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(lln atu ateoa piu.tab un alhcto di lahi tuIla sua dsnd, non e ùaaò.., Padron J h.sci.do ancoru n aùa». «CONVERTITEVI: IL REGNO DEI CIELI È VICIIIO" TL l\,tistero Pa.squale che rèlèbriamo in ogni LituÌgia ci lspinge alla conlPrsione. Come nell Esodo Dio si rivelò a Mosè per liberarc dall'Egitto il suo popolo (/r€1àoo), così Cesir ci maftIesB mostràndo Ia necessllà della (onvel1io- ne, segno della libenzìone dalla schiaùtù del peccato. In- fal/,j, nd Vangek dt oggi, i Signore prende spunto dà due fani di cronara per larlare dcll urgenza oi questa convp|§io- ne. Le disgazie che vediamo attomo a noi non sono segno del castigo di Dio, opinione comùe a.nche oggi. I coÌpiti non sono più peccatori di altri, dice Gesù. Al contraxio, ogùmo divenia segno per ì'altro dela ftagilita della vita, della sua pochezza se non è vl,ssuta nella fede. !,lrchePaolo (II Lethoa), senendosi dei fatti dell'Eso- do, ammonisce i Corinzi di non seùtirsi al sicum perché sono cdstiani, Per ìa saÀ€zza non basta I'azione di Dior è necessariè lanosrla pane, Gesu poi aggiunge la parabola del fico sterile al quale viene data una scconda possibili- r : egU non ha fretla di sradicare una pianta improduni. !a. Arìche nclle piante senza fmni, (on la (onveEione, Ia gazia pìIò proalurre vita nuova a primavera. Elide Siviem a Ognidohenica è una occasione prcziosa per una lettue crisfana della Bibbia. Perché non giudi- carc gli awenirnenti dela via quolidiana - disasti, tercmoli, crisi -, alh ltrce della Parcla di Dio? Chie- diamo a Dio la sapiehza del cuorc e cosi darcno vtgore ai segni concrcli della nost2 conveÉbne in questo tempo di Quaresima. ANTIFoNA D1NCRESS0 (soì24/2s,15-16) in piodi I miei occhi sono sempre rivoltial Signorè, perché libera dal lacclo i miei piedi. Volgiti a me e abbi miaericordia. Signore, perché sono povero e solo. Celebrante - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Assemblea - Amen. C - La pace, la carità e la féde da parte di Dio Padre e del Signore nosiro Gesil Cristo sia C - Signore Gesir, incarnazione diquellAmore che è pii.r grande delnostro peccato, abbipietà ornor. A - signore, pietà. C - Cristo Gestt, bevanda spirituale che fecon- dil'aridità deinostricuori, abbi pieta di noi. A - Cristo. pietà. C - Signore Gesùr, cibo spirituale che cisostie- ni nell esodo dalla schiavilir del peccato, abbi pietà di noi. A - Signorè, pietà. C - Dio onnipotente. abbia misèricord;a di noi, perdoni I noslri peccatì e ci conduca alla vita eterna. A - Amen- con tuttivoi. ATIO PENIIENZIALE C - Fratelli e sorelle, Dio sa bene come sia- mo plasmali é conosce le nostre debo,ezze. Per mezzo di Cristo, nostra ricohciliazione e noslra pace, invochiamo il perdono deinostri CoLLEllA - Dio misericordioso, fonie di ogni bene.lu cihaiproposto a rimedio delpecca- to il diaiuno, la preqhiera e le opere di carita fraterna: guarda a noi che riconosciamo Ia nostra miseria e, pojché ci opprime il peso delle nostre colpè, ci sollevi la tua misericor- dia. Pèr il nostro Signoré Gesir Cristo... A _ Amen. O la collelta del Anho C, dat Messate lt ed., pag, 970: C - Padre santo e misedcordioso, che mai abban- III DOMENICA DI OUABESIMA .21 A - E con il tuo spi.ito. pèècati. (B.eve pausa di stenza).

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(lln atu ateoa piu.tab un alhcto dilahi tuIla sua dsnd, nù non e ùaaò..,Padron J h.sci.do ancoru n aùa».

«CONVERTITEVI:IL REGNO DEI CIELI È VICIIIO"TL l\,tistero Pa.squale che rèlèbriamo in ogni LituÌgia cilspinge alla conlPrsione. Come nell Esodo Dio si rivelò aMosè per liberarc dall'Egitto il suo popolo (/r€1àoo), cosìCesir ci maftIesB mostràndo Ia necessllà della (onvel1io-ne, segno della libenzìone dalla schiaùtù del peccato. In-fal/,j, nd Vangek dt oggi, i Signore prende spunto dà duefani di cronara per larlare dcll urgenza oi questa convp|§io-ne. Le disgazie che vediamo attomo a noi non sono segnodel castigo di Dio, opinione comùe a.nche oggi. I coÌpitinon sono più peccatori di altri, dice Gesù. Al contraxio,ogùmo divenia segno per ì'altro dela ftagilita della vita,della sua pochezza se non è vl,ssuta nella fede.

!,lrchePaolo (II Lethoa), senendosi dei fatti dell'Eso-do, ammonisce i Corinzi di non seùtirsi al sicum perchésono cdstiani, Per ìa saÀ€zza non basta I'azione di Dior ènecessariè lanosrla pane, Gesu poi aggiunge la paraboladel fico sterile al quale viene data una scconda possibili-r : egU non ha fretla di sradicare una pianta improduni.!a. Arìche nclle piante senza fmni, (on la (onveEione, Iagazia pìIò proalurre vita nuova a primavera. Elide Siviem

a Ognidohenica è una occasione prcziosa peruna lettue crisfana della Bibbia. Perché non giudi-carc gli awenirnenti dela via quolidiana - disasti,tercmoli, crisi -, alh ltrce della Parcla di Dio? Chie-diamo a Dio la sapiehza del cuorc e cosi darcnovtgore ai segni concrcli della nost2 conveÉbne inquesto tempo di Quaresima.

ANTIFoNA D1NCRESS0 (soì24/2s,15-16) in piodi

I miei occhi sono sempre rivoltial Signorè,perché libera dal lacclo i miei piedi. Volgitia me e abbi miaericordia. Signore, perchésono povero e solo.Celebrante - Nel nome del Padre e del Figlio edello Spirito Santo. Assemblea - Amen.C - La pace, la carità e la féde da parte di DioPadre e del Signore nosiro Gesil Cristo sia

C - Signore Gesir, incarnazione diquellAmoreche è pii.r grande delnostro peccato, abbipietàornor. A - signore, pietà.

C - Cristo Gestt, bevanda spirituale che fecon-dil'aridità deinostricuori, abbi pieta di noi.

A - Cristo. pietà.C - Signore Gesùr, cibo spirituale che cisostie-ni nell esodo dalla schiavilir del peccato, abbipietà di noi. A - Signorè, pietà.

C - Dio onnipotente. abbia misèricord;a di noi,perdoni I noslri peccatì e ci conduca alla vitaeterna. A - Amen-

con tuttivoi.

ATIO PENIIENZIALE

C - Fratelli e sorelle, Dio sa bene come sia-mo plasmali é conosce le nostre debo,ezze.Per mezzo di Cristo, nostra ricohciliazione enoslra pace, invochiamo il perdono deinostri

CoLLEllA - Dio misericordioso, fonie di ognibene.lu cihaiproposto a rimedio delpecca-to il diaiuno, la preqhiera e le opere di caritafraterna: guarda a noi che riconosciamo Ianostra miseria e, pojché ci opprime il pesodelle nostre colpè, ci sollevi la tua misericor-dia. Pèr il nostro Signoré Gesir Cristo...

A _ Amen.

O la collelta del Anho C, dat Messate lt ed., pag, 970:

C - Padre santo e misedcordioso, che mai abban-

III DOMENICA DI OUABESIMA .21

A - E con il tuo spi.ito.

pèècati. (B.eve pausa di stenza).

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doni iluoiligli e rivel ao essi tituo nome. in-lrangila durezza della menle e delcuore, per-ché sappiamo accogliere con la senplicitàder {anciulli ituo; insegnamenti, e poit.amolruti dr vera e continua conversione Pèr il no-stro Siqnore... A - Amen.

A- Bentliamo grazié a Dio.

PRlll'lA TETTURA seduti

Sul Monle Oreb a Mose appare Dia n un ro-veto che atde senza consumarsi. Gliconlidail suo nome e gliallida la missione di liberureilsuo popolo dalla schiavtta d'Egitto.Dal libro dell'Èsodo (3,1-80.13 l5)

,lnquèi giorni, menireÀ,,losèstavapascolan-do ilgréOge di lelro, suosuocero, sacèrdote diMadian, condusse ilbestiame oltre ildeserto eafiìvò al monte di Dio, I'Oreb. "L'anqelo del Si-gnore gfi apparve in una fiamma di fuoco dalPrezzo di un rovéto. Egliguardò ed ecco: J ro-velo ardeva pet rlfuoco, ma quel rovero non siconsumava. Mosè pensò: "Voglio awic nar-mra osseryare queslo gtandè spettacolo: per-ché ilroveto non brucia?-..11 Sionore vide chesi era awicinaio per guardare;-Dio grido a ,uidal roveto: ,.Mosè. Mosè1".'Rispose: "Ecco-mi!". Riprose: .Non awicinarti oltrèl Toqlit i

sandaii dai piedi, perché ìl luogo sul quale tustai è suolo santol".

.E disse: -ìo sono il Dio d,luo padre, i, DiodiAbramo, ilDio dilsacco, i, Dio diciacoboe-.Mosè allora sicoprì ilvollo. perché aveva pau-ra di guardare verso Dio.'ll Siqnore disse:.Ho osservalo Ia rnisèria del mio popolo inEgitto e ho udilo rl suo grido a causa dei suoisovriniendenli: conosco Ie sue sofferenze. 3So-

no sceso per liberarlo dal poiere dell Egilto eperfarlo salire da quesra terra verso una refiabella e spaziosa, verso una tefia dove scolro-no latte e miele».

r3Mosè dissè a Dio: "Ecco. io vado daqlilsraelit e dico loro: -lr Dio dei voslri pad mi 6amandato a voi . À/li diranno: 'Oual è il suo no-me?". E io che cosa risponderò loro?,.r4Diodisse a l\,'losè: "lo sono coluiche sonol-. E ao-giunse: .Cosr dirai agli lsraelili: "lo-Sono mihiamandalo a voi',,. ' Dio dissè ancora a lvlosè:"Dirai agli Israeliti: "llSignore, Dio deivostripa-dri, Dio di Abramo, Dio di lsacco, Dio diGia-cobbe mi ha mandato a voi . Oueslo è rl mionomè per sémpre;queslo è iltitolo con cuisa-rò.icordato digenerazrone in generaztone. .

SAIM0 RESPoNSoRIALE (sot lo2ll os,l-4 6-8.1l)Nella lhuroia linno delk mseùadia è divenldto uninno a C;slo, compimento delle pronesse divine.Per questo canliamo (o clbiana):

22 TEMPO DI OUABESIMA

B ll Signore ha pièlà de, suo popolo.

la del su-o po- po-lo.

Benedici ilS0nore. anima mia, /quanto è in me be-nedica ilsuo santo nome. / Beneoici il Siqnore, ani-ma mia, /non dimenlicare Uhi i suoi benel,ci. IEgli pèroona tutte le tue colpe, / Ouarisce tutlele lue rnfermita, / salva dalla lossà la lua vrla, ,

ti circonda di bontà e dì misericordia. Pr

ll Signore compie cose grusle, / ditende; dirifiid, tulti qh oppressi. / Ha latto conoscere a I\,,1o-

sè le sue vie, / le sue opere ai figli d'lsraele. liMisèricordioso e pieloso è il Sianore, / lentoall'ira e grande nell'amore. / Pèrche quanto ilcielo è alto sulla terra, / così la sua misericor-dìa è potente su quelli che {o temono. Pt

SECONDA TETTURA

San Paolo ciaiuta in noclo oiginale a leggerc le pa-gine dell'Anlico Testanento: la storia clella salvez-za si svolge in letimento a Gesu Cristo e n iferi-mento a noi che dobbiano conveiirc|Dalla prima lèttera di san Paolo apostoloai Corìnzi (10,1-6.10-12)

'Non voglio che qnodate, fratelli,che inostripa.drifurono tutlisoho la nube, tuft attraversarorio ilmare, -lutti furono banez-zal tn raDDono a l\,40sènella nube e nel marè. tutti mangiàiono lo siessocibo spirituale, 'lutti bewero Ja stessa bevandaspiriiuale: bevevano rnlatli da una roccia spiritua.le che liaccompagnava, equella rocoa era ilCri-slo. .À/la ìa maggior pade di loro non tu gradila aDio e perciò furono stermìnati nel desertò.

6Ciò awenne come esempro per noi, per-ché non desiderassimo cose cattive. come es-si le desiderarono. !0Non mormorate, comemormorarono alcuni di loro, e caddeao vittimedello slèrminatore. ''Tulte quesle cose pèròaccaddero a loro come esempio. e sono statescritle per nostro ammonimenlo, dr nol per iqualie arrivata la fine dèitempi. ,Quindi, chicrede disrare in oiedi. guardidi non cadere.

A- nèndi6mo grdié a Dio.

CANTo AL VANGELo ofi 4.17) nped

& Lode e onorèate, Signore Gesù! Conver-litèvi, dice ilSignore, il regno deicieliè vicino-

4 Lode e onore a le, Signore Ge6ù!VANGELO

ll fone appelo di Gesi.t alla canversione è collegatadallbvangelista Luca con due fatipanicolai dicrona-

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cd._che sr,ggensartno a rloi |'npoianza ù saper legge-re n ognt evento tseg det ten)i,

rl. OalVangelo secondo Luca (i3,1-9)I A - cloria ate, o Signore.

ln quel tempo 'si presentarono alcunta riferirea Gesrr il fatto di qu6i Galitei. ir cui sanauè pilatoaveva latto s@rrere insieme a quello dei loro sa-crilici. Prendendo la paroE, Gesu oisse loro:"Credetè cne quei Ga leitosséropiu oeccaroridrluni iGalilei. pe.aver sub o tate do(é, No, io vidico. ma se non vi convenire, perkeie tutti allosiesso modo. .O quelle diciotlo persone. sullequali croJò la tofie dr Sìloe e le ùccise. credeteche fossero piùr colpevoti di tutti qti ao{anti di Ge-rusalemme?,No, iòvidico, ma sénon viconverti-te, pedrelè tutli allo stesso modo".

6Dicèva anche questa parabola: (un taleaveva piantato un albero difichi nèlla sua vt-gna e vennè a cercarvikutti, ma non ne tro-vò. TAllora disse alviqnaiolo: "Ecco, sono treanni che vengo a cercare kutti su quest'albe-ro. ma non ne trovo. Tàqlialo duneuel Per-chè deve skullare il terreno? . sl\Ìla ouello oririspose: "Padrone, lascialo ancora oì.rest a"n-no, fincné gli avrò Tapparo atto,nò e avròmesso rl concime. "Vedremo se porterà fruttiPer lawenirè; se no, lo taqliera "-.

PROTESSIONE DIFEDE

A-Lodèate,oCristo

in piedi

si può odofiorePREOH!ERA DEI TEDEI.I

Net tpnoo d Oùat etna, sugtgensce it Messdte Fornat,o(]t ed.. paq 306t sipuonnovarc h ptutessone ot teaecon il sinbolo dedo ueqh Apastah"'I rqlabénte awisi pet enpo t assembtpa ùùet@ diqùesla scella.

l0 CREDo lN Dlo, padre onnipotente, / creato-re del cielo e della ierra; / e in Gesù Cristo.suo unico Figlio. nostro Signore (Atle paro.te .,tt quale lu concepito__. da Mate Ve!qine.,ttrlt st tnchtnano) il quale tu concèpiro di sp,ri-to Santo. / nacque ala illaria Vèrqine. / oatisotto Ponzio Pilato, /lu crocifisso; morì e lusepolto;/ drscese aqh inferi, / il teizo qiorhorisuscitò da morte;7 satì atcieto, / sieàe a adestra di Dio Padre onnipotente; / dj là verraa giudicare i vivi é i mo4i. / Crèdo nelto SDiri-to Santo, /iasanta Chiesacanolica. /la coiru-niohe dei santi, / la remissione dei peccati, /la risuÌrezione dèlla carne, / la vità ete.na.Amen.

C - Fratelli e sorel'e, con I umittà di chiaccoolie'a Parola di Dio per farla fruttificare, chiedia-moal Padre la conversionè der cuore e la disDoni-biltà verso ifiatelli in necessita.Lettore - Preghiamo con fiducia è diciamo:Assemblea . Ascolta la nostra preghiera, Signore.

III DOMENICA 43

1. Per ra Chiesa. perche continu, a ieqqere icambiamenti del nosho tempo alla lut-e delVanqelo, nella federta a[a parota di Dioche illu-mina e salva, preghiamo:2. Per icnsùani, perché riconoscano le ioro rra-gililà e le loro mancanzè e sappiano coqliere isegn, della pazienza divina che ottre a tuttiiloo-no dèlla salvezza, preghiamo:3. Per le lamiglie. perché non sitemino alle pa-roleché creano divisione, macoltivino momen-tididialogoèdicomprensione, perunavitase,rena, preghiamoì4. Per icatecumeni, che sipreparano a flceve.re r sacramenti. perché si aprano alla oraziadella conve.sione e dell'adesione a Cristò. pre-

à. Per quesla comunila parrocchiale, percnesappia accogliere le proposte deltemdo qud-resrmale. indicate dalla chresa, oer un verocammino di fede, di speranza e dicarità, ore-ghiamo:I ntenziani della canunità locale.C - Dio granoe e misericordioso, sostieni conla forza della tua grazia rl nostro camminoquaresimale per essere deqnidi oiunqere al-la Pasqua di Flisurrezione.-Per C-risto-noslro

C - Per questo sacrifrcio di riconciliazione oer-dona. o Padre. i noski debhi e oonaci la fòrzadi perdonare ai nostri fratèlli. per Cfisto nosho

Signore.

SULLE OFIÈRTE

Siqno.e.

Signore.

A - Amen.

A - Amen.

A - Amen.

rs,suqg4ree, pF.szio oio_aEs aa n: L. pnrù2a dé osoù;ro Me6salo ed.,paq.321).

ANT|[0NAALtA C0MUNIONE - nss n6n y; 666-vertirete, perirete», dice il Signore.

(Lc 13,5)Pausa di ingeziamento alla Camuniohe.DOPO I.A COMUNIONE ,N DEdC - O Dio. che ci nutrr ,n questa vita con rl panedelc.elo. pegno delÌa tua qloria, la' che manrte-stiamo nelle nostre opereìa reàttà presente netsacramenlo che celebria,no. Per C sto nostro

PBOPOSTE PEB I CANfti da Repedotionazo-nale. Can per ta Ltutgia, Et.eD,C;:Cei 2009. hrz/o: Attende, Domine (78): Puriticami, o Siqnore\9261. Satno responsoriale l,toduro: [I. p. Èrrro,-di: Birorne,lo: Spero netSignore (336). processro-ne ofledoriale: Ouante sele nel mio èuore (376),Comrnlone'Se tu mi accogti {96)i Dono di qra-zia (821. Congedo:Od ogni tuogo, o Dio (2761.

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cli animali nela Bibbie / 20 Fine

VOLPE:astuta predatrice

f A volpp (in pbrairo sfl al\in gcco drcpar) eruLl ànticàmente molio diftusa in Palestina. ollreaÌ]a iolpe, il termine ebraico può designàr€ ànchelo sciacallo. che è simile nell'aspetto este ore.

È preseniata come predatdc€ di animali do e-stici, t€mibile per lasua àggressività (Ne 3,35). Se-

condo la iradizione lavolpe viYera neÌÌe vici-nanze di Gerùsa-ìenme (Lam 5,18).

Tra Ìe gesta eroichedel giudice Sansone,ai nÀFA deìì'ineendiodei campi di grano deifilistei, che il proderealizzò liberando 300volpi che àvelaÌo lega-te alla coda delle liac-coÌe accese (Gdc15,r,5).

Nel poema del Can'tico l'immagine figula-ta delle "volpi

piccoÌine che guastano le vi-gne in fiore, (Ci2,16) allude alla con-dizione interiore del'le ragzz ze ehe deside-rano essere lilreraie

dai ìoro spasimanti. Gesù ha utilizzaio il simboli'smo collegato alla volpe in due contesii: per de-s.rivcre la sua missione peregrinanl,e scrua possibiÌità di una casa ddove posare il capo, (Mt 8,20;L. 9,58) e per segnalare I astuzia perversà p vio-lenta di Erode Artipa (Lc 13,32).

Gilseple De lirgilio, àirirsr!

'YoW iu'rsb'a2lona ùAWd, Rrurioaj 2014.

APOSIOLAIO DEI.IA PREGHIERA

Intenziaù: Mnl,lt

Universole; Perché le lamiglie in difficoltà fice'vano i neLessari sosieqni e i blmbrni Dossano cre.s"ere sani. sereni Pei l'Evongelizzàzione: Per..hé i rriqllani discriminari o peNcguirari a mou\odella loro fede dmangano forti e l€d€li al Vangelo,grarie allin.essènre preghiera di rul,h ia Chiesa.Dei yes.oÙ; Perché i nissionari della i,lisericor.dia siano accolti da ru'r I come seqno della soÌleci-rudine materna delÌa Chi€sa. Moriond. Perchel\,laria, la vcrgine dèll Annunciazione, ci àiuii a ro-noscerc e a compicre con animo generoso la !olon.tà del Signore.

LA DoMEMea. Pèiod.o r Èbs n. 1

.kors§ E?Em o'ass a c3 3n.a. An6iiisrEro€a@[email protected]).F d ébòoenéiù@srpaÈ , jN

20 tò

@Quanto seì grand,e, Signore, nel,l'arùore 1)ersa

cololo che ri t6mona. Con tdua l'anina bmedicoil t.to sarlla no eperl ttiibnafiri chemihoiconaessi" Mi ha,i pafi,o1ùrto e gaarito, circando.nda-m;i d.i hontà e ùi m:i-seti.conlid.

III SBMMANA DI QUABESIMA(29 febìl. - 5 ]lnzx7a) LiturEk dclle ore: III sebbrumt

29 t L'Ànime mia ha sete di Dio, del Dio viyente. Co-me è .lifficile il rapporto di Dio con l'uomo! La sua pr€'cenza rnvislb,le cr sfuggp; qupua visibile ci irrin per isuoi limiti. A Nazaret, Gesù ne fa l'ama.ra esp€derìzanella scia degli antichi plofeti,. S. lhrio, papu; S.ofljaido 2Be 1,1-i6; Sal 41,2-8;42,34;Lc 4,24-30-

I Il Ricordati, SignoE, deUe t[À niseficoldiÀ. Resiconsap€yoli deÌ nosho debito insolvibiie verso il Paòqche nenà sua misericordia ci ha condonàto tutto, nonha più seruo quantific r là misurà deì nosho perdonove$o il nosho ftniello.,t -tr'rlia, III; S. Allino; B. (,t'i.stofaro da Mi,la,no. Dn 3,25.34-43; Sat 24,4-9; Mt18,21-36.

2 u Celebra il Sigtrore, Geru§alemme. Il rapportotrà I'Antico e il Nuovo Testamento deve esserc inter-pretàto non come una rottulà, na come nno sviluppodall impederto verso ta sua perfezione. La giusl,iziasi hasforma da servile in filì,zle. 3. lroorlk; B. CerLoBono; S. Angela d,ella Croce. Dt 4,1.5-9; Sal147,12-13.15.16.19-20; Mt 5,i7-19.

3 G Ascoltat€ oggi la voce del Signor€: non induite illostro qroÉ, Il demonio non ha pi) potere sull'uo]no,perché è ormai presente Gesì), più forte di Ìui, ch€ loha vinto e ha instaurato il regno di Dio. Guài a coluiche non si mefie dalla suà paÙlr. Ss. ludrino c /,slirio;S. Clrwqondq B. Ilmacen?a da Bqzo. Get 7,23-28],Sa\94,1-2.F9; Lc 11,14-23.

Ricorda: Venerdì 3 e Sabato 4 marzo: "24 ore per ilSlgnorc", con k celabtl,zi,onÉ penitenzinlz e San, Pia-trc npl pomrabgio di V"nprdl4 nntzo. lai.zialiùd glapromossa dn Papo, Fro,Mesco: "Dio di penLsna sem-pre, ott si sto,ME d,i pddo are. E mi noa dabliamosto,ruo,rci di o,ndo,ra a chi,ed,ùe peflùnb,.4 v Io sono il Signore, tuo Dio: Às.olta la oià !oce.*Non c'è a.ìtro comandanento più $ande di questi,.Se nella risposta alla donandà $, plimo comanalarììen-to, Cesì) associa il secondo, significà che l'amore di Dioe del prossimo sono mgepambili oa loro. ,t Cag'r?im;B. bnberlo di So,rai,a; S. Oial)atm'i A. Faritw- Os14,2-10; Sat 80, &11.14.17;Mc 12,28b'34.

5 s Voglio I'anore e non il sacriffcio, L ossen"nza daDane nosra della wlonl,à di Dio dew esserc noli\o diiinsaziamento per aveme ricewra l,Àpossibiii11 e nonmorivo per ronfrontarci con le inadempienze degli al-{ ri e ppr d ispr€zzarlL ,t lpo, lo; S. Adria no di Ce"tarua;.q virJdrto. 06 6,1-6;Sat 50,1-2.1&2r;Lc 18,9-14.

16D IV DomèLiia ùi ouoresù a/C (5. Vitktrino) Cs5,9a.lGl2; SÀl 33,:-7; 2cor 5,1;-21; L. I5,l-3.1l-321.

Tùcìlio Silmùe, oE