Comunicato Stampa

FuoriFormato - Festival internazionale di danza, videodanza e performance è una rassegna di spettacoli, performance e videodanza dedicata alla danza contemporanea, organizzata dal Comune di Genova e curata da Teatro Akropolis, Rete Danzacontempoligure e Augenblick, in collaborazione con Genova Palazzo Ducale - Fondazione per la Cultura, il Museo d'arte contemporanea Villa Croce e Open Your Art, che si svolgerà negli spazi di Villa Croce e presso l’Auditorium Teatro Carlo Felice da martedì 27 a giovedì 29 giugno 2017.

Giunta alla sua seconda edizione dopo il successo di pubblico del 2016, la rassegna conferma l'interesse del Comune di Genova e della città tutta nei confronti della danza e delle sue molteplici espressioni, rinnovando l'attenzione ai linguaggi e alle sperimentazioni proprie della contemporaneità.

La sezione dal vivo di FuoriFormato si compone di una due giorni dedicata a 5 spettacoli, un contenitore nel quale avranno luogo alcune tra le più interessanti proposte della danza contemporanea nazionale e ligure. Si tratta di un'occasione per riunire in un unico evento alcune delle compagnie più rappresentative in Italia e sul territorio regionale, valorizzando gli esiti dei loro investimenti in termini di energie, talento e lavoro quotidiano nella sperimentazione di stili e prospettive. FuoriFormato intende porre l'accento sulle visioni e la ricerca che animano diverse generazioni di danzatori, mostrando varie modalità d'indagine sul corpo e sul fare arte oggi e il loro confronto costante con le tendenze contemporanee nazionali e internazionali. Villa Croce ospiterà due serate di performance dal vivo – composte da due o tre performance per serata – sotto la direzione di Teatro Akropolis e Rete Danzacontempoligure.

Si parte martedì 27 dalle ore 21.00 con Planimetrie di Dehors/Audela (Roma), in replica alle 22.30, S.O.S. – Segnali interiori di Filippo Bandiera (Genova), alle ore 21.35, e I dubbi e le riflessioni di Eva di Marta Kosieradzka e Adriano Fontana (Varsavia/Genova), in programma alle ore 22.00.Seguiranno mercoledì 28 dalle ore 21.00 S.O.N. di Paola Bianchi (Rimini), in replica alle ore 22.00, e Sport di Gruppo Nanou (Ravenna), alle ore 21.30 e in replica alle ore 22.30.

Anche quest’anno il programma della rassegna non è, però, caratterizzato solo dalla danza dal vivo: seguendo una linea che rintraccia nella trasversalità dei generi e nell'esplorazione di nuovi linguaggi le sue principali coordinate, FuoriFormato è anche videodanza, genere al centro di una sempre più fertile evoluzione nel panorama contemporaneo. Stories We Dance è il contest curato dal collettivo Augenblick per FuoriFormato, che porterà a Villa Croce, martedì 27, mercoledì 28 e giovedì 29, con serata conclusiva presso l’Auditorium Teatro Carlo Felice, una selezione di 40 film tra i 128 pervenuti in risposta alla call internazionale indetta dal collettivo stesso. Le opere scelte, divise tra Competition e Out of Competition, vantano la provenienza da 20 paesi diversi e mostrano i più svariati approcci alla videodanza; a completare la selezione anche i 6 film prodotti nell’ambito del progetto Campo Largo, a cura di Associazione COORPI (Torino), vincitore nel 2016 del Bando ORA! promosso da Compagnia di San Paolo. Una giuria di quattro esperti assegnerà un premio in denaro al miglior film della sezione Competition e potrà confrontarsi, insieme agli autori presenti e agli altri partner del contest (COORPI e la genovese Officina Letteraria) in un talk aperto al pubblico in programma a Villa Croce mercoledì 28 giugno alle ore 18.00. Un momento importante nella discussione attorno ad un'arte trasversale e crossmediale, in continua evoluzione.

FuoriFormatodanza | videodanza | performance

27-28-29 giugno 2017Villa Croce | Auditorium Teatro Carlo Felice

ingresso libero

Martedì 27 giugno

Dalle ore 17.30 | Villa Croce | Stories We Dance

Proiezione dei film Out of Competition

ore 17.30 | sessione IN / TEXTBrief Candle, Duncan McDowall, Canada 2014, 6’ 17’’ | Ceci n’est pas Magritte, Ivan Skorik, Rus-sia 2016, 5’ 54’’ | Crocevia, Salvatore Insana, Italia 2017, 8’ 20’’ | Electric Self, Alessandro Ama-ducci, Italia 2016, 4’ 12’’ | Exquisite Corps, Mitchell Rose, USA 2016, 5’ 49’’ | GIF ME, Natalia Wilk, Germania 2017, 3’ 15’’ | Indiscernable(s), Sarah Kuntz, Francia 2017, 8’ 33’’ | La Ruta Natural, Goga Riveros e Irvin Castro, Cile 2016, 5’ 09’’ | Lex Choro Invisibilis, Elisabetta Vittoni, Italia 2017, 6’ 35’’.

ore 18.45 | sessione IN / BETWEENCarriage return, Fenia Kotsopoulou e Daz Disley, Regno Unito 2017, 1' | DIH. BREATH, Luca Quaia, Italia 2016, 1' 05'' | Imanência, Breno César, Brasile 2017, 9' 16'' | I want, Aliki Chiotaki, Grecia 2014, 4' 59'' | Martiality, not fighting, Marianne Kim e Cheng-Chieh Yu, Cina 2014, 10' 15'' | Meragesh, Hani Andary, Netherlands 2016, 4' | Please, Angela Calia, Italia 2016, 1' 10'' | Seres, Mariana Palacios, Svezia 2016, 13' 51'' | Six Solos, Simon Fildes, Regno Unito / Hong Kong 2016, 6' 30'' | Tournures, Sebastien De Buyl, Belgio 2017, 7' 45''.

ore 21.00 | sessione IN / SIDE (in contemporanea con le performance dal vivo)Contiguity, Vilma Tihilä e Sami Hokkanen, Finlandia 2016, 9' 50'' | Digue du break, Charles Compagnie e Bénédicte Alloing, Francia 2014, 26' | unlikely piece, Vika Kleiman e Ariadna Pujol, Spagna 2016, 23' 18''.

Dalle ore 21.00 | Villa Croce | Spettacoli

DEHORS/AUDELAPlanimetrie (25′), Romaore 21.00 e 22.30

Un’indagine a tre livelli sul rapporto tra spazio, corpo e memoria, tra danza e architettura.

di e con Salvatore Insana, Elisa Turco Liveri, Giulia Vismaramusica e sound design: G. Vismara | immagini, luci, video: S. Insana | voce: Roberto Giannini | produzione: DEHORS/AUDELA | con il sostegno di Anghiari Dance Hub, ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, Armunia, Spazio K, FabbricaEuropa, Verdecoprente Re.Te. e Florian Meta-Teatro

Filippo Bandiera / DEOSS.O.S – Segnali interiori (15′), Genovaore 21.35

Un lavoro sull’identità e il suo continuo squilibrio. Ispirato a Il rinoceronte di Ionesco.

di e con Filippo Bandiera / DEOSproduzione DEOS//Giovanni Di Cicco

Kosieradzka/FontanaI dubbi e le riflessioni di Eva (15′), Varsavia/Genovaore 22.00

Possiamo cantare e celebrare la bellezza essendo consapevoli dell’insita malvagita della stessa?

di e con Marta Kosieradzkamusica originale Adriano Fontana

Mercoledì 28 giugno

Dalle ore 16.30 | Villa Croce | Stories We Dance

Proiezione dei film Out of Competition

ore 16.30 | sessione IN / SIDE (replica)

ore 18.00 | Talk apertoPresentazione del contest Stories We Dance. Intervengono i giurati Sigurd-Christian Evers, Fran-

cesca Cinalli, Jacopo Favi, Perla Sardella, Cristiana Candellero di Associazione COORPI (Torino), i membri di Officina Letteraria (Genova) e alcuni autori dei film presenti.

ore 19.00 | Focus CAMPO LARGOProiezione dei sei film del progetto italiano in collaborazione con Associazione CoorpiCoreografia per un luogo impossibile, Rajan Craveri e Serena Zanconato - Micron, Italia 2016, 4'

26'' | Die Brücke, Ilaria Quaglia, Gabriele Ottino, Leana Cagnotto e Gabriele Daccardi, Ita-lia 2016, 5' 37'' | Le regole del caso, Simona Lisi, Italia 2016, 5' 14'' | Save, Davide Calva-resi, Italia 2017, 6' 34'' | Urban Orkestra, Vittorio Campanella e Emanuele Piras, Italia 2016, 5' 45'' | Wait, Francesco Trombetti, Italia 2016, 4' 57''.

ore 21.00 | sessione IN / BETWEEN (replica, in contemporanea con le performance dal vivo)

Dalle ore 21.00 | Villa Croce | Spettacoli

Paola BianchiS.O.N. (20′), Riminiore 21 e 22

Il lavoro coreografico si sviluppa all’interno del corpo, delle fasce muscolari, della postura scheletri-ca.

coreografia e danza: Paola Bianchi | musica: Fabio Barovero | elaborazione suono: Fabio Barove-ro, Paola Bianchi | grazie a Ivan Fantini | produzione FC@PIN.D’OC | in collaborazione con AGAR | con il contributo di Mibact e Regione Sicilia

Gruppo NanouSport (20′), Ravennaore 21.30 e 22.30

In scena un’atleta, colta nell’intimita dei preparativi per l’esecuzione dell’elemento ginnico, per esporre un corpo nella sua fragilita e diametralmente opposta forza.

coreografia: Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci | con Rhuena Bracci | suono: Roberto Rettura | prodotto da: L’Officina-atelier marseillais de production (Marsiglia, Francia) | Co-prodotto da: L’animal a l’esquena e Cra’p (Spagna), Indisciplinarte (Italia), El Teatro (Tunisia), Ha-raka (Egitto)

Giovedì 29 giugno

Dalle ore 17.30 | Villa Croce | Stories We Dance

Proiezione dei film Out of Competition

ore 17.30 | sessione IN / TEXT (replica)

Dalle ore 21.00 | Auditorium Teatro Carlo Felice | Stories We Dance

Proiezione dei film finalisti del contest e proclamazione dei vincitori

ore 21.00 | Sezione Competition

Abismo, Pablo Diconca, Canada 2016, 8'12'' | Body Language Zone, Kim Saarinen, Finlandia 2015, 10'15'' | Cargo, Jasmine Ellis, Germania 2017, 3'44'' | Dominio, Patricio Soto-Agui-lar, Cile 2015, 6'16'' | Gone, Helena Jonsdottir e Vera Sölvadóttir, Islanda 2015, 15'58'' | Home Alone, Adi Halfin, Israele 2014, 2' | Jamais Vu, Kim Modeun, Corea del Sud 2017, 7'35'' | Pilgrimage, Marlene Millar, Canada 2017, 10'15'' | Rolling Frames, Katie Garrett e Anna-Lise Marie Hearn, Regno Unito 2014, 3'03'' | Tarikat, Jasmjn Schrofer, Olanda 2015, 16'52'' | Vanishing Points, Marites Carino, Canada 2016, 6' | We no longer wait for the barbarians, Alain El Sakhawi, Italia 2016, 8'21''.

Un ringraziamento particolare a Teatro Carlo Felice.I luoghi di FuoriFormato:

Villa Croce > Via Jacopo Ruffini, 3Auditorium Teatro Carlo Felice > Passo Eugenio Montale, 4

In caso di pioggia tutti gli eventi della sezione performativa saranno spostati all’interno degli spazi.

Durante il 27 e 28 giugno dalle 17 alle 23 sarà presente a Villa Croce la roulottina di Batarò – Panino Contadino, che assicurerà al pubblico panini speciali, birre artigianali e bibite.

Per informazioni:Ufficio Cultura e Città, Comune di Genova - Tel. 010 5573968Teatro Akropolis - Cell. 329 1639577Fb: FuoriFormatoinfo@teatroakropolis.com

N.B: Per eventuali interviste e/o approfondimenti è possibile contattare:

- per la sezione performativa:Stefania Opisso – Danzacontempoligure – tel. 335 8000730Clemente Tafuri – Teatro Akropolis – tel. 345 5122016

- per la sezione videodanza:Marco Longo – Augenblick – tel. 328 3811423

LE NOTE AGLI SPETTACOLI

Planimetrie di e con Salvatore Insana, Elisa Turco Liveri, Giulia Vismaraproduzione: DEHORS/AUDELA .

Memorie a bassa definizione, disturbate dal presente. In(de)codificabili. Di quando non pensavamo a confezionarci per il prossimo. Planimetrie è un'indagine sviluppata a tre livelli sul rapporto tra spazio, corpo e memoria, tra danza e architettura. È il tentativo di rievocare un interno, nell’imprevedibilità del ricordo, nella reversibilità imponderabile delle tracce, ripartendo da un in(d)izio sempre uguale e diverso. Una stanza, quella in cui ognuno ripone il ricordo della propria essenza più profonda. La performer si relaziona in maniera oggettiva al suono e allo spazio costruendo una sorta di misurazione e mappatura dello spazio vuoto, per poi cadere a tratti su un piano più emozionale ed intimo. La musicista e il video maker, entrambi in scena, contribuiscono a definire lo spazio, allestendolo in tempo reale con la strumentazione tecnica necessaria a far emergere, suoni, immagini, segni di una possibile planimetria emozionale, elaborando man mano una sorta di mappatura che si stratifica su più livelli. La spazializzazione del suono avviene tramite l'utilizzo di quattro speakers. I suoni dislocati in diversi punti dello spazio creano un effetto immersivo e di forte coinvolgimento del pubblico. Il materiale sonoro proviene da registratori analogici, suoni concreti processati dal vivo e voci raccolte nel tempo. La performer tenta di abitare questi luoghi che, una volta creati, vengono subito decostruiti, passando per diversi piani

(oggettivo, materico, emotivo). Nell'interazione tra corpo, suono e immagini si rievoca uno spazio tanto preciso quanto indescrivibile fatto di distanze tra oggetti e proporzioni tra i volumi, e il cui disegno finale però sfugge di continuo, come la memoria che spesso modifica la percezione delle misure e delle distanze. I corpi si muovono in una zona di confine che, nel suo farsi e disfarsi, è il luogo di un processo di gestazione della forma, mentre la ricerca del movimento oscilla di continuo tra paesaggio interno ed esterno, tra intimità e rapporto con il pubblico, con l'esterno. È possibile sentire uno spazio senza vederlo?

S.O.S. - Segnali interioridi e con Filippo Bandiera / DEOSProduzione: Filippo Bandiera - DEOS//Giovanni Di Cicco

Uno studio ispirato da Il rinoceronte di E. Ionesco: il momento in cui il personaggio principale - Berenger - dopo aver scoperto che gli uomini si stanno trasformando in rinoceronti, pensa che siano esseri con cui il dialogo è impossibile. Berenger crede di essere più brutto di loro, ma alla fine decide di rimanere l'unico umano e di non arrendersi. Uomo “raffinato” e trasandato, vorrebbe diventare come gli altri: un personaggio politico fotografato sui giornali, un appariscente potente che rassicura, un terrorista da imitare come icona… La sua identità è in continuo squilibrio, è un pretesto conformista nel tentativo di trovare la propria anima(lità) simbolo: rinoceronte-scimmia?In questo inferno personale il protagonista è perso come all’interno di un richiamo sociale dentro al quale non può riconoscersi. Nel tentativo di omologarsi, scopre la sua vera identità attraversando una lotta interiore fino a raggiungere un riconoscimento, un’accettazione del suo essere "normale".

I dubbi e le riflessioni di Evadi e con Marta Kosieradzkamusica originale Adriano FontanaProduzione: Marta Kosieradzka, Adriano Fontana

Una performance di danza inspirata dalla poesia dello scrittore polacco Adam Zagajewski Prova a cantare il mondo mutilato. Il tema delle performance è il contrasto tra l'incredibile bellezza del mondo e la sua brutalità e tristezza. Possiamo cantare e celebrare la bellezza essendo consapevoli dell'insita malvagità della stessa? Oltre che dalla poesia l'ispirazione è venuta dalla figura di Eva, forte carattere femminile, così come appare nei testi sacri della cristianità, nella tradizione giudaica, nell'Islam e nelle sue varie interpretazioni nelle arti (pittura, letteratura, cinematografia). La natura umana cerca costantemente la bellezza, la pace e il divertimento, bilanciandosi sempre tra bene e male. La tentazione costante di mangiare il frutto della conoscenza della differenza tra bene e male rimane il grande motore delle nostre azioni. La performance è stata premiata con il il primo premio nel contest di coreografia “Warsaw Dance Platform” di Varsavia, nel 2016.

S.O.N.di e con Paola BianchiProduzione: FC@PIN.D'OC

S.O.N. (state of neglect) chiama la vicinanza, predilige una visione ravvicinata, un contatto intimo con lo sguardo che deve poter cogliere il dettaglio e seguire la forma del corpo in relazione con il

proprio confine, la pelle. Il lavoro coreografico si sviluppa all’interno del corpo, delle fasce muscolari, della postura scheletrica. Una coreografia di postura, di tensione, una coreografia puntuale, minuta, concentrata sul particolare, dove i confini del luogo dell’azione si perdono nello spazio della visione. S.O.N. nasce dalla lettura del romanzo di Ivan Fantini Educarsi all’abbandono (Edizioni Barricate) che esplora la parola abbandono sovvertendone il senso.

Sport di Marco Valerio Amico, Rhuena Braccicon Rhuena BracciProduzione: L’Officina-atelier marseillais de production (Marsiglia, Francia)Co-prodotto da: L’animal a l’esquena e Cra’p (Spagna), Indisciplinarte (Italia), El Teatro (Tunisia),

Haraka (Egitto)

Portiamo in scena un’atleta, colta nell’intimità dei preparativi per l’esecuzione dell’elemento ginni-co, per esporre un corpo nella sua fragilità e diametralmente opposta forza.

H

L’attimo prima del volo. Il momento di sospensione, di tutte le possibilità di cambiamento, di tutte le potenziali direzioni. Co-gliere il pensiero dell’atleta prima della vertigine per capirne il silenzio. Sonorizzare una soggettiva, che non sia quella privata dell’atleta ma una nuova, che ha sicuramente a che vedere con quella solitudine, ma che accoglie anche la visione, individuale e collettiva allo stesso tempo, degli spetta-tori.