Conoscere i protagonisti della fotografia nelle Marche

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CONOSCERE I PROTAGONISTI DELLA FOTOGRAFIA NELLE MARCHE PROVINCIA DI ANCONA OSSERVATORIO DELLA FOTOGRAFIA SENIGALLIA PALAZZO DEL DUCA 24 MARZO / 15 APRILE 2012 MOSTRA PROGRAMMATA TRA GLI EVENTI PER LA SETTIMANA DELLA CULTURA 2012 ICOM MARCHE GIOACCHINO CASTELLANI - STEFANO COACCI - ENZO GERINI ERIBERTO GUIDI - DOMENICO TADDIOLI - CORRADO VIDAU

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Mostra allestita, con scopi documentari e didattici dal Musinf e dall'Osservatorio Provinciale della Fotografia di Ancona.

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CONOSCERE I PROTAGONISTI DELLA FOTOGRAFIA NELLE MARCHE

PROVINCIA DI ANCONA

OSSERVATORIO DELLA FOTOGRAFIA

SENIGALLIA PALAZZO DEL DUCA 24 MARZO / 15 APRILE 2012 MOSTRA PROGRAMMATA TRA GLI EVENTI PER LA SETTIMANA DELLA CULTURA 2012

ICOM MARCHE

GIOACCHINO CASTELLANI - STEFANO COACCI - ENZO GERINI ERIBERTO GUIDI - DOMENICO TADDIOLI - CORRADO VIDAU

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CONOSCERE I PROTAGONISTI DELLA FOTOGRAFIA NELLE MARCHE

GIOACCHINO CASTELLANI STEFANO COACCI

ENZO GERINI ERIBERTO GUIDI

DOMENICO TADDIOLI CORRADO VIDAU

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L’OSSERVATORIO DELLA FOTOGRAFIA La mostra, intitolata Conoscere i protagonisti della fotografia nelle Marche, programmata tra gli eventi per la Settimana della cultura 2012, dell’Icom Marche, costituisce l’iniziativa di apertura dell’attività espositi-va dell’Osservatorio della fotografia della Provincia di Ancona, che è nato, su proposta della Presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, seguendo il consolidato modello didattico e documentario dell’Osservatorio della Fotografia della Provincia di Roma. Presupposto dell’Osservatorio è la consapevolezza del fatto che la società contemporanea comunica attra-verso le immagini. Sempre più spesso si tratta di immagini catturate con telefonini ed altri apparecchi digitali massivamente diffusi. Oggi soprattutto i giovani sono autori e divulgatori di immagini attraverso la Rete. For-nire punti di riferimento didattici, storici, estetici o etici è quindi, nell’attuale, un’esigenza didattica e formativa urgente ed essenziale. L'Osservatorio della Provincia di Ancona, che ha sede presso il Musinf di Senigallia, intende dar vita a uno spazio idoneo a valorizzare la creatività giovanile, aprendo un anche un portale che ospiti archivi, mostre e informazioni sulle diverse attività e forme di comunicazione L'Osservatorio si propone come sito fisico e digi-tale di vitalità produttiva, ma anche come centro di documentazione territoriale sulle tecniche, sull’estetica e sull’etica della fotografia. Più in generale ancora sulla produzione, dei linguaggi visivi, sulle attività espositive e didattiche nel campo fotografico. Sotto il profilo storico l’Osservatorio richiama l’attenzione sull’importanza della conservazione, dell'organiz-zazione e della valorizzazione dei numerosissimi materiali artistici del Musinf, il Museo d'arte moderna, dell'informazione e della fotografia, di Senigallia, che è la città dove è nata la fotografia d’arte e che ha ospi-tato le esperienze del Gruppo Misa, alla quale hanno partecipato artisti di grande fama, come Giuseppe Ca-valli, Mario Giacomelli, Ferruccio Ferroni, entrati nella storia della fotografia del Novecento. L'istituzione dell'Osservatorio provinciale della fotografia, che è frutto dell'intesa della Provincia di Ancona con l'assesso-rato alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Senigallia e con quello di Ancona, ha la finalità di aprire un colloquio continuo con tutte le agenzie didattiche e formative del territorio provinciale. Carlo Emanuele Bugatti Direttore del Musinf

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CONOSCERE I PROTAGONSTI DELLA FOTOGRAFIA NELLE MARCHE

Il Musinf intende ampliare con questa mostra la panoramica delle conoscenze sulle personalità artistiche, che hanno animato la fotografia marchigiana del Novecento. L’esposizione a palazzo del Duca rientra tra gli eventi che sono stati programmati a Senigallia per la settimana della cultura Icom Marche. Sarà seguita da altre mostre che terranno accese le luci sulle esperienze alte della fotografia marchigiana, in una programmazione che realizzerà gli scopi didattici e documentari che l’Osservatorio della Fotografia della Provincia di Ancona si è proposto. Senigallia, città della fotografia è la città di Mario Giacomelli, Giuseppe Cavalli, Ferruccio Ferroni.. Con le sue storiche raccolte del Gruppo Misa e con le sue esperienze di didattica, che hanno coinvolto e coinvolgono i maggiori fotografi italiani è considerata un punto di riferimento per quanti amano la fotografia e ne sentono l’attualità ed il fascino di linguaggio comunicativo e creativo. Il percorso della vasta mostra dedicata a Gioacchino Castellani, Eriberto Guidi, Domenico Taddioli, Corrado Vidau consente l’incontro con autori, che uniscono alla maestria tecnica la proposta di sensibilità poetiche profonde d autentiche. Di ciascun fotografo viene presentata una suite tematica. Di Eriberto Guidi, che è un autore presente nell’archivio del Musinf e ha partecipato alla vicenda del manife-sto del passaggio di frontiera. Nell’occasione vengono proposte le immagini di un paesaggio di “orrida bel-lezza”. Gioacchino Castellani è rappresentato da appunti viaggio nel Nord d’Europa. Di Domenico Taddioli vi sono alcune immagini, che fanno rivivere la fotografia degli amatori, a partire dagli scatti realizzati a Scanno. Per Corrado Vidau c’è la presentazione di un mondo fatto di solitudine e sofferenza. Enzo Gerini nelle immagini dal portfolio “Delirio” in successione filmica, con le ripetute deformazioni del pro-tagonista, porta alla mente le drammatiche rappresentazioni di E.Munch, F.Bacon o le angosce di F.Kafka. Infine Stefano Coacci propone di passeggiare in riva al mare d’autunno a Senigallia, esprimendo bene senti-menti di fusione con la natura ,che ci sono noti e che condividiamo. Maurizio Mangialardi Sindaco di Senigallia Stefano Schiavoni Assessore alla Cultura

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GIOACCHINO CASTELLANI Nato ad Osimo nel 1950, ha iniziato a fotografare negli anni settanta, quando per motivi di studio dovette documentare i caratteri geologici del territorio marchigiano. E’ del 1985 la sua prima personale dedicata alla “Marcia della Pace, Perugia-Assisi”, mostra allestita in Osimo in collaborazione con la locale sezione Arci. Negli anni successivi ha proseguito l’attività fotoamatoriale con collettive e mostre in varie località della pro-vincia anconetana. Nel 1988 ha fondato con alcuni amici il fotoclub “Mario Giacomelli” di Osimo e a distanza di venti anni il sodalizio “Associazione Fotografica Ferruccio Ferroni” di Monte San Vito. Due iniziative legate ai rapporti di stima e amicizia che l’autore ha tenuto per lungo tempo con i maestri senigalliesi. Delegato Provinciale Fiaf di Ancona dal 1999 al 2005, ha organizzato per la Federazione dieci edizioni di FiafIncontri, rassegna itinerante di fotografia marchigiana. Sempre in collaborazione con la Fiaf, ha pubblica-to cinque monografie, una a carattere autobiografico “Gioacchino Castellani, esperienze di un fotoamatore” e quattro dedicate ai fotografi marchigiani: “Fotografi in Provincia”, “Rassegna di Fotografia Marchigiana”, “La Scuola dei Maestri” e “Incontri Osimani”.

Appunti di Viaggio Le immagini documentano principalmente il paesaggio, urbano e naturale del nord Europa. Non riprese ano-nime ma porzioni di realtà composte in modo selettivo. Paesi e città seguono ad ambienti naturali, luoghi di culto a centri commerciali. I soggetti sembrano mescolarsi nelle diverse argomentazioni, ma le fotografie ri-mangono unite da visioni prospettiche personali e caratterizzanti. Così vecchie strutture e nuove realtà archi-tettoniche trovano nella pubblicazione la giusta sistemazione attraverso l’esaltazione della scala tonale e una stampa del bianconero particolarmente curata. Nella forma la fotografia vive un equilibrio geometrico ideale, suddiviso tra spazi e linee armoniche che rendono ancor di più l’espressività dei soggetti.

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STEFANO COACCI L'autore è un personaggio molto noto nell’ambiente fotoamatoriale dove spesso ha ottenuto riconoscimenti in concorsi nazionali e manifestazioni. Per la sua attività artistica è stato insignito nel Congresso Fiaf di Fasa-no del 2002 del titolo A.F.I. (Artista Fotografo Italiano) e attraverso il circuito Cirmof della Fiaf ha esposto in diverse città italiane. Sue fotografie sono entrate a far parte di cataloghi, annuari, calendari e libri fotografici. In un mondo a volte stereotipato come quello dei concorsi, Coacci ha saputo portare visioni che hanno scavalcato la logica del consenso, dimostrando una totale e piena autonomia. Il mare d’autunno Desiderare di passeggiare in riva al mare d’autunno, esprime un desiderio di fusione con la natura vissuta attraverso immensi spazi e dolci silenzi. Le sensazioni di calma e tranquillità che trasmettono le immagini riprese nel lungomare a Senigallia, sono favorite dall’uso del bianconero a “toni alti“, una caratteristica tanto cara a Giuseppe Cavalli. La novità dall’autore è quella di aver aggiunto la tecnica del mosso, un escamotage che sa trasmettere quelle sensazioni di precarietà e incertezza intimamente legate alla natura e alle sue leggi.

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ENZO GERINI Nato in Ancona nel 1946, si è diplomato presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1970. La sua attività di fotografo è stata sempre condivisa con la pittura e negli anni ha accumulato importanti esperienze visive. Notevole la produzione di DVD multimediali, attraverso i quali ha fornito una significativa interpretazione della condizione umana. Da uno di questi, dal titolo "Delirio", sono tratte le immagini del presente portfolio. Delirio Rappresenta una successione filmica dove le ripetute deformazioni del protagonista portano alla mente le drammatiche rappresentazioni di Edvard Munch, Francis Bacon o le angosce di Franz Kafka.

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ERIBERTO GUIDI è nato a Fermo nel 1930 dove vive e lavora. Si è dedicato alla fotografia nei primi anni cinquanta, iniziando la sua attività nel campo del reportage e racconto fotografico, privilegiando l’uso dell’immagine come vera e propria scrittura. Da queste basi realistiche approda in seguito ad una visione più onirica identificabile nei suoi lavori sul paesaggio e sul ritratto. Opere nelle quali si riconosce l’amore per la musica e la pittura. Imma-gini di queste ricerche sono state pubblicate su libri e riviste nazionali e internazionali tra le quali “Life” nelle edizioni di New York, Tokio e Amsterdam. Nella lunga carriera ha esposto mostre personali in Italia e all’estero e sue fotografie sono conservate in musei e fototeche. Nel 1993 la FIAF gli ha concesso l’onorificenza “MFI” nominandolo Maestro di Fotografia. L'Orrida Bellezza La rappresentazione del paesaggio è basato sul brutto o l'orrido. L'autore basandosi sull'opera di Salvator Rosa che nel 1641 si reca in Toscana presso Volterra, ricavando un gran numero di disegni di solo carbone; crea un paesaggio sconvolto: rocce informi, dirupi, rami secchi, alberi contorti. In parole povere l"orrida bel-lezza" che equivale al brutto poetico, all'irregolare, al capriccioso, al fantastico.

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DOMENICO TADDIOLI Nato ad Osimo dove tuttora risiede, ha iniziato a fotografare nel 1956 sotto la guida di Giuseppe Cavalli. Dal maestro senigalliese l’autore ha appreso tutti i segreti della camera oscura e l’arte della fotografia in bianco-nero. Un percorso formativo di successo che lo ha portato ad ottenere numerosi riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. Per i suoi meriti artistici nel 1962, la Federazione Internazionale delle Associazio-ni Fotografiche lo ha nominato Artista Fiap. Nel 1964 ha fondato con alcuni amici l’Associazione Fotoamatori “Senza Testa” con sede in Osimo, della quale ha ricoperto per numerosi anni la carica di segretario. Nel 1995 ha dato alle stampe un volume antolo-gico che comprende la produzione fotografica dal 1958 al 1995. Sempre nel 1995 la Federazione gli ha con-ferito l’onorificenza di Maestro della Fotografia Italiana - MFI. Immagini di un tempo lontano L’autore vive e respira la fotografia evoluta degli “amatori” da tanti anni che potrebbe farne la storia, e in par-te l’ha fatta, con le sue affermazioni e con i riconoscimenti che gli sono stati attribuiti. Se la fotografia italiana degli ultimi cinquant’anni è stata generosa d’immagini legate alla realtà quotidiana e ai cambiamenti epocali che tutti hanno vissuto, Taddioli n’è stato un interprete fedele, attento a cogliere e registrare istanti difficil-mente ripetibili, proprio come lo scorrere inesorabile del tempo. Vita contadina, emigrazioni, ritorni, mezzo secolo italiano si condensa in queste tre parole. Un tema fotografico che tanti hanno svolto e che ha dato origine ad una definizione della fotografia italiana dagli anni ‘50 e ‘60: “Neorealismo”. A quel tempo non era necessario sapere di fotografia con quest’intento, era che si faceva e quel modo era un sentire comune, rico-nosciuto o, altrimenti riconoscibile. Anche la fotografia dell’autore è dentro a quel “sentire, ma, per una sua particolare capacità selettiva, le fotografie hanno le qualità estetiche del bello. L’immagine di documento può fare a meno della bellezza, il messaggio forse no; per restare in mente, per essere capito e compreso, per lasciare un segno nella memoria personale deve offrire il piacere della visione. In Taddioli le fotografie hanno la particolarità di essere composte a mosaico, potrebbero dividersi e formarne altre, scena nella scena, per-sonaggi accostati in un riquadro comune che se staccati diventano altre fotografie, altri ritratti intensi e ugual-mente descrittivi.

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CORRADO VIDAU ha iniziato a fotografare da giovane nello studio del padre Aldo, noto fotografo professionista di Ancona. Nel-la lunga attività di fotoamatore ha partecipato con successo a numerosi concorsi fotografici e la Fiap gli ha riconosciuto le onorificenze Afiap ed Efiap (Artista ed Eccellenza della Fotografia Internazionale d’Arti Foto-grafiche). Fotografo completo, ama soprattutto il reportage attraverso il quale ha raccontato in tanti anni la storia della gente comune. Dalla vita nei campi nomadi e quella degli ospedali psichiatrici, dagli ammalati in visita ai san-tuari mariani ai viaggi nei paesi emarginati. Nell’anno 2008, su invito dell’Amministrazione Comunale di Lore-to, ha dato alle stampe un’importante pubblicazione riguardante la città e i suoi eventi. Prigione della mente L’autore ha vissuto alcuni giorni all’interno di un ospedale psichiatrico brasiliano. Una prigione dove uomini e donne sono abbandonati a se stessi senza alcuna speranza di tornare a vivere. Un mondo fatto di solitudine e sofferenza dove l’unica certezza è quella di un futuro ormai senza speranza.

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Foto Marco Mandolini

OSSERVATORIO DELLA FOTOGRAFIA DELLA PROVINCIA DI ANCONA

Impara l’arte

CONOSCERE I PROTAGONISTI DELLA FOTOGRAFIA NELLE MARCHE

Quaderno di rilevazione

dell’Osservatorio della Fotografia della Provincia di Ancona.

Realizzato presso il laboratorio calcografico e digitale

del Musinf di Senigallia,

a cura di Alfonso Napolitano.

Marzo 2012

MUSINF Via C. Pisacane, 84, SENIGALLIA

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Comune di Senigallia/Assessorato alla Cultura MUSINF/Museo Comunale d’Arte Moderna e della Fotografia

Osservatorio della Fotografia della Provincia di Ancona