Consultazione aggiornamento DVR Consultazione a livello nazionale per aggiornamento DVR - Rischio...
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Consultazione aggiornamento DVR
Consultazione a livello nazionaleper aggiornamento DVR
- Rischio SLC, CEM, ROA -
Consultazione aggiornamento DVR
Rischio da Stress Lavoro Correlato
- Percorso metodologico -
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
33
Art. 1 - Lo stress può potenzialmente colpire qualsiasi posto di lavoro e qualunque
lavoratore, […], tuttavia, non tutti i posti di lavoro e non tutti i lavoratori ne possono
essere necessariamente colpiti. Affrontare il problema dello stress da lavoro può portare
ad una maggiore efficienza e ad una migliore salute e sicurezza sul lavoro,
Art. 2 - Lo scopo [dell’]accordo è migliorare la consapevolezza e la comprensione dello
stress da lavoro da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti,
attirando la loro attenzione sui sintomi che possono indicare l’insorgenza di problemi di
stress da lavoro. […] [L’]accordo non riguarda né la violenza sul lavoro, né la
sopraffazione sul lavoro, né lo stress post-traumatico.
Art. 3 - Lo stress è una condizione accompagnata da sofferenze o disfunzioni fisiche,
psichiche, psicologiche o sociali, che scaturisce dalla sensazione individuale di non
essere in grado di rispondere alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative.
Normativa
Accordo europeo sullo stress nei luoghi di lavoroSiglato l’8 ottobre 2004 (Sindacato e Organizzazioni datoriali europee)
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
44
Art. 28 - Oggetto della valutazione dei rischi
Comma 1. La valutazione […] deve riguardare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti
gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti
dell’accordo europeo dell’8 ottobre del 2004.
Comma 1 bis. La valutazione dello stress lavoro-correlato […] è effettuata nel rispetto delle indicazioni di cui all’art.6, comma 8,
lettera m-quater.
Art. 6 - Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro
Comma 8. La Commissione […] ha il compito di:
m-quater) elaborare le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio da stress lavoro-correlato.
Normativa
D.Lgs. 81/08 art 28 e s.m.i.
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
55
Con l’Accordo interconfederale le maggiori associazioni datoriali nazionali e i sindacati
CGIL, CISL e UIL hanno concordato:
“il recepimento dell’Accordo quadro mediante la traduzione in lingua italiana del testo
redatto in lingua inglese […].
Normativa
Accordo interconfederaleSiglato il 9 giugno 2008 (CGIL,CISL,UIL e associazioni datoriali nazionali)
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
66
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il 18/11/2010 ha emanato le
indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-
correlato. Nelle stesse sono riportate indicazioni generali così riassumibili:
la valutazione dello SLC è parte integrante della valutazione dei rischi e
viene effettuata dal datore di lavoro con il RSPP e il MC, previa consultazione
del RLS;
la VR è rivolta a tutti i lavoratori, compresi preposti e dirigenti;
non riguarda i singoli ma gruppi omogenei di lavoratori individuati dal datore
di lavoro.
È altresì illustrata la seguente metodologia che prevede due fasi:
una fase necessaria che produce una valutazione preliminare/oggettiva;
una fase eventuale o valutazione approfondita/soggettiva.
Lettera- circolare della Commissione consultiva
Normativa
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
77
La lettera circolare della Commissione consultiva si conclude con una serie di
disposizioni, tra le quali:
la data del 31/12/2010 deve intendersi come data di avvio della valutazione,
consistente nella programmazione temporale delle attività;
la programmazione temporale (detta cronoprogramma1) deve essere
riportato nel DVR.
L’azienda ha, altresì, istituito un Tavolo permanente sullo Stress Lavoro
Correlato (TSLC) con il compito di condurre, avvalendosi della consulenza della
Cattedra di Medicina del Lavoro dell’Università di Tor Vergata di Roma, tutte le
attività inerenti alla valutazione del rischio da stress lavoro correlato.
1 Il cronoprogramma è stato predisposto dal Servizio di Prevenzione e Protezione ed è stato sottoscritto dalle parti
nell’OPN del 22 dicembre 2010.
Ulteriori disposizioni
Normativa
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
88
La valutazione preliminare/oggettiva consiste nell’individuazione di indicatori
oggettivi e verificabili appartenenti a tre distinte famiglie:
Eventi sentinella, elementi che si prestano ad una valutazione numerica e
quantificabile e che vanno intesi come eventuali sintomi organizzativi di
disagio
Fattori di contenuto del lavoro: ambiente e attrezzature di lavoro,
pianificazione delle attività, ...
Fattori di contesto del lavoro: funzione e cultura organizzativa, ruolo
nell’ambito dell’organizzazione, evoluzione della carriera, …
Se non emergono elementi di rischio, la valutazione si conclude con
l’aggiornamento del DVR e l’attivazione del monitoraggio. Viceversa, il datore
di lavoro adotta opportune azioni correttive (interventi organizzativi, tecnici,
procedurali, comunicativi, formativi).
Valutazione preliminare/oggettiva
Fasi della valutazione
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
99
La valutazione approfondita/soggettiva si rende necessaria quando le azioni
correttive non hanno avuto l’efficacia sperata.
In questa fase vengono utilizzati strumenti di indagine quali questionari, focus
group o interviste semi-strutturate, con lo scopo di misurare la percezione
soggettiva dei lavoratori in relazione ai medesimi indicatori della valutazione
preliminare.
Le indagini, per aziende di grandi dimensioni come Poste Italiane, possono
essere effettuate su un campione rappresentativo di lavoratori.
Riassumendo, la normativa prevede per il datore di lavoro l’obbligo della sola
valutazione preliminare/oggettiva, necessaria e sufficiente ad identificare i
possibili fattori stressogeni, mentre la valutazione approfondita/soggettiva è
richiesta solo nel caso di inefficacia delle azioni correttive.
Valutazione approfondita/soggettiva
Fasi della valutazione
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
1010VR Stress Lavoro Correlato
Individuazione dei Gruppi Omogenei
Partendo dall’elenco generale delle figure professionali attive, l’aggregazione dei
lavoratori è stata effettuata per l’azienda Poste sulla base della funzione
aziendale di appartenenza (SP, MP, Corporate), dei rischi professionali e
delle peculiarità del lavoro svolto.
Tale aggregazione garantisce che i medesimi gruppi siano rispondenti agli
indirizzi del legislatore nonché idonei ai fini della valutazione del rischio, poiché,
da un lato, la distinzione per appartenenza ad organizzazioni aziendali diverse
consente al datore di lavoro di scegliere autonomamente le eventuali azioni
correttive, dall’altro, la distinzione per rischi e specificità lavorative assicurano la
corretta applicazione degli strumenti di analisi.
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
1111VR Stress Lavoro Correlato
In definitiva, sono stati aggregati i lavoratori che, nell’ambito della stessa Unità
Produttiva, svolgono attività con peculiarità similari e fonti di rischio assimilabili.
Mercato Privati
Servizi Postali 8.Trasporti
9.Coordinamento Operations
10.Accettazione Grandi Clienti
11.Lavorazioni Interne
12.Smistamento
13.Videocodifica
14.Supporto alla Produzione
1. Resp. Strutture/Funzioni
2. Personale di Staff
3. Direttori UP/UPI
4. Operatori di Sportello
5. SCCR
6. Personale del Contact Center
7. Personale del TSC
8. Venditori
1.Resp. Strutture/Funzioni
2.Staff
3.Customer Service
4.Ingegneria dei Trasporti
5.Recapito
6.Caposquadra Recapito
7.Coordinamento Recapito
11/04/23
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1212VR Stress Lavoro Correlato
I Gruppi Omogenei della struttura Corporate sono:
Gruppo Omogeneo Strutture
CUAS BP/Incassi/CUAS (Venezia, Firenze, Ancona, Bari)
Corporate A TI/E/Service Control ROOM
Poli Tecnologici Territoriali in ambito TI/Esercizio
TA/SF/Security Room (inclusi i Centri di Telesorveglianza Territoriali)
BP/O/Sistemi e Canali di Pagamento/Polo Roma e Polo Milano
BP/O/Gestione Rapporti Clientela/Centro Multiservizi Torino
Deposito Carte Valori in ambito MSPD/Filatelia
Corporate B
RUO/RI/Amministrazione del Personale
RUO/GCD/Amministrazione Dirigenti
AC/A/Ciclo Attivo
AC/A/Ciclo Passivo
AC/A/Servizi Amministrativi Centralizzati
AC/A/Servizi Amministrativi Partecipate
F/AF/Tesoreria
F/AF/ Tesoreria di Gruppo
TI/E/Gestione e Sistemi Data Center
IMM/P/Adempimenti Fiscali e Amministrativi
ACQ/PASS/E-Procurement
BP/AC/ Ciclo Attivo e Passivo
BP/C/Segnalazioni Antiriciclaggio
BP/PPP/Gestione Reclami
BP/Operazioni (parte centrale)
MGSL/O/Controllo Operativo e Contabilità Internazionale
MGSL/Assistenza Clienti
Corporate C Tutte le restanti Funzioni, escluse le strutture facenti parte dei GO precedenti
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
1313VR Stress Lavoro Correlato
Scelta degli strumenti per la valutazione del rischio
Per la valutazione preliminare/oggettiva l’Azienda ha adottato quale strumento di
indagine la check list INAIL, predisposta dal Network Nazionale per la
prevenzione del disagio psicosociale nei luoghi di lavoro.
La check list è suddivisa in 3 Aree (Indicatori aziendali, Fattori di contenuto del
lavoro, Fattori di contesto del lavoro) composte da indicatori di analisi. Ad ogni
indicatore è associato un punteggio che concorre al punteggio complessivo
dell’Area. La somma dei punteggi delle 3 Aree consente di determinare il livello
di rischio a cui sono esposti i lavoratori: “basso/non rilevante”, “medio”, “alto”.
1
0-5rischio non rilevante
6
27-34rischio medio
8
35-43rischio alto
1 2 3 4
11
0-5
2
6-11
3
12-17
4
18-26
22
6-11
4
18-26
6
27-34
8
35-43
33
12-17
6
27-34
9
44-51
12
52-59
44
18-26
8
35-43
12
52-59
16
60-67
Matrice di valutazione
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
1414VR Stress Lavoro Correlato
Definizione degli indicatori aziendali (Area A)
Tra gli indicatori aziendali, detti anche eventi sentinella, presenti nella check list
INAIL, sono stati selezionati quelli gestiti dai sistemi informatici aziendali. Ciò al
fine di garantire l’effettiva oggettività e verificabilità del dato, la sua affidabilità e
la possibilità di evidenziarne il trend nell’arco temporale di un triennio.
Tali indicatori sono:
indici infortunistici;
assenza per malattia (non maternità, allattamento, congedo matrimoniale);
ferie non godute;
procedimenti disciplinari attivati;
istanze giudiziarie/ricorsi intrapresi dai dipendenti (esclusi gli ex CTD).
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
1515VR Stress Lavoro Correlato
Definizione dei fattori di contesto e contenuto del lavoro (Aree B e C)
In ordine a questa tipologia di indicatori, l’azienda si è attenuta alle indicazioni
INAIL, avvalendosi di tutti i fattori di analisi presenti nella check list validata
dall’Istituto.
Peraltro, al fine di integrare la check list con altri fattori oggettivi, verificabili ed
applicabili alla realtà aziendale, è stato avviato un processo di coinvolgimento
dei RRLLS.
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
1616VR Stress Lavoro Correlato
Riunioni RU/RI-RRLLS
Approfondimenti tecnici circa il processo di
valutazione del rischio SLC e consegna del
questionario sui fattori di contesto e contenuto
del lavoro con relative modalità di
compilazione
Riunioni RU/RI-RRLLS
Approfondimenti tecnici circa il processo di
valutazione del rischio SLC e consegna del
questionario sui fattori di contesto e contenuto
del lavoro con relative modalità di
compilazione
5 gg
Restituzione questionario
Restituzione della check list
compilata a RUR
Restituzione questionario
Restituzione della check list
compilata a RUR
RU/RI
Sintesi dei contributi
in collaborazione con ATTA/SSL
RU/RI
Sintesi dei contributi
in collaborazione con ATTA/SSL
Invio questionario
Invio del questionario
tramite posta ai RRLLS
non presenti alle riunioni
Invio questionario
Invio del questionario
tramite posta ai RRLLS
non presenti alle riunioni
OOPPR
Individuazione di ulteriori
fattori di contesto e
contenuto del lavoro in
aggiunta a quelli dei RRLLS
OOPPR
Individuazione di ulteriori
fattori di contesto e
contenuto del lavoro in
aggiunta a quelli dei RRLLS
Tavolo permanente
Analisi e valutazione dei contributi.
Redazione definitiva della check list
Tavolo permanente
Analisi e valutazione dei contributi.
Redazione definitiva della check list
5 gg
OPN
Informativa con l’evidenza
dei contributi accolti
OPN
Informativa con l’evidenza
dei contributi accolti
Processo di coinvolgimento dei RRLLS
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
1717
La partecipazione attiva dei RRLLS e degli OOPPRR si è concretizzata nella
produzione di circa 1.500 proposte di integrazione.
Il contributo dei RRLLS - Esito
VR Stress Lavoro Correlato
OOPPRRREGIONE/PROVINCIA TOTALEAbruzzo 0Basilicata 4Bolzano 0Calabria 3Campania 1Emilia Romagna 0Firuli V. G. 6Lazio 65Liguria 0Lombardia 2Marche 0Molise 0Piemonte - Valle d'Aosta 0Puglia 2Sardegna 20Sicilia 3Toscana 9Trento 10Umbria 0Veneto 15TOTALE 140
RRLLSREGIONE/PROVINCIA F. CONTESTO F. CONTENUTO TOTALEAbruzzo 12 9 21Basilicata 2 2 4Bolzano 9 5 14Calabria 68 60 128Campania 9 11 20Emilia Romagna 60 43 103Firuli V. G. 103 76 179Lazio 33 13 46Liguria 40 46 86Lombardia 116 76 192Marche 12 4 16Molise 18 19 37Piemonte - Valle d'Aosta 101 79 180Puglia 21 24 45Sardegna 12 8 20Sicilia 21 17 38Toscana 7 8 15Trento 0 0 0Umbria 2 3 5Veneto 146 96 242TOTALE 792 599 1391
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
1818VR Stress Lavoro Correlato
142 proposte sono state eliminate perché non attinenti al tema stress lavoro
correlato e/o riferibili a situazioni troppo specifiche;
la maggior parte delle proposte sono state lette e interpretate sulla base dei
contenuti delle check list INAIL al fine di inserirle all’interno dell’area del
contenuto o del contesto lavorativo;
le restanti voci (33) sono state attribuite a 2 nuove dimensioni non presenti
nelle check list (distacco, gestione clientela).
Il contributo dei RRLLS - Analisi delle proposte
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
1919VR Stress Lavoro Correlato
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
2020
In conclusione, a valle dell’analisi dei contributi pervenuti dai RRLLS, la check
list INAIL non è stata integrata con nuovi fattori di analisi.
Tuttavia, proprio in rifermento alla particolare attenzione che i lavoratori hanno
manifestato rispetto alle dimensioni «Gestione clientela» e «Distacco», il datore
di lavoro dovrà individuare quelle azioni correttive che mirino a mitigare anche i
fattori stressogeni riconducibili a tali ambiti.
Il contributo dei RRLLS - Esiti
VR Stress Lavoro Correlato
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
2121VR Stress Lavoro Correlato
Costituzione dei sottogruppi per la compilazione della check list
La compilazione della check list è stata assegnata al SPP per l’Area A e a
sottogruppi tecnici appositamente istituiti per le Aree B e C.
Per la scelta dei componenti dei sottogruppi si sono adottati i seguenti criteri:
appartenenza alla medesima organizzazione datoriale dei GO;
specifiche competenze e conoscenze circa le attività e i rischi dei GO;
rappresentanza centrale e territoriale, comunque relativa alle tre macro-aree
geografiche (nord, centro e sud);
presenza di superiori gerarchici dei lavoratori dei GO fino al livello dei capi
intermedi (es.: nell’ambito del CPD fino al direttore e in quello del CMP fino al
capo reparto);
partecipazione del Servizio Prevenzione.
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
2222VR Stress Lavoro Correlato
Compilazione della check list
Assegnando la compilazione delle check list per le Aree B e C ai sottogruppi
tecnici si garantisce la necessaria omogeneità di valutazione. Peraltro, non si
può prescindere da quei fattori ambientali, tipicamente legati al territorio, che
possono caratterizzare ogni GO e ai quali va dato il giusto rilievo. La valutazione
viene in tal senso «personalizzata» per ogni datore di lavoro, valorizzando gli
indicatori aziendali (Area A) con i dati riferiti esclusivamente agli eventi registrati
in una determinata area geografica.
Ad esempio, al GO «x» della struttura MP viene assegnato lo stesso punteggio
per le Aree B e C per tutti i datori di lavoro, mentre un punteggio distinto per
l’Area A per ogni ATMP. In tal modo, il livello di rischio del GO «x» dell’ATMP
«y» potrebbe essere diverso da quello dello stesso GO «x» dell’ATMP «z».
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
2323VR Stress Lavoro Correlato
AREA TERRITORIALE CENTRO FILIALE RM 4AREA TERRITORIALE NORD EST FILIALE UDINEAREA TERRITORIALE LOMBARDIA FILIALE MILANO 1AREA TERRITORIALE SUD FILIALE NAPOLI 2AREA TERRITORIALE CENTRO NORD RESP. SUPP. OPERATIVOMP/GESTIONE OPERATIVAMP/COMMERCIALE PRIVATI PRODOTTI FINANZIARI
AREA TERRITORIALE NORD OVEST FILIALE DI ALBA/SAVONA 2 DUPAREA TERRITORIALE CENTRO FILIALE L'AQUILA/VITERBO 2 DUP AREA TERRITORIALE SUD FILIALE DI CASERTA 1/CATANZARO 2 DUPAREA TERRITORIALE LOMBARDIA FILIALE DI BERGAMO 1/BUSTO ARSIZIO 2 SCCRAREA TERRITORIALE CENTRO 1 FILIALE DI FIRENZE 1/SIENA 2 SCCRAREA TERRITORIALE SUD 2 FILIALE DI PALERMO 1/CATANIA 1 2 SCCR
PROGRAMMAZIONE E SISTEMI DI MONITORAGGIO
RESPONSABILI GERARCHICI
LAVORATORI
A seguito di una richiesta avanzata dall’OPN del 27/6/12, si è proceduto ad
effettuare un approfondimento di valutazione per i GO Direttori UP/UPI e SCCR
di MP. A tal fine, la check list è stata nuovamente compilata dai sottogruppi
tecnici integrati dai lavoratori. La composizione dei sottogruppi, oltre al SPP e ad
alcune figure apicali della struttura centrale di MP, è stata la seguente:
Approfondimento di valutazione
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
2424
Servizi Postali
Report(relativo ai GO con esposizione a rischio medio)
VR Stress Lavoro Correlato - Report
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
2525Servizi Postali - Report
ALT Nord Ovest
ALT Lombardia
ALT Nord Est
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
2626Servizi Postali - Report
ALT Centro 1
ALT Centro
ALT Centro Nord
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
2727Servizi Postali - Report
ALT Sud
ALT Sud 1
ALT Sud 2
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
2828
Mercato Privati
Report (relativo ai GO con esposizione a rischio medio)
VR Stress Lavoro Correlato - Report
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
2929Mercato Privati - Report
ATMP Nord Ovest
ATMP Lombardia
ATMP Nord Est
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
3030Mercato Privati - Report
ATMP Centro Nord
ATMP Centro 1
ATMP Centro
ATMP Sud 1
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
3131
Proposta di aggiornamento del DVR
A valle dell’OPN del 21 novembre u.s. è stato avviato il processo di
consultazione dei RRLLS e degli OOPPRR in merito alla proposta di
aggiornamento del DVR per nuovi rischi.
Concluso il processo, che avrà corso nei tempi e con le modalità stabilite dalla
Procedura di partecipazione dei RRLLS del 2004, il DVR sarà aggiornato con
l’inserimento dei criteri di valutazione e delle «stringhe» indicanti i livelli di
esposizione al rischio, comprendenti le relative misure di tutela.
Aggiornamento DVR
Consultazione aggiornamento DVR
Rischioda Stress Lavoro Correlato
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
3333VR Stress Lavoro Correlato - Stringa
Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive (a cura di Dirigenti e Preposti)
Rischio
SLC - 0 SLC Misure di base sempre presenti
Informazione, formazione e addestramento: Informare tutto il personale, compresi i dirigenti, mediante opuscoli o sistemi telematici (intranet aziendale), riguardo: al Codice Etico contenente, tra l’altro, le regole al rispetto della
personalità e della dignità della persona, senza alcun tipo di discriminazione, con rapporti lavorativi improntati alla lealtà e correttezza
alle norme contenute nel CCNL inerenti la salute e sicurezza del lavoratore comprese quelle riguardanti la dignità ed integrità della persona, la sua personalità morale ed equilibrio psicologico
alle “Policy aziendali” in materia di sicurezza sul lavoro, che comprendono, anche, le indicazioni per l’obiettivo del conseguimento del miglioramento continuo e della comunicazione trasparente all’interno dell’Azienda
Organizzazione: Osservanza delle norme contenute nel Codice Etico e nel CCNL con
particolare attenzione alle situazioni di disagio provocate al lavoratore dall’ambiente di lavoro: dirigenti e preposti devono intervenire riguardo alle segnalazioni di dinamiche che possono interferire sulla corretta gestione dell’attività lavorativa e creare situazioni di disagio
Ciascun dipendente è tenuto ad informare con tempestività il proprio responsabile diretto dell’insorgenza di dinamiche che possano interferire sulla corretta gestione dell’attività lavorativa
Effettuazione della valutazione preliminare oggettiva effettuata sugli indicatori aziendali (eventi sentinella) e sui fattori di contenuto e contesto del lavoro con applicazione della check list INAIL
A seguito di tale valutazione, in caso di presenza di rischio medio o alto, indicazione delle misure necessarie per ridurre il rischio al livello basso e successiva verifica dell’efficacia degli interventi adottati. In caso di livello di rischio alto, le azioni correttive devono essere immediate. Se il rischio è basso, effettuare il monitoraggio annuale dell’andamento degli eventi sentinella
In caso di inefficacia delle misure correttive, integrare la valutazione oggettiva con quella approfondita soggettiva mediante uno o più strumenti quali questionari (HSE), focus group, interviste semistrutturate onde caratterizzare la percezione dei lavoratori sui fattori di contenuto e di contesto
NA
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
3434VR Stress Lavoro Correlato - Stringa
Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive (a cura di Dirigenti e Preposti)
Rischio
SLC- OGT-1
SLC Valutazione preliminare oggettiva Rischio basso/ non rilevante
Organizzazione: Monitoraggio annuale dell’andamento degli eventi sentinella
1-3
SLC- OGT-2
SLC Valutazione preliminare oggettiva Rischio medio
Organizzazione: Adottare le azioni correttive adeguate (interventi organizzativi, tecnici,
procedurali, comunicativi, formativi) riferite agli indicatori di contenuto o di contesto che presentano valori di rischio più elevato
Monitoraggio dell’efficacia degli interventi mediante la check list INAIL In caso di inefficacia delle misure, passaggio alla valutazione
approfondita
4-6
SLC- OGT-3
SLC Valutazione preliminare oggettiva Rischio alto
Organizzazione: Adottare immediatamente le azioni correttive adeguate (interventi
organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) riferite agli indicatori di contenuto o di contesto che presentano valori di rischio più elevato
Monitoraggio dell’efficacia degli interventi mediante la check list INAIL In caso di inefficacia delle misure, passaggio alla valutazione
approfondita
8-16
Consultazione aggiornamento DVR
Rischio Campi Elettromagnetici
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
3636
I Campi Elettromagnetici appartengono al fenomeno fisico delle radiazioni non
ionizzanti, poiché non possiedono sufficiente energia per ionizzare atomi o
molecole.
Tuttavia, in funzione della frequenza del campo (alta o bassa), sono possibili
alcuni effetti biologici che, come tali, devono essere controllati.
Poste Italiane, adottando il principio della massima cautela, ha preso come
riferimento comparativo i valori di azione e/o i livelli di riferimento previsti per i
soggetti non professionalmente esposti, desumibili dalle seguenti norme:
raccomandazione europea 1999/519/CE;
norma EN 50499;
DPCM 8 luglio 2003
Campi Elettromagnetici
Introduzione
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
3737Campi Elettromagnetici - Stringa
Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive
(a cura di Dirigenti e Preposti) Rischio
CEM – 0
CEM Possibili effetti prodotti da attrezzature, impianti, o apparati aziendali ad alta e bassa frequenza che determinano esposizioni a livelli inferiori a quelli di azione
Informazione, formazione e addestramento: In via cautelativa, affissione di un avviso che inviti i lavoratori sensibili
portatori di dispositivi medici impiantati (es. pacemaker) a contattare il medico competente per verificare se il dispositivo possa subire influenze nel suo funzionamento dalla prossimità di apparecchiature/impianti emettitori di campi elettromagnetici
Organizzazione: In presenza di impianti, attrezzature o apparati aziendali che generano campi elettromagnetici apprezzabili, il SPP effettua una specifica valutazione per accertare l’esposizione dei lavoratori, ricorrendo: in prima analisi, alla verifica se le condizioni espositive sono giustificabili
senza approfondimento ovvero figurano tra quelle elencate nella tabella 1 della norma CEI EN 50499, nonché ai dati forniti dal costruttore;
in seconda analisi, a misure dirette di approfondimento. Tale valutazione ha lo scopo di accertare - il livello, lo spettro in frequenza, la durata ed il tipo di esposizione in
riferimento ai valori di azione e ai valori limite di esposizione
- eventuali effetti indiretti verso i lavoratori sensibili, quali ad esempio le interferenze con i dispositivi medici elettronici (stimolatori cardiaci o altri dispositivi impiantati)
2
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
3838Campi Elettromagnetici - Stringa
Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive
(a cura di Dirigenti e Preposti) Rischio
CEM – 1
Campi elettromagnetici Possibili effetti prodotti da attrezzature, impianti, o apparati aziendali ad alta e bassa frequenza che determinano esposizioni a livelli superiori a quelli di azione
Informazione, formazione e addestramento: - affissione di un avviso che inviti i lavoratori sensibili portatori di
dispositivi medici impiantati (es. pacemaker) a contattare il medico competente per verificare se il dispositivo possa subire influenze nel suo funzionamento dalla prossimità di apparecchiature/impianti emettitori di campi elettromagnetici;
- informazione e formazione dei lavoratori esposti sui risultati della valutazione del rischio e sulle misure di prevenzione e protezione previste così come indicato dall’art. 184 del D.Lgs. 81/08.
Organizzazione: Il Datore di Lavoro elabora e applica un programma di azione che
comprenda misure tecniche e organizzative intese a prevenire esposizioni superiori al valore limite di esposizione o anche intese a prevenire gli effetti indiretti, tenendo conto in particolare: - di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione a
campi elettromagnetici; - della scelta di attrezzature che emettano campi elettromagnetici di
intensità inferiore, tenuto conto del lavoro da svolgere; - delle misure tecniche per ridurre l’emissione dei campi
elettromagnetici, incluso se necessario l’uso di dispositivi di sicurezza, schermature o di analoghi meccanismi di protezione della salute;
- degli appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni di lavoro;
- della progettazione e della struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro;
- della limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione; - della disponibilità di adeguati dispositivi di protezione individuale
Sorveglianza sanitaria: Rischio campi elettromagnetici con particolare riguardo ai lavoratori
sensibili
4-6
Consultazione aggiornamento DVR
Rischio Radiazioni OtticheArtificiali
11/04/23
Consultazione aggiornamento DVR
4040
Le ROA sono radiazioni elettromagnetiche che hanno la caratteristica di avere
una lunghezza d’onda molto piccola ed appartengono al fenomeno fisico della
radiazioni non ionizzanti. Tali radiazioni di dividono in coerenti (laser) e non
coerenti (lampade, LED, ecc.)
Al fine di valutare i lavoratori a rischio e la loro effettiva esposizione, è importante
acquisire i tempi, le distanze e le modalità di esposizione per le sorgenti non
coerenti, mentre bisogna anche verificare eventuali riflessioni per quelle Laser.
I valori limite di esposizione alle radiazioni ottiche sono riportati nell’allegato
XXXVII del D.Lgs. 81/08.
Radiazioni Ottiche Artificiali
Introduzione
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Consultazione aggiornamento DVR
4141Radiazioni Ottiche Artificiali - Stringa
Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive
(a cura di Dirigenti e Preposti) Rischio
ROAL
Radiazioni ottiche artificiali coerenti generate da apparati laser di classe 1 e 2 (non risultano in azienda, al momento, apparati laser di classe superiore a 2)
Informazione, formazione e addestramento: informazione sui rischi dovuti ad un uso improprio dei laser in classe 1 o 2
(guardare direttamente o orientare il raggio laser su persone od animali, aprire l’alloggiamento dove è inserito il diodo laser).
Organizzazione Accertare la classificazione delle apparecchiature laser dalla
documentazione che accompagna l’apparato: targhette, stampigliature, dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto fornito soddisfa i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute) per la corretta determinazione del modo d’uso e delle misure di tutela necessarie.
in caso di danneggiamento del contenitore del diodo emettitore laser, provvedere all’accantonamento dell’apparato per la sostituzione/riparazione.
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Consultazione aggiornamento DVR
4242Radiazioni Ottiche Artificiali - Stringa
Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive
(a cura di Dirigenti e Preposti) Rischio
ROA-0 Radiazioni ottiche artificiali emesse da fonti di illuminazione standard per ufficio, monitor di computer, fonti non coerenti emesse da apparecchiature di categoria 0 e lampade di gruppo esente
Informazione, formazione e addestramento: Informazione su uso corretto delle apparecchiature o delle lampade
Organizzazione Per le macchine/apparecchiature, verificare se le emissioni di radiazione
ottica dichiarate dal fabbricante sono di categoria 0 secondo le norme EN 12198-1:2009 e seguire le istruzioni d’uso del fabbricante
per le lampade e sistemi di lampade, verificare dai dati tecnici l’appartenenza al gruppo esente secondo lo standard CEI EN 62471:2009
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ROA-1 Radiazioni ottiche artificiali non coerenti emesse da apparecchiature di categoria 1 o 2 e lampade di gruppo 1-3
Informazione, formazione e addestramento: Informazione su uso corretto Informazione sui pericoli, rischi ed effetti secondari , apparecchiature
categoria 1 Formazione per uso di apparecchiature categoria 2 Organizzazione Per le macchine/apparecchiature, verificare la categoria di emissione di
radiazione e le procedure di funzionamento e seguire le istruzioni d’uso del fabbricante ed attuare le ulteriori misure di tutela raccomandate dal fabbricante.
Per le lampade e sistemi di lampade, verificare dai dati tecnici il gruppo di appartenenza secondo lo standard CEI EN 62471:2009 ed utilizzare secondo istruzioni d’uso
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