CON lundquist IN KWD WEBRANKING 2013 ITALYKWD … · LE MIGLIORI DEL 2013 Focus sulle best practice...

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LA RICERCA IN NUMERI KWD WEBRANKING 2013 ITALY KWD WEBRANKING 2013 ITALY LE MIGLIORI DEL 2013 Focus sulle best practice e società che si impegnano nella propria comunicazione online Eni Telecom Italia Hera Snam Pirelli & C. Terna UniCredit Generali Mondadori Piaggio & C. IN COLLABORAZIONE CON NUOVI SITI ONLINE 88,8 86,1 80,5 73,5 71,3 68,5 66,8 63,5 63,3 62 KWD Webranking è la ricerca più riconosciuta in Europa che valuta la qualità della comunicazione corporate online ESCLUSIONE DI 40 SOCIETÀ ITALIANE MENO DI PUNTI NELLA CLASSIFICA 2012 TOP 10 NEL 2013 BEST IMPROVERS Mondadori Campari Prysmian Eni Igd +9,9 +9,3 +5,5 +5,3 +4,1 LE “PECORE NERE” lundquist . 25 BREMBO CAMPARI PIAGGIO & C. ST MICROELECTRONICS CNH INDUSTRIAL FINMECCANICA FIAT SPA LUXOTTICA EDIZIONE A LIVELLO EUROPEO E 17 a 12 a IN ITALIA 17 12 a a 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 -2 PUNTI VS 2012 SOLO 1 SOCIETÀ SU 3 HA MIGLIORATO IL PROPRIO PUNTEGGIO MEDIA ITALIANA 42,2 PUNTI SU 100 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

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LA RICERCA IN NUMERI

KWD WEBRANKING 2013 ITALYKWD WEBRANKING 2013 ITALY

LE MIGLIORI DEL 2013

Focus sulle best practice e societàche si impegnano nella propriacomunicazione online

EniTelecom ItaliaHeraSnam Pirelli & C.TernaUniCreditGeneraliMondadori Piaggio & C.

IN COLLABORAZIONE CON

NUOVI SITI ONLINE

88,8

86,1

80,5

73,5

71,3

68,5

66,8

63,5

63,3

62

KWD Webranking è la ricerca più riconosciutain Europa che valuta la qualità dellacomunicazione corporate online

ESCLUSIONE DI 40 SOCIETÀ ITALIANE

MENO DI PUNTI NELLA CLASSIFICA 2012

TOP 10 NEL 2013 BEST IMPROVERS

Mondadori

Campari

Prysmian

Eni

Igd

+9,9

+9,3

+5,5

+5,3

+4,1

LE “PECORE NERE”

lundquist.

25

BREMBO

CAMPARI

PIAGGIO & C.

ST MICROELECTRONICS

CNH INDUSTRIAL

FINMECCANICA

FIAT SPA

LUXOTTICA

EDIZIONE A LIVELLO EUROPEO E 17a 12aIN ITALIA17 12a a

123456789

10

-2 PUNTIVS 2012

SOLO 1 SOCIETÀSU 3 HA

MIGLIORATOIL PROPRIOPUNTEGGIO

MEDIA ITALIANA

42,2PUNTI SU 100

123456789

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LE AZIENDE ITALIANE REPLICANO SUL SITOI CONTENUTI DEL BILANCIO

RESPONSIVE DESIGNSOSTITUISCE SITI

MOBILE E APP

BILANCIO INTERATTIVOCOME REPLICA IN HTMLDEI CONTENUTI DELREPORT CARTACEO

WEB DESIGN IN LINEA CON LE TENDENZE

INTERNAZIONALI

LE AZIENDE ITALIANEPARLANO DEL PASSATOMA NON DEL FUTURO

COMUNICAZIONE VISUALEED INFOGRAFICHE

ASSENZA DI UN FILONARRATIVO E DI MESSAGGICHIARI PER LA CREAZIONEDELLO STORYTELLINGAZIENDALE

NOVITÀTECNOLOGICHE

STORIEDA COSTRUIRE

VSVS

L’Italia punta sulla tecnologia per accorciareil distacco con l’Europa ma il sito corporatenon viene usato per comunicare identità e futuro

“ “

Joakim Lundquist, responsabile KWD in Italia

“ Le società italiane sono più forti nell’area legata alla presentazionedell’azienda, dei risultati �nanziari e della governance, informazionicomprese all’interno dei bilanci. Sostenibilità, employer branding esocial media sono le aree più deboli nella ricerca.

POSITIVE NEGATIVE

PRESENTAZIONE AZIENDA SOSTENIBILITÀnon presenta informazioni disostenibilità oltre il codice etico

25%presenta la propria storia98%

PRESENTAZIONERISULTATI FINANZIARI EMPLOYER BRANDING

non presenta l’azienda aipotenziali candidati

21%offre bilanci, relazioni,presentazioni in inglese

100%

GOVERNANCE SOCIAL MEDIA

non presenta alcun accountsocial media sul proprio sito

55%include informazionisull’assemblea

95%

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IL SETTORE ENERGETICO SI CONFERMA IL PIÙ TRASPARENTE

COME FUNZIONA LA RICERCA

Ogni sito viene

valutato due volte.

Il tempo di analisi

per l'Italia è di

oltre 250 ore

La ricerca valuta

la versione inglese

dei siti corporate

delle società quotate

SU LUNDQUIST.IT SONO DISPONIBILI IL DOCUMENTO DI APPROFONDIMENTO DEI RISULTATI E LA CLASSIFICA COMPLETA

La ricerca KWD Webranking Italy è realizzata da KW Digital (divisione digitale di Hallvarsson&Halvarsson) in collaborazione con Lundquist.

KWD Webranking è il più importante studio europeo che valuta la comunicazione �nanziaria ed istituzionale online. La ricerca analizza le maggiori società quotate a

livello europeo, ed è diventata uno strumento fondamentale per le aziende per confrontarsi con gli altri attori a livello nazionale e con i propri concorrenti a livello

internazionale. Per ordinare una copia del KWD Webranking Report 2013 o per ricevere una valutazione del proprio sito, scrivere a: [email protected]

LE PIÙ GRANDI AZIENDE ITALIANE COMPETITIVE IN EUROPA

Infogra�ca realizzata da Lundquist (www.lundquist.it) in collaborazione con The Visual Agency (www.thevisualagency.com).

La de�nizione del

protocollo si basa

su due questionari

(Capital Market

e Career Survey)

lundquist.

ENERGY

ENI

(88,8)

53,1 46,6

UNICREDIT

(66,8)

BANKS

44,7 43,5

TELECOM ITALIA

(86,1)

CONSUMER SERVICES

44,3 44,5

GENERALI

(63,5)

FINANCIALS

41 47,3

ANSALDO STS

(56,5)

INDUSTRIALS

37,3 47,8

PIRELLI

(71,3)

CONSUMER GOODS

36,3 41,6

Migliori aziende italiane per settoreMedia europeaMedia italiana

22 PAESIEUROPEI

QUESTIONARIO

400 RISPOSTE

326SOTTOCRITERI

VALUTAZIONE

102 CRITERI

852 A LIVELLOGLOBALE

SOCIETÀ ANALIZZATE

62 IN ITALIA

NOTA: LE SOCIETÀ SONO STATE RICLASSIFICATE SULLA BASE DEI 20 SUPER SETTORI DELLO STANDARD ICB (INDUSTRY CLASSIFICATION BENCHMARK).

PERFORMANCE

56,6 SVEZIA

56,5 FINLANDIA

52,3 GERMANIA

51,3 ITALIA

45,6

43,4 DANIMARCA

SVIZZERA

42,2 UK

39,7 OLANDA

38,1 FRANCIA

38 NORVEGIA

PER PAESE*

*PER CIASCUN PAESE SI

CONSIDERANO LE PRIME

20 AZIENDE PIÙ GRANDI

PER CAPITALIZZAZIONE

11

33

4455

221010

66

88

99

77

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KWD Webranking 2013 Italy

Lo stato dell’arte della comunicazione corporate in Italia: migliora la user experience ma i siti non comunicano identita’

aziendale e prospettive futureexecutive summary - la ricerca in 300 parole La dodicesima edizione della classifica KWD Webraking 2013 vede Eni tornare in prima posizione con 88,8 punti su 100, seguita dalla regina dello scorso anno Telecom Italia (86,1) e dalla multiutility emiliana Hera (80,5). La sostanziale stabilità delle aziende incluse nella top10 indica che per arrivare ai primi posti è necessario un impegno continuativo negli anni.

Per sottolineare la necessità di lavorare in modo duraturo e mettere in evidenza quante società italiane dedicano insufficiente attenzione alla comunicazione corporate online, la ricerca italiana ha escluso 40 società che nella precedente edizione hanno ottenuto meno di 25 punti e che non hanno mostrato miglioramenti negli anni. Solo una società su tre quest’anno ha migliorato il proprio punteggio, tra queste Mondadori è quella che ha aumentato maggiormente il proprio punteggio, grazie alla presentazione di una nuova sezione dedicata alla sostenibilità.

La ricerca mette in evidenza che le aziende italiane tendono a replicare sul proprio sito i contenuti del bilancio, ottenendo alti punteggi nelle aree dedicate alla presentazione dell’azienda, dei risultati finanziari e della governance. Ma troppo spesso il risultato è un collage frammentario che non riesce a trasmettere un’identità unica e a fornire una prospettiva sul futuro. Sostenibilità, employer branding e social media sono le aree che ottengono i punteggi più bassi.

Rispetto allo scorso anno, le società italiane sono più innovative sotto gli aspetti della user experience, dove hanno intercettato alcune tendenze internazionali come l’utilizzo di soluzioni pensate per schermi touch, il passaggio dalle app native ai siti in responsive design, l’attenzione alla comunicazione visuale ed infografiche e alcuni esperimenti di corporate storytelling. Manca, tuttavia, la capacità di presentare i messaggi chiave dell’azienda e creare una narrazione coerente: l’attenzione sembra rivolta maggiormente su aspetti tecnologici (dalle app alle soluzioni interattive) rispetto alla creazione di contenuti in grado di trasmettere i messaggi chiave dell’azienda.

in collaborazione con:

lundquist.

KWD Webranking forum

stoccolma 23 gennaio 2014

registrati : kw-digital.com

KWD Webranking Awards 2013 Italy

Milano 13 dicembre 2013

registrati : lundquist.it

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in collaborazione con: lundquist.

1. Eni riconquista la corona della migliore società nella ricerca KWD Webranking Italy

La società petrolifera guadagna uno dei punteggi più alti della storia della ricerca (88,8 punti) e scavalca Telecom Italia (86,1) che aveva vinto le due edizioni precedenti e Hera (80,5) che scende in terza posizione. La presenza stabile di queste tre aziende sul podio negli ultimi anni, dimostra che le prime posizioni si ottengono solo con un impegno continuativo. Mondadori, grazie al lancio di una nuova area dedicata alla responsabilità sociale, guadagna il titolo di “best improver” come società che ha aumentato maggiormente il proprio punteggio rispetto all’edizione precedente (+9,9 punti) e riesce a salire dal 20esimo al nono posto. Vai ai Primi della classe a p.7 oppure vedi la classifica completa a p.20

2. Escluse le società che per anni hanno ottenuto un punteggio inferiore alla sufficienza

La ricerca KWD Webranking, realizzata da KW Digital (divisione digitale di Hallvarsson&Halvarsson) in collaborazione con Lundquist e pubblicata in esclusiva sul Corriere della Sera, da diciassette anni è la ricerca più riconosciuta in Europa nella valutazione della qualità della comunicazione corporate online. Novità di quest’anno è l’esclusione dalla ricerca delle società che nella precedente edizione hanno ottenuto meno di 25 punti e che non hanno mostrato miglioramenti negli anni, tenendo conto che 50 punti sono il punteggio minimo per avere un sito di buon livello. Il campione è quindi sceso da 100 a 62 società in Italia. Scopri Come è stata condotta la ricerca a pag.18 e Chi è stato escluso p.21

“ D o p o o l t r e d i e c i a n n i d i m o n i t o r a g g i o d e l l a s i t u a z i o n e i t a l i a n a a b b i a m o v o l u t o m a n d a r e u n m e s s a g g i o f o r t e a l l e s o c i e t à c h e i n q u e s t i a n n i n o n h a n n o c o m p i u t o p a s s i a v a n t i . L a r i c e r c a c o s ì s i c o n c e n t r a s u l l e b e s t p r a c t i c e e s u l l e s o c i e t à c h e i n q u e s t i a n n i h a n n o m o s t r a t o u n m a g g i o r e i m p e g n o e u n m i g l i o r a m e n t o n e l l a p r o p r i a c o m u n i c a z i o n e . ” J o a k i m L u n d q u i s t , R e s p o n s a b i l e K W D i g i t a l I t a l i a

3. Le aziende italiane replicano sul sito i contenuti del bilancio

Le aziende italiane si dimostrano più forti nelle aree legate alla presentazione dell’azienda, dei risultati finanziari e della governance, aree generalmente coperte all’interno dei documenti finanziari. Informazioni sulla sostenibilità, contenuti dedicati ai potenziali candidati e presenza sui social media risultano, invece, le aree più deboli. La media è scesa di oltre 2 punti rispetto al medesimo campione dello scorso anno per arrivare a 42,2 punti; solo un terzo delle società ha migliorato il proprio punteggio. Vedi Le aziende italiane replicano sul sito i contenuti del bilancio a p.9

la ricerca in 7 punti

5

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in collaborazione con: lundquist.

5. Le aziende italiane non parlano del proprio futuro

Al di là degli investimenti tecnologici emerge un’incapacità delle aziende italiane nell’utilizzare i canali digitali per trasmettere la propria identità e soprattutto per fornire una prospettiva sul proprio futuro. Spesso i siti sono costruiti con copia-e-incolla di contenuti del bilancio, che si concentrano sulla rendicontazione del passato e non riescono ad offrire un racconto unitario sull’azienda.Vedi Le aziende italiane faticano a trovare nuovi modi per raccontarsi a pag.13

“ L e s o c i e t à i t a l i a n e o t t e n g o n o i m i g l i o r i r i s u l t a t i n e l l e s e z i o n i l e g a t e a l l a d i s c l o s u r e e a l l e i n f o r m a z i o n i s u l l a l o r o c o n d i z i o n e a t t u a l e m a c o m u n i c a n o p o c o l e l o r o s t r a t e g i e e i l o r o i n v e s t i m e n t i p e r i l f u t u r o . ” S a r a R u s c o n i , R e s p o n s a b i l e K W D W e b r a n k i n g I t a l i a , S v i z z e r a e A u s t r i a

6. Le società italiane di maggiori dimensioni ottengono buoni risultati nel confronto europeo

Le 26 maggiori società italiane per capitalizzazione che rientrano nella classifica KWD Webranking Europe 500 registrano un punteggio medio di 10 punti superiore alla media europea (pari a 37,6 punti). Tuttavia, il distacco si è ridotto rispetto allo scorso anno e il punteggio è sceso di quasi tre punti. Vedi In Europa l’Italia è seconda solo a Paesi Nordici e Germania a p.15

7. Le società energetiche italiane primeggiano in Europa

Sempre nel confronto europeo le aziende del settore energetico si confermano quelle che investono maggiormente nella comunicazione online. Anche il settore bancario quest’anno ha ottenuto un punteggio medio superiore alla media europea, dovuto all’eliminazione dal campione italiano di ben 10 banche che avevano ottenuto negli anni passati bassi risultati. Seguono i settori “Consumer services”, “Financials”, “Industrials” e “Consumer goods”. Vedi Il settore energetico si conferma il più trasparente a p.16

4. L’Italia punta sulla tecnologia per accorciare il distacco con l’Europa

Rispetto allo scorso anno abbiamo intercettato alcune novità nella user experience dei siti italiani in linea con le tendenze internazionali, in particolare l’utilizzo di soluzioni pensate per schermi touch, il passaggio dalle app native ai siti in responsive design, l’attenzione alla comunicazione visuale ed infografiche e promettenti esperimenti di corporate storytelling. Vedi L’Italia punta sulla tecnologia per ridurre il distacco con l’Europa a p.11

6

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in collaborazione con: lundquist.

Eni riprende la corona d’alloro della ricerca con 88,8 punti. Eni è stata anche la società che si è classificata più volte ai primi posti in tutta la storia di KWD Webranking in Italia.Il sito si distingue per l’approfondimento nella presentazione del modo di operare dell’azienda, della sua presenza del mondo e della relazione tra sostenibilità e modello di business. Rispetto al 2012 Eni ha migliorato la propria presenza sui social media. Per il prossimo anno il gruppo sta lavorando al ripensamento della propria presenza digitale.

Per due anni consecutivi al vertice, Telecom Italia, scende in seconda posizione con 86,1 punti. Oltre alla presentazione del gruppo, il sito ottiene punteggi molto alti nelle aree dedicate all’investor relations e alla governance.Dopo aver rivisto il sito in ottica responsive per adattarlo ai dispositivi mobile, l’azienda telefonica si è concentrata sul racconto delle storie e delle iniziative del gruppo (approfondite nei minisiti #iovivoconnesso e Connected Life). Per il 2014 Telecom Italia ha in programma di rivedere la propria presenza online in un’ottica maggiormente editoriale.

Il sito della multiutility bolognese, con 80,5 punti, scende in terza posizione.Hera ottiene ottimi risultati nelle sezioni dedicate alle informazioni finanziarie, alla responsabilità sociale e nella sezione carriere.Anche Gruppo Hera, dopo quattro anni, ha in progetto di rilanciare la propria presenza online, creando un maggior dialogo con la propria presenza commerciale.

Mondadori conquista per la seconda volta il titolo di best improver, grazie al lancio di una nuova sezione dedicata alle informazioni di sostenibilità.Il sito riesce a migliorare il proprio punteggio di quasi 10 punti arrivando a totalizzarne 63,3, che gli permettono di saltare dalla ventesima alla nona posizione in Italia. Oltre al lancio della sezione CSR Mondadori ha anche lavorato per migliorare la propria presenza sui social media.

1° eni.com

3° gruppohera.it

2° telecomitalia.com

best improver & 9° mondadori.com

i primi della classe

7

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in collaborazione con: lundquist.

4° snam.com 5° pirelli.com

6° terna.it 7° unicreditgroup.eu

8° generali.com 10° piaggiogroup.com

8

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in collaborazione con: lundquist.

L e a z i e n d e i t a l i a n e s i d i m o s t r a n o p i ù f o r t i n e l l ’ a r e a l e g a t a a l l a p r e s e n t a z i o n e d e l l ’ a z i e n d a , d e i r i s u l t a t i f i n a n z i a r i e d e l l a g o v e r n a n c e . I n f o r m a z i o n i s u l l a s o s t e n i b i l i t à , c o n t e n u t i d e d i c a t i a i p o t e n z i a l i c a n d i d a t i e p r e s e n z a s u i s o c i a l m e d i a r i s u l t a n o l e a r e e p i ù d e b o l i . S o l o u n t e r z o d e l l e s o c i e t à i t a l i a n e h a m i g l i o r a t o i l p r o p r i o p u n t e g g i o r i s p e t t o a l l o s c o r s o a n n o .

Le aziende italiane replicano sul sito i contenuti del bilancio

La media italiana è scesa di oltre 2 punti rispetto al medesimo campione dello scorso anno per arrivare a 42,2 punti. Questo calo, dovuto alla maggiore severità del protocollo, è in linea con quello a livello europeo (1,4 punti). La media delle società incluse nella classifica KWD Europe 500 è di 37,6 punti. La media italiana riesce a superare quella europea grazie all’eliminazione dal campione delle società che lo scorso anno avevano ottenuto un punteggio inferiore ai 25 punti, spiega Margarethe Nitzsche che quest’anno ha coordinato il progetto KWD Webranking Italia. Per rendere il confronto più significativo il grafico seguente raffronta i risultati italiani con quelli delle maggiori 100 aziende per capitalizzazione valutate all’interno della classifica Europe 500, che hanno ottenuto una media di 45,3 punti.

Best improverMondadori +9,9Campari +9,3Prysmian +5,5Eni +5,3Immobiliare Grande Distribuzione (IGD) +4,1

Media italiana

42,2 punti-2 punti vs 2012

Media Europe 500 37,6 punti

Media Europe 100 45,3 punti

Confronto tra performance italiane ed europee per aree della ricerca

Fonte: KWD Webranking 2013. L’area social media aggrega tutti i criteri dedicati ai social media presenti all’interno delle diverse sezioni della ricerca.

10%

20%

30%

40%

50%

60%

Start page &Functions

Social media

Career

CSR

Governance

Investor relations

The share

Reporting

Press

About us

Media italiana

Media europea(Top 100)

9

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in collaborazione con: lundquist.

Sostenibilità ed employer branding non concorrono a formare il valore dell’azienda

Nel confronto con le maggiori cento società in Europa le aziende italiane si dimostrano forti nelle aree legate alla disclosure: presentazione dell’azienda, risultati finanziari e governance. Un’importante area di miglioramento riguarda informazioni finanziarie più sensibili, come la gestione dei rischi, le informazioni sul debito e gli obiettivi di crescita. Le informazioni legate alla sostenibilità e quelle per i possibili candidati ottengono performance significativamente inferiori a quelle europee e non concorrono a formare il valore dell’azienda. Sono poco più della metà delle aziende italiane che presentano un bilancio di sostenibilità (contro l’86% a livello europeo) e un quarto non presenta alcuna informazione CSR se non il codice etico.

Anche l’employer branding non sembra essere strategico nello sviluppo dell’azienda: questa è, infatti, l’area che ottiene il risultato più basso, nonostante sia la sezione che conta il maggior numero di visite all’interno dei siti istituzionali. Un quarto del campione italiano, ad esempio, non presenta l’azienda ai potenziali candidati e si limita a fornire informazioni generiche sull’importanza dei dipendenti e la possibilità di inviare il curriculum.

56%Presenta un bilancio di sostenibilità (86% a livello europeo)

25%Non presenta informazioni di sostenibilità eccetto il codice etico

8%Non presenta alcuna informazione dedicata a chi cerca lavoro

Social media non integrati e coordinati con gli altri canali di comunicazione Le performance italiane nei criteri legati a social media e motori di ricerca non si discostano molto rispetto allo scorso anno e raggiungono solo un quarto del punteggio massimo. Meno della metà delle aziende presenta sul proprio sito un collegamento alla propria presenza sui social media, e nella maggior parte dei casi vengono solo presentate le icone dei diversi canali, senza alcuna spiegazione o integrazione dei contenuti all’interno dei siti. Per molte aziende, quindi, i social media sono piattaforme su cui è necessario essere presenti ma che non rappresentano un effettivo strumento di comunicazione coordinato con la comunicazione che avviene nel resto dell’ecosistema digitale.

“ M o l t e a z i e n d e a p r o n o u n a c c o u n t s u F a c e b o o k o T w i t t e r s o l o p e r c h é i p r o p r i c o n c o r r e n t i l o h a n n o f a t t o , s e n z a d e f i n i r e c h i a r a m e n t e i p r o p r i o b i e t t i v i d i c o m u n i c a z i o n e e q u a l i r i s u l t a t i d e s i d e r a n o o t t e n e r e . ” D a n i e l e R i g h i , c h e h a c u r a t o l e v a l u t a z i o n i s o c i a l m e d i a d e l l a r i c e r c a

45%Inserisce un collegamento ai propri account social media

“ A n c h e q u e l l e s o c i e t à c h e h a n n o u n a r e n d i c o n t a z i o n e n o n - f i n a n z i a r i a d o v r e b b e r o r i f l e t t e r e s u c o m e l a s t r a t e g i a d i s o s t e n i b i l i t à p o s s a c o n t r i b u i r e a l l a c o s t r u z i o n e d e l l ’ i d e n t i t à a z i e n d a l e e p r o i e t t a r e u n a v i s i o n e s t r a t e g i c a p e r i l f u t u r o , A n c h e q u i c ’ è u n r i s c h i o d i c o m u n i c a z i o n e - c o l l a g e f a t t a d i c o p i a - e - i n c o l l a . ” j a m e s o s b o r n e , r e s p o n s a b i l e c s r d i l u n d q u i s t

10

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in collaborazione con: lundquist.

N e l 2 0 1 2 a v e v a m o r i l e v a t o c h e m e n t r e a l i v e l l o i n t e r n a z i o n a l e e m e r g e v a n o n u o v e s o l u z i o n i d i d e s i g n i n g r a d o d i f o r n i r e a l l ’ u t e n t e u n ’ e s p e r i e n z a d i n a v i g a z i o n e p i ù c o i n v o l g e n t e , a l i v e l l o i t a l i a n o n o n c ’ e r a n o n o v i t à a l t r e t t a n t o s i g n i f i c a t i v e . Q u e s t ’ a n n o , s e b b e n e i n m o d o l i m i t a t o , i n u o v i s i t i l a n c i a t i e i r e s t y l i n g d i s i t i e s i s t e n t i h a n n o c o l t o a l c u n e t e n d e n z e n e l m o n d o d e l l a c o m u n i c a z i o n e s u l w e b . S p e s s o , t u t t a v i a , s e m b r a c h e a p p , b i l a n c i i n t e r a t t i v i e a c c o u n t s o c i a l m e d i a v e n g a n o l a n c i a t i p e r m o d a s e n z a u n a c h i a r a d e f i n i z i o n e g l i o b i e t t i v i d i c o m u n i c a z i o n e e d e i r i s u l t a t i a t t e s i .

L’Italia punta sulla tecnologia per ridurre il distacco con l’Europa

Soluzioni pensate per schermi touch

A livello di web design, si nota nettamente la vocazione “touch screen” di quasi tutti i nuovi siti che sono stati realizzati durante l’anno in corso. Gli elementi cliccabili diventano più grandi e semplici da identificare, le scelte grafiche ricalcano le ultime tendenze in fatto di “flat design” introdotte dalle ultime versioni dei sistemi operativi Microsoft e Apple destinati al mercato dei dispositivi mobile, con elementi visivi molto semplici, piatti e di grandi dimensioni, facili da utilizzare anche con il tocco delle dita. A questo tipo di filosofia si ispirano ad esempio i nuovi siti rilasciati da Finmeccanica, Piaggio & C. e Campari.

Da siti mobile dedicati e app al responsive design

Se lo scorso anno solo Telecom Italia aveva dato il via al processo di ridisegno del sito istituzionale in responsive design, quest’anno quasi l’8% del campione presenta un sito in grado di adattarsi a diversi dispositivi. Sicuramente ancora poco rispetto alla tendenza generale del web, sempre più mobile per modello di fruizione, ma è indicativo che metà dei nuovi siti rilasciati in questo 2013 abbiano scommesso sulla filosofia “responsive” anziché proporre una versione alternativa del sito destinata al mobile o investire su applicazioni native per i principali sistemi operativi mobile, più onerose da mantenere dal punto di vista tecnico ed editoriale.

nuovi siti lanciati nel 2013BremboCampariCNH Industrial (ex Fiat Industrial)Fiat SpaFinmeccanicaLuxotticaPiaggio & C.ST Microelectronics

“ I l r i t o r n o d e l l ’ i n v e s t i m e n t o d e l l e a p p n a t i v e r i s c h i a d i e s s e r e m o l t o b a s s o p e r i n i z i a t i v e c o r p o r a t e , d o v e g l i u t e n t i s o n o p o c h i , a f r o n t e d i u n v a s t o n u m e r o d i p i a t t a f o r m e s u c u i s v i l u p p a r e . I l r e s p o n s i v e d e s i g n i n v e c e p e r m e t t e d i r a g g i u n g e r e t u t t i s e n z a r i c h i e d e r e d i s c a r i c a r e u n ’ a p p d e d i c a t a . ” C r i s t i a n o P o i a n , S e n i o r d i g i t a l s t r a t e g i s t

8% dei siti considerati nella ricerca è responsive

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in collaborazione con: lundquist.

Attenzione alla comunicazione visuale ed infograficheLa tendenza generale è quella di una maggior attenzione nei confronti della comunicazione visuale, con un utilizzo più funzionale di infografiche in molte sezioni del sito corporate. É il caso ad esempio del nuovo sito di Fiat Spa, che riduce notevolmente l’uso della comunicazione puramente testuale nelle pagine di primo livello, preferendo un approccio più orientato al racconto per immagini. Allo stesso modo Eni, nella sezione del sito Eni.com dedicata alla sostenibilità, ha recentemente pubblicato una serie di mappe concettuali e di video infografiche dedicate ai principali temi collegati alla responsabilità sociale.

Esperimenti di corporate storytellingSebbene in modo ancora accennato, si intuisce come le principali aziende abbiano iniziato a muovere i primi passi verso un tipo di sito sempre più orientato al corporate storytelling.

www.eni.com

Video infografiche sui principali temi di sostenibilità di Eni

“ L a t e n d e n z a a s p o s t a r s i v e r s o c o n t e n u t i d i t i p o r e d a z i o n a l e e l a c r e a z i o n e d i s i t i p i ù o r i e n t a t i a l l o s t o r y t e l l i n g r i c h i e d e r à a l l e r e d a z i o n i w e b d i p o t e n z i a r s i e d i a s s o m i g l i a r e s e m p r e p i ù a v e r e e p r o p r i e m e d i a f a c t o r y i n g r a d o d i e r o g a r e c o n t e n u t i s e c o n d o p r e c i s i p a l i n s e s t i e d i t o r i a l i , c o n u n a p r o g r a m m a z i o n e a l u n g o t e r m i n e e u n a c o n o s c e n z a a p p r o f o n d i t a d e i p r o p r i a u d i e n c e . ” J o a k i m L u n d q u i s t , R e s p o n s a b i l e K W D i g i t a l I t a l i a

In questo contesto, Telecom Italia nel 2013 ha lanciato progetti come “#iovivoconnesso” e “Connected life”, mettendo in evidenza nel nuovo restyling della homepage del sito corporate temi di innovazione, sostenibilità e cultura raccontati attraverso le iniziative del gruppo. Anche Fiat Spa ha radicalmente ripensato la comunicazione della homepage del nuovo sito di gruppo, dedicandola completamente al racconto di storie aziendali, ora connesse al prodotto, ora all’innovazione o alla ricerca.

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in collaborazione con: lundquist.

le Aziende italiane faticano a trovare nuovi modi per raccontarsi e parlare del loro futuroN o n o s t a n t e i n n o v a z i o n i d i w e b d e s i g n , e m e r g e u n a d i f f i c o l t à n e l l ’ u t i l i z z a r e i c a n a l i d i g i t a l i p e r r a c c o n t a r e l a p r o p r i a i d e n t i t à e s o p r a t t u t t o p e r f o r n i r e u n a p r o s p e t t i v a s u l p r o p r i o f u t u r o , f o n d a m e n t a l e i n u n p e r i o d o d i d i f f i c o l t à c o m e q u e l l o a t t u a l e .

le aziende italiane parlano del presente ma non del futuro

Come è emerso dai risultati per area, le società italiane ottengono i migliori risultati nelle sezioni legate alla disclosure, come la presentazione dei risultati, la corporate governance, le informazioni legate alla storia del gruppo e alle sue attuali attività.Tuttavia, le aziende italiane sono meno brave delle controparti europee nel comunicare la propria strategia di crescita, nel parlare di progetti di innovazione, della etica di business, delle proprie strategie di sostenibilità. Infatti, solo il 44% del campione italiano presenta una strategia di sostenibilità e solo un quarto mette in relazione la sostenibilità con gli obiettivi di business.

58%Società italiane che forniscono indicazioni sulla strategia (e solo il 39% sui target)

42% Non fa menzione dei progetti di innovazione

44% Presenta la propria strategia di sostenibilità

Sito costruito come copia-incolla di documenti e dati senza un filo narrativo

Il problema dei siti corporate è il fatto di essere nati come archivio di documenti ed informazioni, che negli anni sono andati ad aumentare. Oggi, in queste costruzioni manca un chiaro filo narrativo attorno a tematiche corporate. Molte delle domande chiave rimangono così senza risposta: qual è la cultura e l’identità dell’azienda? Il modello di business è sostenibile e credibile? Quali sono i fattori che possono guidare lo sviluppo futuro dell’azienda?Fare corporate storytelling, termine ormai abusato, non significa solo raccontare belle storie dell’azienda, ma trovare questo filo conduttore e trasmettere, attraverso le storie dell’azienda, il proprio modo di fare business e la propria visione del futuro.

il proprio sito non viene utilizzato per raccontarsi

A questo si aggiunge il fatto che le aziende italiane non sfruttano il web per creare una comunicazione più coinvolgente e essere innovative nell’utilizzare il proprio sito per raccontarsi. Così ad esempio, solo la metà delle aziende italiane offre sul proprio sito un video di tipo istituzionale, solo il 40% presenta una galleria video. Anche il maggior utilizzo di immagini ed infografiche non sempre è funzionale a comunicare i messaggi chiave dell’azienda.

47% Presenta un video corporate

10%Inserisce materiali correlati all’interno dei comunicati stampa

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La fine del bilancio interattivo tradizionale

Con rare eccezioni, anche il bilancio, da cui le aziende attingono per aggiornare i contenuti del proprio sito, rimane ancorato a una struttura tradizionale, legata alla disclosure e alla rendicontazione del passato, organizzata per temi giustapposti senza un chiaro filo conduttore. Le richieste del mercato e la normativa negli anni hanno spinto alle aziende di rendere pubbliche sempre maggiori informazioni; ma questo invece di aiutarle a comunicare in modo più efficace ha in molti casi portato a bilanci poco leggibili e con una sempre maggiore foliazione. D’altro canto le aziende sentono l’esigenza di raggiungere un pubblico più allargato rispetto agli stakeholder professionisti e pertanto hanno iniziato a rendere interattivi i propri bilanci. Quest’anno un terzo delle società incluse nella ricerca ha sviluppato un bilancio interattivo che, nella maggior parte dei casi, è una semplice replica in HTML dei contenuti pensati per il bilancio stampato ed è inefficace nel raggiungere un audience più ampio.

A livello internazionale molte aziende hanno iniziato a sperimentare una sorta di bilancio ibrido nel quale le informazioni legate alla disclosure sono presentare in PDF mentre la parte interattiva racconta le storie dell’azienda che normalmente non trovano spazio all’interno dei bilanci d’esercizio. Questo tipo di bilancio si sposta nella direzione di report di tipo narrativo, dove l’attenzione non è posta al “qui e ora” (performance dell’anno passato) ma alle strategie di sviluppo dell’azienda e al suo modo di portare avanti il business e prepararsi ai rischi.Un interessante esempio in questa direzione è quello di Connected Life di Telecom Italia, una piattaforma aggiornata in occasione dei risultati che ha l’obiettivo di affiancare il bilancio (legato alla disclosure) raccontando le storie di innovazione, sostenibilità e di prodotto.

“ M o l t e a z i e n d e c r e d o n o c h e s i a s u f f i c i e n t e c r e a r e u n a v e r s i o n e H T M L d e l p r o p r i o b i l a n c i o o c r e a r e u n a a p p p e r r a g g i u n g e r e u n p u b b l i c o p i ù a m p i o . È n e c e s s a r i o , i n v e c e , r i p e n s a r e c o m p l e t a m e n t e i c o n t e n u t i . ” S a r a R u s c o n i , R e s p o n s a b i l e K W D W e b r a n k i n g I t a l i a , S v i z z e r a e A u s t r i a

connectedlife.telecomitalia.com

Piattaforma Connected Life di Telecom Italia

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In Europa l’Italia è seconda solo a Paesi Nordici e Germania

Le 26 maggiori società italiane per capitalizzazione che rientrano nella classifica KWD Webranking Europe 500 registrano un punteggio medio di 10 punti superiore alla media europea (37,6 punti), tuttavia il punteggio scende di quasi tre punti rispetto allo scorso anno e solo 7 società, invece delle 9 del 2012, riescono a posizionarsi nelle prime 30 posizioni. Molte aziende italiane, inoltre, si collocano nella seconda metà della classifica, segnando una forte distanza all’interno del campione italiane tra eccellenze ed “ultime della classe” anche tra le società di maggiori dimensioni.Considerando le prime 20 società per capitalizzazione provenienti dai principali Paesi coperti dalla ricerca l’Italia si colloca nelle prime posizioni, dietro a Paesi nordici come Svezia, Finlandia e Germania, ma con forte distacco da Svizzera e Gran Bretagna.

7 società italiane tra le prime 30 classificate a livello europeo (9 nel 2012)

Eni, Telecom Italia, Snam, Pirelli & C., Terna, UniCredit e Generali

Media società italiane nella classifica Europe 500

47,3 punti

Media Europe 500 37,6 punti

performance delle maggiori 20 aziende per paese

Fonte: KWD Webranking 2013. Visualizzazione: The Visual Agency

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Le aziende del settore energetico si confermano quelle che investono maggiormente nella comunicazione online con ben quattro rappresentanti nella top 10 italiana e un punteggio medio di 6,5 punti superiore rispetto alle aziende energetiche tra le maggiori 100 società per capitalizzazione in Europa.Anche il settore bancario quest’anno ha ottenuto un punteggio medio superiore alla media europea, mentre lo scorso anno aveva registrato la media più bassa all’interno di tutti i settori. Questo, tuttavia, è dovuto all’eliminazione dal campione di analisi delle banche che per anni avevano fatto registrare punteggi inferiori ai 25 punti.

Segue il settore “Consumer services” che raggiunge una media di 44,3 punti, in linea con il campione europeo. I punteggi medi relativamente più bassi, ed inferiori alla media europea, sono stati conseguiti dai settori “Financials”, “Industrials” e “Consumer goods”. I primi due settori, in particolare, risultano quelli con le migliori performance a livello europeo. Il settore beni di consumo, invece, non sembra riconoscere l’importanza della comunicazione corporate a supporto del prodotto, e ottiene i risultati più bassi in Italia ed Europa.

“ Il forte migl ioramento della media del settore bancario non è dovuto al migl ioramento de i punteggi ma all ’el iminaz ione dal campione d i ben d iec i banche che lo scorso anno avevano ottenuto meno d i 25 punti .” M a r g a r e t h e N i t z s c h e , P r o j e c t m a n a g e r d e l l a r i c e r c a k w d w e b r a n k i n g i t a l y

Fonte: KWD Webranking 2013Visualizzazione: The Visual Agency

Nota: Le società incluse nello studio KWD Webranking 2013 sono state classificate in 20 super settori secondo lo standard ICB (Industry Classification Benchmark). Nell’analisi dei dati italiani sono stati accorpati alcuni settori per renderli più significativi, in particolare: Energy aggrega i settori “Utilities” e “Oil and gas”; Consumer services contiene “Media”, “Retail”, “Travel & leisure” e “Telecommunications”; Financials include “Insurance”, “Real Estate” e “Financial services”; Industrials comprende “Basic resources”, “Construction & materials”, “Industrial Goods & Services” e “Technology”; Consumer goods include “Personal & Household Goods”, “Automobiles & parts”, “Food & beverage”, “Health care”.

il settore energetico si conferma il più trasparente, rimontano le banche grazie alla riduzione del campione

confronto per settore tra i punteggi medi italiani e quelli delle maggiori 100 aziende europee

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settore energetico (12 societa’ incluse)

Non solo a livello italiano ma anche a livello europeo il settore energia si conferma quello che ha ottenuto le migliori performance. Le 12 società italiane del settore Energy, con un punteggio medio di 53,1 punti, superano addirittura le concorrenti europee (46,6 punti). In Italia, Eni ottiene il primo posto seguito dalla multi utility emiliana Hera. Erg entra nella top 5 al posto di Edison, non più compresa nella classifica.

top 5 settore energeticoEni 88,8Hera 80,5Snam 73,5Terna 68,5Erg 59,7

settore bancario (7 societa’ incluse)

Sebbene siano riuscite a raggiungere un buon punteggio medio a livello italiano (44,7 punti), quasi tutte le banche comprese all’interno della ricerca hanno perso punti rispetto allo scorso anno. UniCredit si riconferma la prima banca in Italia, mentre Intesa Sanpaolo scende al terzo posto. Banca Generali entra in quarta posizione, mentre Mediobanca per pochi punti esce dalle prime posizioni.

top 5 settore bancarioUniCredit 66,8UBI Banca 51,9Intesa Sanpaolo 51,2Banca Generali 39,6MPS 39,5

Settore servizi al consumo (8 societa’ incluse)

Il settore servizi al consumo, nel quale è stato fatto rientrare anche il settore telecomunicazioni, presenta una forte disomogeneità al proprio interno. Da un lato Telecom Italia totalizza 86,1 punti dall’altro cinque su otto società del campione ottengono meno di 40 punti, che può essere considerato un punteggio sufficiente. Mondadori, tuttavia, è la società che ha migliorato maggiormente (+9,9 punti) il proprio punteggio a livello italiano.

top 5 servizi al consumoTelecom Italia 86,1Mondadori 63,3Autogrill 54,5G-tech 37,1RCS Mediagroup 31,7

Settore finanziario (6 societa’ incluse)

Le sei società incluse nel settore finanziario presentano oltre 6 punti in meno rispetto ai concorrenti europei, arrivando a totalizzare 41 punti. La top 5 rimane la stessa rispetto all’anno precedente, segnalando una certa immobilità all’interno del campione. Immobiliare Grande Distribuzione, tuttavia, è tra le poche società in Italia ad aver migliorato il proprio punteggio rispetto al 2012.

top 5 Settore finanziarioGenerali 63,5IGD 49,3Unipol 41,2Mediolanum 40,6Dea Capital 30

Settore industriale (13 societa’ incluse)

Il settore industria è quello che, insieme al settore finanziario, evidenzia la maggiore disparità tra i punteggi italiani (37,3) ed europei (47,8). Prysmian, grazie al lancio del nuovo sito a fine 2012, è l’unica nuova società ad entrare nella top 5 rispetto alla scorsa edizione. Tuttavia, questo è uno dei gruppi più dinamici in termini di nuovi siti lanciati, come Finmeccanica e CNH Industrial (ex Fiat Industrial).

top 5 Settore industrialeAnsaldo Sts 56,5Cir 53,4Prysmian 44,8Italcementi 42,2Finmeccanica 41,2

Settore beni di consumo (16 societa’ incluse)

Il settore beni di consumo è quello che ha ottenuto i risultati più bassi anche a livello europeo (la media italiana è pari a solo il 36% del punteggio massimo). Stabile in prima posizione rimane Pirelli & C., mentre Fiat Spa riesce a superare Safilo grazie al lancio del nuovo sito istituzionale.

top 5 Settore beni di consumoPirelli & C. 71,3Piaggio & C. 62Luxottica 56,3Fiat Spa 52,1Safilo Group 48,6

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Come e’ stata condotta la ricerca?O g n i a n n o i c r i t e r i d e l l a r i c e r c a K W D W e b r a n k i n g v e n g o n o m o d i f i c a t i s u l l a b a s e d e i q u e s t i o n a r i d e d i c a t i a l m o n d o f i n a n z i a r i o e d e l l ’ e m p l o y e r b r a n d i n g p e r r i f l e t t e r e l e n u o v e e s i g e n z e d e g l i s t a k e h o l d e r . N o v i t à d e l l a r i c e r c a i n I t a l i a è l a r i d u z i o n e d e l c a m p i o n e p e r f o c a l i z z a r s i s u l l e s o c i e t à c h e h a n n o d i m o s t r a t o m a g g i o r e a t t e n z i o n e v e r s o i c a n a l i d i g i t a l i .

Riduzione del campione italiano

Dopo un lungo periodo di monitoraggio della situazione italiana, la ricerca ha voluto rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di punto di riferimento per le eccellenze nella comunicazione online in Italia, pertanto le valutazioni sono state ristrette alle società che in questi anni hanno mostrato un maggiore impegno e un miglioramento nella propria comunicazione.L’edizione italiana della ricerca ha considerato le 100 società a maggiore capitalizzazione presenti sul listino di Piazza Affari a maggio 2013, escludendo 40 società che hanno ottenuto meno di 25 punti nella precedente edizione e che non hanno mostrato miglioramenti negli anni. Alle società a rischio esclusione è stata data la possibilità di essere valutate nel caso avessero avuto in corso progetti di miglioramento della comunicazione online. Il campione è quindi sceso a 62 società in Italia.A livello europeo sono state esaminate 689 società, per un totale di 852 siti a livello globale (comprese aziende americane e medio orientali). La classifica europea prende in considerazione le aziende che rientrano nella classifica Global 500 stilata da Financial Times che include 26 società italiane.

“ Q u e s t ’ a n n o s o n o s t a t e e s c l u s e l e s o c i e t à c h e h a n n o o t t e n u t o m e n o d i 2 5 p u n t i n e l l a p r e c e d e n t e e d i z i o n e e c h e n o n h a n n o m o s t r a t o m i g l i o r a m e n t i n e g l i a n n i . L a r i c e r c a s i f o c a l i z z a s u l l e b e s t p r a c t i c e e s o c i e t à c h e s i i m p e g n a n o n e l l a p r o p r i a c o m u n i c a z i o n e o n l i n e . ”M a r g a r e t h e N i t z s c h e , P r o j e c t m a n a g e r d e l l a r i c e r c a k w d w e b r a n k i n g i t a l y

Le tre fasi della ricerca

La ricerca si basa su tre fasi principali. Per prima cosa vengono delineate le esigenze e le inclinazioni degli utenti professionali online grazie a due questionari specifici, uno per i professionisti finanziari (analisti, investitori e analisti) e l’altro dedicato a chi cerca lavoro. In un secondo momento, dall’analisi delle risposte ai due questionari (quest’anno 400) viene stilato il protocollo di valutazione, attraverso il quale vengono esaminate tutte le società incluse nella ricerca. L’ultimo passo è l’analisi dei dati e la presentazione dei risultati della ricerca oltre alla raccolta dei best practice e delle tendenze a livello internazionale.

Come sono state valutate le società?

Il protocollo di valutazione dell’edizione 2013 della ricerca KWD Webranking è costituito da 102 criteri organizzati in 10 sezioni, per un punteggio complessivo di 100 punti. La ricerca valuta i siti istituzionali in lingua inglese esclusa la parte commerciale. Già dallo scorso anno i criteri dedicati al posizionamento sui motori di ricerca e social media sono stati ridistribuiti all’interno delle altre aree del sito, per sottolineare il fatto che i social media debbano essere integrati nella comunicazione aziendale. I criteri e i sottocriteri dedicati ai social media contano il 9,5% del totale. L’area dedicata alle informazioni finanziarie (presentazione dei bilanci, informazioni investor relations, informazioni sul titolo e corporate governance) rimane quella più importante e vale 43 punti totali.

cambiamento di peso nella ricerca

+M e d i a

P r e s e n t a z i o n e

r i s u l t a t i f i n a n z i a r i

—I n f o r m a z i o n i i r

s o s t e n i b i l i t a ’

numeri chiave

17° edizione a livello europeo e 12° in Italia62 società analizzate in Italia e 852 a livello globale

102 criteri, e 326 sottocriteri nel protocollo di valutazione per un totale di 100 punti56 sottocriteri per social media e search400 le risposte ai due questionari KWD Webranking dedicati uno ai mercati finanziari e l’altro all’employer branding

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Chi siamo

KW Digital KW Digital (King Worldwide Digital), è un’agenzia internazionale specializzata nella comunicazione corporate online. KW Digital può contare su una presenza globale con uffici o rappresentanze a New York, Boston, Londra, Stoccolma, Madrid, Milano, Capetown, Mosca, Dubai, San Paolo, Hong Kong. Per maggiori informazioni si veda il sito: www.kw-digital.com

KW Digital è rappresentata in Italia da Lundquist Srl. lundquist srlLundquist è una società di consulenza strategica specializzata nella comunicazione corporate online, con una forte expertise nella comunicazione dei contenuti finanziari, CSR, employer branding e social media. Forte della sua esperienza e attività di ricerca, Lundquist propone modelli sulla base dei quali definire strategie di comunicazione digitale, anche sui social media.

Visitate il nostro sito per tenervi aggiornati sulle ricerche, gli eventi e gli approfondimenti sui temi chiave della comunicazione online: www.lundquist.it

Lundquist conduce diverse ricerche dedicate alla comunicazione corporate online:

CSR Online Awards valuta come le maggiori società in Europa utilizzano il proprio sito per comunicare la sostenibilità e le proprie strategie di CSR.

Employer Branding Online Awards è la prima ricerca europea che valuta come le società comunicano la propria identità e la propria attrattività a dipendenti attuali e potenziali.

Social Media Awards è un laboratorio di ricerca sull’utilizzo dei social media a livello corporate. Include analisi dedicate ai canali specifici.

KWD Webranking Assessment e ReportIl KWD Webranking report e l’Overview analysis descrivono la performance della società all’interno delle diverse aree della ricerca, delineando punti di forza e aree di miglioramento. L’analisi comprende un piano di azione corredato da esempi best practice a livello internazionale e per settore e spunti sulle tendenze della comunicazione online.

Il report è disponibile anche per le aziende non incluse all’interno della ricerca, e i criteri possono essere utilizzati anche per migliorare la comunicazione delle aziende non quotate.

Per ordinare una copia del KWD Webranking Report 2013 o per ricevere una valutazione del proprio sito potete contattarci agli indirizzi qui sotto.

M a r g a r e t h e N i t z s c h eProject manager KWD Webranking Italiat (39) 02 3675 [email protected]

J o a k i m L u n d q u i s tResponsabile KW Digital Italy e fondatore [email protected]

S a r a R u s c o n iResponsabile KWD Webranking Italia, Svizzera e Austria e partner [email protected]

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posizione 2013 differenza posizione 2012 societa’ punteggio 20131 3 Eni* 88,82 1 Telecom Italia* 86,13 2 Hera 80,54 5 Snam* 73,55 4 Pirelli &C.* 71,36 6 Terna* 68,57 9 UniCredit* 66,88 11 Generali* 63,59 20 Mondadori 63,310 8 Piaggio & C. 6211 17 Erg 59,712 14 Ansaldo Sts 56,513 10 Luxottica* 56,314 13 Enel* 54,815 16 Autogrill 54,516 18 Cir 53,417 22 Fiat Spa* 52,118 15 UBI Banca 51,919 12 Intesa Sanpaolo* 51,220 23 Immobiliare Grande Distribuzione (IGD) 49,321 21 Safilo Group 48,622 19 A2A 47,923 34 Prysmian* 44,824 24 Saipem* 42,8

25= 43 Campari* 42,225= 26 Italcementi 42,227= 27 Finmeccanica 41,227= 28 Indesit 41,227= 35 Unipol Gruppo Finanziario 41,230 36 Mediolanum* 40,631 30 Fiat Industrial* (ora CNH Industrial)** 40,132 32 Banca Generali 39,633 29 Banca Monte Dei Paschi Siena 39,534 31 Mediobanca* 38,935 32 Parmalat* 38,836 25 Maire Tecnimont 37,237 38 G-Tech* (ex Lottomatica) 37,138 40 ST Microelectronics* 35,739 37 Saras 35,5

40= 39 Amplifon 3340= 41 Tenaris* 3342 47 Atlantia* 32,743 49 Enel Green Power* 32,2

Classifica KWD Webranking 2013 Italia: i migliori 62 siti istituzionali in Italia

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posizione 2013 differenza posizione 2012 societa’ punteggio 201344 44 RCS Mediagroup 31,7

a rischio eliminazione dal campione

45 47 Dea Capital 3046 42 Gruppo Editoriale L'espresso 29,647 50 Brembo 29,348 N.D. N.D. Fiera Milano 28,449 46 Mediaset 27,950 53 Astaldi 26,751 45 Datalogic 26,352 55 Recordati 26,153 60 Banca Ifis 24,854 56 Yoox 24,155 54 Sorin 2456 50 Buzzi Unicem 23,657 52 Exor* 21,458 83 Iren 1659 56 Geox 14,860 89 Salvatore Ferragamo* 14,261 82 Tod's* 13,362 N.D. N.D. Moleskine 13,1

Il punteggio massimo corrisponde a 100 punti. In corsivo le società nuove entranti. * Società incluse anche nella classifica KWD Webranking Europe 500. ** Il nuovo sito del Gruppo CNH Industrial è stato lanciato dopo la chiusura delle valutazioni.

Il campione iniziale di cento società è stato individuato secondo capitalizzazione a giugno 2013. Da queste sono state eliminate le società che avevano ottenuto un punteggio inferiore ai 25 punti nella precedente ricerca (si veda elenco sotto). Sono state mantenute le società che rientrano nel campione europeo anche se presentavano un punteggio inferiore e le società che stavano lavorando al lancio di un nuovo sito. I siti delle società selezionate sono stati valutati due volte da due persone diverse dall’inizio di luglio fino al 23 agosto, mentre i siti nelle prime 10 posizioni sono stati ricontrollati una terza volta.

I risultati degli anni precedenti possono essere consultati sul sito www.webranking.eu.

AceaAscopiaveAstmAzimut HoldingBanca CarigeBanca Popolare dell’Emilia RomagnaBanca Popolare di MilanoBanca Popolare di SondrioBanco di Desio e della BrianzaBanco di SardegnaBanco PopolareBeni StabiliBrunello CucinelliCairo Communication

Cattolica AssicurazioniCementirCofideCredito ArtigianoCredito EmilianoCredito ValtellineseDanieli & C.De’ LonghiDiaSorinEi TowersEngineering Ingegneria InformaticaFondiaria SaiGeminaIndustria Macchine Automatiche

ImpregiloInterpumpItalmobiliareMarrMilano AssicurazioniNiceSocietà Aeroporto VeneziaSiasSnaiTrevi Finanziaria IndustrialeVittoria AssicurazioniZignago Vetro

Società escluse dalla ricerca (in ordine alfabetico):

Nota: sono state escluse le aziende che nel 2012 hanno ottenuto meno di 25 punti e che non hanno mostrato miglioramenti negli ultimi anni. Prima dell’esclusione, le società sono state contattate per dare loro la possibilità di rimanere nel campione valutato (si veda p.18).

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