Convegno Omeopatia medicina della complessità · Verona 26 ottobre 2011 “Trilogia Omeopatica”...

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Verona 26 ottobre 2011 Convegno Omeopatia medicina della complessità dell’uomo e del vivente Verona 26.10.2011 Modelli di patologie croniche come perturbazioni Sistemiche e dinamiche della forza vitale Prof. Paolo Bellavite e collaboratori © P. Bellavite, Università di Verona

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Verona 26 ottobre 2011

Convegno

Omeopatia medicina della complessità

dell’uomo e del vivente

Verona 26.10.2011

Modelli di patologie croniche come perturbazioni

Sistemiche e dinamiche della forza vitale

Prof. Paolo Bellavite e collaboratori

© P. Bellavite, Università di Verona

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“L'uomo è al tempo stesso

complessità e semplicità, unità e

molteplicità.

Ogni individuo è una storia diversa

da tutte le altre.

È un aspetto unico nell'universo.”

Alexis Carrel Le ròle futur de la médecine.

Plon, Paris vol.1, 1945

© P. Bellavite, Università di Verona

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“Trilogia Omeopatica” (P. Bellavite e collaboratori 1992)

Proposta di integrazione dell’omeopatia

nelle scienze della complessità (sistemi dinamici non lineari)

• 1. Omeo-dinamica = l’energia vitale

• 2. Omeo-patologia = le perturbazioni e i difetti dell’energia

vitale

• 3. Omeo-terapia = la terapia più razionale per l’omeo-

patologia

• Il Medico Omeopata (3 fascicoli nel 2004)

• ECAM Journal 2007

• www.paolobellavite.it © P. Bellavite, Università di Verona

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La Complessità in Medicina

INDICE

1. UNA PROSPETTIVA STORICA E

ANTROPOLOGICA

2. OMEODINAMICA E “ENERGIA

VITALE”

3. BIOLOGIA E INFORMAZIONE

4. CONNETTIVO E

INFIAMMAZIONE

5. SISTEMI DINAMICI, CAOS E

FRATTALI

6. MODELLI DI RETI DINAMICHE

7. LA COMPLESSITÀ DELLE

MALATTIE

8. COMPLESSITÀ E MEDICINA

INTEGRATA

© P. Bellavite, Università di Verona

Tecniche Nuove (Milano) 2009

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DINAMICHE GENERALI DELLE MALATTIE NELLO SPAZIO

DELL’ENERGIA

Sp

esa

en

erg

etica

, sin

tom

i

Serie di stati possibili, evoluzione dinamica

Malattia cronica

(attrattore patologico)*

Nuovo stato di salute

(attrattore fisiologico)

C

A

B E

D

C

A

B E

D

C

A

B E

D

A

*

S

* Reazione

omeodinamica

di rete locale

e sistemica (S)

*

A

E

D

A

C

B

S

F

© P. Bellavite, Università di Verona

C

A

B E

D

*

S

Sano

STORIA

PATOBIOGRAFICA

Biforcazione

*NB: anche le malattie

acute hanno una

componente cronica

nella eziopatogenesi

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MALATTIA COME FENOMENO DINAMICO NELLO SPAZIO DELL’ENERGIA S

pesa e

nerg

etica, sin

tom

i

Serie di stati possibili

Patologia

individuale

Individualità genetica

ed epigenetica

“Biotipo”

“Costituzione”

“Miasma”

Attrattore patologico

Attrattore fisiologico

© P. Bellavite, Università di Verona

C

A

B E

D

*

C

A

B E

D

* C

A

B E

D

*

A

E

D

A

C

B

S

F

A

E

D

A

C

B

S

F

A

E

D

A

C

B

S

F

A

E

D

A

C

B

S

Stati lontani

dall’equilibrio (“malattia” acuta)

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MODELLO CONCETTUALE DEI POSSIBILI APPROCCI TERAPEUTICI IN UNA MALATTIA CRONICA S

pe

sa

en

erg

etica

, sin

tom

i

Serie di stati possibili

A

E

D

A

C

B

S

F

Malattia cronica

(attrattore patologico)

(Hyland and Lewith, Oscillatory effects

in a homeopathic clinical trial

Homeopathy 91: 145-149, 2002):

Some networks can become “stuck”

in semi-stable states. These semi-

stable states can be referred as local

minima, or as attractors.

Asthma (and many other chronic

diseases) can be treated as “stuck”

states of a network: the underlying

pathology remains because the network

is unable, by itself, to achieve the

effective regulatory competence.

Although the consequences of

being “stuck” in a state of

dysregulation can be treated (e.g.

treating asthmatic with inhaled

steroids), the underlying pathology

remains and the disease becomes

chronic, therefore conventional

treatment is suppressive rather than

curative.

“La forza vitale è incapace di esercitare la ragione se

lasciata a sé stessa, perché poggia unicamente sulle leggi

organiche del corpo, agendo solo in conseguenza di esse,

senza ragione e senza scelta deliberata”

(Organon, 5 ed., par. 30)

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MODELLO CONCETTUALE DELL’ATTRATTORE PATOLOGICO IN UNA MALATTIA CRONICA S

pe

sa

en

erg

etica

, sin

tom

i

Serie di stati possibili

Malattia cronica

(attrattore patologico)

(Hyland and Lewith,

Oscillatory

effects in a homeopathic

clinical trial Homeopathy 91:

145-149, 2002):

Although network can be

shifted from these “stuck”

states, doing so requires

additional energy.

To treat the network, it is

necessary to find a way of

disturbing it in some way that

will re-set its “thermostat” and

allow it to become “unstuck”.

A

E

D

A

C

B

x

F

© P. Bellavite, Università di Verona

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TERAPIA DI REGOLAZIONE DEL NETWORK: OMEO-TERAPIA S

pe

sa

en

erg

etica

, sin

tom

i

Serie di stati possibili

Malattia cronica

(attrattore patologico)

Nuovo stato di salute

(attrattore fisiologico)

C

A

B E

D

C

A

B E

D

Medicina

xy

C

A

B E

D

A

*

S

* Reazione

omeodinamica

di rete locale

e sistemica (s)

A

E

D

A

C

B

S

F

Guarigione come

processo di auto-

organizzazione

della rete

© P. Bellavite, Università di Verona

C

A

B E

D

*

S

Sano

Medicina

xy AZIONE

PRIMARIA

AZIONE

SECONDARIA

(1)

AZIONE

SECONDARIA

(2)

“Se in un caso di malattia cronica si dà una medicina la cui azione primaria diretta corrisponde alla

malattia, l’azione secondaria indiretta è esattamente lo stato del corpo che si desidera ottenere...”

(C.F.S. Hahnemann Hufeland’s Journal 2, 381, 1796.)

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COME IDENTIFICARE IL MEDIICNALE ADATTO IN BASE ALLA AZIONE PRIMARIA

A

B E

D C

A A

B E

D C

MEDICINALE

SPERIMENTATO

“AZIONE PRIMARIA”

FATTORI PATOGENI

+DINAMICHE

ENDOGENE

A

B E

D C

A

“MALATTIA”

SINTOMO a

SINTOMO g

SINTOMO b SINTOMO a

SINTOMO g

SINTOMO b

Medicinale come “sonda” della complessità

A

B E

D C

A

© P. Bellavite, Università di Verona

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TERAPIA REGOLATIVA (“TREATING THE NETWORK”)

C

A

B E

D

Rilassamento

e guarigione

Reazione

omeodinamica

(locale e sistemica)

C

A

B E

D

A

C

A

B E

D

A

F F

Malattia

cronica

Attività,

secondaria alla

inattività di “B”

Attività,

secondaria alla

inattività di “B”

Desensibilizzazione

omologa

Attività di un nodo (“B”)

precedentemente (molto) attivo

Priming

eterologo

Sensibilità eterologhe (diverse)

x

*

C

A

B E

D

A

© P. Bellavite, Università di Verona

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C

A

B E

D

A

TERAPIA REGOLATIVA (“TREATING THE NETWORK”)

C

A

B E

D

Rilassamento

e guarigione

Reazione

omeodinamica

(locale e sistemica)

C

A

B E

D

A

C

A

B E

D

A

F F

Malattia

cronica

Attività,

secondaria alla

inattività di “B”

Attività,

secondaria alla

inattività di “B”

Medicinale

“simile”

D C

B

S

*

© P. Bellavite, Università di Verona

Desensibilizzazione

omologa

Attività di un nodo (“B”)

precedentemente (molto) attivo

Priming

eterologo

Sensibilità eterologhe (diverse)

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C

A

B E

D

A

C

A

B E

D

Reazione

omeodinamica

(locale e sistemica)

C

A

B E

D

A

C

A

B E

D

A

F F

Malattia

cronica

Desensibilizzazione

omologa

Attività di un nodo (“B”)

precedentemente (molto) attivo

Priming

eterologo

Sensibilità eterologhe (diverse)

1. Il “simile” :

induce

sintomi simili a quelli

di attività (B) nella fase precedente

di malattia

e ora scomparsi

2. Il “simile” :

induce

sintomi simili a quelli

di sensibilità (o indiretti)

eterologa (strani)

nella fase attuale

della malattia

Medicinale

“simile” S

4. Il “simile” :

Induce

sintomi simili a quelli

di reattività sistemica

“di fondo”, “storici”,

individuali, o

“costituzionali”

*

DINAMICHE DELLA RETE E SIMILITUDINE

OMEOPATICA -3

3. Il “simile” :

Induce

sintomi simili a quelli

di attività/inibizione

nella fase attuale

(sintomi local, acuti)

(inversione degli

effetti)

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CONCLUSIONI

1. Le scienze della complessità (autoorganizzazione, sistemi dinamici, reti)

descrive alcune proprietà-chiave delle malattie e soprattutto del processo di

cronicizzazione, visto come disordine della comunicazione e adattamento

patologico

2. La cronicità intesa come attrattore dinamico di una rete (“miasma”) unifica i

fattori genetici, epigenetici, microbiologici

3. Il modello consente di prevedere la azione del “Simile” come quell’intervento che

spinge la rete lontano dall’equilibrio nella direzione prossimale allo stato di

salute (con possibile ritorno dei sintomi)

4. Il modello di equivalenza euristica tra modificazione dei nodi della rete con

l’espressione esterna della malattia (segni e sintomi) rende razionale e

scientificamente solida la concezione di terapia regolativa basata sul simile di

Hahnemann

5. Il modello consente di prevedere alcune caratteristiche dei nodi/sintomi più

importanti per la scelta del “simile”:

sintomi di attività pregressi e ora scomparsi (o invertiti)

sintomi attuali di sensibilità (“indiretti”) eterologa (“strani”)

sintomi di regolazione sistemica di base (individuali o costituzionali)

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CONCLUSIONI

© P. Bellavite, Università di Verona

5. Il modello appartenendo al dominio della

complessità prevede che sia difficile trovare il

medicinale “simile”

6. E’ possibile che un rimedio sbagliato favorisca lo

spostamento verso attrattori più patologici

7. Il modello è talmente robusto che può funzionare

(con minori probabilità) anche con similitudine

parziale

8. E’ possibile che un domani si possa incorporare

anche la dinamizzazione ma per ora non ne

sappiamo abbastanza

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CONCLUSIONI

© P. Bellavite, Università di Verona

Post-scriptum:

Se vogliamo inserire l’omeopatia nella scienza moderna

(e viceversa) dobbiamo ABBANDONARE la teoria

della PSORA, SICOSI e SIFILIDE!!!!!

Secondo me non servono neppure agli omeopati e

rischiamo di perpetuare l’emarginazione di questo

affascinante campo di ricerca e di terapia