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MICAT IN VERTICE La Micat in Vertice (dal motto della famiglia Chigi, che significa “Splende sulla cima”) è uno tra i più longevi cartelloni del panorama nazionale. Con questo motto il Conte Guido Chigi Saracini il giorno di Santa Cecilia del 1923 aprì le porte del suo Palazzo di via di Città inaugurando la prima delle sue “creature musicali”, destinata a qualificare le stagioni concertistiche invernali. The Micat in Vertice (from Latin motto of the Chigi’s Family’s coat of arms, which means “The Star shines on the top”) is among the oldest and most prestigious Italian concert festivals. It was inaugurated on 23 november 1923 by Count Guido Chigi Saracini in his own Palace in the City of Siena, so as to found a new winter concert season. MARTEDÌ 22 NOVEMBRE TEATRO DEI ROZZI ORE 21 Patricia Kopatchinskaja violino Saint Paul Chamber Orchestra con il contributo di Accademia Chigiana @Chigiana www.chigiana.it La sede storica dell’Accademia Musicale Chigiana, il Palazzo Chigi Saracini eretto nel XIII secolo lungo una delle arterie principali di Siena, con le sue numerose collezioni di pregio, è aperto al pubblico per visite guidate. Per prenotazioni ed informazioni consultare il sito internet o contattare il 0577-22091. [email protected] media partner Chigiana

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Page 1: con il MARTEDÌ 22 NOVEMBREJohn Dowland Londra 1563 - 1626 Pavana da Seaven Teares for String Quintetto Lachrimae Antiquae Novae Franz Schubert dal Quartetto per archi in re minore

MICAT IN VERTICE

La Micat in Vertice (dal motto della famiglia Chigi, che significa “Splende sulla cima”) è uno tra i più longevi cartelloni del panorama nazionale. Con questo motto il Conte Guido Chigi Saracini il giorno di Santa Cecilia del 1923 aprì le porte del suo Palazzo di via di Città inaugurando la prima delle sue “creature musicali”, destinata a qualificare le stagioni concertistiche invernali.

The Micat in Vertice (from Latin motto of the Chigi’s Family’s coat of arms, which means “The Star shines on the top”) is among the oldest and most prestigious Italian concert festivals. It was inaugurated on 23 november 1923 by Count Guido Chigi Saracini in his own Palace in the City of Siena, so as to found a new winter concert season.

MARTEDÌ 22 NOVEMBRETEATRO DEI ROZZI ORE 21

Patricia Kopatchinskaja violinoSaint Paul Chamber Orchestra

con il contributo di

Accademia Chigiana @Chigiana

www.chigiana.it

La sede storica dell’Accademia Musicale Chigiana, il Palazzo Chigi Saracini eretto nel XIII secolo lungo una delle arterie principali di Siena, con le sue numerose collezioni di pregio, è aperto al pubblico per visite guidate. Per prenotazioni ed informazioni consultare il sito internet o contattare il 0577-22091.

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Patricia Kopatchinskaja è una violinista moldava. È nata a Chisinău in una famiglia di musicisti, la madre Emilia violinista e il padre Viktor suonatore di cimbalom. Quando i parenti erano in tournée nei paesi del blocco orientale lei era affidata alle cure dei nonni, che vivevano in un villaggio moldavo. Ha iniziato a suonare il violino all’età di sei anni. Nel 1989 si è trasferita con la sua famiglia a Vienna, dove ha studiato violino e composizione all’Università per la musica e le arti interpretative. A 21 anni è passata a studiare con Igor Ozim alla Musikhochschule di Berna. Porta avanti un’attività solistica in Europa, Giappone, Cina, Stati Uniti e Brasile, dove si esibisce con orchestre e direttori di fama, nonché un’attività cameristica, e partecipa regolarmente a vari festival musicali. Esegue musica di vari periodi, dal ba-rocco al contemporaneo. È molto dedita alla musica contemporanea, nonché dedicataria di diverse composizioni. È solita esibirsi scalza in concerto. Suona un violino Giovanni Francesco Pressenda del 1834, mentre per le esecuzioni storicamente informate impiega un Ferdinando Gagliano del 1780 circa. Vive a Berna con il marito e la figlia.

Celebre per la sua eccellenza artistica e la sua notevole versatilità, la Saint Paul Chamber Orchestra è considerata una delle più raffinate orchestre da camera del mondo. L’ensemble esegue senza direttore un amplissimo repertorio dal barocco alla musica di oggi e lavora in stretta collaborazione con partner di ogni genere, quali Jonathan Coen, Jeremy Denk, Martin Fröst, Patricia Kopatchinskaja, Pekka Kuusisto e Zehetmair. Ogni anno la SPCO si presenta in più di 130 concerti e programmi educativi e raggiunge più di duecentomila ascoltatori tramite la sua Listening Library online gratuita. Un’attenzione particolare la dedica ai giovanissimi.

La prima metà del programma ci mostra Patricia Kopatchinskaja solista del raro Concerto per violino in re minore di Mendelssohn, oltre alla Partita per orchestra d’archi di Gideon Klein. Assieme a molti altri artisti, Klein fu ridotto alla schiavitù dal regime nazista e scrisse questo lavoro mentre era imprigionato nel campo di concentramento di Theresienstadt.In seguito alle immaginose interpretazioni della versione per orchestra del Quartetto La morte e la fanciulla di Schubert nella stagione 2014/2015, considerate «un’esplosione di vita, piene di premure, ansietà, tumulto e trionfo» («Pioneer Press»), nella seconda parte la Kopatchinskaja riorganizza la sua meditazione musicale sulla morte (già annunciata nella prima parte) con le opere di Dowland, Kurtág e Schubert che servono da interludi tra i movimenti del celebre Quartetto schubertiano da cui deriva il nome di questo concerto. Il capolavoro viene così illuminato con luci nuove e inattese, a partire dal canto bizantino sul Salmo 140, il cui testo inizia con la celebre, accorata invocazione «Signore, a te grido, accorri in mio aiuto». Un particolare legame unisce le due composizioni di Schubert presenti nel programma, rispettivamente il Lied e il Quartetto che portano lo stesso titolo: come è noto, infatti, il tema del primo si ritrova nel secondo movimento del secondo, come a rafforzare l’intera meditazione musicale del concerto, che adesso, sì, sembra dominata dalle parole che nel Lied la morte rivolge alla fanciulla: «io non sono crudele, nelle mie braccia dormirai dolcemente».

***

Gideon KleinPrerov, Repubblica Ceca 1919 - campo di Fürstengrube 1945

Partita per orchestra d’archi(arr. Saudek)

Felix Mendelssohn BartholdyAmburgo 1809 - Lipsia 1847

Concerto per violino e orchestra in re min. op. post.

***Anonimo

Canto bizantino sul Salmo 140 per orchestra d’archi (arr. Patricia Kopatchinskaja)

Franz SchubertAlsergrund, Vienna 1797 - Vienna 1828

dal Quartetto per archi in re minore D. 810 «La morte e la fanciulla»Allegro (arr. Patricia Kopatchinskaja)

Lied «La morte e la fanciulla» D. 531(arr. per orchestra d’archi di Michi Wiancko)dal Quartetto per archi in re minore

D. 810 «La morte e la fanciulla»Andante con moto (arr. Patricia Kopatchinskaja)

John DowlandLondra 1563 - 1626

Pavana da Seaven Teares for StringQuintetto Lachrimae Antiquae Novae

Franz Schubertdal Quartetto per archi in re minore

D. 810 «La morte e la fanciulla»Allegro molto (arr. Patricia Kopatchinskaja)

György KurtágLugoj 1926

Ligatura-Message to Frances-Maria(The Answered Unanswered Question)

op. 31b (versione 2)Ruhelos da Kafka, frammenti per violino op. 24

Franz Schubertdal Quartetto per archi in re minore D. 810

«La morte e la fanciulla»Presto (arr. Patricia Kopatchinskaja)