L’irriducibilità della retribuzione nelle aziende in crisi

Obiettivi di apprendimento

• Gli attuali scenari di crisi economica costringono le aziende ad un costante interrogativo sulle possibili forme di contenimento dei costi del lavoro.

• All’ interno delle misure perseguibili in questo senso, ricorrono senza dubbio gli strumenti della decontribuzione e della detassazione dei salari.

• Ad essi si affianca senz’ altro la considerazione delle forme di riduzione degli elementi della retribuzione, quale ulteriore forma di contenimento dei costi sostenuti.

• I convegni Unoformat, dopo aver fatto luce sui principi di garanzia del salario e sulla definizione della retribuzione e dei suoi elementi costitutivi, vogliono essere un’occasione di confronto circa le ipotesi, gli strumenti e le modalità di “aggressione” dei trattamenti retributivi, con particolare riferimento ai casi delle aziende in crisi.

La definizione di retribuzione e la sua determinazione

Per retribuzione si intende il corrispettivo della prestazione fornita dal lavoratore subordinato il quale, per principio costituzionale, “ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato e in ogni caso sufficiente a garantire a lui e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa” (art. 36 Cost.).

La retribuzione è determinata liberamente tra le parti, nel rispetto però di un limite minimo che la legge e la giurisprudenza, anche sulla base dell’art. 36 Cost., hanno individuato nei valori della paga base fissata dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.

I principi della retribuzione

CORRISPETTIVITÀ: il datore di lavoro retribuisce il lavoratore in cambio di effettiva prestazione.

OBBLIGATORIETÀ: costituiscono retribuzione solo le somme che il datore di lavoro è obbligato a pagare, e non quelle erogate a titolo di liberalità.

CONTINUITÀ: rientrano nella retribuzione solo quegli elementi che vengono corrisposti con una certa frequenza e regolarità.

IRRIDUCIBILITÀ: in caso di passaggio ad altre mansioni, il lavoratore conserva il diritto a mantenere inalterata la sua retribuzione (salvo le specifiche ipotesi oggetto della presente analisi).

Gli elementi della retribuzione

La retribuzione complessiva del lavoratore si compone di un coacervo di elementi stabiliti dalla legge, dai contratti collettivi ai vari livelli (accordi interconfederali, contratti di categoria, accordi integrativi territoriali, accordi aziendali), dall'accordo individuale fra datore di lavoro e lavoratore e, infine, di compensi erogati unilateralmente dal datore di lavoro.

• Elementi di base

– Minimo contrattuale

– Indennità di contingenza

– E.D.R.

– Scatti di anzianità

– Altri…

• Elementi accessori

– Superminimi

– Indennità specifiche

– Retribuzioni in natura e benefits

– Premi ed incentivi

– Altri…

I livelli contrattuali

6

Contratto Soggetti stipulantiAmbito di applicazione

Soggettivo Territoriale

Accordi interconfederaliConfederazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, a volte l’autorità statale

Settore economico

(Industria, Artigianato, Terziario, Agricoltura, Credito)

Nazionale

CCNLAssociazioni di categoria dei datori di lavoro e dei lavoratori

Settore attività produttiva Nazionale

Contrattazione decentrataOrganizzazioni provinciali dei datori di lavoro e dei lavoratori

Settore attività produttivaProvinciale

(o altro)

Contrattazione aziendaleDatore di lavoro e organizzazioni sindacali

Dipendenti dell’aziendaSingola azienda

Fringe benefits

Definizione:• Beni ceduti e servizi prestati a qualunque titolo nel periodo d’imposta, anche

a titolo liberale in relazione al rapporto di lavoro, compresi i beni ceduti e i servizi prestati al coniuge dal dipendente o ad altri familiari, o il diritto di ottenerli da terzi.

Criterio di determinazione:• Si applicano le disposizioni relative alla determinazione del valore normale

di beni e servizi contenuti nell’art. 9 del TUIR e cioè il prezzo o il corrispettivo mediamente praticato per i beni e i servizi della stessa specie o similari. Per la determinazione del valore si fa riferimento ai listini delle Camere di Commercio e alla tariffe professionali.

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