Lessico pedagogico

Alcuni importanti significati di parole

Ascoli Piceno-Fermo

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EDUCARE-EDUCAZIONE (*) -processo complesso, integrale e policentrico -di aiuto personalizzatodato e ricevuto-per impulso disinteressato dalla comunità adulta ( famiglia, formazioni sociali e istituzionali…)ai e dai nuovi ( le giovani personalità)che fanno ingresso nel movimento storico umanizzante della cultura (*)-Quaderni di “PROGETTO SCUOLA”-ED- PIEMME- n.1-1982

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allo scopo prioritario

- di guidarli - fuori dal pericolo di regressione disumanizzante- al piano deterministico dell’adattamento passivo alla natura

e

-di stimolarli a entrarvi sempre più attivamente e responsabilmente

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L’educazione è attività inerente alla vita di relazione ed è attività razionale

Ogni attività educativa deve essere illuminata dalla consapevolezza dei valori dell’essere umano e dei suoi

fini.

Dare uno sguardo alle teorie pedagogiche sviluppatesi nel tempo PER INDIVIDUARE quali sono i fini dell’educazione e come è interpretato e proposto il rapporto educativo : -cultura greca e romana-Cristianesimo-Idealismo e neo idealismo-Positivismo-Pragmatismo e attivismo pedagogico-Personalismo cattolico……….

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La Costituzione della Repubblica Italiana riconosce

-l’educazione come dovere-diritto della famiglianel triplice compito di mantenere-istruire-educare i figli ( art.30)

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EDUCAZIONE-FAMIGLIA-SCUOLA

LA REPUBBLICA

•- agevola il compito della famiglia (art.31)•-riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo che nelle formazioni sociali dove svolge la sua personalità ( art.2)•-detta le norme generali dell’istruzione•-apre scuole pubbliche ( statali)

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• -concede, controlla e conferma la parità agli enti e privati che vogliono istituire scuole (legge 62/2000)

• -garantisce la scuola aperta a tutti ( stranieri, disabili, DSA,…)

• -garantisce il diritto allo studio con apposite provvidenze ( art. 34)

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SCUOLA-FAMIGLIA-TERRITORIO: le relazioni SUSSIDIARIE

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= principio elevato al rango di norma sovra costituzionale da Maastricht

= è centrale nella riscrittura del Titolo V della Carta Costituzionale (legge del 18 ottobre 2001, n.3)

= è presente nel DPR 275/99

= è presente a connotare gli attuali ordinamenti scolastici

= determina la demolizione del modello centralistico-statalista che connota il vecchio sistema scolastico e lo sostituisce con il modello “poliarchico”

SUSSIDIARIETA’

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= regola gli equilibri tra i poteri e le competenze dei vari soggetti istituzionali ( scuola e realtà prossime- autonomia e autonomie ) quali componenti costitutive della Repubblica ( la Repubblica si compone di Stato, Regioni, Città metropolitane…)

= principio che significa che “ spetta a chi è più vicino al cittadino il dovere di corrispondere alle sue necessità. Non può essere di competenza di un ente, soggetto pubblico, territorialmente più lontano al cittadino ciò che può essergli fatto dal più vicino

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= sono più vicini al cittadino e, pertanto, anche all’alunno, in ordine, secondo il principio di PROSSIMITA’ DEMOCRATICA: Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni ==( sussidiarietà VERTICALE)= rapporto tra scuola-famiglia e formazioni sociali ( art.2 costituzione)==(sussidiarietà ORIZZONTALE)== ciò che può essere fatto dalla famiglia non può essere avocato da altri

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= principio per il quale famiglia, scuola e le altre realtà istituzionali ( COMPONENTI COSTITUTIVE DELLA REPUBBLICA) debbono interagire, ciascuna in base alle competenze proprie, in regime di partenariato, assicurando l’esercizio unitario delle proprie funzioni, allo scopo di garantire un servizio adeguato, personalizzato a ogni alunno, servizio che sia orientato alla piena realizzazione del suo progetto educativo-formativo

= se il servizio non risponde al principio di adeguatezza è previsto il ricorso all’istituto della sostituzione

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-un complesso di fattori psicofisici

- in interrelazione funzionale continua

-organizzato in una struttura integrata e irripetibile ( un tutto )

-che reagisce in modo unitario

a stimoli

mediante comportamenti o condotte

che tendono

a ristabilire l’equilibrio interiore

che si fosse modificato.

PERSONALITA’Una definizione possibile:

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Lo stimolo è tale solo sepercepito se provoca la reazione del soggetto in apprendimento.

Non tutti gli stimoli sono attivi, provocano cioè re-azione da parte del soggetto.Per questo debbono dinamizzare il soggetto, motivarlo, attivarlo.

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In altri termini la personalità è

“realtà integrata e irripetibile , che si forma in virtù della continua interazione tra la dotazione biologica e le condizioni ambientali e socio-culturali e che si esprime in comportamenti consapevoli, ma anche inconsapevoli e routinari” (*). La radice della personalità è biologica e ambientale.Personalità e contesto non sono realtà divise, ma fattori di uno stesso processo di interazione.La personalità emerge da e in un determinato ambiente.

(*a)Aldo Fabi: “Per una definizione del processo educativo”-Argalìa Ed. Urbino

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Natura dell’azione educativa, secondo i principi della pedagogia scientifica

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« Il processo educativo è

•Originale•Creativo•Irripetibile•mai informato a prototipi•prefissati ed imposti»

Dal punto di vista dell’alunno:

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«l’azione educativa ha

•carattere di attività professionale specifica•mira ad aiutare i soggetti•a conseguire gradi di maturità sempre più elevata,•considera ciascun allievo un fine e non un mezzo,• è azione dell’uomo sull’uomo e per l’uomo».

Dal punto di vista del docente:

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Ciò vuol dire che•azione consapevole da parte del docente e della scuola autonoma: il docente sa quali sono i bisogni educativi dei suoi alunni, conosce quali sono le strategie, i mezzi, le tecniche per soddisfarli e li sa organizzare, monitorare, verificare, valutare

( è la sfera della consapevolezza da parte della scuola in ordine ai fini ultimi, agli obiettivi prioritari, alla consistenza e qualità dei bisogni e delle possibili risposte, alla capacità di controllo critico degli interventi, alle verifiche e valutazioni di esito e di processo);

L’azione educativa della scuola è sempre intenzionale.

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( sfera della consapevolezza autorientativa da parte dell’alunno e orientativa da parte della scuola );•azione clinica: ogni alunno è di per sé un problema educativo che esige intervento personalizzato. Si mira ad annullare o quanto meno ad attutire e a controllare l’influenza-condizionamento negativi di azioni massificanti indotte dall’ambiente e dai media, i quali possono determinare, se non tenuti d’occhio,

-azione orientativa: presuppone consapevolezza dell’azione da parte della scuola e dell’alunno. La scuola e l’alunno cioè prendono graduale coscienza degli altrui e propri potenziali e delle altrui e proprie attitudini e vocazioni e fanno scelte

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• la spersonalizzazione degli io con approdo alla uniformità del gusto e delle mediocrità ( Brown),

• la formazione di un uomo di “serie” ( Anders),• la regressione allo stadio infantile orale ( gli

psicoanalisti),• la modificazione dei processi di socializzazione

( sfera dell’ anamnesi, cioè della raccolta mirata di dati ed elementi ricognitivi di ciascuna storia personale)

• la strutturazione di atteggiamenti conformistici e passivi per il prevalere di messaggi impliciti di stereotipi conformi a rigidi modelli sociali ( Adorno),

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Da ciò consegue da parte dell’educatore una conoscenza adeguata di ciascuno dei suoi allievi e della loro storia personale, attraverso l’accesso a fonti primarie di natura ricognitiva di dati ed elementi utili ( informazioni attinte dalla famiglia, test, questionari, conoscenza spontanea : l’intervento didattico-educativo che ne segue può essere:

•individualizzato•per gruppi di lavoro;• per gruppi di apprendimento..etc..etc..

ROGERS: “ il vero processo educativo è sempre centrato sull’alunno”:

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-l’azione educativa si rivolge alla personalità totaleInfatti, la personalità è una realtà complessa che si articola in alcune aree fondamentali ( biopsicologica, fisica, intellettiva, emotiva, etica,….) in elevata interazione.Il docente sa che l’una influenza l’altra, che quindi deve agire su tutte le aree, senza trascurarne alcuna( sfera dell’azione pluridirezionale che investe l’intera personalità )

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-l’azione educativa è scientificamente fondata.Essa ha come riferimento base:a)-le condizioni soggettive dell’allievo;b)-le condizioni del suo contesto;c)-le interazioni e le modalità interattive

-è pianificata per ciascuno con previsione di interventi adatti-è orientata a verificare le ipotesi di partenza-è riorganizzabile(sfera della ricerca, della verifica delle ipotesi, del controllo critico e del riorientamento )

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-l’azione educativa segue la direzione delle differenze personali singolari.Chiama in causa:-selezione accurata di obiettivi particolari, obiettivi didattici, obiettivi operativi;-valutazione continuata delle variazioni strutturate e obiettivamente accertabili della personalità dell’allievo ( è la sfera della inclusione di ciascuno e di tutti nel processo di educazione intenzionale: il normale, l’iperdotato, l’ipodotato, il DSA, lo straniero, …)

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-l’azione educativa segue lo sviluppo delle funzioni della personalitàE’ azione che si avvale delle discipline, ciascuna impegnata a sviluppare determinate funzioni della personalità ( funzioni intellettuali, funzioni emotive, funzioni estetiche, funzioni sociali, funzioni motorie…) ( è la sfera della didattica innovativa esercitata alla luce di una accurata ricerca epistemologica e di metodologie e tecniche adeguate: sviluppo intensivo della lingua e delle abilità linguistiche, della comprensione e delle fluidità linguistiche, delle tecniche cooperative….)

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-l’azione educativa orientata a sviluppare le aree della personalità . E’ l’azione del docente che aiuta l’alunno nel suo sforzo continuo di costruire e ricostruire la sua personalità ( è la sfera della piena consapevolezza dello sviluppo evolutivo della persona umana e del singolo alunno che è lì)

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