cores catalogo pavimentazione industriali in resine

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Cores PRODUZIONE E COMMERCIO RESINE PER PAVIMENTAZIONI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO COIBENTAZIONI INDUSTRIA E ARTE PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI E APPLICAZIONI SPECIALI MADE IN ITALY

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CoresPRODUZIONE E COMMERCIO RESINE PER PAVIMENTAZIONI

CONSOLIDAMENTO E RESTAURO COIBENTAZIONI INDUSTRIA E ARTE

PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI E APPLICAZIONI SPECIALI

MADE IN ITALY

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PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI E APPLICAZIONI SPECIALI

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Capannoni industriali

Pavimenti antibatterici

Arredi commerciali

Stand fieristici

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Pavimenti speciali

Magazzini e laboratori

Magazzini e laboratori

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CoresPRODUZIONE E COMMERCIO RESINE PER PAVIMENTAZIONI

CONSOLIDAMENTO E RESTAURO COIBENTAZIONI INDUSTRIA E ARTE

L’Azienda Cores Srl è specializzata nella produzione eformulazione di resine epossidiche in genere perapplicazioni artistiche, nautiche, industriali, opereconservative e di consolidamento strutturale. L’utilizzo ditecnologie e materiali di base sempre all’avanguardia el’impiego di mezzi di produzione specializzati,garantiscono l’efficienza e la qualità dei prodotti che Coresrealizza, tra i quali spiccano quelli impiegati su beniarchitettonici di grande pregio in molte località del nordItalia. L’attività dell’azienda, iniziata nel 1995, si èconsolidata ed espansa anche grazie al costante lavoro disquadra di uno staff, dai titolari ai diversi collaboratori,che ha contribuito a fare dell’impresa un esempio diefficienza, qualità e trasparenza. Sono questi, infatti, gliobiettivi primari pensati e vissuti da ogni componentedell’azienda con passione, dedizione, attenzione adottenere il miglior risultato possibile. Le tecniche, imateriali, le metodologie operative indicate garantisconoimpieghi di altissima qualità e rispetto dei tempi diesecuzione, facendo di Cores un punto di riferimento nelsettore delle applicazioni in resine. Cores mette a

disposizione un servizio completo di alto valore tecnicoper ogni situazione che è chiamata a studiare; tutte le fasi,dai rilievi e dalle indagini iniziali, fino al compimentodell’opera con collaboratori esterni, sono eseguitescrupolosamente da personale formatosi in azienda. Lacontinua voglia di emergere e l’essere sempre al passo conle innovazioni del settore sono gli stimoli che hannospinto Cores a dedicare parte della sua attività alla ricerca.Nel proprio laboratorio sono stati infatti creati adesiviepossidici ad alta resistenza per il mercato edilizio e delrestauro divenendo un operatore di settore specializzatoad alta tecnologia, proponendo soluzioni innovative allaproblematiche, apportando il necessario know-how per icicli applicativi industriali. Cores è spinta dall’esigenza dicreare prodotti ad hoc nell’ambiente dei compositi,nautica, del consolidamento strutturale e nel restauroconservativo. Forte dell’esperienza applicativa nelle piùparticolari situazioni, possiede un laboratorio dinamico,in grado di produrre in breve tempo formulazioniepossidiche per qualsiasi tipo di condizioni ambientali etipologia di supporto.

1. La preparazione del supporto per i sistemi resinosi1.1 La pulizia del supporto;1.2 La tecnologia applicativa su fondi di cemento

2. Le nostre pavimentazioni industriali2.1 Rivestimenti Antipolvere;2.2 Rivestimenti Pellicolari;2.3 Rivestimenti Autolivellanti;2.4 Rivestimenti Rasati/Multistrato;2.5 Rivestimenti Fibrorinforzati;2.6 Rivestimenti in malta resinosa (Poliuretano-Cemento)

3. Il settore alimentare

4. Pavimenti speciali4.1 Pavimenti antibatterici agli alogenuri d’argento e tormaline ionizzanti di tipo “B”;4.2 Pavimenti antistatici a carbone conduttivo

5. Aspetti particolari5.1 Pareti con piastrelle;5.2 Barriera al vapore

Enologia Supermercati Caseifici

Terrazzo di emergenza ospedaliero in poliuretano-cemento (PU-CEMCOR)Sala lavorazione alimenti Aree industriali Magazzini e celle frigorifere

PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI E APPLICAZIONI SPECIALI

INDICE:

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Le azioni fisico-meccaniche sul pavimento in eserciziosollecitano il sistema all’interfaccia di adesione tra il prodottoresinoso ed il supporto. La preparazione di quest’ultimo dovràessere orientata ad ottenere il massimo delle caratteristicheprestazionali con particolare riferimento alle resistenzemeccaniche, alla sua pulizia, alla rugosità, alla eventualepresenza di umidità. Tratteremo quattro argomentiparticolarmente importanti che determinano, nella maggiorparte dei casi, il successo o l’insuccesso del risultato finale:• l’umidità del supporto;• la resistenza meccanica del supporto;• il profilo di rugosità;• il consolidamento dl supporto

Nella tabella I viene ripreso un prospetto tratto dalla normaUNI 10966, riguardante i limiti di accettazione e lecaratteristiche del supporto, il contenuto di umidità, lacoesione e la resistenza meccanica. Le tecniche dipreparazione sono determinanti per conferire al supportoadeguate caratteristiche di compattezza e monoliticità in mododa consentire una sufficiente adesione del rivestimentoresinoso.

Nella tabella: le caratteristiche del supporto

La pulizia può essere effettuata nei seguenti modi:• trattamento chimico: cicli di trattamento mediante

detergenti e prodotti acidi o basici;• carteggiatura: trattamento di pulizia con carte, tele o

dischi;• decapaggio: trattamento di pulizia superficiale

effettuabile con fiamma o vapore (poco utilizzato);• idrolavaggio: trattamento di pulizia effettuato con getto

d’acqua a pressione non minore di 2.5 MPa (25 Bar);• molatura (o levigatura): trattamento di pulizia

mediante macchina dotata di utensili abrasivi rotanti.

Inoltre durante le operazioni di pulizia deve essere verificatal’assenza di sostanze che possono annullare o diminuirel’aderenza del rivestimento, ad esempio:• boiacca di cemento;• polveri e materiali non aderenti;• macchie d’olio o grasso;• cere ( ad esempio gli agenti di stagionatura);

• strati poco aderenti;• presenza non soltanto superficiale, ma anche in

profondità, di prodotti chimici che provocano a lungo obreve termine la degradazione del supporto e del suorivestimento resinoso.

In relazione alle caratteristiche del supporto e al tipo dellospessore di sistema resinoso da applicare, il trattamento delsupporto dovrà creare delle incisioni più o meno profonde alloscopo di ottenere un profilo di rugosità. Tali preparazionipossono essere eseguite mediante irruvidimento o scarifica.L’irruvidimento può essere eseguito con:• pallinatura: irruvidimento superficiale mediante

macchina con avanzamento e velocità regolabili, cheproietta elementi metallici sulla superficie;

• sabbiatura: irruvidimento superficiale medianteproiezione di inerti silicei o metallici (poco utilizzata neipavimenti).

Il metodo di preparazione ottimale è il trattamento dipallinatura, ed è importante creare rugosità soprattutto nelcaso di superfici smaltate e compatte. In alcuni casi può essereutilizzata in alternativa una molatrice. Particolare attenzionedovrà essere posta alla aderenza delle piastrelle al supporto,eliminando quelle non perfettamente solidali al sottofondo. Igiunti vanno preventivamente sigillati con sistemi puntuali osuccessive mani di rasatura per evitare la “riproduzione” deglistessi nel sistema resinoso applicato.

Intervento di pallinatura c/o Zhermack Spa

Particolare della pallinatura

Lavoro concluso su supporto di piastrelle

CARATTERISTICHE

Contenuto di umidità

Coesione

Resistenza a compressione

Planarità

Stato superficiale

Rugosità

Temperatura del supporto

LIMITI DI ACCETTAZIONE

4% (salvo diversa indicazione del produttore)

21,5 MPa (salvo diversa indicazione del produttore)

25 MPa

Tolleranze di planarità: 5 mm/2 m(salvo diversa diversa indicazione)

Assenza di polvere, parti incoerenti esostanze incompatibili

± 1 mm (nel caso di un rivestimento di malta) ± 0,5 mm (nel caso di un rivestimento di autolivellante e/o multistrato

Limiti previsti in relazione ai formulati impiegati

MODALITÀ DI VERIFICA

UNI 110329 “Posa di rivestimenti di pavimentazione -Misurazione del contenuto di umidità negli strati disupporto cementizio o simili”.

UNI 8298-1 “Rivestimenti resinosi per pavimentazioni Parte 1: Determinazione dell’adesione delrivestimento al supporto”.

UNI EN12504-2 “Determinazione indice sclerometrico”

UNI 110157 “Estrazione mediante inserti post-inseriti”

UNI EN 12390-3 “Resistenza alla compressione dei provini”

UN111146

“Rivestimenti resinosi per pavimentazioni Parte 4: Determinazione della resistenza agliagenti chimici”

“Rivestimenti resinosi per pavimentazioni Parte 5: Determinazione del comportamentoall’acqua”

“Rivestimenti resinosi per pavimentazioni Parte 6: Determinazione della resistenzaall’invecchiamento termico in aria”

1. La preparazione del supporto per i sistemi resinosi 1.1 La pulizia del supporto

Piastrelle

Molatura a diamante di piastrelle in gress monocottura

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La preparazione può essere eseguita con attrezzature di variotipo allo scopo di ottenere un grado di pulizia adeguato ed unidoneo “profilo di rugosità”. La preparazione non dovrebbemai essere inferiore al grado SA 2”2 secondo le SSPC/NACE(vedere ISO 8501). Possono essere accettati gradi dipreparazione meno accurati solo se compatibili col cicloresinoso previsto e validati dal produttore.A lato trattamento di coibentazione antichimica conDERACOR470M laminato con un tessuto VTR C-GLASS.

Trattamento di coibentazione antichimica

Supporti metallici

UNI 8298-1 (2000): Rivestimenti resinosi perpavimentazioni- parte 1, determinazione dell’adesione delrivestimento al supporto. UNI 8381 (1982): Edilizia- strati delsupporto di pavimentazione- Istruzioni per la progettazione el’esecuzione. UNI 10329 (1994): Posa dei rivestimenti dipavimentazione- misurazione del contenuto di umidità neglistrati di supporto cementizi o simili. UNI 10966 (2007):Rivestimenti resinosi per pavimentazioni- istruzioni per laprogettazione e l’esecuzione. UNI 11146 (2005):Pavimentazioni in calcestruzzo ad uso industriale- criteri perla progettazione, la costruzione e il collaudo.

Alcune norme di riferimento

Legno, plastica, ecc. devono essere valutati in ogni specificasituazione. Quando risulti impossibile ottenere l’adesionenecessaria può essere utile interporre tra il supporto e ilsistema resinoso degli strati di compensazione che possonodistribuire gli sforzi e le tensioni nel sistema pavimento finito.Nella foto a lato alaggio di un motorsailor da 400 ton pressola Marina di Porto Levante, di cui verrà ripristinata lacoibentazione mediante gelcoat specifici. (Foto proprietà diIng. Antico Rovigo)

Rivestimento imbarcazioni

Altri supporti

In presenza di fessurazioni delle superfici di posa delrivestimento o di difetti di planarità che superino le tolleranzespecificate, deve essere eseguita una rasatura superficiale, conmateriali adeguati, compatibili con il supporto ed ilrivestimento resinoso successivo. Le fessurazioni devonoessere allargate, cioè “aperte”, con un utensile appropriatorimuovendo accuratamente le parti friabili. La presenza sullasuperficie di cavillature richiede la sigillatura delle stesse conidoneo impregnante. In caso di buchi, sfaldamenti e rotturedi notevole profondità è necessario procedere ad un rappezzodella zona interessata. L’operazione inizia con la rimozione diuna zona del supporto estesa di almeno 10cm oltre il perimetrodella parte danneggiata, eseguendo l’asportazione fino allaprofondità minima consigliata dal fabbricante del rivestimentoe/o fino al raggiungimento del supporto sano. I giunti (diespansione, costruzione, controllo, le fughe), devono essereoggetto di particolare attenzione.

Ulteriori accorgimenti per la preparazione

In base al tipo di fondo che si incontra, ed al tipo di pavimentoche si intende fare si sceglie volta per volta un eventualerinforzo, il tipo di autolivellante, un primer.Su getto in cemento lievemente fuori livello ma in buonecondizioni strutturali si applicano generalmente minimo 3mmdi PCI Periplan, in grado di idrolizzare e cedere tutta l’umiditàin 2-4 giorni, permettendo così una immediata applicazionedel pavimento in resina. Su getto in cemento molto sconnesso,si applica per colata PCI Periplan, potendo recuperare undislivello di 30 mm al massimo. Oltre questo dislivello èpreferibile riconsiderare un nuovo getto di calcestruzzo incemento che però andrà a ritardare l’applicazionedell’autolivellante di almeno 30 gg, tempo in cui il cementomatura e perde l’umidità residua dalla sua idrolisi, che deveessere del 15-18% massimo. Su getto in cemento con lesioni siannega dentro PCI Periplan una rete in tessuto di vetro tipoCORETECH NET andando a recuperare la struttura del fondo.Piccoli eventuali ammanchi di materiale cementizio, possonoessere immediatamente recuperati con l’uso di EpoxyStuk,pasta epossidica rasabile o con Ancor 100-200-400 o conAncor 400 ECT. Grossi ammanchi o lacune vanno recuperaticonfezionando un beton epossidico composto da sabbia diquarzo 0.7-1.2 mm e resina epossidica pura strutturale tipoEpoxyResin LPL nel rapporto 6 di sabbia, 1 di resina.

Al termine di ogni ripresa si applica a spruzzo o rullo unprimer composto da EpoxyResin LPL diluita se necessario al10% con PMA solvente apposito. Questo servirà comepromotore d’aggrappo per il pavimento vero e proprio che sistenderà all’estradosso. E’ importante che il PMA siacompletamente ceduto all’aria prima di applicare qualsiasialtro prodotto. I tempi di cessione sono di 4 ore a 25 °C,umidità relativa 40% per una diluizione del 10%. In fotoripresa della complanarità e ripristino della resistenza acompressione mediante l’applicazione dell’Autolivellante PCIPERIPLAN (BASF)

1.2 Tecnologia applicativa su fondi in cemento

Fondo in cemento molto sconnesso

Applicazione PCI PERIPLAN

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Nella moderna gestione dell’azienda, il magazzino, esterno ointerno, rappresenta non più uno spazio fermo, ma bensìun’area che si muove e si adatta alle esigenze aziendali. Laperfetta gestione del magazzino può rappresentare, come inormali reparti produttivi, un costo in positivo o in negativoma che comunque in ogni caso ha bisogno di essere gestito,tenuto in manutenzione ed adattato alle normative vigenti(sicurezza dei lavoratori, dei prodotti ecc).

In questo contesto la pavimentazione rappresenta lo spaziofondamentale per la corretta movimentazione delle merci. Losfruttamento intensivo di questi spazi richiede, quindi,caratteristiche particolari alla pavimentazione, sollecitata 24ore al giorno e sulla quale i mezzi di sollevamento espostamento dei materiali sono sempre più efficaci eperformanti.

Conseguentemente la richiesta di superfici a planaritàcontrollata e prive di giunti di costruzione è ormaifondamentale nella progettazione di grandi superfici destinatealla movimentazione delle merci.

I rivestimenti resinosi trovano una loro naturale collocazionenelle pavimentazioni e sono una soluzione tecnica-economicavantaggiosa. I sistemi più comunemente usati sono:• Rivestimenti Antipolvere• Rivestimenti Pellicolari• Rivestimenti Autolivellanti• Rivestimenti Rasati/Multistrato• Rivestimenti Fibrorinforzati• Rivestimenti di malta resinosa

(Poliuretano-cemento)

2. Le nostre pavimentazioni industriali

Pavimento pellicolare eseguito c/o stab. TOVOTEC di Arquà Polesine con uno speciale effetto cangiante Applicazione di Cores J50 c/o Fiera di Massa Carrara

Lo scopo finale di questa applicazione è quello di incrementarela durezza superficiale e l’impermeabilità della pavimentazione,tramite l’impregnazione con prodotti fluidi. L’impregnazioneè corticale e normalmente arriva alla profondità di circa 0.5cm. I prodotti utilizzabili, anche se semplici per loro natura,devono comunque essere formulati per garantire lecaratteristiche fondamentali, quali insensibilità all’umiditàresidua presente nella pavimentazione, indurire anche a bassetemperature ed alta umidità relativa, ecc. La vastità delle areetrattate molto spesso obbliga all’utilizzo di rivestimenti a bassocosto, ma non per questo poco efficaci. In questi casi i ciclidevono poter essere applicati con sistemi ad alta produttivitàcome ad esempio le applicazioni a spruzzo airless; i prodottiutilizzabili sono di varia natura chimica; formulati epossidici,poliuretanici e acrilici in fase solvente o in dispersione acquosa:molti di questi sono bicomponenti ad elevate resistenzemeccaniche e buone resistenze chimiche. (EpoxyResin LPL,Idroprime, PU-COR NG, J50, J50C).

2.1 Rivestimenti Antipolvere

PRODOTTO DENSITÀ SPESSORE CONSUMOg/dmc mm kg/mq

CARATTERISTICHE TECNICHE:

PROCEDURA APPLICATIVA:

1. Si carteggia la superficie esistente

o si lava a macchina con detergenti aggressivi

2. Si sciacqua e si lascia asciugare

3. Si applicano due mani di J50C a rullo

J50C 0.860 0.25 0.22

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Applicazione su celle frigorifere c/o stabilimento stoccaggio ortaggi ROSSINI di Badia Polesine

Il fatto di operare quasi sempre su superfici nuove e piane,favorisce l’applicazione di questo sistema, essendo praticamentecostituito da prodotti vernicianti. Anche per questo sistema èpossibile avere grandi produttività, essendo i singoli prodottiapplicabili con i comuni sistemi a spruzzo o airless. Gli spessoriche normalmente si realizzano sono attorno ai 150 micron e siottengono con tre passaggi di cui il primo può essere consideratoun’impregnazione semplice che funziona da promotore diadesione. Anche se l’applicazione è semplice è sempreimportante prestare attenzione alle condizioni del sottofondo ealle temperature in gioco (sottofondo e ambientale). Di fattosottofondi molto lisci e poco preparati sono causa di ampidistacchi del rivestimento dal sottofondo stesso. La mancatamisurazione e conseguente rispetto del punto di rugiada causaenormi problemi di aderenza tra i vari strati. Applicazioni abasse temperature impediscono il prefetto indurimento deisingoli strati e causano notevoli problemi di durezza superficialecon conseguente scadimento delle prestazioni finali. Essendo inpratica questo il primo sistema che chiude la superficie e neimpedisce o diminuisce la traspirazione favorendo il rilascio diumidità residua, molti problemi nascono dalla mancanza e/odalla non conoscenza di una barriera al vapore e/o se il massettoè sufficientemente asciutto. Se non è già esistente è consigliabilerealizzare una barriera al vapore con sistemi specifici (WETSHIELD/ IDRORAST). Nei magazzini ad alto traffico, nonbisogna dimenticarsi che in opera si realizzano spessori minimie la conseguente aspettativa di vita del rivestimento non potràessere superiore a qualche anno. Una costante e puntigliosamanutenzione prolunga notevolmente la vita del rivestimento.

I prodotti che si possono utilizzare si possono raggruppare comesegue:

A- Formulati epossidici (con o senza solventi, all’acqua)bicomponenti con buona adesione tra i singoli strati, buonaresistenza all’abrasione e buona resistenze chimiche (ANCOR,IDROCOR,.. ecc).

B- Formulati poliuretanici (in dispersione solvente oacquosa) bicomponenti con buone resistenze meccaniche,maggiore resistenza al graffio, non ingiallenti, ampia scelta dicolorazioni e di finiture (lucida o opaca), (URETAN NGW,URETAN WP PU-COR NGW, PU-COR WP).

2.2 Rivestimenti Pellicolari

PRODOTTO DENSITÀ SPESSORE CONSUMOg/dmc mm kg/mq

CARATTERISTICHE TECNICHE:

PROCEDURA APPLICATIVA:

1. Si leviga la superficie del supporto

e si aspirano le polveri

2. Si applica a rullo una mano di primer LPL

3. Si carteggia LPL, dopo catalisi completa

4. Si applica a rullo due mani incrociate di Uretan WP

EPOXYRESIN 1.067 0.25 0.27LPL

URETAN WP 1.250 0.25 0.31

Applicazione di ANCOR400HR c/o stab. UNILEVER (IS)

La pavimentazione autolivellante a base di resine epossidichesenza solvente, ad elevata resistenza meccanica e buonaresistenza chimica, con finitura antiskid o semilucida; si applicaall’industria chimica e farmaceutica, a locali sterili qualilaboratori ed ospedali e a magazzini meccanizzati. Si tratta diun sistema composto da un primer, una frazione inerte agranulometria precisa e una finitura epossidica. Il primer èEpoxyResin LPL, la finitura epossidica è, solitamente l’Ancor400 HR; si ottengono pacchetti di 3mm di spessore ca.

2.3 Rivestimenti Autolivellanti

PRODOTTO DENSITÀ SPESSORE CONSUMOg/dmc mm kg/mq

CARATTERISTICHE TECNICHE PER UN SOLO STRATO:

PROCEDURA APPLICATIVA:

1. Si leviga o si pallina la superficie

2. Si applica il primer LPL a rullo

3. Si spolvera fino a rifiuto la sabbia di quarzo 0.3/0.9

sul fresco di LPL

4. Si carteggia e si aspirano le polveri

(dopo catalisi completa)

5. Si applica a stecca dentata Ancor 400 HR per 2mm di

spessore (deve autolivellare e degasare da solo)

EPOXYRESIN 1.067 0.3 0.32LPL

SABBIA 1.500 0.4 0.60DI QUARZO

ANCOR 1.650 2 3.30400 HRSuccessione delle fasi applicative ANCOR400HR

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Applicazione ciclo rasato monostrato c/o stab. NUOVASTAME (CO)

La pavimentazione rasata/multistrato carellabile, a finiturasemilucida antiskid, basso ingiallimento e antigraffio ècostituita da un sistema formato da un primer, una frazioneinerte a granulometria precisa e una finitura epossidica. Ilprimer è EpoxyResin LPL, la frazione inerte è sabbia di quarzoe la finitura epossidica è Ancor 400 HR. Si possono stratificarepiù mani successive di primer LPL e sabbia di quarzo in mododa ottenere spessori che arrivano a ca. 4mm, conferendoottima meccanica e durevolezza illimitata.

2.4 Rivestimenti Rasati/Multistrato

PRODOTTO DENSITÀ SPESSORE CONSUMOg/dmc mm kg/mq

CARATTERISTICHE TECNICHE PER UN SOLO STRATO:

PROCEDURA APPLICATIVA:

1. Si pallina o si leviga la superficie

aspirando le polveri

2. Si applica una mano di primer LPL a rullo

3. Sul fresco di LPL si spolvera a rifiuto sabbia di

quarzo e si lascia catalizzare

4. Si carteggia e si aspirano le polveri

5. Si applica una mano a frattazzo americano liscio,

rasando, Ancor 400 HR

EPOXYRESIN 1.067 0.3 0.32LPL

SABBIA 1.500 0.4 0.60DI QUARZO

ANCOR 1.650 1 1.64400 HREsempio di rasato epossidico monostrato

Successione delle fasi applicative

Coibentazione di una piscina in località Valleggio sul Mincio (prop. Chinelli)

Si tratta di un pavimento che prevede una forte resistenza acarichi compressivi dinamici costanti. Questo“Fibrorinforzato” offre inoltre grande resistenza all’usuranonché alle ingerenze chimiche e agli shock termici. Concepitoinizialmente per le aree portuali e l’industria metalmeccanicapesante trova ora impiego nelle più disparate situazioni ovesia richiesto un insieme di diverse spiccate caratteristiche.

2.5 Rivestimenti Fibrorinforzati

PRODOTTO DENSITÀ SPESSORE CONSUMOg/dmc mm kg/mq

CARATTERISTICHE TECNICHE PER UN SOLO STRATO:

PROCEDURA APPLICATIVA:

1. Si applica a rullo il primer LPL2. Si spolvera sul primer sabbia di quarzo 0.1-0.3 a rifiuto3. Sul secco di LPL e sabbia si applica a rullino una mano

di Ancor 400 HR. Questo strato deve essere moltoabbondante per far si che il tessuto aderiscacompletamente favorendo una buona laminazione.

4. Si lamina a rullo frangibolle il tessuto Coretech NETaggiungendo Ancor 400 HR in caso di tessuto pocoimpregnato

5. Si spolvera sabbia di quarzo a rifiuto sul fresco diAncor 400 HR e tessuto.

6. Sul secco del tessuto si rasa a frattazzo dentato Ancor400 HR per altri 2 mm.

7. Dopo catalisi si carteggia con carta 1808. Si applicala finitura Uretan WP a rullo a due mani

incrociate

EPOXYRESIN 1.067 0.3 0.32LPL

SABBIA 1.500 0.4 0.60DI QUARZO

SABBIA 1.500 0.4 0.60DI QUARZO

ANCOR 1.650 1 1.65400 HR

ANCOR 1.650 1 1.65400 HR

URETAN WP 1.25 0.25 0.31

TESSUTO 0.00 0.500 1.00 CORETECH NET

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Applicazione a frattazzo liscio del ciclo

Esempio di una realizzazione conclusa.

I sistemi in malta resinosa solitamente non si applicano a grandisuperfici nel settore logistico, ma diventano fondamentali inalcune aree specifiche come ad esempio il ripristino o larealizzazione di corsie trilaterali, realizzazione di “giunti a travetto”o nelle zone adiacenti alle rampe di scarico. Il sistema in maltaresinosa è tra tutti i sistemi resinosi quello che sviluppa le miglioriresistenze meccaniche (a flessione, compressione, ad abrasione,ecc) e che anche grazie al suo spessore, normalmente di circa 4-8mm finali, è in grado di garantire una elevata aspettativa didurata. L’applicazione è solitamente manuale ed è tipica dellelavorazioni con malte cementizie “a consistenza asciutta”, dovesono quindi previsti stagge, regoli metallici, frattazzi manuali,lisciature con elicotteri ecc. La malta deve lavorare in aderenza alsottofondo e quindi necessita di una superficie ruvida, di unpromotore d’aggrappo e deve essere intasata per garantire unaporosità chiusa incrementando le resistenze meccaniche el’impermeabilità ai liquidi. Nel sistema resinoso la resinapoliuretanica funziona da legante, e così come per un buoncalcestruzzo è fondamentale la scelta del tipo e della qualitàdell’inerte, per il sistema resinoso lo sarà la scelta del tipo e dellaqualità delle cariche. Normalmente viene utilizzato quarzo

sferoidale essiccato a forno ed in controllata curva granulometrica(curva di Fuller). Il rapporto Legante/Inerte usualmente adottatoè di circa 1:6/8/10/12.Per i rivestimenti in malta resinosa vorremmo segnalare unaparticolarità: diversi applicatori, per la realizzazione della malta edel promotore di adesione, utilizzano dei leganti puri compratidirettamente dai fornitori di materie prime. Riteniamo che ciò siarischioso perché se non si conoscono esattamente i componentichimici del sistema e le loro peculiarità, è facile ottenere adesempio leganti molto duri ma con un comportamento vetroso,sistemi con scarsa aderenza al fondo, sistemi non perfettamentereticolati, ecc. Tutti questi dettagli, anche se non si notano a breve,possono nel tempo ridurre le prestazioni della malta e causaregravi contestazioni. Affidarsi ad una società formulatrice è sempreconsigliabile anche se sembra che di formulato non ci sia nulla.Sicuramente conoscerà quello che vi viene fornito, le prestazioniin opera e ne risponderà direttamente, cosa che i fornitori dimaterie prime non possono fare.

2.6 Rivestimenti in malta resinosa (poliuretano-cemento)

PROCEDURA APPLICATIVA:

1. Si pallina la superficie

2. si applica a rullo il primer PU-COR NG o IDROPRIME

3. Si applica a frattazzo liscio PU-CEMCOR

per lo spessore da progetto

PRODOTTO DENSITÀ SPESSORE CONSUMOg/dmc mm kg/mq

CARATTERISTICHE TECNICHE:

IDROPRIME 1.050 1 1.05

PU-CEMCOR 1.670 4 6.68

Le pavimentazioni industriali realizzate con i cicli Cores(fondi, primer, pavimentanti) sono omologati dalla FDA inU.S.A. e dalla Campden Food and Drink Research Ass. ingleseper l’utilizzo in ambienti industriali alimentari in quanto noncontaminanti, sono antibatteriche e sanificabili secondo lenormali procedure in uso in ciascun ambiente. Test dipulibilità e sanificabilità eseguiti da istituti italiani(Dipartimento Universitario specializzato in analisimicrobiologiche), in seguito a contaminazione delrivestimento con Escherichia Coli, Aspergillus Niger, ListeriaInnocua, Staphilococcus Aureus, hanno inoltre dimostratoche, dopo l’esecuzione di una normale procedura di puliziaidonea per ambienti alimentari, i rivestimenti non sonosoggetti ad alcuna crescita batteriologica. Legge 30/04/1992n.283: prodotti idonei al contatto con alimenti quali ghiaccio,ghiaccioli, bevande, latte e derivati, frutta candita, sottaceti,conserve in salamoia, carni e uova anche congelate, torrone,yogurt, mozzarella, oli, burro, margarina e altri grassi,

formaggi, conserve sott’olio, fritti, prosciutti, insaccati, pesce,gelati, cioccolato, pasticceria, minestre essiccate, dadi, cereali,farine, paste, pane, biscotti, panettoni, frutta, ortaggi, funghi,prodotti in polvere, zucchero, caramelle, sale, caffè, cacao,spezie, erbe aromatiche.

Riassumendo i vantaggi di una pavimentazione in resina sono:• Elevata resistenza chimica ad acidi,

organici e minerali, alcali e solventi• Elevata resistenza all’abrasione• Ottima resistenza all’urto (non fessura)• Pedonabile dopo solo 8 ore dall’applicazione• Atossico, completamente inodore, non contamina• Perfettamente sanificabile• Applicabile su rivestimenti preesistenti

(resine, piastrelle, legno)• Resistente agli shock termici (-40°/+120°)• Imputrescibile

3. Settore alimentare

Applicazione del ciclo autolivellante alimentare c/o Caseificio S. Antonio F.lli Gentile

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Pavimentazione epossidica additivata con speciali componentimicro e nanoparticellari in grado di conferirle un potereautoigienizzante.L’argento e l’igienizzazione: gli ioni Ag+, a contatto conun ampio spettro di microbi e batteri, ne impediscono lacrescita e la riproduzione. La loro presenza garantisce uneffetto autoigienizzante e blocca in modo permanente laproliferazione di muffe in ambienti umidi. Gli ioni d’argento,giacché incapaci di evaporare, mantengono inalterato neltempo le loro caratteristiche igienizzanti. Al contempo, però,questi elementi non rappresentano un pericolo per la salutedell’uomo e per l’ambiente. Tormaline di tipo “B”: la loro caratteristica essenziale è la

capacità di emettere in ogni condizione di luce caricheelettronegative sulla superficie delle sue particelle e nel mondoche le circonda nonché l’emissione di FIR. L’elettronegativitàdi superficie si manifesta con una forte ionizzazionedell’ambiente circostante. La ionizzazione e i FIR rendonol’aria più pulita e più pura sostituendo i comuni ionizzatorielettrici che consumano energia. Un pavimento antibattericodi questo tipo costituisce inoltre una valida barriera control’adesione di tutte le particelle organiche e inorganiche ed inparticolare lo sporco. Le superfici trattate con prodotticontenenti tormaline di tipo “B” evitano quindi la deposizionedello sporco e, sotto l’azione dell’acqua, risultano autopulenti.

4. Pavimenti speciali

5. Aspetti particolari

Deposito farmaceutico

Si tratta di pavimenti per laboratori particolari e saleoperatorie dove l’elettricità statica potrebbe causare gravidanni alle attrezzature o rischiare di ledere l’incolumità deglioperatori. L’additivazione a carbone conduttivo offre lapossibilità di scaricare a terra eventuali potenziali elettriciresidui, tramite l’ideazione di un circuito di massa che a volteè formato da una vera e propria rete piatta in rame annegatanella fase resinosa.

Solitamente l’ambiente sanitario richiede il trattamento dirivestimento anche in verticale sui paramenti murari conpiastrelle. Poiché spesso la rimozione di quest’ultime risultaonerosa o impossibile, Cores ha messo a punto un gelepossidico denominato ANCOR400ECTche permette fortiadesioni su piastrelle anche con ricottura di superficie,lasciando una superficie complanare in tempi molto veloci. Suquesta sarà possibile applicare sistemi base acqua o solventfree che potranno estendere la loro applicabilità anche sui solaiconsentendo trattamenti completi anti muffa-alga-batteri,nonché dare la giusta impermeabilità al soffitto.

4.1 Pavimenti antibatterici agli alogenuri d’argento e tormaline ionizzanti di tipo “B”

4.2 Pavimenti antistatici a carbone conduttivo

5.1 Pareti con piastrelle e solai

L’impossibilità di traspirazione delle murature a seguitodell’applicazione di un ciclo epossidico, ed il conseguentepericolo di distacco dello stesso, viene ovviato dallaformazione di una barriera alla risalita dell’umidità mediantel’iniezione di WET SHIELD. Questo aspetto verrà valutato divolta in volta dai ns tecnici, in grado di “saggiare” lapercentuale di umidità delle murature nonché evidenziarel’eccessiva migrazione di sali nitrati e solfati nelle lorosuperfici.

5.2 Barriera all’umidità di risalita

Laboratorio nanotecnologico

Una delle fasi applicative

Realizzazione di una barriera chimica contro la risalita capillare di acqua e sali

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Showroom Mobilificio B&C Interni (Udine)

Salone automobilistico Corsico (CS)

...altre nostre realizzazioni

Pavimenti antitrauma

Trattamenti coibentanti iningiallenti

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Protezione del legno con prodotti specifici

Stanze del sale con resine ad uso alimentare

Istituto di fisica nucleare (IFNI - Gran Sasso)

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Tel Ufficio Tecnico: +39 0425 607236

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Cores ha conseguito l’attestazione di qualità ISO 9001:2008 e la marcatura CE 1504-2

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