Compendio di diritto amministrativo
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Principio di imparzialit:esprime il dovere dellamministrazione di non
discriminare la posizione dei soggetti coinvolti dalla sua azione nel perseguimento
degli interessi affidati alla sua cura.
Principio di buon andamento (art. 97 C.):impone che lamministrazione agisca
nel modo pi adeguato e conveniente possibile. Il buon andamento va invece
riferito alla P.A: nel suo complesso,non al funzionario,ma allente.
Criterio d'efficienza. Necessit di misurare il rapporto tre il risultato dellazione
organizzativa e la quantit di risorse impiegate per ottenere quel dato risultato:esso
costituisce la capacit di organizzazione complessa di raggiungere i propri obiettivi
attraverso la combinazione ottimale dei fattori produttivi.
Criterio di efficacia: collegato al rapporto tra ci che si effettivamente
realizzato e quanto si sarebbe dovuto realizzare sulla base di un piano o di un
programma.
Criterio di trasparenza:pu essere riferito sia allattivit sia allorganizzazione e
dunque alla duplice declinazione del termine amministrazione (diritto di
accesso,pubblicit degli atti,la motivazione,la univoca definizione delle
competenze,istituzione degli uffici di relazione con il pubblico,responsabile del
procedimento,attivit di informazione e di comunicazione delle amministrazioni.
Principio di finalizzazione:il buon andamento significa congruit dellazione in
relazione allinteresse pubblico ;limparzialit,direttamente applicabile allattivit
amministrativa,postula lesistenza di un soggetto parte ,il quale tale in quanto
persegue finalit collettive che lordinamento generale ha attribuito alla sua cura.Principio di sussidiariet:attribuzione di funzioni al livello superiore di governo
esercitatile soltanto nellipotesi in cui il livello inferiore non riesca a curare gli
interessi ad esso affidati.
Decentramento. fenomeno organizzativo che pu assumere forme
diverse:burocratico (trasferimento di competenze da organi centrali a organi
periferici di uno stesso ente),oppure autarchico (se comporta laffidamento ,ad enti
diversi dallo Stato,del compito di soddisfare la cura di alcuni bisogni pubblici)
Decentramento burocratico:implicherebbe la responsabilit esclusiva degli organilocali nelle materie di propria competenza e lassenza di un rapporto di rigida
subordinazione con il centro.
Decentramento autarchico:pu essere previsto a favore di enti locali,consentendo
cos che la cura di interessi locali sia affidata ad enti esponenziali,di collettivit
locali,ovvero a favore di altri enti (c.d. decentramenti istituzionali).
Conferimento di funzioni e compiti amministrativi
La L.59/1997 art.1 co.2 ha attribuito al governo la delega per conferire agli enti
locali e alle regioni tutte le funzioni e i compiti amministrativi relativi alla curadegli interessi e alla promozione dello sviluppo delle rispettive comunit ,nonch
tutte le funzioni e i compiti amministrativi localizzabili nei rispettivi territori in atto3
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esercitati da qualunque organo o amministrazione dello Stato,centrali o
periferici,ovvero tramite enti o altri soggetti pubblici. (con il termine conferimento
si vogliono intendere pi fenomeni ,e cio trasferimento,delega o attribuzione di
funzioni e di compiti.
Il principio di sussidiariet pu essere inteso non soltanto in senso verticale
(relativamente alla distribuzione di competenze tra centro e periferia) ma anche
orizzontale (nei rapporti tra poteri pubblici e organizzazione della societ)
Principi costituzionali applicabili alla P.A.
Principio di eguaglianza art.3 C.
Principio di solidariet art.2
Art. 52 C.:lordinamento delle forze armate deve essere informato allo spirito
democratico della Repubblica. Quindi se il principio democratico informa
lordinamento militare,deve essere riferibile allamministrazione nel suo complesso.
Soggetti di diritto nel diritto amministrativo:gli enti pubblici. Sono dotati di di
capacit giuridica,e come tali,sono idonei ad essere titolari di poteri
amministrativi:in questo senso possono essere definiti come centri di potere.
Accanto alle amministrazioni statali,vi sono le amministrazioni regionali nonch gli
enti esponenziali delle comunit territoriali,riconosciuti dallordinamento generale
in quanto portatori di interessi pubblici.
Accanto agli enti territoriali tradizionali,spesso connotatati di politicit,si sonoaggiunti enti legati a questi livelli territoriali da relazioni pi o meno stringenti
anche di natura finanziaria.
La complessa questione dellindividuazione degli enti pubblici stata risolta dalla
giurisprudenza utilizzando una serie di indici esteriori:
Costituzione dellente ad opera di un soggetto pubblico
Nomina degli organi direttivi in tutto o in parte di competenza dellop Stato o
di altro ente pubblico
Esistenza di controlli o di finanziamenti pubblici
Attribuzione di poteri autoritativi
Lente pubblico istituito con una specifica vocazione allo svolgimento di una
peculiare attivit di rilevanza collettiva. Ci determina il fenomeno per cui lente
pubblico non pu disporre della propria esistenza,a differenza dei soggetti
privati,che possono decidere di ritirarsi e cio di dimettere lattivit ,oppure
modificare loggetto della stessa . si noti peraltro che lindisponibilit della propria
esistenza soltanto una conseguenza della doverosit del perseguimento
dellinteresse pubblico.
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Gli enti possono essere suddivisi in gruppi:
Enti a struttura istituzionale,nei quali la nomina degli amministratori
determinata da soggetti estranei allente, e presuppongono la destinazione di
un patrimonio alla soddisfazione di un interesse (prevalenza dellelemento
patrimoniale)
Enti associativi:i soggetti facenti parte del corpo sociale,di cui sono esponenti
,determinano direttamente o a mezzo rappresentanti eletti o delegati le
decisioni fondamentali dellente. Si verifica quindi il fenomeno
dellautoamministrazione. Sono enti caratterizzati dalla presenza di
unassemblea .
Enti a struttura rappresentativa:i soggetti interessati determinano la
nomina della maggioranza degli amministratori non direttamente,ma
attraverso le proprie organizzazioni.
Enti autonomi (autonomie locali) :la costituzione riconosce una particolare
posizione di autonomia a comuni,province,citt metropolitane e regioni.
Il principio dellautonomia nei limiti fissati dallordinamento alla base della
disciplina costituzionale delle universit ,delle istituzioni di alta cultura e delle
accademie,soggetti che possono darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle
leggi dello Stato.
La legge ha introdotto (art.1 d.lgs.112/1998) la categoria degli autonomie
funzionali o enti locali funzionali,per indicare quegli enti (universit,camere dicommercio,industria,artigianato e agricoltura,istituzioni scolastiche) ai quali
possono essere conferiti funzioni e compiti statali.
Unaltra categoria di enti pubblici costituita dagli enti pubblici economici la cui
disciplina generale prevista nel codice civile (art.2201 c.c.,che si riferisce agli enti
pubblici che hanno per oggetto esclusivo o principale unattivit commerciale
;art.2221 c.c. che esclude dal fallimento gli enti pubblici) e in altre norme di legge
(art.409 n.4 c.p.c. e art. 37 L.300/1970).
L.70/1975:in ordine agli enti statali non economici (parastatali9,escluse
universit,camere di commercio e ordini professionali,pone una regolamentazione
omogenea attinente al rapporto di impiego,ai controlli,alla gestione contabile,alla
nomina degli amministratori.
Enti a struttura associativa (sopra analizzati):sono presi in considerazione dalla
legge al fine di sottrarli allestinzione pura e semplice in ragione del fatto che
la formazione sociale di cui sono esponenti non pu cessare di esistere.
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Enti territoriali:comuni,province,citt metropolitane,regioni e Stato. Il territorio
consente di individuare gli enti stessi e ci comporta una serie di conseguenze.
Lente politicamente rappresentativo del gruppo stanziato sul territorio e opera
tendenzialmente nellinteresse di tutto il gruppo. Soltanto gli enti territoriali
possono essere titolari di beni demaniali,posti al servizio di tutta la collettivit. E
molto frequente la tendenza ad introdurre regimi di diritto speciale:la legislazione
pi recente ha istituito una serie di enti pubblici,denominati agenzie,direttamente
disciplinate dalla legge istitutiva.
Relazioni e rapporti intersoggettivi e forme associative
1. Un primo tipo di relazione intersoggettiva quello sorto dalla entificazione di
apparati organizzativi gi propri di un altro ente,ovvero dalla situazione di
strumentalit strutturale e organizzativa di un ente,stabilita dalla legge nei
confronti di un altro ente,nella quale il primo viene a rivestire una situazione
sotto alcuni profili simile a quella di un organo. Lente principale dispone di
una serie di poteri di ingerenza,di indirizzo,di vigilanza,di approvazione degli
atti fondamentali e di verifica nei confronti dellente subordinato (ex:azienda
speciale,ente strumentale del comune,che ai sensi dellart. 114 T.U. enti
locali,dispone di alcuni tra i poteri ,e gli enti dipendenti dalle regioni.
2. un secondo tipo di relazione intersoggettiva comprende enti dotati di una
posizione di maggior autonomia,che non si trovano in una posizione di
strumentalit organizzativa e strutturale. Si tratta di enti che svolgono
unattivit che si presenta come rilevante per un altro ente pubblico territoriale(ex:camere di commercio,Siae,enti parastatali)
Sono poi individuabili enti che non si pongono in relazione di strumentalit con lo
stato o con altro ente pubblico. Nella categoria rientrano gli enti esponenziali di
formazioni sociali che godono della possibilit di determinarsi autonomamente
(ordini e collegi professionali,Coni,accademie di scienze ed arti che siano enti
pubblici,enti locali non territoriali e via).
Vigilanza:condsiderata una figura organizzatoria caratterizzata da poteri di
ingerenza costituiti in particolare dal controllo di legittimit di un soggetto sugli atti
di un altro,distinguendosi dalla tutela,che attiene ai controlli di merito. Il suo
contenuto non si esaurisce nel mero controllo,in quanto si estrinseca anche
nelladozione di una serie di atti ,quali lapprovazione dei bilanci e delle delibere
particolarmente importanti dellente vigilato ,nella nomina di commissari
straordinari,nello scioglimento degli organi dellente, nellesercizio di poteri volti
ad ottenere informazioni,nella prefissione di indirizzi. Perci la differenza travigilanza e potere di controllo questa:la vigilanza si esplica anche mediante
attivit di amministrazione attiva.6
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Direzione:caratterizzata da una situazione di sovraordinazione tra enti che implica
il rispetto ,da parte dellente sovraordinato,di un ambito di autonomia dellente
subordinato. La direzione si estrinseca in una serie di atti,le direttive,che
determinano lindirizzo dellente,lasciando allo stesso la possibilit di scegliere le
modalit attraverso le quali conseguire gli obiettivi prefissati.
Avvalimento (era previsto in generale dallart. 118 C. vecchia formulazione):non
comporta trasferimenti di funzioni ed caratterizzato dallutilizzo da parte di ente
degli uffici di un altro ente. Tali uffici svolgono attivit di carattere ausiliario,che
rimane imputata allente titolare ,senza che si determini alcuna deroga allordine
delle competenze ,trattandosi di una vicende interna di tecnica organizzativa.
Sostituzione:si indica in generale listituto mediante il quale un soggetto
legittimato a far valere un diritto ,un obbligo o unattribuzione che rientrano nella
sfera di competenza di un altro soggetto (sostituito),operando in nome proprio e
sotto la propria responsabilit . le modificazioni giuridiche che subiscono diritti
,obblighi e attribuzioni incidono direttamente nella sfera del sostituito ,in capo al
quale si producono gli effetti o le conseguenze dellattivit posta in essere dal
sostituto.
Lordinamento disciplina il potere sostitutivo tra enti nei casi in cui il soggetto non
ponga in essere un atto obbligatorio per legge o non eserciti le funzioniamministrative ad esso conferite. E la giurisprudenza sottolinea che il legittimo
esercizio del potere di sostituzione richiede la previa diffida.
Delega di funzioni amministrative:figura che ricorre nei rapporti tra Stato e
regioni e tra regioni ed enti locali. In particolare le regioni ,secondo quanto disposto
dalla vecchia formulazione dellart. 118 C.,esercitano in via normale le proprie
funzioni amministrative delegandole alla province,ai comuni ed agli altri enti locali
queste deleghe sono operate con legge,sono perci un atto di organizzazione dipubblici uffici in attuazione dellart. 97 C.,comportante uno stabile trasferimento
della titolarit dei poteri ,e dunque di un modello organizzativo dei raporti tra enti
per lesercizio delle funzioni amministrative.
La recente riforma operata dalla L. 3/2001,sostituendo lart.118 C.,non fa pi
cenno a siffatta figura,costituzionalizzando listituto del conferimento di funzioni
amministrative ai vari livelli di governo locale sulla base dei principi di
sussidiariet,differenziazione ed adeguatezza in quadro comune caratterizzato dal
fatto che gli enti locali sono titolari delle funzioni.
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Federazioni di enti:svolgono attivit di coordinamento de indirizzo dellattivit
degli enti federati,nonch attivit di rappresentanza degli stessi. Non si
sostituiscono agli enti federati nello svolgimento dei compiti loro propri.
Consorzi:costituiscono una struttura stabile volta alla realizzazione di finalit
comuni a pi soggetti. Agiscono nel rispetto di alcuni limiti derivanti dallesercizio
del potere direttivo e di controllo spettante ai consorziati. Gli enti pubblici possono
costituire consorzi di diritto privato anche con la partecipazione di soggetti privati. I
consorzi pubblici possono essere classificati in entificati e non entificati,obbligatori
e facoltativi. I consorzi entificati sono enti di tipo associativo. Nellambito delle
forme associative tra enti,devono essere ricordate le unioni di comuni. Caratteri
simili ai consorzi gli uffici comuni che ai sensi dellart. 30,co.4 T.U.,enti locali,gli
enti locali possono costituire mediante convenzione.
Vicende degli enti pubblici
La costituzione degli enti pubblici pu avvenire per legge o per atto
amministrativo sulla base di una legge,anche se in molti casi la legge si limitata a
riconoscere come enti pubblici organizzazioni nate per iniziativa privata. Il
legislatore non libero di rendere pubblica qualsiasi persona giuridica privata.
Sussistono limiti costituzionali che tutelano le formazioni sociali,la libert di
associazione e altre attivit private. In ordine allestinzione degli enti pubblici ,deve
innanzitutto osservarsi che pu aprire una vicenda di ordine
successorio,normalmente disciplinata direttamente dalla legge,allorch le sueattribuzioni siano assorbite da un altro ente. Lestinzione pu essere prodotta dalla
legge o da un atto amministrativo basato sulla legge.
Modificazioni degli enti pubblici:mutamento degli scopi,modifiche del territorio
degli enti territoriali,le modificazioni delle attribuzioni,la trasformazione da ente
non economico a ente pubblico economico e le variazioni della consistenza
patrimoniali. Un limite alla modificazione degli scopi degli enti sussiste per quelli a
carattere associativo ,soprattutto se riconducibili alle formazioni sociali di cuiallart.2 C. :il legislatore non pu liberamente modificarne gli scopi originari. Gli
enti pubblici possono essere trasformati in persone giuridiche di diritto privato.
Riordino degli enti pubblici:pu comportare lestinzione degli stessi o la loro
trasformazione in persone giuridiche private.
L.70/1975 :ha previsto per gli enti dipendenti dallo Stato la sottoposizione ad un
giudizio di valutazione operato dal governo,destinato ad accertare la necessit del
loro mantenimento ai fini del loro sviluppo economico,civile,culturale edemocratico del paese.
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Organo
Attraverso lorgano la persone giuridica agisce e lazione svolta dallorgano si
considera posta in essere dallente. Lorgano non separato dallente ,cos,a
differenza di quanto accade nella rappresentanza,lazione non svolta in nome e per
conto di altri diventando attivit propria dellente. La capacit giuridica
spetterebbe per allente ,che centro dimputazioni di effetti e fattispecie. Pare
quindi corretto riferire la capacit dagire soltanto allorgano e ritenere lente mero
centro dimputazione di effetti e di attivit.
Lorgano perci uno strumento di imputazione, cio lelemento dellente che
consente di attribuirgli atti ed attivit. E in particolare,lorgano si identifica nella
persona fisica o nel collegio perch investiti della competenza loro attribuita
dallordinamento.
I poteri vengono attribuiti soltanto allente che ha soggettivit giuridica,e questo si
serve di pi organi,dei quali ciascuno esercita una quota dei predetti poteri
(competenza).
Detta competenza pu essere ripartita secondo svariati criteri:
materia
valore
grado
territorio
occorre infine distinguere la competenza dallattribuzione,cio la sfera di poteri
che lordinamento generale conferisce ad ogni ente pubblico (collegata di normaalla personalit giuridica dellente)
Imputazione di fattispecie in capo agli enti da parte di soggetti estranei alla
loro organizzazione
Le attivit pubbliche possono essere esercitate in molte ipotesi da soggetti privati:il
notaio che certifica,i concessionari che emanano atti amministrativi o erogano
servizi pubblici,il cittadino che ha la potest di procedere allarresto in caso di
flagranza di reato,etc..
Classificazione degli organi
esterni:competenti ad emanare provvedimenti o atti con rilevanza esterna
(ex:i dirigenti,vedi art.4 d.lgs. 165/2001)
interni:organi procedimentale competenti ad emanare atti aventi rilevanza
procedimentale.
Centrali:estendono la propria competenza allintera attivit dellente
Periferici:hanno competenza limitata ad un particolare ambito di
attivit,individuato con criterio geografico
Ordinari:previsti dal normale disegno organizzativo dellente
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Straordinari:operano in sostituzione degli organi ordinari
Permanenti e stabili:i primi sono stabili e i secondi svolgono funzioni solo
per un limitato periodo di tempo
Attivi:competenti a formare ed eseguire la volont dellamministrazione in
vista del conseguimento dei fini ad essa affidati
Consultivi:rendono pareri
Di controllo:sindacano lattivit posta in essere da organi attivi
Rappresentativi:i loro componenti vengono designati o eletti dalla
collettivit che costituisce la base dellente (ex:sindaco)
Con legale rappresentanza:particolare tipo di organo esterno,cio quello che
esprime la volont dellente nei rapporti contrattuali con i terzi e che avendo
capacit processuale conferisce la procura alle liti per agire o resistere in
giudizio.
La personalit giuridica spetta solo allente;alcuni organi per per espressa volont
di legge sono anche dotati di personalit giuridica (organi con personalit
giuridica),e sono perci titolari di poteri e come strumenti dimputazione di
fattispecie ad altro ente (in quanto organi di questultimo). Un esempio di questo
tipo lISTAT,alla dipendenza del Consiglio dei ministri.
Monocratici:organi il cui titolare una sola persona fisica. Negli organi
collegiali invece si ha la con titolarit di pi persone fisiche considerate nel
loro insieme.
Distinzione tra quorum funzionale e strutturale:il primo indica il numero di
membri che debbono essere presenti affinch il collegio sia legittimamente
costituito (di norma la met pi uno dei componenti;nei collegi perfetti imposta la
presenza di tutti i componenti );il quorum funzionale invece indica il numero dei
membri presenti che debbono esprimersi favorevolmente sulla proposta affinch
questa si trasformi in deliberazione.
Relazioni interorganiche. Modelli teorici:gerarchia,direzione e coordinamento
Tra gli organi di una persona giuridica possono instaurarsi relazioni disciplinate dal
diritto,che hanno carattere di stabilit e riflettono la posizione reciproca di essi
nellambito dellorganizzazione.
Gerarchia:esprime la relazione di sovraordinazione-subordinazione tra organi
diversi. I poteri caratteristici della relazione gerarchica sono:
Potere di ordine (che consente di vincolare lorgano subordinato ad un certocomportamento nello svolgimento della propria attivit )
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Di direttiva:con cui si indicano fini ed obiettivi da raggiungere,con un
margine di scelta in ordine al modo con cui conseguire lobiettivo
Di sorveglianza sullattivit degli organi subordinati,che possono essere
sottoposti ad ispezioni e inchieste
Potere di decidere i ricorsi gerarchici
Potere di annullare dufficio e di revocare gli atti emanati dallorganosubordinato
Potere di risolvere i conflitti che insorgano tra organi subordinati
Poteri in capo allorgano superiore di avocazione (per singoli affari,per motivi
di interesse pubblico (per singoli affari,per motivi di interesse
pubblico,indipendentemente dallinadempimento dellorgano inferiore) e
sostituzione (a seguito di inerzia dellorgano inferiore).
Direzione:caratterizzata dal fatto che,pur essendoci due organi posti in posizione didiseguaglianza,sussiste una sfera di autonomia in capo al subordinato. Lorgano ha
il potere di indicare gli scopi da perseguire,ma deve lasciare al subordinato la
facolt di scegliere modalit e tempi dellazione. Lorgano sovraordinato ha il
potere di indirizzo,il potere di emanare direttive, e quello di controllare lattivit
amministrativa in considerazione degli obiettivi.
Si individua in dottrina,quale ulteriore relazione interorganica,il
coordinamento,riferito ad organi equiordinate, che devono essere ordinate secondoun disegno unitario.
Controllo
Il controllo indica unattivit di verifica,di esame e di revisione delloperato altrui,e
costituisce unautonoma funzione svolta da organi peculiari. In quanto relazione
interorganica,il controllo consiste in un esame,da parte di un apposito organo,di atti
e attivit imputabili ad un altro organo controllato.
Il controllo,che sempre doveroso,accessorio rispetto ad unattivit principale e
svolto nelle forme previste dalla legge,si conclude con la formulazione di un
giudizio,positivo o negativo,sulla cui base sadotta una misura.
Art.3 co.8 L.20/1994:la Corte dei Conti pu effettuare ispezioni.
Art.126 C. e artt.141 e ss.T.U. enti locali:prevedono il controllo sugli organi
territoriali.
Misure adottabili:
Repressive:annullamento dellatto,il quale esercizio di un potere
vincolato,senza considerazione dellinteresse pubblico Impeditive:ostano a che latto produca efficacia (lesito negativo del controllo
non determina leliminazione dellatto)
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Sostitutive:alla privazione della capacit di agire in capo al controllato si
accompagna lesercizio di funzioni di amministrazione attiva da parte del
sostituito o dellorgano da lui nominato.
Nellambito dei controlli sugli atti,si distingue tra controlli preventivi (rispetto alla
produzione degli effetti degli atti) e controlli successivi (quando latto ha gi
prodotto effetti). Esistono inoltre i controlli mediante riesame,che procrastinano
lefficacia dellatto allesito di una nuova deliberazione dellautorit decidente
Controllo di ragioneria nellamministrazione statale e il controllo della corte
dei conti
Un particolare tipo di controllo (contabile e di legittimit) il controllo di
ragioneria esercitato dagli uffici centrali del bilancio a livello centrale e delle
ragionerie provinciali a livello di organi decentrati delle amministrazioni statali,che
provvedono alla registrazione degli impegni di spesa risultanti dai provvedimenti
assunti dalle amministrazioni statali e possono inviare osservazioni sulla legalit
della spesa senza che ci abbia effetti impeditivi sullefficacia degli atti.
Controllo successivo esterno e costituzionalmente garantito quello esercitato dalla
corte dei conti,con il meccanismo della registrazione e dellapposizione del visto.
LL. 20/1994:limita lambito degli atti soggetti a controllo preventivo di legittimit
Art. 3 L.20/1994:demanda alla Corte dei conti il compito di identificare alcune
categorie di atti assoggettate a controllo (anche se temporaneo).
Controlli spettante alla Corte dei conti:
Controllo preventivo
Controllo preventivo sugli atti che il presidente del Consiglio dei ministri
richieda di sottoporre temporaneamente a controllo o che la Corte dei conti
deliberi di assoggettare per un periodo determinato a controllo in relazione a
situazioni di diffusa e ripetuta irregolarit rilevate in sede di controllo
successivo
Controllo successivo sui titoli di spesa relativi al costo del personale (art.60
d.lgs. 165/2001) sui contratti e i relativi atti di esecuzione,in materia di sistemi
informativi automatizzati,stipulati dalle amministrazioni statali e sugli atti di
liquidazione dei trattamenti di quiescenza dei pubblici dipendenti;nei primi
due casi si tratta di controllo-referto.
Un controllo successivo sugli atti di notevole rilievo finanziario individuati
per categorie ed amministrazioni statali
Controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via
ordinaria,esercitato da una speciale sezione della Corte.
Controllo sulla gestione degli enti locali effettuato dalla sezione delleautonomie
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Uffici e rapporto di servizio
Negli enti e accanto agli organi esistono gli uffici,nuclei elementari
dellorganizzazione che si possono definire a contrario rispetto agli organi, cio
svolgono attivit non caratterizzata dal meccanismo di imputazione di fattispecie
sopra descritto.
Struttura degli uffici:sono costituiti da un insieme di mezzi materiali
(locali,risorse,attrezzature,etc..) e personali svolgono uno specifico compito,che in
coordinamento con quello degli altri uffici e strumentalmente rispetto allesercizio
delle competenze,concorre al raggiungimento di un obiettivo.
Ex:URP,ufficio per i rapporti con il pubblico,che ha il compito di curare
linformazione dellutenza e di garantire i diritti di partecipazione dei cittadini.
Preposto:se in situazione di primariet il titolare;lufficio il cui titolare sia
temporaneamente assente o impedito ,viene affidato al supplente mentre si ha la
reggenza nellipotesi di mancanza di titolare,che dirige il lavoro dellufficio e ne
responsabile.
Dovere di ufficio:gli addetti e titolari che prestano il proprio servizio sono legati
alla persona giuridica da un particolare rapporto giuridico (rapporto di servizio)
che ha come contenuto il dovere di agire prestando una particolare attivit
,denominato dovere dufficio,al quale si contrappone una serie di diritti.
Rapporto di servizio:i soggetti legati da rapporto di servizio allamministrazione
di norma sono dipendenti (rapporto di servizio dimpiego). Il rapporto pu anche
essere coattivo,ovvero non professionale (onorario), oppure instaurato in via di
fatto. Il rapporto di servizio lega allente tutti i soggetti-persone fisiche che fannoparte dellorganizzazione.
Rapporto organico:corre tra il titolare dellorgano e lente e viene in evidenza ai
fini della imputazione delle fattispecie.
Vicende del rapporto
Una volta instaurato il rapporto di lavoro caratterizzato da vicende
(aspettative,congedi,comandi) e pu anche estinguersi (per scadenza del termine).
Divieto di prorogatio:L.444/1994 (si applica agli organi dello Stato e degli entipubblici,quando alla nomina dei componenti concorrono lo Stato o gli enti
pubblici;non riguarda regioni,province,comuni,comunit montane e organi
dirilevanza costituzionale) ha previsto il divieto di prorogatio. Stabilisce infatti
che gli organi siano prorogati di 45 giorni,decorrenti dalla scadenza del termine di
durata previsto per ciascuno;scaduto tale termine senza che si sia provveduto alla
loro ricostituzione,gli organi amministrativi decadono e gli adottati adottati dagli
organi decaduti sono nulli (sono nulli anche gli atti emanati nel periodo di proroga
che non siano di ordinaria amministrazione o urgenti o indifferibili).
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Disciplina attuale del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni
pubbliche
La cosiddetta privatizzazione del rapporto dimpiego stata operata dald.lgs.
29/1993 ed stata completata dal d.lgs. 165/2001.
In sintesi i principi della normativa di cui al d.lgs.165/2001:
I rapporti di lavoro sono disciplinati dalla disposizioni del codice civile fatte
salve le diverse disposizioni e dalla contrattazione sia sul piano
individuale,sia su quello collettivo. Lunica eccezione allassoggettabilit alla
disciplina contrattuale riguarda le categorie indicate allart.3 (personale in
regime di diritto pubblico:magistrati,avvocati dello Stato,personale militare e
delle forze di polizia di Stato,personale della carriera diplomatica e prefettizia)
La legge prevede limiti allautonomia contrattuale individuale o collettiva
(ex:disciplina legale della parit di trattamento e dellattribuzione delle
mansioni proprie delle qualifiche superiori)
Restano assoggettati alla disciplina pubblicistica gli organi,gli uffici,i principi
fondamentali dellorganizzazione,i procedimenti di selezione per laccesso al
lavoro e quello di avviamento,i ruoli,le incompatibilit,le responsabilit ad
eccezione delle sanzioni e degli illeciti disciplinari,la determinazione delle
dotazioni organiche.
Le organizzazioni internazionali,devono essere consultate o informate senza
che sia richiesto il loro consenso (art.6,d.lgs 165/2001)
La contrattazione collettiva si svolge a vari livelli (nazionale eintegrativa).Nella contrattazione collettiva nazionale la parte pubblica
legalmente rappresentata da un apposita agenzia per la rappresentanza
negoziale delle P.A. (ARAN)
Sotto il profilo giurisdizionale sono devolute al giudice ordinario,in funzione
di giudice del lavoro,tutte le controversie riguardanti il rapporto di lavoro dei
dipendenti,con leccezione di quelle dei dipendenti sottratti alla
privatizzazione (giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo)
I dipendenti sono assoggettati ad una particolare responsabilit amministrativa(per danni cagionati allamministrazione),penale e contabile;la responsabilit
disciplinare regolata dallart. 55,d.lgs. 165/2001 che impone alcune garanzie
a favore del dipendente nel corso del procedimento disciplinare;se non sono
previste procedure di conciliazione stragiudiziali,linteressato pu impugnare
la sanzione inflittagli dinanzi al collegio arbitrale di disciplina che emette la
disciplina entro 90 giorni.
Il reclutamento del personale (non dirigenziale) avviene tramite procedure
selettive che garantiscano in misura adeguata laccesso dallesterno
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La titolarit della propriet dei beni pubblici appartenenti agli organi pubblici trova
la sua fonte innanzitutto nella legge. Alcuni beni appartengono allo Stato e alla
regione ex lege (beni del demanio naturale marittimo e idrico) e del patrimonio
indisponibile,nonch di altri beni quali i beni di interesse artistico,storico o
archeologico esistenti o ritrovati nel sottosuolo ,i relitti marittimi e di
aeromobili,etc..
La titolarit pu derivare anche da:
Fatti acquisitivi:acquisto della propriet di beni mediante
occupazione,invenzione,accessione,specificazione,unione,usucapione,successi
one
Atti di diritto comune
(contratti,testamento,donazione,pagamenti,provvedimenti giudiziari di
esecuzione)
Fatti basati sul diritto internazionale (confisca e requisizione bellica,indennitdi guerra,successione ad altro stato) o basati sul diritto pubblico interno
Atti pubblicistici che comportano lablazione di diritti reali su beni di altri
soggetti (confisca,espropriazione,requisizione in propriet o in uso,etc..)
Regime giuridico dei beni demaniali
La disciplina che si applica ai beni pubblici contenuta negli artt.822 e ss.,c.c.,nel
r.d.lgs. 2240/1923 e nel r.d. 827/1924 (regolamento di contabilit generale
dello Stato)Beni demaniali: sono tassativamente indicati dalla legge e comprendono i beni
demaniali necessari e i beni demaniali accidentali. I beni del demanio necessario
sono costituiti a loro volta dal demanio marittimo,dal demanio idrico e dal demanio
militare.
Art. 822 c.c. e art.28 cod. Navig. :fanno parte del demanio marittimo il lido del
mare,le spiagge,i porti,le lagune,le rade,le foci dei fiumi e i canali utilizzabili ad uso
pubblico marittimo.
Non costituisce bene demaniale il mare territoriale (res communis omnium),che si
estende per 12 miglia dalla costa.
Demanio idrico: costituito da fiumi,torrenti,laghi ed altre acque pubbliche,i
ghiacciai. I porti lacuali e di navigazione appartengono al demanio regionale.
Demanio militare:comprende le opere destinate alla difesa
nazionale:fortezze,piazzeforti,linee fortificate,,opere destinate al servizio delle
comunicazioni militari (porti,aeroporti,strade,ferrovie,stazioni radio,etc..)
Demanio accidentale:composto da
strade,autostrade,aerodromi,acquedotti,immobili riconosciuti di interesse
storico,archeologico e artistico,raccolte dei musei,pinacoteche,archivi,biblioteche e
dagli altri beni che sono assoggettati al regime proprio del demanio. Il codice civile
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ricomprende tra i beni del demanio accidentale anche le strade ferrate ,che sono
state sdemanializzate ad opera della L.210/1985.
Lart. 824 co.2 c.c. assoggetta allo stesso regime dei beni demaniali accidentali I
cimiteri e I mercati comunali (demanio comunale).
Art. 823 c.c. :tutti I beni demaniali sono inalienabili e non possono formare oggetto
di diritti a favore dei terzi ,se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li
riguardano.
E esclusa anche (finch non sia pronunciata la sdemanializzazione,la
espropriabilit dei beni demaniali,non solo per soddisfare pretese creditorie dei
terzi,ma anche per finalit di pubblica utilit.
Va esclusa in modo assoluto la trasferibilit dei beni del demanio necessario ,che
sono beni riservati e non possono appartenere allo stato ,o alle regioni.
Art. 823 c.c.:spetta allamministrazione la tutela dei beni che fanno parte del
demanio pubblico. Ha la facolt sia di procedere a tutelare i propri beni in via
amministrativa ,irrogando sanzioni ed esercitando poteri di polizia demaniale.
La cessazione della qualit di bene demaniale deriva,oltrech dalla distruzione del
bene,dalla perdita dei requisiti di bene demaniale e dalla cessazione della
destinazione (espressa o tacita). Il codice civile si occupa del passaggio dei beni dal
demanio al patrimonio indisponibile:art.829 c.c. prescrive la pubblicazione sulla
Gazzetta ufficiale dellatto che dichiara tale passaggio.
Regime giuridico dei beni del patrimonio indisponibile
I beni del patrimonio indisponibile sono indicati nellart.826 e nellart. 830 c.c.Art.826c.c.:fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato le foreste che
costituiscono il demanio forestale dello Stato,le miniere,le cave e torbiere,le cose di
interesse storico,archeologico,paletnologico,paleontologico e artistico,da chiunque e
in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo,i beni costituenti la dotazione della
presidenza della Repubblica,le caserme,gli armamenti,Gli aeromobili militari e le
navi da guerra.Fanno parte (inoltre) del patrimonio indisponibile dello Stato,o delle
province e dei comuni,gli edifici destinati a sede di edifici pubblici,con i loro
arredi,e gli altri beni destinati a pubblico servizio.Art.830 c.c.:I beni degli enti pubblici non territoriali destinati ad un pubblico
servizio sono assoggettati alla disciplina dei beni patrimoniali indisponibili. I beni
del patrimonio indisponibile possono appartenere a qualsiasi ente pubblico e
comprendono beni immobili e mobili.
In ordine ai beni del patrimonio indisponibile occorre infine osservare:
Cave,torbiere,acque termali e minerali e foreste sono state trasferite al
patrimonio indisponibile della regione,con d.p.r. 616/1977 Le miniere sono riservate allo Stato
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Le cose mobili di interesse
storico,paletnologico,paleontologico,artistico,appartenenti a qualsiasi ente
pubblico,sono assoggettate alla disciplina dei beni patrimoniali indisponibili
salvo che siano costituite in raccolte di musei,pinacoteche,archivi e
biblioteche.
N.B.:a differenza dei beni demaniali,i beni del patrimonio indisponibile non sono
assolutamente in commerciabili:gli atti di disposizione devono rispettare il vincolo
di destinazione. Si aggiunga per che:
Alcuni del patrimonio indisponibile sono incommerciabili in via assoluta in
quanto trattasi di beni riservati ;gli altri sono in commerciabili e sottratti alla
garanzia patrimoniale dei creditori solo in costanza di destinazione pubblica
Altri beni sono soggetti ad un regime di inalienabilit,salvo permesso
amministrativo
Privatizzazione dei beni pubbliciLe modalit di dismissione del patrimonio dello Stato sono tre (art.7
L.140/1997;art.3 L.662/1996;art.19 L.448/1998 sostituito dallart.4 L.488/1999)
1. Il ministro delleconomia autorizzato a sottoscrivere quote di fondi
immobiliari istituiti ai sensi della L.86/1994. i fondi sono gestiti da una o pi
societ di gestione che procedono allofferta al pubblico delle quote derivate
dallistituzione del fondo.
2. i beni immobili appartenenti allo Stato non conferiti nei fondi immobiliari
,individuati dal ministro delleconomia e delle finanze,possono essere alienati.3. modello della cartolarizzazione.
La possibilit di porre in essere privatizzazioni mediante operazioni di
cartolarizzazione stata estesa a Regioni,Province, e Comuni dallart.84
L.289/2002.
Diritti demaniali su cose altrui,diritti duso pubblico e usi civici
Accanto al diritto di propriet demaniale sui beni pubblici,lordinamento prevede
lesistenza di altri diritti reali soggetti al medesimo regime giuridico,accomunati
alla propriet nel concetto,utilizzato dal codice,di appartenenza.
Quanto ai diritti patrimoniali su beni altrui,si pensi al diritto di servizio gravante su
fondo privato al fine della realizzazione di un acquedotto pubblico,ovvero alla
servit di via alzaia. Dalle servit prediali vanno tenute distinte le limitazioni
pubbliche della propriet privata,che non creano diritti in capo
allamministrazione,ma restringono le facolt del proprietario di alcuni privati.
Tipici esempi di diritti duso pubblico gravanti su beni privati sono quelli di visita
di beni privati di interesse storico e quelli che attengono alle strade private (strade
vicinali),ai vicoli e agli spiazzi aperti al pubblico traffico.
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apparato organizzativo di uffici,n della gestione di uno stato di previsione della
spesa.
Il ministro pu essere coadiuvato da uno o pi sottosegretari nominati con d.p.R.,su
proposta del presidente del Consiglio,di concerto con il ministro che il sottos.
Coadiuver. Art.10 L.400/1988, a non pi di 10 sottosegretari pu essere conferito
il titulo di viceministro,se ad essi sono conferite deleghe dal ministro competente.
d.lgs. 300/1999: stato ridotto il numero dei ministeri ed stata rimodellata la loro
struttura organizzativa.
Agenzie:sono strutture che svolgono attivit a carattere tecnico operativo di
interesse nazionale attualmente esercitate da ministeri ed enti pubblici.
d.lgs. 300/1999:istituisce 4 agenzie fiscali (agenzia delle entrate,delle dogane,del
territorio,e del demanio);lagenzia industrie difesa;agenzia per la protezione
dellambiente e per i servizi tecnici;agenzia dei trasporti terrestri e delle
infrastrutture;agenzia di protezione civile;agenzia per la formazione e listruzione
professionale.
Le agenzie operano al servizio delle amministrazioni pubbliche. Hanno autonomia
nei limiti stabiliti dalla legge,e sono sottoposte al controllo della Corte dei conti e ai
poteri di indirizzo e vigilanza del ministro.
A capo dellagenzia posto un direttore generale. Le agenzie possono anche avere
personalit giuridica.
Strutture di raccordo tra i vari ministeri
Innanzitutto il collegamento tra i vari ministeri garantito dallazione politica delconsiglio dei ministri,dal presidente del Consiglio dei ministri e dai comitati dei
ministri.
CONSIGLIO DI GABINETTO:organo collegiale ristretto costituito dal presidente
del Consiglio dei ministri e dai ministri da lui designati sentito il Consiglio dei
ministri.
COMITATI INTERMINISTERIALI:possono essere formati anche da non
ministri,in particolare esperti e rappresentanti delle amministrazioni.
L. 537/1993 : soppressione di 13 comitati e ridistribuzione delle funzioni traministeri,regioni e CIPE.
CIPE:comitato interministeriale programmazione economica,presieduto dal
presidente del C.d.M. e composto da ministri.
d.lgs. 430/1997: il CIPE competente in via generale su questioni di rilevante
importanza economico-finanziaria,e/o con prospettive di medio lungo termine,che
necessitino di coordinamento a livello territoriale o settoriale.
CICR:comitato interministeriale per il credito e il risparmio,si occupa di politica
creditizia,esercitando poteri di direttiva nei confronti del Tesoro e della BancadItalia.
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3. formazione di mercuriali e listini prezzi
4. amministrazione delle borse valori
5. funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese
6. promozione della formazione di commissioni arbitrali e conciliative per la
soluzione delle controversie tra imprenditori e tra questi e gli imprenditori
AMMINISTRAZIONE STATALE PERIFERICA
Sul territorio nazionale convivono amministrazione statale periferica,quella
regionale e degli enti locali.
Gli ambiti territoriali di decentramento pi frequenti sono la provincia e talvolta la
regione.
Art. 9 L.265/1999 Quando ragioni di economicit e di efficienza lo richiedono,gli
uffici periferici dellamministrazione dello Stato possono essere situati nel
capoluogo di provincia o in altro comune della provincia.
Al vertice di ogni ufficio periferico presente un dipendente del ministero,mentre la
difesa in giudizio e le funzioni consultive spettano alle avvocature distrettuali dello
Stato,aventi sede in ogni luogo in cui opera una Corte dappello.
Controllo sulla spesa > esercitato da dipartimenti provinciali e in particolare dalle
ragionerie provinciali.
PREFETTO:organo del ministero dellinterno,preposto allufficio territoriale del
governo,chiamato a rappresentare sia il potere esecutivo nella provincia,sia a
svolgere la funzione di tramite tra centro e periferia.
d.p.r. 361/2000 Poteri in tema di riconoscimento delle persone giuridiche private.d.lgs. 300/1999 ha istituito la conferenza permanente dei responsabili degli uffici
statali,presieduto dal prefetto.
Art. 11 d.lgs. 300/1999 Ha trasformato le prefetture in uffici territoriali del
Governo a cui sono preposti i prefetti.
L. 131/2003 Il prefetto preposto allufficio territoriale del governo avente sede nel
capoluogo della regione svolge le funzioni di rappresentante dello stato per i
rapporti con il sistema delle autonomie
Organizzazione amministrativa territoriale non statale (disciplina
costituzionale e recenti riforme)
Art. 2 L. 131/2003(recante disposizioni per ladeguamento dellordinamento della
Repubblica alla legge costituzionale n.3/2001) conferisce ora una delega al governo
ad emanare decreti legislativi per emanare decreti legislativi per dare attuazione all
art. 117 Cost.
Lart. 117 nel definire le materie di competenze esclusiva statale,indica alcuniambiti trasversali :
tutela della concorrenza26
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Art. 5 d.lgs. 112/1998 prevede un potere sostitutivo in relazione alle funzioni e ai
compiti spettanti alle regioni e agli enti locali.
Art. 120 C. disciplina il potere sostitutivo del governo nei confronti degli organi
delle regioni,delle citt metropolitane,delle province e dei comuni nel caso di
mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria
oppure di grave pericolo per lincolumit e la sicurezza pubblica,ovvero quando lo
richiedano la tutela dellunit giuridica o dellunit economica e in particolare la
tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e
sociali,prescindendo dai confini territoriali dei governi locali.
Art. 8 L. 59/1997 gli atti di indirizzo e coordinamento delle funzioni
amministrative regionali,gli atti di coordinamento,tecnico,e le direttive relative
allesercizio delle funzioni delegate,sono adottate previa intesa con la conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato,le regioni,le province autonome di Trento e
Bolzano,o con la singola regione interessata.
Rapporti tra lo Stato e lautonomia contabile della regione
La Corte costituzionale ha individuato quale principio generale per i rapporti tra
Stato e regioni quello di LEALE COOPERAZIONE.
Il principio impone la previsione di adeguate forme di raccordo procedurale tra
regione e Stato per assicurare la mutua informazione e il rispetto dellobbligo di
preavviso in vista delladozione di provvedimenti sostitutivi.
La L. 31/2003 prevede la figura del rappresentante dello Stato per i rapporti con il
sistema delle autonomie.
Istituzione della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,la regione e
le province autonome (compiti di informazione,consultazione e raccordo,in
relazione agli indirizzi di politica generale suscettibili di incidere nelle materie di
competenza regionale)
d.p.c.m. 2 luglio 1996 E stata istituita la Conferenza Stato-citt-autonomie
locali (compiti di coordinamento nei rapporti tra lo Stato e le autonomie locali,e di
studio,informazione e confronto sulle problematiche connesse agli indirizzi di
politica generale che possono incidere sulle funzioni proprie di comuni e province e
quelle delegate ai medesimi enti dallo Stato.
Potere governativo di annullamento degli atti regionaliIl potere di annullamento da parte del governo,riconosciuto dallart. 6 t.u. 383/1934
Non esercitatile nei confronti degli atti amministrativi regionali.29
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3. Presidente della Giunta regionale:rappresenta la regione;dirige la politica della
giunta e ne responsabile;promulga le leggi ed emana i regolamenti
regionali;dirige le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla
regione,conformandosi alle istruzioni del Governo della Repubblica
Art. 123 C. la forma di governo di ciascuna regione determinata dallo Statuto
Delega di funzioni
Per la cura degli interessi ad essa affidati la regione ,oltre ad impiegare il modello di
amministrazione diretta e il conferimento di funzioni agli enti locali,pu avvalersi
anche di enti dipendenti,che si caratterizzano come uffici regionali entificati.
ASL (aziende sanitarie locali) Hanno il compito di assicurare livelli di assistenza
sanitaria uniforme nel proprio ambito territoriale. Il D. lgs. 502/1992 modificato
dal d.lgs. 517/1993,le qualifica come aziende dotate di personalit giuridica
pubblica di autonomia
organizzativa,amministrativa,patrimoniale,contabile,gestionale e tecnica.
Le regioni possono assumere partecipazioni in societ finanziarie regionali.
Lart. 16 L. 127/1997 prevede la presenza di difensori civici regionali.
Posizione e funzione degli enti locali
Comuni,province e citt metropolitane sono enti autonomi con propri statuti,poterie funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.
L. Cost. 3/2001 adegua il titolo V della parte seconda della Costituzione
allevoluzione ispirata dal principio di sussidiariet (legge Bassanini)
Evoluzione normativa relativa a province e comuni
D.p.r. 616/1977
L.142/1990 modificata dalla L.265/1999
L.127/1997
L. 142/1990 Ha riconosciuto potest statutaria a comuni e province ponendo una
disciplina generale.
Art.1 co.4 T.U. enti locali le leggi della repubblica non possono introdurre
deroghe ai principi della presente legge se non mediante espressa modificazione
delle sue disposizioni.
Art.4 L.142/1990 la legislazione in materia di ordinamento dei comuni e delle
province e di disciplina dellesercizio delle funzioni ad essi conferite enuncia
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espressamente i principi che costituiscono limite inderogabile per lautonomia
normativa dei Comuni e delle Province.
T.U. enti locali riconosce che le comunit locali,ordinate in comuni e province
sono autonome e dispone che i comuni e le province hanno autonomia
statutaria ,normativa,organizzativa,ed amministrativa,nonch autonomia impositiva
e finanziaria nellambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di
coordinamento della finanza pubblica.
L.131/2003 conferisce al governo il potere di emanare uno o pi decreti legislativi
al fine di dare attuazione allart.117 C.
Funzioni del comune
Art. 118 Al comune sono attribuite tutte le funzioni amministrative.
Comuni,province,citt metropolitane e regioni sono titolari di funzioni
amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale,secondo le
rispettive competenze.
Funzioni della provincia
Art.3 t.u. enti locali:la provincia un ente intermedio tra comune e regione,che
rappresenta la propria comunit,ne cura gli interessi e ne coordina lo sviluppo
Art.19 le sono attribuite le funzioni amministrative di interesse provinciale,che
riguardino vaste zone intercomunali o lintero territorio provinciale,relative ad unaserie di settori specifici e tassativamente indicati.
2 requisiti:
1. esistenza di un interesse provinciale
2. attinenza della funzione a vaste zone intercomunali o allintero territorio
provinciale
compiti provinciali in materia ambientale :L.61/1994 le regioni devono
provvedere ai sensi dellart 3 L.142/1990 allorganica ricomposizione in capo alle
province delle funzioni amministrative in materia ambientale.
Art.19 e 20 T.U. affidano alla provincia ,importanti compiti in tema di promozione
e coordinamento di attivit e di realizzazione di opere di rilevante interesse
provinciale sia nel settore economico,produttivo,commerciale e turistico,sia in
quello socia,culturale e sportivo,e compiti di programmazione e pianificazione
territoriale.
Organizzazione di comuni e provinceArt. 36 t.u. :Sono organi di governo il sindaco,il consiglio,e la giunta (ma esistono
anche altri organi:direttore generale,dirigente,revisore dei conti)32
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Art. 51 t.u. gli organi di governo durano in carica 5 anni
Sindaco (o il presidente della provincia) lorgano responsabile
dellamministrazione del comune (o della provincia).
Rappresenta lente
Convoca e presiede la giunta Sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e allesecuzione degli
atti
Sovrintende allespletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o
delegate al comune e alla provincia
Consiglio comunale (consiglio provinciale) lorgano di indirizzo e di controllo
politico amministrativo.
Ha competenza limitatamente ad alcuni atti fondamentali indicati dalla legge: Statuti
Regolamenti
Piani territoriali ed urbanistici
Piani particolareggiati e di recupero
Assunzione dei pubblici servizi
Indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche
I consigli (comunali e provinciali) con popolazione superiore a 15000 abitanti sono
presieduti da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta,cui sonoattribuiti autonomi poteri di convocazione e di direzione dei lavori e delle attivit
del consiglio.
Giunta comunale (o provinciale) Organo a competenza residuale. Collabora con il
sindaco o con il presidente della provincia nellamministrazione,attua gli indirizzi
generali del consiglio e svolge attivit propositiva e dimpulso nei confronti del
Consiglio. Sindaco e presidente della provincia nominano il presidente della
giunta,tra cui un vicesindaco e un vicepresidente.Adotta regolamenti sullordinamento degli uffici e dei serviz,nel rispetto dei criteri
generali stabiliti dal consiglio.
Art.53 co.23 L.388/2000 modificato dall art. 29 L.488/2001.
Negli enti locali con popolazione inferiore ai 5000 abitanti il regolamento degli
uffici e dei servizi prevede lattribuzione ai componenti dellorgano esecutivo della
responsabilit degli uffici e dei servizi e il potere di adottare atti anche di natura
tecnica gestionale.
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Capacit giuridica:idoneit di un soggetto ad essere titolare di situazioni
giuridiche.
Capacit giuridica degli enti pubblici:lamministrazione ha una capacit giuridica
in ordine ai poteri di diritto comune meno estesa di quella delle persone fisiche.
Inoltre vi sono disposizioni che escludono la possibilit per alcuni enti di compiere
talune attivit di diritto comune,ovvero di contrattare con soggetti diversi da quelli
specificamente indicati dalla legge.
Capacit di agire:idoneit a gestire le vicende delle situazioni giuridiche di cui il
soggetto titolare,e che si acquista con il compimento del 18esimo anno det.
Legittimazione ad agire:si riferisce a situazioni specifiche e
concrete,effettivamente sussistenti,ed ai singoli rapporti.
Potere:potenzialit astratta di tenere un certo comportamento ed espressione della
capacit del soggetto. Il potere collocato al di fuori di un rapporto concreto e
consente di produrre modificazioni delle situazioni.
Non necessariamente il potere autoritativo e unilaterale.
Provvedimenti:atti giuridici mediante i quali si concretizza la possibilit di tenere
un certo comportamento produttivo di effetti giuridici.
Vicende giuridiche:sono rappresentate dalla costituzione,modificazione,estinzione
di situazioni giuridiche.
Diritto soggettivo:situazione in cui la legge attribuisce al titolare la possibilit di
realizzare il proprio interesse indipendentemente dalla soddisfazione dellinteresse
pubblico curato dallamministrazione .
Pu essere definito come la situazione giuridica di immunit dal potere.
Norme di relazione:norme che attribuendo poteri,riconoscono interessi pubblici
superiori a quelli privati.
Dovere:vincolo giuridico a tenere un dato comportamento positivo o negativo
Obbligo:vincolo del comportamento del soggetto in vista di uno specifico interesse
di chi il titolare della situazione di vantaggio.
Interesse pretensivo:la soddisfazione dellaspirazione del soggetto passa attraverso
il comportamento attivo dellamministrazione.37
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Interesse oppositivo:il soggetto vedr soddisfatta la propria pretesa quando la
pubblica amministrazione non avr esercitato il potere.
Norme di azione:disciplina che regolamenta lesercizio in concreto del
potere,accanto a quella che lo attribuisce.
Interesse legittimo:pretesa alla legittimit dellazione amministrativa.
Situazione soggettiva di vantaggio,costituita dalla protezione giuridica di interessi
finali che si attua non direttamente e autonomamente ma attraverso la protezione
indissolubile ed immediata di un altro interesse del soggetto,meramente
strumentale,alla legittimit dellatto amministrativo e soltanto nei limiti della
realizzazione di tale interesse strumentale.
Riferimenti allinteresse legittimo nella Costituzione:
1. art. 24 C. accostato al diritto soggettivo,garantendone la tutela
giurisdizionale2. art. 103 C. contemplato come oggetto principale della giurisdizione
amministrativa3. art.113 C. La sua tutela sempre ammessa contro gli atti della pubblica
amministrazione
poteri di reazione:il loro esercizio si concretizza nei ricorsi amministrativi e nei
ricorsi giurisdizionali,volti ad ottenere lannullamento dellatto amministrativo
poteri di partecipazione al procedimento amministrativo:documenti e osservazioni
che rappresentano il punto di vista del cittadino devono essere presi in
considerazione dallamministrazione procedente.
Potere di accedere a documenti amministrativi:art. 22 L. 241/1990 ammette la
possibilit per i portatori di interessi giuridicamente rilevanti.
Interessi procedimentali:hanno la caratteristica di attenere a fatti procedimentali
Nota Bene:linteresse legittimo non sorge tutte le volte in cui un soggetto venga
implicato dallesercizio di un potere,bens quando la soddisfazione del suo interesse
dipende dallesercizio di un potere.
Linteresse legittimo un interesse differenziato rispetto ad altri interessi e
qualificato da una norma.
Interessi diffusi:dal punto di vista soggettivo appartengono ad una pluralit disoggetti ;dal punto di vista oggettivo attengono a beni non suscettibili di fruizione
differenziata (non frazionabilit del loro oggetto)38
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Interessi collettivi:interessi che fanno capo ad un gruppo organizzato. Hanno il
carattere della personalit e della differenziazione,necessario per qualificarli come
legittimi e per le tutela davanti al giudice amministrativo.
Associazioni in materia ambientale e di tutela del consumatore:
art. 18 L. 349/1986 le associazioni in materia ambientale possono impugnare gli
atti amministrativi.
l. 281/1998 riconosce la legittimazione ad agire a tutela degli interessi collettivi a
quelle iscritte in apposito elenco delle associazioni e degli utenti rappresentative a
livello nazionale,presso il ministero dellindustria,del commercio e dellartigianato.
Degradazione o affievolimento del diritto:vicenda di un diritto il quale,venendo a
configgere con un potere,si trasforma in un interesse legittimo.
Diritto in attesa di espansione:situazione in cui lesercizio di un diritto dipende
dal comportamento dallamministrazione che consentirebbe la sua espansione.
Facolt:possibilit di tenere un certo comportamento materiale. costituisce una
delle forme di estrinsecazione del diritto e non produce modificazione giuridiche.
Aspettativa:situazione in cui versa un soggetto nelle more del completamento della
fattispecie sostitutiva di una situazione di vantaggio,diritto,potere.
Principio di libera circolazione delle persone:implica labolizione delle
discriminazioni tra i lavoratori degli Stati membri fondate sulla nazionalit. Una
deroga alla libert di circolazione ammessa permotivi diordine
pubblico,sicurezza pubblica e sanit pubblica.
Art. 38 d. lgs 165/2001 disciplina gli impieghi presso la pubblica amministrazione.
Libert di stabilimento (artt.43-48 trattato CE):comporta laccesso alle attivitnon salariate ed al loro esercizio,nonch la costituzione e la gestione di imprese alle
medesime condizioni fissate dallordinamento del paese di stabilimento per i propri
cittadini.
Libera prestazione di servizi:il servizio ogni prestazione fornita dietro
remunerazione da un cittadino di uno Stato membro a favore di una persona
stabilita in uno Stato diverso (ma sempre dellUnione)
Libert di concorrenza
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Approvazione condizionata:annullamento con indicazione dei correttivi necessari
per conseguire lapprovazione.
Licenza:provvedimento che permette lo svolgimento di unattivit previa
valutazione della sua corrispondenza ad interessi pubblici ,ovvero della sua
convenienze in settori cui soprintende la P.A. con fini di coordinamento.
Poteri concessori:poteri il cui esercizio determina effetti favorevoli per i privati.
Concessione-contratto:convenzione bilaterale di diritto privato,per dare assetto a
rapporti patrimoniali tra concessionario e concedente.
La concessione detta traslativa quando il diritto preesiste in capo
allamministrazione ,ed trasmesso al privato; costitutiva nei casi in cui il diritto
attribuito totalmente nuovo.
Concessione di opere pubbliche:la legislazione le equipara allappalto ,o
comunque limita la discrezionalit dellamministrazione,per tutelare la concorrenza.
Concessione di servizi pubblici:lamministrazione affida lo svolgimento a privati
mediante un provvedimento concessorio per garantire alla collettivit alcune
prestazioni ed attivit.
Sovvenzioni:attribuiscono al destinatario vantaggi economici. Categoria
disciplinata dallart.12 L.241/1990 (si riferisce sovvenzioni,contributi,sussidi edausili finanziari,e allattribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a
persone ed enti pubblici e privati).
Contributi:attengono ad attivit culturali o sportive.
Sussidi:attribuzioni rientranti nella beneficenza generale.
Poteri ablatori:incidono negativamente nella sfera giuridica del
destinatario;impongono obblighi ovvero sottraggono situazioni favorevoli inprecedenza pertinenti al privato,attribuendole di norma allamministrazione.
Il destinatario si presenta come titolare di interessi legittimi oppositivi.
Leffetto ablatorio pu incidere su diritti reali,diritti personali o su obblighi a
rilevanza patrimoniale.
(espropriazioni,occupazioni,requisizioni,confische,sequestri)
Espropriazione: provvedimento che ha leffetto di costituire un diritto di propriet
o un altro diritto reale in capo ad un soggetto previa estinzione del diritto in capoad altri soggetti al fine di consentire la realizzazione di unopera pubblica e dietro il
versamento di un indennizzo (art.42 co.3 Cost.)41
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conseguenza di un comportamento assunto da un soggetto in violazione di una
norma o di un provvedimento amministrativo.
Sanzioni ripristinatorie:che colpiscono le res e mirano a reintegrare linteresse
pubblico leso.
Sanzioni afflittive:si rivolgono direttamente allautore dellillecito.
Sanzioni disciplinari:si riferiscono ai soggetti che si trovano in un peculiare
rapporto con lamministrazione. Ai dipendenti presso le pubbliche amministrazioni
si applicano lart.2106 c.c. e art. 7 L.300/1970.Sono devolute al giudice ordinario
tutte le controversie attinenti al loro rapporto di lavoro,comprese quelle riguardanti
le sanzioni disciplinari.
Sanzioni accessorie:consistono nella privazione o nella sospensione di facolt o
diritti derivanti da provvedimenti della P.A.
L. 689/1981 prevede una riserva di legge per lillecito amministrativo.Ai fini
dellesistenza dellillecito si richiede il dolo o la colpa.
Potere di ordinanza:esercitatile nelle situazioni di necessit e urgenza.La legge
non predetermina in modo compiuto il contenuto della statuizione in cui il potere
pu concretarsi.
Il suo esercizio d luogo alla emanazione delle ordinanze di necessit e urgenza.
Ordinanze con tingibili e urgenti del sindaco;ordinanze dellautorit di pubblica
sicurezza.
Poteri di pianificazione e di programmazione:la programmazione indica il complesso degli atti mediante i quali
lamministrazione,individua le misure coordinate.La legge caratterizza i
procedimenti di programmazione e di pianificazione sotto il profilo procedimentali
(art.24 L.241/1990)
vincolo amministrativo:la legge attribuisce alla P.A.di sottoporre alcuni beni
immobili che presentano peculiari caratteristiche ambientali e urbanistiche a vincolo
amministrativo.
Efficacia dichiarativa:incide su una situazione giuridica preesistente rafforzandola
,specificandone il contenuto o affievolendola.
Atti di certazione:producono certezze che valgono extra omnes. Sono tipici e
nominati ed da ritenere che siano espressione di un potere certificativo che
partecipa di molti caratteri di quella procedimentali.
Certificato:documento tipico rilasciato da unamministrazione avente funzione di
ricognizione,riproduzione e partecipazione a terzi di Stati,qualit personali e fatti43
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Esempio:chiamata alle armi,bandi di concorso,ordinanze del ministero della
pubblica amministrazione per la determinazione delle modalit di conferimento di
incarichi e di supplenze e di trasferimento degli insegnanti,atti con cui si aggiornano
i canoni di concessione di beni demaniali e patrimoniali dello Stato.
Sono ricollegabili allo schema NORMA-POTERE-EFFETTO.Non sono
caratterizzati dallastrattezza,in quanto la produzione delleffetto non necessit di
ulteriore esercizio di poteri da parte di altro o medesimo soggetto pubblico.
Autorizzazioni generali:L. 675/1996 in materia di autorizzazioni rilasciate dal
garante per la protezione dei dati personali per intere categorie di titolari o di
trattamenti.
Decorso del tempo:produce la modificazione di una serie di diritti ed alla base
degli istituti della prescrizione e della decadenza.
Rinuncia:negozio avente effetto abdicativi cui pu seguire un effetto traslativo o
estintivo.
Il potere,intrasmissibile e imprescrittibile,non pu essere oggetto di un atto di
rinunzia. Anche linteresse legittimo irrinunciabile. I diritti soggettivi invece
normalmente sono rinunciabili.
Lazione correlata a interesse legittimo rinunciabile.
ESERCIZIO DEL POTERENorme di azione:norme che hanno ad oggetto lazione dellamministrazione e non
lindividuazione di assetti intersoggettivi.
Discrezionalit amministrativa:spazio di scelta che residua allorch la normativa
di azione non predetermini in modo completo tutti i comportamenti
dellamministrazione.
Discrezionalit tecnica:possibilit di scelta che spetta allamministrazione allorch
sia chiamata a qualificare fatti suscettibili di varia valutazione,e si riduce adunattivit di giudizio a contenuto scientifico.
Lessenza della discrezionalit risiede nella ponderazione,comparativa dei vari
interessi secondari in ordine allinteresse pubblico al fine di assumere la
determinazione concreta.
FONTI DEL DIRITTO
Norme di relazione nella Costituzione:anche nella Costituzione possono essereindividuate norme direttamente attributive di poteri e di diritti.
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individuazione dei responsabili del procedimento
organizzazione delle circoscrizioni
poteri,organizzazione e forme di pubblicit dei lavori delle commissioni
costituite in seno al Consiglio
N.B. :non sono fonti del diritto le circolari,gli atti che pongono le norme interne e laprassi.
Principi enunciati dalla legge 241/1990
Art. 1 lattivit amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed retta dai
criteri di economicit,efficacia e di pubblicit.
Leconomicit si traduce nellesigenza del non aggravamento del procedimento.
Lefficacia il rapporto tra obiettivi prefissati e obiettivi conseguiti ed esprime la
necessit che lamministrazione miri al perseguimento nel miglior modo possibiledelle finalit ad essa affidate.
La pubblicit un carattere che costituisce conseguenza diretta della natura
pubblica dellamministrazione .Necessaria preordinazione della sua attivit alla
soddisfazione di interessi pubblici e richiede la trasparenza dellamministrazione
stessa.
Applicazione concreta del principio di pubblicit costituita dal diritto di accesso ai
documenti amministrativi. Si rapportano alla pubblicit anche gli istituti della
partecipazione al procedimento amministrativo e della motivazion
provvedimento.
Un ulteriore principio ricavabile dallal. 241 quello dellazione in
provvedimentale:ai sensi dellart. 2lamministrazione deve concludere
procedimento mediante ladozione di un provvedimento espresso.
Fasi del procedimento:
fase preparatoria
fase decisoria
fase integrativa dellefficacia
Tra i due estremi del procedimento trovano posto gli atti endoprocedimentale
(generano limpulso alla progressione del procedimento,e contribuisc
condizionare in vario modo la scelta discrezionale finale,ovvero la produzione
delleffetto sul piano dellordinamento generale).
Lillegittimit di uno degli atti del procedimento determina in v
lillegittimit del provvedimento finale.
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Dovere di concludere il procedimento
Art. 2 L.241/1990 entro il termine stabilito il procedimento deve essere concluso.
Il procedimento si conclude con lemanazione dellultimo atto della serie
procedimentale,che non necessariamente coincide con il provvedimento. esempio:atti
controllo o accettazione dellinteressato,che seguono lemanazione del provvedimento.
Il legislatore chiarisce che la P.A. ha il dovere di concludere il procedimento,mediante
ladozione di un provvedimento espresso.il termine si intende rispettato quando entro 3
giorni emani il provvedimento finale.
Se li termine decorre inutilmente senza che lamministrazione abbia emanato, il cittadi
ha a disposizione una serie di rimedi giuridici .il ritardo pu causare una responsabilit
dellamministrazione per la lesione di interessi meritevoli di tutela.
Silenzio inadempimento:si forma quando lamministrazione non ha emanato latto ne
termine prefissato,in una situazione in cui lordinamento non attribuisce a questo
comportamento nessun effetto giuridico,equivalente al rilascio di un provvedimento
positivo o di un diniego.
Talora lordinamento riconosce poteri sostitutivi in capo ad amministrazioni diverse d
quelle competenti a provvedere che siano rimaste inerti.
Illecito disciplinare:il ritardo nellemanazione dellatto amministrativo pu integrare
unipotesi di illecito disciplinare a carico del dipendente. Lordinamento prevede altre
la responsabilit civile a carico dellagente. Il privato pu chiedere il risarcimento deidanni conseguenti allomissione o al ritardo nel compimento di atti o di operazioni cui
limpiegato sia tenuto per legge o per regolamento. Linteressato,quando siano trascors
60 giorni dalla data di presentazione dellistanza ,deve notificare una diffida
allamministrazione e allimpiegato,a mezzo di ufficiale giudiziario;decorsi inutilment
30 giorni dalla diffida,egli pu proporre lazione volta al risarcimento del danno.
328 c.p. (modificato dalla L.86/1990) il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico
servizio ,che,entro 30 giorni dalla richiesta redatta in forma scritta da chi vi abbiainteresse, non compie latto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del
ritardo, punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino ad 1032 euro.
Mancato coordinamento tra lart.329 c.p. e la L.241/1990
Perch si integri il reato sufficiente linerzia nel compiere un atto,che non
necessariamente il provvedimento finale (richiedendosi il requisito del dolo).
Principio tempus regit actum Ogni atto deve essere disciplinato dalla normativa vigeal momento in cui essa posta in essere.il principio vale anche per il provvedimento
finale,cos,nellipotesi in cui la sua emanazione richieda,ai sensi della normativa52
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Provvedimento:atto con cui si chiude il procedimento amministrativo ( emanato
dallorgano competente). Soltanto il provvedimento dotato di effetti sul piano
dellordinamento generale.
Comunque lamministrazione pone anche in essere comportamenti giuridicamente
rilevanti che non sono atti amministrativi in senso proprio (operazioni materiali e
misure di partecipazione)
Interpretazione del provvedimento giuridica qualificazione del provvedimento
stesso,del suo contenuto e dei suoi effetti. Latto di norma composto da una
intestazione (indica lautorit emanante),da un preambolo (in cui sono enunciate le
circostanze di fatto e quelle di diritto),dalla motivazione (ragioni giuridiche e
presupposti di fatto del provvedere)e dal dispositivo (rappresenta la parte precettiva
del provvedimento e contiene la concreta statuizione)
Agli atti amministrativi si applicano alcune delle norme del codice civile per
linterpretazione del contratto:
art. 1362 c.c. rilevanza dellintenzione del soggetto e comportamento complessivo
art.1363 c.c. le clausole si interpretano luna per mezzo delle altre
art. 1364 c.c. latto non si riferisce che agli oggetti suoi propri
art.1367 c.c. le disposizioni devono interpretarsi nel senso in cui possono avere
qualche effetto.
Art.1366 c.c. il contratto si deve interpretare secondo buona fede.
Non possibile linterpretazione autentica vincolante per i terzi da parte
dellamministrazione autrice dellatto (riconosciuta solo al legislatore).
Componente fondamentale del procedimento la volont intesa come volont
procedimentale.
Autoritativit:connotazione del potere rivolto alla cura dei pubblici interessi e
preordinato alla produzione di effetti giuridici in capo ai terzi,propria di ogni
provvedimento amministrativo con cui tale potere si esercita,indipendentemente dallanatura favorevole o sfavorevole degli effetti.
Unilateralit,tipicit e nominativit del potere
Il provvedimento sempre caratterizzato dal perseguimento unilaterale di interessi
pubblici e dalla produzione unilaterale di vicende giuridiche sul piano
dellordinamento generale in ordine a situazioni giuridiche dei privati.
Tipicit del provvedimento amministrativo:diretta espressione del principio dilegalit, in primo luogo correlata agli effetti di modificazione delle situazioni
giuridiche soggettive di terzi.56
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Principio di nominativit:la P.A. per conseguire effetti tipici pu ricorrere soltanto
agli schemi individuati in generale dalla legge.
La distinzione tra nominativit e tipicit si percepisce se si pensi alle ordinanze di
necessit e urgenza,atti nominati,ma i cui effetti non sono compiutamente definiti dalla
legge.
Lordinamento generale appresta 2 tipi di vicende giuridiche che possono essere
prodotte dallamministrazione,la predeterminazione degli elementi del potere che pu
essere esercitato per conseguire quegli effetti.
Elementi essenziali del provvedimento e clausole accessorie
Elementi la cui assenza impedisce al provvedimento di venire in vita,e che
costituiscono i limiti del potere attribuito allamministrazione il cui provvedimento
espressione.
Soggetto:il potere conferito ad un soggetto pubblico,dotato di personalit
giuridica.La violazione della norma relativa ai limiti soggettivi del potere determina la
nullit del provvedimento. Lo svolgimento da parte di unautorit di una potest
spettante ad altro ente d luogo ad un atto che non produce effetti straripamento del
potere o incompetenza assoluta)
Contenuto del provvedimento
Il potere consiste nella possibilit di produrre una determinata vicendagiuridica:contenuto dispositivo del potere.La dottrina distingue tra contenuto:
Necessario
Accidentale
Implicito o naturale
Linsieme delle disposizioni,dette anche clausole accessorie,che la volont
dellamministrazione pu produrre nellatto,in aggiunta a quelle di contenuto
necessario,costituisce il contenuto eventuale o accidentale dellatto
(condizione,termine,modo)
Sono apponibili ai provvedimenti le condizioni sempre che lamministrazione
disponga di discrezionalit.
Termine:spesso la limitazione temporale allefficacia di un atto deriva direttamente
dalla legge.
Modo: proprio solo degli atti di liberalit.
Oggetto del provvedimento
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termine passivo della vicenda che verr a prodursi in seguito allazione
amministrativa:deve essere possibile,lecito,determinato e determinabile. loggetto pu
essere il bene,la situazione giuridica o lattivit destinati a subire effetti giuridici.
Il potere e il corrispondente provvedimento sono caratterizzati dalla preordinazione all
cura dellinteresse pubblico che risultato vincente nel giudizio di bilanciamento tra
valori diversi,risolto dalla norma di relazione (finalit o causa del potere).
La legge attributiva del potere pu inoltre prevedere che latto debba rivestire una certa
forma a pena di nullit (di norma si tratta della forma scritta)
Difformit del provvedimento dal paradigma normativo :nullit e illiceit del
provvedimento amministrativo
Le conseguenze che lordinamento prevede con riferimento ai casi in cui il
provvedimento sia difforme dal paradigma normativo variano a seconda del tipo di
norma non rispettata.:
Il provvedimento emanato in violazione delle norme attributive del potere
nullo.
Nel caso del mancato rispetto di una norma attributiva del potere in concreto,il
provvedimento va qualificato come illecito.
Ove sia difforme dalle norme di azione che disciplinano lesercizio del potere
va qualificato come annullabile
La dottrina amministrativa riconduce nullit,illiceit e annullabilit nellambito della
categoria dellinvalidit,consistente nella difformit dellatto dalla normativa che lo
disciplina. Il regime giuridico della nullit ripreso da quello codicistico:assenza di
effetti,insanabilit,rilevabilit dufficio,e possibilit di conversione dellatto in
qualsiasi tempo.
Secondo la giurisprudenza,il criterio di discriminazione tra la giurisdizione del giudice
amministrativo e quella del giudice ordinario si fonda sulla contrapposizione tra
cattivo esercizio del potere e carenza di potere. Il potere non esiste e leffetto non si
produce quando lamministrazione agisce violando una norma attributiva del potere.
Lillegittimit del provvedimento amministrativo
Latto emanato nel rispetto delle norme attributiva del potere ma in difformit di quelle
di azione affetto da illegittimit ed sottoposto al regime dellannullabilit.
Produce effetti perch le norme che riconoscono la possibilit di produrre effetti sono
state rispettate;questi effetti sono precari,nel senso che lordinamento prevede
strumenti giurisdizionali per eliminarli. Latto illegittimo inoltre annullabile da part
della stessa amministrazione in via di autotutela,ovvero in sede di controllo o di
decisione di ricorsi amministrativi;pu essere disapplicato dal giudice ordinario che
incidentalmente sia chiamato a verificarne la legittimit al fine di decidere una
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controversia che attiene alla lesione di diritti soggettivi. Il provvedimento legittimo pu
essere convalidato.
Tipi di illegittimit (4 tipi)
1. illegittimit originaria:Lillegittimit si determina con riferimento alla
normativa in vigore al momento della perfezione dellatto.
2. illegittimit sopravvenutaLa normativa sopravvenuta successivamente
allemanazione del provvedimento in generale non incide sulla validit dello
stesso. Il mutato quadro normativo pu aprire la via alladozione di
provvedimenti di riesame.
3. illegittimit derivata:lipotesi di annullamento dellatto che costituisce il
presupposto di altro atto d luogo ad un caso di illegittimit derivata.E
incerto se lannullamento dellatto presupposto travolga automaticamente gli
atti successivi. Dallillegittimit caducante si distingue lillegittimit
meramente invalidante dellatto successivo,che deve essere impugnato o
annullato autonomamente.
4. illegittimit parziale:si riscontra quando solo una parte del contenuto sia
illegittimo ,sicch soltanto essa sar oggetto di annullamento,salvo che
eliminandola non sia pi possibile configurare come tale latto
amministrativo;la restante parte resta in vigore,determinando un cambiamento
del contenuto originario dellatto.
Vizi di legittimit del provvedimento amministrativoI vizi di legittimit degli atti amministrativi sono :
1. incompetenza
2. violazione di legge
3. eccesso di potere
lanalisi dei vizi va condotta tenendo conto che essi conseguono alla violazione delle
norme di azione,cio delle disposizioni che attengono alle modalit di esercizio di un
potere..
incompetenza:vizio che consegue alla violazione della norma di azione che definisce
la competenza dellorgano,e cio il quantum di funzioni spettante allorgano stesso.
Incompetenza assoluta:violazione di una norma attinente allelemento soggettivo ma
che sia norma di relazione.
Incompetenza relativa:consegue alla violazione di norme di azione (latto sar nullo
per carenza di potere).
Tipi di incompetenza:
lincompetenza pu aversi per:59
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meritano un cenno particolare i vizi della motivazione e la violazione delle circolari e
delle norme interne.
Ricorre eccesso di potere allorch la motivazione sia:
insufficiente
incongrua (d peso indebito ad alcuni profili)
contraddittoria apodittica
dubbiosa
illogica
perplessa
in tali ipotesi si parla di difetto di motivazione.
Lassenza di motivazione (altrimenti detta carenza di motivazione) oggi d luogo al
vizio di violazione di legge,atteso che la motivazione obbligatoria.
Costituiscono eccesso di potere anche le violazione i di circolari ,di ordini e diistruzioni di servizio e il mancato rispetto della prassi amministrativa.
Circolare:atto non avente carattere normativo,mediante la quale lamministrazione
fornisce indicazioni in via generale e astratta in ordine alle modalit con cui dovranno
comportarsi in futuro i propri dipendenti e i propri uffici.
Prassi amministrativa:comportamento costantemente tenuto da unamministrazione
nellesercizio di un potere. Non si tratta di una fonte del diritto:tale qualifica spetta allacon