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Concluso il percorso partecipativo per i Piani di gestione ed il Piano di Conservazione e Sviluppo RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO L’AQUILA IL GIORNALE DEL PARCO AGOSTO 2012 L’Aquila - Agosto 2012 - Anno VI - Numero 01 - Periodico semestrale a cura del Parco Dolomiti Friulane - Poste Italiane S.p.a. Spedizione in A.P. - 70% - C.N.S.O. PN - n. 4AP/07 - Autorizzazione Tribunale di Pordenone N. 551 del 10/01/07 L’Ente Parco ha conseguito la certificazione ambientale

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Concluso il percorso partecipativo per i Piani di gestione ed il Piano di Conservazione e Sviluppo

RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO

L’AQUILA IL GIORNALE DEL PARCOAGOSTO 2012

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L’Ente Parco ha conseguitola certificazione ambientale

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Il PresidenteLuciano Giuseppe Pezzin

MOLTEPLICIATTIVITÀ

terviene sul bilancio energetico dell’ente evi-denziando gli sprechi determinati da criticità presenti negli edifici, negli impianti di climatiz-zazione in essi presenti, nei mezzi di trasporto utilizzati o nei comportamenti degli utilizzatori, e di porre in atto azioni volte ad eliminare le cri-ticità riscontrate. Considerato che, attualmen-te, le principali voci di consumo dell’ente sono quelle relative alla gestione degli edifici (clima-tizzazione, illuminazione, altri consumi di ener-gia elettrica) l’analisi sarà soprattutto quella di individuare gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche degli stessi agendo sull’involucro, sugli impianti presenti ma anche sulle abitudini degli utilizzatori. Ulteriore sco-po del piano energetico è quello di valutare la possibilità di ridurre l’impatto ambientale con-nesso al consumo di combustibili fossili diver-sificando le fonti di approvvigionamento e valu-tando alcune ipotesi di installazione di impianti alimentati con fonti rinnovabili di energia sia per la produzione termica sia per la produzione elettrica, possibilmente sfruttando le fonti ener-getiche rinnovabili presenti in loco (biomasse solide, energia solare, energia geotermica). Tali azioni potrebbero anche generare ricadute positive, in termini economici, per il territorio. Lo studio e la redazione del piano energetico avranno termine alla fine di quest’anno.Come da programma sono iniziati i rilievi per monitorare le evoluzioni degli habitat e di al-cune specie botaniche che risultano particolar-mente suscettibili ai cambiamenti climatici.

INTERREG ITALIA/SLOVENIA

Fondi comunitariL’intervento del Presidente

Per la quarta volta mi trovo a scrivere l’editoriale per questo giornalino informativo, sicuramente con un po’ più di esperienza anche nei rapporti con gli abitanti del territorio del Parco, esperien-za maturata soprattutto all’interno degli incontri informativi per la redazione del Piano di Gestione e del Piano di Conservazione e Sviluppo. A dire il vero rispetto alle attese ed alle problematiche trattate, mi aspettavo personalmente più par-tecipazione; comunque il percorso tecnico si è concluso e debbo ringraziare la professionalità e l’impegno del personale che da due anni si pro-diga per ottenere il meglio per il nostro territorio, seppur nel rispetto delle direttive Regionali ed Europee in tema di aree protette. Altro traguardo importante raggiunto in questo periodo è la con-ferma della certificazione EMAS, certificazione che da modo di capire l’altissima qualità, capa-cità e competenza con cui gli uffici e l’intero si-stema Parco funziona.È difficile spiegare o far capire la quantità e la complessità delle procedure da seguire in am-ministrazione per raggiungere a volte anche un minimo risultato, ed è quindi importante anche riconoscere i meriti e l’alta professionalità del-la struttura. Tuttavia le azioni più visibili sono quelle fatte all’esterno per la tutela del territorio. Il Parco ha 260 km di sentieri primari e credo sia chiaro a tutti che non è possibile mantenere in perfetta efficienza, con le risorse economiche a disposizione, una rete così estesa se non con una programmazione quinquennale che purtroppo ed ovviamente, a volte, lascia scoperti per un perio-do alcuni percorsi di media bassa frequentazio-ne con conseguenti lamentele. Oltre a questo mi preme sottolineare, specialmente in questi perio-di di crisi sia economica che occupazionale, che il Parco nel periodo estivo tra: personale fisso, per-sonale interinale, personale assunto dalle coope-rative per l’apertura dei Centri Visite e degli altri servizi compresa la manutenzione del territorio, oltre alle guide, occupa 40 persone diventando la prima azienda per numero di occupati del territo-rio. Nel salutare vorrei esprimere il desiderio che ogni abitante del territorio si senta forza attiva e fattiva nella cura, tutela e promozione del nostro splendido territorio mutuando il motto Kennedia-no “Non chiedetevi cosa il Parco può fare per Voi ma cosa Voi potete fare per il Parco”.

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Il nuovo Centro Visite di Claut

REALIZZAZIONE DEL CENTRO VISITEE UFFICIO INFORMAZIONI DI CLAUTNei giorni scorsi sono stati portati a termine i lavori di realizzazione della struttura al grezzo del Centro Visite di Claut, situato in via A.Giordani nelle vicinanze del municipio e della casa per ferie.

Le opere sono state eseguite dall’Impresa Fabris Ambrogio di Cimolais, che ha demolito il vecchio fabbricato ospitante l’autorimessa dell’ATAP e realizzato la struttura portante in cemento arma-to del nuovo fabbricato e la copertura in legno.All’impresa Fabris è attualmente subentrata l’associazione temporanea di imprese formata dalle ditte Alpicos srl di Tolmezzo (PN) e Klima-therm sas di Cervignano del Friuli (UD), che si sono aggiudicate l’appalto del completamento della struttura, nel quale sono previste le opere di finitura inter-na ed esterna, i pavimenti, i ser-ramenti, gli im-pianti elettrico e termo-sanitario.Per l’affidamento di questo secondo appalto, il Parco ha esperito, nello scorso mese di marzo, una gara ad evidenza pub-blica alla quale hanno prodotto

Monitorare i cambiamenti climatici

CONTINUANO LE INZIATIVE LEGATE AL PROGETTO CLIMAPARKSCome forse vi ricorderete il Parco è partner di un progetto europeo Italia-Slovenia dal nome Climaparks Cambiamenti climatici e gestione delle aree protette www.climaparks.eu/cp2/itIn questi ultimi mesi numerose sono state le ini-ziative portate avanti dal Parco. Eccovi un breve riepilogo.È attiva la stazione meteo di Poffabro. Visitate il link:www.parcodolomitifriulane.it/SLIV201K/itaNel settembre 2011 era stata installata una nuova stazione meteorologica del Parco Dolo-miti Friulane, situata presso il Centro visite di Poffabro (Pordenone - Italia). A causa però di problemi di connessione della stazione al sito internet del Parco e successivamente ad un fulmine che aveva messo fuori uso la stessa stazione, non era mai stato possibile visualiz-zare i dati meteo raccolti. Ora sembra che tutti i problemi siano stati risolti e sono finalmen-te visibili i dati meteo raccolti giornalmente: temperatura (C), pressione atmosferica (hPa), precipitazioni (mm e mm/h), umidità (%), in-tensità (km/h) e direzione del vento e relativa temperatura (C), punto di rugiada (C). E’ inoltre possibile consultare l’archivio storicoÈ partito lo studio, a cura del Centro di Ecolo-gia Teorica e Applicata, per realizzare il piano dell’energia del Parco, ovvero uno strumento con il quale quantificare i consumi energetici dell’ente Parco, al fine di a porre in atto azioni di contenimento e di sfruttamento delle fonti rinnovabili d’energia. Il piano dell’energia in-

Non solo percorsi partecipativi

PIANI DI GESTIONE DOLOMITI FRIULANE E FORRA DEL TORRENTE CELLINAI processi partecipativi, ossia quei processi che hanno come obiettivo il coinvolgimento della popolazione locale e dei portatori di interesse, per la redazione dei Piani di Gestione dei Siti di Importanza Comunitaria Dolomiti Friulane, For-ra del Torrente Cellina e del Piano di Conserva-zione e Sviluppo del Parco si sono conclusi negli scorsi mesi dopo una folta serie di appunta-menti che hanno avuto inizio nel 2009. Il percorso partecipativo ha voluto sin dalle sue prime battute interpellare e porre le basi per costruire un proficuo rapporto di scambio con le Amministrazioni locali che sono state coinvolte ciclicamente nell’iter di formazione del docu-mento e che diranno nuovamente la loro in sede di approvazione dello stesso. Questa scelta di coinvolgere gli Amministratori non è stata solo giustificata dal fatto che sa-ranno chiamati in prima persona a giudicare il risultato del lavoro del Parco ma anche in quali-tà di portavoce eletti del territorio e primi cono-scitori delle esigenze dei loro cittadini. Tra Amministrazioni ed Ente è stato quindi cre-ato e rafforzato uno scambio di informazioni e nozioni tecniche sulle tema affrontato in modo da garantire ai decisori di poter interagire al meglio con lo strumento di gestione che verrà generato dal processo. Le tappe principali del processo partecipativo per il Piano di Gestione delle Dolomiti Friulane e della Forra del Torrente Cellina oltre che del Piano di Conservazione e Sviluppo del Parco sono state scandite dai numerosi incontri con la popolazione che hanno avuto luogo in tutti

offerta 44 ditte provenienti dalla nostra regione e dal Veneto, le ditte vincitrici hanno offerto un ribasso del 10.13%. In questo secondo appalto sono incluse le opere finanziate con il progetto Climaparks, che prevedono l’utilizzo di materia-li naturali ed ecologici, con alto potere isolante, sia per quanto riguarda gli isolamenti delle pa-reti e dei solai, sia per i serramenti esterni non-ché l’installazione in copertura di un impianto a pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, con potenzialità di circa 12 Kw.

L’importo dell’appalto delle opere al grezzo è stato di Euro 234.419,60 + IVA, mentre le opere in corso di realizzazione hanno un importo complessivo di Euro 242.063,71 + IVA. Ad opere completate la struttura sarà di-sposta su due piani, al piano terra ospiterà il punto informazioni del Parco, un’area desti-nata all’esposizione e vendita di prodotti locali (messa a disposizione per eventuali operatori locali) ed un’ampia sala dedicata alle mostre temporanee.Il piano superiore sarà interamente dedicato al Museo della Casa Clautana, che sarà trasferito dalla attuale sede ubicata nei pressi della chie-sa parrocchiale.Si prevede di completare la struttura per la fine dell’anno in corso.

Un’immagine dalla web cam della stazione meteo situata presso il Centro Visite di Poffabro.

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comuni interessati (Ampezzo, Forni di Sopra, Frisanco, Tramonti di Sopra, Cimolais, Andreis, Barcis e Forni di Sopra) in modo da consentire al cittadino di avvicinarsi agevolmente alle te-matiche di interesse, affrontando nelle discus-sioni i principali aspetti di relazione tra l’uomo, le sue attività ed il territorio dove le realizza. Nella fattispecie si tratta di un’area protetta che per alcuni ambiti è riconosciuta come pa-trimonio dell’umanità, etichetta che conferisce al comprensorio un’ulteriore responsabilità ovvero quella di conservare e tutelare il sito nel migliore dei modi per poterlo poi trasmettere alle future generazioni con quel valore aggiunto che ha distinto le Dolomiti sia per la propria va-lenza ambientale e geologica che per la storia e la tradizione delle sue popolazioni che le hanno abitate nel corso dei secoli.Il ruolo del Parco è stato e sarà quindi molte-plice ma focalizzato su quegli aspetti che sono riconosciuti nella sua “mission” ovvero la tute-la e la salvaguarda del territorio e delle specie animali e vegetali.Al Parco in aggiunta spetta il compito prioritario di individuare una serie di azioni che consenta-no all’uomo e alle sue attività socio-economiche di realizzarsi in armonia con gli habitat presenti creando un equilibro tra queste componenti.A tal fine sono stati realizzati nel corso di que-sti tre anni incontri con i portatori di interesse e con gli operatori economici nei temi della cac-cia, pesca, agricoltura, attività forestali e del turismo anche questi organizzati in modo da avere il coinvolgimento massimo degli opera-tori di tutti i comuni e che ne hanno visto una numerosa presenza.Nel complesso gli incontri con il tessuto socio-economico del territorio e con la popolazione sono stati 18, numero importante che denuncia in modo significativo il desiderio del Parco di far emergere le politiche di sviluppo e di gestione direttamente dagli abitanti, evitando la spiace-vole sensazione che quanto previsto nelle linee programmatiche sia imposto dall’altro. Sono stati fatti numerosi incontri con le amministra-zioni comunali, le giunte e d i consigli comunali.Sono stati realizzate campagne di questionari che hanno coinvolto la popolazione, fornendo preziosi spunti ai tecnici per identificare le prio-rità di intervento degli abitanti e suggerimenti per le attività da implementare. Tali suggerimenti in forma di relazione sono stati messi a disposizione dall’Ente Parco sul proprio sito accompagnati da una significativa presenza di materiali cartografici attualmente a disposizione per la consultazione da parte di chiunque sia interessato. Il Piano di gestione del SIC “Forra del Torrente Cellina” è stato concluso e attualmente è al vaglio della Regione Friuli Venezia Giulia che realizzerà l’iter amministrativo di approvazio-ne. Nei prossimi mesi si punterà a concludere anche il piano di gestione del SIC “Dolomiti Friulane”.

LAVORI AL CENTRO VISITE DI ERTOstato realizzato un muretto in pietrame a vista con sovrastante parapetto metallico ed arretra-to il marciapiede esistente. È stato poi asfaltato tutto il piazzale antistante il Centro Visite, con posa di una griglia per la raccolta e smaltimento delle acque piovane.In previsione della posa di una fontana nell’area verde a lato del fabbricato, con la realizzazione dei lavori è stata colta l’occasione per la posa della tubazione della fornitura idrica e dello scarico con allacciamento alla fognatura. Per quanto riguarda i lavori interni, è stata sistema-ta la canna fumaria della centrale termica, tin-teggiato il vano scale e sono stati realizzati dei setti in cartongesso in corrispondenza della zona espositiva. L’importo dell’intervento ammonta a Euro 28.715,84+IVA, i lavori sono stati eseguiti dall’impresa Edilart srl di San Martino al Taglia-mento.

I fondi dell’obiettivo competitività

Le attività legate al progetto fanAlp (già descritto nelle precedenti edizioni del notiziario) sono concluse.

L’iniziativa finale di presentazione di tutte le azioni svolte è stato un convegno svoltosi in data 25 maggio 2012 presso la Sede Congres-suale della Comunità Montana della Carnia a Tolmezzo.In questa giornata sono state esposte tutte le principali attività svolte dai diversi partner mettendo in risalto in particolar modo tutte quelle azioni che hanno portato a condividere il lavoro tra le diverse aree e a realizzare azioni congiunte e con una ricaduta pratica sul terri-torio.A tale proposito si ricorda che l’attività princi-pale nel progetto svolta dall’Ente Parco è stato il monitoraggio di specie floristiche e faunisti-che al fine di testare dei protocolli condivisi con altre aree protette dell’arco alpino orientale. Parallelamente a ciò, all’interno dell’ambito di promozione del territorio dello stesso progetto, sono state realizzate azioni di scambio di buone pratiche tra i diversi partner coinvolti nell’ini-

ziativa. Sono stati realizzati importanti scambi di esperienze nella gestione delle diverse aree mettendo in contatto studenti delle scuole dei diversi territori, amministratori locali, opera-tori economici, tecnici delle diverse aree pro-tette. Questo ha permesso, a coloro che hanno partecipato a queste azioni, di conoscere altre realtà e di scambiare delle buone pratiche che potranno essere utilizzate nei diversi ambiti per migliorare le attività gestionali oggi esistenti. Nell’ambito delle iniziative sono state realiz-zate delle guide tematiche delle aree coinvolte nel progetto che potranno essere utilizzate per quanto riguarda la divulgazione di queste aree sotto il punto di vista turistico.Per tali ragioni si evidenzia che il progetto ha permesso la realizzazione di numerose attivi-tà altrimenti di difficile fattibilità; sono state affrontate importanti tematiche legate alla gestione della biodiversità e del territorio non analizzandole sotto un singolo punto di vista, ma bensì basandosi su uno scambio di opinio-ni e di esperienze che esce dal campo nazionale proiettandosi verso una condivisione transna-zionale di problematiche che sicuramente a tale livello possono trovare delle valide risposte de-rivanti da diverse esperienze e diverse realtà.

Nei primi giorni di giugno si sono conclusi il lavori programmati dal Parco presso il Centro Visite di Erto. L’intervento rientra in un progetto più ampio che riguarda anche i Centri Visite di Andreis e Poffa-bro ed è legato ad un finanziamento europeo a valersi sull’Obiettivo competitività e occupazione 2007-2013, all’interno dell’attività 2.1.a “Valo-rizzazione del patrimonio naturale e culturale”. L’intervento è consistito nella sistemazione e mi-glioramento delle aree esterne al Centro visite e in piccoli interventi di sistemazione interna. In particolare è stato eseguito il rifacimento della scalinata di ingresso, la quale presentava segni di degrado dovuti all’azione degli agenti atmo-sferici, che è stata ridimensionata e realizzata solo su un lato, in modo da guadagnare spazio per la manovra e il parcheggio degli automezzi. Sul lato sud dell’ingresso, in luogo della scala è

IL PARCO REGISTRATO EMAS

Certificazione Ambientale

L’Ente Parco Naturale Dolomiti Friulane il 13 marzo 2012 ha ottenuto la registra-zione EMAS. Tale Registrazione è molto importante in quanto inserisce l’Ente Parco tra le eccellenze sotto il punto di vista della gestione ambientale. Tale am-biziosa attività è nata dalla volontà di migliorare le proprie attività gestionali e dal volersi porre degli obiettivi precisi e raggiungibili e di allinearli con il regola-mento comunitario e la normativa inter-nazionale. Infatti, il Parco è anche certificato ISO 14001:2004 da alcuni anni e continua a portare avanti azioni di miglioramen-to ambientale per migliorare le proprie prestazioni in tale ambito. All’interno delle attività che hanno portato ad ot-tenere tale registrazione vi è la reda-zione delle Dichiarazione Ambientale che è uno strumento divulgativo molto importante che permette di far conosce-re nei confronti del pubblico le attività svolte dall’Ente Parco. Tale documento

nei prossimi mesi sarà disponibile sul sito internet del Parco. Molte sono state le attività svolte per adeguarsi alla nor-mativa comunitaria, si pensi a tutti gli adempimenti legati all’applicazione del-le norme sulla sicurezza sia nelle diverse strutture che nelle attività in cui il Parco è coinvolto. La prosecuzione di importantissime at-tività quali la manutenzione della rete sentieristica e le visite guidate. Tappe importanti sono stati gli obiettivi che l’Ente Parco si è posto tra cui basti ricor-dare la Redazione del Piano di Conserva-zione e Sviluppo del Parco, del Piano di Gestione dell’area SIC “Dolomiti Friula-ne” e “Forra del Torrente Cellina”. L’En-te si inserisce così in un “elite” di parchi certificati e con questo ulteriore ricono-scimento contribuisce a valorizzare sem-pre più le peculiarità di questo territorio con delle bellezze naturalistiche molto importanti riconosciute a livello inter-nazionale anche dall’Unesco.

CONCLUSIONE PROGETTO fanALP

Collaborazione internazionale

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L’Ufficio Turistico di Montereale Valcellina è stato allestito al piano terra di Palazzo Toffoli, complesso edilizio di origine seicentesca già sede della Biblioteca Civica e del Museo Archeologico.

L’inaugurazione ha avuto luogo il 19 maggio 2012 alla presenza del Presidente e Direttore del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, dell’As-sessore Provinciale al Turismo, alcuni sindaci della zona, il Presidente del Consorzio tra le Pro Loco del Friuli Venezia Giulia, il Presidente dell’Associazione Turistica Pro Loco di Montere-ale Valcellina la quale, in base ad una apposi-ta convenzione stipulata con il comune, curerà l’apertura dell’ufficio.

Da un anno l’Area Avifaunistica di Andreis è diventata centro di riferimento provinciale per il recupero dell’avifauna selvatica in difficoltà. Con questa nuova e importante veste il PNDF ha stipulato con la provincia di Pordenone una convenzione che vede la partecipazione del Par-co stesso, del personale dell’Ufficio Provinciale Caccia e Ambiente e di un privato, Mauro Cal-dana, già collaboratore del Parco. L’attività di recupero sarà occasione di monito-raggio sanitario da parte del personale veterina-rio (Dr Pussini Silvia). Il centro di recupero è solo un aspetto delle iniziative proposte dall’Area

Una giornata in valle Incontri tra Parchi

MARCIALA CIMOLIANAGiunta alla sua 29^ edizione, la marcia “La Ci-moliana” quest’anno ha accolto la bellezza di 1020 amanti della corsa che, di buon mattino, hanno intrapreso a passo libero la Val Cimolia-na, per raggiungere una delle tappe al vaglio tra i 3, 8 oppure 15 chilometri fino al piazzale del Rifugio Pordenone, per poi rientrare.Un sole radioso, una giornata davvero incan-tevole tra la bellezza dei colori che in questo periodo la natura ci offre, ed il risuono dei cam-panacci delle mucche che avvertono l’arrivo nei pressi del pascolo della malga di Pian Pagnon.

È con questo magico scenario chela Pro Loco di Cimolais ha promosso una delle più belle valli dell’intero Friuli. La valle presenta infatti delle peculiarità alpi-nistiche (Campanile di Val Montanaja), flori-stiche (Arenaria Huteri-Campana morettiana) faunistiche (un ricco patrimonio di rapaci, un-gulati) uniche nel loro genere. In ogni tappa è stato allestito un piccolo ristoro fornitissimo nel quale i marciatori hanno tro-vato conforto nell’accoglienza davvero fami-gliare dello staff pronto ad offrire ogni genere di bevande e biscottini. Ed al rientro, dopo l’attesa per il premio finale, una buona pastasciutta per tutti. Un ringrazia-mento alla Pro Loco di Cimolais ed ai numero-sissimi marciatori, che hanno saputo regalare al nostro territorio una grande soddisfazione.

NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO PER L’ENTE PARCO

Consiglio Direttivo

La Legge Regionale n.42 del 1996, istitu-tiva dell’Ente Parco, prevede che i com-ponenti del Consiglio Direttivo siano in numero di quindici; dieci sono i Sindaci (o loro delegati) in rappresentanza dei Comuni, tre sono esperti designati dalla Regione e due sono rappresentanti delle categorie economiche relative alle atti-vità maggiormente presenti nel parco. Il

Consiglio Direttivo viene rinnovato ogni cinque anni.Con Decreto del Presidente della Regione n. 0310/Pres del 21.12.2011 è stato rico-stituito il Consiglio Direttivo, visto che il precedente era cessato già a novembre.Di fatto sono stati rinnovati unicamente i componenti esterni perché i Sindaci fan-no parte di diritto del Consiglio.

I nuovi componenti “esterni” sono i se-guenti: - sig. Mario De Biasio di Montereale Val-cellina, designato dalla Regione in rap-presentanza delle associazioni ambienta-liste (WWF, Legambiente CAI-TAM);- dott. Aldo Dionisio di Prata di Pordeno-ne, designato dalla Regione in rappresen-tanza dei Naturalisti e Biologi;- dott. Luigino Spadotto di Casarsa della Delizia, designato dalla Regione in rap-presentanza della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali;- sig.ra Silvana La Sala di Vajont, rappre-sentante degli imprenditori agricoli e forestali, designata dalle principali Asso-ciazioni di categoria;- sig. Andrea Cella di Forni di Sopra, rap-presentante degli imprenditori turistici, designato dalle principali Associazioni di categoria;Il Consiglio Direttivo nella sua nuova composizione si è insediato il nove gen-naio scorso e rimarrà in carica fino a di-cembre del 2016.

Trofeo Danilo Re: rotta verso il PodioSvolta dal 12 al 15 gennaio 2012, la 17^ edizio-ne del Memorial Danilo Re è stata realizzata nel Comprensorio sciistico Adamello Ski Pontedile-gno-Tonale. L’organizzazione dell’edizione 2012 è stata curata dalla Comunità Montana di Valle Camonica-Parco Adamello Lombardo con la col-laborazione di due partner, il Consorzio Adamello Ski e Alparc.Il Memorial Danilo Re rappresenta ormai da quasi vent’anni un’importante occasione di incontro tra le Aree Protette alpine ed è caratterizzato oltreché da una competizione sportiva (il Trofeo Danilo Re), da una serie di eventi a corredo che rappre-sentano una preziosa ed utile opportunità per so-stenere e rafforzare la collaborazione, l’amicizia e gli obiettivi comuni a tutte le Aree Protette Alpine. La squadra che quest’anno ha rappresentato il nostro Parco, era composta dagli agenti forestali Luigi Vatta per la disciplina del tiro al bersaglio con carabina, Mario Cedolin per lo sci alpinismo,

Serverino De Monte per lo sci di fondo e Oscar Pu-schiasis per lo slalom gigante. Una cosa è certa: dalla combinazione tra esperienza e passione, alimentati anche dallo spirito agonistico è nata una squadra che ha dato il meglio di sé rega-landoci tante emozioni ma soprattutto grande soddisfazione, raggiungendo risultati davvero lusinghieri: Cedolin Mario 5° sulla scala dello sci alpinismo, Severino De Monte 6° alla gara di fondo, Vatta Lu-igi si è aggiudicato il 19° posto e Oscar Puschia-sis 7° allo slalom gigante. Nella graduatoria degli Enti la nostra squadra si è classificata ben 6^ su 39 squadre concorrenti. Veramente congratulazioni per lo splendido piaz-zamento e per l’onore dato al nostro Parco. Aspet-tiamo con entusiasmo la prossima edizione, con la convinzione che a partecipare ci siano sempre persone valide, amanti della montagna ma so-prattutto orgogliose del proprio territorio.

Avifaunistica di Andreis. Oltre a questa attività vengono organizzati incontri pubblici rivolti alla conoscenza degli uccelli attraverso varie forme ludiche, ricreative e culturali. Le iniziative pro-poste finora hanno riguardato il birdwatching, cioè il riconoscimento degli uccelli selvatici e del loro ambiente, poi due giornate dedicate alla costruzione e gestione delle cassette nido e del-le mangiatoie artificiali per gli uccelli. Le varie iniziative hanno visto l’adesione di numerose persone. Accanto a queste importanti proposte vanno aggiunte le liberazione pubbliche, con folti gruppi di appassionati che raggiungono Andreis per assistere alla rimessa in libertà de-gli uccelli ospitati, curati e guariti. Le liberazioni vengono effettuate anche nelle scuole della pro-vincia (chi vuole ospitare una liberazione ci con-tatti). L’ultima liberazione pubblica è avvenuta la prima domenica dello scorso aprile ed ha vi-sto la partecipazione di oltre duecento persone. Nell’occasione sono state liberate 2 poiane, due sparvieri, un gheppio e un falco pellegrino. Nel caso raccogliate un uccello ferito ricordatevi di manipolarlo con guanti protettivi, di tener-lo lontano dal viso, di riporlo in una scatola di cartone forata e chiusa con del nastro, senza cibo. Può essere utile porre una ciotola di ac-qua prima di sigillare il cartone, se l’animale è disidratato non è improbabile che beva (prima di chiudere l’acqua va tolta). Informare tempe-stivamente il personale la Polizia provinciale o il centro di recupero: Ufficio Caccia e Ambiente, Polizia provinciale: 0434 231445; PNDF 0427 87333 in orari di ufficio e 335 5636378. Sarà utile accompagnare la scatola con un foglio in cui riportare giorno, ora, nome e rife-rimento telefonico e, se nota, la dinamica del ferimento.

Iniziative: Montereale Valcellina Iniziative: Andreis

IL NUOVO INFO TURISMO POINTDI MONTEREALE VALCELLINA

SI RINNOVA L’AREA AVIFAUNISTICA DI ANDREIS

In occasione dell’inaugurazione è stata presen-tata un’interessante guidina turistica elaborata dal Comune e dalla Pro Loco. L’ufficio rimarrà aperto il sabato e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00, ma non è escluso un ampliamento dell’orario nel periodo estivo. All’interno dell’uffi-cio, oltre che notizie verbali fornite dal personale addetto debitamente formato, il visitatore può trovare materiale informativo del territorio forni-to dal Consorzio delle Pro Loco, dal Parco, dalla Comunità Montana e dal Comune. È inoltre possibile navigare in internet e soprat-tutto conoscere le aree dell’arco alpino orientale, grazie ad un totem multimediale fornito dal Par-co Naturale delle Dolomiti Friulane nell’ambito del progetto fanALP, finanziato sul programma di cooperazione transfrontaliera Italia Austria 2007-2013 legato alla gestione del sic Forra del torrente Cellina. Per la visita del territorio sono messe a dispo-sizione una decina di biciclette fornite dal Con-sorzio tra le Pro Loco del Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Pordenone.

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Aprile 2012: sono stati avviati i progetti di pub-blica utilità a cui il Parco Naturale Dolomiti Friu-lane ha aderito. Si tratta di progetti promossi e finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia al fine di sostenere l’inserimento lavorativo, a tempo determinato e parziale, di persone disoccupate prive di ammor-tizzatori sociali, in coerenza con le indicazioni del

Il 22 Giugno 2012 presso la Sede del Parco a Ci-molais l’Ing. Samuele Giacometti ha presentato le attività legate alla costruzione della casa di legno ecocompatibile. Il progetto “Sa Di Legno” non si basa su una costruzione di un abitazione di legno ma bensì significa prendere parte ad un viaggio: quello del legno dal bosco all’abitazione finita. Come ogni viaggio, anche questo ha uno spazio e un tempo: lo spazio della Val Pesarina e il tempo d’un processo ancora in corso. Nel suo viaggio il legno dovrà necessariamente trasfor-marsi. Il “legno-pianta” diverrà “legno-trave”, “legno-montante”, “legno-corrente” e “legno-tavola”. Muterà cioè le proprie caratteristiche sino ad assumere quelle necessarie a svolgere la funzione di struttura portante dell’abitazione

Venerdì 6 luglio a Tramonti di Sopra si è svolto un convegno sul tema “Vivere in Montagna”, nell’ambito dell’iniziativa Dolomiti Days pro-mossa dalla Provincia di Pordenone.Vi sono state diverse relazioni sul tema spa-ziando su vari argomenti e vedendo la tematica sotto diversi punti di vista. Le relazioni hanno delineato lo stato attuale della nostra monta-gna, partendo da come e in che tempi si è de-lineato il fenomeno dello spopolamento. Sono stati evidenziati anche aspetti positivi e le di-verse possibilità e prospettive che si presentano attualmente. Sono stati a questo proposito fon-damentali i dati raccolti dal sociologo bellunese Diego Cason che ha anche abbozzato un quadro assai chiaro delle principali ragioni che hanno determinato questo fenomeno; sono emerse an-che delle possibili vie, alternative per cercare di arginare tale situazione. Il ricercatore e giorna-lista piemontese Maurizio Dematteis ha portato all’attenzione specifici esempi di nuovi cittadini che si sono reinsediati nell’ambito montano e che hanno attivato una seppur timida inver-sione di tendenza che ben farebbe sperare. Il

Progetto di inserimento lavorativo Convegno Dolomiti Days I paesaggi del Parco in foto Dolomiti Days

LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ NEL PARCO NATURALE DOLOMITI FRIULANE

SADILEGNO

VIVERE IN MONTAGNAA TRAMONTI DI SOPRA

LIBRO FOTOGRAFICO SULLE DOLOMITI FRIULANE

SETTIMANA DOLOMITI UNESCO

Programma operativo del Fondo Sociale Europeo 2007-2013. Il Parco Naturale Dolomiti Friulane ha presentato tre progetti di cui uno nell’ambi-to del settore d’intervento LPU 1) valorizzazione patrimonio pubblico urbano e rurale, compresa la relativa manutenzione impiegando tre lavo-ratori per 32 ore settimanali per 7 mesi in lavori di manutenzione delle strutture gestite dall’En-te, del verde e della sentieristica in bassa quota. Gli altri due progetti afferiscono al settore d’in-tervento LPU 4) Servizi di custodia e vigilanza, occupando due lavoratori rispettivamente per 22 e 25 ore al giorno per 6 mesi. Tali progetti consentono lo svolgimento di servizi aggiuntivi rispetto a quelli finora offerti da svolgere nelle strutture di Cimolais e Erto e le aperture stra-ordinarie presso le voliere di Andreis e presso il Centro visite di Barcis.Come previsto dal Regolamento regionale con-

cernente i requisiti delle iniziative di lavoro di pubblica utilità, il Parco cofinanzia i progetti e ha selezionato, mediante av-viso pubblico, il soggetto attuatore del progetto, l’impresa ArtCo Servizi Società Cooperativa di Palmanova che ha assun-to i lavoratori e ha affidato ad essi un tutor aziendale che li affianca nei diversi aspetti del loro lavoro. I progetti si concluderanno ad autunno inoltrato.

denominata “La casa di Legno Eco-Sostenibi-le”. Iniziato nell’estate del 2007, il lavoro è stato concluso nel 2010. Il progetto Sa Di Legno è sta-to capace di far tesoro delle risorse ambientali e umane dislocate entro un raggio di 12 chilo-metri. Tale fattore è molto importante in quanto punta a valorizzare veramente le risorse locali. L’importanza di un iniziativa di questo tipo è quindi legata a due fattori fondamentali: pun-tare sulle risorse locali per costruire delle abi-tazioni ecocompatibili e mettere la persona nel suo complesso al centro del progetto.Tale progetto mette insieme diverse combina-zioni quali l’etica personale, collettiva, il sape-re tradizionale, la corretta gestione del bosco, i cambiamenti climatici, lo sviluppo personale tutte componenti che hanno contribuito alla re-alizzazione di questa iniziativa.

Sindaco di Sauris, Stefano Lucchini, ha porta-to quale esempio di buona pratica l’iniziativa dell’albergo diffuso, che nel suo Comune mon-tano ha rivitalizzato il territorio coinvolgendo tutta la comunità. Il Presidente del Parco Lucia-no Giuseppe Pezzin ha evidenziato l’importanza di coniugare la tutela di queste aree ad eleva-tissimo pregio naturalistico con le possibilità di lavoro sul territorio per le popolazioni locali. Hanno concluso le relazioni due dei membri del Comitato Scientifico della Fondazione Dolomiti

“Anche un’opera come questa, per la quale ringrazio gli autori e l’editore, che suscita emozioni forti e tali, spero, da stimolare in chi le guarda il desiderio di andare a scoprire quei luoghi, può con-tribuire non solo a far conoscere le Dolo-miti Friulane, ma anche a far capire che siamo di fronte a un patrimonio naturale sul quale investire perché può divenire fonte di lavoro coniugando in maniera intelligente tutela e sviluppo. Anche il lavoro nei boschi o l’agricoltura di mon-tagna vanno riscoperti e valorizzati’’. Così si è espresso il presidente del Friuli Vene-zia Giulia Renzo Tondo intervenendo alla presentazione del libro ‘’Dolomiti Friulane - Voci del silenzio’’ pubblicato da Daniele Marson Editore, che presenta le immagini del fotografo Luciano Gaudenzio e i testi del naturalista Michele Zanetti. All’even-to è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio regionale Maurizio Salvador:

Una settimana di iniziative per festeggiare le Do-lomiti Friulane Patrimonio Unesco. È l’iniziativa promossa da Provincia di Pordeno-ne, Comune di Cimolais e Regione patrocinata dalla Fondazione Dolomiti Unesco. Dopo la con-segna dei premi del Concorso internazionale di fotografia “La cartolina delle Dolomiti - Premio Dino Buzzati”, con presentazione del catalogo – avvenuta a fine giugno (la mostra delle opere è visitabile a Cimolais fino al 16 settembre), ci sono stati i festeggiamenti veri e proprio a Tramonti di Sopra (col convegno “Vivere in montagna”, con la partecipazione di Mauro Pascolini e Marco Tonon, componenti del comitato scientifico della Fonda-zione Dolomiti Unesco) e in Valcellina, con Cimo-lais che è stata scelta come epicentro di questa terza edizione.Dalla degustazione guidata di prodotti enoga-stronomici tipici alla promozione dell’artigianato locale, dal “Parco acquatico” in riva al torrente Cimoliana al trekking a cavallo, dalla “fattoria di-dattica” ai percorsi guidati, dall’attività didattica sensoriale alla visita guidata al parco faunistico di Pianpinedo. Eppoi itinerari in mountain bike, auto d’epoca, visite alla diga del Vajont, a Erto e Casso, Cimolais, laboratori di cucina per bam-bini, brindisi al succo di mela, parco giochi per grandi e bambini, corsa coi sacchi, calcio balilla, spettacolo di clownerie e magia, il tutto accompa-gnato sempre da musica e piatti locali nello stand enogastronomico. In tutto questo ricco cartellone, il Parco è stato protagonista assoluto, con una lunga serie di attività organizzate direttamente e supportando i grandi eventi proposti dal comitato scientifico delle Dolomiti Unesco.

Tra le fronde spoglie della faggetacristalli di neve danzano leggeris’adagiano silenti sulle radure ingiallite

Maliarde notti di urogallitrepidanti soste nel silenzio buio canto atteso, sperato, precede l’alba

Sagoma scura azzarda,nel frangente facile predasussurra strofe gutturali e soffiate

Soffio di vitaPoesia

di Mario Cedolin

“Masons”Forni di Sotto: isuda 2012 (19 aprile)censimento al CedroneMario

Amore primigenio per la specieinfrange contro il mutato ambiente in disusoaspettativa di non ultimo canto

sull’alpe equilibrio infranto non più voci di boscaiolinon più richiami dei pastori

fugaci memorie canutenarrano fiere genuini trascorsi,tristi rimpianti di luoghi smarriti.-

Pubblichiamo con piacere una poesia di Mario Cedolin di Forni di Sopra che ringraziamo per le emozioni che ci trasmette con i suoi versi.

‘’Le Dolomiti Friulane - ha commentato - sono suggestioni uniche per chi ci vive e per chi le visita. Il loro riconoscimento come patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco deve essere uno stimolo a pro-muovere e valorizzare sempre di più que-sto territorio, che è ancora integro grazie ai montanari che hanno saputo bilanciare la presenza umana con la natura’’. Dolomiti Friulane, le voci del silenzio è un racconto per immagini di uno straordina-rio patrimonio di bellezza e scienza, come ha ricordato l’editore Daniele Marson. Mentre il fotografo Luciano Gaudenzio ha illustrato il suo metodo di lavoro: lungo tempo dedicato alla ricerca di luci partico-lari, trascorrendo giorni e notti tra i mon-ti per cogliere e trasmettere attraverso la macchina fotografica l’essenza di una na-tura ancora incontaminata, con paesaggi incantevoli, flora e fauna di particolare interesse.

Unesco, Mauro Pascolini e Marco Tonon, facen-do sintesi degli interventi precedenti anche in funzione delle attività delle Reti funzionali della Fondazione, rispettivamente quella del Paesag-gio, coordinata dalla Provincia di Udine, e quella delle Aree Protette, coordinata dalla Provincia di Pordenone.Il convegno è stato sicuramente proficuo sotto diversi punti di vista: sia per il coinvolgimento di relatori e di amministratori del territorio sia per la presenza di pubblico.

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EARTH HOURIL WWF PREMIA FORNI DI SOPRA

Reinventare le città

La Festa delle Erbe

SEDE Via Roma, 4 - 33080 Cimolais (Pn)[email protected] 0427.87333 - Fax 0427.877900 L’Aquila - Agosto - Anno VI - Numero 01.Periodico semestrale a cura del Parco delle Dolomiti Friulane - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in A.P. - 70% C.N.S.O. PN - n. 4AP/07 - Autorizzazione Tribunale di Pordenone N. 551 del 10/01/07.

Direttore Responsabile Lorenzo Padovan. Hanno collaborato Luciano Giuseppe Pezzin, Eugenio Granziera, Elena Maiulini, Federica Minatelli, Pier Paolo De Valerio, Martina Costini, San-dro Rovedo, Flavia Corba, Mauro Caldana, Graziano Danelin, Claudia Furlan, Sonia De Filippo, Flavia Verzegnassi, Mario Cedolin, Marianna Corona. Immagini a cura di Luisa Capitan, Claudia Furlan, Eugenio Granziera, Pier Paolo De Valerio, David Cappellari, Angelo Bernardon, Flavia Corba, Antonio Cossutta, Alessandro Benzoni, Flavia Verzegnassi, Marianna Corona, Francesco Dainese, Samuele Giacometti. Immagine di coper-tina Matilde Menini. Stampa Tipografia Sartor di Pordenone.

PARCO NATURALEDOLOMITI FRIULANEL’AQUILA

Sabato 31 marzo, nello sug-gestivo scenario di Castel Sant’Angelo in Roma, il Sin-daco di Forni di Sopra Fabio Colombo ha ritirato il presti-gioso premio “Reinventare le città”.Il concorso, organizzato dal WWF in occasione dell’Ora della Terra, l’evento globale che ha portato ad uno spettacolare giro del mondo a luci spente per coinvolgere cittadini, istituzioni e imprese nella lotta al cambiamento climatico e nella svolta che potrà dare al mondo un futuro soste-nibile, è stato vinto ex equo da nove “buone pra-tiche” realizzate da altrettanti Comuni italiani.Ad aggiudicarsi il riconoscimento per “Reinven-tare le città” sono state le buone pratiche che hanno considerato la questione ambientale in modo innovativo, sotto il profilo di aria, acqua,

La Casera ristrutturata sul Monte Raut

INAUGURAZIONE CASERA SALINCHEIT

Il nuovo cuore culturale di Forni di Sopra

CIASA DAI FORNES

Lo scorso 24 giugno, in occasione del III anni-versario dell’iscrizione delle Dolomiti nella World Natural Heritage List UNESCO, è stata inaugurata la Ciasa dai Fornes, la struttura teatro-museo che diventerà, come è stata definita dal Sindaco nel discorso inaugurale, “una casa per tutta la comu-nità, il nuovo cuore culturale di Forni di Sopra”.Un anniversario delle Dolomiti dedicato quindi a enfatizzare non solo gli aspetti naturalistici di queste meravigliose montagne, ma ad enfatiz-zare i segni che hanno lasciato nella cultura delle popolazioni che le abitano. Grazie alla proiezione di due filmati e all’esibizione del coro, il pubbli-co ha potuto avere un assaggio delle attrezzature tecnologiche all’avanguardia che corredano l’ele-gante sala. La Ciasa dai Fornes ospiterà al piano terra una sala museale, che presto verrà allestita dagli esperti che lo scorso anno hanno realizzato il Museo Rurale della Casina, con un’esposizione

Sono terminati i lavori di ristrutturazione di case-ra Salincheit, sul monte Raut, è quindi tempo di inaugurazione! Infatti domenica 24 giugno, con l’organizzazione dell’Amministrazione Comunale, della Pro Loco e del gruppo degli amici del Salin-cheit, si è svolta la cerimonia di inaugurazione.Hanno raggiunto la casera più di 70 persone arri-vate alcune a piedi dal fondo valle ed altre sfrut-tando il servizio di navetta messo a disposizione dal Comune e dal Parco delle Dolomiti Friulane.I lavori sono stati possibili grazie ad un contri-buto concesso dalla ex Comunità Montana del Friuli Occidentale (circa 85.000,00), che sono serviti per la progettazione dell’intervento e per la sua realizzazione compreso anche il trasposto dei materiali con l’uso dell’elicottero. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Consol Restauri Srl di Farra d’Alpago (BL) e sono stati eseguiti parti-colarmente bene in quanto hanno mantenuto il

carattere rustico della casera. Oltre al consolida-mento delle murature, all’esecuzione dei cordoli perimetrali ed al completo rifacimento del tetto che aveva ceduto sotto il peso della neve di due inverni fa, è stata prevista una vasca di raccolta dell’acqua piovana particolarmente utile in una zona come quella che di acqua ne è sprovvista. Un nutrito gruppo di volontari ha preparato pulito sia il sentiero di accesso che il prato antistante la casera.La cerimonia di inaugurazione è stata semplice e veloce, minacciata da una nube scura, ed ha vi-sto, oltre al saluto del sindaco, il taglio del nastro e un brindisi accompagnato da un ricco buffet.

L’estate a Forni di Sopra si è aperta all’insegna del gusto. Il 10 e il 17 giugno, in occasione della tradizionale FESTA DELLE ERBE DI PRIMAVERA,

IL SAPORE DELLA NATURA A FORNI DI SOPRA

Sabato 31 marzo dalle 20.30 alle 21.30 EARTH HOUR

Un’Ora per la Terra: per il futuro del pianeta la sfida è cambiare, cambia tu e ispira al cambiamento chi ti è vicino

Spegneremo le luci della piazza come gesto simbolico per coinvolgere cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete

per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico

Il Comune di Forni di Sopra ha vinto il premio WWF

“Reinventiamo le città” per il progetto di autonomia energetica

Info: wwf.it/oradellaterra - www.fornidisopra.org

Nella volontà degli organizzatori ci stava anche la benedizione e la messa resa però impossibile dalla indisponibilità di parroci per impegni pre-cedentemente assunti. La posa di un crocifisso e di un paio di corone del rosario benedette, sono servite a trovare rimedio a questa mancanza. La casera è a completa disposizione di chi la vorrà utilizzare come è sempre stato fatto negli anni e con la cura che si deve ad un bene pubblico!L’amministrazione comunale ringrazia quanti hanno partecipato all’inaugurazione, all’organiz-zazione della giornata ed alle operazioni di pulizia della casera con l’auspicio che l’interesse e l’at-tenzione verso questo bello scorcio di patrimonio ambientale comunale cresca nel tempo e venga mantenuto e migliorato. Il vero impegno per i volontari nel mantenere a po-sto la struttura comincia ora!

cibo, mobilità, rifiuti, consu-mo del suolo, biodiversità, con un occhio di riguardo per il coinvolgimento attivo dei cittadini. Il progetto di Forni di Sopra fa riferimento all’installazione di collettori solari e pannelli fotovoltaici su rifugi, scuola e

piscina, alla realizzazione di una rete di illumi-nazione pubblica a LED e di impianto di teleri-scaldamento a biomassa forestale di provenien-za locale. Il premio è stato consegnato dal Presidente Ful-co Pratesi, il direttore generale WWF Italia Adria-no Paolella e Jim Leape, direttore del WWF Inter-nazionale, mentre sul palco, alimentato da 128 pedalatori, si sono esibiti il ballerino Roberto Bolle e i Tetes de Bois che hanno lanciato il loro messaggio in favore della sostenibilità, assieme

a Elisa e a Niccolò Fabi.Con l’ Ora della Terra, la grande “ola planetaria” che ha spento per un ora monumenti e palazzi dalla torre Eiffel a Castel Sant’Angelo, passan-do anche per la piccola ma suggestiva piazza centrale di Forni di Sopra, il WWF ha voluto dare un segnale forte a governi e istituzioni di tutto il mondo: “abbiamo un solo Pianeta, dobbiamo impegnarci tutti, dai governi ai singoli cittadini, per garantire un futuro in cui l’uomo possa vi-vere in armonia con la natura”. E con il premio ricevuto, Forni di Sopra è certamente sulla stra-da giusta.

giunta oramai alla XXI edizione, i ristoratori han-no proposto menù a base delle erbe spontanee: dall’antipasto al dolce, solo piatti preparati con ingredienti raccolti nei prati.Forni di Sopra ha uno straordinario patrimonio di biodiversità che conta, solo per citare le piante mangerecce, oltre 200 specie: gli chef possono quindi sbizzarrirsi in mille combinazioni per cre-are piatti unici con i sapori della natura.La Festa delle Erbe è anche l’occasione per impa-rare a riconoscere le piante spontanee e il loro uti-lizzo, sia visitando la mostra allestita nella piazza centrale, sia con le escursioni per prati e boschi in compagnia delle guide naturalistiche.Il 7 e l’8 luglio Forni di Sopra, Perla delle Alpi, ha partecipato al I forum Gastronomie Des Nos Mon-tagnes in Francia, nella Perla Alpina Pralognan La Vanoise.Particolarmente gradite le degustazioni della po-lenta e del frico, ma anche della birra artigianale del Birrificio Foglie d’Erba, dei biscotti del parco della Pasticceria Myriam, dei formaggi di malga e dei salumi della vicina Perla di Sauris.Esperienza sicuramente positiva, che ha permes-so di far conoscere Forni di Sopra non solo per gli aspetti naturalistici, ma anche per gli straordi-nari sapori della cucina tradizionale... un modo

per proporre una vacanza anche all’insegna del gusto!Il prossimo appuntamento è a settembre, con Forni, funghi e gastronomia: come per le erbe, ora i funghi: di nuovo lo chef è madre natura!

dedicata alla tradizione tessile. Al termine della cerimonia, l’ormai tradizionale buffet di prodotti tipici, dai “Biscotti del Parco” alla birra artigia-nale, passando per formaggi di malga e sciroppo

di sambuco, allietato da musica e balli. Dopo anni di lavoro finalmente la casa torna alla vita, non più come stalla e fienile, ma come nuovo punto di riferimento per gli eventi di tutta la comunità.

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