Comune di Roma · climatiche e di traffico.’intervento di sostituzione dei giunti prevede le ......

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Comune di RomaProvincia di Roma

PIANO DI MANUTENZIONE

MANUALE D'USO(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207)

OGGETTO: Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti)

COMMITTENTE: ROMA CAPITALE

26/11/2018, ROMA

IL TECNICO

_____________________________________(Architetto Claudio Luzi)

Roma Capitale Diprtimento Si.Mu.

ManTus-P by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

Manuale d'Uso Pag. 1

PIANO DI MANUTENZIONE

Comune di: Roma

Provincia di: Roma

OGGETTO: Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti)

FASI DI REALIZZAZIONE

Il piano di cantierizzazione fornisce le linee guida per la gestione

degli interventi in progetto con l’obiettivo di minimizzare gli impatti

del cantiere INTERVENTI IN PROGETTO

L’esecuzione degli interventi previsti in progetto deriva dalla necessità di eliminare le principali

criticità oggi presenti sul viadotto, e che si riassumono di seguito:

L’intervento di manutenzione straordinaria in progetto, prevede quanto segue:

- il rifacimento della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso modificato (strato

di usura cm 4, strato di collegamento cm 6) per una superficie complessiva pari a circa

5100 mq e della segnaletica stradale orizzontale;

la rimozione dei giunti stradali esistenti e fornitura e posa in opera di nuovi giunti di

dilatazione impermeabili del tipo a tampone viscoelastico che garantisce scorrimenti fino a

±25 mm. Si prevede la sostituzione di tutti i giunti, in particolare: n.47 giunti sul viadotto “A”,

n.40 giunti sul viadotto “B”, n.8 giunti sul viadotto “C”, n.7 giunti sul viadotto “D”, n.5 giunti

sul viadotto “E” e n.14 giunti sul viadotto “F”;

il ripristino dei giunti in corrispondenza dei cordoli e dei marciapiedi in continuità con quelli

stradali;

interventi puntuali di ripristino corticale di calcestruzzo ammalorato su travi e soletta degli

impalcati dei viadotti.

Intervento di rifacimento della pavimentazione stradale

La presenza di profonde ormaie ed avvallamenti evidenzia la perdita delle caratteristiche di

resistenza della pavimentazione. Per potere essere efficace, l’intervento dovrà quindi prevedere il

rifacimento completo del pacchetto stradale esistente (binder ed usura). ’intervento in progetto

prevede il rifacimento completo della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso

modificato (strato di usura cm 4, strato di collegamento cm 6).tabella seguente sono riportate le

quantità di pavimentazione suddivisa per i vari tratti che compongono l’opera nel suo complesso:

dettaglio l’intervento di ripristino tipologico prevede l’esecuzione delle seguenti lavorazioni:

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Fasi di demolizione/scavo:

- Fresatura della pavimentazione esistente per una profondità di 10 cm.

- Fasi di ripristino/ricostruzione:

- Prima mano di attacco con emulsione bituminosa da applicare sullo strato di base.

Realizzazione del nuovo binder, dello spessore di 6 cm, in conglomerato bituminoso

modificato.

Seconda mano di attacco con emulsione bituminosa da applicare sullo strato di binder.

Realizzazione del nuovo strato di usura, dello spessore di 4 cm, in conglomerato

bituminoso modificato.

Rifacimento della segnaletica orizzontale stradale.

Si prevede inoltre la pulizia di tutte le griglie/caditoie o tombini presenti nell’area di intervento,.

Intervento di sostituzione dei giunti stradali

I giunti stradali esistenti risultano molto deteriorati e in gran parte coperti da asfalto che nel tempo

si è degradato ed aperto con conseguente soggezione sul traffico veicolare e percolazione di

acque piovane sui piazzali sottostanti al viadotto. progetto è stata prevista la sostituzione di tutti i

giunti esistenti con nuovi giunti del tipo a tampone viscoelastico, simili a quelli esistenti, adatti a

sopportare scorrimenti per 50 mm ( ±25 mm) compatibili con gli scorrimenti massimi degli

impalcati esistenti aventi luce di circa 16.00 m.posa in opera dei nuovi giunti devono rispettare le

indicazioni dettate al par. 5.1.7.3 delle norme NTC 2018.tabella seguente sono riportati le

lunghezze dei giunti suddivise per viadotto.giunto a tampone è un giunto di dilatazione e

articolazione composto da una mescola di mastice elastomerico modificato ed inerte basaltico

realizzato in opera con un procedimento a caldo. Questo procedimento assicura una totale

impermeabilità del prodotto finito. Il mastice utilizzato è una particolare miscela di bitume, polimeri

e fillers formulati per garantire la massima elasticità del prodotto finito nelle più diverse condizioni

climatiche e di traffico.’intervento di sostituzione dei giunti prevede le seguenti lavorazioni:

· Taglio della pavimentazione fino alla quota estradosso soletta esteso a tutto il tratto dicarreggiata interessato dai lavori (n. 2 tagli a distanza di circa 50 cm l'uno dall'altro a cavallodel giunto esistente);

· Demolizione e asportazione strato di pavimentazione e del giunto esistente;

· Pulizia del vano sede del giunto avendo cura di rimuovere i detriti per tutta la lunghezzadella soletta; successivamente tutto il vano sarà asciugato e scaldato mediante aria caldacompressa ;

· Posa in opera del dispositivo di drenaggio;

· Sigillatura del varco del giunto tramite scossalina per garantire la totale impermeabilità

· Posa in opera della piastra coprigiunto in lamiera zincata per evitare la fuoriuscita di

Manuale d'Uso Pag. 3

aggregato durante la costruzione del giunto;

· Posa in opera di impermeabilizzazione con guaina sulla piastra coprigiunto;

· Posa in opera dell’aggregato scaldato all’interno del vano in strati successivi di spessore tra20 e 40 mm;

· Lo strato finale di circa 20-25 mm di aggregato e bitume miscelati sul posto;

· Compattazione con piastra vibrante fino a raggiungere il livello di pavimentazionecircostante in assoluta complanarità;

· Stesa finale di legante bituminoso nella quantità necessaria a riempire i vuoti esistenti nellostrato superiore del giunto.

Intervento di sostituzione dei giunti sui cordoli e marciapiedi

I giunti sui cordoli sono anch’essi deteriorati con conseguente infiltrazioni delle acque piovane che

percolano lungo le travi di impalcato e sui piazzali sottostanti al viadotto.progetto è previsto il

ripristino di tutti i giunti presenti sui marciapiedi e cordoli in continuità con quelli stradali.

L’intervento di sostituzione dei giunti prevede le seguenti lavorazioni:

· Rimozione della copertina ove presente e pulizia del vano sede del giunto;

· Sigillatura del varco del giunto tramite scossalina in continuità con quella interposta nelvarco del giunto stradale per garantire la totale impermeabilità

· Posa in opera di impermeabilizzazione con guaina coprigiunto;

· Riposizionamento della copertina e sigillatura con mastice del varco.

Intervento di ripristino corticale di calcestruzzo ammalorato

La parte corticale del calcestruzzo delle travi e soletta degli impalcati in c.a. risulta in qualche

punto fortemente degradato con possibilità di distacco del copriferro con conseguente pericolo per

i passanti e gli automobilisti che transitano negli spazi sottostanti al viadotto.pertanto previsti

interventi puntuali di ripristino corticale di calcestruzzo ammalorato.’intervento di ripristino prevede

le seguenti lavorazioni:

· Rimozione del calcestruzzo ammalorato

- Battitura delle superfici esterne in modo da individuare le parti di copriferro rigonfiate e

in fase di distacco;

Rimozione del calcestruzzo ammalorato ed inconsistente mediante martellinatura fino

a trovare un supporto compatto. Le armature metalliche in vista devono essere liberate

dal calcestruzzo a contatto con le stesse;

Posizionamento di nuova armatura metallica collaborante in caso di notevole

ossidazione dei ferri esistenti ed inghisaggio della stessa con apposite resine

epossidiche;

Pulizia con idrogetto delle superfici interessate dal ripristino e delle armature

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metalliche;

· Trattamento dei ferri esistenti

- Trattamento protettivo dei ferri di armatura in vista mediante applicazione di prodotto

rialcalinizzante anticorrosivo per la protezione;

· Ripristino corticale

- Ricostruzione delle parti di calcestruzzo ammalorato mediante applicazione di Malta

Strutturale di classe R3 antiritiro Tixotropica resistente ai solfati applicata a cazzuola o

a spruzzo;

Ricostruzione dei calcestruzzi mancanti e integrazione totale delle sezioni.

· Rasatura

- Rasatura protettiva realizzata mediante applicazione in doppia mano per uno spessore

totale di 3 mm.

· Verniciatura protettiva

- Applicazione di rivestimento protettivo resistente all’abrasione per ambienti altamente

aggressivi dal punto di vista chimico e resistente ai solfati, mediante l’utilizzo di resina

applicata in doppia mano a pennello o a spruzzo

sul contesto urbano in cui viene a collocarsi, e con la circolazione del trasporto pubblico e

privato.pianificazione delle attività di cantiere proposta in questa sede è stata quindi strutturata in

modo tale che, durante i lavori, sia minimizzato quanto più possibile il disturbo al traffico veicolare.

Cantiere Base

Il cantiere base è posizionato nell’area sottostante al viadotto nei pressi del parcheggio di via

Norvegia con accesso sia dal lato di via Norvegia e sia dal lato di via Svezia. La recinzione di

cantiere sarà delimitata da recinzione costituita da pannelli di rete elettrosaldata sostenuti da

basamenti in cls. All'interno del cantiere base saranno posizionati:°1 Monoblocco adibito ad uffici,

n° 1 Locale Spogliatoio, n°1 Locali Wc chimici, n° 1 Locale Refettorio, Area di Carico e scarico

materiali Area di Stoccaggio Materiali

Fasi di realizzazione

Al fine di minimizzare il disturbo alla circolazione veicolare, i lavori di rimozione e ricostruzione

verranno realizzati per fasi. In dettaglio, sono state previste 6 macrofasi di realizzazione, di seguito

descritte.

- Macrofase 1 – Rifacimento pavimentazione stradale

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MACROFASE 1A - SEMICARREGGIATA DI DESTRA IN DIR. CENTRO - VIADOTTI A-C1B -SEMICARREGGIATA DI SINISTRA IN DIR. GRA - VIADOTTI B-E

) Allestimento cantiere temporaneo, perimetrazione area cantiere mobile e posa in operasegnaletica provvisoria (Art. 21 Nuovo Codice della Strada)

) Fresatura della pavimentazione esistente sp. 10 cm

) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Binder 6 cm

) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Usura 4 cm

) Smobilizzo del cantiere temporaneo e apertura al traffico

- Macrofase 2 – Rifacimento pavimentazione stradale

MACROFASE 2A - SEMICARREGGIATA DI SINISTRA IN DIR. CENTRO - VIADOTTI A-C2B -SEMICARREGGIATA DI DESTRA IN DIR. GRA - VIADOTTI B-E

) Allestimento cantiere temporaneo, perimetrazione area cantiere mobile e posa in operasegnaletica provvisoria (Art. 21 Nuovo Codice della Strada)

) Fresatura della pavimentazione esistente sp. 10 cm

) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Binder 6 cm

) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Usura 4 cm

) Smobilizzo del cantiere temporaneo e apertura al traffico

- Macrofase 3 – Rifacimento pavimentazione stradale

- MACROFASE 3A - SEMICARREGGIATA DI SINISTRA IN DIR. CENTRO - VIADOTTO C

- SEMICARREGGIATA DI DESTRA IN DIR. CENTRO - VIADOTTO D

MACROFASE 3B - SEMICARREGGIATA DI DESTRA IN DIR. GRA - VIADOTTO E

SEMICARREGGIATA DI SINISTRA IN DIR. GRA - VIADOTTO F

3.1) Allestimento cantiere temporaneo, perimetrazione area cantiere mobile e posa inopera segnaletica provvisoria (Art. 21 Nuovo Codice della Strada)

3.2) Fresatura della pavimentazione esistente sp. 10 cm

3.3) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Binder 6 cm

3.4) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Usura 4 cm

- 3.5) Smobilizzo del cantiere temporaneo e apertura al traffico

- Macrofase 4 – Rifacimento giunti

MACROFASE 4A - RIFACIMENTO GIUNTI SUI VIADOTTI A-C-D4B - RIFACIMENTO GIUNTISUI VIADOTTI B-E-F

) Allestimento cantiere temporaneo

) Realizzazione nuovi giunti

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· Taglio della pavimentazione fino alla quota estradosso soletta esteso a tutto il tratto dicarreggiata interessato dai lavori (n. 2 tagli a distanza di circa 50 cm l'uno dall'altro a cavallodel giunto esistente)

· Demolizione e asportazione strato di pavimentazione

· Demolizione e asportazione del giunto esistente

· Pulizia del vano sede del giunto

· Sigillatura del varco del giunto tramite scossalina

· Posa in opera della piastra coprigiunto

· Impermeabilizzazione con guaina coprigiunto

· Posa in opera dei nuovi giunti tampone

4.3) Realizzazione giunti sui Marciapiedi

· Rimozione lastre di travertino in corrispondenza dei giunti

· Esecuzione nuovi giunti sui marciapiedi

· Posa in opera lastre di travertino

4.4) Smobilizzo del cantiere temporaneo e apertura al traffico

- Macrofase 5 – Rifacimento segnaletica

MACROFASE 5A - RIFACIMENTO SEGNALETICA CARREGGIATA DIREZIONE CENTRO -VIADOTTI A-C-D5B - RIFACIMENTO SEGNALETICA CARREGGIATA DIREZIONE GRA-VIADOTTI B-E-F

· Realizzazione segnaletica orizzontale definitiva

· Apertura al traffico corsia

- Macrofase 6 – Ripristino strutture in c.a.

· Battitura delle superfici esterne

· Rimozione del calcestruzzo ammalorato

· Posizionamento di nuova armatura metallica

· Pulizia con idrogetto delle superfici interessate dal ripristino

· Trattamento protettivo dei ferri esistenti

· Ripristino corticale del calcestruzzo ammalorato

· Rasatura

· Verniciatura protettiva

Riguardo alle risorse necessarie per l'intervento manutentivo, l’Amministrazione ha predisposto un Accordo Quadro per la Sorveglianza, Pronto Intervento e Manutenzione Ordinaria delle opere d’arte stradali di rilievo; per gli interventi di manutenzione sull’opera in progetto è stato stimato un importo di circa 50.000,00 € annui

Manuale d'Uso Pag. 7

Conformità ai criteri ambientali minimi

Il piano di manutenzione è conforme ai “Criteri Ambientali Minimi” (CAM), contenuti nell’Allegato 2del D.M. Ambiente dell'11 gennaio 2017.

Per ogni elemento manutenibile sono individuati i requisiti e i controlli necessari a preservare nel tempo leprestazioni ambientali dell’opera, obiettivo innovativo che si aggiunge a quelli già previsti per legge(conservazione della funzionalità, dell’efficienza, del valore economico e delle caratteristiche di qualità).

I livelli prestazionali dei CAM prevedono caratteristiche superiori a quelle prescritte dalle leggi nazionali eregionali vigenti, sono finalizzati alla riduzione dei consumi di energia e risorse naturali, e mirano alcontenimento delle emissioni inquinanti.

Gli interventi manutentivi individuati prevedono l’utilizzo di materiali atossici, riciclati e rigenerabili, per lasalvaguardia della salute umana e dell’ambiente e per la mitigazione degli impatti climalteranti.

Le prestazioni ambientali contenute nel seguente documento si riferiscono sia alle specifiche tecniche dibase che a quelle premianti contenute nei CAM, tenendo conto anche del monitoraggio e del controllo dellaqualità dell’aria interna dell’opera.

Programma di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria internaUn programma dettagliato di monitoraggio sarà definito da personale qualificato dopo lo start-up

dell’impianto.Nel piano di manutenzione sono previsti tutti gli interventi necessari ad eliminare o contenere

l’inquinamento dell’aria indoor, adattabili e modificabili in itinere, a seconda di esigenze specifichesopravvenute dopo la fase di avvio dell’impianto.

Le varie sorgenti di inquinamento dell'aria degli ambienti indoor devono essere monitorate tenendo contodei relativi contaminanti (Composti Organici Volatili - COV, Radon, batteri, virus, acari, allergeni, ecc.) perassicurarsi che i limiti indicati dalle normative vigenti siano rispettati o, in caso contrario, adottaretempestivamente gli interventi necessari al ripristino di condizioni di sicurezza.

Manuale d'Uso Pag. 8

CORPI D'OPERA:

° 01 Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti) ° 02 OPERE STRADALI ° 03 EDILIZIA : CHIUSURE ° 04 OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A.

Manuale d'Uso Pag. 9

Corpo d'Opera: 01

Manutenzione del Viadotto di Corso Francia(Pavimentazione e Giunti)

Corpo d'Opera: 02

OPERE STRADALI

Rappresentano l'insieme delle unità tecnologiche e di tutti gli elementi tecnici di infrastrutture legate alla viabilità stradale e almovimento veicolare e pedonale.

UNITÀ TECNOLOGICHE:

° 02.01 Strade ° 02.02 Aree pedonali e marciapiedi

Manuale d'Uso Pag. 10

Unità Tecnologica: 02.01

Strade

Le strade rappresentano parte delle infrastrutture della viabilità che permettono il movimento o la sosta veicolare e il movimentopedonale. La classificazione e la distinzione delle strade viene fatta in base alla loro natura ed alle loro caratteristiche:- autostrade;- strade extraurbane principali;- strade extraurbane secondarie;- strade urbane di scorrimento;- strade urbane di quartiere;- strade locali.Da un punto di vista delle caratteristiche degli elementi della sezione stradale si possono individuare: la carreggiata, la banchina, ilmargine centrale, i cigli, le cunette, le scarpate e le piazzole di sosta. Le strade e tutti gli elementi che ne fanno parte vanno manutenutiperiodicamente non solo per assicurare la normale circolazione di veicoli e pedoni ma soprattutto nel rispetto delle norme sulla sicurezzae la prevenzione di infortuni a mezzi e persone.

ELEMENTI MANUTENIBILI DELL'UNITÀ TECNOLOGICA:

° 02.01.01 Pavimentazione stradale in asfalto

Manuale d'Uso Pag. 11

Elemento Manutenibile: 02.01.01

Pavimentazione stradale in asfalto

Unità Tecnologica: 02.01

Strade

Si tratta di pavimentazioni stradali realizzate con bitumi per applicazioni stradali ottenuti dai processi di raffinazione, lavorazione delpetrolio greggio. In generale i bitumi per le applicazioni stradali vengono suddivisi in insiemi di classi caratterizzate dai valori dellepenetrazioni nominali e dai valori delle viscosità dinamiche. Tali parametri variano a secondo del paese di utilizzazione.

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrareanomalie evidenti. Rinnovare periodicamente gli strati delle pavimentazioni avendo cura delle caratteristichegeometriche e morfologiche delle strade. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnicocon esperienza.

ANOMALIE RISCONTRABILI

02.01.01.A01 BucheConsistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profonditàirregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.).

02.01.01.A02 Difetti di pendenzaConsiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne.

02.01.01.A03 DistaccoDisgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

02.01.01.A04 FessurazioniPresenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del manto stradale.

02.01.01.A05 SollevamentoVariazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale.

02.01.01.A06 Usura manto stradaleSi manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione ingenere.

02.01.01.A07 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

02.01.01.A08 Contenuto eccessivo di sostanze tossicheContenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.

Manuale d'Uso Pag. 12

Unità Tecnologica: 02.02

Aree pedonali e marciapiedi

Le aree pedonali insieme ai marciapiedi costituiscono quei percorsi pedonali che possono essere adiacenti alle strade veicolari oppureautonomi rispetto alla rete viaria. Essi vengono previsti per raccordare funzioni tra loro correlate (residenze, scuole, attrezzature diinteresse comune, ecc.).

ELEMENTI MANUTENIBILI DELL'UNITÀ TECNOLOGICA:

° 02.02.01 Pavimentazione pedonale in lastre di travertino

Manuale d'Uso Pag. 13

Elemento Manutenibile: 02.02.01

Pavimentazione pedonale in lastre di travertino

Unità Tecnologica: 02.02

Aree pedonali e marciapiedi

Per le pavimentazioni esterne sono adatti la maggior parte dei materiali lapidei. In genere la scelta su questi tipi di materiale cade oltreche per fattori estetici per la elevata resistenza all'usura. La scelta dei materiali va fatta in funzione dei luoghi e dei tipi di applicazione acui essi sono destinati. La lavorazione superficiale degli elementi, lo spessore, le dimensioni, ecc. variano anch'essi in funzione degliambienti d'impiego. Trovano utilizzo nella fattispecie tutti i tipi di marmo, a meno di ambienti particolarmente sfavorevoli, i graniti; itravertini. Le pietre: cubetti di porfido; blocchi di basalto; lastre di ardesia; lastre di quarzite. Vi sono inoltre i marmi-cemento; lemarmette e marmettoni; i graniti ricomposti. La tecnica di posa è abbastanza semplice ed avviene per i rivestimenti continui ad impastomentre per quelli discontinui a malta o a colla.

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrareanomalie evidenti. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza.

ANOMALIE RISCONTRABILI

02.02.01.A01 Degrado sigillanteDistacco e perdita di elasticità dei materiali utilizzati per le sigillature impermeabilizzanti e dei giunti.

02.02.01.A02 Deposito superficialeAccumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficiedel rivestimento.

02.02.01.A03 Macchie e graffitiImbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.

02.02.01.A04 ScheggiatureDistacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli delle lastre.

02.02.01.A05 Sollevamento e distacco dal supportoSollevamento e distacco dal supporto di uno o più elementi della pavimentazione.

02.02.01.A06 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL'UTENTE

02.02.01.I01 Pulizia delle superficiCadenza: ogni settimanaPulizia delle parti superficiali, rimozione di macchie, depositi e sporco mediante spazzolatura e lavaggio con acqua e soluzioni adatteal tipo di rivestimento.

• Ditte specializzate: Pavimentista, Generico.

Manuale d'Uso Pag. 14

Corpo d'Opera: 03

EDILIZIA : CHIUSURE

- Rifacimento giunti

Realizzazione nuovi giunti

· Taglio della pavimentazione fino alla quota estradosso soletta esteso a tutto il tratto di carreggiata interessato dai lavori (n. 2tagli a distanza di circa 50 cm l'uno dall'altro a cavallo del giunto esistente)

· Demolizione e asportazione strato di pavimentazione

· Demolizione e asportazione del giunto esistente

· Pulizia del vano sede del giunto

· Sigillatura del varco del giunto tramite scossalina

· Posa in opera della piastra coprigiunto

· Impermeabilizzazione con guaina coprigiunto

· Posa in opera dei nuovi giunti tampone

4.3) Realizzazione giunti sui Marciapiedi

· Rimozione lastre di travertino in corrispondenza dei giunti

· Esecuzione nuovi giunti sui marciapiedi

· Posa in opera lastre di travertino

UNITÀ TECNOLOGICHE:

° 03.01 Giunti per edilizia

Manuale d'Uso Pag. 15

Unità Tecnologica: 03.01

Giunti per edilizia

Per coprire i giunti strutturali e per garantire la continuità dei piani di calpestio devono essere previsti appositi dispositivi denominatigiunti per l'edilizia. Generalmente questi giunti sono costituiti da:- una struttura portante che viene agganciata nel giunto creato tra i due solai;- una superficie di finitura agganciata alla struttura sottostante.

ELEMENTI MANUTENIBILI DELL'UNITÀ TECNOLOGICA:

° 03.01.01 Coprigiunti ° 03.01.02 Finitura superficiale ° 03.01.03 Strato portante

Manuale d'Uso Pag. 16

Elemento Manutenibile: 03.01.01

Coprigiunti

Unità Tecnologica: 03.01

Giunti per edilizia

Si tratta di Coprigiunti di dilatazione impiegati dove si uniscono due diverse strutture portanti spesso necessita una separazione per ladilatazione lineare o per intrinseche diversità di movimento dei materiali accostati. Sono dotati di adesivo che garantisce l'assorbimentodi movimenti considerevoli e possono essere installati anche mediante viti e tasselli

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Nel caso il profilo venisse installato con viti e tasselli è consigliabile collegare il profilo ad una delle due strutture,forandolo lateralmente e fissandolo ad una sola struttura permettendo il libero scorrimento sull'altra

ANOMALIE RISCONTRABILI

03.01.01.A01 Anomalie delle guarnizioniDifetti di tenuta delle guarnizioni sigillanti.

03.01.01.A02 AvvallamentiPresenza di zone con avvallamenti e pendenze anomale che pregiudicano la planarità delle finiture.

03.01.01.A03 DeformazioneVariazione geometriche e morfologiche dei profili accompagnati spesso dalla perdita delle caratteristiche meccaniche e di resistenzae da altri fenomeni quali imbarcamento, svergolamento, ondulazione.

03.01.01.A04 Difetti di tenutaDifetti di tenuta dei serraggi dello strato di finitura.

03.01.01.A05 FessurazioniPresenza di rotture che possono interessare l'intero spessore del manufatto.

03.01.01.A06 Penetrazione di umiditàComparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

03.01.01.A07 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

03.01.01.A08 Impiego di materiali non durevoliImpiego di materiali non durevoli nelle fasi manutentive degli elementi.

Manuale d'Uso Pag. 17

Elemento Manutenibile: 03.01.02

Finitura superficiale

Unità Tecnologica: 03.01

Giunti per edilizia

I giunti vengono rifiniti con una superficie orizzontale realizzata in vari materiali (acciaio, alluminio, materie plastiche) che viene fissatasullo strato sottostante e definito strato portante.

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Verificare continuamente la tenuta dello strato di finitura per evitare pericoli agli utenti. L'utente deve provvedere allaregistrazione dei serraggi e alla pulizia dello strato di finitura.

ANOMALIE RISCONTRABILI

03.01.02.A01 Anomalie delle guarnizioniDifetti di tenuta delle guarnizioni sigillanti.

03.01.02.A02 AvvallamentiPresenza di zone con avvallamenti e pendenze anomale che pregiudicano la planarità delle finiture.

03.01.02.A03 DeformazioneVariazione geometriche e morfologiche dei profili accompagnati spesso dalla perdita delle caratteristiche meccaniche e di resistenzae da altri fenomeni quali imbarcamento, svergolamento, ondulazione.

03.01.02.A04 Difetti di tenutaDifetti di tenuta dei serraggi dello strato di finitura.

03.01.02.A05 FessurazioniPresenza di rotture che possono interessare l'intero spessore del manufatto.

03.01.02.A06 Penetrazione di umiditàComparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

03.01.02.A07 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

Manuale d'Uso Pag. 18

Elemento Manutenibile: 03.01.03

Strato portante

Unità Tecnologica: 03.01

Giunti per edilizia

Lo strato portante garantisce l'appoggio e la tenuta (mediante idonei serraggi) della finitura superficiale del giunto. Deve essererealizzato con materiale idoneo a sopportare i carichi gravanti.

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Verificare continuamente la tenuta dello strato portante; in presenza di fessurazioni sullo strato superficiale controllareche lo strato di tenuta non abbia subito cedimenti. In tal caso provvedere allo smontaggio dello strato di finitura eprovvedere alla registrazione dello strato portante.

ANOMALIE RISCONTRABILI

03.01.03.A01 CorrosionePresenza di corrosione sulle strutture portanti dei giunti.

03.01.03.A02 DeformazioneVariazione geometriche e morfologiche dei profili accompagnati spesso dalla perdita delle caratteristiche meccaniche e di resistenzae da altri fenomeni quali imbarcamento, svergolamento, ondulazione.

03.01.03.A03 Difetti di tenutaDifetti di tenuta dei serraggi.

03.01.03.A04 FessurazioniPresenza di rotture che possono interessare l'intero spessore del manufatto.

03.01.03.A05 Penetrazione di umiditàComparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

03.01.03.A06 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

Manuale d'Uso Pag. 19

Corpo d'Opera: 04

OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A.

Le opere di adeguamento, miglioramento e riparazione rappresentano quelle unità tecnologiche individuate attraverso la normativavigente, come quelle fasi di intervento sulle strutture civili e industriali esistenti che in seguito ad eventi e/o variazioni strutturalinecessitano di ripristino delle condizioni di sicurezza e di collaudo statico. Le variazioni strutturali possono dipendere da fattori diversi:- variazioni indipendenti dalla volontà dell'uomo, (come ad esempio: danni dovuti a sisma, a carichi verticali eccessivi, a danni dovuti percedimenti fondali, al degrado delle malte nella muratura, alla corrosione delle armature nel c.a., ad errori progettuali e/o esecutivi, asituazioni in cui i materiali e/o la geometria dell'opera non corrispondano ai dati progettuali, ecc.).

UNITÀ TECNOLOGICHE:

° 04.01 Interventi su strutture esistenti

Manuale d'Uso Pag. 20

Unità Tecnologica: 04.01

Interventi su strutture esistenti

Gli interventi sulle strutture esistenti, rappresentano tutte quelle opere di adeguamento, miglioramento e riparazione, attraverso le qualiavviene il ripristino delle condizioni di sicurezza delle stesse nel rispetto della normativa vigente. Tali interventi possono avere comefinalità:- di riportare gli elementi strutturali alla situazione iniziale di capacità resistente;- di rafforzare gli elementi strutturali per cambiamento di destinazione d'uso, per adeguamento alle normative sismiche, ecc..Prima di ogni intervento è opportuno avere un quadro conoscitivo completo delle strutture. In particolare avviare un processodiagnostico per una valutazione dello stato di salute della struttura. Il grado di approfondimento e le metodologie più adeguateandranno ogni volta misurate sulla base delle destinazioni d'uso dell'organismo strutturale in esame e delle sue tipologie e schemistrutturali-statici.

ELEMENTI MANUTENIBILI DELL'UNITÀ TECNOLOGICA:

° 04.01.01 Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura ° 04.01.02 Riparazione del copriferro ° 04.01.03 Rinforzi in betoncino armato

Manuale d'Uso Pag. 21

Elemento Manutenibile: 04.01.01

Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

Unità Tecnologica: 04.01

Interventi su strutture esistenti

Si tratta di sistemi che utilizzano tecniche e prodotti idonei (malte cementizie modificate, malte a ritiro compensato, resine, boiacca,ecc.) utilizzati per la protezione dei ferri d'armatura dalla corrosione e dagli effetti della carbonatazione.Gli interventi prevedono le seguenti fasi in successione:- asportazione del calcestruzzo degradato;- processo di idrosabbiatura;- sigillatura;- controllo delle armature;- trattamento protettivo antiossidante delle armature;- trattamento protettivo antiossidante delle armature non affioranti;- ricostruzione geometrica del calcestruzzo;- rivestimento elastomerico anticarbonatazione;- regolarizzazione del supporto;- rivestimento elastico anticarbonatazione.

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Prima di procedere alle operazioni di trattamenti, verificare le caratteristiche del calcestruzzo; la disposizione dellearmature; le condizioni statiche delle strutture attraverso ispezioni strumentali e prove non distruttive dei materiali.

ANOMALIE RISCONTRABILI

04.01.01.A01 CorrosioneDecadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidridecarbonica, ecc.).

04.01.01.A02 DisgregazioneDecoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

04.01.01.A03 DistaccoDisgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

04.01.01.A04 Esposizione dei ferri di armaturaDistacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

04.01.01.A05 FessurazioniDegradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamentoreciproco delle parti.

04.01.01.A06 LesioniSi manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

04.01.01.A07 MancanzaCaduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

04.01.01.A08 Penetrazione di umiditàComparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

04.01.01.A09 PolverizzazioneDecoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

04.01.01.A10 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

04.01.01.A11 Impiego di materiali non durevoliImpiego di materiali non durevoli nelle fasi manutentive degli elementi.

04.01.01.A12 Contenuto eccessivo di sostanze tossicheContenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.

Manuale d'Uso Pag. 22

Elemento Manutenibile: 04.01.02

Riparazione del copriferro

Unità Tecnologica: 04.01

Interventi su strutture esistenti

Si tratta di interventi che interessano il ripristino del calcestruzzo di copriferro delle strutture in c.a.. In genere la parte ammaloratapresenta delle lesioni e delle sfarinature del calcestruzzo con o senza l'ossidazione delle armature. L'intervento prevede:- l'asportazione del calcestruzzo ammalorato fino ad arrivare alle parti consistenti della struttura;- la rimozione delle corrosioni dai ferri di armatura;- il trattamento anticorrosivo dei ferri di armatura con prodotti epossidici;- l'applicazione di una boiacca epossidica in dispersione di acqua e cemento per migliorare l'aderenza della nuova malta al vecchiocalcestruzzo ed ai ferri presenti;- il ripristino delle sezioni originarie delle strutture mediante malte reoplastiche con ritiro compensato.

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Prima di procedere alle operazioni di "riparazione del copriferro" verificare le caratteristiche del calcestruzzo; ladisposizione delle armature; le condizioni statiche delle strutture attraverso ispezioni strumentali.

ANOMALIE RISCONTRABILI

04.01.02.A01 CorrosioneDecadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidridecarbonica, ecc.).

04.01.02.A02 DisgregazioneDecoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

04.01.02.A03 DistaccoDisgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

04.01.02.A04 Esposizione dei ferri di armaturaDistacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

04.01.02.A05 FessurazioniDegradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamentoreciproco delle parti.

04.01.02.A06 LesioniSi manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

04.01.02.A07 MancanzaCaduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

04.01.02.A08 Penetrazione di umiditàComparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

04.01.02.A09 PolverizzazioneDecoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

04.01.02.A10 Impiego di materiali non durevoliImpiego di materiali non durevoli nelle fasi manutentive degli elementi.

04.01.02.A11 Contenuto eccessivo di sostanze tossicheContenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.

Manuale d'Uso Pag. 23

Elemento Manutenibile: 04.01.03

Rinforzi in betoncino armato

Unità Tecnologica: 04.01

Interventi su strutture esistenti

I rinforzi in betoncino armato consentono di consolidare elementi murari o pareti e setti in c.a esistenti attraverso l'applicazione su uno oentrambi i lati dell'elemento, di rete elettrosaldata di piccola maglia (generalmente 20x20 mm) fissata agli elementi mediante tondini da6-8 mm ancorati al supporto e la successiva posa in opera di betoncino generalmente addizionato con fibre sintetiche.

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Prima dell'applicazione provvedere ad eliminare gli strati di vecchio intonaco e di tutte le parti inconsistenti o mosse.Eseguire una accurata scarnitura dei giunti di malta mediante l'eliminazione di tutti i materiali friabili e poco consistenti.Successivo lavaggio con acqua in pressione di tutte le superfici oggetto dell’intervento.

ANOMALIE RISCONTRABILI

04.01.03.A01 Deformazioni e spostamentiDeformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione degli elementi strutturali.

04.01.03.A02 DistaccoDisgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

04.01.03.A03 FessurazioniDegradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamentoreciproco delle parti.

04.01.03.A04 LesioniSi manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

04.01.03.A05 Esposizione dei ferri di armaturaDistacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

04.01.03.A06 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

04.01.03.A07 Impiego di materiali non durevoliImpiego di materiali non durevoli nelle fasi manutentive degli elementi.

04.01.03.A08 Contenuto eccessivo di sostanze tossicheContenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.

Manuale d'Uso Pag. 24

INDICE

1) PIANO DI MANUTENZIONE pag. 22) Conformità ai criteri ambientali minimi pag. 9

3) Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti) pag. 11

4) OPERE STRADALI pag. 12

" 1) Strade pag. 13

" 1) Pavimentazione stradale in asfalto pag. 14

" 2) Aree pedonali e marciapiedi pag. 15

" 1) Pavimentazione pedonale in lastre di travertino pag. 16

5) EDILIZIA : CHIUSURE pag. 17

" 1) Giunti per edilizia pag. 18

" 1) Coprigiunti pag. 19

" 2) Finitura superficiale pag. 20

" 3) Strato portante pag. 21

6) OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A. pag. 22

" 1) Interventi su strutture esistenti pag. 23

" 1) Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura pag. 24

" 2) Riparazione del copriferro pag. 25

" 3) Rinforzi in betoncino armato pag. 26

Manuale d'Uso Pag. 25

Comune di RomaProvincia di Roma

PIANO DI MANUTENZIONE

MANUALE DIMANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207)

OGGETTO: Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti)

COMMITTENTE: ROMA CAPITALE

26/11/2018, ROMA

IL TECNICO

_____________________________________(Architetto Claudio Luzi)

Roma Capitale Diprtimento Si.Mu.

ManTus-P by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

Manuale di Manutenzione Pag. 1

PIANO DI MANUTENZIONE

Comune di: Roma

Provincia di: Roma

OGGETTO: Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti)

FASI DI REALIZZAZIONE

Il piano di cantierizzazione fornisce le linee guida per la gestione

degli interventi in progetto con l’obiettivo di minimizzare gli impatti

del cantiere INTERVENTI IN PROGETTO

L’esecuzione degli interventi previsti in progetto deriva dalla necessità di eliminare le principali

criticità oggi presenti sul viadotto, e che si riassumono di seguito:

L’intervento di manutenzione straordinaria in progetto, prevede quanto segue:

- il rifacimento della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso modificato (strato

di usura cm 4, strato di collegamento cm 6) per una superficie complessiva pari a circa

5100 mq e della segnaletica stradale orizzontale;

la rimozione dei giunti stradali esistenti e fornitura e posa in opera di nuovi giunti di

dilatazione impermeabili del tipo a tampone viscoelastico che garantisce scorrimenti fino a

±25 mm. Si prevede la sostituzione di tutti i giunti, in particolare: n.47 giunti sul viadotto “A”,

n.40 giunti sul viadotto “B”, n.8 giunti sul viadotto “C”, n.7 giunti sul viadotto “D”, n.5 giunti

sul viadotto “E” e n.14 giunti sul viadotto “F”;

il ripristino dei giunti in corrispondenza dei cordoli e dei marciapiedi in continuità con quelli

stradali;

interventi puntuali di ripristino corticale di calcestruzzo ammalorato su travi e soletta degli

impalcati dei viadotti.

Intervento di rifacimento della pavimentazione stradale

La presenza di profonde ormaie ed avvallamenti evidenzia la perdita delle caratteristiche di

resistenza della pavimentazione. Per potere essere efficace, l’intervento dovrà quindi prevedere il

rifacimento completo del pacchetto stradale esistente (binder ed usura). ’intervento in progetto

prevede il rifacimento completo della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso

modificato (strato di usura cm 4, strato di collegamento cm 6).tabella seguente sono riportate le

quantità di pavimentazione suddivisa per i vari tratti che compongono l’opera nel suo complesso:

dettaglio l’intervento di ripristino tipologico prevede l’esecuzione delle seguenti lavorazioni:

Manuale di Manutenzione Pag. 2

Fasi di demolizione/scavo:

- Fresatura della pavimentazione esistente per una profondità di 10 cm.

- Fasi di ripristino/ricostruzione:

- Prima mano di attacco con emulsione bituminosa da applicare sullo strato di base.

Realizzazione del nuovo binder, dello spessore di 6 cm, in conglomerato bituminoso

modificato.

Seconda mano di attacco con emulsione bituminosa da applicare sullo strato di binder.

Realizzazione del nuovo strato di usura, dello spessore di 4 cm, in conglomerato

bituminoso modificato.

Rifacimento della segnaletica orizzontale stradale.

Si prevede inoltre la pulizia di tutte le griglie/caditoie o tombini presenti nell’area di intervento,.

Intervento di sostituzione dei giunti stradali

I giunti stradali esistenti risultano molto deteriorati e in gran parte coperti da asfalto che nel tempo

si è degradato ed aperto con conseguente soggezione sul traffico veicolare e percolazione di

acque piovane sui piazzali sottostanti al viadotto. progetto è stata prevista la sostituzione di tutti i

giunti esistenti con nuovi giunti del tipo a tampone viscoelastico, simili a quelli esistenti, adatti a

sopportare scorrimenti per 50 mm ( ±25 mm) compatibili con gli scorrimenti massimi degli

impalcati esistenti aventi luce di circa 16.00 m.posa in opera dei nuovi giunti devono rispettare le

indicazioni dettate al par. 5.1.7.3 delle norme NTC 2018.tabella seguente sono riportati le

lunghezze dei giunti suddivise per viadotto.giunto a tampone è un giunto di dilatazione e

articolazione composto da una mescola di mastice elastomerico modificato ed inerte basaltico

realizzato in opera con un procedimento a caldo. Questo procedimento assicura una totale

impermeabilità del prodotto finito. Il mastice utilizzato è una particolare miscela di bitume, polimeri

e fillers formulati per garantire la massima elasticità del prodotto finito nelle più diverse condizioni

climatiche e di traffico.’intervento di sostituzione dei giunti prevede le seguenti lavorazioni:

· Taglio della pavimentazione fino alla quota estradosso soletta esteso a tutto il tratto dicarreggiata interessato dai lavori (n. 2 tagli a distanza di circa 50 cm l'uno dall'altro a cavallodel giunto esistente);

· Demolizione e asportazione strato di pavimentazione e del giunto esistente;

· Pulizia del vano sede del giunto avendo cura di rimuovere i detriti per tutta la lunghezzadella soletta; successivamente tutto il vano sarà asciugato e scaldato mediante aria caldacompressa ;

· Posa in opera del dispositivo di drenaggio;

· Sigillatura del varco del giunto tramite scossalina per garantire la totale impermeabilità

· Posa in opera della piastra coprigiunto in lamiera zincata per evitare la fuoriuscita di

Manuale di Manutenzione Pag. 3

aggregato durante la costruzione del giunto;

· Posa in opera di impermeabilizzazione con guaina sulla piastra coprigiunto;

· Posa in opera dell’aggregato scaldato all’interno del vano in strati successivi di spessore tra20 e 40 mm;

· Lo strato finale di circa 20-25 mm di aggregato e bitume miscelati sul posto;

· Compattazione con piastra vibrante fino a raggiungere il livello di pavimentazionecircostante in assoluta complanarità;

· Stesa finale di legante bituminoso nella quantità necessaria a riempire i vuoti esistenti nellostrato superiore del giunto.

Intervento di sostituzione dei giunti sui cordoli e marciapiedi

I giunti sui cordoli sono anch’essi deteriorati con conseguente infiltrazioni delle acque piovane che

percolano lungo le travi di impalcato e sui piazzali sottostanti al viadotto.progetto è previsto il

ripristino di tutti i giunti presenti sui marciapiedi e cordoli in continuità con quelli stradali.

L’intervento di sostituzione dei giunti prevede le seguenti lavorazioni:

· Rimozione della copertina ove presente e pulizia del vano sede del giunto;

· Sigillatura del varco del giunto tramite scossalina in continuità con quella interposta nelvarco del giunto stradale per garantire la totale impermeabilità

· Posa in opera di impermeabilizzazione con guaina coprigiunto;

· Riposizionamento della copertina e sigillatura con mastice del varco.

Intervento di ripristino corticale di calcestruzzo ammalorato

La parte corticale del calcestruzzo delle travi e soletta degli impalcati in c.a. risulta in qualche

punto fortemente degradato con possibilità di distacco del copriferro con conseguente pericolo per

i passanti e gli automobilisti che transitano negli spazi sottostanti al viadotto.pertanto previsti

interventi puntuali di ripristino corticale di calcestruzzo ammalorato.’intervento di ripristino prevede

le seguenti lavorazioni:

· Rimozione del calcestruzzo ammalorato

- Battitura delle superfici esterne in modo da individuare le parti di copriferro rigonfiate e

in fase di distacco;

Rimozione del calcestruzzo ammalorato ed inconsistente mediante martellinatura fino

a trovare un supporto compatto. Le armature metalliche in vista devono essere liberate

dal calcestruzzo a contatto con le stesse;

Posizionamento di nuova armatura metallica collaborante in caso di notevole

ossidazione dei ferri esistenti ed inghisaggio della stessa con apposite resine

epossidiche;

Pulizia con idrogetto delle superfici interessate dal ripristino e delle armature

Manuale di Manutenzione Pag. 4

metalliche;

· Trattamento dei ferri esistenti

- Trattamento protettivo dei ferri di armatura in vista mediante applicazione di prodotto

rialcalinizzante anticorrosivo per la protezione;

· Ripristino corticale

- Ricostruzione delle parti di calcestruzzo ammalorato mediante applicazione di Malta

Strutturale di classe R3 antiritiro Tixotropica resistente ai solfati applicata a cazzuola o

a spruzzo;

Ricostruzione dei calcestruzzi mancanti e integrazione totale delle sezioni.

· Rasatura

- Rasatura protettiva realizzata mediante applicazione in doppia mano per uno spessore

totale di 3 mm.

· Verniciatura protettiva

- Applicazione di rivestimento protettivo resistente all’abrasione per ambienti altamente

aggressivi dal punto di vista chimico e resistente ai solfati, mediante l’utilizzo di resina

applicata in doppia mano a pennello o a spruzzo

sul contesto urbano in cui viene a collocarsi, e con la circolazione del trasporto pubblico e

privato.pianificazione delle attività di cantiere proposta in questa sede è stata quindi strutturata in

modo tale che, durante i lavori, sia minimizzato quanto più possibile il disturbo al traffico veicolare.

Cantiere Base

Il cantiere base è posizionato nell’area sottostante al viadotto nei pressi del parcheggio di via

Norvegia con accesso sia dal lato di via Norvegia e sia dal lato di via Svezia. La recinzione di

cantiere sarà delimitata da recinzione costituita da pannelli di rete elettrosaldata sostenuti da

basamenti in cls. All'interno del cantiere base saranno posizionati:°1 Monoblocco adibito ad uffici,

n° 1 Locale Spogliatoio, n°1 Locali Wc chimici, n° 1 Locale Refettorio, Area di Carico e scarico

materiali Area di Stoccaggio Materiali

Fasi di realizzazione

Al fine di minimizzare il disturbo alla circolazione veicolare, i lavori di rimozione e ricostruzione

verranno realizzati per fasi. In dettaglio, sono state previste 6 macrofasi di realizzazione, di seguito

descritte.

- Macrofase 1 – Rifacimento pavimentazione stradale

Manuale di Manutenzione Pag. 5

MACROFASE 1A - SEMICARREGGIATA DI DESTRA IN DIR. CENTRO - VIADOTTI A-C1B -SEMICARREGGIATA DI SINISTRA IN DIR. GRA - VIADOTTI B-E

) Allestimento cantiere temporaneo, perimetrazione area cantiere mobile e posa in operasegnaletica provvisoria (Art. 21 Nuovo Codice della Strada)

) Fresatura della pavimentazione esistente sp. 10 cm

) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Binder 6 cm

) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Usura 4 cm

) Smobilizzo del cantiere temporaneo e apertura al traffico

- Macrofase 2 – Rifacimento pavimentazione stradale

MACROFASE 2A - SEMICARREGGIATA DI SINISTRA IN DIR. CENTRO - VIADOTTI A-C2B -SEMICARREGGIATA DI DESTRA IN DIR. GRA - VIADOTTI B-E

) Allestimento cantiere temporaneo, perimetrazione area cantiere mobile e posa in operasegnaletica provvisoria (Art. 21 Nuovo Codice della Strada)

) Fresatura della pavimentazione esistente sp. 10 cm

) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Binder 6 cm

) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Usura 4 cm

) Smobilizzo del cantiere temporaneo e apertura al traffico

- Macrofase 3 – Rifacimento pavimentazione stradale

- MACROFASE 3A - SEMICARREGGIATA DI SINISTRA IN DIR. CENTRO - VIADOTTO C

- SEMICARREGGIATA DI DESTRA IN DIR. CENTRO - VIADOTTO D

MACROFASE 3B - SEMICARREGGIATA DI DESTRA IN DIR. GRA - VIADOTTO E

SEMICARREGGIATA DI SINISTRA IN DIR. GRA - VIADOTTO F

3.1) Allestimento cantiere temporaneo, perimetrazione area cantiere mobile e posa inopera segnaletica provvisoria (Art. 21 Nuovo Codice della Strada)

3.2) Fresatura della pavimentazione esistente sp. 10 cm

3.3) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Binder 6 cm

3.4) Rifacimento nuova pavimentazione stradale - Strato di Usura 4 cm

- 3.5) Smobilizzo del cantiere temporaneo e apertura al traffico

- Macrofase 4 – Rifacimento giunti

MACROFASE 4A - RIFACIMENTO GIUNTI SUI VIADOTTI A-C-D4B - RIFACIMENTO GIUNTISUI VIADOTTI B-E-F

) Allestimento cantiere temporaneo

) Realizzazione nuovi giunti

Manuale di Manutenzione Pag. 6

· Taglio della pavimentazione fino alla quota estradosso soletta esteso a tutto il tratto dicarreggiata interessato dai lavori (n. 2 tagli a distanza di circa 50 cm l'uno dall'altro a cavallodel giunto esistente)

· Demolizione e asportazione strato di pavimentazione

· Demolizione e asportazione del giunto esistente

· Pulizia del vano sede del giunto

· Sigillatura del varco del giunto tramite scossalina

· Posa in opera della piastra coprigiunto

· Impermeabilizzazione con guaina coprigiunto

· Posa in opera dei nuovi giunti tampone

4.3) Realizzazione giunti sui Marciapiedi

· Rimozione lastre di travertino in corrispondenza dei giunti

· Esecuzione nuovi giunti sui marciapiedi

· Posa in opera lastre di travertino

4.4) Smobilizzo del cantiere temporaneo e apertura al traffico

- Macrofase 5 – Rifacimento segnaletica

MACROFASE 5A - RIFACIMENTO SEGNALETICA CARREGGIATA DIREZIONE CENTRO -VIADOTTI A-C-D5B - RIFACIMENTO SEGNALETICA CARREGGIATA DIREZIONE GRA-VIADOTTI B-E-F

· Realizzazione segnaletica orizzontale definitiva

· Apertura al traffico corsia

- Macrofase 6 – Ripristino strutture in c.a.

· Battitura delle superfici esterne

· Rimozione del calcestruzzo ammalorato

· Posizionamento di nuova armatura metallica

· Pulizia con idrogetto delle superfici interessate dal ripristino

· Trattamento protettivo dei ferri esistenti

· Ripristino corticale del calcestruzzo ammalorato

· Rasatura

· Verniciatura protettiva

Riguardo alle risorse necessarie per l'intervento manutentivo, l’Amministrazione ha predisposto un Accordo Quadro per la Sorveglianza, Pronto Intervento e Manutenzione Ordinaria delle opere d’arte stradali di rilievo; per gli interventi di manutenzione sull’opera in progetto è stato stimato un importo di circa 50.000,00 € annui

Manuale di Manutenzione Pag. 7

Manuale di Manutenzione Pag. 8

Conformità ai criteri ambientali minimi

Il piano di manutenzione è conforme ai “Criteri Ambientali Minimi” (CAM), contenuti nell’Allegato 2del D.M. Ambiente dell'11 gennaio 2017.

Per ogni elemento manutenibile sono individuati i requisiti e i controlli necessari a preservare nel tempo leprestazioni ambientali dell’opera, obiettivo innovativo che si aggiunge a quelli già previsti per legge(conservazione della funzionalità, dell’efficienza, del valore economico e delle caratteristiche di qualità).

I livelli prestazionali dei CAM prevedono caratteristiche superiori a quelle prescritte dalle leggi nazionali eregionali vigenti, sono finalizzati alla riduzione dei consumi di energia e risorse naturali, e mirano alcontenimento delle emissioni inquinanti.

Gli interventi manutentivi individuati prevedono l’utilizzo di materiali atossici, riciclati e rigenerabili, per lasalvaguardia della salute umana e dell’ambiente e per la mitigazione degli impatti climalteranti.

Le prestazioni ambientali contenute nel seguente documento si riferiscono sia alle specifiche tecniche dibase che a quelle premianti contenute nei CAM, tenendo conto anche del monitoraggio e del controllo dellaqualità dell’aria interna dell’opera.

Programma di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria internaUn programma dettagliato di monitoraggio sarà definito da personale qualificato dopo lo start-up

dell’impianto.Nel piano di manutenzione sono previsti tutti gli interventi necessari ad eliminare o contenere

l’inquinamento dell’aria indoor, adattabili e modificabili in itinere, a seconda di esigenze specifichesopravvenute dopo la fase di avvio dell’impianto.

Le varie sorgenti di inquinamento dell'aria degli ambienti indoor devono essere monitorate tenendo contodei relativi contaminanti (Composti Organici Volatili - COV, Radon, batteri, virus, acari, allergeni, ecc.) perassicurarsi che i limiti indicati dalle normative vigenti siano rispettati o, in caso contrario, adottaretempestivamente gli interventi necessari al ripristino di condizioni di sicurezza.

Manuale di Manutenzione Pag. 9

CORPI D'OPERA:

° 01 Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti) ° 02 OPERE STRADALI ° 03 EDILIZIA : CHIUSURE ° 04 OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A.

Manuale di Manutenzione Pag. 10

Corpo d'Opera: 01

Manutenzione del Viadotto di Corso Francia(Pavimentazione e Giunti)

Manuale di Manutenzione Pag. 11

Corpo d'Opera: 02

OPERE STRADALI

Rappresentano l'insieme delle unità tecnologiche e di tutti gli elementi tecnici di infrastrutture legate alla viabilità stradale e almovimento veicolare e pedonale.

UNITÀ TECNOLOGICHE:

° 02.01 Strade ° 02.02 Aree pedonali e marciapiedi

Manuale di Manutenzione Pag. 12

Unità Tecnologica: 02.01

Strade

Le strade rappresentano parte delle infrastrutture della viabilità che permettono il movimento o la sosta veicolare e il movimentopedonale. La classificazione e la distinzione delle strade viene fatta in base alla loro natura ed alle loro caratteristiche:- autostrade;- strade extraurbane principali;- strade extraurbane secondarie;- strade urbane di scorrimento;- strade urbane di quartiere;- strade locali.Da un punto di vista delle caratteristiche degli elementi della sezione stradale si possono individuare: la carreggiata, la banchina, ilmargine centrale, i cigli, le cunette, le scarpate e le piazzole di sosta. Le strade e tutti gli elementi che ne fanno parte vanno manutenutiperiodicamente non solo per assicurare la normale circolazione di veicoli e pedoni ma soprattutto nel rispetto delle norme sulla sicurezzae la prevenzione di infortuni a mezzi e persone.

REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)

02.01.R01 AccessibilitàClasse di Requisiti: Funzionalità tecnologicaClasse di Esigenza: FunzionalitàLe strade, le aree a sosta e gli altri elementi della viabilità devono essere dimensionati ed organizzati in modo da essere raggiungibilee praticabile, garantire inoltre la sicurezza e l'accessibilità durante la circolazione da parte dell'utenza.

Prestazioni:Le strade, le aree a sosta e gli altri elementi della viabilità devono assicurare la normale circolazione di veicoli e pedoni masoprattutto essere conformi alle norme sulla sicurezza e alla prevenzione di infortuni a mezzi e persone.I tipi di strade possono essere distinti in:- A (Autostrade extraurbane) con intervallo di velocità (km/h) 90 < Vp <= 140;- A (Autostrade urbane) con intervallo di velocità (km/h) 80 < Vp <= 140;- B (Strade extraurbane principali) con intervallo di velocità (km/h) 70 < Vp <=120;- C (Strade extraurbane secondarie) con intervallo di velocità (km/h) 60 < Vp <=100;- D (Strade urbane di scorrimento) con intervallo di velocità (km/h) 50 < Vp <=80;- E (Strade urbane di quartiere) con intervallo di velocità (km/h) 40 < Vp <= 60;- F (Strade locali extraurbane) con intervallo di velocità (km/h) 40 < Vp <=100;- F (Strade locali urbane) con intervallo di velocità (km/h) 25 < Vp <=60.

Livello minimo della prestazione:Caratteristiche geometriche delle strade:

- Carreggiata: larghezza minima pari ai 3,50 m; deve essere dotata di sovrastruttura estesa per una larghezza di 0,30 m daentrambi i lati della carreggiata;- Striscia di delimitazione verso la banchina: deve avere larghezza pari a 0,12 m nelle strade di tipo F, deve avere larghezzapari a 0,15 m nelle strade di tipo C, D, E; deve avere larghezza pari a 0,25 m nelle strade di tipo A, B; la striscia di separazionetra una corsia di marcia e una eventuale corsia supplementare per veicoli lenti deve avere larghezza => a 0,20 m;- Banchina: deve avere una larghezza minima pari a: 2,50 m nelle strade di tipo A;1,75 m nelle strade di tipo B; 1,50 nellestrade di tipo C; 1,00 m nelle strade di tipo D e F (extraurbane); 0,50 m nelle strade di tipo E e F (Urbane);- Cigli o arginelli in rilevato: hanno profondità >= 0,75 m nelle strade di tipo A, D, C, D e >= 0,50 m per le strade di tipo E eF;- Cunette: devono avere una larghezza >= 0,80 m;- Piazzole di soste: le strade di tipo B, C, e F extraurbane devono essere dotate di piazzole di sosta con dimensioni minime:larghezza 3,00 m; lunghezza 20,00 m + 25,00 m + 20,00 m;- Pendenza longitudinale: nelle strade di tipo A (Urbane), B e D = 6%; nelle strade di tipo C = 7%; nelle strade di tipo E = 8%;nelle strade di tipo F = 10%; nelle strade di tipo A (extraurbane) = 5%;- Pendenza trasversale: nei rettifili 2,5 %; nelle curve compresa fra 3,5% e 7%.

Caratteristiche geometriche minime della sezione stradale (BOLLegge UFF. CNR N.60 DEL 26.4.1978)

- Strade primarieTipo di carreggiate: a senso unico separate da spartitrafficoLarghezza corsie: 3,50 mN. corsie per senso di marcia: 2 o piùLarghezza minima spartitraffico centrale: 1,60 m con barriereLarghezza corsia di emergenza: 3,00 mLarghezza banchine: -Larghezza minima marciapiedi: -Larghezza minima fasce di pertinenza: 20 m- Strade di scorrimento

Manuale di Manutenzione Pag. 13

Tipo di carreggiate: Separate ovunque possibileLarghezza corsie: 3,25 mN. corsie per senso di marcia: 2 o piùLarghezza minima spartitraffico centrale: 1,10 m con barriereLarghezza corsia di emergenza: -Larghezza banchine: 1,00 mLarghezza minima marciapiedi: 3,00 mLarghezza minima fasce di pertinenza: 15 m- Strade di quartiereTipo di carreggiate: a unica carreggiata in doppio sensoLarghezza corsie: 3,00 mN. corsie per senso di marcia: 1 o più con cordolo sagomato o segnaleticaLarghezza minima spartitraffico centrale: 0,50 mLarghezza corsia di emergenza: -Larghezza banchine: 0,50 mLarghezza minima marciapiedi: 4,00 mLarghezza minima fasce di pertinenza: 12m- Strade localiTipo di carreggiate: a unica carreggiata in doppio sensoLarghezza corsie: 2,75 mN. corsie per senso di marcia: 1 o piùLarghezza minima spartitraffico centrale: -Larghezza corsia di emergenza: -Larghezza banchine: 0,50 mLarghezza minima marciapiedi: 3,00 mLarghezza minima fasce di pertinenza: 5,00

Riferimenti normativi:

Legge 9.1.1989, n. 13; Legge 24.11.2006, n. 286; Legge 27.12.2006, n. 296; Legge 2.4.2007, n. 40; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152;D.Lgs. 30.4.1992, n. 285; D.Lgs. 10.9.1993, n. 360; D.P.R. 24.5.1988, n. 236; D.P.R. 16.12.1992, n. 495; D.P.R. 6.6.2001, n.380; D.M. Lavori Pubblici 2.4.1968, n. 1444; D.M. Lavori Pubblici 11.4.1968, n. 1404; D.M. Lavori Pubblici 14.6.1989, n.236; D.M. Infrastrutture e Trasporti 14.1.2008; D.M. Infrastrutture e Trasporti 5.11.2001; C.M. Infrastrutture e Trasporti2.2.2009, n. 617; C.M. Lavori Pubblici 8.8.1986, n. 2575; C.M. Infrastrutture e Trasporti 29.5.2002, n. 401; Direttiva M.I.T.25.8.2004; Legge 13.2.2012, n. 11; Legge 12.7.2011, n. 106; Legge 12.11.2011, n. 183; D.Lgs. 1.9.2011, n. 150; Legge29.7.2010, n. 120; Legge 15.7.2009, n. 94; UNI EN 13285; UNI EN ISO 14688-1;CNR UNI 10007; Bollettino Ufficiale CNR 26.4.1978, n. 60; Bollettino Ufficiale CNR 28.7.1980, n. 78; Bollettino UfficialeCNR 15.4.1983, n. 90.

02.01.R02 Utilizzo di materiali, elementi e componenti a ridotto carico ambientaleClasse di Requisiti: Di salvaguardia dell'ambienteClasse di Esigenza: Salvaguardia ambienteI materiali e gli elementi selezionati, durante il ciclo di vita utile dovranno assicurare emissioni ridotte di inquinanti oltre ad unridotto carico energetico.

Prestazioni:La selezione dei materiali da costruzione deve, quindi, essere effettuata tenendo conto delle principali categorie di impattiambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici, acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smogfotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Tali impatti dipendono dalle caratteristiche dei processi produttivie anche dalla distanza della fonte di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione del manufatto edilizio, in tale otticaè opportuno privilegiare materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al luogo di costruzione, prendendo inconsiderazione anche la tipologia dei mezzi che sono utilizzati in relazione ai processi di trasporto.Inoltre, gli impatti ambientali possono dipendere dalla risorse da cui derivano. Sono da privilegiare quelli derivanti da risorserinnovabili, pur considerando che la scelta di un materiale dipende anche da altri requisiti che possono giustificare soluzionitecnologiche differenti.

Livello minimo della prestazione:I parametri relativi all'utilizzo di materiali ed elementi e componenti a ridotto carico ambientale dovranno rispettare i limitiprevisti dalla normativa vigente

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.01.R03 Utilizzo di materiali, elementi e componenti riciclatiClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoPer diminuire la quantità di rifiuti dai prodotti, dovrà essere previsto l'utilizzo di materiali riciclati.

Prestazioni:Nella scelta dei componenti, elementi e materiali, valutare con attenzione quelli che potenzialmente possono essere avviati al

Manuale di Manutenzione Pag. 14

riciclo.

Livello minimo della prestazione:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio.Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegato nell’elemento tecnicoin relazione all’unità funzionale assunta.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.01.R04 Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni di manutenzioneClasse di Requisiti: Di salvaguardia dell'ambienteClasse di Esigenza: Salvaguardia ambienteAll'interno del piano di manutenzione redatto per l'opera interessata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano ladiminuzione di impatti sull'ambiente attraverso il minore utilizzo di sostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.

Prestazioni:Favorire l’impiego di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità eriutilizzabilità degli stessi. In fase progettuale optare per la composizione dell’edificio dei sub-sistemi, utilizzando tecnologie esoluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.

Livello minimo della prestazione:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.01.R05 Riduzione dell'emissione di inquinanti dell'aria climalteranti - gas serraClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoLa salvaguardia della salubrità dell’aria e del clima dovrà tener conto della riduzione di gas serra determinata dall’anidride carbonicaprodotta.

Prestazioni:La riduzione di gas serra nei processi di conversione energetica fondati sui combustibili fossili potrà essere favorita ancheattraverso la piantumazione di essenze arboree idonee.

Livello minimo della prestazione:I parametri relativi alla riduzione di gas inquinanti dell'aria dovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente

Riferimenti normativi:

D.Lgs. 13.8.2010, n. 155; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; D.P.R. 24.5.88, n. 203; Trattato CE, Art. 174; Dir. 96/62/CE; Dir.99/30/CE; Dir. 2000/69/CE; Dir. 2002/03/CE; Dir. 2004/107/CE; Dir. 2008/50/CE; UNI 11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.01.R06 Massimizzazione della percentuale di superficie drenanteClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoMassimizzazione della percentuale di superficie drenante attraverso l’utilizzo di materiali ed elementi con caratteristiche idonee.

Prestazioni:L’utilizzo di materiali ed elementi drenanti (sabbia, ciottoli, ghiaia, prato, ecc.) che favoriscono la penetrazione ed il deflussodelle acque piovane, dovrà caratterizzare la maggior parte delle superfici soggette a processi ed interventi edilizi.

Livello minimo della prestazione:I parametri relativi all'utilizzo di superfici drenanti dovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente

Riferimenti normativi:

D. M. Ambiente 24.5.2016; UNI 11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.01.R07 Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilitàClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoUtilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità

Prestazioni:Nelle scelte progettuali di materiali, elementi e componenti si dovrà tener conto del loro grado di riciclabilità in funzionedell’ubicazione del cantiere, del loro ciclo di vita, degli elementi di recupero, ecc.

Livello minimo della prestazione:

Manuale di Manutenzione Pag. 15

Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare la percentuale in termini di quantità (kg)o di superficie (mq) di materiale impiegato nell’elemento tecnico in relazione all’unità funzionale assunta.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.01.R08 Utilizzo di materiali, elementi e componenti caratterizzati da un'elevata durabilitàClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoUtilizzo razionale delle risorse attraverso l'impiego di materiali con una elevata durabilità.

Prestazioni:Nelle fasi progettuali dell'opera individuare e scegliere elementi e componenti caratterizzati da una durabilità elevata.

Livello minimo della prestazione:Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di elementi costruttivi caratterizzati da una durabilitàelevata.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.01.R09 Demolizione selettivaClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoDemolizione selettiva attraverso la gestione razionale dei rifiuti.

Prestazioni:In fase progettuale selezionare componenti che facilitano le fasi di disassemblaggio e demolizione selettiva, agevolando laseparabilità dei componenti e dei materiali.

Livello minimo della prestazione:Verifica della separabilità dei componenti secondo il principio assenza – presenza per i principali elementi tecnici costituenti ilmanufatto edilizio.

Riferimenti normativi:

D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; UNI EN 13242; UNI EN ISO 14688-1; UNI EN 13285; UNI 11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.01.R10 Gestione ecocompatibile del cantiereClasse di Requisiti: Di salvaguardia dell'ambienteClasse di Esigenza: Salvaguardia ambienteSalvaguardia dell'ambiente attraverso la gestione ecocompatibile del cantiere durante le fasi manutentive

Prestazioni:Durante le fasi di manutenzione degli elementi dell’opera, dovranno essere limitati i consumi energetici ed i livelli diinquinamento ambientale anche in funzione delle risorse utilizzate e nella gestione dei rifiuti.

Livello minimo della prestazione:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi nel rispetto dei criteri dettati dalla normativadi settore.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.01.R11 Utilizzo di tecniche costruttive che facilitino il disassemblaggio a fine vitaClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoUtilizzo razionale delle risorse attraverso la selezione di tecniche costruttive che rendano agevole il disassemlaggio alla fine del ciclodi vita

Prestazioni:Nella fase di progettazione fare prevalere la scelta su sistemi costruttivi che facilitano la smontabilità dei componenti ed isuccessivi processi di demolizione e recupero dei materiali

Manuale di Manutenzione Pag. 16

Livello minimo della prestazione:Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio allafine del ciclo di vita

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

ELEMENTI MANUTENIBILI DELL'UNITÀ TECNOLOGICA:

° 02.01.01 Pavimentazione stradale in asfalto

Manuale di Manutenzione Pag. 17

Elemento Manutenibile: 02.01.01

Pavimentazione stradale in asfalto

Unità Tecnologica: 02.01

Strade

Si tratta di pavimentazioni stradali realizzate con bitumi per applicazioni stradali ottenuti dai processi di raffinazione, lavorazione delpetrolio greggio. In generale i bitumi per le applicazioni stradali vengono suddivisi in insiemi di classi caratterizzate dai valori dellepenetrazioni nominali e dai valori delle viscosità dinamiche. Tali parametri variano a secondo del paese di utilizzazione.

REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

02.01.01.R01 Accettabilità della classeClasse di Requisiti: Controllabilità tecnologicaClasse di Esigenza: ControllabilitàI bitumi stradali dovranno possedere caratteristiche tecnologiche in base alle proprie classi di appartenenza.

Prestazioni:I bitumi stradali dovranno rispettare le specifiche prestazionali secondo la norma UNI EN 12591.

Livello minimo della prestazione:I rivestimenti unitamente alle pareti dovranno resistere all'azione di urti sulla faccia esterna ed interna, prodotti secondo lemodalità riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P:

I livelli prestazionali delle classi di bitume maggiormente impiegato in Italia dovranno avere le seguenti caratteristiche:- Valore della penetrazione [x 0,1 mm]Metodo di Prova: UNI EN 1426Classe 35/50: 35-50; Classe 50/70: 50-70; Classe 70/100: 70-100; Classe 160/220: 160-220.- Punto di rammollimento [°C]Metodo di Prova: UNI EN 1427Classe 35/50: 50-58; Classe 50/70: 46-54; Classe 70/100: 43-51; Classe 160/220: 35-43.- Punto di rottura - valore massimo [°C]Metodo di Prova: UNI EN 12593Classe 35/50: -5; Classe 50/70: -8; Classe 70/100: -10; Classe 160/220: -15.- Punto di infiammabilità - valore minimo [°C]Metodo di Prova: UNI EN ISO 2592Classe 35/50: 240; Classe 50/70: 230; Classe 70/100: 230; Classe 160/220: 220.- Solubilità - valore minimo [%]Metodo di Prova: UNI EN 12592Classe 35/50: 99; Classe 50/70: 99; Classe 70/100: 99; Classe 160/220: 99.- Resistenza all'indurimentoMetodo di Prova: UNI EN 12607-1Classe 35/50: 0,5; Classe 50/70: 0,5; Classe 70/100: 0,8; Classe 160/220: 1.- Penetrazione dopo l'indurimento - valore minimo [%]Metodo di Prova: UNI EN 1426Classe 35/50: 53; Classe 50/70: 50; Classe 70/100: 46; Classe 160/220: 37.- Rammollimento dopo indurimento - valore minimoMetodo di Prova: UNI EN 1427Classe 35/50: 52; Classe 50/70: 48; Classe 70/100: 45; Classe 160/220: 37.- Variazione del rammollimento - valore massimoMetodo di Prova: UNI EN 1427Classe 35/50: 11; Classe 50/70: 11; Classe 70/100: 11; Classe 160/220: 12.

Riferimenti normativi:

UNI EN ISO 2592; UNI EN 12591; UNI EN 1425; UNI EN 1426; UNI EN 1427; UNI EN 12592; UNI EN 12593; UNI EN12607-1; UNI 11298; UNI EN 12697-1/2/5/6/12/24.

ANOMALIE RISCONTRABILI

02.01.01.A01 BucheConsistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profonditàirregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.).

02.01.01.A02 Difetti di pendenzaConsiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne.

02.01.01.A03 Distacco

Manuale di Manutenzione Pag. 18

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

02.01.01.A04 FessurazioniPresenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del manto stradale.

02.01.01.A05 SollevamentoVariazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale.

02.01.01.A06 Usura manto stradaleSi manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione ingenere.

02.01.01.A07 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

02.01.01.A08 Contenuto eccessivo di sostanze tossicheContenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

02.01.01.C01 Controllo manto stradaleCadenza: ogni 3 mesiTipologia: ControlloControllo dello stato generale. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie della pavimentazione (buche, cedimenti, sollevamenti,difetti di pendenza, fessurazioni, ecc.).

• Requisiti da verificare: 1) .

• Anomalie riscontrabili: 1) Buche; 2) Difetti di pendenza; 3) Distacco; 4) Fessurazioni; 5) Sollevamento; 6) Usura manto stradale.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

02.01.01.C02 Controllo del grado di riciclabilità (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloControllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilità.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

02.01.01.C03 Controllo del contenuto di sostanze tossiche (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloNelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossiche chefavoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione delle risorse.

• Requisiti da verificare: 1) Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni di manutenzione.

• Anomalie riscontrabili: 1) Contenuto eccessivo di sostanze tossiche.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

02.01.01.I01 Ripristino manto stradaleCadenza: quando occorreRinnovo del manto stradale con rifacimento parziale o totale della zona degradata e/o usurata. Demolizione ed asportazione delvecchio manto, pulizia e ripristino degli strati di fondo, pulizia e posa del nuovo manto con l'impiego di bitumi stradali a caldo.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

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Controlli: Pavimentazione stradale in asfalto

Unità Tecnologica: Strade

Corpo d'Opera: OPERE STRADALI

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Interventi: Pavimentazione stradale in asfalto

Unità Tecnologica: Strade

Corpo d'Opera: OPERE STRADALI

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Ripristino mant...quando occorre

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Unità Tecnologica: 02.02

Aree pedonali e marciapiedi

Le aree pedonali insieme ai marciapiedi costituiscono quei percorsi pedonali che possono essere adiacenti alle strade veicolari oppureautonomi rispetto alla rete viaria. Essi vengono previsti per raccordare funzioni tra loro correlate (residenze, scuole, attrezzature diinteresse comune, ecc.).

REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)

02.02.R01 AccessibilitàClasse di Requisiti: Facilità d'interventoClasse di Esigenza: FunzionalitàLe aree pedonali ed i marciapiedi devono essere dimensionati ed organizzati in modo da essere raggiungibili e praticabili, garantireinoltre la sicurezza e l'accessibilità durante la circolazione da parte dell'utenza.

Prestazioni:Le aree pedonali ed i marciapiedi devono assicurare la normale circolazione dei pedoni ma soprattutto essere conformi allenorme sulla sicurezza e alla prevenzione di infortuni a mezzi e persone.

Livello minimo della prestazione:Si prevedono, in funzione dei diversi tipi di strade, le seguenti larghezze minime:- nelle strade primarie: 0,75 m; 1 m in galleria;- nelle strade di scorrimento: 3 m; 1,50 m nei tratti in viadotto;- nelle strade di quartiere: 4 m; 1,50 m nei tratti in viadotto; 5 m nelle zone turistiche e commerciali;- nelle strade locali: 3 m; 1,50 m nelle zone con minima densità residenziale.

Fabbisogno di spazio per percorsi pedonali in aree residenziali:- Tipologia del passaggio: 1 persona; Larghezza (cm): 60; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone; Larghezza (cm): 90; Note: passaggio con difficoltà;- Tipologia del passaggio: 2 persone; Larghezza (cm): 120; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 3 persone; Larghezza (cm): 187; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 1 persona con doppio bagaglio; Larghezza (cm): 100; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone con doppio bagaglio; Larghezza (cm): 212,5; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone con ombrello aperto; Larghezza (cm): 237,5; Note: -;- Tipologia del passaggio: carrozzina; Larghezza (cm): 80; Note: -;- Tipologia del passaggio: 1 carrozzina e 1 bambino; Larghezza (cm): 115; Note: con bambino al fianco;- Tipologia del passaggio: 2 carrozzine o 2 sedie a rotelle; Larghezza (cm): 170; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 2 persone con delimitazioni laterali; Larghezza (cm): 220; Note: passaggio con difficoltà;- Tipologia del passaggio: 2 persone con delimitazioni laterali; Larghezza (cm): 260; Note: passaggio agevole.

Le larghezze minime vanno misurate al netto di eventuali aree erbose o alberate, di aree occupate da cabine telefoniche,chioschi o edicole, ecc.. I marciapiedi prospicienti su carreggiate sottostanti devono essere muniti di parapetto e/o rete diprotezione di altezza minima di 2,00 m.

Gli attraversamenti pedonali sono regolamentati secondo la disciplina degli attraversamenti (CNR N. 60 DEL 26.04.1978):- Strade primarieTipo di attraversamento pedonale: a livelli sfalsatiAttraversamenti pedonali - ubicazione e distanza: -- Strade di scorrimentoTipo di attraversamento pedonale: sfalsati o eventualmente semaforizzatiAttraversamenti pedonali - ubicazione e distanza: all’incrocio- Strade di quartiereTipo di attraversamento pedonale: semaforizzati o eventualmente zebratiAttraversamenti pedonali - ubicazione e distanza: all’incrocio- Strade localiTipo di attraversamento pedonale: zebratiAttraversamenti pedonali - ubicazione e distanza: 100 m

Negli attraversamenti il raccordo fra marciapiede e strada va realizzato con scivoli per permettere il passaggio di carrozzine. Imarciapiedi devono poter essere agevolmente usati dai portatori di handicap.In corrispondenza di fermate di autobus adiacenti a carreggiate, i marciapiedi devono avere conformazione idonee alla formadelle piazzole e delle aree di attesa dell'autobus senza costituire intralcio al traffico standard veicolare e pedonale:

- Lato delle corsie di traffico promiscuoLunghezza totale (m): 56Lunghezza della parte centrale (m): 16*Profondità (m): 3,0- Lato delle corsie riservate al mezzo pubblico

Manuale di Manutenzione Pag. 22

Lunghezza totale (m): 56Lunghezza della parte centrale (m): 26**Profondità (m): 3,0- Lato delle corsie riservate al mezzo pubblico con alta frequenza veicolareLunghezza totale (m): 45Lunghezza della parte centrale (m): 5,0Profondità (m): 3,0* fermata per 1 autobus** fermata per 2 autobus

Riferimenti normativi:

Legge 9.1.1989, n. 13; Legge 24.11.2006, n. 286; Legge 27.12.2006, n. 296; Legge 2.4.2007, n. 40; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152;D.Lgs. 30.4.1992, n. 285; D.Lgs. 10.9.1993, n. 360; D.P.R. 24.5.1988, n. 236; D.P.R. 16.12.1992, n. 495; D.P.R. 6.6.2001, n.380; D.M. Lavori Pubblici 2.4.1968, n. 1444; D.M. Lavori Pubblici 11.4.1968, n. 1404; D.M. Lavori Pubblici 14.6.1989, n.236; D.M. Infrastrutture e Trasporti 14.1.2008; D.M. Infrastrutture e Trasporti 5.11.2001; C.M. Infrastrutture e Trasporti2.2.2009, n. 617; C.M. Lavori Pubblici 8.8.1986, n. 2575; C.M. Infrastrutture e Trasporti 29.5.2002, n. 401; Direttiva M.I.T.25.8.2004; Legge 13.2.2012, n. 11; Legge 12.7.2011, n. 106; Legge 12.11.2011, n. 183; D.Lgs. 1.9.2011, n. 150; Legge29.7.2010, n. 120; Legge 15.7.2009, n. 94; UNI EN 13285; UNI EN ISO 14688-1; CNR UNI 10007; Bollettino Ufficiale CNR26.4.1978, n. 60; Bollettino Ufficiale CNR 28.7.1980, n. 78; Bollettino Ufficiale CNR 15.4.1983, n. 90.

02.02.R02 Utilizzo di materiali, elementi e componenti a ridotto carico ambientaleClasse di Requisiti: Di salvaguardia dell'ambienteClasse di Esigenza: Salvaguardia ambienteI materiali e gli elementi selezionati, durante il ciclo di vita utile dovranno assicurare emissioni ridotte di inquinanti oltre ad unridotto carico energetico.

Prestazioni:La selezione dei materiali da costruzione deve, quindi, essere effettuata tenendo conto delle principali categorie di impattiambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici, acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smogfotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Tali impatti dipendono dalle caratteristiche dei processi produttivie anche dalla distanza della fonte di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione del manufatto edilizio, in tale otticaè opportuno privilegiare materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al luogo di costruzione, prendendo inconsiderazione anche la tipologia dei mezzi che sono utilizzati in relazione ai processi di trasporto.Inoltre, gli impatti ambientali possono dipendere dalla risorse da cui derivano. Sono da privilegiare quelli derivanti da risorserinnovabili, pur considerando che la scelta di un materiale dipende anche da altri requisiti che possono giustificare soluzionitecnologiche differenti.

Livello minimo della prestazione:I parametri relativi all'utilizzo di materiali ed elementi e componenti a ridotto carico ambientale dovranno rispettare i limitiprevisti dalla normativa vigente

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.02.R03 Utilizzo di materiali, elementi e componenti riciclatiClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoPer diminuire la quantità di rifiuti dai prodotti, dovrà essere previsto l'utilizzo di materiali riciclati.

Prestazioni:Nella scelta dei componenti, elementi e materiali, valutare con attenzione quelli che potenzialmente possono essere avviati alriciclo.

Livello minimo della prestazione:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio.Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegato nell’elemento tecnicoin relazione all’unità funzionale assunta.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.02.R04 Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni di manutenzioneClasse di Requisiti: Di salvaguardia dell'ambienteClasse di Esigenza: Salvaguardia ambienteAll'interno del piano di manutenzione redatto per l'opera interessata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano ladiminuzione di impatti sull'ambiente attraverso il minore utilizzo di sostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.

Manuale di Manutenzione Pag. 23

Prestazioni:Favorire l’impiego di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità eriutilizzabilità degli stessi. In fase progettuale optare per la composizione dell’edificio dei sub-sistemi, utilizzando tecnologie esoluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.

Livello minimo della prestazione:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.02.R05 Massimizzazione della percentuale di superficie drenanteClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoMassimizzazione della percentuale di superficie drenante attraverso l’utilizzo di materiali ed elementi con caratteristiche idonee.

Prestazioni:L’utilizzo di materiali ed elementi drenanti (sabbia, ciottoli, ghiaia, prato, ecc.) che favoriscono la penetrazione ed il deflussodelle acque piovane, dovrà caratterizzare la maggior parte delle superfici soggette a processi ed interventi edilizi.

Livello minimo della prestazione:I parametri relativi all'utilizzo di superfici drenanti dovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente

Riferimenti normativi:

D. M. Ambiente 24.5.2016; UNI 11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.02.R06 Gestione ecocompatibile del cantiereClasse di Requisiti: Di salvaguardia dell'ambienteClasse di Esigenza: Salvaguardia ambienteSalvaguardia dell'ambiente attraverso la gestione ecocompatibile del cantiere durante le fasi manutentive

Prestazioni:Durante le fasi di manutenzione degli elementi dell’opera, dovranno essere limitati i consumi energetici ed i livelli diinquinamento ambientale anche in funzione delle risorse utilizzate e nella gestione dei rifiuti.

Livello minimo della prestazione:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi nel rispetto dei criteri dettati dalla normativadi settore.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.02.R07 Demolizione selettivaClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoDemolizione selettiva attraverso la gestione razionale dei rifiuti.

Prestazioni:In fase progettuale selezionare componenti che facilitano le fasi di disassemblaggio e demolizione selettiva, agevolando laseparabilità dei componenti e dei materiali.

Livello minimo della prestazione:Verifica della separabilità dei componenti secondo il principio assenza – presenza per i principali elementi tecnici costituenti ilmanufatto edilizio.

Riferimenti normativi:

D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; UNI EN 13242; UNI EN ISO 14688-1; UNI EN 13285; UNI 11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.02.R08 Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilitàClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoUtilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità

Prestazioni:Nelle scelte progettuali di materiali, elementi e componenti si dovrà tener conto del loro grado di riciclabilità in funzionedell’ubicazione del cantiere, del loro ciclo di vita, degli elementi di recupero, ecc.

Manuale di Manutenzione Pag. 24

Livello minimo della prestazione:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare la percentuale in termini di quantità (kg)o di superficie (mq) di materiale impiegato nell’elemento tecnico in relazione all’unità funzionale assunta.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

02.02.R09 Utilizzo di materiali, elementi e componenti caratterizzati da un'elevata durabilitàClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoUtilizzo razionale delle risorse attraverso l'impiego di materiali con una elevata durabilità.

Prestazioni:Nelle fasi progettuali dell'opera individuare e scegliere elementi e componenti caratterizzati da una durabilità elevata.

Livello minimo della prestazione:Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di elementi costruttivi caratterizzati da una durabilitàelevata.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

ELEMENTI MANUTENIBILI DELL'UNITÀ TECNOLOGICA:

° 02.02.01 Pavimentazione pedonale in lastre di travertino

Manuale di Manutenzione Pag. 25

Elemento Manutenibile: 02.02.01

Pavimentazione pedonale in lastre di travertino

Unità Tecnologica: 02.02

Aree pedonali e marciapiedi

Per le pavimentazioni esterne sono adatti la maggior parte dei materiali lapidei. In genere la scelta su questi tipi di materiale cade oltreche per fattori estetici per la elevata resistenza all'usura. La scelta dei materiali va fatta in funzione dei luoghi e dei tipi di applicazione acui essi sono destinati. La lavorazione superficiale degli elementi, lo spessore, le dimensioni, ecc. variano anch'essi in funzione degliambienti d'impiego. Trovano utilizzo nella fattispecie tutti i tipi di marmo, a meno di ambienti particolarmente sfavorevoli, i graniti; itravertini. Le pietre: cubetti di porfido; blocchi di basalto; lastre di ardesia; lastre di quarzite. Vi sono inoltre i marmi-cemento; lemarmette e marmettoni; i graniti ricomposti. La tecnica di posa è abbastanza semplice ed avviene per i rivestimenti continui ad impastomentre per quelli discontinui a malta o a colla.

ANOMALIE RISCONTRABILI

02.02.01.A01 Degrado sigillanteDistacco e perdita di elasticità dei materiali utilizzati per le sigillature impermeabilizzanti e dei giunti.

02.02.01.A02 Deposito superficialeAccumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficiedel rivestimento.

02.02.01.A03 Macchie e graffitiImbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.

02.02.01.A04 ScheggiatureDistacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli delle lastre.

02.02.01.A05 Sollevamento e distacco dal supportoSollevamento e distacco dal supporto di uno o più elementi della pavimentazione.

02.02.01.A06 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

02.02.01.C01 Controllo generale delle parti a vistaCadenza: ogni annoTipologia: Controllo a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione, di brillantezza delle parti in vista.Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie, graffi, distacchi,ecc.).

• Anomalie riscontrabili: 1) Degrado sigillante; 2) Deposito superficiale; 3) Macchie e graffiti; 4) Scheggiature; 5) Sollevamento edistacco dal supporto.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

02.02.01.C02 Controllo del grado di riciclabilità (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloControllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilità.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL'UTENTE

02.02.01.I01 Pulizia delle superficiCadenza: ogni settimanaPulizia delle parti superficiali, rimozione di macchie, depositi e sporco mediante spazzolatura e lavaggio con acqua e soluzioni adatteal tipo di rivestimento.

• Ditte specializzate: Pavimentista, Generico.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

02.02.01.I01 Lucidatura superfici

Manuale di Manutenzione Pag. 26

Cadenza: quando occorreRipristino degli strati superficiali previa levigatura e rinnovo della lucidatura a piombo (in particolare per marmi, graniti e marmette).Impregnazione a base di cere per i materiali lapidei usurati.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

02.02.01.I02 Ripristino degli strati protettivi

Cadenza: quando occorreRipristino degli strati protettivi, previa accurata pulizia delle superfici, con soluzioni chimiche appropriate che non alterino lecaratteristiche fisico-chimiche dei materiale ed in particolare di quelle visive cromatiche.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

02.02.01.I03 Sostituzione degli elementi degradati

Cadenza: quando occorreSostituzione degli elementi usurati o rotti con altri analoghi previa rimozione delle parti deteriorate e relativa preparazione del fondo.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

Manuale di Manutenzione Pag. 27

Controlli: Pavimentazione pedonale in lastre di travertino

Unità Tecnologica: Aree pedonali e marciapiedi

Corpo d'Opera: OPERE STRADALI

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Controllo del g...quando occorre

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Interventi: Pavimentazione pedonale in lastre di travertino

Unità Tecnologica: Aree pedonali e marciapiedi

Corpo d'Opera: OPERE STRADALI

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Lucidatura supe...

quando occorre

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Corpo d'Opera: 03

EDILIZIA : CHIUSURE

- Rifacimento giunti

Realizzazione nuovi giunti

· Taglio della pavimentazione fino alla quota estradosso soletta esteso a tutto il tratto di carreggiata interessato dai lavori (n. 2tagli a distanza di circa 50 cm l'uno dall'altro a cavallo del giunto esistente)

· Demolizione e asportazione strato di pavimentazione

· Demolizione e asportazione del giunto esistente

· Pulizia del vano sede del giunto

· Sigillatura del varco del giunto tramite scossalina

· Posa in opera della piastra coprigiunto

· Impermeabilizzazione con guaina coprigiunto

· Posa in opera dei nuovi giunti tampone

4.3) Realizzazione giunti sui Marciapiedi

· Rimozione lastre di travertino in corrispondenza dei giunti

· Esecuzione nuovi giunti sui marciapiedi

· Posa in opera lastre di travertino

UNITÀ TECNOLOGICHE:

° 03.01 Giunti per edilizia

Manuale di Manutenzione Pag. 30

Unità Tecnologica: 03.01

Giunti per edilizia

Per coprire i giunti strutturali e per garantire la continuità dei piani di calpestio devono essere previsti appositi dispositivi denominatigiunti per l'edilizia. Generalmente questi giunti sono costituiti da:- una struttura portante che viene agganciata nel giunto creato tra i due solai;- una superficie di finitura agganciata alla struttura sottostante.

REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)

03.01.R01 Resistenza meccanicaClasse di Requisiti: Di stabilitàClasse di Esigenza: SicurezzaLo strato portante e quello di finitura dei giunti devono essere in grado di resistere alle sollecitazioni ed ai carichi che si manifestanodurante il ciclo di vita.

Prestazioni:Lo strato portante e quello di finitura dei giunti devono essere realizzati con materiali idonei a garantire sicurezza e stabilitàagli utenti.

Livello minimo della prestazione:Devono essere garantiti i valori dei sovraccarichi previsti per i solai dove sono installati i giunti.

Riferimenti normativi:

Legge 5.11.1971, n. 1086; Legge 2.2.1974, n. 64; D.M. Infrastrutture e Trasporti 14.1.2008; C.M. Infrastrutture e Trasporti2.2.2009, n. 617; UNI EN ISO 6927; UNI EN ISO 7389; UNI EN ISO 10563; UNI EN ISO 11600.

03.01.R02 Utilizzo di materiali, elementi e componenti a ridotto carico ambientaleClasse di Requisiti: Di salvaguardia dell'ambienteClasse di Esigenza: Salvaguardia ambienteI materiali e gli elementi selezionati, durante il ciclo di vita utile dovranno assicurare emissioni ridotte di inquinanti oltre ad unridotto carico energetico.

Prestazioni:La selezione dei materiali da costruzione deve, quindi, essere effettuata tenendo conto delle principali categorie di impattiambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici, acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smogfotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Tali impatti dipendono dalle caratteristiche dei processi produttivie anche dalla distanza della fonte di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione del manufatto edilizio, in tale otticaè opportuno privilegiare materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al luogo di costruzione, prendendo inconsiderazione anche la tipologia dei mezzi che sono utilizzati in relazione ai processi di trasporto.Inoltre, gli impatti ambientali possono dipendere dalla risorse da cui derivano. Sono da privilegiare quelli derivanti da risorserinnovabili, pur considerando che la scelta di un materiale dipende anche da altri requisiti che possono giustificare soluzionitecnologiche differenti.

Livello minimo della prestazione:I parametri relativi all'utilizzo di materiali ed elementi e componenti a ridotto carico ambientale dovranno rispettare i limitiprevisti dalla normativa vigente

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

03.01.R03 Utilizzo di materiali, elementi e componenti riciclatiClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoPer diminuire la quantità di rifiuti dai prodotti, dovrà essere previsto l'utilizzo di materiali riciclati.

Prestazioni:Nella scelta dei componenti, elementi e materiali, valutare con attenzione quelli che potenzialmente possono essere avviati alriciclo.

Livello minimo della prestazione:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio.Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegato nell’elemento tecnicoin relazione all’unità funzionale assunta.

Riferimenti normativi:

Manuale di Manutenzione Pag. 31

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

03.01.R04 Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni di manutenzioneClasse di Requisiti: Di salvaguardia dell'ambienteClasse di Esigenza: Salvaguardia ambienteAll'interno del piano di manutenzione redatto per l'opera interessata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano ladiminuzione di impatti sull'ambiente attraverso il minore utilizzo di sostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.

Prestazioni:Favorire l’impiego di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità eriutilizzabilità degli stessi. In fase progettuale optare per la composizione dell’edificio dei sub-sistemi, utilizzando tecnologie esoluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.

Livello minimo della prestazione:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

03.01.R05 Riduzione quantità di RSU destinati alla discaricaClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoGestione dei rifiuti razionale attraverso la riduzione quantità di Rifiuti Solidi Urbani destinati alla discarica.

Prestazioni:Ottimizzare i processi di riciclaggio e di riciclo dei materiali, favorendo le rivalutazione dei rifiuti cosiddetti RSU (RifiutiSolidi Urbani) una volta dismessi.

Livello minimo della prestazione:Controllo dei flussi degli RSU che potenzialmente possono essere avviati ai processi di riciclaggio. Risulta importante,individuare strategie progettuali in grado, durante la fase di esercizio, di raggiungere l’obiettivo di avviare alla raccoltadifferenziata il 50% (in peso) del flusso complessivo degli RSU prodotti.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

03.01.R06 Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilitàClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoUtilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità

Prestazioni:Nelle scelte progettuali di materiali, elementi e componenti si dovrà tener conto del loro grado di riciclabilità in funzionedell’ubicazione del cantiere, del loro ciclo di vita, degli elementi di recupero, ecc.

Livello minimo della prestazione:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare la percentuale in termini di quantità (kg)o di superficie (mq) di materiale impiegato nell’elemento tecnico in relazione all’unità funzionale assunta.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

03.01.R07 Utilizzo di materiali, elementi e componenti caratterizzati da un'elevata durabilitàClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoUtilizzo razionale delle risorse attraverso l'impiego di materiali con una elevata durabilità.

Prestazioni:Nelle fasi progettuali dell'opera individuare e scegliere elementi e componenti caratterizzati da una durabilità elevata.

Livello minimo della prestazione:Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di elementi costruttivi caratterizzati da una durabilitàelevata.

Manuale di Manutenzione Pag. 32

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

ELEMENTI MANUTENIBILI DELL'UNITÀ TECNOLOGICA:

° 03.01.01 Coprigiunti ° 03.01.02 Finitura superficiale ° 03.01.03 Strato portante

Manuale di Manutenzione Pag. 33

Elemento Manutenibile: 03.01.01

Coprigiunti

Unità Tecnologica: 03.01

Giunti per edilizia

Si tratta di Coprigiunti di dilatazione impiegati dove si uniscono due diverse strutture portanti spesso necessita una separazione per ladilatazione lineare o per intrinseche diversità di movimento dei materiali accostati. Sono dotati di adesivo che garantisce l'assorbimentodi movimenti considerevoli e possono essere installati anche mediante viti e tasselli

ANOMALIE RISCONTRABILI

03.01.01.A01 Anomalie delle guarnizioniDifetti di tenuta delle guarnizioni sigillanti.

03.01.01.A02 AvvallamentiPresenza di zone con avvallamenti e pendenze anomale che pregiudicano la planarità delle finiture.

03.01.01.A03 DeformazioneVariazione geometriche e morfologiche dei profili accompagnati spesso dalla perdita delle caratteristiche meccaniche e di resistenzae da altri fenomeni quali imbarcamento, svergolamento, ondulazione.

03.01.01.A04 Difetti di tenutaDifetti di tenuta dei serraggi dello strato di finitura.

03.01.01.A05 FessurazioniPresenza di rotture che possono interessare l'intero spessore del manufatto.

03.01.01.A06 Penetrazione di umiditàComparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

03.01.01.A07 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

03.01.01.A08 Impiego di materiali non durevoliImpiego di materiali non durevoli nelle fasi manutentive degli elementi.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

03.01.01.C01 Controllo generaleCadenza: ogni 6 mesiTipologia: Ispezione a vistaVerificare la tenuta dei serraggi dei coprigiunti. Verificare inoltre la tenuta delle guarnizioni sigillanti.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica.

• Anomalie riscontrabili: 1) Avvallamenti ; 2) Deformazione; 3) Difetti di tenuta; 4) Fessurazioni; 5) Penetrazione di umidit à; 6)Anomalie delle guarnizioni.

• Ditte specializzate: Pavimentista, Specializzati vari.

03.01.01.C02 Controllo del grado di riciclabilità (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloControllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilità.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

03.01.01.C03 Controllo impiego di materiali durevoli (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: VerificaVerificare che nelle fasi manutentive degli elementi vengano utilizzati componenti caratterizati da una durabilità elevata.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti caratterizzati da un'elevata durabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Impiego di materiali non durevoli.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

Manuale di Manutenzione Pag. 34

03.01.01.I01 SerraggioCadenza: ogni 6 mesiEseguire il serraggio di coprigiunto sul relativo strato portante.

• Ditte specializzate: Pavimentista, Specializzati vari.

03.01.01.I02 Sostituzione guarnizioni

Cadenza: quando occorreEseguire la sostituzione delle guarnizioni sigillanti quando usurate.

• Ditte specializzate: Pavimentista, Specializzati vari.

Manuale di Manutenzione Pag. 35

Controlli: Coprigiunti

Unità Tecnologica: Giunti per edilizia

Corpo d'Opera: EDILIZIA : CHIUSURE

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37 g

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30 g

iorn

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23 g

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16 g

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9 gi

orni

2 gi

orni

Controllo impie...

Controllo del g...

Controllo gener...

quando occorre

quando occorre

Manuale di Manutenzione Pag. 36

Interventi: Coprigiunti

Unità Tecnologica: Giunti per edilizia

Corpo d'Opera: EDILIZIA : CHIUSURE

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Sostituzione gu...

Serraggio

quando occorre

Manuale di Manutenzione Pag. 37

Elemento Manutenibile: 03.01.02

Finitura superficiale

Unità Tecnologica: 03.01

Giunti per edilizia

I giunti vengono rifiniti con una superficie orizzontale realizzata in vari materiali (acciaio, alluminio, materie plastiche) che viene fissatasullo strato sottostante e definito strato portante.

ANOMALIE RISCONTRABILI

03.01.02.A01 Anomalie delle guarnizioniDifetti di tenuta delle guarnizioni sigillanti.

03.01.02.A02 AvvallamentiPresenza di zone con avvallamenti e pendenze anomale che pregiudicano la planarità delle finiture.

03.01.02.A03 DeformazioneVariazione geometriche e morfologiche dei profili accompagnati spesso dalla perdita delle caratteristiche meccaniche e di resistenzae da altri fenomeni quali imbarcamento, svergolamento, ondulazione.

03.01.02.A04 Difetti di tenutaDifetti di tenuta dei serraggi dello strato di finitura.

03.01.02.A05 FessurazioniPresenza di rotture che possono interessare l'intero spessore del manufatto.

03.01.02.A06 Penetrazione di umiditàComparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

03.01.02.A07 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

03.01.02.C01 Controllo generaleCadenza: ogni 6 mesiTipologia: Ispezione a vistaVerificare la tenuta dei serraggi dello strato di finitura; controllare che i profili che costituiscono il giunto siano privi di difetti qualiavvallamenti, deformazioni e fessurazioni. Verificare inoltre la tenuta delle guarnizioni sigillanti.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica.

• Anomalie riscontrabili: 1) Avvallamenti ; 2) Deformazione; 3) Difetti di tenuta; 4) Fessurazioni; 5) Penetrazione di umidit à; 6)Anomalie delle guarnizioni.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

03.01.02.C02 Controllo del grado di riciclabilità (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloControllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilità.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

03.01.02.I01 SerraggioCadenza: ogni 6 mesiEseguire il serraggio dello strato di finitura sul relativo strato portante.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

03.01.02.I02 Sostituzione guarnizioni

Cadenza: quando occorreEseguire la sostituzione delle guarnizioni sigillanti quando usurate.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

Manuale di Manutenzione Pag. 38

Controlli: Finitura superficiale

Unità Tecnologica: Giunti per edilizia

Corpo d'Opera: EDILIZIA : CHIUSURE

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Controllo gener...

quando occorre

Manuale di Manutenzione Pag. 39

Interventi: Finitura superficiale

Unità Tecnologica: Giunti per edilizia

Corpo d'Opera: EDILIZIA : CHIUSURE

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Sostituzione gu...

Serraggio

quando occorre

Manuale di Manutenzione Pag. 40

Elemento Manutenibile: 03.01.03

Strato portante

Unità Tecnologica: 03.01

Giunti per edilizia

Lo strato portante garantisce l'appoggio e la tenuta (mediante idonei serraggi) della finitura superficiale del giunto. Deve essererealizzato con materiale idoneo a sopportare i carichi gravanti.

ANOMALIE RISCONTRABILI

03.01.03.A01 CorrosionePresenza di corrosione sulle strutture portanti dei giunti.

03.01.03.A02 DeformazioneVariazione geometriche e morfologiche dei profili accompagnati spesso dalla perdita delle caratteristiche meccaniche e di resistenzae da altri fenomeni quali imbarcamento, svergolamento, ondulazione.

03.01.03.A03 Difetti di tenutaDifetti di tenuta dei serraggi.

03.01.03.A04 FessurazioniPresenza di rotture che possono interessare l'intero spessore del manufatto.

03.01.03.A05 Penetrazione di umiditàComparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

03.01.03.A06 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

03.01.03.C01 Controllo generaleCadenza: ogni 6 mesiTipologia: Ispezione a vistaIn caso di deformazioni o anomalie della finitura superficiale provvedere allo smontaggio della stessa e verificare la tenuta dellostrato portante. Verificare la presenza di umidità e di eventuali fenomeni di corrosione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica.

• Anomalie riscontrabili: 1) Corrosione; 2) Deformazione; 3) Difetti di tenuta; 4) Fessurazioni; 5) Penetrazione di umidit à.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

03.01.03.C02 Controllo del grado di riciclabilità (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloControllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilità.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

03.01.03.I01 RevisioneCadenza: ogni 6 mesiEseguire la revisione dello strato portante registrando tutti i serraggi; eliminare eventuali fenomeni di corrosione presenti utilizzandospazzole metalliche.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

Manuale di Manutenzione Pag. 41

Controlli: Strato portante

Unità Tecnologica: Giunti per edilizia

Corpo d'Opera: EDILIZIA : CHIUSURE

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Controllo del g...

Controllo gener...

quando occorre

Manuale di Manutenzione Pag. 42

Interventi: Strato portante

Unità Tecnologica: Giunti per edilizia

Corpo d'Opera: EDILIZIA : CHIUSURE

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Revisione

Manuale di Manutenzione Pag. 43

Corpo d'Opera: 04

OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A.

Le opere di adeguamento, miglioramento e riparazione rappresentano quelle unità tecnologiche individuate attraverso la normativavigente, come quelle fasi di intervento sulle strutture civili e industriali esistenti che in seguito ad eventi e/o variazioni strutturalinecessitano di ripristino delle condizioni di sicurezza e di collaudo statico. Le variazioni strutturali possono dipendere da fattori diversi:- variazioni indipendenti dalla volontà dell'uomo, (come ad esempio: danni dovuti a sisma, a carichi verticali eccessivi, a danni dovuti percedimenti fondali, al degrado delle malte nella muratura, alla corrosione delle armature nel c.a., ad errori progettuali e/o esecutivi, asituazioni in cui i materiali e/o la geometria dell'opera non corrispondano ai dati progettuali, ecc.).

UNITÀ TECNOLOGICHE:

° 04.01 Interventi su strutture esistenti

Manuale di Manutenzione Pag. 44

Unità Tecnologica: 04.01

Interventi su strutture esistenti

Gli interventi sulle strutture esistenti, rappresentano tutte quelle opere di adeguamento, miglioramento e riparazione, attraverso le qualiavviene il ripristino delle condizioni di sicurezza delle stesse nel rispetto della normativa vigente. Tali interventi possono avere comefinalità:- di riportare gli elementi strutturali alla situazione iniziale di capacità resistente;- di rafforzare gli elementi strutturali per cambiamento di destinazione d'uso, per adeguamento alle normative sismiche, ecc..Prima di ogni intervento è opportuno avere un quadro conoscitivo completo delle strutture. In particolare avviare un processodiagnostico per una valutazione dello stato di salute della struttura. Il grado di approfondimento e le metodologie più adeguateandranno ogni volta misurate sulla base delle destinazioni d'uso dell'organismo strutturale in esame e delle sue tipologie e schemistrutturali-statici.

REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)

04.01.R01 Resistenza agli agenti aggressiviClasse di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organiciClasse di Esigenza: SicurezzaGli interventi sulle strutture esistenti non dovranno essere causa di dissoluzioni o disgregazioni e/o mutamenti di aspetto a causadell'azione di agenti aggressivi chimici.

Prestazioni:I materiali costituenti le strutture non dovranno deteriorarsi e/o comunque perdere le prestazioni iniziali in presenza di agentichimici presenti negli ambienti. I materiali utilizzati dovranno comunque consentire tutte le operazioni di pulizia e dovrannoessere compatibili chimicamente con la base di supporto.

Livello minimo della prestazione:I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.

Riferimenti normativi:

D.Lgs. 9.4.2008, n. 81; D.M. Infrastrutture e Trasporti 14.1.2008; C.M. Infrastrutture e Trasporti 2.2.2009, n. 617; UNI 7699;UNI 8290-2; UNI 9944; UNI 10322.

04.01.R02 Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilitàClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoUtilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità.

Prestazioni:Nelle scelte progettuali di materiali, elementi e componenti si dovrà tener conto del loro grado di riciclabilità in funzionedell’ubicazione del cantiere, del loro ciclo di vita, degli elementi di recupero, ecc.

Livello minimo della prestazione:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare la percentuale in termini di quantità (kg)o di superficie (mq) di materiale impiegato nell’elemento tecnico in relazione all’unità funzionale assunta.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

04.01.R03 Utilizzo di materiali, elementi e componenti caratterizzati da un'elevata durabilitàClasse di Requisiti:Classe di Esigenza: AspettoUtilizzo razionale delle risorse attraverso l'impiego di materiali con una elevata durabilità.

Prestazioni:Nelle fasi progettuali dell'opera individuare e scegliere elementi e componenti caratterizzati da una durabilità elevata.

Livello minimo della prestazione:Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di elementi costruttivi caratterizzati da una durabilitàelevata.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

Manuale di Manutenzione Pag. 45

04.01.R04 Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni di manutenzioneClasse di Requisiti: Di salvaguardia dell'ambienteClasse di Esigenza: Salvaguardia ambienteAll'interno del piano di manutenzione redatto per l'opera interessata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano ladiminuzione di impatti sull'ambiente attraverso il minore utilizzo di sostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.

Prestazioni:Favorire l’impiego di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità eriutilizzabilità degli stessi. In fase progettuale optare per la composizione dell’edificio dei sub-sistemi, utilizzando tecnologie esoluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.

Livello minimo della prestazione:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi.

Riferimenti normativi:

D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir. 2008/98/CE; C.M.Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNI EN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI 11277; D.M.Ambiente 11.01.2017.

04.01.R05 Resistenza meccanicaClasse di Requisiti: Di stabilitàClasse di Esigenza: SicurezzaGli interventi sulle strutture esistenti dovranno garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza e dovranno contrastare in modoefficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.

Prestazioni:Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno contrastare in modo concreto il prodursi di eventuali rotture o deformazionirilevanti in conseguenza dell'azione di sollecitazioni meccaniche che possono in un certo modo comprometterne la durata e lafunzionalità nel tempo e costituire pericolo per la sicurezza degli utenti. A tal fine si considerano le seguenti azioni: carichidovuti al peso proprio, carichi di esercizio, sollecitazioni sismiche, carichi provocati da dilatazioni termiche, eventualiassestamenti e deformazioni di strutturali.

Livello minimo della prestazione:Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le pareti si rimandacomunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.

Riferimenti normativi:

Legge 5.11.1971, n. 1086; Legge 2.2.1974, n. 64; D.M. Infrastrutture e Trasporti 14.1.2008; C.M. Infrastrutture e Trasporti2.2.2009, n. 617; UNI 8290-2; UNI EN 196-1; UNI EN 1356; UNI EN 1504-8; UNI EN 12390-1; UNI EN 1992 1/2; UNI EN1090-3; UNI 9503; UNI EN 1993; UNI EN 1999; UNI EN 1994; UNI EN 1995; UNI EN 384; UNI EN 846-9.

ELEMENTI MANUTENIBILI DELL'UNITÀ TECNOLOGICA:

° 04.01.01 Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura ° 04.01.02 Riparazione del copriferro ° 04.01.03 Rinforzi in betoncino armato

Manuale di Manutenzione Pag. 46

Elemento Manutenibile: 04.01.01

Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

Unità Tecnologica: 04.01

Interventi su strutture esistenti

Si tratta di sistemi che utilizzano tecniche e prodotti idonei (malte cementizie modificate, malte a ritiro compensato, resine, boiacca,ecc.) utilizzati per la protezione dei ferri d'armatura dalla corrosione e dagli effetti della carbonatazione.Gli interventi prevedono le seguenti fasi in successione:- asportazione del calcestruzzo degradato;- processo di idrosabbiatura;- sigillatura;- controllo delle armature;- trattamento protettivo antiossidante delle armature;- trattamento protettivo antiossidante delle armature non affioranti;- ricostruzione geometrica del calcestruzzo;- rivestimento elastomerico anticarbonatazione;- regolarizzazione del supporto;- rivestimento elastico anticarbonatazione.

ANOMALIE RISCONTRABILI

04.01.01.A01 CorrosioneDecadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidridecarbonica, ecc.).

04.01.01.A02 DisgregazioneDecoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

04.01.01.A03 DistaccoDisgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

04.01.01.A04 Esposizione dei ferri di armaturaDistacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

04.01.01.A05 FessurazioniDegradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamentoreciproco delle parti.

04.01.01.A06 LesioniSi manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

04.01.01.A07 MancanzaCaduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

04.01.01.A08 Penetrazione di umiditàComparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

04.01.01.A09 PolverizzazioneDecoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

04.01.01.A10 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

04.01.01.A11 Impiego di materiali non durevoliImpiego di materiali non durevoli nelle fasi manutentive degli elementi.

04.01.01.A12 Contenuto eccessivo di sostanze tossicheContenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

04.01.01.C01 Controllo generaleCadenza: ogni 12 mesiTipologia: Ispezione a vista

Manuale di Manutenzione Pag. 47

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Disgregazione; 2) Distacco; 3) Esposizione dei ferri di armatura; 4) Polverizzazione; 5) Fessurazioni.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.01.C02 Controllo del grado di riciclabilità (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloControllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilità.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.01.C03 Controllo impiego di materiali durevoli (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: VerificaVerificare che nelle fasi manutentive degli elementi vengano utilizzati componenti caratterizati da una durabilità elevata.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti caratterizzati da un'elevata durabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Impiego di materiali non durevoli.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.01.C04 Controllo del contenuto di sostanze tossiche (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloNelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossiche chefavoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione delle risorse.

• Requisiti da verificare: 1) Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni di manutenzione.

• Anomalie riscontrabili: 1) Contenuto eccessivo di sostanze tossiche.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

04.01.01.I01 Interventi sulle struttureCadenza: a guastoGli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difettoaccertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Manuale di Manutenzione Pag. 48

Controlli: Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti

Corpo d'Opera: OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A.

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Interventi: Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti

Corpo d'Opera: OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A.

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Elemento Manutenibile: 04.01.02

Riparazione del copriferro

Unità Tecnologica: 04.01

Interventi su strutture esistenti

Si tratta di interventi che interessano il ripristino del calcestruzzo di copriferro delle strutture in c.a.. In genere la parte ammaloratapresenta delle lesioni e delle sfarinature del calcestruzzo con o senza l'ossidazione delle armature. L'intervento prevede:- l'asportazione del calcestruzzo ammalorato fino ad arrivare alle parti consistenti della struttura;- la rimozione delle corrosioni dai ferri di armatura;- il trattamento anticorrosivo dei ferri di armatura con prodotti epossidici;- l'applicazione di una boiacca epossidica in dispersione di acqua e cemento per migliorare l'aderenza della nuova malta al vecchiocalcestruzzo ed ai ferri presenti;- il ripristino delle sezioni originarie delle strutture mediante malte reoplastiche con ritiro compensato.

ANOMALIE RISCONTRABILI

04.01.02.A01 CorrosioneDecadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidridecarbonica, ecc.).

04.01.02.A02 DisgregazioneDecoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

04.01.02.A03 DistaccoDisgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

04.01.02.A04 Esposizione dei ferri di armaturaDistacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

04.01.02.A05 FessurazioniDegradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamentoreciproco delle parti.

04.01.02.A06 LesioniSi manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

04.01.02.A07 MancanzaCaduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

04.01.02.A08 Penetrazione di umiditàComparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

04.01.02.A09 PolverizzazioneDecoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

04.01.02.A10 Impiego di materiali non durevoliImpiego di materiali non durevoli nelle fasi manutentive degli elementi.

04.01.02.A11 Contenuto eccessivo di sostanze tossicheContenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

04.01.02.C01 Controllo generaleCadenza: ogni 12 mesiTipologia: Ispezione a vistaControllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Disgregazione; 2) Distacco; 3) Esposizione dei ferri di armatura; 4) Polverizzazione; 5) Fessurazioni.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.02.C02 Controllo impiego di materiali durevoli (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: VerificaVerificare che nelle fasi manutentive degli elementi vengano utilizzati componenti caratterizati da una durabilità elevata.

Manuale di Manutenzione Pag. 51

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti caratterizzati da un'elevata durabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Impiego di materiali non durevoli.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.02.C03 Controllo del contenuto di sostanze tossiche (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloNelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossiche chefavoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione delle risorse.

• Requisiti da verificare: 1) Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni di manutenzione.

• Anomalie riscontrabili: 1) Contenuto eccessivo di sostanze tossiche.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

04.01.02.I01 Interventi sulle struttureCadenza: a guastoGli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difettoaccertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Manuale di Manutenzione Pag. 52

Controlli: Riparazione del copriferro

Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti

Corpo d'Opera: OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A.

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Interventi: Riparazione del copriferro

Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti

Corpo d'Opera: OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A.

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Elemento Manutenibile: 04.01.03

Rinforzi in betoncino armato

Unità Tecnologica: 04.01

Interventi su strutture esistenti

I rinforzi in betoncino armato consentono di consolidare elementi murari o pareti e setti in c.a esistenti attraverso l'applicazione su uno oentrambi i lati dell'elemento, di rete elettrosaldata di piccola maglia (generalmente 20x20 mm) fissata agli elementi mediante tondini da6-8 mm ancorati al supporto e la successiva posa in opera di betoncino generalmente addizionato con fibre sintetiche.

ANOMALIE RISCONTRABILI

04.01.03.A01 Deformazioni e spostamentiDeformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione degli elementi strutturali.

04.01.03.A02 DistaccoDisgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

04.01.03.A03 FessurazioniDegradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamentoreciproco delle parti.

04.01.03.A04 LesioniSi manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

04.01.03.A05 Esposizione dei ferri di armaturaDistacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

04.01.03.A06 Basso grado di riciclabilitàUtilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.

04.01.03.A07 Impiego di materiali non durevoliImpiego di materiali non durevoli nelle fasi manutentive degli elementi.

04.01.03.A08 Contenuto eccessivo di sostanze tossicheContenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

04.01.03.C01 Controllo generaleCadenza: ogni 12 mesiTipologia: Controllo a vistaControllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica; 2) Resistenza agli agenti aggressivi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Distacco; 3) Fessurazioni; 4) Lesioni; 5) Esposizione dei ferri diarmatura.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.03.C02 Controllo del grado di riciclabilità (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloControllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilità.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.03.C03 Controllo impiego di materiali durevoli (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: VerificaVerificare che nelle fasi manutentive degli elementi vengano utilizzati componenti caratterizati da una durabilità elevata.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti caratterizzati da un'elevata durabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Impiego di materiali non durevoli.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

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04.01.03.C04 Controllo del contenuto di sostanze tossiche (CAM)

Cadenza: quando occorreTipologia: ControlloNelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossiche chefavoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione delle risorse.

• Requisiti da verificare: 1) Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni di manutenzione.

• Anomalie riscontrabili: 1) Contenuto eccessivo di sostanze tossiche.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

04.01.03.I01 Interventi sulle struttureCadenza: quando occorreGli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difettoaccertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Manuale di Manutenzione Pag. 56

Controlli: Rinforzi in betoncino armato

Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti

Corpo d'Opera: OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A.

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Interventi: Rinforzi in betoncino armato

Unità Tecnologica: Interventi su strutture esistenti

Corpo d'Opera: OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A.

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Manuale di Manutenzione Pag. 58

INDICE

1) PIANO DI MANUTENZIONE pag. 22) Conformità ai criteri ambientali minimi pag. 9

3) Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti) pag. 11

4) OPERE STRADALI pag. 12

" 1) Strade pag. 13

" 1) Pavimentazione stradale in asfalto pag. 18

" 2) Aree pedonali e marciapiedi pag. 22

" 1) Pavimentazione pedonale in lastre di travertino pag. 26

5) EDILIZIA : CHIUSURE pag. 30

" 1) Giunti per edilizia pag. 31

" 1) Coprigiunti pag. 34

" 2) Finitura superficiale pag. 38

" 3) Strato portante pag. 41

6) OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A. pag. 44

" 1) Interventi su strutture esistenti pag. 45

" 1) Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura pag. 47

" 2) Riparazione del copriferro pag. 51

" 3) Rinforzi in betoncino armato pag. 55

Manuale di Manutenzione Pag. 59

Comune di RomaProvincia di Roma

PIANO DI MANUTENZIONE

PROGRAMMA DIMANUTENZIONE

SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207)

OGGETTO: Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti)

COMMITTENTE: ROMA CAPITALE

26/11/2018, ROMA

IL TECNICO

_____________________________________(Architetto Claudio Luzi)

Roma Capitale Diprtimento Si.Mu.

ManTus-P by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 1

Conformità ai criteri ambientali minimi

Il piano di manutenzione è conforme ai “Criteri Ambientali Minimi” (CAM), contenuti nell’Allegato 2del D.M. Ambiente dell'11 gennaio 2017.

Per ogni elemento manutenibile sono individuati i requisiti e i controlli necessari a preservare nel tempo leprestazioni ambientali dell’opera, obiettivo innovativo che si aggiunge a quelli già previsti per legge(conservazione della funzionalità, dell’efficienza, del valore economico e delle caratteristiche di qualità).

I livelli prestazionali dei CAM prevedono caratteristiche superiori a quelle prescritte dalle leggi nazionali eregionali vigenti, sono finalizzati alla riduzione dei consumi di energia e risorse naturali, e mirano alcontenimento delle emissioni inquinanti.

Gli interventi manutentivi individuati prevedono l’utilizzo di materiali atossici, riciclati e rigenerabili, per lasalvaguardia della salute umana e dell’ambiente e per la mitigazione degli impatti climalteranti.

Le prestazioni ambientali contenute nel seguente documento si riferiscono sia alle specifiche tecniche dibase che a quelle premianti contenute nei CAM, tenendo conto anche del monitoraggio e del controllo dellaqualità dell’aria interna dell’opera.

Programma di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria internaUn programma dettagliato di monitoraggio sarà definito da personale qualificato dopo lo start-up

dell’impianto.Nel piano di manutenzione sono previsti tutti gli interventi necessari ad eliminare o contenere

l’inquinamento dell’aria indoor, adattabili e modificabili in itinere, a seconda di esigenze specifichesopravvenute dopo la fase di avvio dell’impianto.

Le varie sorgenti di inquinamento dell'aria degli ambienti indoor devono essere monitorate tenendo contodei relativi contaminanti (Composti Organici Volatili - COV, Radon, batteri, virus, acari, allergeni, ecc.) perassicurarsi che i limiti indicati dalle normative vigenti siano rispettati o, in caso contrario, adottaretempestivamente gli interventi necessari al ripristino di condizioni di sicurezza.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 2

Classe Requisiti:

02 - OPERE STRADALI

02.01 - Strade

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

02.01 Strade

02.01.R03 Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti riciclati

Per diminuire la quantit à di rifiuti dai prodotti, dovr à essereprevisto l'utilizzo di materiali riciclati.

• Livello minimo della prestazione: Calcolare la percentuale dimateriali da avviare ai processi di riciclaggio.

Determinare la percentuale in termini di quantit à (kg) o disuperficie (mq) di materiale impiegato nell ’elemento tecnicoinrelazione all ’unit à funzionale assunta.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.01.R05Requisito: Riduzione dell'emissione di inquinanti dell'ariaclimalteranti - gas serra

La salvaguardia della salubrit à dell ’aria e del clima dovr à tenerconto della riduzione di gas serra determinata dall ’anidridecarbonica prodotta.

• Livello minimo della prestazione: I parametri relativi allariduzione di gas inquinanti dell'aria dovranno rispettare i limitiprevisti dalla normativa vigente

• Riferimenti normativi: D.Lgs. 13.8.2010, n. 155; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; D.P.R. 24.5.88, n. 203; Trattato CE, Art. 174;Dir. 96/62/CE; Dir. 99/30/CE; Dir. 2000/69/CE; Dir. 2002/03/CE;Dir. 2004/107/CE; Dir. 2008/50/CE; UNI 11277; D.M. Ambiente11.01.2017.

02.01.R06Requisito: Massimizzazione della percentuale di superficiedrenante

Massimizzazione della percentuale di superficie drenanteattraverso l ’utilizzo di materiali ed elementi con caratteristicheidonee.

• Livello minimo della prestazione: I parametri relativi all'utilizzodi superfici drenanti dovranno rispettare i limiti previsti dallanormativa vigente

• Riferimenti normativi: D. M. Ambiente 24.5.2016; UNI 11277;D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.01.R07Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevatopotenziale di riciclabilità

Utilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato gradodi riciclabilit à

• Livello minimo della prestazione: Calcolare la percentuale dimateriali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare lapercentuale in termini di quantit à (kg) o di superficie (mq) dimateriale impiegato nell ’elemento tecnico in relazione all ’unit àfunzionale assunta.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 3

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.01.01.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilit à.

02.01.R08Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenticaratterizzati da un'elevata durabilità

Utilizzo razionale delle risorse attraverso l'impiego di materiali conuna elevata durabilit à.

• Livello minimo della prestazione: Nella fase progettuale bisognagarantire una adeguata percentuale di elementi costruttivicaratterizzati da una durabilit à elevata.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.01.R09 Requisito: Demolizione selettiva

Demolizione selettiva attraverso la gestione razionale dei rifiuti.

• Livello minimo della prestazione: Verifica della separabilit à deicomponenti secondo il principio assenza – presenza per i principalielementi tecnici costituenti il manufatto edilizio.

• Riferimenti normativi: D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; UNI EN 13242;UNI EN ISO 14688-1; UNI EN 13285; UNI 11277; D.M. Ambiente11.01.2017.

02.01.R11Requisito: Utilizzo di tecniche costruttive che facilitino ildisassemblaggio a fine vita

Utilizzo razionale delle risorse attraverso la selezione di tecnichecostruttive che rendano agevole il disassemlaggio alla fine delciclo di vita

• Livello minimo della prestazione: Nella fase progettuale bisognagarantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi chefacilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.02 - Aree pedonali e marciapiedi

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

02.02 Aree pedonali e marciapiedi

02.02.R03 Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti riciclati

Per diminuire la quantit à di rifiuti dai prodotti, dovr à essereprevisto l'utilizzo di materiali riciclati.

• Livello minimo della prestazione: Calcolare la percentuale dimateriali da avviare ai processi di riciclaggio.

Determinare la percentuale in termini di quantit à (kg) o disuperficie (mq) di materiale impiegato nell ’elemento tecnicoinrelazione all ’unit à funzionale assunta.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 4

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

02.02.R05Requisito: Massimizzazione della percentuale di superficiedrenante

Massimizzazione della percentuale di superficie drenanteattraverso l ’utilizzo di materiali ed elementi con caratteristicheidonee.

• Livello minimo della prestazione: I parametri relativi all'utilizzodi superfici drenanti dovranno rispettare i limiti previsti dallanormativa vigente

• Riferimenti normativi: D. M. Ambiente 24.5.2016; UNI 11277;D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.02.R07 Requisito: Demolizione selettiva

Demolizione selettiva attraverso la gestione razionale dei rifiuti.

• Livello minimo della prestazione: Verifica della separabilit à deicomponenti secondo il principio assenza – presenza per i principalielementi tecnici costituenti il manufatto edilizio.

• Riferimenti normativi: D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; UNI EN 13242;UNI EN ISO 14688-1; UNI EN 13285; UNI 11277; D.M. Ambiente11.01.2017.

02.02.R08Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevatopotenziale di riciclabilità

Utilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato gradodi riciclabilit à

• Livello minimo della prestazione: Calcolare la percentuale dimateriali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare lapercentuale in termini di quantit à (kg) o di superficie (mq) dimateriale impiegato nell ’elemento tecnico in relazione all ’unit àfunzionale assunta.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.02.01.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilit à.

02.02.R09Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenticaratterizzati da un'elevata durabilità

Utilizzo razionale delle risorse attraverso l'impiego di materiali conuna elevata durabilit à.

• Livello minimo della prestazione: Nella fase progettuale bisognagarantire una adeguata percentuale di elementi costruttivicaratterizzati da una durabilit à elevata.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

03 - EDILIZIA : CHIUSURE

03.01 - Giunti per edilizia

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

03.01 Giunti per edilizia

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 5

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

03.01.R03 Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti riciclati

Per diminuire la quantit à di rifiuti dai prodotti, dovr à essereprevisto l'utilizzo di materiali riciclati.

• Livello minimo della prestazione: Calcolare la percentuale dimateriali da avviare ai processi di riciclaggio.

Determinare la percentuale in termini di quantit à (kg) o disuperficie (mq) di materiale impiegato nell ’elemento tecnicoinrelazione all ’unit à funzionale assunta.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

03.01.R05 Requisito: Riduzione quantità di RSU destinati alla discarica

Gestione dei rifiuti razionale attraverso la riduzione quantit à diRifiuti Solidi Urbani destinati alla discarica.

• Livello minimo della prestazione: Controllo dei flussi degli RSUche potenzialmente possono essere avviati ai processi diriciclaggio. Risulta importante, individuare strategie progettuali ingrado, durante la fase di esercizio, di raggiungere l ’obiettivo diavviare alla raccolta differenziata il 50% (in peso) del flussocomplessivo degli RSU prodotti.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

03.01.R06Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevatopotenziale di riciclabilità

Utilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato gradodi riciclabilit à

• Livello minimo della prestazione: Calcolare la percentuale dimateriali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare lapercentuale in termini di quantit à (kg) o di superficie (mq) dimateriale impiegato nell ’elemento tecnico in relazione all ’unit àfunzionale assunta.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

03.01.01.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilit à.

03.01.03.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilit à.

03.01.02.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilit à.

03.01.R07Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenticaratterizzati da un'elevata durabilità

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 6

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

Utilizzo razionale delle risorse attraverso l'impiego di materiali conuna elevata durabilit à.

• Livello minimo della prestazione: Nella fase progettuale bisognagarantire una adeguata percentuale di elementi costruttivicaratterizzati da una durabilit à elevata.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

03.01.01.C03 Controllo: Controllo impiego di materiali durevoli Verifica quando occorre

Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi venganoutilizzati componenti caratterizati da una durabilit à elevata.

04 - OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE INC.A.

04.01 - Interventi su strutture esistenti

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

04.01 Interventi su strutture esistenti

04.01.R02Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevatopotenziale di riciclabilità

Utilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato gradodi riciclabilit à.

• Livello minimo della prestazione: Calcolare la percentuale dimateriali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare lapercentuale in termini di quantit à (kg) o di superficie (mq) dimateriale impiegato nell ’elemento tecnico in relazione all ’unit àfunzionale assunta.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

04.01.03.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilit à.

04.01.01.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilit à.

04.01.R03Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenticaratterizzati da un'elevata durabilità

Utilizzo razionale delle risorse attraverso l'impiego di materiali conuna elevata durabilit à.

• Livello minimo della prestazione: Nella fase progettuale bisognagarantire una adeguata percentuale di elementi costruttivicaratterizzati da una durabilit à elevata.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 7

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

04.01.03.C03 Controllo: Controllo impiego di materiali durevoli Verifica quando occorre

Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi venganoutilizzati componenti caratterizati da una durabilit à elevata.

04.01.02.C02 Controllo: Controllo impiego di materiali durevoli Verifica quando occorre

Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi venganoutilizzati componenti caratterizati da una durabilit à elevata.

04.01.01.C03 Controllo: Controllo impiego di materiali durevoli Verifica quando occorre

Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi venganoutilizzati componenti caratterizati da una durabilit à elevata.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 8

Classe Requisiti:

Controllabilità tecnologica

02 - OPERE STRADALI

02.01 - Strade

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

02.01.01 Pavimentazione stradale in asfalto

02.01.01.R01 Requisito: Accettabilità della classe

I bitumi stradali dovranno possedere caratteristiche tecnologichein base alle proprie classi di appartenenza.

• Livello minimo della prestazione: I rivestimenti unitamente allepareti dovranno resistere all'azione di urti sulla faccia esterna edinterna, prodotti secondo le modalit à riportate di seguito checorrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P:

I livelli prestazionali delle classi di bitume maggiormenteimpiegato in Italia dovranno avere le seguenti caratteristiche:-Valore della penetrazione [x 0,1 mm]Metodo di Prova: UNI EN1426Classe 35/50: 35-50; Classe 50/70: 50-70; Classe 70/100:70-100; Classe 160/220: 160-220.- Punto di rammollimento[°C]Metodo di Prova: UNI EN 1427Classe 35/50: 50-58; Classe50/70: 46-54; Classe 70/100: 43-51; Classe 160/220: 35-43.-Punto di rottura - valore massimo [ °C]Metodo di Prova: UNI EN12593Classe 35/50: -5; Classe 50/70: -8; Classe 70/100: -10;Classe 160/220: -15.- Punto di infiammabilit à - valore minimo[°C]Metodo di Prova: UNI EN ISO 2592Classe 35/50: 240; Classe50/70: 230; Classe 70/100: 230; Classe 160/220: 220.- Solubilit à- valore minimo [%]Metodo di Prova: UNI EN 12592Classe 35/50:99; Classe 50/70: 99; Classe 70/100: 99; Classe 160/220: 99.-Resistenza all'indurimentoMetodo di Prova: UNI EN 12607-1Classe35/50: 0,5; Classe 50/70: 0,5; Classe 70/100: 0,8; Classe160/220: 1.- Penetrazione dopo l'indurimento - valore minimo[%]Metodo di Prova: UNI EN 1426Classe 35/50: 53; Classe50/70: 50; Classe 70/100: 46; Classe 160/220: 37.-Rammollimento dopo indurimento - valore minimoMetodo diProva: UNI EN 1427Classe 35/50: 52; Classe 50/70: 48; Classe70/100: 45; Classe 160/220: 37.- Variazione del rammollimento -valore massimoMetodo di Prova: UNI EN 1427Classe 35/50: 11;Classe 50/70: 11; Classe 70/100: 11; Classe 160/220: 12.

• Riferimenti normativi: UNI EN ISO 2592; UNI EN 12591; UNIEN 1425; UNI EN 1426; UNI EN 1427; UNI EN 12592; UNI EN12593; UNI EN 12607-1; UNI 11298; UNI EN12697-1/2/5/6/12/24.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 9

Classe Requisiti:

Di salvaguardia dell'ambiente

02 - OPERE STRADALI

02.01 - Strade

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

02.01 Strade

02.01.R02Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti a ridottocarico ambientale

I materiali e gli elementi selezionati, durante il ciclo di vita utiledovranno assicurare emissioni ridotte di inquinanti oltre ad unridotto carico energetico.

• Livello minimo della prestazione: I parametri relativi all'utilizzodi materiali ed elementi e componenti a ridotto carico ambientaledovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.01.R04Requisito: Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni dimanutenzione

All'interno del piano di manutenzione redatto per l'operainteressata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano ladiminuzione di impatti sull'ambiente attraverso il minore utilizzo disostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.

• Livello minimo della prestazione: Utilizzo di materiali ecomponenti con basse percentuali di interventi manutentivi.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.01.01.C03 Controllo: Controllo del contenuto di sostanze tossiche Controllo quando occorre

Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzareprodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossiche chefavoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo lariduzione delle risorse.

02.01.R10 Requisito: Gestione ecocompatibile del cantiere

Salvaguardia dell'ambiente attraverso la gestione ecocompatibiledel cantiere durante le fasi manutentive

• Livello minimo della prestazione: Utilizzo di materiali ecomponenti con basse percentuali di interventi manutentivi nelrispetto dei criteri dettati dalla normativa di settore.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.02 - Aree pedonali e marciapiedi

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

02.02 Aree pedonali e marciapiedi

02.02.R02Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti a ridottocarico ambientale

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 10

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

I materiali e gli elementi selezionati, durante il ciclo di vita utiledovranno assicurare emissioni ridotte di inquinanti oltre ad unridotto carico energetico.

• Livello minimo della prestazione: I parametri relativi all'utilizzodi materiali ed elementi e componenti a ridotto carico ambientaledovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.02.R04Requisito: Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni dimanutenzione

All'interno del piano di manutenzione redatto per l'operainteressata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano ladiminuzione di impatti sull'ambiente attraverso il minore utilizzo disostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.

• Livello minimo della prestazione: Utilizzo di materiali ecomponenti con basse percentuali di interventi manutentivi.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

02.02.R06 Requisito: Gestione ecocompatibile del cantiere

Salvaguardia dell'ambiente attraverso la gestione ecocompatibiledel cantiere durante le fasi manutentive

• Livello minimo della prestazione: Utilizzo di materiali ecomponenti con basse percentuali di interventi manutentivi nelrispetto dei criteri dettati dalla normativa di settore.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

03 - EDILIZIA : CHIUSURE

03.01 - Giunti per edilizia

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

03.01 Giunti per edilizia

03.01.R02Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti a ridottocarico ambientale

I materiali e gli elementi selezionati, durante il ciclo di vita utiledovranno assicurare emissioni ridotte di inquinanti oltre ad unridotto carico energetico.

• Livello minimo della prestazione: I parametri relativi all'utilizzodi materiali ed elementi e componenti a ridotto carico ambientaledovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

03.01.R04Requisito: Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni dimanutenzione

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 11

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

All'interno del piano di manutenzione redatto per l'operainteressata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano ladiminuzione di impatti sull'ambiente attraverso il minore utilizzo disostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.

• Livello minimo della prestazione: Utilizzo di materiali ecomponenti con basse percentuali di interventi manutentivi.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

04 - OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE INC.A.

04.01 - Interventi su strutture esistenti

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

04.01 Interventi su strutture esistenti

04.01.R04Requisito: Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni dimanutenzione

All'interno del piano di manutenzione redatto per l'operainteressata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano ladiminuzione di impatti sull'ambiente attraverso il minore utilizzo disostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.

• Livello minimo della prestazione: Utilizzo di materiali ecomponenti con basse percentuali di interventi manutentivi.

• Riferimenti normativi: D.M. Ambiente 8.5.2003, n. 203; D.Lgs.3.4.2006, n. 152; C.M. Ambiente 15.7.2005, n. 5205; Dir.2008/98/CE; C.M. Ambiente 19.7.2005; UNI EN ISO 14020; UNIEN ISO 14021; UNI EN ISO 14024; UNI EN ISO 14025; UNI11277; D.M. Ambiente 11.01.2017.

04.01.03.C04 Controllo: Controllo del contenuto di sostanze tossiche Controllo quando occorre

Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzareprodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossiche chefavoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo lariduzione delle risorse.

04.01.02.C03 Controllo: Controllo del contenuto di sostanze tossiche Controllo quando occorre

Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzareprodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossiche chefavoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo lariduzione delle risorse.

04.01.01.C04 Controllo: Controllo del contenuto di sostanze tossiche Controllo quando occorre

Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzareprodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossiche chefavoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo lariduzione delle risorse.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 12

Classe Requisiti:

Di stabilità

03 - EDILIZIA : CHIUSURE

03.01 - Giunti per edilizia

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

03.01 Giunti per edilizia

03.01.R01 Requisito: Resistenza meccanica

Lo strato portante e quello di finitura dei giunti devono essere ingrado di resistere alle sollecitazioni ed ai carichi che simanifestano durante il ciclo di vita.

• Livello minimo della prestazione: Devono essere garantiti ivalori dei sovraccarichi previsti per i solai dove sono installati igiunti.

• Riferimenti normativi: Legge 5.11.1971, n. 1086; Legge2.2.1974, n. 64; D.M. Infrastrutture e Trasporti 14.1.2008; C.M.Infrastrutture e Trasporti 2.2.2009, n. 617; UNI EN ISO 6927;UNI EN ISO 7389; UNI EN ISO 10563; UNI EN ISO 11600.

03.01.01.C01 Controllo: Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi

Verificare la tenuta dei serraggi dei coprigiunti. Verificare inoltre latenuta delle guarnizioni sigillanti.

03.01.03.C01 Controllo: Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi

In caso di deformazioni o anomalie della finitura superficialeprovvedere allo smontaggio della stessa e verificare la tenuta dellostrato portante. Verificare la presenza di umidit à e di eventualifenomeni di corrosione.

03.01.02.C01 Controllo: Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi

Verificare la tenuta dei serraggi dello strato di finitura; controllareche i profili che costituiscono il giunto siano privi di difetti qualiavvallamenti, deformazioni e fessurazioni. Verificare inoltre latenuta delle guarnizioni sigillanti.

04 - OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE INC.A.

04.01 - Interventi su strutture esistenti

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

04.01 Interventi su strutture esistenti

04.01.R05 Requisito: Resistenza meccanica

Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno garantire ilripristino delle condizioni di sicurezza e dovranno contrastare inmodo efficace la manifestazione di eventuali rotture, odeformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.

• Livello minimo della prestazione: Per una analisi pi ùapprofondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti emateriali costituenti le pareti si rimanda comunque alleprescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.

• Riferimenti normativi: Legge 5.11.1971, n. 1086; Legge2.2.1974, n. 64; D.M. Infrastrutture e Trasporti 14.1.2008; C.M.Infrastrutture e Trasporti 2.2.2009, n. 617; UNI 8290-2; UNI EN196-1; UNI EN 1356; UNI EN 1504-8; UNI EN 12390-1; UNI EN1992 1/2; UNI EN 1090-3; UNI 9503; UNI EN 1993; UNI EN1999; UNI EN 1994; UNI EN 1995; UNI EN 384; UNI EN 846-9.

04.01.03.C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 13

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti acause esterne che ne alterano la normale configurazione.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 14

Classe Requisiti:

Facilità d'intervento

02 - OPERE STRADALI

02.02 - Aree pedonali e marciapiedi

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

02.02 Aree pedonali e marciapiedi

02.02.R01 Requisito: Accessibilità

Le aree pedonali ed i marciapiedi devono essere dimensionati edorganizzati in modo da essere raggiungibili e praticabili, garantireinoltre la sicurezza e l'accessibilit à durante la circolazione da partedell'utenza.

• Livello minimo della prestazione: Si prevedono, in funzione deidiversi tipi di strade, le seguenti larghezze minime:

- nelle strade primarie: 0,75 m; 1 m in galleria;- nelle strade discorrimento: 3 m; 1,50 m nei tratti in viadotto;- nelle strade diquartiere: 4 m; 1,50 m nei tratti in viadotto; 5 m nelle zoneturistiche e commerciali;- nelle strade locali: 3 m; 1,50 m nellezone con minima densit à residenziale.Fabbisogno di spazio perpercorsi pedonali in aree residenziali:- Tipologia del passaggio: 1persona; Larghezza (cm): 60; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2persone; Larghezza (cm): 90; Note: passaggio con difficolt à;-Tipologia del passaggio: 2 persone; Larghezza (cm): 120; Note:passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 3 persone;Larghezza (cm): 187; Note: passaggio agevole;- Tipologia delpassaggio: 1 persona con doppio bagaglio; Larghezza (cm): 100;Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone con doppio bagaglio;Larghezza (cm): 212,5; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2persone con ombrello aperto; Larghezza (cm): 237,5; Note: -;-Tipologia del passaggio: carrozzina; Larghezza (cm): 80; Note: -;-Tipologia del passaggio: 1 carrozzina e 1 bambino; Larghezza(cm): 115; Note: con bambino al fianco;- Tipologia del passaggio:2 carrozzine o 2 sedie a rotelle; Larghezza (cm): 170; Note:passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 2 persone condelimitazioni laterali; Larghezza (cm): 220; Note: passaggio condifficolt à;- Tipologia del passaggio: 2 persone con delimitazionilaterali; Larghezza (cm): 260; Note: passaggio agevole.Lelarghezze minime vanno misurate al netto di eventuali aree erboseo alberate, di aree occupate da cabine telefoniche, chioschi oedicole, ecc.. I marciapiedi prospicienti su carreggiate sottostantidevono essere muniti di parapetto e/o rete di protezione di altezzaminima di 2,00 m. Gli attraversamenti pedonali sonoregolamentati secondo la disciplina degli attraversamenti (CNR N.60 DEL 26.04.1978):- Strade primarieTipo di attraversamentopedonale: a livelli sfalsatiAttraversamenti pedonali - ubicazione edistanza: - - Strade di scorrimentoTipo di attraversamentopedonale: sfalsati o eventualmente semaforizzatiAttraversamentipedonali - ubicazione e distanza: all ’incrocio- Strade diquartiereTipo di attraversamento pedonale: semaforizzati oeventualmente zebratiAttraversamenti pedonali - ubicazione edistanza: all ’incrocio- Strade localiTipo di attraversamentopedonale: zebratiAttraversamenti pedonali - ubicazione edistanza: 100 mNegli attraversamenti il raccordo fra marciapiedee strada va realizzato con scivoli per permettere il passaggio dicarrozzine. I marciapiedi devono poter essere agevolmente usatidai portatori di handicap.In corrispondenza di fermate di autobusadiacenti a carreggiate, i marciapiedi devono avere conformazioneidonee alla forma delle piazzole e delle aree di attesa dell'autobussenza costituire intralcio al traffico standard veicolare e pedonale:-Lato delle corsie di traffico promiscuoLunghezza totale (m):56Lunghezza della parte centrale (m): 16*Profondit à (m): 3,0-Lato delle corsie riservate al mezzo pubblicoLunghezza totale (m):56Lunghezza della parte centrale (m): 26**Profondit à (m): 3,0-Lato delle corsie riservate al mezzo pubblico con alta frequenzaveicolareLunghezza totale (m): 45Lunghezza della parte centrale(m): 5,0Profondit à (m): 3,0* fermata per 1 autobus** fermata

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 15

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

per 2 autobus

• Riferimenti normativi: Legge 9.1.1989, n. 13; Legge24.11.2006, n. 286; Legge 27.12.2006, n. 296; Legge 2.4.2007,n. 40; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; D.Lgs. 30.4.1992, n. 285; D.Lgs.10.9.1993, n. 360; D.P.R. 24.5.1988, n. 236; D.P.R. 16.12.1992,n. 495; D.P.R. 6.6.2001, n. 380; D.M. Lavori Pubblici 2.4.1968, n.1444; D.M. Lavori Pubblici 11.4.1968, n. 1404; D.M. LavoriPubblici 14.6.1989, n. 236; D.M. Infrastrutture e Trasporti14.1.2008; D.M. Infrastrutture e Trasporti 5.11.2001; C.M.Infrastrutture e Trasporti 2.2.2009, n. 617; C.M. Lavori Pubblici8.8.1986, n. 2575; C.M. Infrastrutture e Trasporti 29.5.2002, n.401; Direttiva M.I.T. 25.8.2004; Legge 13.2.2012, n. 11; Legge12.7.2011, n. 106; Legge 12.11.2011, n. 183; D.Lgs. 1.9.2011, n.150; Legge 29.7.2010, n. 120; Legge 15.7.2009, n. 94; UNI EN13285; UNI EN ISO 14688-1; CNR UNI 10007; Bollettino UfficialeCNR 26.4.1978, n. 60; Bollettino Ufficiale CNR 28.7.1980, n. 78;Bollettino Ufficiale CNR 15.4.1983, n. 90.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 16

Classe Requisiti:

Funzionalità tecnologica

02 - OPERE STRADALI

02.01 - Strade

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

02.01 Strade

02.01.R01 Requisito: Accessibilità

Le strade, le aree a sosta e gli altri elementi della viabilit à devonoessere dimensionati ed organizzati in modo da essereraggiungibile e praticabile, garantire inoltre la sicurezza el'accessibilit à durante la circolazione da parte dell'utenza.

• Livello minimo della prestazione: Caratteristiche geometrichedelle strade:

- Carreggiata: larghezza minima pari ai 3,50 m; deve esseredotata di sovrastruttura estesa per una larghezza di 0,30 m daentrambi i lati della carreggiata;- Striscia di delimitazione verso labanchina: deve avere larghezza pari a 0,12 m nelle strade di tipoF, deve avere larghezza pari a 0,15 m nelle strade di tipo C, D, E;deve avere larghezza pari a 0,25 m nelle strade di tipo A, B; lastriscia di separazione tra una corsia di marcia e una eventualecorsia supplementare per veicoli lenti deve avere larghezza => a0,20 m;- Banchina: deve avere una larghezza minima pari a: 2,50m nelle strade di tipo A;1,75 m nelle strade di tipo B; 1,50 nellestrade di tipo C; 1,00 m nelle strade di tipo D e F (extraurbane);0,50 m nelle strade di tipo E e F (Urbane);- Cigli o arginelli inrilevato: hanno profondit à >= 0,75 m nelle strade di tipo A, D, C,D e >= 0,50 m per le strade di tipo E e F;- Cunette: devono avereuna larghezza >= 0,80 m;- Piazzole di soste: le strade di tipo B,C, e F extraurbane devono essere dotate di piazzole di sosta condimensioni minime: larghezza 3,00 m; lunghezza 20,00 m +25,00 m + 20,00 m; - Pendenza longitudinale: nelle strade di tipoA (Urbane), B e D = 6%; nelle strade di tipo C = 7%; nelle stradedi tipo E = 8%; nelle strade di tipo F = 10%; nelle strade di tipoA (extraurbane) = 5%;- Pendenza trasversale: nei rettifili 2,5 %;nelle curve compresa fra 3,5% e 7%.Caratteristiche geometricheminime della sezione stradale (BOLLegge UFF. CNR N.60 DEL26.4.1978)- Strade primarieTipo di carreggiate: a senso unicoseparate da spartitrafficoLarghezza corsie: 3,50 mN. corsie persenso di marcia: 2 o pi ùLarghezza minima spartitraffico centrale:1,60 m con barriereLarghezza corsia di emergenza: 3,00mLarghezza banchine: -Larghezza minima marciapiedi: -Larghezzaminima fasce di pertinenza: 20 m- Strade di scorrimentoTipo dicarreggiate: Separate ovunque possibileLarghezza corsie: 3,25mN. corsie per senso di marcia: 2 o pi ùLarghezza minimaspartitraffico centrale: 1,10 m con barriereLarghezza corsia diemergenza: -Larghezza banchine: 1,00 mLarghezza minimamarciapiedi: 3,00 mLarghezza minima fasce di pertinenza: 15 m-Strade di quartiereTipo di carreggiate: a unica carreggiata indoppio sensoLarghezza corsie: 3,00 mN. corsie per senso dimarcia: 1 o pi ù con cordolo sagomato o segnaleticaLarghezzaminima spartitraffico centrale: 0,50 mLarghezza corsia diemergenza: -Larghezza banchine: 0,50 mLarghezza minimamarciapiedi: 4,00 mLarghezza minima fasce di pertinenza: 12m-Strade localiTipo di carreggiate: a unica carreggiata in doppiosensoLarghezza corsie: 2,75 mN. corsie per senso di marcia: 1 opiùLarghezza minima spartitraffico centrale: -Larghezza corsia diemergenza: -Larghezza banchine: 0,50 mLarghezza minimamarciapiedi: 3,00 mLarghezza minima fasce di pertinenza: 5,00

• Riferimenti normativi: Legge 9.1.1989, n. 13; Legge24.11.2006, n. 286; Legge 27.12.2006, n. 296; Legge 2.4.2007,n. 40; D.Lgs. 3.4.2006, n. 152; D.Lgs. 30.4.1992, n. 285; D.Lgs.10.9.1993, n. 360; D.P.R. 24.5.1988, n. 236; D.P.R. 16.12.1992,n. 495; D.P.R. 6.6.2001, n. 380; D.M. Lavori Pubblici 2.4.1968, n.1444; D.M. Lavori Pubblici 11.4.1968, n. 1404; D.M. Lavori

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 17

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

Pubblici 14.6.1989, n. 236; D.M. Infrastrutture e Trasporti14.1.2008; D.M. Infrastrutture e Trasporti 5.11.2001; C.M.Infrastrutture e Trasporti 2.2.2009, n. 617; C.M. Lavori Pubblici8.8.1986, n. 2575; C.M. Infrastrutture e Trasporti 29.5.2002, n.401; Direttiva M.I.T. 25.8.2004; Legge 13.2.2012, n. 11; Legge12.7.2011, n. 106; Legge 12.11.2011, n. 183; D.Lgs. 1.9.2011, n.150; Legge 29.7.2010, n. 120; Legge 15.7.2009, n. 94; UNI EN13285; UNI EN ISO 14688-1;

CNR UNI 10007; Bollettino Ufficiale CNR 26.4.1978, n. 60;Bollettino Ufficiale CNR 28.7.1980, n. 78; Bollettino Ufficiale CNR15.4.1983, n. 90.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 18

Classe Requisiti:

Protezione dagli agenti chimici ed organici

04 - OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE INC.A.

04.01 - Interventi su strutture esistenti

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

04.01 Interventi su strutture esistenti

04.01.R01 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi

Gli interventi sulle strutture esistenti non dovranno essere causadi dissoluzioni o disgregazioni e/o mutamenti di aspetto a causadell'azione di agenti aggressivi chimici.

• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano infunzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.

• Riferimenti normativi: D.Lgs. 9.4.2008, n. 81; D.M.Infrastrutture e Trasporti 14.1.2008; C.M. Infrastrutture eTrasporti 2.2.2009, n. 617; UNI 7699; UNI 8290-2; UNI 9944;UNI 10322.

04.01.03.C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti acause esterne che ne alterano la normale configurazione.

04.01.02.C01 Controllo: Controllo generale Ispezione a vista ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti acause esterne che ne alterano la normale configurazione.

04.01.01.C01 Controllo: Controllo generale Ispezione a vista ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti acause esterne che ne alterano la normale configurazione.

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 19

INDICE

1) Conformità ai criteri ambientali minimi pag. 22) pag. 3

3) Controllabilità tecnologica pag. 9

4) Di salvaguardia dell'ambiente pag. 10

5) Di stabilità pag. 13

6) Facilità d'intervento pag. 15

7) Funzionalità tecnologica pag. 17

8) Protezione dagli agenti chimici ed organici pag. 19

Sottoprogramma delle Prestazioni Pag. 20

Comune di RomaProvincia di Roma

PIANO DI MANUTENZIONE

PROGRAMMA DIMANUTENZIONE

SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207)

OGGETTO: Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti)

COMMITTENTE: ROMA CAPITALE

26/11/2018, ROMA

IL TECNICO

_____________________________________(Architetto Claudio Luzi)

Roma Capitale Diprtimento Si.Mu.

ManTus-P by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

Sottoprogramma dei Controlli Pag. 1

Conformità ai criteri ambientali minimi

Il piano di manutenzione è conforme ai “Criteri Ambientali Minimi” (CAM), contenuti nell’Allegato 2del D.M. Ambiente dell'11 gennaio 2017.

Per ogni elemento manutenibile sono individuati i requisiti e i controlli necessari a preservare nel tempo leprestazioni ambientali dell’opera, obiettivo innovativo che si aggiunge a quelli già previsti per legge(conservazione della funzionalità, dell’efficienza, del valore economico e delle caratteristiche di qualità).

I livelli prestazionali dei CAM prevedono caratteristiche superiori a quelle prescritte dalle leggi nazionali eregionali vigenti, sono finalizzati alla riduzione dei consumi di energia e risorse naturali, e mirano alcontenimento delle emissioni inquinanti.

Gli interventi manutentivi individuati prevedono l’utilizzo di materiali atossici, riciclati e rigenerabili, per lasalvaguardia della salute umana e dell’ambiente e per la mitigazione degli impatti climalteranti.

Le prestazioni ambientali contenute nel seguente documento si riferiscono sia alle specifiche tecniche dibase che a quelle premianti contenute nei CAM, tenendo conto anche del monitoraggio e del controllo dellaqualità dell’aria interna dell’opera.

Programma di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria internaUn programma dettagliato di monitoraggio sarà definito da personale qualificato dopo lo start-up

dell’impianto.Nel piano di manutenzione sono previsti tutti gli interventi necessari ad eliminare o contenere

l’inquinamento dell’aria indoor, adattabili e modificabili in itinere, a seconda di esigenze specifichesopravvenute dopo la fase di avvio dell’impianto.

Le varie sorgenti di inquinamento dell'aria degli ambienti indoor devono essere monitorate tenendo contodei relativi contaminanti (Composti Organici Volatili - COV, Radon, batteri, virus, acari, allergeni, ecc.) perassicurarsi che i limiti indicati dalle normative vigenti siano rispettati o, in caso contrario, adottaretempestivamente gli interventi necessari al ripristino di condizioni di sicurezza.

Sottoprogramma dei Controlli Pag. 2

02 - OPERE STRADALI

02.01 - Strade

Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza

02.01.01 Pavimentazione stradale in asfalto

02.01.01.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementie componenti con un elevato grado di riciclabilit à.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti adelevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilit à.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

02.01.01.C03 Controllo: Controllo del contenuto di sostanze tossiche Controllo quando occorre

Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti emateriali con minore contenuto di sostanze tossiche che favoriscano ladininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione delle risorse.

• Requisiti da verificare: 1) Riduzione degli impatti negativi nelle operazionidi manutenzione.

• Anomalie riscontrabili: 1) Contenuto eccessivo di sostanze tossiche.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

02.01.01.C01 Controllo: Controllo manto stradale Controllo ogni 3 mesi

Controllo dello stato generale. Verifica dell'assenza di eventuali anomaliedella pavimentazione (buche, cedimenti, sollevamenti, difetti di pendenza,fessurazioni, ecc.).

• Requisiti da verificare: 1) .

• Anomalie riscontrabili: 1) Buche; 2) Difetti di pendenza; 3) Distacco; 4)Fessurazioni; 5) Sollevamento; 6) Usura manto stradale.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

02.02 - Aree pedonali e marciapiedi

Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza

02.02.01 Pavimentazione pedonale in lastre di travertino

02.02.01.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementie componenti con un elevato grado di riciclabilit à.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti adelevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilit à.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

02.02.01.C01 Controllo: Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni anno

Controllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado diusura, di erosione, di brillantezza delle parti in vista. Controllare l'uniformit àdell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffi, distacchi, ecc.).

• Anomalie riscontrabili: 1) Degrado sigillante; 2) Deposito superficiale; 3)Macchie e graffiti; 4) Scheggiature; 5) Sollevamento e distacco dal supporto.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

Sottoprogramma dei Controlli Pag. 3

03 - EDILIZIA : CHIUSURE

03.01 - Giunti per edilizia

Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza

03.01.01 Coprigiunti

03.01.01.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementie componenti con un elevato grado di riciclabilit à.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti adelevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilit à.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

03.01.01.C03 Controllo: Controllo impiego di materiali durevoli Verifica quando occorre

Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi vengano utilizzaticomponenti caratterizati da una durabilit à elevata.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenticaratterizzati da un'elevata durabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Impiego di materiali non durevoli.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

03.01.01.C01 Controllo: Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi

Verificare la tenuta dei serraggi dei coprigiunti. Verificare inoltre la tenutadelle guarnizioni sigillanti.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica.

• Anomalie riscontrabili: 1) Avvallamenti ; 2) Deformazione; 3) Difetti ditenuta; 4) Fessurazioni; 5) Penetrazione di umidit à; 6) Anomalie delleguarnizioni.

• Ditte specializzate: Pavimentista, Specializzati vari.

03.01.02 Finitura superficiale

03.01.02.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementie componenti con un elevato grado di riciclabilit à.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti adelevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilit à.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

03.01.02.C01 Controllo: Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi

Verificare la tenuta dei serraggi dello strato di finitura; controllare che i profiliche costituiscono il giunto siano privi di difetti quali avvallamenti,deformazioni e fessurazioni. Verificare inoltre la tenuta delle guarnizionisigillanti.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica.

• Anomalie riscontrabili: 1) Avvallamenti ; 2) Deformazione; 3) Difetti ditenuta; 4) Fessurazioni; 5) Penetrazione di umidit à; 6) Anomalie delleguarnizioni.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

03.01.03 Strato portante

03.01.03.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementie componenti con un elevato grado di riciclabilit à.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti adelevato potenziale di riciclabilit à.

Sottoprogramma dei Controlli Pag. 4

Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilit à.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

03.01.03.C01 Controllo: Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi

In caso di deformazioni o anomalie della finitura superficiale provvedere allosmontaggio della stessa e verificare la tenuta dello strato portante. Verificarela presenza di umidit à e di eventuali fenomeni di corrosione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica.

• Anomalie riscontrabili: 1) Corrosione; 2) Deformazione; 3) Difetti ditenuta; 4) Fessurazioni; 5) Penetrazione di umidit à.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

Sottoprogramma dei Controlli Pag. 5

04 - OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE INC.A.

04.01 - Interventi su strutture esistenti

Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza

04.01.01 Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

04.01.01.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementie componenti con un elevato grado di riciclabilit à.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti adelevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilit à.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.01.C03 Controllo: Controllo impiego di materiali durevoli Verifica quando occorre

Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi vengano utilizzaticomponenti caratterizati da una durabilit à elevata.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenticaratterizzati da un'elevata durabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Impiego di materiali non durevoli.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.01.C04 Controllo: Controllo del contenuto di sostanze tossiche Controllo quando occorre

Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti emateriali con minore contenuto di sostanze tossiche che favoriscano ladininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione delle risorse.

• Requisiti da verificare: 1) Riduzione degli impatti negativi nelle operazionidi manutenzione.

• Anomalie riscontrabili: 1) Contenuto eccessivo di sostanze tossiche.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.01.C01 Controllo: Controllo generale Ispezione a vista ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a causeesterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Disgregazione; 2) Distacco; 3) Esposizione deiferri di armatura; 4) Polverizzazione; 5) Fessurazioni.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.02 Riparazione del copriferro

04.01.02.C02 Controllo: Controllo impiego di materiali durevoli Verifica quando occorre

Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi vengano utilizzaticomponenti caratterizati da una durabilit à elevata.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenticaratterizzati da un'elevata durabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Impiego di materiali non durevoli.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.02.C03 Controllo: Controllo del contenuto di sostanze tossiche Controllo quando occorre

Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti emateriali con minore contenuto di sostanze tossiche che favoriscano ladininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione delle risorse.

• Requisiti da verificare: 1) Riduzione degli impatti negativi nelle operazionidi manutenzione.

• Anomalie riscontrabili: 1) Contenuto eccessivo di sostanze tossiche.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

Sottoprogramma dei Controlli Pag. 6

Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza

04.01.02.C01 Controllo: Controllo generale Ispezione a vista ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a causeesterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Disgregazione; 2) Distacco; 3) Esposizione deiferri di armatura; 4) Polverizzazione; 5) Fessurazioni.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.03 Rinforzi in betoncino armato

04.01.03.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementie componenti con un elevato grado di riciclabilit à.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenti adelevato potenziale di riciclabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Basso grado di riciclabilit à.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.03.C03 Controllo: Controllo impiego di materiali durevoli Verifica quando occorre

Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi vengano utilizzaticomponenti caratterizati da una durabilit à elevata.

• Requisiti da verificare: 1) Utilizzo di materiali, elementi e componenticaratterizzati da un'elevata durabilit à.

• Anomalie riscontrabili: 1) Impiego di materiali non durevoli.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.03.C04 Controllo: Controllo del contenuto di sostanze tossiche Controllo quando occorre

Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti emateriali con minore contenuto di sostanze tossiche che favoriscano ladininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione delle risorse.

• Requisiti da verificare: 1) Riduzione degli impatti negativi nelle operazionidi manutenzione.

• Anomalie riscontrabili: 1) Contenuto eccessivo di sostanze tossiche.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

04.01.03.C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a causeesterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica; 2) Resistenza agli agentiaggressivi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Distacco; 3)Fessurazioni; 4) Lesioni; 5) Esposizione dei ferri di armatura.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

Sottoprogramma dei Controlli Pag. 7

INDICE

1) Conformità ai criteri ambientali minimi pag. 22) 02 - OPERE STRADALI pag. 3

" 1) 02.01 - Strade pag. 3

" 1) Pavimentazione stradale in asfalto pag. 3

" 2) 02.02 - Aree pedonali e marciapiedi pag. 3

" 1) Pavimentazione pedonale in lastre di travertino pag. 3

3) 03 - EDILIZIA : CHIUSURE pag. 4

" 1) 03.01 - Giunti per edilizia pag. 4

" 1) Coprigiunti pag. 4

" 2) Finitura superficiale pag. 4

" 3) Strato portante pag. 4

4) 04 - OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A. pag. 6

" 1) 04.01 - Interventi su strutture esistenti pag. 6

" 1) Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura pag. 6

" 2) Riparazione del copriferro pag. 6

" 3) Rinforzi in betoncino armato pag. 7

Sottoprogramma dei Controlli Pag. 8

Comune di RomaProvincia di Roma

PIANO DI MANUTENZIONE

PROGRAMMA DIMANUTENZIONE

SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207)

OGGETTO: Manutenzione del Viadotto di Corso Francia (Pavimentazione e Giunti)

COMMITTENTE: ROMA CAPITALE

26/11/2018, ROMA

IL TECNICO

_____________________________________(Architetto Claudio Luzi)

Roma Capitale Diprtimento Si.Mu.

ManTus-P by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

Sottoprogramma degli Interventi Pag. 1

Conformità ai criteri ambientali minimi

Il piano di manutenzione è conforme ai “Criteri Ambientali Minimi” (CAM), contenuti nell’Allegato 2del D.M. Ambiente dell'11 gennaio 2017.

Per ogni elemento manutenibile sono individuati i requisiti e i controlli necessari a preservare nel tempo leprestazioni ambientali dell’opera, obiettivo innovativo che si aggiunge a quelli già previsti per legge(conservazione della funzionalità, dell’efficienza, del valore economico e delle caratteristiche di qualità).

I livelli prestazionali dei CAM prevedono caratteristiche superiori a quelle prescritte dalle leggi nazionali eregionali vigenti, sono finalizzati alla riduzione dei consumi di energia e risorse naturali, e mirano alcontenimento delle emissioni inquinanti.

Gli interventi manutentivi individuati prevedono l’utilizzo di materiali atossici, riciclati e rigenerabili, per lasalvaguardia della salute umana e dell’ambiente e per la mitigazione degli impatti climalteranti.

Le prestazioni ambientali contenute nel seguente documento si riferiscono sia alle specifiche tecniche dibase che a quelle premianti contenute nei CAM, tenendo conto anche del monitoraggio e del controllo dellaqualità dell’aria interna dell’opera.

Programma di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria internaUn programma dettagliato di monitoraggio sarà definito da personale qualificato dopo lo start-up

dell’impianto.Nel piano di manutenzione sono previsti tutti gli interventi necessari ad eliminare o contenere

l’inquinamento dell’aria indoor, adattabili e modificabili in itinere, a seconda di esigenze specifichesopravvenute dopo la fase di avvio dell’impianto.

Le varie sorgenti di inquinamento dell'aria degli ambienti indoor devono essere monitorate tenendo contodei relativi contaminanti (Composti Organici Volatili - COV, Radon, batteri, virus, acari, allergeni, ecc.) perassicurarsi che i limiti indicati dalle normative vigenti siano rispettati o, in caso contrario, adottaretempestivamente gli interventi necessari al ripristino di condizioni di sicurezza.

Sottoprogramma degli Interventi Pag. 2

02 - OPERE STRADALI

02.01 - Strade

Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza

02.01.01 Pavimentazione stradale in asfalto

02.01.01.I01 Intervento: Ripristino manto stradale quando occorre

Rinnovo del manto stradale con rifacimento parziale o totale della zona degradata e/o usurata.Demolizione ed asportazione del vecchio manto, pulizia e ripristino degli strati di fondo, pulizia eposa del nuovo manto con l'impiego di bitumi stradali a caldo.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

02.02 - Aree pedonali e marciapiedi

Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza

02.02.01 Pavimentazione pedonale in lastre di travertino

02.02.01.I01 Intervento: Lucidatura superfici quando occorre

Ripristino degli strati superficiali previa levigatura e rinnovo della lucidatura a piombo (inparticolare per marmi, graniti e marmette). Impregnazione a base di cere per i materiali lapideiusurati.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

02.02.01.I03 Intervento: Ripristino degli strati protettivi quando occorre

Ripristino degli strati protettivi, previa accurata pulizia delle superfici, con soluzioni chimicheappropriate che non alterino le caratteristiche fisico-chimiche dei materiale ed in particolare diquelle visive cromatiche.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

02.02.01.I04 Intervento: Sostituzione degli elementi degradati quando occorre

Sostituzione degli elementi usurati o rotti con altri analoghi previa rimozione delle partideteriorate e relativa preparazione del fondo.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

02.02.01.I02 Intervento: Pulizia delle superfici ogni settimana

Pulizia delle parti superficiali, rimozione di macchie, depositi e sporco mediante spazzolatura elavaggio con acqua e soluzioni adatte al tipo di rivestimento.

• Ditte specializzate: Pavimentista, Generico.

Sottoprogramma degli Interventi Pag. 3

03 - EDILIZIA : CHIUSURE

03.01 - Giunti per edilizia

Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza

03.01.01 Coprigiunti

03.01.01.I02 Intervento: Sostituzione guarnizioni quando occorre

Eseguire la sostituzione delle guarnizioni sigillanti quando usurate.

• Ditte specializzate: Pavimentista, Specializzati vari.

03.01.01.I01 Intervento: Serraggio ogni 6 mesi

Eseguire il serraggio di coprigiunto sul relativo strato portante.

• Ditte specializzate: Pavimentista, Specializzati vari.

03.01.02 Finitura superficiale

03.01.02.I02 Intervento: Sostituzione guarnizioni quando occorre

Eseguire la sostituzione delle guarnizioni sigillanti quando usurate.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

03.01.02.I01 Intervento: Serraggio ogni 6 mesi

Eseguire il serraggio dello strato di finitura sul relativo strato portante.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

03.01.03 Strato portante

03.01.03.I01 Intervento: Revisione ogni 6 mesi

Eseguire la revisione dello strato portante registrando tutti i serraggi; eliminare eventualifenomeni di corrosione presenti utilizzando spazzole metalliche.

• Ditte specializzate: Pavimentista.

Sottoprogramma degli Interventi Pag. 4

04 - OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE INC.A.

04.01 - Interventi su strutture esistenti

Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza

04.01.01 Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

04.01.01.I01 Intervento: Interventi sulle strutture a guasto

Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previadiagnosi delle cause del difetto accertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

04.01.02 Riparazione del copriferro

04.01.02.I01 Intervento: Interventi sulle strutture a guasto

Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previadiagnosi delle cause del difetto accertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

04.01.03 Rinforzi in betoncino armato

04.01.03.I01 Intervento: Interventi sulle strutture quando occorre

Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previadiagnosi delle cause del difetto accertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Sottoprogramma degli Interventi Pag. 5

INDICE

1) Conformità ai criteri ambientali minimi pag. 22) 02 - OPERE STRADALI pag. 3

" 1) 02.01 - Strade pag. 3

" 1) Pavimentazione stradale in asfalto pag. 3

" 2) 02.02 - Aree pedonali e marciapiedi pag. 3

" 1) Pavimentazione pedonale in lastre di travertino pag. 3

3) 03 - EDILIZIA : CHIUSURE pag. 4

" 1) 03.01 - Giunti per edilizia pag. 4

" 1) Coprigiunti pag. 4

" 2) Finitura superficiale pag. 4

" 3) Strato portante pag. 4

4) 04 - OPERE DI RIPARAZIONE STRUTTURE IN C.A. pag. 5

" 1) 04.01 - Interventi su strutture esistenti pag. 5

" 1) Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura pag. 5

" 2) Riparazione del copriferro pag. 5

" 3) Rinforzi in betoncino armato pag. 5

Sottoprogramma degli Interventi Pag. 6