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Concerto Coro Franco Maria Saraceni degli Universitari di Roma orchestra: Talenti d’arte soprano: Elena Plances contralto: Chiara Guglielmi tenore: Romolo Tisano basso: Mauro Utzeri direttore Emiliano Randazzo Ludwig Van Beethoven Ouverture del “Coriolano” op. 62 Messa in Do maggiore op. 86 18 dicembre, ore 21 Chiesa di S. Agostino 19 dicembre, ore 21 Chiesa di S. Andrea delle fratte Associazione musicale Coro Franco Maria Saraceni degli Universitari di Roma Programma Ludwig van Beethoven (Bonn, 17 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827) “Coriolano”, ouverture in do minore, op. 62 Nel piano dei tumulti spirituali e compositivi che segnarono la nascita della Quinta Sinfonia, e precisamente nel 1807, Beethoven scrisse questa ouverture per la tragedia «Coriolano» di Heinrich Joseph von Collin (1771-1811), un autore che godeva ai suoi tempi di una certa fama avallata perfino dall'interesse di Goethe. L'Ouverture, pubblicata nel 1808 come op. 62, fu eseguita nel dicembre 1807 a parte dalla tragedia cui era destinata, essendo il «Coriolano» di Collin già andato in scena il 24 aprile dello stesso anno. L’Ouverture del «Coriolano», una delle pagine piú esemplari del sinfonismo epico ed eroico di Beethoven, esordisce in un clima di severa drammaticità. All'irrequietudine incalzante del primo tema si contrappone il nobile lirismo, soavemente supplichevole, del secondo tema in mi bemolle; poi è tutto uno scatenarsi di contrasti e conflitti drammatici di inaudita pregnanza che concludono sull'inciso tragico dell'inizio, trascolorato, prima di spegnersi definitivamente, nel sinistro bagliore del registro grave degli archi. Messa in Do maggiore, op. 86 Kyrie, do maggiore Gloria, do maggiore Credo, do maggiore Sanctus, la maggiore Benedictus, fa maggiore Agnus Dei, do minore L'opera nacque fra la primavera e l'estate del 1807 su richiesta del principe Nicola Esterhàzy (il committente delle tarde messe di Haydn) che ogni anno faceva eseguire una messa come regalo d'onomastico alla moglie nel suo castello di Eisenstadt:. Qui la Messa op. 86 fu eseguita la prima volta il 13 settembre 1807 sotto la direzione dell'autore. Essa ebbe in quell’occasione un’accoglienza pittosto fredda, forse per la mancanza di ripetizioni e quindi giudicata troppo moderna e innovativa per lo stile dell’epoca; il principe esternò la sua disapprovazione provocando l’indignazione di Beethoven. Infatti egli era molto soddisfatto della sua opera affermando d’aver trattato il tema come raramente esso viene trattato. In effetti Beethoven, alle prese con lo storico modello della messa, tiene un duplice atteggiamento: da una parte aderisce (specie in Gloria e Credo) ai canoni della scrittura polifonica, dall'altra si apre al sinfonismo più generoso accordando agli strumenti grande indipendenza tematica e libertà di combinazioni; con lo stile alla Palestrina di larghe sezioni dell'opera contrasta così il carattere intimo, da canto spirituale liederistico del Kyrie e in particolare del Benedictus e dell'Agnus Dei.

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Concerto

Coro Franco Maria Saraceni degli Universitari di Roma

orchestra: Talenti d’arte

soprano: Elena Plances

contralto: Chiara Guglielmi

tenore: Romolo Tisano

basso: Mauro Utzeri

direttore

Emiliano Randazzo

Ludwig Van Beethoven

◊ Ouverture del “Coriolano” op. 62 ◊ Messa in Do maggiore op. 86 18 dicembre, ore 21 Chiesa di S. Agostino 19 dicembre, ore 21 Chiesa di S. Andrea delle fratte

Associazione musicale Coro Franco Maria Saraceni degli Universitari di Roma

Programma

Ludwig van Beethoven (Bonn, 17 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827)

◊ “Coriolano”, ouverture in do minore, op. 62

Nel piano dei tumulti spirituali e compositivi che segnarono la nascita della Quinta Sinfonia, e precisamente nel 1807, Beethoven scrisse questa ouverture per la tragedia «Coriolano» di Heinrich Joseph von Collin (1771-1811), un autore che godeva ai suoi tempi di una certa fama avallata perfino dall'interesse di Goethe. L'Ouverture, pubblicata nel 1808 come op. 62, fu eseguita nel dicembre 1807 a parte dalla tragedia cui era destinata, essendo il «Coriolano» di Collin già andato in scena il 24 aprile dello stesso anno. L’Ouverture del «Coriolano», una delle pagine piú esemplari del sinfonismo epico ed eroico di Beethoven, esordisce in un clima di severa drammaticità. All'irrequietudine incalzante del primo tema si contrappone il nobile lirismo, soavemente supplichevole, del secondo tema in mi bemolle; poi è tutto uno scatenarsi di contrasti e conflitti drammatici di inaudita pregnanza che concludono sull'inciso tragico dell'inizio, trascolorato, prima di spegnersi definitivamente, nel sinistro bagliore del registro grave degli archi.

◊ Messa in Do maggiore, op. 86

Kyrie, do maggiore Gloria, do maggiore Credo, do maggiore Sanctus, la maggiore Benedictus, fa maggiore Agnus Dei, do minore L'opera nacque fra la primavera e l'estate del 1807 su richiesta del principe Nicola Esterhàzy (il committente delle tarde messe di Haydn) che ogni anno faceva eseguire una messa come regalo d'onomastico alla moglie nel suo castello di Eisenstadt:. Qui la Messa op. 86 fu eseguita la prima volta il 13 settembre 1807 sotto la direzione dell'autore. Essa ebbe in quell’occasione un’accoglienza pittosto fredda, forse per la mancanza di ripetizioni e quindi giudicata troppo moderna e innovativa per lo stile dell’epoca; il principe esternò la sua disapprovazione provocando l’indignazione di Beethoven. Infatti egli era molto soddisfatto della sua opera affermando d’aver trattato il tema come raramente esso viene trattato. In effetti Beethoven, alle prese con lo storico modello della messa, tiene un duplice atteggiamento: da una parte aderisce (specie in Gloria e Credo) ai canoni della scrittura polifonica, dall'altra si apre al sinfonismo più generoso accordando agli strumenti grande indipendenza tematica e libertà di combinazioni; con lo stile alla Palestrina di larghe sezioni dell'opera contrasta così il carattere intimo, da canto spirituale liederistico del Kyrie e in particolare del Benedictus e dell'Agnus Dei.

Contrasti marcati delle intensità e dei ritmi, modulazione e risoluzioni armoniche moderne sono segni della maturità musicale di Beethoven. In forma pubblica alcune sezioni della Messa (Gloria, Sanctus e Benedictus) furono eseguite la prima volta al teatro An der Wien di Vienna il 22 dicembre 1808 nel corso di un grande concerto tutto di musiche beethoveniane. La partitura venne pubblicata a Lipsia nell'ottobre 1812.

Elena Plances

Dopo gli studi universitari ha intrapreso, sotto la guida di Elvira Spica, lo studio del canto presso il Conservatorio L. Refice di Frosinone, proseguendo poi gli studi con Ille Strazza. Svolge la propria attività lavorativa presso il Ministero per i Beni e le Attività culturali. Fa parte dell’Associazione Coro F. Maria Saraceni degli Universitari di Roma e partecipa come voce solista ai numerosi concerti organizzati dall’Associazione. Ha interpretato, tra le altre, partiture quali: la Passione secondo Giovanni e il Magnificat di J.S. Bach; il Dido and Eneas di Purcell; il Beatus Vir, il Magnificat, il Gloria, il Dixit di A. Vivaldi; la Messa per

l’Incoronazione e da Requiem, i Vesperae solemnes de confessore, il mottetto Exultate Iubilate di W. A. Mozart; lo Stabat Mater di G.B. Pergolesi. Nel suo repertorio figurano inoltre musiche di C. Monteverdi, F. Haendel, F. Couperin, F. Schubert, G. Donizetti, V. Bellini, G. Rossini, C. Debussy, C. Gounod, G. De Falla, G. Agostini.

Chiara Guglielmi

Diplomata in Canto al Conservatorio di Musica “Ottorino Respighi” di Latina, ha studiato con Bernadette Manca di Nissa e ha approfondito la prassi esecutiva barocca con artisti come Sergio Foresti, Sara Mingardo e Sonia Prina. Si è esibita nell’ambito di numerose produzioni ed è stata ospite di diversi festival, teatri e sale da concerto interpretando come solista repertorio operistico, sacro e cameristico. È stata Suzuki nella Madama Butterfly di G. Puccini, Flora nella Traviata e Meg nel Falstaff di G. Verdi. È stata inoltre contralto solista nelle grandi opere del repertorio sacro e oratoriale, come il Magnificat e le Passioni di Bach, la Petite Messe Solennelle di Rossini, il Messiah di Haendel, il Requiem di Mozart, l’Athalie di Mendelssohn, lo Stabat Mater di Pergolesi e il Nisi Dominus di Vivaldi.

In ambito cameristico, è stata recentemente ospite del Rossini Opera Festival e della manifestazione ‘Rossini in Sorsi’ con il suo progetto Notturno rossiniano, di cui è stata interprete in duo con Massimiliano Tisano al pianoforte. Ha collaborato con: Cantar Lontano e Canalgrande Orchestra, Ensemble Seicento-Novecento, Centro Italiano di Musica Antica, Coro da Camera Italiano, Piccola Orchestra 900, Musica Antiqua Latina, Festina Lente, La Selva e altri. Nel 2010 ha preso parte all’incisione dell’album di Vinicio Capossela “Marinai, profeti e balene”, partecipando alla relativa tournée, e nel 2009, per il Romaeuropa Festival, è stata cantante e attrice nello spettacolo La Buona Novella, costruito su musiche di F. De André. Laureata in Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università “La Sapienza” di Roma, ha conseguito un Dottorato di Ricerca presso il medesimo Ateneo con una tesi dal titolo “Il corpo della voce”, sull’applicazione al canto delle tecniche corporee.

Romolo Tisano

Vincitore nel 2007 della Seconda Edizione della Selezione Internazionale Lirica Sperimentale Provincia di Foggia e del Concorso Internazionale della Romanza da Camera di Conegliano Veneto, Romolo Tisano ha debuttato nello stesso anno al Teatro Rendano di Cosenza con il ruolo di Pong (Turandot), ruolo che successivamente ha interpretato al Teatro Magnani di Fidenza e al Teatro Comunale di Carpi. A seguire ha debuttato da protagonista con il ruolo di Alfredo (La Traviata) e successivamente è stato il Duca di Mantova (Rigoletto), Nemorino (L’elisir d’amore), Rinuccio (Gianni Schicchi), Camillo de Rossillon (La vedova allegra), Edoardo di Sanval (Un giorno di

Regno), Ismaele (Nabucco), Rodolfo (La Bohème), F.B. Pinkerton (Madama Butterfly), Mario Cavaradossi (Tosca) ed in qualità di tenore solista ha inoltre cantato il Requiem di W.A. Mozart, la Petite Messe Solennelle e lo Stabat Mater di G. Rossini, il Requiem di G. Donizetti, il Saint Nicolas di B. Britten, la Messa di Gloria di G. Puccini, la Messa da Requiem di G. Verdi e la 9a Sinfonia di L. van Beethoven. Si è esibito in importanti teatri e sale da concerto tra cui: ”Nazionale” di Città del Guatemala, ”Presidente” di San Salvador, ”Rubén Dacìo” di Managua, ”Anayansi” di Panamà City, ”Melico Salazar” di San José, “La Fenice” di Venezia, ”Animosi” di Carrara, “Filodrammatici” di Cremona, ”Verdi” di Salerno, ”Rinascimento” di Zagabria, Festival Internazionale ”I Concerti d’Altamarca”, “Giordano” di Foggia, Auditorium Conciliazione e Teatro Olimpico-Accademia Filarmonica Romana di Roma, Filarmonica Slovena di Lubiana, Anteprima Opera dell’Arena di Verona, “Carcano” e “Dal Verme” di Milano, ”Reid Concert Hall” di Edimburgo, St Petersburg Philharmonic Hall, Festival Internazionale “NotoMusica”, Teatro del

Giglio di Lucca, Filarmonica Lituana di Vilnius, “MusicaRivaFestival”, “Masini” di Faenza, Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, Festival “Cento Città in Musica”, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Festival “Il Giglio è Lirica”-Isola del Giglio, Teatro Regio di Parma, Ponchielli di Cremona, Fraschini di Pavia, Donizetti di Bergamo, Teatro Storchi e Teatro Comunale di Modena, Chiabrera di Savona, Teatro Grande di Brescia, Montecatini Opera Festival, Festival lirico di Buenos Aires, Premio Monte Carlo 2014, Japan Toyota Concert Hall, Amman Cultural Center in Giordania, Castel Brando Opera Festival, Popayan International Festival in Colombia, Teatro Municipale di Caracas, Madinat Theater di Dubai. Nel 2015 tra l’altro ha effettuato un tour in Cina con grande successo di pubblico e tra gli impegni futuri spicca la sua partecipazione alla tournée internazionale di “Sinfonia Italiana” che ha recentemente debuttato nella splendida cornice della Reggia di Caserta.

Mauro Utzeri

Nato a Roma, si è diplomato al Conservatorio di S. Cecilia con il M° Rebecca Berg, studiando anche con il M° Renato Federighi nel tempo si è perfezionato con grandi artisti tra cui Leila Gencer, Regina Resnik, Leone Magiera, Luigi Alva, Enza Ferrari. Ha debuttato nel 1991 al Cantiere di Montepulciano, come Giorgio nel Nina pazza per amore di Paisiello ed è stato vincitore del Concorso Toti dal Monte, a Treviso come Guglielmo nel Così fan tutte di Mozart sotto la direzione di Peter Maag. Nel 1993 è vincitore del "William Walton Foundation Award" nell'ambito del quale ha interpretato il ruolo di Dandini nella Cenerentola di Rossini; e nel Concorso "Francisco Vinas" vince il premio come miglior artista mozartiano.

Successivamente nei principali teatri italiani, come La Scala di Milano, il Regio di Torino, il Carlo Felice di Genova, il San Carlo di Napoli, il Comunale di Firenze, l’Opera di Roma, il Comunale di Bologna ed in importanti Teatri Europei come la Mannaie di Bruxelles, L’opera di Parigi, di Berlino, di Londra, di Monaco di Baviera, di Francoforte, di Aix-en-provence, il Teatro Real di Madrid, il Comunale di Lima, ha interpretato i ruoli di Conte e Figaro nelle Nozze di Figaro e Guglielmo nel Così fan tutte, Malatesta nel Don Pasquale e Belcore in Elisir d’amore, Mephisto nel Faust, Falke ne Il Pipistrello, Dandini nella Cenerentola, Bartolo nel Barbiere di Siviglia di Rossini e Bartolo e Basilio ne Il barbiere di Siviglia di Paisiello, Masetto e Leporello nel Don Giovanni, Apollo nell’Orfeo di Monteverdi, Agamennone nella Bella Elene, Betto e Marco nel Gianni Schicchi, Sacrestano nella Tosca, Foresto nell’Arcadia in Brenta, Uberto ne La Serva padrona di Pergolesi e di Paisiello, Dan Cairo in Carmen, Conte ne La molinara, Matieu nell’Andrea Chenier, Musico nei Medici, Sprecher ne Il Flauto magico.

E’ stato ospite del ROF, Rossini Opera Festival interpretando Taddeo nell'Italiana in Algeri, Filiberto ne Il Signor Bruschino, Chausser nel Guillaume Tell, Riccardo nella Matilde di Shabran,ed altri ruoli in spettacoli nell'ambito della produzione artistica del Festival pesarese. Ha svolto la sua attività collaborando con molti registi e direttori di prestigio, tra cui Roberto De Simone, Pierluigi Pizzi, Luis Alva, Ugo De Hana, Pier'Alli, Jannis Coccos, Antonio Calenda, Carlos Saura, Dario Fo, Maurizio Scaparro, Ferruccio Soleri, Trisha Brown, Luis Pasqual, Fabio Sparvoli, Cristina Comencini, Salvatore Accardo, Bruno Campanella, Ivor Bolton, Noseda, Veronesi, Jeffrey Tate, Peter Maag, Jordi Savall, Yves Abel, Gianluigi Gelmetti ed altri. Ha inciso Barbiere di Siviglia per la Emi, Guglielmo Tell per il ROF Convenienze teatrali per la Bmg, Torvaldo e Dorliska e L’Occasione fa il ladro per la Naxos, Astrologi Immaginari per la Bongiovanni, Orfeo per La Mannaie. Nel campo della prosa è stato a lungo allievo del M° Vittorio Caprioli e ha fatto parte di varie compagnie teatrali e stabilmente con la compagnia romana La gaffe ha nel tempo interpretato i principali ruoli del repertorio teatrale di Feideau, Wilde, Ionesco.

Coro Franco Maria Saraceni

Il “Coro degli Universitari di Roma” fu fondato nel 1951 presso l’Università “Sapienza” dal M° Franco Maria Saraceni che lo diresse fino al 1961, anno della sua scomparsa. Da tale data si è costituito in Associazione musicale denominata “Coro Franco Maria Saraceni degli Universitari di Roma” diretto all’inizio dal M° Fausto Razzi, dal 1968 dal M° Giuseppe Agostini, che lo ha condotto per 42

anni, infine da Luglio 2010 dal M° Emiliano Randazz o. L'Associazione, di cui il Coro è lo strumento principale, organizza, oltre i concerti corali, anche concerti strumentali, rassegne corali ed organistiche nel territorio romano, regionale e nazionale. Del Coro fanno parte studenti universitari ed ex-studenti rimasti legati all’Associazione, alcuni anche da molti anni. Il Coro ha cantato nelle più importanti Università italiane e per molte Istituzioni musicali come l'Accademia Chigiana di Siena, il Maggio musicale Fiorentino, il Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. Ha svolto per anni una regolare stagione concertistica presso l’Aula Magna dell'Università “Sapienza”. Ha effettuato numerose tournée in Europa, in America del Nord e del Sud. Ha cantato per enti radiotelevisivi in Italia e all'estero: la RTD di Berlino Ovest, la Radio Télévision Belge, la Sudwestfunk di Friburgo, Radio Bremen, la ORTF di Strasburgo, il Canale II della Televisione Argentina, la Televisione Peruviana, TV 2000 e la RAI di Roma, di Napoli e di Torino.

Nel corso della sua ultrasessantennale attività, il Coro ha eseguito più di ottocento concerti nelle sedi più varie: prestigiose sale da concerto, studi televisivi, fabbriche, cattedrali, chiese di campagna, stadi, università, scuole, strade e piazze cittadine, portando ovunque l’atmosfera e la magia della grande musica eseguita con passione amatoriale e rigore professionale. Nel repertorio sono compresi circa trecento brani di musica sacra e profana sia della produzione polifonica a cappella di autori italiani e stranieri dal XII secolo ai nostri tempi, compreso il canto gregoriano, sia di grandi partiture sinfoniche. Il Coro è tuttavia eminentemente specializzato nella polifonia a cappella di ogni momento storico, ed in particolar modo nello studio dell’opera monteverdiana, brani della quale ha eseguito in tutta Europa e in America. Il “Saraceni” ha formato migliaia di coscienze al culto e alla diffusione della musica polifonica, ponendosi per questo in un territorio privilegiato di cultura applicata.

Orchestra Talenti d’Arte

L’Associazione musicale “Talenti d’arte” ha sede a Terni e opera prevalentemente nel territorio dell’Umbria e del Lazio. Attraverso l’impiego di musicisti professionisti provenienti dalle città di Terni, Roma, Perugia, Spoleto, Rieti promuove e organizza concerti

per organici diversi: dal recital solistico agli eventi cameristici, spingendosi inoltre fino al repertorio sinfonico. Dal gennaio 2014 infatti l’associazione dispone di un’Orchestra sinfonica omonima il cui organico stabile può attualmente contare su circa trenta elementi. Dalla fondazione (anno 2014) ad oggi, oltre ai numerosi concerti (più di quaranta) tenuti in Italia e in diversi stati europei, ha effettuato tournée anche al di fuori del continente, come in Vietnam, in Israele, nei Paesi Arabi, in Giappone e in Cina. Il repertorio spazia dalla musica rinascimentale fino a quella contemporanea. Tra i solisti con i quali l’orchestra ha collaborato figurano: Matteo Sperandio, Giulio Menichelli, Lorenzo Fabiani (violinisti), Rita Tomassoni, Simona Silvestri, Laura Martorana, Paolo Macedonio, Leonardo Galeazzi (cantanti); Gabriele Falcioni (cornista), Stefano Carsili, Costanzo Quintili (clarinettisti). Tra i direttori con i quali l’Orchestra si è ripetutamente esibita si citano: Massimo Paris, Marco Gatti, Sergio Rossini.

Emiliano Randazzo

Si è diplomato in Pianoforte con il M° Giuseppe Scotese; in Organo e composizione organistica con il M° Giuseppe Agostini; in Direzione d'orchestra con il M° Adriano Melchiorre. Si è esibito in Italia e in tournée all'estero ("I teatri della Catalogna", aprile 2003) presso sedi concertistiche prestigiose come l'Auditorium Parco della Musica di Roma, l'Aula Magna dell'Università "La Sapienza", le

Università di “Roma Tre”, di Perugia e di Bologna, il Conservatorio "S. Cecilia", l'Oratorio del Gonfalone. Ha curato e diretto in prima esecuzione moderna la Messa sopra l'Aria del Granduca (1614 circa) di Adriano Banchieri e la versione integrale dell'Oratorio "Agar et Ismaele" (Roma, 1683) per soli e orchestra di Alessandro Scarlatti.Ha inoltre eseguito in prima esecuzione mondiale opere di numerosi compositori contemporanei fra i quali Aldo Clementi, Aldo Tarabella, Rita Portera, Lucio Garau, Fabio Borgazzi. In qualità di strumentista ha effettuato cicli concertistici di opere integrali, eseguendo le Toccate del Primo e del Secondo Libro di Toccate per organo di Girolamo Frescobaldi, L'Organiste di César Franck per harmonium, i Trii di J.S.Bach per violino, violoncello e cembalo, i Trii di Arcangelo Corelli per due violini e basso continuo, i Lieder di W.A.Mozart per soprano e pianoforte. Dal luglio 2010 è Direttore artistico e musicale del "Coro F.M. Saraceni degli universitari di Roma" (Università "La Sapienza") con il quale ha diretto, in collaborazione con l'Università "La Sapienza" e con il MIBAC (Ministero dei Beni e le Attività Culturali), buona parte della produzione sacra di W.A.Mozart (il ciclo completo delle Sonate da Chiesa, il ciclo completo dei Canoni e Mottetti a cappella, la Messa K49 per soli, coro e orchestra d'archi, la "Spatzenmesse" K220, la "Krönungsmesse" K317, i "Vesperae solennes de confessore" K339, il Requiem K626) e importanti composizioni di J. S. Bach (le Messe BWV234 e BWV235, le Cantate BWV106 "Actus tragicus", BWV199 e 202) e di Antonio Vivaldi (Gloria Rv589) e Francesco Durante (Magnificat in La minore). Ha preso parte a numerosi importanti festival musicali italiani come il Festival di Nuova Consonanza (31° e 32° edizione, 1994 e '95) i l Festival Euro Mediterraneo "K come Amadeus" (edizione 2006) dirigendo l'orchestra del Festival Euro Mediterraneo stesso. Ha diretto la colonna sonora del film "San Pio" per la regia di Giovanni Troilo e Graziano Conversano (2012). Ha collaborato con la casa di moda Fendi componendo e dirigendo la colonna sonora del cortometraggio "Adele's dream" prodotto da Luca Guadagnino (2013). Ringraziamenti vanno alla Camera italiana per il Commercio con il Kazakistan per il suo contributo alla realizzazione dei concerti.