Consorzio 5 Toscana Costa · Poi si è proceduto al calcolo della portata con il metodo della...

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Consorzio 5 Toscana Costa

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RELAZIONE GENERALE IMPIANTO VIA FIRENZE

Il progetto in oggetto è stato redatto a seguito della Conferenza dei servizi sul preliminare

svoltasi il giorno 01 giugno 2016 per l'acquisizione di pareri e prescrizioni per la stesura del

progetto definitivo.

Il progetto nasce da una richiesta del Comune di Livorno nel novembre 2009 per una

collaborazione tecnica per giungere alla risoluzione o mitigazione del problema dei continui

allagamenti del sottopasso di via Firenze che negli anni passati, a seguito di eventi pluviometrici più

o meno significativi, hanno creato forti disagi alla circolazione nelle aree circostanti.

Pertanto si è proceduto allo studio di una soluzione progettuale che consentisse lo

smaltimento delle acque piovane che affluiscono a tale zona, mediante la realizzazione di un

impianto idrovoro sul fosso di bonifica della Botticina.

LA SCELTA PROGETTUALE

E' stata studiata soluzione che consenta di risolvere, almeno in parte, i problemi nella

circolazione veicolare durante particolari eventi meteorici, tenendo conto delle problematiche di cui

sopra e andando a fare le valutazioni a favore di sicurezza.

Pertanto si è proceduto al dimensionamento dell’impianto che dovrà essere costituito da 3

idrovore da 0,3 m3/s, con una capacità di smaltimento complessiva pari a 0,9 m3/s.

Per valutare gli effetti che tale soluzione comporterebbe, si è considerata la situazione in cui

il sottopasso sia completamente allagato e si è calcolato che il tempo necessario alle 3 idrovore

attive simultaneamente per svuotare completamente il sottopasso è di circa 11 minuti, valore di

tempo accettabile considerando l’inagibilità del sottopasso di Via Firenze.

Dovrà essere comunque previsto un sistema semaforico automatizzato che chiuda il

sottopasso nel tempo in cui lo stesso risulti effettivamente inagibile.

Questa soluzione progettuale, seppur impedendo per gli eventi più significativi l’agibilità

del sottopasso, garantisce comunque un rapido svuotamento senza arrecare troppo disagio alla

circolazione veicolare in una zona strategica per la città di Livorno.

Si è valutata innanzitutto l’area scolante sulla base delle curve di livello e quindi

dell’andamento del terreno, anche se non è stato possibile fare un calcolo più preciso delle aree

scolanti, in quanto non si conosce l’esatto tracciato della fognatura bianca della zona in oggetto. E’

stata considerata a favore di sicurezza un’area sicuramente maggiore rispetto a quella effettivamente

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afferente alla zona oggetto di studio.

Poi si è proceduto al calcolo della portata con il metodo della corrivazione con Tr= 25anni,

consigliato nel caso di utilizzo del metodo della corrivazione per fognature bianche e reti dio

bonifica a scolo meccanico.

Sulla base dei dati degli annali idrologici si è trovata la curva di probabilità pluviometrica

che riportiamo di seguito:

Si è calcolata la portata massima prevista con un tempo di ritorno pari a 25 anni facendo il

calcolo considerando due aree: l’area A1 che è quella più vicina all’area in oggetto e che quindi

scarica direttamente in corrispondenza del sottopasso e l’area A2 che invece comprende zone più

lontane le cui acque scaricano nell’area A1:

Si è considerata una pioggia critica di durata Tp = 1 ora e un tempo di corrivazione Tc = Tp.

Con i dati sopra citati e mediante il programma Urbis è stato ricavato il seguente valore di

portata idrologica, riferita all’estensione del bacino in oggetto:

Q1max(25) = 9890,11 l/s = 9,89 m3/s

Q2max(25) = 7772,4 l/s = 7,77 m3/s

Qmax(25) = 17624,11 l/s = 17,62 m3/s

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Con questo valore di portata si è proceduto a dimensionare l’impianto idrovoro, di cui

riportiamo di seguito descrizione e costi.

E’ importante valutare anche la portata che il Torrente Ugione è in grado di smaltire e

l’influenza che su di essa ha la portata proveniente dal nuovo impianto idrovoro.

Il Torrente Ugione ha le seguenti caratteristiche:

Inoltre è stato considerato che il canale di bonifica esistente che servirà a convogliare le acque

verso il nuovo impianto idrovoro non è in grado di smaltire la massima portata ottenuta con i calcoli

sopra riportati, pari a 17,62 m3/s.

Pertanto si è proceduto al dimensionamento dell’impianto utilizzando la massima portata che

il canale di cui sopra è in grado di smaltire, calcolata mediante la relazione di Chezy:

Essendo:

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Risulta: Q = 3,4 m3/s

Tale portata è la massima ammissibile che il canale, che alimenta l’impianto idrovoro, è in

grado di smaltire. In realtà si prevede una capacità di smaltimento pari a 0,9 m3/s, in quanto si

prevede l’installazione di 3 idrovore da 0,3 m3/s.

È interessante valutare quali sono gli effetti apportati al sottopasso dall’installazione delle 3

idrovore.

Da una valutazione di massima effettuata sulla planimetria si può ritenere che il volume

d’acqua da smaltire dopo un significativo evento pluviometrico è pari a 600m3 (nella condizione di

massimo invaso compatibile con le quote della strada)

Vista la portata di smaltimento (0,9m3/s), il tempo di svuotamento risulta essere:

Perciò per svuotare il sottopasso, una volta cessato l’evento pluviometrico, saranno necessari

circa 11 minuti dall’attivazione simultanea delle 3 le idrovore.

Nel caso in cui sia attivata solo 1 idrovora il tempo di svuotamento risulta essere :

Essendo Q=0,3m3/s

Infine nel caso in cui siano attive 2 idrovore il tempo di svuotamento risulta essere :

Essendo Q=1,0m3/s

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CONCLUSIONI

La soluzione proposta quindi è quella di installare 3 idrovore da 0,3 m3/s ciascuna, con una

portata complessiva di 0,9 m3/s.

Il tempo di svuotamento previsto in condizioni di contemporaneo funzionamento di tutt’e 3

le idrovore è di circa 11 minuti, valore di tempo accettabile considerando l’inagibilità del sottopasso

di Via Firenze.

Dovrà essere comunque previsto un sistema semaforico automatizzato che chiuda il

sottopasso nel tempo in cui lo stesso risulti effettivamente inagibile.

Per quanto riguarda gli effetti dello scarico delle idrovore nel Torrente Ugione, possiamo

innanzitutto notare come la portata di 0,9 m3/s costituisca una bassa percentuale (4%) rispetto alla

portata smaltibile valutata con la relazione di Chezy (24 m3/s).

Comunque si ritiene necessario, ai fini della sicurezza idraulica, installare un sistema

automatizzato che rilevi il livello idrico presente nel Torrente Ugione e, nel caso in cui tale livello

superi un franco di sicurezza dalla sommità arginale di 0,50 m, provveda a disattivare

immediatamente le idrovore per evitare fenomeni di rigurgito che potrebbero creare pericolo anche

alle pile del ponte della ferrovia che si trova a monte del punto di scarico dell'impianto.

Si riporta di seguito il quadro economico relativo alla realizzazione dell'impianto idrvoro

sopra descritto.

CALCOLO SOMMARIO DI SPESA

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ALLEGATI CARTOGRAFICI

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PIANO STRUTTURALE COMUNE DI LIVORNO

1. Indagini geologico-tecniche di supporto alla pianificazione urbanistica

Legenda

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2. Tav. 1 Sistemi Territoriali e Funzionali, Invarianti, Luoghi con Statuto Speciale, Luoghi

Centrali

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3. Tav. 2 Sottosistemi e Unità Territoriali Organiche Elementari

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4. Carta dei Vincoli Tavola 02