Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una...

12
Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza neanche farci caso. Piano piano e in silenzio, il suo corpo si allunga. Un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo ha idee piccole. Le idee dei bambini a volte sono grandissime, divertono i grandi, fanno loro spalancare la bocca e dire “Ah!”

Transcript of Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una...

Page 1: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

Centro Infanzia 0-6 anni“ Un bambino è una persona piccola,

E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande.Cresce senza neanche farci caso.

Piano piano e in silenzio, il suo corpo si allunga.Un bambino ha piccole mani, piccoli

piedi e piccole orecchie, ma non per questoha idee piccole.

Le idee dei bambini a volte sono grandissime,divertono i grandi, fanno loro spalancare

la bocca e dire “Ah!”

Page 2: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza
Page 3: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

Il Centro Infanzia Bolle di Musica è un servizio educativo che comprende due servizi: l’asilo nido (gruppo zero-tre) e la scuola dell’infanzia (gruppo tre-sei) in un’unica esperienza educativa, in continuità ed integra-zione, per mezzo della definizione di progetti complementari, flessibili e dinamici. Il progetto, che prevede l’interazione tra i gruppi di bambini, privilegia la crescita intellettiva, lo scambio af-fettivo e lo spazio per proiezioni crociate nell’incontro di bambini di età diversa. Il progetto valorizza il quoti-diano, come condizione in cui si possono realizzare importanti processi educativi, con particolare attenzione alla soddisfazione del bisogno di sicurezza, di identità, di affermazione, di significato di appartenenza e di autonomia.L’esperienza dei bambini è costellata da numerosi passaggi ed il modo in cui si svolgono e vengono vissuti, lasciano un segno, così come ogni evento significativo. Il cambiamento insito nei “passaggi”, affinché non ab-bia connotazioni di disorientamento, deve essere accompagnato da situazioni che compensino e supportino il bambino. Nel Centro Infanzia il passaggio va praticamente scomparendo per lasciare spazio ad una serie di attività che vedono coinvolti bambini di età diversa compresa fra 3 mesi e 6 anni, tutto diventa così sufficientemente armonico da rendere interessanti e stimolanti le nuove situazioni.

Page 4: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

LO SVILUPPO DEL BAMBINO DA 0 A 6 ANNI

Nel primo anno di vita del resto tutte le mamme fanno l’esperienza delle do-mande del pediatra che si assicura che il bambino cominci a sorridere a 2 mesi, che stia seduto almeno a 6 , e che in quel periodo cominci a balbettare le prime sillabe. Gia’ in quei mesi il bambino e’ in grado di distinguere la voce della mamma e a raccogliere in modo comunicativo le informazioni che a lui da’, indirettamente, attraverso l’intonazione della voce. Si può’ dire che l’inflessione di ciò’ che diciamo rappresenta per il lattante il primo messaggio ed e’ quindi naturale che l’adulto sia portato e caricare in modo particolare la voce quando ha a che fare con un bebe’.

Anche lo sguardo ha un suo percorso, un suo graduale perfezionamento: progressivamente il bambino comincia ad esplorare ciò’ che vede usando mo-vimenti più’ ampi degli occhi. A 8 mesi per molti cominciano i primi piccoli drammi: poiché’ e’ più’ facile distinguere le fattezze del volto della madre rispetto agli estranei, ecco che zii ed amici fanno l’esperienza di un pianto dirotto quando prendono in braccio il bambino. Il gioco in questo periodo e’ fortemente orientato sul proprio corpo e tutti gli oggetti vengono portati alla bocca. Se qualcuno pero’ toglie dalle mani di un lattante un oggetto “interessante” e lo nasconde sotto una coperta questi si lancerà’ alla ricerca e saprà’ trovare il giocattolo nascosto.Infine, intorno al compimento del primo anno, i genitori cominciano a notare le prime vere parole, non solo babbo e mamma, ma anche palla, mommo, apri, scarpe sia pure con qualche storpiatura. Gia’ molti bambini a quest’eta’ sanno camminare da soli, ma uno sviluppo e’ normale anche quando il grande evento si compie nel 17°-18° mese.

Nel 2° anno di vita si assiste alla nascita del linguaggio e del gioco. Sembra che il bambino scopra in modo più’ compiuto il mondo: può’ esplorare ciò’ che gli sta in-torno camminando e poi correndo, può’ chiedere con più’ precisione ciò’ che lo incuriosisce all’adulto anche quando e’ molto in alto, può’ commentare con la mamma ed il papa’ oggetti ed eventi interessanti, comunicare le proprie necessita’ corporali cominciando in molti casi a liberarsi del pannolino, può’ infi-ne trasformare ciò’ che lo circonda con il gioco, sì che una banana diventa un telefono e un panchetto una cucina economica e cominciare quindi a prendersi cura di... altri, cioè’ bambolotti orsetti, sempre bisognosi di bere, mangiare, lavarsi e dormire. Il mondo dell’ adulto e’ rappresentato, imitato e interiorizzato e comincia a divenire la base, la struttura portante della personalità’, il modello. Si può’ dire senza timore di raccontare sciocchezze che un bambino “sboccia” a quest’età.

All’ inizio del 3° anno comincia a perfezionarsi la possibilità’ di esplorare qualcosa di molto diverso dall’universo fisico: gli altri, intesi come altre perso-ne capaci di percepire e desiderare oggetti, sono “compresi” meglio.La mente con le sue manifestazioni comincia sempre più’ a delineare gli in-terlocutori come personalità’ , “persone”. Questa capacita’ , dapprima estre-mamente rudimentale, andrà’ affinandosi con gli anni fino a raggiungere la sua pienezza intorno ai 4 anni, 4 anni e mezzo.

Fino ai tre anni si dispiega la possibilità’ di progettare, fare piani. Le torri diventano allora sempre più’ alte, si cominciano a fare piccole costruzioni, come porte fatte di cubi. Gli incastri riusciti, dapprima di forma semplice si fanno sempre più’ elaborati ed il bambino comincia a soddisfare il desiderio di mettere al loro posto le sagome di figure con contorni irregolari.

La finzione diventa più’ completa fino ad immaginare oggetti assenti, mimati con gesti o dati comunque per presenti, mentre il linguaggio si perfeziona e gradualmente passa dalla capacita’ di dire due parole a tre ed infine, a tre anni, in genere un bambino sa dire una frase semplice come “la macchina e’ sul tavolo”, completa di articoli e preposizioni. Come sottolineato all’inizio, tuttavia ogni bambino e’ un mondo a se’, e cosi’ anche nel linguaggio vi può’ essere una grande variabilità’: certi bambini parlano molto bene già’ a 2 anni, altri devono attendere oltre i tre anni.A completamento della maturazione del mondo fantastico, a questa eta’ mol-ti bambini sanno gia’ usare l’ imperfetto fantastico : ....io ero un cow-boy .... ...andavo a cercare gli indiani.... La nascita della propria personalita’ viene percepita sempre piu’ profonda-mente e soprattutto sempre piu’ come qualcosa di diverso dalla figura dell’a-dulto, in particolare dalla madre.

E’ questa allora un’altra tappa decisiva. Il bambino che fino ad allora, senza rendersene conto, si confondeva un po’ con la madre, adesso e’ una persona-lita’ libera e sente di esserlo: incomincia la fase del NO. E’ un no spesso a tutto

purche’ sancisca la diversita’:io sono io e tu sei tu, sembra dire. Ma il Mondo,ora esplorato da solo, diventa per effetto

dell’inizio di questa differenza, minaccioso. Non e’ piu’ il mondo “un po’ mamma” di prima dove

tutto e’ madre e quindi familiare. Esso puo’ nascondere insidie ed ecco allora

sbocciare le paure, del buio, dei grossi animali, come la tigre od il lupo, in seguito degi insetti. Non deve allora preoccupare l’inizio di questa fase, le paure sono infatti un segno di una avvenuta maturazione ed accompagneranno l’avventura del

piccolo per parecchi anni.

Non deve stupire dunque come il bam-bino, all’inizio dei 3 anni, scopra nel gioco

l’altro bambino. Al momento di entrare nella scuola dell’infanzia, infatti, quanto detto prima

getta le basi per due importanti maturazioni:- la mamma, quando va via, non sparisce del tutto come pri-

ma. Salvo che per i bambini “allenati” dall’asilo nido, solo a questa eta’ diviene compiuto il senso della presenza interna della figura dell’adulto. Esso se ne va, ma poi ricomparira’, non e’ perduto. Alcuni bambini si adattano alla nuova situazione subito, piangendo solo pochi giorni quando la madre va via. Altri ci mettono un po’ piu’ di tempo ma alla fine tutti sono pronti per la scoperta piu’ piena degli altri; il gioco non e’ piu’ solitario ed i bambini messi insie-me non sono piu’ tante isole: si puo’ fare qualcosa di condiviso, si possono scambiare delle idee. Dapprima gli altri bambini sono visti come un aiuto per raggiungere uno scopo desiderato, ma dopo diventeranno dei compagni.

A 3 anni in genere in bambino comincia a chiudere un cerchio e ad arricchire il proprio disegno. Nei mesi soccessivi il cerchio puo’ divenire testa e a 4 anni si arriva a fare qualche quadrato un po’ sbilenco. Il periodo in cui comincia a

Page 5: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

nascere una certa creativita’ artistica e’ appunto questo, e tra i 3 anni e mezzo ed i 4 comincia l’interesse per gli strumenti musicali.

A 4 anni avvengono sempre con maggiore frequenza in tutti gli aspetti del gioco, specialmente in quello di finzione, scambi verbali di ogni genere e la frase non solo e’ piu’ varia nei vocaboli, ma puo’ asso-ciarsi ad altre frasi utilizzando parole che legano due concetti, come quando , perche’, come, e poi etc.. In molti tuttavia ancora la pronuncia puo’ es-sere imperfetta, specialmente di due o tre consonanti insieme. A questa eta’ il bambino comincia ad esprimere amicizia, a dare informa-zioni, a fare domande precise.

Il mondo recitato, fantastico tuttavia e’ a questa eta’ cosi’ vivido da con-fondersi con la realta’. Anzi la realta’ puo’,in qualche caso, essere messa un po’ da parte, suscitando talvolta allar-me in qualche genitore. Per esempio e’ tipico l’amico immaginario, chiamato per nome, confidente, protagonista dei gio-chi. Esso rappresenta un elemento normale dello sviluppo del bambino, specialmente se figlio unico, cosi’ come l’orsetto od il cagnolino di pelouche, fedele compagno dell’addormentamento serale. Un’ altra esperienza comune ai genitori intorno al letto di un bam-bino di 4 anni è quella della favola. Il racconto di cose fantastiche e’ par-ticolarmente amato ed i personaggi seguiti con attenzione. Alcuni bambini sono cosi’ affascinati dai libri di favole che insistono perche’ si insegni loro a leggerle. Essi continuano ad imparare attraverso l’imitazione, cominciano a verificare le nuove capacita’ di cui dispongono, come l’ascoltare ed il parlare, e pongono incessantemente delle domande. Ma attenzione a non imbrogliare nelle risposte: si accorgerebbero subito dell’errore perche’ sono in grado di separare mentalmente gli aspetti fisici del “se’” da quelli del “non se’”. Rie-scono cioe’ a mettersi in un punto di vista diverso dal proprio, insomma nei piedi degli altri. Se fra i tre e i quattro anni hanno cominciato a capire con piu’ chiarezza i desideri degli altri bambini e degli adulti, ora cominciano a capire anche cio’ che gli altri pensano e ad individuare un pensiero od una credenza sbagliata.

Verso la fine dei quattro anni la socia-lizzazione comincia ad arricchirsi, ed i piccoli tendono sempre di piu’ ad avvertire un crescente senso di compassione e di responsabilita’. Mentre prima si accontentavano di osservare con distacco i com-pagni di gioco che si facevano male, ora mostrano nelle stesse circostanze una simpatia premu-rosa: corrono a cercare l’aiuto degli adulti oppure offrono il loro conforto col contatto fisico o con parole di conso-lazione; inoltre essi diventano protettivi nei confronti dei bambini piu’ piccoli.

L’umorismo e’ ben sviluppato, le burle, anche verbali, sono comprese e di-vertono molto. E’ inoltre il momento della scoperta delle filastrocche e degli indovinelli. I programmi televisivi coinvolgono i loro sentimenti e suscitano il senso di imitazione. Infine il disegno del corpo umano comincia ad arricchirsi

del busto e di qualche altro particolare.

A 5 anni il bambino dimostra di godere sempre piu’ non solo di elaborate atti-

vita’ di finzione ma anche di giochi complicati svolti in casa e all’a-

perto e che richiedono precise istruzioni preliminari, buon

allenamento e soprattutto stretta osservanza delle regole. Le arti creative si manifestano sempre con maggiore evidenza, il disegno e’ piu’ ricco e

fantasioso.Incominciano ad essere

piu’ evidenti le differenze fra maschi e femmine. Queste

ultime amano i giochi in cui si imita la scuola ed i genitori mentre

i maschietti tendono piu’ alla competi-zione e alle guerre. Gli oggetti, gli animali e

le persone cominciano ad essere classificati e di-sposti ciascuno secondo la specie o famiglia: la pera tra la

frutta, il cappello tra gli indumenti, il cavallo tra gli animali.

Verso il compimento dei 6 anni diventa piu’ semplice ordinare una breve fila di bastoncini di grandezze diverse dal piu’ piccolo al piu’ grande e viceversa. Qust’ultima capacita’ sara’ la base per la futura nascita del concetto di nume-ro. La differenziazione sessuale si colora anche della relazione. Qualche bam-bino comincera’ a chiedere alla mamma di poterla sposare e molti comincia-

no a fidanzarsi. Il disegno del corpo umano si arricchisce degli arti, delle mani e dei piedi, il volto delle sopracciglia e del

naso. Disegni di case o castelli sono fatti secondo il cosiddetto realismo intellettuale, le pare-

ti cioe’ possono diventare trasparenti e lasciar scoprire i personaggi che

animano l’interno. La pronuncia delle parole piu’ difficili comin-

cia ad essre corretta, ed un bambino di questa eta’ di-venta rapidamente in grado di raccontare con fascino e grazia una favola o una sto-ria vista alla televisione.

La differenza tra destra e si-nistra nell’uso delle mani co-

mincia a divenire piu’ chiara a quest’età, i movimenti del corpo

si fanno piu’ agili e sono colte con facilita’ le prime sequenze temporali

di due e tre scene.

Page 6: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

IL BAMBINO DA ZERO A TRE ANNI

Lo sviluppo del bambino al nido si può analizzare secondo le aree di sviluppo che lo caratterizzano. Qui di seguito le aree e gli obiettivi che il nido intende raggiungere

Area psicomotoriaIl bambino comprende la realtà circostante in base alle azioni fisiche che può esercitare su di essa, ossia attraverso la possibilità di manipolare oggetti. Allo stesso modo conosce il proprio corpo, attraverso le azioni che può compie-re su di esso. Sin dalla nascita possiede un corredo di riflessi che servono ad organizzare il suo pensiero, che inizialmente è dunque pensiero senso – motorio.Attraverso le sensazioni fisiche e la possibilità di spostarsi nello spazio autonomamente (prima con il gattonamento, poi in posizione eretta), il bambino conosce e si appropria della realtà esterna, oltre che ad acquisire sicurezza in se stesso e nelle proprie capacità.Obiettivi:a) conoscere, esplorare, sperimen- tare l’ambiente e i materiali.b) Sperimentare il piacere del fare esperienze.c) Sviluppo della motricità globale.d) Conoscenza del proprio corpo.e) Sviluppo della manualità fine.f ) Sviluppo dell’autonomia. Area cognitivaLo sviluppo motorio è sviluppo cognitivo, poiché dalle capacità strettamente motorie si sviluppano, gradualmente e per stadi, la motricità immaginata (rappresentazioni mentali), il pensiero intu-itivo (costruzione dell’immagine mentale attraverso il linguaggio), il pensiero operatorio concreto, il pensiero operatorio formale. I movimenti riflessi della nascita vengono sostituiti da quelli volontari, cioè il bambino imita un comportamento, osservando il modello. Successivamente l’attività del bambino viene regolata dalla memoria e dal linguaggio: l’imitazione viene differita, ossia il comportamento viene imitato anche in assenza del modello. In seguito il pensiero intuisce le possibilità e inventa nuove soluzioni, fino a che il bambino trasforma la realtà adattandola alle proprie necessità affettive.Obiettivi:a) sviluppo del linguaggio e delle competenze comunicative (verbali e non verbali).b) Sviluppo di memoria, attenzione, logica.c) Organizzazione dell’esperienza - del pensiero attraverso lo spazio e il tempo.d) Sperimentare le prime concezioni topologiche.e) Conoscere e discriminare oggetti attraverso le proprietà. Area sociale e relazionaleLo sviluppo sociale riguarda essenzialmente il rapporto del bambino con

l’ambiente, inteso come contenitore di persone, oggetti, luoghi fisici. Attraver-so la relazione con i pari e con l’adulto, il bambino acquisisce modelli di com-portamento che gli consentono di adattarsi alla vita di gruppo, ossia schemi culturali di riferimento che lo rendono un individuo capace di integrarsi in un tessuto sociale, fatto cioè di relazioni e interazioni. Lo sviluppo sociale comprende l’acquisizione di competenze relazionali che consentiranno poi la gestione di situazioni conflittuali, la coesione, la cooperazione, lo scambio, la condivisione.

Obiettivi:a) Sviluppo della relazione con gli altri bambini.b) Sviluppo della relazione con l’adulto, attraverso la figura di riferimento.c) Promuovere l’esperienza nel piccolo gruppo.d) Comprensione e conoscenza delle regole.

Area affettivo-emotivaLo sviluppo emotivo procede parallelamen-

te allo sviluppo cognitivo e sono due aspetti interconnessi della crescita

del bambino. Il bambino piccolo si esprime attraverso bisogni,

sensazioni, percezioni ed è la lettura che l’adulto compie

dei suoi comportamenti, la modalità di risposta e del prendersi cura che restituiscono senso al bambino e attribuiscono significato a emozioni e stati d’animo. Attraverso

questa dinamica, che sorge all’interno della relazione, si

struttura l’attività mentale del bambino, la rappresentazione di

sé e dell’altro.Obiettivi:

a) espressione, comunicazione e cono-scenza delle emozioni

(alfabetizzazione emotiva).b) Accoglimento e cura attraverso la relazione empatica.

c) Sviluppo della fiducia di base e dell’autostima.d) Promozione di relazioni educative privilegiate.

Area delle autonomieLo sviluppo delle autonomie è in realtà un obiettivo trasversale a tutte le aree precedenti, poiché nel nido il bambino è immerso in occasioni educative, volte a stimolare la sua capacità e possibilità di “fare da solo”, ossia di crescere, sempre sostenuto e accompagnato da figure di riferimento che tengano conto della gradualità e dei tempi di evoluzione di ogni singolo.Obiettivi:a) orientamento in ambienti noti.b) Conoscenza, acquisizione e interiorizzazione delle routines.c) Promozione del gioco individuale e del gioco parallelo, attraverso occasioni di gioco spontaneo e strutturato

Page 7: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

CAMPI D’ESPERIENZA

Prendendo come riferimento le competenze chiave europee e le Indicazioni Nazionali 2012 nella sezione 3-6 le educatrici accolgo-no, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, oppor-tunamente guidato, di approfondire e siste-matizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare ap-prendimenti progressivamente più sicuri. I traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.

IL SE’ E L’ALTROOBIETTIVI SPECIFICI:

3 ANNI - Acquisire autonomia nella cura di sé- Percepire la propria e altrui emotività - Esprimere bisogni e sentimenti- Comunicare verbalmente- Conoscere e rispettare le prime regole- Collaborare in semplici attività di routine- Sentirsi parte del gruppo- Affrontare adeguatamente nuove esperienze- Esprimere vissuti personali- Stabilire relazioni positive con adulti e compagni

4 ANNI- Acquisire autonomia nell’organizzazione di tempi e spazi di gioco- Confrontarsi positivamente con gli altri- Riconoscere stati emotivi propri ed altrui- Esprimere in modo adeguato bisogni e sentimenti- Comunicare verbalmente in modo adeguato- Partecipare attivamente alle varie attività ed ai giochi- Partecipare attivamente alla vita della scuola- Muoversi in modo adeguato in nuove esperienze- Rispettare le regole del vivere comune- Condividere modi di vivere della comunità di appartenenza- Interpretare e documentare il proprio lavoro

5 ANNI- Sviluppare la fiducia in sé- Acquisire il senso del rispetto- Comunicare bisogni, desideri, paure…- Comprendere gli stati emotivi altrui- Registrare, documentare e discutere sulle

diverse situazioni- Intuire e rispettare le diversità nelle varie espressioni

- Comprendere e rispettare regole- Conoscere ed accettare la propria sessualità

- Organizzare e portare a termine autonoma-mente il lavoro- Progettare, collaborare e lavorare insieme agli altri- Interpretare, documentare e registrare il proprio vissuto

CORPO E MOVIMENTOOBIETTIVI SPECIFICI

3 ANNI - Prendere coscienza del proprio corpo

- Percepire, denominare e rappresentare il proprio corpo- Coordinare i propri movimenti, muovendosi con sicurezza- Utilizzare intenzionalmente il proprio corpo- Interiorizzare semplici regole di cura personale- Rispettare se stesso ed i propri compagni- Avere cura delle proprie cose e di quelle degli altri- Utilizzare adeguatamente gli oggetti / attrezzi- Raggiungere una buona autonomia- Orientarsi nello spazio scuola

4 ANNI- Percepire, denominare e rappresentare lo schema corporeo- Percepire il corpo in rapporto allo spazio- Sviluppare una buona coordinazione oculomanuale- Muoversi nello spazio in base ad imput dati- Essere attento alla cura della propria persona,- Riconoscere la propria identità personale- Consolidare gli schemi dinamici di base- Rappresentare graficamente la figura umana- Coordinare le dimensioni spazio-temporali dell’azione- Conoscere ed utilizzare i cinque sensi

5 ANNI - Consolidare la coscienza di sé- Conoscere, denominare e rappresentare analiticamente lo schema corporeo- Coordinare i movimenti del corpo nello spazio in maniera statica e dinamica- Percepire la relazione esistente tra destra/sinistra- Sviluppare la lateralità relativa al proprio corpo ed all’ambiente circostante- Affinare la motricità fine- Eseguire e verbalizzare posture- Muoversi nello spazio in base ad azioni,comandi, suoni, rumori- Esplorare, interagire e rappresentare l’ambiente circostante- Agire in base a regole di convivenza, a tempi e spazi- Raggiungere una buona autonomia- Rispettare le regole di gioco e di comportamentoDISCORSI E LE PAROLEOBIETTIVI SPECIFICI

3 ANNI - Ascoltare e produrre semplici frasi

Page 8: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

- Arricchire il patrimonio lessicale- Prestare attenzione ai messaggi verbali- Esprimere verbalmente esperienze vissute- Sviluppare la capacità di ascolto e comprensione del linguaggio altrui- Usare il linguaggio verbale per esprimere stati d’animo e sentimenti

4 ANNI- Ascoltare, esprimere e comunicare verbalmente conoscenze e vissuti- Analizzare e descrivere immagini ed eventi- Ricostruire verbalmente una sequenza narrativa- Inventare semplici storie- Usare termini appropriati- Ascoltare e comprendere storie, racconti, narrazioni- Memorizzare ed interpretare canti e poesie

5 ANNI-Ascoltare rispettando tempi ed opinioni altrui- Interagire verbalmente con l’adulto e coetanei- Esprimersi con una pronuncia corretta e con ricchezza di vocaboli- Formulare frasi corrette e appropriate- Rielaborare verbalmente un racconto o un vissuto- Inventare brevi storie, da solo e in gruppo- Memorizzare ed interpretare canti e poesie- Familiarizzare con il mondo scritto circostante- Discriminare la simbologia : numero e lettera

LINGUAGGI, ATTIVITA’, ESPRESSIONIOBIETTIVI SPECIFICI3 ANNI - Utilizzare varie tecniche grafico – pittorico – plastiche- Manipolare vari materiali- Conoscere i colori di base- Usare il corpo e gli oggetti per lasciare segni,tracce,stampi- Riconoscere i suoni ed i rumori dell’ambiente circostante- Ascoltare suoni e musiche di vario genere- Cantare in gruppo, unire parole e gesti

4 ANNI- Utilizzare tecniche sempre più elaborate e raffinate- Acquisire abilità manipolative- Conoscere colori principali e secondari- Realizzare semplici costruzioni e/o assemblaggi con materiali diversi- Esplorare opere d’arte- Discriminare suoni e rumori ed associarli alla fonte- Riconoscere e riprodurre semplici ritmi-Ascoltare suoni e musiche di vario genere- Cantare in gruppo, unire parole gesti e suoni

5 ANNI- Utilizzare spontaneamente ed appropriatamente le diverse tecniche

grafico-pittorico - plastiche in modo personale- Conosce colori principali, secondari e le sfumature- Sviluppare il senso estetico attraverso l’osservazione di opere d’arte- Distinguere i suoni dai rumori associandoli ai vari e relativi contesti- Cantare e muoversi in sincronia con i compagni a suon di musica- Drammatizzare- Interpretare ed inventare ruoli

LA CONOSCENZA DEL MONDOOBIETTIVI SPECIFICI 3 ANNI -Esplorare il l mondo circostante e rapportarsi attraverso l’uso dei sensi- Esplorare spazi della scuola- Intuire scansioni temporali ( riferite ad azioni della vita quotidiana)- Percepire la ciclicità temporale(notte,giorno,notte)- Raggruppare oggetti in base ad un attributo- Cooperare e collaborare nelle varie e diverse situazioni- Percepire messaggi ecologici

4 ANNI- Raccogliere dati e informazioni

- Riconoscere e confrontare distanze- Riconoscere spazi chiusi e aperti

- Cogliere le trasformazioni che avvengono in natura- Acquisire scansioni temporali :adesso/prima/

dopo- Conoscere la ciclicità : giorno/

notte,mattina/pomeriggio- Raggruppare, classificare oggetti in base ad un attributo- Osservare e rispettare gli animali e il mondo vegetale

- Sperimentare atteggiamenti positivi verso messaggi ecologici

5 ANNI- Interagire con la realtà circostante utilizzando tutte le modalità a sua disposizione- Ideare e utilizzare strumenti di registrazione- Riconoscere e ricostruire relazioni topologiche- Percepire il tempo nel suo divenire:ieri/oggi/domani- Acquisire la ciclicità temporale : la settimana- Riconoscere, rappresentare e denominare forme geometriche- Raggruppare e ordinare oggetti in base a uno o più attributi- Confrontare e riconoscere quantità- Mettere in relazione corrispondenza/quantità/numero da 1 a 10- Formulare soluzioni a piccoli problemi-Osservare e cogliere le trasformazioni dell’ambiente naturale- Ricostruire e registrare dati della realtà- Collaborare, interagire e confrontarsi con gli altri- Assumere atteggiamenti positivi verso messaggi ecologici- Esplorare e interagire con l’ambiente circostante

Page 9: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA Comunicazione madre linguaArricchisce e precisa il proprio lessico, esprime,comunica e racconta. Avvicinamento alla lingua scritta

Comunicazione della lingua straniera (inglese)un incontro a settimana divisi in fasce di età

Competenze di base in matematica, scienze e tecnologiaConcetto di tempo-spazio e avvicinamento al pre-calcolo

Competenze digitaliUtilizzo del computer per attività, giochi didattici elaborazioni grafiche

Imparare a imparareRispetto delle regole, gioco di ruolo, gioco strutturato in autonomia

Competenze sociali e civicheSviluppa il senso dell’identità personale, gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, osserva e verbalizza la routine della giornata

Spirito di iniziativa e imprenditorialitàCollabora,osserva, individua, ipotizza e valuta il proprio lavoro.

Consapevolezza ed espressione culturaliIl bambini comunica attraverso la drammatizzazione, il disegno,la pittura e le altre attività manipolative.

Consapevolezza ed espressione culturaleConoscenza del proprio corpo fermo e in movimento, acquisizione di una buona autonomia.

GLI SPAZI 0 - 6 ANNI

Loris Malaguzzi afferma che l’ambiente è il terzo educatore e che “l’educazio-ne è un atto di interazioni complesse, molte delle quali si verificano solo se anche l’ambiente vi partecipa”.Lo spazio va quindi strutturato in modo da rispondere alle esigenze delle di-verse età, ai ritmi di vita dei singoli bambini, alla necessità di dare ed avere riferimenti fisici stabili, pur rispettando le diversità individuali. La sezione è lo spazio che accoglie ogni giorno un particolare gruppo di bambini, dun-que uno spazio di riferimento dove ognuno può riconoscere qualcosa di sé e dove momenti rituali (routine) segnano le tappe della giornata educativa. I rituali sono necessari per trasmettere le prime strutture che aiutano il bam-bino ad orientarsi e a fidarsi del suo ambiente, rinforzando la sua fiducia di base.Nelle proposte di attività molta importanza è data all’organizzazione degli spazi, del contesto, dei materiali e dei tempi. Lo spazio è “‘educatore silenzioso che conduce il bambino all’attività, non è solo luogo di gioco, ma anche di memoria, perché in esso si conservano le esperienze”. Nel Centro Infanzia alcuni spazi aiutano la continuità come la zona accoglienza in cui all’ingresso e all’uscita i bambini e le famiglie si incontrano la palestra la stanza musico simbolica in cui i bambini possono sperimentare strumenti intonati e percussioni non intonate in modo libero e spontaneo.Inoltre tutti gli spazi sono utilizzabili dai bambini del nido e della scuola dell’infanzia in base alle esigenze e alle proposte da offrire loro.

TUTTO E’ GIOCO A BOLLE DI MUSICA

Il gioco è il “lavoro” dei bambini, fondamentale non solo per il loro benessere , ma anche per stimolare e sostenere lo

sviluppo. L’apprendimento vero, quello che il bambino riesce ad interiorizzare, passa proprio attraverso il

gioco. Il momento delle attività si colloca su uno sfondo quotidiano stabile ed ordinato, dove l’e-sperienza globale dei bambini è emotivamente e materialmente rassicurante. L’educatore partecipa agli interessi dei bambini con rispetto, senza fretta, coltivando le motivazio-ni, parlando di ciò che stanno facendo, senza

preoccuparsi dell’ apprendimento formale, l’attività è predisposta e organizzata nei tempi e

negli spazi.E’ solo attraverso la regolarità e la varietà delle pro-

poste che i bambini possono apprendere.Per tale motivo le situazioni proposte sono continue, signifi-

cative e realizzate nella prospettiva della crescita delle potenzialità infantili. Nel momento in cui propone un’attività l’educatore mantiene il giusto equilibrio tra gli aspetti noti al bambino e quelli “sufficientemente” lontani, considerando le sue abilità e competenze.Arricchire una proposta significa offrirla attraverso l’uso di tanti linguaggi e diverse modalità di rappresentazione (grafica, verbale, espressiva).L’interesse non esiste se separato da un legame emotivo; non si costruisce con proposte artificiose, ma attraverso l’affettività che si instaura durante il rapporto quotidiano.Ogni bambino ha i suoi tempi di apprendimento; è il bambino che decide per quanto tempo prolungare la propria attività e se parteciparvi o meno. Si gioca a lungo, perché ciò che si fa piace ed è interessante, c’è tutto ciò che serve e , soprattutto, si capisce ciò che si deve fare (alcuni bambini iniziano subito a partecipare all’attività, altri prima osservano). La presenza di altri bambini diventa occasione di crescita, non solo a livello sociale, ma anche cognitivo.Da gennaio a maggio i bambini dell’ultimo anno del nido come i compagni della sezione infanzia partecipano a laboratori ludico - didattici proposti dallo staff del Centro Infanzia. In continuità nido-infanzia l’educazione digi-tale coinvolge i bambiuni dell’ultimo anno di nido e i compagni di 5 anni, a cadenza quindicinale per i piccoli e settimanale per i grandi.

LO STAFF

Lo Staff del Centro Infanzia, composto da professionalità diverse tra loro, permette di seguire ed aiutare una crescita armonica del bambino da zero a sei anni. Questa attenzione parte da una condivisione del progetto educativo e dell’approccio verso i nostri piccoli ospiti ed è inoltre garantita da riunioni periodiche in cui, ognuno per ciò che riguarda il suo ambito di competenza, gli esperti si confrontano sugli obiettivi raggiunti dal singolo bambino.

ATTIVITA’ EXTRA

MUSICAL’attività musicale si articola in incontri della durata di 45 minuti a cadenza settimanale.Con i bambini di 3 anni le attività proposte seguono le linee guida della Music Learning Theory di E. Gordon: con l’utilizzo della voce da par-te dell’insegnante i bambini crescono dal punto di vista sia ritmico sia melodico instaurando delle vere e proprie relazioni musicali tra loro e con l’insegnante, attraverso giochi di movimento inventati dai bimbi stessi e/o

Page 10: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

proposti dall’insegnante.L’attività musicale dei bambini di 4 anni parte da un’esperienza con il canto e il movimento, che viene affiancata da un percorso “polistrumentale” in cui i bambini si avvicinano agli strumenti musicali quali il violino, la tastiera e l’ukulele. Con questa modalità svolgono un’esperienza di crescita musicale in gruppo, che non lascia mai in disparte il movimento corporeo e la voce.Per i 5 anni vengono proposti due laboratori scelti dai progetti in ambito musicale del POF della Cooperativa.

PsicomotricitàIl presente progetto è finalizzato allo sviluppo del benessere psicofisico dei bambini, offrendo loro, nell’ambiente accogliente del setting, un’occasione dove potersi esprimere in modo spontaneo al fine di permettere a ciascuno di sviluppare in modo armonioso tutte le componenti della loro personalità: la motricità, l’affettività, il pensiero cognitivo.

S’intende offrire ai bambini la possibilità di apprendere a partire dall’azione, dal movimento e dal gioco in un ambiente pronto ad accogliere le loro esigen-ze, i loro bisogni e le loro emozioni all’interno di una relazione autentica con l’adulto che è pronto a giocare per loro.

Nello specifico il progetto si pone come obiettivi da raggiungere:

- l’apertura alla possibilità di decentrarsi emotivamente- la socializzazione dei bambini nel rispetto dell’identità di ognuno;- lo sviluppo della comunicazione - lo sviluppo della creatività- la sperimentazione dei propri limiti- l’accettazione di sé e dell’altro diverso da sé- il processo di integrazione- la fiducia in sé e negli altri- la prevenzione del disagio e la promozione del benessere- la promozione del processo di autodisciplina - la coesione e la cooperazione.

Educazione Motoria

Tutte le attività svolte in queste ore sono guidate dall’insegnante la durata effettiva dell’attività é di circa 50 minuti.

L’attività di motoria 3/6 ha come fine il raggiungimento di diversi obiettivi:-conoscenza sempre più approfondita del proprio corpo nello spazio;-acquisizione dei vari schemi di base;-sperimentare il proprio corpo in relazione a strumenti esterni ad esso ( palla ,corda ,cerchi etc..);-sviluppo motorio correlato anche ad uno svilup-po cognitivo;-insegnamento di regole individuali e di gruppo attraverso giochi e prestazioni gui-date.

Educazione stradale

L’attività si svolge con i bambini di 3 anni, ha una durata di 45 minuti ed è così suddivisa- 10 lezioni tra marzo e maggio nel primo anno di scuola dell’infanzia dove i bambini impareranno attra-verso giochi e schede a riconoscere i mezzi di trasporto, il ruolo

del semaforo e dell’attraversamento pedonale e i semplici comportamenti da seguire sulla strada.- 10 lezioni tra ottobre e dicembre del secondo anno di scuola dell’infanzia dove i bimbi impareranno a riconoscere e comprendere i segnali stradali sem-plici, a scoprire il ruolo del vigile e a riconoscere le varie tipologie di strade attraverso schede e uscite fuori porta.

Educazione alla cittadinanza

L’attività si svolge con bambini di 4 anni, ha una durata di 45 minuti per un totale di 15 incontri.I bambini scopriranno che oltre all’IO esistono GLI ALTRI, i loro bisogni e la necessità di gestire le relazioni o i contrasti attraverso regole condivise, rico-noscere che ci sono DIRITTI e DOVERI per tutti.Attraverso delle schede e dei giochi svilupperanno un senso d’identità perso-nale, un senso di appartenenza alla propria famiglia, stabiliranno rapporti basati sul rispetto imparando che esistono delle differenze tra bambino e bambino e conosceranno alcuni concetti fondamentali contenuti nella Costi-tuzione come diritto, dovere, pace e uguaglianza.

Educazione digitale

L’attività si svolege con bambini di 5 anni, ha una durata di 50 minuti, da gennaio a maggio a cadenza settimanale, con l’ausilio di supporti che aiutino i bambini ad avvicinarsi al mondo della tecnologia in modo costruttivo. Ven-gono utilizzate macchine fotografiche digitali, tablet e computer. Alla fine del percorso i bambini insieme all’insegnante producono un documento video a ricordo del percorso effettuato e delle nozioni apprese.

Outdoor Education

I 1500 mq di area verde disponibili presso la struttura verranno riqualificati per dare spazio ad un incremento dell’outdoor education. L’ Outdoor Education è un insieme di pratiche formative che si basano sull’u-tilizzo dell’ambiente esterno come spazio privilegiato per le esperienze di bambini e bambine. L’ambiente esterno, outdoor (letteralmente fuori dalla porta), assume la valenza di “ un’aula” che, oltre ad essere un luogo in cui si apprende, offre l’opportunità di potenziare il senso di rispetto per l’ambiente naturale e consente ai bambini di esprimere numerosi linguaggi (ludico, mo-torio, emotivo affettivo, sociale, espressivo, creativo).Attraverso l’Outdoor Education si contribuisce al superamento di problema-tiche che oggi riguardano l’infanzia: la sedentarietà, le abitudini alimentari

scorrette, la scarsa possibilità di movimento, la mancanza di au-tonomia e la mancanza di esperienze concrete e sensoriali.

Per perseguire questi obiettivi il personale del nido frequenterà un percorso formativo pluriennale, in

modo da potenziare di anno in anno le competen-ze in materia.Il giardino didattico vuole diventare meta di ate-lier anche per i nidi del territorio o per chi ne facesse richiesta: una sperimentazione di area verde a misura di bambino, per stimolare in lui il senso di scoperta e lo sguardo attento alla na-

tura che cambia.Dal punto di vista della partecipazione delle fami-

glie verrà proposto annualmente almeno un atelier aperto nelle giornate di sabato o domenica, organizzato

negli spazi esterni del nido.

Page 11: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

Fatto in casa

Ogni giorno le nostre cuoche Laura e Rosy preparano piatti secondo un menù approvato dall’ASL, utilizzando prodotti freschi e genuini.Ai bambini sono proposti una merenda del mattino a base di frutta fresca di stagione, un pranzo composto da un primo un secondo e due contorni per educarli ai diversi gusti e colori dei cibi, una sostanziosa merenda del pomeriggio. Vantando una cucina interna possiamo garantire diete speciali, in base alle esigenze dei singoli bambini. Fiore all’occhiello è il proporre quotidianamente il doppio contorno di verdu-re, il pane impastato a mano e cotto ogni mattina, i biscotti e le focacce di Rosy in sostituzione alle merende confezionate.

La scelta di dare attenzione alla natura e al ciclo delle stagioni viene svilup-pata anche attraverso la ricerca e la produzione di materiali naturali per le attività ludo didattiche e grafico pittoriche. Un esempio sono gli acquerelli che vengono prodotti con i pennarelli che non funzionano più, la pasta per ma-nipolare che è totalmente commestibile preparata dalle educatrici. Insieme alla ricerca di materiali naturali cerchiamo di sviluppare anche l’educazione al riuso attraverso gli acquerelli, come precedentemente spiegato, grazie ai pastelli a cera che vengono rigenerati da quelli che si spezzano e vengono fatti sciogliere in forno per poter essere riutilizzati… quotidianamente viene spiegato e dimostrato ai bambini come un gioco o un materiale che potrebbe sembrare “rotto” o “fuori uso” abbia, grazie a creatività e spirito di inventiva, una seconda vita.L’attenzione alla natura si manifesta anche attraverso la scelta di detersivi to-talmente “naturali” per lavare giochi e materiali: in questo modo si evitano allergie della pelle, sempre più frequenti, e si rispetta la natura. Infine i bam-bini della sezione 3-6 anni imparano a differenziare i rifiuti nelle loro pratiche quotidiane, dal foglio da disegno rovinato al cibo avanzato nel piatto.

Page 12: Cooperativa Sociale 3e60 - Centro Infanzia 0-6 anni...Centro Infanzia 0-6 anni “ Un bambino è una persona piccola, E’ piccolo solo per un po’, poi diventa grande. Cresce senza

Il Centro Infanzia è aperto da settembre a luglio dalle 7.30 alle 18.00.

Per informazioni:tel: 011.7680291

email: [email protected]: www.3e60online.it