CONSIGLIO COMUNALE DI MALNATE CONSIGLIO COMUNALE … · votato da una comunity di oltre trecento...
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CONSIGLIO COMUNALE DI MALNATE
CONSIGLIO COMUNALE DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI
DEL 18/05/2018
Indice generale
1)“IL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE” – CONSIGLIO DEI RAGAZZI................................................5
2)PRESENTAZIONE IDEE E PROPOSTE DEL CONSIGLIO DEI BAMBINI.........................................................................22
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PRESIDENTE – Enrico TORCHIA
Buonasera a tutti. Prima di aprire ufficialmente la seduta del
Consiglio Comunale dei bambini e dei ragazzi, con molto piacere cedo
la parola, se così si può dire, all’orchestra dell'Istituto
Comprensivo Iqbal Masih che ci allieterà con la sua musica.
[Esibizione musicale]
PRESIDENTE
Ringraziamo ancora davvero l’orchestra che si è esibita ottimamente.
Complimenti. Allora, innanzitutto benvenuti a tutti e ringrazio i
presenti per essere qui con noi. Mi corre l'obbligo di fare appunto
alcuni ringraziamenti, non di forma ma di sostanza. Allora,
innanzitutto ringraziamento ad Unicef che purtroppo non potrà essere
presente, ma che è come ben sapete è sempre con noi in ogni attività
del Comune di Malnate. In particolar modo vi porto il saluto di Elda
Maria Garatti che ci scrive: “oggi purtroppo non riuscirò ad essere
con voi. Auguro un gioioso lavoro e spero di incontrarvi il 24 maggio
a Varese”, in occasione della manifestazione Esprimi i tuoi diritti,
giusto? Del concorso. Poi, alcuni ringraziamenti. Ovviamente,
innanzitutto in primis al Consiglio dei bambini e al Consiglio dei
ragazzi che so anche quest'anno come al solito hanno lavorato e dopo
ne avremo riprova in questo senso. E ringrazio altresì il laboratorio
nel caso della città dei bambini, in particolar modo Matilde, Renata e
Tania, che seguono molto da vicino le attività del Consiglio dei
bambini. E per quanto concerne il Consiglio dei ragazzi, la
professoressa Gamberini e ovviamente la scuola che ci ospita in questo
caso e che segue le attività dei nostri ragazzi. Poi, un
ringraziamento anche al Difensore Civico, la nostra Nadia Cannito,
professoressa Cannito. Un ringraziamento anche agli amministratori
comunali qui presenti, Assessori e Consiglieri. Un ringraziamento
indubbiamente alle insegnanti qui presenti e al dirigente scolastico
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che ci ha inviato i suoi saluti e ai ragazzi che oltre a quelli che
fanno parte del Consiglio dei bambini e dei ragazzi, hanno avuto il
piacere di essere qui. E tutto il pubblico presente. Adesso tenterò,
nonostante il numero di persone sia cospicuo, tenterò di fare in modo
veloce l’appello. Allora, innanzitutto procederei con l'appello
velocissimo dei Consiglieri “old”. Direi, che per fare in modo più
rapido, allora i consiglieri presenti sono: il sottoscritto Enrico
Torchia, i Consiglieri: Botta, Cardaci, Crepi, Sansone, Brusa,
Tiberio, Pavesi, Cassina, Cavazzana. Perfetto. Allora, procediamo
adesso invece con l'appello del Consiglio dei bambini. Allora, chiedo
ai bambini e ragazzi se ci sono di dirmi “presente”. Urlate, così vi
sento bene. Allora, Perera Katunayakage Sadhew Savero è qui; Marotta
Valentina, presente; Dell’Ernia Noemi, assente; Farè Matteo, presente;
Angelini Francesca, assente; Giani Alessandro, presente; Shpati Jack,
assente; Croce Mirko, presente; Cioppi De Cicco Thomas, presente;
Gentile Marta, assente; Bai Giulia, presente; Vertulli Giada,
presente; Bosetti Martina, presente; Campobello Luca, assente. Adesso,
invece, procediamo con il consiglio dei ragazzi. Allora, dico
nell'ordine rappresentante e segretario. Allora, Riva Gaia, presente;
Luca Samuele, assente; Valsecchi Federico, presente; Bombini Tommaso,
presente; Perrotta Sara, presente; Carlino Asia, assente; Rinaldi
Martina, presente; Ferraiolo Riccardo, presente; Oddo Greta, presente;
Basso Camilla, presente; Spanò Massimiliano, presente; Bernasconi
Chiara, presente; Chighine Lara, presente; Catelli Daniele, assente;
Mentasti Michaela, presente; Ben Belgacem Salim, assente; Griani
Zakaria, presente; Festa Alessia, assente; Cremonesi Joachim,
presente; Howlader Tonny, presente; Nkongo Patrick, presente; Travetti
Gabriele, presente; Michelle Veronesi, presente; Adham Griani,
presente; Coppolino Fabio, assente; Cela Gabriel, presente; Giannotti
Beatrice, assente; Orazi Martina, presente; Catelli Matteo, assente;
Ciurca Nicolò, assente; Stimolo Riccardo, presente; Misuraca Riccardo,
presente; Stimolo Beatrice, presente; Ambrosetti Samuele, presente;
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Travetti Davide, presente; Fiori Veronica, presente; Flore Martina,
presente; Rovera Fabrizio, presente; Murano Mattia, presente; Gentile
Maira, assente. Procediamo adesso con il primo punto all'ordine del
giorno.
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1) “IL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE” – CONSIGLIO DEI RAGAZZI
PRESIDENTE
Procediamo adesso con gli interventi del Consiglio dei ragazzi.
[Visione di un video]
Michelle VERONESI
Signor Presidente, signori Assessori e signori Consiglieri. Sono
Michelle Veronesi, studentessa nella classe 3° D della scuola
secondaria di primo grado Nazario Sauro. Faccio parte del Consiglio
dei Ragazzi da tre anni e ho sempre partecipato con entusiasmo a tutte
le attività e le iniziative proposte. Quest’anno ho quindi deciso di
candidarmi come referente e sono stata eletta. Oggi sono molto
emozionata nel prendere parola in questo ruolo, come portavoce dei
miei compagni. Noi studenti, come accade ormai da anni, nel mio caso
da tre, partecipiamo a questa seduta con grandi aspettative.
Riteniamo, infatti, che sia un occasione importante di dialogo e di
confronto su tematiche che ci stanno molto a cuore. Il Sindaco Astuti
e l’Amministrazione Comunale hanno sempre ascoltato la voce dei più
giovani e hanno cercato di rispondere concretamente alle segnalazioni
e alle richieste fatte da noi ragazzi. Lo scorso anno abbiamo trattato
il tema dell’educazione digitale, perché apparteniamo alla generazione
dei cosiddetti nativi digitali. Cioè, di coloro che sono nati e
cresciuti in corrispondenza della diffusione delle nuove tecnologie.
L’educazione digitale suscita, infatti, una grande attenzione al
nostro istituto, ma anche nel nostro territorio, come testimonia il
percorso Edu-Selfie proposto dal Patto Educativo di comunità.
Quest’anno abbiamo perciò deciso di approfondire ulteriormente queste
tematiche, che riguardano noi ragazzi in prima persona, scegliendo di
prendere in esame il manifesto della comunicazione non ostile,
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elaborato dall’associazione Parole Ostili ed analizzare i diversi
punti. Nelle singole classi abbiamo riletto sul documento, abbiamo
fatto confronti e approfondimenti, discusso, fatto proposte e
realizzato cartelloni e prodotti multimediali sul tema. A nome di
tutti i miei compagni, desidero ringraziarvi per l’opportunità che ci
avete concesso per esprimere il nostro pensiero e per l’attenzione che
presterete alle nostre osservazioni e richieste. Mentre ascoltate i
nostri interventi, vi invito ad osservare le immagini che vengono
proiettate sullo schermo.
Veronica FIORI
Mi chiamo Veronica Fiori. Parole Ostili è un’associazione no-profit,
nata a Trieste nel 2017, dalla consapevolezza che le parole hanno un
potere immenso. Esse danno forma al nostro pensiero e trasmettono
conoscenza e cultura, affezionano, curano, fanno sognare e innamorare.
Le parole, però, possono trasformarsi in armi terribili, che fanno
soffrire e piangere, attraverso la calunnia e l’inganno, come noi
ragazzi sappiamo molto bene, perché così si creano divisione ed
emarginazione. Si può arrivare persino a dimenticare la realtà di un
parlante negando il valore alla sua dignità e all’esistenza.
Greta ODDO
Mi chiamo Greta Oddo. Lo scopo di Parole Ostili è quindi quello di
sensibilizzare, responsabilizzare ed educare gli utenti della rete a
praticare forme di comunicazione non ostile e di promuovere la
condivisione dei valori espressi nel manifesto della comunicazione non
ostile.
Chiara BERNASCONI
Sono Chiara Bernasconi. Il manifesto della comunicazione non ostile, è
una carta con dieci principi utili a ridefinire lo stile con cui
comportarsi in rete. È un impegno di responsabilità, condivisa, per
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creare una rete rispettosa e civile, che ci rappresenti e che ci
faccia sentire nel luogo sicuro. Il progetto che è stato scritto e
votato da una comunity di oltre trecento comunicatori, bloogger e
influencer si è diffuso fino a diventare una comunità accogliente, che
riunisce migliaia di persone, giornalisti, professionisti del settore,
politici, ma anche chi, come noi, pur non avendo un impegno diretto
nell’ambito della comunicazione, è consapevole che le parole hanno un
valore e un peso enorme.
Zakaria GRIANI
Sono Zakaria Griani, in classe abbiamo riflettuto sul fatto che le
parole vanno usate bene e consapevolmente, sia nel mondo reale sia in
rete. Le reti social network sono luoghi virtuali dove si incontrano
persone vere, che hanno una vita, una sensibilità e dei sentimenti che
vanno oltre l’apparenza. Dobbiamo perciò domandarci chi siamo e come
vogliamo vivere e come comunicare mentre abitiamo questi luoghi.
Massimiliano SPANO’
Mi chiamo Massimiliano Spanò, ora analizzeremo il manifesto punto per
punto presentando le osservazioni e le riflessioni fatte in classe.
Gabriele TRAVETTI
1) Virtuale o reale. Dico o esprimo in rete, solo cose che ho il
coraggio di dire di persona. Mi chiamo Gabriele Travetti. Nel corso
delle lezioni del Progetto dedicato alla prevenzione del rischio
web, abbiamo ampiamente trattato questo punto, riflettendo con
attenzione su quanto sia molto più facile comunicare tramite
pensiero, sia positivo sia negativo, attraverso i social piuttosto
che di persona. Come molto spesso succede a noi ragazzi quando
affermiamo cose che forse dal vivo non riusciremmo neppure ad
esprimere.
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Riccardo STIMOLO
2) Si è ciò che si comunica. Le parole che scelgo raccontano la persona
che sono. Mi rappresentano. Mi chiamo Riccardo Stimolo. In rete
infatti ci identifichiamo con le parole che diciamo, con le
affermazioni che pronunciamo e con i commenti che scriviamo.
Passiamo così un immagine della nostra personalità che non ci
appartiene, ma che costruiamo a nostro piacimento.
Patrick NKONGO
Sono Patrick Nkongo. Spesso per nascondere le nostre fragilità ed
insicurezze, i nostri dubbi e le nostre domande, oppure perché
vogliamo essere apprezzati non per quello che siamo realmente, ma per
quello che diciamo di essere, per conformarci ad un gruppo di amici e
coetanei che è più popolare di un altro.
Michaela MENTASTI
3) Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo
necessario ad esprimere al meglio quello che penso. Mi chiamo
Michaela Mentasti. Invece di esprimerci subito su un tema che si sta
discutendo e invece di usare parole che possono creare difetto ma
anche danni enormi, abbiamo pensato che è più responsabile
soffermarsi su quello che vogliamo dire, in modo da far capire con
chiarezza la nostra opinione che trasmette un significato vero e
profondo. Perché è frutto di una riflessione consapevole e non
perché mira a coinvolgere.
Adham GRIANI
4) Prima di parlare, bisogna ascoltare. Nessuno ha sempre ragione.
Neanche io. Ascolto con onestà e apertura. Sono Adham Griani. Non
vogliamo imporci come chi crede di sapere tutto e avere il potere di
affermare se gli altri dicono giusto oppure sbagliato. Anche gli
altri hanno la possibilità di esprimersi, senza che noi li
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svalutiamo per questo. Dopo un’attenta riflessione, abbiamo
concluso, che con una civile convivenza tra gli individui, bisogna
sempre ascoltare e prendersi il tempo necessario per il rispetto
delle opinioni altrui.
Lara CHIGHINE
5) Le parole sono molte. Scelgo le parole per comprendere e farmi
capire e avvicinarmi agli altri. Mi chiamo Lara Chighine. Le parole
che vogliamo scegliere devono testimoniare il senso di apertura
all’altro, ma anche a prospettive nuove e diverse. Vogliamo aprirci
in un abbraccio e non chiuderci come un riccio. Dalle parole di
amicizia e affetto nasce un magnifico arcobaleno. La parola è un
mezzo per comunicare, anche se ci sono ostacoli, come fa il ponte
che che collega due versanti.
Mattia MURANO
6) Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere
conseguenze piccole o grandi. Mi chiamo Mattia Murano. Come abbiamo
già sottolineato, le parole sono più arma potente che l’uomo
possiede. Spesso, però, si parla senza pensare seriamente a ciò che
si sta per dire. Le parole, invece, hanno sempre delle conseguenze.
Se si insulta una persona nella vita reale, si possono vedere le sue
reazioni. Sui social ciò non è possibile. Pertanto, non si possono
mai conoscere le conseguenze delle parole.
Martina ORAZI
Sono Martina Orazi. Abbiamo pertanto riflettuto sul fatto che ogni
parola ha un peso. Ci sono parole leggere come piume e altre pesanti,
come sassi. Prima di parlare bisogna quindi riflettere a lungo, poiché
una frase espressa in modo inadeguato, potrebbe essere fraintesa e
percepita come un’offesa e potrebbe portare ad una lite, o nei casi
estremi, ad una denuncia.
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Riccardo FERRAIOLO
Mi chiamo Riccardo Ferraiolo. Le parole che feriscono lasciano segni
profondi. Solchi che è difficile far rimarginare. Spesso condizionano
per tutta la vita. Impediscono agli altri di essere veramente se
stessi, per paura di un giudizio. Portano a creare maschere che
svuotano le personalità e fanno vivere nella falsità.
Martina RINALDI
7) Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo
dopo averli letti, valutati e compresi. Sono Martina Rinaldi. Il
potere di una citazione e di una fotografia a volte è addirittura
ancora più devastante di un commento, come molto spesso la cronaca
tristemente ci ricorda. Diffondere qualcosa che ci è stato rivelato
oppure raccontato come un segreto, non solo ci fa tradire la fiducia
di quella persona, ma lo espone anche ad un giudizio sulla sfera
personale.
Tonny HOWLADER
Mi chiamo Tonny HOWLADER. In classe ci siamo quindi soffermati sul
fatto che le nostre azioni virtualmente digitali parlano di noi. Sono
la nostra impronta digitale e possono portare a conseguenze nella vita
di tutti i giorni.
Martina FLORE
8) Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non
trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico
da annientare. Sono Martina Flore, non credo nelle tue idee, ma
lotterò fino alla morte perché tu possa esprimerle.
Tommaso BOMBINI
Mi chiamo Tommaso Bombini, questo punto ci ha fatto venire in mente la
celebre frase attribuita a Voltaire, che recita: non condivido ciò che
dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo. Non
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cerchiamo di imporre le nostre idee in modo intollerante, senza dare
agli altri la possibilità di dissentire da noi.
Joachim CREMONESI
Sono Joachim Cremonesi. Vorremmo che tutti in rete, come nel mondo
reale, potessero parlare e che anche coloro che non la pensano noi,
potessero esprimersi.
Sara PERROTTA
9) Gli insulti non sono argomenti. Non accetto insulti e aggressività
nemmeno a favore della mia tesi. Mi chiamo Sara Perrotta. La mia
tesi può sembrare più giusta, anche perché condivisa da altri. Se
però faccio ricorso agli insulti oppure all’aggressività verbale,
sono come chi cerca di alzare la voce per sovrastare quella degli
altri. Anche se le mie ragioni sono valide, in questo modo cerco di
rendere meno legittime quelle degli altri. La mia opinione perde
così valore.
Gabriel CELA
Sono Gabriel Cela. Anche chi non grida ma esprime la sua opinione in
tono pacato, ha diritto di farsi sentire, perché comprende meglio di
chi alza la voce, quale strada è meglio percorrere per camminare
insieme.
Fabrizio ROVERA
10) Anche il silenzio, comunica. Quando la scelta migliore è tacere,
taccio. Mi chiamo Fabrizio Rovera, questo punto del manifesto ha
chiamato l’attenzione di molte classi. A volte, pur di partecipare
ad una discussione, scriviamo cose inappropriate, oppure, altre
volte, sprechiamo parole senza essere ascoltati, perché ci
rivolgiamo alle persone sbagliate o interveniamo in momenti
inopportuni.
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Federico VALSECCHI
Sono Federico Valsecchi. Inoltre, è emerso che il nostro silenzio, se
viene interpretato, potrebbe aiutare l’altro a riflettere. In alcuni
casi, infatti, può essere più utile delle parole, perché può indicare
approvazione o disapprovazione per un determinato post, per una
fotografia o per un’immagine pubblicata.
Beatrice STIMOLO
Mi chiamo Beatrice Stimolo. Secondo un’altra chiave di lettura, il
silenzio ha un doppio volto, uno buono e uno cattivo. Buono, quando si
tace piuttosto che pubblicare un brutto commento o inviare un
messaggio sbagliato. Cattivo, quando si vede una foto o un messaggio
con degli insulti, e si tace. In questo caso il silenzio è sinonimo di
indifferenza, e la persona che subisce potrebbe essere più ferita dal
nostro silenzio, che dall’insulto. Al termine del nostro percorso,
abbiamo capito che è fondamentale imparare a comunicare con
intelligenza e responsabilità, sia nella vita reale, sia nella rete.
Essere un cittadino virtuale significa venire a contatto con un
grandissimo numero di persone. Bisogna, quindi, essere consapevoli di
ciò che è permesso fare, e di ciò che non lo è, poiché anche in
internet esistono diritti e doveri.
Gaia RIVA
Mi chiamo Gaia Riva. Nel lavoro di preparazione al Consiglio di oggi,
ci sembrava opportuno presentare le nostre richieste per la città dei
bambini e delle bambine, a partire dal documento analizzato, il
manifesto della comunicazione non ostile.
Riccardo MISURACA
Sono Riccardo Misuraca. Ci piacerebbe che alcune pagine di Malnate
Ponte fossero dedicate alla presentazione ed eventualmente anche alla
spiegazione di alcuni punti del manifesto, al fine di sensibilizzare
tutta la popolazione del territorio.
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Marina FLORE
Mi chiamo Martina Flore. Vorremmo, inoltre, che in punti visibili
della città, soprattutto frequentati dai giovani, fossero affissi dei
cartelloni che ricordano i principi della comunicazione non ostile.
Oppure, che sul tabellone elettronico comunale, potesse ogni giorno
essere presentato un punto, così che tutta la cittadinanza si rende
partecipe di questo progetto.
Camilla BASSO
Sono Camilla Basso. Proponiamo all’amministrazione di organizzare,
nell’ambito delle attività culturali, degli incontri con alcuni dei
firmatari del manifesto e di affiggere in tutti gli uffici pubblici
delle copie del documento.
Davide TRAVETTI
Mi chiamo Davide Travetti. Invitiamo, inoltre, tutti gli
amministratori ad aderire a titolo personale al manifesto, come hanno
già fatto molti Ministri, Segretari, Parlamentari e rappresentanti
politici. Diverrebbero così portavoce di una comunicazione non ostile
e sarebbe di esempio per la cittadinanza.
Michelle VERONESI
Signor Presidente e signori Consiglieri, vi ringraziamo per
l’attenzione prestata alle nostre riflessioni. Ora spetta a voi
esprimervi su quanto vi abbiamo presentato. In classe riferiremo ai
nostri compagni l’esito della discussione. Sappiamo che prenderete in
esame le nostre richieste, nonostante i fondi a disposizione siano
limitati. Vi invitiamo, inoltre, a riconsiderare quelle fatte dal
Consiglio dei ragazzi negli anni scorsi, che sono stati disattese,
l’aiuola della pace, sito adeguato per le biciclette con i relativi
parcheggi nella Biblioteca, sala polifunzionale, portabiciclette
davanti alla scuola Sauro, brochure sull’uso corretto del web. Il
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nostro intervento è terminato. Grazie ancora a nome di tutti gli
studenti.
PRESIDENTE
Grazie davvero.
[Visione del video]
PRESIDENTE
Grazie per i vostri interventi e per questo video molto simpatico, ben
fatto. La parola all'Assessore Battaini.
Assessore BATTAINI
Buonasera a tutti. E’ con estremo piacere che partecipo a questa
iniziativa, che dal lontano ’98 è istituzionalizzata nel Comune di
Malnate, con la sponsorizzazione dell'Unicef. Sono convinto che è
stata una scelta eccellente fatta a suo tempo, e quello che ho sentito
oggi e che ci avete dimostrato è la conferma. Devo fare i complimenti
a tutto il team che ha lavorato su questo tema di indiscussa qualità.
La comunicazione, soprattutto tramite i social-network, è veramente un
tema attuale. Diciamo, che come tutte le cose, il fatto di non avere
una specifica preparazione, si porta dietro una serie di problematiche
che poi si ritrovano. Tra l'altro, l’accesso ormai a tutti, delle
pagine web, presuppone la capacità e la maturità per poter esprimere
concetti, riscontrare idee e fare delle proposte. Mi pare che sotto
questi aspetti abbiate svolto il tema con estrema competenza e
puntualità. Rinnovo i miei complimenti. Mi hanno colpito delle parole
o dei temi che avete trattato e che non visti nel contesto attuale
della comunicazione via web, ma sono concetti che esistono da tempo,
per poterci relazionare con successo nella vita. Il fatto di ascoltare
prima di parlare e di prenderci il tempo necessario per esprimere le
proprie idee, sono concetti che rudemente avevamo acquisito sul campo
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ai tempi della nostra ormai lontana giovinezza, però sono sempre
attuali. Ecco, la metodologia e il rapporto alle tematiche del web,
sicuramente lo rendono ancora più importante. Anche perché, una volta
l’auditorio era ristretto agli amici, adesso l’auditorio praticamente
è il mondo, di quello che diciamo è sul mondo. Pertanto, ritengo di
esprimere sulle vostre richieste puntuali, che ci avete fatto,
fatecele pure avere e penso che l'Amministrazione sia sicuramente
ricettiva sotto questo aspetto, soprattutto sul discorso di
pubblicizzare il lavoro che avete fatto e dare la possibilità alla
cittadinanza di apprendere, anche in modo indiretto, tutta la sapienza
e l’intelligenza che avete portato nel vostro impegno, nel vostro tema
che avete svolto. Vi ringrazio di nuovo e complimenti.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Irene Bellifemmine.
Assessore BELLIFEMMINE
Grazie. Buonasera a tutti. Io chiaramente mi associo alle bellissime
parole di Battaini, che come sempre sa essere molto carino e puntuale
sul sottolineare gli aspetti positivi che si colgono nella vostra
relazione. Io aggiungerei che, alcune richieste che voi avete fatto, a
mio avviso sono facilmente realizzabili. Quindi, semmai chiedo aiuto
ai colleghi Assessori e Consiglieri, ma anche a Nadia Cannito come
Difensore Civico, per realizzarle. Perché, ditemi se sbaglio, è
scritto che vorreste pubblicare il manifesto in Comune. Quindi, se
capisco bene, volete che sia proprio stampato e messo nei vari uffici,
giusto? Ho capito bene? E quindi, questo mi sembra realizzabile.
Inserire una pagina sul tabellone, chiederemo di farlo. Io penso che
anche questo sia possibile. Non ho capito bene l'incontro con gli
organizzatori, cosa intendevate? Cioè, con chi si è fatto promotore
del manifesto? Era questo che intendevate? Ok, ci attiviamo e vediamo
di farlo. Aderire come persona, io, personalmente, poi vi chiedo un
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aiuto, perché non è che sia così tecnologicamente avanzata. Per cui,
so che il nostro Sindaco, invece, ha già aderito. L’aiuola della pace,
non è stata realizzata, effettivamente qui fuori, alla Nazario Sauro,
c'è una bozza di aiuola, ma in realtà non è stata ultimata. Però, so
che i ragazzi del Consiglio dei bambini stanno lavorando in questo
senso presso il Palazzo Comunale. Non so se qualcuno dei ragazzi vuole
dire qualcosa riguardo a questo progetto o se pensate di dirlo dopo.
Pensate di dirlo dopo. Ok. Quindi, vi faranno una sorpresa in tal
senso. Io lascio la parola a qualche Consigliere o qualche Consigliere
se vogliono aggiungere qualcosa in merito.
PRESIDENTE
Prego.
Assessore RIGGI
Volevo solo aggiungere, a parte i complimenti, la cosa positiva è che
voi avete fatto un accenno al fatto che, ed è vero, che molto spesso
vi si dice che mancano i fondi. Di tante cose che avete chiesto,
l'unica cosa a cui far fondo è il buon senso, quindi speriamo di
averlo e di riuscire ad attingere. Anche io mi impegnerò, anche se
quello che ci avete chiesto sembra banale, ma non è così facile da
applicare. Quindi, vediamo, ci metteremo di impegno. Un'altra buona
notizia, è che avete chiesto l’anno scorso i portabiciclette, grazie a
un bando che abbiamo vinto, il bando che ha fatto il Ministero, che si
chiama “percorso casa-scuola, casa-lavoro”, ci hanno dato un
finanziamento che appena lo formalizzeranno, saremo in grado di
fornire, perché tra le varie cose che abbiamo chiesto, ci sono proprio
i portabiciclette. Di questo penso che poi si riprenderà il tema.
Parleremo in maniera più ampia, perché le biciclette vuol dire appunto
muoversi con mezzi alternativi all'auto e come sapete siamo in fase di
redazione di un piano molto importante, che è il piano della mobilità.
Verrete contattati, verrete coinvolti. Il Consiglio dei bambini sta
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già lavorando. Mi piacerebbe ricevere anche le vostre osservazioni. Il
percorso sarà nei prossimi due o tre mesi molto denso e molto fitto e
spero che si trovi un punto di contatto e l'occasione per parlare
anche di quelle che sono le vostre richieste e le vostre istanze.
Grazie ancora.
PRESIDENTE
Grazie.
Assessore FORTIS
Buonasera a tutti. Un saluto a tutti i ragazzi. Tra le richieste, una
delle cose che secondo me io sono disponibilissimo subito, è quello
che avete chiesto di avere una pagina su MalnatePonte. Visto che gli
Assessori ogni volta hanno una pagina per poter pubblicare un loro
articolo, il prossimo Malnate Ponte, il mio articolo lo lascio
scrivere direttamente a voi e penso che questo lo possono fare anche
gli altri assessori… Perciò, per tutto l’anno avrete una pagina su
Malnate Ponte, dalla prossima volta.
Assessore CROCI
Buon pomeriggio a tutti. Ho ascoltato con attenzione le vostre parole
e tutto il percorso che avete fatto, il ragionamento sulle parole
ostili, è veramente un argomento importante, significativo. Mi
complimento con voi e con chi vi ha affiancato in questo percorso,
perché è davvero importante. Anche io apprezzo molto quando si evita
di dire parolacce, ma si riesce a dire la stessa cosa con parole
chiare e punto. Per cui, sicuramente negli edifici pubblici, ma anche
in Biblioteca, anche al Museo, anche negli ambulatori dei medici
chiederemo di poterli mettere, perché secondo me questo ha un
significato che poi è fatto da voi, così, avrete modo anche voi,
quando vi capiterà di passare, di farlo presente anche ai vostri
genitori, ai vostri amici e la cosa si divulga di più. Per cui,
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creiamo una rete maggiore e sensibilizziamo più persone possibili. Su
MalnatePonte, tranquillizzo il nostro Assessore Giorgio, che essendo
un po’ pigrotto come tutti gli altri, a scrivere articoli. Di spazio
non ce n’è tantissimo, comunque io con la professoressa Pettinato
siamo d’accordo che lo spazio per voi c'è, c'è sempre, tre, quattro
pagine. E questo sicuramente sarà quello da fare al più presto. Per
cui, mandate il materiale, che in questo numero ormai in stampa no, ma
ce n’è un altro di luglio, valuteremo se quello però è estivo, vedo
qualcosa di settembre, ottobre, di farvi rientrare a scuola, per cui
magari avete più attenzione rispetto a quello di luglio che siete in
vacanza. Magari ragioniamo così. Però, complimenti davvero a tutti.
Grazie anche ai vostri insegnanti che vi hanno affiancato in un
bellissimo progetto.
PRESIDENTE
Consigliera Paola Cassina.
Consigliere CASSINA
Ciao a tutti. A nome delle minoranze che partecipano al Consiglio
Comunale, volevamo innanzitutto congratularci con voi per il lavoro
che avete fatto e soprattutto volevamo dire che in questo caso secondo
noi le minoranze e la maggioranza si trovano concordi nell’aderire al
manifesto. Quindi, invito il Presidente del Consiglio a fare
un’adesione proprio formale come Consiglio Comunale, all’unisono. E
quindi, rimettiamo poi a voi la parte tecnica, perché tutti i
Consiglieri sono disponibili a partecipare a questo progetto. Quindi,
bravi, andate avanti così.
PRESIDENTE
Grazie. La Consigliera Cassina ha avuto un’ottima idea, a cui daremo
immediatamente seguito. Se non ci sono ulteriori interventi volevo
fare due riflessioni io. Vi ruberò qualche minuto, ma prometto di
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essere abbastanza breve. Allora, io come mi ha preceduto ho molto
apprezzato il tema che avete trattato quest'anno, perché secondo me è
tanto importante quanto forse non se ne percepisce in larga parte le
conseguenze che non sono solamente sul piano della parola sgradevole
che poi può dar fastidio al momento ma passato magari qualche minuto,
ce ne si dimentica. No, la parola sgradevole ha un significato e ha
una ripercussione che è molto più profonda e rimane per molto tempo.
Allora, un famoso film voi siete troppo piccoli per conoscere e per
vedere, di un famoso regista italiano, conteneva un messaggio di
grandissima attualità, e la frase era questa di questo messaggio: “le
parole sono importanti”. Ma, in che senso le parole sono importanti?
Le parole sono importanti perché forgiano il nostro pensiero, cioè
danno forma. Noi diciamo certe parole, perché abbiamo un certo tipo di
pensiero. E quindi, noi, come ricordava anche Don Milani, conoscere
tante parole, significa avere molti più strumenti anche per affermarsi
nella vita. Ricordatevi, nella vita per affermarsi non bisogna avere
tanti soldi, oppure tanto potere, bisogna conoscere non solo
informazioni, ma conoscere parole. Perché le parole sono il vero
potere. Io ho molto apprezzato la vostra proposta di adesione. Io
anticipo ovviamente la mia, come quella di tutto il Consiglio
Comunale, come diceva giustamente la collega Paola. Mi è piaciuto in
particolare il richiamo di Mattia, al fatto che le parole sono l'arma
più potente. Tutti avete fatto dei bellissimi interventi, mi ricollego
a questo, per dire che cosa? Per dire che, leggendo qualche dato in
questi giorni, ho scoperto che, lo percepivo chiaramente ma i dati
sono sempre utili a ragionare, il 95% di ragazzi tra i 15 e i 18 anni
hanno almeno un profilo sui social-network e tra gli 11 e i 14 questa
percentuale è dell’80% praticamente. Ora, l'impegno che io vi chiedo
questa sera è legato, cioè voi dite cosa c’entra il social-network con
le parole? In realtà sono fortemente legati, perché voi avete
l'impressione, immagino che voi li utilizzate i social-network.
Immagino di sì. Voi avete la percezione che quello che si fa. Io
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quanti anni ho? Penso una quindicina d'anni più di voi, quindi neanche
un’esagerazione. Voi pensate facciamo una storia su Instagram per
esempio, quella tanto sparisce dopo 24 ore, è una cosa che c'è e non
c'è. In realtà, quello che rimane su internet, quello che voi mettete
su internet, rimane. Rimane per sempre. Voi state cedendo dei vostri
dati in quel momento. E questo cosa vuol dire? Che non è che il
social-network di per sé è positivo o negativo. Questo strumento è
neutro. Dipende dall’uso che se ne fa. però, voi dovete essere la
parola chiave è consapevolezza. Voi sapete cosa vuol dire
consapevolezza? Quindi, vuol dire, in quel momento tu devi avere
coscienza di quello che stai facendo. E quindi, farlo con la testa.
Una comunicazione, quindi, non ostile. Non ostile significa non solo
non dire certe cose, ma anche prendere posizione quando vedete che ce
ne sono altre. Cioè, se voi sapete di qualcosa che è successo sui
social-network che non va bene, con cui si prende di mira, occasioni
in cui si prendono di mira vostri compagni, non è col silenzio che si
risolve, ma anzi è parlando. E quindi, la comunicazione non ostile va
praticata tutti i giorni sul web e fuori dal web. Guardate, l'anno
scorso io a proposito dell'importanza delle parole e poi chiudo e non
vi rubo altro tempo, io sono stato con i vostri colleghi del Consiglio
dei bambini, insieme ad Irene, dal Papa, in occasione della giornata
della Pace e delle giornate per le città della pace, tra cui c'è anche
Malnate. E un ragionamento che vorrei condividere con voi, riguarda la
parola. Voi sapete cosa è la bontà, più o meno, il significato. A un
certo punto, non so quando, è nata la parola “buonismo” e la parola
buonismo è diventata negativa, cioè ha assunto un tono dispregiativo:
“ah, sei un buonista”. Cioè, uno che sostanzialmente fa il bonaccione,
però non è neanche magari troppo sveglio. Ecco, Papa Francesco l'anno
scorso ha avuto proprio il coraggio, secondo me, con la profonda
cultura che lo contraddistingue, ha voluto sottolineare e rimarcare
alcuni valori: la mitezza, la capacità di pesare le parole, proprio la
cultura della Pace. Quindi, io vi invito a dare peso alle parole che
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utilizzate, perché le parole rappresentano il vostro pensiero e in fin
dei conti rappresentano voi stessi. Grazie. Ci sono interventi?
Consigliere Fabio Brusa.
Consigliere BRUSA
Come al solito, sono veramente delle parole molto intense. Io le ho
associate più alla mia vita quotidiana. Vi ringrazio molto e vi
prometto che d'ora in poi durante i Consigli Comunali penserò molto di
più alle parole che utilizzo, perché delle volte mi rendo conto che
non sono in linea con il manifesto, a cui ho aderito, già fatto,
online, con il cellulare.
PRESIDENTE
Grazie. Altri interventi? Se non ci sono interventi, procediamo con un
altro momento musicale, dando la parola alla nostra orchestra.
[Esibizione musicale]
PRESIDENTE
Grazie ancora e un ringraziamento davvero sentito al professor
Pugliese per la direzione dell’orchestra. Quindi, adesso la parola al
Consiglio dei bambini.
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2) PRESENTAZIONE IDEE E PROPOSTE DEL CONSIGLIO DEI BAMBINI
Tania FURINI
Buongiorno a tutti. Passiamo la parola ai bambini e vi accompagneremo,
con alcuni dei loro pensieri, pensati, condivisi durante le loro
sedute.
Thomas CIOPPI DE CICCO
Io all’estrazione non c’ero e quindi è stata una sorpresa scoprire che
ero un Consigliere.
Bimbo/a
Io c’ero, ed è stato bello conoscere nuovi amici.
Valentina MAROTTA
I diritti sono molto importanti per noi e per tutti i bambini del
mondo. In alcuni paesi questo non succede. Noi Consiglieri vogliamo
ricordarvi questa cosa.
Siamo stati a Varese, alla marcia dei diritti.
Martina BOSETTI
Tutti i bambini hanno diritto a incontrare persone, fare amicizia con
loro e fondare delle associazioni, a meno che ciò non danneggi i
diritti degli altri.
Tania FURINI
La marcia dei diritti è un evento che tutti gli anni viene
organizzato. Il consiglio dei bambini ha sempre partecipato. Ogni anno
viene dedicato ad uno degli articoli della convenzione sui diritti dei
bambini e quest’anno era dedicato all’art. 15. Voi ragazzi avete
preparato un ombrello, per rappresentare l’art. 15. Cosa avete fatto
su questo ombrello?
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Alessandro GIANI
Abbiamo disegnato il mondo con dei bambini che si tenevano per mano.
Tania FURINI
Siamo partiti, quindi, da degli eventi a cui abbiamo partecipato, la
marcia dei diritti, poi a Malnate il carnevale. Chi vuole dire
qualcosa di quel giorno?
Giulia BAI
Il giorno del carnevale, noi abbiamo votato i vestiti e c’erano tre
faccine, una da 10, una da 9, una da 8. E alla fine abbiamo premiato
chi aveva ricevuto più voti.
Tania FURINI
Benissimo. Avete fatto anche un'altra esperienza quel giorno.
Giulia BAI
Siamo andati sull’ambulanza e i dottori ci hanno fatto vedere quando
vanno a casa degli ammalati che hanno chiamato e li visitano.
Tania FURINI
Poi, durante le sedute avete avuto tante idee, avete scritto dei
cartelloni, pieni di idee, poi li avete riaffrontate, discusse.
Quindi, adesso parliamo di alcune delle idee che avete avuto.
Giada VERTULLI
Una delle idee che abbiamo avuto, è stata quella degli orari a scuola,
di cambiarli.
Tania FURINI
Dopo ne parliamo bene di questo. Strade.
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Matteo FARÈ
Alcune strade hanno delle buche, quindi se una macchina dovesse andare
a tutta velocità, potrebbe causare un incidente. E in molte strade le
strisce pedonali non si vedono.
Tania FURINI
Devo dire, che in ogni seduta i bambini hanno riportato segnalazioni
sulle strade, sui marciapiedi, sulla sicurezza in generale, per loro
che vorrebbero andare a piedi o in bicicletta e quindi osservano le
strade da questo punto di vista.
Giada VERTULLI
Per alcuni bambini la mensa scolastica a volte è troppo rumorosa, o a
volte il cibo è freddo, o spesso non è molto buono.
Valentina MAROTTA
Spesso l’acqua non è molto buona e sa di fogna.
Tania FURINI
Le segnalazioni sono numerose, tra l’altro sul sito trovate tutte le
trascrizioni delle sedute e quindi potete vedere anche puntualmente
tutte le segnalazioni che i bambini hanno effettuato durante le
sedute. Strutture scolastiche.
Valentina MAROTTA
Le strutture scolastiche sono un po’…
Tania FURINI
L’imbarazzo è solo questa sera, perché ovviamente durante le sedute
no.
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Martina BOSETTI
Nei bagni delle scuole, le porte non si chiudono.
Alessandro GIANI
Invece, nella nostra scuola, molti bambini chiudono la porta a chiave
e si chiudono dentro e quindi bisogna togliere la porta.
Tania FURINI
Rispetto al riscaldamento delle classi, delle aule? Fa caldo? Fa
freddo? Funzionano?
Valentina MAROTTA
Il riscaldamento, di solito fino a metà maggio, accendono i
riscaldamenti e fa un po’ caldo.
Bimbo/a
Invece, i caloriferi della nostra scuola un giorno non funzionano e un
giorno sì.
Valentina MAROTTA
Alcuni miei compagni di classe, mi hanno detto che i sedili dello
scuolabus sono stretti e i bambini stanno scomodi e stretti.
Tania FURINI
Avete parlato molto dei muri della città.
Valentina MAROTTA
Alcuni muri della città hanno tante parolacce scritte e chiediamo di
toglierle. Chiediamo di fare i murales belli e di pulire i muri troppo
sporchi.
Alessandro GIANI
Durante le sedute di Consiglio abbiamo chiesto se si potevano
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realizzare delle casette sugli alberi e queste casette potevano avere
uno scivolo a chiocciola e uno scivolo normale, gli orologi, dei
tavoli e la scala attaccata all’albero, un cartello con scritto di non
rompere gli oggetti, un cestino, un ponticello con la carrucola che
collega due casette, una lampada interna e una lampada esterna lungo
la scala e all’interno della casetta, una terrazza e un telescopio.
Noi giovedì ci siamo riuniti al Municipio e abbiamo parlato con un
giardiniere che si chiama Davide e abbiamo chiesto come potevamo
abbellire il cortile del Municipio. Alcune nostre idee, erano di
mettere i giochi nuovi, puliti rispetto a quelli che ci sono adesso,
di portare un coniglio, metterlo in una gabbia, poi fare una statua,
un canestro, un campo da calcio e dei fiori.
Tania FURINI
Innanzitutto, per i bambini del Consiglio e tutti i Consiglieri, è la
prima volta che i bambini del Consiglio, sono coinvolti in una
progettazione partecipata, perché le altre progettazioni partecipate
hanno visto coinvolti altri gruppi di bambini. Rispetto a quanto i
ragazzi delle scuole secondarie hanno chiesto, l’aiuola con la
bandiera della pace, con il simbolo della pace, voi avete qualcosa da
dire?
Mirco CROCE
Avevamo pensato di mettere anche un laghetto con le tartarughe.
Alessandro GIANI
Avevamo chiesto, se sotto la bandiera della pace, si potevano mettere
dei fiori che raffigurano la bandiera della pace e al centro scrivere
PACE.
Tania FURINI
Anticipiamo che, durante la festa cittadina di domani, alle ore 14:00,
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dopodomani, ci sarà l’inaugurazione del giardino progettato dal
Consiglio dei bambini.
Alessandro GIANI
Alcuni bambini, praticano molti sport e quindi non hanno tempo di
stare con la famiglia, di stare nella natura, di stare con gli amici e
quindi se è possibile, chiediamo di non fare sport troppo tardi.
Tania FURINI
I bambini del Consiglio hanno lavorato molte sedute sul tempo dei
bambini e questo è un disegno di Sadhew, che disegna benissimo e ha
disegnato il ladro del tempo, perché loro hanno proprio detto che si
sentono di non avere il tempo, che il tempo viene spesso rubato,
queste sono le cose che vorreste fare nel tempo libero, giusto?
Quindi, stare con la famiglia, nella natura, con gli amici, e sport,
come diceva Alessandro, non troppo tardi. Da questi spunti si sono
suddivisi in gruppi e hanno lavorato di fatto su tre tematiche a
partire appunto da questo tema. Ogni gruppo lavorava su un tema
diverso.
Giulia BAI
Fino alle 16, con più tempo per le attività nel pomeriggio e orario
scolastico. Più lungo e all’aperto l’intervallo, ridotto soprattutto
nel week-end e non per castigo compiti.
Tania FURINI
Le impressioni dei bambini sono andati, come per altri Consigli, sul
fatto che il tempo dei bambini è innanzitutto condizionato dal tempo
della scuola, e, come dicevano, anche dal tempo dell’attività
sportiva. Da questo, avete pensato di fare che cosa?
Martina BOSETTI
Una lettera al dirigente scolastico e una al Sindaco.
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Tania FURINI
Ve la leggiamo.
Matteo FARE’
Egregio signor Sindaco, mercoledì 21 febbraio, alla seduta del
Consiglio dei bambini, ci siamo divisi in gruppi e abbiamo discusso
sui seguenti temi: compiti, intervallo, orario lezioni. Il gruppo
orario lezioni ha valutato tre opzioni: dalle 8 alle 14, con
intervallo lungo, senza mensa e con trenta minuti minimo di
intervallo, massimo un’ora di compiti a casa. Viene ritenuto un orario
un po’ pesante da alcuni componenti del gruppo. Dalle 8 alle 16, con
due intervalli più la mensa, a casa senza compiti scritti ma con tempo
di studio non troppo. Viene ritenuto orario valido da tre dei quattro
bambini del gruppo. Facciamo più materie, più cose e stiamo di più con
gli amici. Dalle 8:30 alle 15:30, con un intervallo più la mensa,
massimo trenta minuti di compiti a casa viene ritenuto valido da un
componente del gruppo, con la motivazione che ci si sveglia più tardi
e si è più riposati. L’opzione votata dagli alunni è dalle 8 alle 16,
con intervalli più la mensa, a casa senza compiti scritti, ma con
tempo di studio non troppo.
Alessandro GIANI
Ci piacerebbe che ci fossero dei laboratori, non di italiano e
matematica, ma di falegnameria, di arte, di disegno, di ceramica. Si
potrebbero creare dei gruppi, poi ogni bambino sceglie un gruppo in
cui poter entrare. I laboratori dovrebbero essere non obbligatori e si
potrebbe pensare di farli una volta al mese il sabato mattina. I
laboratori dovrebbero essere fatti anche per le medie. Abbiamo deciso
di cambiare perché quando arriviamo a casa stanchi non riusciamo a
fare i compiti e poi non abbiamo tutte le forze fisiche per fare
sport, calcio, basket. Il gruppo intervallo ha detto che vorremmo
poter fare due intervalli più lunghi. Nell’intervallo vorremmo correre
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in cortile e non solo in un certo punto, come alla Bai e a San
Salvatore; uscire in cortile anche quando nevica; giocare a palla;
visitare l’orto alla Bai e fare un orto in tutte le scuole; poter
uscire al parco vicino alla scuola una volta alla settimana alla Bai.
Fare una passeggiata fuori alla scuola o poter andare in piazza per le
altre scuole. L’intervallo serve a rilassarsi, andare in bagno,
giocare, mangiare, riposare, sfogarci se siamo arrabbiati. Il terzo
gruppo ha ragionato sui compiti. Abbiamo pensato, se non si cambia
l’orario proposto, che durante la settimana i compiti devono essere
meno. Non ci devono essere nei giorni di rientro e soprattutto zero
compiti nel week-end. Questo, perché tutti i bambini hanno tantissimi
impegni: catechismo, sport, corsi di lingua, teatro. Non vogliamo
compiti nel week-end, perché vogliamo stare con i nostri genitori, che
vediamo poco e fare delle cose con loro, fare una gita, andare al
teatro, al cinema, passeggiare, cucinare, andare a mangiare fuori.
Vorremmo anche poter stare con gli amici. Secondo noi, le maestre
danno compiti come castigo e non è tanto giusto. Non devono essere
utilizzati come castigo. I compiti devono essere uguali per tutti. Non
bisogna dare compiti di castigo se uno non è bravo. Speriamo che i
nostri desideri siano esauditi.
PRESIDENTE
Grazie. Grazie mille al Consiglio dei bambini che ci ha fornito
diversi elementi di riflessione interessanti. Chiedo ai colleghi più
grandi, al Consiglio dei ragazzi, se hanno da dire qualcosa rispetto a
quello che si è detto... La nostra Assessora quest'oggi è
multitasking.
Adham GRIANI
Secondo me, il fatto dell’intervallo è giusto, anche perché noi
abbiamo dieci minuti di intervallo e non bastano.
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Patrick NKONGO
Per la struttura dei bagni, hanno ragione i bambini, perché nella
nostra scuola ci sono alcuni bagni che non ci sono proprio le porte e
dà molto fastidio che uno entra e trova uno che…
PRESIDENTE
Sei stato chiaro. Presentatevi prima di parlare.
Martina ORAZI
Vorrei dire, che nel bagno delle ragazze alle medie, c'è di tutto e di
più. Ci sono scritte brutte e vorrei chiedere se si possono ripulire,
perché se uno va in bagno e trova quelle scritte, non è piacevole.
PRESIDENTE
La professoressa Pettinato interviene a margine.
Prof.ssa PETTINATO
Vorrei invitare i bambini e i ragazzi ad essere più attenti
nell’utilizzo proprio delle strutture e di vigilare, di segnalare chi
danneggia. È importante questo. Cioè, ogni volta noi chiediamo
all’amministrazione comunale di riparare, di sistemare ma noi dobbiamo
essere i primi a utilizzare in modo corretto e a vigilare soprattutto
ciò che è comune.
Joachim CREMONESI
Per me i compiti vanno bene così, non sono mai troppi.
Riccardo STIMOLO
Io sono Riccardo Stimolo. Per quelli che fanno trenta ore i compiti,
direi che sono un tantino eccessivi. C’è un po’ troppo da studiare
però se gestisci i compiti e lo studio, riesci. Ma un po’ eccessivi.
Se si potevano un pochino diminuire.
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Fabrizio ROVERA
Mi chiamo Fabrizio e vorrei dire la stessa cosa che ha detto Martina,
che anche nei bagni dei maschi c'è spesso pipì dappertutto e ci sono
scritte bestemmie e parolacce in ogni angolo. Però, alla fine, tutti
personalmente della mia classe, si sono resi conto che non è neanche
tanto colpa delle prof. perché siamo noi che facciamo questa roba.
PRESIDENTE
Grazie degli interventi.
Assessore BATTAINI
Quattro parole, per puntualizzare che ci sono ovviamente delle carenze
nelle strutture, però gran parte delle problematiche che avete
evidenziato, derivano solo da maleducazione e volontà proprio di
distruggere quello che di buono la collettività vi mette a
disposizione. Anziché dire: “questo non va bene e quell'altro non va
bene”, secondo me sarebbe bello e anche probabilmente pedagogico,
dire: “mettiamoci un giorno con la spugna e il pennello in mano e
puliamo i bagni che noi abbiamo sporcato”, oppure, tirate fuori quelli
che sono stati e denunciateli collettivamente, che saranno puniti.
Cioè, questo tipo di approccio secondo me passivo, non merita secondo
me da parte vostra la tolleranza che state dando. Fatevi portatori di
sani principi, che la cosa di tutti va rispettata e soprattutto come
se fosse la propria. Anzi, perché è di tutti, ancora in maggior
ragione rispetto a che fosse una cosa di noi stessi, di nostra
proprietà. Per quanto concerne le varie proposte che sono state fatte,
ribadisco che probabilmente il discorso della casa sull'albero è un
qualcosa che è nell'inconscio di ognuno di noi, mi tornavano in mente
i miei trascorsi giovanili, che anche lì ai tempi però eravamo poco
supportati e tanto era lasciato alla proattività all’intraprendenza di
qualcuno. Comunque, il discorso è stato recepito e ci stiamo
lavorando, speriamo di riuscire a darvi qualche risposta positiva in
tal senso. Vi ringrazio ancora per la collaborazione. Grazie.
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Assessore BELLIFEMMINE
Grazie. Io ringrazio innanzitutto i ragazzi del Consiglio dei bambini
che so che lavorano sempre molto attentamente e con coscienza, perché
hanno capito l'importanza del loro ruolo. Io qualche volta sono andata
alle sedute del Consiglio dei bambini e invito veramente chi può dei
Consiglieri a partecipare, perché veramente è un bellissimo momento di
ascolto, come dicevano i ragazzi del Consiglio dei ragazzi. Si impara
molto ascoltando i bambini e i ragazzi. A me del vostro intervento ha
colpito molto il disegno con il ladro che rubava il tempo dei bambini.
Disegno che è stato fatto da Sadhew che è un artista del nostro
Consiglio. Loro chiedono tempo per stare in famiglia, con gli amici,
per fare sport ma non troppo. Questa riflessione che loro hanno fatto,
secondo me è importantissima e devo aggiungere che anche il patto
educativo, il sottogruppo del patto che afferisce al laboratorio della
città dei bambini si sta molto interrogando sul tempo dei bambini,
così come il patto educativo si sta occupando delle parole ostili,
nell’Edu-Selfie, che avete menzionato prima. Quindi, diciamo che la
comunità tutta si interroga sulle esigenze dei ragazzi e dei bambini.
E penso che sia importante che sia venuto alla luce anche da voi
l'esigenza del tempo che volete ritrovare, perché vi è stato rubato.
Sottolinea, il fatto che oggigiorno i bambini sono veramente troppo
impegnati e non hanno spazio e tempo per annoiarsi. Quello che noi
probabilmente invece di altre generazioni avevamo. E la noia, sappiamo
che fa attivare la fantasia. Quindi, forse quello che vi manca, è la
possibilità di poter fantasticare, cercare libertà. Per quanto
riguarda la lettera che è stata consegnata al Sindaco e al dirigente,
io ero presente alla consegna e devo dire che ha molto colpito questa
richiesta da parte dei ragazzi di cambiare l'orario scolastico. Noi
chiaramente ci siamo stupiti, perché in realtà loro chiedono di stare
più tempo a scuola, di valorizzare il tempo scolastico, con delle
pause più lunghe, ma per poter vivere serenamente e con meno compiti
il resto della giornata a casa. A me colpisce molto questa vostra
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richiesta, perché in realtà state chiedendo di stare a scuola di più,
questo è bello, perché vuol dire che credete nella scuola, credete
nelle istituzioni e credete nel ruolo dei vostri insegnanti, che dopo
i genitori sono le altre figure di riferimento nell’aspetto educativo.
Quindi, questo vi fa onore. All’interno di quella seduta, lo dico per
chi non c’era, chiaramente si è detto che si possono valutare i
cambiamenti di orari, ma che questo indica tutta una serie di
modifiche anche dei servizi. Però, questo non vuol dire che non si può
riflettere, coinvolgere anche i vostri genitori, fare una discussione
con il Consiglio di istituto, con i docenti e sicuramente lo faremo.
Questo implica anche un cambiamento di orario per il servizio mensa,
il servizio trasporto, pre e post scuola. Insomma, le valutazioni sono
tante. Però, si può riflettere. E quindi, ci possiamo impegnare a
riflettere su eventuali cambiamenti. Per quanto riguarda i compiti a
casa, i compiti dati come punizione, il dirigente scolastico vi
ricordate cosa vi ha detto? Che si impegnava a sottolineare agli
insegnanti, tutti, di non usare i compiti come punizione, e di evitare
di dare troppi compiti a scuola, perché è inserito anche nel POF, cioè
il piano formativo scolastico triennale. E quindi, ci auguriamo che
nel prossimo collegio docenti il nostro dirigente se ne faccia cura di
riferirlo ai professori. Grazie.
PRESIDENTE
Consigliera Barbara Cavazzana.
Consigliere CAVAZZANA
Ciao a tutti. Prima di tutto, volevo dire che è stato un piacere fare
la vostra conoscenza. È stato bello ascoltare quello che avete da
dire. Ho la fortuna di avere una bambina che è compagna di alcuni di
voi, quindi di vivere quotidianamente quelli che sono i problemi e
anche le cose belle della scuola. Volevo ringraziare soprattutto il
Consiglio dei bambini, perché dal punto di vista delle osservazioni
che avete fatto, dalle strade, alle strutture, sono stati molto molto
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precisi. E siccome noi in Consiglio Comunale l’Amministrazione stessa
cerca sempre di prendersi carico dei problemi, ci siete stati di aiuto
per portare avanti la situazione sia da una parte che dall’altra,
perché cerchiamo di collaborare. In realtà, non ci facciamo sempre la
guerra. Io sono all’esterno delle questioni educative e quindi mi
rimetto alle decisioni del dirigente per le loro richieste, però
ritengo che abbiano sollevato un problema molto importante, che è
quello del tempo, come diceva l’Assessore Bellifemmine. Siamo noi
genitori, a volte, ad essere troppo impegnati e aver bisogno di
lasciarvi da qualche parte. Detto così, è proprio brutto. La scuola si
offre di darci una grossa mano in questo e lo sport fa il resto. Però,
avete, come diceva l’Assessore, il diritto di annoiarvi e di
prendervela comoda nei week-end, quando quelle poche volte ci siamo.
Quindi, spero che le vostre richieste siano accolte.
PRESIDENTE
Grazie.
Assessore CROCI
Io esco un po’ dal tema, però volevo più che altro rimarcare la
giornata di oggi. Questa mattina so che in tutte le classi è stata
valorizzata la giornata della solidarietà. Per cui vi siete tutti
attivati. Io ho seguito in particolare i bambini di seconda
elementare, che hanno fatto un percorso con l’associazione La
Solidarietà a Malnate. Per cui, un ringraziamento a tutti voi che
avete lavorato con questo obiettivo di raccolta di materiale, vestiti,
economica e anche di cibi alimentari, da dare all’associazione La
Solidarietà che aiuta l’Amministrazione Comunale a sostenere le
famiglie che in questo periodo sono in difficoltà. Per cui, grazie a
voi in prima persona e a tutti gli insegnanti che vi affiancano e ai
vostri genitori che vi sensibilizzano e vi aiutano a crescere con
l’attenzione agli altri.
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PRESIDENTE
Grazie. Due cose velocissime. La prima è prevalso il tempo. Anche a me
ha colpito tantissimo il tema del tempo, perché anche voi avete
diritto a non avere un’agenda di una manager, di una grande
multinazionale, ma anzi avete diritto ad avercela libera dall’essere
riempita a seconda della vostra discrezione di quello che ritenete
utile. Attenzione da riempire, mi raccomando, però, ricollegandomi al
primo argomento, da riempire non di tempo passato sui social, oppure
di tempo trascorso anche su internet per l’amor del cielo non è
sbagliato, ma dipende anche dell’uso che se ne fa, ma del tempo anche
dedicato alla vita vera. E il secondo passaggio è legato, adesso
magari sarò impopolarissimo, ma lo dico, al tema dei compiti.
Giustissimo non sovraccaricare, ci mancherebbe, ma un consiglio
generale per tutti, è importante per la vita in generale, per la
società dare fiducia alle figure di riferimento. Cioè, ci sono delle
figure di riferimento nella vostra vita, che sono i vostri genitori,
ci sono gli insegnanti, il catechista, o chi per esso, che sono lì
perché hanno delle competenze, hanno delle capacità. Qualcuno li ha
messi perché effettivamente avevano, nel vostro caso il laboratorio,
avevano delle capacità, qualcosa da dirvi, qualcosa da insegnarvi. Per
cui, rivendicate i vostri diritti e fidatevi delle vostre figure di
riferimento. Ci sono interventi? Adesso vi lasciamo, dopo un altro
regalo che ci farà la nostra orchestra, al vostro tempo libero.
Desideravo in chiusura, fare altri due ringraziamenti molto sentiti.
Uno agli uffici del Comune, che hanno reso possibile questa giornata,
nella persona in particolare di Adele Arrighi e poi, come ogni anno,
ringrazio il regista della giornata, che è Davide Travetti. Direi che
possiamo chiudere qui, io vi ringrazio molto e vi auguro buona serata
e lascio la parola all’orchestra.
[Esibizione musicale]