Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

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Piano di Tutela delle Acque: analisi della nuova D.G.R.V. n. 842/2012 - scadenze, soluzioni e casi pratici - Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative e il regime della delega nella Regione Veneto Dr. Serena Federico ARPAV DAP Treviso Dr. Serena Federico ARPAV DAP Treviso 13 luglio 2012 - Parco Scientifico VEGA - Via Delle Industrie 9, 30175 Venezia Aula formazione edificio Auriga

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Piano di Tutela delle Acque: analisi dellanuova D.G.R.V. n. 842/2012- scadenze, soluzioni e casi pratici - Dr. Serena Federico – ARPAV DAP Treviso13 luglio 2012 - Parco Scientifico VEGA - Via Delle Industrie 9,30175 Venezia Aula formazione edificio Auriga

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Piano di Tutela delle Acque: analisi della nuova D.G.R.V. n. 842/2012

- scadenze, soluzioni e casi pratici -

Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative e il regime della delega nella Regione Veneto

Dr. Serena Federico – ARPAV DAP TrevisoDr. Serena Federico – ARPAV DAP Treviso

13 luglio 2012 - Parco Scientifico VEGA - Via Delle Industrie 9, 30175 Venezia Aula formazione edificio Auriga

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PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE (PTA)

Il D.Lgs. N. 152/2006 (T.U.) individua, come Il D.Lgs. N. 152/2006 (T.U.) individua, come peraltro già in precedenza il D.Lgs. n. peraltro già in precedenza il D.Lgs. n. 152/1999, nel 152/1999, nel Piano di Tutela delle AcquePiano di Tutela delle Acque lo lo strumento del quale le Regioni debbono strumento del quale le Regioni debbono dotarsi per il raggiungimento e il dotarsi per il raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi di qualità mantenimento degli obiettivi di qualità mantenimento degli obiettivi di qualità mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione dei ambientale e per specifica destinazione dei corpi idrici regionali.corpi idrici regionali.

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PTA: REGIONE VENETOLaLa RegioneRegione Veneto,Veneto, aiai sensisensi deldel DD..LgsLgs..nn°°152152//19991999,, haha procedutoproceduto aa redigereredigere ededadottareadottare ilil PianoPiano didi TutelaTutela delledelle AcqueAcque conconDD..GG..RR..VV.. nn°°44534453//20042004,, integratointegratosuccessivamente,successivamente, aa seguitoseguito delledelle osservazioniosservazionipervenutepervenute dada parteparte didi diversidiversi soggettisoggetti ee delledellevariazionivariazioni normativenormative introdotteintrodotte dada DD..LgsLgs..variazionivariazioni normativenormative introdotteintrodotte dada DD..LgsLgs..nn°°152152//20062006,, concon DD..GG..RR..VV.. nn°°22672267 deldel2424//0707//20072007 (prorogata(prorogata successivamentesuccessivamente conconDD..GG..RR..VV.. nn°°42614261 deldel 3030//1212//20082008))..

ConCon DD..GG..RR..VV.. nn°°28842884 deldel 2929//0909//20092009 lalaRegioneRegione haha approvatoapprovato ulterioriulteriori normenorme didisalvaguardia,salvaguardia, finofino all’approvazioneall’approvazione finalefinale..

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PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE

OttobreOttobre 20072007:: presentatepresentate ulterioriulteriori osservazioniosservazioniallaalla versioneversione deldel PianoPiano didi luglioluglio 20072007..

MarzoMarzo 20082008:: presentatapresentata alal ConsiglioConsigliol’istruttorial’istruttoria didi talitali ultimeultime osservazioniosservazioni ee lalapropostaproposta didi alcunealcune lievilievi modifichemodifiche allealle NormeNormepropostaproposta didi alcunealcune lievilievi modifichemodifiche allealle NormeNormetecnichetecniche inin funzionefunzione didi talitali osservazioniosservazioni ee ininfunzionefunzione deldel decretodecreto nn.. 44//20082008..

NovembreNovembre 20092009:: approvazioneapprovazione dada partepartedeldel ConsiglioConsiglio RegionaleRegionale conconprovvedimentoprovvedimento DCRDCR nn.. 107107 deldel 55//1111//20092009

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PTA: REGIONE VENETOIl Piano di Tutela delle Acque è stato Il Piano di Tutela delle Acque è stato definitivamente approvato dalla Regione definitivamente approvato dalla Regione Veneto con:Veneto con:

Deliberazione del Consiglio Regionale n. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5 novembre 2009107 del 5 novembre 2009107 del 5 novembre 2009107 del 5 novembre 2009

DGRV n. 80 del 27 gennaio 2011 “linee DGRV n. 80 del 27 gennaio 2011 “linee guida applicative del PTA”.guida applicative del PTA”.

DGRV N. 578 del 10 maggio 2011DGRV N. 578 del 10 maggio 2011

DGRV N. 842/2012 del 15 maggio 2012DGRV N. 842/2012 del 15 maggio 2012

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Argomenti trattatiArgomenti trattati

�� ControlloControllo

�� AutocontrolloAutocontrollo

�� Delega al controlloDelega al controllo�� Delega al controlloDelega al controllo

�� Art. 26 PTAArt. 26 PTA

�� DGRV n. 578 del 10 maggio 2011DGRV n. 578 del 10 maggio 2011

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Raccomandazione n. 331 del 04/Raccomandazione n. 331 del 04/0404/2001/2001

�� le attività di "ispezione ambientale" le attività di "ispezione ambientale" comprendono, ove necessario:comprendono, ove necessario:

�� a) il controllo e la promozione della a) il controllo e la promozione della conformità degli impianti controllati alle conformità degli impianti controllati alle prescrizioni ambientali pertinenti stabilite prescrizioni ambientali pertinenti stabilite prescrizioni ambientali pertinenti stabilite prescrizioni ambientali pertinenti stabilite dalla normativa comunitaria quale recepita dalla normativa comunitaria quale recepita nella normativa nazionale o applicata nella normativa nazionale o applicata nell'ordinamento giuridico nazionale (in nell'ordinamento giuridico nazionale (in seguito denominati "prescrizioni del diritto seguito denominati "prescrizioni del diritto comunitario");comunitario");

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Raccomandazione n. 331 del 04/Raccomandazione n. 331 del 04/0404/2001/2001

�� b) il monitoraggio dell'impatto degli b) il monitoraggio dell'impatto degli impianti controllati sull'ambiente per impianti controllati sull'ambiente per determinare la necessità di un'ispezione determinare la necessità di un'ispezione complementare o di un controllo in complementare o di un controllo in materia di applicazione (incluso il rilascio, materia di applicazione (incluso il rilascio, la modifica o la revoca delle la modifica o la revoca delle la modifica o la revoca delle la modifica o la revoca delle autorizzazioni, dei permessi o delle autorizzazioni, dei permessi o delle licenze) al fine di garantire la conformità licenze) al fine di garantire la conformità alle prescrizioni del diritto comunitario;alle prescrizioni del diritto comunitario;

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Raccomandazione n. 331 del 04/Raccomandazione n. 331 del 04/0404/2001/2001le attività necessarie :le attività necessarie :

�� visite in sito, visite in sito,

�� controllo del rispetto degli standard di qualità ambientale, controllo del rispetto degli standard di qualità ambientale,

�� esame delle dichiarazioni e delle relazioni di esame delle dichiarazioni e delle relazioni di auditauditambientale, ambientale,

�� esame e verifica delle attività di monitoraggio effettuate esame e verifica delle attività di monitoraggio effettuate direttamente dai gestori degli impianti controllati o per loro direttamente dai gestori degli impianti controllati o per loro direttamente dai gestori degli impianti controllati o per loro direttamente dai gestori degli impianti controllati o per loro conto, conto,

�� valutazione delle attività ed operazioni effettuate presso gli valutazione delle attività ed operazioni effettuate presso gli impianti controllati, impianti controllati,

�� controllo dello stabilimento e delle pertinenti attrezzature controllo dello stabilimento e delle pertinenti attrezzature (compresa l'idoneità della manutenzione) e (compresa l'idoneità della manutenzione) e dell'adeguatezza della gestione ambientale nel sito, dell'adeguatezza della gestione ambientale nel sito,

�� controllo dei pertinenti registri tenuti dai gestori degli controllo dei pertinenti registri tenuti dai gestori degli impianti controllati." impianti controllati."

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L’attività di controlloL’attività di controllo

��per per attività di controlloattività di controllo si intende si intende l'azione svolta a supporto di un l'azione svolta a supporto di un comando di diverso genere e natura comando di diverso genere e natura allo scopo di recuperare allo scopo di recuperare allo scopo di recuperare allo scopo di recuperare l'informazione necessaria a l'informazione necessaria a conoscere la sua effettiva conoscere la sua effettiva applicazione nel caso concreto.applicazione nel caso concreto.

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L’attività di controlloL’attività di controllo

L’attività di controllo non è di L’attività di controllo non è di per se per se autoreferenziata ma autoreferenziata ma trova origine e mandatotrova origine e mandato dalla dalla trova origine e mandatotrova origine e mandato dalla dalla necessità di conoscere le necessità di conoscere le conseguenze che può produrre conseguenze che può produrre nell’ambiente di un determinato nell’ambiente di un determinato comportamento.comportamento.

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La catena di regolazione della UE

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Effettuare una ispezioneEffettuare una ispezione

Quindi quando si parla di ispezioni Quindi quando si parla di ispezioni ambientali viene intesa l’azione dell’ ambientali viene intesa l’azione dell’ “osservare”“osservare” e non anche quella del e non anche quella del “misurare”.“misurare”.“misurare”.“misurare”.

Misurare è un’azione diversa che Misurare è un’azione diversa che comporta la comparazione, la comporta la comparazione, la quantificazione, di una grandezza quantificazione, di una grandezza fisica, di un parametro, ossia il fisica, di un parametro, ossia il confronto con un modello, lo confronto con un modello, lo “standard”. “standard”.

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Misurare� Misurare è l'assegnazione di un intervallo di

valori ad una particolare proprietà fisica(chiamata anche misurando).

� In ambito metrologico, il termine precisione � In ambito metrologico, il termine precisione tende ad essere sostituito da un insieme di parametri metrologici che definiscono meglio le varie caratteristiche della misura (incertezza, ripetibilità, accuratezza, ecc...).

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Il controlloIl controllo�� Per Per controllo controllo si intende l'insieme delle si intende l'insieme delle

azioni volte a dimostrare la sussistenza di azioni volte a dimostrare la sussistenza di requisiti che le leggi e i regolamenti requisiti che le leggi e i regolamenti stabiliscono. stabiliscono.

�� I controlli si eseguono con l'effettuazione I controlli si eseguono con l'effettuazione di di confronti e corrispondenze tra la confronti e corrispondenze tra la di di confronti e corrispondenze tra la confronti e corrispondenze tra la condizione teorica e quella osservatacondizione teorica e quella osservataoppure con l'esperimento di prove e oppure con l'esperimento di prove e misure nel tempo volti a rilevare uno o più misure nel tempo volti a rilevare uno o più parametri significativi per una matrice, parametri significativi per una matrice, processo, impianto, infrastruttura.processo, impianto, infrastruttura.

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Monitoraggio di conformità

�� Si intende il riferimento alle Si intende il riferimento alle misure misure delle condizioni di processo, delle delle condizioni di processo, delle emissioni di processo e delle emissioni di processo e delle immissioni nell'ambienteimmissioni nell'ambiente nonché al nonché al immissioni nell'ambienteimmissioni nell'ambiente nonché al nonché al resoconto dei risultati di queste misure resoconto dei risultati di queste misure per dimostrare la conformità rispetto a per dimostrare la conformità rispetto a limiti numerici specificati in leggi e limiti numerici specificati in leggi e regolamenti, autorizzazioni, ordini o regolamenti, autorizzazioni, ordini o ingiunzioni. ingiunzioni. (controllo tecnico)(controllo tecnico)

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Efficacia dei controlli

Una Una attività di controlloattività di controllo è è efficace efficace quando questa, con un compatibile quando questa, con un compatibile margine di incertezza, è in grado di margine di incertezza, è in grado di valutare il maggior numero dei valutare il maggior numero dei valutare il maggior numero dei valutare il maggior numero dei fattori di rischio o di pericolofattori di rischio o di pericolo che che sono oggetto di regolamentazione ed sono oggetto di regolamentazione ed esprimere un giudizio in merito.esprimere un giudizio in merito.

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Requisiti di carattere strutturale

�� Nella verifica di carattere strutturale si Nella verifica di carattere strutturale si sottintende una tutela dell'ambiente attuata sottintende una tutela dell'ambiente attuata attraverso l'installazione di dispositivi attraverso l'installazione di dispositivi comunque denominati, compresa la costruzione comunque denominati, compresa la costruzione stessa dell'impianto o infrastruttura se stessa dell'impianto o infrastruttura se stessa dell'impianto o infrastruttura se stessa dell'impianto o infrastruttura se progettata avendo presente anche questo fine. progettata avendo presente anche questo fine. Sono interventi di carattere "strutturale" perchè Sono interventi di carattere "strutturale" perchè destinati a durare nel tempo e rappresentati da destinati a durare nel tempo e rappresentati da una entità fisica, tangibile, e, in certa misura, una entità fisica, tangibile, e, in certa misura, autonoma. Si discute di requisiti autonoma. Si discute di requisiti strutturali strutturali nelle fasi di progettazione, costruzionenelle fasi di progettazione, costruzione e e installazione dell'impianto.installazione dell'impianto.

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Requisiti di carattere gestionale�� E’ l’insieme di tutte quelle indicazioni che E’ l’insieme di tutte quelle indicazioni che

l'esperienza o la conoscenza suggeriscono per l'esperienza o la conoscenza suggeriscono per mitigare i fenomeni di inquinamento mitigare i fenomeni di inquinamento ambientale attraverso la ambientale attraverso la migliore conduzione migliore conduzione di un impianto, processo, infrastruttura e la di un impianto, processo, infrastruttura e la sua manutenzione nel temposua manutenzione nel tempo. Spesso è . Spesso è sua manutenzione nel temposua manutenzione nel tempo. Spesso è . Spesso è difficile/possibile per chi effettua i controlli difficile/possibile per chi effettua i controlli concretizzare una verifica poiché stiamo concretizzare una verifica poiché stiamo parlando di comportamenti, di prassi, di parlando di comportamenti, di prassi, di attenzioni, situazioni che non possono essere attenzioni, situazioni che non possono essere misurati se non attraverso metodi indiretti che misurati se non attraverso metodi indiretti che tuttavia consegnano risultati afflitti da tuttavia consegnano risultati afflitti da interrogativi. interrogativi.

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Standard�� standard strutturalestandard strutturale: è l'insieme delle : è l'insieme delle

condizioni stabilite da norme o regole condizioni stabilite da norme o regole tecniche o costituite con l'esperienza che tecniche o costituite con l'esperienza che garantiscono, con ragionevole certezza, la garantiscono, con ragionevole certezza, la sussistenza dei requisiti. sussistenza dei requisiti. E' certo, concreto, E' certo, concreto, misurabile.misurabile.misurabile.misurabile.

�� standard gestionalestandard gestionale: è l'insieme delle : è l'insieme delle condizioni stabilite da norme o regole condizioni stabilite da norme o regole tecniche o costituite con l'esperienza che tecniche o costituite con l'esperienza che garantiscono, con ragionevole certezza, il garantiscono, con ragionevole certezza, il mantenimento dei requisiti. mantenimento dei requisiti. E' astratto, E' astratto, spesso non misurabile.spesso non misurabile.

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Obbiettivi ed efficacia dei controlliObbiettivi ed efficacia dei controlli�� I controlli I controlli diventano efficaci quando vanno a diventano efficaci quando vanno a

costituire parte integrante di un complesso di costituire parte integrante di un complesso di azioni propositive e impositiveazioni propositive e impositive che le che le Istituzioni portano a compimento. Istituzioni portano a compimento.

�� I controlli che consegnano informazioni, dati I controlli che consegnano informazioni, dati e suggerimenti riscuotono successi quando e suggerimenti riscuotono successi quando e suggerimenti riscuotono successi quando e suggerimenti riscuotono successi quando sono utilizzati per correggere e miglioraresono utilizzati per correggere e migliorare..

�� Un'analisi delle cause e un'elaborazione delle Un'analisi delle cause e un'elaborazione delle conseguenze dà il quadro delle direzioni conseguenze dà il quadro delle direzioni possibili e stimola la discussione oltre che le possibili e stimola la discussione oltre che le scelte.scelte.

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Obbiettivi ed efficacia dei controlli

�� Le ispezioni costituiscono un deterrente Le ispezioni costituiscono un deterrente solo se sono sorrette da un solo se sono sorrette da un mandato mandato autorevoleautorevole; tuttavia questo mandato può ; tuttavia questo mandato può rappresentare un valore aggiunto solo se rappresentare un valore aggiunto solo se l'autorevolezza viene conquistata sul l'autorevolezza viene conquistata sul l'autorevolezza viene conquistata sul l'autorevolezza viene conquistata sul campo con il sapere, il saper fare e il campo con il sapere, il saper fare e il saper dialogare.saper dialogare.

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Le ispezioni ambientali possono essere

��aa) ) attività ordinarieattività ordinarie, ovvero effettuate come , ovvero effettuate come parte di un programma di ispezioni;parte di un programma di ispezioni;

�� b) b) attività straordinarieattività straordinarie, ovvero effettuate a , ovvero effettuate a seguito di reclami, in occasione del rilascio, seguito di reclami, in occasione del rilascio, seguito di reclami, in occasione del rilascio, seguito di reclami, in occasione del rilascio, del rinnovo o della modifica di del rinnovo o della modifica di un'autorizzazione, di un permesso o di una un'autorizzazione, di un permesso o di una licenza o nell'ambito di indagini relative ad licenza o nell'ambito di indagini relative ad incidenti gravi, inconvenienti e incidenti gravi, inconvenienti e inadempienze.inadempienze.

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Il controllo integrato

L’approccioL’approccio cheche l’Agenzial’Agenzia intendeintende utilizzareutilizzareèè quelloquello didi unun controllocontrollo integratointegrato,, cioècioè ununcontrollocontrollo cheche nonnon mirimiri aa verificareverificare solosolo ununaspettoaspetto (ad(ad esempioesempio analitico)analitico) mama siasia iningradogrado didi raccogliereraccogliere tuttitutti ii datidati ee lelegradogrado didi raccogliereraccogliere tuttitutti ii datidati ee leleinformazioniinformazioni cheche possonopossono essereessere“diagnostici”“diagnostici” perper conoscereconoscere ilil funzionamentofunzionamentodeidei depuratoridepuratori ee stabilirestabilire quindiquindi lele situazionisituazionicheche dannodanno maggiorimaggiori oo minoriminori garanziegaranzie didifunzionarefunzionare aa normanorma didi leggelegge

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Modalità di controllo: i PCFP

SonoSono statestate fattefatte alcunealcune distinzionidistinzioni fondamentalifondamentaliperper distingueredistinguere ilil campocampo didi applicazioneapplicazione deidei diversidiversicontrollicontrolli::

-- classeclasse didi potenzialitàpotenzialità deglidegli impiantiimpianti (allegato(allegato55 DD..LgsLgs.. 152152//19991999 ee 152152//20062006));;

-- tipotipo didi rifiutorifiuto trattatotrattato (in(in casocaso didi trattamentotrattamentocontoconto terziterzi;; rifiutirifiuti specialispeciali nonnon pericolosi,pericolosi, rifiutirifiuticontoconto terziterzi;; rifiutirifiuti specialispeciali nonnon pericolosi,pericolosi, rifiutirifiutispecialispeciali pericolosi)pericolosi);;

-- impiantoimpianto soggettosoggetto oo menomeno aa IPPCIPPC ((DD..LgsLgs.. NN..5959//20052005));;

-- fasefase operativaoperativa didi collaudocollaudo ee fasefase ordinariaordinaria;;

-- attivitàattività didi controllocontrollo senzasenza delegadelega (controllo(controlloeffettuatoeffettuato dada ARPAV)ARPAV) eded attivitàattività didi controllocontrollo concondelegadelega (autocontrollo(autocontrollo deldel gestore)gestore)..

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Modalità di controllo1.1.1.1.1.1.1.1. controllocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollo documentaledocumentaledocumentaledocumentaledocumentaledocumentaledocumentaledocumentale:: verificaverifica susu documentidocumenti ee

registri,registri, senzasenza effettuazioneeffettuazione didi misuremisure;;

2.2.2.2.2.2.2.2. controllocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollo tecnicotecnicotecnicotecnicotecnicotecnicotecnicotecnico:: verifica,verifica, tramitetramite sopralluogo,sopralluogo, deideirequisitirequisiti didi caratterecarattere strutturalestrutturale dellodello stabilimentostabilimento eedelledelle pertinentipertinenti attrezzatureattrezzature inin relazionerelazione alal rispettorispettodeglidegli standardstandard didi qualitàqualità ambientaleambientale;;

3.3.3.3.3.3.3.3. controllocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollo gestionalegestionalegestionalegestionalegestionalegestionalegestionalegestionale:: verificaverifica delledelle modalitàmodalità didigestionegestione dell’impianto,dell’impianto, comprensivacomprensiva deglidegliautocontrolliautocontrolli;;

4.4.4.4.4.4.4.4. controllocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollocontrollo analiticoanaliticoanaliticoanaliticoanaliticoanaliticoanaliticoanalitico:: monitoraggiomonitoraggio (diretto)(diretto)dell’impattodell’impatto deglidegli impiantiimpianti sull’ambientesull’ambiente aiai finifini didigarantiregarantire lala conformitàconformità allealle prescrizioniprescrizioni ambientaliambientalipertinentipertinenti..

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Strumenti utilizzati nel controlloStrumenti utilizzati nel controllo

1. Compilazione della check-list di controllo;2. Compilazione di una scheda sintetica

relativa alle conformità ed alle nonconformità riscontrate con la motivazionedella valutazione espressa;

3. compilazione verbale di sopralluogo e di3. compilazione verbale di sopralluogo e dicampionamento (se eseguito);

4. Campionamento allo scarico edeventualmente di altre matrici (rifiuti,fanghi) e successiva verifica analitica;

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Chi effettua ispezioni ambientaliChi effettua ispezioni ambientali

�� pubbliche autorità a livello nazionale, regionale pubbliche autorità a livello nazionale, regionale o locale…. (definiti autorità ispettive)..o locale…. (definiti autorità ispettive)..

Gli organismi di cui alla lettera a) possono, ai Gli organismi di cui alla lettera a) possono, ai sensi della rispettiva legislazione nazionale, sensi della rispettiva legislazione nazionale, sensi della rispettiva legislazione nazionale, sensi della rispettiva legislazione nazionale, delegare i compiti previsti dalla presente delegare i compiti previsti dalla presente raccomandazioneraccomandazione, sotto la loro autorità e , sotto la loro autorità e supervisione, a qualsiasi soggetto dotato di supervisione, a qualsiasi soggetto dotato di personalità giuridica ai sensi del diritto personalità giuridica ai sensi del diritto pubblico o privato, purché esso non abbia pubblico o privato, purché esso non abbia alcun interesse privato nel risultato delle alcun interesse privato nel risultato delle ispezioni che effettua.ispezioni che effettua.

Page 29: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Chi è il gestore di un impiantoChi è il gestore di un impianto

Il «gestore di un impianto controllato» Il «gestore di un impianto controllato» è è qualsiasi privato cittadino o soggetto qualsiasi privato cittadino o soggetto dotato di personalità giuridica che gestisce dotato di personalità giuridica che gestisce o controlla l'impianto controllatoo controlla l'impianto controllato o, ove ciò o, ove ciò sia previsto dalla legislazione nazionale, al sia previsto dalla legislazione nazionale, al sia previsto dalla legislazione nazionale, al sia previsto dalla legislazione nazionale, al quale è stato concesso per delega il potere quale è stato concesso per delega il potere decisionale economico sul funzionamento decisionale economico sul funzionamento tecnico dell'impianto controllato.tecnico dell'impianto controllato.

Page 30: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Autocontrollo e delega al controlloAutocontrollo e delega al controllo� Autocontrollo: verifiche che il gestore

dell’impianto effettua per suo conto o deve effettuare per legge al fine di rendere controllare l’efficienza o rendere più efficiente il processo;

Delega al controllo: attività svolta dal � Delega al controllo: attività svolta dal gestore dell’impianto in sostituzione/integrazione all’autorità di controllo qualora l’impianto e lo stesso operatore abbiano i requisiti specifici ed individuati;

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Impianti soggetti all’autocontrollo� Circolare regionale 35/1986

– Impianto: tutte le attrezzature e tecnologie semplici o complesse destinate ad impedire l’emissione nell’ambiente esterno di sostanze inquinanti ……

– ….Depurazione: ogni struttura tecnica che dia luogo, mediante applicazione di idonee luogo, mediante applicazione di idonee tecnologie, ad una riduzione del carico inquinante del liquame ad essa convogliato dai collettori fognari….

4.1 Classificazione: 1° categoria e 2° categoria (anche attività che depurano acque di scarico, scarichi, reflui in conto proprio)

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Circolare 35/1986�Quaderno di registrazione (allegato 4;

dati relativi ai controlli quotidiani –andamento e funzionalità);

�Registri di carico e scarico/formulari;

�Quaderni di manutenzione (valido per �Quaderni di manutenzione (valido per le apparecchiature in esercizio e di riserva – vanno annotate tutte le manutenzioni DCI 4.2.1977);

�Relazioni annuali (febbraio);

� Interruzione del funzionamento;

Page 33: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Deliberazioni della Giunta Regionale N. Deliberazioni della Giunta Regionale N. 578 del 10 maggio 2011578 del 10 maggio 2011

Bur n. 38 del 31/05/2011Bur n. 38 del 31/05/2011

Approvazione Approvazione linee guidalinee guida e convenzione per il e convenzione per il controllo degli scarichi degli impianti di controllo degli scarichi degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane e per la trattamento delle acque reflue urbane e per la trattamento delle acque reflue urbane e per la trattamento delle acque reflue urbane e per la delega ai Gestori del controllodelega ai Gestori del controllo sugli scarichi sugli scarichi degli impianti di trattamento delle acque degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane, a norma dell'allegato 5 alla reflue urbane, a norma dell'allegato 5 alla parte terza del decreto legislativo 3 aprile parte terza del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. e dell'art. 26 commi 6 e 2006, n. 152 e s.m.i. e dell'art. 26 commi 6 e 10 del Piano di Tutela delle Acque.10 del Piano di Tutela delle Acque.

Page 34: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Dove si parla di delegaDove si parla di delega

Punto 1.1., dell’Allegato 5, alla Parte Punto 1.1., dell’Allegato 5, alla Parte III, del D.lgs del 3 aprile 2006, n. III, del D.lgs del 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. e dell'art. 26 commi 6 e 152 e s.m.i. e dell'art. 26 commi 6 e 10 del Piano di Tutela delle Acque 10 del Piano di Tutela delle Acque 10 del Piano di Tutela delle Acque 10 del Piano di Tutela delle Acque PTAPTA

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PTA Art. 26 – Modalità di controllo degli scarichi di acque reflue urbane

- Campioni medi ponderati nelle 24 ore;- Obbligatorietà quaderno dove registrare gli autocontrolli;- Istallazione obbligatoria autocampionatore- Per i parametri BOD, COD, SST è ammesso, - Per i parametri BOD, COD, SST è ammesso, annualmente, un numero di superamenti in funzione del numero di campioni effettuati:

Campioni prelevatiCampioni prelevati Numero massimo di campioni non conformiNumero massimo di campioni non conformi

4-7 11

8-16 22

17-28 33

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Art. 26 – Modalità di controllo

Potenzialità impiantoPotenzialità impianto Numero campioniNumero campioni

Da S a 1.999 AE 2 campioni il primo anno e successivamente 1 2 campioni il primo anno e successivamente 1 campione ogni 2 anni purché lo scarico sia campione ogni 2 anni purché lo scarico sia conforme; se uno dei campioni non è conforme, conforme; se uno dei campioni non è conforme,

- Numero minimo annuo di campioni da effettuare dall’autorità di controllo (BOD, COD, SST, N tot e P tot):

conforme; se uno dei campioni non è conforme, conforme; se uno dei campioni non è conforme, nell’anno successivo deve essere prelevato 1 nell’anno successivo deve essere prelevato 1 campione.campione.

Da 2.000 a 9.999 AE 12 campioni il primo anno e 4 negli anni 12 campioni il primo anno e 4 negli anni successivi, purché lo scarico sia conforme; se successivi, purché lo scarico sia conforme; se uno dei campioni non è conforme, nell’anno uno dei campioni non è conforme, nell’anno successivo devono essere prelevati 12 campionisuccessivo devono essere prelevati 12 campioni

Da 10.000 a 49.999 AE 1212

Oltre 49.999 AE 2424

Page 37: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Art. 26 – Modalità di controllo- (comma 6) I controlli di cui al comma 5 (BOD, COD, SST, Ntot e P tot) possono essere delegati al gestore

dell’impianto qualora egli garantisca un sistema dirilevamento e di trasmissione dati all’autorità dicontrollo, ritenuto da essa idoneo. Le condizioni per lequali è ammissibile che i controlli di conformità sianodelegati al gestore sono fissate dalla Giunta regionaledelegati al gestore sono fissate dalla Giunta regionaleentro centottanta giorni dalla data di pubblicazionedella deliberazione di approvazione del Piano.- I gestori degli impianti devono assicurare unnumero sufficiente di autocontrolli (ovvero deiparametri della Tab.3, - sia in ingresso che in uscita)almeno pari a quello indicato al comma 5.

Page 38: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Art. 26 – Modalità di controllo-Qualora l’impianto di depurazione riceva anche acquereflue industriali, per i parametri diversi dal COD,BOD5, Solidi Sospesi Totali, Azoto totale e Fosforototale, l’autorità di controllo deve verificare il rispettodei limiti di emissione per gli inquinanti che glistabilimenti industriali scaricano in fognatura, con lafrequenza minima di controllo indicata nello schemafrequenza minima di controllo indicata nello schemache segue.

Potenzialità impiantoPotenzialità impianto Numero controlli all’annoNumero controlli all’anno

Da S a 9.999 AE 11

Da 10.000 a 49.999 AE 33

Oltre 49.999 AE 66

Page 39: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

DGRV 578/2011: Definizioni (art. 1)DGRV 578/2011: Definizioni (art. 1)

a) «a) «controlli»: le verifiche ufficiali controlli»: le verifiche ufficiali effettuate dal Dipartimento provinciale effettuate dal Dipartimento provinciale dell’ARPAV, in relazione dell’ARPAV, in relazione alla tipologia dei alla tipologia dei parametri ed al disposto degli specifici parametri ed al disposto degli specifici provvedimenti di autorizzazione provvedimenti di autorizzazione provvedimenti di autorizzazione provvedimenti di autorizzazione all’esercizio/scarico, che possono essere all’esercizio/scarico, che possono essere effettuate:effettuate:

1. ai fini della verifica di legge;1. ai fini della verifica di legge;

2. ai fini della verifica della qualità degli 2. ai fini della verifica della qualità degli autocontrolli effettuati dal gestore.autocontrolli effettuati dal gestore.

Page 40: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Definizioni (art. 1)Definizioni (art. 1)

b) «b) «controlli effettuati dal gestore»: i controlli effettuati dal gestore»: i campionamenti e le analisi per i parametri campionamenti e le analisi per i parametri di cui alle tabelle 1 e 2 di cui alle tabelle 1 e 2 dell’allegato 5 alla dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 3/04/2006, n. 152, parte terza del D.Lgs. 3/04/2006, n. 152, delegati al gestore ed effettuati in delegati al gestore ed effettuati in delegati al gestore ed effettuati in delegati al gestore ed effettuati in conformità al sistema di rilevamento e di conformità al sistema di rilevamento e di trasmissione dati ritenuto idoneo trasmissione dati ritenuto idoneo dall’autorità di controllo;dall’autorità di controllo;

Controlli delegatiControlli delegati

Page 41: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Definizioni (art. 1)Definizioni (art. 1)c) «c) «autocontrolli»: i controlli effettuati dal autocontrolli»: i controlli effettuati dal gestore sugli scarichi degli impianti di gestore sugli scarichi degli impianti di trattamento delle trattamento delle acque reflue urbane e sulle acque reflue urbane e sulle acque in entrata agli stessi, in numero almeno acque in entrata agli stessi, in numero almeno pari al numero minimo di campioni fissato pari al numero minimo di campioni fissato dall’allegato 5 alla parte terza del decreto dall’allegato 5 alla parte terza del decreto dall’allegato 5 alla parte terza del decreto dall’allegato 5 alla parte terza del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per i legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per i parametri di cui alle tabelle 1 e 2 dell’allegato parametri di cui alle tabelle 1 e 2 dell’allegato 5 stesso nonché per altri parametri quali quelli 5 stesso nonché per altri parametri quali quelli indicati dalla Circolare n. 35/1986, con le indicati dalla Circolare n. 35/1986, con le variazioni di cui al punto 7 delle presenti linee variazioni di cui al punto 7 delle presenti linee guida, o da altro provvedimento integrativo o guida, o da altro provvedimento integrativo o sostitutivo successivo. sostitutivo successivo. (autocontrolli)(autocontrolli)

Page 42: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Obiettivi delle presenti linee guidaObiettivi delle presenti linee guida

�� Attuare un sistema di controlli degli impianti di Attuare un sistema di controlli degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane efficace e trattamento delle acque reflue urbane efficace e rispondente al dettato del Decreto Legislativo 3 rispondente al dettato del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e all’art. 26 delle NTA del aprile 2006, n. 152 e all’art. 26 delle NTA del Piano di Tutela delle Acque, coinvolgendo Piano di Tutela delle Acque, coinvolgendo Piano di Tutela delle Acque, coinvolgendo Piano di Tutela delle Acque, coinvolgendo attivamente i gestori;attivamente i gestori;

�� definire le procedure e le modalità di:definire le procedure e le modalità di:

1. esecuzione dei piani di controllo e di 1. esecuzione dei piani di controllo e di autocontrollo mediante l’ottimale utilizzazione autocontrollo mediante l’ottimale utilizzazione delle risorse disponibili;delle risorse disponibili;

2. campionamento ed analisi, fissandone i 2. campionamento ed analisi, fissandone i requisiti minimi di qualità;requisiti minimi di qualità;

3. trasmissione dei dati ai vari livelli istituzionali;3. trasmissione dei dati ai vari livelli istituzionali;

Page 43: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Obiettivi delle presenti linee guidaObiettivi delle presenti linee guida

�� Arricchire il sistema di conoscenze sugli impianti Arricchire il sistema di conoscenze sugli impianti di depurazione delle acque reflue urbane al fine di depurazione delle acque reflue urbane al fine di:di:

1. supportare l’attività di rilascio e di rinnovo 1. supportare l’attività di rilascio e di rinnovo delle autorizzazioni all’esercizio/scarico;delle autorizzazioni all’esercizio/scarico;delle autorizzazioni all’esercizio/scarico;delle autorizzazioni all’esercizio/scarico;

2. programmare il piano annuale di 2. programmare il piano annuale di campionamento;campionamento;

3. valutare gli interventi per l’adeguamento delle 3. valutare gli interventi per l’adeguamento delle apparecchiature necessarie all’esecuzione dei apparecchiature necessarie all’esecuzione dei campionamenti;campionamenti;

stabilire i requisiti minimi per l’eventuale stabilire i requisiti minimi per l’eventuale delega dei controlli di legge ai gestori, per le delega dei controlli di legge ai gestori, per le tabelle 1 e 2 dell’allegato 5, parte terza, del tabelle 1 e 2 dell’allegato 5, parte terza, del D.Lgs. n. 152/2006.D.Lgs. n. 152/2006.

Page 44: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Autocontrolli art. 7Autocontrolli art. 7�� Controlli effettuati dal gestore che debbono Controlli effettuati dal gestore che debbono

riguardare i parametri delle Tabelle 1, 2 riguardare i parametri delle Tabelle 1, 2 dell’all. 5 del dell’all. 5 del D.lgsD.lgs 152/06 152/06 smismi ed i ed i parametri della Circolare regionale 35/1986 parametri della Circolare regionale 35/1986 o da altro provvedimento o dalla provincia o da altro provvedimento o dalla provincia …;…;…;…;

�� Il gestore deve utilizzare nei suoi Il gestore deve utilizzare nei suoi autocontrolli l’autocontrolli l’autocampionatoreautocampionatore le cui le cui caratteristiche sono indicate nell’Art. 4;caratteristiche sono indicate nell’Art. 4;

�� Possono essere previste modalità di Possono essere previste modalità di archiviazione dei dati particolari (SIRAV);archiviazione dei dati particolari (SIRAV);

Page 45: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Autocontrolli art. 7Autocontrolli art. 7

�� Parametri: la DGRV stabilisce variazioni Parametri: la DGRV stabilisce variazioni sia nei parametri da analizzare che nelle sia nei parametri da analizzare che nelle frequenze (1frequenze (1°° categoria ≥ 10.000 a.e.);categoria ≥ 10.000 a.e.);

–– Coliformi totali, Coliformi fecali e Coliformi totali, Coliformi fecali e –– Coliformi totali, Coliformi fecali e Coliformi totali, Coliformi fecali e streptococchi fecali sono sostituiti dal streptococchi fecali sono sostituiti dal parametro E. coli;parametro E. coli;

––Parametri da controllare Parametri da controllare settimanalmente Azoto e fosforo totale;settimanalmente Azoto e fosforo totale;

––Parametri bisettimanali Solidi sospesi in Parametri bisettimanali Solidi sospesi in vasca di ossidazione;vasca di ossidazione;

Page 46: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Autocontrolli art. 7Autocontrolli art. 7

�� Frequenze: per impianti con potenzialità ≥ Frequenze: per impianti con potenzialità ≥ 10.000 a.e. (12 campioni anno e 24 10.000 a.e. (12 campioni anno e 24 campioni anno) viene superata da quella campioni anno) viene superata da quella del quaderno 52 campioni/anno;del quaderno 52 campioni/anno;

�� Per impianti di potenzialità compresa tra Per impianti di potenzialità compresa tra 2.000 e 10.000 a.e. si applicano le 2.000 e 10.000 a.e. si applicano le disposizioni indicate dalla circolare disposizioni indicate dalla circolare regionale 35/86 riferite agli impianti di regionale 35/86 riferite agli impianti di potenzialità compresa tra 5.000 e 20.000 potenzialità compresa tra 5.000 e 20.000 a.e. effettuando gli autocontrolli anche per a.e. effettuando gli autocontrolli anche per i parametri Azoto e Fosforo totale con i parametri Azoto e Fosforo totale con frequenza mensile;frequenza mensile;

Page 47: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

ParametriPARAMETRO CIRCOLARE 35/86 DLGS 152/06 DGRV

578/2011

Potenzialità a.e. < 5.000 2.000 – 9.999 S – 1.999

T in, out Bisettimanale Bisettimanale

pH in , out Bisettimanale Bisettimanale

Aspetto in, out Bisettimanale Bisettimanale

Solidi sospesi, out Mensile Trimestrali Mensile

Solidi sedimentali in vasca di ossidazione Bisettimanale BisettimanaleSolidi sedimentali in vasca di ossidazione Bisettimanale Bisettimanale

Portata in, out

Fanghi di supero/ m3

Fanghi disidratati/ m3

P tot Trimestrali

N tot Trimestrali

BOD in, out Mensile Trimestrali Mensile

COD in, out Quindicinale Trimestrali Quindicinale

TKN in Quindicinale Quindicinale

N-NH4 out Quindicinale Quindicinale

Page 48: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

ParametriPARAMETRO CIRCOLARE 35/86 DLGS

152/06DGRV

578/2011

Potenzialità a.e. 5.000 – 20.000 2.000-9.999 2.000-9.999

T in, out Bisettimanale Bisettimanale

pH in , out Bisettimanale Bisettimanale

Aspetto in, out Bisettimanale Bisettimanale

Solidi sospesi, out Settimanale Trimestrali Settimanale

Solidi sedimentali in vasca di ossidazione Bisettimanale BisettimanaleSolidi sedimentali in vasca di ossidazione Bisettimanale Bisettimanale

Portata

Fanghi di supero/ m3

Fanghi disidratati/ m3

P tot Trimestrali Mensile

N tot Trimestrali Mensile

BOD in, out Settimanale Trimestrali Settimanale

COD in, out Settimanale Trimestrali Settimanale

TKN in Settimanale Settimanale

N-NH4 out Settimanale Settimanale

Page 49: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

PARAMETRO CIRCOLARE 35/86 DLGS 152/06

DGRV 578/2011

Potenzialità a.e. > 20.000 ≥ 10.000 a.e.

10.000 – 50.000

T min max Giornaliera Giornaliera

T in, out Giornaliera/Settimanale Giornaliera/Settimanale

pH in , out Giornaliera/Settimanale Giornaliera/Settimanale

Colore in, out Settimanale Settimanale

Odore in, out Settimanale Settimanale

Conducibilità in, out Giornaliera Giornaliera

Redox in, out Giornaliera Giornaliera

Solidi sospesi, out Bisettimanale Mensili Bisettimanale

Solidi sospesi in vasca ox Bisettimanale

Materiali grossolani in, out Settimanale Settimanale

Materiali sedimentabili in, out Settimanale Settimanale

Materiali in sospensione in, out Settimanale Settimanale

Portata istantanea Settimanale Settimanale

Portata media Settimanale Settimanale

Portata totale

Portata di punta

Portata di by pass

Portata media liquami depurati, out

Page 50: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

PARAMETRO CIRCOLARE 35/86 DLGS 152/06

DGRV 578/2011

Potenzialità a.e. > 20.000 ≥ 10.000 a.e.

10.000 – 50.000

Fanghi di supero/ m3

?/Settimanale ?/Settimanale

Fanghi disidratati/m3

?/Settimanale ?/Settimanale

P tot Mensili Settimanali

N tot Mensili Settimanali

BOD in, out ?/Settimanale Mensili Settimanale

COD in, out Bisettimanale/Settimanale Mensili Settimanale

TKN in/in, out Bisettimanale/Settimanale Settimanale

N-NH4 out/in, out Bisettimanale/Settimanale Settimanale

N-NO2 in, out Settimanale Settimanale

N-NO3 in, out Settimanale Settimanale

P-PO4 in, out Settimanale Settimanale

Sost. Oleose estraibili, out Settimanale Settimanale

Cloro residuo, out Settimanale Settimanale

Coliformi totali, out Settimanale

Coliformi fecali, out Settimanale

Streptococchi fecali, out Settimanale

E. coli Settimanale

Page 51: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

L’attività di controllo da parte L’attività di controllo da parte dell’autorità competentedell’autorità competente

��ARPAV in accordo con le Provincie ARPAV in accordo con le Provincie effettua i controlli analitici allo effettua i controlli analitici allo scarico secondo PTA e scarico secondo PTA e DlgsDlgs 152/06 152/06 oltre a controlli di tipo integrato oltre a controlli di tipo integrato oltre a controlli di tipo integrato oltre a controlli di tipo integrato (PCFP).(PCFP).

��Obbiettivo: verifica rispetto valori Obbiettivo: verifica rispetto valori limite emissione, nel caso di delega limite emissione, nel caso di delega accertare la qualità dei controlli.accertare la qualità dei controlli.

Page 52: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

L’attività di controllo da parte L’attività di controllo da parte dell’autorità competentedell’autorità competente

��ARPAV in caso di delega verifica.ARPAV in caso di delega verifica.

��La congruità del programma annuale di La congruità del programma annuale di controllo;controllo;

��L’idoneità dei sistemi di campionamento L’idoneità dei sistemi di campionamento ��L’idoneità dei sistemi di campionamento L’idoneità dei sistemi di campionamento e dei laboratori;e dei laboratori;

��L’effettiva trasmissione dei dati.L’effettiva trasmissione dei dati.

Page 53: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

L’attività di controllo da parte L’attività di controllo da parte dell’autorità competentedell’autorità competente

��La verifica della qualità dei dati del La verifica della qualità dei dati del gestore deve avvenire anche gestore deve avvenire anche attraverso il confronto con i controlli attraverso il confronto con i controlli effettuati da ARPAV (rimane effettuati da ARPAV (rimane effettuati da ARPAV (rimane effettuati da ARPAV (rimane l’autonomia decisionale di ARPAV l’autonomia decisionale di ARPAV nella scelta delle modalità di nella scelta delle modalità di campionamento in casi eccezionali)campionamento in casi eccezionali)

Page 54: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Requisiti per il campionamento e le analisiRequisiti per il campionamento e le analisi

�� L’L’autocampionatoreautocampionatore va posto all’uscita (o va posto all’uscita (o all’ingresso per il calcolo della percentuale di all’ingresso per il calcolo della percentuale di abbattimento) dell’impianto (> 10.000 abbattimento) dell’impianto (> 10.000 aeae.) .) deve essere autopulente, deve essere autopulente, autosvuotanteautosvuotante e e refrigerato; automatico, sigillabile, dotato di un refrigerato; automatico, sigillabile, dotato di un segnalatore di malfunzionamento, misuratore di segnalatore di malfunzionamento, misuratore di segnalatore di malfunzionamento, misuratore di segnalatore di malfunzionamento, misuratore di portata, consentire la sigillatura del condotto di portata, consentire la sigillatura del condotto di prelievo (sistemi che possono essere installati prelievo (sistemi che possono essere installati anche in impianti di potenzialità inferiore);anche in impianti di potenzialità inferiore);

�� Convenzioni con gestore per le nuove Convenzioni con gestore per le nuove installazioni, per la sigillatura, l’estrazione del installazioni, per la sigillatura, l’estrazione del campione, la disponibilità campione, la disponibilità dell’dell’autocampionatoreautocampionatore;;

Page 55: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Requisiti per il campionamento e le analisiRequisiti per il campionamento e le analisi

�� Sono indispensabili la manutenzione e la Sono indispensabili la manutenzione e la taratura dell’autocampionatore (da annotare taratura dell’autocampionatore (da annotare nel registro di manutenzione dell’impianto);nel registro di manutenzione dell’impianto);

Laboratori interni o esterni accreditati secondo Laboratori interni o esterni accreditati secondo �� Laboratori interni o esterni accreditati secondo Laboratori interni o esterni accreditati secondo norme UNI e circuito di intercalibrazione;norme UNI e circuito di intercalibrazione;

Page 56: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Comunicazione e trasmissione dei datiComunicazione e trasmissione dei dati�� Nel caso di delega programma dei controlli Nel caso di delega programma dei controlli

delegati distribuiti in modo regolare durante delegati distribuiti in modo regolare durante l’anno al di fuori delle attività di manutenzione l’anno al di fuori delle attività di manutenzione ordinaria;ordinaria;

�� Trasmissione dati ed inserimento in SIRAV Trasmissione dati ed inserimento in SIRAV (entro un mese dalla conclusione delle analisi (entro un mese dalla conclusione delle analisi (entro un mese dalla conclusione delle analisi (entro un mese dalla conclusione delle analisi solo nel caso di un superamento entro sette solo nel caso di un superamento entro sette giorni); giorni);

�� Comunicazione tempestiva delle manutenzioni Comunicazione tempestiva delle manutenzioni straordinarie, guasti e malfunzionamenti e straordinarie, guasti e malfunzionamenti e annotazione nel registro,annotazione nel registro,

�� Attestazione della taratura e realizzazione di un Attestazione della taratura e realizzazione di un piano di taratura concordato; piano di taratura concordato;

Page 57: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Requisiti minimi per la delegaRequisiti minimi per la delega

� Applicabile agli impianti di potenzialità > 10.000 a.e. salvo eccezioni;

� Riguarda solo i parametri delle Tab. 1 e 2 dell’All. 5 alla parte III del D.lgs 152/06 smi con le frequenze indicate nella Tab. 3 del medesimo decreto;

� Subordinata ad una valutazione tecnica � Subordinata ad una valutazione tecnica dell’impianto da parte dell’autorità competente con supporto di ARPAV (affidabilità, funzionalità tecnica e gestionale, sistema di campionamento disponibilità di un laboratorio, sistema di trasmissione dei dati);

� La scelta degli impianti deve avvenire secondo le seguenti modalità operative:

Page 58: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Requisiti minimi per la delegaRequisiti minimi per la delega� La scelta degli impianti deve avvenire secondo le

seguenti modalità operative:– Individuazione da parte di ARPAV nel territorio degli impianti

sulla base dell’esito dei controlli e dati pregressi;– Controllo integrato secondo PCFP e verifica di funzionalità;– Richiesta dati tecnico-dimensionali ed altre informazioni;– Analisi serie storiche delle analisi allo scarico e dei dati di

autocontrollo;– Parametri considerati (BOD5, COD, SS, Azoto Tot, Fosforo – Parametri considerati (BOD5, COD, SS, Azoto Tot, Fosforo

Tot., altri parametri scelti in base agli scarichi industriali);– Idoneità laboratorio di analisi e l’affidabilità delle procedure

di campionamento;– Trasmissione alla Provincia degli esiti delle valutazioni su

indicate e scelta delle Province degli impianti;– Convenzione (modalità e frequenze di campionamento,

sistemi di trasmissione dei dati, installazione e funzionamento autocampionatore, modalità di comunicazione alla Provincia e all’Arpav del programma dei campionamenti delegati, decorrenza e durata della delega, modalità di rinnovo della delega)

Page 59: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Requisiti minimi per la delegaRequisiti minimi per la delega

� In caso si differenze significative tra i dati del gestore e quelli di ARPAV la Provincia provvede a verificare congiuntamente ad ARPAV e Gestore la natura di questa differenza.differenza.

� La procedura di delega si applica anche agli impianti soggetti ad AIA.

Page 60: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Attività produttive: autocontrolloAttività produttive: autocontrollo

� Art. 11 (PTA) stabilisce la necessità di effettuare un’autocontrollo delle proprie acque reflue nel caso in cui le aziende utilizzino sostanze pericolose (Tab. 1/A, 1/B, all. 1, D.lgs 152/06)….. Inoltre l’autorità di controllo sulla base dei dati di autocontrollo (trasmessi ad ARPAV) può prescrivere l’installazione controllo sulla base dei dati di autocontrollo (trasmessi ad ARPAV) può prescrivere l’installazione di idonea strumentazione di monitoraggio.

� Da non dimenticare quanto indicato nel punto 4 della Circolare Regionale 35/1986, sia per gli impianti di prima che di seconda categoria;

Page 61: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Attività produttive: autocontrolloAttività produttive: autocontrollo

� Inoltre Il comma 6 dell’Art. 11 del PTA, (modificato dalla DGRV 842/2012) stabilisce che il gestore dell’impianto di depurazione deve verificare una verifica di conformità ogni volta che vi sia una variazione ogni volta che vi sia una variazione significativa del processo produttivo ed inoltre deve installare all’ingresso e all’uscita di un impianto di pretrattamento, misuratori di portata ed campionatori in automatico, l’impianto deve inoltre possedere un idoneo sistema di stoccaggio dei rifiuti da trattare.

Page 62: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

Conclusioni�Raccomandazione stabilisce nuovi ruoli

nelle ispezioni ambientali;

�Differenti modalità di controllo: competenza;

�Talvolta i controlli non sono efficaci;�Talvolta i controlli non sono efficaci;

� Importanza degli autocontrolli (processo, impatto sulle matrici ambientali, ecc.);

�Delega al controllo: non applicata…. Perché??

Page 63: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

DOMANDE?????

Page 64: Controlli e autocontrolli dei gestori: le modalità operative

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Dott. Serena Federico

[email protected]