Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti...

81
Consiglio Nazionale dei Geologi 10-11-12 novembre 2018

Transcript of Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti...

Page 1: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Consiglio Nazionale dei Geologi

10-11-12 novembre 2018

Page 2: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

.

1

Data

Pagina

Foglio

10-11-201837

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 3: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1

Data

Pagina

Foglio

10-11-20188

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 4: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1

Data

Pagina

Foglio

10-11-20181+23

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 5: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1

Data

Pagina

Foglio

12-11-20181+5

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 6: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

.

1

Data

Pagina

Foglio

12-11-201815

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 7: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 8: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

.

1

Data

Pagina

Foglio

12-11-201813

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 9: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1

Data

Pagina

Foglio

12-11-20188

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 10: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 11: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1 / 3

Data

Pagina

Foglio

12-11-20181+22/3

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 12: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

2 / 3

Data

Pagina

Foglio

12-11-20181+22/3

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 13: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

3 / 3

Data

Pagina

Foglio

12-11-20181+22/3

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 14: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1

Data

Pagina

Foglio

12-11-201814

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 15: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 16: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1

Data

Pagina

Foglio

12-11-20184

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 17: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1

Data

Pagina

Foglio

11-11-201828

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 18: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1

Data

Pagina

Foglio

12-11-201821

024697

Quotidiano

Ordine Nazionale Geologi

Codic

e a

bbonam

ento

:

Page 19: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Foglio:1/1Estratto da pag.:11

Edizione del:12/11/18CORRIERE ADRIATICO MACERATA

Page 20: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1

GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO BASILICATA Edizione del:12/11/18

Page 21: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 5

Page 22: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 6

Page 23: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 6

Page 24: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 6

Page 25: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 16

Page 26: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 16

Page 27: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 3L'ESPERTO RISPONDE

Page 28: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

11/11/2018Pag. 1

Page 29: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

11/11/2018Pag. 1

Page 30: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

09/11/2018Pag. 1

Page 31: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

09/11/2018Pag. 1

Page 32: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 1 N.44 - 12 novembre 2018

Page 33: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 1 N.44 - 12 novembre 2018

Page 34: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 1 N.44 - 12 novembre 2018

Page 35: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018Pag. 1 N.44 - 12 novembre 2018

Page 36: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

La Terra vista da un professionista: ascuola con il GeologoAppuntamento venerdì 16 novembre 2018 alle ore 10.30 al Liceo Classico EugenioMontale (Via di Bravetta, 545)

Redazione12 novembre 2018 12:43

Le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio nazionale, gli eventi sismici dell’Italia centrale degli ultimi due anni ela presenza di più vulcani attivi evidenziano come l’Italia sia un Paese fragile dal punto di vista del rischio sismico,idrogeologico e vulcanico. È inaccettabile che si continui a morire a causa di frane, alluvioni e terremoti. Un dato èsignificativo: ancora oggi tra il 20 e 50% delle vittime è dovuto a comportamenti errati durante un sisma. Alla luce dellerecenti emergenze (e non solo) che hanno interessato l’intera penisola, i geologi rimarcano l’importanza e l’urgentenecessità di divulgare la cultura geologica e dei georischi nonché di adottare corretti comportamenti in caso di calamitànaturali.

A tal proposito, il Consiglio Nazionale dei Geologi, con la collaborazione di tutti gli Ordini regionali, organizza il 16novembre 2018 la II edizione della giornata dedicata all’informazione e alla prevenzione nelle scuole denominata“La Terra vista da un professionista: a scuola con il Geologo”. Nel corso della mattinata, in oltre 500 scuole primariee secondarie di tutte le regioni italiane, i geologi affronteranno le seguenti tematiche: la pericolosità e i rischi naturali, ilsistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito dellamanifestazione, la mattina del 16 novembre, alle ore 10.30, il Consiglio Nazionale dei Geologi organizza, incollaborazione con l’Ordine dei Geologi del Lazio e sotto l’egida della Protezione Civile, una conferenza stampapresso il Liceo Classico Eugenio Montale (Via di Bravetta, 545) di Roma. Saranno presenti: Angelo Borrelli, CapoDipartimento della Protezione Civile, Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, AdrianaCavaglià, consigliere CNG con delega alla Protezione Civile, Marina Fabbri, coordinatrice della Commissione diProtezione Civile dell’Ordine dei Geologi del Lazio.

L'iniziativa, che si rivolge agli studenti, è finalizzata alla diffusione della cultura geologica quale elemento necessario perla salvaguardia del territorio e dell’ambiente, alla divulgazione scientifica per una maggiore consapevolezza dei rischinaturali, all'informazione sui corretti comportamenti per una popolazione consapevole e resiliente e alla divulgazione delsistema di protezione civile all’interno del quale convergono anche i cittadini.

Page 37: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Invito conferenza stampa – La Terra vista da un professionista: A scuola con il Geologo – Venerdì 16 novembre ore 10.30 – Liceo Classico Eugenio Montale –ROMAby Redazione Redazione10 novembre 2018

(AGENPARL) – sab 10 novembre 2018

Invito alla conferenza stampa La Terra vista da un professionista: A scuola con il Geologo – II edizione Venerdì 16 novembre 2018 ore 10.30 – Liceo Classico Eugenio Montale (Via di Bravetta, 545) Roma Le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio nazionale, gli eventi sismici dell’Italia centrale degli ultimi due anni e la presenza di più vulcani attivi evidenziano come l’Italia sia un Paese fragile dal punto di vista del rischio sismico, idrogeologico e vulcanico. È inaccettabile che si continui a morire a causa di frane, alluvioni e terremoti. Un dato è significativo: ancora oggi tra il 20 e 50% delle vittime è dovuto a comportamenti errati durante un sisma. Alla luce delle recenti emergenze (e non solo) che hanno interessato l’intera penisola, i geologi rimarcano l’importanza e l’urgente necessità di divulgare la cultura geologica e dei georischi nonché di adottare corretti comportamenti in caso di calamità naturali. A tal proposito, il Consiglio Nazionale dei Geologi, con la collaborazione di tutti gli Ordini regionali, organizza il 16 novembre 2018la II edizione della giornata dedicata all’informazione e alla prevenzione nelle scuole denominata “La Terra vista da un professionista: a scuola con il Geologo”. Nel corso della mattinata, in oltre 500 scuole primarie e secondarie di tutte le regioni italiane, i geologi affronteranno le seguenti tematiche: la pericolosità e i rischi naturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina del 16 novembre, alle ore 10.30, il Consiglio Nazionale dei Geologi organizza, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi del Lazio e sotto l’egida della Protezione Civile, una conferenza stampa presso il Liceo Classico Eugenio Montale (Via di Bravetta, 545) di Roma. Saranno presenti: Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile, Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Adriana Cavaglià, consigliere CNG con delega alla Protezione Civile, Marina Fabbri, coordinatrice della Commissione di Protezione Civile dell’Ordine dei Geologi del Lazio. L’iniziativa, che si rivolge agli studenti, è finalizzata alla diffusione della cultura geologica quale elemento necessario per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, alla divulgazione

Page 38: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

scientifica per una maggiore consapevolezza dei rischi naturali, all’informazione sui corretti comportamenti per una popolazione consapevole e resiliente e alla divulgazione del sistema di protezione civile all’interno del quale convergono anche i cittadini. Visualizza qui la mappa delle scuole di tutta Italia che aderiranno all’iniziativa

Roma, 10 novembre 2018

Page 39: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1/2

Rischio sismico, idrogeologico evulcanico in ItaliaÈ inaccettabile che si continui a morire a causa di frane, alluvioni e terremoti

Articolo pubblicato sabato 10 novembre 2018 alle 12.18

I geologi rimarcano l’importanza e l’urgente necessità di divulgare la culturageologica e dei georischi nonché di adottare corretti comportamenti in casodi calamità naturali...

Le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio nazionale, gli eventi sismicidell’Italia centrale degli ultimi due anni e la presenza di più vulcani attivievidenziano come l’Italia sia un Paese fragile dal punto di vista del rischio sismico,idrogeologico e vulcanico da nord a sud.

Stampato da Ottopagine.it

Page 40: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

2/2

È inaccettabile che si continui a morire a causa di frane, alluvioni e terremoti.Un dato è significativo: ancora oggi tra il 20 e 50% delle vittime è dovuto acomportamenti errati durante un sisma. Alla luce delle recenti emergenze (enon solo) che hanno interessato l’intera penisola, i geologi rimarcanol’importanza e l’urgente necessità di divulgare la cultura geologica e deigeorischi nonché di adottare corretti comportamenti in caso di calamitànaturali.

A tal proposito, il Consiglio Nazionale dei Geologi, con la collaborazione di tutti gliOrdini regionali, organizza il 16 novembre 2018 la II edizione della giornatadedicata all’informazione e alla prevenzione nelle scuole denominata “La Terravista da un professionista: a scuola con il Geologo”. Nel corso della mattinata, inoltre 500 scuole primarie e secondarie di tutte le regioni italiane tra cui laCampania, i geologi affronteranno le seguenti tematiche: la pericolosità e i rischinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere incaso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina del 16 novembre,alle ore 10.30, il Consiglio Nazionale dei Geologi organizza, in collaborazione conl’Ordine dei Geologi del Lazio e sotto l’egida della Protezione Civile, unaconferenza stampa presso il Liceo Classico Eugenio Montale (Via di Bravetta, 545)di Roma. Saranno presenti: Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della ProtezioneCivile, Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, AdrianaCavaglià, consigliere CNG con delega alla Protezione Civile, Marina Fabbri,coordinatrice della Commissione di Protezione Civile dell’Ordine dei Geologi delLazio.

L'iniziativa, che si rivolge agli studenti, è finalizzata alla diffusione dellacultura geologica quale elemento necessario per la salvaguardia del territorioe dell’ambiente, alla divulgazione scientifica per una maggioreconsapevolezza dei rischi naturali, all'informazione sui corretticomportamenti per una popolazione consapevole e resiliente e alladivulgazione del sistema di protezione civile all’interno del quale convergonoanche i cittadini.

Registrazione del Tribunale di Avellino n. 331 del 23/11/1995 Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione n. 4961 © Riproduzione Riservata – Ne è consentita esclusivamente una riproduzione parziale con citazione della fonte corretta

www.ottopagine.it

Page 41: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

A scuola con il geologo, seconda edizione dell’evento organizzato dal CNG Redazione 10 Novembre 2018

La Terra vista da un professionista: A scuola con il Geologo – II edizione

Venerdì 16 novembre 2018 ore 10.30 – Liceo Classico Eugenio Montale (Via di Bravetta, 545) Roma

Le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio nazionale, gli eventi sismici dell’Italia centrale degli ultimi due anni e la presenza di più vulcani attivi evidenziano come l’Italia sia un Paese fragile dal punto di vista del rischio sismico, idrogeologico e vulcanico. È inaccettabile che si continui a morire a causa di frane, alluvioni e terremoti. Un dato è significativo: ancora oggi tra il 20 e 50% delle vittime è dovuto a comportamenti errati durante un sisma. Alla luce delle recenti emergenze (e non solo) che hanno interessato l’intera penisola, i geologi rimarcano l’importanza e l’urgente necessità di divulgare la cultura geologica e dei georischi nonché di adottare corretti comportamenti in caso di calamità naturali.

Page 42: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

A tal proposito, il Consiglio Nazionale dei Geologi, con la collaborazione di tutti gli Ordini regionali, organizza il 16 novembre 2018 la II edizione della giornata dedicata all’informazione e alla prevenzione nelle scuole denominata “La Terra vista da un professionista: a scuola con il Geologo”. Nel corso della mattinata, in oltre 500 scuole primarie e secondarie di tutte le regioni italiane, i geologi affronteranno le seguenti tematiche: la pericolosità e i rischi naturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina del 16 novembre, alle ore 10.30, il Consiglio Nazionale dei Geologi organizza, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi del Lazio e sotto l’egida della Protezione Civile, una conferenza stampa presso il Liceo Classico Eugenio Montale (Via di Bravetta, 545) di Roma. Saranno presenti: Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile, Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Adriana Cavaglià, consigliere CNG con delega alla Protezione Civile, Marina Fabbri, coordinatrice della Commissione di Protezione Civile dell’Ordine dei Geologi del Lazio.

Page 43: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

L’iniziativa, che si rivolge agli studenti, è finalizzata alla diffusione della cultura geologica quale elemento necessario per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, alla divulgazione scientifica per una maggiore consapevolezza dei rischi naturali, all’informazione sui corretti comportamenti per una popolazione consapevole e resiliente e alla divulgazione del sistema di protezione civile all’interno del quale convergono anche i cittadini.

FONTE: COMUNICATO CNG

Page 44: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

La Terra vista da un professionista: a scuola con il Geologo II edizione della giornata dedicata all’informazione e alla prevenzione nelle scuole denominata “La Terra vista da un professionista: a scuola con il Geologo” A cura di Monia Sangermano

10 novembre 2018 - 15:52

Page 45: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio nazionale, gli eventi sismici dell’Italia centrale degli ultimi due

anni e la presenza di più vulcani attivi evidenziano come l’Italia sia un Paese fragile dal punto di vista del rischio

sismico, idrogeologico e vulcanico. È inaccettabile che si continui a morire a causa di frane, alluvioni e terremoti.

Un dato è significativo: ancora oggi tra il 20 e 50% delle vittime è dovuto a comportamenti errati durante un

sisma. Alla luce delle recenti emergenze (e non solo) che hanno interessato l’intera penisola, i geologi rimarcano

l’importanza e l’urgente necessità di divulgare la cultura geologica e dei georischi nonché di adottare corretti

comportamenti in caso di calamità naturali.

A tal proposito, il Consiglio Nazionale dei Geologi, con la collaborazione di tutti gli Ordini regionali, organizza il

16 novembre 2018 la II edizione della giornata dedicata all’informazione e alla prevenzione nelle scuole

denominata “La Terra vista da un professionista: a scuola con il Geologo”. Nel corso della mattinata, in oltre

500 scuole primarie e secondarie di tutte le regioni italiane, i geologi affronteranno le seguenti tematiche: la

pericolosità e i rischi naturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di

emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina del 16 novembre, alle ore 10.30, il Consiglio Nazionale

dei Geologi organizza, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi del Lazio e sotto l’egida della Protezione

Civile, una conferenza stampa presso il Liceo Classico Eugenio Montale (Via di Bravetta, 545) di Roma.

Saranno presenti: Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile, Francesco Peduto, Presidente del

Consiglio Nazionale dei Geologi, Adriana Cavaglià, consigliere CNG con delega alla Protezione Civile, Marina

Fabbri, coordinatrice della Commissione di Protezione Civile dell’Ordine dei Geologi del Lazio.

L’iniziativa, che si rivolge agli studenti, è finalizzata alla diffusione della cultura geologica quale elemento

necessario per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, alla divulgazione scientifica per una maggiore

consapevolezza dei rischi naturali, all’informazione sui corretti comportamenti per una popolazione consapevole e

resiliente e alla divulgazione del sistema di protezione civile all’interno del quale convergono anche i cittadini.

AcuradiMoniaSangermano

Page 46: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

https://www.etnalife.it/la-terra-vista-da-un-professionista-a-scuola-con-il-geologo-ii-edizione/

News dai Comuni

La Terra vista da un professionista: A scuola con ilGeologo – II edizione

Le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio nazionale, gli eventi sismici dell’Italia centrale

degli ultimi due anni e la presenza di più vulcani attivi evidenziano come l’Italia sia un Paese

fragile dal punto di vista del rischio sismico, idrogeologico e vulcanico. È inaccettabile che si

continui a morire a causa di frane, alluvioni e terremoti. Un dato è signi�cativo: ancora oggi tra il

20 e 50% delle vittime è dovuto a comportamenti errati durante un sisma. Alla luce delle

recenti emergenze (e non solo) che hanno interessato l’intera penisola, i geologi rimarcano

l’importanza e l’urgente necessità di divulgare la cultura geologica e dei georischi nonché di

adottare corretti comportamenti in caso di calamità naturali.

A tal proposito, il Consiglio Nazionale dei Geologi, con la collaborazione di tutti gli Ordini

regionali, organizza il 16 novembre 2018 la II edizione della giornata dedicata all’informazione

e alla prevenzione nelle scuole denominata “La Terra vista da un professionista: a scuola con il

Geologo”. Nel corso della mattinata, in oltre 500 scuole primarie e secondarie di tutte le regioni

a d f J " .0

SHARES

Page 47: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

12/11/2018 La Terra vista da un professionista: A scuola con il Geologo – II edizione - etnalife

italiane, i geologi affronteranno le seguenti tematiche: la pericolosità e i rischi naturali, il

sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza.

L’iniziativa, che si rivolge agli studenti, è �nalizzata alla diffusione della cultura geologica quale

elemento necessario per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, alla divulgazione

scienti�ca per una maggiore consapevolezza dei rischi naturali, all’informazione sui corretti

comportamenti per una popolazione consapevole e resiliente e alla divulgazione del sistema di

protezione civile all’interno del quale convergono anche i cittadini.

Page 48: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Appuntamento il 16 novembre

A scuola con il geologo: giornata dedicata allaprevenzioneCoinvolte centinaia di scuole in tutta Italia REDAZIONE 12/11/2018 - 06:45

Le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio nazionale, gli eventi sismici dell’Italiacentrale degli ultimi due anni e la presenza di più vulcani attivi evidenziano come l’Italia sia unPaese fragile dal punto di vista del rischio sismico, idrogeologico e vulcanico. È inaccettabile che sicontinui a morire a causa di frane, alluvioni e terremoti.

A tal proposito, il Consiglio Nazionale dei Geologi, con la collaborazione di tutti gli Ordiniregionali, organizza il 16 novembre la II edizione della giornata dedicata all’informazione e allaprevenzione nelle scuole denominata “La Terra vista da un professionista: a scuola con ilGeologo”. Nel corso della mattinata, in oltre 500 scuole primarie e secondarie di tutte le regioniitaliane, i geologi affronteranno le seguenti tematiche: la pericolosità e i rischi naturali, il sistemadella protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambitodella manifestazione, la mattina del 16 novembre, alle ore 10.30, il Consiglio Nazionale deiGeologi organizza, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi del Lazio e sotto l’egida dellaProtezione Civile, una conferenza stampa presso il Liceo Classico Eugenio Montale (Via diBravetta, 545) di Roma.

Saranno presenti: Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile, FrancescoPeduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Adriana Cavaglià, consigliere CNG condelega alla Protezione Civile, Marina Fabbri, coordinatrice della Commissione di Protezione Civiledell’Ordine dei Geologi del Lazio. L'iniziativa, che si rivolge agli studenti, è finalizzata alladiffusione della cultura geologica quale elemento necessario per la salvaguardia del territorio edell’ambiente, alla divulgazione scientifica per una maggiore consapevolezza dei rischi naturali,all'informazione sui corretti comportamenti per una popolazione consapevole e resiliente e alladivulgazione del sistema di protezione civile all’interno del quale convergono anche i cittadini. 

Page 49: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Home / Cultura / Ambiente / La Terra vista da un professionista: A scuola con ilGeologo – II edizione Venerdì 16 novembre 2018 ore 10.30 – Liceo Classico EugenioMontale (Via di Bravetta, 545) Roma

La Terra vista da un professionista: Ascuola con il Geologo – II edizioneVenerdì 16 novembre 2018 ore 10.30 –Liceo Classico Eugenio Montale (Via diBravetta, 545) RomaPosted on 10 novembre 2018 by Ennapress in Ambiente

La Terra vista da un professionista: A scuola con il Geologo – IIedizione

Venerdì 16 novembre 2018 ore 10.30 – Liceo Classico EugenioMontale (Via di Bravetta, 545) Roma

Le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio nazionale, glieventi sismici dell’Italia centrale degli ultimi due anni e la presenzadi più vulcani attivi evidenziano come l’Italia sia un Paese fragile dalpunto di vista del rischio sismico, idrogeologico e vulcanico. Èinaccettabile che si continui a morire a causa di frane, alluvioni eterremoti. Un dato è signi�cativo: ancora oggi tra il 20 e 50% dellevittime è dovuto a comportamenti errati durante un sisma. Alla lucedelle recenti emergenze (e non solo) che hanno interessato l’interapenisola, i geologi rimarcano l’importanza e l’urgente necessità didivulgare la cultura geologica e dei georischi nonché di adottarecorretti comportamenti in caso di calamità naturali.

A tal proposito, il Consiglio Nazionale dei Geologi, con lacollaborazione di tutti gli Ordini regionali, organizza il 16 novembre2018 la II edizione della giornata dedicata all’informazione e allaprevenzione nelle scuole denominata “La Terra vista da unprofessionista: a scuola con il Geologo”. Nel corso della mattinata, inoltre 500 scuole primarie e secondarie di tutte le regioni italiane, igeologi a�ronteranno le seguenti tematiche: la pericolosità e i rischi

Page 50: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

naturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamentida assumere in caso di emergenza. Nell’ambito dellamanifestazione, la mattina del 16 novembre, alle ore 10.30, ilConsiglio Nazionale dei Geologi organizza, in collaborazione conl’Ordine dei Geologi del Lazio e sotto l’egida della Protezione Civile,una conferenza stampa presso il Liceo Classico Eugenio Montale(Via di Bravetta, 545) di Roma. Saranno presenti: Angelo Borrelli,Capo Dipartimento della Protezione Civile, Francesco Peduto,Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Adriana Cavaglià,consigliere CNG con delega alla Protezione Civile, Marina Fabbri,coordinatrice della Commissione di Protezione Civile dell’Ordine deiGeologi del Lazio.

L’iniziativa, che si rivolge agli studenti, è nalizzata alla di�usionedella cultura geologica quale elemento necessario per lasalvaguardia del territorio e dell’ambiente, alla divulgazionescienti ca per una maggiore consapevolezza dei rischi naturali,all’informazione sui corretti comportamenti per una popolazioneconsapevole e resiliente e alla divulgazione del sistema diprotezione civile all’interno del quale convergono anche i cittadini.

Visualizza qui la mappa delle scuole di tutta Italia che aderirannoall’iniziativa

Page 51: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Venerdì  16  novembre  2018  ore  10.30  –  Liceo  Classico  EugenioMontale (Via di Bravetta, 545) Roma

Roma, 12 novembre 2018. - Redazione*

Le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio nazionale, gli eventi sismicidell'Italia centrale degli ultimi due anni e la presenza di più vulcani attivievidenziano come l'Italia sia un Paese fragile dal punto di vista del rischiosismico, idrogeologico e vulcanico. È inaccettabile che si continui a morire acausa di frane, alluvioni e terremoti. Un dato è significativo: ancora oggi tra il20 e 50% delle vittime è dovuto a comportamenti errati durante un sisma. Allaluce delle recenti emergenze (e non solo) che hanno interessato l'interapenisola, i geologi rimarcano l'importanza e l'urgente necessità di divulgare lacultura geologica e dei georischi nonché di adottare corretti comportamenti in caso di calamità naturali.

A tal proposito, il Consiglio Nazionale dei Geologi, con la collaborazione di tutti gli Ordini regionali, organizza il 16novembre 2018 la II edizione della giornata dedicata all'informazione e alla prevenzione nelle scuole denominata"La Terra vista da un professionista: a scuola con il Geologo". Nel corso della mattinata, in oltre 500 scuoleprimarie e secondarie di tutte le regioni italiane, i geologi affronteranno le seguenti tematiche: la pericolosità e irischi naturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza.Nell'ambito della manifestazione, la mattina del 16 novembre, alle ore 10.30, il Consiglio Nazionale dei Geologiorganizza, in collaborazione con l'Ordine dei Geologi del Lazio e sotto l'egida della Protezione Civile, unaconferenza stampa presso il Liceo Classico Eugenio Montale (Via di Bravetta, 545) di Roma. Saranno presenti:Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile, Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionaledei Geologi, Adriana Cavaglià, consigliere CNG con delega alla Protezione Civile, Marina Fabbri, coordinatricedella Commissione di Protezione Civile dell'Ordine dei Geologi del Lazio.

L'iniziativa, che si rivolge agli studenti, è finalizzata alla diffusione della cultura geologica quale elementonecessario per la salvaguardia del territorio e dell'ambiente, alla divulgazione scientifica per una maggioreconsapevolezza dei rischi naturali, all'informazione sui corretti comportamenti per una popolazione consapevole eresiliente e alla divulgazione del sistema di protezione civile all'interno del quale convergono anche i cittadini.

Visualizza qui la mappa delle scuole di tutta Italia che aderiranno all'iniziativa

*comunicato

La Terra vista da un professionista: A scuola con il Geologo – II edizioneLUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2018 11:28 REDAZIONE* VISITE: 14

Page 52: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Trent’anni di inerzia: l’eterna incompiuta del censimento sugli abusi edilizi 12 novembre 2018 - Valeria Uva Dal 1985 a oggi, ogni riapertura dei condoni è sempre stata accompagnata dall’impegno a realizzare un monitoraggio delle costruzioni fuorilegge, poi puntualmente disatteso

Trentatré anni non sono bastati per far partire l’osservatorio sull’abusivismo edilizio. Risale al 1985, infatti, in abbinata con il primo maxi-condono edilizio, l’originario tentativo di creare una mappa delle costruzioni abusive sul nostro territorio. Lo Stato, da una parte, chiudeva un occhio sulle costruzioni illegali realizzate fino a quel momento e, dall’altra, prendeva il solenne impegno di voltare pagina. E di cominciare a monitorare il fenomeno. Conoscere per demolire, insomma. Trentatré anni e tre condoni dopo (l’ultimo pronto a partire per Ischia e le aree terremotate del Centro Italia) l’Osservatorio è rimasto sulla carta. Tanto che per conoscere l’andamento del fenomeno le uniche stime ritenute credibili sono quelli di istituti di ricerca privati, come il Cresme che calcola una media di 20mila nuovi abusi ogni anno. Paradossalmente un censimento dell’abusivismo si deve al Fisco. In particolare all’operazione «Case fantasma», realizzata tra il 2007 e il 2009. Sovrapponendo alle mappe catastali le fotografie aeree, sono venute fuori anomalie in oltre la metà delle particelle (si veda l’articolo in

basso). Una fotografia sfocata, perché non tutte le anomalie possono essere ricondotte ad abusi veri e propri, ma certo è l’unica realizzata da una pubblica amministrazione. Eppure non c’è dubbio che una banca dati completa e aggiornata degli abusi sarebbe stata certamente utile. Per esempio per evitare tragedie come quelle siciliana di Casteldaccia, dove nove persone hanno perso la vita travolte dall’esondazione del fiume Milicia in una villetta risultata completamente abusiva perché si trovava in una zona di inedificabilità assoluta . Quei buoni propositi del 2003 Certo ogni tanto i buoni propositi di monitorare il fenomeno ritornano. Ad esempio nel 2003. Anche allora – guarda caso - era in rampa di lancio un altro condono edilizio (il terzo). Il governo Berlusconi, dopo aver riaperto le sanatorie precedenti, era tornato a promettere un futuro pugno duro contro i nuovi abusi. Come? Ma con un censimento, naturalmente. La norma che modificava il Testo unico dell’edilizia (articolo 41) recitava: «Entro il mese di dicembre di ogni anno il dirigente o il responsabile del servizio trasmette al prefetto l’elenco delle opere non sanabili» . L’obiettivo in questo caso era di attivare l’organo di Governo per la demolizione. Ma è finita male: stavolta per “colpa” della Corte costituzionale che ha bocciato la norma. Da allora, complice anche il riordino delle competenze urbanistiche tra Stato e Regioni, il monitoraggio centralizzato è rimasto affidato alle segnalazioni che i segretari comunali dovrebbero compilare mensilmente sugli abusi censiti dalla polizia giudiziaria. In teoria una massa enorme di dati: 12 rapporti l’anno per ognuno degli 8mila Comuni. Ma – anche ammettendo che tutti adempiano davvero - si tratta di un’arma spuntata in partenza: nell’epoca degli open data il ministero delle Infrastrutture ha chiesto l’invio in formato Pdf, «in assenza dell’operatività dell’Osservatorio» come spiega l’ultimo “Conto annuale” dove peraltro si sottolinea che i Comuni continuano a trasmettere «in maniera disordinatissima». La legge di bilancio 2018 Ci riprova la legge di Bilancio di quest’anno. Con una nuova «banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio, di cui si avvalgono le amministrazioni statali, regionali e comunali nonché gli uffici giudiziari competenti». Ma quasi un anno dopo manca il decreto attuativo - il titolare è oggi il ministro Danilo Toninelli - ed è ancora tutto fermo. Forse anche perché la legge si è dimenticata di fare in modo che i pochi fondi assegnati (500mila euro) fossero disponibili già da quest’anno, posticipandoli invece al 2019.

Page 53: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Viaggia velocissima, invece, l’ennesima sanatoria. Sul carro del decreto legge per Genova ha trovato posto un ulteriore condono sia per gli abusi edilizi di Ischia che per quelli compiuti nei Comuni terremotati del Centro Italia. Salvo improbabili sorprese, il condono sarà a breve disponibile. A massimo entro il 27 novembre, data entro la quale il Dl 109 dovrà essere convertito in legge. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 54: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1/3

12 Nov 2018

Lavori dei piccoli comuni a rischio caos conil nuovo obbligo di affidare le gare alleProvinceLaura Savelli

Centrali di committenza nel mirino del disegno di legge di bilancio. Nell'articolo 16, comma 4,del Ddl, è infatti contenuta una modifica dell'articolo 37, comma 5, del Codice dei contratti ilquale, una volta approvata la manovra, introdurrà da un lato la circoscrizione dell'ambitoterritoriale di riferimento delle centrali di committenza al territorio provinciale o metropolitano,e dall’altro lato la specifica previsione secondo cui - solamente per gli appalti di lavori pubblici -i comuni non capoluogo di provincia dovranno ricorrere alla stazione unica appaltante costituitapresso le province e le città metropolitane: tutto ciò, fino a quando non verrà messo a punto ilsistema di qualificazione introdotto dall'articolo 38 del Dlgs. n. 50/2016.

Questa disposizione prenderà dunque il posto dell'attuale versione del comma 5, che rimandainvece all'adozione di un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri l'individuazionedegli ambiti territoriali di riferimento delle centrali di committenza in forma di aggregazioni dicomuni non capoluogo di provincia: Dpcm che avrebbe dovuto essere adottato entro sei mesidall'entrata in vigore del Codice e che, come altri provvedimenti di attuazione, non è mai giuntoal suo varo definitivo.

Ma,il testo della modifica, attualmente all'esame del Parlamento, già sembra prestare il fianco adalcuni dubbi interpretativi, con particolare riferimento al raccordo di tale previsione con le altrenorme che riguardano, in particolar modo, la centralizzazione della committenza per i comuninon capoluogo di provincia.

Le regole vigenti Ad oggi, l'articolo 37, comma 1, del d.lgs. n. 50/2016 riconosce in via generale alle stazioniappaltanti la possibilità di affidare lavori di importo inferiore a 150 mila euro (nonché servizi eforniture al di sotto dei 40 mila euro), a prescindere dal fatto di possedere o no unaqualificazione, necessariamente richiesta invece per tutti gli affidamenti di valore superiore aqueste soglie. In questi ultimi casi, dunque, le Pa. non qualificate hanno soltanto due alternativeper la gestione delle gare: rivolgersi ad una centrale di committenza o aggregarsi ad una o piùstazioni appaltanti qualificate.

A questa regola, fanno parzialmente eccezione i lavori di manutenzione ordinaria di importocompreso tra 150 mila e 1 milione di euro (unitamente ai servizi e alle forniture stimate tra 40mila euro e la soglia Ue). Per queste ipotesi, il comma 2 dell'articolo 37 chiede comunque alleamministrazioni qualificate di utilizzare - seppur autonomamente - gli strumenti telematici dinegoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza (che debbono essere semprequalificate) e, solo in caso di indisponibilità di tali strumenti, si consente alle stazioni appaltanti

Page 55: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

2/3

di procedere con lo svolgimento di una procedura di gara oppure di operare con una centrale dicommittenza o mediante aggregazione ad una o più Pa qualificate.

Naturalmente, questo impianto regge, per il momento, sulla base di una disposizionetransitoria, vale a dire l'articolo 216, comma 10, del Codice, il quale ha stabilito che, fino alla datadi entrata in vigore del sistema di qualificazione di cui all'articolo 38, i requisiti qualificanti diuna Pa sono soddisfatti mediante l'iscrizione all'anagrafe unica delle stazioni appaltanti (Ausa)istituita presso l'Anac (dall'articolo 33-ter del Dl 179/2012); e quindi, tutte le Pa che risultanoiscritte negli elenchi dell'Autorità, si presumono qualificate fino a quando non entrerà a regimeil definitivo sistema di qualificazione.

I comuni non capoluogo di provincia Queste regole generali sono state estese - come specifica poi il comma 4 dell'articolo 37 - ancheai comuni non capoluogo di provincia. Quindi, allo stesso modo, per tali soggetti è contemplatasia la possibilità di agire in maniera autonoma per i lavori di importo fino a 150 mila euro (oltreche per i servizi e le forniture fino a 40 mila euro), sia la contestuale possibilità di utilizzare glistrumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza perevitare gli obblighi di centralizzazione per i lavori di manutenzione ordinaria ricompresi tra 150mila euro e 1 milione di euro (nonché per i servizi e le forniture tra i 40 mila euro e la soglia Ue).Sono queste infatti le norme che, fino ad oggi, hanno permesso soprattutto agli enti localiminori di provvedere più agevolmente alla gestione della maggior parte dei contratti pubblici,ricorrendo ad esempio al Mercato Elettronico della Pa (Mepa).

Per tutte le altre ipotesi di affidamento, questi soggetti hanno tre alternative: 1) ricorrere ad unacentrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati; 2) utilizzare lo strumento unioni,associazioni o consorzi di comuni, che assolvano al ruolo di centrale di committenza; 3)avvalersi della stazione unica appaltante costituita presso le varie province, città metropolitaneo gli enti di area vasta.

Gli effetti delle modifiche del ddl di bilancio In questo contesto, la modifica introdotta con la manovra finanziaria sembra avere un impattoproprio sull'attività dei comuni non capoluogo di provincia. Dalla lettura della disposizione, si riconosce infatti a tali soggetti la sola possibilità di far ricorsoalle stazioni uniche appaltanti costituite presso le province e le città metropolitane che, ad oggi,rappresenta invece una delle alternative presenti nella terna fornita dal comma 4 dell'articolo 37del Codice.

Pertanto, da questo punto di vista, la futura previsione pone innanzi tutto l'interrogativo sel'utilizzo della stazione unica appaltante costituirà l'unico strumento a disposizione dei comuninon capoluogo di provincia per l'affidamento dei lavori pubblici di importo superiore a 150 milaeuro.

Se così fosse, infatti, la modifica rappresenterebbe una deroga alle altre soluzioni rappresentatedalla costituzione di un’unione di comuni o dal ricorso ad altre centrali di committenzapiuttosto che ad altri soggetti aggregatori, che avrebbe tuttavia un'efficacia limitata al periodo di«attesa della qualificazione delle stazioni appaltanti di cui all'articolo 38».

Ma, a questo dubbio, si aggiunge soprattutto quello relativo all'ambito di applicazione dellamodifica, che viene circoscritta genericamente all'affidamento dei lavori pubblici, a prescinderedalla loro base d’asta. Da quest'ultimo punto di vista, infatti, la norma non sembra considerarené che il comma 1 dell'articolo 37 ha fissato una regola generale, che impone ai comuni noncapoluogo di provincia di affidare la gara a soggetti centralizzati solo se l'opera da realizzarevale oltre 150 mila euro; né che il comma 2 dell'articolo 37 prevede, per i lavori di manutenzioneordinaria di valore stimato tra 150 mila e 1 milione di euro, l'obbligo di utilizzare

Page 56: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

3/3

autonomamente gli strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali dicommittenza.

In altri termini, se l'interpretazione fosse corretta, dall'entrata in vigore della legge di bilancio, icomuni non capoluogo di provincia dovrebbero sempre ed in ogni caso - per i lavori pubblici -far ricorso alle stazioni uniche appaltanti istituite presso le province e le città metropolitane,senza considerare quanto già stabilito dai restanti commi dell'articolo 37; mentre, per i servizi ele forniture, resterebbe tutto invariato, dal momento che la norma interessa solo il comparto deilavori.

Resta il fatto che si tratta di una modifica limitata, in quanto strettamente legata alla messa apunto del sistema di qualificazione, ma i rallentamenti che stanno accompagnando la suaattuazione richiedono probabilmente una norma che, essendo destinata ad essere applicata finoad una data ancora incerta, non crei difficoltà operative alle stazioni appaltanti a causa dei suoicontenuti a tratti contrastanti con le disposizioni vigenti.

P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved

Page 57: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

MONDO

Oltre 30 morti negli incendi che soffocano la California. Trump: “Distruzione catastrofica” Oltre 200 i dispersi. In fuga anche molti vip di Hollywood

AFP

PUBBLICATO IL 11/11/2018 ULTIMA MODIFICA IL 12/11/2018 ALLE ORE 08:43

Continua ad aggravarsi il bilancio degli incendi in California: sono 31 le persone che hanno perso la vita e i numeri sembrano destinati a crescere visto che sono 228 le persone che risultano disperse. I soccorritori hanno recuperato 29 corpi nella zona della città distrutta di Paradise, e altri due cadaveri sono stati ritrovati vicino Los Angeles.

Camp Fire, l’incendio più potente che sta devastando il nord della California, è cresciuto a 111 mila acri ed è stato contenuto solo per il 25%. Oltre 50 mila persone sono ancora costrette fuori casa, di cui 1.300 in rifugi. Nessun nuovo ordine di evacuazione è stato dato da sabato a oggi ma le autorità hanno avvertito di restare in allerta a causa delle condizioni meteo avverse, con forti venti e bassa umidità

Una coltre di fumo e cenere che avvelena l’aria, anche sulla baia di San Francisco. «È il peggior incendio della storia della California», affermano i soccorritori, parlando di un inferno mai visto nel Golden State, eppure abituato negli ultimi anni a roghi sempre più devastanti. Questo - spiegano gli esperti - soprattutto per colpa di una siccità senza precedenti, a dispetto del Presidente Trump che non crede agli effetti dei cambiamenti climatici. E continua nelle ultime ore a puntare il dito sulla cattiva gestione delle foreste come causa dei disastri, tanto da minacciare via Twitter il taglio dei fondi federali.

Ma per chi sul posto è impegnato in una drammatica corsa contro il tempo la polemica politica in questo momento non conta assolutamente nulla. Le immagini dei media locali danno l’esatta dimensione del dramma, con il fuoco che ha letteralmente divorato ogni cosa: boschi, foreste, case, capannoni industriali, strade. E un mare di automobili, intrappolate, investite dal muro di fuoco e ridotte a un cumulo di cenere e ferraglia. Quelle auto dentro cui è stata trovata la maggior parte delle vittime. Le abitazioni distrutte sono oltre 7 mila e la cittadina di Paradise, 27 mila abitanti a nord

Page 58: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

della capitale Sacramento, dove si registra il maggior numero di morti e dispersi, è stata praticamente cancellata dal rogo. Tre i fronti che vigili del fuoco, protezione civile e volontari devono affrontare, da nord a sud dello stato. Le fiamme sono arrivate ad assediare anche alcune aree di Los Angeles, immediatamente evacuate, compreso lo zoo. Mentre si lotta disperatamente per fermare il fuoco alle porte della rinomata località di Malibù, affacciata sull’Oceano Pacifico, dove si trovano le ville di vip come la star dei reality Kim Kardashian, gli attori Martin Sheen e Orlando Bloom, le popstar Cher e Lady Gaga. Tutti in queste ore twittano e postano le drammatiche immagini attorno alle loro residenze. L’abitazione di Caitlyn Jenner sarebbe stata rasa al suolo e il regista messicano Guillermo del Toro ha dovuto abbandonare la sua Bleak House, che ospita una vasta collezione di manga e oggetti legati all’immaginario giapponese. Tante le persone rimaste isolate nelle zone più interne ancora non raggiunte dai soccorsi che stanno incontrando enormi difficoltà, con le strade bloccate dal fuoco e da auto e mezzi abbandonati. Mentre interi paradisi naturalistici sono oramai ridotti in cenere.I danni sono enormi e rischiano di incidere sull’economia dello stato che ha già dovuto scontare i costi dei tanti incendi che negli ultimi anni hanno preceduto il maxi rogo di questi giorni.

Page 59: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Ischia e Centro Italia, in cosa consiste il condono edilizio di Alessandra Marra

Il decreto Genova consente nell'isola di valutare le domande con le regole del 1985, nel cratere del sisma di sanare abusi commessi fino al 2016

Fonte: Sito del Dipartimento della Protezione Civile - Presidenza del Consiglio dei Ministri

12/11/2018 – Nel cratere del sisma del Centro Italia sarà possibile sanare le difformità edilizie effettuate fino ad agosto 2016 e gli abusi che rientrano nel tetto del 20% extra di cubatura per gli edifici colpiti dal sisma 2016; a Ischia sarà possibile concludere i procedimenti ancora pendenti per gli immobili danneggiati dal sisma del 2017 facendo riferimento alle disposizioni ‘più elastiche’ del primo condono.

A prevederlo la bozza di conversione in legge del DL Genova, in discussione al Senato.

Condono Centro Italia: cosa prevede il decreto Genova L’articolo 39-ter del DL Genova permette nelle regioni del Centro Italia colpite dal sisma 2016 di sanare gli abusi recenti eseguiti nei successivi 13 anni dal

Page 60: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

condono del 2003 (ovvero dal 2003 al 2016). La norma riguarda gli interventi realizzati sugli edifici privati danneggiati. La SCIA in sanatoria potrà essere presentata dal proprietario dell'immobile “anche contestualmente alla domanda di contributo” per la riparazione/ricostruzione dell’immobile danneggiato. C’è, però, una condizione da rispettare: i progetti di riparazione e/o ricostruzione dell'immobile danneggiato devono essere compatibili con la “disciplina vigente al momento della presentazione del progetto”. Inoltre, l’acquisizione dell'autorizzazione sismica rilasciata dal competente ufficio tecnico della Regione deve avvenire prima della domanda di presentazione della SCIA in deroga. Per sanare la situazione il provvedimento prevede il pagamento di una sanzione di importo compreso tra 516 e 5.164 euro, in misura determinata dal responsabile del procedimento comunale in relazione all'aumento di valore dell'immobile. Il provvedimento permette di sanare non solo ‘piccoli abusi’ ma anche gli interventi edilizi di manutenzione straordinaria riguardanti le parti strutturali dell'edificio, gli interventi di restauro e di risanamento conservativo e gli interventi di ristrutturazione edilizia. Ciò significa che sarà possibile condonare anche lo spostamento di un muro portante o la realizzazione di nuove aperture. In più, la norma consente di sanare un aumento di volumetria fino al 20%, utilizzando le norme del Piano Casa. In questo caso sarà possibile condonare la realizzazione di una veranda sul balcone o addirittura una piccola sopraelevazione. Il contributo, però, non spetta per la parte relativa all'incremento di volume. Infine, la disposizione prevede che si possa andare in deroga all’art. 34 del DPR 380/2001, aumentando la tolleranza dal 2 al 5% di volumetria per cui una difformità edilizia non viene considerata tale. Per poter applicare queste disposizioni è necessario che le costruzioni non siano state interessate da interventi edilizi totalmente abusivi per i quali sono stati emessi i relativi ordini di demolizione. Condono Ischia: cosa prevede il decreto Genova Il DL Genova cerca di accelerare le richieste di condono pendenti per gli immobili distrutti o danneggiati dal sisma di agosto 2017, e di concludere i procedimenti entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione. L’art. 25 prevede che vengano definite le istanze pendenti relative agli immobili distrutti o danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017, presentate ai sensi dei tre condoni (Legge 47/1985, Legge 724/1994 e Legge 326/2003); tali istanze, però, andranno riesaminate seconde le regole della Legge 47/1985 (primo condono).

Page 61: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Tra le disposizioni ‘più generose’ contenute nel primo condono ci sono quelle che permettono di presentare istanza di sanatoria per: opere senza concessione edilizia o in difformità, opere insistenti su aree vincolate (a determinate condizioni), opere in contrasto con alcune norme urbanistiche, opere in contrasto con la disciplina delle distanze minime (se non costituiscano minaccia alla sicurezza del traffico). Per il via libera alle pratiche sarà necessario il rilascio del parere dell’autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico. Saranno escluse della sanatoria le opere eseguite da soggetti condannaticon sentenza definitiva, per alcuni delitti (tra cui quello di associazione mafiosa). Il contributo non sarà concesso per la parte relativa ad eventuali aumenti di volume oggetto del condono. Condoni edilizi: le accuse al Governo Legambiente, dopo l'approvazione alla Camera del DL Genova, ha chiesto ai senatori, di “modificare il Decreto togliendo ogni riferimento al condono Craxi, e prevedendo per i tre comuni dell’isola di Ischia anche risorse adeguate per costituire temporaneamente un gruppo di tecnici che avrà l’esclusivo compito di chiudere le pratiche di condono ancora aperte facendolo attraverso le tre leggi di riferimento, del 1985, del 1994 e del 2003”. Per la parte riguardante gli interventi nelle aree del centro Italia Legambiente chiede di “eliminare la possibilità di sanare difformità fino ad agosto 2016, mantenendo i termini del condono del 2003 come data massima, e che si elimini quella deroga che fa aumentare la tolleranza dal 2 al 5 per cento di incremento di volumetria per cui una difformità edilizia non viene considerata tale, con la conseguenza che non si pagheranno multe e si potrà ricevere il contributo pubblico anche per quell’aumento di volumetria”. Anche i Sindacati edili sono contrari alle disposizioni sul condono; i segretari generali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil ,infatti, hanno dichiarato: “E’inaccettabile riaprire vecchi condoni in aree colpite dalle emergenze, come pensare a nuovi condoni, una beffa per i cittadini che hanno rispettato le leggi. In questo modo, inoltre, si corrono parecchi rischi: compromettere la ricostruzione, che deve essere basata sulla qualità e la sostenibilità ambientale; allungare i tempi della ricostruzione; ingenerare confusione normativa, che si andrebbe ad aggiungere alla già difficile situazione della gestione della ricostruzione. Non si possono affrontare le emergenze ricostruttive attraverso il condono delle irregolarità passate”. Durante il Question Time dello scorso 7 novembre, l’ex Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha accusato il Governo di aver istituito un nuovo condono e perciò ha chiesto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di smantellarlo.

Page 62: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Condono edilizio: come si difende il Governo Con riguardo alla questione di Ischia, Il Presidente Conte ha dichiarato: “risultano 28 mila domande di condono, che risalgono a oltre vent'anni fa. Per il ristoro dei danni provocati dal terremoto ai privati, il Governo ha deciso, per 1.100 case danneggiate, di esaminare le istanze avviate molti lustri orsono. Il relativo decreto ha semplicemente, quindi, disposto la definizione delle istanze di condono già presentate anni orsono”. Infine, Conte ha precisato: “Laddove gli immobili siano stati costruiti in aree sottoposte a vincoli idrogeologici o altri vincoli, la regolarizzazione evidentemente non andrà in alcun modo concessa”. © Riproduzione riservata Norme correlateBozzanonancorainvigore02/11/2018n.909Conversione in legge del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109 (Decreto Emergenze) DecretoLegge28/09/2018n.109Disposizioni urgenti per la città' di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze (Dl Emergenze)

Page 63: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Antisismica, dal 15 dicembre le gare per adeguare 721 immobili dello Stato diAlessandraMarra

L’Agenzia del Demanio investirà 1,1 miliardi di euro in 10 anni per la riqualificazione sismica ed energetica

Riccardo Carpino Fonte foto: Camera dei Deputati

12/11/2018 – L’Agenzia del Demanio bandirà, entro il 15 dicembre, gare per riqualificare 721 immobili pubblici nelle aree a maggior rischio sismico.

Ad anticiparlo il direttore dell’Agenzia del Demanio, Riccardo Carpino, durante l’audizione alla commissione Finanze della Camera dei Deputati.

Riqualificazione sismica ed energetica: le azioni dell’Agenzia Le gare per la riqualificazione di 721 immobili fanno parte delle linee programmatiche dell’Agenzia del Demanio che mirano a razionalizzare gli spazi utilizzati dalle pubbliche amministrazioni rendendoli efficienti dal punto di vista

Page 64: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

sismico ed energetico. In particolare, la riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico prevede un ampio capitolo dedicato all’efficientamento energetico e alla prevenzione del rischio sismico con uno stanziamento decennale di circa 1,1 miliardi di euro, di cui 950 milioni di euro da dedicare a piani di riqualificazione sismica. Si partirà con gare per riqualificare 721 immobili nelle aree a rischio sismico 1 e 2 e nel 2019 si aggiungeranno nuove azioni verso le zone a rischio sismico 3. Per abbreviare i tempi l’Agenzia ha pensato ad un nuovo approccio che permetterà l’affidamento contestuale di audit e dei progetti di fattibilità tecnico economica. Razionalizzazione degli immobili pubblici L’Agenzia del Demanio, inoltre, è al lavoro per attuare nuove soluzioni allocative che permetteranno di ridurre gli attuali 810 milioni di euro pagati per gli affitti passivi, conseguendo un risparmio stimato in 69 milioni al 2023 a cui si aggiungono ulteriori 62 milioni di euro previsti per il 2025. Durante l’audizione il direttore ha anche rappresentato il quadro complessivo in merito a vendite e valorizzazioni degli immobili pubblici: nel quadriennio 2015-2018, l'Agenzia ha attivato mediamente ogni anno procedure per la cessione di circa 1.000 immobili, finalizzandone circa il 30% per un incasso medio annuo di oltre 20 milioni. Per quanto attiene alle vendite straordinarie, nel periodo 2013-2017 sono stati dismessi 86 beni per un valore di circa 800 milioni di euro, di cui 58 di proprietà dello Stato venduti per un introito pari a circa 460 milioni. Sul fronte delle valorizzazioni con la procedura del federalismo demaniale culturale 142 immobili di pregio storico-artistico, per un valore di circa 600 milioni di euro, sono stati trasferiti a titolo gratuito a Comuni, Province, Regioni e Città Metropolitane sulla base di un progetto di recupero che ne garantisce la tutela, la salvaguardia, l’utilizzo e la conservazione. Mentre con il federalismo ordinario i trasferimenti hanno coinvolto quasi 5.000 immobili di cui il 45% ha mantenuto una destinazione d’uso pubblica mentre il 25% è stato destinato alla messa a reddito. © Riproduzione riservata

Page 65: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Dissesto idrogeologico, al via il tavolo per velocizzare la progettazione degli interventi diRossellaCalabrese

Ministro dell’Ambiente Sergio Costa: ‘disponibili oltre 6,5 miliardi di euro’

12/11/2018 - Si insedierà oggi il tavolo tecnico tra Ministero dell’Ambiente e Regioni per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.

Lo ha annunciato il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, giovedì scorso durante la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, convocata per un confronto sulle misure necessarie per far fronte al dissesto idrogeologico, anche a seguito dei recenti tragici eventi calamitosi.

Page 66: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Dissesto idrogeologico, disponibili oltre 6,5 miliardi di euro “È iniziata la fase operativa del ‘Piano Marshall’ con le Regioni - ha affermato Costa -. Ho ritenuto importante incontrare i Governatori non solo per ribadire che abbiamo i fondi per contrastare il dissesto idrogeologico, oltre sei miliardi e mezzo a disposizione, ma anche per manifestare la volontà del Ministero dell’Ambiente di essere al loro fianco affinché queste risorse vengano spese subito e bene”. Le risorse per gli interventi contro il dissesto idrogeologico - si legge nel comunicato del Ministero dell’Ambiente - ammontano a 6.543,97 milioni di euro: 3.110,87 milioni derivanti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e 3.482,600 milioni assegnati al Ministero a valere su stanziamenti pluriennali. Si tratta delle risorse del Fondo Investimenti istituito dalla Legge di Bilancio 2017 e rifinanziato dalla Legge di Bilancio 2018. “Tutti i progetti in cantiere hanno copertura finanziaria, ma bisogna velocizzare la progettazione. Per questo abbiamo proposto un tavolo tecnico che partirà già lunedì prossimo, insieme con le Regioni, e garantendo loro il massimo sostegno” - ha concluso Costa. Regioni: ‘si faccia ricorso ai fondi BEI per anticipare le risorse’ “Abbiamo preso alcuni impegni operativi fondati su una collaborazione fattiva per la velocizzazione degli interventi e la sburocratizzazione - ha detto il Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Stefano Bonaccini, al termine del confronto -. Inoltre, c’è un’intesa corale delle Regioni sulla necessità di fare ricorso ai fondi BEI per anticipare le risorse necessarie agli interventi cantierabili”. “Il ministro Costa ha risposto positivamente alle nostre sollecitazionioffrendo una piena collaborazione”. Così Donatella Spano, Coordinatore della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e assessore della regione Sardegna all’Ambiente. “Le Regioni, già il 26 luglio, nel primo incontro con il Ministro, - ha aggiunto

Page 67: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Spano - hanno sottoposto all’attenzione del Governo un preciso dossier nel quale si evidenziavano le principali problematiche di carattere ambientale. Oggi abbiamo ricevuto delle risposte concrete e l’istituzione di un tavolo congiunto di lavoro con il ministero dell’Ambiente”. “La nostra parola d’ordine - ha affermato Spano - deve essere la prevenzione strutturale. In tal senso vanno attivati tutti i percorsi più semplici ed efficaci per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti. A questo devono servire le sinergie tra tutte le istituzioni. Così come è fondamentale avere le garanzie sulle risorse disponibili per gli interventi, soprattutto capire quante siano per la messa in sicurezza del territorio. Lavoriamo sulla forte condivisione delle procedure e sulla prosecuzione del buon lavoro predisposto nel passato da ‘Italia Sicura’”. “Occorre maggiore consapevolezza per decidere come, dove e se intervenire e quindi scegliere la migliore combinazione di misure per gestire i problemi di dissesto. È indispensabile poi disporre di un unico quadro conoscitivo solido, puntuale e aggiornato della pericolosità e del rischio. Nel contempo vi deve essere la garanzia del reperimento delle ulteriori risorse finanziarie per combattere seriamente il problema del dissesto idrogeologico”. “Si prevedeva un fabbisogno di 1,5 miliardi all’anno, ma ora servono più risorse per avviare i programmi di intervento già definiti, approvati e finanziati e per procedere a siglare i nuovi accordi, al fine di realizzare anche gli altri progetti già inseriti dalle Regioni e dalle Province autonome nella piattaforma Rendis”. © Riproduzione riservata

Page 68: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Maltempo e dissesto, CNI: ‘servono competenze all’interno della PA’ Il Presidente Zambrano torna anche a chiedere l’obbligatorietà del fascicolo del fabbricato

12/11/2018 - Le tragedie causate dal maltempo, come quella di Casteldaccia in Sicilia ma non solo, si ripetono ormai ogni anno con triste regolarità. Queste chiamano in causa il problema del dissesto idrogeologico del nostro Paese, tema sul quale in questi anni il Consiglio Nazionale Ingegneri è intervenuto ripetutamente avanzando proposte e soluzioni. Su questo tema si è espresso Armando Zambrano, Presidente CNI.

“Non può essere l’ennesima tragedia a farci porre l’interrogativo su chi e come si debba proteggere il nostro territorio dal rischio idrogeologico - dice Zambrano -. Non abbiamo più nemmeno la scusante della ‘straordinaria’ intensità dei fenomeni atmosferici, diventata ormai ‘ordinaria’ e con la quale dobbiamo abituarci a convivere.

“Cinque anni fa con l’ausilio del nostro Centro Studi avevamo elaborato un Piano nazionale per la messa in sicurezza dal rischio sismico (l’altro grave problema strutturale che grava sul territorio nazionale) e dal rischio

Page 69: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

idrogeologico, contenente anche una stima dei costi, ripartiti per regione e provincia. Per quanto riguarda la Sicilia, ad esempio, abbiamo stimato un costo di 1,1 miliardi di euro per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, mentre a livello nazionale la spesa ammonta a circa 40 miliardi”. Gli investimenti, però, sono solo una delle questioni in ballo. Occorrono, infatti, anche politiche e norme di accompagnamento che innalzino da subito la sicurezza della popolazione, in attesa che il necessario piano di investimenti possa avere il tempo di essere attuato. “Una delle prime misure - afferma Zambrano - è senz’altro l’introduzione del fascicolo del fabbricato. Non è possibile che chi affitta o compra un’abitazione, mobilitando somme importanti e impegnandosi a volte, in caso di acquisto, per decenni, debba essere all’oscuro delle reali condizioni statiche e dei rischi che gravano su di essa. Così come si è resa obbligatoria per la compravendita e la locazione degli immobili la certificazione energetica, deve essere resa obbligatoria la trasmissione delle informazioni relative al sitodove è posto l’edificio, al suo rischio sismico, alla sua certificazione statica, alla certificazione degli impianti. Tutte informazioni che devono confluire in un unico documento per rendere l’affitto e l’acquisto di una abitazione una scelta consapevole e responsabile, mettendo finalmente fuori mercato abitazioni che sono state costruite al di fuori delle regole, e che quindi debbono poter essere né affittate né acquistate”. Un altro elemento che emerge, regolarmente segnalato dal CNI in ogni occasione, è la carenza da parte delle amministrazioni pubbliche di competenze tecniche per monitorare e manutenere il nostro territorio. “Per la prima volta da molti anni - prosegue Zambrano - sembra essersi invertita la tendenza che vedeva le nostre amministrazioni pubbliche, a tutti i livelli, svuotarsi di competenze tecniche. Sembra finalmente avviarsi una politica di assunzioni per immettere negli organici della PA centinaia di ingegneri ed altri professionisti tecnici. Questo è senz’altro positivo. Soprattutto per quanto concerne il monitoraggio dal rischio idrogeologico. Questo, infatti, non è un rischio ‘statico’, ma un rischio dinamico che investe in primo luogo le competenze degli ingegneri idraulici e non solo. Per innalzare immediatamente la sicurezza delle popolazioni a rischio è necessario implementare un sistema di monitoraggio delle aree a rischio con un sistema di “alert” efficace a livello microterritoriale. In questo senso le competenze degli ingegneri dell’informazione sono essenziali”. Fonte: ufficio stampa CNI © Riproduzione riservata

Page 70: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Dissesto idrogeologico, piano straordinario entro ilmese di novembreIl Presidente Conte ha annunciato lo stanziamento di 53,5 milioni di euro. Altri 200milioni di euro arriveranno dai Fondi per le spese impreviste e per le esigenzeindi�eribili

Di Redazione Tecnica - 12 novembre 2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Presidente del Consiglio Conte, in occasione del

question time alla Camera, ha dichiarato che il Governo

delibererà lo stato di emergenza per quelle Regioni che

negli scorsi giorni sono state vittime dei gravi eventi

metereologici e del dissesto idrogeologico. Il Premier,

quindi, ha annunciato lo stanziamento di 53,5 milioni di

euro, mentre ulteriori 200 milioni di euro saranno

prelevati dai Fondi per le spese impreviste e per le

esigenze indifferibili. Il Presidente Conte, inoltre, ha

aggiunto: “Alle risorse destinate alle emergenze si aggiungeranno quelle del decreto del Presidente del

Consiglio per la ripartizione del Fondo Investimenti”.

Dissesto idrogeologico, cosa farà il Governo

Il Presidente Conte ha ricordato che, per gli interventi inerenti alla difesa del suolo e al dissesto

idrogeologico, il disegno di legge di bilancio 2019 contemplerà l’istituzione di un fondo da 900 milioni

di euro destinati per il prossimo triennio nello stato di previsione del Ministero di Tria, in concorrenza

con le risorse del Ministero dell’Ambiente, per realizzare gli interventi in programma.

Il Premier, inoltre, ha aggiunto: “Entro la �ne del 2018 saranno ripartiti 350 milioni di euro su singoli

interventi, ovvero 125 milioni di più rispetto a quanto previsto dallo stesso decreto annuale adottato

nel 2017″.

Dissesto idrogeologico, le reazioni delle opposizioni

Dopo le parole del Premier Conte, le opposizioni sono intervenute sul tema. Dai banchi di Liberi e

Uguali, Rossella Muroni ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di un Governo che agisca rapidamente e che

stanzi immediatamente dei fondi, perché i 9000 progetti già individuati negli anni passati della

struttura “ItaliaSicura” che voi avete sciolto, diventino più rapidamente possibile 9000 cantieri“.

Page 71: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Mentre dal Partito Democratico, arriva la replica di Graziano Delrio: “Ci hanno sorpreso le

dichiarazioni di membri del Governo, di ambientalismo da salotto, che parlano di inghippi burocratici

che avrebbero provocato questo grande disastro a cui abbiamo assistito in queste settimane”. Ed ha

poi proseguito: “In realtà, la fragilità del nostro Paese non dipende da questo, ma dipende dalla

mancanza da lungo tempo, di piani di prevenzione; piani che erano stati �nalmente approntati con

regioni e comuni con l’unità di missione “ItaliaSicura“, che appunto il Governo ha provveduto a

smantellare”.

Dissesto idrogeologico, piano straordinario diprevenzione

Il Premier Conte, dal canto suo, ha replicato affermando che il suo Governo è molto sensibile alla

prevenzione dei rischi collegati al dissesto idrogeologico e, riferendosi sempre al Governo, ha

aggiunto: “Ha un approccio strutturale, tant’è che io personalmente, già dai giorni scorsi, ed il Ministro

dell’ambiente stiamo predisponendo un piano nazionale straordinario, che presenteremo entro la �ne

del corrente mese”. Inoltre, il Premier ha proseguito dichiarando: “Questo piano costituirà l’occasione

per operare una programmazione, nonché una ricognizione e un’integrazione e coordinamento dei

progetti e degli interventi da effettuare per porre in sicurezza il nostro territorio e prevenire i rischi

derivanti dal dissesto idrogeologico e dal cambiamento climatico. Una parte delle risorse �nanziarie

già programmate in bilancio per il piano di investimenti verrà speci�camente �nalizzata all’attuazione

di questo piano nazionale straordinario”.

Ma anche dinnanzi a questo intervento del Premier, la replica di Delrio non si è placata: “Mi fa piacere

che lei parli di un piano straordinario per il dissesto. Questo piano però c’è già, ci sono oltre 10 mila

interventi già catalogati, già fatti con le regioni, con i comuni, erano state individuate le risorse

�nanziarie”. In�ne, Delrio ha ricordato che già “ItaliaSicura” era necessaria per poter coordinare i vari

ministeri: “Per questo non capisco perché lei si sia privato del suo potere di coordinamento”. Mossa

de�nita dallo stesso Delrio come un “gravissimo errore”.

Dissesto idrogeologico: prima ItaliaSicura,ora InvestItalia

Sempre sulla questione inerente alla decisione di chiudere la precedente struttura di missione

“ItaliaSicura”, il Premier Conte ha sottolineato che le competenze sono state demandate al Ministero

dell’Ambiente che si è subito impegnato per avviare un dialogo produttivo con i

Page 72: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

commissari straordinari, al �ne di valutare l’attualità degli interventi che sono già stati programmati e

per non incorrere in duplicazione di �nanziamenti. In seguito, Conte ha speci�cato che il DDL

Bilancio contempla l’istituzione di una nuova struttura chiamata InvestItalia, che sarà utile per

coordinare gli interventi sulla materia. InvestItalia servirà per supportare la Presidenza del Consiglio

riguardo alle attività di coordinamento di indirizzo politico e amministrativo sia per investimenti

pubblici che privati.

Page 73: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Decreto Genova: analisi approfondita di tutte le misure e dei condoni edilizi di Ischia e Centro Italia Matteo Peppucci - Collaboratore INGENIO 12/11/2018

Il Decreto Genova, approvato alla Camera nella sua conversione, è ora in discussione al Senato: tra le misure di interesse, sicurezza di ponti autostradali, nuova Agenzia ANSFISA, nuova banca dati AINOP, soldi alla A24, edilizia scolastica, "condoni edilizi" Ischia e zone terremotate

Decreto Genova, si va verso la Gazzetta Ufficiale? L'iter, in realtà, è ancora abbastanza lungo: le Commissioni riunite Lavori pubblici e Ambiente proseguono infatti, lunedì 12 e martedì 13 novembre, l'esame del ddl n. 909, già approvato in prima lettura dalla Camera, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 109, recante disposizioni urgenti per la città di Genova e altre emergenze. Il provvedimento è all'ordine del giorno dell'Assemblea da martedì 13 novembre.

In tal senso un documento di assoluto interesse è il dossier aggiornato del Servizio Studi del Senato sul testo approvato dalla Camera (disponibile nel file allegato): dentro, si possono trovare approfondimenti specifici e richiami normativi su tutte le misure di questo provvedimento davvero importante in materia edilizia.

Il decreto reca disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze.

Page 74: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Consigliamo inoltre, per apprezzare gli svariati cambiamenti rispetto al testo iniziale, un'attenta lettura del testo a fronte messo a disposizione dalla Camera che compara le disposizioni presenti nel DL pubblicato in Gazzetta con il testo comprendente le modificazioni apportate dalle commissioni parlamentari.

Genova e Ponte Morandi Cuore del decreto è la ricostruzione del Ponte Morandi crollato e le misure di indennizzo/rilancio dei cittadini e le imprese di Genova. Per il capoluogo ligure vengono stanziati complessivamente 630 milioni di euro (di cui 360 milioni per la ricostruzione del ponte e le nuove case degli sfollati, oneri che secondo il decreto dovrà comunque pagare Autostrade per l'Italia, o subito o più in là) e 270 milioni per minori tasse, zona franca urbana, e sostegni alle imprese.

Il DDL Bilancio 2019 ha aggiunto altri 460 milioni di euro: 160 in due anni per indennizzi agli autotrasportatori, 100 in due anni ancora per la Zona franca urbana, 200 milioni per piani di sviluppo portuale.

Commissario straordinario (art.1) Ricordiamo che il sindaco di Genova Marco Bucci è stato nominato, dal premier Giuseppe Conte, commissario straordinario per la ricostruzione del Ponte Morandi e della viabilità connessa: in realtà il dpcm di 'nomina' non è ancora stato pubblicato in GU e manca un altro dpcm per la costituzione della struttura di supporto al commissario (al massimo 20 persone, di cui 5 assunte all'esterno della Pa).

Il Commissario straordinario dovrà garantire, in via d’urgenza le attività per la demolizione e lo smaltimento dei materiali di risulta, nonché per la progettazione, l’affidamento e la ricostruzione dell’infrastruttura e il ripristino del connesso sistema viario (comma 1).

Lo stesso articolo disciplina le modalità e i termini per l’emanazione del decreto di nomina, la durata della stessa e (ai commi 2 e 5) il compenso e i poteri derogatori attribuiti al Commissario.

Sono altresì previsti e disciplinati (dai commi 2, 3 e 4) organi e soggetti di supporto al Commissario e viene prevista l’apertura di apposita contabilità speciale intestata al Commissario (comma 8). Disposizioni specifiche riguardano i rapporti tra Commissario e Autostrade per l’Italia S.p.A., la quale sarà tenuta a far fronte alle spese di ricostruzione (comma 6), e la disciplina degli affidamenti del Commissario, che potranno avvenire senza gara (comma 7).

Nel corso dell’esame alla Camera l’articolo in esame è stato oggetto di diverse modifiche che hanno riguardato la struttura di supporto e i poteri derogatori attribuiti al Commissario (commi 2 e 5), le risorse necessarie per la ricostruzione (comma 6) e la disciplina degli affidamenti del Commissario (comma 7).

Inoltre, sono stati inoltre introdotti due commi aggiuntivi, con cui si prevede che:

• il Commissario straordinario, nell'esercizio delle funzioni attribuite dal presente decreto, possa avvalersi e possa stipulare convenzioni con le strutture operative e i soggetti concorrenti in base alla previsione del nuovo codice della protezione civile;

• agli atti del commissario straordinario per la ricostruzione si applicano, ove compatibili, le disposizioni in materia di trasparenza e di pubblicità degli atti di cui all'articolo 36 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189 (decreto terremoto).

Page 75: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Misure per la tutela del diritto all'abitazione (art.1-bis) L’articolo 1-bis - aggiunto nel corso dell’esame alla Camera - introduce e disciplina una procedura finalizzata a garantire la celere immissione in possesso, da parte del Commissario, delle unità immobiliari oggetto delle ordinanze di sgombero emanate in seguito al crollo del c.d. ponte Morandi e, di conseguenza, ad accelerare le operazioni di ricostruzione dell'infrastruttura crollata.

Di fatto, i proprietari di case da demolire, e che stipulino un atto di cessione volontaria del bene con il commissario, hanno diritto (entro 30 giorni dalla trascrizione degli atti) a un'indennità pari a 2.205,50 euro al metro quadrato (circa il 40% superiore ai prezzi di mercato in quella zona di Genova), più l'indennizzo forfettario di 45 mila euro a unità abitativa previsto dalla legge regionale sui Pris e altri 36 mila euro ad abitazione per "indennità di improvviso sgombero".

ANSFISA e AINOP: sicurezza infrastrutture e archivio informatico (art.12 e 13) La nuova agenzia ANSFISA (art.12), acronimo di Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, sarà operativa dal 1° gennaio 2019 con compiti di vigilanza tecnica sull'esecuzione dei lavori, predisposizione di un piano nazionale per l’adeguamento e lo sviluppo delle infrastrutture stradali e autostradali nazionali ai fini del miglioramento degli standard di sicurezza, attività di studio, ricerca e sperimentazione in materia di sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali.

Molto importante anche l'istituzione dell'archivio informatico nazionale delle opere pubbliche (AINOP, art.13), presso il MIT, suddiviso in sezioni e sottosezioni, per specifiche opere pubbliche, cioè:

• a) ponti, viadotti e cavalcavia stradali; • b) ponti, viadotti e cavalcavia ferroviari; • c) strade - archivio nazionale delle strade; • d) ferrovie nazionali e regionali - metropolitane; • e) aeroporti; • f) dighe e acquedotti; • g) gallerie ferroviarie e gallerie stradali; • h) porti e infrastrutture portuali; • i) edilizia pubblica.

L'archivio conterrà, per ogni opere pubblica, i dati tecnici, lo stato e il grado di efficienza dell'opera, l'attività di manutenzione ordinaria e lo stato dei lavori, e dell'identificativo dell'opera pubblica (IOP), che consente di individuare univocamente una determinata opera.

Ricostruzione Centro Italia, più poteri al commissario e anticipo dei contributi ai progettisti Il Commissario di governo avrà più poteri: potrà infatti prendere le sue decisioni "sentiti" i quattro vice-commissari e presidenti di Regione (Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche) senza più la necessità di ottenere l’intesa.

Page 76: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

L'altra importante novità è la modifica della procedura sull’anticipazione ai progettisti sul contributo alla ricostruzione privata. Il cambiamento riguarda:

• l'entità dell'anticipo: 50% invece dell'80%; • la fase della procedura in cui è prevista l'erogazione: attualmente l'80% della parcella del

progettista viene erogato contestualmente alla concessione del contributo per l'intervento, cioè al termine di tutto l'iter di approvazione e verifica della richiesta presentata dal professionista. La nuova norma anticipa il pagamento alla presentazione del progetto, sia pure abbassando l'anticipo al 50% della parcella.

Assunzione di Ingegneri al MIT Il MIT autorizza, per il 2019, l'assunzione a tempo indeterminato 200 unità di personale, di cui 110 di profilo tecnico (presumibilmente ingegneri). Il provvedimento prevede assunzioni anche per l’ANSFISA: in totale sono quindi 141 assunzioni a tempo indeterminato nel corso dell'anno 2019 e 70 nel corso dell'anno 2020.

Monitoraggio opere pubbliche: sistemi innovativi e utilizzo del Bim Il provvedimento disciplina la realizzazione e la gestione di un sistema sperimentale di monitoraggio dinamico per le infrastrutture stradali e autostradali che presentano condizioni di criticità connesse al passaggio di mezzi pesanti. Al termine della fase sperimentale, si prevede l'operatività a regime del sistema di monitoraggio dinamico, implementato attraverso l'utilizzo delle più avanzate ed efficaci tecnologie, anche spaziali, per l'acquisizione e l'elaborazione dei dati di interesse. Nello specifico:

• per il finanziamento di progetti finalizzati alla sicurezza delle infrastrutture stradali da realizzare nell'area territoriale di Genova attraverso sperimentazioni basate sulla tecnologia 5G, viene istituito un Fondo con una dotazione di euro 2 milioni per l'anno 2019;

• i soggetti gestori, a qualsiasi titolo, delle infrastrutture stradali e autostradali forniscono al MIT i dati occorrenti per l'inizializzazione e lo sviluppo del sistema di monitoraggio dinamico, dotandosi degli occorrenti apparati per operare il controllo strumentalecostante delle condizioni di sicurezza delle infrastrutture, anche utilizzando sistemi BIM.

Condoni edilizi o presunti tali: Ischia (art.25) L'articolo 25 disciplina la definizione delle istanze di condono pendenti relative agli immobili distrutti o danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017, prevedendo l’indizione di apposite conferenze di servizi per assicurare la conclusione dei procedimenti entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge di conversione.

A seguito di modifiche introdotte nel corso dell’esame alla Camera, sono state inserite disposizioni concernenti la necessità del previo rilascio del parere dell’autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico per la definizione delle istanze di condono presentate ai sensi del D.L. 269/2003 (c.d. terzo condono edilizio) e, per le istanze indicate, l’esclusione della sanatoria per le opere eseguite da soggetti condannati con sentenza definitiva, per alcuni delitti (tra cui quello di associazione mafiosa).

Page 77: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

Un’ulteriore modifica è volta a precisare che il contributo ai soggetti danneggiati dal sisma comunque non spetta per la parte relativa ad eventuali aumenti di volume oggetto del condono.

Rimandando, per una lettura approfondita, sia al Dossier che all'analisi precedente di Ingenio, in questa sede ricordiamo che, di fatto, nei comuni colpiti dal sisma nell’isola di Ischia, si potrebbero condonare immobili insanabili per la legge del 2003, rifacendosi alla legge del condono del 1985, quella del Governo Craxi, che consentiva di sanare le case costruite anche in aree sottoposto a vincolo paesaggistico, idrogeologico e culturale e bypassando così quella più restrittiva del 2003 e quella del 1994 (che imponeva limiti volumetrici).

Condoni edilizi o presunti tali: zone terremotate (art.39-ter) L’articolo 39-ter, introdotto nel corso dell’esame alla Camera, modifica l’art. 1-sexies del D.L. 55/2018, contenente la disciplina relativa alle lievi difformità edilizie e alle pratiche pendenti ai fini dell'accelerazione dell'attività di ricostruzione o di riparazione degli edifici privati.

Il testo vigente dell’art. 1-sexies del D.L. 55/2018 disciplina la sanatoria degli interventi edilizi di manutenzione straordinaria riguardanti le parti strutturali dell'edificio e realizzati, prima degli eventi sismici del 24 agosto 2016, in assenza di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) o in difformità da essa, sugli edifici privati collocati nei comuni colpiti dagli eventi sismici in questione e danneggiati dagli eventi stessi (commi 1-5).

Lo stesso articolo ha semplificato le modalità per la certificazione di idoneità sismica necessaria per la chiusura delle pratiche di condono edilizio ancora in corso, al fine di accelerare l’iter per la realizzazione degli interventi di ricostruzione o riparazione degli immobili distrutti o danneggiati dagli eventi sismici(commi 6-8).

Lettera a): ambito di applicazione: interventi sanabili (comma 1, primo periodo, art. 1-sexies) La disciplina finalizzata alla sanatoria degli interventi prevista dai primi cinque commi dell’articolo 1-sexies, per quanto stabilito dal nuovo comma 1 del medesimo articolo (che viene riscritto dalla lettera a) dell'articolo in esame), si estende ora, oltre che agli interventi edilizi di manutenzione straordinaria riguardanti le parti strutturali dell'edificio, anche agli interventi di restauro e di risanamento conservativo e agli interventi di ristrutturazione edilizia.

La norma fa ora riferimento a tutte le ipotesi contemplate dall’art. 22, comma 1 del D.P.R. 380/2001 (T.U. in materia edilizia), in base al quale sono realizzabili mediante la segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA), nonché in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente:

• gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b)19, qualora riguardino le parti strutturali dell'edificio;

• gli interventi di restauro e di risanamento conservativo di cui all'articolo 3, comma 1, lettera c)20, qualora riguardino le parti strutturali dell'edificio;

• gli interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'articolo 3, comma 1, lettera d)21, diversi da quelli indicati nell'articolo 10, comma 1, lettera c).

L’ambito di applicazione della norma riguarda gli interventi citati che siano stati realizzati:

• sugli edifici privati situati nei comuni (elencati negli allegati 1, 2 e 2-bis del D.L. 189/2016) colpiti dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 e danneggiati dagli eventi sismici medesimi; Che l’ambito di applicazione sia limitato agli edifici danneggiati lo si evince dal fatto che, più avanti, il comma 1 prevede che la domanda di SCIA in sanatoria possa essere presentata dal proprietario dell'immobile “anche contestualmente alla domanda di contributo” per la

Page 78: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

riparazione/ricostruzione dell’immobile danneggiato. Gli allegati 1, 2 e 2-bis contengono rispettivamente l’elenco dei Comuni colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, del 26 e del 30 ottobre 2016, nonché del 18 gennaio 2017;

• prima degli eventi sismici del 24 agosto 2016; • in assenza di titoli edilizi (e non solo come nel testo vigente in assenza di SCIA) o in

difformità da essi; • nei casi previsti dalle norme regionali attuative dell'intesa sull'atto concernente misure per il

rilancio dell'economia attraverso l'attività edilizia (Repertorio atti n. 21/CU del 10 aprile 2009) ovvero delle norme regionali vigenti in materia di urbanistica e edilizia (nuovo comma 1-bis dell’art. 1-sexies, introdotto dall'articolo in esame).

Lettera a): procedura per la sanatoria edilizia degli interventi (comma 1, primo periodo, art. 1-sexies). Il nuovo comma 1 consente al proprietario dell'immobile, pur se diverso dal responsabile dell'abuso, di presentare, anche contestualmente (nel testo vigente le due fattispecie sono presentate insieme) alla domanda di contributo, la richiesta di permesso o la SCIA in sanatoria.

La norma in esame prevede inoltre che la richiesta di permesso o di SCIA in sanatoria sia presentata:

• in deroga alle previsioni di cui all’articolo 36, comma 1 (che nel testo vigente non è contemplato), oltre che degli articoli 37, comma 4, e 93 del D.P.R. 380/2001;

• avendo riguardo a quanto rappresentato nel progetto di riparazione/ricostruzione dell'immobile danneggiato e alla disciplina vigente al momento della presentazione del progetto.

Lettera a): acquisizione dell’autorizzazione statica o sismica, ove richiesta, quale requisito per l’inizio dei lavori (comma 1, terzo periodo, art. 1-sexies). Nel testo vigente, l’acquisizione dell'autorizzazione sismica rilasciata dal competente ufficio tecnico della Regione deve avvenire prima della domanda di presentazione della SCIA in deroga.

Ricordiamo che l'articolo 94 del D.P.R. 380/2001 dispone che nelle località sismiche, ad eccezione di quelle a bassa sismicità, non si possono iniziare lavori senza preventiva autorizzazione scritta del competente ufficio tecnico della regione e che tale autorizzazione deve essere rilasciata entro sessanta giorni dalla richiesta.

Lettera a): sanzioni da pagare e criteri per calcolare l’aumento di valore dell’immobile (comma 1, secondo periodo, art. 1-sexies) Il secondo periodo del comma 1 prevede il pagamento di una sanzione di importo compreso tra 516 e 5.164 euro, in misura determinata dal responsabile del procedimento comunale in relazione all'aumento di valore dell'immobile.

Si tratta di una norma che fa salva la sanzione prevista dall’art. 37, comma 4, del D.P.R. 380/2001, nel caso (derogato dal primo periodo del comma 1, illustrato nel paragrafo precedente di questa scheda) in cui l’intervento sia sanabile in quanto conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dell'intervento, sia al momento della presentazione della domanda.

Si disciplinano altresì i criteri per calcolare l’aumento di valore dell’immobile, prevedendo che sia valutato per differenza tra il valore dello stato realizzato e quello precedente l'abuso, calcolato in base alla procedura di cui al D.M. 19 aprile 1994, n. 701 (recante norme per l'automazione delle procedure di aggiornamento degli archivi catastali e delle conservatorie dei registri immobiliari).

Lettera b): interventi in sanatoria per i casi previsti da norme regionali e per interventi edilizi totalmente abusivi (comma 1-bis, art. 1-sexies)

Page 79: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

La lettera b) dell'articolo in esame introduce il comma 1-bis all’art. 1-sexies del D.L. 55/18 che prevede l’applicazione di quanto previsto al suddetto comma 1, anche nei casi previsti dalle norme regionali attuative dell'intesa sull'atto concernente misure per il rilancio dell'economia attraverso l'attività edilizia (Repertorio atti n. 21/CU del 10 aprile 2009) ovvero delle norme regionali vigenti in materia di urbanistica e edilizia.

In tale caso il contributo non spetta per la parte relativa all'incremento di volume. Viene altresì disposto che l’articolo 1-sexies del D.L. 55/18 non trova applicazione nel caso in cui le costruzioni siano state interessate da interventi edilizi totalmente abusivi per i quali sono stati emessi i relativi ordini di demolizione.

Lettera c): effetti dell’autorizzazione sismica e del permesso in sanatoria (comma 3, secondo periodo, art. 1-sexies) La lettera c) dell'articolo in esame modifica il comma 3, secondo periodo dell’art. 1-sexies, in cui si stabilisce che è fatto salvo il rilascio dell'autorizzazione sismica prevista dall’art. 94 del D.P.R. 380/2001 che costituisce provvedimento conclusivo al fine della risoluzione della difformità strutturale, estendendo anche al permesso di costruire quanto stabilito per la SCIA.

Il comma 3 individua, infatti, nel rilascio dell’autorizzazione, unitamente al permesso di costruire (come introdotto per effetto delle modifiche recate al comma 1 dalla norma in esame) o alla SCIA in sanatoria, una causa estintiva "del reato oggetto di contestazione". Si tratta evidentemente di un reato edilizio, riconducibile alle fattispecie di natura contravvenzionale previste dall’art. 44 del TU edilizia.

Lettera d): semplificazione delle modalità di certificazione sismica in relazione alle pratiche pendenti (comma 6, art. 1-sexies) La lettera d) modifica il comma 6 dell’art. 1-sexies del D.L. 55/18, al fine di prevedere che l'autorizzazione statica o sismica venga rilasciata anche dal competente ufficio regionale oltre che dalla Conferenza regionale.

Si ricorda che la finalità del comma 6 è di accelerare l’attività di ricostruzione o di riparazione degli edifici privati danneggiati dagli eventi sismici in questione, per i quali:

• sia stata presentata in passato domanda di sanatoria edilizia, entro i termini e con lemodalità previsti dai condoni edilizi disposti negli anni 1985, 1994 e 2003. La norma richiama gli estremi normativi dei condoni edilizi finora approvati, vale a dire: la legge 47/1985 (c.d. primo condono edilizio); l’art. 39 della legge 724/1994 (c.d. secondo condono edilizio); l’art. 32 del D.L. 269/2003 (c.d. terzo condono edilizio).

• la domanda di sanatoria non sia stata ancora definita alla data di entrata in vigore dellalegge di conversione del D.L. 55/2018.

Il comma 6 prevede in particolare che la certificazione di idoneità sismica, ove richiesta per l’adozione del provvedimento di concessione o di autorizzazione in sanatoria e dell’agibilità, sia sostituita da perizia del tecnico incaricato del progetto di adeguamento e miglioramento sismico, che redige un certificato di idoneità statica ai sensi del D.M. 15/05/1985, effettuando le verifiche in esso previste, con particolare riferimento a quelle opportune relative ai materiali.

Lo stesso comma 6 dispone che il certificato di idoneità statica redatto attesta il rispetto di quanto previsto dal D.M. 15 maggio 1985. Nel caso in cui non risulti possibile la redazione del certificato di idoneità statica ai sensi del D.M. 15 maggio 1985, il comma in esame prevede che il tecnico incaricato indichi gli interventi necessari che avrebbero consentito la redazione del certificato di idoneità statica valutandone i costi. In tal caso, l’autorizzazione statica o sismica è rilasciata dalla Conferenza regionale di cui al comma 4 dell’art. 16 del D.L. 189/2016 e, per effetto della modifica testé introdotta dalla lettera d), anche dal competente ufficio regionale.

Allegato

Page 80: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

La ricchezza prodotta dalle professioni è di 77 miliardi di euro, quasi il 6% del Pil Presentato a Roma il secondo rapporto sulle professioni regolamentate curato dal Cresme per conto del CUP. Gli iscritti agli ordini salgono a 2,3 milioni Lunedì 12 Novembre 2018 Nonostante la crisi economica che ha interessato il nostro Paese a partire dal 2008, le professioni continuano ad essere attrattive per i giovani italiani. I dati più aggiornati raccolti presso tutti gli ordini professionali consentono di calcolare il numero complessivo di iscritti agli albi a fine 2016: si tratta di oltre 2,3 milioni di soggetti, praticamente 38 ogni mille abitanti, quasi 680 mila in più di quanto si registrava nel 2000. Dopo la rapida crescita registrata nella prima decade del millennio (ad un ritmo medio del 2,7% annuo), si è avuto tuttavia negli ultimi cinque anni un rallentamento (+1,2% nella media dell’ultimo quinquennio). È quanto emerge, fra le altre cose, dal “Secondo rapporto sulle professioni regolamentate in Italia. Numeri, dimensioni, tendenze, cambiamento” presentato venerdì a Roma nel corso del convegno di studi in memoria di Piero Alberto Capotosti - organizzato dal Comitato Unitario delle Professioni e dall’Università Luiss Guido Carli - dal titolo “Le professioni tra autonomia e regolazione pubblica”.

Aprendo i lavori, la Presidente del CUP, Marina Calderone, ha ricordato la memoria del giurista attraverso l’importante parere che scrisse sull'autonomia dei corpi sociali intermedi dello Stato e delle professioni ordinistiche in particolare. “Preservare l'autonomia delle professioni”, ha sottolineato, “fa bene al Paese. L'Italia ha bisogno di lavoro autonomo, di professionisti preparati e indipendenti. E io credo che il miglior modo per ricordare un giurista come Capotosti sia quello di dire che attraverso il lavoro possiamo fare crescere il Paese e dare dignità alle persone”. La Presidente Calderone ha poi letto il messaggio di saluto inviato dal Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, attraverso il quale il Vicepremier ha sottolineato: “L’operato dei professionisti è un patrimonio per il nostro Paese, che deve essere valorizzato. Ciò può e deve avvenire

innanzi tutto garantendo e promuovendo l’accesso dei giovani, cui deve essere assicurata la possibilità di percorrerne il tracciato di crescita. Dobbiamo superare sempre di più una certa chiusura all’ingresso di nuove leve nel mondo delle professioni e dobbiamo sempre più garantire che anche chi non ha le possibilità economiche possa aspirare ad avvicinarsi al mondo delle professioni che comportano un percorso di studio complesso e non sempre sostenibile”. Tornando al rapporto, illustrato durante la mattinata da Gianmario Gazzi, presidente dell’Ordine degli assistenti sociali, il Cresme analizza anche la ricchezza prodotta dall’intero comparto professionale che si aggira intorno ai 77 miliardi di euro, quasi il 6% del Pil regolare nel 2016. Mentre, per quanto riguarda l’impatto sull’occupazione, il comparto professionale stima circa 2,9 milioni di addetti, corrispondente al 12,6% del totale degli occupati. In allegato il Rapporto https://www.casaeclima.com/public/casaeclima/allegati/2_Rapporto_Professioni_2018.pdf

Page 81: Consiglio Nazionale dei Geologinaturali, il sistema della protezione civile e i corretti comportamenti da assumere in caso di emergenza. Nell’ambito della manifestazione, la mattina

1/1

Spiagge e dune a rischio per l’aumento di CO2:acidificazione del mare ed erosione costieraCnr e Università Ca’ Foscari: nel Mediterraneo possibile calo dei sedimenti del 31% al 2100[12 novembre 2018]

Secondo lo studio “Impact of ocean acidification on the carbonatesediment budget of temperature mixed beach” pubblicato su ClimaticChange da Simone Simeone, Alessandro Conforti e Giovanni DeFalco dell’Istituto per l’Ambiente marino costiero del Cnr (Cnr­Ias) diOristano e da Emanuela Molinaroli del Dipartimento di ScienzeAmbientali, Informatica e Statistica, Università Ca’ Foscari diVenezia, «Dune e spiagge potrebbero modificare il loro aspetto perl’aumento di emissioni di anidride carbonica in atmosfera, già tra leconcause del cambiamento climatico in atto».

Il caso di studio analizzato dai ricercatori è stata la baia di SanGiovanni, lungo la penisola del Sinis, in Sardegna  e al Consiglionazionale delle ricerche spiegano che lo studio «ha analizzato lacatena di effetti innescati dall’aumento di CO2 sull’ambiente marino,stimando che da oggi al 2100 l’accumulo dei sedimenti alla base deisistemi dunali mediterranei potrebbe calare del 31%, con erosione delle spiagge e maggiori rischi di inondazioni».

Simeone sottolinea che «Lontano dalle foci dei fiumi, i sistemi duna­spiaggia possono essere formati, interamente o in buona parte,da sedimenti carbonatici prodotti dagli ecosistemi marini, ad esempio praterie sottomarine di Posidonia oceanica Tali sedimentipotrebbero essere dissolti dall’acidità crescente dei mari: secondo recenti studi entro fine secolo il pH marino potrebbe scendere dicirca 0.4 unità. A provocare l’acidificazione degli oceani, come noto, è l’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera».

La ricerca, svolta nell’ambito del progetto “La Ricerca Italiana per il Mare” (Ritmare) finanziato dal Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca, ha rivelato che «Gli effetti di questo fenomeno possono stravolgere il bilancio sedimentario di unsistema spiaggia­duna» e Simeone aggiunge: «Abbiamo constatato come una quantità rilevante del sedimento che forma il sistemaspiaggia­duna sia costituito da resti di organismi vulnerabili agli effetti dell’acidificazione. Una diminuzione del pH potrebbecondizionare in maniera rilevante l’abbondanza di questi organismi negli ecosistemi marini e conseguentemente ridurre i sedimenticarbonatici».

Ma anche i sedimenti sommersi sarebbero a rischio: «Si tratta delle “fondamenta” del sistema spiaggia­duna che potrebbero subireun’inversione del bilancio sedimentario – conclude la conclude la Molinaroli – Alcune spiagge, da ambienti in progressivoaccrescimento o in equilibrio potrebbero trasformarsi in ambienti in erosione. Inoltre, la ricerca dimostra come l’effettodell’acidificazione sul sistema spiaggia­duna, combinato al previsto innalzamento del livello del mare, potrà incrementare sial’arretramento della linea di riva, che gli effetti negativi delle inondazioni».