Comune di Ragusa - si-vvi.regione.sicilia.it

19
1 Comune di Ragusa ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE (Art. 6, comma 1, lett. e) della L. 26/10/1995, n. 447) RELAZIONE E PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO Ragusa, maggio 2017 Il Progettista Arch. Marco Antonio Cocciadiferro Struttura di supporto ITINERA Studio Associato

Transcript of Comune di Ragusa - si-vvi.regione.sicilia.it

1

Comune di Ragusa

ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE

(Art. 6, comma 1, lett. e) della L. 26/10/1995, n. 447)

RELAZIONE E PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO

Ragusa, maggio 2017 Il Progettista

Arch. Marco Antonio Cocciadiferro

Struttura di supporto

ITINERA Studio Associato

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

2

INDICE

PREMESSA pag. 3

NORME DI RIFERIMENTO pag. 3

OBIETTIVI DEL PIANO pag. 3

CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO COMUNALE pag. 4

CRITERI METODOLOGICI ADOTTATI PER LA

CLASSIFICAZIONE ACUSTICA pag. 5

FASI DI LAVORO pag. 7

CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE pag. 11

RUMORE GENERATO DAL TRAFFICO VEICOLARE pag. 15

AREE DESTINATE A SPETTACOLO A CARATTERE TEMPORANEO pag. 16

IPOTESI DI RISANAMENTO pag. 16

CONCLUSIONI pag. 19

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

3

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI RAGUSA

RELAZIONE

PREMESSA

Il rumore, per definizione una manifestazione sonora indesiderata, d’intensità eccessiva,

fastidiosa e casuale, è prodotto principalmente dall’attività umana ed è, in particolare, connesso

con il processo di urbanizzazione e con lo sviluppo dei trasporti e dell’industria.

In Italia, la Legge Quadro n. 447/95 stabilisce i principi fondamentali per la tutela dell’ambiente

dall’inquinamento acustico, definito come “l'introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o

nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane,

pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti,

dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni

degli ambienti stessi”.

La riduzione dell’inquinamento acustico nei Comuni Italiani si realizza attraverso due principali

strumenti:

la classificazione acustica, ossia la suddivisione del territorio comunale in diverse zone, ognuna

delle quali con determinati limiti acustici;

il piano di risanamento acustico, successivo e conseguente alla zonizzazione, che individua

mezzi e tempi d’intervento per la bonifica acustica di quelle zone, ove si sia verificato un

superamento dei limiti stabiliti.

NORME DI RIFERIMENTO

D.P.C.M. 01.03.1991

Legge n. 447 del 26 ottobre 1995

DPCM 14.11.1997

D.M. 29.11.2000

D. A. dell’11.09.2007 “linee guida per la classificazione acustica del territorio dei comuni della

Regione Siciliana”

OBIETTIVI DEL PIANO

La principale funzione di questo strumento è di assicurare, attraverso una corretta

programmazione dell’uso del territorio e una razionale regolazione del traffico, un’adeguata

pianificazione che salvaguardi la salute della popolazione e la qualità della vita.

Nel passato questi principi non erano sempre considerati nella pianificazione territoriale; invero,

le problematiche relative la classificazione acustica del territorio riguardano, soprattutto, gli

agglomerati urbani, il cui sviluppo non è stato preceduto da una valutazione degli aspetti

riguardanti l’acustica e il rumore ambientale, in cui sono presenti insediamenti a diversa

destinazione d’uso, caratterizzati da diversa sensibilità verso il rumore ma posti in stretta

contiguità tra loro.

E’ possibile, infatti, ritrovare un’alta integrazione tra attività residenziali, produttive e

commerciali che impedisce di ricondurre molte aree a una specifica classe di uso del territorio.

L’obiettivo del piano è di classificare il territorio comunale in zone omogenee cui corrispondono

i limiti massimi dei livelli sonori equivalenti, consentiti dalla legislazione vigente, finalizzato,

quindi, alla redazione di uno strumento utile alla pianificazione del territorio, che possa rendere

compatibile lo svolgimento di attività tra loro diverse ma tutte parti del vivere sociale.

Contribuiscono alla definizione delle zone:

- gli aspetti di urbanizzazione del territorio secondo il piano regolatore vigente;

- la situazione vigente di rumorosità;

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

4

- le scelte di sviluppo del territorio.

Lo scopo dei limiti imposti dalla normativa è:

- definire i limiti di rispetto delle sorgenti sonore impattanti sul territorio;

- prevenire le situazioni di deterioramento;

- promuovere la bonifica di ambiti particolarmente rumorosi;

- garantire la tutela degli ambiti particolarmente protetti;

- essere un riferimento efficace nelle successive scelte di pianificazione e sviluppo del

territorio.

CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO COMUNALE

Il territorio del comune di Ragusa ha una superficie di circa 446,67 Kmq; altitudine 502 metri

s.l.m.; popolazione 73.313 abit.; densità 164,87 ab/Kmq.; confina con i territori dei comuni di:

Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Modica, Monterosso Almo, Rosolini (SR), Santa Croce

Camerina, Scicli, Vittoria.

La città, si estende sulla parte meridionale dei monti iblei; dunque, presenta una morfologia

intensamente ondulata con declivi di pendenza variabile e dista circa 20 Km dal mare.

Essa è delimitata a est dal Monte San Cono, dove scorre il fiume Irminio che è il più importante

della Sicilia sud-orientale; a nord è delimitata dal Monte Patro, dove scorre il fiume San

Leonardo. A sud c'è il monte Bollarito che divide Ragusa tramite il torrente Fiumicello. Ibla, la

parte antica della città, sorge su una collina situata a ovest e, affiancata su un monte, si estende

Ragusa.

Sugli ultimi lembi dei Monti Iblei che scivolano verso ilmare Mediterraneo, sorge la frazione di

Marina di Ragusa. Centro balneare che conta circa 3.468 abit. e che durante il periodo estivo, a

causa del forte flusso turistico, la popolazione aumenta notevolmente.

La località si trova a circa 25 km da Ragusa e fra gli altri centri più vicini conta Santa Croce

Camerina, Donnalucata e Scicli. È caratterizzata da una lunga spiaggia sabbiosa che si

interrompe ad ovest al porto e ad est poco prima della riserva dell' Irminio.

L’assetto urbanistico di Ragusa è vario; lo dimostra il fatto che l' impostazione di Ragusa Ibla,

deriva dall'antico impianto altomedievale, probabilmente di origine bizantina. Mentre Ragusa

Superiore, dopo il terremoto del 1963 venne costruito ex novo, secondo un vero e proprio

modello urbanistico a maglia ortogonale grazie alle idee e ai progetti illuministici del barone

Mario Leggio Schininà.

Lo sviluppo del nuovo quartiere continuò durante il XVIII secolo ed il successivo XIX, ma un

sostanziale cambiamento avvenne nel secondo quarto dell'Ottocento con la costruzione del primo

ponte cittadino, ultimato nel 1843 che superando l'ostacolo naturale della vallata S. Domenica,

consentì l'espansione della città verso sud dove si trovavano i giacimenti di asfalto e le prime

attività industriali. Successivamente fu costruito un altro ponte in epoca fascista e infine

negli anni sessanta, a causa dell'intenso sviluppò cittadino, si realizzò un terzo ponte a campata

unica.

Attualmente la città continua ad espandersi verso ovest, nella zona dell'altopiano e anche verso la

zona sud, in quel sistema di quartieri che ormai viene comunemente chiamato Ragusa Nuova.

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

5

Ragusa Ibla, grazie al suo isolamento urbano, ha potuto mantenere un'integrità stilistica

veramente ammirevole. Domina la vallata circostante, con le sue casupole e stradine sulle quali

regna il maestoso Duomo di San Giorgio, massima espressione del barocco ibleo.

A Ragusa superiore, si può distinguere il centro storico sempre in stile barocco. Esso ospita la

Cattedrale di San Giovanni, che si affaccia sull’omonima Piazza ed è raggiungibile sia da Corso

Vittorio Veneto e sia da Corso Italia. Nella stessa zona si possono ammirare anche importanti

architetture civili più recenti (ottocenteschi e novecenteschi) come: Palazzo Zacco, oggi sede

Museo delle tradizioni Ragusane; il Palazzo Schininà di Sant’ Elia, talmente grande che si

estende per un intero quartiere; ed il Palazzo Sortino-Trono, edificato nel 1778.

A circa 15 chilometri da Ragusa, sorge il Castello di Donnafugata. Al contrario di quanto il

nome possa far pensare non si tratta di un vero e proprio castello medievale bensì di una

sontuosa dimora nobiliare del tardo '800. Il nome del castello è probabilmente di origine araba,

dal nome dato alla località.

Il castello è stato edificato sulla vecchia struttura di una torre duecentesca. Una parte

dell'edificio, tra cui la torre stessa, risale alla metà del Settecento ma nel suo complesso il

possente edificio è dovuto al Barone Corrado Arezzo, che lo fece realizzare un secolo dopo

inserendo nella facciata principale, in stile neo-gotico con richiami del veneziano, la bella loggia

con gli eleganti archi trilobati.

L'edificio si sviluppa su una superficie di 2500 m² e consta di ben 122 vani. Il Castello è

attorniato da un parco lussureggiante di quasi 8 ettari con grandi alberi di ficus, ed altre piante

esotiche. Al suo interno si trovano un labirinto, un tempietto circolare, una coffee-house e delle

grotte artificiali.

Nel seguito si riportano le normative e i criteri, generali e di contesto, utilizzati per

l’articolazione in zone acustiche del territorio comunale di Ragusa.

CRITERI METODOLOGICI ADOTTATI PER LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

La Classificazione del Territorio Comunale in zone acusticamente omogenee è un obbligo

sancito dalla legge n° 447/95 “Legge Quadro sull’inquinamento acustico”.

Nell’anno 2007 l’ARPA Sicilia “Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente” ha

pubblicato le “linee guida per la classificazione in zone acustiche del territorio dei comuni”.

In questa pubblicazione sono forniti suggerimenti metodologici per la definizione delle classi

acustiche, che sono stati seguiti puntualmente nell’ambito del presente studio.

In particolare, nell'ambito dello studio complessivo per la redazione del Piano di Classificazione

Acustica di Ragusa, di cui il rapporto seguente e il relativo allegato tecnico costituiscono parte

integrante, il Piano introduce una classificazione del territorio in zone acusticamente omogenee,

assegnando a ogni porzione omogenea di territorio una classe acustica, determinata tra le sei

individuate dalla normativa, coerentemente con la restante pianificazione urbanistica.

Il DPCM 14.11.1997 ha così specificato le caratteristiche delle sei classi acustiche:

Classe I - aree particolarmente protette

Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro

utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo e allo svago, aree residenziali,

aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

6

Classe II - aree prevalentemente residenziali

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale,

con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali e assenza di

attività industriali e artigianali.

Classe III - aree di tipo misto

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di

attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici,

con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali

interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

Classe IV - aree d’intensa attività umana

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità

di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività

artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione; le aree con limitata presenza

di piccole industrie.

Classe V - aree prevalentemente industriali

Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di

abitazioni.

Classe VI - aree esclusivamente industriali

Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive

d’insediamenti abitativi.

All’interno di ogni classe acustica si applicano determinati valori limite di rumore; i limiti più

bassi sono quelli stabiliti per la classe I, la più protetta, e vanno via via crescendo per

raggiungere i valori più alti in corrispondenza della classe VI.

Nelle tabelle seguenti si riportano i limiti massimi dei livelli sonori equivalenti (diurni e notturni)

che devono essere rispettati dall’insieme delle sorgenti rumorose:

Valori limite di immissione Leq in dB (A) (art. 3 DPCM 14.11.97)

Classi di destinazione d’uso del territorio

Tempi di riferimento

limite diurno

ore 06.00 – 22.00

limite notturno

ore 22.00 – 06.00

I Aree particolarmente protette 50 40

II Aree prevalentemente residenziali 55 45

III Aree di tipo misto 60 50

IV Aree di intensa attività umana 65 55

V Aree prevalentemente industriali 70 60

VI Aree esclusivamente industriali 70 70

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

7

I Valori limite differenziali di immissione sono: 5 dB per il periodo diurno e 3 dB per il periodo

notturno, all’interno degli ambienti abitativi. Tali valori non si applicano nelle aree classificate

come VI classe (aree esclusivamente industriali).

Valori limite di emissione Leq in dB (A) (art. 2 DPCM 14.11.97)

Classi di destinazione d’uso del territorio

Tempi di riferimento

limite diurno

ore 06.00 – 22.00

limite notturno

ore 22.00 – 06.00

I Aree particolarmente protette 45 35

II Aree prevalentemente residenziali 50 40

III Aree di tipo misto 55 45

IV Aree di intensa attività umana 60 50

V Aree prevalentemente industriali 65 55

VI Aree esclusivamente industriali 65 65

FASI DI LAVORO

La prima fase del lavoro è stata la suddivisione del territorio comunale in zone di maggiore

rilevanza (Ragusa, Marina di Ragusa, Castello di Donnafugata e Riserva Irminio), e

successivamente si è proceduto si è andato nel dettaglio studiando le zone di maggiore intensità

abitativa allo scopo di creare degli isolati che rappresentano, nell’ambito della Classificazione

Acustica, l’unità minima di territorio. L’analisi dello stato di fatto del territorio è stata effettuata

dalle basi cartografiche fornite dagli uffici competenti, integrandoli con sopralluoghi preliminari

laddove necessari.

La valutazione del Piano Regolatore Generale vigente ha permesso di eseguire una prima

suddivisione del territorio in zone secondo la propria destinazione d’uso, considerando la

zonizzazione eseguita ai sensi del D.M. 1444/68. Inoltre sono state oggetto di valutazione

ulteriori documenti di pianificazione urbanistica quali la bozza del Piano Urbano di Mobilità

Sostenibile e la relazione preliminare alla revisione del Piano Regolatore Generale.

La cartografia di base, in accompagno ai sopralluoghi diretti, ha permesso, pertanto, di avere un

quadro conoscitivo finalizzato all’individuazione delle caratteristiche urbanistiche e funzionali

delle diverse parti del territorio comunale con riferimento:

al reale uso del suolo per il territorio urbanizzato;

alla disciplina di destinazione d’uso del suolo per il territorio urbanizzabile.

Da tale raffronto è dato rilevare che il comune di Ragusa non presenta particolari difformità tra

lo stato di fatto e le trasformazioni urbanistiche potenziali previste nello strumento urbanistico,

volto principalmente a un “riequilibrio territoriale”.

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

8

La classificazione acustica di ogni area tiene conto dei vincoli derivanti dalla normativa e legati

alla struttura del territorio, dipendenti dalla densità di popolazione, dalla presenza di attività

artigianali, commerciali ed industriali, dalla vicinanza con le infrastrutture di trasporto, dalla

presenza di recettori sensibili e da altri fattori.

In particolare, la classificazione acustica del territorio comunale di Ragusa è stata effettuata,

come detto, con riferimento agli usi attuali e potenziali del territorio.

Preziose informazioni sono state desunte dai rilievi aerofotogrammetrici e dalle previsioni della

strumentazione urbanistica, sulla base di criteri generali, desunti dalla normativa nazionale (L.

447/95 e D.P.C.M. 14/11/97) e dalle linee guida emanate dalla Regione Sicilia e di criteri di

contesto emersi dalla fase conoscitiva e riferiti alla particolarità del contesto urbano di Ragusa e

nella parte a vocazione turistica di Marina di Ragusa.

Sono stati individuati i recettori sensibili dal punto di vista acustico, quali le strutture scolastiche

di ogni ordine e grado, le biblioteche, le strutture sanitarie con degenza, le residenze sanitarie

d’assistenza, le attività artigianali, ecc.

Sono state esaminate le strutture produttive e in base alla loro natura e alla loro collocazione

territoriale sono state inserite nelle classi V e VI.

Si è proceduto ad individuare le aree collocabili nelle classi I, II, III e IV e ad aggregare le aree

eterogenee in porzioni di territorio più vaste possibili preferendo una omogeneizzazione che

privilegiasse le classi acustiche più basse e predisponendo ove possibile fasce acustiche di

transizione per le zone caratterizzate da “salti di classe”.

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

9

Imprescindibile è risulta la campagna di rilevamento puntuale condotta in oltre 50 postazioni

scelte in modo da rappresentare l’intero territorio comunale e di seguito elencate.

Post. Ubicazione Zona Leq(A)

1 Piazza Duomo-Ragusa Ibla III 59,0

2 Via Giardino-Ragusa Ibla III 47,3

3 Via Risorgimento-Ospedale I 55,2

4 Piazza della Repubblica I 53,8

5 Corso Mazzini I 52,9

6 Corso Italia (bassa) IV 47,5

7 Corso Italia (alta) IV 60,0

8 Corso Vittorio Veneto III 54,4

9 Via Roma IV 47,4

10 Piazza della Libertà III 49,3

11 Piazza del Popolo III 38,0

12 Via Ing. Migliorisi III 54,0

13 Via Mongibello IV 49,0

14 Via Archimede IV 50,0

15 Viale Europa (bassa) II 54,5

16 Via Plebiscito IV 48,5

17 Cimitero I 39,7

18 Viale Europa (alta) III 53,0

19 Viale delle Americhe III 56,7

20 Via Bartolomeo Colleoni III 53,0

21 Via Pietro Nenni II 53,0

22 Via Lombardo Radice II 43,0

23 Via Achille Grandi VI 60,5

24 Via delle Miniere VI 56,0

25 S.P. 25-Zona Industriale VI 57,5

26 Ospedale I 40,0

27 Via Risorgimento III 58,0

28 Viale Ospedale Civile I 48,0

29 Via Roma IV 47,0

30 Riserva Irminio I 45,0

31 Castello Donnafugata I 37,0

32 Viale Andrea Doria-Marina di Ragusa IV 44,0

33 Piazza Vincenzo Rabito-Marina di Ragusa IV 31,2

34 Viale S. Citelli-Marina di Ragusa IV 34,7

35 Viale Andrea Doria-Marina di Ragusa IV 44,1

36 Piazza Duca degli Abbruzzi-Marina di Ragusa (Diurno) IV 42,1

37 Lungomare-Torre Cabrera-Marina di Ragusa (Diurno) IV 45,0

38 Via Dandolo-Marina di Ragusa (Diurno) III 34,0

39 Via Benedetto Brin-Marina di Ragusa IV 37,3

40 Piazza Scalo Trapanese-Marina di Ragusa IV 43,1

41 Lungomare Mediterraneo-Marina di Ragusa IV 32,0

42 Viale Andrea Doria-Marina di Ragusa IV 32,8

43 Lungomare-Marina di Ragusa (Notturno) IV 63,1

44 Via Porto Venere-Marina di Ragusa IV 54,6

45 Via C.Duilio-Marina di Ragusa III 55,3

46 Via Schembri-Marina di Ragusa IV 60,1

47 Via Cav. Bisani – Marina di Ragusa IV 48,1

48 Via Tindari - Marina di Ragusa (Diurno) IV 58,6

49 Via Tindari - Marina di Ragusa (Diurno) IV 58,8

36 bis Piazza Duca degli Abbruzzi-Marina di Ragusa (Diurno) IV 43,6

37 bis Lungomare-Torre Cabrera-Marina di Ragusa (Notturno) IV 47,1

38 bis Via Dandolo-Marina di Ragusa (Notturno) IV 44,2

48 bis Via Tindari - Marina di Ragusa (Notturno) IV 62,0

49 bis Via Tindari - Marina di Ragusa (Notturno) IV 64,4

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

10

Post. Ubicazione Zona Leq(A)

50 Viale delle Americhe III 59,0

51 Viale delle Americhe III 54,3

52 Via E. Fieramosca (alta) II 50,4

53 Via E. Fieramosca (bassa) II 50,6

54 Zona Industriale (bassa) VI 59,5

55 Via Achille Grandi (S.P.25) VI 56,1

56 Via Achille Grandi (S.P.25) V 50,6

57 Via G. Di Vittorio III 50,1

58 Ponta Papa Giovanni XXIII- Via S. Vito III 50,4

59 Ponte Via Roma IV 50,1

60 Via M. Schinina’ III 58,4

61 Via Leone (S.P.52) V 59,1

La figura che segue illustra le ubicazioni dei punti di rilievo con il valore delle misurazioni

fonometriche.

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

11

L’individuazione delle infrastrutture stradali e ferroviarie ha permesso la corretta classificazione

delle aree a queste limitrofe ai sensi della normativa vigente.

Per quanto riguarda le infrastrutture di trasporto ci si è attenuti al criterio, suggerito nella

pubblicazione ARPA del 2007 sopra ricordata, secondo la quale le fasce di pertinenza acustica

delle infrastrutture, ferroviarie e stradali, non rappresentano elementi veri e propri di

zonizzazione acustica, ma rappresentano piuttosto “fasce di esenzione” relative alla sola

rumorosità prodotta dal traffico stradale o ferroviario rispetto al limite di zona, determinato dalla

destinazione d’uso delle aree, che dovrà invece essere rispettato dall’insieme di tutte le altre

sorgenti rumorose presenti nella zona.

Si è proceduto, inoltre, a perfezionare la corrispondenza tra previsioni di PRG e proposta di

Piano di classificazione acustica e campire le aree a seconda della colorazione prevista dalle

linee guida emanate dalla Regione Sicilia.

Per quanto riguarda la classificazione acustica si è provveduto a garantire coerenza alle

situazioni già consolidate e a quelle che prevedono nuovi insediamenti rumorosi in prossimità di

aree acusticamente sensibili.

CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE

Sulla base delle indicazioni fornite dalle linee guida regionali, l’impostazione generale della

classificazione acustica del territorio di Ragusa è basata sulla tipologia d’uso del territorio,

ovvero sulle sue prevalenti condizioni di effettiva fruizione.

Per quanto riguarda la metodologia utilizzata ci si è orientati verso una tipologia di tipo

prevalentemente qualitativo, in considerazione della buona conoscenza dell’uso del territorio

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

12

unita al fatto che si sono potute utilizzare le analisi svolte nell’ambito della redazione del Piano

Regolatore Generale.

La metodologia adottata si basa, pertanto, essenzialmente su considerazioni di carattere

urbanistico (analisi del territorio in relazione alla destinazione prevista dal Piano Regolatore) e

su indicatori socio-economici, quali la densità di popolazione, di esercizi commerciali, di attività

produttive ed i volumi di traffico delle infrastrutture dei trasporti.

In ogni caso, date le notevoli implicazioni connesse con l’adozione della classificazione acustica,

la metodologia adottata ha consentito di pervenire ad una precisa lettura della prevalente ed

effettiva tipologia di fruizione del territorio e delle conseguenti implicazioni di tipo acustico.

I parametri di cui si è tenuto conto per la individuazione delle zone acusticamente omogenee

sono essenzialmente quelli che possono provocare l’immissione di rumore sia negli spazi aperti

che in quelli abitativi, o per via diretta, come nel caso di macchinari, di impianti, di veicoli di

trasporto ecc. o per via indiretta, ad esempio esercitando una funzione di attrazione di persone e

conseguentemente di flussi di traffico, come nel caso di poli commerciali o di uffici. Tali

parametri, pertanto, sono individuabili nello svolgimento di attività produttive, di tipo industriale

o artigianale, nello svolgimento di attività commerciali o terziarie, nella presenza di funzioni

abitative, nella presenza di assi viari ecc.

Qui di seguito sarà brevemente descritta, suddivisa per zone, la classificazione acustica del

territorio comunale, operata nel rispetto della normativa vigente.

L’antico quartiere di Ragusa Ibla, è stato collocato in parte in Classe I, in virtù del fatto che in

tale area è significativo l’interesse storico-archeologico ed urbanistico, mentre lungo l’arteria che

si estende da Piazza Duomo, Corso XXV Aprile e fino a Piazza G.B. Hodierna, si è attribuita la

Classe IV, per la presenza di diversi poli di aggregazione e turistici. Tra le due sopraindicate

classi, si è in previsto l’inserimento di un filtro, identificato con la Classe III, per tentare il più

possibile di armonizzare il passaggio tra classi non consecutive.

Parte dell’area di Ragusa Superiore, lungo le vie principali del Centro Storico (Corso Italia,

Corso Vittorio Veneto e Via Roma) e l’area di Viale Europa, caratterizzate entrambe da attività

commerciali e uffici, dai principali poli di aggregazione e che maggiormente impegnano la

circolazione veicolare e pedonale, sono state poste in Classe IV. Le aree limitrofe alle vie

principali del Centro Storico sono state inserite in Classe III, data la presenza di attività

commerciali ed edifici destinati a uso abitativo.

Quest’ ultima Classe è stata utilizzata anche come area di transizione tra aree urbane a intensa

attività umana (classe IV) e aree prevalentemente residenziali (Classe II).

I parchi attrezzati per attività ludiche hanno assunto la Classe II.

Lungo Via Archimede e le strade ortogonali ad essa, essendo punto di snodo e di collegamento

tra il centro storico e la zona di nuova espansione, è stata identificata un’area ricadente in Classe

IV.

La vasta area di Ragusa Nuova, ove una forte presenza di attività residenziale è associata alla

presenza di attività commerciali di limitate dimensioni, che sono state interpretate come servizi

alla residenza, perché non richiamano effettivamente altra utenza al di fuori dei residenti stessi,

si è optato per l’adozione di una Classe II.

Le aree caratterizzate da prevalenza di attività commerciali e da altri insediamenti attrattori di

traffico, come le strutture scolastiche e case di cura sono state identificate in aree di classe III

cioè di tipo misto.

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

13

Per quanto riguarda l'area industriale bisogna riconoscere che, da un punto di vista urbanistico,

Ragusa presenta un’area industriale già esistente molto ben riconoscibile, caratterizzata dalla

presenza pressoché esclusiva di attività produttive e di qualche piccola residenza integrata con

l'area produttiva stessa. Si è convenuto di dover assegnare la Classe VI a tale area perché

destinata a esclusivo e vincolante uso industriale.

La Classe V è stata attribuita alla zona lungo Viale delle Americhe. In tale area, infatti, non

risultano ditte che operano a ciclo continuo e che quindi necessitino di avere limiti di emissione

rumorosa. Inoltre, qui sono presenti abitazioni e il centro Commerciale Ibleo, ove il flusso

veicolare e non risulta più intenso durante il giorno.

Per quanto attiene alle strutture sanitarie in Classe I, sono state considerate solo quelle con

degenza: Ospedale Civile, Ospedale G.B. Hodierna, Ospedale Civile Maria Paternò Arezzo,

Ospedale Papa Giovanni Paolo II e la Clinica del Mediterraneo.

In classe I è stata posta anche l’area del cimitero cittadino.

I previsti parchi urbani e suburbani, ospitando aree attrezzate destinate al gioco, non presentano

caratteristiche di veri e propri recettori sensibili. Questi sono stati classificati in Classe II in

relazione alle caratteristiche e alle condizioni al contorno.

L’area urbana storica del Castello di Donnafugata è stata posta interamente in Classe I per la

valenza storico-archeologica, priva di qualunque altra attività e non attraversata da viabilità

degna di attenzione.

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

14

La Riserva Naturale Macchia Foresta del Fiume Irminio istituita nel 1985 dall’ Assessorato

Regionale Territorio e ambiente è stata inserita interamente nella Classe I.

Non sono state considerate aree particolarmente protette le piccole aree verdi di quartiere e le

aree di verde sportivo, per le quali la quiete fonica non è da ritenersi un elemento strettamente

indispensabile per la loro fruizione.

Il territorio di Marina di Ragusa, in prossimità del Lungomare Andre Doria, è caratterizzato da

un’intensa attività umana, dovuto alla presenza di attività commerciali e dei principali poli di

aggregazione e turistici. Intenso, invece, il traffico veicolare lungo Via del Mare, Via V. De

Gama e Via Porto Venere, essendo le line di snodo e accesso alla frazione. Queste aree, infatti,

sono state inserite in Classe III.

Alla zona ad ovest Santa Barbara, dopo il porto turistico, caratterizzata per lo più da abitazioni e

servizi alle residenze è stata assegnata la Classe II. Mentre, nelle aree limitrofe al lungo mare,

ove sono ricche le attività commerciali e servizi, si è optato per l’adozione di una Classe III di

tipo misto.

Rimandando all’elaborato grafico di progetto, si riporta la classificazione acustica del territorio

di Ragusa.

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

15

RUMORE GENERATO DAL TRAFFICO VEICOLARE

Le strade che interessano il sistema urbano ragusano sono utilizzate prevalentemente in relazione

alle loro caratteristiche funzionali secondo una classificazione di natura urbanistica a prescindere

dalle caratteristiche geometriche. In questa logica il Piano Urbano del Traffico del comune di

Ragusa ha individuato:

- Le strade extraurbane di superamento tangenziale del sistema urbano,

- le strade extraurbane di accesso e uscita dal sistema urbano,

- le strade di attraversamento del sistema,

- le strade di collegamento tra parti della città,

- le strade al servizio degli insediamenti.

Quasi tutte le strade di Ragusa hanno funzioni miste per cui strade di accesso, attraversamento e

uscita sono allo stesso tempo strade di collegamento e servizio degli insediamenti, con la

presenza di sosta ai lati e di intersezioni in parte non regolamentate. Le strade sono caratterizzate

dall’uso promiscuo da parte di pedoni, mezzi pubblici e privati.

La S.S. 594, Pozzallo, Modica, Ragusa, Catania rappresenta l’asse extraurbano di superamento

tangenziale del sistema urbano nella parte ovest della città su cui si innestano le principali strade

d’accesso che sono:

1- La strada provinciale 25, Ragusa – Marina, che entra nella città attraverso l’area

industriale e nel tratto urbano assume il nome di Via G. Di Vittorio.

2- La strada provinciale 60 Ragusa – Santa Croce, che nel tratto urbano iniziale assume la

denominazione di via Ettore Fieramosca.

3- La SS. 115, che nel tratto urbano d’accesso assume il nome di viale delle Americhe e che

attraversa la città.

4- La S.P. 9 Annunziata-Cifali che attraverso un tratto extraurbano si innesta nella S.P. 10

(Ragusa-Chiaramonte), e confluisce sul viale delle Americhe (vedi precedente punto 3)

L’altro asse di superamento tangenziale è rappresentato dal sistema costituito dalla SS. 194

(Giarratana) che consente l’accesso diretto a Ibla e dalla SS. 115 da Modica sino al loro punto di

intersezione.

L’unica via d’accesso da questo asse è rappresentato dalla SS. 115, (via Risorgimento), da

Modica dall’intersezione con la S.S. 194 (Giarratana).

Senza la mitigazione di un asse tangenziale sono vie d’accesso alla città:

1- La via Colleoni (Cento Pozzi), dalla fascia costiera occidentale.

2- La S.P. 10 da Chiaramonte.

La principale causa di congestione del traffico urbano si identifica nella promiscuità d'uso delle

strade (tra veicoli e pedoni, tra movimenti e soste, tra veicoli pubblici collettivi e veicoli privati

individuali).

Sulla base dei risultati descritti nei paragrafi precedenti è possibile rilevare l’eccedenza di

rumore da traffico veicolare in corrispondenza di pochi ambiti territoriali del comune:

Via Risorgimento

Piazza Duomo – Ibla

Piazza della Repubblica – Ibla

Lungomare - Marina di Ragusa

Strada di ingresso alla riserva dell’Irminio

Corso Italia

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

16

In ragione della classificazione acustica operata nel rispetto della normativa vigente l’intervento

di risanamento acustico si pone l’obiettivo di mitigare, in un ragionevole arco di tempo, le

situazioni acusticamente più critiche riscontrate.

Il resto dei campionamenti acustici indica sostanzialmente una situazione di rispetto dei limiti

imposti dalla normativa. La proposizione di ulteriori nodi e assi viari urbani ed extraurbani non è

stata presa in considerazione nel presente studio giacché tali previsioni, anche se contenute nel

PRG, dovranno necessariamente essere oggetto di studio solo attraverso un progetto specifico

all’interno di un possibile piano generale dei trasporti che comporterà, obbligatoriamente,

l’aggiornamento e la revisione o la modifica della classificazione acustica del territorio

comunale.

AREE DESTINATE A SPETTACOLO A CARATTERE TEMPORANEO

Nel territorio del comune di Ragusa si verificano con cadenza consolidata dalla tradizione e non

manifestazioni e spettacoli a carattere temporaneo, mobile o all’aperto, soprattutto durante la

stagione estiva. Per tale ragione sono state identificate delle ubicazioni in cui è possibile

effettuare le manifestazioni.

Le attività che possono comportare il superamento dei limiti di rumore ambientale sono soggette

a deroga ai limiti acustici definiti con la classificazione del territorio.

Tale deroga dovrà essere definita mediante apposito regolamento comunale.

IPOTESI DI RISANAMENTO

In linea di principio, laddove si sono riscontrate incoerenze acustiche nell’ambito del tessuto

abitato già costruito, ci si è attenuti all’esigenza di assecondare una generale riqualificazione del

centro abitato e quindi si è proceduto a porre le aree potenzialmente rumorose nella classe

acustica corrispondente.

Situazioni legate alla discontinuità di classe sono costituite principalmente dai ricettori sensibili

che dovranno essere considerate nel futuro piano di risanamento.

Per gli edifici scolastici, in particolare, essendo essi stessi poli attrattivi di traffico e quindi di

rumorosità, e che non sono collocati in aree isolate o protette, anzi, sono affacciate su vie che

sopportano discreti flussi di traffico, si ritiene che prevedere onerosi e scarsamente efficaci

interventi di risanamento acustico ambientale produrrebbero più problemi di quelli che si

vogliono risolvere.

In alcuni casi l’unico intervento di risanamento potrebbe essere l’eliminazione dei veicoli

durante le ore di utilizzo degli edifici scolastici, cosa non proponibile nel breve periodo.

Si ritiene ragionevole, pertanto, prevedere solamente interventi di difesa passiva, aumentando gli

indici d’isolamento acustico delle facciate e dei serramenti in occasione d’interventi più generali

di ristrutturazione. Diverso ragionamento potrà essere fatto in occasione della costruzione di

nuovi edifici scolastici.

Il futuro piano di risanamento acustico dovrà limitare l’accesso al traffico veicolare, in particolar

modo a Ragusa Ibla, utilizzando in futuro asfalti fonoassorbenti per ridurre l’inquinamento

acustico, laddove non esistono vincoli specifici da parte degli organi preposti.

Una situazione di criticità è determinata, altresì, dalla Riserva Naturale del fiume Irminio,

attraversata dalla S.P. 63 che collega Marina di Ragusa a Scicli. Il futuro piano di risanamento

acustico dovrà prevedere, per il tratto di attraversamento di tale strada, la realizzazione di

barriere antirumore, o meglio la piantumazione di filari di arbusti.

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

17

Data l’estensione territoriale del comune di Ragusa, la sua posizione geografica e la disposizione

territoriale di attività produttive di tipo industriale, i problemi d’inquinamento acustico

all’interno del territorio comunale di Ragusa sono molto circoscritti e dovuti principalmente al

traffico veicolare.

Le misure effettuate nei diversi punti di rilievo consentono, infatti, di affermare con certezza che

il traffico veicolare è il principale, se non l’unico, agente responsabile dell’innalzamento dei

livelli d’inquinamento acustico.

L’attenzione è stata focalizzata su questa tipologia di rumore giacché la città di Ragusa non è

interessata ad altri tipi di fenomeni presenti, invece, in realtà urbane diverse: non esiste un

traffico aeroportuale; il traffico ferroviario è limitato; le attività di produzione industriale sono

circoscritte in zone assai distanti dalle classi a rischio (scuole, ospedali). Per questi motivi

sembra utile riportare diversi suggerimenti solo ed esclusivamente relativi al rumore veicolare.

Verranno, quindi, esplicitati i possibili interventi di risanamento adottabili per riportare entro i

limiti normativi le situazioni di eccedenza di rumore, facendo esplicito riferimento al DMA

29/11/2000 che definisce i criteri per la redazione dei piani di risanamento acustico da parte degli

Enti gestori o proprietari delle infrastrutture di trasporto.

In tale decreto sono esposti i criteri di progettazione degli interventi di risanamento e sono

riassunti le caratteristiche e i costi dei principali interventi di bonifica acustica.

Fra questi è opportuno ricordare brevemente:

le pavimentazioni antirumore tradizionali, accreditate della capacità di ridurre il rumore

di 3 dB;

le pavimentazioni eufoniche, accreditate della capacità di ridurre il rumore di 5 dB;

le barriere artificiali di vario tipo, accreditate della capacità di ridurre il rumore tra i 10 e i

19 dB per i ricettori posti in posizione protetta dalla barriera (zone d’ombra);

le barriere vegetali, accreditate della capacità di ridurre il rumore di 1 dB per ogni 3 m di

spessore della fascia piantumata;

i rilevati, accreditati della capacità di ridurre il rumore tra i 6 e i 13 dB per i ricettori posti

in posizione protetta dal rilevato (zone d’ombra);

le finestre di rumore autoventilanti, capaci di ridurre di 35 dB all’interno dei vani il

rumore proveniente dalle aree esterne;

i rivestimenti fonoassorbenti delle facciate degli edifici, accreditate della capacità di

ridurre il rumore “passante” di 2 dB.

Gli interventi sopra menzionati sono prevalentemente di tipo “passivo”, cioè si limitano a

introdurre degli elementi di mitigazione tra la sorgente di rumore (il traffico) e i recettori da

proteggere.

Nelle aree urbanizzate, tuttavia questi provvedimenti possono essere adottati solo in

corrispondenza di situazioni particolari, quali ad esempio le aree a fregio delle grandi

infrastrutture di trasporto.

A puro titolo indicativo si forniscono qui di seguito una serie di provvedimenti adottabili in

corrispondenza delle tratte stradali che richiedono un’azione di risanamento acustico e si fornisce

approssimativamente il dato relativo al beneficio acustico conseguibile.

In quasi tutte le tratte si propone l’utilizzo di asfalto fonoassorbente con un potere di

attenuazione minore. Attualmente sono in commercio tipi di asfalto con argilla che danno un

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

18

buon rendimento di attenuazione acustica e che non comportano costi più alti di quelli previsti

per l’asfalto tradizionale.

L’asfalto fonoassorbente ad alto rendimento è proposto per quelle tratte in corrispondenza di

ricettori sensibili che registrano eccedenze di rumore più marcate.

La riduzione delle velocità è proposta per le strade del Centro Abitato che presentano maggiori

eccedenze di rumore e in corrispondenza dei ricettori sensibili posti a ridosso di strade con

traffico sostenuto.

Per le altre situazioni, è possibile immaginare che un contributo significativo al contenimento

dell’impatto acustico da traffico possa derivare anche dal miglioramento del parco dei mezzi

circolanti, favorito dalla sempre più restrittiva normativa europea, dalle politiche regionali e

assicurato dal progresso tecnologico.

Viene descritto un computo metrico con l’indicazione delle voci e dei costi unitari, previsti come

ipotesi di risanamento:

Tipo di intervento

Campo di impiego

Efficacia

Costo unitario

Pavimentazione

antirumore tradizionali

Impiego in situazioni non

particolarmente critiche o ad

integrazione di altri interventi

3 dB per tutti i ricettori a

prescindere dalla quota

relativa alla infrastruttura

7,75 €/mq di superficie

stradale trattata

Pavimentazioni eufoniche

Impiego in situazioni non

particolarmente critiche o ad

integrazione di altri interventi

5 dB per tutti i ricettori a

prescindere dalla quota

relativa alla infrastruttura; è

efficace anche alle basse

frequenze

15,49 €/mq di superficie

stradale trattata

Barriere antirumore

artificiali (metalliche, in

legno, calcestruzzo,

argilla espansa,

trasparenti, bromuri)

Impiego tipico in presenza di

ricettori di altezza media posti in

prossimità della infrastruttura

14 dB per i ricettori posti

nella zona A dell’ombra

7 dB per i ricettori posti

nella zona B dell’ombra

0 dB per i ricettori posti

fuori dalla zona d’ombra

206,37 €/mq

Barriere vegetali

antirumore

Impiego per situazioni non

particolarmente critiche con ampie

fasce di territorio non edificato tra i

ricettori e la sede stradale

1 dB ogni 3 m di spessore

della fascia piantumata

77,23 €/mq di terreno

piantumato, escluso il costo

del terreno

Giunti silenziosi

Ricettori vicini a ponti o viadotti;

intervento ad integrazione di altri,

per ridurre i rumori impulsivi

3 dB di Lmax

615,30 €/ml per escursioni

dei giunti di ± 15 mm;

10.249,73 €/ml per

escursioni dei giunti di ± 50

mm

Rivestimenti

fonoassorbenti delle

facciate degli edifici

Contesti densamente urbanizzati per

migliorare il clima acustico di zona

3 dB

51,17 €/mq

In estrema sintesi ogni intervento di risanamento acustico non potrà prescindere da un mirato ed

esecutivo studio progettuale che definirà compiutamente l’intervento. Tuttavia si può ipotizzare,

pur nell’ambito di una inevitabile approssimazione, che i costi complessivi per ogni singola

criticità possono rientrare in un intervallo compreso tra 10.000,00 e 30.000,00 EURO.

Relazione sulla zonizzazione acustica e piano di risanamento del territorio comunale di Ragusa

19

CONCLUSIONI

La redazione del piano di classificazione acustica si è basata, pertanto, su criteri che

garantiscono, in ogni porzione del territorio, livelli d’inquinamento acustico compatibili con la

destinazione d’uso e le attività umane svolte. Tali criteri riflettono le scelte dell’Amministrazione

Comunale in materia di destinazione d’uso del territorio (come indicato dell’art. 2, comma 2

della Legge Quadro n. 447/1995) e traggono spunto dagli strumenti urbanistici cercando di

coordinare al meglio la zonizzazione con questi ultimi.

Il riconoscimento e l’assegnazione delle classi acustiche è consistito in un’analisi delle

destinazioni d’uso esistenti e/o previste del territorio, senza l’introduzione di parametri numerici

che stabiliscano l’appartenenza a una specifica classe in considerazione che il territorio comunale

è caratterizzato da un’estrema variabilità dei parametri quantitativi, peculiarità propria dei

comuni di medio/piccola dimensione nei quali peraltro la conoscenza dell'uso del territorio è più

immediata e approfondita.

E’ dato rilevare che su tutto il territorio comunale, l’uso effettivo o previsto del territorio

coincide o è compatibile con la destinazione data dallo strumento urbanistico in fase di adozione

giacché, come detto, il territorio non presenta particolari difformità tra lo stato di fatto e le

trasformazioni urbanistiche potenziali previste.

L’accostamento di aree a differente destinazione d’uso è in linea generale armonizzato tenendo

conto della dislocazione e della tipologia d’insediamenti industriali e artigianali.

Sono altresì, acusticamente ben accostabili agli ambiti di espansione produttiva e residenziale

tenuto conto in molti casi dell’esistenza significativa di discontinuità geomorfologiche.

Le aree industriali con prevalente vocazione logistica e aree artigianali e di completamento si

accostano ad aree prevalentemente agricole con insediamenti residenziali a bassa densità di

popolazione.

Vi è da dire, altresì, che la normativa esistente, sia nazionale sia regionale, prevede già una

strumentazione sufficientemente raffinata per affrontare le situazioni in cui può prodursi un

conflitto acustico in seguito ad un accostamento critico tra aree con caratteristiche acustiche

molto diverse tra loro. Infatti, nel caso di nuovi insediamenti potenzialmente rumorosi sarà

necessario redigere uno studio previsionale d’impatto acustico che dovrà dimostrare che i nuovi

insediamenti sono compatibili con la zonizzazione acustica e comunque con il rispetto dei limiti

di esposizione al rumore delle aree già insediate. Nel caso della realizzazione di nuovi recettori

sensibili o di residenze in prossimità di strutture potenzialmente rumorose, sarà necessario

redigere uno studio previsionale di clima acustico che dovrà dimostrare che le nuove attività

insediate non subiranno un’esposizione al rumore ambientale superiore a quella stabilita dalla

normativa per la destinazione d’uso prevista.

Ragusa, maggio 2017

Il Progettista

Arch. Marco Antonio Cocciadiferro

Struttura di supporto

ITINERA Studio Associato