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Cristina Borgio 5 dicembre 2016
Confronto tra strumenti di valutazione
della malnutrizione
in ambito ospedaliero

Malnutrizione ospedaliera
20 - 50% dei pazienti ospedalizzati
all’ingresso in ospedale è malnutrito
Il 64 % dei pazienti peggiora
il proprio stato di nutrizione
durante la degenza

Due aspetti devono essere considerati: 1. la necessità di operare uno screening della popolazione
ricoverata che permetta di identificare i pazienti a rischio di malnutrizione e di individuare precocemente i pazienti già malnutriti.
2. in questi ultimi stabilire il grado di malnutrizione e valutarne l’evoluzione in risposta alle misure preventive e terapeutiche adottate.
LA VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE

SCREENING: metodo rapido e semplice, che dovrebbe
essere condotto su tutti i pazienti all’accettazione in
ospedale o in altra istituzione
OBIETTIVI SCREENING
Identificare gli individui a rischio di malnutrizione o già malnutriti
Prevenire e/o trattare precocemente la malnutrizione
Modificare i piani di trattamento se necessario
ESPEN Guidelines for Nutrition Screening 2002
Riproducibile
economico


REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO ALLA SANITA’
RETE DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA PROCEDURA DI SCREENING DELLA MALNUTRIZIONE
Scopo Il documento descrive le modalità di attuazione dello screening nutrizionale nei pazienti adulti ospedalizzati, per l’identificazione dei soggetti malnutriti o a rischio di malnutrizione. La finalità dello screening è la prevenzione e il trattamento della malnutrizione durante la degenza ospedaliera.
Sanità

ATTIVITA’ STRUTTURA PERSONALE METODI Esecuzione screening Reparti Degenza Personale Sanitario di Reparto adeguatamente informato Valutazione Score
Campo di applicazione I pazienti che vengono ricoverati presso tutte le divisioni ospedaliere con una previsione di ricovero > 5 gg. La procedura va eseguita entro le 48 h dall’ingresso in ospedale,da parte del personale sanitario del reparto di degenza.
Va ripetuta ogni 7 gg , anche nei pazienti senza rischio di malnutrizione all’ingresso in ospedale.
Sanità

È una procedura rapida e semplice usata dal personale infermieristico, medico o di altro tipo al primo contatto con il soggetto.
TEST DI SCREENING - Da chi?
Da chi?

da “ Linee Guida SINPE 2002 per la nutrizione artificiale” “ Linee Guida SINPE 2002 per la nutrizione artificiale”
TEST DI SCREENING - Quando?
Entro 48 ore dal ricovero,
ogni paziente deve essere sottoposto ad uno
Screening dello Stato Nutrizionale
RIPETUTO NEL TEMPO
• Potrebbe essere necessario ripetere regolarmente lo screening in quanto le condizioni cliniche di un soggetto e i suoi problemi nutrizionali potrebbero cambiare. • È particolarmente importante rivalutare i soggetti identificati come a rischio quando si spostano da una struttura sanitaria a un’altra.

ESPEN Guidelines (Galvan O,2004-Sanchez Lopez AM, 2005)
TEST DI SCREENING - Quali ?

Mini Nutritional Assessment MNA

Nutritional Risk Screening NRS 2002

Nutritional Risk Screening NRS 2002

Malnutrion Universal Screening Tool MUST

Vi sono cinque fasi da seguire: Fasi 1 e 2 – Raccogliere misure nutrizionali (altezza, peso, IMC, recente calo di peso non programmato). Se non è possibile ottenere l’altezza e il peso, usare misure alternative Fase 3 – Considerare l’effetto di malattie acute. Fase 4 – Determinare il punteggio di rischio globale o la categoria di malnutrizione. Fase 5 – Basandosi sulle linee guida gestionali e/o le politiche locali, redigere un programma terapeutico appropriato.
Come eseguire lo screening con il ‘MUST’

Altezza, peso, calcolo del BMI
Fase 1: Indice di massa corporea (BMI)
MISURAZIONI ANTROPOMETRICHE

VALORE DI BMI CLASSIFICAZIONE per ADULTI
< 18,5 Sottopeso
18,5 - 24,9 Normopeso
25 - 29,9 Sovrappeso
30 - 34,9 Obesità I grado
35 - 39,9 Obesità II grado
BMI > 40 Obesità III grado
BMI (BODY MASS INDEX) = INDICE DI MASSA CORPOREA

Nei pazienti obbligatoriamente allettati, la rilevazione del peso corporeo e dell'altezza
può essere di difficile valutazione
Il peso corporeo e l’altezza possono essere stimate attraverso alcune determinazioni antropometriche quando non sia possibile una valutazione diretta

Per il peso si richiedono alcune misurazioni
antropometriche in posizione sdraiata:
circonferenza al polpaccio (CP)
altezza al ginocchio (AG)
circonferenza a metà braccio (CMB)
spessore della plica cutanea sottoscapolare (SPSc)

altezza

altezza

BMI

• Un calo di peso non programmato su un periodo di 3-6 mesi è un fattore di rischio di malnutrizione • Per stabilire il calo di peso del soggetto, chiedere se vi è stato un calo di peso negli ultimi 3-6 mesi e, in caso affermativo, di quanto (o cercare nella cartella clinica del soggetto).
Fase 2: Calo di peso

% dimagramento (Pabituale-Pattuale) x 100
P abituale
Malnutrizione
% dimagramento > 10 % in 6 mesi
% dimagramento > 5 % in 1mese
Peso corporeo < 20% Peso ideale

• Se il soggetto è attualmente colpito da una condizione fisiopatologica o psicologica e non vi è stato alcun apporto nutrizionale o se è probabile che non vi sia stato alcun apporto per più di 5 giorni, è probabile che il soggetto stesso sia a rischio nutrizionale. Tali pazienti includono persone criticamente malate, che hanno difficoltà di deglutizione (ad es. dopo un ictus) o che hanno subito un intervento gastrointestinale.
Fase 3: Una malattia acuta può influenzare il rischio di malnutrizione

Stabilire il rischio globale di malnutrizione dopo aver preso in considerazione tutti i fattori rilevanti. Addizionare i punteggi dei passaggi 1, 2 e 3 per calcolare il rischio globale di malnutrizione.
0 = rischio basso 1 = rischio medio 2 o più = rischio alto
Fase 4: Rischio globale di malnutrizione

Impostazione di un programma terapeutico appropriato • Registrare il punteggio di rischio globale del soggetto, concordare e documentare un programma terapeutico ed eventuali consigli forniti. • I soggetti nelle categorie di rischio alto o medio solitamente necessitano di un qualche tipo di intervento
Fase 5: Linee guida gestionali


