Comunicato Stampa Pergolesi

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Associazione Genitori Pergolesi COMUNICATO STAMPA Ancona, 20 giugno 2012 - Il 14 giugno nel corso di un incontro con docenti, personale am- ministrativo, studenti e genitori, il direttore dell’Istituto Pergolesi, Prof. Marchionni, insieme al Presidente dimissionario del C.d.A., ha illustrato la drammatica situazione finanziaria in cui versa l’ente, causata dalla mancata erogazione dei contributi da parte di Comune e Provincia di Ancona, enti finanziatori dell’Istituto. Siamo a questo punto: le risorse disponibili consentono di coprire le spese fino a luglio 2012 e, allo stato, l’intera attività didattica, compresi gli esami autunnali e la possibilità di avviare l’anno accademico 2012-2013, è in forse a partire dal primo agosto. Come si sia arrivati a ciò, e cioè alla deliberata distruzione di un’istituzione culturale di alta formazione in una città che si vanta di fare della cultura il suo biglietto da visita, è incom- prensibile. Siamo di fronte ad una vicenda kafkiana, paradossale e angosciante. Giova, forse, una breve cronistoria. L’Istituto Pergolesi, creato con atto notarile nel 1924 dagli enti fondatori, Comune e Provin- cia di Ancona, viene pareggiato nel 2001, ex legge 21 dicembre 1999 n. 508, che ha previ- sto la progressiva trasformazione degli Istituti Musicali Pareggiati in Istituti Superiori di Studi Musicali, al pari dei Conservatori di musica statali, annoverandoli, insieme con le Accademie di Belle Arti, fra le Istituzioni di Alta Cultura. Permane un’unica differenza ormai fra i Con- servatori statali e gli ex IMP, la fonte del finanziamento: statale per i primi, proveniente da uno o più enti locali, comune, provincia, regione, per i secondi. Questa differenza, considerati gli oneri che gravano sugli enti locali, con il progressivo dimi- nuire delle risorse finanziarie a loro disposizione, non può che essere superata con un pro- getto di riordino nazionale che statizzi gli ex IMP, così come delineato in un disegno di legge, a cura del Sen. Asciutti, in fase di esame parlamentare. Questa è la strada che seguiranno tutti gli Istituti non statali e che il Pergolesi ha, per primo, percorso. Per mesi i C.d.A. dell’Istituto Pergolesi e del Conservatorio Rossini di Pesaro, han- no lavorato su uno schema di Convenzione che consentisse di mantenere in vita il Pergolesi, garantendo i posti di lavoro dei docenti, la continuità didattica dei discenti e la presenza di una sede di alta formazione musicale in città. A fine aprile tale Convenzione con cui il Conservatorio Rossini si impegnava ad assumere, fin dal prossimo anno accademico in ragione dei pensionamenti programmati, il personale dell’I- stituto Pergolesi e a mantenere la sede staccata di Ancona, è stata inviata alla Giunta Comu- nale di Ancona per essere poi presentata al Consiglio Comunale per l’approvazione. E’ ovvio che un tale accordo avrebbe consentito agli enti locali, ai quali il peso del mantenimento dell’Istituto appare non più sopportabile, di alleggerirsene parzialmente fin da settembre, e in maniera definitiva negli anni successivi. Tale Convenzione riceveva il parere non positivo dei dirigenti comunali per mancanza di co- pertura finanziaria e veniva rigettata. L’intenzione di salvaguardare il Pergolesi, di garantire la sua sopravvivenza, espressa più volte a parole e con convinzione, ci sembra a questo pun- to, come Associazione Genitori Pergolesi, un’inutile e vuota dichiarazione di intenti. A che pro farla se poi a essa non seguono i fatti?

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CS del 20 giugno 2012

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Associazione Genitori Pergolesi

COMUNICATO STAMPA

Ancona, 20 giugno 2012 - Il 14 giugno nel corso di un incontro con docenti, personale am-

ministrativo, studenti e genitori, il direttore dell’Istituto Pergolesi, Prof. Marchionni, insieme al Presidente dimissionario del C.d.A., ha illustrato la drammatica situazione finanziaria in cui versa l’ente, causata dalla mancata erogazione dei contributi da parte di Comune e Provincia

di Ancona, enti finanziatori dell’Istituto.

Siamo a questo punto: le risorse disponibili consentono di coprire le spese fino a luglio 2012

e, allo stato, l’intera attività didattica, compresi gli esami autunnali e la possibilità di avviare

l’anno accademico 2012-2013, è in forse a partire dal primo agosto.

Come si sia arrivati a ciò, e cioè alla deliberata distruzione di un’istituzione culturale di alta

formazione in una città che si vanta di fare della cultura il suo biglietto da visita, è incom-

prensibile. Siamo di fronte ad una vicenda kafkiana, paradossale e angosciante.

Giova, forse, una breve cronistoria.

L’Istituto Pergolesi, creato con atto notarile nel 1924 dagli enti fondatori, Comune e Provin-cia di Ancona, viene pareggiato nel 2001, ex legge 21 dicembre 1999 n. 508, che ha previ-

sto la progressiva trasformazione degli Istituti Musicali Pareggiati in Istituti Superiori di Studi Musicali, al pari dei Conservatori di musica statali, annoverandoli, insieme con le Accademie

di Belle Arti, fra le Istituzioni di Alta Cultura. Permane un’unica differenza ormai fra i Con-servatori statali e gli ex IMP, la fonte del finanziamento: statale per i primi, proveniente da

uno o più enti locali, comune, provincia, regione, per i secondi.

Questa differenza, considerati gli oneri che gravano sugli enti locali, con il progressivo dimi-nuire delle risorse finanziarie a loro disposizione, non può che essere superata con un pro-

getto di riordino nazionale che statizzi gli ex IMP, così come delineato in un disegno di legge,

a cura del Sen. Asciutti, in fase di esame parlamentare.

Questa è la strada che seguiranno tutti gli Istituti non statali e che il Pergolesi ha, per primo, percorso. Per mesi i C.d.A. dell’Istituto Pergolesi e del Conservatorio Rossini di Pesaro, han-no lavorato su uno schema di Convenzione che consentisse di mantenere in vita il Pergolesi,

garantendo i posti di lavoro dei docenti, la continuità didattica dei discenti e la presenza di

una sede di alta formazione musicale in città.

A fine aprile tale Convenzione con cui il Conservatorio Rossini si impegnava ad assumere, fin dal prossimo anno accademico in ragione dei pensionamenti programmati, il personale dell’I-stituto Pergolesi e a mantenere la sede staccata di Ancona, è stata inviata alla Giunta Comu-

nale di Ancona per essere poi presentata al Consiglio Comunale per l’approvazione. E’ ovvio che un tale accordo avrebbe consentito agli enti locali, ai quali il peso del mantenimento

dell’Istituto appare non più sopportabile, di alleggerirsene parzialmente fin da settembre, e

in maniera definitiva negli anni successivi.

Tale Convenzione riceveva il parere non positivo dei dirigenti comunali per mancanza di co-

pertura finanziaria e veniva rigettata. L’intenzione di salvaguardare il Pergolesi, di garantire la sua sopravvivenza, espressa più volte a parole e con convinzione, ci sembra a questo pun-

to, come Associazione Genitori Pergolesi, un’inutile e vuota dichiarazione di intenti. A che

pro farla se poi a essa non seguono i fatti?

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Il 26 maggio il C.d.A. dell’Istituto deliberava, dunque ,le proprie dimissioni, dopo aver ap-

provato il Bilancio Consuntivo di chiusura dell’esercizio 2011 con un disavanzo di circa

300.000 euro, sollecitando al MIUR la nomina di un commissario straordinario.

La non volontà politica di arrivare a una soluzione condivisa ci sembra evidente.

L’azzeramento dei finanziamenti da parte di Provincia e Comune di Ancona condannano il

Pergolesi che di tali finanziamenti vive. E dire che le necessità dell’Istituto non sono tali da causare una voragine nei conti comunali: stiamo parlando di un budget totale di 750.000 euro, di cui si fanno carico tutti gli enti locali. Un bilancio che, da questo settembre, si sa-

rebbe decurtato progressivamente fino ad azzerarsi del tutto, in ragione del trasferimento

dei costi sul Conservatorio Rossini.

Proprio ad un passo dal raggiungimento dell’obiettivo che avrebbe scongiurato la catastrofe

chiusura, il Pergolesi chiude!?

E siamo certi che, ad un esame attento, questo bilancio comunale, nel quale è così difficile

inserire il finanziamento residuo e parziale dell’Istituto, presenti voci di spesa tutte degne di maggiore attenzione rispetto alla salvaguardia di un Istituto che garantisce un’alta formazio-

ne musicale a centocinquanta allievi.

Le rassicurazioni orali non ci bastano, l’inerzia degli Enti locali ci preoccupa, la possibilità che gli studenti non riescano a concludere il percorso di studi intrapreso, con grande sacrificio e determinazione, ci indigna. Come genitori ci riserviamo, per i suddetti motivi, di adire le vie

legali per garantire ai nostri figli la tutela del diritto allo studio e alla continuità didattica.

Associazione Genitori Pergolesi

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