COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (PROVINCIA DI NAPOLI) · Relazione tecnica del progetto stradale 1....

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COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (PROVINCIA DI NAPOLI) Progetto di un tronco stradale che collega Via Matilde Serao, con Via Madonna Delle Grazie nel Comune di Giugliano in Campania. ITG “GIANBATTISTA DELLA PORTA” CLASSE V SEZIONE B ANNO SCOLASTICO 2012-2013 ALLIEVO : VITTORIO PALMA DOCENTE: PROF. ING. FRANCESCO ZUPPARDI ALLEGATI: 1: Relazione Tecnica 3: Planimetria 1:2000 4: Profilo Longitudinale 1:2000-1:200 5: Sezione Tipo 1:100 6: Sezioni Trasversali 1:200 7: Movimenti Terra

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COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA

(PROVINCIA DI NAPOLI)

Progetto di un tronco stradale che collega Via Matilde Serao, con Via Madonna Delle Grazie nel

Comune di Giugliano in Campania.

ITG “GIANBATTISTA DELLA PORTA” CLASSE V SEZIONE B

ANNO SCOLASTICO 2012-2013

ALLIEVO : VITTORIO PALMA DOCENTE: PROF. ING. FRA NCESCO ZUPPARDI

ALLEGATI: 1: Relazione Tecnica

3: Planimetria 1:2000

4: Profilo Longitudinale 1:2000-1:200

5: Sezione Tipo 1:100

6: Sezioni Trasversali 1:200

7: Movimenti Terra

Relazione tecnica del progetto stradale

1. Premessa

La strada in progetto collega il punto A a quota 60,00 m con il punto B a quota 92,00 m superando la quota massima 100,00 m attraversando un

territorio non urbanizzato.

L’intervallo della velocità di progetto della strada è di 40-100 km/h, per aver scelto preventivamente una strada di tipo F extraurbana, secondo le

normative in vigore, DM 5/11/2001.

Il raggio minimo che si adotta è di 141,90 m, come risulta dai calcoli appresso riportati.

Il dimensionamento della sezione stradale è stato fatto analizzando il traffico che si prevede e che interesserà il nuovo tracciato.

Tale studio concerne la determinazione dei seguenti parametri:

● Traffico giornaliero medio (T.g.m), pari a 1000 veicoli (prevalentemente traffico leggero);

● Traffico della trentesima ora (T30h), che rappresenta il volume del traffico orario che nel corso dell’anno viene superato 29 volte e ricavato in

base alla formula seguente:

Txxxh = 0,15 × T.g.m = 0,15 × 1000 = 150 veicoli/ora che è il valore di traffico orario preso in considerazione per la verifica della sezione stradale.

1.1 Caratteristica della strada

Le caratteristiche trasversali della strada, come risulta dai calcoli appresso riportati, sono le seguenti:

sede stradale: la strada di tipo F extraurbana con due corsie di 3,50 m e due banchine laterali da 1,00 m;

pendenza trasversale: in rettilineo tale pendenza è del 2,5%; nelle curve, come previsto dagli abachi nella suddetta normativa DM 5/11/2001, per

raggi minori di 437 m si ha una pendenza trasversale del 7%; per raggi compresi fra 437 e 2187 m, la pendenza varia fra 7% e 2,5%, mentre per

curve di raggio maggiore di 2187 m resta pari al 2,5%;

Pendenza longitudinale: la strada è lunga 745,00 m ed ha 2 livellette:

1° dalla progressiva 0,00 alla progressiva 605,0 m con p = 6,00%

2° dalla progressiva 605,0 alla progressiva 745,00 m con p = -3,07%

vertici: la poligonale di base della strada è composta da 2 vertici: V1, V 2.

Gli elementi delle curve dei 2 vertici sono i seguenti, in ordine numerico:

R1 = 202,50 m; α = 74°,1684; Sv = 262,00 m; t = 152,90 m; ω = 105°,8316.

R2 = 14,90 m; α = 87°,2598; Sv = 216,00 m; t = 135,00 m; ω = 92°,7402.

Le formule utilizzate per il calcolo degli elementi delle curve sono:

dati R e t: α = 2 × arctg (R / t) ω = 180° − α

Sv = ω° × π × R / 180°

dati t ed α: R = t × tg α/2

ω = 180° − α

Sv = ω° × π × R / 180°

dati R ed α: ω = 180° − α

t = R × tg ω/2

Sv = ω° × π × R / 180°

2. Scelta del tracciato ottimale

L’andamento planimetrico della strada è stato formulato sulla base di una planimetria in scala 1:2000 e suddiviso in due fasi composte da:

● Determinazione del tracciolino;

● Inserimento delle curve e determinazione della poligonale d’asse e della planimetria finale.

2.1 Tracciolino

Dovendo rispettare una pendenza massima del 10% e dato che la spaziatura delle curve di livello

non è uniforme si procede con la realizzazione del tracciolino, una spezzata a pendenza costante

che congiunge il punto di partenza A con il punto di arrivo B.

Questa rappresenta il tracciato ideale che congiunge i due punti con una pendenza costante pari

a quella massima prefissata, realizzando così la condizione di rendere minimo il tracciato.

Poiché il tracciato definitivo potrebbe risultare leggermente più corto del tracciolino, si

preferisce disegnare quest’ultimo con una pendenza leggermente inferiore: 6%.

Il tracciolino sarà eseguito considerando che esso dovrà superare il dislivello tra un’isoipsa e la

successiva con pendenza costante pari al 6%.

Essendo “e” (equidistanza) il livello tra due isoipse adiacenti pari a 2 m, la lunghezza dei tratti che

compongono il tracciolino tra due isoipse è pari a d = e/p = 2/0,06 = 33.33 m.

Passando quindi da una curva di livello alla successiva, è stato sufficiente puntare un compasso

sul punto di partenza e, con apertura pari a 2 cm, determinare il punto di intersezione con la

successiva curva di livello.

Sono state esaminate più alternative, delle quali solo una è sembrata più adatta al raggiungimento dell’obiettivo perché meno tortuosa.

Un esempio tipico di un tracciolino a mano.

2.2 Poligonale d’asse

Il tracciolino non potendo rappresentare il tracciato definitivo visto il numero elevato di tratti rettilinei è stato sostituito con una spezzata formata

da lati più lunghi, detta poligonale d’asse, che una volta raccordata con curve circolari rappresenterà l’asse definitivo della strada.

In alcuni tratti, per non allontanare troppo la curva dal tracciolino, perché altrimenti i riporti e gli sterri di terreno in tali zone risulterebbero

eccessivi, si sono inseriti direttamente degli archi di circonferenza sovrapposti al tracciolino, ricavando successivamente i vertici della poligonale

prolungando i rettifili tangenti a tali archi.

I tratti rettilinei sono 2 con lunghezze:

L1 = 127,00 m

L2 = 140,00 m

che sulla lunghezza totale della strada rappresenta il 36% [(127+140)/745] dello sviluppo dell’intero tracciato.

Come si vede dalla tabella “Raggi Minimi” (norme 2001), per la velocità di progetto di 40 km/h è richiesto un raggio minimo di 45 m.

Nel progetto, a favore della sicurezza e per migliorare le condizioni di giuda confortevole, si è comunque mantenuto un raggio non minore di

141,90 m.

2.3 Allargamento in Curva

L’allargamenti della sede stradale viene realizzato nelle curve e ha la funzione di costituire un rimedio alle seguenti situazioni che si verificano in

tale ambito:

• Maggior ingombro dei veicoli;

• Minor visibilità.

Infatti durante il moto in curva, i veicoli occupano uno spazio maggiore in quanto le loro ruote

posteriori descrivono una traiettoria diversa da quella delle ruote anteriori. Inoltre, sempre in curva,

la visibilità tende a diminuire sensibilmente a causa di eventuali ostacoli che si trovano nella parte

interna della curva stessa, oltre il confine della strada. La normativa prevede che il valore

dell’allargamento interessi solo le carreggiate e non le banchine, le quali mantengono le loro

dimensioni anche in curva. Per le curve circolari, ciascuna corsia dovrà essere allargata di una quantità costante E data dalla seguente espressione:

CURVA 1:

�� =��

���� =

��

���.��= �. �� , �� =

��

���� =

��

���.��= �. �� dove R è il raggio esterno della corsia. Qualora l’allargamento così calcolato,

risulti essere minore di 20 cm non si procederà ad alcun allargamento e la corsia conserva la larghezza del rettifilo. L’allargamento Etot della

carreggiata sarà pari alla somma degli allargamenti delle singole corsie (E1,E2). Etot = E1+E2= 0.22 + 0.22 = 0.44 m. Da cui scaturisce che

Lp (Larghezza Piattaforma) = 5.50 + 5.50 + 0.44 = 11.44 m.

CURVA 2: �� =��

���� =

��

���.��= �. �� , �� =

��

���� =

��

������.��.��= �. ��, ).

Etot = E1+E2= 0.32 + 0.31 = 0.63m. Da cui scaturisce che Lp (Larghezza Piattaforma) = 5.50 + 5.50 + 0.63 = 11.63 m.

3. Altimetria

Una volta definito il tracciato planimetrico della strada si deve progettare anche l’andamento altimetrico della strada stessa, che non può

certamente seguire quello del terreno a causa delle continue variazioni di pendenza che ne risulterebbero.

Si è proceduto allora con la realizzazione del profilo longitudinale.

3.1 Profilo longitudinale

Il profilo longitudinale può essere teoricamente inteso come lo sviluppo su foglio di carta della superficie generata dal movimento lungo l’asse

stradale di una verticale che trasla parallelamente a se stessa.

Per disegnare il profilo sull’asse stradale sono state inserite 34 sezioni numerate progressivamente.

Poiché i dislivelli tra i vari punti sono molto più piccoli rispetto alle distanze da rappresentare, per una maggiore leggibilità le scale sono riportate

in scala 1:200 e le distanze in scala 1:2000.

Esso è composto dal profilo del terreno, chiamato profilo nero, determinando la quota dei punti dell’asse stradale in corrispondenza delle varie

sezioni tracciate sulla planimetria.

Tale quota è stata calcolata tracciando la linea di massima pendenza e misurando le distanze tra il punto considerato e la curva di livello inferiore

tra le due isoipse.

Risultando piuttosto irregolare l’andamento del profilo nero è stato rettificato inserendo il profilo di progetto, il cosiddetto profilo rosso, mediante

tratti più o meno lunghi a pendenza costante: le livellette.

Quest’ultime sono state realizzate adottando i seguenti criteri:

● gli sterri compensano approssimativamente i riporti in modo da ridurre i costi;

● le livelleMe non devono essere troppo corte;

● le variazioni di livelleMa sono da evitare all’interno di una curva o di un reNfilo, cercando di inserirle nei punP di tangenza delle curve;

● evitare brusche variazioni di pendenza tra una livelletta e l’altra;

● utilizzare pendenze massime del 2-3% in corrispondenza dei tornanti;

● uPlizzare pendenze massime del 3-5% in corrispondenza dei ponti;

● le parP di sterro sono state indicate con traMeggio inclinato di 45° rispeMo all’asse orizzontale;

● quelle di riporto sono state indicate con un riempimento a puntinatura.

Inoltre il profilo longitudinale è composto da una tabella contenente:

● numero indicaPvo delle sezioni;

● distanze parziali e progressive;

● andamento planimetrico (che meMe in evidenza la successione di reNfili e delle curve mediante traN sfalsaP).

Vengono poi inserite le pendenze e le lunghezze, relative a ciascuna livelletta.

Infine vengono rappresentate in ogni sezione le quote rosse (differenza tra le quote di progetto e quelle di terreno), positive se di riporto e

negative se di sterro.

4. Calcolo dei volumi

A questo punto la strada è completamente

definita, sia dal punto di vista planimetrico che

altimetrico.

Si è operato quindi con il calcolo dei volumi,

comprendente:

● determinazione delle sezioni trasversali;

● tabella calcolo dei volumi;

● determinazione zone di occupazione.

4.1 Sezioni trasversali

Queste permettono di determinare sia l’ingombro della sede stradale, sia l’entità dei movimenti di terra, cioè degli sterri e dei riporti, sia la

necessità di eseguire opere particolari come opere d’arti, muri di sostegno, tombini, in corrispondenza di alcuni tratti della strada.

Le sezioni sono state disegnate in scala 1:200, senza considerare la pendenza trasversale della strada e come se fossero viste da un ipotetico

osservatore che percorre la strada a ritroso, partendo dal punto A.

Sulle tracce delle sezioni indicate in planimetria si individuano due punti significativi, posti a una certa distanza dall’asse, dei quali si determina la

quota. Tali punti sono stati riportati assumendo una linea di riferimento posta a quota opportuna e sono stati congiunti con il punto in

corrispondenza dell’asse la cui quota è stata calcolata per interpolazione. Per questo calcolo si è considerata uniforme la pendenza del terreno

lungo le linee di massima pendenza.

Profilo longitudinale del progetto stradale con due livellette.

Sono state considerate le scarpate con pendenza 1:1 fino ad intercettare il terreno per le sezioni in trincea e di 3:2 fino ad intercettare il terreno

nel caso delle sezioni in rilevato, dove il terreno ha minor consistenza. Le cunette sono state dimensionate con una larghezza di 100 cm e una

profondità di 12.50 cm.

Delle 34 sezioni effettivamente sviluppate sono 9 miste, mentre 11 sono di sterro, e 13 di riporto ed 1 nulla (ne sterro ne riporto).

Con uno spessore maggiore è stato indicato il profilo del terreno e per ognuna sono state indicate le quote di terreno, di progetto, la quota rossa e

la larghezza dell’occupazione della scarpata.

E’ stato effettuato inoltre il calcolo grafo-analitico delle superfici delle 34 sezioni.

Si è considerato:

● cunetta = 100 cm e 12.50 cm profondità a sezione triangolare;

● scarpate in sterro = 1:1;

● scarpate in rilevato = 3:2;

● arginello sul ciglio del rilevato = 100 cm larghezza e 20 cm altezza a sezione trapezia;

● fossi di guardia al piede del rilevato ed in sommità delle scarpate = 100 cm larghezza e 30 cm profondità a sezione trapezia.

4.2 Tabella del calcolo dei volumi

Il calcolo dei volumi viene effettuato con il metodo delle sezioni ragguagliate per solidi omogenei (solo sterro, solo riport

proporzione alle aree parziali i punti di passaggio fra due sezioni consecutive non omogenee. Per il calcolo viene utilizzata

volumi, dove si ricavano quelli di sterro e quelli di riporto e l’

E’ di norma preferibile avere un eccesso sterro rispetto ad un eccesso di riporto. Se questa seconda ipotesi si verificasse,

acquistare terra da cave esterne è altrettanto vero però che il terreno in essicco poi avrà dei costi per il tra

L’ottimale sarebbe ottenere valori quasi uguali di sterro e di riporto in modo da ottimizzare al massimo i costi che l’impres

Il calcolo dei volumi viene effettuato con il metodo delle sezioni ragguagliate per solidi omogenei (solo sterro, solo riport

proporzione alle aree parziali i punti di passaggio fra due sezioni consecutive non omogenee. Per il calcolo viene utilizzata

volumi, dove si ricavano quelli di sterro e quelli di riporto e l’eccedenza totale fra sterro e riporto.

E’ di norma preferibile avere un eccesso sterro rispetto ad un eccesso di riporto. Se questa seconda ipotesi si verificasse,

acquistare terra da cave esterne è altrettanto vero però che il terreno in essicco poi avrà dei costi per il trasporto in discarica.

L’ottimale sarebbe ottenere valori quasi uguali di sterro e di riporto in modo da ottimizzare al massimo i costi che l’impres

Il calcolo dei volumi viene effettuato con il metodo delle sezioni ragguagliate per solidi omogenei (solo sterro, solo riporto), calcolando in

proporzione alle aree parziali i punti di passaggio fra due sezioni consecutive non omogenee. Per il calcolo viene utilizzata un apposita tabella dei

E’ di norma preferibile avere un eccesso sterro rispetto ad un eccesso di riporto. Se questa seconda ipotesi si verificasse, l’impresa dovrebbe

sporto in discarica.

L’ottimale sarebbe ottenere valori quasi uguali di sterro e di riporto in modo da ottimizzare al massimo i costi che l’impresa deve sostenere.

4.3 Zone di occupazione

Nella grafico 1:2000 sono state riportate le ampiezze in scala 1:400 delle scarpate ai lati della carreggiata per le varia sezioni disposte secondo la

distanza progressiva lungo l’asse stradale ricavandone così la larghezza dell'asse di occupazione del solido stradale, trascurando l'andamento

curvilineo dell'asse.

E’ stato così possibile determinare l'estensione di terreno che dovrà essere soggetta ad esproprio (anche se dovrà essere considerata un ulteriore

fascia a ridosso dei cigli di scarpata per la possibilità di realizzare ampliamenti della sede stradale, costruzione dei fossi di guardia, passaggi per il

personale addetto alla manutenzione e per rettificare il profilo irregolare).

Tale grafico è stato eseguito considerando che in ogni sezione si può ricavare la zona di occupazione, data dalla distanza dell’asse dei cigli delle

scarpate. Se due sezioni sono ambedue di sterro o di riporto si è semplicemente congiunto gli estremi delle sezioni stesse per ottenere la zona di

quel tratto, altrimenti si è determinato il punto di passaggio ottenuto ribaltando in corrispondenza dei rispettivi cigli le quote rosse, unendo i due

estremi ottenendo sulle intersezioni dei cigli il punto cercato.

5. Conclusione

Il progetto in esame risulta abbastanza semplice nella sua realizzazione e comporta oneri tecnici economici ed abbastanza contenuti.

CALCOLO DEI VOLUMI

GR. 1 pag 1 DISTANZE

SEZIONI SIMBOLI STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO (m) STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO

------ 0,00 0,00 0,00 0,00

1 R1+2+a 1,13

0,80 20,00 15,90 15,90 15,90

2 R1+2+a 0,47

------ ------

1 R3 0,80

0,40 6,67 2,67 18,57 18,57

P 0,00 0,00

0,80 13,33 10,67 10,67 7,90

2 S1 1,60

------ ------

1 S1+2+c 2,15

5,15 20,00 102,90 113,57 95,00

2 S2+3+c 8,14

------ ------

2 R1+2+a 0,47

0,93 32,00 29,86 48,42 65,14

3 R1+2+a 0,94

------ ------

2 S1+2+3+c 9,74

11,30 32,00 361,54 475,10 426,68

3 S1+2+3+4+c 12,86

------ ------

3 R1+2+a 0,94

0,47 9,04 4,23 52,65 422,45

P 0,00 0,00

0,57 10,96 6,22 481,32 428,67

4 S1+2+c 1,14

------ ------

3 S1+2+3+4+c 12,86

17,76 20,00 355,24 836,56 783,91

4 S3+4+5+6+c 22,67

------ ------

4 S1+2+3+c 6,14

3,07 16,24 49,81 886,37 833,72

P 0,00 0,00

2,60 13,76 35,78 922,15 869,50

5 R1+2+3+a 5,20

------ ------

4 S4+5+6+c 17,67

12,47 30,00 374,03 1296,18 1243,53

5 S1+2+3+c 7,27

------ ------

5 R1+2+a 3,39

1,98 17,00 33,58 86,23 1209,95

6 R1+2+a 0,56

------ ------

5 R3+4 1,97

0,98 8,49 8,35 94,58 1201,60

P 0,00 0,00

0,99 8,51 8,38 1304,56 1209,98

6 S1+2 1,97

------ ------

5 S1+2+c 7,31

8,86 17,00 150,54 1455,09 1360,51

6 S3+4+c 10,40

1455,09 94,58 1360,51 0,00

AREA (mq) MEDIE (mq) VOLUMI (mc) VOL. TOTALI (mc) ECCEDENZE (mc)

Calcolo dei volumi di Vittorio Palma

CALCOLO DEI VOLUMI

GR. 1 pag 2 DISTANZE

SEZIONI SIMBOLI STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO (m) STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO

------ 1455,09 94,58 1360,51 0,00

6 R1+2+a 0,56

0,28 2,59 0,73 95,31 1359,78

P 0,00 0,00

1,02 9,41 9,55 1464,64 1369,33

7 S1+2+c 2,03

------ ------

6 S1+2+3+4+c 12,37

19,01 12,00 228,12 1692,76 1597,45

7 S3+4+5+c 25,65

------ ------

7 S1+2+3+4+5+2c 27,68

30,15 30,00 904,50 2597,26 2501,95

8 S1+2+3+4+2c 32,62

------ ------

8 S1+2+3+4+2c 32,56

28,09 38,00 1067,42 3664,68 3569,37

9 S1+2+3+4+5+6+2c 23,62

------ ------

9 S1+2+3+c 10,10

5,05 16,49 83,26 3747,93 3652,63

P 0,00 0,00

6,59 21,51 141,78 237,08 3510,85

10 R1+2+3+4+a 13,18

------ ------

9 S4+5+6+c 13,52

8,17 38,00 310,27 4058,20 3821,12

10 S1+2+3+c 2,81

------ ------

10 R1+2+3+4+a 13,18

17,36 35,00 607,43 844,51 3213,70

11 R1+2+3+c 21,53

------ ------

10 S1+2+3+c 2,81

1,41 13,45 18,90 4077,11 3232,60

P 0,00 0,00

2,25 21,55 48,48 892,99 3184,12

11 R4+5+a 4,50

------ ------

11 R1+2+3+4+5+2a 26,03

36,25 18,00 652,41 1545,40 2531,71

12 R1+2+3+4+5+2a 46,46

------ ------

12 R1+2+3+4+5+2a 46,46

34,79 14,00 487,06 2032,46 2044,65

13 R1+2+3+4+2a 23,12

------ ------

13 R1+2+3+4+2a 23,12

18,14 22,00 398,97 2431,43 1645,68

14 R1+2+3+4+5+2a 13,15

------ ------

14 R1+2+a 4,95

2,75 13,00 35,69 2467,11 1610,00

15 R1+2+a 0,54

------ ------

4077,11 2467,11 1610,00 0,00

ECCEDENZE (mc)AREA (mq) MEDIE (mq) VOLUMI (mc) VOL. TOTALI (mc)

Calcolo dei volumi di Vittorio Palma

CALCOLO DEI VOLUMI

GR. 1 pag 3 DISTANZE

SEZIONI SIMBOLI STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO (m) STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO

------ 4077,11 2467,11 1610,00 0,00

14 R3+4+5+a 8,20

4,10 9,55 39,16 2506,27 1570,83

P 0,00 0,00

1,48 3,45 5,10 4082,21 1575,94

15 S1+2+3+c 2,96

------ ------

15 R1+2+a 0,54

0,27 2,31 0,62 2506,90 1575,31

P 0,00 0,00

1,25 10,69 13,36 4095,57 1588,68

16 S1+2+c 2,50

------ ------

15 S1+2+3+c 2,96

8,75 13,00 113,69 4209,26 1702,36

16 S3+4+5+c 14,53

------ ------

16 S1+2+3+4+5+2c 17,03

19,51 30,00 585,30 4794,56 2287,66

17 S1+2+3+4+5+2c 21,99

------ ------

17 S1+2+c 1,95

0,98 11,01 10,74 4805,30 2298,40

P 0,00 0,00

0,53 5,99 3,17 2510,07 2295,23

18 R1+2+a 1,06

------ ------

17 S3+4+5+c 20,04

15,40 17,00 261,80 5067,10 2557,03

18 S1+2+3+c 10,76

------ ------

18 R1+2+a 1,06

18,24 39,00 711,36 3221,43 1845,67

19 R1+2+3+a 35,42

------ ------

18 S1+2+3+c 10,76

5,38 11,86 63,83 5130,93 1909,50

P 0,00 0,00

12,31 27,14 333,90 3555,34 1575,59

19 R4+5+6+7+8+a 24,61

------ ------

19 R1+2+3+,,,+2a 60,03

87,37 38,00 3319,97 6875,30 1744,37

20 R1+2+3+,,,+2a 114,71

------ ------

20 R1+2+3+,,,+2a 114,71

115,52 31,00 3581,04 10456,34 5325,42

21 R1+2+3+…+2a 116,33

------ ------

21 R1+2+3+…+2a 116,33

101,24 18,00 1822,23 12278,57 7147,65

22 R1+2+3+4+2a 86,14

------ ------

22 R1+2+3+4+2a 86,14

76,32 28,00 2136,96 14415,53 9284,61

23 R1+2+3+4+2a 66,50

------ ------

5130,93 14415,53 0,00 9284,61

AREA (mq) MEDIE (mq) VOLUMI (mc) VOL. TOTALI (mc) ECCEDENZE (mc)

Calcolo dei volumi di Vittorio Palma

CALCOLO DEI VOLUMI

GR. 1 pag 4 DISTANZE

SEZIONI SIMBOLI STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO (m) STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO STERRO RIPORTO

------ 5130,93 14415,53 0,00 9284,61

23 R1+2+3+4+2a 66,50

56,92 18,00 1024,56 15440,09 10309,17

24 R1+2+3+4+2a 47,34

------ ------

24 R1+2+3+4+2a 47,34

38,04 14,00 532,49 15972,58 10841,66

25 R1+2+3+4+2a 28,73

------ ------

25 R1+2+3+4+2a 28,73

21,32 16,00 341,04 16313,62 11182,70

26 R1+2+3+4+2a 13,90

------ ------

26 R1+2+3+4+2a 13,90

14,25 21,00 299,15 16612,77 11481,84

27 R1+2+3+4+2a 14,59

------ ------

27 R1+2+3+4+2a 14,59

7,30 13,00 94,84 16707,60 11576,68

28 ------ 0,00 0,00

------ ------

28 ------ 0,00 0,00

19,83 28,00 555,10 5686,03 11021,58

29 S1+2+3+4+2c 39,65

------ ------

29 S1+2+3+4+2c 39,65

50,18 13,00 652,28 6338,30 10369,30

30 S1+2+3+4+2c 60,70

------ ------

30 S1+2+3+4+2c 60,70

59,57 13,00 774,35 7112,65 9594,96

31 S1+2+3+4+2c 58,43

------ ------

31 S1+2+3+4+2c 58,43

44,61 16,00 713,76 7826,41 8881,20

32 S1+2+3+4+2c 30,79

------ ------

32 S1+2+3+4+2c 30,79

22,55 30,00 676,35 8502,76 8204,85

33 S1+2+3+4+2c 14,30

------ ------

33 S1+2+c 8,60

6,01 27,00 162,14 8664,89 8042,71

34 S1+2+c 3,41

------ ------

33 S3+4+c 5,70

2,85 18,75 53,42 8718,32 7989,29

P 0,00 0,00

1,26 8,25 10,36 16717,96 7999,65

34 R1+2+a 2,51

8718,32 16717,96 0,00 7999,65

AREA (mq) MEDIE (mq) VOLUMI (mc) VOL. TOTALI (mc) ECCEDENZE (mc)

Calcolo dei volumi di Vittorio Palma

PROFILO DELLE ECCEDENZE

SEZ. VOL (mc)1 0,002 95,003 426,684 783,915 1243,536 1360,517 1597,458 2501,959 3569,3710 3821,1211 3184,1212 2531,7113 2044,6514 1645,6815 1575,9416 1702,3617 2287,6618 2557,0319 1575,5920 -1744,3721 -5325,4222 -7147,6523 -9284,6124 -10309,1725 -10841,6626 -11182,7027 -11481,8428 -11576,6829 -11021,5830 -10369,3031 -9594,9632 -8881,2033 -8204,8534 -7999,65

-8000

-6000

-4000

-2000

0

2000

4000

6000

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34

Profilo delle Eccedenze Vittorio Palma

-14000

-12000

-10000

-8000

Profilo delle Eccedenze Vittorio PalmaProfilo delle Eccedenze Vittorio Palma