Cona, fuga e ritorno «Sistameglioqui» Igiornidelcaos · di vita nell ex base missilistica per...

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2 www.gazzettino.it Lunedì 20 Novembre 2017 Primo Piano IL CASO CONA (VENEZIA) Il prefetto non avrà fatto uccidere il vitello grasso, ma il ritorno del “figliol prodigo” (anzi, 24 a voler esse- re precisi) è stato accolto co- munque a braccia aperte. Una parte dei 241 migranti in mar- cia che venerdì avevano lascia- to l’ex base missilistica di Co- netta, manifestando contro le condizioni di accoglienza all’interno dell’hub veneziano, ha scelto di rifiutare la nuova destinazione e ha chiesto di po- ter rientrare nella tanto conte- stata struttura di via Rottano- va. Fino a ieri sera, si parlava di 24 rientri, ma le richieste arri- vate in prefettura sarebbero già una cinquantina e questa mattina continueranno le ope- razioni per riportare indietro chi ha chiesto di farlo. RIBELLI REDENTI A dare il La alla contromar- cia sono stati i richiedenti asilo destinati alla “Serena” di Trevi- so. In effetti, passare da una ex base militare a una caserma non è esattamente un salto di qualità decisivo. I trenta mi- granti destinata all’hub della Marca non sono nemmeno sce- si dal pullman: in 24 sono stati distribuiti in altre tre strutture (Ferrhotel, gli appartamenti in zona Stiore e in una casa sulla Noalese), sei, invece, sono tor- nati a Mira, nel patronato che li aveva ospitati per la notte al termine di quello che di fatto è stato l’ultimo dei quattro gior- ni di cammino. Da qui, il sestet- to, sabato, è stato rispedito a Treviso, ma con destinazioni diverse rispetto alla caserma. Niente da fare, i migranti, per qualche motivo, hanno insisti- to per tornare a Conetta. An- che qui, però, la procedura non è stata così semplice. Perché, per quanto si sia cercato di usa- re il metro più blando possibi- le, ci sono delle procedure stan- dard da rispettare: dopo tre notti passate all’esterno della base senza preavviso, come da protocollo, Ecofficina, la coo- perativa che gestisce l’hub, ave- va disattivato i badge identifi- cativi dei migranti. Per torna- re, quindi, è servita una nuova autorizzazione della prefettu- ra. Formalmente, è come si trattasse di nuovi arrivi. Il pre- fetto Carlo Boffi sabato sera ha dato il via libera, e i sei migran- ti hanno potuto tornare al loro dormitorio. LE RICHIESTE Caso isolato? No, anzi. Ieri si sono ripresentati ai cancelli della base altri 18 marciatori: alcuni da Treviso, altri da Vero- na. E la lista non è finita, per- ché le richieste arrivate alla prefettura sono circa una cin- quantina. «I rientri continue- ranno anche questa mattina - conferma Boffi - il mio vicario sarà a Conetta per organizzare al meglio questi trasferimen- ti». Ma che cosa è successo? «Qualcuno li ha illusi - dice Bof- fi - abbiamo sempre sostenuto che quello di Cona non fosse una prigione. Il problema è che fuori di qui paradisi non ce ne sono, la situazione a grandi li- nee è sempre la stessa». Le aspettative evidentemente era- no diverse. Forse speravano di riuscire davvero a ottenere del- le case: l’idea quindi di passare da una struttura di accoglienza di massa all’altra deve aver pie- gato loro le gambe. Anche a Je- solo e a San Michele al Taglia- mento si sono registrati alcune proteste analoghe: però, qui, i migranti dopo essersi allonta- nati per qualche ora, alla fine hanno deciso di accettare la nuova sistemazione. Salvo poi presentare richiesta di rientra- re all’ovile. IPOTESI ESODO Resta il fatto, però, che i TRIPOLI Il governo libico di ac- cordo nazionale ha avviato un’inchiesta sulla notizia data nei giorni scorsi dalla Cnn e relativa ad un «mercato di schiavi» nel Paese. Lo ha annunciato il responsabile per gli affari africani del ministero degli Esteri di Tripoli, Salah Abu Rgiga: «Il governo ha dato avvio ad un’indagine sulle notizie secondo cui alcuni criminali trafficanti di uomini sarebbero coinvolti nel commercio di schiavi». In una conferenza stampa con gli ambasciatori di 14 Paesi africani, l’alto funzionario ha denunciato che «le bande criminali hanno sfruttato l’assenza di responsabilità collettiva per ottenere risorse con cui finanziare le loro attività terroristiche e criminali attraverso il traffico di essere umani, trasportando migranti al di là del Mediterraneo o per reclutarli come terroristi mercenari». Abu-Rgiga ha quindi esortato la comunità internazionale a cooperare con la Libia contro il traffico di essere umani e ad «adottare misure efficaci, invece che sfruttare questi tristi eventi per colpevolizzare la Libia, coprendo l’incapacità di alcune parti internazionali ad affrontare il tema della migrazione». Nei giorni scorsi la Cnn aveva dato notizia di “aste” in diverse parti della Libia, dove i migranti in arrivo da vari Paesi africani vengono venduti come schiavi per 400 dollari. © RIPRODUZIONE RISERVATA G iovedì era a Campolongo Maggiore, lontano dai confi- ni del suo Comune, per se- guire la marcia dei “suoi ra- gazzi”. Non avranno la residen- za, ma per il sindaco di Cona, Al- berto Panfilio, quelli restano co- munque un po’ suoi cittadini. «Sono nel mio territorio, ho visi- tato molte volte la base, ho visto nei loro occhi la sofferenza e vi assicuro che non si può rimane- re indifferenti a degli sguardi co- sì. Qualsiasi amministratore che si senta un po’ un padre della co- munità deve occuparsi dei suoi cittadini, ma è felice anche quan- do un migrante trova un allog- gio decente». Quella notte avrebbero davve- ro dormito sull’argine del Brenta? «Poteva succedere qualsiasi co- sa, ma di certo non si sarebbero mossi di lì. A volte mi piace pen- sare che ci sia anche una giusti- zia divina, e l’altra sera si è fatta vedere». Qualcuno, però, ha scelto di tornare comunque alla Base. Forse Cona non è così male? «Non è detto che una nuova de- stinazione sia per forza miglio- re. Direi però che la cosa più im- portante è che abbiamo capito per risolvere una questione di emergenza bisogna andare oltre la distribuzione nel territorio ve- neziano. I rientri? Per 50 che tor- nano, 200 hanno lasciato. Direi che il bilancio è significativo, no?» La soluzione ai problemi di Co- na, quindi, è una redistribuzio- ne su base nazionale? «Il meccanismo deve cambiare radicalmente e deve sicuramen- te farci pensare al fatto che una eventuale integrazione nel terri- torio non potrà comunque esser- ci per tutti. Si cominci a pensare a dei rimpatri volontari assistiti, o quantomeno a parlarne con lo- ro. Altrimenti possiamo investi- re in soldi di accoglienza ma sa- ranno gettati al vento, non avranno mai un profilo nel mon- do del lavoro». C’è un modello di riferimento a cui dovremmo ispirarci? «La Germania è il paese che inte- gra di più ma che fa il maggior numero di rimpatri assistiti. Si deve mettere un piedi un proget- to che assomigli a quello di Lip- sia o Barcellona, che investono in formazione, in dignitosa acco- glienza e preparano appunto il terreno per i rimpatri volontari. «IL MECCANISMO DEVE CAMBIARE RADICALMENTE. L’INTEGRAZIONE NON PUÒ ESSERCI PER TUTTI» 3 Le notti trascorse all’esterno della struttura di accoglienza Mercato di schiavi in Libia, inchiesta del governo ` In 24 già rientrati alla base, altre 50 richieste alla prefettura ` Boffi: «Qualcuno li aveva illusi Ma paradisi non ce ne sono» 420 Gli stranieri ospitati nell’hub padovano di Bagnoli L’intervista Alberto Panfilio «DEI MIGRANTI ARRIVATI DA MIRA NESSUNO PARLAVA ITALIANO: SIGNIFICA CHE I CORSI NON SI FANNO» La protesta dei profughi 24 I migranti già rientrati nella base di Cona dopo la marcia I numeri RABBIA A Parigi per il caso Libia Dopo il reportage della Cnn TENSIONE NELL’HUB PADOVANO DI BAGNOLI: SPUNTA L’IDEA DI UN ESODO COLLETTIVO LA MARCIA Il sindaco di Cona Alberto Panfilio che ha seguito la protesta dei suoi “concittadini” denunciando le precarie condizioni della caserma in cui sono costretti a vivere Il sindaco: «Si cominci a fare i rimpatri assistiti» Cona, fuga e ritorno «Si sta meglio qui» I giorni del caos (C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 79.19.51.38 sfoglia.ilgazzettino.it

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www.gazzettino.itLunedì20Novembre2017Primo Piano

IL CASO

CONA (VENEZIA) Il prefetto nonavrà fatto uccidere il vitellograsso,ma il ritornodel “figliolprodigo” (anzi, 24 a voler esse-re precisi) è stato accolto co-munque a braccia aperte. Unaparte dei 241 migranti in mar-cia che venerdì avevano lascia-to l’ex base missilistica di Co-netta, manifestando contro lecondizioni di accoglienzaall’interno dell’hub veneziano,ha scelto di rifiutare la nuovadestinazione e ha chiesto di po-ter rientrare nella tanto conte-stata struttura di via Rottano-va. Fino a ieri sera, si parlavadi24 rientri, ma le richieste arri-vate in prefettura sarebberogià una cinquantina e questamattina continueranno le ope-razioni per riportare indietrochiha chiestodi farlo.

RIBELLI REDENTIA dare il La alla contromar-

cia sono stati i richiedenti asilodestinati alla “Serena” di Trevi-so. In effetti, passare da una exbase militare a una casermanon è esattamente un salto di

qualità decisivo. I trenta mi-granti destinata all’hub dellaMarca non sononemmeno sce-si dal pullman: in 24 sono statidistribuiti in altre tre strutture(Ferrhotel, gli appartamenti inzona Stiore e in una casa sullaNoalese), sei, invece, sono tor-nati aMira, nel patronato che liaveva ospitati per la notte altermine di quello che di fatto èstato l’ultimo dei quattro gior-ni di cammino. Da qui, il sestet-to, sabato, è stato rispedito aTreviso, ma con destinazionidiverse rispetto alla caserma.

Niente da fare, i migranti, perqualche motivo, hanno insisti-to per tornare a Conetta. An-chequi, però, la proceduranonè stata così semplice. Perché,per quanto si sia cercato di usa-re il metro più blando possibi-le, ci sono delle procedure stan-dard da rispettare: dopo trenotti passate all’esterno dellabase senza preavviso, come daprotocollo, Ecofficina, la coo-perativa che gestisce l’hub, ave-va disattivato i badge identifi-cativi dei migranti. Per torna-re, quindi, è servita una nuova

autorizzazione della prefettu-ra. Formalmente, è come sitrattasse di nuovi arrivi. Il pre-fetto Carlo Boffi sabato sera hadato il via libera, e i seimigran-ti hanno potuto tornare al lorodormitorio.

LE RICHIESTECaso isolato? No, anzi. Ieri si

sono ripresentati ai cancellidella base altri 18 marciatori:alcuni da Treviso, altri da Vero-na. E la lista non è finita, per-ché le richieste arrivate allaprefettura sono circa una cin-

quantina. «I rientri continue-ranno anche questa mattina -conferma Boffi - il mio vicariosarà a Conetta per organizzareal meglio questi trasferimen-ti». Ma che cosa è successo?«Qualcuno li ha illusi - dice Bof-fi - abbiamo sempre sostenutoche quello di Cona non fosseunaprigione. Il problemaè chefuori di qui paradisi non ce nesono, la situazione a grandi li-nee è sempre la stessa». Leaspettative evidentemente era-no diverse. Forse speravano diriuscire davvero a ottenere del-

le case: l’idea quindi di passaredauna strutturadi accoglienzadimassa all’altra deve aver pie-gato loro le gambe. Anche a Je-solo e a San Michele al Taglia-mento si sono registrati alcuneproteste analoghe: però, qui, imigranti dopo essersi allonta-nati per qualche ora, alla finehanno deciso di accettare lanuova sistemazione. Salvo poipresentare richiesta di rientra-re all’ovile.

IPOTESI ESODOResta il fatto, però, che i

TRIPOLI Il governo libico di ac-cordonazionalehaavviatoun’inchiestasullanotiziadataneigiorni scorsidallaCnnerelativaadun«mercatodischiavi»nelPaese.Lohaannunciato il responsabilepergli affariafricanidelministerodegliEsteridiTripoli, SalahAbuRgiga: «Ilgovernohadatoavvioadun’indaginesullenotiziesecondocuialcuni criminalitrafficantidiuominisarebberocoinvoltinelcommerciodi schiavi».Inunaconferenzastampacongli ambasciatoridi 14Paesiafricani, l’alto funzionariohadenunciatoche«lebande

criminalihannosfruttatol’assenzadiresponsabilitàcollettivaperottenererisorseconcui finanziare le loroattività terroristicheecriminali attraverso il trafficodiessereumani, trasportandomigrantialdi làdelMediterraneooperreclutarli

cometerroristimercenari».Abu-Rgigahaquindiesortatolacomunità internazionaleacooperarecon laLibia controil trafficodiessereumaniead«adottaremisureefficaci,invecechesfruttarequestitristi eventipercolpevolizzare laLibia,coprendol’incapacitàdialcuneparti internazionali adaffrontare il temadellamigrazione».Nei giorni scorsilaCnnavevadatonotiziadi“aste” indiversepartidellaLibia,dove imigranti inarrivodavariPaesiafricanivengonovenduti comeschiaviper400dollari.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Giovedì era a CampolongoMaggiore, lontano dai confi-ni del suo Comune, per se-guire la marcia dei “suoi ra-

gazzi”. Non avranno la residen-za,ma per il sindaco di Cona, Al-berto Panfilio, quelli restano co-munqueunpo’ suoi cittadini.«Sono nelmio territorio, ho visi-tato molte volte la base, ho vistonei loro occhi la sofferenza e viassicuro che non si può rimane-re indifferenti a degli sguardi co-sì.Qualsiasi amministratore chesi senta un po’ un padre della co-munità deve occuparsi dei suoicittadini,ma è felice anche quan-do un migrante trova un allog-giodecente».

Quella notte avrebbero davve-ro dormito sull’argine delBrenta?«Poteva succedere qualsiasi co-sa, ma di certo non si sarebbero

mossi di lì. A voltemi piace pen-sare che ci sia anche una giusti-zia divina, e l’altra sera si è fattavedere».

Qualcuno, però, ha scelto ditornare comunque alla Base.ForseConanonècosìmale?«Non è detto che una nuova de-stinazione sia per forza miglio-re. Direi però che la cosa più im-portante è che abbiamo capitoper risolvere una questione diemergenzabisognaandare oltrela distribuzione nel territorio ve-neziano. I rientri? Per 50 che tor-

nano, 200 hanno lasciato. Direiche il bilancio è significativo,no?»

La soluzione ai problemi di Co-na, quindi, è una redistribuzio-nesubasenazionale?«Il meccanismo deve cambiareradicalmente e deve sicuramen-te farci pensare al fatto che unaeventuale integrazione nel terri-torio non potrà comunque esser-ci per tutti. Si cominci a pensarea dei rimpatri volontari assistiti,o quantomeno a parlarne con lo-ro. Altrimenti possiamo investi-

re in soldi di accoglienza ma sa-ranno gettati al vento, nonavrannomai un profilo nelmon-dodel lavoro».

C’è un modello di riferimentoacui dovremmoispirarci?«LaGermania è il paese che inte-gra di più ma che fa il maggiornumero di rimpatri assistiti. Sidevemettere un piedi un proget-to che assomigli a quello di Lip-sia o Barcellona, che investonoin formazione, in dignitosa acco-glienza e preparano appunto ilterreno per i rimpatri volontari.

«IL MECCANISMODEVE CAMBIARERADICALMENTE.L’INTEGRAZIONENON PUÒ ESSERCIPER TUTTI»

3Lenotti trascorseall’esternodellastrutturadiaccoglienza

Mercato di schiavi in Libia, inchiesta del governo

`In 24 già rientrati alla base,altre 50 richieste alla prefettura

`Boffi: «Qualcuno li aveva illusiMa paradisi non ce ne sono»

420Gli stranieriospitatinell’hubpadovanodiBagnoli

L’intervista Alberto Panfilio

«DEI MIGRANTIARRIVATI DA MIRANESSUNO PARLAVAITALIANO: SIGNIFICACHE I CORSINON SI FANNO»

La protesta dei profughi

24Imigranti giàrientratinellabasediConadopo lamarcia

I numeri

RABBIA A Parigi per il caso Libia

Dopo il reportage della Cnn

TENSIONENELL’HUB PADOVANODI BAGNOLI:SPUNTA L’IDEADI UN ESODOCOLLETTIVO

LA MARCIA Il sindaco di Cona Alberto Panfilio che ha seguito laprotesta dei suoi “concittadini” denunciando le precariecondizioni della caserma in cui sono costretti a vivere

Il sindaco: «Si comincia fare i rimpatri assistiti»

Cona, fuga e ritorno«Si sta meglio qui»I giorni del caos

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“pentiti” sono solo una partedegli esuli. Perché per una cin-quantina di rientri, rimangonocomunque 190 trasferimentiandati a buon fine. La voce si èsparsa, e adesso sono in tanti aspingere per una nuova mar-cia, anche più numerosa dellaprima, con l’obiettivo di svuo-tare completamente la base.Questa mattina a Conetta i mi-granti dovrebbero riunirsi inassemblea. Un incontro a cuipotrebbe partecipare anche ilsindacato Usb (Unione sinda-cati di base) che da giorni stasupportando la protesta dei ri-chiedenti asilo. La questura ègià in allerta, anche perché an-che sul fronte padovano le ac-que sembrano in movimento.Gli esiti della “marcia della di-gnità”, come è stata ribattezza-ta la manifestazione dei mi-granti, è arrivata anche a Ba-gnoli, dove si trova l’altro gran-de hub veneto. Qui i numeri so-no decisamente inferiori ri-spetto a Cona e anche in con-fronto alla situazione di qual-chemese fa: gli ospiti sono pas-sati da 900 a 420 (anche la set-timana scorsa ne sono stati tra-sferiti altrove altri 50). L’ideadi una grande marcia colletti-va, in un esodo dimassa alla ri-cerca di lidi migliori, però, co-mincia a stuzzicare qualcuno ea preoccupare qualcun altro.Perché trovare una nuova siste-mazione a 1.200migranti in fu-ga, in una prospettiva solo re-gionale, rischia di essere davve-roun’impresa impossibile.

DavideTamiello

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LA POLITICA

VENEZIA Cona di nuovo sotto i ri-flettori della politica. Giovedìprossimo, 23 novembre, una de-legazione di parlamentari visite-rà l’ex basemissilistica di Conet-ta di Cona, in provincia di Vene-zia, dove attualmente sono ospi-tati circa 880migranti. Il nume-ro fino all’altro giorno era più al-to, 1.120, dal momento che nelconteggio complessivo rientra-vano anche i 240 che poi si sono

messi inmarcia per Venezia riu-scendo, senza manco arrivarein laguna, a vedersi accolta la ri-chiesta: lasciare l’ex base ed es-sere smistati in altri centri.

LA DELEGAZIONEIl gruppo di parlamentari che

chiederà al ministero dell’Inter-no di poter varcare la portadell’ex base missilistica saràcomposto da GiulioMarcon, ca-pogruppo alla Camera di Sini-stra Italiana, e dai deputati diArticolo 1 -MdpMicheleMogna-

to e Davide Zoggia. Ma ci saran-no anche alcuni dei sottoscritto-ri dell’appello lanciato la setti-mana scorsa per sostenere lamarcia dei migranti, dall’attoreMarcoPaolini al sociologo e pre-sidente della Municipalità diMarghera Gianfranco Bettin, fi-no a don Nandino Capovilla e alpresidentedellaMunicipalità diZelarino Chirignago, GianlucaTrabucco. A firmare l’appelloera stato anche il regista pado-vanoAndreaSegre, il cui ultimofilm presentato alla Mostra del

cinema di Venezia tratta pro-prio il tema dell’immigrazione.L’obiettivo della missione a Co-na -ha spiegatoMattiaOrlando,segretario regionale veneto diSinistra Italiana - è di verificareancora una volta le condizionidi vita nell’ex base missilisticaper sostenere la necessità dichiudere il centro. «Conetta vachiusa e i migranti che lì sonoospitati vanno trasferiti altro-ve», ha detto Orlando. Non èescluso, tra l’altro, che venganoorganizzate nuovemarce, comequella della settimana scorsa,per sollecitare lo smistamentodei richiedenti asilo in altri cen-tri.

LA POLEMICAProprio il fattodi aver accolto

le richieste dei migranti di esse-re trasferiti altrove ha portato ildeputato veneziano di Scelta Ci-vica, Enrico Zanetti, a presenta-re un’interrogazione al ministe-ro dell’Interno. «Cedere alle ri-chieste degli immigrati in mar-cia da Cona - ha detto Zanetti - èstato un gravissimo errore chedeterminerà in futuro problemidi ordine pubblico crescenti,perché è un precedente chespingerà gruppi di giovani stra-nieri non soltanto a moltiplica-re questi comportamenti, maanche a renderli più aggressiviper vedere fino a dove ci si puòspingere». A rispondergli èMauro Armelao, segretario ve-neto dell’Ugl Polizia di Stato:«Facile parlare stando seduti co-modamente su una sedia al cal-do e a cose finite. L’onorevoleZanetti venga a Conetta di per-sona e poi ne riparliamo. Trop-po semplice scaricare le colpesu chi non le ha - ha aggiunto ilsindacalista - Questa situazioneè stata creata dalle politiche na-zionali sull’accoglienza volutedal governo, un governo che ve-deva Zanetti in maggioranza fi-no a poco tempo fa. Prefetto equestore hanno agito bene, evi-tando scontri e di conseguenzaferiti da entrambe le parti. Even-tuali provvedimenti burocraticinei confronti di chi ha protesta-to, si potranno sempre adottaresuccessivamente,madurante laprotesta è stato giusto così».

AldaVanzan

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Ovviamente è un piano a lungotermine, nel frattempo dobbia-mo trovare la soluzione per Co-netta ed è stato dimostrato chenon è impossibile. Quello che èaccaduto si è organizzato in 12ore, pensate cosa si potrebbe fa-re con una pianificazione studia-ta concura e conmetodo».

Ci saràunasecondamarcia?«La voce sta girando, e non mistupisce. Quello è un posto ina-deguato. Dei migranti arrivati aMira, nessuno parlava italiano.Significa che quello che è previ-sto dalla convenzione per la con-cessione della base, e cioè che siforniscano dei corsi di lingua airichiedenti asilo, non viene at-tuato. Questo dovrebbe essereunmotivopermandareamontela convenzione».

D.Tam.

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La mobilitazione dei partiti

`Giovedì il sopralluogo di Si e Mdp:con i deputati pure l’attore Marco Paolini

SEGRETARIOMattia Orlando (SI)

`L’Ugl attacca Zanetti e difende prefettoe questore: «Hanno evitato scontri»

Sinistra in missione

«Il centro va chiuso»

SI STANNO

ORGANIZZANDO

NUOVE MARCE

PER FAVORE

LO SMISTAMENTO

DEI PROFUGHI

241I profughi usciti dall’exbase militare di Conaper raggiungere Venezia

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23NOVEMBRE

PEDAVENA(BL)

30NOVEMBRE

CASTELFRANCOVENETO

(TV)

14DICEMBRE

SAN DONÀDI PIAVE

(VE)

28NOVEMBRE

ESTE(PD)

5DICEMBRE

CEREA(VR)

12DICEMBRE

LENDINARA(RO)

6DICEMBRE

BASSANODEL GRAPPA

(VI)

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Le galassie della Sinistra

PsiNencini

Centristi

Radicalieuropeisti

Bonino

VerdiBonelli

Sinistra ItalianaFrantoianni

PossibileCivati

Gentiloni

Orlando

Alleanzaper la democrazia

Montanari

RifondazioneComunista

prodiani

Grasso

Campo ProgressistaPisapia

Orlando

Franceschini

LA GIORNATA

ROMA «Basta con questo teatro,ci vediamo dopo le elezioni».Pierluigi Bersani rifiuta l’offertadel Pd di una coalizione di cen-trosinistra e va avanti. Prossimafermata: il 3 dicembre, quandoMdp, SI e Possibile lancerannola lista unitaria e «alternativa»con cui andranno al voto. Ieri aBologna invece è andata in sce-na l’ennesima costituente dellacoalizione a trazione Pd e, novi-tà, all’insegna dello spirito ulivi-sta.«Erano quattro anni che non

parlavo di politica in pubblico eavevopromesso dinon farlo più.

Ma le condizioni sono tali checiascuno di noi per potersi guar-dare nello specchio, deve prova-re a farlo»hadetto l’exministro,il prodiano Giulio Santagata,aprendo l’incontro al quale erapresente anche Giuliano Pisa-pia. Santagata oggi incontrerà aRoma Emma Bonino proprionel contesto della creazione diuna lista con basi programmati-che comuni. L’idea è quella diuna lista con Verdi e Radicali daaffiancare al Pd e a un soggettocentrista (ma senza - chiede Pi-sapia - Alfano). Pisapia ha inve-ce lanciato un nuovo messaggioagli scissionisti Pd, oggiMdp-Ar-ticolo 1 e che ieri erano riuniti inassemblea a Roma. Mdp e altri

«ci ripensino» ha detto il leaderdi Campo Progressista. PieroFassino a inizio settimana vedràuna loro delegazione. Ma c’è ilveto su Renzi, «è un nome delpassato, non del futuro» dice Ro-berto Speranza. Il Ministro An-drea Orlando non si fa illusionisu Mdp e sposta anche lui la di-

scussione sulla leadership.«Renzi candidato premier? Lodice la legge elettorale: non c’èautomatismo» ha detto all’Inter-vista di Maria Latella suSkytg24. Parole che fanno rimacon quelle del collega Carlo Ca-lenda: «Continuo a essere con-vinto che se Renzi recuperal’ideadi spiegare al Paese le cosein modo articolato e complessopossa essere il leader, ma non èaffatto scontato, perché abbia-mopersounpezzodi fiduciapereccessiva semplificazione».Intanto Mdp fa capire di non

essersi emozionato per il ritor-no di Romano Prodi in veste digarante morale del centrosini-stra. «A padri nobili dico con ri-

spetto: fate benea ricucire la teladel centrosinistra ma dove era-vate quando si è strappata?», sichiede il capogruppo di Mdp al-la Camera, Francesco Laforgia.E pure Sinistra Italiana con Ste-fano Fassina, chiude la porta adoppiamandata: «Negli anni ‘90c’era l’anti-berlusconismo. Oggipropongono un’ammucchiataduevolte anti: anti-destre; anti-5Stelle, nonostante posizioni op-poste tra Sinistra Italiana,MdpePossible da una parte e Pddall’altra, su Jobs Act, su scuolapubblica, su trivelle, su sanitàpubblica, su pensioni, su Costi-tuzionee legge elettorale».

StefaniaPiras

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL RETROSCENA

Tutti in campo. DaWalter Vel-troni a Piero Fassino. Passan-do per Dario Franceschini,AndreaOrlando eGianni Cu-

perlo. Sino a Romano Prodi chenel ruolo di kingmaker si trova asuo agio anche se continua adescludere liste dell’Ulivo perché -come sottolinea Sandra Zampa -«è cambiata la legge elettorale!».E di questo ne è ben consapevoleMatteo Renzi il quale, messa daparte la vocazionemaggioritaria,è divenuto il primo fautore dellastrategia del «tutti in campo».Obiettivo? «Allargare il più possi-bile l’area di centrosinistra», so-stengono al Nazareno, per smen-tire l’idea di un Pd non più com-petitivo scaturita da «una cattivalettura del risultato siciliano».«D’altra parte Renzi ha comincia-to a far politica con Prodi», ricor-danoalNazareno.

I PASSIRenzi versione 2015, dunque,quando per arrivare all’elezionedi Sergio Mattarella alla presi-denza della Repubblica, teneva icontatti con tutti, leader di parti-to e grandi “vecchi”. Stavoltal’obiettivo è ben diverso, ma alNazareno assicurano che «il me-todo è lo stesso». Inclusivo, masenza perdere l’obiettivo. Conca-vo e convesso pur di rendere ilcentrosinistra competitivo mal-grado scissioni e incomprensio-ni.UnRenzi prontoadiscutereditutto a patto di non dover rinne-gare i “Cento giorni” di governo eciò che sta facendo l’esecutivo diPaolo Gentiloni. Compresa la

trattativa in corso sulle pensioniche al Nazareno difendono an-che se ammettono di «non avercapito perchè non si è preferito ilrinvio». Giornata in famigliaquella di ieri per il segretario delPd che ha seguito l’assemblea diBologna come quella di Roma.Nella prima prodiani come Giu-lio Santagata e Franco Monaco adiscutere con Giuliano Pisapia.Nella Capitale invece si sono ri-trovati gli scissionisti di Bersani eD’Alemaconquest’ultimo chehacominciato a fare qualche contosu quanti seggi potrà raccoglierela “Cosa Rossa” ora che Pisapiasembra aver preso strade diver-se. «Nemmeno un collegio e perloro una quindicina di seggi intutto», sostengono al Nazarenodove i conti hanno cominciato afarli da tempo.Adoggi il Pdvienecalcolato al 25% e tutta la coali-zione al 30%. Il centrodestra,«ammesso che sia vero», vienevalutato al 35%. Se fosse così ilM5S sarebbe fuori da tutti i colle-gi da Roma in su e in tutto arrive-rebbe a vincere 10 collegi su 231.

80-120 collegi andrebbero al cen-trodestra. 90-100 al centrosini-stra. Con altrettanti seggi nel pro-porzionale il Pd potrebbe risulta-re il primogruppo inParlamentoanche per le difficoltà che incon-traFI a lasciare indietro la Lega.

IL SONNO«Il centrosinistra si è svegliato

dal torpore ed è tornato competi-tivo», sostengono i dem, grazieanche ai tanti padri nobili e alrapporto stretto che Renzi hacon Arturo Parisi, inventoredell’Ulivo e grande amico di Pro-di. Alla costruzione della gambadi sinistra, come a quella che do-vrebbe sorgere al centro, Renzista dedicando tutte le sue ener-gie. Le incognite sono ancoramolte e «da questa settimana ini-zieremo a stendere il program-ma», ricorda Massimiliano Sme-riglio assessore nel Lazio e espo-nente di Campo Progressista. Mal’interrogativo più grande riguar-da il presidente del Senato chenon ha ancora sciolto la riserva.Mdp continua a puntare molto

su Pietro Grasso che però - rac-contano - dopo la rottura tra scis-sionisti e Pisapia, inizierebbe adavere dubbi sull’opportunità dimettersi alla guidadiuna sortadipartito quotato al 3% e compostodagli esponenti di “Articolo1” eda quella sinistra radicale di Fra-toianni e Vendola che poco ap-partengono alla storia personaledell’ex magistrato. A Grasso leopzioni non mancherebbero, so-stengono i molteplici emissaridel Nazareno. Compresa quelladi poter essere eletto come indi-pendente in un collegio che piùdi tutti rappresenti la coalizionedi centrosinistra. Discorso analo-go vale per Laura Boldrini che po-

trebbe correre nelle Marche,mentre continua ad essere “strat-tonata” Emma Bonino che oggiincontrerà Giulio Santagata.L’obiettivo dell’ex ministro pro-diano è quello di tenere l’espo-nente radicale agganciata alCampodi Pisapia, anche se la Bo-nino - secondo le valutazioni chesi fanno ora al Nazareno - ha unatale capacità di drenare consensitra indecisi e non voto, da consi-gliare una corsa in solitaria. Ma-gari nella lista Forza Europa diDellaVedova.Discorso opposto per Angeli-

no Alfano. Il ministro degli Este-ri, dopo la debacle siciliana e leobiezioni sollevate a sinistra, è indifficoltà e potrebbe essere indot-to a cedere il passo, nella guidadiAp, all’attuale ministro della Sa-lute Beatrice Lorenzin, donnagiovane e fermamente convintadella necessità di costruire con icentristi di Pier Ferdinando Casi-ni, la gambamoderata del centro-sinistra.

MarcoConti

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Alleanze, Bersani chiude a Pisapia e Pd`Prodiani riuniti a Bologna con l’ex sindaco: la sinistraci ripensi. Ma Laforgia: dov’erano prima i “padri nobili”?

`L’ex segretario respinge gli appelli all’unità: con questa leggenon vince nessuno, ci vediamo dopo le elezioni. Patto con SI

La costruzione della coalizione

Piero Fassino e PieroGrasso. Sotto,Angelino Alfano(foto ANSA)

AltolàdiM5SeLegaarinviareleelezionidiqualchesettimana (l’ultima ipotesi,comerivelato ieridalMessaggero, è il 18marzo)pervotare insiemepoliticheeregionali. FIperòribadisce lasuaposizione. «Se si votasseafineaprile»,notaGiacomoni,«con l’electiondaysifavorirebbeunamaggioreaffluenzaesi risparmierebbemezzomiliardodi euro».

Urne, M5S e Lega: no al rinvioFI: mossa utile e si risparmia

L’election day

Il pressing di Renzisu Grasso e la telaper de-alfanizzare Ap

IL LAVORO DI LORENZINE CASINI AL CENTROE L’IPOTESICHE IL MINISTRODEGLI ESTERI CEDALA GUIDA DI AP

I DUBBI DEL PRESIDENTEDEL SENATO DI FRONTEALLA “COSA ROSSA”GLI EMISSARI DEME UN SEGGIO SICURODA INDIPENDENTE

Primo Piano

PIERLUIGI GUARDAAI 5STELLE: HANNODENTRO QUALCOSAORLANDO: NON È DETTOCHE IL LEADERSIA SEMPRE MATTEO

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II

www.gazzettino.itLunedì20Novembre2017

IL DIRETTIVO

TREVISO Confartigianato Impre-se Treviso, il più grande fra imandamenti Confartigianatooperativi in provincia di Trevi-so, ha riunito ierimattina a Pa-lazzo dei Trecento tutti i suoirappresentanti per la primaconvention dei delegati comu-nali. Erano presenti quasi uncentinaio di imprenditori arti-giani: i rappresentanti del Con-siglio direttivo mandamenta-le, i delegati dei 22 comuni dicompetenza del mandamentodi Treviso e i presidenti dellecategorie di mestiere. «Il no-stromandamento rappresentaquasi 2.800 piccole emedio im-prese, alle quali fornisce unagamma completa di servizi,che coprono tutti i bisogni del-le aziende moderne – ha spie-gato il presidente del manda-mento Confartigianato di Tre-viso, Ennio Piovesan -. Negli ul-timi anni l’associazione ha fat-to un grande sforzo permiglio-rare ed adeguare la propria of-ferta alle nuove necessità dimercato, affinando i suoi servi-zi di consulenza, adesempio inambito finanziario, a livello diinnovazione e di internaziona-lizzazione. Possiamo dire diaver raccolto un ottimo riscon-tro, associando nell’ultimotriennio oltre 400 nuove azien-de, un numero che va sostan-zialmente a compensare le ces-sazioni di attività di cui ha sof-ferto il settore artigiano». «L’at-tività sindacale a tutela dellacategoria artigiana e dei suoidiversi comparti – ha aggiuntoil vicepresidente vicario diConfartigianato Imprese Trevi-so, Fabio Battistella – rimaneun aspetto assolutamente cen-traledella nostraAssociazionedi rappresentanza, che si coor-dina con i diversi livelli orga-nizzativi: provinciale, regiona-le, nazionale.Abbiamoa cuoreinoltre la formazione e la pre-parazione delle nuove genera-zioni, per cui collaboriamoproficuamente con il sistemascolastico: nelle scuole mediecon progetti di orientamento,negli istituti superiori con l’al-ternanza scuola-lavoro, conl’università stiamo partendocon un progetto per stimolarel’imprenditoria giovanile».

(mcp)EraLorenzo, 11 anni, ieriaspiegarecomefunziona ilvideogameda lui inventatoascuola.Sì, i videogamesalPiosonomateriadi studio,perchénel laboratoriodi “roboticaeducativa”, con laguidadelprofessorGianniMazzonetto,docentedimatematicacreativa, gli studenti imparanoa inventareeprogettarenuovigiochidigitali. E, così come illaboratoriodi roboticapercrearevideogames fapartedelleattivitàobbligatorie,dall’annoprossimo lamatematicachestimola igiovania sviluppare lacreativitàentrerà sempredipiùnelladidattica. «Lamatematicacreativadall’annoprossimodiventeràmateriacurriculare,

apartiredallaprimaclassedelliceoscientifico»,annunciaMazzonetto.Conlui ierinellaboratoriodigitale c’eranoancheduegiovanineolaureateinDisegno Industrialeallo IuavdiVenezia : la campionessadipattinaggioValentinaLovo,diGoriziaeNicolePiazzettadiMaser,notaperaver fattopartedel castdel film“Ciòche lenuvolenondicono”,del registaMarcoRecalchi. Ieri eranoperòalPioX inrappresentanzadelcentrodi ricercaPrometeodicui fannoparte, fondatodaglistudentidella Iuav. “Sarannoanche i ricercatoridelCentroPrometeoasalire incattedra,insegnandomatematicacreativadurante icorsi»,sottolineaMazzonetto.

Artigiani:«In tre anniquattrocentonuovi soci»

L’APPUNTAMENTO

TREVISO Avventura e spiritualità,ingegno e fratellanza. Dopo il pri-mo appuntamento dello scorsoanno a Bruxelles, quest’anno lascelta del Consiglio Federale cheriunisce i Commissari Generalidei 22 paesi aderenti all’ UIGSE èricaduta sulla città di Venezia,ma ad accoglierli e ospitarli è sta-ta Treviso. Le squadriglie associa-te alla Union Internationale desGuides et des Scouts d’Europe, intotale un centinaio di ragazzi e ra-gazze tra i 14 e i 15 anni, sono arri-vati nellaMarcada tuttaEuropa.La kermesse scout è iniziata ve-

nerdì, quando le squadre trevigia-ne hanno accolto i compagni deigruppi stranieri con una cena dibenvenuto, per poi concludersinel pomeriggio di ieri fino al ter-mine delle gare di pionieristicaed astuzia che hanno viste coin-volte tutte le squadre. Inmattina-

ta, invece, si è tenuta la ritualeMessa e l’alzabandiera ufficialeallapresenzadelle autorità locali,tra cui il sindaco GiovanniManil-do, e dal Commissario Federaledell’UISGEMartinHafner.Sabato invece è stato il giorno

di una grande caccia al tesoro aVenezia, terminata con la Messanella Cripta di San Marco. Puntodi riferimento, come base logisti-ca e organizzativa di questo radu-no a carattere europeo, è stata laCasa Scout “Anna e Franco Fe-der” a Borgo Furo di Santa Bona,gestita dalla Cooperativa Euro

Scout, fondatanel 1991 e attiva sindal 2003 grazie all’impegno di ca-pi scout e soci volontari che offro-no il loro servizio per la realizza-zione di eventi a beneficio di citta-dini, comunità e associazioni lo-cali.Le occasioni per scoprire la va-

stità di culture coinvolte, tra ilfuoco di bivacco e le tende allesti-te fianco a fianco, non sonoman-cate: ogni squadriglia ha prepara-to un breve intervento per presen-tare la propria nazione, e i ragaz-zi si sono scambiati un tizzone dilegno, metafora simbolica d’im-pegno a riportare a casa un pezzodell’esperienza vissuta. L’eventoha scopo di sensibilizzare alla fra-ternità internazionale, attraversoi caratteri dello scoutismo: spiri-to di avventura, spirito di squadri-glia, condivisione di ideali, giocoe tecnica scout. Per quest’anno ar-riveranno nel nostro territorio leGuide del Frosinone 3 e gli Esplo-ratori del Vimercate 1. Con lororagazzi e ragazze provenienti daBelgio, Francia, Spagna, Germa-nia, Romania, Slovacchia, Polo-nia, Bielorussia, Ucraina e Litua-nia.

AlessandroVecchiato

OPEN DAY

TREVISO C’era la coda già dalle 14fuori dal Collegio Pio X ieri du-rante l’Open Day che ieri ha vistopartecipare unmigliaio di perso-ne. Alle 14.30, orario d’apertura,centinaia di famiglie erano giàentrate nelle varie classi dove afare da Ciceroni per spiegare icorsi, dalla scuola dell’infanziaalle superiori, c’erano gli ex ed at-tuali allievi della scuola trevigia-na.Traquesti c’era anche la figliadel sindaco Giovanni Manildo,iscritta alla quarta elementaredell’indirizzo “Attiv@mente”,cheoffreunplus, aggiungendo leattività laboratoriali d’informati-ca, robotica e tecnologia, realiz-zando il “modello di classe 3.0”.

TECNOLOGIAEd è stato proprio Manildo, ex

allievo del Pio, ad accompagnarela figlia, cogliendo l’occasioneper salutare la sua vecchia scuo-la. Quale corso consiglia ai giova-ni? «Ognuno deve seguire le pro-prie ispirazioni, e qui si può farlo.La scelta di Arriv@mente cogliela sfida del futuro in cui l’uso dicomputer, tablet e delle nuovetecnologie diventerà sempre piùindispensabile», spiega il nume-ro uno di Ca’ Sugana. Che ritieneperò strategico anche lo studiodel greco e il latino: «Io ho fatto il

liceo classico, un percorso di stu-di fondamentale, perché aiuta asviluppare la logica». Ma in unmondo globalizzato non si puònon imparare l’inglese: «Almenol’inglese, a cui bisognerebbe ag-giungere una seconda linguastraniera», suggerisceManildo.

LINGUE STRANIEREI giovani lo sanno già: ieri era-

no loro stessi a chiedere informa-zioni sulle lingue insegnate al PioX International. La scuola supe-riore bilingue porta al diplomacon un corso quadriennale: «Searriverà un numero congruo dirichieste, attiveremo la lingua ci-nese, abbiamo già le risorse uma-ne», ha spiegato un’insegnante.Tra le novità, dall’annoprossimoci sarà la scuola media bilinguePremium, con 16 ore settimanalisu 34 d’insegnamento in linguainglese, dall’informatica all’arte.E l’internazionalità è anche tra ipunti di forza del Dipartimentodi Musica, che ha stretto unapartnership con cinque Conser-vatori del RegnoUnito, insegnan-do musica in inglese: «I giovanipossono ottenere un diploma dimusica classica riconosciuto a li-vello europeo e negli USA», spie-ga un ex allievo musicista. Dalloscorso anno è attivo il percorsodi musica rock e si può scegliereil primo corso di music produc-tion del Nordest, per diventarecompositori. Lamaggior parte ie-ri chiedeva però informazionisul nuovo liceo scientifico qua-driennale istituito in via speri-mentaledallo Stato,mentrenellahall scorrevano il video con la le-zione tenuta durante l’Open Daydell’anno scorso dall’imprendito-reAlessandroBenetton, tra gli exallievi della scuola.

MariaChiaraPellizzari

©RIPRODUZIONERISERVATA

E Lorenzo spiega come ha inventato un videogame

Matematica creativa

I RAGAZZI hanno potuto visitareaule e laboratori didattici

LA CACCIA AL TESORO degli scouttra le calli di Venezia

GRANDE ATTENZIONE

ANCHE ALLA MUSICA:

«I RAGAZZI POSSONO

OTTENERE UN DIPLOMA

CHE VALE ANCHE

NEGLI STATI UNITI»

`Il quartier generaledi Santa Bona baselogistica dell’evento

Tecnologiee inglese:ecco la ricettadel nuovo Pio X

Da tutta Europa a Borgo Furoper il maxi raduno degli scout

Treviso

`Scuole aperte: folla in Borgo Cavour«In programma anche lezioni di cinese»

STUDENTI ed ex studenti del Collegio hanno illustrato a ragazzini e genitori le peculiarità dei corsi

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VII

www.gazzettino.itLunedì20Novembre2017

SAN VENDEMIANO

C’erano davvero tutte, ottomi-la donne, vestite rigorosamentedi rosa. L’appuntamento era ieria SanVendemiano per correre as-sieme contro il tumore al seno al-la quarta edizione di “Corri in ro-sa”. C’erano anche quaranta don-ne per ricordare chi non c’è più fi-sicamente, che hanno corso ecamminato per Elisa Girotto, por-tata via dal male poco più di unmese fa: «Oggi insiemeaparenti eamiche abbiamo corso con Elisa– ha raccontato la mamma, Ales-sandra Chizzali - che era qui connoi. È la prima di tante corse chespero di fare anche con la mia ni-potina Anna, che oggi non c’erasolo perché influenzata. È statodavvero emozionante, sono con-tenta di esserci stata per Elisa eper portare avanti un messaggiodi prevenzione e di ricordare isuoi insegnamenti. È stata unesempio, cerchiamo di tenere du-ro, sempre con il sorriso, come fa-ceva lei».

LA SOLIDARIETÀSi poteva correre o cammina-

re, per 5 o 10 chilometri tra il cen-tro città e la Calpena per contri-buire al pagamento delle rate (in

questi anni sono stati raccolti 70mila euro) del mammografo checosta 210 mila euro, acquistatodall’associazione “Renzo e PiaFiorot” e installato nell’ospedaledi Conegliano. Tra tutte questedonne c’era ancheMaria Pasqua-lotto di 95 anni di Cison di Valma-rino che ha partecipato con tuttala sua famiglia in rosa che contaben quattro generazioni: con leic’era la figlia Marialisa, la nipoteMarzia e poi la pronipote Veroni-ca. L’iscritta più giovane era inve-ce Kris Altigeri di appena un me-se e 14 giorni. A tagliare per pri-mo il traguardo, dopo 5 km, SaraMariotto, ventenne ciclista pro-fessionista della Top Girls FassaBortolo.

LA GARAIn corsa anche le donne di Atle-

tica Silca Conegliano e Silca Ultra-lite Vittorio Veneto, che per que-sta volta non hanno tenutosott’occhio il cronometro. Nei 10chilometri la più veloce è stataproprio Erica Mazzer, triathtletadi casa Silca, pluricampionessa emedagliata italiana nel duathlone nel triathlon. Tra i gruppi piùnumerosi, Joy Club (311 iscritti),Farmacia Carli (213), Le ragazzedel Blues Bar (187), Atl-Etica SanVendemiano (137), acCORRETE,donne! (94) eRossella (86). Primeiscritte: Stefania Battistuzzi e Pao-la Collodel. «Un colpo d’occhiomeraviglioso. Il prossimo annovorremo essere in 10 mila e faredella “Corri in rosa” un vero e pro-prio evento, con anche un conve-gno sulla salute e il coinvolgimen-to dei bambini», afferma aggiun-ge Aldo Zanetti, amministratoreunicodiMaratonadiTreviso.

VesnaMariaBrocca

`Una grande marcia colorata che ha emozionato tutti«Il prossimo anno vogliamo coinvolgere anche i bimbi»

DA CISONUNA BISNONNADI 95 ANNICON TUTTEE QUATTROLE GENERAZIONI

Ottomila in rosa: «Elisa era qui con noi»

Provincia

LE EMOZIONI Un lungo sepertone rosa ieri ha solcato le strade di San Vendemiano per la lotta contro il tumore al seno

`A un anno dalla nascita della figlia, alla corsa anche la madree una quarantina di amiche della donna morta per un tumore

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VIII

www.gazzettino.itLunedì20Novembre2017

VAZZOLA

Il comune di Vazzola da unastretta all’installazione di videoe slot. L’amministrazione co-munale è impegnata in una lot-ta importante per contrastarela proliferazione del gioco d’az-zardo. Mercoledì, in consigliocomunale, si approverà il rego-lamento comunale sui criteri diinstallazione di nuovi apparec-chi da intrattenimenti con vin-cita in denaro e di sistemi dagioco video lotterie (VLT), e sul-le pratiche e l’esercizio del gio-co d’azzardo e comunque convincita in denaro, leciti, com-prese le scommesse.

IN CONSIGLIOIl regolamento che sarà sot-

topostoal consiglio comunale èquello elaborato dall’associa-zione dei comuni della MarcaTrevigiana (che è già stato adot-tato da altri comuni) e prevedeche le eventuali nuove sale slotsiano localizzate lontane daluoghi sensibili, quali scuole,impianti sportivi, centri di ag-gregazione giovanile, luoghi diculto. In particolare a Vazzolasedovessero esserci richieste intal senso, il Comune concede-rebbe l’autorizzazione in areaindustriale. Almomento in pae-se non ci sono sale giochi, masoltanto pubblici esercizi chedispongono di alcune dispositi-vi. Sarà il sindaco a stabilire an-che gli orari di apertura che co-munque saranno compresi nel-la fascia dalle ore 8 alle 22. Inol-tre il Comune, insieme all’Usl2,ha organizzato due serate di in-formazione e sensibilizzazionesul temadella ludopatia.

L’INCONTROQuesta sera alle 20.30

nell’auditoriumGiorgio Lago siterrà una serata informativacon Carlo Cenedese, psicologo,responsabile del Centro per ledipendenze giovanili dell’Usl2,il quale offrirà una panoramicasul fenomeno del gioco d’azzar-do e sulla sua inquietante cre-scita, anche nel nostro territo-rio, con notevoli ripercussionidi carattere sia personale chesociale. Sabato 2 (alle 20.30sempre all’auditorium) saràuno spettacolo di teatro socialea portare in scena il drammadella dipendenza dal gioco d’az-zardo. Fabrizio De Giovanni,fra storie e dati, fa aprire gli oc-chi su un fenomeno che sta di-ventando unapiaga sociale. ‘Gr-an Casinò – Storie di chi giocasulla pelle degli altri’ è il titolodello spettacolo itinerante, reci-tato anche a Montecitorio, cheDe Giovanni porta in giro perl’Italia

ElisaGiraud

`L’assessore Brugioni risponde all’interpellanza del Pdsulla sicurezza dopo l’incidente mortale in via Lourdes

LE INDAGINI Un ciclista è stato centrato alla gola dalla porta di un’auto in sosta aperta da un’anziana

MERCOLEDI’

IN CONSIGLIO

IL NUOVO

REGOLAMENTO:

SALE SOLTANTO

IN ZONA INDUSTRIALE

BREDA DI PIAVE

La scuola paritaria di Bre-da oggi partecipa alla celebra-zione della giornata dei dirit-ti dell’Infanzia. L’obiettivo,spiegano le educatrici dellascuola, è quello di costruireuna comunità che non solosia attenta ai bisogni del mi-norema soprattutto rispetto-sa della sua dignità e dei suoidiritti. A sottolineare questoobiettivo, la scorsa settimanai bambini con le loro inse-gnanti si sono recati inmuni-cipio per consegnare al sinda-coMoreno Rossetto un gran-de cartellone con sopra scrit-to: “Tutti insieme per unmondo migliore nel rispettodi ogni persona” e un grandefiore i cui petali sono la som-mamulticolore di tantissimepiccole mani. Mani non solodei bambini dell’Infanzia maanche dei loro amici ancorpiù piccoli, quel del nido. Ilcartellone rimarrà espostonell’atrio comunale fino allafine del mese. Ma all’internodella collaborazione pastora-le, anche le scuole paritariedell’Infanzia di Maserada eCandelù, coordinate da Vara-go quale capofila, lavorandosull’obiettivo hanno titolatol’evento con lo slogan: colo-riamo i diritti dei bambini.L’uso del colore infatti, cosìcaro ai piccoli, ha permessoun approfondimento didatti-co che le educatrici hannocolto come importante ed uti-lissimo.

RC

Cartellonedei bimbiper il giornodell’infanzia

Dagli orari ai luoghi:giro di vite sulle slot

CONEGLIANO

«Ci sono tanti ciclisti che nonusano le piste ciclabili». Lo ha det-to l’assessore alla mobilità Clau-dia Brugioni, rispondendo in con-siglio comunale a un’interpellan-za di Andrea Barazzuol del Pd,sullo stato della sicurezza strada-le dellamobilità debole. Prenden-do spunto dalla recente tragediaavvenuta in via Lourdes, vicino al-la chiesa, doveunciclista èmortoschiantandosi contro la portieradi un’auto parcheggiata a lato del-

la strada che, per una disattenzio-ne, era stata aperta proprio almo-mento del suo passaggio. Susci-tando la protesta soprattuttodell’Associazione Liberalbici,che a suo tempo aveva chiesto direalizzare una pista ciclabile alposto degli spazi che sono stati ri-servati alla sosta delle auto sul la-to est della strada. E in alternativadi eliminare a questo scopo unodei due marciapiedi riservato aipedoni. Posto che questi ultimidevono avere la precedenza, l’as-sessore ha detto di essersi infor-mata negli uffici, i quali nel 2008,

quando fu riasfaltata via Lourdese furono risistemati i marciapie-di, avevano fatto presente a Libe-ralabici, che per creare una pistaciclabile, si sarebbero dovuti i po-chi spazi disponibili per la sostadelle auto. L’assessore ha comun-que assicurato che «saranno svol-te delle analisi sulle possibili solu-zioni, una volta che sarà realizza-to il prossimo anno il completa-mento di via Vespucci, che per-metterà di modificare i flussi deltraffico in centro e di individuarenuovipercorsi per le ciclabili».

GiampieroMaset

Provincia

Una pista dopo la tragedia«Molti ciclisti non le usano»

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