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1 Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017 COMUNE DI BRENTONICO Provincia di Trento VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 GENNAIO 2017 inizio ore 18.00 PROSECUZIONE SEDUTA DI DATA 24 GENNAIO 2017 Sono presenti i Consiglieri signori: ASTOLFI ALESSANDRA BENDETTI FRANCESCO BRUNORI FRANCO entra alle 18.15 CALISSONI SIGFRIDO CANALI QUINTO DOSSI ENRICO MAZZURANA FABIO MOZZI SILVIA PERENZONI CHRISTIAN RAFFAELLI MASSIMO SIMONETTI ROBERTO entra alle 18.56 TARDIVO MARIANO TOGN I MORENO TONOLLI IVANO TONOLLI SANDRO ASSENTI GIUSTIFICATI: MANZANA ILARIA PASSERINI FILIPPO ZENATTI MONICA Assiste e verbalizza il Segretario comunale, Debora Sartori.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

COMUNE DI BRENTONICO

Provincia di Trento

VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE

DEL 26 GENNAIO 2017 inizio ore 18.00

PROSECUZIONE SEDUTA DI DATA 24 GENNAIO 2017

Sono presenti i Consiglieri signori:

ASTOLFI ALESSANDRA

BENDETTI FRANCESCO

BRUNORI FRANCO entra alle 18.15

CALISSONI SIGFRIDO

CANALI QUINTO

DOSSI ENRICO

MAZZURANA FABIO

MOZZI SILVIA

PERENZONI CHRISTIAN

RAFFAELLI MASSIMO

SIMONETTI ROBERTO entra alle 18.56

TARDIVO MARIANO

TOGN I MORENO

TONOLLI IVANO

TONOLLI SANDRO

ASSENTI GIUSTIFICATI:

MANZANA ILARIA

PASSERINI FILIPPO

ZENATTI MONICA

Assiste e verbalizza il Segretario comunale, Debora Sartori.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Presidente:

Proseguiamo l’Ordine del Giorno del Consiglio comunale che era convocato per il 24, 25 e

26, questa sera.

Siamo arrivati al punto n. 10.

Qui, però, bisogna nominare un altro scrutatore, perché manca Passerini Filippo. Propongo

Bendetti. Siamo d’accordo?

Bendetti.

Favorevoli 12

Contrari //

Astenuti 1 Bendetti.

Passiamo al punto n. 10.

Punto n. 10 all’Ordine del Giorno: “Approvazione del Bilancio di previsione per

l’esercizio finanziario del Corpo dei Vigili del Fuoco”.

Passerei la parola all’Assessore Tonolli.

Assessore Tonolli:

Grazie, Presidente.

Come ha detto il Presidente, andiamo ad approvare il Bilancio di previsione per l’esercizio

finanziario 2017 del Corpo dei Vigili del Fuoco volontari di Brentonico, un esercizio finanziario di

euro 42.150. Entriamo nel dettaglio, dato che sono poche voci.

Parliamo di entrate, anche perché sono uguali i valori in uscita.

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In entrata, abbiamo 5.050 euro da servizi retribuiti.

18.000 euro derivanti da contributi e assegnazioni.

19.000 euro da entrate derivanti da alienazioni, eccetera.

100 euro entrata per partite di giro, per un totale di 42.150, 00 euro.

Analoga somma è in uscita.

Spese correnti 23.050.

Spese in conto capitale 19.000 euro.

Spese per partita giro, che era l’ultima in entrata, 100 euro, sempre per un totale di 42.150

euro.

Il Comune partecipa con 13.000 euro sulla parte corrente e poi c’è un contributo di 5.700

euro in fondo capitale come aveva già accennato e illustrato in Bilancio: era un intervento di

sostituzione dei DPI e della motopompa. Andremo a coprire la somma pari al 30% della spesa di

questi acquisti.

Presidente, non c’è altro da aggiungere.

Presidente:

Ci sono interventi su questo punto?

Se non ci sono interventi, vi vorrei sottolineare, sicuramente, come si fa ogni anno, ma è

doveroso farlo, perché se lo meritano, l’attenzione verso il nostro Corpo dei Vigili del Fuoco di

Brentonico per il lavoro che fanno, per la sicurezza che ci danno e per un conforto sempre presente

in molti interventi, al di là degli incendi.

Sappiamo che i Vigili del Fuoco fanno un servizio indispensabile; il ruolo che hanno avuto

in questo terremoto in Centro Italia, dimostra che questi Corpi, non solo nostri locali, ma anche

nazionali, sono veramente una spina dorsale per la sicurezza del cittadino.

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Direi che, forse, questo discorso della protezione civile, secondo me, visto le cose che

succedono e il mondo che si sta evolvendo in una certa maniera, sarebbe un argomento da

approfondire e capire meglio. Sarebbe utile informare anche i nostri concittadini, attraverso delle

comunicazioni, di come devono muoversi in caso di calamità gravi, perché anche se noi viviamo in

centri tranquilli, ma bisogna sapere come affrontare le emergenze. Mi sembra che sia stata fatta una

manifestazione di sicurezza di 3 o 4 anni fa. Col tempo non sarebbe male portare a conoscenza del

piano di protezione civile in sintesi.

Tutto questo per dare riconoscimento al nostro Corpo. Grazie.

Se non ci sono altri interventi su questo punto, porrei in votazione l’approvazione del

Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017 del Corpo dei Vigili del Fuoco volontari di

Brentonico.

Favorevoli 13

Contrari //

Astenuti //

Unanimità. Grazie.

Punto n. 11 dell’Ordine del Giorno: “Regolamento comunale sui controlli interni; esami e

approvazione”.

Durante la trattazione del presente punto all’o.d.g. entra il Consigliere Franco Brunori. I Consiglieri

presenti e votanti sono n.14.

Grazie, Sindaco.

Sindaco:

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Questo è un argomento molto tecnico, molto preciso sul contenuto e, quindi, lascerei la

parola al Segretario comunale, Debora Sartori, per illustrarlo.

Segretario comunale:

Regolamento sui controlli interni. Lo abbiamo già trattato in Commissione Regolamenti e

Statuo, in data 5 gennaio 2017. Qualcuno di voi, a grandi linee, sa già di cosa stiamo parlando.

Mi sono permessa, oggi pomeriggio, di buttar giù una traccia, una sintesi del documento e

spero di essere chiara nel descriverlo sia pur sinteticamente, ma anche di essere il più semplice

possibile nell’esposizione.

Il presente Regolamento dei controlli interni. Innanzitutto, io non lo definirei un

adempimento, perché se ragioniamo in termini di adempimenti, lo sono molti altri, a partire

dall’Amministrazione trasparente, dall’anticorruzione e quant’altro. Piuttosto rappresenta

l’attuazione della Legge regionale 31/2015, che ha recepito nel nostro Ordinamento regionale il

Decreto legge 184/2012.

Questo decreto, quindi molto prima rispetto al nostro Ordinamento regionale, ha novellato il

testo unico degli Enti locali, il TUEL, il Decreto legislativo 267/2000, ed è un decreto che fa parte

del più generale complesso di norme legislative di riduzione, stabilizzazione, efficientamento e

quindi controllo della spesa pubblica.

Ricordiamo il Decreto legge 78/2010.

I controlli che sono contemplati nella nostra bozza di Regolamento, i primi due sui quali

concentriamo l’attenzione, mli conoscete già e sono i pareri di regolarità tecnico-amministrativo e

contabile, che sono una modalità canonica di controllo interno e risalgono ancora alla riforma

dell’ordinamento contabile del 99 e quindi il DPGR approvato con il 4L del 99 di recepimento nel

nostro ordinamento del principio di separazione delle competenze, che è avvenuto con la legge

regionale 10/98.

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Il parere di regolarità tecnico-amministrativa è quello che esprimono i responsabili di

servizio, di ufficio, di aree, in base all’organizzazione interna, sulle delibere di Giunta e di

Consiglio e analizzano la correttezza e la legittimità dell’azione amministrativa. Il parere di

regolarità contabile è per eccellenza un parere di competenza del responsabile del servizio

finanziario ed è un parere che è necessario, così come quello di regolarità tecnico-amministrativo,

su ogni delibera. E’condizione di validità dell’atto, non solo da un punto di vista dell’attestazione

della spesa, quindi va ben oltre del fatto che ci siano i soldi stanziati a Bilancio, ma anche con

riguardo all’integrità e completezza della documentazione istruttoria, verifica della regolarità

fiscale, conformità rispetto agli strumenti di programmazione approvati.

Mi soffermerei sulla novità di questo Regolamento, che è il controllo di regolarità

amministrativa successivo, che più o meno ha la stessa funzione del controllo di regolarità tecnico-

amministrativa espressa dai funzionari e, quindi, di correttezza, di competenza, di legittimità, però

in un tempo che è traslato in avanti rispetto all’adozione e all’efficacia dell’atto. Infatti, attraverso il

documento regolamentare, abbiamo previsto che questo tipo di parere viene svolto entro trenta

giorni dall’adozione e dall’efficacia dell’atto attraverso una modalità di campionatura. Come avevo

già detto in Commissione, con ogni probabilità, pensavamo di esplicitarla all’interno del piano di

prevenzione della corruzione e della trasparenza.

Il sistema dei controlli, così come concepito nella legge e nel Regolamento, come ho detto

all’inizio, non deve essere visto come un mero adempimento, ma deve essere proprio concepito

come un metodo di lavoro affinché possa produrre i suoi effetti.

In particolare, il controllo più significativo a tal fine, affinché possa realmente contribuire al

metodo di lavoro, riguarda il controllo di gestione. Anche quello compare all’interno della bozza di

Regolamento. Anche il controllo di gestione, che abbiamo riportato in questo Regolamento, non è

niente di nuovo. Era già previsto nella legge 10/98, ma è sempre rimasto pressochè inattuato nei

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piccoli comuni, soprattutto nei Comuni sotto i 10.000 abitanti, perché, di pari passo, gli stessi non

erano tenuti obbligatoriamente a redigere il PEG.

Il controllo di gestione deve fornire una misura dell’efficienza, efficacia ed economicità

dell’azione amministrativa alla quale dovrebbe essere correlata la misurazione delle prestazioni

collettive e individuali dei dipendenti che operano nella struttura.

In questa prima fase di stesura del Regolamento l’Amministrazione ha adottato un approccio

condiviso, recependo cioè il fac-simile che è stato trasmesso dal Consorzio dei Comuni. Infatti, se

lo leggete, è un articolo scritto molto “all’acqua di rose”, perché il Consorzio dei Comuni ha

avviato, attraverso il tavolo della Finanza locale che è costituito da circa 7 Comuni del Trentino, un

percorso nuovo per cui sperimenterà per tutto il 2017 l’avvio del controllo di gestione nei Comuni

in particolare sotto ai 5.000 abitanti. All’esito della loro sperimentazione, della quale ce ne daranno

conto - avvieremo anche noi, con il 2018, i primi approcci in tal senso.

La previsione di una tempistica, attraverso il controllo di gestione e di indicatori di risultato,

potrà collegare le prestazioni al salario accessorio. Sul punto, però, preciso che il nuovo accordo

stralcio ha mantenuto ancora un’impostazione “a pioggia”, prevedendo il FOREG, che è, appunto, il

fondo per la riorganizzazione e l’efficienza gestionale, fino al 90% da erogare ancora sulla base

della presenza in servizio.

Il Comune di Brentonico per il secondo anno approva il PEG a fini contabili in prima

battuta, per assegnare le risorse finanziarie ai responsabili di aree e servizi e quindi consentire di

avviare le procedure di gara e i procedimenti di competenza. Da quest’anno approveremo altresì un

“embrionale” PEG gestionale, quantomeno sul cronoprogramma delle opere pubbliche ed alcuni

obiettivi individuati come strategici dell’Amministrazioni. Su questi obiettivi, poi, i responsabili di

aree e servizi individueranno il personale coinvolto, tempistica, risultati conseguiti o di medio

periodo, perché potrebbero trattarsi di obiettivi strategici che si sviluppano sul triennio.

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Al PEG gestionale saranno, poi, correlate in parte - contrattazione collettiva permettendo -

quelle indennità accessorie che si prestano e quindi sono flessibili per loro natura, a riconoscere

l’incentivo in relazione al risultato conseguito.

L’altro controllo che è riportato all’interno del Regolamento è quello degli equilibri di

Bilancio. Nulla di nuovo, in quanto sapete già che è contenuto nel nostro Regolamento di

Contabilità, ancorché sia un po’ datato. E’ il controllo che è esercitato dal servizio finanziario, dal

revisore del conto periodicamente; si verifica in particolare in corrispondenza delle variazioni di

Bilancio, tant’è che, all’interno delle delibere, voi trovate sempre indicato che “la presente

variazione non altera gli equilibri di Bilancio”.

L’altro controllo, che è enumerato all’interno del Regolamento, è quello sugli organismi

partecipati, laddove per organismi partecipati non intendiamo solo gli organismi strumentali del

Comune, bensì anche aziende speciali e tutte le società, alle quali partecipa il Comune. È già quindi

operativo, e come si esplica con particolare riferimento alle società partecipate? Attraverso lo

strumento delle convenzioni di governance e i protocolli d’intesa che sono approvati dalla PAT per

le società controllate direttamente e indirettamente.

Il riferimento che ho riportato è al protocollo che è stato adottato nel 2012 dalla Provincia.

Quindi, per quanto ci riguarda, Informatica Trentina e Trentino Riscossioni, sono due società che

forniscono beni e servizi strumentali al Comune. Quindi, Trentino Riscossioni e Informatica

Trentina in quanto controllate, 50% + 1, dalla Provincia, devono rispettare i limiti di contenimento

della spesa indicati nel protocollo.

All’interno di questo articolo è stato formalizzato un rinvio dinamico alla riforma

complessiva di razionalizzazione delle società partecipate. Si tratta delle disposizioni del Decreto

legislativo 175/2016, attuativo della riforma Madia, che è la legge 124/2015. La Provincia ha già

avviato il percorso legislativo di recepimento delle norme contenute nel Testo Unico. Lo stesso ha

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subito una battuta d’arresto, a seguito delle ultime pronunce della Consulta. Sulle società, la

Provincia legifera perché è materia afferente il coordinamento della finanza pubblica.

Credo di aver detto più o meno tutto.

Non so se sono stata sufficientemente chiara e sono stata in grado di semplificare la materia,

perché mi rendo conto che è complessa. Se avete qualche domanda.

Presidente:

Grazie, Segretario.

Ci sono domande in questo senso? Raffaelli, prego.

Consigliere Raffaelli:

Grazie, Presidente.

Devo anch’io sottolineare l’impegno della Segretaria, perché anche in Commissione si è

data da fare tanto per spiegarci questi concetti così difficili e devo dire che anche nell’esposizione,

che ha fatto adesso, bisogna renderle merito che riesce a essere sintetica e anche efficace nella

spiegazione.

Le nuove norme inseriscono una serie di controlli che, secondo me, possono anche avere

delle finalità. Non si vedono ancora del tutto i vantaggi, però, il carico burocratico e mi sembrava di

capire che anche la Segretaria lo diceva, nel senso che dare troppo peso al preventivo, al

consuntivo, vuol dire anche andare a strutturare tutta una macchina organizzativa che diventa anche

pesante. Tutto questo per avere magari alla fine un risultato di un qualcosa che ti possa anche dire

sul controllo di gestione “siamo bravi”, “potremmo migliorarci”, eccetera. Per fare questo però a

monte si deve organizzare una struttura pesante e onerosa, per cui mi chiedo se vale la pena tutto

questo appesantimento per raggiungere un valore o un significato? Non so.

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Alla fine, forse, in alcuni Comuni di una certa dimensione, dove hanno tanti funzionari,

tante strutture, tanti dirigenti e tante cose, tutto questo potrebbe essere anche più facile da

organizzarsi e attuare ma per un piccolo Comune come il nostro, la prima cosa che si sente è il

carico più che il beneficio. I benefici si vedranno, forse, fra 10 anni.

Bisogna rendere merito che, alla fine, abbiamo adottato questa bozza, che è del Consorzio

dei Comuni. Sarà da sistemare, da correggere col tempo, da rivedere. Il primo passo è stato fatto.

Devo dire che, anche sul controllo di qualità, io avevo anche detto qualcosa ma forse non è il

caso adesso di proporlo. L’ho ritirato. Vedremo man mano quello che succederà. Vedremo come

funziona questo PEG. Vedremo col tempo le cose, quindi buon lavoro.

Segretaria comunale:

Volevo solo aggiungere una cosa, proprio per allacciarmi a quello che ha detto poc’anzi il

Consigliere Raffaelli.

Magari spiego un po’ meglio questo controllo di regolarità amministrativo successivo. La

fattispecie di controllo è stata posta in capo al Segretario comunale ed è un controllo che verifica i

provvedimenti, i contratti, gli atti posti in essere dai vari servizi. Deve intervenire entro 30 giorni

dall’efficacia degli atti, quindi quando già gli atti hanno prodotto i loro effetti.

La disciplina organizzativa (la campionatura e la modalità di attuazione della stessa) potrà

trovare collocazione nel piano anticorruzione.

Questo tipo di controllo, tra l’altro, comporta che, con periodicità annuale, il Segretario

comunale relazioni in merito ai controlli fatti. Leggo testualmente la legge, art. 81Ter del Testo

dell’Ordinamento dei Comuni: deve essere relazionato all’Organo di revisione, all’Organismo di

valutazione se costituito, alla Giunta e al Consiglio comunale. Quindi, c’è anche questa ulteriore

fase di informazione in merito al controllo compiuto dal Segretario a posteriori.

Presidente:

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Grazie, Segretario.

Prego Sindaco.

Sindaco:

Io condivido un po’ i dubbi, che ha sollevato anche il Consigliere Raffaelli.

Diciamo che ci sono una serie di adempimenti e di atti che noi che siamo un po’ fuori dalla

macchina burocratica li vediamo con una certa pesantezza. Sicuramente, alcuni di questi sono molto

utili, altri ci danno proprio l’impressione che siano quasi una sovrastruttura.

Penso che l’ha espresso ancora meglio di me Raffaelli.

Chiaramente, questo mette in difficoltà gli Enti più piccoli, quindi i Comuni più piccoli

rispetto a quelli più grandi. È un passaggio, che io ho già vissuto con la Cassa rurale, prima, dove ci

sono quelle Casse strutturate in un certo modo, che riuscivano a seguire un po’ tutti questi

adempimenti aveva un senso. Le Casse piccole, oltre ad altri tipi di difficoltà, sono costrette ad

adeguarsi e, non potendo aumentare il personale, si devono fare altri tipi di azioni.

Questo lo si nota molto in un Comune come Rovereto, come Trento, che riesce ad avere la

persona che si occupa solo di questi aspetti e noi dobbiamo sempre correre, gli uffici più che noi,

parte politica, insomma. Il peso si sente effettivamente, quindi condivido l’idea.

Presidente:

Mazzurana, prego.

Consigliere Mazzurana:

Volevo dire due parole per dire che stasera mi sento particolarmente soddisfatto di quanto

stiamo parlando e vorrei, a questo proposito, rivendicare anche un pochino l’azione politica di

questa Maggioranza, che ha voluto, fin dall’inizio della sua istituzione, cercare di modificare quello

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che era il sistema amministrativo, che avevamo in essere fino adesso. Tale sistema era quello del

pareggio di Bilancio, con un sistema che punti alla programmazione e alla pianificazione

dell’attività, per poter arrivare, quindi, a un confronto, come si diceva, sui risultati, prima gli

obiettivi, poi i risultati, come sono ottenuti, se sono ottenuti, e con tutta una serie di azioni di

controllo per consentire che il sistema possa funzionare.

Vedo che siamo arrivati al momento che si parla già di controlli, si cominciano a dare delle

definizioni, quindi il percorso che abbiamo individuato è sicuramente quello giusto. È indubbio che

creerà qualche difficoltà, soprattutto nella fase iniziale, che è quella di individuare il sistema, una

volta incanalato nel corretto modo, ad esercitarla questa nuova forma di lavoro. Però, sicuramente,

darà nel tempo e non passeranno tanti anni, darà dei risultati eccezionali, secondo me, perché è un

sistema, che, comunque, va a valorizzare le persone che ci lavorano e non è da poco questo, perché,

se noi ci guardiamo attorno e guardiamo a quelle che sono le realtà pubbliche, c’è poco da imparare

in termini di efficienza.

Qui, se siamo bravi e siamo capaci di trovare le persone, che ci seguano e che abbiano

voglia di fare questo cambiamento nel modo corretto, credo che ci porteremo in casa delle grosse

soddisfazioni.

Presidente:

Grazie, Mazzurana, per l’intervento.

Prego Canali.

Assessore Canali:

Grazie, Presidente.

Io ho un pensiero molto diverso, invece, rispetto a quello del Consigliere Mazzurana e anche

quello espresso.

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È indubbio che questo Regolamento ci è stato imposto da una legge, per cui lo dobbiamo

approvare e lo approverò anch’io, però, col carico di carte e scartoffie, procedure e procedimenti,

adempimenti, preventivi, durante e successivi, che i piccoli Comuni hanno in ballo, già sono oberati

da un sacco, due sacchi, dieci sacchi di tante cose da fare! Tutto questo al punto che la dimensione

burocratica sta andando a superare, molto spesso, quella che è la funzione reale dei Comuni, di fare

politica.

Questo, secondo me, era uno strumento, al di là degli obiettivi di programmazione, di cui

diceva il Consigliere Mazzurana - su quelli siamo d’accordo - ma questo strumento, secondo me, è

davvero eccessivo. Qui c’è qualcuno che è andato fuori di testa, a livello superiore. È andato fuori

di testa!

Questi sono strumenti per evitare che quella poca autonomia, che già i Comuni hanno, e i

Comuni trentini sono Comuni di serie C rispetto a quelli italiani, la possano ancora utilmente, in

qualche modo, compiere. Davvero, qui, il Sindaco ne accennava e la cosa io l’ho recepita durante la

prima presentazione degli obiettivi del Consiglio comunale. Io l’ho apprezzata parecchio c’è un

tentativo di ridurre l’autonomia. Ormai, in realtà, non sono più tentativi, sono dati di fatto, che poi i

Comuni stanno alla Provincia, come la Provincia sta allo Stato, come lo Stato sta all’Unione

europea, come l’Unione europea sta alla Finanza mondiale, ecco. C’è in ballo - e non più un

tentativo - un sistema organizzato e coordinato in questa direzione.

Con questi obblighi, che ci arrivano, nessuna politica ormai più dice nulla; i Comuni sono e

saranno destinati all’estinzione nella loro forma, non dico voluta dalla nostra Costituzione, che tra

l’altro ci ha messo 50 anni prima di rendere l’autonomia, dai primi anni 80, primi anni 90, ma la

Carta europea delle autonomie locali. Andiamo a vederla e leggiamola. Nel 72 credo che sia,

Segretario. Vediamo se una roba del genere è minimamente compatibile coi principi che questa

emana.

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La sussidarietà: ma che cavolo di sussidarietà se qui ci obbligano anche a contarci le pulci

che abbiamo addosso?

Un altro effetto che provocherà, se applicato in maniera - e qui c’è davvero di fare appello al

Segretario comunale: faccia finta che non ci sia questo Regolamento, Segretario. Se vede qualcosa

che non va, lo verifichi prima, come fa adesso. Questo non è uno strumento di programmazione.

Questo è uno strumento di repressione verso i dipendenti e verso i Comuni.

La programmazione è un’altra cosa e quella la si sta già facendo. Prima si ricordava il PEG,

l’anno scorso ho fatto in dimensione contabile, quest’anno si informerà in dimensione sostanziale.

Qui porterà i responsabili d’area a non firmare più niente o a ritardi importanti. Chi è che

firma qualcosa dopo che? Non sono stupidaggini queste. Credo che anche Franco, noi arriviamo

dagli anni 90, quando la libertà della politica era… La Giunta si prendeva le responsabilità. Se c’era

bisogno di fare una delibera, perché era giusto farlo ed era illegittima, si faceva lo stesso, se c’era da

fare.

Signor Sindaco, signor Segretario, io la voto perché abbiamo giurato fedeltà al re, come si

diceva una volta, ma poter dire che “non siamo d’accordo col re”. Io mi prendo questa, che non è

una libertà, credo che, a questo punto, sia una obiezione di coscienza da manifestare. Basta queste

cose. La politica e il Consorzio dei Comuni, in particolare, si occupino d’altro. Si occupino di

trovare degli strumenti per liberare le risorse umane e creative. Di questo c’è bisogno, non di

comprimere le virgole insomma.

Scusate lo sfogo. Lo voterò comunque, perché siamo obbligati e abbiamo giurato fedeltà al

re. Evviva il re!

Presidente:

A questo punto, interviene Brunori, prego.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Consigliere Brunori:

Io credo che siano strumenti, che hanno due facce: da una parte sono utili perché, come

diceva Mazzurana, impegnano i funzionari, i responsabili di area, a controllare, a verificare, ad

attenersi anche a quelli che sono gli indirizzi, e questo è un aspetto. Secondo me, positivo, perché,

diversamente, se ti trovi in una situazione di conflittualità fra le parti. Il rischio è che un

procedimento, un atto amministrativo o un contratto rimanga nel cassetto o in fondo al plico sulla

scrivania per troppo tempo e, quindi, perda l’efficacia della sua azione.

Il risvolto, però, della medaglia è quello che, come diceva anche il Segretario, il Sindaco,

eccetera, è che i piccoli Comuni per poter reggere questo carico burocratico si appesantiscano nelle

loro funzioni e, quindi, quella libertà che diceva prima Canali, è vero che una volta c’era più libertà,

però alla fine c’era anche più buon senso, secondo me. Oggi, siccome questo è venuto meno e

l’importante è che le carte siano formalmente a posto in tutti i procedimenti, sia pubblico che

privato, l’importante è avere le carte a posto, poi puoi fare un “casino bestiale”, ma l’importante è

avere le carte a posto.

Questo ci obbligherà sempre di più a burocratizzare, a controllare, a mettere i controllori dei

controllori e il rischio che io vedo, non lo dico per spaventare, però io mi auguro che la Provincia

riesca a intervenire e modificare e trovare quei giusti accorgimenti per rendere la cosa meno pesante

sui piccoli Comuni. Se non succede così, quei processi di fusione, che sono iniziati 3 o 4 anni fa,

saranno costretti ad andare in maniera molto più veloce e, quindi, anche noi, ahimè, non vorrei che

facessimo una brutta fine.

Non dobbiamo vedere tutto negativamente, però c’è un aspetto positivo nelle cose, ma il

rischio, che macina sotto sotto, chi pensa queste cose questa, è questo. Posso sbagliare.

Presidente:

Restiamo sul pezzo. Non cominciamo a fare il solito salotto. Mazzurana, prego.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Consigliere Mazzurana:

Molto brevemente.

Io non vedo, francamente, questi rischi, perché dobbiamo capire bene come funziona il

discorso della gestione.

Si ha paura che la politica sparisca, che ci troviamo imbavagliati. Non è vero. Io dico: la

funzione della politica è quella di trovare delle idee, dare degli indirizzi politici sulle cose da fare.

Ogni Amministrazione, ogni Maggioranza, ogni struttura comunale si preoccuperà di vedere in

queste idee, proporre delle idee, che possano avere un percorso percorribile, perché, altrimenti, se

facciamo delle proposte, che non stanno né in cielo né in terra, siamo noi che sbagliamo. Quindi,

noi dobbiamo stare con i piedi per terra, proporre delle cose serie e fattibili.

Tutto il resto del discorso è sul modo in cui viene amministrato. È l’Amministrazione che

deve cambiare sistema. Il politico deve dare degli indirizzi; l’Amministrazione li deve portare

avanti, naturalmente, condividendone tutti gli elementi.

Io posso proporre un qualcosa che non c’è possibilità di avere i finanziamenti o non sta in

piedi per qualsiasi altro motivo, va cassato e non c’è più da ragionarci sopra. Ma tutta quella che è

l’Amministrazione normale e tutto quello che deriva da questi progetti devono essere programmati,

devono essere pianificati. Quando io riesco a fare, quando l’Amministrazione riesce a fare questo

con l’aiuto della politica, nel senso che non deve andare a interferire più di tanto nel portare avanti

queste cose, allora entrano in gioco sistemi diversi. Non è più richiesto il pareggio di, però ci dicono

di fare i programmi, se non li abbiamo. Facciamo i programmi? Gli obiettivi quali sono? Quelli lì.

Quali sono i risultati che portiamo in casa?

Tutta questa fase di operatività: è su questo che si rivolgono queste considerazioni e questi

vincoli.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Se ci sono degli obiettivi da raggiungere, si misurano gli obiettivi. Quindi, poi, i controlli,

che vengono fatti a posteriori, perché non è detto che, se abbiamo l’obiettivo di creare un progetto,

poi, questo qui è giusto. È bene che ci siano delle verifiche e dei controlli per vedere. Almeno io la

interpreto così. Per vedere se le cose che ci siamo detti di fare, se questi obiettivi, che ci siamo

andati, vanno in porto oppure meno. Questo è un discorso che si ripercuote sull’Amministrazione ed

è vero, ma l’unico modo per uscire da quella che è stata la storia delle varie Amministrazioni è

quello di darsi delle regole, se vogliamo uscire con l’idea che abbiamo un qualcosa che funziona,

altrimenti si andava così. Questo sarà un peso sicuramente per la prima fase, perché è una cosa che

si deve preparare, ma alla lunga porterà sicuramente i risultati.

La politica: dipende da chi l’ha, chi c’è davanti. Quindi, se noi riusciamo con le nostre idee e

coi sistemi che abbiamo in mano, con quello che ci passa il convento, a fare il meglio di quello che

possiamo fare, politicamente il nostro lavoro lo abbiamo fatto e nessuno ce lo impedisce questo.

È chiaro che ci saranno dei passaggi più stretti, dove certe cose vengono a fermarsi e quindi

non si propongono.

Grazie.

Presidente:

Grazie, Mazzurana.

Raffaelli.

Consigliere Raffaelli:

Grazie, Presidente.

Sono d’accordo con quello che dice il Consigliere Mazzurana, perché comunque è una sfida

e bisogna cercare di affrontarla. Chiederemo dei correttivi, chiederemo delle esenzioni, però il

cappello del controllo formale e anche quello dei risultati, penso che possiamo comunque

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

introdurlo. Il controllo formale, anche se è ridondante, è eccessivo, è sempre comunque un controllo

di legalità. Penso che noi dobbiamo comunque ispirarci alla legalità e tenere come faro quello

dell’Amministrazione, che deve essere legale.

Poi c’è anche il discorso della trasparenza. Ha detto la Segretaria che questi campionamenti

che farà li metterà sul sito. È anche un discorso di trasparenza nei confronti dei cittadini e penso che

sia un interesse anche quello del cittadino. È anche una sicurezza da parte del cittadino, una

trasparenza, il fatto di trasformare il Comune, come questa casa di vetro, dove il cittadino da fuori

riesce a vedere in trasparenza tutto quello che c’è dentro nel Comune.

Quindi, tutto quello che dicevamo, anche sul controllo dei risultati, può essere interessante,

magari non saranno così obbligatori col mitra, ma il fatto che si indichi in un programma anche un

risultato, seppur labile, seppur in base alle capacità di ognuno, che riuscirà a esprimersi, perché poi

non è che si fisserà un obiettivo: magari un funzionario non riesce a raggiungerlo, però l’importante

è che ci abbia provato almeno.

Quello che voglio dire è che si tende a un obiettivo. Anche il discorso che fa il Quinto, non

viene in Commissione, quindi tecnicamente in Commissione non viene. Io capisco che non ha una

considerazione delle Commissioni. La Commissione Cultura, ieri, si è visto che non gliene frega

niente della Commissione Cultura, ma non gliene frega niente neanche della Commissione Statuto e

Regolamenti, perché lui non sta venendo. Quindi, dopo viene, invece, in Consiglio e fa le

provocazioni. Non è che propone qualcosa, fa delle provocazioni. Allora, forse, bisognerebbe venire

in Commissione a dire la sua.

Adesso, c’è da fare il Regolamento, perché non vieni? Vieni, c’è da fare il Regolamento di

Contabilità. Vieni a dir la tua. Non venire in Consiglio a fare le provocazioni. Allora, Presidente,

sono un Commissario: posso relazionare al Consiglio ciò che succede all’interno della

Commissione. Ma non è mai venuto in Commissione. Non è mai venuto!

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Ieri abbiamo detto che è un Assessore ingestibile, ma non solo come Assessore, anche come

Consigliere della Commissione.

Assessore Canali:

Presidente, può mettere fine a questa “fiera”?

Consigliere Raffaelli:

Ma no!

Assessore Canali:

Può mettere fine a questa “fiera pietosa”?

Consigliere Raffaelli:

Allora, io non vengo più in Consiglio comunale a sentire le provocazioni. Io vorrei

persone…

Assessore Canali:

Faresti un favore alla cittadinanza di Brentonico. Rappresenti te stesso, rappresenti. Te

stesso!

Consigliere Raffaelli:

Ho preso più voti di te, quindi stai zitto, democraticamente!

Presidente:

Raffaelli, per piacere. Chiudiamo questo punto qua.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Consigliere Raffaelli:

Chiedo un’altra cosa. Se uno non viene in una Commissione per tre volte di fila e non si

giustifica, cosa succede?

Presidente:

Il Presidente della Commissione lo segnala.

Consigliere Raffaelli:

Non c’è il Presidente, perché è assente oggi.

Presidente:

Va bene. Non è Commissione oggi.

Consigliere Raffaelli:

Chiedo al Consiglio, in sostituzione del Presidente che oggi non c’è, di decidere cosa fare,

perché le regole ci sono per tutti. Non è che ci sono solo per chi si vuole.

Presidente:

Torniamo all’Ordine del Giorno.

Mi sembra che è stato chiarito, pertanto, questo punto n. 11 al Regolamento comunale sui

controlli interni, esame e approvazione, lo metto in votazione.

Favorevoli 14

Contrari //

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Astenuti //

Unanimità, grazie.

Punto n. 12 all’Ordine del Giorno: “Approvazione della revisione dello Statuto della

Comunità di Valle della Val Lagarina, anche ai fini dell’adeguamento delle novità introdotte dalla

Legge provinciale 13 novembre 2014 n. 12”.

Prego Sindaco.

Sindaco:

Qui, portiamo all’approvazione lo Statuto della Comunità della Val Lagarina, anche se, a

dire il vero, è già da quando ci sono state le scorse elezioni della Comunità di Valle, quindi

parliamo del luglio 2015, che si lavora in Comunità di Valle con questo Statuto, che andiamo ad

approvare adesso. Diciamo che lo Statuto è un po’ in ritardo rispetto a come le cose stanno

funzionando. C’è comunque bisogno dell’approvazione, mi sembra, dei 2/3 dei Consigli comunali

dei Comuni della Val Lagarina, perché lo Statuto sia approvato a livello di Comunità di Valle. Il

passaggio, mentre in Comunità di Valle è stato già fatto, in Consiglio della Comunità di Valle

introduce una serie di novità, che sono soprattutto formali, in parte anche sostanziali. Per esempio,

viene ridotto il numero dei Consiglieri, anche se prima, più che Consiglieri, erano i membri

dell’Assemblea della Comunità di Valle, ora sono proprio Consiglieri del Consiglio della Comunità

di Valle.

Poi, formalmente non c’è più la Conferenza dei Sindaci, anche se nella realtà c’è, però non

esiste tra gli Organi ufficiali, tant’è che, comunque, quello che decidono i Sindaci, poi, comunque,

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

deve essere sempre votato in Consiglio della Comunità di Valle. Formalmente non c’è, ma

sostanzialmente c’è e opera.

Altre novità che mi vengono in mente sono l’introduzione dei Consiglieri delegati per alcuni

progetti particolari o alcune materie, alcuni temi particolari. Queste sono più o meno le questioni

principali.

Non ci rimane che approvare questo Statuto. Non so, Consigliere Sandro Tonolli, che

appartiene al Consiglio della Comunità di Valle, se intendi aggiungere altri dettagli o altre

questioni.

Consigliere Tonolli Sandro:

Mi sembra che ci sia anche il voto sulle Commissioni. Siccome, prima, c’erano tanti gruppi

politici e c’era una formula che permetteva di avere 2/3 o 1/3 delle Commissioni, questa volta qua,

abbiamo avuto un problema, che all’interno del Consiglio di Comunità c’erano 3 gruppi politici: di

Maggioranza 1 e della Minoranza 2. Per cui, ci si poteva trovare in Minoranza, nelle Commissioni,

la Maggioranza.

Quindi sono state fatte delle modifiche anche in questo senso, mi sembra.

Presidente:

Comunque è ben verificato nella parte opposta di questo documento, per cui, la parte sinistra

meglio lasciarla perdere. Per noi è un fatto formale. Non possiamo metterci a discutere dello

Statuto.

È già stato approvato in agosto dal Consiglio. Adesso si aspetta la ratifica dei 2/3 dei

Comuni. È un fatto formale. Tutto lì.

Prego, Tonolli.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Consigliere Tonolli:

Più che mettersi a discutere sull’articolato dello Statuto, io credo che sia opportuno, come

Consiglio comunale, chiedere al Sindaco o a chi rappresenta il Comune di Brentonico in Comunità

che, una volta all’anno, si relazioni sull’attività svolta, sugli obiettivi che ci si vuole prefiggere,

l’Ente, sui risultati che ha ottenuto, in modo di tenere informato il Consiglio sull’attività che questo

Ente fa.

Poi, non entro nel merito dell’utilità o meno, perché questo c’è, però credo che questo sia,

vista anche la riduzione del numero dei Consiglieri o dei componenti dell’Assemblea della

Comunità di Valle, credo che sia una cosa utile, affinché i Consiglieri siano informati su quanto

avviene in Comunità di Valle.

Sindaco:

Sicuramente è importante questa cosa. Mi preme dire che, poi, nella sostanza succede, nel

senso che, quando ci sono dei cambiamenti, delle novità, penso una volta, di recente, proprio il

Consigliere Tonolli aveva relazionato sulle questioni dei rifiuti, del cambiamento della modalità del

nuovo appalto, della nuova ditta e cose di questo tipo.

Poi, con il fatto che abbiamo comunque i tributi in gestione associata con la Comunità di

Valle, c’è spesso la dottoressa Baldo che ci relaziona su quello. Alcune cose riguardanti i vari

finanziamenti, accordi di programma, eccetera, li abbiamo toccati toccando altri temi, però, trovare

un momento dedicato, apposito, può essere una buona idea.

Visto che abbiamo anche il Consigliere Tonolli, che anche Consigliere della Comunità di

Valle e io come Sindaco, possiamo trovare modo di dare spazio a questo momento.

Presidente:

Prego Tonolli.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Consigliere Tonolli:

Giustamente, quello che dicevi Franco, mi sembra che hanno già chiesto i miei colleghi di

questa possibilità di avere in Consiglio comunale una volta/due volte l’anno, una persona che possa

illustrare in grandi linee quello che può succedere a livello di Bilancio della Comunità di Valle.

Sui temi specifici ovvero quelli delle attività di Brentonico, si possono avere di volta in

volta, quando vengono portati sul piatto, per cui, i conti annuali si possono fare con un responsabile

della Comunità di Valle per quanto riguarda l’aspetto generale. Diciamo che al 90% il Bilancio

annuale è sui servizi che sono open call ogni anno.

Quello che conta sono i fondi strategici che sono quelli importanti per discutere del futuro

dei nostri Comuni. Questo lo stanno facendo i Sindaci, negli incontri che stanno facendo in questi

mesi. Il 90% del Bilancio è abbastanza consolidato anno per anno e questo significa che non c’è un

grande lavoro sul fronte politico, se non per il versante strategico di Bilancio della somma che la

Provincia ha dato alla Comunità di Valle per implementare i futuri lavori sui Comuni.

Presidente:

Grazie, Tonolli.

Se siamo d’accordo e non ci sono altri interventi… Scusa, Canali.

Assessore Canali:

Il mio voto sarà d’astensione, in coerenza con il pensiero sempre espresso su questi

Organismi istituiti nel 2006, che adesso parecchi sembra che si siano dimenticati che ci sia stato un

dibattito politico molto forte e quelli che, come è stato scritto da tanti altri, che le competenze

venissero sparse sui Comuni e che questi decidessero in che modo gestirle.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Io rimango ancora di quell’avviso come tanti tra noi lo erano anche allora. In coerenza con il

pensiero storico dell’inutilità totale, se non per certa vecchia politica, per questi, non si sa come

chiamarli ancora, perché non sono enti pubblici, ma irriconoscibili, questi organismi strumentali, in

coerenza col pensiero storico, che non è neanche tanto storico, perché risale a 15 anni fa, il mio voto

sarà di astensione.

Presidente:

Prego Dossi.

Consigliere Dossi:

Volevo fare una semplice domanda: nel caso in cui non andasse a buon fine la votazione,

cosa può accadere?

Sindaco:

Come dicevo prima, lo Statuto, perché sia valido, deve essere approvato dai 2/3 dei Comuni.

Quindi, se siamo 17 Comuni, almeno 12 Comuni devono approvarlo.

Se non succede questo, in teoria, dovrebbero rimettere mano allo Statuto, a livello di

Comunità di Valle.

Io penso che verrà approvato da tutti i Consigli comunali, anche perché la modifica tra il

prima e il dopo sia sostanziale o cambia le cose.

Le critiche che ho sentito prima, è cambiato il modo di eleggere i Consiglieri comunali:

quello per me è sostanziale, però, la legge che lo permetteva è un’altra cosa rispetto allo Statuto.

Quindi, già il fatto che si sono eletti questi 22 rappresentanti anziché 44, al di là del numero che può

andare bene 22. La cosa che a me non piace molto è che siano questi grandi elettori che eleggono i

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Consiglieri anziché siano i cittadini a eleggerli. Questa non è una cosa molto bella, però, questo fa

già parte a una legge superiore. Non andiamo ad approvarlo adesso nello Statuto, per esempio.

Dopo, nonostante tutta una serie di dubbi, che pure io nutro su questa entità, devo

riconoscere, in questo anno e mezzo di governo del Comune, che ci sono alcuni elementi positivi

nella Comunità di Valle. Sto pensando alla gestione associata che stiamo facendo coi tributi ha

messo molto ordine rispetto a quello che succedeva quando la gestione l’avevamo solo noi dei

tributi. Quello che stiamo costruendo, che è la gestione associata dell’ufficio tecnico, dovrebbe

portare dei miglioramenti rispetto a come funziona adesso. Questo anche confrontandosi coi nostri

uffici e con l’ufficio della Comunità di Valle.

Ci sono anche delle positività.

Comunque la risposta al Consigliere Dossi è proprio che dipende da come vanno le

votazioni. Può essere che, se noi votiamo anche tutti contrari, per assurdo, non cambi niente se altri

12 altri Comuni lo approvano. Tutto qua.

Presidente:

A onor del vero c’è un’altra garanzia: il numero dei Comuni e il numero di abitanti che deve

superare. Se anche fossero 11, ma c’è un certo numero di abitanti, basta mettere dentro Rovereto ed

è già a posto.

Bene, pongo, quindi in votazione l’approvazione della revisione dello Statuto della

Comunità di Valle della Val Lagarina.

Favorevoli 11

Contrari 0

Astenuti, 4, Canali, Mazzurana, Dossi, Raffaelli

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Grazie. Ultimo punto.

Immediata eseguibilità della delibera.

Favorevoli

Contrari

Astenuti

Come prima, grazie.

Punto n. 13 all’Ordine del Giorno: “Mozione presentata e sottoscritta dai componenti

della Giunta comunale a oggetto: mozione a sostegno dell’iniziativa del Consiglio dei Diritti

Umani delle Nazioni Unite per il riconoscimento internazionale diritto umano alla pace”.

Prima della trattazione del presente punto all’o.d.g. entra il Consigliere Simonetti. I Consiglieri

presenti e votanti sono n.15.

Prego Sindaco.

Sindaco:

Presento io questa mozione, essendo assente l’Assessore Ilaria Manzana che l’aveva seguita

direttamente.

La mozione è stata proposta ai Comuni dall’Assessore alla Comunità di Valle Zandonati di

Villa Lagarina. Noi abbiamo deciso di firmarla e di presentarla come Giunta, perché, per quel che

riguarda i valori che porta avanti, siamo chiaramente tutti in questa direzione.

Comunque, nel recepimento di una mozione proposta dalla Comunità di Valle.

Io la leggo direttamente e poi penso che possiamo passare alla discussione.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Il Consiglio comunale di Brentonico, premesso che la Comunità della Val Lagarina ha

predisposto uno specifico Ordine del Giorno da sottoporre all’attenzione del proprio Consiglio e

ha inviato al Parlamento europeo una lettera d’intenti atta a sostenere iniziative e azioni per

valorizzare la diffusione di una cultura di pace e di promozione dell’educazione all’accoglienza e

alla solidarietà, la Comunità della Val Lagarina ha inoltre chiesto anche all’Amministrazione

comunale di Brentonico di condividere l’impegno assunto, presentando i contenuti dell’Ordine del

Giorno approvato dalla Comunità di Valle, ciò premesso, il Consiglio comunale di Brentonico,

condividendo l’iniziativa promossa dalla Comunità della Val Lagarina, presente in adesione

all’Ordine del Giorno, approvato dalla Comunità di Valle, i contenuti ivi proposti.

Preoccupato per il persistente dilagare di guerre e conflitti violenti in numerose aree del

pianeta, a partire dal Mediterraneo, del Medio Oriente e dall’Africa, condividendo l’auspicio di

Papa Francesco, affinché si possa giungere all’effettiva applicazione nel diritto internazionale del

diritto alla pace, quale diritto umano fondamentale, precondizione necessaria per l’esercizio di

tutti gli altri diritti, determinato a far sì che la ricorrenza del centesimo anniversario dello scoppio

della I Guerra Mondiale, che ha visto la nostra terra protagonista del conflitto, stimoli l’avvio di

una capillare mobilitazione per inaugurare l’era del diritto alla pace.

Convinto che il disarmo, lo sviluppo umano e la cooperazione internazionale sono

indispensabili per affrontare l’attuale crisi economica nel rispetto di principi della giustizia sociale

e dell’interdipendenza e indivisibilità di tutti i diritti umani, economici, sociali, civili, politici,

culturali, vista l’importante iniziativa assunta dal Consiglio Diritti umani dell’ONU, che ha

predisposto una dichiarazione delle Nazioni Unite sul diritto alla pace, quale diritto fondamentale

della persona e dei popoli, e considerato che la dichiarazione sul diritto alla pace renderà più

evidenti e improcrastinabili gli obblighi degli Stati, a cominciare dal disarmo reale e dal

potenziamento e la democratizzazione delle Nazioni Unite e delle altre legittime istituzioni

multilaterali, darà impulso a nuove iniziative per promuovere il rispetto di tutti i diritti umani per

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

tutti, lo stato di diritto, lo stato sociale, i principi democratici; contribuirà allo sviluppo della

cultura universale di diritti umani, mediante la realizzazione di adeguati programmi di educazione

e formazione, in particolare dei giovani, alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza democratica

e al dialogo interculturale; consapevole che pace sociale, pace internazionali, sono fra loro

interdipendenti e indissociabili, come proclama l’art. 28 della Dichiarazione universale dei Diritti

umani, cioè “ogni individuo ha diritto a un ordine sociale internazionale, nel quale i diritti e le

libertà fondamentali possono essere pienamente realizzati”; agendo in conformità agli art. 2, “la

Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle

formazioni sociali, ove si svolge la sua personalità e richiede l’adempimento dei doveri

inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”, e art. 11 della Costituzione, cioè “l’Italia

ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di

risoluzione delle controversie internazionali, consente in condizioni di parità con gli altri Stati alle

limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le

Nazioni”, promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo e ai pertinenti

principi e norme del Diritto internazionale dei Diritti umani, richiamando l’art. 2 dello Statuto di

Brentonico, in cui si stabilisce che:

1) Il Comune assume come obiettivo primario della sua azione la cura e la rappresentanza

degli interessi della propria Comunità, di cui si impegna a promuovere lo sviluppo civile,

economico e sociale;

2) Ispira la propria azione al principio di solidarietà, nella prospettiva della tutela dei

diritti inviolabili della persona;

3) Il Comune garantisce uguaglianza di trattamento alle persone, alle formazioni sociali,

nell’esercizio della libertà e dei diritti, senza distinzione di età, sesso, razza, lingua, religione,

opinione e condivisione personale e sociale;

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

4) promuove la tutela della vita umana, della persona e della famiglia, la valorizzazione

sociale della maternità e della paternità, assicurando sostegno alla famiglia e favorendo la

corresponsabilità dei genitori nell’impegno di cure e di educazione dei propri figli, anche tramite i

servizi sociali educativi;

12) concorre alla promozione delle politiche di pace e di cooperazione internazionale per lo

sviluppo economico, sociale e culturale e democratico.

Considerato anche che da anni la Comunità della Val Lagarina è impegnata in un percorso

di pace, che ha visto quattro edizioni della marcia della legalità, pace e solidarietà, evento che

coinvolge tutti gli studenti del territorio e che, a partire dal 2015, ha fatto sua anche la missione di

pace in Congo, del camminatore per la pace, John Mpaliza, sostenuta anche dal Comune di

Brentonico, e che lo stesso è stato al Parlamento di Bruxelles, 8 dicembre 2016, per sottoporre la

sua petizione, fermamente determinato a essere interprete dell’aspirazione dei cittadini, che si

proceda speditamente nella costruzione di un mondo più giusto, non violento, democratico e

solidale; richiamando la risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, 60/123 del 2

marzo 2006, che raccomanda di promuovere la pace quale requisito vitale per il pieno godimento

di tutti i diritti umani di tutti; il Consiglio comunale plaude e sostiene l’iniziativa del Consiglio

Diritti Umani delle Nazioni Unite, tesa a riconoscere la pace quale diritto umano fondamentale

della persona e dei popoli, impegna il Sindaco e l’Amministrazione comunale a continuare a

proporre e sostenere iniziative volte alla divulgazione di uno spirito di pace e solidarietà tra i

popoli.

Presidente:

Grazie, Sindaco, per la presentazione.

Se c’è qualche intervento su questa mozione? È stata firmata dai membri della Giunta. Prego

Mazzurana.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Consigliere Mazzurana:

Se volevamo una dimostrazione di quello di cui abbiamo parlato nel punto precedente, a

proposito delle politiche della Comunità di Valle, sul quale mi sono astenuto perché non mi sentivo

di dare un giudizio, questa è un’altra dimostrazione che sono arrivate un sacco di parole sacrosante,

per carità, ma mi chiedo: se noi oggi questa mozione la bocciassimo, diciamo di no, non la facciamo

passare, cosa cambia? Che peso ha questa cosa che stiamo facendo?

Grazie.

Presidente:

Grazie, Mazzurana. Altri interventi su questo?

Sindaco:

Mi premeva semplicemente dire questo: non c’è nessun effetto né in positivo né in negativo

se noi la bocciamo o la approviamo. Si tratta di promuovere questo tipo di cultura e politicamente

di affrontare questi temi in un contesto, che è quello del Consiglio comunale, dove si prenda atto di

queste cose. Abbiamo anche approvato altre mozioni simili, per esempio, quando il Consigliere

Bendetti aveva portato la mozione d’appoggio a Chicco Forti, noi l’abbiamo appoggiata per dare il

nostro sostegno morale, per dare un segno; chiaramente non penso che abbia pesato più di tanto che

ci fosse o meno Brentonico.

Si tratta comunque di dare l’appoggio a questo tipo di messaggio. Tutto qua.

Presidente:

Prego Dossi.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Consigliere Dossi:

Forse quello che si voleva rimarcare è il fatto che si parla di una cosa che dovrebbe essere

umanamente e unanimemente accettata, nel senso che è una cosa talmente ovvia e banale, che non

dovrebbe neanche esserci bisogno di star qua a perdersi nel tempo e neanche loro a scriverla e

promuoverla.

Sindaco:

Io non insisto. È chiaro quello che voi state dicendo.

Sicuramente la Comunità di Valle assieme ad altre Comunità di Valle, assieme ad altri Enti,

poter dire che ha quest’appoggio all’unanimità, probabilmente, in questo momento, in cui ci sono

delle guerre, ce ne sono sempre di più e sono sempre più vicine, vogliono dare questo segno anche a

livello politico, anche a livello più alto.

Mi fermo qui.

Presidente:

Bene. Scusa, Assessora Astolfi.

Assessora Astolfi:

Non ho nulla da aggiungere di particolare, perché evidentemente sono parole che

dovrebbero essere scontante, forse suona un po’ retorica per alcuni aspetti.

Sicuramente, nei luoghi di guerra, in Siria, non gliene frega niente che il Consiglio comunale

di Brentonico approvi o meno la mozione, però, se, come dice il Sindaco, negli indirizzi che può

avere una sfera più alta, può esserci una valutazione sui consensi più o meno popolari che ci sono

dal basso, si spera che qualcosa possa essere tenuta in conto, con molto scetticismo.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Presidente:

Canali, prego.

Assessore Canali:

Spero di non essere l’unico a non avere scetticismo. Leggendo in profondità il cuore del

dispositivo, e parlo così non solo perché credo di essere l’unico qui dentro che ha lo status di

obiettore di coscienza, secondo la legge del 72, per cui il mio spirito, il mio cuore non può essere

che indovinato, usando un termine dantesco, a questi contenuti, a questi valori, a questi principi.

Rifacendomi anche a Jacopo Baisini, originario di Brentonico, che è considerato tra i

fondatori del moderno Diritto internazionale, e si era occupato anche di queste cose: siamo

nell’Ottocento, c’era, secondo le dimensioni di allora, la costruzione di tentativi di Europa federale

già era nata allora, sappiamo bene con Mazzini e altri, ma lasciamolo da parte. Questi sono valori e

principi fondamentali, su cui si costituiscono e si formano sempre più quelli che sono gli Organismi

deputati e a cui anche si riconoscono e aderiscono vari Stati a livello sovranazionale che, in qualche

modo, tentano, laddove è possibile, di evitare e, laddove non è possibile, almeno di andare incontro

e risolvere con quelli che sono i linguaggi, i metodi e i mezzi della risoluzione pacifica dei conflitti.

Per tornare a noi, se andiamo a leggere il cuore del dispositivo, troviamo che “il Consiglio

comunale plaude e sostiene l’iniziativa del Consiglio Diritti umani delle Nazioni Unite, tesa a

riconoscere la pace quale diritto umano fondamentale della persona e dei popoli”. Vuol dire che

finora, in alcun trattato, in alcuno Statuto, in alcuna Carta, questo è deliberato, questo è previsto

come principio fondamentale, non è una stupidaggine.

Prendiamo atto che, finora, all’interno dell’ONU, perché questo poi è l’Organismo, l’ONU

non riconosce ancora la pace come diritto fondamentale della persona e dei popoli. Per cui, questa

mozione, al di là della presentazione, anche molto lunga, forse anche ridondante, è tesa a questo.

Questo è il cuore della cosa: che la pace diventi un principio del - possiamo dire, Segretario? -

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

diritto tendenziale e internazionale, forse si può dire, lo usava anche Jacopo Baisini, un diritto

fondamentale della persona e dei popoli, perché così finora non lo è.

Questa mozione è tesa a sostenere tutte quelle iniziative, che si spera arrivino da tante parte,

affinché lo possa diventare, come principio, evidentemente, poi la declinazione di questi spetta

sempre agli uomini. Il mio cuore è qui, ma anche la dimensione nostra di umanità e di umanesimo

dovrebbe essere qui. Invito anche i Consiglieri del mio gruppo, con questo spirito, a votare a favore.

Non è una cosa buttata lì.

Presidente:

Grazie. A questo punto, pongo in votazione il punto n. 13, se non ci sono altri interventi.

Prego Raffaelli.

Consigliere Raffaelli:

Faccio parte anch’io della situazione roundtable, che 20, 30 anni fa, con il Sindaco

Michelini, si era recato a New York presso queste Organizzazione per proporre, assieme ad altri, la

Carta dei Diritti del Bambino. Io penso che i bambini nel mondo abbiano tra i primi diritti quello di

non subire la guerra, perché, alla fine, sono sempre le persone più deboli, perché già gli adulti

riescono a capire di più come camminare su questo mondo, però i bambini, il più delle volte, sono

deboli.

Abbiamo l’esempio del Sindaco Michelini, che è andato a New York a firmare la Carta dei

Diritti del Bambino. Tra questi punti c’è anche quello del diritto alla pace e di non subire una

guerra, perché i bambini sono le persone più indifese e sono quelli che forse risentono di più di

questo.

Il fatto di riconoscere un diritto a non subire la guerra, io penso che sia una cosa positiva a

cui anche il Consiglio deve impegnarsi e, quindi, voterò a favore.

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Comune di Brentonico - 26 gennaio 2017

Presidente:

Bene. A questo punto, pongo in votazione il punto che recita: Mozione presentata e

sottoscritta dai componenti della Giunta comunale a oggetto “mozione a sostegno dell’iniziativa del

Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, per il riconoscimento internazionale del diritto

umano alla pace”.

Favorevoli 15

Contrari //

Astenuti //

Unanimità, grazie.

A questo punto, abbiamo chiuso il nostro lavoro.

Sono le ore 19:25. Ringrazio per le tre serate, comunque interessanti e costruttive, e vi

auguro buona serata. Il Consiglio è chiuso.

Ad ore 19.25 la seduta è tolta.

IL PRESIDENTE del CONSIGLIO IL SEGRETARIO COMUNALE

f.to Sigfrido Calissoni f.to Debora Sartori