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Consultazione aggiornamento DVR

Consultazione a livello nazionaleper aggiornamento DVR

- Rischio SLC, CEM, ROA -

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Rischio da Stress Lavoro Correlato

- Percorso metodologico -

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Art. 1 - Lo stress può potenzialmente colpire qualsiasi posto di lavoro e qualunque

lavoratore, […], tuttavia, non tutti i posti di lavoro e non tutti i lavoratori ne possono

essere necessariamente colpiti. Affrontare il problema dello stress da lavoro può portare

ad una maggiore efficienza e ad una migliore salute e sicurezza sul lavoro,

Art. 2 - Lo scopo [dell’]accordo è migliorare la consapevolezza e la comprensione dello

stress da lavoro da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti,

attirando la loro attenzione sui sintomi che possono indicare l’insorgenza di problemi di

stress da lavoro. […] [L’]accordo non riguarda né la violenza sul lavoro, né la

sopraffazione sul lavoro, né lo stress post-traumatico.

Art. 3 - Lo stress è una condizione accompagnata da sofferenze o disfunzioni fisiche,

psichiche, psicologiche o sociali, che scaturisce dalla sensazione individuale di non

essere in grado di rispondere alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative.

Normativa

Accordo europeo sullo stress nei luoghi di lavoroSiglato l’8 ottobre 2004 (Sindacato e Organizzazioni datoriali europee)

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Art. 28 - Oggetto della valutazione dei rischi

Comma 1. La valutazione […] deve riguardare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti

gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti

dell’accordo europeo dell’8 ottobre del 2004.

Comma 1 bis. La valutazione dello stress lavoro-correlato […] è effettuata nel rispetto delle indicazioni di cui all’art.6, comma 8,

lettera m-quater.

Art. 6 - Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro

Comma 8. La Commissione […] ha il compito di:

m-quater) elaborare le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio da stress lavoro-correlato.

Normativa

D.Lgs. 81/08 art 28 e s.m.i.

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Con l’Accordo interconfederale le maggiori associazioni datoriali nazionali e i sindacati

CGIL, CISL e UIL hanno concordato:

“il recepimento dell’Accordo quadro mediante la traduzione in lingua italiana del testo

redatto in lingua inglese […].

Normativa

Accordo interconfederaleSiglato il 9 giugno 2008 (CGIL,CISL,UIL e associazioni datoriali nazionali)

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Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il 18/11/2010 ha emanato le

indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-

correlato. Nelle stesse sono riportate indicazioni generali così riassumibili:

la valutazione dello SLC è parte integrante della valutazione dei rischi e

viene effettuata dal datore di lavoro con il RSPP e il MC, previa consultazione

del RLS;

la VR è rivolta a tutti i lavoratori, compresi preposti e dirigenti;

non riguarda i singoli ma gruppi omogenei di lavoratori individuati dal datore

di lavoro.

È altresì illustrata la seguente metodologia che prevede due fasi:

una fase necessaria che produce una valutazione preliminare/oggettiva;

una fase eventuale o valutazione approfondita/soggettiva.

Lettera- circolare della Commissione consultiva

Normativa

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La lettera circolare della Commissione consultiva si conclude con una serie di

disposizioni, tra le quali:

la data del 31/12/2010 deve intendersi come data di avvio della valutazione,

consistente nella programmazione temporale delle attività;

la programmazione temporale (detta cronoprogramma1) deve essere

riportato nel DVR.

L’azienda ha, altresì, istituito un Tavolo permanente sullo Stress Lavoro

Correlato (TSLC) con il compito di condurre, avvalendosi della consulenza della

Cattedra di Medicina del Lavoro dell’Università di Tor Vergata di Roma, tutte le

attività inerenti alla valutazione del rischio da stress lavoro correlato.

1 Il cronoprogramma è stato predisposto dal Servizio di Prevenzione e Protezione ed è stato sottoscritto dalle parti

nell’OPN del 22 dicembre 2010.

Ulteriori disposizioni

Normativa

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La valutazione preliminare/oggettiva consiste nell’individuazione di indicatori

oggettivi e verificabili appartenenti a tre distinte famiglie:

Eventi sentinella, elementi che si prestano ad una valutazione numerica e

quantificabile e che vanno intesi come eventuali sintomi organizzativi di

disagio

Fattori di contenuto del lavoro: ambiente e attrezzature di lavoro,

pianificazione delle attività, ...

Fattori di contesto del lavoro: funzione e cultura organizzativa, ruolo

nell’ambito dell’organizzazione, evoluzione della carriera, …

Se non emergono elementi di rischio, la valutazione si conclude con

l’aggiornamento del DVR e l’attivazione del monitoraggio. Viceversa, il datore

di lavoro adotta opportune azioni correttive (interventi organizzativi, tecnici,

procedurali, comunicativi, formativi).

Valutazione preliminare/oggettiva

Fasi della valutazione

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La valutazione approfondita/soggettiva si rende necessaria quando le azioni

correttive non hanno avuto l’efficacia sperata.

In questa fase vengono utilizzati strumenti di indagine quali questionari, focus

group o interviste semi-strutturate, con lo scopo di misurare la percezione

soggettiva dei lavoratori in relazione ai medesimi indicatori della valutazione

preliminare.

Le indagini, per aziende di grandi dimensioni come Poste Italiane, possono

essere effettuate su un campione rappresentativo di lavoratori.

Riassumendo, la normativa prevede per il datore di lavoro l’obbligo della sola

valutazione preliminare/oggettiva, necessaria e sufficiente ad identificare i

possibili fattori stressogeni, mentre la valutazione approfondita/soggettiva è

richiesta solo nel caso di inefficacia delle azioni correttive.

Valutazione approfondita/soggettiva

Fasi della valutazione

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1010VR Stress Lavoro Correlato

Individuazione dei Gruppi Omogenei

Partendo dall’elenco generale delle figure professionali attive, l’aggregazione dei

lavoratori è stata effettuata per l’azienda Poste sulla base della funzione

aziendale di appartenenza (SP, MP, Corporate), dei rischi professionali e

delle peculiarità del lavoro svolto.

Tale aggregazione garantisce che i medesimi gruppi siano rispondenti agli

indirizzi del legislatore nonché idonei ai fini della valutazione del rischio, poiché,

da un lato, la distinzione per appartenenza ad organizzazioni aziendali diverse

consente al datore di lavoro di scegliere autonomamente le eventuali azioni

correttive, dall’altro, la distinzione per rischi e specificità lavorative assicurano la

corretta applicazione degli strumenti di analisi.

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1111VR Stress Lavoro Correlato

In definitiva, sono stati aggregati i lavoratori che, nell’ambito della stessa Unità

Produttiva, svolgono attività con peculiarità similari e fonti di rischio assimilabili.

Mercato Privati

Servizi Postali 8.Trasporti

9.Coordinamento Operations

10.Accettazione Grandi Clienti

11.Lavorazioni Interne

12.Smistamento

13.Videocodifica

14.Supporto alla Produzione

1. Resp. Strutture/Funzioni

2. Personale di Staff

3. Direttori UP/UPI

4. Operatori di Sportello

5. SCCR

6. Personale del Contact Center

7. Personale del TSC

8. Venditori

1.Resp. Strutture/Funzioni

2.Staff

3.Customer Service

4.Ingegneria dei Trasporti

5.Recapito

6.Caposquadra Recapito

7.Coordinamento Recapito

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1212VR Stress Lavoro Correlato

I Gruppi Omogenei della struttura Corporate sono:

Gruppo Omogeneo Strutture

CUAS BP/Incassi/CUAS (Venezia, Firenze, Ancona, Bari)

Corporate A TI/E/Service Control ROOM

Poli Tecnologici Territoriali in ambito TI/Esercizio

TA/SF/Security Room (inclusi i Centri di Telesorveglianza Territoriali)

BP/O/Sistemi e Canali di Pagamento/Polo Roma e Polo Milano

BP/O/Gestione Rapporti Clientela/Centro Multiservizi Torino

Deposito Carte Valori in ambito MSPD/Filatelia

Corporate B

RUO/RI/Amministrazione del Personale

RUO/GCD/Amministrazione Dirigenti

AC/A/Ciclo Attivo

AC/A/Ciclo Passivo

AC/A/Servizi Amministrativi Centralizzati

AC/A/Servizi Amministrativi Partecipate

F/AF/Tesoreria

F/AF/ Tesoreria di Gruppo

TI/E/Gestione e Sistemi Data Center

IMM/P/Adempimenti Fiscali e Amministrativi

ACQ/PASS/E-Procurement

BP/AC/ Ciclo Attivo e Passivo

BP/C/Segnalazioni Antiriciclaggio

BP/PPP/Gestione Reclami

BP/Operazioni (parte centrale)

MGSL/O/Controllo Operativo e Contabilità Internazionale

MGSL/Assistenza Clienti

Corporate C Tutte le restanti Funzioni, escluse le strutture facenti parte dei GO precedenti

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1313VR Stress Lavoro Correlato

Scelta degli strumenti per la valutazione del rischio

Per la valutazione preliminare/oggettiva l’Azienda ha adottato quale strumento di

indagine la check list INAIL, predisposta dal Network Nazionale per la

prevenzione del disagio psicosociale nei luoghi di lavoro.

La check list è suddivisa in 3 Aree (Indicatori aziendali, Fattori di contenuto del

lavoro, Fattori di contesto del lavoro) composte da indicatori di analisi. Ad ogni

indicatore è associato un punteggio che concorre al punteggio complessivo

dell’Area. La somma dei punteggi delle 3 Aree consente di determinare il livello

di rischio a cui sono esposti i lavoratori: “basso/non rilevante”, “medio”, “alto”.

1

0-5rischio non rilevante

6

27-34rischio medio

8

35-43rischio alto

1 2 3 4

11

0-5

2

6-11

3

12-17

4

18-26

22

6-11

4

18-26

6

27-34

8

35-43

33

12-17

6

27-34

9

44-51

12

52-59

44

18-26

8

35-43

12

52-59

16

60-67

Matrice di valutazione

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1414VR Stress Lavoro Correlato

Definizione degli indicatori aziendali (Area A)

Tra gli indicatori aziendali, detti anche eventi sentinella, presenti nella check list

INAIL, sono stati selezionati quelli gestiti dai sistemi informatici aziendali. Ciò al

fine di garantire l’effettiva oggettività e verificabilità del dato, la sua affidabilità e

la possibilità di evidenziarne il trend nell’arco temporale di un triennio.

Tali indicatori sono:

indici infortunistici;

assenza per malattia (non maternità, allattamento, congedo matrimoniale);

ferie non godute;

procedimenti disciplinari attivati;

istanze giudiziarie/ricorsi intrapresi dai dipendenti (esclusi gli ex CTD).

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1515VR Stress Lavoro Correlato

Definizione dei fattori di contesto e contenuto del lavoro (Aree B e C)

In ordine a questa tipologia di indicatori, l’azienda si è attenuta alle indicazioni

INAIL, avvalendosi di tutti i fattori di analisi presenti nella check list validata

dall’Istituto.

Peraltro, al fine di integrare la check list con altri fattori oggettivi, verificabili ed

applicabili alla realtà aziendale, è stato avviato un processo di coinvolgimento

dei RRLLS.

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1616VR Stress Lavoro Correlato

Riunioni RU/RI-RRLLS

Approfondimenti tecnici circa il processo di

valutazione del rischio SLC e consegna del

questionario sui fattori di contesto e contenuto

del lavoro con relative modalità di

compilazione

Riunioni RU/RI-RRLLS

Approfondimenti tecnici circa il processo di

valutazione del rischio SLC e consegna del

questionario sui fattori di contesto e contenuto

del lavoro con relative modalità di

compilazione

5 gg

Restituzione questionario

Restituzione della check list

compilata a RUR

Restituzione questionario

Restituzione della check list

compilata a RUR

RU/RI

Sintesi dei contributi

in collaborazione con ATTA/SSL

RU/RI

Sintesi dei contributi

in collaborazione con ATTA/SSL

Invio questionario

Invio del questionario

tramite posta ai RRLLS

non presenti alle riunioni

Invio questionario

Invio del questionario

tramite posta ai RRLLS

non presenti alle riunioni

OOPPR

Individuazione di ulteriori

fattori di contesto e

contenuto del lavoro in

aggiunta a quelli dei RRLLS

OOPPR

Individuazione di ulteriori

fattori di contesto e

contenuto del lavoro in

aggiunta a quelli dei RRLLS

Tavolo permanente

Analisi e valutazione dei contributi.

Redazione definitiva della check list

Tavolo permanente

Analisi e valutazione dei contributi.

Redazione definitiva della check list

5 gg

OPN

Informativa con l’evidenza

dei contributi accolti

OPN

Informativa con l’evidenza

dei contributi accolti

Processo di coinvolgimento dei RRLLS

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1717

La partecipazione attiva dei RRLLS e degli OOPPRR si è concretizzata nella

produzione di circa 1.500 proposte di integrazione.

Il contributo dei RRLLS - Esito

VR Stress Lavoro Correlato

OOPPRRREGIONE/PROVINCIA TOTALEAbruzzo 0Basilicata 4Bolzano 0Calabria 3Campania 1Emilia Romagna 0Firuli V. G. 6Lazio 65Liguria 0Lombardia 2Marche 0Molise 0Piemonte - Valle d'Aosta 0Puglia 2Sardegna 20Sicilia 3Toscana 9Trento 10Umbria 0Veneto 15TOTALE 140

RRLLSREGIONE/PROVINCIA F. CONTESTO F. CONTENUTO TOTALEAbruzzo 12 9 21Basilicata 2 2 4Bolzano 9 5 14Calabria 68 60 128Campania 9 11 20Emilia Romagna 60 43 103Firuli V. G. 103 76 179Lazio 33 13 46Liguria 40 46 86Lombardia 116 76 192Marche 12 4 16Molise 18 19 37Piemonte - Valle d'Aosta 101 79 180Puglia 21 24 45Sardegna 12 8 20Sicilia 21 17 38Toscana 7 8 15Trento 0 0 0Umbria 2 3 5Veneto 146 96 242TOTALE 792 599 1391

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1818VR Stress Lavoro Correlato

142 proposte sono state eliminate perché non attinenti al tema stress lavoro

correlato e/o riferibili a situazioni troppo specifiche;

la maggior parte delle proposte sono state lette e interpretate sulla base dei

contenuti delle check list INAIL al fine di inserirle all’interno dell’area del

contenuto o del contesto lavorativo;

le restanti voci (33) sono state attribuite a 2 nuove dimensioni non presenti

nelle check list (distacco, gestione clientela).

Il contributo dei RRLLS - Analisi delle proposte

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1919VR Stress Lavoro Correlato

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2020

In conclusione, a valle dell’analisi dei contributi pervenuti dai RRLLS, la check

list INAIL non è stata integrata con nuovi fattori di analisi.

Tuttavia, proprio in rifermento alla particolare attenzione che i lavoratori hanno

manifestato rispetto alle dimensioni «Gestione clientela» e «Distacco», il datore

di lavoro dovrà individuare quelle azioni correttive che mirino a mitigare anche i

fattori stressogeni riconducibili a tali ambiti.

Il contributo dei RRLLS - Esiti

VR Stress Lavoro Correlato

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2121VR Stress Lavoro Correlato

Costituzione dei sottogruppi per la compilazione della check list

La compilazione della check list è stata assegnata al SPP per l’Area A e a

sottogruppi tecnici appositamente istituiti per le Aree B e C.

Per la scelta dei componenti dei sottogruppi si sono adottati i seguenti criteri:

appartenenza alla medesima organizzazione datoriale dei GO;

specifiche competenze e conoscenze circa le attività e i rischi dei GO;

rappresentanza centrale e territoriale, comunque relativa alle tre macro-aree

geografiche (nord, centro e sud);

presenza di superiori gerarchici dei lavoratori dei GO fino al livello dei capi

intermedi (es.: nell’ambito del CPD fino al direttore e in quello del CMP fino al

capo reparto);

partecipazione del Servizio Prevenzione.

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2222VR Stress Lavoro Correlato

Compilazione della check list

Assegnando la compilazione delle check list per le Aree B e C ai sottogruppi

tecnici si garantisce la necessaria omogeneità di valutazione. Peraltro, non si

può prescindere da quei fattori ambientali, tipicamente legati al territorio, che

possono caratterizzare ogni GO e ai quali va dato il giusto rilievo. La valutazione

viene in tal senso «personalizzata» per ogni datore di lavoro, valorizzando gli

indicatori aziendali (Area A) con i dati riferiti esclusivamente agli eventi registrati

in una determinata area geografica.

Ad esempio, al GO «x» della struttura MP viene assegnato lo stesso punteggio

per le Aree B e C per tutti i datori di lavoro, mentre un punteggio distinto per

l’Area A per ogni ATMP. In tal modo, il livello di rischio del GO «x» dell’ATMP

«y» potrebbe essere diverso da quello dello stesso GO «x» dell’ATMP «z».

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2323VR Stress Lavoro Correlato

AREA TERRITORIALE CENTRO FILIALE RM 4AREA TERRITORIALE NORD EST FILIALE UDINEAREA TERRITORIALE LOMBARDIA FILIALE MILANO 1AREA TERRITORIALE SUD FILIALE NAPOLI 2AREA TERRITORIALE CENTRO NORD RESP. SUPP. OPERATIVOMP/GESTIONE OPERATIVAMP/COMMERCIALE PRIVATI PRODOTTI FINANZIARI

AREA TERRITORIALE NORD OVEST FILIALE DI ALBA/SAVONA 2 DUPAREA TERRITORIALE CENTRO FILIALE L'AQUILA/VITERBO 2 DUP AREA TERRITORIALE SUD FILIALE DI CASERTA 1/CATANZARO 2 DUPAREA TERRITORIALE LOMBARDIA FILIALE DI BERGAMO 1/BUSTO ARSIZIO 2 SCCRAREA TERRITORIALE CENTRO 1 FILIALE DI FIRENZE 1/SIENA 2 SCCRAREA TERRITORIALE SUD 2 FILIALE DI PALERMO 1/CATANIA 1 2 SCCR

PROGRAMMAZIONE E SISTEMI DI MONITORAGGIO

RESPONSABILI GERARCHICI

LAVORATORI

A seguito di una richiesta avanzata dall’OPN del 27/6/12, si è proceduto ad

effettuare un approfondimento di valutazione per i GO Direttori UP/UPI e SCCR

di MP. A tal fine, la check list è stata nuovamente compilata dai sottogruppi

tecnici integrati dai lavoratori. La composizione dei sottogruppi, oltre al SPP e ad

alcune figure apicali della struttura centrale di MP, è stata la seguente:

Approfondimento di valutazione

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2424

Servizi Postali

Report(relativo ai GO con esposizione a rischio medio)

VR Stress Lavoro Correlato - Report

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Consultazione aggiornamento DVR

2525Servizi Postali - Report

ALT Nord Ovest

ALT Lombardia

ALT Nord Est

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Consultazione aggiornamento DVR

2626Servizi Postali - Report

ALT Centro 1

ALT Centro

ALT Centro Nord

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Consultazione aggiornamento DVR

2727Servizi Postali - Report

ALT Sud

ALT Sud 1

ALT Sud 2

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Consultazione aggiornamento DVR

2828

Mercato Privati

Report (relativo ai GO con esposizione a rischio medio)

VR Stress Lavoro Correlato - Report

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Consultazione aggiornamento DVR

2929Mercato Privati - Report

ATMP Nord Ovest

ATMP Lombardia

ATMP Nord Est

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Consultazione aggiornamento DVR

3030Mercato Privati - Report

ATMP Centro Nord

ATMP Centro 1

ATMP Centro

ATMP Sud 1

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3131

Proposta di aggiornamento del DVR

A valle dell’OPN del 21 novembre u.s. è stato avviato il processo di

consultazione dei RRLLS e degli OOPPRR in merito alla proposta di

aggiornamento del DVR per nuovi rischi.

Concluso il processo, che avrà corso nei tempi e con le modalità stabilite dalla

Procedura di partecipazione dei RRLLS del 2004, il DVR sarà aggiornato con

l’inserimento dei criteri di valutazione e delle «stringhe» indicanti i livelli di

esposizione al rischio, comprendenti le relative misure di tutela.

Aggiornamento DVR

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Rischioda Stress Lavoro Correlato

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Consultazione aggiornamento DVR

3333VR Stress Lavoro Correlato - Stringa

Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive (a cura di Dirigenti e Preposti)

Rischio

SLC - 0 SLC Misure di base sempre presenti

Informazione, formazione e addestramento: Informare tutto il personale, compresi i dirigenti, mediante opuscoli o sistemi telematici (intranet aziendale), riguardo: al Codice Etico contenente, tra l’altro, le regole al rispetto della

personalità e della dignità della persona, senza alcun tipo di discriminazione, con rapporti lavorativi improntati alla lealtà e correttezza

alle norme contenute nel CCNL inerenti la salute e sicurezza del lavoratore comprese quelle riguardanti la dignità ed integrità della persona, la sua personalità morale ed equilibrio psicologico

alle “Policy aziendali” in materia di sicurezza sul lavoro, che comprendono, anche, le indicazioni per l’obiettivo del conseguimento del miglioramento continuo e della comunicazione trasparente all’interno dell’Azienda

Organizzazione: Osservanza delle norme contenute nel Codice Etico e nel CCNL con

particolare attenzione alle situazioni di disagio provocate al lavoratore dall’ambiente di lavoro: dirigenti e preposti devono intervenire riguardo alle segnalazioni di dinamiche che possono interferire sulla corretta gestione dell’attività lavorativa e creare situazioni di disagio

Ciascun dipendente è tenuto ad informare con tempestività il proprio responsabile diretto dell’insorgenza di dinamiche che possano interferire sulla corretta gestione dell’attività lavorativa

Effettuazione della valutazione preliminare oggettiva effettuata sugli indicatori aziendali (eventi sentinella) e sui fattori di contenuto e contesto del lavoro con applicazione della check list INAIL

A seguito di tale valutazione, in caso di presenza di rischio medio o alto, indicazione delle misure necessarie per ridurre il rischio al livello basso e successiva verifica dell’efficacia degli interventi adottati. In caso di livello di rischio alto, le azioni correttive devono essere immediate. Se il rischio è basso, effettuare il monitoraggio annuale dell’andamento degli eventi sentinella

In caso di inefficacia delle misure correttive, integrare la valutazione oggettiva con quella approfondita soggettiva mediante uno o più strumenti quali questionari (HSE), focus group, interviste semistrutturate onde caratterizzare la percezione dei lavoratori sui fattori di contenuto e di contesto

NA

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3434VR Stress Lavoro Correlato - Stringa

Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive (a cura di Dirigenti e Preposti)

Rischio

SLC- OGT-1

SLC Valutazione preliminare oggettiva Rischio basso/ non rilevante

Organizzazione: Monitoraggio annuale dell’andamento degli eventi sentinella

1-3

SLC- OGT-2

SLC Valutazione preliminare oggettiva Rischio medio

Organizzazione: Adottare le azioni correttive adeguate (interventi organizzativi, tecnici,

procedurali, comunicativi, formativi) riferite agli indicatori di contenuto o di contesto che presentano valori di rischio più elevato

Monitoraggio dell’efficacia degli interventi mediante la check list INAIL In caso di inefficacia delle misure, passaggio alla valutazione

approfondita

4-6

SLC- OGT-3

SLC Valutazione preliminare oggettiva Rischio alto

Organizzazione: Adottare immediatamente le azioni correttive adeguate (interventi

organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) riferite agli indicatori di contenuto o di contesto che presentano valori di rischio più elevato

Monitoraggio dell’efficacia degli interventi mediante la check list INAIL In caso di inefficacia delle misure, passaggio alla valutazione

approfondita

8-16

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Consultazione aggiornamento DVR

Rischio Campi Elettromagnetici

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Consultazione aggiornamento DVR

3636

I Campi Elettromagnetici appartengono al fenomeno fisico delle radiazioni non

ionizzanti, poiché non possiedono sufficiente energia per ionizzare atomi o

molecole.

Tuttavia, in funzione della frequenza del campo (alta o bassa), sono possibili

alcuni effetti biologici che, come tali, devono essere controllati.

Poste Italiane, adottando il principio della massima cautela, ha preso come

riferimento comparativo i valori di azione e/o i livelli di riferimento previsti per i

soggetti non professionalmente esposti, desumibili dalle seguenti norme:

raccomandazione europea 1999/519/CE;

norma EN 50499;

DPCM 8 luglio 2003

Campi Elettromagnetici

Introduzione

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Consultazione aggiornamento DVR

3737Campi Elettromagnetici - Stringa

Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive

(a cura di Dirigenti e Preposti) Rischio

CEM – 0

CEM Possibili effetti prodotti da attrezzature, impianti, o apparati aziendali ad alta e bassa frequenza che determinano esposizioni a livelli inferiori a quelli di azione

Informazione, formazione e addestramento: In via cautelativa, affissione di un avviso che inviti i lavoratori sensibili

portatori di dispositivi medici impiantati (es. pacemaker) a contattare il medico competente per verificare se il dispositivo possa subire influenze nel suo funzionamento dalla prossimità di apparecchiature/impianti emettitori di campi elettromagnetici

Organizzazione: In presenza di impianti, attrezzature o apparati aziendali che generano campi elettromagnetici apprezzabili, il SPP effettua una specifica valutazione per accertare l’esposizione dei lavoratori, ricorrendo: in prima analisi, alla verifica se le condizioni espositive sono giustificabili

senza approfondimento ovvero figurano tra quelle elencate nella tabella 1 della norma CEI EN 50499, nonché ai dati forniti dal costruttore;

in seconda analisi, a misure dirette di approfondimento. Tale valutazione ha lo scopo di accertare - il livello, lo spettro in frequenza, la durata ed il tipo di esposizione in

riferimento ai valori di azione e ai valori limite di esposizione

- eventuali effetti indiretti verso i lavoratori sensibili, quali ad esempio le interferenze con i dispositivi medici elettronici (stimolatori cardiaci o altri dispositivi impiantati)

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Consultazione aggiornamento DVR

3838Campi Elettromagnetici - Stringa

Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive

(a cura di Dirigenti e Preposti) Rischio

CEM – 1

Campi elettromagnetici Possibili effetti prodotti da attrezzature, impianti, o apparati aziendali ad alta e bassa frequenza che determinano esposizioni a livelli superiori a quelli di azione

Informazione, formazione e addestramento: - affissione di un avviso che inviti i lavoratori sensibili portatori di

dispositivi medici impiantati (es. pacemaker) a contattare il medico competente per verificare se il dispositivo possa subire influenze nel suo funzionamento dalla prossimità di apparecchiature/impianti emettitori di campi elettromagnetici;

- informazione e formazione dei lavoratori esposti sui risultati della valutazione del rischio e sulle misure di prevenzione e protezione previste così come indicato dall’art. 184 del D.Lgs. 81/08.

Organizzazione: Il Datore di Lavoro elabora e applica un programma di azione che

comprenda misure tecniche e organizzative intese a prevenire esposizioni superiori al valore limite di esposizione o anche intese a prevenire gli effetti indiretti, tenendo conto in particolare: - di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione a

campi elettromagnetici; - della scelta di attrezzature che emettano campi elettromagnetici di

intensità inferiore, tenuto conto del lavoro da svolgere; - delle misure tecniche per ridurre l’emissione dei campi

elettromagnetici, incluso se necessario l’uso di dispositivi di sicurezza, schermature o di analoghi meccanismi di protezione della salute;

- degli appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni di lavoro;

- della progettazione e della struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro;

- della limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione; - della disponibilità di adeguati dispositivi di protezione individuale

Sorveglianza sanitaria: Rischio campi elettromagnetici con particolare riguardo ai lavoratori

sensibili

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Consultazione aggiornamento DVR

Rischio Radiazioni OtticheArtificiali

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Consultazione aggiornamento DVR

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Le ROA sono radiazioni elettromagnetiche che hanno la caratteristica di avere

una lunghezza d’onda molto piccola ed appartengono al fenomeno fisico della

radiazioni non ionizzanti. Tali radiazioni di dividono in coerenti (laser) e non

coerenti (lampade, LED, ecc.)

Al fine di valutare i lavoratori a rischio e la loro effettiva esposizione, è importante

acquisire i tempi, le distanze e le modalità di esposizione per le sorgenti non

coerenti, mentre bisogna anche verificare eventuali riflessioni per quelle Laser.

I valori limite di esposizione alle radiazioni ottiche sono riportati nell’allegato

XXXVII del D.Lgs. 81/08.

Radiazioni Ottiche Artificiali

Introduzione

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Consultazione aggiornamento DVR

4141Radiazioni Ottiche Artificiali - Stringa

Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive

(a cura di Dirigenti e Preposti) Rischio

ROAL

Radiazioni ottiche artificiali coerenti generate da apparati laser di classe 1 e 2 (non risultano in azienda, al momento, apparati laser di classe superiore a 2)

Informazione, formazione e addestramento: informazione sui rischi dovuti ad un uso improprio dei laser in classe 1 o 2

(guardare direttamente o orientare il raggio laser su persone od animali, aprire l’alloggiamento dove è inserito il diodo laser).

Organizzazione Accertare la classificazione delle apparecchiature laser dalla

documentazione che accompagna l’apparato: targhette, stampigliature, dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto fornito soddisfa i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute) per la corretta determinazione del modo d’uso e delle misure di tutela necessarie.

in caso di danneggiamento del contenitore del diodo emettitore laser, provvedere all’accantonamento dell’apparato per la sostituzione/riparazione.

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Consultazione aggiornamento DVR

4242Radiazioni Ottiche Artificiali - Stringa

Codice Esposizioni Misure di tutela preventive e protettive

(a cura di Dirigenti e Preposti) Rischio

ROA-0 Radiazioni ottiche artificiali emesse da fonti di illuminazione standard per ufficio, monitor di computer, fonti non coerenti emesse da apparecchiature di categoria 0 e lampade di gruppo esente

Informazione, formazione e addestramento: Informazione su uso corretto delle apparecchiature o delle lampade

Organizzazione Per le macchine/apparecchiature, verificare se le emissioni di radiazione

ottica dichiarate dal fabbricante sono di categoria 0 secondo le norme EN 12198-1:2009 e seguire le istruzioni d’uso del fabbricante

per le lampade e sistemi di lampade, verificare dai dati tecnici l’appartenenza al gruppo esente secondo lo standard CEI EN 62471:2009

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ROA-1 Radiazioni ottiche artificiali non coerenti emesse da apparecchiature di categoria 1 o 2 e lampade di gruppo 1-3

Informazione, formazione e addestramento: Informazione su uso corretto Informazione sui pericoli, rischi ed effetti secondari , apparecchiature

categoria 1 Formazione per uso di apparecchiature categoria 2 Organizzazione Per le macchine/apparecchiature, verificare la categoria di emissione di

radiazione e le procedure di funzionamento e seguire le istruzioni d’uso del fabbricante ed attuare le ulteriori misure di tutela raccomandate dal fabbricante.

Per le lampade e sistemi di lampade, verificare dai dati tecnici il gruppo di appartenenza secondo lo standard CEI EN 62471:2009 ed utilizzare secondo istruzioni d’uso

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