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Conoscere le MARCHE

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Affacciate sul mare Adriatico al centro dell’Italia, con pocopiù di un milione e mezzo di abitanti distribuiti nelle cinqueprovince di Ancona, città capoluogo, Pesaro e Urbino,Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, e appena un comunesu quattro superiore ai cinquemila abitanti, le Marche, dasempre “porta d’Oriente” del nostro Paese, sono l’unicaregione italiana al plurale. Caratterizzata dalla presenza deimonti Appennini, che dolcemente degradano lungo vallateparallele fino al mare. La regione si contraddistingue per larara bellezza che l’ha resa terra di grandi personalità, daGiacomo Leopardi a Raffaello, da Giovan Battista Pergolesia Gioachino Rossini, da Gaspare Spontini a Padre MatteoRicci a Federico II, che qui sono nati.

Con questo vademecum il turista del terzo millenniopotrà conoscere tutti gli aspetti più importanti del nostroterritorio e scegliere di venire nelle Marche.

Scoprire le Marche vuol dire decidere di tracciare un cammi-no alla ricerca del bello; scoprire le Marche vuol dire cono-scere la terra delle eccellenze racchiuse e percepibili l’unaconcatenata all’altra. Scoprire le Marche è decidere di sco-prire una regione dove la cultura e l’ambiente sono integraticon il Made in Marche.

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MARCHE le scoprirai all’infinito

Conoscere le MARCHE

“...Le Marche sono per me l’Est,l’Oriente, il sole che arriva all’alba;la luce di Urbino d’estate...

Mario Luzi (Poeta, 1914-2005)

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La catena appenninica daun lato, la costa adriaticadall’altro e, in mezzo, unmare di dolci colline sullecui sommità sono posizio-nati gli antichi borghi, benprotetti da solide cintemurarie: ecco le Marche.Le Marche, regione al plu-rale, confinano a nord conl’Emilia Romagna; a sudcon l’Abruzzo ed il Lazio;ad est con il mare Adriaticoe ad ovest con l’Umbria ela Toscana. La superficietotale è di 9.694 kmq.Sono suddivise in cinqueprovince (Ancona, Pesaroe Urbino, Macerata, Fermoed Ascoli Piceno) e artico-late in 239 comuni. Il terri-torio delle Marche, l’ “Italiain una regione”, viene con-venzionalmente suddivisoin area montana, collinaree costiera.

IL CLIMA Il clima della regione èdiversificato come com-plessa è la morfologia delterritorio. La temperaturamedia oscilla tra i 10° e15°C con un’escursionetermica che varia dai 5° ai13° C. Nella zona litoraneail clima è subcontinentalea nord di Ancona con sbal-zi di temperatura da sta-gione a stagione: estaticalde, ma raramente afosegrazie al vento e al refrige-rio che viene dalle colline,alle spalle del mare, einverni freddi con regolaripiogge di stagione. A suddi Ancona, a causa delpromontorio del MonteConero, il clima è sublito-raneo e assume caratteri-stiche tipicamente mediter-ranee scendendo verso laRiviera delle Palme. Per il

turismo balneare l’alta sta-gione si concentra neimesi di luglio ed agosto.Nell’entroterra il clima è piùrigido in inverno, quindi èconsigliabile visitare i bor-ghi, parchi e località dell’in-terno in primavera e inautunno. Nelle zone mon-tuose le estati sono fre-sche e gli inverni piuttostorigidi con precipitazioninevose, che permettonoagli appassionati di cimen-tarsi nelle piste di sci e pra-ticare sport invernali.

LA MONTAGNA E LEVIE DI PASSAGGIONelle Marche oltre 90.000ettari di territorio, quasi il10% della superficie regio-nale, risultano tutelati: dueparchi nazionali (MontiSibillini e Gran Sasso eMonti della Laga), quattro

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GEOGRAFIA

parchi regionali (MonteConero, Sasso Simone eSimoncello, Monte SanBartolo e Gola della Rossae di Frasassi), sei riservenaturali (Abbadia diFiastra, Montagna diTorricchio, Ripa Bianca,Sentina, Gola del Furlo eMonte San Vicino e MonteCanfaito), più di 100 areefloristiche, 15 forestedemaniali, oltre 60 centridi educazione ambienta-le. Nelle foreste si trovanoancora il cervo, il caprioloe il lupo. Tra gli uccelli sisegnalano l’aquila reale, illanario, il gracchio coralli-no e il gufo reale.L’area montana è costituitada: Catena del Montefeltro,Catena del Catria, Catenadel San Vicino e Catena deiSibillini. I monti principali danord a sud sono: Carpegna(1.415 m), Nerone (1.526

m), Petrano (1.091 m),Acuto (1.668 m), Catria(1.702 m), Pietralata (889m), Paganuccio (976 m),San Vicino (1.486 m), Bove(2.169 m), Priora (2.334 m),Sibilla (2.175 m) e Vettore(2.476 m).Il monte più alto delleMarche è il Vettore (2.476m); il più basso è il MonteConero, subappenninico(572 m), unico tratto dicosta rocciosa da Triesteal Gargano, che divide illitorale adriatico esatta-mente in due tratti. La suafrattura viene anticipata,scendendo da nord, dalcolle di Focara, che s’af-faccia sul mare, considera-to in passato un trattomolto pericoloso (Focarasembra derivare dai fuochiche si accendevano sulcolle per fare dei segnali ainaviganti).

Le strade di collegamentotra le Marche e le altreregioni passano tra i valichiappenninici di Bocca Tra-baria (Urbino-Arezzo), Boc-ca Serriola (Fano-Città diCastello), Passo dellaScheggia (Fano-Perugia),Colle di Fossato (Fabriano-Foligno), Passo di Colle-fiorito (Macerata-Foligno),Forca Canapine (AscoliPiceno-Norcia).

I DOLCI COLLILa fascia collinare, ovvero idue terzi dell’intero territo-rio marchigiano, rappre-senta la più esemplarefusione tra aspetti naturalie le trasformazioni operatedall’uomo.Le morbide colline che,come onde, si rincorronofino alla costa, offrono laspettacolare alternanza dicolori creata dalle variecoltivazioni. I frutteti e lemonocolture a cereali, chesi estendono lungo le pare-ti inclinate dei colli, modifi-cano il paesaggio con ilsusseguirsi delle stagioni.L’aspetto rurale delle colli-ne marchigiane nascedalla mezzadria e dallapolicoltura, oggi in partesostituita da colture inten-sive e specializzate. Tra lemaggiori coltivazioni tutto-

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ra spiccano quella del fru-mento, della vite e dell’oli-vo; in forte crescita sono iprodotti agroalimentari cer-tificati dal marchio di quali-tà, tra i quali si distinguonoi diciannove vini marchi-giani: 15 DOC e 4 DOCG.Spesso alcune anticheville o dimore padronali,intatti esempi di architettu-ra mezzadrile, sono stateadibite ad agriturismo,dove si può tranquillamen-te soggiornare, fermarsiper acquistare prodotti bio-logici o gustare i piatti tipicidella cucina marchigiana.Nelle Marche ben 18comuni sono annoveratitra i Borghi più bellid’Italia. 17 località sonostate insignite dellaBandiera arancione, ilprestigioso vessillo, che ilTouring Club assegna aicomuni che si distinguonoper la tutela del patrimo-

nio culturale e dell’ambien-te, la cultura dell’ospitalità,l’offerta enogastronomica.Gli attrezzi, usati nel lavoromezzadrile, vengono anco-ra conservati come testimo-nianza del passato neimusei dedicati alla civiltàcontadina. Tra i più notiquello di Senigallia, intito-lato al grande storico del-l’economia Sergio Ansel-mi, Montefiore dell’Aso,Morro d’Alba, Pieve Torina,Sassoferrato e il Museodel biroccio di Filottrano.

LA COSTAÈ mutevole nelle forme enei colori il paesaggiocostiero marchigiano, daGabicce Mare a San Be-nedetto del Tronto.Le bianche falesie, che siaffacciano sull’azzurrodell’Adriatico, si alternanoal verde intenso delle dolcicolline, punteggiate da

antichi borghi e all’ocra deilunghissimi arenili. Lacosta è composta da depo-siti fluviali, sabbia e argilla. Illitorale è formato da duetratti quasi rettilinei e pia-neggianti, divisi dal promon-torio del Monte Conero. Lespiagge hanno arenili difesida barriere che li proteggo-no dall’erosione del mare.180 chilometri di costa,26 località che si affaccia-no sull’Adriatico, il portomarittimo di Ancona, 9 portituristici, 16 bandiere blu,che certificano la qualitàdelle acque e dei servizi, leMarche offrono al turistaun’ampia scelta tra spiaggedi sabbia finissima, ghiaia oroccia, scogli o palme. Èpossibile individuare in moltiborghi della costa il paesealto, protetto dalle mura diun castello arroccato su diun colle, primo insediamen-to abitativo, e la “marina”,

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territorio pianeggiante diste-so lungo la riva, utilizzatosolo in un secondo tempo afini abitativi e commerciali.In alcune località balnearisono stati aperti museidedicati al mare: il Museodella marineria pesarese“Washington Patrignani” aPesaro e il Museo Mala-cologico Piceno a CupraMarittima. San Benedettodel Tronto ha oggi un polomuseale composto da quat-tro sezioni: il Mercato Itticoospita il Museo delle Anfore,il Museo Ittico e il Museodella Civiltà Marinara delleMarche, mentre PalazzoBice Piacentini, nel borgostorico del Paese Alto, laPinacoteca del Mare. Sullacosta marchigiana si posso-no praticare diversi sport: ilwind surf, lo sci nautico, lavela, l’attività subacquea, ilkitesurf, il nuoto e il beachvolley.

LE MAGIE DELL’ACQUA.I FIUMI E LE VALLI,LE GROTTE DIFRASASSI E LE GOLELa regione è caratterizzatada una serie di armoniosecolline delimitate da nume-rosi corsi d’acqua tra loroparalleli, che sfocianoquasi tutti nell’Adriatico adeccezione delle sorgentidel Nera ubicate presso iMonti Sibillini. Conca,Foglia, Metauro con l’af-fluente Candigliano, Ce-sano, Misa, Esino, Mu-sone, Potenza, Chienti,Tenna, Aso e Tronto sono iprincipali fiumi della regio-ne. Il passaggio delleacque ha segnato le zonedi Cossignano e diCastignano, dove è possi-bile ammirare il caratteristi-co paesaggio dei calanchi,frutto dell’erosione dellescarpate di arenaria daparte dell’acqua piovana.Alcuni fiumi provocanocascate e rapide, segnan-

do il territorio con impres-sionanti forre e spettacola-ri gole come quella delFurlo, area riconosciutacome Riserva NaturaleStatale, nei pressi diAcqualagna, quella delBurano a Cantiano, en-trambe sulla Via Flaminiain provincia di Pesaro eUrbino, quella della Rossae di Frasassi, all’internodell’omonimo parco regio-nale, a Genga in provinciadi Ancona, quella diPioraco, nei pressi del-l’omonima città, e quelledel Fiastrone e dell’Infer-naccio nel Parco Nazio-nale dei Monti Sibillini,solo per citarne alcune.L’acqua pura e limpida, oanche fangosa, bollente,ricca di preziose sostanzeminerali, è la vera protago-nista, anche nel sottosuo-lo, dove i fiumi si inabissa-no e sfogano la propriaforza sottoterra, dandoluogo a grandiosi ambientiipogei come le Grotte diFrasassi, uno dei com-plessi carsici più interes-santi e noti d’Italia, cheattirano ogni anno migliaiadi visitatori. Sono presentiad Acquasanta Termecavità ipogee create neisecoli dallo scorrimento diacque sotterranee, ora

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accessibili soltanto daspeleologi esperti.

LAGHIL’unico lago naturale mar-chigiano, quello di Pilato,che ha ispirato numeroseleggende, è ubicato all’in-terno del Parco Nazionaledei Monti Sibillini. In pro-vincia di Macerata, nellavallata del Chienti, sonostati creati quattro laghiartificiali: a Tolentino sitrova il lago delle Grazie, a

Serrapetrona e Caldarola illago di Borgiano, detto diCaccamo, nel comune diCamerino il lago diPolverina e ai piedi deiSibillini il lago di Fiastra.Nell’Ascolano si trova illago di Talvacchia e, nelPesarese, a trenta km daFano, il bacino del Furlo. La canoa (imbarcazioneaperta in cui si rema inginocchio) e il kayak (ocanoa eschimese, chiusanella parte superiore e in

cui si rema stando seduti)il rafting, ossia la discesadelle rapide in gommone,permettono di scoprire lamagia dell’acqua e divivere in armonia con lanatura. Gli amanti del tor-rentismo, una praticasportiva oggi sempre piùdiffusa, potranno scende-re in corda doppia lungo leforre, profondi canali asviluppo verticale, percor-si talvolta da impetuositorrenti.

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Il particolare nome al plurale, Marche,lascito di numerose ragioni storiche, geo-grafiche e amministrative (dal germanico“Mark”, terra di confine), è un segno tangi-bile delle diverse anime che convivono inquesta regione. Ogni città grande, piccolao piccolissima, ha la sua storia da raccon-tare, dove i confini sfumano tra ricordo eleggenda e il passato è pronto a tornarerealtà tra i vicoli intatti degli antichi borghi. Abitato fin dal Paleolitico Inferiore, il terri-torio viene occupato dal popolo italico deiPiceni, originario della Sabina, il cui sim-

bolo, il picchio, è oggi utilizzato come logodella regione. Due città oggi ricordano perla radice del loro nome i Piceni:Cupramontana (AN) e Cupra Marittima(AP). Cupra era, infatti, una divinitàdell’Olimpo piceno. Testimonianze di que-sta civiltà si hanno in tutta la regione e neinumerosi musei archeologici.Fortemente influenzata dalla civiltàgreca, conosciuta attraverso gli intensiscambi commerciali via mare (Numanaera un fiorente emporio, Ancona fu colo-nizzata dai greci di stirpe dorica prove-nienti da Siracusa), terra di elezione peralcune tribù celtiche come quella dei GalliSenoni, le Marche, con la battaglia delSentino (295 a. C.), diventano romane atutti gli effetti. La presenza romana deter-mina la nascita di numerosi municipia ela costruzione di importanti vie consolari(Flaminia e Salaria). A seguito delle inva-sioni barbariche nacquero le prime“Marche” di Fermo e Camerino. Con leinvasioni dei Goti a partire dal IV sec. d.C., inizia quel processo di abbandonodelle aree pianeggianti a favore di quellecollinari, ben protette da selve e dirupi,che determina ancor oggi la particolarecollocazione dei borghi marchigiani arroc-cati sull’alto dei colli.L’incertezza amministrativa e la lontanan-za da Roma, centro di potere papale,favoriscono la diffusione del monachesi-mo benedettino dai centri di Norcia eFarfa (VIII-IX sec.): i monasteri e leabbazie sorgono soprattutto lungo le prin-

LA STORIA DI UNA REGIONE ANTICA

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cipali vie di comunicazione romane (laFlaminia e la Salaria) e lungo le valli flu-viali che dall’Adriatico risalgono versol’Appennino.Nel 1290 viene fondata anche la primaUniversità a Macerata.Al termine della grande peste del 1348, ilPapa incarica il Cardinale Egidio Albornozdi riportare sotto il diretto controllo diRoma il territorio, usurpato in maniera ille-gittima da Signorie e Vicariati: nasconocosì, nel 1357, le ConstitutionesAegidianae, destinate a rimanere in vigo-re fino al 1816. Nel Quattrocento si affermano le Signorie,tra cui quelle splendide dei Montefeltro edei Della Rovere nel Ducato di Urbino,devoluto nel 1631 allo Stato Pontificio,insieme al resto del territorio regionale;dei Da Varano a Camerino, dei Chiavellia Fabriano e dei Malatesta a Fano.Tra il XVI e XVIII secolo nelle Marche nac-quero quattro papi tra cui Sisto V (1585-1590), che eresse la diocesi di Montaltodelle Marche come sede vescovile e capi-tale dell’omonimo Presidiato. Durante ilsuo papato venne elaborato un sistemaamministrativo che durò fino al 1810.Il passaggio di Napoleone segna l’iniziodell’epoca moderna; l’Ottocento si identifi-ca con il Risorgimento (battaglia di Castel-fidardo del 18 settembre 1860) e il conse-guente processo di unificazione naziona-le. Questo secolo è considerato anchequello delle grandi opere: oltre alla ferro-via Ancona-Roma e quella del Tronto,viene progettato lo Sferisterio diMacerata. L’Ottocento è anche il secolodelle grandi personalità: Giacomo Leo-pardi, Gaspare Spontini e Gioachino

Rossini.La struttura economica delle Marche traOttocento e Novecento è caratterizzatada vistosi squilibri, che ne ritarderannoper anni il suo decollo industriale. Nellaregione continua a prevalere il settoreagricolo con l’istituto della mezzadria edinizia una forte emigrazione versol’America, l’Argentina, il Belgio, la Ger-mania, la Svizzera e la Francia, che si fer-merà soltanto con la prima guerra mon-diale. Anche la Resistenza trovò nel terri-torio solide radici ideali; tale esperienzapermise alla regione di fornire un apportooriginale anche alla successiva fase costi-tuente della nuova Repubblica.Oggi le Marche sono una regione competi-tiva, aperta alle sfide del futuro, che sa ren-dere attuale la tradizione della propria storiaantica e vanta eccellenze artistiche, cultura-li, naturalistiche, sociali ed economiche.

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Le Marche sono una rete dicittà d’arte e borghi stori-ci incastonati in un mare dicolline coltivate, che siaffacciano su vallate chevanno dal mare all’Appennino, dove sonoconservati capolavori diRaffaello, Piero dellaFrancesca, Lorenzo Lotto,Giovanni Bellini, CarloCrivelli e G. B. Tiepolo, P.P.Rubens e Tiziano, teatristorici del XVIII secolo,strade e anfiteatri romani,librerie storiche e botte-ghe di ceramica. Unaregione che offre un cartel-lone culturale ricco di mani-festazioni note come ilRossini Opera Festival aPesaro, lo SferisterioOpera Festival a Mace-rata e a Jesi e nellaVallesina il Festival Per-golesi Spontini. Accanto a musei, bibliote-che, archivi e teatri, il patri-monio culturale è ricco dibeni monumentali religiosi:abbazie, monasteri echiese sono distribuiti intutto il territorio. Dall’ediliziareligiosa a quella civile: leMarche infatti sono ricchedi castelli, centri murati,fortezze che raccontano

un passato glorioso, viva-ce, i cui tratti salienti si sonomantenuti intatti in tutti icomuni.ad Urbino, cittàUNESCO e capitale delRinascimento, il ducaFederico da Montefeltrovolle realizzare il PalazzoDucale, dimora principescatra le più belle d’Europa. Le Marche sono quindi unaregione dove la cultura è amonte della catena delvalore perchè, essendoantica, è stata interiorizzatanel “modus operandi”, nellostile di vita, nei prodotti fina-li del tessuto economicoregionale. Le Marche, infat-ti, sono una regione mille-naria e nel contempo digrande modernità e innova-zione; una regione “open tochange” ma anche legata aipropri valori e tradizioni dacui continua a trarre nuoveispirazioni; una regionedove la qualità della vita edell’ambiente la rendono laterra in Italia dove si vivepiù a lungo; una regionedove la connessione stori-ca tra cultura e civiltà delfare, arte e ingegno, creati-vità e artigianato, hannofatto del Made in Marcheun sistema riconoscibile a

livello mondiale. La cultura è il cuore delbrand Marche: nel 2010 ilvideo promozionale che harappresentato la RegioneMarche in Italia e nelmondo ha avuto come pro-tagonista l’attore america-no Dustin Hoffman checamminando tra le colline ei teatri della regione, leggeuna delle poesie simbolodella letteratura italiana,l’Infinito di GiacomoLeopardi. Un video che hariscosso successo per lasua innovativa e alternativavisione delle Marche.

www.cultura.marche.it

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LA CULTURA,IL CUORE DEL BRAND MARCHE

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Un picchio stilizzato, per sottolineare l’unitàculturale della regione segnata più di 2000anni fa dalla civiltà picena, compare nellostemma della Regione Marche. SecondoFesto il Piceno fu così chiamato perché iSabini che migrarono verso l’odierna Ascoli(Ausculum), avevano come insegna un pic-chio (picus), uccello sacro a Marte, posatosilungo il cammino sul loro vessillo: da questoavrebbero preso il nome di Piceni oPicentes. La scoperta di numerose necropo-li disseminate tra il fiume Foglia a Nord e ilPescara a Sud, in Abruzzo, ha rivelato l’esi-stenza, tra l’VIII e il I sec. a. C., di una faciesculturale cui è stato dato il nome di civiltàpicena, protagonista delle vicende storiche diparte dell’Italia centrale fino alla definitivaconquista dei territori da parte dei Romani.Tra il IV e il III sec. a. C. le Marche centro-set-tentrionali, dal Marecchia all’Esino, furonooccupate dalle tribù celtiche dei GalliSenoni; i maggiori insediamenti di questopopolo, che ha lasciato splendidi oggetti dialta oreficeria, oggi visibili nel MuseoNazionale Archeologico delle Marche, sonostati registrati ad Arcevia e a Senigallia.Dopo la battaglia di Sentinum - svoltasi nel295 a. C. tra Galli e Sanniti da un lato controRomani e Piceni dall’altro, nell’area a caval-lo tra Camerino e Sassoferrato (l’anticaSentinum) - i Romani occuparono il territoriogallico e ne vollero sottolineare la specificitàculturale chiamandolo ager gallicus. Nelcorso dei due secoli successivi penetrarononel resto della regione, fondando colonie emunicipi, di cui restano ancora oggi diffusetestimonianze: la strada consolare Flaminia,che collega tutt’ora Roma con Fano, la

Salaria, che da Porto d’Ascoli assicurava aiRomani il sale del Mare Adriatico; i museiarcheologici, di cui molti statali (Ancona,Arcevia, Urbino, Cingoli, Urbisaglia e AscoliPiceno); il reticolato di alcune città (Pesaro,Fano, Senigallia, Jesi, Ascoli Piceno); imonumenti (Arco di Traiano di Ancona;lungo la via Flaminia Arco di Augusto a Fano,Galleria di Vespasiano nella Gola del Furlopresso Fermignano, Ponte Mallio a Cagli,Ponte Grosso a Cantiano e in localitàPontericcioli; lungo la via Salaria PortaGemina e Ponte del Solestà ad AscoliPiceno) e i numerosi parchi archeologici(Fossombrone, Sassoferrato, Castelleone diSuasa, San Severino Marche, Urbisaglia,Falerone e Cupra Marittima). Nei teatri edanfiteatri di epoca romana delle Marche èpossibile assistere ad un’antica commediadi Plauto o ad una suggestiva tragediagreca: durante il periodo estivo infatti i luo-ghi delle Marche archeologiche ospitanostagioni teatrali.

www.archeomarche.itNel sito www.cultura.marche.it è visibile online il video sulle Marche Archeologiche conapprofondimenti.

ARCHEOLOGIA

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Tra i molti primati che leMarche detengono, vaannoverato anche quello diessere state tra le primearee geografiche dellapenisola ad aver accolto ilfenomeno del Mona-chesimo, movimento spiri-tuale nato in Oriente nel IIIsec. d.C. e diffusosi inOccidente già nel VI sec.,grazie alla carismatica per-sonalità di San Benedettoda Norcia. La sua Regola,infatti, prima vera costitu-zione scritta del Mona-chesimo, basata sulladignità del lavoro e sullasantità della preghiera, rap-presenta l’avvio di unnuovo modello di vita cheavrà enorme diffusione inEuropa e costituirà uno deipilastri nel processo di for-mazione della civiltà occi-dentale. Agevolate dall’ac-cessibilità dei percorsi valli-vi, dal Foglia al Tronto, giàfin dai secc. VII e VIII leMarche si popolarono dicenobi e monasteri, spessoa breve distanza l’uno dal-l’altro, lungo le vie percorsedai primi romei, pellegriniche andavano a Roma. Le

Marche sono state inoltreprofondamente segnatedella figura di SanFrancesco d’Assisi, per lavicinanza geografica conl’Umbria, per affinità elettivae perché, fin dalla primaora, esse lo accolsero. Ilprimo viaggio di San Fran-cesco nelle Marche risaleinfatti al 1209 e riguarda, inparticolare, la Marca diAncona. Nel 1282 la provin-cia della Marca raggiunsela bellezza di 85 conventi. IlFrancescanesimo nelleMarche è quindi uno straor-dinario capitolo che ha con-traddistinto la cultura delterritorio fin dal XIII secolo.Grandi anche due perso-naggi che hanno segnato lastoria medievale delleMarche: l’imperatore Fede-rico II di Svevia, (1194-1250), nato nella città regiadi Jesi, e Dante Alighieri,che all’interno della DivinaCommedia, ha descritto etrattato luoghi e personaggidella nostra terra trasfor-mandoli in punti focali dellanarrazione, nonché in iconee simboli della letteraturauniversale. Basti pensare

alla tragica passione diPaolo e Francesca aGradara, oggetto di uno deicanti più noti dell’Inferno.Dalla lussuria al silenzio diFonte Avellana, fulcro del-l’esistenza di San PierDamiani, incontrato nelParadiso, Dante attraversale Marche dal Montefeltro aUrbisaglia, da Senigallia alpromontorio di Focara; dalCastel della Pieve, dove fudeciso il suo esilio a Fano,cui è legata la vicenda, tragli altri, di Jacopo delCassero, la cui anima,incontrata dal sommopoeta nel V canto delPurgatorio, gli descrive iluoghi da cui proviene,rivolgendogli la richiesta direcarsi nelle Marche, “quelpaese che siede traRomagna e quel di Carlo”.Con queste parole Jacopodel Cassero delinea unadelle prime, se non laprima, lettura storico-geo-grafica che conferisce alleMarche un’identità culturalee territoriale ben precisa.Itinerari del Medio Evo nelle Marche

www.turismo.marche.itwww.francescanesimomarche.it

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MARCHE MEDIOEVODal Monachesimo a San Francesco d’Assisi,da Federico II a Dante Alighieri

«Ond’ io, che solo innanzi a li altri parlo,ti priego, se mai vedi quel paese

che siede tra Romagna e quel di Carlo,che tu mi sie di tuoi prieghi cortesein Fano, sí che ben per me s’adori

pur ch’i’ possa purgar le gravi offese»Purgatorio V 67-72

Il territorio delle Marche, situato tra gliAppennini e la costa, è caratterizzato dadolci rilievi collinari, dominati da borghicinti da mura o custoditi da rocche. Menoconosciute delle città d’arte, queste locali-tà sono apprezzate non solo dagli appas-sionati di castelli, architetture medievali estrutture militari. Fortezze splendide,costruite per esigenza di difesa o pervolontà di dominio, si possono ammirarenella provincia di Pesaro-Urbino: il castel-lo di Gradara e la rocca Costanza aPesaro di Luciano Laurana. A Mondavio, aSassocorvaro e a Cagli, invece, si posso-no visitare le rocche realizzate dal seneseFrancesco di Giorgio Martini. Da non per-dere è l’imponente castello deiBrancaleoni a Piobbico. Nella provincia diAncona spiccano invece Arcevia con i suoi

nove “castelli”, Corinaldo, dotata diimpressionanti mura, la rocca di Offagna,con il museo delle Armi, Sassoferrato conla rocca Albornoz e Senigallia con larocca Roveresca, progettata da BaccioPontelli. Nei pressi di Macerata sorgonoCaldarola, con il castello Pallotta e, neidintorni, i castelli feudali di Pievefavera,Croce e Vestignano; Camerino, circondatadal sistema difensivo di epoca varanesca;San Ginesio, Tolentino con il castello dellaRancia e Urbisaglia che domina la vallecon la sua rocca. Ascoli Piceno vanta lafortezza Malatesta e quella Pia, mentrevicino ad Acquasanta Terme, già cono-sciuta ai tempi dei romani, si trovanoCastel di Luco e Arquata del Tronto.Meritano una visita anche AcquavivaPicena, con la possente rocca medievale,e Moresco, dominata da una torre esago-nale del XII secolo.Numerose anche le ville, tra cui quella dietà roveresca detta “Imperiale” nelPesarese e quella dotata di un bellissimogiardino all’italiana di Potenza Picena,Villa Buonaccorsi.

Itinerari di rocche, castelli e ville nelle Marche

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ROCCHE, CASTELLI E VILLE

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Urbino, Fabriano, Fermo,San Severino Marche,Camerino furono alcunedelle città al centro del rin-novamento culturale tra ilTrecento e Quattrocentonoto con il nome di GoticoInternazionale. San Seve-rino Marche è città simbo-lo dove nacquero ed ope-rarono Lorenzo e JacopoSalimbeni, lasciando im-portanti testimonianze pit-toriche. I Salimbeni lavora-rono anche a Urbino nel-l’Oratorio di S. GiovanniBattista (1416) agli affre-schi dedicati alle Storie delSanto, considerati uno deivertici europei del GoticoInternazionale.Gentile da Fabriano, cheera “grandissimo per famanel mondo veneto” (ricor-dava Jacopo Bellini, 1436)nacque nelle Marche. AFermo il capitolo artisticodel Gotico è, invece, testi-moniato dallo splendidoMessale de Firmonibus(Museo del Tesoro), minia-to da Giovanni Ugolino daMilano intorno al 1436, e

dalle preziose tavole di Ja-cobello del Fiore. Lo stilegotico venne utilizzatoanche nelle costruzioniarchitettoniche che a Fer-mo nell’Oratorio di S. Mo-nica raggiunse risultati ele-vatissimi.L’Umanesimo nelle Mar-che è una stagione felice.Le Signorie dei Montefeltroa Urbino, i Da Varano aCamerino, i Della Rovere aSenigallia crearono le con-dizioni per lo sviluppo dellearti figurative e delle lette-re. La rinascita culturaledel territorio raggiunse ilsuo massimo splendoreartistico con Federico daMontefeltro che fece diUrbino la culla dell’arte ita-liana. Nella corte ducale –sotto l’ultimo duca deiMontefeltro, Guidobaldo Ie sotto il suo successoreFrancesco Maria I DellaRovere, nipote del papaGiulio II – si raccoglievanoeleganti nobildonne, inprimo luogo Elisabetta edEleonora Gonzaga ed altripersonaggi come Baldas-

sarre Castiglione, Giulianode’ Medici, BernardoDovizi da Bibiena eBembo, che iniziò la stesu-ra delle Prose della volgarlingua. Alla “città in formadi palazzo” (Il Cortegiano,Baldassarre Castiglione)lavorarono DonatoBramante, LucianoLaurana e Francesco diGiorgio Martini e illustri pit-tori, come Piero dellaFrancesca e PaoloUccello. Raffaello respiròl’arte del palazzo accantoal padre Giovanni Santi,pittore di corte.La Signoria di Giulio Ce-sare Da Varano ha se-gnato la storia, la cultura el’arte della capitale Ca-merino. Lo stesso fecero iMalatesta a Fano.Costruzioni rinascimentalifurono disegnate anchead Ascoli Piceno con Coladi Amatrice e Bernardinodi Pietro nel Palazzo deiCapitani, nella Loggia enella splendida piazzaporticato.

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LE MARCHE DELLE SIGNORIEDal Gotico Internazionale al Rinascimento

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Letteratura, pittura, scultura, pedagogia,architettura, scoperte scientifiche, musica,sport: le Marche hanno dato i natali a per-sonaggi di fama internazionale, che lehanno rese importanti nel mondo.Raffaello Sanzio, ad esempio, il geniourbinate (1483-1520), è figlio del celebrepittore Giovanni Santi. Urbino è anche lacittà natale di Federico Barocci (1535-1612). Bramante (1444-1514), architetto epittore, è nato a Fermignano. Fabriano è lacittà natale di Gentile da Fabriano (1370-1427), una delle figure più significative delGotico Internazionale. Rossini, Spontini,Pergolesi: grandi compositori sono natinelle Marche ed hanno influenzato la musi-ca europea. È di Pesaro Gioachino Rossini(1792-1868), di Jesi Giovan BattistaPergolesi (1710-1736); Gaspare Spontini(1774-1851) è nato a Maiolati, oggi deno-minata Maiolati Spontini. Le Marche sonoanche la terra di poeti e scrittori. Recanatiha dato i natali a Giacomo Leopardi(1798-1837), il poeta dell’Infinito. Tra gliuomini che hanno lasciato una traccia nellastoria, si ricordano: a Jesi il grande impera-tore Federico II di Svevia (1194-1250),Padre Matteo Ricci a Macerata nel 1552(morto a Pechino nel 1610), MariaMontessori (1870-1952) a Chiaravalle. Ènata nelle Marche una delle più grandi figu-re spirituali e mistiche del XV secolo:Battista Varano di Camerino, diventataSanta nel 2010.Tra gli sportivi si segnalano: ValentinoRossi, Valentina Vezzali e Giovanna Trillini.Non sono nati nelle Marche ma vi hannolasciato tracce importanti: San Ciriaco, San

Romualdo, San Pier Damiani, Guidod’Arezzo, Cecco d’Ascoli, Arcangelo diCola, Federico da Montefeltro, SanGiuseppe da Copertino, Johann WolfgangGoethe, Leonardo da Vinci, Stendhal,Torquato Tasso, Baldassar Castiglione,Casanova, Carlo e Vittore Crivelli, LorenzoLotto, Luigi Vanvitelli, Montesquieu, GiulioPerticari, Giovanni Bellini, Sibilla Aleramo,Franz Liszt, Luciano Pavarotti, ArnaldoPomodoro, Leonardo Castellani.

CASE MUSEOLe case, dove sono nate e vissute le per-sonalità marchigiane, sono spesso adibitea Musei. Ad Urbino la casa natale diRaffaello Sanzio è ubicata accanto alla bot-tega paterna, dove l’artista lavorò e appre-se le prime tecniche pittoriche dal padre,Giovanni Santi. A Pesaro è visitabile lacasa del Cigno pesarese, nella quale nac-que nel 1792 e vi abitò per i primi otto annidella sua vita. Oltre alla casa-museo, checonserva importanti oggetti e cimeli dell’ar-tista, Pesaro dedica al suo illustre cittadinoil Conservatorio musicale con il TempiettoRossiniano, piccolo scrigno che custodiscei tesori del musicista. A Recanati la Casa“G.Leopardi” ospita al suo interno il donopiù prezioso, che la famiglia del poeta hadato alla città, la vastissima biblioteca, checontiene ventimila volumi. Nella casa-museo di Gaspare Spontini, situata nelcentro di Maiolati, che deve al Maestro ilsuo nome e la sua fama, sono esposticimeli appartenuti al musicista e a suamoglie Celeste.

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PERSONAGGI ILLUSTRI e CASE MUSEO

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Ancora oggi nelle bottegheartigiane e non solo delleMarche vengono traman-dati “gli antichi mestieri”.Tra le tradizioni più antichesi ricorda la lavorazionedella pelle, che può vanta-re oggi una serie di indu-strie della calzatura, delpellame e delle borse, dif-fusa nel Maceratese e nelFermano. Famosa a livellointernazionale è la lavora-zione della carta aFabriano, dove ha sede ilMuseo della Carta eFiligrana; questa tradizio-ne è presente anche aPioraco. Altro settore del-l’artigianato artistico regio-nale è quello delle terre-cotte, diffuso da Mon-tottone nel Fermano, adAppignano nel Mace-ratese. Fratterosa, nellavalle del Cesano, è sede diun importante museodedicato a questa anticatradizione. La maiolicaviene prodotta a Urbino,Urbania (già Castel-durante), a Pesaro e adAscoli Piceno: in tutte que-ste città sono esistentimusei che espongono

capolavori dal XIV al XXsecolo. In tutte le Marche èdiffusa la lavorazione delferro battuto e del rame.Uno dei centri più fiorentidel settore è l’Ascolano, inparticolare Force e Co-munanza, dove i ramai dioggi continuano una tradi-zione appresa da secoli. AJesi, Fossombrone e Fanosono attive le botteghedegli orafi. Ad Offida si tra-manda un’altra celebre tra-dizione regionale, quelladel merletto a tombolo,con museo dedicato emostre nel periodo estivo.Nel settore tessile vasegnalata, intorno aCantiano e Mercatello sulMetauro, nel Pesarese, laproduzione di tappetirustici in lana. Celebre intutto il mondo è anche lalavorazione del mobile,soprattutto nel Pesarese,mentre abbastanza diffusaè la pratica del restaurodel mobile antico, daOstra a Corinaldo, daPollenza ad Amandola aFermo. Altro importantesettore è quello degli stru-menti musicali: si realiz-

zano a Castelfidardo cele-bri fisarmoniche, alle qualiè dedicato un museo inter-nazionale. Importante èanche la produzione di chi-tarre e sassofoni. NelMaceratese, in particolarea Mogliano, è diffusa la la-vorazione del giunco,vimini e bambù. Nel Fer-mano, da Montappone aMassa Fermana, si produ-cono cappelli, che sonoconservati nel Museo delCappello di Montappone.Da Pesaro a Cagli, daLoreto a Recanati si inta-gliano pipe in legno. Danon dimenticare infine l’an-tica tradizione della lavo-razione della pietra, daltravertino di Ascoli Picenoalla tradizione degli scal-pellini di S. Ippolito. Le Marche vantano unaconsolidata tradizione delrestauro del libro antico,in particolar modo nellacittà di Urbino, è presenteuna scuola nota a livellonazionale.

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mani sapienti e agli antichi mestieri

con itinerari, feste e musei:

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MANI SAPIENTI

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Terra ricca di tradizioniculinarie le Marche hannosaputo dosare con sapien-za spezie e grassi, profumidel mare e gemme dell’en-troterra, come il tartufo. Lavalorizzazione e la tuteladella produzione sono ga-rantite attraverso forme diprotezione come il mar-chio DOP (Denomina-zione di Origine Protetta) el’Indicazione IGP (Indi-cazione Geografica Pro-tetta).Grande è la varietà di viniprodotti nella regione: 15vini doc e 4 vini docg.Tappa obbligata per laconoscenza del patrimo-nio enologico sono leenoteche regionali diJesi e Offida; le vie delvino uniscono ai saporidel vino il fascino dellecolline e dei tesori del ter-ritorio.

Numerosi e di lunga tradi-zione sono i liquori pro-dotti nelle Marche. Quelliall’anice sono i più noti;l’anice, di eccellente quali-tà, viene prodotto in grandiquantità nella provincia diAscoli Piceno e Macerata.Fano è rinomata per laMoretta Fanese, un caffècorretto con anice, rum ebrandy. Dalla tradizione contadinadelle zone interne derivanodue vini: il vin cotto, diffusonel sud della regione, chenasce dalla bollitura disucco d’uva, e il vin santo,che è prodotto con l’appas-simento dell’uva. NelloJesino e nel Pesarese ènoto il vino di visciola(“bevanda aromatizzata abase di vino e visciole”),prodotto con ciliegia selvati-ca collinare e montana cheviene fatta fermentare insie-

me al vino rosso locale.Il maiale rappresenta il filoconduttore della gastrono-mia dell’entroterra: partico-larmente pregiati e gustosisono i salumi. I più notisono il salame di Fa-briano e il ciauscolo,salume spalmabile diffusosoprattutto nel macerate-se. Il prosciutto di Carpe-gna è famoso sia in Italiache all’estero. Svariati sono i formaggi dilatte vaccino, di latte ovino,di latte caprino e di lattemisto. Nel territorio si pro-duce il formaggio difossa (DOP) e la casciot-ta di Urbino (DOP). Le Marche si fanno ap-prezzare per carni di ottimaqualità. La carne della razzabovina Marchigiana (mar-chio IGP) e quella delle razzeovine sono fra le migliori pergenuinità e pregio.

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MARCHE DEL GUSTO. L’ENOGASTRONOMIA

Ricca è la produzione ditutte le principali specie ditartufi, sia bianchi cheneri. Il più pregiato dei tar-tufi è il Tartufo Bianco(tuber magnatum Pico). Sitrova a Sant’Angelo inVado e Acqualagna, ma èpresente anche nelle altreprovince.Tra le varie tipologie dipasta, i maccheroncini diCampofilone sono unaspecialità ormai apprezza-ta in tutto il mondo. Si

distinguono dalle altrepaste alimentari per esse-re impastati solo con uovadi gallina nella proporzionedi ben 10 uova per ognichilo di farina di granoduro.L’olio delle Marche, giàmenzionato a partire dal1228, è caratterizzato daun fruttato medio-leggero.La qualità dell’olio è inscin-dibilmente legata all’oliva.Molto pregiata è l’olivatenera ascolana, che è

unanimemente ritenuta lamigliore oliva verde datavola. Il suo habitat natu-rale è vicino ad AscoliPiceno. Nel mondo è nota,oltre che in salamoia, nellaversione farcita e fritta“all’ascolana”.

Scarica la brochure dedicata ai

prodotti tipici, ai vini, agli itinerari,

feste:

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FESTE RELIGIOSELe Marche hanno mantenu-to intatte nel tempo alcunemanifestazioni legate a par-ticolari festività religiose.Numerosi ad esempio sono iPresepi viventi, tra i qualispiccano quello di Altidona,Genga, nella scenograficaGola di Frasassi, castello diPrecicchie (Fabriano), Co-munanza, Falerone, Pio-raco, Potenza Picena,Porchia (Montalto Marche).Tre sono i principali museidel Presepe a poca distanzal’uno dall’altro: Morrovalle,Macerata e Tolentino. Dasegnalare a Fano il Presepemeccanizzato nelle antichecantine del settecentescoPalazzo Fabbri e il Presepedi San Marco a Colmurano. I“Presepi in un paese da pre-sepio” si possono ammirarea Quintodecimo di Acqua-santa. I momenti dellaPassione sono rievocati ne“La Turba”, antica e sugges-tiva rievocazione dellescene della Passione delVenerdì Santo, risalente al1260, che si svolge aCantiano; altri appuntamentisi tengono a Mogliano, aVilla Musone di Loreto, aPorto Sant’Elpidio, Mon-

teprandone, Monte SanPietrangeli, Pioraco, Reca-nati e Ripatransone. Ilgiorno del Corpus Dominiviene celebrato con le infio-rate di Castelraimondo,Corridonia, Cupramontana,Montefiore dell’Aso, Mon-terubbiano, Ortezzano eServigliano. A Loreto lanotte del 9 dicembre si cele-bra la suggestiva festa perricordare la Venuta dellaSanta Casa.

FESTE PAGANE ECARNEVALEImportante appuntamento èquello con il Carnevale diFano, il più antico d’Italia,con sfilate di giganti carriallegorici e rogo finale in cuiviene bruciato il grandePupo. Oltre al Carnevale diAscoli Piceno, uno dei piùnoti e spettacolari è sicura-mente il Carnevale diOffida articolato in duemomenti: Lu Bov Fint (IlBove Finto, venerdì dicarnevale), ovvero le scor-rerie carnevalesche di unfinto bove e la Sfilata deiVlurd (martedì diCarnevale). Da ricordare

anche il Carnevale diFermo, il Carnevalò diAncona e la più recenteHalloween, la festa dellestreghe di Corinaldo. Il 6gennaio si celebra la FestaNazionale della Befana aUrbania. Le principali festelegate al ciclo del granosono la Festa del Covo, chesi tiene ogni anno la primadomenica di agosto a Cam-pocavallo di Osimo e laProcessione delle Cane-strelle di Amandola (FM).

RIEVOCAZIONISTORICHELe Marche tornano a vivereogni anno la magia del pas-sato, fra corse a cavallo e sfi-late in costume.L’Associazione MarchigianaRievocazioni Storiche orga-nizza e propone rievocazionidi fatti storici, tramandati edenfatizzati nei secoli dallatradizione orale. Nume-rosissime le rievocazionistoriche che si svolgono neglisplendidi centri di antichecittà (tra cui la famosaQuintana ad Ascoli Piceno).

www.rievocazionimarche.it

LE TRADIZIONI

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Scoprire le Marche è un viaggio multisen-soriale, che coinvolge in maniera emozio-nale tutti cinque i sensi. Cinque sono isensi che le Marche deliziano, attraverso iterritori delle cinque province, diversissi-me eppure simili fra di loro, tanto che ogniborgo, ogni angolo delle Marche suscitanel visitatore emozioni sempre nuove esorprendenti.

La vista viene rapita da una varietà dipaesaggi molteplici e coinvolgenti: un

mare e una costa dalle varie tipologie; ladistesa delle colline dal profilo inconfondi-bile, in cui si mescolano magistralmente icolori naturali e la mano dell’uomo,impressa nei borghi storici, nei santuari,nei castelli, nelle abbazie; le montagnedell’Appennino, con boschi, valli e vetteda scoprire, dove riecheggia ancora laleggenda della Sibilla. Soffermandosi neipaesi e nei borghi, si possono scoprirenumerosi musei e chiese che conservano,come scrigni preziosi, un’infinità di opered’arte, da Crivelli a Piero della Francesca,da Raffaello a Bellini, da Tiziano a Lotto;questi per ricordare solo i maggiori, maaccanto ad essi, espressioni di artistimeno conosciuti o testimonianze di arte odi vita popolare che contribuiscono, insie-me ai capolavori, a raccontare la storia diun territorio caratterizzato da fieri comunie prestigiose signorie.

Il tatto è sollecitato da una gran varietà diprodotti artigianali di elevatissima qualità,come la carta a filigrana, o il merletto atombolo, o la produzione della ceramica emaiolica secondo i metodi tradizionali.

L’udito è deliziato dalla musica immortaledei nostri compositori Rossini, Pergolesie Spontini che risuonano nelle rassegneinternazionali dei festival “ROF, RossiniOpera Festival” o “Pergolesi Spontini” enelle numerose stagioni liriche allestite

VIAGGIO NELLE MARCHE: TURISMO A CINQUE SENSI

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Visitare le MARCHE

nei teatri e luoghi della Regione, un esem-pio su tutti la stagione dello Sferisterio diMacerata. In maniera più discreta risuo-nano anche i versi di Leopardi, nume tute-lare dei poeti marchigiani moderni e con-temporanei.

L’olfatto è stimolato da mille profumi,ognuno dei quali evoca sensazioni di pia-cevolezza, di benessere e di gioia di vive-re. Le Marche sono infatti una terra di pro-fumi: dalla brezza marina e dall’odore delpesce appena pescato, alle distese deicampi di lavanda o delle ginestre delConero, ai profumi dei vini che raccontano

le storie delle colline dove sono coltivati idifferenti vitigni, all’intensità dei tartufi diAcqualagna e delle zone appenniniche, aiprofumi deliziosi dei salumi di Carpegna,di Fabriano, di Visso, e dei formaggi tipici.

Il gusto viene appagato da una ricchissi-ma serie di prodotti tipici e vini; la gastro-nomia marchigiana propone piatti di tradi-zione contadina o marinara spesso rivisita-ti secondo il gusto attuale, ma senza per-dere di vista i valori a noi cari di genuinità,naturalità ed attenzione alla qualità. È cosìche il gusto e i piaceri della tavola trascen-dono i momenti conviviali e pervadono l’in-tero stile di vita dei marchigiani, fatto disemplicità e rispetto delle tradizioni.

Le sensazioni percepite attraverso icinque sensi generano in chi visita leMarche un benessere che non è piùsolamente fisico, ma diventa intensa-mente emozionale, sicché il soggiornoin terra marchigiana si trasforma in unavera e propria rigenerazione del corpoe dell’anima.

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Urbino è uno dei centri piùimportanti del Rinasci-mento italiano, di cui anco-ra conserva appieno l’ere-dità architettonica; dal1998 il suo centro storico èpatrimonio dell’umanitàUNESCO.Grazie a Federico daMontefeltro la dimoramedievale dei Montefeltrofu trasformata da “castellofortificato a città palazzo”.Fu ampliata e abbellita daLuciano Laurana prima eda Francesco di GiorgioMartini poi, fino a diventarelo splendido PalazzoDucale, capolavoro asso-luto, con i suoi “torricini” e ilsuo “cortile d’onore”, del-l’arte rinascimentale e oggisede della prestigiosaGalleria Nazionale delleMarche che ospita capola-vori assoluti come la“Flagellazione” e la “Ma-donna di Senigallia” diPiero della Francesca e la“Muta” di Raffaello Sanzio.Il centro storico mostra isegni di una lunga storiaartistica e culturale: dallamole neopalladiana dellaCattedrale, al magnificoportale in travertino dellachiesa di S.Domenico con

la copia della lu-netta di Lucadella Robbia,dalla medievalechiesa di SanFrancesco con ilbel campanilegotico cuspidatoe la grande palad’altare di Fede-rico Barocci, al-l’oratorio di SanGiuseppe con ilfamoso “Presepe”del Brandani, dall’oratoriodi S. Giovanni, affrescatonel 1416 con un ciclo didipinti di stile tardo goticodei fratelli Salimbeni di SanSeverino Marche, allacasa natale di Raffaello.Più in alto si erge la fortez-za Albornoz, dai cui spaltila vista spazia in direzionedel Palazzo Ducale, maanche verso le colline piùprossime come quelladominata dalla quattrocen-tesca chiesa di San Ber-nardino, sede del Mau-soleo dei Duchi. Scendendo a valle, daBorgo Mercatale si puòammirare il grande volumesemicilindrico che racchiu-de la quattrocentescaRampa elicoidale di Fran-

cesco di Giorgio Martini,sovrastata dalla mole otto-centesca del Teatro“Raffaello Sanzio”.Da sempre città studi,Urbino è sede di una pre-stigiosa università cherisale al Cinquecento, di unIstituto Superiore per leIndustrie Artistiche (ISIA),della cosiddetta ‘Scuoladel Libro’ con la sua meri-tata fama di fabbrica ditalenti artistici nel campodella grafica e delle varietecniche incisorie e di unistituto per la formazione algiornalismo.

www.comune.urbino.ps.it

Le eccellenze diffuseURBINO, CITTA’ UNESCO

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Parlare di Recanati è come evocare il grandepoeta Giacomo Leopardi che qui nacque nel1798, e da questa graziosa cittadina delleMarche fu ispirato in molte delle sue liriche.Viene spontaneo pensare alla piazza del“Sabato del Villaggio”, su cui si affaccia lacasa natale del Poeta; alla Torre del “PasseroSolitario” nel chiostro accanto alla Chiesa diS. Agostino, che risale al XIII secolo; al collede “l’Infinito” sul monte Tabor con l’antico ortodel monastero delle suore clarisse e il CentroMondiale della poesia e della cultura. Oggi lacittà di Recanati è nota in tutto il mondo gra-zie anche al suo Poeta ed al relativo CentroNazionale di Studi Leopardiani. Non dimentichiamo un altro grande figlio che hareso famosa la città: il tenore Beniamino Gigli(Recanati 1890 - Roma 1957) cui l’Ammini-strazione comunale ha dedicato un Museo ubi-cato nell’ottocentesco Teatro Persiani.Il visitatore amante della cultura troverà in que-sta cittadina marchigiana tanti altri motivi d’inte-resse: dalla Biblioteca leopardiana, aperta alpubblico dal 1812, che raccoglie 20.000 volumi,ai palazzi ed alle chiese ricche di opere d’arte.Possiamo ricordare, tra le altre: la Chiesa diS.Vito, che risale al Xl secolo, completata sudisegno del Vanvitelli, con una tela deiPomarancio; la Chiesa di S. Agostino (XIII sec.)rifatta su disegno del Bibbiena, con il bel portalein pietra d’Istria su disegno di Giuliano daMaiano, che contiene opere del Pomarancio,Fanelli e Damiani; alla sua destra il Chiostro conl’antica Torre campanaria del Passero Solitarionota per l’omonima poesia; la Cattedrale di S.Flaviano con sarcofagi quattrocenteschi, com-preso quello di Papa Gregorio XII; la Chiesa diSanta Maria in Castelnuovo (1139) con la splen-dida cripta romanica.

Recanati è il punto di partenza per la cono-scenza dell’itinerario marchigiano delle operedi Lorenzo Lotto: i musei civici di VillaColloredo Mels ospitano infatti, insieme allaPinacoteca Civica di Jesi, le prime opere chel’artista ha eseguito per le Marche.

www.comune.recanati.mc.it

RECANATI E LEOPARDI. LE MARCHETERRA DI INTELLETTUALIViene il vento recando il suon dell’ora dalla torre delborgo. Era conforto questo suon, mi rimembra, allemie notti, quando fanciullo, nella buia stanza, per assi-dui terrori io vigilava, sospirando il mattin. Qui non ècosa ch’io vegga o senta, onde un’immagin dentro nontorni, e un dolce rimembrar non sorga.

G. Leopardi, XXII - LE RICORDANZE

Nel segno di Leopardi le Marche hanno dato inatali a poeti, scrittori, artisti, fotografi chehanno nel tempo continuato a “vedere” il terri-torio come fonte di ispirazione e metafora visi-va e intellettuale per la comprensione dell’esi-stente: da Adolfo de Carolis a Osvaldo Licininel Piceno, da Ugo Betti di Camerino a LiberoBigiaretti di Matelica a Luigi Bartolini diCupramontana; dai contemporanei UmbertoPiersanti, Gianni d’Elia, Eugenio deSignoribus, Francesco Scarabicchi al com-pianto Franco Scataglini fino a Paolo Volponicui è dedicato un parco letterario. MarioGiacomelli ha fatto della fotografia il mezzoespressivo più efficace e suggestivo per legge-re il paesaggio marchigiano; Tullio Pericoli conla sua pittura e capacità illustrativa, ha restitui-to colore e sogno alle colline delle Marche.

www.giacomoleopardi.it - leopardi.itwww.montefeltro-leader.it (Paolo Volponi)

www.mariogiacomelli.it

RECANATI E LEOPARDI

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La città di Loreto si è svilup-pata intorno alla celebreBasilica che ospita la SantaCasa di Nazareth dove,secondo la tradizione, laVergine Maria nacque, vissee ricevette l’annuncio dellanascita miracolosa di Gesù.La tradizione narra che nel1291 i musulmani cacciaro-no definitivamente i cristianida Gerusalemme e tentaro-no poi di riconquistare Na-zareth, un gruppo di angelisi prese cura della Casa e,dopo alcune peregrinazioni,la portò in volo fino a Loreto.Per questo motivo laMadonna di Loreto è vene-rata come patrona degliaviatori.Gli studi mettono in luceche la provenienza dellaCasa è la Palestina, siaper lo stile architettonicoche per l’uso di materialicostruttivi, sconosciuti alterritorio delle Marche edinvece molto usati all’epo-ca in Terrasanta.Una recente teoria, sup-portata dal ritrovamento didocumenti posteriori al1294, afferma che il trasfe-rimento fu operato dai prin-cipi Angeli Comneno, unramo della famiglia impe-riale di Costantinopoli, che

trasportarono le pietre permezzo di una nave.Entrambe le tesi sono,comunque, concordi sulfatto che la Casa partì daNazaret nel 1291 e, dopoessere transitata per laDalmazia, rimanendo percirca tre anni a Tersatto (oraun quartiere della città diFiume in Croazia), giunse aLoreto la notte del 9-10dicembre del 1294.Nel 1469, per iniziativa delvescovo di Recanati Nicolòdelle Aste e in seguito conPapa Paolo II, iniziarono iprimi lavori di costruzionedell’odierna basilica, dappri-ma di forme gotiche e suc-cessivamente rinascimentali.Nel 1586 Sisto V nominòLoreto a diocesi e gli vennededicata la statua bronzea,opera di Antonio Calcagni eTiburzio Vergelli, che è postain tutta la sua maestosità afianco dell’ingresso dellaBasilica. La cupola ottago-nale fu opera di Giuliano daSangallo e venne realizzatanegli anni 1499-1500. Lastatua della Madonna, dirame sbalzato e dorato, sitrova alla sommità del lanter-nino della cupola. A fiancodella candida facciata in pie-tra d’Istria, completata nel

1587, si innalza l’elegantecampanile (1750-55), operadi Luigi Vanvitelli. Sotto la cupola è posizionatoil sacello della Santa Casa,rivestito di marmo con statuee rilievi, capolavoro dellascultura del Cinquecento.L’interno assai suggestivo èmeta di pellegrini che giun-gono da tutto il mondo perpregare, davanti alla statuadella Madonna Nera.La Cappella dell’Annun-ciazione fu decorata conaffreschi di Federico Zuccari,le sacrestie di San Marco eSan Giovanni da Melozzo daForlì e Luca Signorelli, il soffit-to ed il padiglione della Saladel Tesoro dal Pomarancio.Il Museo Pinacoteca dellaSanta Casa di Loreto, ospi-tato nel Palazzo Apostolico,conserva dipinti, sculture,arazzi e maioliche prove-nienti dal Santuario e donatialla Santa Casa nel corsodei secoli. Nella raccolta deidipinti spiccano le operedella tarda maturità diLorenzo Lotto, che morì aLoreto nel 1556 ca. Il Tesorodella Santa Casa compren-de preziose opere di altaoreficeria.

www.santuarioloreto.it

LORETO E LA SANTA CASA

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La basilica dedicata a San Nicola daTolentino è uno dei santuari più importan-ti dell’Italia centrale. San Nicola daTolentino (1245-1305) fu frate agostinia-no, taumaturgo e grande predicatore.Visse nel convento dei frati Eremitani diSan Agostino nella città dal 1275 fino allamorte. Raggiunse una tale notorietà sinda vivo, soprattutto per le sue straordina-rie capacità taumaturgiche, da esserevenerato e canonizzato in breve tempo(1325). San Nicola viene venerato comepatrono delle anime del Purgatorio ecome protettore delle puerpere e nelle dif-ficoltà dell’infanzia. La Basilica venne consacrata nel 1465.L’interno rettangolare è a una navata conabside poligonale. Al Seicento risalgono ilsoffitto ligneo a cassettoni e le otto cap-pelle. Vi si conservano importanti opered’arte (S. Anna di Guercino, S. Tommasoda Villanova di G. Ghezzi). La grandecappella seicentesca del SS. Sa-cramento, sormontata da una cupola, si

trova a sinistra del-l’altare. La Cappelladelle Sante Bracciacustodisce le brac-cia di San Nicola.Un tentativo di tra-fugamento fu realiz-zato dopo la mortedel santo, ma fallìperché dalle brac-cia amputate iniziòa sgorgare del san-gue. Il miracolosoevento è rappre-

sentato nella tela di G.Foschi presso l’altarmaggiore. Nella cappel-la vi sono conservatidue grandi quadri, exvoto, “L’incendio delPalazzo Ducale aVenezia” di MatteoStom e “La peste aGenova” (o a Venezia,secondo alcuni) diGiovanni Carboncino.Di particolare pregio è ilCappellone, i cui affre-schi, realizzati da pittoririminesi (Pietro, Giuliano e GiovanniBaronzio) di scuola giottesca, rappresen-tano la più alta testimonianza della pitturadel Trecento nelle Marche. La pianta è ret-tangolare e la volta è a crociera. Un’arcamarmorea rinascimentale, avente al disopra la statua di S. Nicola, è posizionataal centro del Cappellone. Tramite uno scalone, si giunge ai Museidella Basilica che ospitano numerosidipinti e sculture, preziose ceramiche, exvoto ed esposizioni presepistiche perma-nenti. Il chiostro è considerato tra i più interes-santi delle Marche. Vi si trova la cella delsanto, oggi trasformata in Oratorio dellacomunità agostiniana, che conservaancora due lunette affrescate dei primi delCinquecento, rappresentanti episodi dellavita del santo.

www.sannicoladatolentino.it

BASILICA DI SAN NICOLA DA TOLENTINO

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I Monti Sibillini sono unacatena montuosa situata acavallo tra Marche eUmbria.Gran parte dei Monti Sibilliniè tutelata nell’omonimoparco nazionale, istituito nel1993; l’area protetta copreuna superficie di circa 70.000ettari, per una lunghezza dicirca 40 chilometri.Racchiude 18 comuni delleprovince di Ascoli Piceno,Fermo, Macerata e Pe-rugia. Narra la leggenda che laSibilla attirasse cavalierierranti nella grotta situatasotto il monte, che ora portalo stesso nome. Dopo molteprove e dopo aver dimo-strato la loro destrezza, icavalieri vi venivano accoltiper un anno, ma trascorsoquel periodo erano condan-nati alla dannazione eterna.

È solo una delle tante sto-rie, quasi tutte di originemedievale, che circondanodi magia e mistero i montiSibillini. 1.800 sono le specie floristi-che presenti, tra le quali lastella alpina dell’Appennino;50 sono invece le specie dimammiferi, tra cui meritanodi essere ricordati il lupo,l’istrice e il gatto selvatico.Si ricorda anche la presen-za dell’aquila reale, del falcopellegrino, del cervo e del-l’orso oltre che di un raroendemismo, il chirocefalodel Marchesini, piccolo cro-staceo unico al mondo chevive nel lago di Pilato.Numerosi sono i rilievi mon-tuosi che superano i 2.000metri fra cui il Monte Vettore(2.476 m) dove si trova ilLago di Pilato. Secondo laleggenda, il corpo del pro-

curatore romano in Pa-lestina, alla cui ignavia sideve la morte di Cristo, futrascinato nel lago da alcunibufali. Perciò lo specchiod’acqua è stato per secolimeta di maghi e seguacidell’occulto. Da visitare, apoca distanza, la suggesti-va grotta dell’Infernaccio,teatro in passato di ritinegromantici.Il Parco è ricco di entitàarchitettoniche importanti,mirabilmente inserite nelpaesaggio, quali abbazie,monasteri, chiese, torri,castelli, fortificazioni, mulinie case-torri.Ricordiamo, tra le altre, laChiesa dei SS. Vincenzo eAnastasio di Amandola e ilSantuario della Madonnadell’Ambro di Montefortino.

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PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINIe il Mito della Sibilla

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Ancona è una città dimare e rivendica un’unici-tà, condivisa da pochealtre città al mondo: quelladi offrire lo spettacolo delsole che sorge e tramontasul mare. Capoluogo delleMarche, fu fondata dai DoriSiracusani, nel IV sec a.C.Vanta un centro storicoricco di chiese e musei checulmina nella Cattedrale diS. Ciriaco, straordinariomonumento romanico chesvetta sul porto.

Pesaro con quasi cento-mila abitanti, è la secondacittà per popolazione dellaregione Marche, dopo il

capoluogo Ancona: con ilsuo centro storico cheancora tramanda i fastidella signoria dei DellaRovere e i suoi preziosimusei, la città diede i nata-li a Gioachino Rossini. Allasua figura è dedicato l’an-nuale Rossini OperaFestival e la sua opera ètutelata dalla FondazioneRossini. La città ospita laMostra Internazionale delNuovo Cinema.Urbino è considerata lacittà ideale perché riassumela cultura dell’Umanesimo edel Rinascimento. La “cittàin forma di palazzo” diven-ne la sede elettiva dellasocietà elegante e raffinatadel Cinquecento, descrittanelle mirabili pagine de “IlCortegiano” di BaldassarreCastiglione.Macerata, ancora cintadai bastioni cinquecente-schi, è percorsa dalle tantestrade che salgono versoil cuore del nucleo storico,su cui si affacciano laLoggia dei Mercanti, il tea-tro Lauro Rossi e, a pocadistanza, i musei civici diPalazzo Buonaccorsi conla celebre Galleria del-

l’Eneide, capolavoro delXVIII secolo e il Museodella Carrozza. Città nata-le di Padre Matteo Ricci(1552-1610) ospita il cele-bre Sferisterio OperaFestival. Fermo, antica coloniaromana, dove, attraversocerchi e gironi tipicamentemedievali, si giunge allasommità del colle, il

I CUORI DELLE MARCHE. LE CITTÀ D’ARTESuggestioni diffuse

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Girfalco: da qui si gode unpanorama spettacolareche spazia dal mare allevette dei Monti Sibillini.Piazza del Popolo, nelcuore della città, custodi-sce la biblioteca storica ela pinacoteca civica, con laNatività di P. P. Rubens. Apochi sorge il Teatro del-l’Aquila, uno dei teatri stori-ci più belli delle Marche. Ascoli Piceno, secondouna tradizione citata nellaletteratura antica (Strabo-ne, Plinio, Festo) vennefondata da un gruppo diSabini, che vennero guida-ti da un picchio, uccellosacro a Marte durante unadelle loro migrazioni dettaver sacrum. Le straordina-rie vestigia romane, le

testimonianze del romani-co e del gotico restanoindelebili in quella che èstata definita la città dellecento torri.E INOLTRE...Accanto alle città capoluo-go di provincia, le Marchevantano città d’arte diffusesu tutto il territorio.A Gradara la rocca e ilborgo rappresentano unadelle strutture medioevalimeglio conservate d’Italia.Le cinte murarie, che pro-teggono la fortezza, la ren-dono una delle più impo-nenti. Nel castello soggior-narono Lucrezia Borgia eFrancesca di Rimini, prota-gonista insieme a Paolo diuna delle storie d’amorepiù note, narrata da Dante

nella Divina Commedia.Fano, governata daiMalatesta e segnata pro-fondamente in epoca ro-mana, nota per l’Arco diAugusto, è oggi sede delCentro Studi Vitruviani;Urbania e l’alta valle delMetauro vantano monu-menti ducali e le maioliche.Suggestivo è il contestoambientale nel quale si tro-vano le vicine S. Angelo inVado e Mercatello sulMetauro.Meritano una visita:Senigallia con la spiaggiadi velluto, la vicina Jesi coni suoi castelli del Ver-dicchio, Fabriano, la cittàdella carta, il borgo diSerra S. Quirico con lesue Copertelle e la fieraOsimo a poca distanza dalmare. Vicino a Macerata S.Severino Marche, Tolen-tino, Caldarola e Came-rino costituiscono un con-centrato di storia e opered’arte. Tra Fermo e AscoliPiceno Offida, Ripatran-sone e borghi limitrofisono mete da non perdere.

Scarica la brochure dedicata allecittà d’arte delle Marche:

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Le Grotte di Frasassisono delle grotte carsichesotterranee che si trovanoall’interno del Parco natu-rale regionale della Goladella Rossa e di Frasassinel comune di Genga, inprovincia di Ancona.La scoperta delle grotte diFrasassi risale al 25 set-tembre 1971 ad opera delgruppo speleologico delCAI di Ancona.Nel 1972 viene costituitodal comune di Genga edalla Provincia di Ancona ilConsorzio Frasassi conl’obiettivo di salvaguardaree valorizzare il complessodelle Grotte di Frasassi.All’interno delle cavità car-siche si possono ammiraredelle sculture naturali for-matesi ad opera di stratifi-cazioni calcaree nel corsodi 190 milioni di anni grazieall’opera dell’acqua e dellaroccia. L’acqua, scorrendosul calcare, discioglie pic-

cole quantità di calcare ecadendo a terra, nel corsodi uno stillicidio che duramillenni, le deposita eforma delle concrezioni dinotevoli dimensioni e diforme a volte anche curio-se. Queste si dividono instalagmiti (colonne checrescono progredendo dalbasso verso l’alto) e stalat-titi (che invece scendonodal soffitto delle cavità).Le forme e le dimensioni diqueste opere naturalihanno stimolato la fantasiadegli speleologi, i qualidopo averle scoperte lehanno “battezzate” deno-minandole in manieracuriosa; tra le stalattiti e lestalagmiti più famose ricor-diamo: i “Giganti”, il“Cammello” e il “Dro-medario”, l’”Orsa”, la “Ma-donnina”, la “Spada diDamocle” (stalattite di 7,40m di altezza e 150 cm didiametro), “Cascate delNiagara”, la “Fetta di pan-

cetta” e la “Fetta di lardo”,l’”Obelisco” (stalagmite al-ta 15 m al centro della Sala200), le “Canne d’Organo”(concrezioni conico-lamel-lari che se colpite risuona-no), il “Castello delle Stre-ghe”.All’interno delle grottesono presenti anche deilaghetti in cui ristagna l’ac-qua dello stillicidio e dei“pozzi”, cavità cilindricheprofonde fino a 25 m chepossono raccogliere l’ac-qua o convogliarla versopiani carsici inferiori.La visita della grotta hauna durata di 70 minuti.I gruppi sono accompa-gnati da guide professio-nali fornite dal ConsorzioFrasassi.Il percorso è lungo 1.500metri; è ben attrezzato efacilmente accessibile.La temperatura interna è di14 °C costanti.

www.frasassi.com

GROTTE DI FRASASSIIncanti millenari

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Le Marche offrono al turista una straordina-ria serie di percorsi e monumenti, espressio-ne della profonda spiritualità che, fin dall’av-vento del Cristianesimo, ha caratterizzatoquesto territorio. Camaldolesi, cistercensi efrancescani hanno costellato il territorio dimonasteri, abbazie, conventi, alcuni deiquali aprono oggi le loro porte ad ospiti evisitatori come un tempo le aprivano a pelle-grini e viandanti.Dopo la caduta dell’Impero romano leMarche furono dominate dall’Esarcato bizan-tino e dai Longobardi del Ducato di Spoleto;divennero poi terra di contesa tra l’Impero elo Stato della Chiesa, finché quest’ultima nedivenne unica titolare. Il lungo periodo diincertezza amministrativa e la lontananzadal centro di potere papale, cioè Roma, favo-rirono nella regione la diffusione, a partiredall’VIII-IX secolo, del monachesimo bene-dettino dai centri di Norcia e di Farfa. I monasteri e le abbazie sorsero soprattuttolungo le principali vie di comunicazioneromane - la via Flaminia e la via Salaria- elungo le valli fluviali che dall’Adriatico risal-gono verso l’Appennino, come le valli deifiumi Marecchia, Metauro, Esino, Potenza eChienti. Nella regione figurano due magnifici esempidi architettura cistercense romanico-gotica:a Chiaravalle l’Abbazia di Santa Maria inCastagnola, fondata dai monaci di Clairvauxe nei comuni di Urbisaglia e Tolentinol’Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle diFiastra, fondata dai frati dell’omonima chie-sa milanese.

La chiesa risulta essere un modello di archi-tettura di transizione dal romanico al gotico.Come materiale edilizio vennero utilizzate lepietre tratte dall’antica città romana di UrbsSalvia. La chiesa abbaziale ha l’ingressoorientato a occidente e abside rivolta aoriente. Il lato est della chiesa delimita il latonord del chiostro contiguo, che, a sua volta,è incorniciato da una serie di edifici checompletavano la struttura monastica: saladel capitolo, auditorium, dormitorio, scripto-rium e refettorio.San Romualdo, il fondatore dell’OrdineCamaldolese morto nelle Marche nel 1027nella potente abbazia di San Salvatore inValdicastro vicino Fabriano, da lui fondatanel 1006, ispirò ai monaci di FonteAvellana, alle falde del Monte Catria, laprima forma di vita organizzata.In questo appartato luogo di meditazione,immerso in boschi solitari e citato da Dantenel XXI Canto del Paradiso dopo avervisostato, prese l’abito monastico nel 1035Pier Damiani.Nel suo complesso l’edificio conserva untesoro di inestimabile valore per la tradizio-ne culturale nazionale ed europea, chetocca le più svariate forme artistiche: dallaarmonia delle forme architettoniche, allepregiate raccolte librarie (15.000 volumi),alle opere scultoree.Da visitare: la Chiesa, la Cripta, loScriptorium, il Parlatorio, la Biblioteca e ilChiostro.Itinerari del Monachesimo e dello spirito nelle Marche:

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S. MARIA DI CHIARAVALLE DI FIASTRAFONTE AVELLANAe le grandi abbazie delle Marche

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Quelle che si propongonosono delle schede sinteti-che che illustrano le pecu-liarità e le eccellenze delleprovince delle Marche.

PROVINCIA DI ANCONALa Provincia di Ancona èdelimitata lungo il litoraleadriatico dai fiumi a nordCesano e sud Musone ead occidente dal MonteCatria e Monte Strega. Lasua superficie totale è dicirca 1.940,16 kmq e lapopolazione di 748.319abitanti. Capoluogo di regione,Ancona, posta sul promon-torio del Monte Conero, siaffaccia direttamente sulmare. Questo è l’unico trat-

to di costa alta delleMarche ricco di grotte, sco-gli, insenature e piccolespiagge sabbiose. Lavegetazione originariadella regione era quasiovunque la foresta di latifo-glie con prevalenza diroverella che si ritrova,oggi, ampiamente nellabaia di Portonovo. AdAncona vi sono l’aeroportoe il porto passeggeri per i

collegamenti con i Paesibalcanici e la Grecia. Èdivisa in due parti: il centrostorico sul Monte Guascoe la parte moderna sullacosta. La città è ricca difascino con la cattedraledi San Ciriaco e l’ArcoTraiano che ricordano lesue origini greco-romane.L’industria della carta èuna delle produzioni piùnote del distretto diFabriano. Le grotte diFrasassi a Genga rappre-

sentano una delle attrattivemaggiori del territorio.Tutta la provincia è unanarrazione in fieri, passan-do tra Jesi, Arcevia,Sassoferrato, Camerano,Loreto, Corinaldo, Osimo,Castelleone di Suasa,Senigallia, Sirolo eNumana ma anche traborghi, torri e casali. Unatra le tante tradizionigastronomiche della pro-vincia è lo stoccafisso e ilbrodetto all’anconetana.

PROVINCIA DI PESAROE URBINOLa Provincia di Pesaro eUrbino è compresa tra ilfiume Foglia a nord e ilCesano a sud e ad occi-dente dal Monte Catria. Lasua superficie totale è dicirca 2.564 kmq e la popo-lazione di 365.788 abitanti.Il suo territorio, formato dasessanta comuni, corri-sponde alla regione stori-co-geografica dell’anticoDucato di Urbino.

Vivere il territorio.ALLA SCOPERTA DELLE PROVINCE DELLE MARCHE

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Nell’area del MonteCarpegna è stato istituito ilParco Regionale delSasso Simone e Simoncelloper gli aspetti floristico-vegetazionali, zoologici epaesaggistici. Tra il MontePietralata ed il MontePaganuccio si apre la goladel Furlo, nei pressi diAcqualagna, dove cresceun prodotto di eccellenza: iltartufo. Tutta la zona del-l’Appennino pesarese èricca di questo pregiatotubero. Lo splendore della naturae della storia si rispecchianella costa cosiddetta delle“Riviera delle colline”. Lalocalità balneare di Pesaroè una meta imperdibile pergli amanti del turismo,abbracciata da due impor-tanti colline che le garanti-scono un clima mite tuttol’anno; a nord il S. Bartoloe a sud il colle Ardizio, chela separa da Fano. Lasosta in questi territori por-terà alla scoperta del rap-porto tra la città e il mare,tra paesaggio rurale eurbano. Pesaro è famosaper la musica di GioachinoRossini e la voce diRenata Tebaldi. Urbino èsede di un’antica universi-tà che richiama migliaia distudenti dall’Italia e dal

mondo. Caratteristica co-mune alle due città è lalavorazione artigianale del-la ceramica.

PROVINCIA DI MACERATALa Provincia di Macerata siestende tra i fiumi Potenzaa nord e Tenna a sud, e adoccidente dalla catena deiMonti Sibillini. La suasuperficie totale è di circa2.773,74 kmq e la popola-zione di 324.369 abitanti.Il territorio si presenta conle caratteristiche tipichedel paesaggio appennini-co: una fascia litoraneapianeggiante, rilievi dolcimodellati dal lavoro agrico-lo e la montagna che èdiventata una meta deglisport invernali. Monti, colli-ne, vallate, boschi e campicoltivati conducono verso illitorale Adriatico, dove sidelinea uno scenario natu-rale dai mille volti di PortoRecanati e CivitanovaMarche, che ha dato origi-ne ad una consistente atti-vità peschereccia e turisti-co-balneare. Il capoluogo,Macerata, si estende tra levalli del Potenza e delChienti, immersa in unvasto armonioso paesag-gio, circondato dai coloridella natura. Nella città sitrova la costruzione neo-

classica dello Sferisterio,uno tra i monumenti piùbelli d’Italia. Nella provin-cia sorgono Recanati,patria di Giacomo Leopardie Beniamino Gigli, Came-rino, sede di una delle piùantiche università, Tolenti-no, centro turistico e reli-gioso, San Severino, cittàd’arte. Ma è la cultura laprotagonista nella terramaceratese sin dai tempidi Padre Matteo Ricci chelasciò l’Italia per raggiun-gere la Cina, aprendo cosìuna porta all’Europa versol’Oriente.

PROVINCIA DI FERMO La Provincia di Fermo ècompresa lungo il litoraleadriatico dai fiumi Chienti anord ed Aso a sud, e adoccidente dalla catena deiMonti Sibillini. La suasuperficie totale è di circa1.000 kmq e la popolazio-ne di 190.000 abitanti. Si presenta con le caratte-ristiche tipiche del paesag-gio appenninico con vette

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che superano i 2.000 m,gole e crepacci profondi,una fascia litoranea pia-neggiante e un ricco entro-terra collinare. Nel 1993 èstato istituito il ParcoNazionale dei Monti Sibil-lini per la presenza di unaflora e una fauna di parti-colare interesse conserva-toristico (endemico).Lungo le valli principali,Valtenna, Valdete e Val-daso, fiorente è l’agricoltu-ra e dinamica la produzio-ne industriale. La presenzadei fiumi e la dolcezzadelle colline coltivabilihanno reso quest’area par-ticolarmente adatta agliinsediamenti in età picenae romana. Il fascino dellaprovincia di Fermo si perdetra borghi e abbazie, neivolti delle Madonne diCarlo e Vittore Crivelli enella pittura di OsvaldoLicini. Nel Fermano si ritro-vano mestieri che si crede-vano scomparsi; sono dif-fusi i prodotti di qualità e idistretti produttivi del setto-re della calzatura.Quasi tutto l’indotto indu-striale si concentra nelcapoluogo, dove sono pre-senti migliaia di piccoleaziende di scarpe firmatedai maggiori stilisti italianie stranieri. Ma il cuore del

territorio è Fermo, anticacolonia romana, poi signo-ria di castelli ed oggi sedeuniversitaria. Merita unavisita il teatro dell’Aquila.

PROVINCIA DIASCOLI PICENOLa Provincia di AscoliPiceno è delimitata lungo illitorale adriatico dai fiumiAso a nord e Tronto a sud,e ad occidente dalla cate-na dei Monti Sibillini. Lasua superficie totale è dicirca 1.228,23 kmq e lapopolazione di 213.603abitanti. Ascoli Piceno è la provin-cia più meridionale dellaregione Marche. Il territo-rio digrada dagli Appenninial mare con monti e collinea partire dai Monti Sibilliniche si ergono alti, a sud-ovest, delimitando il confi-ne con l’Umbria. Il versan-te ascolano è impervio eper questo molti toponimidella zona fanno riferimen-to all’inferno. Le collinesono costituite da roccefriabili dove frequenti sonoi fenomeni di erosione, learenarie, i calanchi, finoalle terrazze ghiaiose esabbiose del mare.La città capoluogo, anchedopo la conquista deiromani, conservò il nome

(Ascoli-Piceno) per il lega-me con il popolo fondato-re. Il litorale, stretto e sab-bioso, è ricco di centri bal-neari di grande interesseturistico come SanBenedetto del Tronto cheha un ruolo importantenell’economia regionalesia nel turismo, sia nelleattività ittiche con conse-guente sviluppo dell’indu-stria della surgelazione.La dolcezza del clima diGrottammare e di CupraMarittima ha favorito lacrescita di una ricca vege-tazione tropicale e lo svi-luppo turistico.Tra i prodotti tipici sonoda segnalare le “Oliveall’ascolana”, commercia-lizzate anche al di fuoridella regione.

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Arte, Storia e Cultura offro-no alle Marche un intrecciodi itinerari tematici fatti diluoghi, tempi e personaggiassolutamente unici cherendono la regione unmuseo a cielo aperto, dovefigurano i grandi nomi del-l’arte: Raffaello, CarloCrivelli, Giotto, LorenzoLotto o Francesco diGiorgio Martini. Le cittàcome Urbino, ricca dimeraviglie storiche, e laSanta Casa di Loreto,meta di pellegrinaggi reli-giosi, sono forti richiamituristici.

ITINERARI TEMATICI L’architettura diFrancesco di GiorgioMartiniFrancesco di Giorgio, inge-gnere e progettista, lasciòin territorio marchigianomirabili architetture civili,religiose e militari.

Itinerari giotteschi I modelli figurativi giotte-schi penetrarono nelleMarche grazie ai france-scani ed agli agostinianiche si fecero promotori dinuove imprese artistiche.

La pittura di Carlo Crivelli A Carlo Crivelli furonocommissionate nelle Marche opere pittoriche, traCamerino, Fabriano, AscoliPiceno che oggi sono ingran parte conservate neipiù importanti musei delmondo.

La pittura diLorenzo Lotto L’itinerario lottesco si arti-cola su diverse città e bor-ghi delle Marche dovesono custoditi grandi capo-lavori.

Rocche e castelli La nascita delle autonomiecomunali diede avvioall’edilizia militare fortifica-

ta con l’intervento di notiarchitetti del tempo.

Il Gotico Internazionalenelle Marche La regione fu una capitaledell’arte figurativa Goticain Italia ed in Europa tra ilTrecento e il Quattrocento.

Il Monachesimo nelleMarche: abbazie emonasteri È un viaggio alle radici dellaciviltà europea per riscopri-re il fenomeno del mona-chesimo benedettino.

Itinerari francescaninelle MarcheGli itinerari prevedonotappe nelle città e nei bor-ghi storici delle Marchedove sono ubicati conven-ti, chiese e musei legatiall’ origine francescana.

Le antiche libreriedelle Marche Le biblioteche sono ubicatein alcuni edifici storici chehanno consentito l’evolu-zione architettonica, artisti-ca e decorativa delle città.

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Marche Museo DiffusoGRAND TOUR. ITINERARI D’ARTE

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I luoghi dell’OrdineFilippinoLe Marche sono state unterreno fertile al movimen-to filippino per la pluriseco-larità dei rapporti conRoma.

Andrea Vici. Architetto eingegnere idraulico nelleMarche del ‘700 Il percorso di visita illustrae valorizza le opere del-l’architetto Andrea Vici nelcontesto storico-socialedelle Marche.Scopri gli itinerari dell’artenelle Marche

www.turismo.marche.it

CONOSCI LE MARCHEE I SUOI MUSEI CONCARTA MUSEI MARCHETanto capillare è la diffu-sione dei beni culturali chedavvero le Marche si meri-

tano la definizione di“museo diffuso”: 500 piaz-ze, più di 1.000 monumen-ti significativi, oltre 100città d’arte, 33 rocche, 106castelli, 15 fortezze, 170torri, numerose dimore sto-riche con giardino, di cuimolte aperte all’ospitalità,migliaia di chiese di cui200 romaniche, 90 abba-zie ben conservate, 183santuari, 34 siti ar-cheologici, oltre 70 sugge-stivi teatri storici. La mag-giore densità, in Italia, dimusei, pinacoteche e rac-colte museali, circa 400 su239 comuni, e ben 315biblioteche, tra cui quellaantichissima dell’Eremo diFonte Avellana (PU),l’Oliveriana a Pesaro, oquella di Palazzo Leo-pardi a Recanati (MC),senza dimenticare la Gal-

leria Nazionale delleMarche di Urbino, cittàpatrimonio dell’Unesco.La Carta Musei Marchepermette di visitare museie siti archeologici, garan-tendo l’accesso libero adognuno di essi senza limi-tazioni negli orari di apertu-ra. Con la Carta MuseiMarche si ha diritto inoltrea sconti ed offerte pereventi e mostre ed altreagevolazioni in campo turi-stico e culturale. L’elencoaggiornato delle conven-zioni stipulate e delle lorocaratteristiche è consulta-bile nella specifica sezione“Strutture Convenzionate”,oppure rivolgersi al nume-ro verde 800.439392.

www.cartamusei.marche.it

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Da Gabicce Mare a SanBenedetto del Tronto il pae-saggio costiero marchigianoè assai mutevole nelle formee nei colori e stupisce per lebianche falesie a strapiombosul mare, per il verde intensodelle dolci colline, sulle qualisi ergono i borghi antichi, eper l’ocra delle spiagge.Parallelamente alla varietàdel paesaggio cambia anchela struttura urbanistica dellenumerose cittadine che siaffacciano sul mare, in quan-to gli spazi, là dove il territoriolo consentiva, sono statidistribuiti in maniera diversa,dotandoli spesso di una dop-pia funzione, difensiva ecommerciale. Lo storicoborgo di Mondolfo, con lasua propaggine nella locali-tà costiera di Marotta, rappre-senta un tipico esempio di“due città in una”, segno dellafusione di due culture, dellaterra e del mare; un modelloinverso, dalla marina alborgo, è invece Monte-marciano, fondato dagli abi-tanti della costa a seguito diun incendio, nel V secolo.Spesso dunque è possibileindividuare nei borghi dellacosta il “paese alto”, ben pro-tetto dalle mura di un castelloarroccato sull’alto di un collee primo insediamento abitati-vo, e la “marina”, il territorio

pianeggiante disteso lungo lariva, nella maggior parte deicasi utilizzato solo in unsecondo tempo a fini abitativie commerciali. Uno schemacompositivo di questo tipocaratterizza i “castra” medie-vali di Gabicce Monte (l’anti-co “Castellum Ligabitii”), Ca-steldimezzo e Fiorenzuoladi Focara in provincia diPesaro e Urbino, così comequelli di Falconara Alta anord di Ancona e, a sud, diSirolo e Numana. Diverso èil caso di Recanati, PotenzaPicena e Sant’Elpidio aMare, importanti cittadinepiuttosto distanti dal mare, lecui marine, da sempliciattracchi costieri, divennero ipiù grandi centri di PortoRecanati, Porto PotenzaPicena e Porto Sant’Elpidio.Significativo è il caso diCivitanova Alta con il sug-gestivo borgo fortificato inposizione dominante il mare,mentre la vicina Porto SanGiorgio, l’antica “NavaleFirmanorum”, ha una parte amonte con il rione Castello ela Rocca e, oltre la statale, lamarina; nei pressi sorge losplendido castello di Torre diPalme, abbarbicato su unoscoglio a picco sul mare.Seguono altri centri piceni:Cupra Marittima conMarano, Grottammare con

Grottammare Alta e SanBenedetto del Tronto con lasua terrazza panoramicadove svetta la Torre deiGualtieri. Per difendersi danemici così temibili, comepirati, corsari, turchi e sarace-ni, nel XVIII secolo il litoraledelle Marche fu dotato dicirca 60 torri di vedetta, unaogni 3 km, capaci di dare l’al-larme di giorno con il fumo edi notte con il fuoco. Di que-sto complesso sistema dicomunicazione rimangono labella Torre di Montignano,a sud di Senigallia, la Torredi Portonovo nella baiaomonima a sud di Ancona ela cosiddetta Torre Guelfaalla foce del Tronto a Portod’Ascoli; del complesso inte-grato facevano parte anchela Torre di Sant’Andrea aCupra Marittima, la Torre delCastello a Grottammare e laTorre dei Gualtieri a SanBenedetto del Tronto.

Scarica la brochure dedicata aipaesi alti sul mare da

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Vivere il mare.PAESI ALTI TRA NATURA E CULTURA

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Nelle Marche ci sono 12 aree protette:due parchi nazionali (Monti Sibillini eGran Sasso e Monti della Laga), quattroparchi regionali (Monte Conero, SassoSimone e Simoncello, Monte San Bar-tolo e Gola della Rossa e di Frasassi), 6riserve naturali (Abbadia di Fiastra, Mon-tagna di Torricchio, Ripa Bianca, Sen-tina, Gola del Furlo e Monte San Vicinoe Monte Canfaito), più di 100 aree flori-stiche, 15 foreste demaniali

LE AREE PROTETTENelle Marche oltre 90.000 ha di territorio,quasi il 10% della superficie regionale,risultano protetti da parchi e riserve natura-li, 15 foreste demaniali e da più di 100 areefloristiche.Fra i Parchi Nazionali quello dei MontiSibillini (50.000 ha ca. nelle Marchewww.sibillini.net) è caratterizzato da rilievimontuosi che superano, di regola, i 2.000m e che raggiungono nel Monte Vettore i2.476 m; poco distante si trova il leggenda-rio Monte Sibilla (2.173 m). Nel marginemeridionale i Monti Sibillini, incontrano ilterritorio del Parco Nazionale del GranSasso e Monti della Laga (www.gransas-solagapark.it), che è caratterizzato darocce marnoso-arenacee, da fitti boschi eda splendide cascate come quella dellaVolpara o di Selvagrande. Anche nel Parco Regionale del SassoSimone e Simoncello (www.parcosimone.it),

nel cuore del Montefeltro, si possono faredelle belle passeggiate fra faggi di straordi-narie dimensioni, veri e propri “patriarchi”della natura, mentre nella Riserva NaturaleGola del Furlo (www.riservagoladelfurlo.it),le cui pareti rocciose hanno un singolareaspetto alpino, il paesaggio è caratterizza-to da un ambiente rupestre veramente sug-gestivo. Nel Parco del Monte San Bartolo (www.parcosanbartolo.it), situato traGabicce Mare e Pesaro, le falesie contri-buiscono a creare un paesaggio selvaggio.Nella provincia di Ancona, il Parco Naturaledel Monte Conero (www.parcodelconero.eu)comprende luoghi di grande suggestione ebei percorsi escursionistici che si snodanonella magia della macchia mediterranea.

Vivere la natura.PARCHI E AREE PROTETTE, TRA NATURA E CULTURA.

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Nel Parco Regionale Gola della Rossa e diFrasassi (www.parcogolarossa.it) invece ilfiume Sentino ha scavato il proprio percor-so originando un complesso sistema ipo-geo conosciuto come Grotte di Frasassidove si possono ammirare con stupore pic-coli laghi, stalattiti intarsiate, giganteschestalagmiti, fino a giungere al maestosoAbisso Ancona che è alto ben 240 m. VicinoJesi, lungo il corso del fiume Esino, si puòvisitare la Riserva Naturale di Ripa Bianca(www.riservaripabianca.it) caratterizzata daun paesaggio tipicamente fluviale che ospi-ta la più grande garzaia di aironi delleMarche.In provincia di Macerata, la RiservaNaturale Abbadia di Fiastra (www.abbadia-fiastra.net) conserva un paesaggio agrarioche ha mantenuto nel tempo segni eambienti di tipo medievale, ivi compresa lastorica Selva e la monumentale abbazia

realizzata dai monaci cistercensi nel 1142,“cavando” le pietre dall’antica città romanadi Urbs Salvia. La Riserva Naturale di Torricchio(web.unicam.it/botanica) tutela invece unpaesaggio tipico dell’alta collina marchi-giana ed è stata riconosciuta qualeRiserva Biogenetica del Consigliod’Europa. Recentemente sono state isti-tuite le Riserve: la Riserva NaturaleSentina (www.riservasentina.it) nel comu-ne di San Benedetto del Tronto, a norddella foce del Fiume Tronto, interessantezona umida di grande importanza dalpunto di vista biologico e avifaunistico, ela Riserva Naturale Monte San Vicino eMonte Canfaito che copre 1.500 ettari diterra con aree floristiche e biotipi d’inte-resse geologico e paesaggistico.

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Bandiere Blu non equivale adire solo mare pulito, masoprattutto essere in regolacon numerosi altri parametri:la presenza di impianti didepurazione, la raccolta diffe-renziata di rifiuti urbani, l’orga-nizzazione di iniziative am-bientali quali il traffico limitato,vaste isole pedonali, pisteciclabili, corsi di educazioneambientale per i giovani e lacura dell’arredo urbano.

Al 2010 le Bandiere Bluassegnate alla RegioneMarche sono 16:

Gabicce Mare, Pesaro,Fano, Mondolfo (loc. Ma-rotta), Senigallia, Ancona(loc. Portonovo), Sirolo,Numana, Porto Recanati,Potenza Picena (loc. Por-to), Civitanova Marche,Porto Sant’Elpidio, PortoSan Giorgio, Cupra Marit-tima, Grottammare e SanBenedetto del Tronto. Pergli approdi sono menzionatila Marina dei Cesari di

Fano, il porto turistico diNumana, la Marina diPorto San Giorgio e ilporto turistico Tiziano di

San Benedetto del Tronto.

www.bandierablu.org

La Bandiera Arancione èun marchio di qualità turisti-co-ambientale conferito dalTouring Club Italiano ai pic-coli comuni dell’entroterrache si distinguono per un’of-ferta di eccellenza e un’ac-coglienza di qualità. I comu-ni vincitori hanno soddisfat-to rigidi criteri di valutazionein merito a: tutela del patri-monio culturale ed ambien-tale, cultura dell’ospitalità,disponibilità di informazioni,accessibilità ed efficienzadel servizio trasporti, offertaricettiva, servizi di ristora-zione e supporto di operato-ri locali, enogastronomia,intrattenimento culturale edarredo urbano.

Sono 17 le BandiereArancioni che sventolanosul territorio marchigiano:

Acquaviva Picena, Came-rino, Corinaldo, Gradara,Mondavio, Montecassia-no, Montelupone, Monte-rubbiano, Ostra, Ripa-transone, San Ginesio,Staffolo, Urbisaglia, Gen-ga, Mercatello sul Me-tauro, Pievebovigliana eSarnano.

www.bandierearancioni.it

Per essere ammessi al club

de “I borghi più bellid’Italia” occorre possedereuna serie di requisiti dicarattere strutturale, comel’armonia architettonica deltessuto urbano, la qualitàdel patrimonio edilizio pub-blico e privato e standard dicarattere generale cheattengono alla vivibilità delborgo in termini di attività edi servizi al cittadino.

Nelle Marche 18 sono iborghi ammessi al club:

Cingoli, Corinaldo (desti-nazione europea d’eccel-lenza nel 2008, è stato uffi-cialmente denominato il

borgo più bello d’Italia nel2007), Esanatoglia, Gradara, Grottammare, Matelica,Montecassiano, Monte-cosaro, Montefabbri, Mon-tefiore dell’Aso, Mon-telupone, Moresco, Offa-gna, Offida, San Ginesio,Sarnano, Treia, Visso.

www.borghitalia.it

MARCHI DI QUALITÀ

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Sono tante le possibilità di vivere leMarche e praticare lo sport in una regioneche muta ambiente e paesaggio nel rag-gio di poche decine di chilometri. Nelcorso di una giornata si possono alternaread escursioni subacquee suggestivi per-corsi a cavallo o in mountain bike, oppurepartecipare a un torneo di beach volleyper poi cimentarsi con il free climbing,arrampicati sulle bianche falesie a piccosul mare. E non finisce qui, perché l’offer-ta spazia dalla canoa alle bocce, dal patti-naggio al volo, dal bowling al golf, dallaspeleologia al tiro con l’arco… Mille occa-

sioni per immergersi nella natura e utiliz-zare il proprio tempo libero in modo diver-tente, conoscendo altre persone e miglio-rando la propria forma fisica. E’ un rappor-to profondo quello che unisce le Marcheallo sport: in alcune discipline sportive, trale quali il motociclismo, la scherma, ilnuoto, il basket, la ginnastica ritmica, lapallavolo, il tennistavolo, le Marche eccel-lono a livello internazionale con campionidegni dell’oro olimpico, segno dell’impeg-no sportivo e agonistico di una popo-lazione tenace abituata a confidare nelleproprie capacità. Nella nostra regione losport rappresenta soprattutto un’occa-sione di crescita e un formidabile stru-mento di conoscenza e di solidarietà, per-ché tutti, anche chi diversamente abile,può praticare qualsiasi genere di disci-plina sportiva.

VACANZA ATTIVA AL MAREBeach volley, cicloturismo, golf… sonotante le proposte che rendono bella edivertente la vacanza al mare nelleMarche. Per la grande varietà che carat-terizza le sue spiagge e per l’immediatavicinanza alle colline e alle montagne, lacosta marchigiana consente di alternare,nell’arco di poco tempo, attività e sportanche diversissimi tra loro: dalle escur-sioni subacquee a suggestivi percorsi acavallo o in mountain bike, dai tornei dibeach volley su spiagge di sabbia finissi-ma al free climbing, arrampicati sullebianche falesie a picco sul mare Adriatico.

VACANZA ATTIVA NELLE MARCHE

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VACANZA IN COLLINAA chi ama le passeggiate o vuole immer-gersi totalmente nella natura, agli appas-sionati di cavallo, canoa, golf, pesca,jogging, mountain-bike, escursioni-smo... le colline marchigiane offrono l’op-portunità di svolgere diverse attività neltempo libero tra i mille colori delle colti-vazioni nei campi, o nel verde dei prati,sotto l’azzurro del cielo con il mare all’oriz-zonte o all’ombra delle montagne che siergono poco lontano. L’occasione idealeper visitare le Marche e tenersi in forma,ritrovare il benessere o semplicementedivertirsi.

VACANZA ATTIVA IN BICICLETTAIl territorio collinare marchigiano digradadolcemente verso il mare Adriatico, èimmerso nel verde ed intervallato da pic-coli borghi, castelli e rocche. Nonostante ideclivi, uno dei modi più piacevoli per per-correre la regione, è la bicicletta, cheoffre al turista la possibilità di apprezzarele bellezze naturalistiche e storico-artis-tiche e di assaporare le specialità enogas-tronomiche tipiche delle Marche.Itinerari cicloturistici e bike hotels:

www.turismo.marche.it

www.bikesporthotels.comwww.gabiccemarebike.it www.pesarobike.itwww.happybike.itwww.picenobike.it

VACANZA ATTIVA IN MONTAGNALe montagne delle Marche invitano gliappassionati delle alte vette ad un’espe-

rienza a quattro stagioni. Le cimeinnevate della dorsale appenninicaregalano piste ideali per gli sport inver-nali. La primavera invoglia ad abban-donarsi ai profumi, ai suoni e ai colori dipaesaggi sempre nuovi e incontaminatida scoprire nel relax di una passeggiatao nell’avventura del rafting, del vololibero o del torrentismo. Le alte quoted’estate regalano refrigerio e benessere,mentre in autunno gli odori dei tartufi,del vin cotto e delle castagne richiamanoad unirsi alla montagna in festa.

www.turismo.marche.it

SCIARE NELLE MARCHENella stagione invernale è possibile prati-care lo sci alpino grazie ai moderniimpianti di risalita del Monte Catria aFrontone, del Monte Nerone a Piobbico,di Villagrande e dell’Eremo Carpegna aMontecopiolo, di Sassotetto e dellaMaddalena a Sarnano, di Pintura aBolognola, di Frontignano ad Ussita e diMonte Prata a Castelsantangelo sul Nera,che permettono di raggiungere piste divaria lunghezza e difficoltà. Scendendo asud, si arriva alla Forca Canapine diArquata del Tronto e al Monte Pisellinell’Ascolano. Gli amanti dello sci difondo possono recarsi ai Piani di Ragnolodi Acquacanina. Nei Monti Sibillini vi sonoinoltre ambienti adatti per discipline piùtecniche come lo sci escursionistico e losci-alpinismo.

www.scimarche.it

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Provincia di Pesaro UrbinoMonte Catria a Frontone

www.montecatria.com

Monte Nerone a Piobbicowww. scioviemontenerone.it

Eremo Carpegna a Montecopiolowww.eremomontecarpegna.it

Provincia di MacerataSassotetto e Maddalena a Sarnano

www.sarnanoneve.it

Pintura a Bolognolawww.lasibillina.it

Piani di Ragnolo ad Acquacanina

Frontignanowww.ussita-frontignano.com

Monte Prata a Castelsantangelo sul Nera

Provincia di Ascoli PicenoForca Canapine ad Arquata del Tronto

www.forcacanapine.com

Monte Piselli ad Ascoli Piceno

EQUITAZIONEVerdi boschi e colline con panorami sug-gestivi fanno da scenario a chi desiderascoprire l’emozione di salire in sella ad uncavallo nel territorio marchigiano.L’equitazione non è solo una praticasportiva, ma rappresenta un mezzo perentrare in contatto con la natura e ilmondo animale, scoprendone i segreti inpiena libertà.

Sono tante le possibilità di cimentarsi inquesta disciplina: si spazia dai piccolimaneggi presenti nei numerosi agriturismia disposizione di frequentatori occasio-nali, alle scuole di equitazione che con-sentono di partecipare a corsi qualificati ead escursioni a cavallo, con la possibilitàdi essere accompagnati da un’esperta“guida equestre”.Le Marche si distinguono per una grandetradizione ippica, di cui sono testimonian-za i tre ippodromi presenti nel territorioregionale (San Marone a CivitanovaMarche, Martini a Corridonia e San Paoloa Montegiorgio), il documentato Museodella Carrozza di Macerata e il MuseoStorico del Trotto di Civitanova Marche,che, sorto accanto alle scuderie dell’ippo-dromo, ospita cimeli, documenti e trofeiippici.

MOTOCROSS E MOTOCICLISMOSono uniche le sensazioni che si provanoquando, in sella ad una moto, si corre suun terreno accidentato tutto cunette edossi e si prova a “volare” per poi “atter-rare” tra i sobbalzi delle sospensioni: inquesti casi è inevitabile sentirsi con ilcuore in gola, sino a quando i tasselli nontoccano finalmente il terreno. NelleMarche sperimentare tutto questo è pos-sibile in molte località che ospitanoimpianti attrezzati. Il motocross si correinfatti su circuiti chiusi con fondo naturale(crossodromi) omologati dai tecnici dellaFederazione Motociclistica Italiana sullabase di specifiche normative di sicurezza.

www.pistedellemarche.com/crossdromi.html

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Le Marche, luogo idealeper il relax, tra la catenaappenninica da un lato ela costa adriatica dall’altro,intervallate da valli e armo-niose colline, sono attra-versate da numerosi corsid’acqua, tra loro paralleli,che danno origine a casca-te e rapide, segnando ilterritorio con impressio-nanti forre e spettacolarigole come quelle del Furlo,di Burano, della Rossa e diFrasassi, di Pioraco, delFiastrone, dell’Infernaccio,solo per citarne alcune.L’acqua pura e limpida, oanche fangosa, bollente,ricca di preziose sostanzeminerali, è la vera protago-nista e dà vita a un sistematermale diffuso su tutto ilterritorio. Da nord a sud

ampia è la scelta degli sta-bilimenti termali, che utiliz-zano le acque con pro-prietà benefiche e curative,per imbottigliamento, cureidropiniche e trattamenti dimedicina estetica. L’attivitàtermale, definita anche“civiltà dell’acqua”, assu-me oggi un ruolo impor-tante nella medicina mo-derna rivelandosi fonda-mentale in un settore deci-sivo per la tutela dellasalute: quello della preven-zione. Chi va alle termevuole fare un check upcompleto, disintossicarsi ecombattere lo stress e altempo stesso prendersicura del proprio aspettofisico. Per questo motivogli stabilimenti termali, purmantenendo l’offerta delle

terapie classiche, stannodiventando anche veri epropri centri benesserecon solarium, palestre,idromassaggi, trattamentiestetici e piscine, in gradodi rendere la vacanzaun’occasione unica per ilmantenimento di uno statopsicofisico ottimale.L’imperativo alla base delsuccesso dei dieci centritermali marchigiani è infattiquello di riavvicinare lapersona ad uno stile di vitasano. Un viaggio nelleMarche è un viaggio nelbenessere, che qui diventasinonimo di star bene, delvivere bene, di prestareattenzione alla qualitàdella vita.

BENESSERE: LE TERME

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Si trovano in provincia di Pesaro e Urbino le Terme di Monte Grimanonell’omonima località (www.montegrimanoterme.com), le Pitinum Thermae aMacerata Feltria (www.pitinumthermae.com), le Terme di Raffaello a Petriano(www.termediraffaello.it) e le Terme di Carignano a Fano (www.termecarignano.it);in provincia di Ancona le Terme dell’Aspio a Camerano (www.termeaspio.it) e leTerme San Vittore a Genga (www.termesanvittore.it); in provincia di Macerata leTerme Santa Lucia (www.termesantalucia.it) a Tolentino e le Terme di Sarnanonell’omonima località (www.termedisarnano.it); in provincia di Fermo le Terme diPalme a Torre di Palme e in provincia di Ascoli Piceno le Nuove Terme diAcquasanta ad Acquasanta Terme (www.termeacquasanta.it).

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L’asse viario automobilistico prin-cipale è quello dell’ autostradaA14, al quale si raccordano lestrade statali e regionali per rag-giungere i tipici borghi e le cittàdell’entroterra, che sono a lorovolta collegati da una rete effi-ciente di autolinee. La linea fer-roviaria è ben strutturata ed arti-colata. Strategici sono l’aeropor-to Raffaello Sanzio e il Porto diAncona. Per un quadro sinteticoconsulta la cartina e relativa le-genda nella copertina di questabrochure.

MUOVERSINELLE MARCHEAutomobile, autobus, treno,aereo, nave... ogni mezzo èbuono per muoversi nelleMarche. Una rete di strade elinee ferroviarie collega i mag-giori centri del territorio, permet-tendo di spostarsi all’interno diuna regione che ha mantenutointatta la magia di essereconosciuta attraverso vie estrade in un contesto ambien-tale intatto e di rara bellezza. Lestrade della regione infatti sonopanoramiche e salgono permonti e colline e discendono,poi, gradatamente, verso ilmare. La sinuosità morfologicadel territorio ricorda al viaggia-tore che lo spirito del viaggionon è soltanto l’arrivare al piùpresto a destinazione, ma èanche lasciarsi ammaliare dallebellezze del paesaggio cir-costante.

MUOVERSI IN AUTOMOBILENelle Marche ci si muove danord e da sud, e viceversa, lungol’autostrada A14 Bologna-Tarantoo attraverso la strada statale pa-rallela SS16. I capoluoghi provin-ciali e i centri di maggiore inte-resse sono raggiungibili tramitestrade che “a pettine” partonodalla costa verso l’interno.

MUOVERSI IN AUTOBUSIl sistema urbano ed extraurbanodi trasporto su autobus, nelleMarche, è efficiente e permettedi raggiungere centri non servitidai principali collegamentistradali o ferroviari. La RegioneMarche ha realizzato un portaleappositamente dedicato alleautolinee aggiornato e consulta-bile dall’utenza, ricco di infor-mazioni su orari e destinazioniall’interno delle singole province.

www.trasporti.marche.it

Informazioni sul territorio:Provincia di Pesaro e Urbino,Numero verde [email protected] di AnconaTel. 071 2837 468www.atmaancona.itProvincia di MacerataNumero verde 800089410www.contrammobilita.itProvincia di Ascoli PicenoTel. 0736 338028Numero Verde 80043040,[email protected]

Provincia di FermoNumero verde 800 630 [email protected]

NOLEGGIO AUTOMOBILIE SERVIZIO TAXI Servizi di autonoleggio sono pre-senti nei maggiori centri, pressol’aeroporto di FalconaraMarittima, alla stazione diAncona e nei capoluoghi.Anche il taxi può diventare unmezzo pratico e veloce permuoversi nella regione. Ecco iprincipali riferimenti: Falconara Marittimawww.ctftaxi.itAnconawww.taxi-ancona.itwww.noleggiailtaxi.itPesarowww.taxipesaro.itFanowww.radiotaxifanopu.comMaceratatel. 0733/240353Ascoli Picenotel. 0736 42444Fermotel. 3384920102

MUOVERSI IN TRENOL’area di Macerata è attraversatadalla linea Civitanova-Fabriano; ilFabrianese dalla Fabriano-Pergola; il Piceno dalla SanBenedetto del Tronto-AscoliPiceno. L’interscambio treno-busviene quasi sempre effettuatonei piazzali delle stazioni, perraggiungere località che non

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Le MARCHE. Carta d’identitàCOME ARRIVARE E MUOVERSI NELLE MARCHE

sono collegate dalla ferroviacome Urbino (da Pesaro), Cagli(da Fabriano), Cingoli (da Jesi),Fermo (da Porto San Giorgio),Arcevia (da Senigallia) oCamerino (da Castelraimondo).

www.ferroviedellostato.it

MUOVERSI SUL MARELungo i 180 chilometri di costamarchigiana è possibile attrac-care in nove porti turistici, di-stribuiti su tutto il territorioregionale. Nella provincia diPesaro e Urbino si trovano aGabicce Mare, Pesaro e Fano,nella provincia di Ancona aSenigallia, Ancona e Numana,nella provincia di Macerata aCivitanova Marche, nella provin-cia di Fermo a Porto San Giorgioe, infine, nella provincia di AscoliPiceno a San Benedetto delTronto.

www.turismo.marche.it

Provincia di Pesaro e UrbinoBaia Marina di Vallugola -Gabicce Mare, tel. 0541.967918;0541.958134www.vallugola.com - [email protected];Porto turistico di Pesarotel. 0721.33420 (Sede Centrale)0721.400016 (Sede Porto);fax 0721.21711www.pesaro.guardiacostiera.it [email protected];Marina dei Cesari – Fanotel. 0721.801329fax [email protected]/fano

Provincia di AnconaPorto turistico di Senigallia,tel. 071.64780; fax 071.7915266,

[email protected];porto turistico di Ancona,tel. 071.227581; fax 071.55393,www.guardiacostiera.it/ancona [email protected];porto turistico di Numanatel. e fax [email protected];

Provincia di MacerataPorto turistico di CivitanovaMarche, tel. 0733.810395fax [email protected]

Provincia di FermoMarina di Porto San Giorgiotel. 0734.676304fax [email protected]

Provincia di Ascoli PicenoPorto turistico Tiziano diSan Benedetto del Trontotel. 0735.586711fax [email protected]

INFORMAZIONITURISTICHEwww.turismo.marche.it- italiano,versioni in lingua inglese etedesca.Numero verde: 800 222111www.italy-marche.infosito in lingua cinesee giapponese

GUARDA E SENTI LEMARCHEVideo Marche. A land of Magiccon le Winx in lingua inglese:www.youtube.com/sprint-marche?gl=IT&hl=it.

Video Infinito Marche disponi-bile (DVD da inviare disponi-bile anche in lingua inglese):www.turismo.marche.it/tabid/762/Default.aspxInno delle Marche di GiovanniAllevi:www.regione.marche.it/portals/0/inno.swf

MATERIALI ON LINEIn lingua italiana, inglese,francese e tedesca sono scarica-bili materiali in pdf: www.turis-mo.marche.it/tabid/479/Default.aspx

UFFICI DIINFORMAZIONETURISTICAGli Uffici di Informazione eAccoglienza Turistica (IAT), di-slocati sul territorio delle Marche,forniscono utili informazioni sullelocalità di competenza, con ilsupporto delle Proloco e deiSistemi Turistici Locali.

Provincia di Ancona:

CENTRO IAT ANCONAVia della Loggia, 50 60121 Anconatel. 071.358991 fax [email protected]

CENTRO IAT FABRIANO Piazza del Comune, 460044 Fabriano (AN)tel. 0732.625067fax [email protected]

CENTRO IAT SENIGALLIAVia Manni, 760019 Senigallia (AN)tel. 071.7922725fax [email protected]

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CENTRO IAT LORETOVia Solari, 3 60025 Loreto (AN)tel. 071.970276 fax [email protected]

Provincia di Pesaro e Urbino:

CENTRO IAT PESARO Viale Trieste, 16461121 Pesarotel. 0721.69341 fax [email protected]

CENTRO IAT URBINOVia Puccinotti, 35 61029 Urbino tel. 0722.2613 fax [email protected]

CENTRO IAT GABICCE MAREViale della Vittoria, 4161011 Gabicce Mare (PU)tel. 0541.954424fax [email protected]

CENTRO IAT FANOVia Cesare Battisti, 1061032 Fano (PU)tel. 0721.80353 fax [email protected]

Provincia di Macerata:

CENTRO IAT MACERATAPiazza della Libertà, 8/9 62100 Maceratatel. 0733.234807fax [email protected]

CENTRO IATCIVITANOVA MARCHECorso Umberto I, 19362012 Civitanova Marche (MC)tel. 0733.813967fax 0733.815027 [email protected]

CENTRO IAT SARNANOLargo Ricciardi, 162028 Sarnano (MC)tel. 0733.657144fax [email protected]

Provincia di Fermo:

CENTRO IAT FERMOPiazza del Popolo, 6 63023 Fermotel. 0734.228738fax [email protected]

Provincia di Ascoli Piceno:

CENTRO IAT ASCOLI PICENOPiazza Arringo, 7 63100 Ascoli Picenotel. 0736.253045fax [email protected]

CENTRO IAT S. BENEDETTODEL TRONTOVia Cristoforo Colombo, 5 63039 S. Benedetto del Tronto (AP)tel. 0735.781179fax [email protected]

SISTEMI TURISTICI LOCALINelle cinque province la valoriz-zazione e la promozione del ter-ritorio è anche affidata ai sistemituristici locali:

STL PESAROURBINO TURISMOViale Gramsci, 4 61121 Pesarotel. 0721.3592507 - 3592504fax [email protected]@provincia.ps.itwww.turismo.pesarourbino.it

MARCA ANCONETANAV.le Leopardi, 660019 Senigallia (AN)

Tel. 071.6629434fax [email protected] www.marcaanconetana.it

MARCA FERMANASede Legale: Via Oberdan, s.n.63017 Porto San Giorgio (FM)Sede Operativa: P.zza Dante, 2263023 Fermo , tel. 0734.511197fax: [email protected]

STL PICENOC.so Mazzini, 39 63100 Ascoli Picenotel. 0736.2771 fax [email protected]

SITI TURISTICI DELLECINQUE PROVINCE DELLEMARCHEPer informazioni dettagliate suitinerari ed eventi si consiglianoanche i siti turistici delleprovince:Provincia di Pesaro e Urbinowww.turismo.pesarourbino.itProvincia di Anconawww.libertadivacanza.itProvincia di Maceratawww.turismo.provinciamc.itProvincia di Fermowww.provincia.fermo.it/servizi-on-line/turismoProvincia di Ascoli Picenowww.provincia.ap.it

PRO LOCOLe associazioni pro loco sonoassociazioni senza scopo dilucro, costituite da volontari, cheincentivano il movimento turisticoe migliorano la qualità dell’ac-coglienza locale, valorizzano le

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risorse turistiche e i beni ambien-tali, promuovono ed organiz-zano, anche in collaborazionecon enti pubblici e privati, mani-festazioni di richiamo per i turisti.L’elenco delle proloco è scarica-bile dal sito regionale

www.uplimarche.info

MARCHE ACCOGLIENTI.LA RICETTIVITÀNella loro pluralità le Marche sipongono da una parte schive eritrose e dall’altra accoglienti evotate al turismo. Ai turisti e nonsolo - che decidono di trascor-rere periodi di vacanza nellaregione - si apre un’ampia ediversificata scelta ricettiva, chesi pone come obiettivo di soddi-sfare anche le richieste dei piùesigenti: nei centri balneari è piùsviluppata l’accoglienzaalberghiera e camperistica, men-tre nell’entroterra si trovano agri-turismi, country-house, dimorestoriche e alberghi diffusi; inmontagna si può soggiornare neirifugi e sull’intero territorio sonopresenti i b&b. Sia che si scel-gano le strutture ricettivealberghiere che quelle extra-alberghiere, ovunque viene cura-ta l’accoglienza, che significaattenzione ai piccoli dettagli, perrendere piacevole ed indimenti-cabile il soggiorno degli ospiti.Le Marche vantano 936 hotel eresidenze turistico-alberghiereall’avanguardia, che ospitanonelle loro strutture beauty farm esale per convegni. Sono ubicati,soprattutto sulla costa i 108campeggi e villaggi turistici conanimazione e serate a tema. IB&B costituiscono un impor-

tante segmento dell’offerta turi-stica integrata della Regione: sene contano 1038. Il proprietariodel B&B deve favorire l’ac-coglienza “familiare” con l’ospite,avvicinandolo così alla culturadel territorio marchigiano. I 709alloggi agrituristici e le 252 coun-try-house offrono paesaggi unici,una cucina tradizionale e tipica.All’offerta si aggiungono anchecorsi sportivi, culturali ed eno-gastronomici. Nei piccoli borghi esulle colline esistono alberghi dif-fusi che offrono servizialberghieri, come accoglienza,assistenza, ristorazione, spazi eservizi comuni per gli ospiti, di-slocati in case e camere che di-stano non oltre 200 metri dal“cuore” della struttura principale,nella quale sono situati la re-ception, gli ambienti comuni el’area ristoro.Ci sono anche 207 affitta-camere per coloro chevolessero prolungare la propriapermanenza per motivi di stu-dio. Per i giovanissimi o lefamiglie ci sono anche 34 ostel-li. Per gli amanti del plein- air sicontano circa 100 aree di sosta;per gli appassionati di escur-sionismo sono disponibili 15rifugi in zone montane o pede-montane; per chi volessetornare indietro nel passato c’èla possibilità di soggiornareanche in dimore storiche,castelli e ville patrizie; per chi,invece, è più incline alla medi-tazione e riflessione, i conventi,diffusi sul territorio, offrono laloro ospitalità.

www.turismo.marche.it dove èconsultabile la banca dati dellestrutture ricettive delle Marche

MARCHIOOSPITALITÀ ITALIANALa Regione Marche ha avviatocon le Province ed il SistemaCamerale una collaborazioneper promuovere la qualità dellestrutture ricettive, per l’asse-gnazione del Marchio diQualità regionale che consentedi aumentare il livello diattrazione dell’offerta turisticasul mercato nazionale edestero. Il progetto Marchio OspitalitàItaliana Regione Marche haottenuto un notevole successo,coinvolgendo ben 142 alberghicon l’assegnazione di 112marchi ed è stato esteso per lacompleta accessibilità efruizione delle strutture ricettiveai turisti diversamente abili. Il marchio veicola anche infor-mazioni su importanti temisociali come la tutela e lasostenibilità ambientale sullabase dei parametri per la certifi-cazione Ecolabel. Tra l’altro ilmarchio ha la finalità di promuo-vere azioni sostenibili, il turismoresponsabile, la valorizzazionedella ricchezza e della varietàdel territorio.

www.10q.it

VISITE GUIDATEPer i visitatori curiosi di scopri-re le bellezze delle Marche, unaregione dalle mille sfaccettature,sono disponibili, su tutto il terri-torio regionale, servizi di guidaturistica con guide regolarmenteabilitate ai sensi della LeggeRegionale n. 4/96 e con espe-rienza pluriennale, servizioguida all’interno di mostre emusei, servizio di accompagna-

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mento e assistenza per gruppi,hostessing in occasione di fiere,congressi ed eventi culturali,consulenza ed assistenza a touroperator e individuali, realizza-zione di itinerari standard etematici per gruppi, scuole esingoli viaggiatori.L’elenco aggiornato delle guideè disponibile nei siti delle singo-le Province.

ASSOCIAZIONI GUIDEDELLE MARCHE

Associazioneguide turistiche AnconaVia Martiri della Resistenza, 6860125 Anconatel. 071.2801161 - cell.346.0864725 - fax 071.2801161 [email protected]

Associazione guide turistichenaturalistiche PicenoguideAscoli Picenotel. 0736.341945 [email protected]

AGAP – Associazione guideautorizzate del PicenoVia E. Totti, 463100 Ascoli Piceno tel. 0736.261171fax [email protected]

Associazione provinciale pro-fessioni turisticheConfcommercioStrada delle Marche, 5861100 Pesarotel. 0721.698261fax [email protected]

Isairon - Guide Turistiche perla Provincia di Pesaro e UrbinoViale Venezia, 87 - 61121 Pesarocell. [email protected]

Federagit MarcheVia Giuseppe Mazzini, 5561029 Urbinotel. 0722.2584fax 0722.327777 [email protected] - [email protected]

Associazione guideUrbino Ducale61029 Urbinotel. [email protected]

Associazione M.A.G.I.A.Abbadia di Fiastra, 362010 Urbisaglia (Mc)tel. 0733.33081fax [email protected]

NUMERI UTILI

SALUTE E SICUREZZAProtezione Civile Marche:840 001111Pronto soccorso, servizio diemergenza sanitaria: 118Soccorso stradale ACI: 116Soccorso di pubblica sicurezza,Polizia di Stato: 113Pronto intervento Carabinieri: 112Pronto intervento Vigili delFuoco: 115Emergenza ambientale Corpoforestale dello Stato: 1515Guardia di Finanza: 117CCiSS Viaggiare informati: 1518

FARMACIE,GUARDIA MEDICAE OSPEDALILe farmacie osservano orari diapertura simili a quelli degli eser-cizi commerciali, dalle 9 alle 13 edalle 16 alle 20. Nelle località dimare l’apertura si prolunga allasera con chiusura festiva aturno. Informazioni sulle farmaciedi turno (di notte e nei giorni fe-stivi) sono reperibili all’esternodelle stesse.Il servizio di guardia medicagarantisce l’assistenza medica dibase a domicilio per situazioniche rivestono carattere di urgen-za e che si verificano durante leore notturne e nei giorni festivi eprefestivi. In estate viene attivatala Guardia Medica Turistica.

www.salute.marche.it

INFORMAZIONERegione Marche. Nel sito dellaRegione www.regione.marche.itsono presenti comunicati stampae un servizio di web tv.I quotidiani diffusi nel territoriosono tre: Corriere Adriatico(www.corriereadriatico.it), IlMessaggero (www.ilmessag-gero.it) e il Resto del Carlino(www.ilrestodelcarlino.it/).

INTERNET POINT E WI-FI(CAPOLUOGHI)

AnconaInternet point Vip pointVia Carducci 6/c Anconatel. 071 203009

Ascoli PicenoInternet point c/o libreria CattolicaPiazza Arringo - tel. 0736 259679

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UrbinoInternet pointSala Giochi Big BenCorso garibaldi, 31tel. 0722 2266Wi-Fi disponibile nel centrostorico. Password da richiederealla segreteria dell’Universitàdegli Studi di Urbino

PesaroInternet point Sala GiochiGalassia Via Napoli 89 Internet point TelephonyDiscount Via Leopardi, 7 (vicinoP.le Carducci) tel. 0721/65662Internet point Max 3DInternet & GamesVia Passeri 177tel. 0721.35122

Wi-Fi disponibile presso bibliote-ca comunale San GiovanniVia Passeri 102 tel 0721.387770

MacerataInternet point via 4 novembretel. 0733.080068Internet center Piazza Mazzini

Wi-Fi disponibile presso bar cen-trale Piazza della Libertà neipressi del Comune di Macerata

FermoInternet point c/o biblioteca viaSabbioni tel. 0734.284310 Wi-Fi P.zza del Popolo -richiedere password in Comune

CORSI DI LINGUA ITALIANAIn tutto il territorio delle Marchesono attivi corsi di lingua italiana.

www.turismo.marche.it

CONGRESSIIn tutto il territorio delle Marchesono attivi centri congressuali dialto profilo; spesso anche i

teatri storici ospitano convegni eseminari.

www.turismo.marche.it

PARCHI DIVERTIMENTOE RASSEGNE PERBAMBINI E RAGAZZI

Le Marche offrono una vastascelta di luoghi per il divertimen-to, con proposte differenziate erivolte a tutti: dai parchi acquati-ci a quelli per bambini, dagli zooai parchi tematici, storici o natu-ralistici ai musei.

Grotte di FrasassiConsorzio Frasassi Largo Leone XII 160040 Genga (AN)tel. 0732.90090 – [email protected] www.frasassi.com

Parco Zoo FalconaraVia Castello di Barcaglione, 10 -60015 Falconara Marittima (AN)tel. 071.911312 fax [email protected]

KinderlandLocalità Cotaline - Monte Catria61040 Frontone (PU)tel. 0721.786107montecatria@gmail.comwww.montecatria.comwww.asmontecatria.com

Museo del Balì Località San Martino61030 Saltara (PU)tel. 0721.892390fax [email protected]/

Centro vacanze Verde AzzurroLoc. S. Faustino62011 Cingoli (MC)tel. estivo 0733.615262invernale 0733.570035fax estivo 0733.615309invernale [email protected]

Malibù AcquaparkVia Scarfiotti, 4762017 Porto Recanati (MC)tel. [email protected]

Parco acquatico EldoradoPiani di Apiro (MC)tel. 0733.611432www.parcoeldorado.com

Parco dinosauriLe pietre del dragoLoc. Felceto 62024 Matelica (MC)[email protected]

Museo Pinacoteca dell’artedei bambini via A.C. Nobili, 163020 Smerillo (FM)tel. [email protected]/bamby/benve-nuto.html

TEATRO RAGAZZI Informazioni sulla rassegne tea-trali per bambini e ragazzi:www.cultura.marche.it

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MARCHE PER GIOVANI

OSTELLI PER LA GIOVENTÙTra le forme di pernottamento esi-stenti nelle Marche gli ostelli dellagioventù sono senz’altro tra lepreferite e non solo dai giovani.Sebbene vengano comunementechiamati ostelli della gioventù,sono in realtà aperti a tutti. Indiversi ostelli sono anche disponi-bili camere familiari a prezzi van-taggiosi rispetto ad altre strutturericettive.La regione Marche disponecomplessivamente di 34 ostelli:10 nella provincia di Ancona, 8nella provincia di Pesaro-Urbino, 6 nella provincia diAscoli Piceno e 8 nella provin-cia di Macerata

www.turismo.marche.it.

CENTRI DI AGGREGAZIONEGIOVANILEI Centri di AggregazioneGiovanile sono spazi, ivi com-presi oratori e ricreatori, dovevengono svolte attività di tipoeducativo, ricreativo, sportivo,artistico e culturale per favoriree promuovere la socializzazionedei bambini e degli adolescenti;le attività sono gestite in formapubblica, privata o autogestita

da organizzazioni giovanili aprevalente partecipazione attivadei giovani.Nelle Marche tali centri sonopresenti in tutte le province. Perinfo visitare i siti delle ammini-strazione provinciali delleMarche.

INFORMAGIOVANI MARCHEGli Informagiovani sono centricomunali o provinciali cheoffrono gratuitamente ai giovaniservizi di vario genere. I giova-ni possono trovare un supportoinformativo per il proprio per-corso formativo e professiona-le, per organizzare al meglio ilproprio tempo libero, le vacan-ze, in Italia e all’estero, oppureper impegnarsi in un’attività dicarattere sociale e di volonta-riato.Nel sito www.pogas.marche.it,al link “Giovani nelle Marche”sono segnalati gliInformagiovani attualmentepresenti nel territorio, suddivisiper provincia, con relative sedie recapiti.

CONCERTI - DISCOTECHEUna regione double face, leMarche, in quanto a concerti edivertimento. D’estate i maggiori

centri di attrazione per la musi-ca live sono sulla costa, conchalet particolarmente attivi dagiugno a settembre; d’inverno èl’entroterra ad offrire le miglioriopportunità di ascolto. Tutte le province sono centri digrande vivacità. Numerose sonole strutture che ospitano i mag-giori concerti della regione constar di calibro internazionaleche si esibiscono nei Palazzettidello Sport o nei Palacongressi.Svariati sono anche i localialternativi dove agli spettacolimusicali vengono abbinate ledegustazioni di vini e prodottitipici della regione.Il divertimento notturno è sinoni-mo di discoteca e non solo…I locali di nuova generazione sisono allontanati dal vecchioconcetto di discoteca arricchen-do la propria gamma di propo-ste con musica dal vivo, spetta-coli, concerti e cabaret.Aperitivo, cena e ballo sonodiventati gli ingredienti base diun divertimento a 360° in gradodi soddisfare tutti i desideri. Perinfo su programmazione concer-ti e locali notturni contattare gliinfo point comunali e provincialipresenti su tutto il territorio.

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CONOSCERE LE MARCHE

MARCHE le scoprirai all’infinito

GeografiaIl climaLa montagna e le vie di passaggioI dolci colliLa costaLe magie dell’acqua. I fiumi e le valli, le Grottedi Frasassi e le goleLaghi

La storia di una regione antica

La cultura, il cuore del brand Marche

Archeologia

Marche Medioevo

Rocche, castelli e ville

Le Marche delle Signorie.Dal Gotico Internazionale al Rinascimento

Personaggi illustri e case museo

Mani sapienti

Marche del gusto. L’enogastronomia

Le tradizioniFeste religioseFeste pagane e CarnevaleRievocazioni storiche

VISITARE LE MARCHE

Viaggio nelle Marche: turismo a cinque sensi

Le eccellenze diffuseUrbino, città Unesco Recanati e LeopardiLoreto e la Santa CasaBasilica di San Nicola di TolentinoParco Nazionale dei Monti Sibillini e il Mito della SibillaI cuori delle Marche. Le città d’arte Grotte di FrasassiS. Maria di Chiaravalle di Fiastra,Fonte Avellana e le grandi abbazie delle Marche

Vivere il territorio.Alla scoperta delle province delle MarcheMarche Museo Diffuso. Grand Tour. Itinerari d’arte Conosci le Marche e i suoi musei con Carta Musei Marche

Vivere il mare.Paesi alti tra natura e cultura

Vivere la natura. Parchi e aree protette, tra natura e culturaLe aree protette

Marchi di qualità

Vacanza attiva nelle MarcheVacanza attiva al mareVacanza in collinaVacanza attiva in biciclettaVacanza attiva in montagnaSciare nelle MarcheEquitazioneMotocross e Motociclismo

Benessere: le terme

LE MARCHE. Carta d’identità

Come arrivare e muoversi nelle Marche

Muoversi nelle MarcheMuoversi in automobileMuoversi in autobusNoleggio automobili e servizio taxi Muoversi in trenoMuoversi sul mare

Informazioni turistiche Uffici di informazione turisticaSistemi turistici localiSiti turistici delle cinque provincePro Loco

Marche accoglienti. La ricettivitàMarchio Ospitalità Italiana

Visite guidate

Numeri utili

Parchi divertimento e rassegneper bambini e ragazzi

Marche per giovani

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