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COPIA TRATTA DA GURITEL — GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE N. 207 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 10 luglio 2008. Condizioni, criteri e modalita' per la concessione di agevolazioni a favore di progetti di innovazione industriale ßNuove tecnologie per il Made in Italyɓ. Supplemento ordinario alla ‘‘Gazzetta Ufficiale,, n. 205 del 2 settembre 2008 - Serie generale Spediz. abb. post. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma PARTE PRIMA Roma - Marted|', 2 settembre 2008 SI PUBBLICA TUTTI I GIORNI NON FESTIVI DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA 70 - 00186 ROMA AMMINISTRAZIONE PRESSO L’ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - LIBRERIA DELLO STATO - PIAZZA G. VERDI 10 - 00198 ROMA - CENTRALINO 06 85081

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N. 207

MINISTERODELLO SVILUPPO ECONOMICO

DECRETO 10 luglio 2008.

Condizioni, criteri e modalita' per laconcessione di agevolazioni a favore di progettidi innovazione industriale ßNuove tecnologieper il Made in Italy�.

Supplemento ordinario alla ‘‘Gazzetta Ufficiale,, n. 205 del 2 settembre 2008 - Serie generale

Spediz. abb. post. 45% - art. 2, comma 20/bLegge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma

PARTE PRIMA Roma - Marted|' , 2 settembre 2008 S I PUBBL I CA TU T T II GIORNI NON FESTIVI

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA 70 - 00186 ROMAAMMINISTRAZIONE PRESSO L’ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - LIBRERIA DELLO STATO - PIAZZA G. VERDI 10 - 00198 ROMA - CENTRALINO 06 85081

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S O M M A R I O����

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

DECRETO 10 luglio 2008. � Condizioni, criteri e modalita' per la concessione diagevolazioni a favore di progetti di innovazione industriale ßNuove tecnologieper il Made in Italy� . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 5

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DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERODELLO SVILUPPO ECONOMICO

DECRETO 10 luglio 2008.

Condizioni, criteri e modalita' per la concessione di agevola-zioni a favore di progetti di innovazione industriale ßNuovetecnologie per il Made in Italy�.

IL MINISTRODELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto l’art. 1, comma 841 della legge 27 dicembre2006, n. 296, che ha istituito il Fondo per la competiti-vita' e lo sviluppo;

Visto l’art. 1, comma 842 della legge 27 dicembre2006, n. 296, che prevede la realizzazione di progetti diinnovazione industriale nell’ambito di specifiche areetecnologiche;

Visto l’art. 1, comma 845 della citata legge n. 296/2006, che prevede che il Ministro dello sviluppo econo-mico con proprio decreto istituisca appositi regimi diaiuto in conformita' alla normativa comunitaria;

Vista la Disciplina comunitaria in materia di aiuti distato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione(2006/C 323/01);

Visto il decreto interministeriale dell’8 febbraio 2008con il quale le risorse del Fondo per la competitivita' elo sviluppo destinate ai progetti di innovazione indu-striale sono state ripartite tra le aree tecnologiche indi-cate all’art. 1, comma 842 della citata legge n. 296/2006;

Visto il decreto interministeriale del 6 marzo 2008con il quale e' stato adottato il Progetto di innovazioneindustriale ßNuove tecnologie per il Made in Italy� ede' stato, tra l’altro, stabilito che le risorse del Fondo perla competitivita' e lo sviluppo sono destinate, oltre chealle incentivazioni finanziarie in attuazione dell’Azionestrategica di innovazione ivi prevista, anche all’attua-zione delle Azioni connesse;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Mini-stri del 30 gennaio 2008 con il quale sono stati definitii criteri e le modalita' per lo svolgimento delle attivita'istituzionali dell’Agenzia per la diffusione delle tecnolo-gie per l’innovazione di cui all’art. 1, comma 368, lette-ra d) della legge 23 dicembre 2005, n. 266;

Vista la decisione della Commissione europeaC(2007) 6461 del 12 dicembre 2007 - Aiuto di Stato

n. 302/2007, con la quale e' stato autorizzato il regimedi aiuto per la concessione di agevolazioni in favore diprogrammi di ricerca, sviluppo e innovazione;

Visto il decreto del Ministro dello sviluppo econo-mico 27 marzo 2008, n. 87, pubblicato nella GazzettaUfficiale n. 117 del 20 maggio 2008, con il quale e' statoistituito, ai sensi dell’art. 1, comma 845 della citatalegge n. 296/2006, il regime di aiuto per la concessionedi agevolazioni in favore di programmi di ricerca, svi-luppo e innovazione;

Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123,recante disposizioni per la razionalizzazione degli inter-venti di sostegno pubblico alle imprese;

Decreta:

Art. 1.

Finalita' e ambito di intervento

1. Il presente decreto e' emanato in attuazionedell’Azione strategica di innovazione industriale, cos|'come definita nel decreto di adozione del Progetto diinnovazione industriale relativo all’area tecnologicaßNuove Tecnologie per il Made in Italy� citato in pre-messa, e stabilisce le condizioni, i criteri e le modalita'per la concessione di agevolazioni a favore di pro-grammi finalizzati allo sviluppo di prodotti, processie/o servizi caratterizzati da un elevato livello di innova-zione tecnologica ed organizzativa e da un impatto disistema e/o filiera. Ai fini del presente decreto, l’ambitod’intervento Made in Italy e' articolato sui seguentidue livelli:

a) livello dei sistemi di filiera:

1) sistema moda, che identifica lo stile distintivoitaliano per estetica, qualita' sostanziale, cura della per-sona, in termini di abbigliamento, tessile, accessori;

2) sistema casa, che si riferisce all’ßambientecasa�, all’arredamento e alle nuove tecnologie chemigliorano la qualita' dell’abitare;

3) sistema alimentare, che si riferisce alla tra-sformazione finale degli alimenti nelle modalita' e conlo stile della qualita' italiana, legata al benessere e/o allasalute della persona;

4) sistema della meccanica, con riferimento asoluzioni meccaniche complesse ed integrate;

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b) livello delle soluzioni tecnologiche che sosten-gono l’innovazione di prodotto e di processo dei sistemidi filiera di cui alla lettera a):

1) tecnologie dei nuovi materiali;

2) tecnologie abilitanti nell’ambito dell’informa-tica, dell’organizzazione, della logistica e della distribu-zione.

2. I programmi di cui al comma 1 devono:

a) sviluppare una o piu' nuove tecnologie e/o inte-grare tecnologie esistenti in sistemi innovativi com-plessi e/o sviluppare modelli applicativi sensibilmentenuovi, in grado di modificare sostanzialmente i pro-dotti/processi e il loro contenuto di conoscenza e valoreaggiunto, ovvero sviluppare l’applicazione in un conte-sto nuovo di una tecnologia esistente o di una sua evo-luzione, in grado di determinare un significativo cam-biamento dei prodotti/processi;

b) modificare sensibilmente lo stato dell’artetecnologico, in modo da incidere sulla competitivita'a livello internazionale;

c) realizzare e qualificare un prototipo del pro-dotto e/o servizio innovativo che abbia validita' indu-striale;

d) essere proposti da un partenariato qualificato,che preveda la partecipazione significativa di PMI edin particolare di piccole imprese;

e) prevedere modalita' realizzative, finanziarie egestionali, nonche¤ un programma di utilizzo dei risul-tati, che garantiscano il pieno conseguimento degliobiettivi prefissati.

3. I programmi devono avere ad oggetto lo sviluppodi prodotti, processi e/o servizi innovativi Made in Italyin una sola tra le sottoaree individuate all’interno diciascuna delle aree obiettivo, di seguito indicate, edevono comprendere uno o piu' dei temi progettualirelativi alla sottoarea prescelta:

A) Area obiettivo ßRinnovo e capitalizzazione delle com-petenze distintive�.

A1) Sottoarea ßProdotti innovativi realizzati attra-verso metodologie, processi e strumenti di progetta-zione basati sui nuovi bisogni dei consumatori finalinel mercato mondiale�: obiettivo dei programmi diquesta sottoarea e' lo sviluppo di piattaforme di proget-tazione che supportino la realizzazione di prodottiinnovativi a partire dai profili di domanda, reinterpre-tandola alla luce dei livelli di qualita' propri del Madein Italy; i programmi in oggetto devono comprendereuno o piu' dei seguenti temi progettuali:

1) sviluppo di strumenti innovativi di marketingintelligence specializzati per le filiere del Made in Italy,finalizzati alla misura ed alla qualificazione dei nuovipotenziali di mercato a livello internazionale, con altacapacita' di definizione dei profili di domanda del con-sumatore, rispetto a mercati di nicchia ed in contestisocio-culturali altamente differenziati;

2) applicazione di piattaforme di progettazioneinnovative allo sviluppo di prodotti Made in Italy,basati sulla domanda dei mercati emergenti nei seg-menti di qualita' , ideati e progettati in Italia coniugandonuova domanda mondiale, creativita' e qualita' italiane;

3) sviluppo di soluzioni tecnologiche a supportodella cooperazione progettuale intrafiliera, interfilierafocalizzate sul processo creativo, in grado di massimiz-zare la qualita' dei prodotti Made in Italy;

4) sviluppo di soluzioni tecnologiche specializzateper le filiere del Made in Italy, finalizzate alla tradu-zione delle componenti di analisi in specifiche di pro-gettazione;

5) sviluppo di strumenti per la quick response spe-cializzati per le filiere del Made in Italy, applicati alprocesso di progettazione per ottimizzare il time tomarket dell’innovazione non incrementale.

A2) Sottoarea ßmateriali innovativi ed intelligenti�:obiettivo dei programmi di questa sottoarea e' losviluppo di prodotti Made in Italy innovati attraversol’utilizzo di materiali, fibre, formulazioni e processi diproduzione che ne migliorino le prestazioni e la qualita'intrinseca; i programmi in oggetto devono compren-dere uno o piu' dei seguenti temi progettuali:

1) applicazione di materiali, nanomateriali, rivesti-menti, nanorivestimenti, innovativi, intelligenti, multi-funzionali, autoriparanti, a memoria di forma;

2) applicazione di formulati e materiali intelligenti,attivi, da recupero, scarto e rifiuti;

3) applicazione di fibre (naturali e/o artificiali)plurifunzionali, termoregolatrici, regolatrici anche consostanze a graduale rilascio;

4) applicazione di materiali tessili e tessuti con for-mulazioni antimicrobiche, autopulenti, antifiamma,con basi biologiche, biotecnologiche, ecocompatibili,per applicazioni medicali, per il benessere e la salute,per abbigliamento ßintelligente�, per la personalizza-zione del materiale al consumatore;

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5) sviluppo di prodotti cosmetici innovativi di ori-gine vegetale dotati di attivita' cosmetica funzionale;

6) integrazione di materiali, microsistemi, nano-materiali o speciali film di polimeri naturali, biocompa-tibili o biodegradabili, per la veicolazione e lo slowrelease di prodotti naturali ad attivita' biologica.

A3) Sottoarea ßSoluzioni robomeccatroniche�:obiettivo dei programmi di questa sottoarea e' lo svi-luppo di prodotti Made in Italy innovati attraversol’utilizzo di prodotti o di sottocomponenti a forte inte-grazione meccanica, elettronica, fluidica e sensoristica,al fine di generare funzionalita' speciali e/o intelligentifortemente innovative per applicazioni industriali, perbeni di consumo durevoli, per meccanizzazione agri-cola, per applicazioni di domotica e per l’ausilio allediverse abilita' ; i programmi in oggetto devono com-prendere uno o piu' dei seguenti temi progettuali:

1) integrazione di sistemi robomeccatronici confunzioni di autodiagnosi ed autoriparazione nei pro-dotti Made in Italy e/o nelle loro tecnologie di produ-zione;

2) sviluppo di sistemi multifunzionali basati suarchitetture di base condivise ed espandibili e sull’inte-grazione di moduli funzionali specifici, per la realizza-zione di elettrodomestici intelligenti, comunicanti,interfacciabili con i sistemi di controllo domestico dalocale e da remoto;

3) sviluppo di sistemi, sensori ed attuatori predit-tivi ed inferenziali per l’ottimizzazione dei consumi dimedio e lungo periodo;

4) sviluppo di sistemi di assistenza e di diagnosticaautomatica dei parametri vitali e di benessere perso-nale, a bassa o nulla invasivita' e/o da remoto;

5) sviluppo di sistemi di riconoscimento e traccia-mento degli oggetti e di ausilio al movimento e al-l’orientamento dell’anziano e del diversamente abile;

6) sviluppo di sistemi di screening, allarme, chia-mata, comunicazione, gestione dell’emergenza;

7) applicazione di sistemi innovativi per la produ-zione e l’utilizzo di energia pulita nella generazione dipotenza in macchine per l’agricoltura ed il giardinaggio.

A4) Sottoarea ßTecnologie e soluzioni impiantisticheper gli ambienti civili ed industriali�: obiettivo dei pro-grammi di questa sottoarea e' lo sviluppo di prodottiMade in Italy innovati attraverso l’utilizzazione disistemi o componenti per una migliore funzionalita'impiantistica, per una migliore qualita' dell’acqua, perla sicurezza e la qualita' dei luoghi di lavoro, per la ridu-zione dei sottoprodotti e per la gestione ed il risparmio

energetico degli ambienti industriali, lavorativi, socialie civili; i programmi in oggetto devono comprendereuno o piu' dei seguenti temi progettuali:

1) sviluppo di sistemi di controllo, applicazione dimateriali e processi per il miglioramento della qualita'dell’acqua potabile;

2) sviluppo di sistemi di controllo totale dei flussienergetici, elettrici ed idrici negli ambienti industriali,sociali ed abitativi;

3) applicazione di tecnologie per la riduzione siste-matica dell’utilizzazione di materiali, acqua, energia esottoprodotti nei processi di produzione dei prodottiagroalimentari;

4) sviluppo di sistemi di generazione innovativa dienergia pulita ed autonoma, modulare, indoor per ilpotenziamento dei sistemi di servizio.

A5) Sottoarea ßTecnologie, sistemi di produzione eprodotti destinati al miglioramento della qualita' dellavita (ambito chimico, biologico, nutrizionale)�: obiet-tivo dei programmi di questa sottoarea e' lo sviluppo disoluzioni tecnologiche innovative in grado di miglio-rare gli effetti di prodotti industriali alimentari Madein Italy sulla salute umana; i programmi in oggettodevono comprendere uno o piu' dei seguenti temi pro-gettuali:

1) applicazione di tecnologie nutrigenomiche perlo sviluppo di componenti bioattive delle diversematrici alimentari;

2) applicazione di componenti bioattive capaci diinfluenzare i meccanismi di regolazione cellulare alivello dei sistemi cognitivo e neurologico;

3) miglioramento dei fattori biologici delle matricialimentari coinvolte nei meccanismi di resistenza aipatogeni;

4) sviluppo di soluzioni innovative per l’aumentodella biodisponibilita' di specifici componenti nutrizio-nali;

5) sviluppo di componenti innovative dei prodottialimentari funzionali al miglioramento della saluteumana;

6) sviluppo di soluzioni innovative per la produ-zione di enzimi migliorati, derivanti da coprodotti, sot-toprodotti e residui alimentari.

A6) Sottoarea ßTecnologie, materiali, processi esistemi in grado di migliorare la performance ambien-tale, la conservazione e la durata di vita del prodotto�:obiettivo dei programmi di questa sottoarea e' lo svi-luppo di tecnologie, prodotti, materiali e processi ingrado di assicurare il miglioramento delle caratteristi-

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che dei prodotti alimentari industriali in termini didurata, affidabilita' e convenienza, con specifico riferi-mento ai processi di conservazione e distribuzione delprodotto; i programmi in oggetto devono comprendereuno o piu' dei seguenti temi progettuali:

1) sviluppo di sistemi di regolazione delle compo-nenti critiche per il ciclo ed il tempo di conservazionedei prodotti alimentari;

2) sviluppo e/o applicazione di tecnologie e mate-riali innovativi, a biodegradabilita' controllata, per laconservazione dei prodotti alimentari;

3) sviluppo di sistemi innovativi per il migliora-mento delle caratteristiche di conservazione del pro-dotto alimentare, in termini di durata, mantenimentodella freschezza, delle qualita' organolettiche e di gusto.

B) Area obiettivo ßCooperazione produttiva�.

B1) Sottoarea ßProgetti finalizzati allo sviluppo diprodotti e processi innovativi ecocompatibili, focaliz-zati sull’utilizzo di materie prime rinnovabili, e, con-giuntamente, ad alto valore aggiunto in termini di pre-stazioni per l’utente finale�: obiettivo dei programmidi questa sottoarea e' lo sviluppo di prodotti Made inItaly ecocompatibili e, congiuntamente, ad alto valoreaggiunto in termini di qualita' estetica, funzionale e pre-stazionale; i programmi in oggetto devono compren-dere uno o piu' dei seguenti temi progettuali:

1) innovazione di prodotto, del processo produt-tivo, e/o dell’organizzazione finalizzata alla ecososteni-bilita' nell’intero ciclo di vita del prodotto;

2) applicazione di piattaforme tecnologiche inno-vative per le filiere del Made in Italy finalizzate allacooperazione produttiva, specializzate per la gestionedegli aspetti di ecosostenibilita' .

B2) Sottoarea ßSviluppo di sistemi di filiera per laprogettazione integrata su tutto il ciclo produttivo e larappresentazione del prodotto�: obiettivo dei pro-grammi di questa sottoarea e' lo sviluppo di soluzioniintegrate di progettazione e ßprototipazione virtuale�rapida, applicate ai cicli produttivi Made in Italy, dallaformazione dei campionari alla rappresentazione vir-tuale del prodotto presso il punto vendita; i programmiin oggetto devono comprendere uno o piu' dei seguentitemi progettuali:

1) sviluppo di soluzioni integrate per la prototipa-zione virtuale, in grado di adeguare i tempi di progetta-zione del prodotto ai mercati ad alta rotazione del cam-pionario, di ridurre i costi di progettazione e di orien-tare la produzione alla ßmass customization�;

2) definizione di linguaggi di progettazione per ilMade in Italy condivisi tra gli attori della filiera anchein ambito multiculturale;

3) sviluppo di tecnologie di cooperazione produt-tiva per il Made in Italy che consentano l’integrazioneoperativa di soggetti diversi in termini di coprogetta-zione, coproduzione, scambio di semilavorati e compo-nenti, sia in ambito di filiera che interfiliera.

B3) Sottoarea ßProgetti per l’organizzazione dellefiliere�: obiettivo dei programmi di questa sottoarea e'l’innovazione organizzativa delle filiere del Made inItaly, anche a livello internazionale; i programmi inoggetto devono comprendere uno o piu' dei seguentitemi progettuali:

1) applicazione di soluzioni tecnologiche innova-tive a supporto delle relazioni tra soggetti che coope-rano e competono allo stesso tempo;

2) applicazione di soluzioni tecnologiche innova-tive per la interoperabilita' , la cooperazione, la sicu-rezza, e per l’estrazione e l’elaborazione di informazioniad alto valore aggiunto, con tecniche di ßdata mining�.

C) Area obiettivo ßPresidio strategico dei mercati�.

C1) Sottoarea ßSviluppo di format distributivi inno-vativi per la commercializzazione sul mercato consu-mer internazionale�: obiettivo dei programmi di questasottoarea e' lo sviluppo di format distributivi innovativisul mercato ßconsumer� che comunichino in modochiaro l’identita' del prodotto Made in Italy, promuo-vendo lo stile di vita italiano e garantendo qualita' e ser-vizio post-vendita al consumatore finale; i programmiin oggetto devono comprendere uno o piu' dei seguentitemi progettuali:

1) innovazione del processo di gestione delle retidistributive specializzate per il Made in Italy ancheattraverso l’integrazione di piattaforme logistiche inno-vative, di sistemi di pagamento, di strumenti innovatividi marketing intelligence per la gestione delle informa-zioni sui clienti;

2) prototipazione di punti vendita innovativi spe-cializzati, comprensivi del marchio, dei sistemi tecnolo-gici di supporto, degli strumenti e delle tecnologie digestione del cliente e di post vendita.

C2) Sottoarea ßProgettazione di strumenti tecnolo-gici innovativi per la commercializzazione sul mercatobusiness internazionale�: obiettivo dei programmi diquesta sottoarea e' lo sviluppo di strumenti innovatividi commercializzazione e di supporto alla commercia-lizzazione nel segmento ßbusiness to business� che

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comunichino in modo chiaro la qualita' distintiva delprodotto Made in Italy; i programmi in oggetto devonocomprendere uno o piu' dei seguenti temi progettuali:

1) innovazione del processo di gestione delle retidistributive ßbusiness to business� specializzate per ilMade in Italy, anche attraverso l’integrazione di piatta-forme logistiche innovative, di strumenti di valutazionee gestione dei canali commerciali e delle reti di vendita,di strumenti innovativi di marketing intelligence per lagestione delle informazioni sui clienti, di piattaformedi gestione delle transazioni e degli ordini;

2) sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative digestione delle reti distributive che facilitino l’accessoalle piccole imprese delle filiere del Made in Italy sulmercato business internazionale.

C3) Sottoarea ßSoluzioni di e-commerce e di marketintelligence�: obiettivo dei programmi di questa sottoa-rea e' lo sviluppo di canali innovativi di vendita on line,flessibili e personalizzabili rispetto ai profili di perfor-mance richiesti dalle filiere del Made in Italy; i pro-grammi in oggetto devono comprendere uno o piu' deiseguenti temi progettuali:

1) sviluppo e/o applicazione di tecnologie di com-parazione del ciclo di vita e delle caratteristiche di pro-dotto;

2) sviluppo e/o applicazione di tecnologie e stru-menti per la realizzazione di contenuti e format dicomunicazione multi-lingua e multi-cultura, persona-lizzati e flessibili;

3) sviluppo e/o applicazione di strumenti e solu-zioni integrate di business e marketing intelligence;

4) sviluppo e/o applicazione di soluzioni tecnologi-che cooperative per la gestione a livello globale delletransazioni, degli ordini e della gestione del rapportocon il cliente.

C4) Sottoarea ßSoluzioni di logistica di filiera�:obiettivo dei programmi di questa sottoarea e' l’innova-zione nella logistica di un intero processo industrialeappartenente alle filiere del Made in Italy, ottenutaattraverso l’armonizzazione e l’integrazione dei pro-cessi e dei flussi informativi delle singole unita' produt-tive coinvolte, dall’acquisizione delle materie prime allaconsegna al cliente; i programmi in oggetto devonocomprendere uno o piu' dei seguenti temi progettuali:

1) sviluppo e/o applicazione di soluzioni innova-tive di packaging, integrate con le soluzioni di logistica,a basso impatto di costo e ambientale;

2) sviluppo di simulatori per l’analisi ed il disegnoottimale ed interattivo della logistica di approvvigiona-mento e dei relativi costi;

3) sviluppo di una piattaforma ICT, per la raccoltacentralizzata delle informazioni relative alla logisticadelle imprese appartenenti ad una o piu' filiere del Madein Italy, la gestione sicura ed integrata delle informa-zioni, anche in termini di condivisione cooperativa ecompetitiva e l’accesso distribuito e sicuro da partedelle aziende;

4) sviluppo di soluzioni innovative per la logisticadi filiera, anche attraverso l’applicazione di sistemiintelligenti di identificazione e tracciabilita' dei pro-dotti.

Art. 2.

Definizioni

1. Ai fini del presente decreto si intende per:

a) ßdisciplina comunitaria�: la disciplina comuni-taria in materia di aiuti di Stato a favore di ricerca, svi-luppo e innovazione (2006/C 323/01) pubblicata nellaGazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 30 dicembre2006;

b) ßricerca industriale�: ricerca pianificata o inda-gini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, dautilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processio servizi o permettere un notevole miglioramento deiprodotti, processi o servizi esistenti. Comprende lacreazione di componenti di sistemi complessi necessa-ria per la ricerca industriale, in particolare per la vali-dazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei pro-totipi di cui alla lettera c);

c) ßsviluppo sperimentale�: acquisizione, combi-nazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze ecapacita' esistenti di natura scientifica, tecnologica,commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, pro-getti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi,modificati o migliorati; puo' trattarsi anche di altre atti-vita' destinate alla definizione concettuale, alla pianifi-cazione e alla documentazione concernenti nuovi pro-dotti, processi e servizi; tali attivita' possono compren-dere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altradocumentazione, purche¤ non siano destinati a uso com-merciale; rientra nello sviluppo sperimentale la realiz-zazione di prototipi utilizzabili per scopi commercialie di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologicie/o commerciali, quando il prototipo e' necessariamenteil prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbri-cazione e' troppo elevato per poterlo usare soltanto afini di dimostrazione e di convalida. L’eventuale, ulte-riore sfruttamento di progetti di dimostrazione o diprogetti pilota a scopo commerciale comporta la dedu-zione dei redditi cos|' generati dai costi ammissibili.Sono inoltre ammissibili aiuti alla produzione e al col-laudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che

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non siano impiegati o trasformati in vista di applica-zioni industriali o per finalita' commerciali. Lo svilupposperimentale non comprende tuttavia le modifiche diroutine o le modifiche periodiche apportate a prodotti,linee di produzione, processi di fabbricazione, serviziesistenti e altre operazioni in corso, anche quando talimodifiche rappresentino miglioramenti;

d) ßPMI�: le imprese classificate di piccola omedia dimensione secondo i criteri stabiliti nell’allegaton. 1 al Regolamento (CE) 70/2001 del 12 gennaio2001, come modificato dal Regolamento (CE) 364/2004 del 25 febbraio 2004, e nel decreto del Ministrodello sviluppo economico del 18 aprile 2005;

e) ßgrandi imprese�: le imprese che non rientranonella definizione di PMI;

f) ßorganismo di ricerca�: soggetto senza scopo dilucro, quale un’universita' o un istituto di ricerca, indi-pendentemente dal suo status giuridico (costituitosecondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finan-ziamento, la cui finalita' principale consiste nello svol-gere attivita' di ricerca di base, di ricerca industriale odi sviluppo sperimentale e nel diffonderne i risultati,mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferi-mento di tecnologie; tutti gli utili sono interamentereinvestiti nelle attivita' di ricerca, nella diffusione deiloro risultati o nell’insegnamento; le imprese in gradodi esercitare un’influenza su simile ente, ad esempio inqualita' di azionisti o membri, non godono di alcunaccesso preferenziale alle capacita' di ricerca dell’entemedesimo ne¤ ai risultati prodotti;

g) ßMinistero�: il Ministero dello sviluppo econo-mico;

h) ßAgenzia�: l’Agenzia per la diffusione delle tec-nologie per l’innovazione di cui all’art. 1, comma 368della legge 23 dicembre 2005, n. 266.

Art. 3.

Caratteristiche dei programmi

1. I programmi devono prevedere attivita' di svilupposperimentale ovvero di innovazione dei processi e del-l’organizzazione nei servizi di cui al punto 5.5 delladisciplina comunitaria, comprendenti eventualmenteanche attivita' di ricerca industriale. In ogni caso, l’im-porto dei costi agevolabili relativi alla ricerca indu-striale deve essere inferiore al 50% del totale dei costiagevolabili. I programmi devono concludersi con larealizzazione e la qualificazione di un prototipo delprodotto e/o servizio innovativo che abbia validita'industriale.

2. Nel caso di programmi che prevedono anche l’in-novazione dei processi e dell’organizzazione nei servizi,

il prototipo puo' rappresentare una regola procedurale,un modello, una metodologia o un concetto commer-ciale che si possa riprodurre in maniera sistematica e,ove possibile, omologare e depositare; in tali pro-grammi non sono ammesse le modifiche ordinarie operiodiche apportate a prodotti, linee di produzione,processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre opera-zioni in corso, anche quando tali modifiche rappresen-tino miglioramenti; devono inoltre essere soddisfatte leseguenti condizioni:

a) l’innovazione dell’organizzazione deve esserelegata all’uso e allo sfruttamento delle tecnologie del-l’informazione e della comunicazione, nell’ottica dimodificare l’organizzazione;

b) l’innovazione dei processi o dell’organizzazionedeve rappresentare una novita' o un sensibile migliora-mento rispetto allo stato dell’arte del settore interessatonell’Unione europea. La novita' puo' essere dimostrataanche sulla base di una descrizione dettagliata dell’in-novazione, comparata con le altre tecniche dei processio dell’organizzazione attualmente utilizzate da altreimprese dello stesso settore;

c) il progetto di innovazione dei processi o dell’or-ganizzazione deve comportare un grado di rischio evi-dente. Tale rischio puo' essere dimostrato, alternativa-mente, in termini di costi dell’attivita' rispetto al fattu-rato dell’impresa che lo propone, di tempo necessarioper sviluppare il nuovo processo, di utili attesi dall’in-novazione del processo rispetto ai costi delle attivita' ,di probabilita' di insuccesso.

3. Ciascun programma deve essere realizzato informa congiunta da piu' soggetti di cui all’art. 4comma 1, attraverso espliciti accordi di collaborazione,formalizzati o da formalizzare mediante appositi con-tratti e/o la costituzione di consorzi e altre forme diassociazione, anche temporanee, tra imprese. Taliaccordi, che devono essere descritti nella proposta dimassima di cui all’art. 8, comma 1 e nel programmadefinitivo di cui all’art. 10 comma 1, devono regola-mentare i rapporti tra le parti per la realizzazione delprogramma e definire, per ciascun soggetto parteci-pante, l’attivita' da realizzare, anche in termini di costida sostenere, nonche¤ dimostrare la rilevanza della suapartecipazione ai fini del raggiungimento degli obiettividel programma. Il subappalto non e' considerato unacollaborazione effettiva. Gli accordi possono essere for-malizzati anche successivamente alla presentazione delprogramma definitivo e comunque prima della sotto-scrizione del decreto di concessione di cui all’art. 11,comma 3.

4. Alla data di presentazione del programma defini-tivo deve risultare sottoscritto un esplicito accordo chedefinisca con chiarezza gli aspetti relativi alla proprieta'e all’utilizzo dei risultati.

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5. Per ogni programma deve essere individuata, tra leimprese partecipanti, quella che assume il ruolo dißreferente del programma�, con il compito di racco-gliere e coordinare la documentazione di tutti i soggettipartecipanti e di tenere i rapporti con il Ministero; qua-lora il programma preveda un modello gestionale chefa capo ad un ßprimo proponente�, intendendosi pertale l’impresa partecipante cui compete il ruolo di coor-dinatore del programma stesso e della sua attuazione,quest’ultima assume anche il ruolo di referente nei con-fronti del Ministero.

6. L’importo complessivo dei costi agevolabili previ-sti da ciascun programma non puo' essere inferiore a 6milioni di euro. Per i programmi nei quali tutte leimprese partecipanti sono classificate come micro opiccole imprese, secondo i criteri di cui all’art. 2,comma 1, lettera d), i costi agevolabili complessivi pos-sono essere inferiori a 6 milioni di euro, fino ad unlimite minimo di 2,5 milioni di euro; tali programmiconcorrono esclusivamente ai fini della graduatoria dicui all’art. 10, comma 10 lettera a), alla quale e' riser-vata la quota di risorse di cui all’art. 6, comma 2.

7. Ai fini dell’ammissibilita' i programmi devonoessere avviati successivamente alla presentazione delprogramma definitivo di cui all’art. 10 comma 1, fermarestando la possibilita' che i beneficiari abbiano effet-tuato studi di fattibilita' antecedenti i cui costi, tuttavia,non sono ammissibili alle agevolazioni. Per le grandiimprese e per i programmi che prevedono innovazionedei processi e dell’organizzazione nei servizi deve esserealtres|' dimostrato l’effetto di incentivazione dell’aiuto,fornendo nel predetto programma definitivo le in-formazioni previste dal punto 6 della disciplinacomunitaria.

8. La data di avvio dei programmi deve in ogni casointervenire non oltre 30 giorni dalla sottoscrizione deldecreto di concessione di cui all’art. 11, comma 3 edessere comunicata al Ministero, a cura del ßreferentedel programma�, con apposita dichiarazione. I pro-grammi agevolati hanno una durata non superiore a36 mesi dall’avvio del programma, fatti salvi casi parti-colari per i quali, su richiesta del ßreferente del pro-gramma�, il Ministero puo' disporre un incrementotemporale non superiore a 6 mesi qualora ne valuti lanecessita' in relazione alle difficolta' intervenute nellarealizzazione, alle caratteristiche tecniche del pro-gramma e all’effettiva possibilita' di ultimazione dellostesso nel rispetto delle condizioni prestabilite.

9. Ogni programma deve prevedere la presenza dialmeno un organismo di ricerca che, attraverso la par-tecipazione diretta ai costi ovvero lo svolgimento diattivita' di ricerca contrattuale, svolga un ruolo qualifi-

cato e coerente con gli obiettivi del programma. L’orga-nismo di ricerca deve essere indicato nella domanda diagevolazione.

Art. 4.

Soggetti beneficiari e requisiti

1. Possono beneficiare delle agevolazioni previste dalpresente decreto, per la realizzazione dei programmi dicui all’art. 3:

a) le imprese operanti in tutti i settori, con esclu-sione delle attivita' rientranti nella sezione A e nellasezione H, divisioni 49, 50, 51 e 53, della classificazionedelle attivita' economiche ISTAT 2007;

b) gli organismi di ricerca.

2. Possono essere destinatari delle agevolazioni ancheimprese e organismi di ricerca costituiti all’estero e chenon abbiano istituito una sede secondaria con rappre-sentanza stabile nel territorio italiano, ai quali potra'essere concessa complessivamente una quota non supe-riore al 15% del contributo assegnato all’intero pro-gramma. La partecipazione di tali soggetti al pro-gramma deve essere rilevante al fine di garantire un’altaqualita' ed una forte innovativita' dello stesso nel suoinsieme e di assicurare vantaggi agli altri soggetti in ter-mini di trasferimento di conoscenze ed utilizzo dei risul-tati raggiunti.

3. Qualora siano coinvolti nella realizzazione del pro-gramma soggetti diversi da quelli indicati ai commi 1 e2, la loro partecipazione e' valutata in relazione ai van-taggi che la stessa apporta al programma nel suo com-plesso, fermo restando che detti soggetti non possonobeneficiare delle agevolazioni previste.

4. I soggetti di cui al comma 1, lettera a), alla data dipresentazione della proposta di massima di cuiall’art. 8, comma 1, devono:

a) essere regolarmente costituiti ed iscritti nel regi-stro delle imprese;

b) essere nel pieno e libero esercizio dei propridiritti, non essere sottoposti a procedure concorsuali,ne¤ essere in liquidazione volontaria;

c) trovarsi in regime di contabilita' ordinaria,ovvero impegnarsi ad operare con tale regime entro ladata di presentazione del programma definitivo di cuiall’art. 10 comma 1;

d) non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e,successivamente, non rimborsato o depositato in unconto bloccato, gli aiuti individuati come illegali oincompatibili dalla Commissione europea;

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e) essere in regola con le vigenti norme edilizie eurbanistiche, del lavoro, sulla prevenzione degli infor-tuni e sulla salvaguardia dell’ambiente;

f) non trovarsi nelle condizioni di impresa in diffi-colta' , cos|' come definita dagli Orientamenti comunitarisugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristruttura-zione delle imprese in difficolta' (2004/C 244/02) pub-blicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del1� ottobre 2004.

Art. 5.

Spese ammissibili e costi agevolabili

1. Le spese ammissibili e i relativi costi agevolabili,sia per le attivita' di ricerca industriale, sia per quelle disviluppo sperimentale e di innovazione dei processi edell’organizzazione nei servizi, nella misura congrua epertinente, riguardano:

a) il personale, relativamente alle retribuzionilorde, compreso il contributo del datore di lavoro, perricercatori, tecnici e altro personale ausiliario purche¤impiegati per la realizzazione del programma. Vienepreso in considerazione il personale dipendente, com-preso quello con contratto ßa progetto�;

b) gli strumenti e le attrezzature di nuova acquisi-zione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzatiper il programma, nel limite delle quote di ammorta-mento fiscali ordinarie; nel caso di attivita' di innova-zione dell’organizzazione nei servizi, gli strumenti e leattrezzature sono esclusivamente quelli delle tecnologiedell’informazione e della comunicazione;

c) i fabbricati, nella misura e per il periodo in cuisono utilizzati per il programma, nel limite delle quotedi ammortamento fiscali ordinarie;

d) la ricerca contrattuale, le competenze tecnicheed i brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da soggettiesterni, nonche¤ i servizi di consulenza ed i servizi equi-valenti utilizzati esclusivamente per l’attivita' del pro-gramma, inclusa l’acquisizione dei risultati di ricerca,di brevetti e di know-how, di diritti di licenza, nell’am-bito di un’operazione effettuata alle normali condizionidi mercato;

e) spese generali supplementari, basate su costieffettivi direttamente imputabili al programma sullabase di un calcolo pro rata secondo un metodo equo ecorretto debitamente giustificato;

f) altri costi di esercizio, inclusi i costi di materiali,forniture e prodotti analoghi (ad es. componentisticaper la realizzazione del prototipo, materie prime per lasperimentazione, ecc.), connessi direttamente al pro-gramma.

Art. 6.

Risorse finanziarie, forma ed intensita'delle agevolazioni

1. Per la concessione delle agevolazioni di cui al pre-sente decreto le risorse finanziarie disponibili sono paria 190 milioni di euro, a valere sulla quota di risorse delFondo per la competitivita' e lo sviluppo assegnata alProgetto di innovazione industriale ßNuove Tecnologieper il Made in Italy� con il decreto di ripartizione dellerisorse dell’8 febbraio 2008 citato in premessa.

2. Una quota dell’importo di cui al comma 1, pari a25 milioni di euro, e' riservata alla formazione della gra-duatoria di cui all’art. 10, comma 10, lettera a).

3. L’importo di cui al comma 1 potra' essere integratocon risorse del Programma Operativo Nazionale(PON) Ricerca e Competitivita' 2007-2013 (asse 1 obiet-tivo operativo 4.1.1.2), approvato dalla Commissioneeuropea con decisione C(2007) 6882 del 21 dicembre2007, che saranno utilizzate per la concessione di age-volazioni a fronte di programmi riferibili alle regionidi intervento del PON medesimo (Campania, Calabria,Puglia e Sicilia); l’ammissibilita' al cofinanziamento delPON sara' determinata sulla base delle condizioni inesso stabilite. Il Ministero si riserva di comunicare alleimprese interessate l’ammissione al cofinanziamentoed eventuali limitazioni o prescrizioni aggiuntive cheda questo derivano.

4. Le agevolazioni previste dal presente decreto sonoconcesse, nei limiti stabiliti dalla disciplina comunita-ria, nella forma di contributi diretti alla spesa.

5. La misura delle agevolazioni e' definita in terminidi intensita' massime rispetto ai costi agevolabili. Leintensita' di aiuto sono calcolate in termini di equiva-lente sovvenzione lordo (ESL), che esprime il valoreattualizzato dell’aiuto come percentuale del valoreattualizzato dei costi agevolabili. I costi agevolabili e leagevolazioni erogabili in diverse rate sono attualizzatial momento della concessione applicando il tasso diriferimento vigente alla stessa data fissato dalla Com-missione europea e pubblicato sul sito internet:http://ec.europa.eu/comm/competition/state___aid/legi-slation/reference___rates.html

6. Le intensita' di aiuto, in equivalente sovvenzionelordo, sono pari al 50% per i costi agevolabili relativialla ricerca industriale e al 25% per quelli relativi allosviluppo sperimentale. Esse sono determinate per cia-scun soggetto beneficiario in misura corrispondente airelativi costi agevolabili.

7. Le intensita' di cui al comma 6 sono maggioratecome segue:

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a) di 10 punti percentuali per le medie imprese e di20 punti percentuali per le piccole imprese;

b) fino a concorrenza di un’intensita' massimadell’80%, di 10 punti percentuali per tutte le categoriedi soggetti beneficiari indicate all’art. 4, comma 1, sealla realizzazione del programma partecipano almenosette imprese indipendenti l’una dall’altra e se risultanorispettate le seguenti condizioni:

1) nessuna impresa che partecipa al programmasostiene da sola piu' del 70% dei costi agevolabili delprogramma;

2) il programma prevede la collaborazione dialmeno tre PMI.

8. Le intensita' di aiuto, in equivalente sovvenzionelordo, per i costi relativi all’innovazione dei processi edell’organizzazione nei servizi, sono pari al 15% per legrandi imprese, al 25% per le medie imprese e al 35%per le piccole imprese. Le grandi imprese possono bene-ficiare di dette agevolazioni soltanto se il programmaprevede la partecipazione di PMI che sostengonoalmeno il 30% del totale dei costi agevolabili.

9. Nel caso in cui gli organismi di ricerca siano bene-ficiari delle agevolazioni, il Ministero verifichera' l’even-tuale sussistenza di aiuti indiretti alle imprese, ai sensidel punto 3.2 della disciplina comunitaria. Per gli orga-nismi di ricerca che svolgono attivita' sia di natura eco-nomica che non economica devono risultare identifica-bili e distinguibili i due tipi di attivita' e i relativi costi efinanziamenti.

10. Il contributo concedibile non potra' superare l’im-porto di 10 milioni di euro per l’intero programma e di2 milioni di euro per ciascun soggetto beneficiario. Peri programmi di cui all’art. 3, comma 6, comportanticosti agevolabili di importo complessivo pari o supe-riore a 2,5 milioni di euro e inferiore a 6 milioni di euroe nei quali tutte le imprese partecipanti sono classificatecome micro o piccole imprese, secondo i criteri di cuiall’art. 2, comma 1, lettera d), i predetti limiti sono,rispettivamente, di 5 milioni e di 1 milione di euro.

11. Ai fini del calcolo del contributo concedibile siseguono le seguenti fasi:

a) i costi agevolabili sono attualizzati all’annosolare di concessione e distinguendo tra i costi relativialle attivita' di ricerca industriale, quelli relativi alle atti-vita' di sviluppo sperimentale e quelli di innovazionedei processi e dell’organizzazione nei servizi; ai fini del-l’attualizzazione si considera convenzionalmente iltasso vigente al momento della formazione delle gra-duatorie di cui all’art. 10, comma 10;

b) a tali importi attualizzati si applicano le rispet-tive intensita' di aiuto previste nel presente articolo,ottenendo l’importo massimo attualizzato del contri-buto concedibile;

c) tale importo viene rivalutato con riferimento alpiano delle erogazioni corrispondente agli stati di avan-zamento definiti e ritenuti validi in istruttoria.

12. L’ammontare del contributo concesso e' rideter-minato al momento dell’ultima erogazione a saldo aifini della verifica del rispetto delle intensita' massimeindicate ai precedenti commi 6, 7 e 8, sulla base deicosti effettivamente sostenuti per anno solare. Le age-volazioni concesse con il decreto di cui all’art. 11 nonpossono in ogni caso essere aumentate.

Art. 7.

Cumulo

1. Le agevolazioni concesse in relazione ai pro-grammi di cui al presente decreto non sono cumulabilicon altre agevolazioni pubbliche concesse, anche atitolo de minimis, per i medesimi costi.

Art. 8.

Presentazione delle proposte di massima

1. I soggetti di cui all’art. 4 presentano al Ministerouna proposta di massima, formulando la domandasecondo lo schema riportato nell’allegato n. 1 al pre-sente decreto e sottoscritta dai legali rappresentanti ditutti i soggetti richiedenti. Alla domanda e' allegata, apena di esclusione, la proposta di massima redatta,anche in lingua inglese, secondo lo schema di cui all’al-legato 2, sottoscritta dal rappresentante legale dell’im-presa indicata quale referente del programma ai sensidell’art. 3, comma 5.

2. La domanda e' presentata al Ministero dello svi-luppo economico, Dipartimento per la competitivita' -Direzione generale per la politica industriale, viaMolise 2, 00187 Roma, a decorrere dal trentesimogiorno successivo alla pubblicazione del presentedecreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica ita-liana. Al fine di consentire l’immediata diffusione delledisposizioni del presente decreto, lo stesso e' pubblicatonel sito internet www.sviluppoeconomico.gov.it nellemore della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficialedella Repubblica italiana.

3. La domanda deve essere compilata e presentataper via elettronica, corredata dalla proposta di mas-sima sotto forma di file allegato, utilizzando laprocedura informatica messa a disposizione sul sito

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www.sviluppoeconomico.gov.it, secondo le modalita' iviindicate; ai fini della dimostrazione del rispetto del ter-mine di presentazione fa fede la data e l’ora registratadal sistema informatico.

4. La stampa della domanda, unitamente alla ver-sione cartacea della proposta di massima, deve esseretrasmessa, entro novanta giorni dalla pubblicazionedel presente decreto nella Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica italiana, mediante raccomandata o postacelere con avviso di ricevimento e quale data di presen-tazione si assume quella di spedizione; la presentazionedella domanda per via elettronica, con le modalita' indi-cate al comma 3, deve avvenire entro le ore 18,00 delmedesimo termine. La stampa della domanda e la pro-posta di massima devono essere poste nella correttasequenza e rese solidali, a cura del ßreferente del pro-gramma�, con firma o timbro a cavallo di ciascunacoppia di fogli. In caso di difformita' tra la documenta-zione cartacea e quella inviata per via elettronica fafede quest’ultima.

Art. 9.

Istruttoria delle proposte di massima

1. Il Ministero trasmette all’Agenzia le domande conle relative proposte di massima, per l’avvio della fasedi valutazione, ed entro i trenta giorni successivi dallascadenza del termine di cui all’art. 8, comma 4 comu-nica alla stessa l’elenco delle domande risultate com-plete e regolari. Le domande incomplete della propostadi massima di cui all’art. 8, comma 1, quelle spedite oinoltrate per via elettronica al di fuori dei termini, non-che¤ quelle redatte in difformita' dalla modulistica pre-scritta ovvero non utilizzando lo specifico softwaremesso a disposizione dal Ministero non sono ritenutevalide e sono respinte con specifica nota contenente lerelative motivazioni.

2. L’Agenzia esamina le proposte di massima entro45 giorni dal termine di cui all’art. 8, comma 4, valu-tandone la validita' tecnologica e competitiva sulla basedei criteri di seguito indicati:

a) validita' e coerenza rispetto alle finalita' dell’in-tervento di cui al presente decreto, valutata con riferi-mento alla qualita' del programma e alla sua rispon-denza alle finalita' e agli ambiti di intervento di cui aicommi 1, 2, e 3 dell’art. 1;

b) innovazione nello sviluppo tecnologico e/oorganizzativo, valutata con riferimento al grado di defi-nizione e di chiarezza degli obiettivi del programma,all’innovativita' rispetto allo stato dell’arte e al gradodi innovazione (radicale, incrementale), nonche¤ al con-tributo rispetto all’avanzamento tecnologico e/organiz-zativo;

c) completezza e adeguatezza del partenariato,valutata con riferimento al ruolo previsto per i vari sog-getti, alla qualita' e rilevanza delle esperienze dei parte-cipanti rispetto agli obiettivi del programma proposto(anche in termini di capitale umano ed infrastrutturetecnologiche), alla complementarieta' e bilanciamentodelle competenze;

d) ricadute potenziali in termini tecnologici e dicompetitivita' , valutate con riferimento agli impattiattesi su filiere e settori industriali, nonche¤ in terminidi valorizzazione delle competenze e delle eccellenzepresenti nel sistema produttivo e della ricerca, di tra-sversalita' applicativa e di potenzialita' nel mobilitarefiliere e sistemi di imprese.

3. L’Agenzia formula per ciascuna proposta di mas-sima un giudizio articolato, evidenziando in modo pun-tuale le motivazioni relative a ciascuno degli elementidi valutazione compresi nei criteri elencati al comma 2.Le proposte di massima che ottengono un giudiziopositivo sono ammesse alla fase di presentazione deiprogrammi definitivi.

4. Entro il termine di cui al comma 2, l’Agenzia tra-smette i risultati della valutazione al Ministero, in con-formita' agli schemi e procedure definiti ai sensi del-l’art. 6, comma 3 del decreto interministeriale del6 marzo 2008, citato in premessa, relativo all’adozionedel Progetto di Innovazione Industriale ßNuove Tecno-logie per il Made in Italy�.

5. Il Ministero comunica ai ßreferenti del pro-gramma� l’esito motivato della valutazione, compren-sivo delle indicazioni tecniche eventualmente formulatedall’Agenzia e pubblica nella Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica italiana l’elenco delle domande ammessealla presentazione dei programmi definitivi.

6. In conformita' a quanto previsto dall’art. 6,comma 4 del citato decreto interministeriale del6 marzo 2008, nel caso in cui l’Agenzia non sia piena-mente operativa al momento dell’avvio della fase divalutazione, l’attivita' di valutazione e' svolta dal Mini-stero, che si avvale del comitato di esperti ivi previsto.

Art. 10.

Presentazione e valutazione dei programmi definitivi

1. I programmi definitivi sono presentati, entro 60giorni dalla pubblicazione dell’elenco di cui all’art. 9,comma 5, pena la decadenza, in conformita' alloschema di domanda di cui all’allegato n. 3. Alladomanda, sottoscritta dai legali rappresentanti di tuttii soggetti richiedenti, e' allegata la proposta tecnica delprogramma definitivo, redatto, anche in lingua inglese,secondo lo schema di cui all’allegato n. 4, nonche¤ la

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documentazione indicata nell’allegato n. 5. Nelladomanda deve essere indicata la banca alla qualedovranno essere erogate le agevolazioni in base aquanto stabilito all’art. 12, comma 4.

2. La domanda deve essere compilata e presentataper via elettronica, corredata dalla proposta tecnicadel programma definitivo e dalla documentazione dicui al comma 1, in formato elettronico, entro le ore18,00 del termine di cui al comma 1, utilizzando la pro-cedura informatica messa a disposizione sul sitowww.sviluppoeconomico.gov.it, secondo le modalita'ivi indicate; ai fini della dimostrazione del rispetto deltermine di presentazione fa fede la data e l’ora regi-strata dal sistema informatico.

3. La stampa della domanda, unitamente alla ver-sione cartacea della proposta tecnica del programmadefinitivo e della documentazione di cui al comma 1,deve essere trasmessa mediante raccomandata o postacelere con avviso di ricevimento e quale data di presen-tazione si assume quella di spedizione; la stampa delladomanda e la proposta tecnica devono essere postinella corretta sequenza e resi solidali, a cura del ßrefe-rente del programma�, con firma o timbro a cavallo diciascuna coppia di fogli. In caso di difformita' tra ladocumentazione cartacea e quella inviata per via elet-tronica fa fede quest’ultima.

4. Il Ministero trasmette le domande all’Agenzia perl’avvio della fase di valutazione ed entro i trenta giornisuccessivi dalla scadenza del termine di cui al comma 1comunica alla stessa l’elenco delle domande risultatecomplete e regolari. Le domande incomplete della pro-posta tecnica e/o della documentazione di cui alcomma 1, quelle spedite o inoltrate per via elettronicaal di fuori dei termini, nonche¤ quelle redatte in diffor-mita' dalla modulistica prescritta ovvero non utiliz-zando lo specifico software messo a disposizione dalMinistero non sono ritenute valide e sono respinte conspecifica nota contenente le relative motivazioni.

5. L’Agenzia effettua la valutazione dei programmidefinitivi entro 90 giorni dal termine di cui al comma 1,sulla base dei criteri di seguito indicati, in relazione aciascuno dei quali e' riportato il punteggio da attribuireed e' fissata la soglia minima del punteggio necessarioai fini dell’ammissione del programma alla graduatoria:

a) validita' e coerenza rispetto alle finalita' dell’in-tervento di cui al presente decreto, valutata con riferi-mento alla qualita' del programma e alla sua rispon-denza alle finalita' e agli ambiti di intervento di cui aicommi 1, 2 e 3 dell’art. 1: punti da 0 a 10, sogliaminima 6;

b) innovazione nello sviluppo tecnologico ed orga-nizzativo, valutata con riferimento: al grado di defini-zione e di chiarezza del programma; agli obiettivi gene-rali e specifici e alla loro qualita' ; all’innovativita'

rispetto allo stato dell’arte e al grado di innovazione(strutturale, incrementale), nonche¤ al contributorispetto all’avanzamento tecnologico ed organizzativo:punti da 0 a 10, soglia minima 8;

c) adeguatezza del piano di lavoro, del piano dimanagement e dell’organizzazione del progetto, valu-tati rispetto all’allocazione delle risorse tecniche edumane, anche con riferimento ad una equilibrata parte-cipazione di genere, rispetto agli obiettivi e alle attivita'proposti, all’economicita' e realizzabilita' del pro-gramma, alla qualita' ed efficacia delle metodologie dilavoro prescelte, delle procedure e delle soluzioni dimanagement adottate per la gestione delle attivita' (conparticolare attenzione alle attivita' ed alle soluzioni pre-viste per controllare e coordinare il partenariato edindividuare e gestire i rischi connessi alla realizzazionedel programma): punti da 0 a 10, soglia minima 6;

d) completezza e adeguatezza del partenariato,valutate con riferimento al ruolo previsto per i vari sog-getti, all’intensita' e qualita' della partecipazione dellePMI ed in particolare delle piccole imprese; alla qualita'e rilevanza delle esperienze dei partecipanti rispettoagli obiettivi del programma (anche in termini di capi-tale umano e di infrastrutture tecnologiche) e rispettoal management e alla partecipazione a progetti com-plessi, all’affidabilita' economico finanziaria dei sog-getti richiedenti le agevolazioni, alla distribuzione delleattivita' e dei relativi costi, alla complementarieta' ,bilanciamento e completezza delle competenze: puntida 0 a 10, soglia minima 7;

e) validita' del piano di sviluppo industriale e valo-rizzazione della proprieta' e utilizzo dei risultati, valu-tata con riferimento alle previsioni di ritorni econo-mico-finanziari del programma, nonche¤ alla valuta-zione dei rischi connessi, all’eventuale supporto diinvestimenti esterni i cui rischi e rendimenti sono diret-tamente connessi con il piano di sviluppo industriale,all’adeguatezza del piano di marketing strategico deirisultati attesi e alla capacita' di accesso al mercato,nonche¤ alla validita' ed efficacia degli accordi riguar-danti il management della proprieta' e dell’utilizzo deirisultati del programma: punti da 0 a 10, soglia minima 8;

f) ricadute potenziali in termini tecnologici, eco-nomici e di competitivita' , valutate con riferimento agliimpatti attesi su filiere, settori industriali ed utentifinali, alla trasversalita' applicativa e potenzialita' nelmobilitare filiere e sistemi di imprese, alla valorizza-zione delle competenze e delle eccellenze presenti nelsistema produttivo e della ricerca, agli impatti attesisotto il profilo della sostenibilita' ambientale e dellaresponsabilita' sociale di impresa: punti da 0 a 10, sogliaminima 6.

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6. L’Agenzia formula per ciascun programma un giu-dizio articolato, indicando il punteggio attribuito edevidenziando in modo puntuale le motivazioni relativea ciascuno degli elementi di valutazione compresi neicriteri elencati al comma 5. I programmi che conse-guono un punteggio inferiore a 42 punti non sonoammessi alla graduatoria.

7. L’Agenzia valuta altres|' :

a) la dimostrazione dell’effetto di incentivazionedell’aiuto fornita dalle grandi imprese secondo quantostabilito all’art. 3, comma 7;

b) la pertinenza al programma delle spese previstee la loro congruita' in relazione a ragionevoli valuta-zioni di mercato, rideterminando l’ammontare dei costiagevolabili e dichiarando inammissibili i programmiper i quali l’importo complessivo dei costi agevolabilirisulti, a seguito di tale determinazione, inferiore ailimiti stabiliti all’art. 3, comma 6.

8. Al fine di completare la valutazione l’Agenzia puo'richiedere al ßreferente del programma� le integrazionie i chiarimenti ritenuti necessari, che devono essere for-niti entro dieci giorni dal ricevimento della richiesta,pena l’esclusione della domanda.

9. Entro il termine di cui al comma 5, l’Agenzia tra-smette i risultati della valutazione dei programmi defi-nitivi al Ministero in conformita' agli schemi e proce-dure definiti ai sensi dell’art. 6, comma 3 del decretointerministeriale del 6 marzo 2008, citato in premessa,relativo all’adozione del Progetto di innovazione indu-striale ßNuove Tecnologie per il Made in Italy�.

10. Sulla base delle risultanze di cui al comma 9 ilMinistero, entro i successivi trenta giorni, forma e pub-blica le seguenti graduatorie, inserendo i programmiammissibili in ordine decrescente in relazione al pun-teggio assegnato ed individuando quelli agevolabilisulla base delle risorse finanziarie disponibili e fino adesaurimento delle stesse:

a) una graduatoria relativa ai programmi di cuiall’art. 3, comma 6 comportanti costi agevolabili diimporto complessivo pari o superiore a 2,5 milioni dieuro e inferiore a 6 milioni di euro e nei quali tutte leimprese partecipanti sono classificate come micro opiccole imprese, secondo i criteri di cui all’art. 2,comma 1, lettera d);

b) una graduatoria relativa agli altri programminon rientranti tra quelli indicati alla lettera a).

11. Qualora, nell’ambito di una graduatoria, il fabbi-sogno finanziario dell’ultimo programma agevolabilerisulti solo in parte coperto dalle disponibilita' residue,e' attribuita detta somma residua, agevolando comun-

que l’intero programma; e' fatta salva la facolta' dei sog-getti beneficiari di rinunciare all’agevolazione parzialecos|' individuata.

12. Le risorse eventualmente non utilizzate nell’am-bito di una graduatoria sono destinate all’altra gradua-toria.

13. Nel caso in cui l’Agenzia non sia pienamente ope-rativa al momento dell’avvio della fase di valutazione,si applica quanto previsto all’art. 9, comma 6.

Art. 11.

Concessione delle agevolazioni

1. Successivamente all’approvazione della graduato-ria il Ministero adotta, per ciascun programma agevo-labile, il decreto di concessione delle agevolazioni ecomunica agli interessati il termine previsto alcomma 3 per la sottoscrizione del decreto, indicandola documentazione necessaria ai fini di detta sottoscri-zione, tra cui il documento unico di regolarita' contribu-tiva e, se non gia' allegato alla domanda, l’accordo dicollaborazione di cui all’art. 3, comma 3. Per i pro-grammi non ammessi alla graduatoria e per quelliammessi ma non agevolati per insufficienza di risorse,e' inviata la comunicazione motivata dell’esito del pro-cedimento.

2. Il decreto di concessione stabilisce, tra l’altro, gliimpegni dei soggetti beneficiari in ordine agli obiettivi,tempi, modalita' e specifiche tecniche di realizzazionedel programma, il piano delle erogazioni e dei corri-spondenti stati di avanzamento del programma, ladocumentazione necessaria a documentare lo stato diavanzamento, le condizioni che possono determinarela revoca delle agevolazioni secondo quanto dispostodall’art. 14, gli obblighi connessi al monitoraggio e alleattivita' di controllo, nonche¤ ogni altro obbligo necessa-rio ai fini della realizzazione del programma. L’effica-cia del decreto di concessione e' subordinata all’acquisi-zione della certificazione antimafia.

3. I soggetti beneficiari sottoscrivono il decreto diconcessione, per espressa assunzione degli obblighiderivanti dallo stesso e dagli eventuali allegati tecnici egiuridici, entro 60 giorni dal ricevimento della comuni-cazione di cui al comma 1, pena la dichiarazione didecadenza dai benefici.

Art. 12.

Erogazione delle agevolazioni

1. Le agevolazioni sono erogate per stati di avanza-mento del programma complessivo, secondo il piano

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delle erogazioni definito con il decreto di cui all’art. 11,in numero non superiore a cinque erogazioni, l’ultimadelle quali non inferiore al 20% delle agevolazioni con-cesse. La prima erogazione puo' essere disposta a titolodi anticipazione previa presentazione di fideiussionebancaria o polizza assicurativa, nel limite massimo del25% del totale delle agevolazioni concesse. Ai fini del-l’erogazione per stato di avanzamento i costi sostenutinon devono essere inferiori a quelli determinati nel sud-detto piano di erogazione per ciascuno stato di avanza-mento.

2. Le richieste di erogazione sono presentate e sotto-scritte dal legale rappresentante dell’impresa ßreferentedel programma� e sottoscritte altres|' dai legali rappre-sentanti dei singoli soggetti beneficiari che hanno rea-lizzato le attivita' comprese nello stato di avanzamentoper cui si richiede l’erogazione. Le richieste devonoessere corredate da un rapporto tecnico sulle attivita'realizzate e dalla documentazione comprovante le spesesostenute, indicata nel decreto di cui all’art. 11. Ai finidell’ultima erogazione la richiesta e' trasmessa entro6 mesi dalla data di ultimazione del programma e ilrapporto tecnico deve relazionare in merito all’interoprogramma realizzato nonche¤ al raggiungimento degliobiettivi.

3. Il Ministero esamina gli stati di avanzamento pre-sentati, sottoponendo all’Agenzia la documentazionenecessaria per l’esame tecnico-scientifico volto a verifi-care la rispondenza dei risultati intermedi e finalirispetto alle specifiche del programma e l’ammissibilita'tecnica delle attivita' rendicontate rispetto ai risultatiraggiunti.

4. Le agevolazioni sono erogate dal Ministero allabanca indicata nella domanda di agevolazioni, pressola quale e' acceso un conto corrente dedicato al pro-gramma e che provvede a trasferire le somme ai singolibeneficiari sulla base degli importi spettanti indicatidal Ministero stesso.

Art. 13.

Monitoraggio e controlli

1. Le imprese sono tenute a corrispondere a tutte lerichieste di informazioni, dati e rapporti tecnici perio-dici disposte dal Ministero per effettuare il monitorag-gio dei programmi agevolati previsto dall’art. 7 deldecreto interministeriale del 6 marzo 2008 citato nellepremesse, riguardante l’adozione del Progetto di Inno-vazione Industriale ßNuove tecnologie per il Made inItaly�.

2. Il Ministero, nell’ambito del sistema di controlloprevisto dall’art. 8 del decreto interministeriale del6 marzo 2008 sopra citato, dispone controlli e ispezioniin ogni fase del procedimento al fine di verificare lostato di avanzamento del programma e le condizioniper il mantenimento delle agevolazioni. Una verifica inloco e' effettuata in ogni caso ad avvenuta realizzazionedel programma, prima dell’ultima erogazione.

Art. 14.

Revoche

1. Le agevolazioni concesse sono revocate, in tutto oin parte nel caso di:

a) mancato rispetto del divieto di cumulo di cuiall’art. 7;

b) mancato rispetto dei termini di cui all’art. 3,comma 8;

c) mancata realizzazione del programma;

d) mancato raggiungimento degli obiettivi previstidal programma, fatti salvi i casi di forza maggiore, casofortuito, o altri fatti ed eventi sopravvenuti e non preve-dibili;

e) mancata presentazione degli stati di avanza-mento entro un anno dalle date previste nel piano delleerogazioni stabilito nel decreto di cui all’art. 11.

f) in tutti gli altri casi previsti nel decreto di cuiall’art. 11 in relazione alle caratteristiche tecniche e allemodalita' di realizzazione del programma.

2. In caso di revoca, le agevolazioni erogate sonorestituite maggiorate degli interessi e delle sanzioniamministrative pecuniarie di cui all’art. 9 del decretolegislativo 31 marzo 1998, n. 123.

Il presente decreto sara' trasmesso alla Corte deiconti per la registrazione e pubblicato nella GazzettaUfficiale della Repubblica italiana.

Roma, 10 luglio 2008

Il Ministro: Scajola

Registrato alla Corte dei conti il 7 agosto 2008Ufficio di controllo atti Ministeri delle attivita' produttive, registro n. 3,

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Allegato 6

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ITALO ORMANNI, direttoreAlfonso Andriani, redattoreDelia Chiara, vice redattore

(G803187/1) Roma, 2008 - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. - S.

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EMODALITA PER LA VENDITA

La «Gazzetta Ufficiale» e tutte le altre pubblicazioni dell’Istituto sono in vendita al pubblico:

— presso l’Agenzia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. in ROMA,

piazza G. Verdi, 10 - 06 85082147;

— presso le librerie concessionarie riportate nell’elenco consultabile sul sito www.ipzs.it,

al collegamento rete di vendita (situato sul lato destro della pagina).

L’Istituto conserva per la vendita le Gazzette degli ultimi 4 anni fino ad esaurimento. Le richieste percorrispondenza potranno essere inviate a:

Funzione Editoria - U.O. DISTRIBUZIONEAttivita' Librerie concessionarie, Vendita diretta e Abbonamenti a periodiciPiazza Verdi 10, 00198 Romafax: 06-8508-4117e-mail: [email protected]

avendo cura di specificare nell’ordine, oltre al fascicolo di GU richiesto, l’indirizzo di spedizione e difatturazione (se diverso) ed indicando i dati fiscali (codice fiscale e partita IVA, se titolari) obbligatori secondoil DL 223/2007. L’importo della fornitura, maggiorato di un contributo per le spese di spedizione, sara' versatoin contanti alla ricezione.

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GAZZETTA UFFICIALEDELLA REPUBBLICA ITALIANA

CANONI DI ABBONAMENTO ANNO 2008 (salvo conguagl io) (* )

GAZZETTA UFFICIALE - PARTE I (legislativa)

CANONE DI ABBONAMENTO

Tipo A Abbonamento ai fascicoli della serie generale, inclusi tutti i supplementi ordinari:(di cui spese di spedizione e 257,04)(di cui spese di spedizione e 128,52)

- annuale- semestrale

e 438,00e 239,00

Tipo A1 Abbonamento ai fascicoli della serie generale, inclusi i soli supplementi ordinari contenenti i provvedimenti legislativi:(di cui spese di spedizione e 132,57)(di cui spese di spedizione e 66,28)

- annuale- semestrale

e 309,00e 167,00

Tipo B Abbonamento ai fascicoli della serie speciale destinata agli atti dei giudizi davanti alla CorteCostituzionale:(di cui spese di spedizione e 19,29)(di cui spese di spedizione e 9,64)

- annuale- semestrale

e 68,00e 43,00

Tipo C Abbonamento ai fascicoli della serie speciale destinata agli atti dellaCE:(di cui spese di spedizione e 41,27)(di cui spese di spedizione e 20,63)

- annuale- semestrale

e 168,00e 91,00

Tipo D Abbonamento ai fascicoli della serie destinata alle leggi e regolamenti regionali:(di cui spese di spedizione e 15,31)(di cui spese di spedizione e 7,65)

- annuale- semestrale

e 65,00e 40,00

Tipo E Abbonamentoai fascicoli dellaseriespeciale destinataai concorsi indetti dalloStatoedallealtrepubblicheamministrazioni:(di cui spese di spedizione e 50,02)(di cui spese di spedizione e 25,01)

- annuale- semestrale

e 167,00e 90,00

Tipo F Abbonamentoai fascicolidellaseriegenerale, inclusi tutti isupplementiordinari,edai fascicolidellequattroseriespeciali:(di cui spese di spedizione e 383,93)(di cui spese di spedizione e 191,46)

- annuale- semestrale

e 819,00e 431,00

Tipo F1 Abbonamento ai fascicoli della serie generale inclusi i supplementi ordinari con i provvedimenti legislativi e ai fascicolidelle quattro serie speciali:

(di cui spese di spedizione e 264,45)(di cui spese di spedizione e 132,22)

- annuale- semestrale

e 682,00e 357,00

N.B.: L’abbonamento alla GURI tipo A, A1, F, F1 comprende gli indici mensiliIntegrando con la somma di e 80,00 il versamento relativo al tipo di abbonamento alla Gazzetta Ufficiale - parte prima -

prescelto, si ricevera' anche l’Indice Repertorio Annuale Cronologico per materie anno 2008.

CONTO RIASSUNTIVO DEL TESORO

Abbonamento annuo (incluse spese di spedizione) e 56,00

PREZZI DI VENDITA A FASCICOLI(Oltre le spese di spedizione)

Prezzi di vendita: serie generale e 1,00serie speciali (escluso concorsi), ogni 16 pagine o frazione e 1,00fascicolo serie speciale, concorsi, prezzo unico e 1,50supplementi (ordinari e straordinari), ogni 16 pagine o frazione e 1,00fascicolo Bollettino Estrazioni, ogni 16 pagine o frazione e 1,00fascicolo Conto Riassuntivo del Tesoro, prezzo unico e 6,00

I.V.A. 4% a carico dell’Editore

5a SERIE SPECIALE - CONTRATTI ED APPALTI(di cui spese di spedizione e 127,00) - annuale e 295,00(di cui spese di spedizione e 73,00) - semestrale e 162,00

GAZZETTA UFFICIALE - PARTE II(di cui spese di spedizione e 39,40) - annuale e 85,00(di cui spese di spedizione e 20,60) - semestrale e 53,00

Prezzo di vendita di un fascicolo, ogni 16 pagine o frazione (oltre le spese di spedizione) e 1,00I.V.A. 20% inclusa

RACCOLTA UFFICIALE DEGLI ATTI NORMATIVI

Abbonamento annuo e 190,00Abbonamento annuo per regioni, province e comuni - SCONTO 5% e 180,50

Volume separato (oltre le spese di spedizione) e 18,00I.V.A. 4% a carico dell’Editore

Per l’estero i prezzi di vendita, in abbonamento ed a fascicoli separati, anche per le annate arretrate, compresi i fascicoli dei supplementi ordinari estraordinari, devono intendersi raddoppiati. Per il territorio nazionale i prezzi di vendita dei fascicoli separati, compresi i supplementi ordinari estraordinari, relativi ad anni precedenti, devono intendersi raddoppiati. Per intere annate e' raddoppiato il prezzo dell’abbonamento in corso.Le spese di spedizione relative alle richieste di invio per corrispondenza di singoli fascicoli, vengono stabilite, di volta in volta, in base alle copie richieste.

N.B. - Gli abbonamenti annui decorrono dal 1o gennaio al 31 dicembre, i semestrali dal 1o gennaio al 30 giugno e dal 1o luglio al 31 dicembre.

RESTANO CONFERMATI GLI SCONTI IN USO APPLICATI AI SOLI COSTI DI ABBONAMENTO

ABBONAMENTI UFFICI STATALIResta confermata la riduzione del 52% applicata sul solo costo di abbonamento

* tariffe postali di cui al Decreto 13 novembre 2002 (G.U. n. 289/2002) e D.P.C.M. 27 novembre 2002 n. 294 (G.U. 1/2003) per soggetti iscritti al R.O.C.

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