concessione dellastruttura – sottolinea l’asses -sore Bisotti, che frena i facilientusiasmi e pensa a come at-traversare il mare tra il dire e ilfare –è che l’utilizzo del Bastio-ne sia inserito in un progetto u-nitario e coerente con finalitàsociali, culturali, di promozio-ne enogastronimica locale ecomunque non esclusivamen-te legate al profitto economi-co».Una valorizzazione coerente

con l’importanza storica dellospazio che restituisca il Bastio-ne ai piacentini e, al contempo,dìa una spinta al turismo, loca-lizzando anche in città e non so-lo fuori dalle Mura Farnesia-ne, manifestazioni e iniziativeculturali ed enogatronomicheper cui la realtà piacentinanon solo sarebbe una quintascenica perfetta, ma anche u-na risorsa fondamentale.«Stiamo studiando un bando

rivolto a tutte le associazionipiacentine». Nei piani dell’as -sessore comunale c’è un pro-getto di squadra. Uno spazio

ampio come quello del Bastio-ne, e così bisognoso di manu-tenzione, non è gestibile da u-na o due realtà. Serve una si-nergia più articolata «che siain grado di declinare un pro-getto ambizioso, utile e auto-sufficiente».Le porte di Bastione Borghet-

to potrebbero, quindi, aprirsialla città grazie a una proposta

che ricorda quella già avanza-ta nel 2006 dall’allora assesso-re al bilancio Francesco Cac-ciatore, il quale, ai tempi, ave-va intavolato una trattativacon il Demanio per l’utilizzo,con pagamento di un affitto,dell’immobile.Attualmente, infatti, la strut-

tura è concessa a titolo onerososu richiesta di associazioni o

privati che ne facciano richie-sta. Così è stato, ad esempio,per il Partito Democratico cheda anni organizza qui le sue fe-ste. Così sarà per Sorgente delvino, che dal 27 al 29 aprile ac-coglierà all’ombra delle muraoltre cento tra produttori e vi-ticoltori biologici e biodinami-

ci da tutt’Italia. «Quello chevorremmo fare - conclude Bi-sotti - è andare oltre un utilizzoestemporaneo, per far diven-tare il Bastione parte integran-te della vita cittadina. Solo“consegnando” questo spazioalle associazioni potremo re-stituirlo ai piacentini».Una "restituzione" attesa da

anni. Dal suo chiacchierato re-stauro a cura di Marco DezziBardeschi per cui lo Stato sbor-sò cinque miliardi di vecchie li-re - le coperture azzurre degliedifici, ora tendenti al verde,lasciarono perplessi i puristidel recupero conservativo - il

Bastione è stato un palcosceni-co raramente sfruttato. Sedefissa, come detto, delle festedel Pd e sfondo di manifesta-zioni sportive e musicali, pri-ma tra tutte Tendenze, per ilresto è rimasto uno spazio inu-tilizzato.Negli ultimi anni molte voci

indignate si sono alzate a de-nuncia dello stato in cui versala struttura. Un semiabbando-no che recentemente ha porta-to al cedimento di alcuni mat-toni nel segmento di mura pro-

prio al di sotto del bastione. Uncrollo, dovuto a infiltrazionid’acqua, che con ogni probabi-lità sarebbe stato facilmente e-vitato con un controllo più at-tento della struttura.Una, e forte, tra le tante voci

di denuncia fu quella dell’allo -ra consigliere comunale An-

drea Paparo, oggi assessoreprovinciale. A una manciata dianni dal recupero dell’opera,alzò i toni e minacciò manife-stazioni di protesta per denun-ciare il malgoverno della cosapubblica. Parole cadute più omeno nel vuoto, purtroppo. IlBastione è rimasto una catte-drale, se non proprio nel deser-to, quanto meno in un zona de-solata.Tutto ciò a dispetto di chi que-

sto spazio, a due passi dal cen-tro cittadino, ricco di storia epotenzialità, saprebbe benecome utilizzarlo. La lista è lun-ga e annovera tante associazio-ni culturali e molti politici.Dalla proposta di creare unacittadella dell’economia socia-le di Daniele Negri, in forza alPartito democratico, per pro-muovere l’autoimprenditoriagiovanile e dell’artigianatoche comprenda esperienze dico-working, fino al più recenteappello del consigliere regio-nale Andrea Pollastri, il quale,come rappresentate del Pdl,ha presentato un’interrogazio -ne in Regione per chiedere unimpegno dell’Ente centrale inseno all’Agenzia del Demanio«affinché illustri i progetti peril Bastione Borghetto e, soprat-tutto, stabilisca quando potràessere messo a disposizionedella città, delle Associazioni edei cittadini».Una restituzione che potreb-

be essere dietro l’angolo.

Nelle foto grandi, BastioneBorghetto. Nelle altre, gliassessori Bisotti e Paparo

La manifestazione enologica“Sorgente del Vino” (a fine aprile)primo passo di un futuro diverso?

Bisotti prudente: “Svolta? Forse,ma sarà un percorso lungo”

(rb) La svolta di Bastione Borghetto potrebbe aprire leporte all’utilizzo anche degli altri immobili demanialipiacentini? Una domanda a cui, per il momento,l’assessore comunale Silvio Bisotti non vuole dare unarisposta definitiva.«Ci sono due tipi di immobili di proprietà demaniale che èbene saper distinguere: da una parte ci sono gli immobilidi alto valore artistico e culturale tutelati dallaSoprintendenza e per cui è prevista la concessionegratuita in particolari occasioni. Fanno parte di questaschiera Palazzo Farnese, Torrione Foresta e BastioneSant’Agostino, per esempio.«Di altro tipo sono i dodici immobili per cui il Demanio haprevisto una valorizzazione che, tra virgolette, “comportamodifiche prima dell'immissione sul mercato”. Si tratta diimmobili che per essere utilizzati devono essere inqualche modo trasformati, devono cambiare destinazioned’uso per adattarsi a un percorso immobiliare adeguato»chiarisce l’assessore.Fanno parte di questo elenco le caserme Alfieri, PietroCella, Cantore e Palazzo Madama. In quest'ultimastruttura, già sede dell’Ufficio Iva, dovrebbe trovarespazio l’ufficio del Catasto, ancora oggi ospitato in viaPoggi.Un percorso lungo, quindi, ma che con BastioneBorghetto ha avuto inizio.

Paparo

“Che diventiuna cittadelladel lavoro”(r.s.) «Una cittadella del

lavoro che possa divenirepunto di riferimento eorientamento per i cittadininel delicato momento di crisiche stiamo vivendo».Rispolverando la propostapresentata la scorsa

primavera,quandocorreva perla carica diprimocittadino,l’assessoreprovincialeAndrea

Paparo è intervenuto così nelrecente dibattito sulpossibile utilizzo del BastioneBorghetto. Non è la primavolta che il rappresentantedel Pdl si interessa del futurodell’immobile di proprietàdemaniale. Già nel 2006, arestauro ancora fresco,Paparo aveva alzato la voceper denunciare lo stato diquel «bene pubblico diimmensa bellezza e valoreche sta letteralmentemarcendo» in cuil’Amministrazione comunalevoleva aprire un centrogiovanile. Una denuncia cheaveva rinnovato l’annosuccessivo prendendo carta epenna e scrivendodirettamente a Napolitanopoiché «non essendo riuscito,nell’ambito dell’attivitàistituzionale che svolgo qualeconsigliere comunale diPiacenza, a vedere realizzatala legittima aspirazione ditanti piacentini». OggiPaparo torna sulla questionecon un progetto basato sullasinergia tra pubblico eprivato che riunisca in unsolo luogo i servizi offerti daicentri per l’impiego, gli entidi formazione, le agenzie diintermediazione e leassociazioni di categoria.

Addio ad Amedeo “Pino” Teruzzi,storico edicolante piacentino(c.a.) Piacentino doc einnamorato del suolavoro: questo eraAmedeo “Pino”Teruzzi, storicoedicolante scomparsoimprovvisamente neigiorni scorsi all’età disettantadue anni.Amedeo Teruzzi eranato il 4 gennaio1941 ad Agazzano;aveva gestito il primopunto vendita inPiazzetta SanFrancesco, per poi –dopo una parentesinella distribuzione dei giornali –aprire l’edicola in via Caduti sul

Lavoro. Legatissimo allasua città e appassionatodi calcio (tifoso dellaJuventus e delPiacenza), era sposatocon Marisa Betti; lascia ifigli Giorgia e Alfredo ei nipotini Eleonora,Ismaele ed Alberto. Conlui se ne va unpiacentino testimone diun’epoca, che avevafatto del propriolavoro, assieme allafamiglia, una ragione divita. L’edicola era perlui non soltanto un

lavoro, ma una vera e propria“seconda casa”.

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Corriere Padano

414 febbraio 2013

ATTUALITÀ POLITICA

Il duello - Situazione finanziaria e nuova presidenza sotto i riflettori della città

Scontro Giglio-Marazzi,la Fondazione in mezzoSulla pelle dell’istituto si sta consumando una durissima lottache dà più l’aria di essere una diatriba tra lobby di potere

MARCELLO POLLASTRI

C'era un tempo, non moltolontano, in cui i due muoveva-no i fili dell'economia piacen-tina e andavano d’amore ed’accordo. L'uno, Sergio Gi-glio, occupava la presidenzadi Confindustria; l'altro, Gia-como Marazzi, quella dellaFondazione di Piacenza e Vi-gevano. Insieme a GiuseppeParenti, attuale numero unodella Camera di commercio,formavano un triumviratopotente e influente. Impren-ditori, amici, facoltosi, ognu-no in grado di pigiare i bottonidella nostra economia. Nelleloro mani si concentrava - eper certi versi si concentra an-cora - un non indifferente po-tere decisionale. Il solo ex sin-daco Roberto Reggi, prima di“cadere in disgrazia”, sem-brava potesse avere una qual-che voce in capitolo su quantoveniva stabilito nelle stanzedei bottoni.Un’epoca non molto lonta-

na, si diceva. Perché negli ul-timi mesi alcuni rapporti si so-no incrinati e oggi quelle di-vergenze sono di tutta evi-

denza. Accade così che in ariadi rinnovo delle cariche del-l'ente di via Sant'Eufemia, irapporti all'interno dell'on-nipotente triumvirato cam-biano: Parenti resta in sellaalla Camera di Commercioma si defila; e tra il presidenteuscente Marazzi e l'aspirantesuccessore Giglio scoppia lalite di questi giorni. Il casusbelli è rappresentato dallacontroversa situazione finan-ziaria della Fondazione finitaal centro delle polemiche neigiorni dello scandalo Monte

dei Paschi di Siena per una se-rie di investimenti, tra cuiquello nel titolo Fresh. Inve-stimenti fatti dalla giuntaMarazzi negli anni di manda-to e che Giglio, proprio l’altrogiorno, in un intervento pub-blico in cui annunciava purela sua candidatura alla presi-denza dell’ente di viaSant’Eufemia, ha giudicatoin buona sostanza “rischiosi,poco prudenti e non coerenticon la mission di una Fonda-zione bancaria come la no-stra, tali da produrre minu-

svalenze per addirittura 100milioni di euro. Pronta la re-plica del cda uscente: nessunproblema di liquidità perl’ente, investimenti sotto con-trollo e annunciata volontà diMarazzi di rivolgersi alla pro-cura per porre fine al clima digrande tensione che sta ac-

compagnando il rinnovo del-le cariche. Non ultima l’accu -sa rivolta a Giglio di aver sol-levato una polemica “che nonva certo nell’interesse dellaFondazione”. Giorni in cui trai due ex amici volano gli strac-ci, anche se i ben informatifanno risalire il tramontodell’amicizia a più di un annofa, quando Marazzi brigò nonpoco per ottenere la prorogadi un anno per restare allaguida della Fondazione scom-binando in tal modo i pianodell’ex numero uno di Confin-dustria. E oggi Giglio se la de-

ve vedere non solo con l’ira diMarazzi, ma anche con le vel-leità di quel Francesco Scara-vaggi che gli contende la pre-sidenza e che durante i giornidella polemica è intervenutodifendendo l’operato dellagestione Marazzi e sostenen-do che “il patrimonio della

Fondazione è rimasto inva-riato”.Insomma, sulla pelle della

Fondazione si sta consuman-do quella che dà più l’aria diessere una diatriba tra lobbydi potere. A chi giovi questasituazione è davvero difficiledirlo. Non certo all’ente stes-so che, almeno nell’opinionepubblica, ha visto negli ultimianni crollare la propria credi-bilità. Una Fondazione che, aldi là della bontà o meno degliinvestimenti fatti, è apparsalontana da quel “territorio”di cui oggi tutti si riempiono

la bocca. Un peccato se si pen-sa che, in un momento econo-micamente difficile comequesto con gli enti locali cheboccheggiano e con le Provin-ce che oggi ci sono domanichissà, la risorse di una Fon-dazione potrebbero davveroessere preziose per lo svilup-po e il rilancio del nostro terri-torio.Non immune da colpe ap-

paiono certamente anche Co-mune e Provincia. Troppospesso hanno lasciato faresenza la minima ingerenza; eoggi, mentre le liti per la pre-sidenza la fanno da padrone,latitano maledettamente inquel ruolo di mediatori chedovrebbero svolgere. Segna-li, anche questi, che le logichepolitiche sono sempre più ba-sate sull’ “io e adesso” chenon sulla collettività. Il silen-zio complice delle istituzioniprincipali della città non aiu-ta. Urge uno scatto d’orgo -glio.

Nelle foto sopra, Giglio(a sinistra) e Marazzi(a destra). Al centro, targaall’entrata della Fondazione

Non immuni da colpe sono ancheComune e Provincia, che latitanoproprio mentre infuriano le liti

Finmeccanica, arrestatol’AD piacentino Orsi

(mp) Non si può certo dire che sia un magic moment per ipiù quotati manager piacentini. Dopo Gotti Tedeschi e levicende legate allo Ior qualche tempo fa, un altro bigfinisce nei guai: si tratta di Giuseppe Orsi, amministratoredelegato e presidente del colosso della difesaFinmeccanica, arrestatol’altro giorno con l’accusa dicorruzione internazionale.La vicenda riguarderebbetangenti che sarebberostate pagate per chiudere lavendita di 12 elicotteri algoverno indiano.Un’inchiesta a lungocondotta dai pubbliciministeri di Napoli Piscitellie Woodcock e poi trasmessaa Busto Arsizio. “Non hointenzione di dimettermi, non ne ho motivo” aveva dettoqualche settimana fa il piacentino ai cronisti che glichiedevano se fosse intenzionato a mollare in seguito alleinchieste. Nato a Piacenza nel 1945 e laureato iningegneria aeronautica al Politecnico di Milano, Orsi èlegato a Comunione e Liberazione

Quagliaroli (M5S): “Giunta immobile,noi unico seme del cambiamento”L’ultima battaglia che hanno intra-

preso è quella per l’ex distributoreAgip di Barriera Genova, dove unavariante al Piano regolatore potreb-be consentire, anziché la costruzio-ne di edifici residenziali in una zonagià ad alta densità abitativa, la rea-lizzazione di un’area a serviziodell’interesse pubblico, come po-trebbe essere un parcheggio pub-blico. Peccato che l’assessore SilvioBisotti abbia male interpretato lamozione, pensando che fosse fina-lizzata a giungere a un esproprio.Fatto sta che i grillini, dopo settemesi in Consiglio comunale, ci han-no fatto il callo con le difficoltà dicomprensione e relazione con le al-tre forze politiche presenti in Aula.«All’inizio – spiega il capogruppodel M5s in Consiglio Mirta Quaglia-roli – ci hanno un po’ sottovalutati,poi, dato che noi siamo sempre pre-paratissimi su tutto quello che si di-

scute in Aula –hanno iniziato a trat-tarci come i primi della classe». Fat-to sta che Il Movimento 5 stelle è di-ventato una realtà a Palazzo Mer-canti, dove per la prima volta, con leelezioni Amministrative della pri-mavera scorsa, i grillini piacentinisono riusciti a entrare grazie al con-siderevole consenso che oggi glipermette di esprimere ben tre con-siglieri.«L’impatto - come ci spiega Qua-

gliaroli, che abbiamo incontrato do-po la conferma del mandato a cui sisono sottoposti i consiglieri grillinidopo i primi sei mesi di mandato – èstato duro, non conoscevamo le pro-cedure amministrative e per questoabbiamo dovuto studiare molto»,

poi, però, finito il rodaggio, il Movi-mento ha mosso i suoi passi senza ti-

mori reverenziali, portando in aulatemi e favorendo la discussione.«Anche se la maggior parte dellemozioni che abbiamo presentato so-no state bocciate, hanno comunquefatto germogliare un seme, il semedel cambiamento. Come nel caso –precisa Quagliaroli – della commis-sione di controllo e garanzia, chetutti hanno bocciato, anche se in se-guito molti ci hanno fatto capireche, forse, sarebbe stato un beneprenderla in considerazione».Nonostante l’impatto con la vita

amministrativa, con una «Giuntaquasi immobile» e con opposizionipoco propositive e «troppo impe-gnate in campagna elettorale», iconsiglieri del Movimento 5 stelle

restano convinti che «sia possibilecambiare le istituzioni e il sistemada dentro: basta rimanere integri enon scendere mai a compromessi».Come dimostra la storia politica re-

cente del nostro Paese, di movimen-ti partiti dal basso che, nonostante ibuoni intenti, hanno finito per farsi“intaccare” dal potere se ne sonogià visti. Il Movimento 5 stelle ha pe-rò già dimostrato di non tollerare alproprio interno chi non rispetta leregole, come nei casi di Favia e Sal-si, colpevoli di non aver rispettato idettami per alcuni (compresa Qua-gliaroli), martiri per altri. Forse unaprima risposta sulla vera natura delM5s la avremo proprio nei prossimimesi, quando i grillini saranno uffi-cialmente entrati nelle aule romaneche contano.

Nella foto Mirta Quagliaroli,capogruppo del Movimento 5 Stelle

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14 febbraio 2013 Corriere Padano

5ATTUALITÀ

Movida - Il Tuxedo trasloca e si reinventa, 29Cento Factory lancia un progetto di co-working e l’ex Rockaway si trasforma

Piacenza spenta? Eppur si muove!Locali, finalmente segnali di risveglio: diverse e stimolanti le novità in arrivoPIETRO CORVI

Piacenza sonnecchia eppur simuove. In tema di movida, il2013 si preannuncia interes-sante. C'è fermento. Vi raccon-tiamo alcune novità che faran-no venire l'acquolina in boccaagli amanti di musica, socialitàe delle piccole grandi eccellen-ze del territorio. Vi anticipia-mo quel che per ora ci è dato sa-pere a proposito di quattro luo-ghi di aggregazione, nuovi o na-scenti, che aprono scenarighiotti ai piacentini di tutte leetà.Nell'articolo a parte parliamo

del Nessie, il risto-pub dalla ca-ratterizzazione "vintage-rock"della Besurica. Qui anticipia-mo invece qualcosa del Tuxedo"che verrà", della trasforma-zione in corso all'ex Rockawaydi San Bonico e di un nuovissi-mo, inedito ritrovo che staprendendo vita in pieno centrocittà grazie all'intraprendenzadi 29Cento Factory.Cominciamo dall'impresa in

cui si è lanciata l'associazioneche gestisce le sala prove co-munali in Cavallerizza, orga-nizza il festival Tendenze e lestagioni musicali di Spazio4.Un progetto giovanile autofi-nanziato intrigante e innovati-vo. In un ex ristorante alle spal-le del Gotico sta nascendo unluogo ibrido, a mezza via tra ne-gozio, pub e spazio creativo. Èfrutto di un percorso nato dal-l'incontro tra la radicata asso-ciazione musical-culturale e di-verse realtà artigianali locali:come incubatori, lo Spazio4,che ha catalizzato idee ed ener-gie, e le edizioni del tantochiacchierato mercatino delleproduzioni artigianali e indi-pendenti "A/Mano", ideato eorganizzato proprio da 29Cen-to.La parla chiave di questo "lo-

cale" sarà commistione, con la

musica a fare da traino o da col-lante per completare un coc-ktail frizzante. Un progetto di"co-working" aggregante e col-lettivo aperto ai contributi dichi voglia sperimentare attitu-dini artistico-culturali e arti-gianal-imprenditoriali. Il latoenogastronomico sarà garanti-to da cibi e birre rigorosamente"hand-made" e a kilometro ze-ro. Il presidente dell'associa-

zione Nicola Curtarelli parla di«un negozio aperto anche allasera, un bar dove sarà possibilecomperare oggetti di design,vestiti e accessori esclusiva-mente fatti a mano. Prodotti lo-cali in primis, ma l'idea è di al-largarsi all'artigianato italianoe del mondo. Saranno organiz-zate presentazioni di prodotti emarchi, eventi culturali di va-ria natura e musicali, che nondovranno però prendere il so-pravvento e sulla cui entitàpende l'incognita "disturbo".29100 e "A/Mano" ricreano in-somma il loro habitat naturale,in pieno centro storico, per da-re una vetrina a chi ne ha biso-gno». La folta squadra è al lavo-ro per riconvertire e arredaregli ambienti. Con la primaveraverranno svelati dettagli, novi-tà, contenuti, procedure perentrare a far parte del progetto

e la data di apertura, sicura-mente prima dell'estate.C'è anche chi dal centro se ne

è andato. Lo storico TuxedoPub (nella foto sopra a destra) loscorso 5 gennaio ha lasciato laleggendaria postazione di viaTrebbiola per trasferirsi in viaColombo 101 sotto la rinnovatainsegna "Tuxedo Beer House".Riaprirà nella prima metà dimarzo. «Sul versante live e del-le attività non ho ancora pianidefiniti - spiega il gestore CarloDodi - per ora sono impegnato asistemare i locali. Ho rimossotutti gli arredi storici fino al-l'ultimo chiodo: voglio tenereviva l'anima del Tuxedo. I dueoggetti a cui tengo di più? Lamappa musicale della GranBretagna con tutti i gruppi sto-rici degli anni 70/80 e il manife-sto di Arancia Meccanica». Ilnuovo Tuxedo sarà più grande,«ma non troppo, per preserva-re il contatto ravvicinato con laclientela, e le spine si moltipli-cheranno, con molte birre spe-ciali e di importazione. E nonsarà più un circolo Arci».Tutti ricordano l'epoca d'oro

dei concerti e delle jam-sessional Tuxedo, ma negli ultimi anniquesto aspetto è andato sce-mando per le solite questioni didecibel. «La musica live mimanca - sottolinea Dodi - qui sa-rò più libero. Non mi piaccionoi calendari troppo strutturati,ma darò regolarmente spazio aconcerti: musica originale epiacentina in primis, per offri-re spazio al valido tessuto loca-

le».Un'ondata di musica si sta per

abbattere anche su San Bonico,con cui concludiamo la nostrarassegna. Nell'ex Rockaway, lasala polivalente adiacente allostudio di registrazione Mofo(nella foto sopra a sinistra), Car-lo Cantore e Leonardo Bongior-ni stanno portando a termine laconversione del bell'ambien-

te, ormai pronto a diventare unlocale. «Il desiderio è di affi-liarci all’Arci - spiega Cantore -stiamo ultimando gli interven-ti strutturali necessari. Offria-mo un palco attrezzato da verolive club e un'insonorizzazionecurata per ascolti di qualità; ilbar completerà l’offerta. Sia-mo già partiti sperimentando ilballo con la band dal vivo Bep-

pe & Dani nella versione "boo-gie band" e la partecipazionedi tante scuole di ballo piacen-tine che si appoggiano a noi. Ilprossimo appuntamento colboogie sarà il 22 marzo».Entro la primavera, se tutto

andrà bene, Sound Bonico ini-zierà ad aprire regolarmente.Nelle intenzioni, il giovedì seraospiterà concerti rock, metal edintorni; il venerdì potrebberinsaldarsi il concetto di salada ballo; il sabato sarà destina-to a concerti-aperitivo. Le ideesono tante: «abbiamo un maxi-schermo, potremo ospitareproiezioni, cineforum, presen-tazioni e teatro, mentre di do-menica il locale potrebbe tra-sformarsi in una balera con leorchestre di liscio. Da lunedì almercoledì invece Sound Boni-co continuerà ad essere una sa-la prove. È tutto in divenire.Questi primi mesi saranno unrodaggio, per ripartire a set-tembre con una stagione su mi-sura dell'ambiente e dei desi-deri dei piacentini».

Nessie, il risto-pub dal cuore livecon memorabilia delle rockstar

Dal centro storico alle frazioni, filorosso di voglia di fare lungo la città

C'è una batteria Ludwig gialla in plexiglass conle firme di Ian Paice, batterista dei Deep Purple,e una Pearl Signature con i loghi degli Iron Mai-den e le pelli autografate dal batterista Nicko M-cBrain. Una camicia del '71 appartenuta a RodSteward, una maglietta diJohn Entwistle, che fu bassistadei The Who, un paio di scarpee di occhiali di Elton John. Ma-nifesti originali di Woodstock,una chitarra autografata daJoe Bonamassa ed Lp autogra-fati da gente come Aerosmithe Creedence Clearwater Revi-val. Questo ben di dio arrivadalla sterminata raccolta distrumenti, amplificatori, feticci e memorabiliadel collezionista piacentino Mariano Freschi.Lui si è occupato di arredare il Nessie, il ri-sto-pub di Strada Montecucco (Besurica) nato ainizio novembre sulle ceneri della pizzeria IlParco per opera della società Centro Facsal, co-me prolungamento invernale delle attività ge-stite nel sottomura vicino al Liceo Respighi.

Il Nessie non offre solo un buon reparto culina-rio e birraio, ma anche musica live e dj-set. E conun arredamento così rockettaro non poteva es-sere diversamente. A reclutare band e dj ci pen-sano Freschi e il giovane musicista Stefano Pu-

gni. Dopo un periodo di ro-daggio al martedì, live edj-set si sono spostati al ve-nerdì. Ci hanno già suonatoMoris Pradella dei Quintori-go o, per rimanere nel pia-centino, il dj Gianni Fuso, iBorn in the Sixty e i RustyMiles. I prossimi appunta-menti utili sono venerdì 15 e22 febbraio con il Dj Max

(hard-rock e revival rock) e venerdì 1 marzo conil blues dei Pera Williams, da Reggio Emilia.Probabilmente il Nessie non diventerà un vero eproprio live-club e la musica continuerà a far dacomplemento. Noi, che amiamo il pentagrammasuonato dal vivo, ci auguriamo che trovi semprepiù spazio e considerazione nei mesi a venire enella prossima stagione. (p.c.)

Concerti e musei per il bicentenario di VerdiFiorenzuola si prepara a celebrare il MaestroA duecento anni dalla nascita

del genio di Giuseppe Verdi, trai compositori più celebrati intutto il mondo, anche Fioren-zuola rende omaggio al musici-sta nato a Roncole di Busseto (il10 ottobre 1813) da Carlo Verdie Luigia Uttini, entrambi di ra-dicate origini piacentine.Una piacentinità, quella del

Maestro Verdi, fortemente ri-vendicata in occasione di que-ste celebrazioni che vedono an-che la cittadina sull’Arda copro-tagonista con un calendario di i-niziative che partiranno a bre-ve, come ci ha riferito l’assesso -re alla cultura del Comune diFiorenzuola, Augusto Bottioni.Il 23 febbraio, infatti, alle 21 al

Teatro Verdi si terrà il concerto“Un brindisi con Verdi” delParma Brass Quintet, ma un pri-mo ‘assaggio’ musicale si avràalle 18 al Ridotto del Teatro conil concerto per flauto e piano-forte dal titolo “Le arie più fa-mose del maestro”.Ed è in programma l’inaugura -

zione del museo del Teatro Ver-

di, come ha spiegato Bottioni:“Il 24 marzo dovrebbe essere i-naugurato il museo del TeatroVerdi, nel quale vi sarà una se-zione dedicata ai passaggi fio-renzuolani di Verdi”. Tra le ini-ziative verdiane si colloca an-che la promozione di “un parcolirico letterario”:“è stato ripro-posto il progetto (che coinvolgealtri Comuni e la provincia diPiacenza) del parco lirico lette-rario avente come tema le atti-vità verdiane e quelle collegate–prosegue l’assessore –È ancheun progetto di marketing terri-toriale”.Sono previsti, entro la fine

dell’anno, altri due concerti o-maggio a Verdi delle Corali Cit-tà di Fiorenzuola e Vallongina,mentre lirica e prosa si fonde-ranno nello spettacolo che stan-no organizzando Walter Portesie le compagnie teatrali locali.In ricordo dei viaggi del Mae-

stro è già stata posta una lapidealla stazione di Fiorenzuola, do-ve si prevedono altri interventi.E il 31 maggio il capoluogo val-

dardese sarà anche tappa di unconcorso nazionale per cantan-ti lirici. La competizione canoradovrebbe andare in scena sulpalco del Teatro intitolato alMaestro, già affollato in questimesi da artisti di fama interna-zionale, come il duo Igude-smann & Joo e Lella Costa, cuiseguiranno, da qui a maggio, glialtri protagonisti della stagionedi musica e di prosa del teatroincastonato in via Liberazione.“Il nostro teatro, a direzione e

gestione municipalizzata, è unodei pochi che ancora oggi, difronte a una programmazioned’eccellenza, riesce a chiuderein pareggio e a non gravare inmodo sensibile sul bilancio co-munale – osserva l’assessore al-la cultura - Questo grazie a nu-merosi sponsor che da anni ap-poggiano la stagione, ma grazieanche a un affezionato pubbli-co. Il numero degli abbonati si èconsolidato e le presenze per se-rata, pur subendo un lievissimocalo dovuto alla crisi economi-ca, sono sostanzialmente alli-

neabili a quelle degli scorsi an-ni. La tendenza è comunque almiglioramento”.“La Direzione del teatro, gli uf-

fici, i collaboratori e i volontarisono riusciti a confezionare unastagione adeguata, nonostantele ristrettezze economiche - leparole di Bottioni - L’impossibi -lità, intervenuta per legge, dicontinuare a gestire alcune fun-zioni strumentali del teatro at-traverso la società FiorenzuolaPatrimonio è una tegola che nelprossimo futuro potrebbe limi-tare la possibilità di concederel’uso gratuito del teatro alle as-sociazioni locali”. Associazioniche dovranno probabilmenteassumersi gli oneri della sicu-rezza, dell’antincendio, del pri-mo soccorso e dei consumi. “Ilrisultato potrebbe essere quel-lo di portare le associazioni a u-tilizzare i numerosi spazi dispo-nibili in modo più razionale, ri-servando il teatro a rappresen-tazioni di qualità”, spiega Bot-tioni, che assicura: “L’Ammini -strazione resterà accanto alle

associazioni, proponendo colla-borazioni, agevolazioni, siner-gie e convenzioni, fornendo lesedi per le loro attività a condi-

zioni vantaggiose”. Spazi, con-tenitori “culturali”, di cui par-leremo nel prossimo numero.

Manuela Iannotta

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Corriere Padano

614 febbraio 2013

FarmacieFARMACIE DI SERVIZIO A PIACENZA

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Lunedì: Bettola, Borgonovo Val Tidone, Caorso, San Nicolò,Castell’Arquato, CastelvetroMartedì: Ferriere, Nibbiano, Piacenza Farnesiana,Pontedellolio, Pontenure, Travo, VernascaMercoledì: Carpaneto, Marsaglia, Piacenza, Pianello,VigolzoneGiovedì: Agazzano, Castelsangiovanni, Fiorenzuola,Gossolengo, Gropparello, Perino, Piacenza Farnesiana,Podenzano, VillanovaVenerdì: Cortemaggiore, Lugagnano, Monticelli, SanGiorgio, Rivergaro, RoveletoSabato: Bobbio, Fiorenzuola, Piacenza, PC BesuricaDomenica: Agazzano, Alseno, Borgonovo, Caminata,Carpaneto, Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Gragnano,Gropparello, Monticelli, Morfasso, Nibbiano, Pianello,Pontedellolio

Avis, i prelieviSabato 16 febbraio: Podenzano, AlsenoDomenica 17 febbraio: Castelsangiovanni, Farini,Podenzano, Castell’Arquato, FiorenzuolaSabato 23 febbraio: MonticelliDomenica 24 febbraio: Piacenza, Vernasca

CITTÀ UTILE

Bandoper l’assunzione

di assistenti familiariIl Comune di Piacenza, Dire-

zione Operativa Servizi allaPersona e al Cittadinointendesostenere l'inserimento lavo-rativo di assistenti familiari eoffrire un sostegno economicoalle famiglie che impieganoassistenti familiari privati perla cura di personenon autosuf-ficienti.Le domande, redatte su ap-

posito modulo, potranno esse-re presentate dal 15 feb-braioal 30marzo 2013.I requisiti richiesti sono:- residenza nel Comune di

Piacenza;- nucleo familiare con presen-

za di invalido civile al 100%e/o in possesso di certificazio-ne di handicap grave(L.104/92) e/o valutato non au-tosufficiente dall'Unita di Va-lutazione Multidisciplinare eche non percepisce l'assegnodi cura;- assunzione o intenzione di

assumere, con un contratto dialmeno 20 ore settimanali, as-sistenti familiari in possessodi attestato di frequenza ad unpercorso formativo per assi-stenti familiari o con un'espe-rienza documentabile almenotrimestrale come assistentefamiliare;- ISEE dell'assistito (estrapo-

lato dal nucleo familiare con-vivente) uguale o inferiore aeuro 22.500,00.Per informazioni, ritiro mo-

dulistica e supporto nella com-pilazione rivolgersi all'Infor-masociale, Tel e fax 0523492731 - Tel 0523 459090

Le serate dei genitori:conversazioni

tematicheA febbraio proseguono gli in-

contri gratuiti e aperti a geni-tori, educatori, insegnanti perconfrontarsi, con l’aiuto di e-sperti, su tematiche relativeall’educazione dei figli.Il 15 febbraio l’alimentarista

Laura Garnerone affronterà iltema: L’educazione alimenta-re a casa, fornendo indicazionie consigli per rendere il mo-mento del pasto utile e sanoper i nostri bambini, mentrevenerdì 22 febbraio sarà l’oc -casione per conoscere ungruppo di acquisto solidale eavere informazioni su un nuo-vo modo di fare la spesa insie-me a Samuele Bertoncini, pre-sidente di Des Tacum.Tutti gli incontri si terranno

al Centro per le Famiglie apartire dalle ore 20.45. Per fa-cilitare la presenza dei genito-ri, è previsto un servizio di ba-bysitter, con un contributo di 2euro a serata per bambino (etàcompresa tra 3 e 8 anni).

Prevenzione degliincidenti domestici

dei bambini

In collaborazione con gli ope-ratori del dipartimento di Sa-nità Pubblica dell’Ausl di Pia-cenza e il Centro per le Fami-glie, sabato 16 febbraio dalleore 09.30 alle ore 11.30 si terràuno degli incontri dedicati al-la prevenzione degli incidentidei bambini in ambiente do-mestico. Gli incontri si tengo-no l’ultimo sabato del mese.

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14 febbraio 2013 Corriere Padano

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BULLONE

POLITEAMA

Anche la serata “vibrante” con Daphne Sangalli in un programma infarcito di musica

Domenica 17 arriva Biancaneve, ma in versione musical: i Sette Nani cambiano nome

Morganti, viaggio danzatonell’universo della BauschPIETRO CORVI

Un eccezionale incontro col mondo poe-tico, la tecnica, la creatività e tutto l'uni-verso artistico diPina Bausch, tra le piùnote e importanti danzatrici e coreografemondiali, scomparsa ormai da 4 anni dopoaver diretto dal1973ilTanztheater Wup-pertal Pina Bausch, con sede aWuppertal,inGermania: il luogo di incubazione piùfamoso e fecondo del teatro-danza.Una particolarissima "conferenza dan-

zata". Così si può inquadrare "Moving wi-th Pina", lo spettacolo di Cristiana Mor-ganti, danzatrice solista del TanztheaterWuppertal da ben 18 anni, che approderàmartedì 19 alle ore 21 al Teatro Filodram-matici come terzo appuntamento del car-tellone di TeatroDanza della stagione"Tre per te" di Teatro Gioco Vita. Al ter-

mine della rappresentazione si svolgeràla consueta chiacchierata di approfondi-mento pubblico con la Morganti; come o-spite, Paola Plessi, insegnante di scuolaprimaria e docente all'Università Cattoli-ca di Piacenza; nel ruolodel moderatore, il consu-lente artistico per laDanza di Gioco Vita, Ro-berto De Lellis.Cristiana Morgantipro-

porrà un viaggio nell’u-niverso di Pina Bausch(nella foto a destra) vi -stodalla prospettiva deldanzatore; uno spettaco-lo andato in scena per laprima volta tre anni fanella preziosa e storicacornice del Teatro Ruskaja dell’Accade -mia Nazionale di Danza di Roma, di cui Pi-

na Bausch è stata direttore onorario dal2006 (e dove la Morganti insegna, oltreche al Conservatoire Nationale Superieu-re di Parigi). Com’è costruito un assolo?Qual è la relazione dell’emozione con il

movimento? Quand’è che ilgesto diventa danza? Qual è larelazione tra il danzatore e lascenografia? E soprattutto,come si crea il misterioso emagico legame tra l’artista e ilpubblico? Eseguendo dal vi-vo alcuni estratti del reperto-rio del Tanztheater, CristianaMorganti racconta il suo per-corso artistico e umano con lagrande coreografa tedesca eci fa scoprire quanta dedizio-ne, fantasia e cura del detta-

glio sono racchiusi nel linguaggio di movi-mento creato dalla Bausch.

Concorso “Bettinardi”:è tempo di semifinaliLe ultime semifinali del concorso nazionale "Chicco Bettinar-

di" collegato al prossimo Piacenza Jazz Fest, il Piero BassiniTrio e la Uncle Oswald Band sono al centro dei prossimi dueweekend al Milestone di via Emilia Parmense. A sfidarsi vener-dì 15 per la sezione "B" del Bettinardi, quella dedicata ai grup-pi, saranno il quintetto Five Coast da Rovigo e il salernitanoDynamic Trio. Sabato 16 toccherà invece agli ultimi solisti: ilpianista bolognese Claudio Vignali, il sassofonista Lorenzo Si-moni dal Monferrato e il pianista lecchese Antonio Vivenzio.La normale programmazione concertistica ripartirà dunque

sabato 22 con il ritorno del grande pianista codognese PieroBassini (nella foto), che sarà accompagnato alla batteria da Lu-ca Mezzadri e al contrabbasso da un musicista ancora in fase didefinizione. Sabato 23, infine, con un repertorio che va da GaryMoore a Frank Zappa, per un viaggio sulla linea di confine trarock e blues, ecco la piacentina Uncle Oswald Band, ovveroMarco Croce alla voce, Beppe Lombardo alle chitarre, LuigiBoz-Sgargi al basso e Alex Verzella alla batteria.

Gli appuntamentidella settimanasul sitowww.vivipiacenza.it

Concertistica, al Municipaleil grande Mischa Maisky

Tra i grandi solisti protagonisti della stagione concertisti-ca di Piacenza c'è il violoncellista Mischa Maisky (nella fo-to)che sabato 23 alle 20.30 al Teatro Municipale presente-rà la sua interpretazione del Concerto n. 1 di Šostakovi, el’aria di Lenskij dall’Evgenij Onegin di ajkovskij nella sua

trascrizione per violoncello eorchestra. Artista dalle ecce-zionali qualità, Maisky è l’uni -co violoncellista al mondo adaver studiato sia con MstislavRostropovich sia con il leg-gendario Gregor Piatigorsky.Con lui, sul podio del Munici-pale salirà Asher Fisch (diret-tore musicale della New Israe-li Opera) che nella secondaparte della serata guiderà laFilarmonica Toscanini nellaSettima Sinfonia di Beetho-ven.

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Corriere Padano

814 febbraio 2013

VIVIPIACENZA

WEEKEND

“Una duminca da ricurdà”,teatro in dialetto al PresidentSabato 23 alle ore 21, al Teatro President,va in scena la compagnia L'AllegraCombriccola di Borgonovo, impegnata in"Una duminca da ricurdà". Si tratta di unnuovo appuntamento della rassegna diteatro dialettale promossa e organizzatadalla Familia Piasinteina. Prevendite al BarAnspi di via Manfredi (0523-458215) o allaemail [email protected].

Spazio4, cineforuma zonzo tra i decenniTre film allo Spazio4, il giovedì alle 21.15,per il consueto cineforum. Il 14, ecco "Lamorte scorre sul fiume" di CharlesLaughton, grande fiaba di atmosferaorrorifica (USA, '55). Il 21: "After Life"(Giap, '98) (nella foto) di HirokazuKoreeda. Giovedì 28, infine, ecco "Killerinside me" di Michael Winterbottom,thriller Usa del 2010.

Cineclub Argento, il 20 e il 27il meglio della settimanaEntra in una nuova fase la rassegnaCineclub Argento del Politeama, serie diproiezioni pomeridiane dedicate inparticolare ai pensionati. Ultimato ilcalendario di titoli meno "freschi",mercoledì 20 e 27 febbraio alle 15 sarannoproiettati i titoli migliori della settimanache si potranno vedere al costo ridotto di3 euro. Info allo 0523.328672.

Fillmore, Pornorivistestar di tre notti infuocatePIETRO CORVI

Chitarre infuocate al Fillmore. Il club di Cortemaggiore mettesul piatto tre serate in cui, si tratti di cover o musica originale, afarla da padrone saranno il rock e il punk-rock, l'hard-rock el'heavy-metal. Rockettari di tutte le età, a rapporto: i nomi in gio-co non vi lasceranno indifferenti.Si parte venerdì 15 con un gruppo che ha scritto pagine leggen-

darie nella storia del punk-rock italiano: i Pornoriviste (nella fotoa destra). Da Varese, in pista dal 1992, due demo e sette album al-l'attivo. Un punto di riferimento imprescindibile per i ventennidi oggi e di ieri. Tanti i loro pezzi da annale: da "Chi non combattecade" a "Qualcuno mi ha venduto", da "Come piace a me" a"L'uomo del lunedì" fino a "Pilota". "Le funebri pompe" è il ti-tolo dell'ultimo disco, 2012, da cui prende il nome anche il tourche li porta ora sul palco del Fillmore. Saranno anticipati sul pal-co dai lodigiani Bad Frog, dai parmigiani Caporchiola e i cremo-nesi Death Valley Superheroes.Sabato 16 a guadagnare la scena sarà una delle cover band più

quotate, divertenti, originali e sgambettanti in circolazione: gliAntani Pro-ject, otto ele-menti, adre-nalina puratutta d'un fia-to. Dal rock al-lo ska, dalfunk al revival’80 e ’90 con ungusto nel crea-re arrangia-menti alterna-tivi che lasciadi stucco. Peruna nuovahard-rock &

metal night bisognerà invece attendere sabato 23. Sul palco sa-liranno i nostrani Hammersmith, gli Ancillotti e i Prided in aper-tura. Occhi puntati anche sul dj-set della procace Angel DevilRock, accompagnata dal "sensual show" delle sue bellissimescudiere LadyDiabolika Dolls (nella foto sopra).

Con una scenografia essenziale,Teatro Minimoaffronterà, ve-nerdì 15 alle 21.30 al Teatro Verdi di Fiorenzuola nell'ambitodella stagione di prosa, un classico: “L’arte della commedia”diEduardo De Filippo, un prologo e due atti che sono una “pro -fonda e accorata riflessione sul mestiere di attore, resa con il to-no ironico e complice tipico delle cantate eduardiane”, comescriveil regista Michele Sinisi nella presentazione, impegnatoanche in scena nel ruolo di Oreste Campese (lo stesso Sinisi), ca-pocomico di una compagnia famigliare che ha perso il capanno-ne in un incendio dal quale è riuscito a salvare solo le casse deitrucchi e dei costumi. Egli desidera incontrare il nuovo prefettoDe Caro (Vittorio Continelli), da poco arrivato, per invitarlo allospettacolo che la compagnia terrà nel teatro comunale. Da quiprende le mosse l'intreccio della pièce, una commedia di denun-cia contro chi impedisce di mostrare i contenuti di verità socialeche gli artisti vorrebbero esprimere e contro chi si rifiuta di rico-noscere il loro ruolo produttivo per la società. Completano il castMichele Altamura, Nicola Conversano, Simonetta Damato, Ni-cola Di Chio, Patrizia Labianca, Riccardo Lanzarone e GabrielePaolocà.

Redford con "La regola del silenzio" e Tornatore con "La mi-gliore offerta" sullo schermo del cinema Jolly di San Nicolò perla rassegna d'autore del mercoledì (proiezioni alle 21.30). Il 20ecco il film di Redford, un solido impianto narrativo che fa con-

vivere intrattenimento e Storia, quel-la parentesi di sinistra radicale chefurono i Weather Underground e laloro reazione violenta alla guerra inVietnam. Una lunga riflessione sultempo che passa attraverso la storiadi gente inchiodata dagli spettri delproprio passato ma ancora capace dicredere nella possibilità di costruireun futuro. Quanto a Tornatore, dopole contraddizioni sociali di "Baaria"racconta ora il mondo dell'arte. VirgilOldman (Geoffrey Rush) è un genio

eccentrico, esperto d'arte apprezzato e conosciuto nel mondo. U-na donna misteriosa (Sylvia Hoeks) lo invita per una valutazio-ne: inizierà un rapporto che sconvolgerà la sua vita.

Bullone, pieno di eventicon una serata “vibrante”

Il pub Bullone fa il pieno di eventi e ce n'è un po' per tutti igusti. A cominciare dal karaoke, ogni giovedì alle 21.30, ani-mato da Sarah Dibi, passando per la serata dedicata ai temidella sessualità di venerdì 15, "Il bullone vibrante", con la

piacentina Daphne Sangalli, espertadi benessere sessuale femminile edella coppia. Venendo ai suoni duri,sabato 16 dalle 22.30 largo alpunk-rock degli storici Lobello, daStradella, e dei Durango 95, ma ancheal punk-hardcore dei piacentini Pro-tection Zero. Venerdì 22 ecco inveceun concerto collettivo, ovvero la sera-ta tributo a Tony Sly, il cantante e lea-der dei No Use for a Name (tra le bandhardcore melodico americane più fa-mose al mondo) scomparso l'annoscorso. Parteciperanno diversi grup-

pi e cantanti un po' da tutto il Nord Italia riproponendo in e-lettrico e in acustico i brani più famosi della band.

Fiorenzuola, al Verdiun classico di De Filippo

Rassegna d’autore al Jolly,tocca a Redford e Tornatore

Arci Vik, programma intenso:spunta anche il Wine contestAll'Arci Vik di via Campagna, venerdì 15 grasse risate con un

nuovo film doppiato dalla "premiata ditta" piacentina Comita-to Violentatori Cinematografici. L'appuntamento alle 21 sarà

stavolta con "Willy Ganja ela fabbrica del cioccolato".Giovedì 21, alle 21.30, si re-cupererà la serata "Ribellicome il sole e arnesi da for-ca" (in foto): 79 pagine illu-strate dal vivo dal vignetti-sta de Il Fatto QuotidianoGianluca Foglia "Fogliaz-za" che raccontano di un ra-gazzino parmigiano che nel1922 finirà a un palmo dai300 Arditi del Popolo cheaffrontarono sulle barrica-te 10.000 fascisti, vincen-do.Lunedì 25, dalle 15, imper-

dibile maratona elettorale.Mercoledì 27, dalle 20, "Wi-ne contest" con degustazio-ne di vini d'Italia (prenota-zioni su vikwinecontest@g-

mail.com). Per il cineforum della domenica (ore 21), due docu-mentari: "Mare chiuso" di Andrea Segre il 17 e "The redem-ption of General Butt-Naked" di Eric Strauss il 24.

“Un film da raccontare”,il cinema in Passerini Landi

Scorpacciata cinematografica in Biblioteca Passerini Landicon gli incontri "Un film da raccontare" (in Sala Augusto Bal-samo alle 16) per parlare dei propri film preferiti proiettan-done qualche spezzone.Martedì 19 Gianluca Sgambuzzi presenterà "Sotto gli ulivi"

di Abbas Kiarostami. Mercoledì 20 Anna Bolzoni affronterà"Ragazze vincenti" di Penny Marshall. Martedì 26 Piero Ve-rani affronterà "I protagonisti" di Robert Altman. Giovedì 28ecco "Uomini sulla luna" di Irvin Pichel raccontato da CesareFavari.

CINEMA

"Serata Stravinskji" con Aterballetto, domenica 17 alle 16 alTeatro Municipale, nell'ambito della stagione di Balletto. Lospettacolo debuttato con grande successo al Piccolo di Milanocomprende tre coreografie di Mauro Bigonzetti:Les Noces,LeSacree Intermezzo. Il primoè un balletto astratto, con la sua ge-stualità rigida e precisa, quasi statuaria che richiama ad un tipodi bellezza estetizzante e algida; scene di Fabrizio Montecchi.In-termezzosulla partitura di Suite Italienne è per quattro coppie didanzatori considerate come entità solistiche che respirano auto-nomamente tra continui scambi di grande armonia.La sagra del-la primavera è energia pura: Bigonzetti nel concepirla ha tenutopresente le parole dell’autore: “Avevo solo il mio orecchio peraiutarmi. Ascoltai e scrissi ciò che avevo ascoltato. Io sono il va-scello attraverso il quale è passata La Sagra”.

Tre coreografie di Bigonzettiper “Serata Stravinskji”

DANZA

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14 febbraio 2013 Corriere Padano

1DON CHISCIOTTE

A PAGINA 3

Informazione via web,il “sogno matto”di rimettersi in gioco

TELEVISIONE

A PAGINA 2

Nicole Pelizzari,la piacentina di Mistero:“Sono una scettica curiosa”

FRANCESCA LOMBARDI

I concetti sociologici sono due: svuotamento eriempimento; il nostro interlocutore è uno, ilprofessor Giampaolo Nuvolati, studioso piacen-tino che insegna Sociologia Urbana alla Stataledi Milano, direttore della rivista “Città in contro-luce”; il problema è come sarà Piacenza nel futu-ro prossimo, a fronte di un presente, diciamo, co-sì così.Questa la fotografia: “L’aspetto più rilevante

del presente –spiega Nuvolati - risiede nel suo e-vidente svuotamento (non solo fisico, ndr), con ilmassiccio arrivo di immigrati che non riempie,almeno per ora, il vuoto causato dal gran numerodi piacentini di città che si sposta nei comuni dicintura come Gossolengo e San Nicolò, nonchédall’alta percentuale di residenti-pendolari.Tutto questo comporta una significativa perditadi rilevanza del centro storico, di attenuamentodi una identità urbana riconoscibile: passeggia-re la sera in centro e provare una sensazione divuoto è un tutt’uno. E’ il deserto delle vie e dellepiazze a comunicarlo ed è esattamente questo losvuotamento di cui parlo. Si tratta – prosegue ildocente –di un fenomeno diffuso anche nelle al-tre città ma Piacenza ha il ‘dono’ di evidenziarlocon maggior forza: la nostra città, inoltre, gravitasu Milano e la gente anche di giorno la vive in ma-niera attenuata. Se poi prendiamo le nuove ge-nerazioni, ebbene, è evidente che hanno ormaiorizzonti che superano la dimensione locale.Tutti fattori che determinano per la città una ca-pacità sempre più debole di costituirsi comepunto di riferimento: decrescenti sono le occa-sioni residenziali, occupazionali, d’acquisto, eciò provoca una sorta di spaesamento. Un esem-pio? Pensi allo straordinario turn over dei nego-zi, segno di una offerta commerciale provviso-ria”.Eppure si parla spesso, nei convegni e sulla

stampa , di formidabili attrattive da valorizzare,le famose eccellenze sempre in attesa d’essererivelate al mondo. “Stiamo inseguendo –ripren -

de il sociologo della Sta-tale (nella foto a lato) –qualcosa in grado di ca-ratterizzarci, ma è unpercorso faticoso e tor-mentato. Si punta sull’a-groalimentare, sullabontà originale di pro-dotti come la coppa, ed ècon ogni evidenza lo sfor-zo di un territorio che si

promuove, sforzo ammirevole ma non credo suf-ficiente a riempire quel vuoto di cui si parlava.Lo sforzo, il tentativo di dare o recuperare ‘pie -nezza’alla città non può essere staccato da una i-dentità più autentica: il genius loci del nostroterritorio è difficile da cogliere, da catturare.Perché Piazza Cavalli è sempre vuota? E nono-stante se ne parli da anni e anni, invece del riem-pimento si sta verificando il contrario. In sociolo-gia – continua Nuvolati – si parla di interstizi inriferimento a luoghi topici e vitali delle cittàquali sono le librerie e le osterie. Luoghi dove c’è

un po’ di serendipity, ovvero qualcosa di diversorispetto allo shopping comune, predatorio cuisiamo abituati. Ebbene, da noi questi interstizisono vuoti. Perché? Probabilmente per lo svuo-tamento anche demografico del centro, per cuioggi la popolazione si ritrova in città e nel suocentro storico solo per consumare e solo in deter-minati giorni e periodi; i nuovi piacentini, glistranieri, restano per ora un mondo distinto e se-parato rispetto al nostro. In sostanza, oggi, a ve-nire a mancare è il passo lento di colui che vive lacittà, sostituito da colui che la città la consuma.Ripeto: è una condizione comune a tante altrecittà, ma Piacenza ne rileva i contorni”.E il futuro? Che cosa si può fare, ammesso che

qualcosa si possa fare, per arginare lo svuota-mento della città? “E’ innanzitutto indispensa-bile rivitalizzare il centro storico, non solo dalpunto di vista dei servizi commerciali, bensì ado-perandosi per farvi ritornare residenti. Ripopo-lare il centro salvaguardandolo dalla terziarizza-zione significa garantire le fasce più deboli, po-polari appunto, magari attraverso la proposta diaffitti calmierati. Viceversa si verifica quel feno-meno che in sociologia si chiama ‘gentrificazio -ne’(da gentry, la classe benestante della vecchiaInghilterra, ndr), ovvero la colonizzazione deivecchi centri storici ad opera di professionisti in

grado di ristrutturare vecchi edifici e ricavarnedei loft. Il centro non deve essere una vetrina.Poi – riprende il sociologo piacentino – c’è l’a-

spetto che a me sta più a cuore e che tuttavia, inun momento di grave crisi economica come que-sto, può anche essere percepito come non urgen-te: la cultura”.In che senso? “Vede, a Piacenza esiste una cul-

tura alta, e penso a realtà come l’Orchestra Che-rubini e all’ormai consolidato Festival del Dirit-to, ed esiste una cultura popolare che si concre-tizza nella canzone e nel teatro dialettale. Mancail livello intermedio, la capacità di fare una buo-na cultura, espressione della città, anche senzagrandi sponsorizzazioni. Per fare, per costruireuna cultura di questo tipo sarebbe necessario unefficace coordinamento tra istituzioni e soggettiproduttori di cultura, mentre ora non c’è conti-nuità ma solo iniziative estemporanee”.Che cosa lo impedisce? “L’anello è debole in al-

to e in basso. In alto sarebbe necessaria una cor-nice più istituzionale, è vero che non ci sono soldima il Comune, per fare un esempio, non fa nem-meno un’analisi censitaria delle realtà e delle i-niziative presenti sul territorio. Insomma, nonc’è attenzione alla cultura locale già esistente oin potenza, mentre si prestano attenzione e risor-se solo ad eventi che danno visibilità”.

E in basso? “Risulta difficile intercettare i gio-vani. Accolsi con soddisfazione e ottimismo lanascita del Politecnico poiché le città universita-rie sono sempre state la linfa vitale del dinami-smo e della cultura. Ma Piacenza è rimasta unacittà sofferente, non in grado di coinvolgere lapopolazione più giovane. Costoro in gran mag-gioranza vanno a studiare in altre città, mentreda fuori ne arrivano pochi. Non si è creata unapresenza significativa, non si è messa a scorrerenessuna linfa vitale”.

Il sociologo piacentinoGiampaolo Nuvolatidisegna una interessanteanalisi del presentedi Piacenza. “Vuoto”da riempire fisicamentee anche culturalmente

ComCom’’è vuota la cittàè vuota la città

Piacenzae l’identitàperduta

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Corriere Padano

214 febbraio 2013

NUOVI PIACENTINI

Personaggi - Sempre più ammiratori per la piacentina

Nicole Pelizzari,a Mistero brillala scettica curiosaLa pontolliese inviata della trasmissione di Italia 1continua a non avere una televisione a casa, amateatro e fotografia e prosegue gli studi di Infermieristica

ANDREA DOSSENA

A casa sua continua a non avere una televisione,ma proprio dal piccolo schermo cattura ogni setti-mana l’attenzione di milioni di spettatori con affa-scinanti servizi su temi inspiegabili, come quellorecentemente dedicato agli strani avvistamenti ead un presunto rapimento Ufo in Val Trebbia: è lapiacentina Nicole Pelizzari (nelle foto grandi), in-viata della trasmissione di Italia 1 “Mistero” (nel -la foto piccola, i volti più noti della squadra).Nonostante la grande popolarità del programma

e gli articoli che parlano bene di lei su internet, do-ve colleziona ammiratori e complimenti, la 26en-ne di Pontedellolio resta saggiamente con i piediper terra: continua infatti a studiare Infermieri-stica presso la sede piacentina dell'Università diParma, e in estate inizierà il tirocinio. “La vocazio-ne di aiutare il prossimo - spiega la Pelizzari - è nataspontaneamente dentro di me”: una “scelta posi-tiva” - sempre parole sue - che si è andata a somma-re al vulcano di interessi e di attività di Nicole.Dopo gli studi di grafica pubblicitaria alla “Civi -

ca Scuola Arte & Messaggio”di Milano, la piacen-tina ha infatti affinato la propria passione per lafotografia digitale lavorando per uno studio foto-grafico cittadino ed è appassionata di danza e direcitazione: con la Società Filodrammatica pia-centina diretta da Enrico Marcotti, ad esempio,sarà sul palco per l’adattamento di Carmelo Rificide “La casa di Bernarda Alba”di Federico GarciaLorca, in programma il 23 e 24 maggio prossimiper la stagione “Altri Percorsi-Pre/Visioni”. “Ilteatro - osserva lei - è una scuola importante per-chè insegna a far capire e a comunicare al meglioquello che stai dicendo. Anche in tv a Mistero stocercando di carpire il più possibile da Marco Berrye Daniele Bossari, due professionisti molto comu-nicativi e coinvolgenti”.Mistero, appunto: come ci sei arrivata?“Mediaset cercava un personaggio nuovo, ma in

un modo diverso dalle solite dinamiche.Per settimane alcuni autori della rete hanno per-

lustrato in incognito l’Italia, in ambienti non “con -venzionali” come università e associazioni cultu-rali, per trovare una persona giovane che non pro-venisse dallo spettacolo e che non avesse mai lavo-

rato prima in televisione.Una delle autrici di Mistero, Ilaria Tiberio, aveva

anche apprezzato le mie foto su Flickr (dove Nicoleha pubblicato anche album dedicati a luoghi miste-riosi o abbandonati, ndr) e qualche cortometraggioa cui ho preso parte, e così - senza minimamente a-spettarmelo - sono stata chiamata a Mediaset perun colloquio”.Dove hai sorpreso tutti raccontando un partico-

lare spiazzante.“Sì, ho spiegato che a casa non ho la televisione e

che non la guardo: una volta uscita dal colloquioho temuto di aver fatto male, e invece hanno pen-sato che fossi proprio la persona che cercavano”Sei alla terza serie consecutiva di Mistero: che

rapporto hai con ciò che trattate?“Lavorandoci si conoscono tante persone parti-

colari o un po' strane, ma io sono da sempre inte-ressata a certe tematiche e credo in un approccioaperto. In sintesi, sono una scettica curiosa e mipiace la suggestione che certi argomenti evocano.

Diciamo che credo alla gente che crede nelle co-se”In questo anno e mezzo di lavoro, è cambiato il

tuo rapporto con il mezzo tv? Che futuro pensi pos-sa avere?“Continuo a non avere una televisione a casa, ma

ne parlo di più. Dal punto di vista lavorativo, delletelecamere all'inizio avevo un po’paura ma ora misento più sicura e più a mio agio.Questo anche perchè penso che, per la concor-

renza di tanti altri media, il ruolo delle tv nazionalistia cambiando: non sono più così “accentratrici”e un po’ opprimenti come in passato, e stanno an-dando alla ricerca di una nuova direzione da pren-dere”Quale Mistero ti attende?“In redazione si è parlato di mandarmi “a caccia”

dello Yeti o a Santiago de Compostela, ma dopo lecamminate in salita e i servizi in notturna come inVal Trebbia, scommetto che mi affideranno qual-che scarpinata al freddo sulle Alpi!”

“Mi piace la suggestioneche alcuni argomentie certi luoghi creano,ma più che ai mistericredo nella genteche crede nelle cose”

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14 febbraio 2013 Corriere Padano

3NUOVI PIACENTINI

Web tv - I giornalisti Perdoni e Caminati, Cravedi Produzioni Immagini e l’ingegner Renato Podestà ispirati dal brano di Guccini

Il “sogno matto” di rimettersi in giocoDon Chisciotte, un nuovo programma di informazione nato da scelte coraggioseA CURA DELLA REDAZIONE

“Ma di eroici cavalieri non abbiamo più no-tizia; proprio per questo, Sancho, c'è bisognosoprattutto d'uno slancio generoso, fosse an-che un sogno matto”. La citazione presa a pre-stito dalla celebre Don Chisciotte di France-sco Guccini è il giusto incipit per raccontarequesta piccola storia che lancia un segnale disperanza in una delle fasi più critiche, ma an-che più interessanti dell’editoria e del giorna-lismo. “Uno slancio generoso e “un sognomatto” hanno dato avvio all'ambizioso pro-getto di costruire la prima vera web tv piacen-tina. La piattaforma è quella di PiacenzaSera,testata pioniera dell'informazione locale o-nline, che insieme a Canalemilia.com ha co-minciato a trasmettere il primo programmadi un palinsesto ancora dariempire. Hanno deciso –enon a caso – di battezzareDon Chisciotte il settima-nale di informazione e diapprofondimento sui temidi più stretta attualità inonda ogni venerdì e sem-pre rigorosamente in di-retta. La parte tecnica è af-fidata alla Cravedi Produ-zione Immagini e all'inge-gner Renato Podestà,mentre la redazione è cu-rata da Elena Caminati eGianluca Perdoni, due deiquattro giornalisti “taglia -ti” dalla riorganizzazione avviata da TeleDu-cato Piacenza. “Non è facile trovarsi di colpoin mezzo a una strada. Gli ammortizzatori so-ciali danno un sostegno ma quando esci dal gi-ro non è facile rientrare per chi fa questo me-stiere, soprattutto in una realtà chiusa e pro-vinciale come quella piacentina”, racconta

Gianluca Perdoni che ricorda anche le recen-ti sfortune dei colleghi di Cronaca: “In pocopiù di un anno ha chiuso un giornale e in gene-rale il panorama dell'informazione, almenoquella tradizionale, si concentra quasi esclu-sivamente tutta attorno al monopolio dell'E-ditoriale Libertà. Spazi ristretti per le oppor-tunità di lavoro, ma anche per un pluralismoche di questi tempi può affermarsi solo su in-ternet”. Gianluca ed Elena, dunque, hannodeciso di mettersi in gioco. Un sogno matto,appunto. “Dopo la mazzata del licenziamentoe la crisi che investe il settore le scelte eranodue: aspettare pazientemente che giungesseuna risposta positiva ai curricula inviati, op-pure rischiare e mettere la nostra professio-nalità al servizio di un progetto tutto nuovo.Non so chi è stato il primo ad avviare il percor-so, ma quando ci siamo incontrati per discu-

terne ci siamo trovati tuttid'accordo”. Un calcio aicorvi del declinismo gene-razionale, al pessimismo,all'inerzia. Adesso o maipiù, sottolinea Elena: “Ab -biamo riunito forze e com-petenze, insieme abbiamodeciso che paradossal-mente era il momento giu-sto per osare. Che non si po-teva perdere più tempo. Illavoro è il nostro investi-mento iniziale, l'entusia-smo è la molla che ci spingea proseguire in un'avven-tura che è appena iniziata

e che non sappiamo dove potrà condurci”. In-tanto, è partito Don Chisciotte ed è qualcosache nella realtà piacentina non esisteva: “E' iltentativo di uscire dallo steccato del referen-zialismo provinciale, di fare un giornalismopiù aggressivo, di creare un dibattito il piùcorretto possibile sui temi di più stretta attua-

lità e di parlare il linguaggio della platea di in-ternet”.“Il veicolo sul quale viaggiamo – evi -denzia ancora Gianluca – intercetta un pub-blico diverso da quello tradizionale che almattino sfoglia il giornale e alla sera si mettedavanti ai notiziari locali. I frequentatori delweb hanno aspettative diverse, sono grandiconsumatori di notizie ma hanno pochi stru-menti di approfondimento. Noi crediamo dipoter colmare questo vuoto”. Don Chisciotteha aperto la strada e a un mese dalla nascitacomincia a far parlare di sé con quello stile un

po' irriverente che vuole diventare un mar-chio di fabbrica. Nelle quattro puntate sin quirealizzate si è misurato con la crisi dell'Atlan-tis, con la politica, la cronaca (i casi Jasin Hagie Gianna Casella), ma anche con le polemicheattorno alla Fondazione. Servizi, interviste edibattito con gli ospiti rigorosamente in diret-ta. Ad eccezione del primo appuntamento,andato in onda, dalla sala del consiglio comu-nale di Gropparello, Elena Caminati e Gia-nluca Perdoni ospitano i propri interlocutoridal teatro Trieste 34, un gioiellino che la cittànon ha ancora imparato a conoscere. Un pro-

getto che Elena e Gianluca definiscono opensource: “Siamo aperti e ricettivi, abbiamo av-viato il cantiere e Don Chisciotte vuole esseresolo il primo passo”. I riscontri sono positivi.Don Chisciotte ha fatto registrare un'audien-ce per certi versi inaspettati, la conferma cheeffettivamente attorno al prodotto si sta ag-gregando un gruppo di spettatori che hannogià superato lo shock del passaggio dalloschermo della tv al monitor del pc. Adesso sitratta di trovare il sostegno degli inserzionistie si tratta dello scoglio più difficile da supera-

re, soprattutto nell'attuale fase di recessione.Ma il web rispetto agli altri settori dell'edito-ria è l'unico nell'anno appena passato ad averfatto segnare un incremento in termini di rac-colta pubblicitaria. Tracciato il solco, quellidella nuova webtv di PiacenzaSera si augura-no di realizzare il loro sogno matto. Lo slanciogeneroso c'è.

In alto: a sin. i conduttori Gianluca Perdonied Elena Caminati, a des. un momentodella trasmissione. Qui sopra, il logo

Una storia tuttapiacentina offre

segnali di speranzae di volontà direagire in una

delle fasi più critichedel giornalismo

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Corriere Padano

414 febbraio 2013

NUOVI PIACENTINI

Storie - Un esercente che ha saputo smuovere le acque

Bulla: “Lavorarebene oggi valeun bel domani”Cuore, impegno quotidiano e gesti clamorosi comequando si incatenò per farsi portavoce dei commerciantidi via Colombo: “ Ma oggi più di tutto conta il dialogo”

ROBERTA SUZZANI

«Eggià, sono trentatré anni». Quella che ap-pare fugacemente sul volto di Walter Bulla,patron dell’omonimo negozio di via Colom-bo, è un misto tra meraviglia e orgoglio. Perun momento rimane sospeso nei suoi ricordi,tra un cliente appena uscito salutato comefosse un amico di vecchia data e, in mano, ilritaglio di giornale, ormai vecchio di tre anni,dedicato ai primi trent’anni di attività fe-steggiati con l’allora sindaco Roberto Reg-gi.Era giugno 2010. Tre più trenta: trentatré.

Un bel traguardo, specie in tempi di crisi co-me quelli odierni in cui già arrivare a quotatrentatré settimane significa aver superatola soglia più critica.Aspettando di spegnere le candeline di una

torta necessariamente più grande dell’ulti -ma, Walter Bulla si lascia andare a quattrochiacchiere a metà strada tra l’amarcord de-gli esordi a Cortemaggiore - con una fuga adancora prima alla Trattoria della mamma e aisuoi insegnamenti – e i progetti per il futuro,sempre tenendo ben presente che «è oggiche dobbiamo lavorare bene per avere un beldomani».Il segreto? Tenere bene a mente gli insegna-

menti della mamma «che alzava la saracine-sca della sua trattoria sette giorni su sette enon aveva nessuno che le desse il cambio. La-vorare con amore e accogliere tutti con unsorriso. Non ci sono regole matematiche oformule segrete, basta metterci il cuore e ti-rarsi su le maniche. Le difficoltà sono quoti-diane e quotidianamente ci si deve impegna-re per trovare una soluzione.Se un segreto c’è è quello diporsi degli obiettivi e puntarea raggiungerli».Cuore e impegno. Di impe-

gno per se stesso, ma soprat-tutto per gli altri, Walter Bul-la ne ha messo tanto. Comequando decise di farsi porta-voce dei commercianti di viaColombo esclusi, come i colle-ghi di viale Dante e di viaBianchi, dal circuito del centro e quindi dallazona delle aperture domenicali senza limiti.Stanco di stare ad aspettare risposte che nonarrivavano è passato ai fatti e si è incatenatofuori dalla sede dell’Unione Commercianti.Da allora, era il 2009, molto è cambiato. Oggi

gli orari di apertura degli esercizi commer-

ciali sono liberi, ma la difesa della “liberaserrata” abbracciata da Bulla ha smosso leacque piacentine. E le ha smosse ancora nelfebbraio scorso, quando, di fronte a un Facsalche storceva il naso al Mercato Europeo, luigli ha strizzato l’occhio, pronto ad accoglierea braccia aperte un’opportunità «che avreb-be portato giovamento ai nostri negozi, e chesarebbe anche stata valorizzata proprio dallapresenza delle attività presenti in questavia».«Di questi tempi – riflette mentre sfoglia i

tanti articoli di giornale che riportano il suonome – la cosa più importante è il dialogo».Un dialogo tra le varie unioni di commercian-ti che in questi anni sono nate in quasi tutti iquartieri della città – i commercianti di viaColombo, il comitato Botteghe del Borgo, icommercianti di viale Dante, tanto per citar-ne alcuni – e gli organi centrali.«Più voci unite sono più efficaci di una voce

solitaria. La nostra unione è nata dieci annifa proprio per questo, perché solo insiemepotevamo far valere le nostre ragioni di fron-te all’Amministrazione comunale e all’Unio -ne Commercianti. Qualche incomprensionenegli anni c’è stata, altrimenti non mi sareiincatenato in via Bobbiese. Allora non ci sen-

tivamo ascoltati da un’associazione a cui lamia famiglia è iscritta praticamente da sem-pre. Ora il clima è più disteso. Tutti sono con-sapevoli che solo restando uniti possiamotrovare soluzioni reali per uscire da questo

stato di crisi, anche se qualche “dimentican -za” capita ancora». Il riferimento è chiaro:l’esclusione dei negozianti “di periferia”dal -lo Sbaracco del passato settembre. «Qualco-sa nella cabina di regia non deve aver funzio-nato e si sono concentrati solo sul centro sto-rico dimenticandosi che i negozi sono in tutta

la città.Dimenticandosi soprattutto dei grossi sacri-

fici che i negozi di via Colombo hanno dovutosopportare durante i mesi di cantiere per lariqualificazione del tratto stradale. Oggi lastrada è tornata percorribile come e megliodi prima, ma per mesi abbiamo lavorato in si-tuazioni a dir poco critiche».Del passato, però, Bulla vuole prendere solo

il buono. «La chiave è guardare a quello chefacevano i nostri vecchi che lavoravano dieciore al giorno. Solo con un impegno totale si ot-

tengono risultati reali. Nel mio negozio arri-vano clienti da Milano e da Parma. E l’assor -timento è solo uno dei motivi che li spingonoa fare tanta strada. Senza voglia di fare, non sifa molto. Anzi, nulla».

Un vero punto di riferimentoanche per iniziative di solidarietà(rb) Un commerciante con il cuore chebatte per gli altri. Walter Bulla non èsolo un punto di riferimento per ilcommercio piacentino, lo è per ipiacentini.Tante le iniziative che, in questi anni,

lo hanno visto coinvoltocome commerciante ecome semplice cittadino.Dalla solidarietà allacultura. Una tra le tante“Abbracciami forte”,organizzata lo scorsoanno in favore degliabitanti di San Felice SulPanaro duramentecolpiti dal terremoto. Laserata di solidarietà

organizzata da Svep e Anpas haportato un po’ di sollievo a chi, nellafrazione di Confine a San Felice, erarimasto senza casa e con un futuroincerto da ricostruire. Un’iniziativa

nata dal basso che ha coinvoltoamministratori, artisti e commerciantipiacentini.Ma per Bulla la solidarietà èsoprattutto un fatto privato. Daprivato cittadino, infatti, la scorsaestate ha donato al Comune diVillanova un defibrillatore collocato alcampo sportivo a disposizione delleassociazioni locali e della popolazione.L’edizione 2012 della tradizionaleFesta dei Ciliegi, grazie a questo dono,ha fatto entrare il Comune della Bassanel Progetto Vita. Sono circa 260 gliapparecchi presenti sul territorio, unnumero che pone Piacenza in cimaalla classifica delle province piùcardioprotette. «Ci sono persone chepossono donare il loro tempo peraiutare gli altri, io non posso esserecosì virtuoso. Faccio quello che posso,che è questo».Un “questo” che fa la differenza.

33 anni di successo ricordando le fatiche della madree un’esperienza che è di per sè un monito ai giovani:“Senza voglia di fare non si fa molto. Anzi, nulla”

Nella foto grande, Walter Bulla. Qui sopra,l’esterno del negozio di via Colombo.A lato, il conosciutissimo marchio

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14 febbraio 2013 Corriere Padano

9VIVIPIACENZA

Politeama, Biancanevein versione musicalRiprende la stagione teatrale al Politeama, ma c'è una cattiva

notizia. Dispiace dover annunciare l'annullamento della datadei Fichi d'India, il cui spettacolo era previsto per venerdì 22: l’e-morragia cerebrale che ha colpito Bruno Arena ha costretto gliagenti del duo comico a chiudere tutti gli impegni assunti. Arenaè in coma farmacologico, le condizioni sono stabili ma non miglio-rano.Nella speranza che il comico possa recuperare pienamente, tor-

nare al suo mestiere, e saldare il conto in sospeso che ora ha coipiacentini, intanto, domenica 17 alle ore 16, al teatro cinema divia San Siro si conferma l'appuntamento con il family show"Biancaneve il Musical", uno dei classici della letteratura mon-diale scritto dai Fratelli Grimm in una versione speciale, adattaal pubblico di tutte le età. Il musical racconta la storia d’amorefra il giovane principe e Biancaneve, cresciuta nascosta con laservitù del castello. Un fortuito incontro farà sì che la loro unioneall’apparenza impossibile possa diventare un grande amore. Laloro storia sarà messa a repentaglio dalla regina, madre del gio-vane Principe ma soprattutto ossessionata dalla propria bellez-za, tanto da ordinare al tenebroso cacciatore di uccidere la sua ri-vale Biancaneve. Cambiano nome i Sette Nani: Pignolo, Ortica,Polline, Selvatica, Castagna, Porcino e Mieloso. Vivono in un ma-gico sottobosco protetto dalle quattro dee della natura: aria, ac-qua, terra e fuoco. Una storia fantastica ricca di colpi di scena edi grandi momenti musicali. Nel brillante e numeroso cast arti-stico i ruoli principali saranno ricoperti da da Martha Rossi neipanni di Biancaneve e Simone Sibillano nel ruolo del cacciatore;la regina è Susanna Pellegrini mentre il principe è Gianluca Ron-cari. La regia è di Enrico Botta.

A CURA DI PIETRO CORVI

Iran, omosessualità e pena di morte:documentario choc alla Camera del Lavoro

Trieste34, attività per l’infanziae spazio all’improvvisazione

Ritornano le attività per l'infanzia al Teatro Trieste 34. Sabato16 alle 16.30, per piccoli tra i 4 e gli 8 anni, andrà in scena lo spet-tacolo di animazione teatrale "Ci sarà una volta" a cura di SaraDallavalle (in foto) e Andrea Roda, la compagnia “Pappa Pero”che lavora da diversi anni sul nostro territorio. La favola permet-

te di raccontare con un lin-guaggio adatto al pubblicodei piccoli la magia di ogninascita. Alle 17.30 seguiràla merenda, dunque alle 18un laboratorio creativo. Do-menica 17 invece, il Triestesi trasferirà alle 16.30 al ri-dotto del Teatro Verdi diFiorenzuola con i "Raccontidel mare" di Piacenza Kul-tur Dom per bambini da 4 a10 anni e famiglie. Tornan-do al Trieste, sabato 23 e do-

menica 24 ospiterà un nuovo laboratorio di improvvisazione tea-trale comica, stavolta a cura di Paolo Busi e Mavi Gianni. Info eprenotazioni: su [email protected] e al numero 328.653.76.88.

‘Palco aperto’ e ‘Baratto show’,Valentino Rossi senza soste

Come ogni mese, torna immancabile l'ormai rituale e sempre piùseguito doppio appuntamento con gli spettacoli di varietà ideati epromossi da Valentino Rossi con il suo gruppo Patatrak. Martedì19 alle 21 al Teatro Trieste 34 sarà ancora una volta "Palco aperto",tra cabaret, giocoleria, clownerie, musica, danza e altro ancora.Giovedì 21, largo al "Baratto show" al circolo Arka di via Corne-gliana con Rossi, Filippo Arcelloni, gli 88trash e il diretto coinvol-gimento dei presenti che dovranno barattare oggetti e performan-ce per far funzionare lo spettacolo rigorosamente improvvisato.

Il violoncello di Zyumbrovskiyal Verdi di Castelsangiovanni

"Dalla Russia all'Italia con sentimento" è iltitolo del prossimo concerto in programma alTeatro Verdi di Castelsangiovanni. Venerdì 15alle 21 protagonista della serata sarà ilvioloncello, suonato da un musicista dicalibro internazionale come AlexanderZyumbrovskiy, che unisce tecnica e gustotipici della scuola russa alla sensibilitàcantabile della tradizione italiana.

Fiorenzuola

Un brindisicon... VerdiNel fiorire delle celebra-

zioni verdiane nel bicente-nario dalla nascita del Ci-gno di Busseto, non potevamancare un evento dedi-cato anche al Teatro Verdidi Fiorenzuola. L'appunta-mento, doppio, è sabato 23.Alle ore 18, nel Ridotto delTeatro, spazio a "Un brin-disi con... Verdi". Un duodi flauto e pianoforte ese-

guirà le arie più famose delMaestro. Alle 21, sul palcodel Teatro, saliranno poi inconcerto i giovani ma af-fermati "Tre Tenori" Ro-berto Costi, Matteo Barcae Pietro Picone, e il ParmaBrass Quintet.

Silver Horses dal vivoal Piccolo Forno di Pontenure

Musica live al Piccolo Forno di Pontenure (viaSan Giuseppe, 7): il 14 febbraio dalle 19.30appuntamento con i Silver Horses, trio rockacustico con influenze country e southern,che proporranno pezzi classici della musicaamericana e canzoni originali. I Silver Horsessono: Mario Percudani (voce e chitarra), JoshZighetti (nella foto, voce e chitarra), PaoloBotteschi (cajon e percussioni).

BAMBINI“Va’ dove ti porta il piede”, al Filo

i burattini sono in carne ed ossa"Va' dove ti porta il piede". Non pote-

va intitolarsi direttamente lo spettaco-lo de Il Teatro dei Piedi di e con LauraKibel, al Teatro Filodrammatici dome-nica 17 alle 16.30 per la rassegna dedi-cata alle famiglie. Un teatro di figura incui i “burattini” sono vivi, in carne edossa. Infatti i protagonisti dei brevi rac-conti senza parole che compongono lospettacolo sono proprio le parti del cor-po di Laura, che veste e trasforma i suoipiedi, le sue gambe, mani, ginocchia edaltro in fantastiche creature che ama-no, soffrono e divertono. Lo spettatoredavanti ai suoi occhi vede le piante deipiedi trasformarsi in facce vive ed e-spressive, o un ginocchio diventare u-na buffa capoccia pelata, in un susse-

guirsi di sorprendenti drammaturgie i-roniche, poetiche o dissacranti.

Un documentario sulla pena capitaleriservata alle persone accusate di (pre-sunta) omosessualità in Iran. È "An-gels on death row", documentario di A-lessandro Golinelli e Rocco Berniniche viene proiettato giovedì 21 alle 21alla Sala Nelson Mandela della Came-ra del Lavoro per la rassegna "Musicaal lavoro" di Arci e Cgil. Partendo dalclamoroso caso di Ebrahim Hamidi,21enne condannato a morte, ecco il tri-ste destino dei gay impiccati; la loro e-sistenza clandestina rischiosa e umi-liante; il contesto sociale e politico ditali atrocità. Impressionanti immaginidi esecuzioni e torture, commoventi ri-costruzioni delle vite stroncate, la si-lenziosa lotta di liberazione di giovani,donne e gay, tra interviste e testimo-

nianze d'eccezione. Saranno presentiGolinelli, il cantante e autore DarioGay, l'avvocato Yuri Guaiana, FaustoViviani della Cgil regionale e la consi-gliera comunale Giulia Piroli.

Quartetto Archimiasul palco della MuntàReduce del Gran Galà della Solidarietà Ne-

pios, presentato da Pippo Baudo e SerenaAutieri con ospiti come Albano, Iacchetti eGigi d'Alessio, il Quartetto Archimia torna inconcerto a Piacenza, dove mancava da un po'.Imperdibile la loro performance di martedì19, ore 22, al risto-pub La Muntà di via Maz-zini. Gli Archimia sono quattro archi di gran-de esperienza che hanno forgiato un suonoassai personale e dato vita ad un repertorio digeniali arrangiamenti di brani pop-rock ed e-vergreen della musica leggera in una irrive-rente chiave cameristica. Da sentire.

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Corriere Padano

1014 febbraio 2013

A TAVOLA

Scegliere il pane,questione di qualitàE’ un alimento antico che fa subito “casa” ma perprepararlo bene occorrono tempo ed esperienza

È il cibo più antico al mondo, ma anche quellopiù diffuso e amato. Il pane è l'alimento più riccodi simbologia, il cibo per antonomasia. È un ali-mento semplice, fatto di acqua, farina e lievito,ma chi si è cimentato nella sua preparazione sabene che non è semplice ottenere dei buoni ri-sultati. Per preparare un buon pane occorronotempo ed esperienza.

SicurezzaIl pane è un alimento che deperisce in fretta, in

genere perché si secca diventando immasticabi-le, o al contrario perché diventa gommoso. Il pa-ne fresco non presenta alcun problema di sicu-rezza, in quanto alle temperature di cottura vie-ne uccisa la totalità degli agenti patogeni. Il pe-ricolo deriva dalla formazione di muffe, moltofacile se il pane non è conservato in modo corret-to. La conservazione in frigorifero, in un sacchet-to di carta (traspirante), garantisce la conserva-zione del pane di qualità per qualche giorno (fi-no a una settimana) senza che si formi la muffa.

Qualità nutrizionaliIl pane è una fonte importante di carboidrati.

Se scelto opportunamente, ha un indice di sazie-tà medio, e un contenuto medio di calorie (da 200a 300 kcal per 100 gr). Può essere assunto più vol-te durante la giornata, basta seguire alcuni ac-corgimenti. Il primo è sicuramente quello di va-lutare sempre le quantità assunte, poichè è sem-plice mangiare 50 grammi (e assumere più di 100Kcal) in più del dovuto. Il pane è un alimento "diaccompagnamento", ed è abbastanza facile di-ventarne dipendenti: occorre evitare di prende-re cattive abitudini come quella di non riuscire amangiare nulla se non accompagnato da pane.

Una caratteristica molto importante del pane èla densità ovvero il volume a parità di peso, cheincide notevolmente sulle quantità assunte equindi sulle calorie: è sempre bene puntare suun pane che abbia molto volume come il toscanoo il pugliese, piuttosto che su uno con poche ca-lorie ma poco voluminoso.Il pane bianco ha un indice glicemico molto ele-

vato, dunque bisognerebbe evitare di assumer-lo da solo o insieme a zuccheri semplici come lamarmellata, mentre è sempre bene inserirlo al-l'interno di un pasto equilibrato, contenenteproteine e grassi. A tal proposito è molto interes-sante il pane prodotto con farine ad alto conte-nuto proteico, come quello di kamut o di granoduro, che ha un indice di sazietà più elevato e unindice glicemico più basso.

CUCINA DI CASA

Zuppa di fagioli toscana(chiamata impropriamente

ribollita)Ingredienti per 6 persone:400 g di fagioli can-

nellini secchi; circa 400 g di pane toscano (senzasale) raffermo; 1 pianta di cavolo nero; la metàdi una piccola verza; 1 grossa cipolla; 3 carote; 4costole di sedano; 1 grossa patata; 2 spicchi d’a-glio; salvia; ½ bicchiere di olio extravergine d’o-liva saporito; 2 cucchiai di concentrato di pomo-doro; sale e pepe.

Preparazione: Lavate i fagioli e fateli am-mollare in acqua appena tiepida per almenootto ore. Trascorso questo tempo, scolateli,metteteli in una casseruola e unitevi gli spic-chi d’aglio non spellati, tre o quattro foglie disalvia e il sale.Copriteli abbondantemente di acqua fred-

da e fate alzare l’ebollizione quindi abbassa-te la fiamma al minimo e fateli cuocere perdue ore scarse fino a quando saranno teneri.Sfogliate il cavolo nero, lavatelo più voltequindi togliete la costola centrale delle fo-glie e tagliuzzatelo grossolanamente. Lavateanche la verza e tagliatela nello stesso mo-do.Sbucciate la patata e tagliatela a dadini. Tri-

tate la cipolla con una carota e una costola disedano quindi scaldate l’olio in una pentolacapace e fatevi imbiondire dolcemente il tri-to preparato. Quando il soffritto è pronto uni-tevi il cavolo nero, la verza, la patata, due ca-rote tagliate a dadini e due costole di sedanoaffettate.Rialzate la fiamma e fate insaporire le ver-

dure a pentola scoperta per circa un quartod’ora e, appena si saranno ben appassite, uni-te il concentrato di pomodoro diluito in unatazza di acqua calda. Insaporite con sale e ab-bondante pepe e lasciate cuocere dolcemen-te per una mezz’ora.Passate dal passaverdure circa i tre quarti

dei fagioli e uniteli alle verdure con tutta l’ac -qua di cottura e con l’acqua calda necessariaper ottenere una minestra piuttosto liqui-da.Incoperchiate e proseguite la cottura per u-

n'altra ora. Verso la fine unite i fagioli interilasciate da parte e regolate il sale. Affettatesottilmente il pane (è importante che sia raf-fermo e asciutto) e disponetelo a strati in unagrossa zuppiera alternando ogni strato conqualche mestolo di zuppa bollente. Coprite

la zuppiera e lasciate riposare la zuppa, vici-no al fornello per almeno mezz’ora fino aquando il pane sarà ben inzuppato.Al momento di servirla si può completare o-

gni piatto con un filo di ottimo olio crudo.La zuppa di fagioli avanzata, scaldata sul

fornello o in forno, è ancora migliore, special-mente se, al momento di servirla la arricchitecon una cipollina fresca affettata e con un po’di olio. Soltanto così la zuppa di fagioli si tra-sforma in quel piatto universalmente notocome “ribollita”.

Coniglio e cipollineIngredienti per 4 persone: 1 coniglio pronto

per la cottura di circa 1,2 kg; 300 g di cipollinegià pelate; 2 fette spesse di pancetta affumicata;1 bottiglia di vino bianco secco; 2 cucchiai d’olioextravergine d’oliva; ½ cucchiaio di farina; 1mestolo di brodo; 2 foglie di alloro; 1 pizzico di ti-mo; sale e pepe.

Preparazione: Tagliate il coniglio in ottopezzi, lavatelo sotto l’acqua corrente e asciu-gatelo. Sistematelo in una ciotola, copritelocon il vino e lasciatelo marinare al fresco per12 ore. Al momento di cucinarlo, sgocciolate-lo e asciugatelo bene tamponandolo con lacarta da cucina.Scaldate l’olio in un largo tegame e fatevi ro-

solare dolcemente la pancetta tagliata a mat-toncini e le foglie di alloro. Dopo qualche mi-nuto, quando la pancetta avrà rilasciato par-te del grasso, unite le cipolline e, mescolandofatele rosolare per qualche minuto fino a leg-gere coloritura.A questo punto tirate su pancetta e cipolline

con la schiumarola, rialzate la fiamma, siste-mate nel tegame i pezzi del coniglio e fatelirosolare in maniera uniforme.Dopo qualche minuto, spolverateli molto

leggermente con la farina fatta scendere daun setaccino.Proseguite con la rosolatura e, quando il co-

niglio avrà preso un bel colore oro scuro, in-saporitelo con sale e pepe e bagnatelo primacon mezzo bicchiere di vino della marinata e,una volta sfumato, con il brodo caldo. Rimet-tete nel tegame la pancetta e le cipolline, in-coperchiate e proseguite la cottura, a fuocodolce, per circa tre quarti d’ora. Durante que-sto tempo, girate ogni tanto i pezzi di coniglioe, se necessario, unite qualche cucchiaio dibrodo. Servite la preparazione ben calda.

CUCINA NATURALEPassatina di fagioli rossicon radicchio di Treviso

Ingredienti per 4 persone: 400 g di fagioli rossiprecedentemente ammollati per circa 6 ore; unacosta di sedano; mezza cipolla dolce; una carota;2 cespi di radicchio di Treviso; aceto balsamico;olio extravergine d’oliva; erba cipollina per de-corare; 8 fette di pane tostato; sale

Preparazione:Lessate i fagioli in una pento-la insieme al sedano, alla carota e alla cipollalavata e mondata: in una pentola normale civorranno circa 25 minuti, in una pentola apressione circa 12 minuti.Con il passaverdure fine, e poi al passino, fil-

trate i fagioli ancora caldi con il brodo di cot-tura e le verdure fino a ottenere una cremadensa. Aggiustate di sale e aggiungete un filod’olio.Tenete al caldo, allungando con un po’ di

brodo bollente, qualora tendesse ad adden-sarsi.Saltata in padella con un filo d’olio, a fuoco

vivace e per un paio di minuti, un crespo di ra-dicchio tagliato in quattro parte in lunghez-za, tenendo da parte quattro riccioli crudiper decorare.Riempite quattro ciotole con il passato di fa-

gioli: poi tagliate a metà il radicchio e dispo-netelo ancora caldo al centro della passatina.Decorate con il radicchio crudo, versate un fi-

lo d’olio, erba cipollina tagliata al momento equalche goccia di aceto balsamico.La passatina va servita caldissima, con cro-

stini tostati e imburrati: incontrerà i gusti ditutti.

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EdilShow - A Piacenza il salone itinerante dedicato a rinnovabili e nuove frontiere

Energy Days, novità “verde”In evidenza anche fotovoltaico e mobilità sostenibileCOSTANZA ALBERICI

Energy Days è la principalenovità dell’edizione 2013 di E-dilshow: si tratta di una mostraconvegno itinerante che si ri-volge ad aziende, enti pubblici,scuole e cittadini interessati al-le innovazioni tecnologiche neisettori delle energie rinnovabi-li, del risparmio energetico del-la bioedilizia e della mobilitàsostenibile.Numerose le città italiane che

hanno ospitato fino ad oggi gliEnergy Days con più di nove-cento aziende.Oltre all’esposizione di realtà

operanti nella green economy,la mostra conta al suo interno u-no spazio interamente dedica-to ai convegni che vertono su

tematiche ambientali ormaicare alla manifestazione: dalcostruire ecosostenibile alle e-nergie rinnovabili, dal rispar-mio energetico fino alla mobili-tà sostenibile. Relatori sonoautorità e personaggi di spiccoprovenienti dal panorama isti-tuzionale, giuridico, universi-tario e scientifico.Oltre alle proposte in materia

di risparmio energetico, nelcorso di Energy Days (maggioriinformazioni sul sito ufficialewww.energydays.eu) sarà pos-sibile scoprire anche tutte lenovità che enti, aziende, caseautomobilistiche, istituzioni esingole associazioni presenta-no per rivoluzionare il concettodi mobilità; Energy Days èquindi uno spazio dedicato allapresentazione di idee per ri-

durre consumi ed emissioni in-quinanti.Gli obiettivi di Energy Days

sono molteplici; primo fra tutti,rafforzare il rapporto tra ilmondo delle imprese, gli entilocali ed il singolo cittadino, of-frendo un efficace strumentodi promozione e di incontro tec-nico-scientifico al fine di ren-dere sempre più attuale temicome l’edilizia moderna (bioe-dilizia), le fonti di energia rin-novabile e il risparmio energe-tico. Altro importante obietti-vo è quello di focalizzare l'inte-resse degli Enti Istituzionaliverso le nuove tecnologie, perincrementare l'utilizzo di nuo-vi materiali nell’edilizia e losfruttamento di tutte le risorserinnovabili con impianti e mac-chinari ad alta efficienza ener-

getica, creando informazione eoccasioni di collaborazione.Di particolare rilievo tra gli e-

venti della mostra convegnoprenderà vita “A scuola con e-nergia”: un modo divertenteper far riflettere i più giovanisui problemi del pianeta e sullepossibili risoluzioni, approfon-dendo anche gli aspetti am-bientali del proprio territorio. Iragazzi conosceranno così ledifferenti risorse energetichedisponibili, rinnovabili e non, ele possibili energie alternativesfruttabili, facendoli rifletteresu come già da ora possano con-tribuire ad un futuro più soste-nibile a partire dalle proprie a-zioni. Uno degli obiettivi di E-nergy Days è proprio quello disensibilizzare sul tema della so-stenibilità; con “energia soste-

nibile”(o energia verde) si con-sidera quella modalità di pro-duzione ed utilizzazione dell'e-nergia che permette uno svi-luppo sostenibile. Su questofronte, il riferimento principa-le sono ovviamente le energierinnovabili, cioè quelle fonti

che per loro natura non sono "e-sauribili" sulla scala dei tempiumani, come ad esempio l'e-nergia idroelettrica, l'energiasolare, l'energia eolica, l'ener-gia del moto ondoso, l'energiageotermica e l'energia mareo-motrice.

Quinto Conto Energia:cosa accade nel 2013

Il 27 agosto 2012 è entrato in vigore il 5° Conto Energia reso uf-ficiale dal DM 5 luglio 2012. Pur mantenendo invariata la strut-tura essenziale del meccanismo incentivante, ci sono importantinovità che riguardano in primis le tariffe economiche, le classi dipotenza e le tipologie di impianti incentivati, ma anche la moda-lità di richiesta degli incentivi. Per gli impianti fotovoltaici su-periori ai 12 kWp infatti è necessaria l'iscrizione dell'impiantoal Registro del GSE attraverso un portale dedicato: https://ap-plicazioni.gse.it. Vengono inoltre introdotti dei premi per favo-rire l'abbinamento del fotovoltaico ad un uso efficiente dell'e-nergia, per incentivare la sostituzione di eternit e l’installazionein aree particolari come: discariche, cave, ex aree industriali esiti da bonificare. Il nuovo meccanismo prevede limiti precisi dispesa annuale e dei registri periodici per le nuove installazio-ni.Il 5° Conto Energia riconferma le tipologie di impianti da incen-

tivare già proposte per il meccanismo precedente con modalitàdifferenti al fine di sostenere da un lato la crescita e la diffusionedei tanti impianti fotovoltaici su tutto il territorio nazionale sucase e aziende, in primis, e a terra e, parallelamente, favorire losviluppo di due nuove applicazioni: il fotovoltaico integrato concaratteristiche innovative e gli impianti a concentrazione. Co-nosciamoli meglio e vediamo in modo sintetico il diverso tratta-mento previsto dal Decreto di queste due applicazioni.

Impianto fv integratocon caratteristiche innovative

Definizione: “è l’impianto fv che utilizza moduli e componentispeciali, sviluppati specificatamente per sostituire elementi ar-chitettonici, e che risponde ai requisiti costruttivi e alle moda-lità di installazione indicate qui.” Si tratta di una nuova tipolo-gia di impianto che intende coniugare integrazione architetto-nica nell’edificio e innovazione dei componenti impiegati. Es-sendo una novità assoluta si attendono le linee guida del Gestoredei Servizi Elettrici per comprendere meglio le possibili appli-cazioni.

Impianto fv a concentrazioneÈ l’impianto di produzione di energia elettrica mediante con-

versione diretta della radiazione solare, tramite l’effetto foto-voltaico; esso è composto principalmente da un insieme di mo-duli in cui la luce solare è concentrata, tramite sistemi ottici sucelle fotovoltaiche, da uno o più gruppi di conversione della cor-rente continua in corrente alternata e da altri componenti elet-trici minori. Questo tipo di sistema si basa su un principio affa-scinante, concentrare la luce solare mediante sistemi ottici peraumentarne la captazione. Si tratta di un’applicazione interes-sante ma ancora poco diffusa.

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EdilShow, l’ediliziasi interroga sulla crisiEnergy Days la novità, bis per Forestalia e attesaper il “Torneo di Arte edificatoria” della Scuola Edile

Piacenza Expo - Ottava edizione dal 15 al 17 febbraio

EDILSHOW

COSTANZA ALBERICI

È ormai al via l’ottava edizione di Edilshow, ilsalone dell’edilizia di Piacenza Expo: da vener-dì 15 febbraio fino a domenica 17, il polo espo-sitivo piacentino sarà dedicato all’intera filieradel settore edile, in una tre giorni rivolta a tuttigli operatori del comparto e alla committenzaprivata. Edilshow metterà in mostra materialie manufatti, macchinari, attrezzature e tecno-logie per l’edilizia, sistemi edili, componenti,soluzioni tecnologiche per cantieri, sistemimacchine e materiali per il risparmio energeti-co e la climatizzazione.

La partecipazionedella Scuola Edile

Confermata la partecipazione della Scuola E-dile di Piacenza, che sarà protagonista dellamostra “Es.Ese-obiettivo zero”, visitabile intutti e tre i giorni della fiera, che propone le so-luzioni progetto-processo per il retrofit dell’e-dificio che ospita proprio la Scuola Edile. Nonmancherà poi il “Torneo di Arte edificatoria”,che si svolgerà nella giornata di sabato 16 feb-braio; scopo del torneo è quello di valorizzare lecompetenze dei migliori lavoratori edili che o-perano presso le imprese del settore a Piacenzae provincia. I partecipanti dovranno realizzareun manufatto edile che evidenzi la loro abilitàesecutiva e la precisione del lavoro rispetto aiparametri progettuali dell’oggetto che sarà iltema della prova. Sarà istituita un’appositagiuria composta da cinque membri esperti nelsettore che valuterà il manufatto migliore. An-cora, la Scuola Edile organizzerà il convegno“Materiali da scavo. Le regole previste dal nuo-vo D.M. 161/2012 e la loro applicazione”, previ-sto venerdì 15 febbraio alle ore 14, cui parteci-peranno: Filippo Cella, presidente della ScuolaEdile; Vittorio Francani, responsabile del Ser-vizio Territoriale ARPA; Vito Emanuele Ma-

gnante, Consulente ambientale Ecoricerche;Emanuele Emani, Consigliere dell’OrdineGeologi Regione Emilia Romagna. Essendo di-sponibili solo 50 posti è necessario compilareed inviare la scheda di partecipazione tramitemail all’indirizzo [email protected] oal numero di fax 0523/617640. Per maggiori in-formazioni è possibile consultare il sito www.e-dilshow.it alla sezione “Eventi Speciali”.

Convegni e workshopRicco e propositivo il programma di convegni

e workshop che dalla prima edizione vede le as-sociazioni di categoria impegnate a sviluppareargomenti tecnici e di aggiornamento profes-sionale. Oltre al citato convegno della Scuola E-dile, venerdì 15 alle ore 14,30 ci sarà l’incontro"Certificazione forestale PEFC e promozionedella filiera foresta-legno-carta: esempi dal ter-ritorio", organizzato dall'associazione Pefc Ita-lia; sabato 16 ale ore 10 è la volta del convegno"Durabilità del legno. Diagnosi del degrada-mento, trattamenti preventivi e curativi", a cu-ra di Dario Flaccovio Editore.

Le sezionidella mostra

Edilshow sarà declinato come da tradizione inpiù sezioni. “Ricostruire Ristrutturare Recu-perare”presenterà prodotti, servizi e soluzionisostenibili per i lavori di ristrutturazione; sitratterà di una vetrina espositiva, di sicuro inte-resse per i visitatori, sulle proposte di riedifica-zione con un’attenzione particolare ai costi edai materiali impiegati: dalla ristrutturazione fi-sica degli edifici fino al retrofit funzionale conl’aggiunta di tecnologie innovative e nuovi ele-menti tecnici. Non mancheranno convegni e se-minari sulle attualità tecniche e normative.La sezione relativa ad “Artigianato Edile” si

propone di promuovere gli artigiani e le piccolee medie imprese che operano sul territorio: car-

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pentieri, termoidraulici, fabbri, serramentisti,falegnami presenteranno la loro attività adun’utenza interprovinciale composta da pro-gettisti, tecnici, impresari e committenza pri-vata.Una peculiare attenzione, come nella scorsa e-

dizione, verrà posta sull’edilizia rurale che ve-de in questi anni una certa vivacità dovuta airinnovamenti delle costruzioni agricole ed aicambiamenti di destinazione d’uso (come nelcaso delle realtà agrituristiche): dalle energierinnovabili ai recuperi architettonici di pregio,dai prefabbricati alle strutture in legno, sonomolteplici i settori d’intervento nelle aziendeagricole che verranno considerati.Edilshow è organizzato da Piacenza Expo; il

salone si sviluppa in un’unica superficie coper-ta di 10.000 mq. Un padiglione moderno e fun-zionale alle esigenze di tutti gli espositori.Una struttura espositiva di facile fruibilità

per i visitatori che trovano in un’unica soluzio-ne una panoramica delle realtà produttive ecommerciali del settore edile.La mostra è ad ingresso gratuito previa regi-

strazione.Per maggiori info è online il sito www.edil-

show.it

ForestaliaRiconfermata poi l’accoppiata con Forestalia:

reduce dal successo della scorsa edizione (laprima), anche quest’anno il salone agroforesta-

le italiano sarà riproposto in contemporanea adEdilshow. Sviluppo del territorio, tutela am-bientale, gestione dei patrimoni forestali, cor-rette prassi operative, sono solo alcuni dei temiche verranno affrontati nel corso di questa se-conda edizione. Di particolare valenza l’esposi -zione di mezzi e tecnologie per i lavori nel bo-sco: carri, spaccalegna, rimorchi, tecnologie dimovimentazione, sistemi di esbosco, utensili,ricambistica e tecnologie per la sicurezza occu-peranno uno spazio importante nel Padiglione1 del Centro Fieristico.Il programma di Forestalia 2013 è però ricco di

spazi e proposte molto diversi tra loro: ad esem-pio, ci sarà anche un’area dedicata alla gastro-nomia a tema “silvestre” grazie al “Ristorantedel Bosco”, un vero e proprio ristorante altoate-sino che proporrà ai visitatori un menu di spe-cialità dell’Alto Adige.Gli appuntamenti più “spettacolari” non

mancheranno anche quest’anno: ci saranno ar-tigiani del legno che opereranno dal vivo, esibi-zioni di tree climbing, uno spazio dedicatoall’arte dell’intarsio e del restauro e laboratoriper i più piccoli ; tutti appuntamenti che arric-chiranno il programma della manifestazioneassieme a workshop su tecniche, materiali e si-curezza.L’ingresso alla manifestazione è gratuito. Sul

sito www.forestalia.it è possibile ottenere lapre-registrazione per il pass d’ingresso, nonchètutte le informazioni ed il programma completodi Forestalia 2013.

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SPORT

Serie D - Atletico BP, ritorno al Garilli

Tris di vittoriein EccellenzaBottino pieno per le squadre piacentine, che adessodevono insistere per avvicinare i rispettivi obiettivi

(a.doss) Primo posto in classifica, anche se il van-taggio è ormai minimo, e tanta voglia di ricomin-ciare a marciare a ritmi sostenuti dopo lo stop dicampo con il Tuttocuoio e di calendario legato alTorneo di Viareggio: sono l’attualità e la volontàdell’Atletico BP Pro Piacenza, che deve dare il me-glio in una ripresa del campionato che si prean-nuncia davvero impegnativa.I rossoneri dell’allenatore Arnaldo Franzini ri-

prendono sabato 16 (al Garilli, fischio d’inizio alle15.30) con una sfida d’alta quota. La prossima av-versaria è infatti la Pistoiese: nobile decaduta delcalcio toscano (fondata nel 1921 e rifondata nel

1988 e nel 2009) che nel 1980/81 disputò anche unastagione in serie A, la squadra dal caratteristicocolore sociale arancione rimane tra le corazzatedel girone D della serie D nonostante una partenzanon eccezionale. Subito dopo, il tour de force dellasquadra piacentina comprenderà la trasferta conla Massese e il doppio turno interno contro Castel-franco e Mezzolara. Turni che potranno o menoconfermare il ruolo di capolista dei rossoneri, il cuiallenatore - saggiamente - invita a non fare pro-grammi: “Siamo - ha ricordato a sportpiacenza.itFranzini - in vetta, l’obiettivo è rimanerci pensan-do una partita alla volta”.

Il gelo morde più della LupaMaltempo, è a rischio la partita di domenica con la Sampolese

GIOVANNI DOPERNI

Non fossero le bizze del me-teo e la bussola impazzita deivertici regionali della Figc cisi annoierebbe un sacco. Emeno male che non si annoia-no quei tifosi da dieci a lodeche riescono a trasformare in“bombonera” anche i deso-lanti campi sportivi di Borgo-novo e Pontenure. La verità èche quando gioca senza in-cantare la Lupa Piacenza vin-ce comunque. Lo fa senza To-gnassi, Volpe e Arena, trepezzi da novanta, figuriamocifosse al completo. Agli avver-sari resta l'illusione, come do-menica è toccato alla Fidenti-na e mercoledì scorso nel re-cupero al Salsomaggiore. Senon ci pensa Marrazzo, ci simette Valla a estrarre magiadal cilindro. Fuori i big, in-somma, il Piacenza resta pesomassimo nella categoria conbuona pace degli inseguitoriche il loro dovere lo stanno fa-cendo. Ma di fatto la Correg-gese, a quattro punti di di-stacco, è l'unica a reggere ilritmo. Finché dura. Più indie-tro Rolo e Fiorenzuola se lagiocheranno per la gloria. Ilvero problema per Viali è cer-care e trovare convincentimotivazioni per un gruppo eun ambiente decisamentefuori categoria e consapevoledi un potenziale di una span-

na al di sopra delle avversarie.Piccola nota per il neo arrivatoFerrari: il portierino del Parmaha fin troppa personalità cometestimoniano l'errore che ha a-gevolato il provvisorio vantag-gio della Fidentina e l'espulsio-ne. Guardando avanti, i bianco-rossi sono attesi da tre partitein una settimana: Sampolese,recupero contro il Royale Fioremercoledì in notturna e dome-nica 24 febbraio trasferta a Fio-renzuola. L'agenda è fatta ed èpure fitta. Non fosse che incom-be un possibile rinvio dellaprossima gara con la Sampole-se. La sospensione dopo il mal-tempo di inizio settimana è die-tro l'angolo. Sabato per altro ilGarilli è prenotato dal match diserie D tra l'Atletico Bp e la Pi-

Luca Franchi, un bomber da dieci e lodeMessi alle spalle acciacchi e squalifiche, la punta del Fiorenzuola si conferma uno degli attaccanti più puntuali del calcio dilettantisticoNon si scappa. Quando gli infortuni gli dan-

no un pizzico di tregua, a livello dilettantisti-co sono davvero pochi gli attaccanti che pos-sono reggere il confronto con Luca Franchi.Destro, sinistro, stacco aereo, tecnica so-

praffina: con la doppietta rifilata al Real Pa-naro il bomber del Fiorenzuola (nella foto)hatoccato quota dieci reti in campionato. Con-siderando le non poche partite saltate nel gi-rone d’andata causa acciacchi vari e squali-ficche e le difficoltà iniziali a ritrovare la con-dizione migliore dopo un anno lontano daicampi, la doppia cifra, quando mancano an-cora quattordici gare alla chiusura del cam-pionato, rappresenta un traguardo senz’al -tro ragguardevole per l’attaccante cresciutonel settore giovanile del Piacenza. Le mara-chelle e gli alti e bassi di inizio carriera sem-brano ormai un lontano ricordo.A ventisei anni la maturità ha fatto capolino

e anche davanti ai taccuini Luca Franchi par-

la da leader vero. Mette la squadra, il gruppo,davanti a tutto e pone l’accento sulla crescitadei giovani compagni di squadra.

“Siamo felici di essere riusciti a metterci su-bito alle spalle la partita di Correggio – spie -ga il numero nove del Fiorenzuola al terminedella partita con il Real Panaro – ci eravamopreparati bene e siamo arrivati all’appunta -mento carichi.Purtroppo le cose non sono andate come a-

vremmo voluto. Abbiamo giocato una buonagara e alla fine siamo stati puniti da due epi-sodi senza essere stati messi sotto sul pianodel gioco.Però bisogna essere obiettivi e dire che

qualcosa in più avremmo senza dubbio potu-to dare”.A Correggio sono soprattutto mancati i col-

pi degli uomini di maggiore classe ed espe-rienza del gruppo: ovvero Luca Franchi, Luc-ci e lo stesso Pizzelli.“Non mi nascondo: a Correggio non sono an-

dato come avrei voluto e così credo anchequalche mio compagno.

Ma sono anche sconfitte come quella con laCorreggese che aiutano un gruppo a cresceree a migliorarsi: l’importante è saper subitovoltare pagina come è accaduto con il RealPanaro”.Con il Real Panaro hai messo a segno due

splendide reti e altre due le hai fallite per unsoffio.“Forse avrei potuto segnare un altro paio di

gol, ma va bene così. Per le due reti realizzateci tengo a ringraziare Pizzelli e Galli, che mihanno messo nelle condizioni ideali per se-gnare due gol davvero pregevoli. Mi fa piace-re soprattutto per Galli, che è entrato dallapanchina e si è reso subito protagonista di u-na gran giocata. Insieme a Galli, che sta di-sputando un ottima stagione, abbiamo altriragazzi di valore che stanno crescendo dav-vero tanto e possono rappresentare il futurodel Fiorenzuola”.

Filippo Ballerini

stoiese e le condizioni del terre-no non sarebbero sicuramentele migliori il giorno successivoper la squadra di Viali. L'im-portante è che vengano datecertezze con largo anticipo edevitare antipatici tira e mollache nel recente passato hannogià creato intoppi all'ultimomomento. A questa Federazio-ne di dilettanti, se non la cono-scono, si dovrebbe insegnare lastoria non tanto remota del Pia-cenza, ma soprattutto dovreb-bero ricordarsi di quella fraseche la sfida di Champions traCeltic e Juventus ha fatto tor-nare in mente. Il football èniente senza i tifosi. Vale inChampions come in Eccellen-za, vale a Glasgow come a Pia-cenza.

FILIPPO BALLERINI

Domenica trionfale per le tre piacentined’Eccellenza. La Lupa Piacenza, con la con-sueta rimonta, mantiene la Correggese a di-stanza di sicurezza, il Fiorenzuola grazie aitre punti ottenuti ai danni del Real Panaroaggancia il terzo posto, mentre il Royale Fio-re interrompe la serie delle sconfitte conse-cutive.La copertina va ai biancorossi di Viali, che a

Pontenure proseguono nella loro solitariamarcia trionfale. I quattordici successi otte-nuti nelle venti gare finora disputate, le qua-rantuno reti realizzate (miglior attacco delgirone insieme alla Correggese) e le dician-nove reti incassate (seconda migliore dife-sa), la dicono lunga sullo strapotere della Lu-pa Piacenza: le sofferenze non sono mancateneppure di fronte alla sorprendente Fidenti-na di Massimo Mazza, ma nello sport contanoi risultati e quelli sono tutti dalla parte di Via-li e dei suoi ragazzi, che stanno confermandoogni domenica di strameritare il primo postodella graduatoria. Le polemiche sulla “tra -sferte” giocate nel Piacentino, su un gioconon sempre squillante come si vorrebbe, la-sciano il tempo che trovano. Avanti così, dun-que, facendo attenzione alla Sampolese discena domenica al Garilli: ovvero l’unicacompagine capace finora di lasciare la LupaPiacenza a bocca asciutta.Il Fiorenzuola aveva bisogno di uno zucche-

rino dopo la sconfitta nel recupero infrasetti-manale di Correggio: con il Real Panaro i ros-soneri sono stati bravi a mettere sui binarigiusti un match potenzialmente pericoloso,soprattutto sul piano della concentrazione.Dopo il pareggio ospite l’undici di Mantelli(nella foto)ha avuto il merito di tornare quasisubito in vantaggio e di chiudere i conti amezzora dal novantesimo. Mattatore di gior-nata, con una doppietta, il solito Luca Fran-chi, ma un plauso merita anche Jacopo Gia-nluppi, autore della rete del 2-1, la terza sta-gionale per il bomberino cremonese. I trepunti ottenuti ai danni del Real Panaro han-

no consentito al Fiorenzuola di agganciare alterzo posto il Rolo: un ottimo biglietto da vi-sita in attesa dello scontro diretto in pro-gramma domenica prossima in terra reggia-na. Una sfida che, in caso di risultato positivo,potrebbe anche rilanciare i rossoneri in otti-ca secondo posto.Nella sfida-salvezza con il Bibbiano al Roya-

le Fiore serviva solo un risultato, il successo.E i tre punti sono arrivati per l’undici guidatoda Gigi Erbaggio: grazie all’ennesima pro-dezza stagionale dell’impagabile Martinellil’ex biancorosso ha dunque salvato la panchi-na. Ora la classifica è tornata a sorridere alRoyale Fiore, che può contare su un buongruzzolo di punti di vantaggio sulla zona re-trocessione. Ma la tranquillità è ancora tuttada conquistare per i biancoviola del presi-dente Rizzo: bisogna insistere, a partire dalloscontro diretto in cartellone domenica a Co-lorno. Un altro crocevia di fondamentale im-portanza per il Royale Fiore.

SERIE D - GIRONE D

Atletico PB 47Tuttuocuoio 46Lucchese 42Real Spal 41Massese 40Pistoiese 36Fidenza 33Mezzolara 33V. Castelfranco 32Formigine 31Fortis Juventus 31Atl. Castenaso 28Camaiore 22Pavullese 20Forcoli 19Riccione 18Rosignano 14Bagnolese 13

Prossimo turno: 17/02/2013

Atletico BP-Pistoiese

Camaiore-Riccione

Fidenza-Bagnolese

Forcole-Massese

Formigine-Atl. Castenaso

Fortis Juventus-Real Spal

Mezzolara-Pavullese

Rosignano-Lucchese

V.Castelfranco-Tuttocuoio

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14 febbraio 2013 Corriere Padano

15SPORT

Placentia Marathon 2013,obiettivo 5mila iscrittiL’edizione del 3 marzo sarà l’ultima con il formato tradizionale: gare sui 42, 30 e21 km. Grande novità la corsa a staffetta sul percorso lungo. Dal 2014 si cambia

ANNUNCI

ANDREA DOSSENA

Sarà un’edizione importante, quel-la del 2013, per la Placentia Mara-thon for Unicef (vedi foto sopra) chepunta all’ambizioso obiettivo dei5mila iscritti mentre molti (vedi fotosotto) si stanno già allenando.Nel diventare “maggiorenne” - la

manifestazione compie 18 anni - ilgrande evento di sport e solidarietà(in programma domenica 3 marzo)vivrà infatti un momento di passag-gio: sarà l’ultima volta per il tradizio-nale percorso sui 42 chilometri e 195metri, ma anche il debutto per unaserie di nuove iniziative - come laMaratona a staffetta, con 4 atleti cheper coprire la distanza più lunga sipasseranno il testimone ogni 5 o 10km - che aprono una finestra sul futu-ro di uno degli eventi per i quali tan-tissime associazioni, enti e volontarimobilitano buona parte delle pro-prie risorse, in un encomiabile sfor-zo di generosità e di collaborazione.Dal prossimo anno, come detto, sicambierà: la concomitanza (non ri-solta dalla Fidal nonostante i ripetu-ti appelli in tal senso) con la marato-na di Treviso ha costretto gli organiz-zatori piacentini - su tutti Alessan-dro Confalonieri e Pietro Perotti, au-tentiche anime dell’appuntamento -a rivedere i piani. Due le possibilità,con decisione da prendere entro finemarzo: per l’anno prossimo potreb-bero essere disputate sia la Strapia-cenza Halfmarathon (sui 21,907 km)sia la Ultra Halmarathon (sui 30 km)nella tradizionale data di marzo, op-pure in una data diversa (la prima

domenica di maggio) potrebbe esse-re disputata soltanto la mezza mara-tona.L’edizione di quest’anno, comun-

que, comprenderà ancora l’ultimavolta sulla distanza resa eterna dallavicenda di Fidippide, nonchè quellesu 30 e 21 km più la novità della staf-fetta e le confermate marce noncompetitive su 3, 5 e 10 km e la velocee tecnica Handbile (con il TrofeoValnure sui 28 km) per atleti disabi-li.Come sempre, il grande evento - ol-

tre ad essere un momento di sport eaggregazione - sarà anche un’occa -sione di sensibilizzazione sui temi so-ciali e della solidarietà: non solo conla consueta attenzione all’Unicef (acui, nelle edizioni precedenti, è statadestinata una somma pari a oltre750mila euro), ma anche ad altre as-sociazioni di volontariato.Venendo ai top runner, i nomi fino-

ra confermarti sono quelli di France-sco Bianco e Diego Abbatescianni(rispettivamente secondo e terzonella maratona maschile 2012), di A-lina Nituleasa (la romena vincitricedella maratona femminile 2012),dell’italo-romena Ana Nanu (mezzamaratona femminile) e di Eliana Pa-telli (30 km femminile).Il giorno prima del clou domenica-

le, già sabato 2 marzo scatteranno glieventi collaterali dal ‘Centro mara-tona’ del Polisportivo Franzanti diLargo Anguissola, da dove - alle 9.30di domenica 3 marzo - partiranno legare che si concluderanno come datradizione in Piazza Cavalli dopo a-ver toccato anche i Comuni di Po-denzano e Vigolzone.

Brusco risveglio per le piacentine del volleyCopra Elior e Rebecchi Nordmeccanica, batoste in campionato. In Coppa, però, è un’altra musica

Vittorino, 13 medaglie per gli Esordienti B

Brusco risveglio, in campionato, per le squadrepiacentine del massimo campionato di pallavo-lo.La Rebecchi Nordmeccanica, battuta in trasfer-

ta 3-1 da una Duck Farm Chieri Torino forse anchecolpevolmente sottovalutata, ha confermato ipropri limiti di continuità e di compattezza. Al suomeglio, la squadra di Mazzanti (foto a destra) giocauna pallavolo a tratti eccellente, ma non sono fini-ti i blackout che più di una volta in questa stagionehanno trasformato in sconfitte partite che sem-bravano alla portata di Leggeri e compagne. NegliUsa si dice - anche se soprattutto nel basket - che,più della somma delle qualità del roster, conta la“chimica” di squadra, ossia la bontà o menodell’interazione che si sviluppa tra i singoli com-ponenti del team: è forse su questo, oltre che dal la-to psicologico, che il mister dovrà lavorare dipiù.Non sarà facile, sia perchè la società preme (i ver-

tici hanno dichiarato apertamente che quest’an -no vogliono vincere) sia perchè qualche tifoso del-la curva mugugna anche via Facebook e sia perchè- dopo la sfida di Challenge Cup di martedì 12 vinta3-2 contro Le Cannet che ha qualificato Piacenzaalle semifinali - alla ripresa del campionato (saba-

to 23 febbraio alle 20.30) le piacentine - ora terze,anche se con una partita in meno - si troveranno difronte al PalaBanca (diretta su Rai Sport) nientemeno che la capolista Busto Arsizio.Note stonate anche per la Copra Elior Piacenza,

che a Castellana Grotte ha perso per 3-1 ed ha cosìfallito l’obiettivo della quarta vittoria consecuti-va che avrebbe portato la squadra di Luca Monti(foto a sinistra)più vicina a Macerata (sconfitta da

Trento per 3-1 nel big match di giornata) e più di-staccata da Cuneo, tornata invece al successo a di-scapito di Verona.Dopo la partita di ritorno di Challenge Cup con la

Stroitel Minsk di mercoledì 13 (in corso mentre an-diamo in stampa, ndr), i biancorossi sono attesi daun impegno davvero tosto: la trasferta di Perugiadi domenica 17 febbraio.

Andrea Dossena

(dosse) Continua anche grazie agliatleti più giovani l’ottima stagionesportiva della squadra di nuotodella Vittorino da Feltre. La for-mazione (nella foto) degli Esor-dienti B, allenata da Gianluca Pa-renzan e da Alessandro Malchiodi,infatti, ha conquistato tredici me-daglie – quattro d’oro, sei d’argen -to e tre di bronzo – alla XXXII edi-zione del Trofeo Torre Pendentesvoltosi a Pisa.In campo femminile doppio podio

per Matilde Riccardi e per MariaJosè Vidal Vidal: Matilde si è im-

posta nella gara dei 100 dorso ed èarrivata terza nei 100 stile libero ;

Maria Josè ha vinto i 100 stile libe-ro e si è poi aggiudicata il bronzonei 50 farfalla. Tra le prestazionidella squadra femminile da segna-lare anche la medaglia d’oro vintameritatamente da Silvia Rivi nei50 dorso. In campo maschile, inve-ce, medaglia d’oro per TommasoAgosti, vincitore dei 100 dorso,mentre Matteo Bricchi è salito duevolte sul secondo gradino del po-dio vincendo l’argento nei 100 mi-sti e nei 50 farfalla. Argento ancheper l’ottimo Giacomo Riccardi nei100 stile libero, mentre Nicolò

Ronca si è aggiudicato la meda-glia di bronzo nella prova dei 100rana.Due medaglie d’argento anche

per le staffette: la 4 x 50 stile libe-ro femminile composta da LaraBoselli, Arianna Gatti, MatildeRiccardi e Silvia Rivi e la 4 x 50misti maschile con Giacomo Ric-cardi, Nicolò Ronca, Matteo Bric-chi e Andrea Groppi. Quarto po-sto invece per la 4x50 stile liberocon Mauro Lodola, Tommaso A-gosti, Riccardo Baldini e Riccar-do Amendola.

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Corriere Padano

1614 febbraio 2013

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