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Comune di Crema (CR) 1 AMPLIAMENTO E RIQUALIFICAZIONE DELL’IMPIANTO DI PUBBLICA VIDEOSORVEGLIANZA COMUNE DI CREMA PROVINCIA DI CREMONA PROGETTO DEFINITIVO Capitolato Tecnico Installazione Videosorveglianza e Fibra Ottica

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Comune di Crema (CR)

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AMPLIAMENTO E RIQUALIFICAZIONE DELL’IMPIANTO DI PUBBLICA

VIDEOSORVEGLIANZA

COMUNE DI CREMA

PROVINCIA DI CREMONA

PROGETTO DEFINITIVO

Capitolato Tecnico

Installazione Videosorveglianza e Fibra Ottica

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Sommario

1. PREMESSA…………………………………………………………………………..….3

2. AMBITO DI APPLICAZIONE..................................................................................3

3. VARIAZIONI ED INTEGRAZIONI DELLE OPERE PREVISTE......................... .....3

4. LISTA FORNITORI E COSTRUTTORI...................................................................3

5. RIFERIMENTI NORMATIVI....................................................................................4

6. PROGETTAZIONEDELLEOPERE.........................................................................6

6.1 IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA DEI QUARTIERI...........................6 6.2

IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA DEI VARCHI.......................................7 6.3

SISTEMI PONTI RADIO WIFI...........................................................................7 6.4

SERVER DI GESTIONE.............................................................................. .....7 6.5

ALLACCIAMENTI E DORSALI IN FIBRA OTTICA.................................................8

7. OSSERVANZA DELLE “NORME PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI”.................8

8. DOCUMENTAZIONE DI FINE LAVORI..................................................................9

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1. PREMESSA

Il presente documento ha lo scopo di definire i criteri e le modalità per la realizzazione

degli interventi di ampliamento e riqualificazione degli impianti di pubblica sorveglianza nel territorio del Comune di Crema. Le presenti specifiche tecniche integrate con la parte

generale sono finalizzate a garantire al Comune di Crema la durata e la rispondenza normativa in termini di sicurezza e una gestione ottimale delle prestazioni dell’impianto. Le prescrizioni e le regole esecutive vincolano l’Impresa Appaltatrice nei confronti dell’“Ente

Appaltante“ e costituiscono parte integrante del contratto d’appalto.

Relativamente all’esecuzione delle opere appaltate, l’Ente Appaltante nei confronti

dell’Appaltatore potrà essere rappresentato da una propria Direzione Lavori - secondo quanto disposto dal Codice dei Contratti (decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163) e dal Regolamento di esecuzione ed attuazione del Codice dei contratti (decreto del Presidente

della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207).

L’Appaltatore dovrà operare in regime di qualità, la cui certificazione UNI-EN ISO 9001-

9002 sia stata svolta da un Istituto aderente al SINAL (Sistema Nazionale per Accreditamento dei Laboratori). Per le forniture di materiali l’Appaltatore dovrà avvalersi esclus ivamente di marchi

produttori certificati che operano in regime di qualità UNI-EN ISO 9001-9002 per le attività di “progettazione, produzione e commercializzazione dei propri manufatti” ed in particolare

per le telecamere dovrà fornire prodotti certificati a marchio IMQ o altro istituto di certificazione equiparato a livello comunitario .

2. AMBITO DI APPLICAZIONE

L’oggetto dell’appalto riguarda principalmente l’ampliamento dell’impianto di pubblica videosorveglianza con la fornitura di nuove telecamere destinate ai quartieri di San Bernardino , Castelnuovo, Vergonzana, Sabbioni, Ombriano, Santa Maria e Santo Stefano

. Inoltre è previsto di fornire delle telecamere per la lettura delle targhe dei veicoli in ingresso e in uscita (varchi) con le rispettive telecamere di contesto.

Nell’ambito dell’appalto è prevista la riqualificazione e l’adeguamento della copertura WiFi di videosorveglianza attuale, presente solamente nel centro storico e nei Quartieri San Bartolomeo, Crema Nuova e San Carlo . L’intervento prevede che l’impianto esistente sia

uniformato al nuovo sistema di videosorveglianza adottato. In particolare realizzando la comunicazione tra il server di gestione, sito nella sede comunale e le antenne che

permettono la copertura dei nuovi quartieri, il tutto attraverso un collegamento in fibra ottica.

3. VARIAZIONI ED INTEGRAZIONI DELLE OPERE PREVISTE

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Le indicazioni che vengono riportate, gli elaborati grafici e gli schemi funzionali che integrano la presente specifica costituiranno il riferimento per le opere da costruire e materiali da fornire; l’Appaltatore avrà altresì l’obbligo di riscontrarne la rispondenza e la

validità in relazione alle caratteristiche delle apparecchiature proposte ed approvvigionate. L’Ente Appaltante si riserva l’insindacabile facoltà di introdurre nell’atto esecutivo delle

opere e forniture tutti gli aggiornamenti che riterrà opportuno nell’interesse della buona riuscita e dell’economia dei lavori, senza che l’Appaltatore possa trarne motivi per avanzare pretese di compensi ed indennizzi di qualsiasi natura e specie relativamente ad

attività e forniture di tipo elettrico non normate o non menzionate nella presente specifica tecnica.

Sono a carico dell’Appaltatore tutte le variazioni o integrazioni degli elaborati progettuali delle opere e forniture previste, finalizzate alla verifica degli impianti di terra ai sensi del D.P.R. 462/01.

A questo proposito si evidenzia che le opere indicate negli elaborati grafici redatti non sono da intendersi esaustive dello stato di fatto eventualmente presente nell’abitato e sulle

banchine stradali interessate all’intervento; l’Appaltatore dovrà trarre le necessarie informazioni dagli Enti e Servizi che esercitano l’uso delle banchine o della sede stradale stessa per la presenza di altre infrastrutture a rete o sottoservizi.

Sarà onere dell’Appaltatore effettuare i rilievi e le verifiche dei sottoservizi in presenza di eventuali interferenze.

Qualora all’atto dell’esecuzione dei lavori previsti dal Capitolato, l’Ente Appaltante ritenesse necessario svolgere altri lavori, questi saranno eseguiti previa autorizzazione della Direzione Lavori, al fine di mettere in sicurezza gli impianti e renderli conformi alle

Norme ed alle esigenze funzionali più aggiornate.

4. LISTA FORNITORI E COSTRUTTORI

Tutti i materiali proposti dovranno essere sottoposti all’approvazione preventiva dell’Ente

Appaltante ed ottenere approvazione scritta in materia di rispondenza tecnica e prestazionale in modo da uniformare quanto più possibile la tipologia delle

apparecchiature approvvigionate ai fini delle successive attività manutentive e di esercizio degli impianti di pubblica videosorveglianza .

5. RIFERIMENTI NORMATIVI

Nuovo Provvedimento in Materia di videosorveglianza pubblicato dal Garante per la Privacy

27-04-2010 - "L'autorità Garante ha varato le nuove regole per la protezione dei dati personali in materia di videosorveglianza, sostituendo il vecchio Provvedimento Generale del 2004. Il presente Provvedimento (doc.Web1712680) era atteso da tempo e introduce

importanti novità; si è reso necessario non solo alla luce dell'aumento massiccio di sistemi di videosorveglianza per diverse finalità (prevenzione, repressione reati, sicurezza

pubblica, controllo strade, tutela della proprietà privata, ecc.) ma anche in considerazione

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dei numerosi interventi legislativi adottati in materia, per es. quelli che hanno attribuito ai sindaci e ai Comuni specifiche competenze in materia di incolumità pubblica e di sicurezza urbana, così come le norme - anche Regionali - che hanno incentivato l'uso di

telecamere".

Per fare chiarezza sulla regolamentazione della legge sulla privacy riguardante la

videosorveglianza riportiamo i principali limiti e adempimenti contenuti nei provvedimenti del Garante del 29 novembre 2000 e del 29 aprile 2004.

Il Garante della privacy, con provvedimento del 29 novembre 2000, ha individuato un

decalogo che deve essere rispettato da tutti coloro che intendono svolgere attività di videosorveglianza. Il decalogo contiene le seguenti regole:

1. individuare le finalità della sorveglianza e la compatibilità della stessa con le norme di settore vigenti;

2. rispettare i principi di correttezza e liceità del trattamento;

3. effettuare, se dovuta, la notificazione al Garante; 4. fornire agli interessati una chiara e completa informativa;

5. non violare il divieto di controllo a distanza dei dipendenti sancito nello statuto dei lavoratori; 6. registrare le sole immagini indispensabili per perseguire lo scopo dichiarato, evitando,

per quanto possibile, immagini dettagliate o ingrandite;

7. individuare il periodo massimo di conservazione delle immagini;

8. nominare i soggetti responsabili ed incaricati del trattamento; 9. non utilizzare i dati raccolti per altri scopi; 10. per le telecamere situate agli accessi dei centri storici, o delle zone a traffico limitato,

rispettare le disposizioni contenute nel D.P.R. 250/1999.

Con il provvedimento del 29 aprile 2004 il Garante ha specificato in maniera approfondita il provvedimento del 29 novembre 2000 e ha individuato 4 principi da osservare affinchè la

videosorveglianza sia legittima: liceità, necessità, proporzionalità, finalità.

Il principio di liceità consente la raccolta e l'uso delle immagini qualora esse siano

necessarie per adempiere ad obblighi di legge o siano effettuate per tutelare un legittimo interesse. La videosorveglianza è consentita, senza necessità di alcun consenso, qualora essa sia effettuata nell'intento di perseguire fini di tutela di persone e beni rispetto a

possibili aggressioni, furti, rapine, atti di vandalismo, prevenzione di incendi, sicurezza del lavoro.

Secondo il principio di necessità va escluso ogni uso superfluo ed evitati eccessi e ridondanze nei sistemi di videosorveglianza. La raccolta e l'uso delle immagini deve essere proporzionale agli scopi perseguiti.

Il principio di proporzionalità pur consentendo margini di libertà nella valutazione da parte del titolare del trattamento, non comporta però scelte del tutto discrezionali e insindacabili.

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Va in generale evitata la rilevazione di dati in aree o attività che non sono soggette a concreti pericoli o per le quali non ricorre un'effettiva esigenza di deterrenza.

Gli impianti di videosorveglianza devono essere attivati solo quando altre misure siano

ponderatamente valutate insufficienti o inattuabili (come controlli da parte di addetti e sistemi di allarme).

Nell'uso delle apparecchiature volte a riprendere, per i legittimi interessi indicati, aree esterne ed edifici il trattamento deve essere effettuato con modalità tali da limitare l'angolo di visuale all'area effettivamente da proteggere. Per quanto in particolare attiene ai

rapporti di lavoro nell'attività di videosorveglianza occorre rispettare il divieto di controllo a distanza dell'attività lavorativa.

L'eventuale conservazione temporanea delle immagini deve essere commisurata al grado di indispensabilità e per il solo tempo necessario e predeterminato a raggiungere la finalità perseguita.

La durata della conservazione deve essere limitata a poche ore o, al massimo, alle ventiquattro ore successive alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore

conservazione in relazione a festività o chiusura di uffici o esercizi, nonché nel caso in cui si deve aderire ad una specifica richiesta investigativa dell'autorità giudiziaria. Un eventuale allungamento dei tempi deve essere valutato come eccezionale e comunque in

relazione alla necessità derivante da un evento già accaduto o realmente incombente.

Solo in alcuni casi specifici, per peculiari esigenze tecniche (mezzi di trasporto) o per la

particolare rischiosità dell'attività svolta dal titolare del trattamento (ad esempio per luoghi come le banche), è ammesso un tempo più ampio di conservazione dei dati, che non può comunque superare la settimana.

Le ragioni delle scelte di conservazione delle immagini devono essere adeguatamente documentate in un atto autonomo conservato presso il titolare ed il responsabile del trattamento e ciò anche ai fini della eventuale esibizione in occasione di visite ispettive.

Secondo il principio di finalità gli scopi perseguiti devono essere determinati, espliciti e legittimi. Ciò comporta che il titolare possa perseguire solo finalità di sua pertinenza. La

videosorveglianza non ha quindi finalità di sicurezza pubblica, prevenzione o accertamento dei reati che competono invece solo ad organi giudiziari o di polizia giudiziaria oppure a forze armate o di polizia.

Trattamento dei dati

A differenza dei soggetti pubblici, i privati e gli enti pubblici economici possono trattare dati

personali solo se vi è il consenso preventivo espresso dall'interessato, oppure uno dei presupposti di liceità previsti in alternativa al consenso. Il consenso, oltre alla presenza di un'informativa preventiva e idonea, è valido solo se

espresso e documentato per iscritto. Non è pertanto valido un consenso presunto o tacito, oppure manifestato solo per atti o comportamenti concludenti consistenti ad esempio

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nell'implicita accettazione delle riprese in conseguenza dell'avvenuto accesso a determinati luoghi.

Un'idonea alternativa all'esplicito consenso va ravvisata nell'istituto del bilanciamento di

interessi. Il presente provvedimento dà attuazione a tale istituto, individuando i casi in cui la rivelazione delle immagini può avvenire senza consenso, qualora, con le modalità

stabilite in questo stesso provvedimento, sia effettuata nell'intento di perseguire un legittimo interesse del titolare o di un terzo attraverso mezzi di prova o perseguendo fini di tutela di persone e beni rispetto a possibili aggressioni, furti, rapine, danneggiamenti, atti

di vandalismo, o finalità di prevenzione di incendi o di sicurezza del lavoro.

Deve essere assicurato agli interessati identificabili l'effettivo esercizio dei propri diritti in

conformità al Codice, in particolare quello di accedere ai dati che li riguardano, di verificare le finalità, le modalità e la logica del trattamento e di ottenere l'interruzione di un trattamento illecito, in specie quando non sono adottate idonee misure di sicurezza o il

sistema è utilizzato da persone non debitamente autorizzate.

Adempimenti

La persona che intende installare un sistema di videosorveglianza dovrà eseguire i seguenti adempimenti:

a) informativa

Deve informare gli interessati che stanno per accedere o che si trovano in una zona videosorvegliata e dell'eventuale registrazione delle immagini.

Il foglio informativo deve avere un formato ed un posizionamento tale da essere chiaramente visibile e deve essere collocato nei luoghi ripresi o nelle immediate vicinanze.

b) prescrizioni specifiche

La videosorveglianza è consentita, senza necessità di alcun consenso, qualora essa sia effettuata nell'intento di perseguire fini di tutela di persone e beni rispetto a possibili aggressioni, furti, rapine, atti di vandalismo, prevenzione di incendi, sicurezza del lavoro.

I titolari dei trattamenti devono sottoporre alla verifica preliminare del garante i sistemi di videosorveglianza che prevedono una raccolta di immagini collegata e confrontata con altri

particolari dati personali (ad esempio dispositivi che rendono identificabile la voce oppure il riconoscimento facciale).

c) soggetti preposti a misure di sicurezza

Devono essere indicate per iscritto tutte le persone fisiche, incaricate del trattamento, autorizzate ad utilizzare gli impianti, e nei casi in cui è indispensabile per gli scopi

perseguiti, a visionare le registrazioni.

Sanzioni

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La mancata osservanza delle prescrizioni contenute nei provvedimenti comporta la illiceità o la non correttezza del trattamento dei dati ed espone alle seguenti sanzioni: - inutilizzabilità dei dati personali trattati;

- adozione di provvedimenti di blocco o di divieto del trattamento disposti dal Garante o dall'autorità giudiziaria

- applicazione delle pertinenti sanzioni amministrative o penali.

NB: Gli utilizzi impropri dei prodotti di videosorveglianza e videocontrollo violano la legge del 8-4-74 n. 98; art. 615 bis, 617, 617 bis, c.p.; articolo 226 bis c.p.p sulla riservatezza

della vita privata e intercettazioni delle comunicazioni.

Impianti elettrici

- Legge 01/03/1968, n.186 “Realizzazione a regola d’arte di apparecchiature ed impianti” ; - Norme CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000V in corrente alternata e a 1.500V in corrente continua;

- Norma CEI 11-17 “Impianti di produzione , trasporto e distribuzione di energia elettrica – Linee in cavo ;

- Norma IEC/EN 61439/1 “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1 : Regole generali”; - Norma CEI 23-51 “Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di

distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare”; - Norma CEI 11-4 Esecuzione delle linee elettriche esterne .

6. PROGETTAZIONE DELLE OPERE

Le installazioni, e gli adeguamenti previsti degli impianti di pubblica videosorveglianza del comune di Crema dovranno essere conformi alle soluzioni del progetto esecutivo elettrico

posto a base di gara da parte dell’Ente Appaltante. Il progetto prevede:

6.1 IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA DEI QUARTIERI

L’intervento riguarda la realizzazione di nuovi sistemi di videosorveglianza attiva nei luoghi del territorio comunale attualmente privi di questi sistemi, ovvero nei seguenti quartieri:

1. Quartiere Sabbioni, 2. Quartiere Ombriano, 3. Quartiere Castelnuovo,

4. Quartiere San Bernardino, 5. Quartiere Santo Stefano,

6. Quartiere Santa Maria, 7. Quartiere Vergonzana

Gli impianti saranno realizzati con fornitura a carico dell’appaltatore e posa da parte

dell’ente appaltante delle telecamere di videosorveglianza da 1,4Mpx con custodia IP67, analisi video a bordo (assembramenti urbani, abbandono oggetti ecc) da installare su pali

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di illuminazione pubblica tramite opportune staffe di ancoraggio . Queste telecamere saranno alimentate tramite linee in cavo interrato posate nei cavidotti predisposti per l’impianto di illuminazione pubblica e collegate ai quadri di comando stessi della pubblica

illuminazione. Le alimentazioni elettriche sono a carico dell’appaltatore.

Per ogni telecamera è prevista anche la fornitura di un quadretto elettrico in vetroresina

IP65 fissato a palo dove saranno installati all’ interno le apparecchiature di funzionamento e di trasmissione del segnale come lo Switch e l’UPS da 600VA 230V . Inoltre per ogni punto di installazione verrà fornita un’antenna CPE client per la trasmissione del segnale

WIFI .

6.2 IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA DEI VARCHI

L’intervento riguarda la realizzazione di nuovi impianti di telecamere in luoghi attualmente privi di questi sistemi ovvero in prossimità dei varchi di accesso al centro abitato del

comune di Crema . Questo nuovo sistema di videosorveglianza - varchi permetterà in forma integrata la lettura

delle targhe dei veicoli in transito insieme al filmato di contesto del passaggio del veicolo.

Gli impianti saranno realizzati, con fornitura a carico dell’appaltatore e posa da parte dell’ente appaltante, delle telecamere di lettura targa da 2MPX IP66 su i pali di

illuminazione pubblica tramite opportune staffe di ancoraggio . Queste telecamere saranno alimentate tramite linee in cavo interrato posate nei cavidotti predisposti per l’impianto di

illuminazione pubblica e collegate ai quadri di comando stessi della pubblica illuminazione.

Le alimentazioni elettriche sono a carico dell’appaltatore.

Per ogni telecamera varco, sarà prevista la fornitura di una telecamera di contesto da 2MPX IP66 per consentire anche la visualizzazione del veicolo in transito ed il relativo contesto,

Per ogni punto di installazione del varco è prevista la fornitura di un quadretto elettrico in vetroresina IP65 fissato a palo dove saranno installati all’ interno le apparecchiature di

funzionamento e di trasmissione del segnale come lo Switch e l’UPS da 600VA 230V . Inoltre per ogni punto di installazione verrà installata un’antenna CPE client per la trasmissione del segnale WIFI .

6.3 SISTEMI PONTI RADIO WIFI

Saranno realizzati n.5 nuovi ponti radio per segnale di copertura WIFI realizzati su edifici

già individuati di proprietà del Comune di Crema o della società ALER con un’altezza adeguata allo scopo nei seguenti quartieri :

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1. Quartiere Sabbioni - Antenna in Via Battaglia di Lepanto; 2. Quartiere Ombriano - Antenna in Via Pagliari; 3. Quartieri Castelnuovo , San Bernardino e Vergonzana - Antenna in Via Enrico

Martini; 4. Quartieri Santo Stefano e Santa Maria - Antenna in Via Galli ;

5. Quartieri San Bartolomeo, Crema Nuova e San Carlo - Antenna sulla Torre piezometrica presso incrocio tra via Via Terni e Via Verdi ;

Per ciascun ponte radio saranno previste antenne settoriali/omnidirezionale per la copertura del segnale WiFi come da immagine sotto riporta

immagine complessiva del territorio video sorvegliato

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Settoriale 90° Settoriale 120°

Omnidirezionale 360°

Omnidirezionale 360°

Omnidirezionale 360° Omnidirezionale 360°

1. Quartiere Sabbioni, Quartiere Ombriano,

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Quartiere Castelnuovo, Quartiere San Bernardino, Vergonzana

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Quartiere Santo Stefano, Quartiere Santa Maria

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Attualmente l’invio delle immagini dell’impianto di videosorveglianza alla sede della Polizia

di Stato, dei Carabinieri e della Polizia locale avviene con sistema via Radio WIFI.

Le video sorveglianze ed i varchi previsti nel progetto oggetto dell’appalto utilizzeranno

anch’essi il sistema esistente.

Il sistema di video sorveglianza attiva previsto nell’appalto é in grado di fornire in tempo reale una serie di alert in relazione alle immagini dei luoghi video sorvegliati in cui possono verificarsi presunte situazioni di criticità. (assembramenti, atti vandalici, deposito di oggetti,

fiamme libere, accessi e transiti non consueti in certe fasce orarie, ecc.) Questi Alert possono, a scelta dell’ente appaltante ed in relazione alla tipologia di evento

rilevato, essere inviati direttamente alle forze dell’ordine oppure a soggetti terzi abilitati allo svolgimento di attività di controllo, a seconda del tipo di intervento che si ritiene utile e necessario.

6.4 SERVER DI GESTIONE

Attualmente al terzo piano della sede Comunale in piazza Duomo ci sono dei locali

dedicati alla videosorveglianza dell’impianto esistente . Qui verrà ubicato il nuovo server principale dove verranno trasmesse le immagini delle telecamere esistenti e delle nuove telecamere/varchi dei quartieri .

In particolare nella sede Comunale sarà previsto l’installazione delle seguenti apparecchiature :

Fornitura del Server di gestione con le seguenti configurazioni minime o similari:

1. Fornitura server PowerEdge 2U (tipo R730xd) in configurazione:

2. CPU-S: 1 - Xeon Processor E5-2630 L V3 o similare 3. RAM: 2 - Upgrade RAM 16 Gb

4. Lan Interface: 2 - Scheda LAN Gigabit Low 5. Lan Interface: 3 - Scheda LAN Gigabit Full 6. Storage: 10 - HDD 1 Tb NLSAS 7200rpm

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7. Storage: 1 - SDD 400Gb 8. SO: 1 - Win SERVER 2012 Standard 9. Garanzia: 1 - Estensione 2 anni

6.5 ALLACCIAMENTI E DORSALI IN FIBRA OTTICA

I dati delle immagini delle singole telecamere dei quartieri raccolte dai 5 ponti radio previsti in progetto, verranno trasmessi al server principale installato al terzo piano nei locali

dedicati alla videosorveglianza nella sede Comunale. La trasmissione verrà realizzata con n.5 dorsali in fibra ottica posate principalmente nei

cavidotti interrati già predisposti per l’illuminazione pubblica .

Le fibre ottiche installate saranno di tipo per posa da esterno con costruzione a tubo centrale a 8 f.o. 9/125 loose con armatura acciaio corrugato e con guaina PEHD .

Le fibre ottiche da realizzare saranno le seguenti : 1. Fibra ottica per il nuovo impianto di videosorveglianza del Quartiere Sabbioni -

Collegamento dalla sede Comunale fino in Via Battaglia di Lepanto; 2. Fibra ottica per il nuovo impianto di videosorveglianza del Quartiere Ombriano - Collegamento dalla sede Comunale fino in Via Pagliari;

3. Fibra ottica per il nuovo impianto di videosorveglianza dei Quartieri Castelnuovo , San Bernardino e Vergonzana - - Collegamento dalla sede Comunale fino in Via Enrico Martini

a Castelnuovo; 4. Fibra ottica per il nuovo impianto di videosorveglianza dei Quartieri Santo Stefano e Santa Maria - Collegamento dalla sede Comunale fino in Via Galli a Santa Maria;

5. Fibra ottica per l’impianto di videosorveglianza esistente dei Quartieri San Bartolomeo, Crema Nuova e San Carlo - Collegamento dalla sede Comunale fino alla Torre piezometrica presso incrocio tra via Via Terni e Via Verdi ;

Inoltre nel progetto è stato previsto di realizzare delle opere di scavo di completamento per la posa dei necessari cavidotti interrati di raccordo tra le tubazioni interrate già predisposte

per la pubblica illuminazione lungo le vie comunali e gli edifici comunali individuati per ubicare le antenne settoriali omnidirezionali WIFI .

7. OSSERVANZA DELLE “NORME PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI”

I lavori dovranno essere eseguiti in base al programma, approvato dalla Direzione Lavori al fine di contenere i disagi per l’interruzione della sede stradale. Le modalità di lavoro

definite in accordo con la Direzione Lavori non potranno essere motivo di alcuna richiesta di compenso aggiuntiva da parte dell’Appaltatore. Relativamente alla componentistica, nel caso esistessero sul mercato marche di materiali

ed apparecchiature di qualità e/o prestazioni analoghe a quelle indicate nel Capitolato Tecnico, la scelta delle tipologie da utilizzare sarà demandata alla Direzione Lavori. In tal

senso la Direzione Lavori potrà accettare o rifiutare le proposte dell’Appaltatore.

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Materiali e apparecchiature dovranno comunque essere di primaria marca e presentare caratteristiche di funzionamento conformi alle indicazioni del presente Capitolato Tecnico. Tutti i materiali impiegati, dovranno soddisfare gli standard previsti dalla normativa UNI e

CEI vigente all’atto dell’esecuzione dei lavori.

L’Appaltatore dovrà sottoporre ad approvazione della Direzione Lavori i campioni o la

documentazione tecnica relativa alle caratteristiche dei materiali ed alle apparecchiature prescelte. Tutta la manualistica dei materiali approvati dovrà costituire parte integrante della documentazione allegata al certificato di regolare esecuzione.

I materiali accettati dovranno essere messi in opera a regola d’arte ottemperando tutte le prescrizioni, le discipline e le avvertenze impartite dalla Direzione Lavori.

L’accettazione di tutti i materiali non sarà ritenuta definitiva fino alla consegna degli stessi. La Direzione Lavori avrà facoltà di rifiutare, nei termini contrattuali della garanzia, tutte quelle parti che risultassero deteriorate dopo l’introduzione in cantiere o per qualsiasi

causa per la quale non risultassero in perfetto stato di funzionamento o di conservazione. L’Appaltatore sarà assoggettato al rispetto di tutte le norme stabilite nel presente

documento nonché agli oneri ed obblighi seguenti: • custodia e buona conservazione di tutti i materiali presenti in cantiere, con attività provvisionali specifiche per i materiali posti in opera e di eventuali impianti realizzati per lo

svolgimento del cantiere stesso quali ad esempio allacciamenti all’acquedotto o all’ente elettrico;

• la presentazione alla Direzione Lavori dei campioni di ogni tipo di materiale ed apparecchiatura prescelta, i quali saranno restituiti solo quando tutta la fornitura corrispondente agli stessi sarà stata accettata, posta in opera ed eseguito il collaudo.

L’esecuzione degli impianti potrà avere corso solo dopo l’approvazione della Direzione Lavori delle campionature e dovranno essere eseguiti in loro completa conformità; • l’esecuzione, presso gli istituti incaricati, di tutte le esperienze e prove che potranno

essere ordinate dalla Direzione Lavori sui materiali impiegati e da impiegarsi nella costruzione, in correlazione a quanto prescritto circa l’accettazione dei materiali stessi.

Relativamente ai campioni potrà esserne ordinata la conservazione nel competente ufficio dell’amministrazione comunale, in tal caso i campioni dovranno essere muniti dei suggelli adatti a garantirne l’autenticità;

• la fornitura di mano d’opera comune e qualificata per l’esecuzione delle opere, gli attrezzi e gli strumenti per rilievi, i tracciamenti e le misurazioni relative alle operazioni di

consegna, verifica, contabilità e collaudo dei lavori;

• l’esecuzione dei lavori, dovrà avvenire in maniera tale che non vi siano interruzioni di esercizio degli impianti;

• la fornitura di mano d’opera, assistenza tecnica, impalcature, ponti di servizio, attrezzi di qualsiasi genere e mezzi d’opera occorrenti all’esecuzione completa e perfetta di ogni

singolo lavoro; • lo sgombero, a lavori ultimati, di ogni opera provvisoria, attrezzature, materiali, detriti, ecc., entro il termine fissato dalla Direzione Lavori;

Page 17: Comune di Crema (CR) AMPLIAMENTO E ... TECNICO...Comune di Crema (CR) 5 dei numerosi interventi legislativi adottati in materia, per es. quelli che hanno attribuito ai sindaci e ai

Comune di Crema (CR)

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• la verifica dell’idoneità di tutte le indicazioni progettuali, del corretto dimensionamento e funzionamento di tutti gli impianti previsti, nonché di quelli oggetto di possibili varianti al progetto.

Permane l’obbligo da parte dell’Appaltatore di segnalare tempestivamente per iscritto tutte le carenze o difetti non evidenziati dal progetto degli impianti;

• dovrà dichiarare che le apparecchiature sono omologate come prescritto dalle vigenti leggi e regolamenti (U.N.I, C.E.I, IMQ, ecc.); • consegna della documentazione “As-built” in formato cartaceo e in formato elettronico;

Consegna degli impianti.

8. DOCUMENTAZIONE DI FINE LAVORI

Al termine degli interventi dovrà essere rilasciato al Reparto Videosorveglianza Pubblica del comune di Crema la seguente documentazione: N°1 copia del progetto esecutivo in versione “AS — BUILT” firmato da un tecnico abilitato,

il quale dovrà comprendere:

• planimetria/e dell’impianto;

• ubicazione definitiva e le caratteristiche dei componenti installati; • posizione e le caratteristiche degli apparecchi di comando e delle eventuali cabine; • caratteristiche e lo schema delle linee di alimentazione;

• schema/i elettrico/i; N°1 copia della seguente documentazione, rilasciata dall’impresa installatrice:

• dichiarazione di conformità alla regola dell’arte (Legge n. 186/68 e Decreto 37/08); • relazione con tipologia dei materiali utilizzati; • certificato dei requisiti tecnico-professionali.

Rilievo in versione “AS — BUILT” su file Autocad DWG della cartografia comunale di base con ubicazione geografica dei punti luce, dei quadri elettrici, dei cavidotti, e dei pozzetti, comprensivi di quotatura ortogonale triangolata su punti fissi (edifici, recinzioni, ecc) e

relativo inserimento in banca dati CAD. Il tutto dovrà essere realizzato secondo quanto concordato al momento dell’acquisizione.