Coppa Italia: 8 regiro e, giorni da urlo - dinamobasket.com pronostici...Lo scorso 17 gennaio una...

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COPPA ITALIA DI BASKET I tre giorni del Forum Nella finale a otto è Milano contro tutti I quarti al via da mezzogiorno: vi riveliamo i pronostici dei coach in gara CANFORA, DI SCHIAVI, NIGRO, ROSSI, TOSI ALLE PAG. 28-29 Coppa Italia: 8 regiro e, 3 giorni da urlo ©PISTOIA-TRENTO, 12 Wright, il lavoratore «Trento è già pronta per alzare il primo trofeo» Giuseppe Nigro L a palla a due tra Julian Wright e Alex Kirk con cui oggi alle 12 si apre la F8 è la foto del duello tra due dei migliori gio- catori della Serie A. Essere l'altra italiana a fare strada in coppa con Milano dice che Trento ormai è nell'elite del nostro basket. «E' bello assaporare il gusto di andare avanti in Eurocup, ci dà fiducia. Ma dobbiamo restare umili, perché se in campionato siamo sesti abbiamo tanto lavoro da fare» dice Wright. Nelle ultime cinque partite avete vinto solo a Pistoia: come state? «Abbiamo trovato buone squadre come Brin- disi e Avellino con cui si è vista la differenza tra chi gioca due partite a settimana e chi può allenarsi di più. A Pistoia ha pesato fare bene a rimbalzo e trovare canestri facili muovendo la palla, per far lavorare una difesa che altri- menti può recuperare palloni per correre in campo aperto. Ma più che alle cifre guardo al piano partita di limitare gli avversari toglien- do canestri facili e non facendoli entrare in fiducia. Limitarne i rimbalzi d'attacco e con- testarne i tiri è uno sforzo di squadra». Un giovane di Trento su cui puntare? «Diego Flaccadori. Ha gran potenziale, deve continuare a maturare, diventare più forte e guadagnarsi rispetto in campo. Ha un futuro luminoso». Rimpianti sui quattro anni Nba? «Nessun rimpianto, lì ho imparato molto. Ho capito l'importanza di lavorare sul proprio gioco quando ce n'è l'opportunità. Il piacere di continuare a crescere è quello che oggi mi permette di essere di aiuto per la squadra in un ruolo più pesante: che stimola di più la competitività, la concentrazione, con più SERIE A

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COPPA ITALIA DI BASKET

I tre giorni del Forum Nella finale a otto

è Milano contro tutti I quarti al via da mezzogiorno:

vi riveliamo i pronostici dei coach in gara CANFORA, DI SCHIAVI, NIGRO, ROSSI, TOSI ALLE PAG. 28-29

Coppa Italia: 8 regiro e,

3 giorni da urlo ©PISTOIA-TRENTO, 12

Wright, il lavoratore «Trento è già pronta per alzare il primo trofeo»

Giuseppe Nigro

L a palla a due tra Julian Wright e Alex Kirk con cui oggi alle 12 si apre la F8 è la foto del duello tra due dei migliori gio­

catori della Serie A. Essere l'altra italiana a fare strada in coppa con Milano dice che Trento ormai è nell'elite del nostro basket. «E' bello assaporare il gusto di andare avanti in Eurocup, ci dà fiducia. Ma dobbiamo restare umili, perché se in campionato siamo sesti abbiamo tanto lavoro da fare» dice Wright.

Nelle ultime cinque partite avete vinto solo a Pistoia: come state? «Abbiamo trovato buone squadre come Brin­disi e Avellino con cui si è vista la differenza tra chi gioca due partite a settimana e chi può allenarsi di più. A Pistoia ha pesato fare bene a rimbalzo e trovare canestri facili muovendo la palla, per far lavorare una difesa che altri­

menti può recuperare palloni per correre in campo aperto. Ma più che alle cifre guardo al piano partita di limitare gli avversari toglien­do canestri facili e non facendoli entrare in fiducia. Limitarne i rimbalzi d'attacco e con­testarne i tiri è uno sforzo di squadra».

Un giovane di Trento su cui puntare? «Diego Flaccadori. Ha gran potenziale, deve continuare a maturare, diventare più forte e guadagnarsi rispetto in campo. Ha un futuro luminoso».

Rimpianti sui quattro anni Nba? «Nessun rimpianto, lì ho imparato molto. Ho capito l'importanza di lavorare sul proprio gioco quando ce n'è l'opportunità. Il piacere di continuare a crescere è quello che oggi mi permette di essere di aiuto per la squadra in un ruolo più pesante: che stimola di più la competitività, la concentrazione, con più

SERIE A

partite e avversane settimanali per cui pre­pararsi, imparando a lavorare sempre sui dettagli del proprio gioco. Non è detto che il massimo livello sia la Nba, ma il massimo in cui io possa essere di aiuto per la mia squa­dra».

Trento è pronta al primo trofeo? «Penso di sì. Avere perso qualche partita ci ha fatto tornare in palestra per rimettere tutto a fuoco. Sì, sicuramente siamo pronti».

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PISTOIA LO STATO DI FORMA

V (fi.la.) Pistoia è in emergenza causa la contestuale indisponibilità dei play Moore e

Filloy. Il primo ha un versamento alla spalla destra, potrebbe rientrare tra 7 giorni. Per il capitano occorrono 20 giorni per guarire la lesione muscolare alla coscia destra.

TRENTO LO STATO DI FORMA

Ti (m.ob.) Nella squadra di Buscaglia è atteso il debutto di Berggren: l'ex

canturino si è allenato per tutta la settimana con i nuovi compagni che sono tutti a disposizione, a parte Baldi Rossi, out per la stagione.

IN STAGIONE Pis-Tre 1-1

©CREMONA-SASSARI, 15.15

Turner, il jolly ci crede «Siamo amici in campo E Cremona può vincere»

Alessandro Rossi

Su Twitter (60 mila follower) si chiama PH0NEH0ME31, come la frase, tradotta in italiano «telefono casa», che rese celebre,

nel 1982, l'E.T. (che sono anche le iniziali del suo nome e cognome). Elston Turner, guardia ameri­cana classe 1990, è il nuovo eroe di Cremona. Oggi la Vanoli, prima in classifica insieme a Milano e Reggio Emilia, sfida i campioni uscenti del Banco Sardegna: «Per noi giocare la Coppa Italia significa molto - afferma l'esterno americano -. Siamo con­siderati una delle migliori squadre della serie A, ma abbiamo ancora molto da dimostrare».

Lo scorso 17 gennaio una sua tripla a 5" dalla sirena gelò Sassari. Crede nelle coincidenze? «Credo nel lavoro di squadra, senza gli sforzi dei miei compagni non sarei mai riuscito a segnare 28 punti, compreso il tiro della vittoria».

Che sensazioni ha alla vigilia? «Sassari è una squadra capace di accendersi in ogni momento. Dovremo essere ancora più intensi di un mese fa se vogliamo avere una chance».

È la miglior stagione del club. Qual è il segreto? «Siamo amici, lavoriamo ogni giorno come fosse l'ultimo, ci capiamo».

L'obiettivo, ad agosto, era la salvezza. È cambiato

qualcosa? «È lo stesso, pensare ad una partita alla volta e non dare nulla per scontato. Certo, ai playoff vorrem­mo andarci e in una buona posizione».

Lei ha un padre che è stato giocatore Nba ed è assi­stente allenatore a Memphis. Mai sentito la pressio­ne di dovergli assomigliare? «No, sono un giocatore ed un uomo diverso da lui. Ci sentiamo spesso, mi dà consigli, è il mio primo tifoso. Ricordo l'infanzia con gioia. Mio padre gio­cò con Michael Jordan. Quando ero bambino MJ e Pippen mi fecero un autografo che tengo in un quadretto della mia casa in Texas».

Chi è stato il suo idolo? «Paul Pierce. E anche Shaq: è nato il mio stesso giorno, ogni anno ci scambiamo gli auguri».

Secco. Chi vince la Coppa? «Lo scorso anno giocai la prima F8 con Brindisi. Un'esperienza incredibile. Sarebbe bello vincerla».

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CREMONA LO STATO DI FORMA

• f i

(a.r.) Cremona recupera Tyrus McGee, ma non Luca Vitali. Il regista azzurro della Vanoli, dopo avere superato positivamente il consulto al piede destro presso un luminare olandese, verrà tenuto a riposo per un problema muscolare.

SASSARI LO STATO DI FORMA

•Ti (g.d.) Tutti a disposizione di coach Calvani, unico dubbio il turnover fra gli americani: il ballottaggio riguarda Petway-Varnado, il centro ex Roma è il maggiore indiziato a sedere in tribuna.

IN STAGIONE Cre-Sas 1-1

SERIE A

©REGGIO EMILIA-AVELLINO, 18.15

Cervi sfida la sua Reggio «Adesso ce la giochiamo Il pericolo? Kaukenas»

Vincenzo Di Schiavi

Contro Reggio Emilia al Forum. Ovvero contro la sua ex squadra in quella che sa­rebbe dovuta diventare la sua nuova casa.

In estate Riccardo Cervi ha lasciato Reggio per Milano, poi il destino lo ha catapultato ad Avel­lino dove il pivot reggiano sta vivendo una delle sue migliori stagioni. L'incrocio dice 1° contro 8", ma la Sidigas, dopo 7 vittorie di fila, è quarta e i rapporti di forza indicati dal tabellone sono ingannevoli.

Cervi, arrivate a questa Final Eight lanciatissimi. Qual è stato il momento di svolta? «La sconfitta interna contro Caserta. Ci ha scos­so profondamente ma anche compattato. Sape­vamo di poter fare di più e sinceramente stava­mo pure raccogliendo meno di quanto merita­vamo. Abbiamo cominciato in ritardo la stagio­ne e questo non ci ha agevolato, poi abbiamo trovato l'equilibrio ideale in cui tutti sanno quello che devono e possono fare. Ruoli chiari e definiti, questo è il segreto. Inoltre l'arrivo di due playmaker come Marques Green e Joe Ra-gland, che mettono la squadra davanti a tutto, è stato fondamentale. Erano i giocatori che ci ser­vivano».

E lei sta facendo il salto di qualità da pivot titola­re. «Merito dell'ambiente che è perfetto per me. Faccio parte di un gruppo che ha fame e voglia di emergere. Una sensazione che ho avvertito sin dalla prima telefonata con il coach Sacri­panti. Per come sta andando diciamo che se a Milano si è chiusa una porta, ad Avellino si è aperto un portone».

Prima contro ottava. Incrocio bugiardo. «Stiamo molto meglio di loro e quindi la sfida si è riequilibrata. Se prima avevamo solo il 20% di possibilità, ora ce la giochiamo».

Qual è il giocatore di Reggio che teme di più? «Kaukenas. Un leader tecnico ed emotivo. Quando c'è lui, la squadra ha un altro passo. Lo dico perché l'ho vissuto in prima persona».

Dove vuole arrivare Avellino da qui a giungo? «In campionato vogliamo rimanere tra le prime quattro. Mi pare un obiettivo legittimo, non sia­mo in Coppa Italia per caso».

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REGGIO EMILIA LO STATO DI FORMA

(f.p.) Reggio senza Darjus Lavrinovic (menisco) recupera invece Aradori e Gentile dopo due settimane. I problemi alla schiena di Veremeenko lo terranno in dubbio fino all'ultimo istante, ma dallo staff trapela ottimismo.

AVELLINO LO STATO DI FORMA

(d.z.) Avellino al completo ma con Green non al meglio per un affaticamento muscolare. Il play è alla caccia del suo terzo trionfo in Coppa Italia, dopo averla vinta proprio con Avellino nel 2008 e con Sassari nel 2014. Saranno circa 300 i tifosi al seguito della Sidigas.

IN STAGIONE Reg-Ave 1-1

©MILANO-VENEZIA, 20.45

Batista, pivot per caso «Volevo fare il portiere ora voglio la terza coppa»

Andrea Tosi

Cestista per caso. Così si definisce Esteban Ba­tista, ultimo arrivato allTìA7 e subito decisivo nell'esordio a Pistoia. Uruguaiano di Monte-

video, il 32enne pivot sognava di diventare un cal­ciatore nella patria del football. «Fin da bambino la mia ambizione era di giocare nel Nacional, la squa­dra per cui faccio il tifo. Dopo avere provato tutti i moli, a 15 anni sono entrato nelle giovanili col ruolo di portiere. Allora il mio modello era Carini (ex Inter e Juventus) ed io stavo crescendo in altezza. Un gior­no, mentre mi trovavo su un autobus, un tifoso di basket, notando la mia statura, mi invitò a provare coi canestri. Io non sapevo nulla di quello sport, però ho voluto tentare. È stato tutto molto incidentale».

Quando ci ripensa, ha qualche rimpianto? «No, anche se rimango un grande appassionato di calcio. Tra i miei migliori amici c'è Muslera (ex La­zio). Sono orgoglioso della mia carriera. Col basket ho cambiato molte squadre, nazioni e continenti. Ho conosciuto persone e culture diverse. Solo in Russia è andata male: dopo due settimane al Triumph Mo­sca sono scappato via. Era un ambiente troppo fred­do e troppo cupo per me».

Lei è entrato in Nba come primo uruguaiano della sto­ria. Ci sperava? «L'Uruguay ha sfornato campioni come Tato Lopez (ex Caserta), Oscar Moglia, Nicolas Mazzarino (ex Cantù). Per me è un stato un grande onore avere toc­cato un traguardo così importante. Nel 2005, dopo il torneo delle Americhe (dove Batista risultò il miglio­re rimbalzista, ndr), Atlanta mi chiamò per firmare un biennale. Ricordo la prima volta contro Shaq: pensavo che potesse uccidermi, invece tutto filò li­scio».

È approdato all'EAT dopo Spagna, Turchia, Israele, Grecia e Cina. C'è un filo logico in questo percorso? «Ho giocato nelle migliori squadre europee: Vitoria, Efes, Maccabi, Panathinaikos. Dopo un filotto del ge­nere volevo venire in Italia, quindi a Milano. Da tem­po chiedevo al mio agente di favorire questa soluzio­ne e finalmente ci sono riuscito. Ho un contratto con opzione per l'anno prossimo».

Lei ha vinto due coppe nazionali in Turchia e Grecia. È pronto per il Triplete? «Vogliamo vincere perché giochiamo in casa, davan­ti al nostro pubblico e perché questo trofeo manca a Milano da 20 anni».

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MILANO LO STATO DI FORMA

# * Milano riattiva Gentile ma solo per fare numero nel format degli italiani. Due gli stranieri da sacrificare al turnover: sicuro Barac. probabile Jenkinscol rientro di Kalnietis. Magro ha una ferita all'arca sopraccigliare suturata con 7 punti ma ci sarà.

VENEZIA LO STATO DI FORMA

(m.c.) Non c'è Peric, che ritornerà a fine mese dopo l'infortunio alla mano destra, mentre De Raffaele potrà avere a disposizione sia Green, rientrato sabato contro Sassari, che Goss.

IN STAGIONE Mil-Ven 1-0

SERIE A

I PRONOSTICI DEGLI 8 COACH: CHI VINCE? CHI SARÀ L'MVP?

1) MILANO, È NETTAMENTE

LA SQUADRA PIÙ FORTE E DI

GRANDE SOLIDITÀ E PROFONDITÀ

2) NUNNALLY

PINO SACRIPANTI AVELLINO

1) MILANO, SQUADRA

PROFONDA, CHE POTREBBE

AFFRONTARE IN FINALE REGGIO

2) SANDERS

CESARE PANCOTTO CREMONA

1) AVELLINO, SE SI DÀ CREDITO

ALLO STATO DI FORMA: MA

NON ESISTE UNA VERA FAVORITA

2) CERELLA

JASMIN REPESA MILANO

1) MILANO, ANCHE SE VEDO

BENE PURE AVELLINO.

SONO LE DUE PIÙ IN SALUTE

2) NUNNALLY

ENZO ESPOSITO PISTOIA

1) MILANO È PADRONA DEL

PROPRIO DESTINO E NOI PROVEREMO

A METTERLA IN DIFFICOLTÀ

2) PASCOLO

MAX MENETTI REGGIO EMILIA

1) MILANO, PERCHÉ ORA HA

L'IMBARAZZO DELLA SCELTA

DEI GIOCATORI DA SCHIERARE

2) LOGAN

MARCO GALVANI SASSARI

,0» S=

1) MILANO, È LUNGA, È IN

UN BUONISSIMO MOMENTO E HA

INSERITO TRE PEDINE SUPER

2) SIMON

MAURIZIO BUSCAGLIA TRENTO

1) TRENTO, PERCHÉ SE DICO

MILANO MI DO LA ZAPPA SUI PIEDI

DA SOLO: PUÒ SORPRENDERE

2) CERVI

WALTER DE RAFFAELE VENEZIA

LA GUIDA Biglietti in vendita al Forum e sul web Dirette Raisport 1 e 2 La Beko Final Eight di Coppa Italia si gioca al Mediolanum Forum di Assago. I biglietti per le gare sono ancora in vendita presso i botteghini dell'impianto e su internet sui siti ticketone.it e vivaticket.it

• PROGRAMMA e ARBITRI

Ore 12: Pistoia-Trento, arbitri Taurino, Begnis e Weidmann, diretta Rai Sport 2 HD. Ore 15.15: Cremona-Sassari, arbitri Lamonica, Sabetta e Attard, diretta Rai Sport 1 HD. Ore 18.15: Reggio Emilia-Avellino, arbitri Seghetti, Lo Guzzo e Baldini, diretta RaiSport 1 HD. Ore 20.45: Milano-Venezia, arbitri Paternicò, Mazzoni e Caiazza, diretta RaiSport 1 HD.

GAZZAWEB www.gazzetta.it

La Final Eight di Coppa Italia avrà un'ampia copertura anche su Gazzetta.it. Una tre giorni seguita a ritmo tambureggiante dal nostro sito con gli highlight di tutte le partite, cronache in tempo reale, analisi, commenti e interviste ai protagonisti nell'immediato dopo partita. Su Gazzetta.it potrete poi scorrere le gallery con le immagini più belle e spettacolari della Coppa Italia. Si comincia oggi a mezzogiorno con la prima sfida dei quarti di finale, da seguire passo dopo passo sul

SERIE A

sito rosa.

DA OGGI A DOMENICA AL FORUM DI ASSAGO QUARTI

1 Reggio Emilia

Oggi, ore 18.15

8 Avellino

FINALE Domenica, ore 18

SEMIFINALI

Domani, ore 18.15 3 SEMIFINALI

l Domani, ore 20.45

QUARTI

Milano 2

Oggi, ore 20.45

Venezia 7

4 Pistoia

Oggi, ore 12

5 Trento

Cremona 3

Oggi, ore 15.15

Sassari 6

GDS

SERIE A