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1 COMUNE DI SALICE SALENTINO Provincia di Lecce 12 – 13 settembre 2008 Piazza Plebiscito, Salice Salentino (LE) direzione artistica ANDREA SABATINO Provincia di Lecce Salice Salentino

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COMUNE DI SALICE SALENTINO

Provincia di Lecce

12 – 13 settembre 2008 Piazza Plebiscito, Salice Salentino (LE)

direzione artistica ANDREA SABATINO

Provincia

di Lecce

Salice Salentino

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Nella terra del vino risuona ancora l’eco jazz…

Ritorna a Salice Salentino, in seguito al grande successo ottenuto con la prima edizione del 2007, il SALICE JAZZWINE FESTIVAL. Musicisti jazz internazionali, un numero consistente di spettatori, ambientazioni magiche e ottimo vino: questi gli ingredienti per un evento unico nel suo genere. Due serate di ottima musica, suonata dai grandi del panorama jazz internazionale, in un contesto irripetibile: Piazza Plebiscito, il cuore di Salice Salentino, trasformata in un vero e proprio salotto d’arte. Una penombra scaldata solo dal barlume delle candele al centro dei tavoli messi a disposizione dal Plaza Cafè dove gli spettatori possono godere delle sonorità jazz e allo stesso tempo degustare gli ottimi vini della storica cantina salicese Leone De Castris, main sponsor dell’evento. Ricco il panorama musicale che, progettato dal giovane e talentuoso Andrea Sabatino – musicista nativo di Salice che, tra l’altro, firma la direzione artistica del festival - prevede la partecipazione di nomi noti del panorama jazz internazionale. Sul palco, per la seconda edizione del festival: Rosario Giuliani, Flavio Boltro, Pietro Lussu, Javier Girotto, lo stesso Andrea Sabatino, Paola Arnesano, Guido Di Leone, Paolo Di Sabatino e numerosi altri… Novità dell’edizione 2008 la partecipazione della New Orleans Dixie Band che suonerà in maniera itinerante per le vie di Salice: segno che il Festival lascia il contesto, delimitato, della Piazza, per invadere le vie cittadine. Il jazz “dixieland” che negli anni ‘20/’30 in America si impose grazie a grandi maestri come Luis Armstrong, le melodie che la “band itinerante” suonerà. Ma il Salice JazzWine Festival è molto altro: non solo musica, non solo vino. Il Festival è un progetto culturale che intende vivificare l’unione jazz-vino, attraverso una serie di eventi collaterali che conferiranno ancora maggior lustro all’evento. Un convegno, mostre d’arte, cene a tema, esposizioni di dischi antichi e di libri sul jazz solo alcuni eventi in programma.

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PROGRAMMA

1° giorno: 12 settembre 2008, Salice Salentino.

h.18,00 …..per le vie del paese… la banda che suona jazz…

“NEW ORLEANS DIXIE BAND”...

h.20.30 – Piazza Plebiscito

PAOLO DI SABATINO Piano Solo

…a seguire…

h.22,00

ANDREA SABATINO meet JAVIER GIROTTO

ANDREA SABATINO tromba,flicorno

ETTORE CARUCCI piano

GIUSEPPE BASSI contrabbasso

MIMMO CAMPANALE batteria

guest

JAVIER

GIROTTO sax baritono, soprano

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2° giorno: 13 settembre 2008, Salice Salentino.

h.18,00 …..per le vie del paese… la banda che suona jazz…

“NEW ORLEANS DIXIE BAND”...

h.20,30 - Piazza Plebiscito

PAOLA ARNESANO – GUIDO DI LEONE

“DUO”

PAOLA ARNESANO voce

GUIDO DI LEONE chitarra

a seguire…

h.22,00

Concerto evento….

ROSARIO GIULIANI NEW QUINTET (presentazione nuovo disco “Dreyfus”)

ROSARIO GIULIANI sax alto

FLAVIO BOLTRO tromba

PIETRO LUSSU piano

ENZO PIETROPAOLI contrabbasso

BENJAMIN HENOCQ batteria

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Gli arti s t i del fe stival

New Orleans Dixie Band

La band nasce nel 2005 da un'idea di Andrea Doremi dopo svariate ricerche esclusive di

musicisti appassionati e all'altezza di reggere il tanto amato dixie del mississipi. La

formazione assomiglia tanto a quelle mini-band che si incontravano agli angoli delle strade

nella New Orleans degli anni '20, dove appunto i musicisti si "sfidavano" a colpi di sax o

trombe per ottenere il famoso "rispetto" nelle band del luogo. Rigorosamente in acustico 6

elementi della New Orleans Dixie Band propongono uno spettacolo garantito, dove è

permesso di tutto, dall'improvvisazione al cabaret musicale. La formazione base è

composta da batteria (fissa e pensile), tuba americana, trombone, tromba e sax.

Boris Stomeo - batteria

Andrea Doremi - tuba da parata (mod. americana)

Paolo Schiavone - trombone

Alfredo Schiavone, Fabrizio Scardia - trombe

Salvatore Pasca, sax

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PAOLO DI SABATINO, pianista

Nato a Teramo il 26 settembre 1970, inizia giovanissimo lo studio del pianoforte sotto la

guida del padre e si diploma nel 1990 col massimo dei voti, la lode e la menzione speciale,

presso il Conservatorio di Bari. Nel 1994, nello stesso Conservatorio, consegue il diploma

di Musica Jazz. Jazz. Dedicatosi esclusivamente al jazz si esibisce con varie formazioni a

proprio nome dal “piano solo” all’ottetto. Ha partecipato a numerose trasmissioni radio-

televisive (Radio Rai 1,2,3, Radio Capital, Rai News 24, Tg2, Domenica In) e suonato in

importanti clubs e festivals, tra i quali ricordiamo: Fano, Pescara, Pomigliano, Urbino,

Festival pianistico del Gargano, Lignano, Foggia, Bergamo, Villa Celimontana, Cagliari,

Veneto Jazz, Aosta, Ruvo di Puglia, Ai Confini tra Sardegna e Jazz, Lugo Jazz Festival

(Spagna), Salamanca Jazz Festival (Spagna), Jazz Atlantico (Auditorio de Tenerife),

Berlino, Amburgo. Ha suonato con: M. Urbani, G. Capiozzo, M. Roche, M. Cafiero, P.

Fresu, S. Satta, N. Arigliano, L. Konitz, R. Giuliani, G. Coscia, E. Palermo, L. Patruno, G.

Telesforo, E. Rava, M. Giammarco, I. De Paula, M. Rosa, R. Rossi, G. Cazzola, L.

Bulgarelli, M. Di Leonardo, D. Deidda, C. Meyer, R. Gatto, B. Mintzer, P. Leveratto, A.

Marcelli, P. Damiani, M. Raja, M. Garay, B. Cobham, D. Samuels, J. Berlin, P. Costa, L.

Colombo, P. Drummy, J. Levy ed altri. Partecipa, in qualità di pianista-compositore-

arrangiatore, ad alcuni progetti del musicista-autore Davide Cavuti avendo modo di

collaborare con attori quali Michele Placido, Arnoldo Foà, Maria Rosaria Omaggio, Milo

Vallone, Caterina Vertova, Valentina Carnellutti, Alessandro Haber, Elena De Ritis,

Mariangela D’Abbraccio, Daniela Fazzolari, Edoardo Siravo. Nell’anno accademico ‘94/’95

insegna solfeggio presso il Conservatorio di Bari. Nel 1996 pubblica una raccolta didattica

per pianoforte intitolata 15 pezzi per piccoli pianisti, progressivi per lo sviluppo del

carattere melodico (ediz. Trasimeni – Roma). Nello stesso anno viene pubblicata una

raccolta di brani per piano jazz (“Jazz Reflections” – ediz. Bèrben – Ancona). Nel marzo

del 1999 suona a Chicago presso il famoso

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jazz-club “Jazz Showcase” e firma un contratto esclusivo per la Hallway Records di

Chicago con la quale pubblica nel 1999 il CD Introducing Paolo Di Sabatino in quartetto

(con Bosso, Ciancaglini e Manzi) e Threeo con J. Patitucci e Horacio “El Negro”

Hernandez. Nel dicembre del 2002 le edizioni Il Manifesto pubblicano Paolo Di Sabatino,

cd che racchiude tutte composizioni originali suonate in compagnia dei sassofonisti Javier

Girotto, Stefano Di Battista e Daniele Scannapieco, oltre alla ritmica cubana formata da

Carlitos Puerto e Hernandez. Nel luglio 2003 effettua un tour in alcuni importanti festival

italiani col vibrafonista Dave Samuels. Nel 2004 viene pubblicato dalla Sinfonica Jazz,

(distr. Carisch) un metodo didattico intitolato Quaderno pratico di musica jazz, scritto a

quattro mani con Renzo Ruggieri. Il suo brano Foto rubate è inserito nel Real Book dei

jazzisti italiani edito nel 2006 dalla Nuova Carisch. E’ pianista e arrangiatore (insieme a

Ruggieri e Roberto Colombo) del progetto “Canzoni fra le guerre” della cantante Antonella

Ruggiero, nel quale vengono rivisitati classici della canzone italiana tra gli anni ’20 e ’40. Il

repertorio è contenuto nel cd “live” della Ruggiero intitolato Souvenir d’Italie, pubblicato nel

febbraio 2007 e contenente anche Canzone tra le guerre, brano presentato al 57° Festival

di Sanremo con Paolo al pianoforte. Sempre nel 2007 collabora come pianista e

compositore allo spettacolo Serata d’onore con Cavuti e gli attori Michele Placido e

Giorgio Albertazzi. Nella stessa estate è il pianista dello spettacolo Un uomo in frac –

Concerto tributo a Domenico Modugno (con produzione del DVD) andato in onda su

RAIUNO il 13 luglio con la partecipazione di artisti quali: Giancarlo Giannini, Antonella

Ruggiero, Fabio Concato, Simone Cristicchi, Neffa, Morgan, Raiz, Dolcenera, Gigliola

Cinquetti. Hanno parlato di lui: Il Corriere della Sera, Il Sole 24 ore, Liberazione, Musica

Jazz, Famiglia Cristiana, Jazzit, Audio Review, Musica & Dischi, Guitar Club, L’Unità –

Diario della settimana, Fare Musica, All About Jazz, Jazzitalia, Il Manifesto, Il Secolo

XIX…

E’ docente di jazz presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia.

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ANDREA SABATINO meet JAVIER GIROTTO

Dopo “Pure Soul”, debutto discografico con ospite il trombettista

d’eccezione Fabrizio Bosso, ecco che Andrea Sabatino si ritrova a guidare un nuovo progetto e a dividere il palco con un altro grande musicista della

scena jazzistica mondiale, l’argentino JAVIER GIROTTO.

La collaborazione tra questi due musicisti è nata sull’intento di sviluppare una musica ricca di contaminazioni…la musica e la passione sudamericana

nelle note di Girotto incontra il virtuosismo del talentuoso trombettista salentino.

Andrea Sabatino nasce il 5 novembre 1981 a Galatina (Le).

Inizia lo studio della tromba precocissimo all’età di 5 anni e, seguito dal padre anch’egli musicista, a 9 anni intraprende gli studi musicali presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce sotto la guida del M° Pietro De Mitis. E’ nel 1999 che Andrea, appena diciassettenne, consegue il “Diploma in Tromba” con il massimo dei voti. Successivamente partecipa a vari concorsi e rassegne regionali-nazionali esibendosi come trombettista concertista classico ottenendo consensi unanimi di critica e, nel frattempo, frequenta diverse master class tra le quali quella del trombettista americano Michel Applebaum. L’incontro indescrivibile nel 2000 col celebre trombettista Fabrizio Bosso (eletto nel 2000, dalla rivista MUSICA JAZZ, miglior talento italiano dell’anno), porta poi Andrea a lasciare di colpo gli studi classici e a intraprendere da subito quelli jazzistici proprio con Bosso. L’amore oramai nato per il jazz lo portano a seguire diversi corsi e seminari. Partecipa ai seminari estivi di “UMBRIA JAZZ 2001” dove viene premiato come “Miglior talento” e dove registra inoltre un video in “Quintetto jazz” in collaborazione con Radio Capital (visionabile sul sito www.umbriajazz.com ) e nel 2002 inoltre frequenta i corsi estivi di “SIENA JAZZ”. Proprio nell’ambito di questi seminari, dimostrando di avere molto talento, suona in ensamble con musicisti come P. Fresu, B. Tommaso, A. Zanchi, G.Tommaso, M. Manzi, E. Fioravanti, R. Sellani, M. Tamburini, R. Cipelli, T. Tracanna.

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Nel 2003 viene selezionato a partecipare al “Premio Nazionale Massimo Urbani” : qui si classifica tra i finalisti e vince una borsa di studio per “NUORO JAZZ 2003”. Ed e’ proprio nell’estate del 2003, ai seminari di Nuoro organizzati dal celebre trombettista Paolo Fresu, che Andrea viene premiato e scelto a prendere parte nel -Gruppo dei migliori sette allievi del seminario-; con questo “Settetto” nell’estate successiva suona a Berchidda, in Sardegna, al “TIME IN JAZZ FESTIVAL” organizzato dallo stesso Fresu. Ed è sempre nel 2004 che raggiunge il suo primo “traguardo jazzistico” : consegue il “Diploma in Jazz” presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce sotto la guida del M° Luigi Bubbico. Iniziano così per Andrea le prime e vere collaborazioni con musicisti di un certo calibro come Fabrizio Bosso, Maurizio Giammarco, Gianni Cazzola, Paolo Di Sabatino, Mimmo Campanale, Ettore Carucci, Roberto Ottaviano, Giuseppe Bassi, Alessandro Di Puccio, Stefano “Cocco” Cantini, Salvatore Bonafede, Nico Morelli, Piero Odorici, Massimo Morriconi, Daniele Scannapieco, Arthur Miles, Mario Rosini. Nel frattempo alterna la sua attività di trombettista jazz anche con lavori in orchestre in varie trasmissioni televisive RAI come “Sanremo Oscar Tv 2004 - Premio Barocco 2004 - 2005” ecc.. Dal 2005 ricopre il ruolo di tromba solista nell’ “ITALIAN BIG BAND” diretta dal M. Marco Renzi, nonché direttore del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. Ma è nel maggio del 2006 che per Andrea arriva finalmente il debutto discografico a proprio nome per l’etichetta “DODICILUNE RECORDS” : “Pure Soul”, il suo primo disco in quintetto, con Vincenzo Presta (ts), Ettore Carucci (p), Giuseppe Bassi (b), Mimmo Campanale (dm) e con ospite FABRIZIO BOSSO, suo grande amico e maestro. Proprio con quest’ ultimo inoltre registra, nell’agosto dello stesso anno, per il nuovo disco di Sergio Cammariere “Il pane, il vino e la visione”. A “Jazz in Puglia Summer ‘06”, a Lecce, apre con i “BERARDI JAZZ CONNECTION” il concerto del trombettista americano Wollace Roney.

Javier Edgardo Girotto nasce a Cordoba il 17 aprile del 1965. Si

avvicina alla musica grazie al nonno materno A.L.Caroli, direttore di banda, suonando prima il rullante, poi il clarinetto piccolo in Mi bemolle, nella Infanto Juvenil de Cordoba e nella banda di Villa del Rosario, per poi passare a quello in Si bemolle. Il passaggio, per un clarinettista, al saxofono è naturale. Scelto il sax contralto, comincia a frequentare Buenos Aires, in cerca di qualcuno che lo avvii al jazz, purtroppo senza fortuna. Rientrato a Cordoba forma i suoi primi gruppi di ispirazione jazzistica, dedicandosi anche alla musica commerciale dei

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cosiddetti “Quartetos”. A sedici anni intraprende gli studi classici, iscrivendosi al Conservatorio Provincial De Cordoba e non esistendo la cattedra di saxophono, si iscrive ai corsi di clarinetto e flauto raggiungendo il compimento medio in entrambi gli strumenti. Parallelamente agli studi in conservatorio forma e collabora con diversi gruppi, tra cui i Vertiente, un mix di fusion e folklore argentino, i Jazz 440, “Jam”, l’Enzo Piccioni Quartet e il Juan Ciallella Quartet. A 19 anni vince una borsa di studio del Berklee

College of Music e gli si spalancano finalmente le porte del mondo del jazz. Resta nella prestigiosa scuola bostoniana per quattro anni, diplomandosi in Professional Music “Cum Magna Laude”. I quattro anni statunitensi sono proficui, un periodo in cui ha approfondito gli studi di composizione e arrangiamento e di sax e improvvisazione con maestri del calibro di Joseph Viola, George Garzone, Hall Crook e Jerry Bergonzi, imparando poi, “il mestiere”, suonando con Danilo Perez, George Garzone, Hall Crook, Bob Moses, Herb Pomeroy e tanti altri musicisti da cui ha raccolto una scintilla della loro esperienza L’avventura italiana di Javier Girotto inizia a 25 anni, per curare alcuni affari della sua famiglia, di origini pugliesi, decidendo in breve tempo, di iniziare in questa nazione la sua carriera professionale. Anche in Italia alterna la collaborazione con gruppi di musica commerciale, latina, con la formazione di diversi gruppi jazz, con cui comincia la sua indefessa attività di compositore e arrangiatore. La sua prima formazione romana è “Tercer Mundo”, insieme ad Horacio “El Negro” Hernandez, sui binari del latin jazz, un sestetto formato da piano, basso, percussioni, batteria, tromba e sax, seguito a ruota dai “Six Sax”, un quartetto di saxofoni, con basso e batteria, composto da Paolo Recchia e Daniele Tittarelli all’alto, Gianni Savelli al tenore, Javier al baritono, Marco Siniscalco al basso e Pietro Iodice alla batteria, col quale incide il suo primo cd, nel 1995 con special guest Bob Mintzer e Randy Brecker. In questo stesso periodo nasce il gruppo per il quale i sax soprano e baritono di Girotto sono maggiormente conosciuti, Aires Tango, con Alessandro Gwis al pianoforte, Marco Siniscalco al basso e Michele Rabbia alla batteria e percussioni, in un connubio delle ragioni del tango con quelle del jazz che, partendo dal piacere legato all’ascolto degli stilemi della musica argentina, rassicura l’ascoltatore nell’affrontare le “rapide” della “diversità” dei suoi soli. Con Aires Tango incide ben 7 dischi, gemme di un percorso in cui Girotto è stato accompagnato sempre dal plauso incondizionato del pubblico, che lo ha incoraggiato ad “aprire” il progetto alla voce di Peppe Servillo e all’orchestra

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sinfonica. Nel 1999 nasce un altro gruppo, “Cordoba Reunion”, formato da quattro musicisti cordobesi, Javier Girotto ai sax e flauti, Gerardo Di Giusto al pianoforte, Minino Garay alle percussioni e Carlos El Tero Buschini al basso, impegnati in un progetto con il quale ritorna alle radici della sua musica, con un occhio a quei tempi che hanno preceduto il tango, trascinando l’ascoltatore in un viaggio empatico ed emozionale alla ricerca dei ritmi di milonga, chacarera, zamba e candombe, gruppo, questo che ha inciso un disco con la cantante Mercedes Sosa. Nel 2000 Javier Girotto forma un doppio duo: il primo con il bandoneon di Daniele Di Bonaventura, col quale incide tre dischi: “Javier Girotto Plays Rava”, “Recordando Piazzolla”e “Recordando Gardel” con un’orchestra di 13 archi; Il secondo Duo con Luciano Biondini (accordion) con il quale incide 2 C.D. con tutte composizioni originali, ma tornando un’altra volta alla improvvisazione più libera. Il primo disco è del 2002 per l’etichetta Philology “ El Cacerolazo”, il secondo nel 2005 per l’etichetta ENJA RECORDS “Terra Madre”. Anche questo duo li vede protagonisti nei festivals e clubs non solo italiani ma maggiormente il Germania, Svizzera, Austria ,Danimarca, Ollanda, Europa dell’est,ecc. In questo stesso annoinizia la sua collaborazione con la prestigiosa ONJ, l’Orchestre National du Jazz di Parigi.Tra le formazioni di Javier Girotto è l’elegante duo formato con il pianista argentino Natalio Mangalavite, con il quale ha inciso Colibrì, un cd che rappresenta la sintesi dell’intero sentire sudamericano, al quale da poco si è aggiunta la voce di Peppe Servillo, andando, così, a creare il Trio G.S.M. Già Servillo aveva collaborato insieme a Girotto in alcuni progetti di Aires Tango come guest e nel tempo la collaborazione si solidificava in un desiderio di creare un progetto insieme dove il cantante fosse protagonista dall’inizio alla fine e che vede concretizzare questo progetto nel loro primo disco dal titolo “L’Amico di Cordoba” per “Il Manifesto C.D.” Peppe Servillo è L’autore dei testi e Girotto della musica. Prossima uscita del Trio G.S.M. il secondo c.d. da titolo “Futbol”. Nel 2002 entra a far parte dell quartetto di Enrico Rava “Piano less” con cui incide un c.d. “Full of Life” assieme a Ares Tavolazzi e Fabrizio Sferra.Successivamente forma e registra il primo disco “Nauhel” ed: dal “Il Manifesto” Javier Girotto & Vertere String Quartet, privilegiando un repertorio arrangiato da Luigi Giannatempo con musiche originali di Girotto supportato dal quartetto d’archi.2006 Forma insieme al Paolo Silvestri Ensamble e Luciano Biondini quello che sarebbe la continuazione del disco “Anniversario” fatto con Aires Tango e l’orchestra sinfonica di Sofia ,registrando il primo albun per la Giotto Music Nel frattempo con la PMJO (Parco della Musica Jazz Orchestra - Auditorium di Roma), registra il disco “Argentina :Escenas en Big

Band” con composizioni originali di Girotto, arrangiati da Luigi Giannatempo;

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nell’ dicembre ’08 viene invitato dalla Jazz Orchestra of the Concertgebouw di Amsterdam per una tournée in tutta Ollanda presentando questo progetto de big band.Nell’ novembre 2008 presenta insieme a Paolo Silvestri il “Concerto Latino” per orchestra sinfonica e sax soprano composto da Silvestri per Girotto e in aggiunta composizioni dello stesso Girotto,con la orchestra sinfonica di San Marino;progetto che si vedrà riproposto con tutte le migliore orchestre sinfoniche europee. Sempre nell’ 2008 forma insieme a Fabrizio Bosso il “Latin Quintet” documentando questo progetto nel disco “Tribute” e registrando per la Blue Note nello stesso annoUn altro progetto è quello di aver elaborato un repertorio originale per quartetto di sassofoni insieme al Atem Saxophon Quartet solista,compositore e arrangiatore lo stesso Girotto, documentando questo lavoro nel disco “SUIX” Attualmente è insegnante nella cattedra jazz del Conservatorio Santa Cecilia di Roma

Infinite sono le collaborazioni di Javier Girotto, da Enrico Rava con il quale lo troviamo interessante baritonista nel quartetto Pianoless, omaggio a Chet Baker e Gerry Mulligan, con il quale ha inciso Full of Life, a Roberto Gatto, colonna portante del quintetto, con cui ha partecipato a tre compact “7#, “Sing sing Sing” e”Deep”, con il trombonista Gianluca Petrella, col quale ha registrato “X-Ray”, da Rita Marcotulli, delle cui formazioni è l’anima etnica-argentina in cui si alterna al flauto andino e al soprano, con la quale ha inciso “The woman next door” e “Koinè” a Paolo Di Sabatino, in veste di sideman del suo quartetto e del suo ultimo disco, e, ancora: Bob Mintzer - Randy Brecker - Danilo Perez - Antonello Salis – Kenny Wheeler - Jeff Ballard - Ben Street - Ed Simon – Avishai Cohen – Paul Mc Candless – Paolo Fresu - Quique Sinesi - Gianni Coscia - George Garzone - Anga’ Diaz - Furio di Castri - Bill Pierce - Tony Scott - Bob Moses - Arto Tuncboyaciyan - Michel Benità - Danilo Rea - Carlo Rizzo - Aldo Romano - Luis Agudo - Maurizio Giammarco - Stefano Battaglia – Louis Sclavis - Michel Godard - Anouar Brahem - Gianluigi Trovesi - Lella Costa - Arnoldo Foa’ - Raffaello Baldini - Toni Servillo - Leo Gullotta - Mercedes Sosa - Paolo Damiani - Rita Marcotulli - Roberto Gatto - Peppe Servillo - Natalio Mangalavite - Gianni Coscia - Sulman Rushdi - Dado Moroni - Nada - Stefano Bollani – Roma Jazz Ensamble di Corvini ,Iodice - Rosario Giuliani - M. Pia de Vito - PMJO - Michele Rabbia - Luciano Biondini - Daniele di Bonaventura - Roma Sinfonietta Orchestra – Orchestra sinfonica di San Marino - Paolo Silvestri - Enrico Rava - Paolo Fresu -

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Avion Travel - Ares Tavolazzi - Horacio Hernandes - Gianluca Petrella - Bebo Ferra - Orchestre National du Jazz (O.N.J. - Paris) – Jazz Orchestra of the Concertgebouw -Paul Rogers - Anders Jormin - Dario Deidda - Danilo Perez - Nicola Piovani - Massimo Carlotto - PMJO (Parco della Musica Jazz Orchestra) Zadie Smith, Elisabetta Rasy – Valerio Mastandrea – Daniele Formica – Enzo De caro, Andy Sheppard – Neri Marcorè, Samuele Berzani, Giuliana de Sio, Trio Medusa, Giorgio Scaramuzzino, Ugo Dighero, Roberto Citran Davide Riondino, e molti altriHa suonato e suona nei più importanti festivals, teatri , rassegne e clubs italiani di jazz come “Umbria Jazz”, Teatro “Ambra Jovinelli”, “Villa Celimontana - Jazz Image”, “La Palma - Fandango”, Quirinale - SalaConcerti, Radio RAI 3, Roccella Ionica, Università “La Sapienza”, Cattolica del Sacro Cuore, medicina e chirurgia “Agostino Gemelli, lettere e filosofia Università di Tor Vergata,Teatro “Piccinni” di Bari, Massenzio- Roma, Mercati Traiani - Roma, “Casa del Jazz” di Roma, “Jazz & Wine” di Cormon, Montalcino, Altomonte, Auditorium di Roma e Santa Cecilia, Ambasciata della Repub. Argentina, Italian Culture di Nairobi, e tantissimi altri.

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Paola Arnesano è nata a Bari nel 1969. Ha studiato canto con il soprano

Maria Grazia Pani e di agire con Antonella Porfido e Franco Damascelli. Il suo debutto come cantante jazz risale alla fine degli anni ottanta, quando, in collaborazione con Mario Rosini (pianoforte), Vito Di Modugno (basso), Michele Di Monte (batteria) e Tonino Semeraro (sassofono), ha costituito un quintetto a suo nome, che, di tanto in tanto, si svolge ancora con. Nel frattempo, ha studiato pianoforte con Di Modugno e con Nico Marziliano e ha anche studiato accordo con il maestro Luigi Giannatempo. Appassionato di jazz samba e bossa nova, ha studiato la lingua e la loro repertorio: questo comporterebbe la creazione di fasce permanenti come il Abrasileirado e il Trio de Janeiro, il cui co-leader è Guido Di Leone. Principalmente attratti dal fresco cantanti degli anni Cinquanta, ha iniziato a sviluppare progetti originali, come ad esempio un jazz ri-interpretazione della canzoni italiane del quarantina o la scrittura di testi per un più recente musica che non era mai stata cantata prima. Allo stesso tempo ha iniziato a comporre la sua musica e ciò comporterebbe la liberazione dei suoi primi due record. Nel frattempo è stato chiesto di essere permanentemente parte di Attilio Zanchi 's quartetto che, oltre a lui, il contrabbasso giocatore, è stato anche costituito da Guido Di Leone e Gilson Silveira. Inoltre ha anche costantemente collaborato con Davide Santorsola, Mimmo Campanale e Maurizio Quintavalle. In quel momento ha ottenuto il secondo al Premio Urbani. Insieme con Di Leone ha iniziato a collaborare con i grandi nomi della scena jazz italiana come Roberto Ottaviano, Angelo Adamo, Gianni Cazzola, Ettore Fioravanti, Franco Cerri, Gianni Basso, Luigi Bonafede, Tiziana Ghiglioni, Marco Micheli, Franco Cerri, Gianni Basso, Massimo Manzi, Tomaso Lama, Gianluca Petrella, Daniele Scannapieco, Aldo Vigorito, Fabrizio Bosso, Pietro Ciancaglini, Enzo Zirilli, Nicola Stilo, Renato Sellani e Dado Moroni, il quale ha registrato un record-duo e con il quale ha ancora collabora costantemente con. La sua attività concertistica ha preso la sua in Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera e Austria. Ha tenuto diversi seminari nelle scuole italiane e le università. Inoltre, negli ultimi anni, è stato anche l'esecuzione in qualità di membro del quartetto vocale Faraualla e lei ha collaborato con musicisti di alto livello come Noa, Maria Pia De Vito, Paolino Dalla Porta, Francesco Sotgiu, Andrea Parodi , Pino Minafra. Dal 1993 ha lavorato presso la scuola di musica Il Pentagramma di Bari, dove insegna canto, l'armonia e la tecnica di improvvisazione

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Guido Di Leone, musicista jazz, chitarrista, didatta, è nato a Bari nel 1964

dove attualmente vive. Molto prolifico come compositore, ideatore di gruppi e arrangiatore, ha inciso più 40 cd di cui circa 20 come leader. La sua spiccata capacità di accompagnatore, e la buona conoscenza degli standard jazz, lo porta spesso a collaborare con noti artisti internazionali, anche all' estero. Attualmente lo si può ascoltare con il suo quartetto (Barend Middelhoff, Paolo Benedettini, Alessandro Minetto) col quale ha inciso "Walkin' Ahead" (Yvp 2007) e "Blue Night" (Philology 2008). Si esibisce anche in trio con contrabbasso e batteria o con pianoforte e contrabbasso ("Drumless Trio"). Guido Di Leone ha inoltre inciso: "Hall for hall" (Splash 1990), "Scherzo" (Pentaflouer 1993), "Hearing a Rhapsody" (Modern Times 1995), "Terra do sol" (Cristiani Pr 1998), "Con Alma" (Yvp 2000), "Body and soul" (Yvp 2001), "26/02/2001" (Philology 2001), "Seven come eleven" (Yvp 2001), "Gianni Basso in Bari" (Yvp 2002), "Toto' Jazz" (Panastudio 2003), "Isole" (Yvp 2004), "Flamingo" (Philology 2005), "Duets" (Four 2006), "Trio de Janeiro" (Four 2006). Collabora stabilmente con: Paola Arnesano, Giuseppe Bassi, Larry Franco, Mino Lacirignola, Francesca Leone e spesso con Gianni Basso, Franco Cerri, Tiziana Ghiglioni, Michele Hendricks. Insegna presso il "Pentagramma di Bari" del quale è anche il direttore dal 1985 e dal 2004 presso il Conservatorio di Bari "Niccolò Piccinni". Pubblicazioni: "Metodo facile e completo di teoria jazz" (Sinfonica jazz- Carish).

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ROSARIO GIULIANI NEW QUINTET

Sorprende Rosario Giuliani, ancora una volta sorprende. A detta di

molti More Than Ever rappresentava il disco della maturità, ma

ascoltando Anything else ci si accorge che la sua musica è un work in

progress in continua evoluzione e che ogni disco è quello della vita.

Perchè Giuliani è così, è uno che non entra in sala d’inisione tanto

per, sa che un disco è un’opera d’arte e deve poter esprimere

qualcosa, fotografare un momento.

Anything else… un dedalo di suoni, di umori, di idee, è la passione…

l’attenzione per la composizione, è la bellezza e la ricercatezza del

suono, è la voglia di suonare con musicisti che sappiano divertirsi e

che abbiano voglia di emozionare.

Il new quintet ne è chiara rappresentazione, un gruppo a cui piace

essere gruppo: Giuliani, da band leader intelligente qual è, gestisce al

meglio gli equilibri della formazione, non si erge a capo banda ma si

mette a servizio della musica, unico modo per tirar fuori da ognuno il

meglio… ed così che nasce la magia dell’interplay, quello vero.

Ascoltando la front line Giuliani-Boltro viene da sorridere… cose

d’altri tempi. Sono due musicisti che la tradizione ce l’hanno dentro,

che l’hanno metabolizzata ma con la voglia di portare il discorso più

avanti, aggiungere ancora qualcos’altro: giocano, si inseguono,

fraseggiano all’unisono, passano da tiratissimi temi hard bop a

sonorità latin, sembra che nella vita non abbiano fatto altro che

suonare insieme tanto sono complici. La ritmica poi, è a dir poco

pazzesca. Pietro Lussu al Piano è esplosivo: il senso dello swing, il

fraseggio, la vulcanicità delle idee… un valore aggiunto assoluto. Non

è da meno la premiata ditta Pietropaoli-Henocq che con grande

freschezza non si lascia mai andare a idee scontate o banali ma che

cerca in ogni momento la soluzione migliore da mettere a servizio

della musica.

Questo e altro ancora è Anything else, questo è Rosario Giuliani.

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ROSARIO GIULIANI

“Il y avait des partitions et j’ai pris un plaisir immense à les

interpréter. A Terracina, le jazz n’existait pas. Mais il y a une

vraie scène en Italie. Chez nous, la culture musicale est forte.

On entretient avec elle des rapports intenses. Le folklore qui tient

une grande place, sert d’initiation à l’art en générale et plus

particulièrement à la musique.”

Questo pensiero, sintetico ma efficace, rilasciato durante una intervista ad un giornalista francese, rappresenta bene Rosario Giuliani: lo spartito era di Charlie Parker ed il musicista aveva solo dodici anni. Qualche anno più tardi da quell’incontro con l’opera del sassofonista americano, completerà gli studi classici presso il Conservatorio di Musica “L. Refice” di Frosinone, ottenendo il massimo dei voti. Tenacia - in una città dove “le jazz n’existait pas” - talento, una profonda passione per la musica tutta ed una grande tecnica hanno condotto Rosario alla ribalta della scena europea ed internazionale, facendo parlare la critica di lui come di una vera e propria rivelazione, une bénédiction. I toni entusiastici e trionfali usati dalla stampa per definire le caratteristiche di Giuliani derivano proprio dalle peculiarità del suono che sa produrre: con disinvoltura riesce a trarre dai suoi sassofoni un fraseggio fluido, a tratti vorticoso, allacciandosi con naturalezza a grandi sassofonisti come Julian “Cannonball” Adderley Art Pepper e John Coltrane. I paragoni vengono spontanei e numerosi; tuttavia il musicista, pur ispirandosi a dei modelli, colpisce proprio per la sua originalità quasi istintiva, che è facilmente identificabile non solo nell’approccio con gli strumenti, ma anche nella composizione delle partiture. La carriera artistica di Rosario Giuliani vanta esperienze numerose, eterogenee ma

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sempre di elevato spessore. Diretto da maestri di fama internazionale come Ennio MORRICONE, Luis BACALOV, Armando TROVAIOLI, Gianni FERRIO, Manuel DE SICA, Nicola PIOVANI, Ritz ORTOLANI, ha partecipato a numerose incisioni per colonne sonore cinematografiche. Tante e prestigiose anche le sue collaborazioni nell’ambito del jazz, dove ha avuto modo di affiancare musicisti di valore assoluto quali Kenny WHEELER, Randy BRECKER, Bob MINTZER, Cedar WALTON, Cameron BROWN, Biréli LAGRENE, Philip CATHERINE, Enrico PIERANUNZI, Enrico RAVA, Franco D’ANDREA, Roberto GATTO, Giovanni TOMMASO, Joe LOCKE, Donald HARRISON, Phil WOODS, Marc JOHNSON, Joey BARON, Guy BARKER, Richard GALLIANO, per citarne alcuni. Nel 2005 partecipa inoltre al progetto “Land of the sun” con Charlie HADEN e Gonzalo RUBALCABA. Di rilievo anche il palmarès, che annovera autorevoli riconoscimenti. Nel 1996 risulta vincitore del premio intitolato a Massimo Urbani e l’anno seguente dello “Europe Jazz Contest”, assegnatogli in Belgio come miglior solista e miglior gruppo; nel 2000 si aggiudica il “Top Jazz” nella categoria nuovi talenti, risultando primo nel referendum annuale indetto della rivista specializzata Musica Jazz. Giuliani, apprezzato dalle platee internazionali, si divide tra i tanti appuntamenti concertistici in Italia e all’estero, suonando nei festival Jazz&Image (Roma), Jazz a Liegi (Belgio), Gexto Jazz Festival (Spagna), Umbria Jazz, Bergamo Jazz, JVC Jazz Festival (Francia), Town Hall 2001 (New York), Nancy Jazz Pulsation (Francia), North Sea Jazz Festival (Olanda), London Jazz Festival (Regno Unito), Marciac Jazz Festival (Francia), Ankara Jazz Festival, Smoke Jazz Club (Stati Uniti), Jazz a Vienne (Francia) e poi ancora in manifestazioni che hanno luogo in California, Messico, Honk Kong ed altri paesi ancora.

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Nella primavera del 2006 ha partecipato anche ad una tournée di grande successo che ha toccato le principali città della Repubblica Popolare Cinese. Dopo le tante incisioni con diverse etichette italiane e non solo, nel settembre del 2000 Rosario Giuliani ha firmato un importante contratto con la prestigiosa casa discografica francese Dreyfus Jazz, con la quale ha già registrato tre albums di grandissimo successo: “Luggage”, pubblicato nell’aprile 2001, “Mr. Dodo”, uscito nell’ottobre 2002, e “More Than Ever”, dell’ottobre 2004. ARTI CORRELATE: Mostra fotografica: “Le note di colore….” a cura di GIANNI CUNA Mostra di pittura: “L’arte messaggio universale..” a cura di ANGELO & DANIELE MONTE