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PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n° 46 L.R.5/2007 RELAZIONE DI STRUTTURA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Dott. Arch. Marcello Rollo Viale della Vittoria, 7 33100 Udine Tel. 0432 508188 E-mail: [email protected] Allegato n° 3 Data: 14/05/2018 COMUNE DI CASSACCO

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PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

VARIANTE n° 46

L.R.5/2007

RELAZIONE DI STRUTTURA

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE

Dott. Arch. Marcello Rollo Viale della Vittoria, 7 33100 Udine Tel. 0432 508188 E-mail: [email protected]

Allegato n° 3 Data: 14/05/2018

COMUNE DI CASSACCO

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PREMESSA La struttura del P.R.G.C. individua, per grandi temi, quattro sistemi funzionali complessi che si identificano in:

1. SISTEMA INSEDIATIVO URBANO PAESAGGISTICO

2. SISTEMA PRODUTTIVO

3. SISTEMA AMBIENTALE

4. SISTEMA RELAZIONALE

che li compongono, precisando ed esplicitando i relativi obiettivi e strategie che presiedono alle operazioni di attuazione, revisione e aggiornamento del Piano.

1. SISTEMA INSEDIATIVO URBANO PAESAGGISTICO Il sistema insediativo urbano si articola nelle entità di seguito descritte.

1.1 Permanenze storiche culturali-monumentali e relative aree di influenza e

protezione prospettica. Sono comprese le emergenze di pregio storico-artistico-architettonico (Zona A1) con le relative aree di pertinenza e di vincolo monumentale, nonchè con lo spazio territoriale circostante che costituisce lo scenario necessario alla valorizzazione e protezione paesaggistica dei beni stessi (Zona A7).

Montegnacco e dalla Chiesetta di Martinazzo. Obiettivi strutturali Il Piano si propone la tutela, il recupero e la valorizzazione del complesso degli elementi storico architettonici che contraddistinguono i beni interessati, nonchè la salvaguardia delle aree circostanti per la loro funzione di protezione prospettico paesaggistica nei confronti dei beni culturali stessi. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili: A. Permanenze storiche culturali-monumentali (Zona A1)

a) con il ricorso ad interventi edilizi conservativi, da condurre nel rispetto delle caratteristiche formali e d ;

b) con la ricerca della corrispondenza tra le funzioni consentite e la loro compatibilità con

c) le aree libere di pertinenza per eventuali interventi che valorizzino i fabbricati nel rispetto delle loro caratteristiche tipologico insediative;

d) con il divieto di realizzare interventi di edilizia libera sui fabbricati interessati e nelle aree di pertinenza;

e) con le limitazioni operative e le prescrizioni metodologiche previste per gli edifici ricadenti impropriamente nella Zona A1;

f) tutte le zone contermini.

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B. Aree di influenza e protezione prospettica delle permanenze storiche culturali e

monumentali (Zona A7) a) con b) con morfologico plano-altimetrico del terreno; c) con la limitazione degli interventi ammissibili sui fabbricati esistenti, riconducibili a

quelli di sola rilevanza edilizia per favorirne la rilocalizzazione in ambiti adeguati; d) con il divieto di realizzare interventi di edilizia libera aventi a riferimento volumetria e

supeficie coperta.

1.2 Aree degli insediamenti storici architettonici ambientali e relative aree di

pertinenza e protezione Riguardano i nuclei storici delle frazioni comunali e i borghi isolati (Zona A0), comprese le relative aree di pertinenza e quelle di protezione e valorizzazione delle valenze paesaggistiche (Zona A7).

Obiettivi strutturali Il Piano si propone frazionali, ammettendone il consolidamento e lo sviluppo nel rispetto dei caratteri urbanistici

, in modo integrato con la morfologia dei luoghi. Inoltre, si prefigge il compito di proteggere le aree libere, sia pertinenziali che circostanti, per la loro funzione di tutela e valorizzazione delle valenze paesaggistiche degli insediamenti di cui costituiscono parte integrante. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili: A. Aree degli insediamenti storici, architettonici, ambientali (Zona A0)

a) indicando, attraverso la fissazione della trama strutturale vincolante, i criteri morfologico insediativi che permettono di sviluppare il tessuto edilizio secondo la tradizione storica che ha guidato le preesistenze;

b) fornendo le prescrizioni operative, edilizie e urbanistiche, nelle diverse situazioni insediative: fronte strada, arretrate e delle penetrazioni a pettine;

c) sottoponendo le preesistenze edilizie a diversi gradi di tutela, in relazione al valore intrinseco dei fabbricati e a quello delle loro compagini insediative unitarie e funzionali (borghi);

d) riconoscendo la massima salvaguardia tipologico architettonica ai fabbricati che più . 8, L.R.30/77);

e) con il vincolo della contestuale ricostruzione degli edifici posti fronte strada soggetti emolizione;

f) conseguimento di risultati di armonia morfologica con i fabbricati contigui posti in

g) con la conservazione dei portatli di pregio storicio architettonico e dei relativi androni,

degli affreschi, dipinti, icone, dei pozzi, delle murature in sasso faccia a vista dei fabbricati e delle recinzioni;

h) con la conformazione di tutti gli interventi ammessi ai criteri morfologico insediativi, tipologici, costruttivi e dei materiali

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B. Aree libere pertinenziali e di protezione (Zona A7)

Valgono le medesime indicazioni riportate al precedente punto 1.1, lett. B delle Strategie, di seguito riproposte a) b) -altimetrico del terreno; c) con la limitazione degli interventi ammissibili sui fabbricati esistenti, riconducibili a

quelli di sola rilevanza edilizia, per favorirne la rilocalizzazione in ambiti adeguati; d) con il divieto di realizzare interventi di edilizia libera aventi a riferimento volumetria e

supeficie coperta.

1.3 Aree insediative residenziali consolidate In questa delimitazione sono comprese le seguenti categorie insediative: a) le aree occupate da edifici di interesse storico ambientale, per lo più isolati, ma

sufficientemente integrati nel contesto urbano (Zona B0); b) le aree insediative residenziali di completamento, di recente edificazione (Zona B1).

1.3.1 Zona B0 Obiettivi strutturali Il Piano si propone di conservare le caratteristiche storiche tipologiche significative ancora presenti negli edifici interessati, consentendone, in generale, il consolidamento in coerenza con i caratteri morfologico insediativi ed edilizi architettonici dominanti.

Strategie Gli obiettivi sono perseguibili: a) prevedendo la possibilità di realizzare interventi di ristrutturazione edilizia senza

demolizione con ricostruzione del corpo di fabbrica principale; b) limitando gli interventi di ristrutturazione con demolizione e ricostruzione ai soli corpi di

fabbrica accessori isolati o difformi dalle tipologie strecupero del volume;

c) indirizzando gli interventi ammessi alla conservazione dei caratteri tipo morfologioci, architettonici e compositivi ancora presenti;

d)

1.3.2 Zona B1

Obiettivi strutturali Il Piano si propone di consolidare e completare il tessuto edilizio esistente secondo un assetto omogeneo, integrato con la morfologia dei luoghi.

Strategie Gli obiettivi sono perseguibili: a)

Struttura che tiene conto dei potenziali sviluppi insediativi, proprio molto contenuti e mirati;

b) con lo sviluppo insediativo struttuale organizzato senza soluzione di continuità con ;

c) con la salvaguardia della scorrevolezza e sicurezza della viabilità di scorrimento, mediante la disciplina degli accessi.

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1.4 Edifici residenziali di recente edificazione in aree sensibili Comprende i fabbricati disseminati sul territorio, identificati con la Zona B2 Obiettivi strutturali Il Piano, con il riconoscimento in zona specifica, si propone di governare tali insediamenti per favorirne la rilocalizzazione ed il recupero delle aree interessate alle finalità espresse dai diversi contesti in cui ricadono. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili: a) limitando gli eventuali interventi di ristrutturazione edilizia a quelli senza demolizione con

ricostruzione; b) contenendo le volumetrie riconosciute negli interventi di adeguamento funzionale; c) nziale

1.5 Aree insediative residenziali di espansione, libere/di riqualificazione Sono comprese le seguenti categorie insediative: a) le aree libere suscettibili di sviluppo insediativo (Zona C); b) le aree occupate o incongruenti o incompatibili

morfologico paesaggistico del contesto e/o con le funzioni delle aree contigue (Zona T).

1.5.1 Zona C Obiettivi strutturali

diativo urbano mettendo a disposizione aree strategiche per la sua strutturazione e riorganizzazione, compatibilmente con la situazione insediativa esistente ed anche per dotare di servizi di supporto primari i settori urbani interessati. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) il rispetto del disegno programmatico del Piano Struttura che individua le potenziali

localizzazioni degli ambiti di espansione; b) lo sviluppo insediativo strutturato istente,

impostato sulle direttrici viarie di livello locale e concentrato nelle frazioni; c)

1.5.2 Zona T Obiettivi strutturali Obiettivo del piano è quello di riqualificare gli ambiti interessati per recuperarli a funzioni residenziali e di centralità urbana, nonchè a morfologie tipologiche e insediative in armonia con il contesto e con le valenze ambientali e paesaggistiche dei luoghi. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili: a) attraverso la previsione di interventi di ristrutturazione urbanistica, che sono qualificati

proprio per queste esigenze di trasformazione fisica e funzionale di parti di territorio già utilizzato;

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b)

c) disincentivando il riutilizzo dei volumi esistenti con la limitazione delle categorie di intervento edilizio consentite nelle more della loro eliminazione.

1.6 Aree per servizi e attrezzature collettive di scala comunale e comprensoriale Esse comprendono le Zone S Obiettivi strutturali

elle attrezzature esistenti e/o il loro potenziamento

disegno e le connessioni reciproche e con il sistema insediativo, secondo un progetto incardinato sulle aree per servizi ritenute strategiche e strutturali per il territorio. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a)

no Struttura, per le quali è comunque consentita la modifica di tipologia e classe di attrezzatura;

b) la connessione, mediante piste ciclopedonali, delle attrezzature individuate con i sistemi insediativi e con le aree di valenza ambientale paesaggistica.

1.7 Aree di riserva per future riorganizzazioni funzionali, insediative-infrastrutturali

(Aree ad ovest della SS.13) In questa categoria sono comprese alcune aree di importanza strategica ai fini, sia della riqualificazione del sistema relazionale sovra comunale, sia della riorganizzazione

Esse si riferiscono alla Zona VP, di verde privato, delle Aree ad ovest della SS.13 Obiettivi strutturali Obiettivi del Piano sono:

la riqualificazione funzionale della viabilità di livello territoriale (SP. 55);

lo sviluppo insediativo razionalizzato. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) sulla Zonizzazione di apposita tipologia zonizzativa a basso indice di

edificabilità; b) la previsione sul Piano Struttura schematica di una connessione mirata

alla continuazione/completamento dello sviluppo viabilistico a supporto di quello insediativo, alternativo alla viabilità territoriale.

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1.8 Aree agricole paesaggistiche di protezione e completamento della struttura

morfologica degli insediamenti urbani Si riferisce alla Zona E4.0 Obiettivi strutturali Obiettivo del Piano è la salvaguardia delle qualità morfologico paesaggistiche delle aree agricole che circondano i cenvalenze ambientali. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) la realizzazione di interventi edilizi residenziali agricoli e produttivi agricoli solo mediante

contenuto ampliamento dei fabbricati esistenti; b) la realizzazione di limitati ampliamenti anche dei fabbricati qui esistenti

, secondo le quantità scalari tra le varie zone agricole, di cui questa è la più protetta; c) la realizzazione degli interventi ammessi nel rispetto della morfologia dei terreno,

d) utilizzazione boschiva nei limiti consentiti dalle prescrizioni di polizia forestale; e) zza idrogeologica; f) il congelamento delle attività di allevamento con carico allevabile superiore a 50UBA, di

consistente impatto paesaggistico, oltre che igienico sanitario, per disincentivarne il consolidamento e favorirne la rilocalizzazione in ambiti agricoli appropriati;

g) agraria, comprendente anche il contenimento della riduzione della superficie boscata.

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2. SISTEMA PRODUTTIVO

Artigianale/Industriale Il sistema produttivo si articola come segue:

2.1 Aree per insediamenti industriali e artigianali di interesse comprensoriale

(Ambito A) Tale ambito comprende le Zone D2.1

Obiettivi strutturali Obiettivi del piano sono:

con la conferma della disponibilità della superficie produttiva vigente, sviluppare il

riposizionamento di quelle sparse sul territorio e caratterizzate da sofferenza localizzativa;

la creazione di un collegamento viario diretto e protetto, distinto dalla SS.13, con la confinante zona industriale di Tarcento;

la continuità della connessione stessaconsentire parte della riorganizzazione delle infrastrutture viarie del territorio ad est della SS.13;

. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) la predisposizione di un P.A.C. di iniziativa pubblica con la previsione del tracciato della

viabilità di supporto innestata in continuità con quella esistente in Comune di Tarcento; b) ai fini della massima elasticità gestionale, la libera definizione delle entità territoriali di

intervento (comprensori), attuata sulla base delle manifestazioni di interesse, facendo

c) d) are

in corrispondenza del Centro commerciale Alpe Adria; e) f) gistico localizzativi finalizzati al contenimento

g) la selezione delle attività produttive ammissibili, con esclusione di quelle più pericolose.

2.2 Aree per insediamenti industriali e artigianali di interesse locale (Ambito B) Tale ambito comprende le Zone D2.2 e D3

2.2.1 Zona D2.2 Obiettivi strutturali Obiettivo del piano, con la conferma della disponibilità areale produttiva vigente, è quello di organizzare le aree interessate a supporto del polo produttivo comprensoriale e per attività economiche di interesse locale, garantendo la salvaguardia del sistema viario territoriale e quella paesaggistica ambientale degli insediamenti.

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Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) la predisposizione di apposito P.A.C. egrazione del sistema viario di

supporto al Polo produttivo (Area ad est della SS.13); b) c)

inquinamento ambientale; d) la selezione delle attività produttive ammissibili, con esclusione di quelle più pericolose.

2.2.2 Zona D3 Obiettivi strutturali Obiettivo del Piano è il riconoscimento degli insediamenti esistenti ammettendone il consolidamento ambientale, incentivando anche forme di utilizzo diverse da quella strettamente produttiva,

Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso:

a) il contenimento dello sviluppo insediativo, attraverso la razionalizzazione delle aree previgenti;

b) la salvaguardia della funzionalità della viabilità di scorrimento territoriale; c) ne paesaggistica ambientale; d)

e) la selezione delle attività produttive ammissibili, con esclusione di quelle più

pericolose; f) lità di esercitare funzioni commerciali al dettaglio integrative di quelle

produttive proprie ed anche quelle a basso impatto.

2.2.3 Aree di riserva per future riorganizzazioni funzionali-infrastrutturali (Aree ad est

della SS.13) In questa categoria sono comprese alcune aree di importanza strategica ai fini della riqualificazione e recupero del sistema relazionale di livello territoriale. Esse si riferiscono alla Zona VP, di verde privato, delle Aree ad est della SS.13. Area a est della SS.13 Obiettivi strutturali Obiettivo del Piano è la riqualificazione funzionale della viabilità di livello territoriale (SS.13). Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) b) la previsione sul Piano Struttura di un tracciato viabilistico per le connessioni nord-sud del

territorio comunale posto a est della SS.13, alternativo ad essa per il traffico locale, con confluenza sui nodi organizzati.

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Commerciale Si riferisce alle ree per insediamenti commerciali Comprende le aree commerciali poste prevalentemente lungo la SS.13 e, in parte, lungo la S.P.55, classificate nelle Zone H2.1 H2.2 H3.1-H3.2.

2.3.a Zona H2.1

Obiettivi strutturali Obiettivo del piano è quello di riconoscere dotazione di spazi commerciali e di rilanciarla per le attività al dettaglio di grandi strutture con superficie coperta complessiva superiore a 15.000 mq, in forma compatibile con il sistema insediativo e relazionale in essere lungo la SS.13 e nel rispetto delle valenze paesaggistiche dei luoghi, incentivando anche forme di utilizzo diverse da quella strettamente di vendita, per sfruttare in modo

Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a)

coperta complessiva; b) di ogni intervento che vada oltre quelli di rilevanza

edilizia, con particolare riguardo a quelli di aumento della superficie di vendita, di modifica della distribuzione interna al comparto e delle relazioni con la SS.13;

c) commercio, sempre del settore terziario, in grado di ottimizzare in forma complementare

ità ; d) Torrente Soima, sia

ne, sia mediante la previsione di precisi criteri e modalità di riqualificazione delle sponde del

e) con la SS.13, per garantire

obiettivi di miglioramento funzionale del sistema viario nel suo complesso.

2.3.b Zona H2.2

Obiettivi strutturali Obiettivo del piano è quello di riconoscere la dotazione di spazi commerciali esistenti, al fine di potenziarcoperta complessiva fino a 15.000 mq, in modo integrato e compatibile con il sistema relazionale, incentrato sulla SS.13, in armonia con le iniziative commerciali già in atto sulla medesima arteria, il tutto nel rispetto delle valenze paesaggistiche dei luoghi.

Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) inferiori alla soglia di 15.000mq di superficie

coperta complessiva; b) l comparto non ancora attuato e di

quelli da riqualificare;

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c) sia pure con il sistema insediativo contiguo, finalizzate a garantire obiettivi di miglioramento funzionale del sistema viario nel suo complesso;

d) commercio, sempre del settore terziario, in grado di ottimizzare in forma complementare

ità ; e) Torrente Soima, sia ioni, tipologiche

adeguate, il tutto integrato da precisi criteri e metodiche tradizionali di intervento per la riqualificazione del

2.3.c Zona H3.1

Obiettivi strutturali Obiettivo del Piano, riconoscendo lo stato di fatto, è quello di migliorare il funzionamento

supporto e la ricerca della loro compatibilità con il sistema viario. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) ettazione di strutture commerciali fino alla soglia di 5.000mq di superficie coperta

complessiva; b)

commercio, sempre del settore terziario, in grado di ottimizzare in forma complementare ità ;

c) Piano, sia nei rapporti con la SS13, sia pure con il sistema insediativo contiguo, finalizzate a garantire obiettivi di miglioramento funzionale del sistema viario nel suo complesso;

d) specie nei confronti del Torrente Soima.

2.3.d Zona H3.2

Obiettivi strutturali Obiettivo del Piano, confermando lo stato di fatto, è quello di porre le condizioni per favorire il consolidamento e la funzionalità degli insediamenti individuati, in modo compatibile con il sistema viario interessato. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) ipologie commerciali fissate in norma; b)

c) mbientale nei confronti del torrente Soima; d)

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Agricolo Questo settore comprende le aree agricole paesaggistiche di protezione e completamento della struttura morfologica degli insediamenti urbani, le Aree agricole paesaggistiche dei rilievi collinari e le Aree agricole paesaggistiche sub collinari, configurate rispettivamente dalle Zone E4.0, E4.1 ed E4.2.

etamento della struttura (Zona E4.0), per il loro intrinseco legame con le aree

insediative urbane, sono trattate nel contesto del sistema insediativo urbano paesaggistico.

2.4.a Zona E4.1

Obiettivi strutturali Ipaesaggistiche e ambientali del territorio collinare. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) la realizzazione di interventi edilizi residenziali agricoli e produttivi agricoli solo mediante

ampliamento dei fabbricati esistenti, limitando la nuova edificazione alle sole serre fisse; b) la realizzazione di contenuti ampliamenti anche dei fabbricati qui esistenti

fuori zona , secondo le quantità scalari tra le varie zone agricole, in relazione alle loro valenze paesaggistiche;

c) la realizzazione degli interventi ammessi nel rispetto della morfologia dei terreno,

d) l utilizzazione boschiva nei limiti consentiti dalle prescrizioni di polizia forestale; e) f) il rispetto dei valori naturalistico ambientali della torbiera di Cichinot, limitando gli

interventi edilizi nella sua fascia di protezione.

2.4.b Zona E4.2

Obiettivi strutturali

in modo razionale, in armonia con la prossimità alle valenze paesaggistiche e ambientali del Torrente Soima e con i centri abitati, nel rispetto delle norme igienico sanitarie Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) la facoltà riconosciuta dal Piano di realizzare anche nuovi insediamenti agricoli, compresi

gli allevamenti intensivi; b)

paesaggistico ambientali e sanitari che accompagnano tali insediamenti, unitamente al rimando dalle residenze;

c) insediamenti, con particolare riguardo a quelli zootecnici intensivi;

d) coltura più intensiva.

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3. SISTEMA AMBIENTALE Il sistema ambientale comprende: 3.1 Torrente Cormor; 3.2 la Torbiera Cichinot; 3.3 i Prati stabili

3.1 Torrente Cormor

Obiettivi strutturali Obiettivo del Piano è il recupero dei valori ambientali ed ecologici delle aree interessate, poste ai lati del corso del T. Soima, rispetto alla semplificazione paesaggistica provocata nel

una fruizione collettiva per scopi ricreativi e culturali, ma anche agricoli compatibili con le finalità citate. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) la b) la previsione di tutta una serie di iniziative operative volte ad arricchire la copertura

vegetale naturale, sia nelle parti ripariali del torrente, sia nelle aree agricole; c) la facoltà di realizzare, con finitura naturale, viabilità agricola, percorsi ciclo pedonali con

e aree di sosta, d)

funzionalità,ma anche per le esigenze di sicurezza idraulica e di deflusso; e)

3.2 Ambito della Torbiera di Cichinot Obiettivi strutturali

di conservare e valorizzare questo biotopo quale testimonianza di archeologia vegetazionale e naturalistica. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso DPR 28/09/2001 n°0363/Pres., di istituzione del biotopo stesso, nonché la creazione di una fascia di decelerazione dei valori ambientali tutto intorno al biotopo stesso, individuata nella contigua Zona E4.1.

3.3 Prati stabili

Obiettivi strutturali Obiettivo del Piano è la conservazione della naturalità biologica dei prati stabili nella delimitazione riportata sulla tavola della Zonizzazione Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso il rispetto delle modalità di intervento definite nella L.R.9/2005 e s.m.i.; la potenziale edificabilità

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4. SISTEMA RELAZIONALE Esso comprende la viabilità meccanica, identificata sul Piano Struttura come: - Viabilità autostradale esistente: A23. - Viabilità regionale di 1° livello, da ristrutturare: SS.13; - Viabilità locale strutturale di supporto a tutto il polo produttivo a est della SS.13 e di

riorganizzazione delle viabilità esistenti per la razionalizzazione delle loro intersezioni con la SS.13 stessa;

- Viabilità locale di interesse comprensoriale da ristrutturare: SP 55; - Viabilità locale di interesse comprensoriale di previsione: Variante di Tricesimo. Comprende inoltre: - Viabilità ciclabile e/o pedonale (dorsale della rete comprensoriale/direttrici di connessione

locale); - Ferrovia Udine-Tarvisio 4.1 Viabilità autostradale esistente: A23 Obiettivi strutturali Obiettivo del piano è la conservazione del tracciato esistente Strategie

Piano regionale per questo tipo di viabilità. 4.2 Viabilità regionale di 1° livello, da ristrutturare:SS.13 e Viabilità locale strutturale di

supporto a tutto il polo produttivo a est della SS.13 e di riorganizzazione delle viabilità esistenti per la razionalizzazione delle loro intersezioni con la SS.13 stessa (ex punto f) delle Strategie)

Obiettivi strutturali Il Piano si propone la ristrutturazione del tracciato comunale della SS.13, in coerenza con le prescrizioni del Piano regionale, per migliorarne la scorrevolezza, la sicurezza, i tempi di

e commerciale e delle numerose intersezioni con le diverse viabilità e gli accessi diretti esistenti. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a)

direzione Tarcento, ora previsto a rotatoria senza incrocio dei flussi; b)

industriali; c) la ristrutturazione Calvario,

comportante la sua chiusura; d) la ristrutturazione Liruti, comportante la sua chiusura; e) la della Stazione, ora

prevista a rotatoria;

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f) la previsione di una viabilità locale strutturale di supporto al Polo produttivo a est della SS.13 (parte nord) e di riorganizzazione, nel suo prolungamento, delle viabilità esistenti nella parte sud, per la razionalizzazione delle loro intersezioni con la strada statale stessa, solo nei nodi attrezzati;

g) lo spostamento di tutti gli accessi diretti sulla SS.13 degli insediamenti esistenti, sulla nuova viabilità di cui al precedente punto f);

h) integrazione con il nuovo tipo di intersezione con la SS.13;

i) la razionalizzazione degli accessi a insediamento commerciale posto a nord del territorio, sul lato ovest della SS.13.

4.3 Viabilità locale di interesse comprensoriale da ristrutturare: SP 55 Obiettivi generali Obiettivo del piano è il miglioramento della scorrevolezza e sicurezza del sistema viario locale, non solo principale, con particolare riguardo per la SP 55, nel rispetto dei valori paesaggistici presenti. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a)

le prescrizioni di piano; b) lo spostamento, sulla viabilità di livello inferiore, degli accessi diretti sulla SP 55 degli

insediamenti esistenti in adiacenza al nodo di cui al punto a),; c)

consentendo solo la svolta a destra; d) la previsione di una viabilità alternativa alla SP.55 a sud della stessa, per le connessioni

est- per le rimanenti viabilità: e)

agevolare gli interventi relativi al sistema viario, anche attraverso prescrizioni complementari incidenti sulle zone omogenee attraversate, con particolare riferimento agli accessi alle proprietà.

4.4 Viabilità locale di interesse comprensoriale di previsione: Variante di Tricesimo Obiettivi generali Obiettivo del piano è lcentro di Tricesimo e in parte il tracciato della SS stessa in territorio di Cassacco, confluendo

Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a)

dalla Provincia; b) la confluenza della viabilità stessa con la SS.13 sul nodo da organizzare con svincolo a

azione; c)

produttivo a est della SS.13 e di riorganizzazione delle viabilità esistenti.

Page 16: COMUNE DI CASSACCO...residenziali e di centralità urbana, nonchè a morfologie tipologiche e insediative in armonia con il contesto e con le valenze ambientali e paesaggistiche dei

Comune di Cassacco PRGC Variante generale n°46 Relazione di Struttura

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dott. arch. Marcello Rollo viale della Vittoria,7/3 - Udine

4.5 Viabilità ciclabile e pedonale Obiettivi generali Obiettivo del piano è la creazione di un sistema ciclabile del quale viene indicata la dorsale di supporto nord-sud sulla tavola del Piano Struttura. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso: a) ici delle connessioni a

livello locale; b)

Piano locale di viabilità e trasporto ciclistico di cui alla L.R.14/93; c) la subordinazione a criteri tecnici, compositivi e funzionali per la definizione della rete

locale in funzione della valorizzazione paesaggistico ambientale, storico culturale e per fini dello svago e il tempo libero, dei siti.

4.6 Ferrovia Tarvisio - Udine Obiettivi generali Obiettivo del piano è la conservazione del tracciato e della inedificabilità del suo ambito di influenza, corrispondente allo spazio racchiuso entro il relativo limite di rispetto. Strategie Gli obiettivi sono perseguibili attraverso ritto ai

art.49 del DPR 11/07/1980, n°753.