Concorso Assistenti Giudiziari - Tutte le schede sinottiche
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PREMESSA DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE
Nel presente documento sono raccolte tutte le schede sinottiche elaborate dalla Redazione di
Concorsando.it al fine di sintetizzare e schematizzare tutti gli argomenti trattati nella banca dati
pubblicata per la prova preselettiva del Concorso 800 Assistenti Giudiziari
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
VF
Atti amministrativi
Elementi
Gli elementi dell’atto amministrativo (e dunque anche del provvedimento amministrativo che è un tipo particolare di atti
amministrativo) possono essere essenziali o accidentali
Elementi essenziali
Gli elementi essenziali sono necessari giuridicamente per dar vita all'atto. Qualora mancanti comportano la nullità del provvedimento.
Agente o soggetto
L’agente o soggetto è l’autore del provvedimento. E’ il centro di imputazione giuridica che pone in essere il provvedimento. E’
l'autorità amministrativa competente all'emanazione dell'atto.
Può essere un'autorità amministrativa, un privato esercente una pubblica funzione, ovvero un privato obbligato a svolgere un
procedimento di evidenza pubblica.
Destinatario
E’ il soggetto pubblico o privato, nei cui confronti un atto deve produrre i suoi effetti.
Deve possedere quale requisito la determinatezza o la determinabilità
Oggetto
È il comportamento, il fatto o il bene sul quale si indirizza la volontà dell'amministrazione corrisponde. Deve possedere i requisiti di
determinatezza, possibilità e liceità, ossia deve essere determinato o determinabile, possibile e lecito.
Contenuto
Il contenuto è l'insieme delle statuizioni contenute nell'atto
Finalità
La finalità è lo scopo, l’interesse pubblico, che persegue l'atto
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
VF
Forma
Normalmente è quella scritta. Può essere anche orale come ad esempio gli ordini di polizia. Può assumere anche la forma gestuale
come ad esempio gli ordini di disciplina del traffico.
Elementi accidentali
Gli elementi accidentali possono o meno essere presenti in un atto. Sono clausole accessorie che incidono sugli effetti dell'atto. Sono
termine, condizione, onere e riserve
Termine
È l'elemento accidentale che sottopone l'efficacia dell'atto o alcuni effetti al verificarsi di un evento futuro e certo.
È un elemento accidentale che indica il momento dal quale deve avere inizio l'efficacia dell'atto o quello dal quale l'efficacia deve
cessare.
Condizione
Subordina gli effetti dell'atto al verificarsi di un evento futuro e incerto.
Riserve
Le riserve sono dichiarazioni con le quali l'amministrazione avoca a sé la possibilità di esercitare successivamente il medesimo potere a
seguito di una nuova valutazione degli interessi pubblici.
Requisiti dell’atto amministrativo
Affinché l'atto amministrativo oltre che perfetto sia valido ed efficace occorre che oltre agli elementi costitutivi sussistano anche
alcuni requisiti, la cui mancanza incide sulla legittimità o sull'efficacia del medesimo.
Requisiti di legittimità
I requisiti di legittimità sono richiesti dalla legge perché un atto (e quindi anche un provvedimento amministrativo), già perfetto, sia
valido.
Tra essi rientrano
• i presupposti di fatto e di diritto;
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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• i requisiti di legittimità che attengono all'agente ossia
o la compatibilità dell’agente: sussiste quando mancano cause di astensione o di ricusazione
o la competenza dell’agente: delimita il potere dell'organo agente per territorio, per grado o per materia. La competenza
(per territorio, grado o materia) a emanare l'atto
o la legittimazione dell’agente: consiste nell'investitura nei modi di legge del funzionario ossia nel'esistenza di una
investitura effettiva.
• i requisiti di legittimità dell'atto amministrativo che attengono al profilo funzionale degli atti discrezionali e costituiscono i
limiti interni della discrezionalità ossia:
o la corrispondenza all'interesse pubblico;
o la corrispondenza alla causa del potere.
o il rispetto dei precetti di logica e imparzialità.
• la mancanza di vizi della volontà;
• l'esistenza e la sufficienza della motivazione
NON sono requisiti di legittimità all’agente:
• Volontà.
• Obbligatorietà.
• Efficacia.
NON sono requisiti di legittimità attinenti al profilo funzionale
• Presupposti di fatto e di diritto.
• Compatibilità dell'agente.
NON sono requisiti di legittimità del provvedimento (in quanto vertenti sull’efficacia)
• Notificazioni;
• Controlli.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
VF
• Comunicazioni.
• Accettazione dell'interessato.
• Pubblicazione del provvedimento.
Requisiti d’efficacia
I requisiti d'efficacia sono richiesti affinché l'atto già perfetto, possa produrre i suoi effetti.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà.
• Requisiti di esecutività: sono necessari perché l'atto sia portato ad esecuzione. I requisiti di esecutività operano ex tunc, e in
virtù di essi l'atto già perfetto, può essere portato ad esecuzione. I requisiti di esecutività operano ex tunc e sono i controlli, il
verificarsi della condizione sospensiva e del termine, l'accettazione dell'interessato, quanto ad essa la legge fa dipendere gli
effetti dell'atto.
• Requisiti di obbligatorietà: sono quelli in virtù dei quali l'atto, già perfetto ed esecutivo, diventa obbligatorio per i suoi
destinatari. I requisiti di obbligatorietà operano ex nunc, e sono costituiti dagli atti di comunicazione, ovvero notificazione,
trasmissione e pubblicazione del provvedimento. Tra essi rientrano:
o Le notificazioni.
o La trasmissione e la pubblicazione del provvedimento.
o Le comunicazioni.
NON sono requisiti di esecutività
• I presupposti di diritto.
NON sono requisiti di obbligatorietà
• L'esistenza della motivazione.
• La mancanza di vizi della volontà.
Classificazioni
Diversi sono i criteri di classificazione degli atti amministrativi (a volte i quiz parlano impropriamente di provvedimenti amministrativi):
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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• dal punto di vista del rapporto tra gli atti (in relazione alla reciproca interdipendenza)
o Atti composti: atti amministrativi formati da più manifestazioni di volontà così strettamente unite che si considerano un
solo atto
o Atti contestuali: atti amministrativi che risultano dalla riunione di più atti autonomi in un'unica manifestazione esteriore
• dal punto di vista del procedimento
o Atti presupposti: atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo
autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo
o Atti procedimentali: atti che si inseriscono in un procedimento amministrativo e sono tra loro coordinati e preordinati
all'adozione di un provvedimento amministrativo formale. Tali atti possono essere
▪ propulsivi
• istanze.
• Richieste
• Ricorsi
▪ Preparatori
• Pareri
• accordi preliminari.
• designazioni.
• con riferimento ai destinatari:
o Atti particolari: gli atti destinati ad un solo soggetto (atti con un solo destinatario)
o Atti con una pluralità di destinatari:
▪ Atti collettivi: quando gli atti dispongono in modo inscindibile nei confronti di tutti. Sono gli atti che manifestano
la volontà della pubblica amministrazione unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui
unitariamente considerati:
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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▪ Atti plurimi: quando ogni destinatario è raggiunto da un effetto diverso. Sono atti formalmente unici, ma
scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari:
▪ Atti generali: quando i destinatari sono determinati solo a posteriori (es. bandi di gara o bandi di concorso).
Sono gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un
momento successivo.
▪ Atti regolamentari: quando i destinatari, di regola, non sono determinati neppure a posteriori
• con riferimento ai rapporti esistenti tra gli autori
o Atti di concerto: atti imputabili ad una sola amministrazione ma emanati con il consenso di un'altra amministrazione
o Atti complessi (detti anche codecisioni): atti imputabili a più soggetti che curano il medesimo interesse pubblico, anche
in posizione diversa
• dal punto di vista del rapporto tra gli atti
o atti composti: sono quelli formati da diverse manifestazioni di volontà imputabili ad organi diversi.
o atti contestuali: sono quelli che contengono manifestazioni di volontà distinte ed autonome ma unificate in un unico
atto.
• dal punto di vista del procedimento
o atti procedimentali: sono atti che fanno parte di un procedimento amministrativo e sono preordinati all'emanazione del
provvedimento finale.
o atti presupposti: sono quegli atti che sono il risultato di procedimenti autonomi ma collegati con altri procedimenti,
successivi, di cui condizionano la validità o l'efficacia.
• dal punto di vista dei soggetti (degli agenti)
o atti monostrutturati: emanati da un solo organo, individuale o collettivo.
o atti pluristrutturati: imputabili a più organi.
• In relazione alla natura dell'attività esercitata:
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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o Atti di amministrazione attiva: gli atti diretti a soddisfare immediatamente gli interessi propri della pubblica
amministrazione. In questa categoria rientrano i provvedimenti
o Atti di amministrazione consultiva: gli atti tendenti ad illuminare, mediante consigli tecnici, giuridici o economici, gli
organi di amministrazione attiva. Rientrano i tale categoria i pareri
o Atti di amministrazione di controllo: gli atti diretti a sindacare, sotto il profilo della legittimità o del merito, l'operato
dell'amministrazione attiva.
• In relazione all'elemento psichico:
o Atti consistenti in manifestazioni di volontà:
o Atti consistenti in manifestazioni di conoscenza:
o Atti consistenti in manifestazioni di giudizio:
o Atti di natura mista:
• In relazione alla discrezionalità:
o Atti vincolati.
o Atti discrezionali
• In relazione all'efficacia
o Atti costitutivi: atti che creano, modificano o estinguono un rapporto giuridico preesistente. Tali atti possono incidere
su status, diritti e precedenti atti.
o Atti dichiarativi: atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza influire su di essa. I provvedimenti
NON rientrano in questa categoria
• In relazione al risultato
o Atti ampliativi: atti che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica.
o Atti restrittivi: atti che restringono la sfera giuridica del destinatario:
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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Provvedimenti amministrativi
Nozione
Secondo la "teoria funzional-procedimentale" il provvedimento è l'espressione tipica del potere amministrativo, nella misura in cui
consente di manifestare all'esterno la volontà della p.a. ed è idoneo ad incidere unilateralmente nella sfera giuridica dei terzi.
Secondo la "teoria negoziale" il provvedimento è una manifestazione di volontà, espressione di discrezionalità amministrativa, con la
quale l'amministrazione persegue finalità pubbliche.
Un provvedimento amministrativo è perfetto quando si è concluso il procedimento strutturale alla sua formazione.
Il provvedimento amministrativo è "efficace" quando è idoneo a produrre effetti giuridici.
Caratteri
Secondo la dottrina prevalente i caratteri propri del provvedimento amministrativo sono:
• unilateralità: segnala che il provvedimento non ha bisogno del concorso della volontà dei destinatari per esistere.
• tipicità: indica che i provvedimenti sono definiti nei loro elementi costitutivi dalla legge. In altri termini che i provvedimenti
debbano essere previsti dalla legge che ne deve individuare funzione e contenuto. Oppure che ogni provvedimento deve
rispondere ad una causa tipica prevista dalla norma che ne definisce il contenuto. I provvedimenti amministrativi possono
essere solo quelli previsti dall'ordinamento con riferimento sia al contenuto che alla funzione che lo stesso è destinato a
realizzare. È espressione del principio di legalità.
• nominatività: si sottolinea che essi sono solo quelli previsti dal legislatore. Implica che ad ogni interesse pubblico corrisponde
un certo tipo di atto definito e disciplinato dalla legge. Impone che la legge individui gli schemi provvedimentali da utilizzare
per il perseguimento delle singole finalità di interesse pubblico e per la produzione delle singole tipologie di effetti giuridici. È
espressione del principio di legalità.
• imperatività o autoritarietà: consiste nella sua idoneità a modificare situazioni giuridiche altrui, senza necessità di alcun
consenso. Ossia la capacità del provvedimento amministrativo di produrre effetti giuridici in capo a terzi senza che sia
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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necessario il consenso o la collaborazione delle stessi. In altri consiste nella capacità del provvedimento di imporre
unilateralmente modificazioni nella sfera giuridica dei destinatari
• inoppugnabilità: è l'idoneità del provvedimento a divenire definitivo decorso un breve termine di decadenza per
l'impugnazione. In altri termini è l'impossibilità per i destinatari di ricorrere contro il provvedimento una volta decorsi i termini
decadenziali. I provvedimenti amministrativi non sono più suscettibili di annullamento o revoca su ricorso dell'interessato
• efficacia: è intesa come l'idoneità dello stesso a produrre effetti. I provvedimenti aventi carattere cautelare ed urgente sono
immediatamente efficaci. L'efficacia o l'esecuzione dei provvedimenti può essere sospesa per gravi ragioni e per il tempo
strettamente necessario.
• esecutività: è intesa come l'idoneità a produrre effetti in modo automatico ed immediato una volta divenuto efficacie,
indipendentemente dal fatto che lo stesso sia valido o invalido. I provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti
immediatamente, salvo che sia diversamente stabilito dalla legge o dal provvedimento medesimo. L’esecutività va distinta
dalla:
o esecutorietà: consiste nel potere, in capo all'amministrazione, di attuare in maniera coattiva la determinazione
provvedimentale, senza dover ricorrere all'autorità giurisdizionale e anche contro la volontà del destinatario.
Rappresenta un carattere eccezionale del provvedimento, in quanto il potere di imporre coattivamente l'adempimento
è limitato ai soli casi previsti dalla legge.
Requisiti del provvedimento amministrativo
I requisiti del provvedimento amministrativo valgono ad identificare le condizioni da soddisfare perché il provvedimento sia valido
(Requisiti di legittimità) ed efficace (requisiti di efficaci).
I requisiti di esecutività consentono di portare ad esecuzione l'atto con effetto ex tunc (da allora in avanti)
I requisiti di obbligatorietà consentono all'atto, già esecutivo, di diventare obbligatorio nei confronti dei destinatari con effetti ex nunc
(da ora in avanti)
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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Struttura del provvedimento amministrativo
Ogni provvedimento amministrativo ha una propria struttura, legata alla forma dell'atto. Esiste però una struttura di larga massima
comune alla gran parte dei provvedimenti amministrativi scritti che si compone da:
• Intestazione: è l'indicazione dell'autorità amministrativa alla quale il provvedimento e l'attività del funzionario sono imputabili.
indica l'autorità da cui promana l'atto;
• Preambolo: indica le norme di legge che giustificano l'esercizio dei poteri dell'amministrazione e le risultanze dell'istruttoria,
compresi gli atti di impulso del procedimento, i pareri, le valutazioni tecniche, ecc. contiene le norme di legge o i regolamenti in
base alle quali l'atto è stato adottato nonché le attestazioni relative agli atti preparatori. In esso sono enunciate le circostanze
di fatto e quelle di diritto, delineando il quadro normativo e fattuale nel cui contesto l'atto è emanato
• Motivazione: è la parte dell'atto che contiene l'indicazione dei presupposti di fatto e le ragioni giuridiche del provvedimento. E’
la parte descrittiva in cui la pubblica amministrazione indica gli interessi coinvolti nel procedimento e valuta gli interessi
indicando le ragioni per le quali preferisce soddisfare uno in luogo di un altro, tanto è vero che si dice la motivazione consiste
una parte descrittiva e una parte valutativa. La parte descrittiva della motivazione è la parte che indica gli interessi coinvolti nel
procedimento. La parte valutativa della motivazione è la parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi,
motivando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro.
• Dispositivo: contiene la parte precettiva nella quale è espressa la volontà dell'amministrazione e sono indicati gli effetti
dell'atto. Rappresenta la parte precettiva del provvedimento e contiene la concreta statuizione posta in essere
dall'amministrazione.
• Luogo;
• Data
• Sottoscrizione: contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata.
Classificazioni
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi,
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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• Dal punto di vista degli effetti si distinguono:
o Provvedimenti accrescitivi
o Provvedimenti ablatori
o Provvedimenti sanzionatori
o Provvedimenti di secondo grado.
Provvedimenti ampliativi
Autorizzazioni
Le autorizzazioni sono provvedimenti con cui la p.a. consente all'istante lo svolgimento di un'attività privata dopo averne accertata la
compatibilità con gli interessi pubblici coinvolti. Sono atti della p.a. capaci di rimuovere gli impedimenti giuridici posti all'esercizio di diritti
o poteri di cui il privato è già titolare.
Hanno carattere ampliativo ma non attributivo ex novo di situazioni giuridiche, postulando la necessaria preesistenza di un diritto
soggettivo o di una potestà pubblica.
Classificazioni
Sotto il profilo funzionale si distinguono in
• autorizzazioni di controllo: sono volte ad esprimere un giudizio volto a riscontrare la conformità a regole predeterminate del
potere materiale oggetto del procedimento
• autorizzazione di programmazione: sono strumenti per ordinare attività di operatori ai precetti di piani o programmi stabiliti
dall'amministrazione
Dal punto di vista degli effetti si distinguono le autorizzazioni
• costitutive: attribuiscono nuove facoltà:
• permissive: permettono di esercitare facoltà preesistenti
• ricognitive: accertano l'esistenza dei presupposti richiesti dalla legge per esercitare una certa attività:
• dispensative: consentono ad un soggetto di non adempiere ad un obbligo cui sarebbe tenuto per legge:
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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Dal punto di vista della forma
• espresse: la volontà autorizzatoria della p.a. avviene con provvedimenti manifesti ad hoc.
• Tacite: la volontà autorizzatoria della p.a. è ricavata dal suo silenzio a seguito dell'istanza.
Con riferimento al contenuto
• Modali: la p.a. impone determinate prestazioni, ritenute opportune o necessarie per ragioni di pubblico interesse.
• Non modali: il contenuto è normativamente predeterminato e non sono pertanto suscettibili di limitazioni; l'autorità ha solo
facoltà di rilasciarle o negarle.
• Approvative: il compito della p.a. è quello di valutare la convenienza o la legittimità di un progetto di azione o di un tipo di
attività prospettato dal richiedente.
• Indicative: la richiesta non comporta la presentazione di un piano di azione particolareggiato all'amministrazione, a cui spetta
di precisare, nel fine o nelle modalità, l'attività da svolgere nella fattispecie.
• Correttive: l'amministrazione comunica al richiedente le variazioni ritenute opportune affinché si possa procedere alla sua
realizzazione.
Con riferimento al carattere del giudizio autorizzativo
• Vincolate: quando è la legge che stabilisce preventivamente le caratteristiche dei soggetti richiedenti, dei presupposti per il
rilascio e degli atti per il compimento dei quali il provvedimento permissivo deve essere rilasciato.
Con riferimento all’oggetto
• Reali: L'accertamento concerne i requisiti di una res.
• Personali: il rilascio presuppone un giudizio favorevole sui requisiti personali di chi esercita l'attività autorizzata:
Figura affini
Sono figure affini alla’autorizzazione:
• Abilitazioni: sono provvedimenti di tipo permissivo nei quali viene in rilievo l'esercizio di discrezionalità tecnica.
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• Licenze: sono provvedimenti permissivi che operano su diritti preesistenti, condizionandone l'esercizio. Quanto a rilascio non
presuppongono esercizio di discrezionalità o, al più discrezionalità solo tecnica.
• Approvazione
• Omologazioni: sono rilasciate dall'autorità a suggello della conformità delle cose alle norme nazionali e internazionali a tutela
della sicurezza o dell'uniformità dei prodotti.
• Nulla osta: sono atti con cui la p.a. dichiara di non avere nulla in contrario in ordine all'adozione di un provvedimento da parte
di un'altra autorità.
• Dispense: sono provvedimenti mediante i quali i privati sono abilitati ad esercitare l'attività in deroga al divieto legale oppure
sono esonerati dal compimento di un'attività doverosa. Attengono ad attività normalmente vietate o comunque precluse ai
destinatari dell'atto.
NON sono figure affini
• Ammissione.
• Sovvenzione.
• Concessione.
Concessioni
La concessione è il provvedimento amministrativo mediante il quale la P.A. attribuisce al destinatario il diritto-dovere di svolgere in via
esclusiva un'attività o di godere di un determinato bene riservati originariamente alla P.A
Si sostanziano in provvedimenti costitutivi di diritti soggettivi nuovi in capo al soggetto destinatario.
La concessione ha natura costitutiva, in quanto attribuisce al privato un diritto di cui prima non era titolare.
Sono provvedimenti con cui la p.a. attribuisce ai destinatari diritti di cui è titolare.
Nella concessione vi è un potere di ingerenza della P.A. nello svolgimento del servizio che si esprime nel potere di direzione,
sostituzione e revoca.
Nel rapporto concessorio l'amministrazione attribuisce al terzo il potere di svolgere una determinata attività in via esclusiva,
assegnandogli una posizione di monopolio od oligopolio.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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Sono suscettibili di revoca nel caso in cui non corrispondano più alle esigenze pubbliche a seguito o di provvedimenti motivati o di una
nuova valutazione dell'interesse pubblico.
Comportano per la p.a. poteri di ingerenza nello svolgimento del servizio che si esprime nel potere di indirizzo, controllo e vigilanza,
nonché nel potere sostitutivo.
I poteri della P.A.
Con riferimento ai poteri della p.a. è corretto affermare che la pubblica amministrazione
o gode del potere di indirizzo: può incidere su significative facoltà decisionali del concessionario.
o poteri di controllo e vigilanza: può verificare che il concessionario svolga l'attività con regolarità e nel rispetto del principio di
buona amministrazione.
o gode del potere sostitutivo: può esercitare il potere sostitutivo al fine di garantire il soddisfacimento dell'interesse pubblico.
Diritti e doveri del concessionario
Con riferimento ai diritti e doveri del concessionario il concessionario :
o nei rapporti con i terzi agisce in nome proprio ed è responsabile in proprio dei fatti e degli atti illeciti compiuti.
Differenze con l’autorizzazione
A differenza dell'autorizzazione, che si limita a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto potenziale, la concessione ha natura
costitutiva, in quanto attribuisce al privato un diritto di cui prima non era titolare.
Nella concessione vi è un potere di ingerenza della P.A. nello svolgimento del servizio che si esprime nel potere di direzione,
sostituzione e revoca, mentre nell'autorizzazione la P.A. mantiene solo un potere di vigilanza sullo svolgimento dell'attività a seguito del
quale può adottare solo provvedimenti sanzionatori.
Nel rapporto concessorio l'amministrazione attribuisce al terzo il potere di svolgere una determinata attività in via esclusiva,
assegnandogli una posizione di monopolio od oligopolio che si fonda su potere si riserva del bene o dell'attività all'amministrazione, con
l'autorizzazione il privato opera sul mercato in concorrenza con altri soggetti autorizzati.
Classificazioni
Con riferimento all’efficacia:
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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• Traslative: trasferiscono al concessionario un diritto appartenente all'amministrazione. In pratica la pubblica amministrazione
trasferisce al privato alcune potestà delle quali essa è titolare. Nel sono una esemplificazione:
o Concessione di beni.
o Concessione di servizi.
• Costitutive: attribuiscono un diritto acquistabile da parte di soggetti anche privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge
esclusivamente attraverso l'atto amministrativo. In pratica la situazione giuridica attribuita è totalmente nuova e della stessa
non è titolare neppure la pubblica amministrazione. Ne sono una esemplificazione
o Concessione di cittadinanza.
o Concessione di onorificenze.
Con riferimento all’oggetto
• di funzioni pubbliche: ad esempio la concessione dell'esazione di imposte
• di status: ad esempio la concessione della cittadinanza
• di attività professionali: ad esempio la concessione di piazza notarile
• di diritti soggettivi: concessione di onorificenze
Provvedimenti analoghi
È un provvedimento analogo alla concessione:
• sovvenzione
• ammissioni: attengono ai servizi pubblici e si riferiscono al rapporto autoritativo tra ente erogatore del servizio ed utenti
accreditati.
Provvedimenti ablatori o ablativi
I provvedimenti ablatori (o ablativi) sono gli atti che incidono negativamente sulla sfera giuridica dei destinatari, sacrificando diritti,
facoltà e poteri dei privati, in vista della realizzazione di un interesse pubblico.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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La produzione di due effetti: quello privativo, che consiste nella sottrazione di una facoltà o di un diritto ad un altro soggetto, quello
appropriativo che consiste nell'acquisizione del bene o della facoltà al patrimonio della p.a.
Il potere abaltorio è il potere attraverso il quale la P.A. per un vantaggio della collettività sacrifica un interesse ad un bene della vita di
un privato cittadino è il
Classificazioni
I provvedimenti ablatori si raccolgono in tre categorie:
• Reali: consistono nella sottrazione di diritti reali dei privati e in particolare, del diritto di proprietà con contestuale acquisizione
di tali diritti alla pubblica amministrazione. Sono caratterizzati dal trasferimento coattivo di un bene o di un diritto reale da un
privato alla pubblica amministrazione. Producono un effetto privativo al quale si accompagna quello acquisitivo in favore della
pubblica amministrazione. Ne costituiscono un esempio
o Espropriazioni:
o Occupazioni (occupazione d'urgenza e le occupazione temporanee): le occupazioni temporanee comportano l'obbligo di
corrispondere un indennizzo parametrato al periodo di utilizzo del bene, come come le occupazioni d'urgenza e
viceversa.
o Requisizione: consiste nell'apprensione di un bene con i caratteri della temporaneità, urgenza e pagamento di una
indennità.
o Confische:
o sequestri
• Personali: sono tradizionalmente identificati negli ordini amministrativi, e in quanto provvedimenti che limitano la sfera
giuridica dei destinatari sono soggetti al principio di legalità Devono essere previsti in modo espresso o implicito dalla legge.
Sono ordini che producono l'effetto privativo di facoltà o poteri dei privati. Possono essere assunti in forma scritta o in forma
orale e sono caratterizzati dall'esecutorietà e dalla recettizietà. I comandi contengono obblighi di fare. I divieti contengono
obblighi di non fare. Ne costituiscono un esempio:
o Ordini prescrittivi.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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o Ordini di polizia.
o Ordini dell'autorità sanitaria.
o Ordine di polizia.
• Obbligatori: provvedimenti amministrativi costituiscono un rapporto obbligatorio tra cittadino e pubblica amministrazione,
imponendo ai destinatari lo svolgimento di una determinata prestazione. Non hanno ad oggetto la proprietà o diritti reali e non
prevedono l'imposizione di un indennizzo. In quanto provvedimenti che limitano la sfera giuridica dei destinatari, devono
essere espressamente previsti dalla legge. Ne costituiscono un esempio:
o Obbligo di pagare i tributi.
o Obbligo di procedere alle assunzioni delle categorie protette.
o Imposizione tributaria.
Trasferimento coattivo dei diritti d'uso
Le seguenti fattispecie configurano un trasferimento coattivo dei diritti d'uso
• Requisizione in uso di aree per provvedere all'alloggio temporaneo di senza tetto in caso di pubblici disastri.
• Requisizione di edifici per provvedere all'alloggio delle truppe di passaggio.
• Occupazione di suolo per ragioni militari.
Atto ablativo di urgente necessità.
• Ordine di sospensione del godimento di fondi per inerbarli al fine di pascolo.
• Ordine del Sindaco di abbattimento di muri pericolanti.
• Ordine del Sindaco di distruzione di sostanze alimentari ritenute nocive.
• Ordine del Sindaco di abbattimento di animali infetti.
• Sequestro cautelare di beni in attesa di ulteriori provvedimenti da emanare.
• Sequestro di sostanze alimentari ritenute nocive in attesa dell'ordine definitivo della loro distruzione.
• Occupazione necessitata dall'urgenza di eseguire opere dichiarate indifferibili e urgenti.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Atti e provvedimenti amministrativi
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• Occupazione necessitata da eventi naturali calamitosi.
Atto ablativo di tipo sanzionatorio
Le seguenti fattispecie configurano n atto ablativo di tipo sanzionatorio
• Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisce illecito amministrativo.
• Confisca di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione è consentita solo previa autorizzazione
amministrativa.
Confisca
La confisca produce un effetto privativo di un diritto o di una facoltà per il privato ed un effetto acquisitivo a favore della P.A. E’
soggetta al principio di legalità. Essendo un provvedimento sanzionatorio non prevede indennizzo da parte della P.A. Costituisce una
sanzione patrimoniale e non personale. E’ la misura conseguente alla commissione di un illecito amministrativo. É un provvedimento
ablatorio a carattere non espropriativo, ma sanzionatorio, conseguente alla commissione di un illecito amministrativo.
Espropriazione
Con riferimento alle parti nel rapporto espropriativo
• per "promotore dell'espropriazione" si intende i soggetto, pubblico o privato, che chiede l'espropriazione.
• per "autorità espropriante" si intende l'autorità amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo
procedimento, ovvero il soggetto privato, al quale sia stato attribuito tale potere, in base ad una norma. , L'autorità
competente alla realizzazione di un'opera pubblica o di pubblica utilità è anche competente all'emanazione degli atti del
procedimento espropriativo che si renda necessario
• per "espropriato" si intende il soggetto, pubblico o privato, titolare del diritto espropriato.
• per "beneficiario dell'espropriazione" si intende il soggetto, pubblico o privato, in cui favore è emesso il decreto di esproprio.
La durata del vincolo preordinato all'esproprio è di cinque anni
Il decreto di esproprio "dispone" il passaggio del diritto di proprietà, o del diritto oggetto dell'espropriazione.
Il decreto di esproprio viene eseguito mediante l'immissione in possesso del beneficiario dell'esproprio e trascritto presso l'ufficio dei
registri immobiliari.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Sanzioni amministrative pecuniarie
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Sanzioni amministrative pecuniarie
Principi
Principio di legalità: Comporta l'irretroattività delle fattispecie di illecito, la tassatività delle medesime ed il divieto di applicazione
analogica.
Principio di imputabilità: Comporta che non può essere assoggettato a sanzione amministrativa, chi, al momento in cui ha commesso il
fatto, non aveva compiuto i diciotto anni o non aveva, la capacità di intendere e volere.
Principio di colpevolezza: Prevede che ciascuno è responsabile della propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa
o colposa.
Principio di solidarietà : prevede che concorrono con l'autore dell'illecito al pagamento della sanzione il titolare di diritto reale o
personale sulla cosa che servì o fu destinata a commettere la violazione, se questi non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua
volontà.
Principio di personalità: prevede che l'obbligo di pagare la somma dovuta per la violazione non si trasmette agli eredi.
Divieto di cumulo delle sanzioni: Prevede che nel caso di commissione di più violazioni con una azione od omissione, o con più azioni
od omissioni esecutive di un medesimo disegno, si applica la sanzione prevista per la violazione più grave aumentata sino al triplo.
Principio di specialità: prevede che quando uno stesso fatto è punito da una disposizione penale e da una disposizione che prevede una
sanzione amministrativa, ovvero da una pluralità di disposizioni che prevedono sanzioni amministrative, si applica la disposizione speciale.
Principio del concorso di persone nell'illecito amministrativo: prevede che ciascuna di esse soggiace alla sanzione prevista dalla legge,
salvo che sia diversamente stabilito.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
VF
Procedimento amministrativo
Ambito di applicazione della disciplina
Si applicano alle amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali.
• le disposizioni di cui all'art. 26 (Obbligo di pubblicazione)
Le disposizioni della legge 241/1990 si applicano anche alle società con totale o prevalente capitale pubblico, limitatamente
all'esercizio delle funzioni amministrative.
Si applicano a tutte le amministrazioni pubbliche:
• le disposizioni di cui all'art. 11 (Accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento)
• le disposizioni di cui all'art. 15 (Accordi fra pubbliche amministrazioni)
• le disposizioni del capo. IV-bis (Efficacia ed invalidità del provvedimento amministrativo. Revoca e recesso)
o le disposizioni di cui all'art. 21 bis (Efficacia del provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati).
o le disposizioni di cui all'art. 21 ter (Esecutorietà)
o le disposizioni di cui all'art. 21 quater (Efficacia ed esecutività del provvedimento).
o le disposizioni di cui all'art. 21 quinquies (Revoca del provvedimento).
o le disposizioni di cui all'art. 21 sexies (Recesso dai contratti).
o le disposizioni di cui all'art. 21 septies (Nullità del provvedimento).
o le disposizioni di cui all'art. 21 octies (Annullabilità del provvedimento)
o le disposizioni di cui all'art. 21 nonies (Annullamento d'ufficio)
• le disposizioni di cui all'art. 25, comma 5 circa le controversie relative all'accesso ai documenti amministrativi
Sono espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato in quanto attengono ai livelli essenziali delle prestazioni di cui all'art.
117, comma 2, lett. m), della Costituzione.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
VF
• le disposizioni della stessa legge concernenti l'obbligo per la pubblica amministrazione di garantire la partecipazione
dell'interessato al procedimento;
• le disposizioni della stessa legge concernenti l'obbligo per la pubblica amministrazione di individuare un responsabile del
procedimento:
• le disposizioni della stessa legge concernenti l'obbligo per la pubblica amministrazione di concludere il procedimento entro il
termine prefissato
Sono espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato.
• le disposizioni della stessa legge concernenti l'obbligo per la pubblica amministrazione di assicurare l'accesso alla
documentazione amministrativa sono espressione della potestà;
• le disposizioni della stessa legge relative alla durata massima dei procedimenti sono espressione della potestà
• le disposizioni della legge 241/1990 concernenti la presentazione di istanze, segnalazioni e comunicazioni sono espressione
della potestà
A norma di quanto dispone l'art. 29 della legge n. 241/1990, le disposizioni della stessa legge concernenti l'obbligo per la pubblica
amministrazione di assicurare l'accesso alla documentazione amministrativa sono espressione della potestà
Principi
L'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli
procedimenti, nonché dai principi dell'ordinamento comunitario
Dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990 che l'attività amministrativa è retta dai criteri di economicità, efficacia, imparzialità (introdotto
dalla l. n. 69/2009), pubblicità e trasparenza.
I soggetti privati sono tenuti al rispetto dei principi se preposti all'esercizio di attività amministrative.
A norma di quanto dispone l'art. 1 della legge n. 241/1990, quando le pubbliche amministrazione possono agire secondo le norme di
diritto privato nell'adozione di atti di natura non autoritativa, salvo che la legge disponga diversamente
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
VF
La pubblica amministrazione non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo
svolgimento dell'istruttoria
Per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica, nei rapporti
interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati.
Tipologie
Dal punto di vista della struttura del momento decisionale si distinguono
• Procedimenti autorizzatori in senso stretto : quali l'esercizio di un potere o di una facoltà è subordinato ad una previa
valutazione di compatibilità con l'interesse pubblico
• Procedimenti di esame: quelli nei quali il provvedimento viene rilasciato a seguito di una valutazione dell'idoneità di una
persona o di una cosa secondo regole tecniche.
Fasi
Il procedimento amministrativo, alla luce delle più recenti innovazioni legislative, si articola in quattro fasi:
1. fase d'iniziativa:
2. fase istruttoria:
3. fase decisoria:
4. fase integrativa dell'efficacia:
Fase dell’iniziativa
La fase dell'iniziativa è la fase propulsiva del procedimento amministrativo: è quella che dà luogo all'avvio del procedimento
Essa è diretta:
• ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del
provvedimento da emanare;
• diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
VF
L'apertura del procedimento amministrativo può avvenire a richiesta di parte o ad iniziativa d'ufficio.
Sono ricompresi nella fase dell’iniziativa:
• Istanza: domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore che crea per la P.A. un obbligo a
provvedere è denominata
• Denuncia: l'atto con cui il privato chiede all'autorità amministrativa di eliminare o reprimere gli abusi descritti nello stesso è
denominato. Una dichiarazione che viene presentata ad un'autorità amministrativa, relativamente a fatti o notizie di cui essa
deve essere a conoscenza
• Richiesta: l'atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare
l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato
• Richiesta obbligatoria
• Richiesta vincolante
• Ricorso: reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di
diritti o interessi legittimi è denominato. L'atto del privato con cui viene impugnato innanzi all'autorità amministrativa un
provvedimento che si assume viziato per legittimità o ingiustizia nel merito
• Esposto: domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore, che non genera obblighi per la
P.A. è denominata
• Proposta: una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto
• Proposta obbligatoria
• Proposta non vincolante:
• Segnalazione
• Voto
Nasce per la P.A. un obbligo a provvedere
• Istanza
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
VF
• Richiesta vincolante
• Proposta vincolante
Scaturisce solo un obbligo per la P.A. di vagliare l'opportunità di dare o meno corso al procedimento dalle
• Proposta non vincolante
• Segnalazioni
L’unità organizzativa e il responsabile del procedimento
L’art. 4 1° co. afferma che: “Ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento, le pubbliche amministrazioni sono
tenute a determinare per ciascun tipo di procedimento relativo ad atti di loro competenza l’unità organizzativa responsabile
dell’istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell’adozione del provvedimento finale”
La determinazione costituisce un obbligo generale, ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento per specifici tipi
di procedimento, ed è resa pubblica nelle forme previste dai singoli ordinamenti.
In base all’art. 5 l'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento deve essere comunicata ai
soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e quelli che per legge debbono intervenirvi
Il responsabile del procedimento è il vero dominus dell'istruttoria che agisce in completa autonomia con i limiti previsti dalla legge
241/1990. Fino a quando non sia effettuata l'assegnazione del responsabile del procedimento (art. 5 l.n. 241/1990) è considerato
responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa.:
Il responsabile del procedimento in particolare:
• valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i presupposti, i requisiti di legittimazione che siano rilevanti per
l'emanazione di un provvedimento.
• accerta di ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari;
• adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria
• chiede in fase di istruttoria, il rilascio di dichiarazioni, la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete
• esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
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• propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi
• cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti.
• adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione
La comunicazione di avvio del procedimento
L'art. 7 della legge n. 241/1990 pone a carico delle pubbliche amministrazioni l'obbligo di comunicare l'avvio del procedimento.
La notizia dell'avvio del procedimento amministrativo avviene di norma mediante comunicazione personale rivolta al singolo
destinatario. Una amministrazione può prevedere di volta in volta forme di pubblicità diverse dalla comunicazione personale qualora per
il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa
L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo, ove non sussistano ragioni di
impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento, tra l’altro:
• ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti;
• ai soggetti che per legge debbono intervenirvi;
• ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare
pregiudizio dall'adozione del provvedimento (controinterssati)
È possibile non dar luogo alla comunicazione di avvio del procedimento (art. 7 l.n. 241/1990) qualora ricorrono ragioni di impedimento
dettate da particolari ragioni d'urgenza, sempre che l'urgenza sia qualificata ossia tale da non consentire l'adempimento dell'obbligo
senza compromissione del soddisfacimento dell'interesse pubblico. Ad esempio può non essere effettuata la comunicazione:
• i provvedimenti relativi ai casi di occupazione d'urgenza delle procedure espropriative
• provvedimenti contingibili ed urgenti emessi dal Sindaco
• qualora vi sia l'esigenza di salvaguardare la sicurezza pubblica
La comunicazione di avvio del procedimento deve contenere:
1. l'amministrazione competente;
2. l'oggetto del procedimento promosso;
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
VF
3. l'ufficio e la persona responsabile del procedimento
4. la data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione (la legge n.
15/2005 di modifica della n. 241/1990 ha previsto un obbligo generale);
5. nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza (la legge n. 15/2005, che ha modificato
l'art. 8, L. n. 241/1990, ha previsto un obbligo generale);
6. l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.
La comunicazione NON deve contenere i nominativi:
• degli interventori necessari;
• di tutti gli incaricati ad effettuare eventuali perizie ed ispezioni;
• dei potenziali contro interessati;
• dei soggetti che possono subire un pregiudizio dall'adozione del provvedimento finale;
• dei soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento.
L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte per l'avvio del procedimento (art. 8 legge n. 241/1990) può essere fatta valere
solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista
La fase istruttoria
La fase istruttoria del procedimento amministrativo è diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini
dell'emanazione dell'atto. É rivolta all'accertamento delle condizioni di fatto e di diritto per l'adozione dell'atto.
Una volta aperta la fase dell'iniziativa del procedimento amministrativo la legge n. 241/1990 prevede la previsione di un termine di
conclusione dell'iter procedimentale, la individuazione del responsabile del procedimento e la comunicazione dell'avvio del
procedimento agli interessati
Sono proprie della fase istruttoria
• le attività di acquisizione dei fatti (es. condizioni di ammissibilità, circostanze di fatto, ecc;)
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
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o le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a
ricorrere, ecc.), ossia l’accertamento dei requisiti di legittimazione
o le attività di acquisizione delle circostanze di fatto (rilevabili con accertamenti semplici, quali, ad esempio, ispezioni,
inchieste, ecc.)
• le attività di acquisizione degli interessi pubblici e privati coinvolti
I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento sono acquisiti d'ufficio quando
sono in possesso dell'amministrazione procedente ovvero sono detenuti istituzionalmente da altre pubbliche amministrazioni.
Partecipazione al procedimento
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, non trovano applicazione
per i procedimenti volti all'emanazione di atti
• tributari
• normativi
• amministrativi generali
• di pianificazione e di programmazione
Hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo tra gli altri
• controinteressati (interventori eventuali) ossia:
o i portatore di interessi privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
o i portati di interessi pubblici, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
o i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
• i soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento (interventori necessari)
• destinatari del provvedimento finale
La partecipazione si sostanza nel diritto di:
• prendere visione degli atti del procedimento
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
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• presentare memorie scritte e documenti e qualora queste/questi siano pertinenti all'oggetto del giudizio, l'amministrazione ha
l'obbligo di valutarli
Sono atti di partecipazione procedimentale la conclusione di accordi procedimentali.
Acquisizione dei pareri
Ove in materia di procedimenti amministrativi debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo, questo deve emettere il
proprio parere entro venti giorni dal ricevimento della richiesta.
Nel caso di pareri obbligatori il termine è di venti giorni dal ricevimento della richiesta; nel caso di pareri facoltativi, gli organi
consultivi sono tenuti a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso che
comunque non può superare i 20 giorni dal ricevimento della richiesta
Il responsabile del procedimento NON può essere chiamato a rispondere degli eventuali danni derivanti dalla mancata espressione dei
pareri da parte di organi consultivi delle pubbliche amministrazioni, salvo il caso di omessa richiesta del parere
Conferenza dei servizi
Ai sensi dell'art. 20 della legge n. 241/1990, l'amministrazione competente entro trenta giorni dalla presentazione dell'istanza per il
rilascio di provvedimenti amministrativi può indire una conferenza di servizi
Fase decisoria
Nella fase decisoria del procedimento si determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione
dell'atto stesso
Dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 che nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti non prevedono un termine
diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro
il termine di trenta giorni.
A norma di quanto dispone l'art. 2 della legge n. 241/1990 i termini massimi, quali limite della libera determinazione della conclusione
del procedimento amministrativo, da parte delle pubbliche amministrazioni non possono superare a seconda dei casi i novanta o
centoottanta giorni.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
VF
Quando un procedimento amministrativo sia iniziato su istanza di parte ovvero è iniziato d'ufficio, l'Amministrazione ha il dovere di
concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso (obbligo di conclusione esplicita del procedimento amministrativo)
I termini di conclusione del procedimento nel caso in cui abbia inizio per istanza di parte decorrono dalla data di ricevimento della
domanda (istanza) ossia dalla di inizio del procedimento.
I termini di conclusione del procedimento possono essere sospesi per una sola volta e per non più di trenta giorni
L'art. 2-bis della legge n. 241/1990 è l'obbligo del risarcimento del danno ingiusto quale conseguenza per il ritardo
dell'amministrazione nella conclusione del procedimento. Sono tenuti al risarcimento del danno per il ritardo nella conclusione del
procedimento amministrativo sia l'Amministrazione che i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative. La fattispecie del
risarcimento del danno (art. 2bis, legge n. 241/1990) è conseguente all'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del
procedimento amministrativo.
Nel caso in cui l'amministrazione ravvisa la manifesta irricevibilità o inammissibilità o improcedibilità o infondatezza della domanda
conclude il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata. In tal caso la motivazione può consistere in un
sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo
Sono ricompresi nella fase decisoria
• accordi integrativi
• accordi sostitutivi
• deliberazioni preparatorie
• i pareri vincolanti
Fase decisoria provvedimentale
La motivazione costituisce uno degli elementi cardine del provvedimento amministrativo.
Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi
ed il personale, deve essere motivato (dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990). La motivazione non è richiesta per gli atti normativi e per
quelli a contenuto generale (es. i regolamenti). La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi
costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
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La motivazione deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in
relazione alle risultanze dell'istruttoria
• i presupposti di fatto: sono le situazioni fattuali individuate dall'amministrazione e da questa poste a fondamento dei
provvedimenti.
• le ragioni giuridiche: sono le argomentazioni di diritto che sorreggono i provvedimenti giustificando dal punto di vista della
legge le scelte dell'amministrazione.
In base alla tipologia dell’atto la motivazione può avere una diversa intensità:
• nei provvedimenti discrezionali la motivazione deve essere particolarmente ampia in quanto deve dare contezza della
valutazione degli interessi pubblici e privati sottesi all'azione amministrativa
• nei provvedimenti vincolati la motivazione è ridotta alla c.d. giustificazione, ovvero all'indicazione delle norme di legge poste a
fondamento dell'atto
• nei provvedimenti negativi la motivazione deve essere analitica con riferimento alla mancanza dei requisiti richiesti
• nei provvedimenti positivi la motivazione è succinta con riferimento alla conformità della domanda alla legge ed ai regolamenti
Il contenuto della motivazione di un provvedimento amministrativo può essere costituito dal rinvio ad altro atto (motivazione per
relationem), ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile nei modi indicati dalla legge
In ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere.
Preavviso di rigetto
Dispone l'art. 10 bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità
competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano
all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione gli istanti hanno il diritto di
presentare per iscritto le loro osservazioni; dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni deve essere data ragione nella
motivazione del provvedimento finale
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
VF
Le disposizioni di cui all'art. 10 bis della legge n. 241/1990 - Comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza - non si
applicano alle procedure concorsuali e ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti
dagli enti previdenziali.
Negoziata
In caso di accoglimento di osservazioni e proposte presentate dai partecipanti al procedimento amministrativo l’amministrazione può
stipulare accordi integrativi e accordi sostitutivi.
Gli accordi nel procedimento amministrativo non stipulati per atto scritto sono nulli, salvo che la legge disponga altrimenti.
Il recesso unilaterale dagli accordi stipulati nell'ambito del procedimento amministrativo da parte della pubblica amministrazione è
ammesso per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, salvo l'obbligo di provvedere alla liquidazione di un indennizzo in relazione agli
eventuali pregiudizi verificatisi in danno del privato
Gli accordi sostitutivi di provvedimenti sono soggetti ai medesimi controlli previsti per i provvedimenti.
Ai sensi dell'art. 12 della legge n. 241/1990, l'amministrazione è obbligata a predeterminare i criteri e le modalità cui attenersi per la
concessione di sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a favore di persone ed enti pubblici e
privati
Tacita
Fatta salva l'applicazione dell'art. 19 della legge n. 241/1990 nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti
amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, se non è
comunicato nei termini il provvedimento di diniego
Dispone l'art. 20 della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il
silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o
diffide, se la medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine fissato per la conclusione del procedimento, il
provvedimento di diniego
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990, le relative disposizioni non si applicano tra l’altro
• agli atti e procedimenti concernenti la difesa nazionale
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Procedimento amministrativo
VF
• agli atti e procedimenti concernenti l'immigrazione
• agli atti e procedimenti concernenti la salute e la pubblica incolumità
Fase integrativa dell’efficacia
La fase integrativa è un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la
perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni. É rivolta ad integrare le condizioni affinché
l'atto adottato produca i suoi effetti
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Patologia degli atti amministrativi
VF
Patologia degli atti amministrativi
Nullità
È nullo il provvedimento che:
Manche degli elementi essenziali
Che è viziato da difetto assoluto di attribuzione.
Adottato in violazione o elusione del giudicato.
Annullabilità
È annullabile il provvedimento amministrativo
Adottato in violazione di legge.
Viziato da eccesso di potere.
Viziato da incompetenza.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Diritto di accesso
VF
Diritto di accesso
Nozione
Ai sensi della L. 241/1990, art. 22, per "diritto di accesso" si intende il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di
documenti amministrativi.
L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell'attività
amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza.
Soggetti interessati
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente
rilevanti.
Ai sensi della L. 241/1990, art. 22, la locuzione "soggetti interessati" indica tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi
pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata
al documento al quale è chiesto l'accesso.
Affinché l'istante possa richiedere legittimamente l'accesso agli atti amministrativi deve essere
Concreto: quando è collegato alle ragioni esposte a sostegno dell'istanza.
diretto: quando è personale, ovvero appartenente alla sfera dell'interessato.
Attuale: quando il documento abbia spiegato o sia idoneo a spiegare effetti diretti o indiretti nei confronti del richiedente.
L'interesse che legittima la richiesta deve essere diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e
collegata al documento al quale è richiesto l'accesso.
Non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni
Non essendo il diritto di accesso uno strumento di controllo generalizzato È inammissibile un ricorso avverso il silenzio-rigetto della
P.A. in merito all'istanza di accesso agli atti nel caso in cui la domanda miri ad un controllo di tipo investigativo-preventivo sull'attività
della stessa.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Diritto di accesso
VF
Controinteressati
Per "controinteressati" si intende tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che
dall'esercizio dell'accesso vedrebbero pregiudicato il loro diritto alla riservatezza.
Documento amministrativo
È documento amministrativo ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del
contenuto di atti anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una P.A. e concernenti attività di pubblico
interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale.
Pubblica amministrazioni
Ai sensi della L. 241/1990, art. 22, per "pubblica amministrazione" si intende tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto
privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario.
Termine
Ai sensi della L. 241/1990, art. 22, il diritto di accesso è esercitabile fino a quando la pubblica amministrazione ha l'obbligo di detenere i
documenti amministrativi ai quali si chiede di accedere.
Soggetti passivi
Il diritto di accesso si esercita ne confronti:
delle pubbliche amministrazioni,
delle aziende autonome e speciali,
degli enti pubblici
dei gestori di pubblici servizi,
nonché nei confronti delle Autorità di garanzia e di vigilanza nell'ambito dei rispettivi ordinamenti.
Limiti tassativi
Il diritto di accesso NON può avere ad oggetto come previsto dall’art. 24:
3
Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Diritto di accesso
VF
atti normativi
atti amministrativi generali
atti di pianificazione
atti di programmazione
documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psico-attitudinale relativi a terzi
documenti riguardano azioni strettamente strumentali alla tutela dell'ordine pubblico e alla repressione della criminalità.
documenti concernenti la politica monetaria e valutaria dello Stato.
documenti concernenti la continuità e la correttezza delle relazioni internazionali
documenti volti a salvaguardare la sicurezza e la difesa nazionale.
documenti coperti da segreto di Stato
procedimenti tributari
Limiti facoltativi
L'acceso ai documenti amministrativi NON può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento
Rapporto con privacy
Deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i
propri interessi giuridici
L'accesso è consentito nei limiti in cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dal D.Lgs. n. 196/2003 in caso di:
documenti contenenti dati sensibili
documenti contenenti dati giudiziari
documenti idonei a rilevare lo stato di salute
documenti idonei a rilevare la vita sessuale
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Diritto di accesso
VF
Modalità di esercizio
Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla
legge.
Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti stessi; l'esame è assolutamente gratuito, il rilascio di
copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca
e visura.
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi deve essere motivata e rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o
che lo detiene stabilmente.
Chiusura del procedimento
Il procedimento può chiudersi con un rifiuto, sia con una con differimento che con un accoglimento (totale o parziale). In tutti e tre i casi
il provvedimento deve essere motivato
Mezzi di tutela
Di fronte al rifiuto espresso o tacito dell'Amministrazione sulla propria istanza d'accesso l’interessato ha il diritto entro trenta giorni di
ricorrere al TAR (con ricorso motivato) o di chiedere il riesame di tale determinazione al difensore civico competente per ambito
territoriale, ovvero alla Commissione per l'accesso di cui all'art. 27 della Legge 241/1990 per gli atti delle amministrazioni centrali e
periferiche dello Stato (CADA).
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è istituita presso (art. 27 legge n. 241/1990) la Presidenza del Consiglio dei
ministri.
1
Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Il sistema dei controlli
VF
Il sistema dei controll i Il Controllo amministrativo è l 'attività di verificazione amministrativa di conformità di un atto, di un'attività, o di un comportamento a
determinati canoni o prescrizioni, ad opera di autorità (interne od esterne) al fine di esprimere un giudizio e di adottare le conseguenti
misure giuridiche
Classificazioni
Con riferimento all'oggetto dei controlli si distinguono
controlli sugli atti: sono volti a valutare il singolo atto adottato dall'organo di amministrazione attiva, allo scopo di constatarne la
conformità alla legge ovvero l'opportunità dell'emanazione. I controlli sugli atti a loro volo possono essere
o Di legittimità o di merito: a seconda che siano diretti a verificare la corrispondenza formale dell'atto alle norme di
legge/diritto oggettivo (controlli di legittimità) ovvero la convenienza e l'opportunità dell'atto per l'Amministrazione
(controlli di merito). I controlli di merito sono posti in essere nell'esercizio di poteri di autotutela sono finalizzati a
scongiurare l'adozione di un provvedimento inopportuno
o Preventivi o successivi: in relazione al momento in cui interviene l'atto di controllo.
controlli preventivi intervengono prima che l'atto cominci a produrre i suoi effetti, ossia quando l'atto non ha
ancora acquistato efficacia (ossia prima che sia efficace). A loro volta i controlli preventivi possono essere
antecedenti: se intervengono su di un atto amministrativo non ancora perfezionato
successivi: intervengono su di un atto amministrativo già perfetto
controlli successivi intervengono in relazione ad atti amministrativi perfetti e che hanno già prodotto effetti
o interni o esterni: a seconda che il controllo sia esercitato da un organo interno all'amministrazione, ovvero da un soggetto
diverso esterno all'amministrazione.
controlli interni sono esercitati da un organo interno all'Amministrazione in forza per lo più di una posizione di
gerarchia sovraordinata. Sono posti in essere da un organo interno posto in posizione di supremazia gerarchica
rispetto a quello che ha adottato il provvedimento (controllo interorganico)
2
Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Il sistema dei controlli
VF
controlli esterni sono esercitati da un organo diverso dall'Amministrazione od appartenenti ad altro ramo. Sono
quelli provenienti da soggetti diversi dall'Amministrazione interessata. Sono posti in essere da un organo esterno
all'amministrazione (controllo intersoggettivo).
controlli sugli organi: sono finalizzati ad esaminare il corretto funzionamento di un organo dal punto di vista sia della legittimità
dell'azione, sia del comportamento della persona fisica preposta, con lo scopo di tutelare e garantire il pieno rispetto del principio
costituzionale di cui all'art. 97 del buon andamento dell'azione amministrativa. Rientra in tale categoria
o Controllo ispettivo: quando il controllo consente di disporre solo ispezioni sull'organo controllato. Si concretizza nella
mera attività di ispezione non supportata dal conferimento di altri poteri. Consente di disporre solo ispezioni sull'organo
controllato.
o Controllo sostitutivo semplice (o controllo sostituivo): l'organo che lo effettua può sostituirsi anche a mezzo di
commissario ad acta, appositamente nominato, all'organo inerte ovvero in ritardo nel compimento di determinati atti
o Controllo sostitutivo repressivo (o controllo repressivo): oltre al potere di sostituzione, l'organo controllante ha la
possibilità di irrogare sanzioni nei confronti dell'organo controllato. Quando l'autorità controllante oltre a sostituirsi
all'organo controllato di cui sia stata accertata l'inerzia nominando all'occorrenza un commissario ad acta può irrogare
sanzioni all'organo controllato . Si infliggono sanzioni amministrative o disciplinari in capo al titolare dell'organo
controllato
controlli sulla gestione (o controlli gestionali): riguardano l'attività amministrativa, nel suo complesso intesa, al fine di valutarne
il grado di efficienza. Si verifica la conformità dell'attività complessiva del controllato ai parametri di efficienza, efficacia ed
economicità
Controllo di regolarità amministrativa e contabile
Lo scopo in un'amministrazione pubblica del controllo di regolarità amministrativa e contabile è garantire la legittimità, regolarità e
correttezza dell'azione amministrativa
L'art. 1 del D.Lgs. 286/1999 illustra i principi generali del controllo interno nelle P.A. e definisce il controllo di regolarità
amministrativa e contabile come lo strumento più adeguato a garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Il sistema dei controlli
VF
La legislazione vigente fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati a garantire la legittimità, regolarità e
correttezza dell'azione amministrativa. Ciò allo scopo di realizzare il controllo di regolarità amministrativa e contabile.
Controllo di gestione
La legislazione vigente fa obbligo alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti adeguati ad ottimizzare, anche mediante
tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati. Ciò allo scopo di realizzare il controllo di gestione.
Con il controllo di gestione, l'amministrazione pubblica verifica l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine
di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati.
Con il controllo di gestione l'amministrazione pubblica ottimizza, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra
costi e risultati.
Controllo della valutazione della dirigenza
Con la valutazione della dirigenza, l'amministrazione pubblica valuta le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale.
Controllo strategico
Il controllo strategico mira a valutare l'adeguatezza delle scelte effettuate in sede di attuazione di piani, programmi e strumenti di
determinazione di indirizzo politico, per risultati e obiettivi.
Visto
Il visto è un atto di controllo preventivo di legittimità ad esito positivo con cui l'autorità competente verifica, prima che l'atto acquisti
efficacia, se è affetto da vizi di legittimità.
È una forma di controllo vincolata e non discrezionale, essendo l'autorità competente obbligata a rilasciarlo, ove non ravvisi un vizio di
legittimità.
Approvazione
L’approvazione è un atto di controllo che non si limita al sindacato sulla legittimità dell'atto, ma accerta anche l'opportunità e la
convenienza dell'atto controllato.
Interviene sugli atti sindacandoli, oltre che nella legittimità anche nel merito.
4
Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Il sistema dei controlli
VF
Autorizzazione
L’autorizzazione è un atto di controllo preventivo di legittimità e di merito.
Può presupporre tanto un controllo di legittimità quanto un controllo di merito.
Omologazione
L’omologazione è un atto di controllo preventivo di legittimità e di merito analogo all'approvazione e può essere sostitutivo o
integrativo di quest'ultima.
1
Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Documenti amministrativi
VF
Documenti amministrativi
Disciplina
Le disposizioni in materia di documentazione amministrativa si applicano ai cittadini italiani e dell'Unione europea
Dichiarazioni sostitutive di atto notorio
I cittadini extracomunitari residenti in Italia possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio limitatamente ai casi in cui si
tratti di comprovare stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani.
Dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà
Per dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà si intende il documento sottoscritto dall'interessato, concernente stati, qualità
personali e fatti, che siano a diretta conoscenza di questi, resa nelle forme previste.
Dichiarazione sostitutiva di certificazione
Per dichiarazione sostitutiva di certificazione si intende il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione del
certificato.
É ammessa una dichiarazione sostitutiva di certificazione rilasciata dal coniuge nell'interesse di una persona che si trovi in una
situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute purché la dichiarazione contenga l'espressa indicazione
dell'esistenza di un impedimento.
Non possono essere sostituiti i certificati medici e i certificati di origine.
Autenticazione di sottoscrizione
Per autenticazione di sottoscrizione si intende l'attestazione, da parte di un pubblico ufficiale, che la sottoscrizione è stata apposta in
sua presenza, previo accertamento dell'identità della persona che sottoscrive.
2
Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Documenti amministrativi
VF
Legalizzazione di firma
Per legalizzazione di firma si intende l'attestazione ufficiale della legale qualità di chi ha apposto la propria firma sopra atti, certificati,
copie ed estratti, nonché dell'autenticità della firma stessa.
Abbreviazioni
Negli atti pubblici sono ammesse le abbreviazioni di uso comune che non lascino dubbi sul significato delle parole abbreviate.
Autenticazione di copie
Può eseguire l'autenticazione di copie (atto o documento) il pubblico ufficiale al quale il documento deve essere prodotto, o presso il
quale è depositato l'originale
Documenti di identità
Nel documento di identità Non è necessaria l'indicazione o l'attestazione dello stato civile, salvo specifica istanza del richiedente.
Sono equipollenti al documenti di identità: Il porto d'armi, La patente nautica, Il libretto di pensione, Il patentino di abilitazione alla
conduzione di impianti termici.
Sottoscrizione istanza
L'art. 38 del D.P.R. n. 445/2000 prevede che è legittima l'istanza prodotta agli organi dell'amministrazione pubblica sottoscritta
dall'interessato in presenza del dipendente addetto
Certificati
I certificati aventi ad oggetto stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazione nel tempo hanno sei mesi di validità dalla data del
rilascio (Godimento dei diritti politici, Certificato penale). Quelli non soggetti a modificazione hanno validità illimitata (Estratto dell'atto
di nascita, Certificato di titolo di studio.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Documenti amministrativi
VF
Ai sensi dell'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000 la pubblica amministrazione NON può richiedere ad un cittadino un certificato di
cittadinanza (o di nascita) nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di
riconoscimento ove tale dato risulta attestato.
1
Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Giustizia amministrativa
VF
Giustiz ia amministrativa
Tutela giurisdizionale
La giustizia amministrativa italiana è organizzata si, è organizzata secondo il sistema della doppia giurisdizione o doppio binario.
La giustizia amministrativa italiana è organizzata secondo un sistema in cui il giudice ordinario ha giurisdizione in materia di diritti
soggettivi, il giudice amministrativo è deputato della tutela degli interessi legittimi.
I giudici amministrativi generali
Sono giudici amministrativi generali:
• T.A.R.: sono organi di giurisdizione amministrativa di primo grado.
• Consiglio di Stato (generale di appello): è organo di ultimo grado della giurisdizione amministrativa.
• Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia:
I giudici amministrativi speciali
Sono giudici amministrativi speciali:
• Commissario per gli usi civici.
• Corte dei conti
• Tribunale superiore delle Acque Pubbliche.
• Commissione tributaria.
• Commissioni brevetti
• I consigli nazionali degli ordini professionali (per talune professioni)
Il processo amministrativo
Le parti
Sono parti del processo amministrativo
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Giustizia amministrativa
VF
• Ricorrenti: sono titolari del diritto di azione che agiscono a tutela di un interesse legittimo o nei casi di giurisdizione esclusiva di
un diritto soggettivo. Sono coloro che, avendo interesse all'annullamento o alla riforma di un atto amministrativo, propongono
ricorso
• cointeressati: sono i soggetti che si trovano nella stessa situazione del ricorrente. Sono titolari della legittimazione a contraddir
• amministrazioni resistenti: sono i soggetti che hanno emanato l'atto o nei cui confronti deve essere fatta valere la pretesa
• controinteressati: sono titolari della legittimazione a contraddire. Sono i soggetti che traggono vantaggio dall'atto impugnato,
sicché l'annullamento dell'atto (l'accoglimento della domanda da parte del giudice) arrecherebbe loro uno svantaggio. Hanno
un interesse giuridicamente rilevante di segno opposto rispetto a quello dei ricorrenti, in quanto mirano alla conservazione
dell'atto. Hanno un interesse eguale contrario rispetto al ricorrente e posizione analoga a quella del resistente. Ad esempio: il
titolare di un permesso di costruire impugnato dal proprietario del terreno confinante con quello oggetto del provvedimento
permissivo oppure il vincitore di un concorso in relazione all'impugnazione proposta dal secondo classificato
Il codice
Il Codice del processo amministrativo (D.Lgs. 104/2010) si compone di cinque libri: (nell'ordine): disposizioni generali; processo
amministrativo di primo grado; impugnazioni; ottemperanza e riti speciali; norme finali.
L'art. 3 del D.Lgs. 104/2010 - Codice del processo amministrativo sancisce la motivazione per ogni provvedimento decisorio adottato
dal giudice.
Le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore, tra l'altro nei giudizi in materia di
• accesso e trasparenza amministrativa;
• nei giudizi in materia elettorale;
• nei giudizi relativi al diritto dei cittadini dell'U.E. e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli
Stati membri.
L’azione di annullamento, proponibile entro 60 giorni, può essere fatta valere per incompetenza violazione di legge ed eccesso di
potere.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Giustizia amministrativa
VF
L'azione di condanna al risarcimento per lesione di interessi legittimi può essere proposta entro centoventi giorni dal giorno in cui il
fatto si è verificato, ovvero dalla conoscenza del provvedimento se il danno deriva direttamente da questo
L'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento amministrativo consente di proporre azione di
risarcimento dell'eventuale danno subito
Nel caso in cui sia stata proposta azione di annullamento la domanda risarcitoria può essere formulata nel corso del giudizio o,
comunque, sino a centoventi giorni dal passaggio in giudicato della relativa sentenza.
Può essere chiesta la condanna al risarcimento del danno ingiusto derivante dall'illegittimo esercizio dell'attività amministrativa
Può essere chiesta la condanna al risarcimento del danno ingiusto derivante dal mancato esercizio dell'attività amministrativa
obbligatoria
Pronunce giurisdizionali
Il giudice può pronunciare sentenze, ordinanze, decreti.
Il giudice pronuncia
• sentenza: quando definisce in tutto o in parte il giudizio. La sentenza è di merito quando accoglie il ricorso
• ordinanza: quando decide sulla competenza o assume misure cautelari o interlocutorie
Qualora nel corso del giudizio la pretesa del ricorrente risulti pienamente soddisfatta (art. 34 Codice del processo amministrativo), il
giudice dichiara cessata la materia del contendere.
Quando, nel corso del giudizio, l'annullamento del provvedimento impugnato non risulta più utile per il ricorrente, il giudice (art. 34
Codice del processo amministrativo) accerta l'illegittimità dell'atto se sussiste l'interesse ai fini risarcitori.
Il giudice dichiara il ricorso con una pronuncia di rito
• irricevibile
o quando accerta la tardività della notificazione
• inammissibile
o quando accerta la carenza dell'interesse
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Giustizia amministrativa
VF
• improcedibile
o quando nel corso del giudizio sopravviene il difetto di interesse delle parti alla decisione
o quando nel corso del giudizio non sia stato integrato il contraddittorio nel termine assegnato
Il giudice decide con sentenza in forma semplificata
• Nel caso in cui ravvisi la manifesta irricevibilità del ricorso
• Nel caso in cui ravvisi la manifesta fondatezza del ricorso.
• Nel caso in cui ravvisi la manifesta inammissibilità del ricorso.
• Nel caso in cui ravvisi la manifesta improcedibilità o infondatezza del ricorso
Contenuto del ricorso
Ai dell'art. 40 del Codice del processo amministrativo Il ricorso deve contenere
• gli elementi identificativi del ricorrente, del suo difensore e delle parti nei cui confronti il ricorso è proposto
• l'indicazione dell'oggetto della domanda, ivi compreso l'atto o il provvedimento eventualmente impugnato, e la data della sua
notificazione, comunicazione o comunque della sua conoscenza
• l'esposizione sommaria dei fatti
• motivi specifici su cui si fonda il ricorso
• l'indicazione dei mezzi di prova
• l'indicazione dei provvedimenti chiesti al giudice
• la sottoscrizione del ricorrente, se esso sta in giudizio personalmente, oppure del difensore, con indicazione, in questo caso,
della procura speciale
Udienza di discussione
Nella udienza di discussione
• le parti possono presentare repliche fino a 20 giorni liberi prima dell'udienza.
• le parti possono presentare repliche fino a 30 giorni liberi prima dell'udienza.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Giustizia amministrativa
VF
• le parti possono produrre documenti fino a 40 giorni liberi prima dell'udienza.
Tutela amministrativa
Ricorsi amministrativi
Le forme dei ricorsi amministrativi ammessi dall'ordinamento giuridico sono:
1. il ricorso in opposizione,
2. il ricorso gerarchico proprio: è un rimedio di carattere ordinario, a carattere rinnovatorio e generale, proponibile all'autorità
gerarchicamente superiore a quella che ha emesso l'atto impugnato.
3. il ricorso gerarchico improprio: la differenza con ricorso gerarchico proprio è ed è data dall'esistenza o meno, di un rapporto di
gerarchia tra le Amministrazioni coinvolte
4. il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
Disciplina
È contenuta nel D.P.R. 1199/1971 la disciplina del ricorso
• gerarchico
• in opposizione
• straordinario al Presidente della Repubblica
Devo essere presentato all'autorità competente nel termine di 30 giorni il
1. il ricorsi in opposizione,
2. i ricorso gerarchico
Devo essere presentato all'autorità competente nel termine di 120 giorni il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
Caratteristiche generali
I ricorsi amministrativi
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Giustizia amministrativa
VF
• Sono istanze rivolte dai soggetti interessati ad una P.A. (non sono rivolti ad un giudice) che non si trova in posizione di
estraneità rispetto alle parti in causa e agli interessi coinvolti.
• Sono rimedi giuridici offerti per la soluzione di una controversia.
• Instaurano un procedimento che ha carattere amministrativo.
• Hanno carattere giustiziale.
• Traggono origine da una controversia, ossia presuppongono che sia insorta una vera e propria controversia.
• Sono strumenti di tutela di situazioni giuridiche.
• Sono instaurati su istanza di parte.
• Sono retti dal principio della domanda (onde l'amministrazione, nel valutare il ricorso, deve attenersi ai motivi dedotti dal
ricorrente).
• Si svolgono in contraddittorio tra le parti.
• presuppongono che vi sia la presenza di un atto, oggetto dell'impugnazione del privato, o, comunque, di un assetto di interessi
già determinato dall'amministrazione.
Il ricorso amministrativo da luogo ad un procedimento
• che si svolge in contraddittorio con gli interessati.
• ha origine da una controversia. Quindi presuppone che sia insorta una controversia.
• instaurato su istanza di parte (d'iniziativa del ricorrente.)
• retto dal principio della domanda dove la P.A., nel valutare il ricorso, deve attenersi ai motivi dedotti dal ricorrente. Quindi ad
una decisione vincolata ai motivi addotti dal ricorrente.
• in cui l'amministrazione non si trova in posizione di estraneità rispetto alle parti in causa e agli interessi coinvolti.
Classificazioni
I ricorsi amministrativi si dividono
• in ordinari e straordinari
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Giustizia amministrativa
VF
o Gli ordinari si caratterizzano per avere come oggetto un provvedimento amministrativo (atto) non definitivo. Sono
ordinari il ricorso gerarchico ed il ricorso in opposizione
o Gli straordinari si caratterizzano per il fatto di avere ad oggetto un provvedimento definitivo cioè un provvedimento sul
quale è già intervenuta l'ultima parola da parte della autorità amministrativa. Pur avendo carattere generale,
costituiscono una evoluzione delle originarie procedure extra ordinem facenti capo alla grazia sovrana. I corsi
straordinari realizzano una tutela ab extra, cioè al di fuori di una semplice tutela settoriale, concernente solo la
legittimità e non il merito dell'atto, e si pongono come alternativi al rimedio giurisdizionale L’unico ricordo
straordinario è quello al presidente della Repubblica
• Impugnatori e non impugnatori
o Gli impugnatori sono i ricorsi mediante i quali si impugna un atto ritenuto lesivo, presuppongono una manifestazione di
volontà della P.A., contenuta in un atto amministrativo, e sono ricorsi di carattere generale,
o I non impugnatori sono i ricorsi che non comportano l'impugnazione di un provvedimento amministrativo e mirano ad
ottenere non già l'eliminazione dell'atto, bensì la soluzione della controversia
• Rinnovatori e eliminatori
o I rinnovatori la cui proposizione consente all'autorità adita, oltre che valutare la legittimità e/o l'opportunità dell'atto e
sempre che sussista una richiesta in tal senso della parte e nei limiti dell'impugnativa, di riesaminare la questione al fine
di modificare o sostituire l'atto
o Gli eliminatori sono quei ricorsi per cui a seguito della loro proposizione, nel caso di accoglimento dell'istanza,
l'amministrazione può soltanto annullare l'atto senza disporre del potere di riesaminare la questione
1
Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Beni pubblici
VF
Beni pubblici
Classificazioni
Con riferimento ai beni pubblici si distinguono
beni necessari: sono quei beni che per qualità intrinseche possono appartenere solo allo Stato o agli enti territoriali.
beni accidentali: sono quei beni che possono essere anche di proprietà privata ma che, se appartengono ad un ente territoriale
entrano a far parte del demanio.
beni naturali: sono quei beni che esistono in natura, e tali sono tutti i beni del demanio necessario, escluso quello militare.
beni artificiali: sono i beni realizzati per opera dell'uomo
Beni demaniali
Caratteri
I beni demaniali
sono costituiti da beni immobili o da universalità di mobili
devono appartenere ad enti pubblici territoriali.
possono appartenere anche ai Comuni e alle Province.
possono appartenere anche alle Regioni.
sono inalienabili, possono solo essere trasferiti da un ente pubblico territoriale ad un altro ente territoriale.
NON possono formare oggetto di diritti a favore di terzi se non nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge.
NON possono formare oggetto di negozi traslativi o costitutivi di diritti reali.
NON possono essere espropriati fino a quando non né viene pronunciata la sdemanializzazione.
NON possono essere sottoposti a procedure civilistiche di espropriazione coattiva (non sono espropriabili).
NON possono formare oggetto di usucapione
Un bene demaniale:
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Beni pubblici
VF
può appartenere solo allo Stato o ad un ente pubblico territoriale.
può trasferirsi da un ente pubblico territoriale ad un altro ente pubblico territoriale
può formare oggetto di diritti a favore di terzi nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge.
NON può formare oggetto di negozi traslativi o costitutivi di diritti reali NON può essere espropriato fino a quando non ne viene
pronunciata la sdemanializzazione
NON può formare oggetto di usucapione e non può essere alienato (è inalienabile).
Composizione
Demanio necessario
Ai sensi dell'art. 822 del codice civile appartengono sempre allo Stato e fanno parte del demanio pubblico, e dunque fanno parte del
DEMANIO NECESSARO
Demani o marittimo
o Lido del mare.
o Spiagge.
o Lagune vive comunicanti almeno in parte con il mare.
o Porti
o Rade.
o Sono pertinenze del demanio marittimo
Moli.
Dighe.
Darsene.
Fari.
Banchine.
Demanio idrico
o Fiumi.
o Torrenti.
o Laghi.
o Acque definite pubbliche dalle leggi in materia.
Demanio militare
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Beni pubblici
VF
o Opere destinate alla difesa nazionale.
o fortezze.
o Ricoveri antiaerei.
o Le linee fortificate.
o Le linee trincerate.
o Le opere destinate al servizio delle comunicazioni militari.
NON FANNO PARTE del demanio necessario
Cave
Torbiere
Navi militari
Foreste
Beni di interesse storico.
Demanio eventuale
I beni del c.d. demanio accidentale o eventuale:
Possono essere sia beni immobili che universalità di mobili.
Possono anche appartenere a privati.
Possono appartenere a qualsiasi ente pubblico territoriale.
Se appartengono allo Stato o alle Province ed ai Comuni assumono il carattere della demanialità.
Ai sensi dell'art. 822 fanno parte del demanio pubblico se appartengono allo Stato:
Strade.
Autostrade.
Strade ferrate.
Aerodromi.
Acquedotti.
Immobili riconosciuti di interesse storico.
Immobili riconosciuti di interesse archeologico.
Immobili riconosciuti di interesse artistico.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Beni pubblici
VF
Raccolte dei musei.
Raccolte delle pinacoteche.
Raccolte degli archivi.
Raccolte delle biblioteche.
Beni patrimoniali
Patrimoni indisponibili
I beni patrimoniali indisponibili:
Possono appartenere a qualsiasi ente pubblico.
Consistono sia in beni immobili che in beni mobili.
Sono vincolati ad una destinazione di utilità pubblica.
Ai sensi dell'art. 826 del codice civile sono beni del patrimonio indisponibile:
Beni indisponibili per natura
o Foreste.
o Miniere.
o Acque minerali.
o Acque termali.
o Cave sottratte al proprietario del fondo.
o Torbiere sottratte al proprietario del fondo.
o Fauna selvatica
Beni indisponibili per destinazione
o Caserme.
o Polveriere.
o Armamenti militari.
o Arsenali militari
o Aeromobili militari.
o Navi militari (da guerra).
o Edifici sede di pubblici uffici
o Arredi degli edifici sede di pubblici uffici
Ai sensi dell’art. 826 c.c. le cose, ritrovate da chiunque e in qualunque modo nel sottosuolo, che siano di interesse
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Beni pubblici
VF
o storico
o archeologico
o paletnologico
o artistico
Beni costituenti la dotazione del Presidente della Repubblica.
Aeree espropriate dai Comuni nell'ambito dei piani di zona per l'edilizia economica e popolare
I beni di interesse naturalistico e ambientale
Parchi nazionali e regionali
Riserve naturali
Aree marittime protette
Zone umide
NON FANNO PARTE patrimonio indisponibile
Autostrade.
Immobili riconosciuti di interesse artistico.
Raccolte dei musei.
Aerodromi.
Strade.
Raccolte delle biblioteche.
Immobili riconosciuti di interesse archeologico.
Raccolte degli archivi.
Raccolte delle pinacoteche.
Acquedotti.
Immobili riconosciuti di interesse storico.
Strade ferrate.
Patrimoniali disponibili
I beni del patrimonio disponibile dello Stato e degli enti pubblici, essendo il loro regime giuridico quello dei beni di diritto privato "tout
court".:
Sono pignorabili.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Beni pubblici
VF
Sono usucapibili.
Sono assoggettabili ad espropriazione.
Possono essere alienati.
Sono disponibili tutti i beni di proprietà dello Stato e degli enti pubblici che siano diversi da quelli demaniali ed indisponibili.. In
particolare rientrano in tale categoria:
Titolo di credito.
Denaro.
Diritti reali su cose altrui.
Diritti di credito.
Azioni.
Titoli di Stato.
Gli immobili, in genere sono beni corporali
I diritti reali su cose altrui e i diritti di credito sono beni incorporali
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
Enti local i La legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, che ha modificato il Titolo V della Costituzione, ha delineato un nuovo assetto della
Repubblica italiana abbandonando l'originaria impostazione voluta dai costituenti. Tra gli aspetti più importanti della riforma va citata la
diversa articolazione della Repubblica che con la nuova formulazione dell'articolo 114 si compone di: Comuni, Province, Città
metropolitane, Regioni e Stato.
I comuni, le province, le Città metropolitane e le Regioni
• sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.
• hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa (art. 119 Cost.):
o stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento
della finanza pubblica e del sistema tributario.
o dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio. la legge dello Stato istituisce un
fondo perequativo senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante
• devono concorrere ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea
(art. 119 Cost.)
• hanno un proprio patrimonio secondo i principi generali determinati dalla legge dello Stato
• per i loro prestiti è esclusa ogni garanzia dello Stato
Comune
Autonomie
Statutaria
Nello statuto Comunale sono stabilite:
• le attribuzioni degli organi
• le forme di garanzia e di partecipazione delle minoranze
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
• i modi di esercizio della rappresentanza legale dell'ente, anche in giudizio
• i criteri generali in materia di organizzazione dell'ente
• le forme della partecipazione popolare
• le forme del decentramento
• le modalità di accesso dei cittadini alle informazioni ed ai procedimenti amministrativi
• le norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomini e donna
Regolamentare
La legislazione vigente prevede che le Amministrazioni comunali possono adottare regolamenti, nel rispetto dei principi fissati dalla
legge e dallo Statuto, per
• l'organizzazione e funzionamento delle istituzioni
• regolamenti per il funzionamento degli uffici
• regolamenti per l'esercizio delle funzioni
• l'organizzazione e funzionamento degli organismi di partecipazione,.
• per il funzionamento degli organi
I Regolamenti del Comune dopo la loro approvazione devono essere pubblicati all'albo pretorio dell'ente
Competenze
Spettano al Comune tutte le funzioni amministrative che riguardino la popolazione ed il territorio comunale precipuamente nei settori
organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico.
L'art. 14 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali prevede che il Comune gestisca nell'interesse dello Stato, i
seguenti servizi di competenza statale:
• Elettorale
• Anagrafe
• Stato civile
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
• Statistica
• Leva militare.
Forme di partecipazione popolare
A norma di quanto prevede il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali tra le forme di partecipazione popolare che
devono essere previste dallo Statuto comunale è compreso
• il diritto di petizione
• la consultazione popolare
• l'azione popolare
Organi
Gli organi di governo sono gli organi di indirizzo del Comune.
L'espressione "organi di governo" contenuta dall'art. 36 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali è riferita per le
amministrazioni comunali:
• Al Consiglio: organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune.
o nelle Amministrazioni comunali con popolazione superiore a 15.000 abitanti il Consiglio è convocato e presieduto dal
Presidente del Consiglio Nelle Amministrazioni comunali con popolazione superiore a 15.000 abitanti il Presidente del
Consiglio è eletto tra i consiglieri nella prima seduta del Consiglio neoeletto.
o Tra le competenza:
▪ approva gli statuti dell'ente e delle aziende speciali
▪ definisce i criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi
▪ delibera i programmi triennali e l'elenco annuale dei lavori pubblici
▪ delibera i bilanci annuali e pluriennali e le relative variazioni
▪ delibera il rendiconto dell'ente
▪ delibera l'istituzione, compiti e norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
▪ delibera la concessione dei pubblici servizi
▪ delibera l'affidamento di attività o servizi mediante convenzione
▪ delibera l'istituzione e l'ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote
nonché la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi
o Il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali prevede che il Capo dello Stato possa sciogliere il Consiglio
comunale:
▪ nel caso di compimento di atti contrari alla Costituzione o di gravi e persistenti violazioni di legge
▪ per gravi motivi di ordine pubblico
▪ per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento mafioso o similare.
▪ nel caso non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per decadenza e
decesso del Sindaco
▪ in caso di decesso del Sindaco
• alla Giunta
• e al Sindaco: nei Comuni con più di 15.000 abitanti il Sindaco è eletto a suffragio universale e diretto, contestualmente
all'elezione del Consiglio comunale. A seguito dell'elezioni alla carica di Sindaco risulta eletto al primo turno il candidato che ha
ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi. Se a seguito di votazione per la carica di Sindaco nessuno dei candidati ha
ottenuto al primo turno elettorale la maggioranza assoluta, si procede ad un secondo turno, c.d. ballottaggio, che ha luogo la
seconda domenica successiva a quella del primo turno. Sono ammessi al secondo turno (ballottaggio) i due candidati alla carica
di Sindaco che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti
o come capo dell’amministrazione comunale
▪ rappresenta il Comune (l’ente)
▪ convoca e presiede la Giunta
▪ presiede il Consiglio quando non è previsto il Presidente del Consiglio
▪ sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
▪ sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici
▪ sovrintende all'esecuzione degli atti
▪ sovrintende all'espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune
▪ provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed
istituzioni, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio
▪ coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio comunale e nell'ambito dei criteri
eventualmente indicati dalla Regione, gli orari dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici
▪ coordina e riorganizza, d'intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate,
gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di armonizzare l'espletamento
dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti
▪ nomina i responsabili degli uffici e dei servizi
▪ attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna
▪ attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali
▪ attribuisce e definisce gli incarichi di collaborazione esterna
o quale ufficiale del Governo esercita servizi di competenza statale
▪ servizi di stato civile: sovrintende alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione
▪ servizi di anagrafe
▪ servizi in materia elettorale: sovrintende agli adempimenti demandatigli dalla legge in materia elettorale
▪ servizi in materia di statistica: sovrintende agli adempimenti demandatigli dalla legge in materia di statistica
▪ sovrintende all'emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalla legge e dai regolamenti in materia di ordine e
sicurezza pubblica
▪ sovrintende allo svolgimento delle funzioni affidategli dalla legge in materia di pubblica sicurezza e di polizia
giudiziaria
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
▪ adotta, con atto motivato, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli
che minacciano l'incolumità e la sicurezza pubblica
Regioni
Le Regioni italiane sono venti: cinque a statuto speciale e quindici a statuto ordinario.
Le Regioni a statuto speciale sono Sicilia, Sardegna, Trentino-Alto Adige/Sudtirol, Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste.
La Regione NON può
• istituire dazi di importazione o esportazione o transito tra le Regioni,
• nè adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni,
• nè limitare l'esercizio del diritto al lavoro in qualunque parte del territorio nazionale
Nella Regione sono istituiti organi di giustizia amministrativa di primo grado (TAR)-
Su nessun atto amministrativo della Regione si esercita il controllo di legittimità in quanto l'art. 125 della Costituzione che prevedeva il
controllo di legittimità sugli atti amministrativi è stato abrogato dalla Legge Costituzionale n. 3/2001.
Organi
Ai sensi dell’art. 121 Cost. sono organi della Regione: il Consiglio regionale, la Giunta e il suo Presidente.
Essendo semplicemente previsti dalla Costituzione sono organi di rilievo costituzionale
NON sono organi della Regione:
• Questore
• Prefetto
• Segretario generale.
• Direttore generale.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
Il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale nonchè
dei consiglieri regionali sono disciplinati con legge della Regione nei limiti dei princìpi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica,
che stabilisce anche la durata degli organi elettivi (art. 122 1° co. Cost.).
Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un
altro Consiglio o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo. (art. 122 2° Cost.)
Il Consiglio
Ai sensi dell’art. 121 2° comma Cost. “Il Consiglio regionale, che può considerarsi omologo al Parlamento, esercita le potestà legislative
attribuite alla Regione e le altre funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle leggi. Può fare proposte di legge alle Camere.”
Il Consiglio elegge tra i suoi componenti un Presidente e un ufficio di presidenza.
I consiglieri regionali non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni.
La Giunta
La Giunta regionale è l'organo esecutivo delle Regioni. Corrisponde a livello regionale al Consiglio dei Ministri.
Il Presidente della Giunta regionale, salvo che lo statuto regionale disponga diversamente, è eletto a suffragio universale e diretto
dagli elettori della Regione che abbiano compiuto i 18 anni. Il Presidente eletto nomina e revoca i componenti della Giunta (assessori).
Il Presidente della Giunta
Il Presidente della Giunta:
• rappresenta la Regione;
• dirige la politica della Giunta e ne è responsabile;
• promulga le leggi ed emana i regolamenti regionali;
• dirige le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla Regione, conformandosi alle istruzioni del Governo della Repubblica.
Quanto al Presidente della Regione, possono distinguersi tre ordini di funzioni:
• quelle che competono nelle sua veste di Presidente della Regione:
o il potere di indire i referendum e le elezioni regionali.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
o Il potere di rappresentare la Regione in giudizio e nelle sedi collegiali interregionali e miste.
• quelle che spettano in qualità di Presidente della Giunta:
o la ripartizione dei compiti tra gli assessori.
• quelle di cui è investito come organo di vertice dell'Amministrazione regionale.
Scioglimento anticipato e mozione di sfiducia
Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del
Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e la rimozione
possono altresì essere disposti per ragioni di sicurezza nazionale. Il decreto è adottato sentita una Commissione di deputati e senatori
costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica.
Il procedimento di scioglimento del Consiglio regionale di cui all'art. 126 Cost. consta di due fasi: una fase preparatoria e una fase
costitutiva. Fanno parte della fase preparatoria, gli accertamenti diretti a rilevare l'esistenza dei presupposti richiesti dalla Costituzione e
dagli Statuti speciali per poter procedere allo scioglimento.
Il Consiglio regionale può esprimere la sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta mediante mozione motivata, sottoscritta da
almeno un quinto dei suoi componenti e approvata per appello nominale a maggioranza assoluta dei componenti. La mozione non può
essere messa in discussione prima di tre giorni dalla presentazione.
L’approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta eletto a suffragio universale e diretto, nonché la
rimozione, l’impedimento permanente, la morte o le dimissioni volontarie dello stesso comportano le dimissioni della Giunta e lo
scioglimento del Consiglio. In ogni caso i medesimi effetti conseguono alle dimissioni contestuali della maggioranza dei componenti il
Consiglio.
Statuti
Ciascuna Regione ha uno statuto ha un contenuto
• necessario o forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento (contenuto necessario) o assetto dei rapporti fra gli organi di governo regionale, nei limiti disposti dalla Costituzione.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
o disciplina del Consiglio delle autonomie locali (quale organo di consultazione fra la Regione e gli enti locali) o forma di governo regionale. o l'esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la
pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali.
• Eventuale
Non possono essere regolate o modificate dallo Statuto regionale le seguenti materie:
• Tipo e numero degli organi di governo della Regione, predeterminati dalla Costituzione
• Ripartizione delle funzioni fra gli organi della Regione, operata dall'art. 121 Cost.
• I casi di ineleggibilità del Presidente della Giunta regionale.
• I casi di incompatibilità del Presidente della Giunta regionale.
• I casi di ineleggibilità dei componenti della Giunta regionale.
• I casi di incompatibilità dei componenti della Giunta regionale.
• I casi di ineleggibilità dei Consiglieri regionali.
• I casi di incompatibilità dei Consiglieri regionali.
• L'estensione del territorio della Regione.
Lo Statuto di una Regione a statuto ordinario è approvato e/o modificato con legge regionale rinforzata. Lo statuto è approvato e
modificato dal Consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, con due deliberazioni successive
adottate ad intervallo non minore di due mesi. Per tale legge non è richiesta l'apposizione del visto da parte del Commissario del
Governo. Il Governo della Repubblica può promuovere la questione di legittimità costituzionale sugli statuti regionali dinanzi alla Corte
costituzionale entro trenta giorni dalla loro pubblicazione. Lo statuto è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla
sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo
statuto sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi.
Gli Statuti delle Regioni Speciali sono adottati con leggi costituzionali.
Questioni di legittimità costituzionali delle legge regionali
Il Governo, quando ritenga che una legge regionale ecceda la competenza della Regione, può promuovere la questione di legittimità
costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
La Regione, quando ritenga che una legge o un atto avente valore di legge dello Stato o di un'altra Regione leda la sua sfera di
competenza, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla
pubblicazione della legge o dell'atto avente valore di legge.
Creazione e fusione di Regioni
Si può con legge costituzionale, sentiti i Consigli regionali, disporre la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni con
un minimo di un milione d’abitanti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle
popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse
Si può, con l’approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o delle Province interessate e del Comune o dei Comuni
interessati espressa mediante referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Provincie e Comuni,
che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati ad un’altra.
Potere di sostituzione del Governo
Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni, prescindendo dai confini
territoriali dei governi locali, nel caso di
• mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria
• oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica,
• ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali
delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali,
La legge definisce le procedure atte a garantire che i poteri sostitutivi siano esercitati nel rispetto del principio di sussidiarietà e del
principio di leale collaborazione.
Legge cost. 3/2001
Sono stati modificati dalla L. 3/2001:
• L'art. 128 che recitava: "Le Provincie e i Comuni sono enti autonomi nell'ambito dei principi fissati da leggi generali della Repubblica, che ne determinano le funzioni".
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
• L'art. 130 che recitava: "Un organo della Regione, costituito nei modi stabiliti da legge della Repubblica, esercita, anche in forma decentrata, il controllo di legittimità sugli atti delle Province, dei Comuni e degli altri enti locali".
• L'art. 130 che recitava nel secondo comma "In casi determinati dalla legge può essere esercitato il controllo di merito, nella forma di richiesta motivata agli enti deliberanti di riesaminare la loro deliberazione".
• L'art. 115 che recitava "Le Regioni sono costituite in enti autonomi con propri poteri e funzioni secondo i principi fissati nella Costituzione".
• Il primo comma dell'art. 125 che recitava, tra l'altro,: "La legge può in determinati casi ammettere il controllo di merito, al solo effetto di promuovere, con richiesta motivata, il riesame della deliberazione da parte del Consiglio regionale".
• Il primo comma dell'art. 125 che recitava, tra l'altro,: "Il controllo di legittimità sugli atti amministrativi della Regione è esercitato
in forma decentrata, da un organo dello Stato, nei modi e nei limiti stabiliti da leggi della Repubblica".
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Organi ausiliari
VF
Organi ausil iari Sono organi ausiliari
• Corte dei Conti.
• Consiglio Nazionale dell'economia e del lavoro.
• Consiglio di Stato.
CNEL
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro è composto di esperti, rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle
organizzazioni di volontariato e rappresentanti delle categorie produttive in misura che tenga conto della loro importanza numerica e
qualitativa. In particolare
• Esprime, su richiesta del Governo, valutazioni e proposte sui più importanti documenti ed atti di politica e di programmazione
economica e sociale, anche con riferimento alle politiche comunitarie.
• Esprime proprie valutazioni sull'andamento della congiuntura economica in sessioni semestrali.
• Contribuisce all'elaborazione della legislazione che comporta indirizzi di politica economica e sociale esprimendo pareri e
compiendo studi e indagini su richiesta delle Camere o del Governo o delle regioni o delle province autonome.
• Esamina, sulla base dei rapporti predisposti dal Governo, le politiche comunitarie e la loro attuazione e a tal fine mantiene i contatti
con i corrispondenti organismi delle Comunità europee e degli altri Stati membri.
• Contribuisce all'elaborazione della legislazione che comporta indirizzi di politica economica e sociale esprimendo pareri e
compiendo studi e indagini su richiesta delle Camere o del Governo o delle regioni o delle province autonome.
• Compie studi e indagini di propria iniziativa, sulle materie di propria competenza.
I membri del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro durano in carica cinque anni. Possono essere revocati su richiesta dei soggetti
che li hanno designati: la richiesta di revoca va comunicata al Presidente del Consiglio dei Ministri In caso di dimissioni di un membro del
CNEL, il nuovo consigliere all’uopo nominato resta in carica per un tempo pari a quello in cui sarebbe rimasto in carica il consigliere
sostituito.
Il Presidente del CNEL è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri,
previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. Alla scadenza del mandato può essere confermato.
La qualità di Presidente del CNEL è incompatibile:
• Con l’ufficio di consigliere regionale.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Organi ausiliari
VF
• Con l’ufficio di Ministro.
• Con la carica di membro del Parlamento europeo.
• Con la carica di membro del Parlamento nazionale.
Presso il CNEL è istituita la banca dei dati sul mercato del lavoro, sui costi e sulle condizioni di lavoro
Le sedute del CNEL sono pubbliche salvo che venga deciso diversamente dall'assemblea.
Il rendiconto del CNEL a chiusura di ogni esercizio è trasmesso alla Corte dei Conti
Possono chiedere pareri al CNEL in materia economica e sociale e del lavoro
• Il Governo
• Il Parlamento
• Le Regioni e Province autonome nelle materie che rientrano nella loro potestà normativa
Consiglio di Stato Il Consiglio di Stato:
• É il supremo organo di consultazione giuridico- amministrativa dello Stato.
• É un organo ausiliario dello Stato.
• É un organo indipendente dal Governo.
• Ha funzioni consultive generali in materia giuridico- amministrativa ci secondo grado.
• Può esprimere pareri facoltativi e obbligatori. Il parere del Consiglio di Stato è richiesto in via obbligatoria:
o Per l'emanazione di testi unici.
o Per la decisione dei ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica.
o Sugli schemi generali di contratti- tipo, accordi e convenzioni predisposti da uno o più Ministri.
• Può essere privato delle sue funzioni istituzionali solo con legge costituzionale.
Tra gli organi ausiliari, la Costituzione sotto la Sezione III del Titolo III relativo al Governo contempla il Consiglio di stato definito dalla
Costituzione "organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell'amministrazione "
Il Consiglio di Stato nei confronti del Governo è in posizione di indipendenza, assicurata dalla legge.
Il Consiglio di Stato e gli altri organi di giustizia amministrativa hanno giurisdizione per la tutela nei confronti delle pubblica
amministrazione degli interessi legittimi e, in particolari materie indicate dalla legge, anche dei diritti soggettivi.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Organi ausiliari
VF
A norma della Costituzione, contro le decisioni del Consiglio di Stato, il ricorso in Cassazione è ammesso solo per i motivi inerenti alla
giurisdizione.
Corte dei Conti
La Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, e anche quello successivo sulla gestione del bilancio
dello Stato. Partecipa, nei casi e nelle forme stabiliti dalla legge, al controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce
in via ordinaria. Riferisce direttamente alle Camere sul risultato del riscontro eseguito.
La Corte dei conti ha giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge.
Contro le decisioni della Corte dei conti, il ricorso in Cassazione è ammesso solo per i motivi inerenti alla giurisdizione.
La Corte dei Conti esercita
• Funzioni Giurisdizionali
o contenzioso in materia di pensioni a carico dello Stato
o giudizio in materia di responsabilità contabile degli agenti contabili dello Stato
o giudizio in materia di responsabilità amministrativa di coloro che abbiano causato un danno patrimoniale alla pubblica
amministrazione
o giudizio in materia di responsabilità contabile dei funzionari che abbiano causato un danno a terzi, risarcito dalla pubblica
amministrazione
• Funzioni consultive
o formulazione del parere al Governo o ai Ministri sulla formazione sugli atti normativi e provvedimenti amministrativi
o formulazione del parere sulle norme che modificano la contabilità generale dello Stato
• Funzioni di controllo
o controllo sul rendiconto generale dello Stato
o Controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo
o controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria rientra
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Governo
VF
Governo
Fiducia e dimissioni
A norma del disposto di cui all'art. 94 della Costituzione il Governo deve avere la fiducia delle due Camere, entro dieci giorni dalla sua
formazione. Il Governo si presenta alle Camere, entro dieci giorni dalla sua formazione, per ottenerne la fiducia
La Costituzione prevede che la fiducia al Governo sia votata per appello nominale e con mozione motivata
A norma di quanto dispone l'art. 94 della Costituzione il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo non
importa l'obbligo di dimissioni
A norma di quanto prevede l'art. 94 della Costituzione, una mozione di sfiducia al Governo deve essere firmata da almeno un decimo dei
componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione. La mozione motivata sulla
revoca della fiducia al Governo è votata per appello nominale
A seconda del tipo di crisi che le determinano le dimissioni del Governo possono essere
obbligatorie:
o quando il Governo non ottiene la fiducia iniziale delle Camere.
o quando le Camere votano una mozione di sfiducia.
di rito (formali),
o a seguito di elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
facoltative.
o a seguito dei mutati rapporti con Parlamento o con i partiti che lo appoggiano.
Funzioni
Il Governo della Repubblica svolge funzioni
esecutive (amministrative), in quanto è al vertice del potere esecutivo e ai singoli Ministeri fanno capo tutti i settori
dell'amministrazione dello Stato.
di direzione, controllo e vigilanza
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Governo
VF
di alta amministrazione:
o nomina e revoca i dirigenti o i funzionari di enti pubblici o di organi dello Stato (es. Presidente del Consiglio di Stato,
del CNEL, della Corte dei Conti etc.), esercita una funzione:
o emana i regolamenti generali o ordinanze di urgenza
amministrativa in senso stretto:
o atti amministrativi relativi all'attività svolta dai singoli Ministeri (circolari, ordini, direttive etc.)
o emanazione di tutti gli atti amministrativi relativi all'attività svolta dai singoli Ministeri (circolari, ordini, direttive etc.).
o scioglimento dei Consigli comunali e provinciali, e rimozione dei Sindaci, sostituiti da Commissari straordinari.
o decisione sui ricorsi amministrativi straordinari al Capo dello Stato.
funzioni politico-costituzionali:
o riunioni e deliberazioni del Consiglio dei Ministri relative alla formulazione e all'attuazione dell'indirizzo politico.
o partecipazione, spontanea o su richiesta, del Governo, dei Ministri o dei Sottosegretari, alle riunioni delle Camere (art.
64, comma 4, Cost.).
o potere di iniziativa legislativa presso le Camere, che mette in moto il procedimento legislativo ordinario.
o proposta di scioglimento dei Consigli regionali e di rimozione del Presidente della Giunta (art. 126 Cost.).
funziona di alta amministrazione
o Nomina e revoca dei dirigenti o funzionari di enti pubblici o di organi dello Stato (es. Presidente del Consiglio di Stato,
del CNEL, della Corte dei Conti etc.).
o Emanazione di regolamenti generali o di ordinanze di urgenza.
o Annullamento, d'ufficio o su denunzia, di atti amministrativi illegittimi emanati da organi statali.
Politiche
o Il diritto-dovere di partecipare alle riunioni e all'attività delle Camere.
Amministrative
o L'emanazione degli atti amministrativi.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Governo
VF
o L'emanazione di atti di alta amministrazione.
o L'emanazione dei regolamenti.
o Il potere di iniziativa della semplificazione e del riassetto normativo nelle materie di competenza.
o Le attività compiute per la direzione e l'organizzazione dei Dicasteri.
Organi
Necessari e non
Sono organi necessari
Consiglio dei Ministri.
Presidente del Consiglio dei Ministri.
Ministri.
Sono organi non necessari:
Vicepresidenti del Consiglio dei Ministri.
Ministri senza portafoglio.
Sottosegretari di Stato.
Comitati interministeriali.
Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri è composto dal Presidente del Consiglio e dai Ministri.
Il Consiglio dei Ministri determina l'indirizzo generale dell'azione amministrativa del Governo
I provvedimenti da emanare con decreto del Presidente della Repubblica previo parere del Consiglio di Stato, se il Ministro competente
non intende conformarsi a tale parere, sono sottoposti alla deliberazione (art. 2, l. n. 400/1988) del Consiglio dei ministri.
Le proposte motivate per lo scioglimento dei consigli regionali, sono sottoposte alla deliberazione (art. 2, l. n. 400/1988) del Consiglio
dei Ministri
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Governo
VF
La richiesta motivata di registrazione della Corte dei conti ai sensi dell'art. 25 R.D. n. 1214/1934, è sottoposta alla deliberazione (art. 2,
l. n. 400/1988) da Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri è convocato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale fissa anche l’ordine del giorno
Presidente del Consiglio
Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l'unità di indirizzo politico
ed amministrativo, promuovendo e coordinando l'attività dei Ministri.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri è nominato dal Presidente della Repubblica.
Ai sensi dell’art. 93 Cost., il Presidente del Consiglio dei Ministri, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento nelle mani del
Presidente della Repubblica.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri può delegare ad un Ministro
Promozione degli adempimenti di competenza governativa conseguenti alle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo
emanate nei confronti dello Stato.
La tempestiva comunicazione alle Camere dei procedimenti normativi in corso nelle Comunità europee, informando il
Parlamento delle iniziative e posizioni assunte dal Governo nelle specifiche materie.
Quando non sia stato nominato il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, in caso di assenza o impedimento temporaneo del
Presidente del Consiglio dei Ministri, la supplenza spetta al Ministro più anziano secondo l'età.
Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, può conferirgli l’incarico di reggere ad interim un
Dicastero
Ministri
I Ministri sono nominati dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Prima di assumere le loro funzioni presentano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica
I Ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei Ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri.
La legge provvede all'ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e l'organizzazione dei ministeri.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Governo
VF
Il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle
loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme
stabilite con legge costituzionale.
Senza portafoglio
Per Ministri senza portafoglio si intende i Ministri che non sono a capo di un dicastero. Sono ministri senza portafoglio:
Rapporti con il Parlamento.
Semplificazione e Pubblica Amministrazione.
Affari regionali.
Coesione territoriale e Mezzogiorno.
Sport.
Ogni qualvolta la legge assegni compiti specifici ad un Ministro senza portafoglio e questi non venga nominato, tali compiti si
intendono attribuiti al Presidente del Consiglio dei Ministri che può delegarli ad altro Ministro.
Sottosegretari di Stato
I sottosegretari di Stato
Non sono organi di rilievo costituzionale.
Non sono ricompresi tra gli organi ausiliari previsti espressamente dalla Costituzione.
Non fanno parte del Governo in senso stretto.
Non sono organi previsti dalla Costituzione.
I sottosegretari di Stato sono nominati dal Presidente della Repubblica.
Prima di assumere le loro funzioni, i Sottosegretari di Stato prestano giuramento nelle mani del Presidente del Consiglio dei ministri.
I sottosegretari di Stato coadiuvano i Ministri ed esercitano le attribuzioni loro delegate dai Ministri
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Autorità amministrative indipendenti
VF
Autorità amministrative indipendenti
Caratteri e poteri
Le autorità amministrative indipendenti
hanno poteri
o ispettivi e d'indagine
o sanzionatori e di sollecitazione
o decisori
o regolamentari
sono dotati di autonomia organizzativa, finanziaria e contabile.
svolgono una funzione tutoria di interessi costituzionali in campi socialmente rilevanti.
Sono caratterizzati da un grado notevole di indipendenza dall'esecutivo.
Le singole autorità
Sono autorità amministrative indipendenti
Autorità di regolazione dei trasporti (ART): è competente nel settore dei trasporti e dell'accesso alle relative infrastrutture ed ai
servizi accessori
Banca d'Italia: è affidato il compito di regolazione e vigilanza sugli enti creditizi e sugli intermediari finanziari
CONSOB: provvede alla vigilanza sugli intermediari finanziari, sui mercati e sugli emittenti quotati
IVASS: svolge compiti di vigilanza sul mercato delle assicurazioni
Antitrust: ha la funzione di garantire la libera concorrenza e il corretto funzionamento del mercato
COVIP: ha il compito di garantire ed assicurare la trasparenza e la correttezza nella gestione e nell'amministrazione dei fondi
pensione
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Autorità amministrative indipendenti
VF
Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico: ha il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la
concorrenza, l'efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l'attività di regolazione e di controllo
Commissione di garanzia dell´attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali: ha il compito di vigilare sul
corretto contemperamento dell'esercizio del diritto di sciopero nei cosiddetti servizi pubblici essenziali, con il godimento dei
diritti della persona, costituzionalmente tutelati
Autorità Nazionale Anticorruzione: compito di vigilare sul corretto andamento delle attività della p.a. relative alla
partecipazione, svolgimento, affidamento, ecc. dei contratti pubblici
Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: ha il duplice compito di assicurare la corretta competizione degli operatori sul
mercato e di tutelare i consumi di libertà fondamentali degli utenti
Garante per la protezione dei dati personali: si occupa di tutti gli ambiti, pubblici e privati, nei quali occorre assicurare il corretto
trattamento dei dati e il rispetto dei diritti delle persone connessi all'utilizzo delle informazioni personali
Garante per la sorveglianza dei prezzi (c.d. "Mister Prezzi"): ha la funzione di monitoraggio dell'andamento dei prezzi e di
verifica, su segnalazione delle associazioni dei consumatori e dei cittadini, per arginare eventuali fenomeni speculativi
Commissione di vigilanza sui fondi pensione.
Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza: ha il compito di assicurare la piena attuazione dei diritti e degli interessi delle
persone minori di età
Garante per le micro, piccole e medie imprese: monitora l'attuazione dello Small Business Act (SBA) ed elabora proposte da
sottoporre al Governo volte a favorire lo sviluppo del sistema delle MICRO e PMI
Organismo indipendente per l'analisi e la verifica degli andamenti di finanza pubblica e per la valutazione dell'osservanza delle
regole di bilancio: effettua analisi e valutazioni in merito alle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica e all'impatto
macroeconomico dei provvedimenti legislativi di maggiore rilievo
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Le norme giuridiche e le fonti del diritto
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Le norme giuridiche e le fonti del diritto
Norme giuridiche
Caratteri
La norma giuridica presenta alcuni caratteri:
• Generalità: perché si rivolge alla generalità degli individui o ad un gruppo più o meno ampio di essi.
• Astrattezza: Perché disciplina casi astratti a cui si riconducono i casi concreti.
• Intersoggettività: Perché disciplina comportamenti relativi alla condotta di un individuo nei confronti di un terzo.
• Novità: Perché pone prescrizioni prima inesistenti o, se vigenti, le ripropone mutandone la disciplina.
• Esteriorità: Perché l'oggetto è solo l'azione che il soggetto manifesta all'esterno, a nulla rilevando dal punto di vista giuridico le
sole intenzioni che ispirano l'individuo.
• Coercibilità: Perché la sua osservanza è assicurata dalla previsione di una sanzione che l'ordinamento associa all'ipotesi di
violazione.
• positività (effettiva vigenza): Perché vige solo in un determinato momento storico ed è emanata da organi e soggetti a ciò
legittimati dall'ordinamento.
Tipologia
Con riferimento al loro contenuto le norme giuridiche sono
• proibitive: se contengono un divieto;
• precettive: se contengono un comando;
• permissive: se concedono una facoltà di cui il singolo può fare uso o meno.
Con riferimento alla loro derogabilità si distinguono norme giuridiche
• dispositive: se regolano un rapporto, ma possono essere liberamente modificate dalle parti.
• suppletive: se regolano un rapporto solo in mancanza di una espressa volontà delle parti.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Le norme giuridiche e le fonti del diritto
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• cogenti: se non possono essere disapplicate neppure se esiste l'accordo tra le parti.
In base alla sanzione le norme giuridiche possono essere
• perfette: se prevedono una sanzione.
• Imperfette: se non prevedono una sanzione.
Fonti giuridiche
Interpretazione
Per interpretazione delle fonti legislative si intende l'attività finalizzata a individuare le norme ricavabili da una disposizione e a
determinare il loro significato linguistico.
• L'interpretazione estensiva: Estende il significato della disposizione oltre il dato letterale.
• L'interpretazione restrittiva: Riduce l'ambito applicativo di una norma.
• L'interpretazione adeguatrice: Adatta il significato di una disposizione affinché non contrasti con il significato di altre norme di
rango superiore (ad esempio una legge viene interpretata in modo che non contrasti con la Costituzione).
• L'interpretazione è letterale: Quando si attribuisce alle disposizioni il significato proprio delle parole così come risulta dall'uso
comune e dalle connessioni sintattiche tra le stesse.
• L'interpretazione è sistematica: Quando si inserisce la disposizione da interpretare in connessione con le altre disposizioni e in
relazione ai principi fondamentali dell'ordinamento.
• L'interpretazione è evolutiva: Quando la disposizione da interpretare viene adattata al contesto storico, sociale e culturale in cui
deve essere di volta in volta applicata.
• L'interpretazione giudiziale: È compiuta dai giudici; il risultato in questo caso è una norma giuridica che serve da fondamento
per una decisione che ha valore giuridico.
• L'interpretazione autentica: È operata dal legislatore che interviene per fissare il significato delle disposizioni normative
contenute in leggi precedenti.
• L'interpretazione dottrinale: È prodotta dai c.d. esperti che studiano il diritto; in questo caso l'interpretazione non costituisce la
forma risolutiva di una controversia.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Le norme giuridiche e le fonti del diritto
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• L'interpretazione burocratica: È compiuta ad opera del Ministro che vincola tutti gli uffici del Ministero e tutti i soggetti esterni
che vengono a contatto con tali uffici.
• L'interpretazione dei consociati: È compiuta dall'individuo al fine di decidere se adeguare o meno la propria condotta a quanto
prescritto dalle norme giuridiche.
Gerarchia
Fermo restando che solo la Costituzione costituisce l'origine del sistema da cui poi derivano le altre fonti in relazione alle quali si pone
in rapporto di assoluta superiorità, è possibile tracciare un ordine dei livelli delle fonti del diritto sottostanti alla Carta Costituzionale.
• Si collocano al livello superprimario:
o Le fonti che possono derogare alla Costituzione.
o Leggi costituzionali.
o Il diritto dell'Unione Europea.
o Il diritto internazionale generalmente riconosciuto.
• Si collocano al livello primario
o Le Leggi ordinarie.
o I decreti legislativi.
o I decreti legge.
• Si collocano al livello secondario
o Regolamenti governativi.
o Le fonti subordinate alla legge ordinaria
o I regolamenti regionali e locali
• Si collocano al livello subsecondario
o Le fonti che non possono derogare regolamenti governativi, regionali
o regolamenti ministeriali
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Le norme giuridiche e le fonti del diritto
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La riserve di legge
. Le riserve, infatti, si distinguono in:
• assolute: quando escludono la possibilità di disciplinare certe materie con fonti di grado secondario, lasciando tale
determinazione solo alla legge o a atti aventi forza di legge
• relative: quando prevedono che l'intervento della legge è previsto solo per definire le caratteristiche fondamentali della
disciplina, lasciando spazio alle fonti secondarie di intervenire per definirla compiutamente
• di legge costituzionale: quando la materia è affidata a leggi costituzionali (ad es.: articoli 71, 116, 132, 137 comma 1 Cost.)
• di legge formale: quando si riferiscono solo alla legge formale, approvata dal Parlamento, e non anche agli atti equiparati alla
legge o alla legge regionale (ad es.: articoli 77 e 78 Cost.)
• rinforzate: quando la Costituzione, nel riservare la materia alla legge, determina anche ulteriori limiti di contenuto (ad es.:
articolo 16 Cost.)
• Implicite: quando non sono espressamente previste dalla Costituzione (ad esempio l'articolo 72 Cost.).
Decreti legge e decreti legislativi
Decreti Legislativi
L'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e
soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti.
A norma di quanto dispone l'art. 76 della Costituzione, i provvedimenti emanati dal Governo con valore di legge ordinaria sono
denominati decreti-legislativi
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria
L'emanazione di un decreto legislativo deve avvenire entro il termine fissato dalla legge di delegazione.
Tale delega
• Può essere conferita esclusivamente con legge.
• É rivolta al Governo nel suo complesso e non a singoli organi.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Le norme giuridiche e le fonti del diritto
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• Deve definire gli oggetti su cui il Governo è autorizzato a dettare la disciplina normativa.
• Deve essere esercitata in un termine prefissato.
• Deve fissare i principi e criteri direttivi cui il Governo deve attenersi.
• Deve essere discussa e approvata in Assemblea.
• NON può riguardare:
o materie che devono essere disciplinate da legge costituzionale.
o atti che costituiscono approvazione, conversione, etc. di provvedimenti dello stesso Governo
o l'approvazione del bilancio
o l'autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali
ti I Decreti Legislativi sono deliberati dal Consiglio dei Ministri ed emanati con decreto del Presidente della Repubblica.
Decreti legge
La disciplina del decreto-legge è contenuta, tra l'altro nell'art. 77 della Costituzione.
La Costituzione definisce i decreti-legge provvedimenti provvisori con forza di legge.
I decreti-legge adottati dal Governo sono provvedimenti adottati dal Governo per far fronte a situazioni urgenti e imprevedibili.
I decreti legge sono deliberati dal Consiglio dei Ministri ed emanati dal Presidente della Repubblica
Quando, in casi straordinari di necessità e d'urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza
di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si
riuniscono entro cinque giorni.
I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere
possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.
Mediante decreto-legge il Governo
• Non può conferire deleghe legislative.
• Non può provvedere in materia di approvazione di bilanci e conti consuntivi dello Stato.
• Non può provvedere in materia elettorale.
• Non può regolare i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Le norme giuridiche e le fonti del diritto
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• Non può rinnovare le disposizioni di decreti-legge dei quali sia stata negata la conversione in legge con voto di una delle due
Camere.
• Non può ripristinare l'efficacia di disposizioni dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale per vizi non attinenti al
procedimento.
I regolamenti
I regolamenti sono dotati del carattere
• generalità: Indeterminabilità dei destinatari.
• astrattezza: Capacità di regolare una serie indefinita di casi.
• Innovatività: Capacità a concorrere a costituire o a innovare l'ordinamento giuridico.
I regolamenti
• Non possono mai derogare o contrastare con la Costituzione, né con i principi in essa contenuti.
• Non possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento.
• Se emanati da autorità inferiori non possono mai contrastare con i regolamenti emanati da autorità gerarchicamente superiori.
• Non possono contenere sanzioni penali, per il principio della riserva di legge in materia penale.
• Non possono mai derogare al principio di irretroattività della legge.
• Non possono mai regolare le materie riservate dalla Costituzione alla legge.
• Non possono derogare né contrastare con le leggi ordinarie, salvo che sia una legge ad attribuire loro tale potere.
• Non necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti e non altri alle
proprie decisioni.
• Sono sottratti all'obbligo di motivazione degli atti amministrativi.
• Non possono disciplinare materie di competenza legislativa concorrente o residuale delle Regioni.
• Non possono interferire nell'organizzazione e nell'esercizio delle funzioni conferite agli enti locali, in quanto riservati alla potestà
regolamentare degli stessi.
I regolamenti si distinguono in regolamenti:
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Le norme giuridiche e le fonti del diritto
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• di esecuzione: Sono gli unici ammessi ad operare nell'ambito di una riserva assoluta di legge. sono destinati a specificare una
disciplina di rango legislativo con norme di dettaglio
• di attuazione e integrazione: Sono volti a completare la trama di principi fissati da leggi e decreti legislativi recanti norme di
principio.
• Indipendenti: Sono volti a disciplinare materie in cui l'intervento di norme primarie non si sia ancora configurato, purché non si
tratti di materie soggette a riserva assoluta o relativa di legge.
• di organizzazione: Sono volti a disciplinare l'organizzazione e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni secondo
disposizioni dettate dalla legge.
• di riordino: Sono volti a prevedere il periodico riordino delle disposizioni regolamentari vigenti.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Situazioni giuridiche soggettive
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Situazioni giuridiche soggettive Sono situazioni giuridiche soggettive attive:
Il diritto soggettivo.
L'interesse legittimo.
Il potere giuridico.
La facoltà.
Il diritto potestativo.
La potestà.
Sono situazioni giuridiche passive:
Il dovere.
L'obbligo.
L'onere (modus).
Lo soggezione.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Perfomance
VF
D.Lgs. 150/2009
Il Piano della Perfomance
Il Piano della performance:
è adottato entro il 31 gennaio;
è un documento programmatico triennale.
É adottato in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio.
Individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi.
Qualora una amministrazione pubblica non adotti il Piano della performance NON può
procedere ad assunzioni di personale
procedere al conferimento di incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominata
Relazione sulle performance
La Relazione sulle perfomance
è adottata entro il 30 giugno
È un documento consuntivo riferito all'anno precedente.
Evidenzia, a consuntivo, con riferimento all'anno precedente, i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli
obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti, e il bilancio di genere realizzato.
Evidenzia i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione
degli eventuali scostamenti, e il bilancio di genere realizzato.
OIV
L'obbligo, previsto all'art. 14 del D.Lgs. n. 150/2009, di dotarsi di un Organismo indipendente di valutazione della performance (OIV)
riguarda ogni amministrazione pubblica, che sostituisce i controlli di servizi interno ed esercita il controllo strategico
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Perfomance
VF
L'Organismo indipendente di valutazione della performance (OIV) è nominato dall'organo di indirizzo politico- amministrativo di
ciascuna p.a.
L’OIV ha il compito di
monitorare il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed
elaborare una relazione annuale sullo stato dello stesso
comunicare tempestivamente le criticità riscontrate ai competenti organi interni di governo ed amministrazione, nonché alla
Corte dei conti e all'Ispettorato per la funzione pubblica
validare la Relazione sulla performance e assicurarne la visibilità attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale
dell'amministrazione
garantire la correttezza dei processi di misurazione e valutazione, nonché dell'utilizzo dei premi di cui al Titolo III, secondo
quanto previsto dalla vigente legislazione, nel rispetto del principio di valorizzazione del merito e della professionalità
proporre, sulla base del sistema di misurazione e valutazione (art. 7), all'organo di indirizzo politico- amministrativo, la
valutazione annuale dei dirigenti di vertice e l'attribuzione ad essi dei premi di cui al Titolo III
promuovere e attestare l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all'integrità di cui al Titolo II
verificare i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità
Organo di indirizzo politico amministrativo
L'art. 15 del D.Lgs. 150/2009 attribuisce all’organo di indirizzo politico amministrativo di ciascuna amministrazione il compito di
emanare le direttive generali contenenti gli indirizzi strategici
definire in collaborazione con i vertici dell'amministrazione il Piano della performance
definisce in collaborazione con i vertici dell'amministrazione la Relazione sulla performance
verificare il conseguimento effettivo degli obiettivi strategici
definisce il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità nonché gli eventuali aggiornamenti annuali
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Codice dell’amministrazione digitale
VF
Codice dell’amministrazione digitale
Carta d’identità elettronica
Per carta d'identità elettronica si intende il documento d'identità munito di elementi per l'identificazione fisica del titolare rilasciato su
supporto informatico dalle amministrazioni comunali con la prevalente finalità di dimostrare l'identità anagrafica del suo titolare, assume la
denominazione.
Deve contenere i dati identificativi della persona e il codice fiscale.
Può contenere
tutti i dati utili al fine di razionalizzare e semplificare l'azione amministrativa e i servizi resi al cittadino, anche per mezzo dei
portali, nel rispetto della normativa in materia di riservatezza.
le procedure informatiche e le informazioni che possono o debbono essere conosciute dalla pubblica amministrazione e da altri
soggetti, occorrenti per la firma elettronica.
Carta nazionale dei servizi
La Carta nazionale dei servizi è lo strumento informatico che le pubbliche amministrazioni rilasciano per consentire l'accesso per via
telematica ai servizi erogati dalle stesse (D.Lgs. n. 82/2005, art. 1)
Copia informatica di documento analogico
La copia informatica di documento analogico è il documento informatico avente contenuto identico a quello del documento analogico da
cui è tratto.
Copia informatica di documento informatico
La copia informatica di documento informatico è il documento informatico avente contenuto identico a quello del documento da cui è
tratto su supporto informatico con diversa sequenza di valori binari
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Codice dell’amministrazione digitale
VF
Copia per immagine su supporto informatico di documento analogico
La copia per immagine su supporto informatico di documento analogico è il documento informatico avente contenuto e forma identici a
quelli del documento analogico da cui è tratto
Duplicato informatico
Il duplicato informatico è il documento informatico ottenuto mediante la memorizzazione, sullo stesso dispositivo o su dispositivi
diversi, della medesima sequenza di valori binari del documento originario.
Documento analogico
Il documento analogico è la rappresentazione non informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti
Posta elettronica certificata
Posta elettronica certificata è il sistema di comunicazione in grado di attestare l'invio e l'avvenuta consegna di un messaggio di posta
elettronica e di fornire ricevute opponibili ai terzi
Accesso ai documenti informatici
Le disposizione concernenti l'accesso ai documenti informatici si applicano anche ai gestori di servizi pubblici ed agli organismi di
diritto pubblico
Non si applicano anche all'esercizio delle attività e funzioni di ordine e sicurezza pubblica e alle funzioni di difesa e sicurezza nazionale.
Disposizioni varie
Lo Stato, Regioni e autonomie locali devono assicurare la disponibilità, la gestione, l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la
fruibilità dell’informazione in modalità digitale
Dispone il Codice dell'Amministrazione Digitale che le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività
utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità,
imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione.
L’art. 12 si riferisce alle pubbliche amministrazioni e agli organi di governo
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Codice dell’amministrazione digitale
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I dirigenti rispondono dell'osservanza ed attuazione delle disposizioni dettate dal Codice, ferme restando le eventuali responsabilità
penali, civili e contabili previste dalle norme vigenti.
Il documento informatico ha l'efficacia prevista dall'art. 2702 (efficacia della scrittura privata) del codice civile se è sottoscritto con
firma elettronica avanzata, qualificata o digitale
Sono valide le istanze e dichiarazioni presentate alle Pubbliche amministrazioni per via telematica
se sottoscritte mediante la firma digitale o firma elettronica qualificata, il cui certificato è rilasciato da un certificatore accreditato
se sottoscritte e presentate unitamente alla copia del documento d'identità
se trasmesse dall'autore mediante la propria casella di posta elettronica certificata se le relative credenziali di accesso siano state
rilasciate previa identificazione del titolare
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Beni pubblici
VF
Pubblico impiego
Disposizioni varie
Il D.Lgs. n. 165/2001 demanda alle singole pubbliche amministrazioni, tra l'altro:
L'individuazione degli uffici di maggiore rilevanza ed i modi di conferimento della titolarità dei medesimi.
La definizione delle linee fondamentali di organizzazione degli uffici e la determinazione delle dotazioni organiche complessive.
Con l'emanazione del D.Lgs. n. 165/2001 è stato possibile distinguere nettamente i poteri degli organi di governo, da un lato, da quelli
dei dirigenti, dall'altro. In particolare
gli organi di governo
o Definiscono gli obiettivi e i programmi da attuare ed adottano gli atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni.
o Verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti.
o Definiscono, tra l'altro, gli obiettivi e le direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione.
o Definiscono, tra l'altro, le priorità e le direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione.
o Definiscono, tra l'altro, i piani, i programmi e le direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione.
o Definiscono, tra l'altro, gli obiettivi e i programmi per l'azione amministrativa e per la gestione.
o Individuano le risorse umane, materiali ed economico- finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro
ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale.
o l'esercizio delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo
o le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo
o la definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di tariffe, canoni e analoghi
oneri a carico di terzi
o ll compito di effettuare le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato
Ai dirigenti spetta:
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Beni pubblici
VF
o L'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi quelli che impegnano l'amministrazione verso
l'esterno.
o La gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse
umane, strumentali e di controllo.
o sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati.
Uffici per le relazioni con il pubblico sono gli uffici che provvedono al servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui al capo III
della legge 241/1990
Le disposizioni del titolo II, capo II, del D.Lgs. 165/2001, dedicate alla dirigenza, si applicano alle amministrazioni dello Stato, anche ad
ordinamento autonomo.
Il Ministro in caso di grave inosservanza delle direttive generali da parte del dirigente competente, che determinino pregiudizio per
l'interesse pubblico può nominare un commissario ad acta.
Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, nelle amministrazioni pubbliche statali la dirigenza è articolata in due fasce.
A norma dell'art. 16 del suddetto D.Lgs. n. 165/2001 NON sono suscettibili di ricorso gerarchico gli atti e i provvedimenti adottati dai
dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione e dai dirigenti di uffici dirigenziali generali delle amministrazioni pubbliche statali, anche
ad ordinamento autonomo
Procedimento disciplinare
Le disposizioni dell'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001 (Responsabilità, infrazioni e sanzioni, procedure conciliative) costituiscono norme
imperative le disposizioni di cui dall'art. 55 all'art. 55-octies del suddetto D.Lgs., ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419,
secondo comma, del c.c.
Ferma la disciplina in materia di responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile, per i dipendenti delle P.A. si applica l'art. 2106
del c.c. (sanzioni disciplinari) cosi come prevede espressamente l'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001.
La pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione pubblica del codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni e delle
relative sanzioni, equivale a tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro
I contratti collettivi possono disciplinare procedure di conciliazione non obbligatoria fuori dei casi per i quali è prevista la sanzione
disciplinare del licenziamento.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Beni pubblici
VF
A norma del disposto di cui all'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001, per le infrazioni di minore gravità, per le quali è prevista l'irrogazione
di sanzioni superiori al rimprovero verbale ed inferiori alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci
giorni, provvede il responsabile della struttura con qualifica dirigenziale, ovvero quando il responsabile della struttura non ha qualifica
dirigenziale, l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari.
L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari è competente a contestare l'addebito e ad istruire il procedimento disciplinare nei
confronti del lavoratore qualora per l'infrazione da lui commessa sia prevista l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione
dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni
A norma del disposto di cui all'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 (Forme e termini del procedimento disciplinare) è competente ad
irrogare le sanzioni disciplinari ai lavoratori per le infrazioni di minore gravità, inferiori alla sospensione dal servizio con privazione della
retribuzione per più di dieci giorni, il responsabile della struttura con qualifica dirigenziale, negli altri casi l'ufficio istituito per i
procedimenti disciplinari.
Per le sanzioni per le quali è previsto il rimprovero verbale si applica la disciplina stabilita dal contratto collettivo
il responsabile con qualifica dirigenziale della struttura in cui il dipendente lavora deve contestare l'addebito entro venti giorni
In caso di procedimento disciplinare se il dipendente convocato per il contraddittorio, non intende presentarsi, può inviare una memoria
scritta
Quando la competenza è del dirigente responsabile con qualifica dirigenziale il procedimento, con l'atto di archiviazione o di irrogazione
della sanzione, deve con concludersi entro sessanta giorni
La violazione dei termini stabiliti per la conclusione del procedimento disciplinare comporta per l'amministrazione la decadenza
dall'azione disciplinare.
Ciascuna amministrazione, secondo il proprio ordinamento individua l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari
In merito al procedimento disciplinare il dipendente ha diritto di accesso agli atti istruttori
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del
rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva
Falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità
fraudolente.
Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Beni pubblici
VF
Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione che attesta falsamente uno stato di malatti
Assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio.
Assenza priva di valida giustificazione per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni.
Mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione.
Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio.
Falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro.
Reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore
e della dignità personale altrui.
Condanna penale definitiva, in relazione alla quale è prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero l'estinzione,
comunque denominata, del rapporto di lavoro
1
Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Presidente della Repubblica
VF
Presidente del la Repubblica
Nozione
L'art. 87 della Costituzione indica il Presidente della Repubblica quale Capo dello Stato e rappresentante dell'unità nazionale.
Requisiti di eleggibilità
Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d'età e goda dei diritti civili e politici.
Elezione
Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri integrato dai delegati regionali (tre delegati
per ogni Regione tra Valle D’Aosta che ne ha solo uno) eletti dai rispettivi Consigli Regionali in modo che sia assicurata la rappresentanza
delle minoranze
La seduta comune del Parlamento per l'elezione del Presidente della Repubblica è convocata dal Presidente della Camera dei Deputati
trenta giorni prima che scada il termine del settennato presidenziale.
Nel caso in cui le Camere siano sciolte o manchino meno di tre mesi alla loro cessazione, il Parlamento NON è legittimato ad eleggere il
Presidente della Repubblica: in tal caso il Presidente della Repubblica è eletto dal nuovo Parlamento, entro 15 giorni dalla sua prima
riunione e il Presidente della Repubblica in carica vede vedere prorogati i suoi poteri.
Nel primo, secondo e terzo scrutinio, l'elezione ha luogo per scrutinio segreto ed a maggioranza di due terzi dell'assemblea; dopo il
terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dell’Assemblea.
Incompatibilità
Recita l'art. 84 della Costituzione che: "L'ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica".
Qualora un deputato sia eletto alla Presidenza della Repubblica cessa immediatamente dall'ufficio di Deputato o Senatore.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Presidente della Repubblica
VF
Giuramento
Una volta il Presidente della Repubblica presta, dinanzi al Parlamento in seduta comune, giuramento di fedeltà alla Repubblica e di
osservanza della Costituzione.
Assegno e dotazione
Secondo la Costituzione, l'assegno dovuto al Presidente della Repubblica è determinato con legge
Durata in carica
Il Presidente della Repubblica dura in carica sette anni
Impedimento temporaneo
In caso di impedimento temporaneo il Presidente della Repubblica è sostituito dal Presidente del Senato, che acquista la carica
automaticamente, senza bisogno di alcun atto di investitura e senza che debba prestare giuramento. La supplenza ha a durata
indeterminata e si protrae fino a che il presidente nono sia in grado di tornare a svolgerle.
Cessazione anticipata della carica
La cessazione dall'ufficio di Presidente della Repubblica, può avvenire per
• Morte
• Dimissioni:
• Decadenza: quando viene meno uno dei requisiti di eleggibilità o quando viene meno il godimento dei diritti civili e politici.
• Destituzione: a destituito a seguito di condanna per alto tradimento o di attentato alla Costituzione.
In caso di cessazione anticipata dell’ufficio di Presidente della Repubblica il Presidente della Camera dei deputati indice l'elezione del
nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre
mesi alla loro cessazione.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Presidente della Repubblica
VF
Poteri
NON sono poteri del Presidente delle Repubblica
• Accordare o revocare la fiducia alle Camere.
• Approvare la legge di bilancio presentata dal Governo.
• Dirigere la politica generale del Governo.
• Dirigere l'ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
• Eleggere i Deputati.
• Eleggere i Senatori.
• Esercitare la leadership sull'attività dei Ministri.
• Giudicare sui conflitti di attribuzione tra i poteri delle Regioni.
• Giudicare sui conflitti di attribuzione tra i poteri tra lo Stato e le Regioni.
• Giudicare sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi delle Regioni.
• Giudicare sulle controversie relative alla legittimità costituzionale degli atti aventi forza di legge dello Stato.
• Mantenere l'unità di indirizzo politico ed amministrativo promuovendo e coordinando l'attività dei Ministri.
• Presiedere il Consiglio dei Ministri.
Nei confronti del potere legislativo
In relazione al potere legislativo e alla relativa funzione, il Presidente della Repubblica::
• ha il potere di inviare messaggi alle Camere
• indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.
• autorizza con suo decreto la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo
• convoca in via straordinaria ciascuna Camera
• promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge (decreti leggi e decreti legislativi) e i regolamenti
• può, prima di promulgare una legge, chiedere con messaggio motivato alle Camere una nuova deliberazione (art. 74 Cost.)
• indice il referendum popolare
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Presidente della Repubblica
VF
• può sciogliere le camere o anche una sola di esse, sentiti i rispettivi presidenti. Il presidente non può sciogliere quando si trovi
negli ultimi sei mesi del suo mandato salvo che coincida in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura
Nei confronti del potere esecutivo
In relazione al potere esecutivo e alla relativa funzione, il Presidente della Repubblica:
• Nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri (art. 92 Cost.).
• Nomina su proposta del Presidenza del Consiglio dei Ministri, i ministri (art. 92 Cost.).
• Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato, di regola di grado più elevato (art. 87 Cost.).
• Nomina gli esperti del C.N.E.L.
• accredita e riceve i rappresentanti diplomatici
• ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere. È necessaria l’autorizzazione delle
camere quando i trattati internazionali
o che importino variazioni al territorio
o che sono di natura politica
o che importano modificazioni di leggi:
o che importano oneri alle finanze
o che prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari
• ha il comando delle Forze Armate
• presiede il Consiglio Supremo di Difesa
• dichiara lo stato di guerra deliberato dal Parlamento: Lo stato di guerra è deliberato dalle Camere, che conferiscono al Governo i
poteri necessari per far fonti alle esigenze belliche
• conferisce le onorificenze della Repubblica
• Può sciogliere i Consigli regionali (art. 126 Cost.).
• Può rimuovere il Presidente della Giunta regionale (art. 126 Cost.).
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Presidente della Repubblica
VF
Nei confronti del potere giudiziario
In relazione al potere giurisdizionale e alla relativa funzione, il Presidente della Repubblica:
• presiede il Consiglio superiore della Magistratura
• concede la grazia e commuta le pene. La grazia va distinta dall’amnistia e dall’indulto. L'amnistia è un provvedimento di clemenza a
carattere generale che comporta l'estinzione del reato. L’indulto è un provvedimento di clemenza a carattere generale che condona in
tutto o in parte la pena inflitta. Per l’approvazione di una legge di concessione dell'amnistia è necessaria una maggioranza due terzi
di ciascuna Camera, in ogni suo articolo e nella votazione finale. la legge di concessione dell'amnistia e dell’indulto deve stabilire il
termine per la sua applicazione, e trova applicazione per i reati commessi nel periodo di tempo tra la sua presentazione e l'entrata in
vigore. In ogni caso l'amnistia e l'indulto non possono applicarsi ai reati commessi successivamente alla presentazione del disegno di legge.
Atti presidenziali
Controfirma
L'art. 89 Cost. prescrive che gli atti presidenziali siano controfirmati al fine del requisito di validità degli stessi dai ministri proponenti;
gli atti che hanno valore legislativo sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Secondo la Costituzione, la responsabilità degli atti del Presidente della Repubblica è dei Ministri proponenti che li hanno
controfirmati.
Tipologie
Gli atti presidenziali possono classificarsi in tre grandi categorie:
• atti formalmente presidenziali e sostanzialmente governativi;
• atti formalmente e sostanzialmente presidenziali : La nomina dei cinque senatori a vita e dei 5 giudici costituzionali. Messaggi alle
Camere. Rinvio delle leggi operabile in sede di promulgazione.
• atti formalmente presidenziali e sostanzialmente complessi: Lo scioglimento delle Camere. La nomina del Presidente del Consiglio
Sono atti presidenziali giuridicamente dovuti
• Promulgazione delle leggi.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Presidente della Repubblica
VF
• Indizione dell'elezione delle nuove Camere.
Responsabilità
Con riferimento alla responsabilità giuridica del Presidente della Repubblica è corretto affermare che (art. 90 Cost.):
• Non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni.
• È responsabile in caso di alto tradimento o per attentato alla Costituzione.
o per attentato alla costituzione si intende ogni comportamento doloso, che offendendo la personalità interna o
internazionale dello Stato, costituisca una violazione del dovere di fedeltà;
o per alto tradimento si intende ogni comportamento doloso diretto a sovvertire le istituzioni costituzionali o a violare la
Costituzione.
• È messo in stato d'accusa dal Parlamento in seduta comune. Per la messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica è
richiesta la maggioranza assoluta dei componenti il Parlamento in seduta comune
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
Enti local i La legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, che ha modificato il Titolo V della Costituzione, ha delineato un nuovo assetto della
Repubblica italiana abbandonando l'originaria impostazione voluta dai costituenti. Tra gli aspetti più importanti della riforma va citata la
diversa articolazione della Repubblica che con la nuova formulazione dell'articolo 114 si compone di: Comuni, Province, Città
metropolitane, Regioni e Stato.
I comuni, le province, le Città metropolitane e le Regioni
• sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.
• hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa (art. 119 Cost.):
o stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento
della finanza pubblica e del sistema tributario.
o dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio. la legge dello Stato istituisce un
fondo perequativo senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante
• devono concorrere ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea
(art. 119 Cost.)
• hanno un proprio patrimonio secondo i principi generali determinati dalla legge dello Stato
• per i loro prestiti è esclusa ogni garanzia dello Stato
Comune
Autonomie
Statutaria
Nello statuto Comunale sono stabilite:
• le attribuzioni degli organi
• le forme di garanzia e di partecipazione delle minoranze
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
• i modi di esercizio della rappresentanza legale dell'ente, anche in giudizio
• i criteri generali in materia di organizzazione dell'ente
• le forme della partecipazione popolare
• le forme del decentramento
• le modalità di accesso dei cittadini alle informazioni ed ai procedimenti amministrativi
• le norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomini e donna
Regolamentare
La legislazione vigente prevede che le Amministrazioni comunali possono adottare regolamenti, nel rispetto dei principi fissati dalla
legge e dallo Statuto, per
• l'organizzazione e funzionamento delle istituzioni
• regolamenti per il funzionamento degli uffici
• regolamenti per l'esercizio delle funzioni
• l'organizzazione e funzionamento degli organismi di partecipazione,.
• per il funzionamento degli organi
I Regolamenti del Comune dopo la loro approvazione devono essere pubblicati all'albo pretorio dell'ente
Competenze
Spettano al Comune tutte le funzioni amministrative che riguardino la popolazione ed il territorio comunale precipuamente nei settori
organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico.
L'art. 14 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali prevede che il Comune gestisca nell'interesse dello Stato, i
seguenti servizi di competenza statale:
• Elettorale
• Anagrafe
• Stato civile
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
• Statistica
• Leva militare.
Forme di partecipazione popolare
A norma di quanto prevede il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali tra le forme di partecipazione popolare che
devono essere previste dallo Statuto comunale è compreso
• il diritto di petizione
• la consultazione popolare
• l'azione popolare
Organi
Gli organi di governo sono gli organi di indirizzo del Comune.
L'espressione "organi di governo" contenuta dall'art. 36 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali è riferita per le
amministrazioni comunali:
• Al Consiglio: organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune.
o nelle Amministrazioni comunali con popolazione superiore a 15.000 abitanti il Consiglio è convocato e presieduto dal
Presidente del Consiglio Nelle Amministrazioni comunali con popolazione superiore a 15.000 abitanti il Presidente del
Consiglio è eletto tra i consiglieri nella prima seduta del Consiglio neoeletto.
o Tra le competenza:
▪ approva gli statuti dell'ente e delle aziende speciali
▪ definisce i criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi
▪ delibera i programmi triennali e l'elenco annuale dei lavori pubblici
▪ delibera i bilanci annuali e pluriennali e le relative variazioni
▪ delibera il rendiconto dell'ente
▪ delibera l'istituzione, compiti e norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
▪ delibera la concessione dei pubblici servizi
▪ delibera l'affidamento di attività o servizi mediante convenzione
▪ delibera l'istituzione e l'ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote
nonché la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi
o Il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali prevede che il Capo dello Stato possa sciogliere il Consiglio
comunale:
▪ nel caso di compimento di atti contrari alla Costituzione o di gravi e persistenti violazioni di legge
▪ per gravi motivi di ordine pubblico
▪ per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento mafioso o similare.
▪ nel caso non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per decadenza e
decesso del Sindaco
▪ in caso di decesso del Sindaco
• alla Giunta
• e al Sindaco: nei Comuni con più di 15.000 abitanti il Sindaco è eletto a suffragio universale e diretto, contestualmente
all'elezione del Consiglio comunale. A seguito dell'elezioni alla carica di Sindaco risulta eletto al primo turno il candidato che ha
ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi. Se a seguito di votazione per la carica di Sindaco nessuno dei candidati ha
ottenuto al primo turno elettorale la maggioranza assoluta, si procede ad un secondo turno, c.d. ballottaggio, che ha luogo la
seconda domenica successiva a quella del primo turno. Sono ammessi al secondo turno (ballottaggio) i due candidati alla carica
di Sindaco che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti
o come capo dell’amministrazione comunale
▪ rappresenta il Comune (l’ente)
▪ convoca e presiede la Giunta
▪ presiede il Consiglio quando non è previsto il Presidente del Consiglio
▪ sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
▪ sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici
▪ sovrintende all'esecuzione degli atti
▪ sovrintende all'espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune
▪ provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed
istituzioni, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio
▪ coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio comunale e nell'ambito dei criteri
eventualmente indicati dalla Regione, gli orari dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici
▪ coordina e riorganizza, d'intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate,
gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di armonizzare l'espletamento
dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti
▪ nomina i responsabili degli uffici e dei servizi
▪ attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna
▪ attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali
▪ attribuisce e definisce gli incarichi di collaborazione esterna
o quale ufficiale del Governo esercita servizi di competenza statale
▪ servizi di stato civile: sovrintende alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione
▪ servizi di anagrafe
▪ servizi in materia elettorale: sovrintende agli adempimenti demandatigli dalla legge in materia elettorale
▪ servizi in materia di statistica: sovrintende agli adempimenti demandatigli dalla legge in materia di statistica
▪ sovrintende all'emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalla legge e dai regolamenti in materia di ordine e
sicurezza pubblica
▪ sovrintende allo svolgimento delle funzioni affidategli dalla legge in materia di pubblica sicurezza e di polizia
giudiziaria
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
▪ adotta, con atto motivato, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli
che minacciano l'incolumità e la sicurezza pubblica
Regioni
Le Regioni italiane sono venti: cinque a statuto speciale e quindici a statuto ordinario.
Le Regioni a statuto speciale sono Sicilia, Sardegna, Trentino-Alto Adige/Sudtirol, Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste.
La Regione NON può
• istituire dazi di importazione o esportazione o transito tra le Regioni,
• nè adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni,
• nè limitare l'esercizio del diritto al lavoro in qualunque parte del territorio nazionale
Nella Regione sono istituiti organi di giustizia amministrativa di primo grado (TAR)-
Su nessun atto amministrativo della Regione si esercita il controllo di legittimità in quanto l'art. 125 della Costituzione che prevedeva il
controllo di legittimità sugli atti amministrativi è stato abrogato dalla Legge Costituzionale n. 3/2001.
Organi
Ai sensi dell’art. 121 Cost. sono organi della Regione: il Consiglio regionale, la Giunta e il suo Presidente.
Essendo semplicemente previsti dalla Costituzione sono organi di rilievo costituzionale
NON sono organi della Regione:
• Questore
• Prefetto
• Segretario generale.
• Direttore generale.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
Il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale nonchè
dei consiglieri regionali sono disciplinati con legge della Regione nei limiti dei princìpi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica,
che stabilisce anche la durata degli organi elettivi (art. 122 1° co. Cost.).
Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un
altro Consiglio o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo. (art. 122 2° Cost.)
Il Consiglio
Ai sensi dell’art. 121 2° comma Cost. “Il Consiglio regionale, che può considerarsi omologo al Parlamento, esercita le potestà legislative
attribuite alla Regione e le altre funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle leggi. Può fare proposte di legge alle Camere.”
Il Consiglio elegge tra i suoi componenti un Presidente e un ufficio di presidenza.
I consiglieri regionali non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni.
La Giunta
La Giunta regionale è l'organo esecutivo delle Regioni. Corrisponde a livello regionale al Consiglio dei Ministri.
Il Presidente della Giunta regionale, salvo che lo statuto regionale disponga diversamente, è eletto a suffragio universale e diretto
dagli elettori della Regione che abbiano compiuto i 18 anni. Il Presidente eletto nomina e revoca i componenti della Giunta (assessori).
Il Presidente della Giunta
Il Presidente della Giunta:
• rappresenta la Regione;
• dirige la politica della Giunta e ne è responsabile;
• promulga le leggi ed emana i regolamenti regionali;
• dirige le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla Regione, conformandosi alle istruzioni del Governo della Repubblica.
Quanto al Presidente della Regione, possono distinguersi tre ordini di funzioni:
• quelle che competono nelle sua veste di Presidente della Regione:
o il potere di indire i referendum e le elezioni regionali.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
o Il potere di rappresentare la Regione in giudizio e nelle sedi collegiali interregionali e miste.
• quelle che spettano in qualità di Presidente della Giunta:
o la ripartizione dei compiti tra gli assessori.
• quelle di cui è investito come organo di vertice dell'Amministrazione regionale.
Scioglimento anticipato e mozione di sfiducia
Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del
Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e la rimozione
possono altresì essere disposti per ragioni di sicurezza nazionale. Il decreto è adottato sentita una Commissione di deputati e senatori
costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica.
Il procedimento di scioglimento del Consiglio regionale di cui all'art. 126 Cost. consta di due fasi: una fase preparatoria e una fase
costitutiva. Fanno parte della fase preparatoria, gli accertamenti diretti a rilevare l'esistenza dei presupposti richiesti dalla Costituzione e
dagli Statuti speciali per poter procedere allo scioglimento.
Il Consiglio regionale può esprimere la sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta mediante mozione motivata, sottoscritta da
almeno un quinto dei suoi componenti e approvata per appello nominale a maggioranza assoluta dei componenti. La mozione non può
essere messa in discussione prima di tre giorni dalla presentazione.
L’approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta eletto a suffragio universale e diretto, nonché la
rimozione, l’impedimento permanente, la morte o le dimissioni volontarie dello stesso comportano le dimissioni della Giunta e lo
scioglimento del Consiglio. In ogni caso i medesimi effetti conseguono alle dimissioni contestuali della maggioranza dei componenti il
Consiglio.
Statuti
Ciascuna Regione ha uno statuto ha un contenuto
• necessario o forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento (contenuto necessario) o assetto dei rapporti fra gli organi di governo regionale, nei limiti disposti dalla Costituzione.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
o disciplina del Consiglio delle autonomie locali (quale organo di consultazione fra la Regione e gli enti locali) o forma di governo regionale. o l'esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la
pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali.
• Eventuale
Non possono essere regolate o modificate dallo Statuto regionale le seguenti materie:
• Tipo e numero degli organi di governo della Regione, predeterminati dalla Costituzione
• Ripartizione delle funzioni fra gli organi della Regione, operata dall'art. 121 Cost.
• I casi di ineleggibilità del Presidente della Giunta regionale.
• I casi di incompatibilità del Presidente della Giunta regionale.
• I casi di ineleggibilità dei componenti della Giunta regionale.
• I casi di incompatibilità dei componenti della Giunta regionale.
• I casi di ineleggibilità dei Consiglieri regionali.
• I casi di incompatibilità dei Consiglieri regionali.
• L'estensione del territorio della Regione.
Lo Statuto di una Regione a statuto ordinario è approvato e/o modificato con legge regionale rinforzata. Lo statuto è approvato e
modificato dal Consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, con due deliberazioni successive
adottate ad intervallo non minore di due mesi. Per tale legge non è richiesta l'apposizione del visto da parte del Commissario del
Governo. Il Governo della Repubblica può promuovere la questione di legittimità costituzionale sugli statuti regionali dinanzi alla Corte
costituzionale entro trenta giorni dalla loro pubblicazione. Lo statuto è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla
sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo
statuto sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi.
Gli Statuti delle Regioni Speciali sono adottati con leggi costituzionali.
Questioni di legittimità costituzionali delle legge regionali
Il Governo, quando ritenga che una legge regionale ecceda la competenza della Regione, può promuovere la questione di legittimità
costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
La Regione, quando ritenga che una legge o un atto avente valore di legge dello Stato o di un'altra Regione leda la sua sfera di
competenza, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla
pubblicazione della legge o dell'atto avente valore di legge.
Creazione e fusione di Regioni
Si può con legge costituzionale, sentiti i Consigli regionali, disporre la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni con
un minimo di un milione d’abitanti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle
popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse
Si può, con l’approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o delle Province interessate e del Comune o dei Comuni
interessati espressa mediante referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Provincie e Comuni,
che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati ad un’altra.
Potere di sostituzione del Governo
Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni, prescindendo dai confini
territoriali dei governi locali, nel caso di
• mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria
• oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica,
• ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali
delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali,
La legge definisce le procedure atte a garantire che i poteri sostitutivi siano esercitati nel rispetto del principio di sussidiarietà e del
principio di leale collaborazione.
Legge cost. 3/2001
Sono stati modificati dalla L. 3/2001:
• L'art. 128 che recitava: "Le Provincie e i Comuni sono enti autonomi nell'ambito dei principi fissati da leggi generali della Repubblica, che ne determinano le funzioni".
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Enti locali
VF
• L'art. 130 che recitava: "Un organo della Regione, costituito nei modi stabiliti da legge della Repubblica, esercita, anche in forma decentrata, il controllo di legittimità sugli atti delle Province, dei Comuni e degli altri enti locali".
• L'art. 130 che recitava nel secondo comma "In casi determinati dalla legge può essere esercitato il controllo di merito, nella forma di richiesta motivata agli enti deliberanti di riesaminare la loro deliberazione".
• L'art. 115 che recitava "Le Regioni sono costituite in enti autonomi con propri poteri e funzioni secondo i principi fissati nella Costituzione".
• Il primo comma dell'art. 125 che recitava, tra l'altro,: "La legge può in determinati casi ammettere il controllo di merito, al solo effetto di promuovere, con richiesta motivata, il riesame della deliberazione da parte del Consiglio regionale".
• Il primo comma dell'art. 125 che recitava, tra l'altro,: "Il controllo di legittimità sugli atti amministrativi della Regione è esercitato
in forma decentrata, da un organo dello Stato, nei modi e nei limiti stabiliti da leggi della Repubblica".
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Corte Costituzionale
VF
Corte Costituzionale
Nozione
La Corte costituzionale è un organo
un organo costituzionale
collegiale in quanto esercita le sue funzioni sempre in composizione collegiale
imparziale, in quanto i sui membri sono svincolati da interessi di parte
giudice sulla legittimità costituzionale delle leggi
collegio super partes, in quanto è svincolato da interessi dei partiti e dagli altri organi costituzionali organo superiorem non
recognoscens, e come tale costituente un potere dello Stato Autonomie
La Corte Costituzionale gode di
autonomia regolamentare.
autonomia finanziaria, nei limiti di un fondo stanziato con legge del Parlamento.
autonomia amministrativa.
autonomia organizzativa.
autodichia: infatti la Corte esercita in via esclusiva la giurisdizione sui ricorsi dei propri dipendenti sulla base di un proprio
regolamento
Ha sede nel Palazzo della Consulta
Le udienze si svolgono a porte chiuse quando la pubblicità può nuocere alla sicurezza dello Stato o all'ordine pubblico o alla morale
Composizione
La Corte Costituzionale è composta da 15 giudici, nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in
seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature superiori ordinaria ed amministrative (ossia 3 dalla Corte di Cassazione, uno dal
Consiglio di Stato e uno dalla Corte dei Conti).
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Corte Costituzionale
VF
I Giudici costituzionali sono scelti tra particolari categorie astrattamente idonee a rivestire la carica per le loro conoscenze giuridiche è
cioè
fra gli avvocati con servizio almeno ventennale
fra i professori ordinari di università in materie giuridiche.
fra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrative.
I membri del Parlamento non possono essere scelti come giudici della Corte Costituzionale
I giudici sono nominati per 9 anni, anni, decorrenti per ciascuno di essi dal giorno del giuramento, e non possono essere nuovamente
nominati. Prima di assumere le loro funzioni, prestano giuramento di osservanza della Costituzione e delle leggi dinanzi al Capo dello Stato
L'ufficio di giudice della Corte costituzionale è incompatibile, tra l'altro
con la carica di consigliere regionale
con l'esercizio della professione di avvocato
con la carica di membro del Parlamento
con l'esercizio di qualsiasi ufficio o impiego pubblico o privato
con l'esercizio di amministratore o sindaco di società commerciale con fine di lucro
con la candidatura in elezioni amministrative e politiche
con la presenza attiva in un partito politico e lo svolgimento di qualsiasi attività per conto di esso
La stessa Corte tra i suoi membri elegge il suo Presidente. Il Presidente della Corte Costituzionale è eletto per un triennio ed è
rieleggibile fermi restando i termini di scadenza dall'ufficio di giudice..
Competenze e funzioni
La Corte Costituzionale è competente a giudicare:
sulle controversie relative alla legittimità costituzionale
o delle leggi dello Stato
o degli atti aventi forza di legge dello Stato (decreti legislativi e decreti legge)
o delle leggi delle Regioni
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Corte Costituzionale
VF
sui conflitti di attribuzione
o tra i poteri dello Stato
o tra i poteri delle Regioni
o tra i poteri dello Stato e i poteri delle Regioni
o tra le Regioni
sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica. In questo caso la Corte è integrata di dai 16 giudici aggregati o non
togati, ossia da sedici membri tratti a sorte da un elenco di cittadini aventi i requisiti per l'eleggibilità a senatore, che il
Parlamento in seduta comune compila ogni nove anni
ad accertare l'esistenza dei requisiti soggettivi di ammissione dei componenti ordinari e di quelli aggregati della Corte stessa
Dei compiti spettanti alla Corte Costituzionale è possibile distinguere tra:
funzioni giurisdizionali: alla Corte spetta il compito di risolvere una vera e propria controversia
o giudica sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica
o giudica sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni
funzioni amministrative: opera una mera verifica sull'esistenza o meno di determinati presupposti
o giudica sull'ammissibilità delle richieste di referendum
o giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello Stato e
delle Regioni:
funzioni di garanzia: opera come garante dei cittadini contro eventuali violazioni al testo della Costituzione
funzioni arbitrali:
o risolve i conflitti che possono insorgere tra le varie cariche dello Stato e delle Regioni
o giudica sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni
attribuzioni di legittimità e attribuzioni di merito: verifica che l'atto o il comportamento adottato sia legittimo e non viziato.
o sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello Stato e delle
Regioni
o giudica sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica (controllo di merito)
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Corte Costituzionale
VF
o giudica sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni (controlo di
legittimità9
Provvedimenti
I provvedimenti di competenza della Corte Costituzionale sono adottati con ordinanza o con sentenza.
Contro le decisioni della Corte Costituzionale non è ammessa alcuna impugnazione.
La Corte costituzionale può pronunciare sentenze di:
cessazione del contendere in caso di intervenuta abrogazione o modificazione della legge durante lo svolgimento del processo
inammissibilità quando manchino i presupposti per procedere ad un giudizio di merito (es. l'atto impugnato non rientra fra quelli
previsti dall'art. 134 Cost.)
accoglimento quando dichiara l'incostituzionalità della norma
rigetto quando dichiara infondata la questione di legittimità nei termini e sotto i profili in cui è stato sollevata dinanzi alla Corte
interpretative di rigetto quando dichiara infondata la questione per un'errata interpretazione della norma
Disciplina
Sono stabilite da una legge costituzionale:
Le garanzie d'indipendenza dei giudici della Corte costituzionale
le condizioni, le forme e i termini di proponibilità dei giudizi di legittimità costituzionale
Sono stabilite con legge ordinaria le norme che disciplinano la costituzione e il funzionamento della Corte costituzionale
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Art. 138 Costi
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Leggi costituzionali e di revisione costituzionale Dispone la Costituzione che le leggi di revisione della costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con
due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna
Camera nella seconda votazione.
Dispone la Costituzione che le leggi di revisione della Costituzione e le leggi costituzionali possono essere sottoposte a referendum
popolare tra l'altro quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione ne facciano domanda
Un quinto dei membri di una Camera.
Cinquecentomila elettori.
Cinque Consigli regionali.
Dispone espressamente la Costituzione all'art. 138 che le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sottoposte a
referendum popolare non sono promulgate se non sono approvate dalla maggioranza dei voti validi.
Il referendum di cui all'art. 138 della Costituzione può avere per oggetto una legge costituzionale o una legge di revisione della
Costituzione.
La legge di revisione costituzionale sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Dispone espressamente la Costituzione all'art. 138 che non è ammesso il referendum popolare per le leggi costituzionali approvate nella
seconda votazione a maggioranza di due terzi dei componenti di ciascuna Camera.
PROCEDIMENTO LEGISLATIVO PER LE LEGGI
COSTITUZIONALI E DI MODIFICA DELLA COSTITUZIONE
Fase di iniziativa
(non è prevista l’iniziativa del CNEL)
Fase costitutiva
(solo procedimento ordinario)
Prima approvazione
(votazione dei singoli articoli e votazione finale;
sono ammessi emendamenti)
Camera Dep. Senato
Viene approvato il medesimo testo a maggioranza
assoluta dei votanti sui presenti (maggioranza relativa)
Intervallo di tre mesi
Seconda approvazione
(solo votazione finale, non sono ammessi emendamenti)
Camera Dep. Senato
Fase di integrazione dell’efficacia
La legge e stata approvata da ambedue
le Camere con una maggioranza non
inferiore a due terzi dei componenti
(non dei presenti)
La legge è stata approvata anche se da una sola
Camera, con la sola maggioranza assoluta dei
votanti sui presenti
Il progetto di legge viene pubblicato sulla Gazzetta
ufficiale, al solo scopo di dare conoscenza del suo
contenuto (pubblicazione anomala)
Promulgazione e
pubblicazione
Entro tre mesi dalla pubblicazione
Non è stata presenta nessuna richiesta di
referendum o, se richiesta e stata
dichiarata illegittima
Uno quinto dei componenti di una Camera,
500.000 elettori o 5 Consigli regionali
chiedono che la legge sia sottoposta a
referendum sospensivo
Promulgazione
Ripubblicazione per l’effettiva
entrata in vigore della legge
La consultazione
popolare ha esito
favorevole
La consultazione
popolare ha esito
sfavorevole
La legge non viene
ad esistenza
Promulgazione
Ripubblicazione per l’effettiva
entrata in vigore della legge
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
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Parlamento
Nozione e caratteri
L'assemblea rappresentativa eletta dal corpo elettorale, che nel sistema politico italiano ha avuto riconosciuta una posizione
preferenziale, in quanto unico organo di emanazione diretta degli indirizzi popolari è il Parlamento.
Il potere legislativo è attribuito in Italia al Parlamento che a norma dell'art. 55 Cost. si compone:
La disciplina del funzionamento e dell'organizzazione del Parlamento è contenuta principalmente nella Costituzione e nei regolamenti
parlamentari.
L'insieme delle disposizioni scritte, delle consuetudini e delle prassi che regolano l'organizzazione e il funzionamento delle Camere
prende il nome di diritto parlamentare.
Il Parlamento italiano è costituito da assemblee distinte, ed in particolare dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica.
La Costituzione stabilisce il numero dei deputati, indicandolo in seicentotrenta, dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero (l.
1/2001 Cost). Il numero di 630 deputati indicato dalla Costituzione è tassativo e inderogabile ma può essere modificato con una legge
costituzionale. Ai fini dell'elezione della Camera dei deputati a norma dell'art. 56 della Costituzione, il territorio nazionale è suddiviso in
circoscrizioni elettorale.
La Costituzione italiana fissa in 315 il numero dei Senatori, di cui sei eletti nella circoscrizione Estero (l. 1/2001 Cost.). Il Senato della
Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero. La ripartizione dei seggi senatoriali tra le Regioni
avviene in proporzione alla popolazione delle Regioni quale risulta dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei
più alti resti.. La Costituzione prevede che nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette tranne il Molise (a cui ne
spettano due) e la Valle d'Aosta (a cui ne spetta uno) .
Nel nostro sistema costituzionale il Parlamento è un organo
• Costituzionale: in quanto rientra nell'organizzazione costituzionale dello Stato e partecipa all'esercizio della sovranità,
attraverso la titolarità della funzione legislativa.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
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• Complesso: in quanto è costituito da due organi posti su un piano di piena parità giuridica. Formato da due collegi: Camera dei
deputati e Senato della Repubblica. Perché è formato da due organi collegiali. L'espressione "bicameralismo perfetto o
paritario" è riferita ai due rami del Parlamento che sono titolari dei medesimi poteri.
• Collegiale: in quanto è formato da più membri che non agiscono individualmente ma come collegio.
• Rappresentativo: in quanto rappresenta e rispecchia la volontà politica del popolo inteso come corpo elettorale.
Elettorato passivo e attivo
Il diritto ad essere eletto è detto elettorato passivo
Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno della elezione hanno compiuto i venticinque anni di età
L'elettorato passivo per il Senato della Repubblica si consegue al 40° anno di età.
Il diritto ad eleggere è detto elettorato attivo
Per poter esercitare il diritto di elettorato attivo alla Camera dei deputati occorre aver superato il 18° anno di età .La Camera dei
deputati è eletta a suffragio universale e diretto
Per poter partecipare all'elezione del Senato occorre aver superato il 25° anno di età. I Senatori sono eletti a suffragio universale e
diretto
Distinzione tre le due camere
Nell'ordinamento italiano, nonostante il bicameralismo perfetto, le due Camere si differenziano per:
• un diverso elettorato attivo: sono in grado di eleggere i loro rappresentanti alla Camera dei deputati tutti coloro che hanno
compiuto la maggiore età; al Senato, invece, sono elettori solo coloro che hanno compiuto i 25 anni.
• un diverso elettorato passivo: possono essere eletti deputati tutti coloro che hanno compiuto i 25 anni, mentre possono essere
eletti membri del Senato solo coloro che hanno compiuto i 40 anni.
• il numero dei componenti: i deputati sono 630, i senatori 315, più i senatori non elettivi. La Camera dei deputati è interamente
elettiva mentre del Senato della Repubblica fanno parte anche i senatori di diritto (Ex Presidenti della Repubblica) e i senatori a
vita (di nomina presidenziale).
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
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• per il rapporto rappresentativo:
• la presenza di membri non elettivi al Senato: al Senato esistono due categorie di membri non elettivi: i senatori a vita di nomina
presidenziale e quelli a vita di diritto, cioè gli ex Presidenti della Repubblica. Il Presidente può nominare 5 senatori a vita
(Cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario)
Parlamento in seduta comune
Dal Parlamento come organo complesso, va distinto il Parlamento in seduta comune dei membri delle due Camere, che non è un terzo
ramo del Parlamento, ma organo collegiale a sé stante, che si riunisce nei soli casi previsti dalla Costituzione.
A norma dell'art. 63 Cost., quando il Parlamento si riunisce in seduta comune il Presidente e l'Ufficio di presidenza è quello della
Camera dei deputati.
Il Parlamento si riunisce in seduta comune dei membri delle due Camere nei soli casi stabiliti dalla Costituzione, ossia per:
• L'elezione del Presidente della Repubblica.
• Ricevimento del giuramento del Presidente della Repubblica.
• Mettere in stato di accusa il Presidente della Repubblica.
• Per la compilazione dell'elenco di cittadini aventi i requisiti per l'eleggibilità a senatore, dal quale trarre a sorte i sedici giudici
aggregati, chiamati a integrare la composizione della Corte costituzionale nei giudizi di accusa contro il Presidente della
Repubblica.
• L'elezione di un terzo dei membri del Consiglio superiore della Magistratura.
• L'elezione di un terzo dei membri della Corte costituzionale.
Durata
Il Parlamento è eletto per cinque anni. Tuttavia la durata della legislatura può essere inferiore a cinque anni in caso di scioglimento
anticipato delle camere
La durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra (all'art. 60, comma secondo della
Costituzione).
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
VF
Nell'intervallo di tempo tra la fine della legislatura e la riunione delle nuove Camere, il potere legislativo è esercitato dalle precedenti
Camere, alle quali sono prorogati i poteri (prorogatio). Il termine prorogatio è riferito alla continuità delle funzioni attraverso la proroga
dei poteri delle Camere scadute o anticipatamente sciolte finché non sono riunite le nuove Camere. La prorogatio è quella prevista
all'art. 61 della Costituzione che consente alle Camere di continuare a esercitare i poteri fino alla riunione del nuovo Parlamento.
Funzionamento
La Costituzione prevede tre tipi di riunioni:
• prima riunione: la prima riunione deve avvenire entro venti giorni dalla data delle elezioni (art. 61 Cost.). Le elezioni delle
nuove camere a loro volta devono avere luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti.
• di diritto: uno dei casi è la riunione di diritto il primo giorno non festivo di febbraio e di ottobre prevista dal comma 1, art. 62,
Cost.
• in via straordinaria: quando una camera è convocata di diritto è anche l’altra. La convocazione in via straordinaria di ciascuna
Camera può avvenire (art. 62, Cost.) per iniziativa
o del suo Presidente;
o di un terzo dei suoi componenti
o del Presidente della Repubblica.
Dispone l'art. 63 della Costituzione che ciascuna Camere elegge Presidente e l’ufficio di presidenza tra i suoi componenti
Le sedute delle Camere e del Parlamento a Camere riunite sono di regola pubbliche: tuttavia ciascuna delle due Camere e il
Parlamento a Camere riunite possono deliberare di adunarsi in seduta segreta (art. 64).
Le deliberazioni di ciascuna Camera e del Parlamento non sono valide se non è presente la maggioranza dei loro componenti (quorum
strutturale o numero legale), e se non sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo che la Costituzione prescriva una maggioranza
speciale. Con riferimento alle deliberazioni delle Camere, il c.d. quorum strutturale è l numero legale necessario alla validità delle sedute.
Per la validità delle deliberazioni di ciascuna Camera occorre
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
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• il numero legale: Richiede la presenza della maggioranza dei componenti di ciascuna camera. Si considera presunto, ma a
richiesta di un certo numero di componenti può essere verificato.
• la maggioranza
o semplice: richiede il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
o ovvero assoluta: è una maggioranza superiore a quella semplice.
o o qualificata: è una maggioranza superiore a quella semplice.
Un Ministro che non sia parlamentare ha l'obbligo, se richiesto, di assistere alle sedute delle Camere
Se non diversamente stabilito, le Camere votano con scrutinio palese.
E’ sempre previsto il voto palese:
• Per le votazioni concernenti la legge finanziaria.
• Per le votazioni concernenti la legge di bilancio.
• Per le votazioni che abbiano conseguenze finanziarie.
Le Camere possono votare a scrutinio segreto se ne venga fatta richiesta in Assemblea per:
• Votazioni che incidono sui diritti di libertà (es. tutela delle minoranze linguistiche).
• Votazioni che incidono sui diritti della famiglia (es. tutela dei figli e della maternità).
• Votazioni che incidono sui diritti della persona (es. diritto alla salute).
Sono gli atti espressivi dell'organizzazione della programmazione dei lavori delle Camere:
• Il programma:
• Il calendario: è lo strumento con cui si indicano quali argomenti verranno trattati nelle sedute, di norma nell'arco di due - tre
settimane.
• L’ordine del giorno (delle sedute): è lo strumento che indica il giorno e l'ora di svolgimento di una seduta, con l'elenco degli
argomenti che saranno discussi nel corso della seduta e il loro ordine di esame.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
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Prerogative parlamentari
A norma del disposto di cui all'art. 67 della Costituzione, ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue
funzioni senza vincolo di mandato. Quindi NON è vero che:
• ogni membro del Parlamento rappresenta il partito politico che lo ha sostenuto.
• ogni membro del Parlamento rappresenta il collegio elettorale locale ove è stato eletto.
I Parlamentari godono di alcune immunità, funzionali alla garanzia della indipendenza nell'esercizio delle funzioni. L'insindacabilità è
anche detta irresponsabilità. L'insindacabilità del Parlamentare significa che egli non può essere chiamato a rispondere per le opinioni
espresse e i voti dati nell'esercizio delle sue funzioni di parlamentare (art. 68 Cost. Cost.)
L’art. 68 2° co. Cost. stabilisce che: “Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può
essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o
mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell’atto di commettere
un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza”.
L’art. 68 3° co. Cost. inoltre afferma che: “Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento a intercettazioni,
in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza”
Pertanto è consentito
• sottoporre ad indagini i parlamentari, senza la necessità di richiedere un preventiva autorizzazione a procedere da parte della
Camera di appartenenza;
• arrestare il parlamentare, quando vi è una sentenza irrevocabile di condanna;
• trarre in arresto il parlamentare, nel caso in cui sia colto nell’atto di commettere un reato per cui è previsto l’arresto
obbligatorio (art. 380 c.p.p.).
Non è consentito dall’autorità giudiziaria, senza la preventiva autorizzazione della Camera (c.d. autorizzazione a procedere) a cui
appartiene:
• sottoporre, a perquisizione personale o domiciliare il parlamentare;
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
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• arrestare o comunque privare della libertà personale il membro del Parlamento, ad accessione de due casi prima citati
(sentenza irrevocabile ed arresto in flagranza);
• procedere ad intercettazioni delle conversazioni o comunicazioni e a sequestro della corrispondenza.
Iter legislativo
La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.
Ogni provvedimento diretto all'emanazione di un atto legislativo si svolge in tre fasi essenziali, che nell'ordine sono:
• Fase preparatoria:
o Fase di iniziativa
o Fase istruttoria
• fase costitutiva:
• fase di integrazione dell'efficacia:
o fase di controllo
o fase di comunicazione
Fase preparatoria
La fase legislativa inizia con la presentazione da parte dei soggetti titolari del potere di iniziativa legislativa di un progetto di legge. Ai
seguenti soggetti/organi compete l'iniziativa legislativa:
• al popolo: Prevedendo la possibilità, da parte di almeno 50.000 elettori, di presentare un progetto di legge redatto in articoli
(ART. 71)
• al governo: il potere di presentare disegni di legge è conferito al Governo e non ai singoli Ministri.
• a ciascun membro delle camere
• al CNEL
• ai Consigli Regionali
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
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L'art. 71 della Costituzione, prevede che con legge costituzione il potere di iniziativa può essere conferito anche , ad organi ed enti
diversi da quelli previsti dalla Costituzione
Le proposte di legge di iniziativa popolare devono essere presentate al Presidente di una delle due Camere
Fase costitutiva
La fase costitutiva permette l'approvazione del progetto di legge da parte della Camera e può seguire tra diversi procedimenti:
• ordinario: Commissione in sede referente.
• Decentrato: Commissione in sede deliberante o legislativa. La commissione permanente competente per materia svolge le fasi
del procedimento.
• Misto: Commissione in sede redigente. Vi è una collaborazione dell'Assemblea e delle Commissioni, e rappresenta un
procedimento intermedio fra quello ordinario e quello decentrato.
Per espressa previsione dell’art. 72 è sempre adottata la procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera
(e dunque non è possibile affidare l’approvazione ad una Commissione parlamentare)
• Per i disegni di legge in materia elettorale
• Per i disegni di legge in materia costituzionale
• Per i disegni di legge in materia di delegazione legislativa:
• Per i disegni di legge di autorizzazione a ratificare trattati internazionali:
• Per i disegni di legge di approvazione del rendiconto consuntivo dello Stato:
• Per i disegni di legge di approvazione del bilancio dello Stato:
• Per i disegni di legge di approvazione di bilanci e consuntivi:
Quando i disegni di legge parlamentari sono deferiti a commissioni, fino al momento della loro approvazione definitiva, possono
essere rimessi alla Camera. Tale richiesta può essere avanzata dal
• Il Governo.
• Un quinto della Commissione parlamentare.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
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• Un decimo dei componenti della Camera.
Fase integrativa dell’efficacia
La legge, una volta approvata delle Camere, deve superare la fase dell'efficacia.
Le fase dell’integrazione dell’efficacia sono:
• Promulgazione: Interviene di norma entro un mese dall'approvazione. Se le Camere, ciascuna a maggioranza assoluta dei
propri componenti, ne dichiarano l'urgenza, la legge è promulgata nel termine da essa stabilito. È effettuata dal Presidente
della Repubblica. Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare una legge può, con messaggio motivato alle Camere,
chiedere una nuova deliberazione. Se queste approvano nuovamente la legge nel medesimo testo, egli ha l'obbligo di
promulgarla. Con la promulgazione la legge diviene esecutoria.
• Visto: È apposto dal Ministro guardasigilli
• Pubblicazione: È l'atto con cui la legge viene portata ufficialmente a conoscenza dei suoi destinatari. Costituisce un atto di
comunicazione, che attribuisce efficacia alle legge. il Ministro guardasigilli cura l'inserzione della legge nella Raccolta Ufficiale
degli atti normativi della Repubblica e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Con la pubblicazione la
legge diviene obbligatoria.
• Entrata in vigore: Le leggi dello Stato sono pubblicate subito dopo la promulgazione ed entrano in vigore il 15° giorno
successivo alla loro pubblicazione, salvo che le leggi stesse stabiliscano un termine diverso.
Atti parlamentari
Le risoluzioni e le mozioni sono atti unicamerali mediante i quali le Camere esercitano la loro attività di direzione politica.
• la mozione: Ha il fine di promuovere una deliberazione dell'Assemblea su un determinato argomento. Sono tipici atti di
indirizzo, con i quali il Parlamento fa conoscere al Governo la propria linea politica in relazione ad un fatto determinato. Mira a
promuovere una deliberazione della Camera e consiste nella richiesta fatta dai singoli membri del parlamento alla Camera cui
appartengono di procedere alla discussione e votazione su un determinato oggetto. Può essere presentata da un presidente di
gruppo o da dieci deputati o da almeno otto senatori.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
VF
• la risoluzione: può chiudere una dibattito provocato da una mozione oppure da una comunicazione del Governo e può essere
votata in aula o in Commissione. È diretta a manifestare orientamento o a definire indirizzi su specifici argomenti.
Il c.d. "question time" un tipo di interrogazione a risposta immediata, consistente in una sola domanda, formulata in modo chiaro e
conciso su un argomento di rilevanza generale, connotato da urgenza o da particolare attualità politica.
Gli atti tipici della funzione di controllo del Parlamento sono:
• le interrogazioni: sono semplici domande formulate per iscritto al Governo (o ad un singolo ministro) per sapere se un fatto è
vero e per conoscere se il Governo è a conoscenza di qualche informazione a tal proposito. Consiste nella semplice domanda,
rivolta da un parlamentare per iscritto al Governo, o ad un singolo ministro, per conoscere se un fatto sia vero, se alcuna
informazione sia giunta al Governo, o sia esatta, se il Governo intenda comunicare alla Camera documenti o notizie o abbia
preso o stia prendendo alcun provvedimento su un soggetto determinato
• le interpellanze: consiste nella domanda, rivolta per iscritto, al Governo (o ad un singolo ministro) circa i motivi o gli
intendimenti della condotta del Governo, in questioni che riguardino determinati aspetti della sua politica. Consiste nella
domanda rivolta per iscritto da un parlamentare al Governo o ad un ministro circa i motivi o gli intendimenti della condotta
politica tenuta rispetto ad una data questione.
• le inchieste: possono essere disposte, a norma dell'art. 82 Cost., da ciascuna Camera su materie di pubblico interesse. Possono
essere attivate da ciascuna Camera su materie di pubblico interesse, tramite la Costituzione di apposite Commissioni anche
bicamerali. È diretta ad accertare la situazione dell'ordine pubblico in una determinata parte del Paese, le responsabilità di
funzionari e di uomini politici in relazione ad una certa situazione di pubblico interesse.
o la commissione parlamentare d'inchiesta (art. 82, comma 2, Cost.): procede alle indagini ed agli esami con gli stessi
poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria. È legittimata a citare ed interrogare testimoni, ordinare perizie,
richiedere documenti, ecc.
L'interrogazione e l'interpellanza sono istituti (c.d. attività parlamentari di garanzia) a tutela prevalentemente delle minoranze che
consentono il controllo dell'operato del Governo
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Parlamento
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Autonomie
Ciascuna camera gode
• autonomia finanziaria: ciascuna camera delibera il proprio bilancio preventivo e proprio rendiconto consuntivo. Le spese delle
Camere gravano su un fondo speciale, che è somministrato dal Ministero dell'economia e delle finanze e gestito direttamente
da ciascuna camera. Le spese delle Camere non sono soggette a nessun controllo esterno.
• autonomia regolamentare: ciascuna Camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei suoi componenti. I
regolamenti disciplinano l'organizzazione interna di ciascuna Camera e dettano le regole per il loro funzionamento.
• autonomia amministrativa:
• della c.d. "immunità della sede": consiste nel divieto posto alla forza pubblica, di accedere agli edifici delle Camere. le funzioni
di polizia all'interno delle Camere sono svolte dal personale di ciascuna camera (questori, commessi, guardie). Nel nostro
ordinamento penale sono punti come reati: il tentativo di impedire alle Camere l’esercizio delle loro funzioni ed il vilipendio
delle Camere.
Ineleggibilità e incompatibilità
I casi di ineleggibilità e di incompatibilità sono determinati con legge dello Stato
Ogni camere giudica sui propri titoli di ammissione
Ogni camere ha il potere di giudicare delle cause sopraggiunte di ineleggibilità o incompatibilità di un suo componente
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Governo
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Governo
Fiducia e dimissioni
A norma del disposto di cui all'art. 94 della Costituzione il Governo deve avere la fiducia delle due Camere, entro dieci giorni dalla sua
formazione. Il Governo si presenta alle Camere, entro dieci giorni dalla sua formazione, per ottenerne la fiducia
La Costituzione prevede che la fiducia al Governo sia votata per appello nominale e con mozione motivata
A norma di quanto dispone l'art. 94 della Costituzione il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo non
importa l'obbligo di dimissioni
A norma di quanto prevede l'art. 94 della Costituzione, una mozione di sfiducia al Governo deve essere firmata da almeno un decimo dei
componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione. La mozione motivata sulla
revoca della fiducia al Governo è votata per appello nominale
A seconda del tipo di crisi che le determinano le dimissioni del Governo possono essere
obbligatorie:
o quando il Governo non ottiene la fiducia iniziale delle Camere.
o quando le Camere votano una mozione di sfiducia.
di rito (formali),
o a seguito di elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
facoltative.
o a seguito dei mutati rapporti con Parlamento o con i partiti che lo appoggiano.
Funzioni
Il Governo della Repubblica svolge funzioni
esecutive (amministrative), in quanto è al vertice del potere esecutivo e ai singoli Ministeri fanno capo tutti i settori
dell'amministrazione dello Stato.
di direzione, controllo e vigilanza
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Governo
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di alta amministrazione:
o nomina e revoca i dirigenti o i funzionari di enti pubblici o di organi dello Stato (es. Presidente del Consiglio di Stato,
del CNEL, della Corte dei Conti etc.), esercita una funzione:
o emana i regolamenti generali o ordinanze di urgenza
amministrativa in senso stretto:
o atti amministrativi relativi all'attività svolta dai singoli Ministeri (circolari, ordini, direttive etc.)
o emanazione di tutti gli atti amministrativi relativi all'attività svolta dai singoli Ministeri (circolari, ordini, direttive etc.).
o scioglimento dei Consigli comunali e provinciali, e rimozione dei Sindaci, sostituiti da Commissari straordinari.
o decisione sui ricorsi amministrativi straordinari al Capo dello Stato.
funzioni politico-costituzionali:
o riunioni e deliberazioni del Consiglio dei Ministri relative alla formulazione e all'attuazione dell'indirizzo politico.
o partecipazione, spontanea o su richiesta, del Governo, dei Ministri o dei Sottosegretari, alle riunioni delle Camere (art.
64, comma 4, Cost.).
o potere di iniziativa legislativa presso le Camere, che mette in moto il procedimento legislativo ordinario.
o proposta di scioglimento dei Consigli regionali e di rimozione del Presidente della Giunta (art. 126 Cost.).
funziona di alta amministrazione
o Nomina e revoca dei dirigenti o funzionari di enti pubblici o di organi dello Stato (es. Presidente del Consiglio di Stato,
del CNEL, della Corte dei Conti etc.).
o Emanazione di regolamenti generali o di ordinanze di urgenza.
o Annullamento, d'ufficio o su denunzia, di atti amministrativi illegittimi emanati da organi statali.
Politiche
o Il diritto-dovere di partecipare alle riunioni e all'attività delle Camere.
Amministrative
o L'emanazione degli atti amministrativi.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Governo
VF
o L'emanazione di atti di alta amministrazione.
o L'emanazione dei regolamenti.
o Il potere di iniziativa della semplificazione e del riassetto normativo nelle materie di competenza.
o Le attività compiute per la direzione e l'organizzazione dei Dicasteri.
Organi
Necessari e non
Sono organi necessari
Consiglio dei Ministri.
Presidente del Consiglio dei Ministri.
Ministri.
Sono organi non necessari:
Vicepresidenti del Consiglio dei Ministri.
Ministri senza portafoglio.
Sottosegretari di Stato.
Comitati interministeriali.
Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri è composto dal Presidente del Consiglio e dai Ministri.
Il Consiglio dei Ministri determina l'indirizzo generale dell'azione amministrativa del Governo
I provvedimenti da emanare con decreto del Presidente della Repubblica previo parere del Consiglio di Stato, se il Ministro competente
non intende conformarsi a tale parere, sono sottoposti alla deliberazione (art. 2, l. n. 400/1988) del Consiglio dei ministri.
Le proposte motivate per lo scioglimento dei consigli regionali, sono sottoposte alla deliberazione (art. 2, l. n. 400/1988) del Consiglio
dei Ministri
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Governo
VF
La richiesta motivata di registrazione della Corte dei conti ai sensi dell'art. 25 R.D. n. 1214/1934, è sottoposta alla deliberazione (art. 2,
l. n. 400/1988) da Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri è convocato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale fissa anche l’ordine del giorno
Presidente del Consiglio
Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l'unità di indirizzo politico
ed amministrativo, promuovendo e coordinando l'attività dei Ministri.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri è nominato dal Presidente della Repubblica.
Ai sensi dell’art. 93 Cost., il Presidente del Consiglio dei Ministri, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento nelle mani del
Presidente della Repubblica.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri può delegare ad un Ministro
Promozione degli adempimenti di competenza governativa conseguenti alle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo
emanate nei confronti dello Stato.
La tempestiva comunicazione alle Camere dei procedimenti normativi in corso nelle Comunità europee, informando il
Parlamento delle iniziative e posizioni assunte dal Governo nelle specifiche materie.
Quando non sia stato nominato il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, in caso di assenza o impedimento temporaneo del
Presidente del Consiglio dei Ministri, la supplenza spetta al Ministro più anziano secondo l'età.
Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, può conferirgli l’incarico di reggere ad interim un
Dicastero
Ministri
I Ministri sono nominati dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Prima di assumere le loro funzioni presentano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica
I Ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei Ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri.
La legge provvede all'ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e l'organizzazione dei ministeri.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Governo
VF
Il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle
loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme
stabilite con legge costituzionale.
Senza portafoglio
Per Ministri senza portafoglio si intende i Ministri che non sono a capo di un dicastero. Sono ministri senza portafoglio:
Rapporti con il Parlamento.
Semplificazione e Pubblica Amministrazione.
Affari regionali.
Coesione territoriale e Mezzogiorno.
Sport.
Ogni qualvolta la legge assegni compiti specifici ad un Ministro senza portafoglio e questi non venga nominato, tali compiti si
intendono attribuiti al Presidente del Consiglio dei Ministri che può delegarli ad altro Ministro.
Sottosegretari di Stato
I sottosegretari di Stato
Non sono organi di rilievo costituzionale.
Non sono ricompresi tra gli organi ausiliari previsti espressamente dalla Costituzione.
Non fanno parte del Governo in senso stretto.
Non sono organi previsti dalla Costituzione.
I sottosegretari di Stato sono nominati dal Presidente della Repubblica.
Prima di assumere le loro funzioni, i Sottosegretari di Stato prestano giuramento nelle mani del Presidente del Consiglio dei ministri.
I sottosegretari di Stato coadiuvano i Ministri ed esercitano le attribuzioni loro delegate dai Ministri
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Magistratura
VF
Magistratura
Previsioni costituzionali
Art. 101
La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge.
Art. 102
La funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti e regolati dalle norme sull'ordinamento giudiziario.
Non possono essere istituiti giudici straordinari o giudici speciali. Possono soltanto istituirsi presso gli organi giudiziari ordinari sezioni
specializzate per determinate materie, anche con la partecipazione di cittadini idonei estranei alla magistratura.
La legge regola i casi e le forme della partecipazione diretta del popolo all'amministrazione della giustizia.
Art. 103
Il Consiglio di Stato e gli altri organi di giustizia amministrativa hanno giurisdizione per la tutela nei confronti delle pubblica
amministrazione degli interessi legittimi e, in particolari materie indicate dalla legge, anche dei diritti soggettivi.
La Corte dei conti ha giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge.
I tribunali militari in tempo di guerra hanno la giurisdizione stabilita dalla legge. In tempo di pace hanno giurisdizione soltanto per i
reati militari commessi da appartenenti alle Forze armate.
Art. 104
La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere.
Il Consiglio superiore della magistratura è presieduto dal Presidente della Repubblica.
Ne fanno parte di diritto il primo presidente e il procuratore generale della Corte di Cassazione. Gli altri componenti sono eletti per
due terzi da tutti i magistrati ordinari tra gli appartenenti alle varie categorie, e per un terzo dal Parlamento in seduta comune tra
professori ordinari di università in materie giuridiche ed avvocati dopo quindici anni di esercizio.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Magistratura
VF
Il Consiglio elegge un vicepresidente fra i componenti designati dal Parlamento.
I membri elettivi del Consiglio durano in carica quattro anni e non sono immediatamente rieleggibili.
Non possono, finché sono in carica, essere iscritti negli albi professionali, né far parte del Parlamento o di un Consiglio regionale.
Art. 105
Spettano al Consiglio superiore della magistratura, secondo le norme dell'ordinamento giudiziario, le assunzioni, le assegnazioni ed i
trasferimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati.
Art. 106
Le nomine dei magistrati hanno luogo per concorso.
La legge sull'ordinamento giudiziario può ammettere la nomina, anche elettiva, di magistrati onorari per tutte le funzioni attribuite a
giudici singoli.
Su designazione del Consiglio superiore della magistratura possono essere chiamati all'ufficio di consiglieri di cassazione, per meriti
insigni, professori ordinari d'università in materie giuridiche e avvocati che abbiano quindici anni d'esercizio e siano iscritti negli albi
speciali per le giurisdizioni superiori.
Art. 107
I magistrati sono inamovibili. Non possono essere dispensati o sospesi dal servizio né destinati ad altre sedi o funzioni se non in seguito
a decisione del Consiglio superiore della magistratura, adottata o per i motivi e con le garanzie di difesa stabilite dall'ordinamento
giudiziario o con il loro consenso.
Il Ministro della giustizia ha facoltà di promuovere l'azione disciplinare.
I magistrati si distinguono fra loro soltanto per diversità di funzioni.
Il pubblico ministero gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull'ordinamento giudiziario.
Art. 108
Le norme sull'ordinamento giudiziario e su ogni magistratura sono stabilite con legge.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Magistratura
VF
La legge assicura l'indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali, del pubblico ministero presso di esse, e degli estranei che
partecipano all'amministrazione della giustizia.
Art. 109
L'autorità giudiziaria dispone direttamente della polizia giudiziaria.
Art. 110
Ferme le competenze del Consiglio superiore della magistratura, spettano al Ministro della giustizia l'organizzazione e il
funzionamento dei servizi relativi alla giustizia.
Art. 111
La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge.
Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura
la ragionevole durata.
Nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato sia, nel più breve tempo possibile, informata riservatamente
della natura e dei motivi dell’accusa elevata a suo carico; disponga del tempo e delle condizioni necessarie per preparare la sua difesa;
abbia la facoltà, davanti al giudice, di interrogare o di far interrogare le persone che rendono dichiarazioni a suo carico, di ottenere la
convocazione e l’interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell’accusa e l’acquisizione di ogni altro mezzo di prova a
suo favore; sia assistita da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nel processo.
Il processo penale è regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova. La colpevolezza dell’imputato non può
essere provata sulla base di dichiarazioni rese da chi, per libera scelta, si è sempre volontariamente sottratto all’interrogatorio da parte
dell’imputato o del suo difensore.
La legge regola i casi in cui la formazione della prova non ha luogo in contraddittorio per consenso dell’imputato o per accertata
impossibilità di natura oggettiva o per effetto di provata condotta illecita.
Tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Magistratura
VF
Contro le sentenze e contro i provvedimenti sulla libertà personale, pronunciati dagli organi giurisdizionali ordinari o speciali, è sempre
ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge. Si può derogare a tale norma soltanto per le sentenze dei tribunali militari in
tempo di guerra.
Contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti il ricorso in Cassazione è ammesso per i soli motivi inerenti alla
giurisdizione.
Giurisdizione ordinaria
La giurisdizione ordinaria si distingue in penale e civile.
Tra gli organi della giurisdizione ordinaria rientra:
Il Giudice di pace: Organo monocratico che ha competenze in materia sia civile che penale.
La Corte d'Appello: É giudice collegiale di secondo grado.
La Corte di Cassazione: svolge la funzione di garantire l'uniforme interpretazione della legge e delle norme di procedura attraverso la possibilità di un ricorso ad essa per le sole questioni di legittimità.
Il Tribunale: Giudice unico in composizione monocratica o collegiale a seconda del tipo di controversia o di reato, le cui decisioni sono appellabili.
La Corte d'assise e la Corte di assise di appello: Organi collegiali a composizione mista (giudici di carriera e giudici popolari) competenti per i reati più gravi.
Il Tribunale per i minorenni.
Il Tribunale di sorveglianza.
Giurisdizione speciale
Sono giurisdizioni speciali: Amministrativa, contabile, militare.
Sono organi della giurisdizione speciale
Il Tribunale militare.
La Corte dei conti.
Il T.A.R.
Il Consiglio di Stato.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Organi costituzionali e di rilievo
costituionale
VF
Organi costituzionali e di ri l ievo costituzionale Sono organi Costituzionali:
Presidente della Repubblica
Camera dei deputati
Senato della Repubblica.
Governo.
Corte costituzionale.
Governo.
Corte costituzionale.
Sono organi di rilievo costituzionale:
Consiglio di Stato.
Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL).
Consiglio Superiore della Magistratura.
Consiglio Supremo di Difesa.
Corte dei Conti.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Organizzazioni internazionali
VF
Organizzazioni internazionali Hanno carattere politico: l’ONU
Hanno carattere di tutela dei diritti umani: l'Organizzazione Mondiale Sanità (OMS); il Consiglio d'Europa
Hanno carattere umanitario: Croce Rossa Internazionale
Hanno carattere militare: Nato
Hanno carattere tecnico: l'Organizzazione Meteorologica Mondiale
ONU
Il Consiglio di Sicurezza è l'organo più importante dell'ONU e si occupa delle questioni riguardanti il mantenimento della pace e della
sicurezza internazionali, ed è composto da 15 membri, 5 di essi (Cina, Francia, Federazione Russa, Gran Bretagna e Stati Uniti) sono
membri permanenti, gli altri 10 hanno mandato biennale.
L'Assemblea Generale è l'organo plenario dell'ONU.
Il Consiglio economico e sociale si occupa del coordinamento e del raggiungimento dei fini socio-economici dell'ONU.
La Corte Internazionale di Giustizia è un organo giurisdizionale con il compito di risolvere le controversie giuridiche sottoposte dagli Stati.
Il Segretariato svolge compiti esecutivi, amministrativi, diplomatici e politici.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Lo Stato
VF
Lo Stato
Funzioni
Le funzioni fondamentali dello Stato sono:
• Legislativa;
• Esecutiva (o amministrativa): la funzione esecutiva consiste nel provvedere alla cura degli interessi pubblici. Nel nostro
ordinamento il potere esecutivo spetta al Governo e alle pubbliche amministrazioni.
• Giurisdizionale.
Elementi costitutivi
Gli elementi costitutivi dello Stato sono:
• un elemento personale (popolo),: identifica la comunità di individui cui l'ordinamento giuridico statale attribuisce lo status di
cittadino. Si distingue dalla:
o Popolazione: identifica dal punto di vista demografico/statistico e non giuridico l'insieme degli individui che si trovano,
in un certo momento, nel territorio di uno Stato;
o Nazione: identifica una collettività etnico-sociale caratterizzata dalla comunanza di lingua, razza, religione e costumi in
genere
o Razza: indica la comunanza di caratteri biologici che costituisce pericolosa forma di discriminazione se assurge a rango
di valore costituzionale
• elemento spaziale (territorio): fa parte del territorio
o terraferma: la porzione di territorio delimitata da confini naturali o artificiali stabiliti sulla base di trattati internazionali
o mare territoriale: la fascia di mare costiero interamente sottoposta alla sovranità dello Stato che, di norma, termina a 12
miglia marine dalla costa;
o territorio fluttuante: le navi e gli aerei mercantili in viaggio in alto mare e sul cielo soprastante e le navi e gli aerei
militari, ovunque si trovino.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Lo Stato
VF
o piattaforma continentale: parte dei fondi marini e il loro sottosuolo al di là del mare territoriale fino al limite esterno del
margine continentale o fino a 200 miglia marine denominata
• un elemento organizzativo (sovranità)
Forme di Stato
L'espressione "Forma di Stato" indica il rapporto che corre tra le autorità dotate di potestà di imperio e la società civile, nonché l'insieme
dei principi e dei valori a cui lo Stato ispira la sua azione.
Mentre l'espressione "forma di governo" indica L'insieme dei rapporti che intercorrono tra gli organi costituzionali ed i modi in cui il
potere è distribuito tra gli stessi.
Nell'età moderna si affermano diverse forme di Stato:
• assoluto: sono sue caratteristiche
o La concentrazione del potere nelle mani di un re.
o La definizione di un territorio su cui si esercita l'autorità del re.
o La creazione di un vasto apparato burocratico composto da funzionari fedeli alla corona.
o La creazioni di eserciti permanenti per il mantenimento dell'ordine interno e per la difesa dei confini da nemici esterni.
o Lo sviluppo di un sistema fiscale accentrato che consenta alla corona di reperire i mezzi necessari al mantenimento della
burocrazia e dell'esercito.
• di polizia:
• di diritto (liberale): sono sue caratteristiche
o La presenza di un testo costituzionale.
o L'affermazione del principio di separazione dei poteri.
o L'affermazione del moderno concetto di rappresentanza politica.
o Il riconoscimento "costituzionale" dei diritti di libertà.
Tra fascismo e nazismo è possibile rinvenire alcuni elementi comuni caratteristici dello Stato totalitario. Sono tratti comuni
• L'esistenza di un partito unico.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Lo Stato
VF
• La presenza di un forte apparato repressivo.
• Il ruolo di indiscussa supremazia attribuito al Capo del Governo, che assurge a leader carismatico del partito e della nazione.
• L'identificazione dello Stato e della società civile attraverso le strutture del partito che si occupa dell'inquadramento dei
lavoratori, di disciplinarne il tempo libero, dell'educazione dei giovani.
• La sovrapposizione delle strutture del partito a quelle dello Stato.
Di seguito i caratteri del c.d. Stato socialista:
• La collettivizzazione forzata dei mezzi di produzione.
• L'abolizione della proprietà privata.
• La pianificazione generale economica burocratica centralizzata.
• ha tra i propri obiettivi l'abolizione della proprietà privata e la collettivizzazione dell'economia
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Referendum
VF
Referendum L'ordinamento italiano prevede il
referendum abrogativo: può essere indetto per deliberare l'abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente valore di
legge (es. decreto legislativo). E’ previsto dalla nostra Costituzione all'art. 75, ed è volto ad abrogare in tutto o in parte una legge
o un atto avente forza di legge. Le modalità di attuazione del referendum popolare di cui all'art. 75 della Costituzione sono
determinate con legge (in particolare è disciplinato dalla Legge 25/5/1970 n. 352). Può essere indetto quando lo richiedono
cinquecentomila elettori o almeno cinque Consigli regionali. Il deposito delle firme per la richiesta di indizione del referendum
abrogativo può avvenire ogni dal 1 gennaio al il 30 settembre presso l’Ufficio centrale per il referendum costituito presso la
Corte di Cassazione. Non può essere depositata richiesta di referendum popolare dell'anno anteriore alla scadenza di una delle
due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l'elezione di una delle Camere.. La Corte
Costituzionale decide l'ammissibilità del referendum popolare abrogativo. Ricevuta comunicazione della sentenza della Corte
costituzionale in merito al referendum di cui all'art. 75 della Costituzione, il Presidente della Repubblica, su deliberazione del
Consiglio dei Ministri Indice con decreto il referendum, fissando la data di convocazione degli elettori in una domenica
compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno Hanno diritto a partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera
dei deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e
se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Qualora il risultato del referendum previsto dall'art. 75 della
Costituzione sia favorevole all'abrogazione di una legge, o di un atto avente forza di legge, o di singole disposizioni di essi il
Presidente della Repubblica, con proprio decreto, dichiara l'avvenuta abrogazione della legge, o dell'atto avente forza di legge, o
delle disposizioni suddette; l'abrogazione ha effetto, salva diversa disposizione, a decorrere dal giorno successivo a quello della
pubblicazione del decreto nella G.U. Qualora il referendum di cui all'art. 75 della Costituzione abbia esito positivo il Presidente
della Repubblica dichiara l'avvenuta abrogazione della legge, o dell'atto avente forza di legge, o delle disposizioni oggetto del
referendum che ha effetto a decorrere dal giorno successivo a quello della pubblicazione del decreto nella G.U. Il Presidente
della Repubblica può ritardare l'entrata in vigore della abrogazione, per un termine non superiore a 60 giorni dalla data della
pubblicazione. Non è ammesso per:
o leggi tributarie e di bilancio;
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Referendum
VF
o leggi di amnistia e di indulto;
o leggi di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
o legge il cui contenuto è determinato da norme dell'Unione europea
o legge che disciplini l'elezione di organi costituzionali
o legge disciplini l'elezione di organi di rilevanza costituzionale?
o legge dotato di forza passiva rafforzata
o Non può proporsi referendum per l'abrogazione del quesito prima che siano trascorsi cinque anni.
referendum costituzionale: è previsto per le leggi di revisione della Costituzione.
referendum territoriale: è previsto per modificazioni territoriali di Regioni, Province e Comuni (art. 132 Cost).
referendum consultivo: è ammesso solo a livello regionale.
Il referendum di indirizzo non è espressamente previsto dalla nostra Costituzione
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Il bilancio dello Stato
VF
Il Bilancio dello Stato (art. 81 Cost.) Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del
ciclo economico.
Il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere
adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro
mesi.
Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l'equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e
la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei
componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principi definiti con legge costituzionale
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Costituzione
VF
Costituzione
Caratteri e struttura
La Costituzione Italiana è:
• Votata: Le costituzioni votate si hanno quando sono espresse dal basso verso l'alto e vengono redatte e approvate dai
rappresentati del popolo; sono adottate da un organo democraticamente eletto o comunque approvate dal corpo elettorale
(assemblea costituente). Le Costituzioni votate si distinguono da quelle ottriate che sono concesse unilateralmente dal sovrano
e il loro contenuto non è stabilito attraverso un confronto tra le varie parti politiche e sociali (es. Statuto Albertino)
• Rigida: le Costituzioni rigide prevedono che per modificare od obrogare le disposizioni in esse contenute sia necessario
ricorrere ad un procedimento diverso ed aggravato rispetto a quello proprio delle leggi ordinarie. Sono modificabili solo a
mezzo di leggi emanate con procedimenti particolari (procedimento legislativo aggravato). E’ modificabile solo a mezzo di leggi
emanate con procedimenti particolari. Dato che lo statuto albertino poteva essere modificato dalle leggi ordinarie, il regime
fascista riuscì facilmente ad aggirarne le norme. Preoccupata che potessero nuovamente verificarsi simili esperienze,
l'Assemblea costituente decise di rendere la nostra Costituzione rigida. L'esigenza di predisporre un apposito organo in grado di
sindacare l'operato del legislatore ordinario è frutto dell'introduzione di una Costituzione di tipo rigido. Le Costituzioni rigide si
distinguono da quelli flessibili modificabili a mezzo degli ordinari strumenti legislativi: prevedono che per modificare od
obrogare le disposizioni in esse contenute sia sufficiente il procedimento ordinario di formazione delle leggi; sono modificabili
a mezzo di ordinari strumenti legislativi
• Scritta: Le Costituzioni NON scritte si fondono solo su principi tramandati consuetudinariamente.
• Lunga: la Costituzioni lunghe oltre a contenere le norme sull'organizzazione fondamentale dello Stato, riconoscono e tutelano
accanto alle libertà civili, i diritti politici ed economici ed enunciano i principi su cui deve ispirarsi l'azione dei pubblici poteri.
Mentre le Costituzioni brevi si limitano a stabilire e regolare l'organizzazione politica e amministrativa dello Stato, contengono
soltanto le norme sull'organizzazione fondamentale dello Stato e alcuni diritti di libertà.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Costituzione
VF
• è sia una Costituzione bilancio che una Costituzione programma: le Costituzioni bilancio sono rivolte al presente ed hanno
come fine quello di dare una forma giuridica ad una realtà sociale già esistente. Le Costituzioni programma si propongono di
promuovere anche la trasformazione della realtà sociale esistente, indicando gli obiettivi da raggiungere e gli strumenti idonei
a tale scopo.
La nostra Costituzione consta di 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali (l'ultima, la Disp. XVIII regola modi e tempi dell'entrata
in vigore della Costituzione).
La Costituzione italiana si compone di due parti precedute dall’enunciazione dei principi fondamentali (art. 1-12). Nella prima parte
sono trattati i diritti e doveri dei cittadini (artt. 13-54) raggruppati in quattro titoli: I) Rapporti civili, II) Rapporti etico-sociali, III) Rapporti
economici, IV) Rapporti politici.
Nella seconda parte, intitolata Ordinamento della Repubblica, l’attenzione del Costituente si è rivolta all’organizzazione dell’apparato
statale e al suo funzionamento, con la suddivisione dell’argomento in sei titoli (artt. 55-139): I) tratta del Parlamento: delle Camere e
della formazione delle leggi; II) Riguarda le modalità di elezione, i poteri e le responsabilità del capo dello Stato, garante dell'equilibrio dei
poteri.; III) Riguarda il potere esecutivo ed è suddiviso in tre sezioni: il Consiglio dei Ministri, la Pubblica Amministrazione, gli Organi
Ausiliari.; IV) Riguarda il potere giudiziario ed è suddiviso in due sezioni: l'ordinamento giurisdizionale e norme sulla giurisdizione. V)
Riguarda le norme relative ai governi locali.; VI) Riguarda le garanzie poste per preservare la stessa Costituzione ed è suddiviso in due
sezioni: la Corte Costituzionale e revisione della Costituzione e leggi costituzionali.
Principi e libertà costituzionali
Articolo 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Articolo 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Costituzione
VF
Articolo 3 (principio di eguaglianza)
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (eguaglianza formale).
E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese (eguaglianza sostanziale).
Articolo 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al
progresso materiale o spirituale della società.
Articolo 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Articolo 6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Articolo 7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi (accordi internazionali). Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non
richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Articolo 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con
l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
Articolo 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Costituzione
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Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Articolo 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha
diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Articolo 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
Le libertà fondamentali
Con riferimento ai rapporti civili, la Costituzione garantisce il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, ovvero dei diritti che
riguardano la persona in tutte le principali esternazioni della sua personalità. Tali diritto presentano le seguenti peculiarità:
• in molti casi sono dichiarati inviolabili;
• non possono essere soppressi neppure da leggi costituzionali;
• non possono essere compressi o ridimensionati nel loro nucleo essenziale;
• sono riconosciuti non solo al singolo ma anche alle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità;
• per la maggior parte sono riconosciuti a tutti gli individui compresi stranieri e apolidi;
• la disciplina dei limiti e delle condizioni dell'esercizio di tali diritti è affidata alla legge;
• i provvedimenti di limitazione di tali diritti devono essere motivati in ossequio al principio di legalità.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Costituzione
VF
Articolo 13
La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale,
se non per atto motivato dall'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge l'autorità di pubblica sicurezza può adottare
provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
E punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
Articolo 14
Il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte
per la tutela della libertà personale. Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.
Articolo 15
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziario con le garanzie stabilite dalla legge.
L'art. 15 della Costituzione, nell'affermare che la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione
sono inviolabili, intende salvaguardare le comunicazioni indirizzate a persone determinate.
L'art. 15 della Costituzione tutela il rapporto comunicativo che si instaura tra due soggetti determinati sancendo il principio inviolabile
della libertà, della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione.
La tutela di cui all'art. 15 della Costituzione circa l'inviolabilità della libertà e della segretezza della corrispondenza riguarda tutte le
forme di corrispondenza: epistolare, telegrafica e telefonica.
La titolarità della libertà di corrispondenza sancita all'art. 15 della Costituzione spetta a tutti: cittadini, stranieri, apolidi, persone
fisiche, persone giuridiche, formazioni sociali.
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Articolo 16
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità (relativi alla salute pubblica) o di sicurezza (i pericoli relativi all'incolumità fisica o all'ordine pubblico). Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dai territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge. La libertà di circolazione, soggiorno e espatrio prevista all'art. 16 della Costituzione è riconosciuta ai cittadini italiani e ai cittadini
dell'Unione europea; non è riconosciuta agli apolidi e agli stranieri Il diritto di libertà di cui all'art. 16 della Costituzione si estrinseca in tre facoltà, ovvero libera circolazione nel territorio dello Stato,
libertà di fissare ovunque la propria residenza, libertà di uscire temporaneamente o definitivamente e di rientrare nello Stato. Per "libertà di stabilimento" si intende il diritto per i cittadini dell'Unione europea di svolgere senza restrizioni, dovute alla loro diversa
cittadinanza, attività lavorativa in ciascuno degli Stati membri. Si ricordi che per espressione previsione dell’art. 120 Cost. una Regione non può adottare provvedimenti che possano ostacolare la
libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni
Articolo 17
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di
sicurezza o di incolumità pubblica. Il preavviso deve essere dato al Questore e Deve essere fatto dai promotori almeno tre giorni prima dello svolgimento; costituisce una mera comunicazione e non presuppone un atto d'assenso dell'autorità di pubblica sicurezza.
Si usa il termine assembramenti Per indicare, di norma, riunioni occasionali causate da una circostanza improvvisa ed imprevista. Si usa il termine dimostrazioni per indicare, di norma, riunioni che danno luogo a manifestazioni per scopi civili o politici. Si usa il termine cortei per indicare, di norma, riunioni in movimento dove l'identità del luogo è puramente relativa a soggetti riuniti e
compresenti nello stesso spazio, sia che rimangano fermi, sia che si muovano. Sono privati quei luoghi riservati ad un uso privato da parte di soggetti determinati che ne dispongono, in quanto proprietari o per altro
titolo legittimo in modo esclusivo. Sono aperti al pubblico quei luoghi materialmente chiusi o comunque, separati dall'esterno, in cui il libero accesso del pubblico è
subordinato all'osservanza di determinate modalità e condizioni poste da chi di quel luogo ha la disponibilità (es. luogo aperto al pubblico).
Sono luoghi pubblici quelli ammessi al libero transito delle persone come vie e piazze.
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Articolo 18
I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere
militare. La Costituzione italiana oltre ad aver garantito in linea generale (art. 18) la libertà di associazione, riconosce espressamente tale libertà
• nel campo religioso art. 19
• nel campo sindacale art. 39
• nel campo politico art. 49: tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale (partiti)
La libertà di associazione riconosciuta all'art. 18 della Costituzione si sostanzia anche nella:
• libertà di costituire una associazione
• libertà di aderire ad una associazione
• libertà di non aderire ad una associazione
• libertà di recedere da una associazione
Art. 19
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Dall’art. 19 NON si evince la libertà di disporre liberamente del proprio corpo per motivi religiosi.
Art. 20
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni
legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.
Art. 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa
espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
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In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietati le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce
provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
L'art. 21 della Costituzione tutela, nell'ambito della libertà di manifestazione del pensiero, le comunicazioni pubbliche rivolte ad una
collettività indistinta.
L’art. 21 cost. sancisce i seguenti principi in tema di libertà di stampa:
• Esclusione di ogni forma di autorizzazione preventiva.
• Previsione della disciplina legislativa relativa alle ipotesi di sequestro dello stampato.
• Possibilità di stabilire con legge controlli sui mezzi di finanziamento della stampa periodica.
• Previsione della facoltà del legislatore di adottare controlli preventivi e mezzi repressivi contro la stampa che offenda il buon costume.
• Obbligo di autorizzazione preventiva.
• Divieto dei controlli sui mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Art. 22
Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome.
Art. 24
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
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Art. 25
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. Il principio del diritto al giudice naturale contenuto nell'art.
25, comma 1, della Costituzione significa che la competenza del giudice deve essere predeterminata dalla legge in base a criteri oggettivi.
Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.
Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.
Art. 26
L'estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali.
Non può in alcun caso essere ammessa per reati politici.
Il principio costituzionale del divieto di estradizione per reati politici (art. 26) si applica ai delitti puniti per discriminatorie finalità di
persecuzione politica.
Art. 27
La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.
Art. 28
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrati,
dagli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
Art. 29
A norma dell'art. 29 della Costituzione i coniugi nell’ambito del matrimonio sono in un rapporto di eguaglianza morale e giuridica
Art. 30
E dovere e diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
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Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, confutabile con i diritti dei membri della famiglia
legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
Art. 31
La Repubblica italiana, secondo l'art. 31 della Costituzione, agevola la formazione della famiglia
Art. 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun
caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Il diritto alla salute affermato nell'art. 32 della Costituzione riguarda tutti coloro che si trovano sul territorio dello Stato italiano.
Il c.d. diritto al rifiuto delle terapie deve essere espresso da persona nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali e giuridicamente
capace, nonché in grado di conoscere e comprendere pienamente, sulla base delle corrette informazioni fornite dal medico, le
conseguenze della sua decisione.
Art. 33
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro
alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
E' prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione
all'esercizio professionale.
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Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello
Stato.
Art. 34
La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere
attribuite per concorso.
Art. 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
Art. 36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a
sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Art. 37
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro
devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata
protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
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La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.
Art. 38
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia,
invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
L'assistenza privata è libera.
Art. 39
L'organizzazione sindacale è libera.
Art. 40
Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.
Art. 42
La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di
assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale.
La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.
Art. 48
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
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La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività. A tale
fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma
costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile e nei casi di indegnità
morale indicati dalla legge.
Il diritto di voto spetta a tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età; esso è
• Personale: il carattere della personalità indica che il voto deve essere esercitato personalmente.
• Eguale: L'uguaglianza significa che è vietato attribuire a ciascun voto un valore superiore all'unità.
• Libero: la libertà esclude la legittimità di qualunque coazione fisica o di condizionamento psichico nel suo esercizio.
• Segreto: la segretezza viene assicurata con la predisposizione di strutture fisiche che rendono impossibile l'individuazione
dell'autore del voto.
• e il suo esercizio è un dovere civico.
Art. 49
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica
nazionale.
Art. 50
Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.
Art. 51
Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza,
secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e
uomini.
La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla
Repubblica.
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Diritto costituzionale CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Costituzione
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Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo
posto di lavoro.
Art. 52
La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
Art. 53
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Art. 54
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi
stabiliti dalla legge.
Art. 98
I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione.
Se sono membri del Parlamento, non possono conseguire promozioni se non per anzianità.
Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto d'iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i
funzionari ed agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari all'estero.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Il riesame degli atti amministrativi
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I l r iesame degl i atti amministrativi Il riesame degli atti amministrativi può concludersi con esito
• Demolitorio: se come effetto si ha la rimozione di un provvedimento invalido. Hanno effetto demolitorio
o Annullamento d'ufficio: ritira con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo. Ha efficacia retroattiva nel
senso che rimuove ex tunc gli effetti dell'atto.
o Revoca: è un provvedimento che produce effetti non retroattivi (opera ex nunc). Si ha quando l'Amministrazione ritira,
con efficacia non retroattiva, un atto inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi, Ha ad
oggetto provvedimenti amministrativi discrezionali con efficacia durevole.
o Sospensione dell'efficacia.
• Conservativo: ive a seguito di una rinnovata valutazione il provvedimento non presenti alcun vizio ovvero quando il
provvedimento sia riconosciuto come viziato ma si decida per la sanatoria del provvedimento stesso. Quando
l'Amministrazione prima di rimuovere un provvedimento viziato, interviene per verificare la possibilità di adottare una misura
conservativa, con la conseguenza che la rimozione dell'atto si palesa come sussidiaria rispetto alla conservazione . Costituisce
espressione del principio di conservazione degli atti giuridici. Hanno effetto conservativo
o Ratifica: è un provvedimento con cui viene eliminato il vizio di incompetenza relativa. Ha efficacia retroattiva.
o Sanatoria: Non costituisce un autonomo provvedimento di riesame, ma si sostanzia in un meccanismo mediante il quale
è attuata la conservazione del provvedimento invalido, grazie ad esempio, al sopravvenire dei pareri o degli atti
infraprocedimentali, inizialmente omessi. Consente la conservazione di un provvedimento invalido mediante l'adozione
sopravvenuta di atti infrapocedimentali inizialmente omessi. Non costituisce un provvedimento nuovo o autonomo, ma
si identifica con l'atto che nel singolo caso è stato omesso. Si ha quando quando l'amministrazione acquisisce ex post un
atto endoprocedimentale che doveva essere adottato prima della conclusione del procedimento metti in atto Ha
efficacia retroattiva.
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Il riesame degli atti amministrativi
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o Conversione: In pratica ricorre la conversione quando l'amministrazione all'esito del riesame dell'atto viziato ne
conserva gli effetti attraverso un processo interpretativo che sana l'originario provvedimento invalido, trasformandolo
in un atto diverso
o Riforma: si ha quando l'amministrazione non elimina né sostituisce il provvedimento ma lo emenda dal vizio di cui era
affetto mette in atto:
o Convalida: è un provvedimento di secondo grado con cui la P.A. riconosce e rimuove un vizio che inficia un proprio
provvedimento. Spetta all'Amministrazione che ha emanato l'atto o all'autorità gerarchicamente superiore. Riguarda
provvedimenti illegittimi. Ha effetto retroattivo. Richiede la sussistenza di ragioni di tutela dell'interesse pubblico.
Richiede l'esistenza di un termine ragionevole entro il quale effettuarla.
o Rinnovazione: Si verifica quando l'Amministrazione a seguito di una nuova ponderazione degli interessi emana un
nuovo provvedimento che sostituisce integralmente quello scaduto. Consiste nell'adozione di un nuovo provvedimento
che sostituisce integralmente quello scaduto.
• Confermativo: quando l'Amministrazione ritenga che il provvedimento non necessiti di interventi caducatori o di sanatoria.
Hanno effetto confermativo:
o Conferma (propria e impropria): quando l'Amministrazione all'esito del procedimento di riesame ribadisce la
correttezza e la legittimità del proprio precedente. Si conclude con l'Amministrazione che ribadisce la piena validità del
proprio precedente provvedimento. É una manifestazione di volontà con cui l'Amministrazione ribadisce una sua
precedente determinazione.
o Proroga: ricorre quando l'Amministrazione differisce il termine di scadenza dell'atto ad un momento successivo,
rispetto a quello previsto dall'atto stesso. Ricorre quando l'Amministrazione differisce il termine di efficacia di un
precedente provvedimento. Può essere domandata da un soggetto destinatario di un provvedimento la cui efficacia è
limitata nel tempo. Implica uno spostamento del termine finale di efficacia e presuppone che il rapporto non sia ancora
scaduto. Può essere disposta solo se l'efficacia del provvedimento da prorogare non sia venuta meno.
o Rettifica: si sostanzia in un provvedimento mediante il quale il provvedimento valido, ma affetto da una semplice
irregolarità, non invalidante, è corretto con la conseguente eliminazione degli errori. Consiste nell'eliminazione
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Diritto amministrativo CONCORSO ASSISTENTI GIUDIZIARI Il riesame degli atti amministrativi
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dell'errore in un atto irregolare. Consente la correzione di mere irregolarità. Con la rettifica è possibile sanare soltanto
errori materiali o semplici irregolarità involontarie. In pratica ricorre la rettifica quando un provvedimento non sia
affetto da alcun vizio di legittimità o di merito, ma in esso siano riscontrabili soltanto errori materiali, o semplici
irregolarità involontarie
La rettifica, la conversione, la riforma e la sanatoria sono atti di convalescenza