Comparto 1-13

Ivan Paduano

Comparto 1

Suonala miaanimama non ha strumentooggie non l'avràdomaniquando saluteròla polvereportareviaciò che in mèè carnee sanguedondolala testadondolanole bracciae l'orologiodi me stessocontaquellamanciatadi secondiche mi lasciail ventoprimadi portarsivial'occhio,quello buono.

La tuae la miapellesparsein milleframmentitra lenzuoladi fuoconeroceneredi vitache sporcale tuegambequantola miaschienacaricadella vogliache saidarmiin ognisguardoquandocercola mortetra le tuebracciastupidafarfallaalla finedel suodestino.

Chi l'avrebbemai dettoche sarebbesalitoun giornocosì luminosoa salutareil miorisveglio,immensocieloche a secchiatedi luceinondii campiapertosulla terrascuracome leisu di mea morsidi dentida latte.Prigionierosì!tuttoper gioco,perchèla mantidecerca il maschioprimadel cibo,schiavo,umiliatocavallodi razzasottola tuafrustaalla curvain cuisi azzoppala vita,percossoriempitodi sputipiantatocomeun fantoccio

di pagliain un campodi rosecon gli occhispalancatia guardarela tua silouettetogliersigli stivaligridare"subisci,accetta"."Tu invecemangia,granoturcotinto di rossobollitoinsiemealle tueossa".

Comparto 2

ad un attimodal cielonelle miemanile tue,il ventosul fuocoche nonsi spegnenella notteche viviamoincontrandociin un sorrisomentresul miopettorespiribellacome seituttanei tuoiocchipersiaspetteraio soledi vederciunitiper entrarenel mondoda cuici siamochiusifuori.

Il cuoresi sbranamentrecorre la nottecon il suocaricodi nebbiaincontroalla locomotivaosservoi tuoiocchiinevitabilitra il sedileed il finestrinoregalandoa me stessol'immaginechiaradelle nostreunionifuture,una frenatae sentoil tuo senosul mio,scendonoin treti somiglianotutte.

Non mi parlida un'orail soletramontanon mi parliSì,No,Silenzio.E la carnesi stracciaa brandellisul paloche reggeil sacco della posta,appesaall'uncinola mia manodestracon le ditamozzesalutail tuo visoche per lontanoche siami brilladavanti,c'è statabuferaè vero,come la morteè vero!Ora ci separala calma,l'attesadel non poter direscivolatra noi.Serbala chiavedella nostraportamia stupendameravigliosaprimavera,quel che di mevuoiinonderàle tue messidi girasoli,sottola grandine

forsesottole mie labbra.

Comparto 3

Avernedi tempo,per ricordareuna vita,avernedi vitaper non lasciarei topia svuotarequesti straccipiù scuridel buioche ha presoi mieiocchie della golaaffogatadi petrolio,nientemi ha toccatocomeil niente che si respiranell'unicastanza dovelo spiritomangia,dorme,scrive,e si inventasognie sogniper non farmitirarealla travequestacordadi canapa buona.

Buioe non dormo.Lucee non dormonella pagliadoveondeggiano le miespallecomescialuppeal maredi burrascarematecon le ossaed un mozzodecapitatoper stendardo,solol'ultimoincubodi vitadi frontea millefacceperseche da mortomi hannovestitoda sposo.

Pendoloal muroinchiodatocomela mia menteall'ansiaoggicome quandomuovevoi primipassi alla lucedi làdella stradaun rintoccoed un'altroavanzacome l'affannodel respiroil battitodi un cuoretroppopienodi pezzeche lontanodalle tuemaniscoprirebbedi troppeimmaginiche mi fapauraricordarenel dubbioo menoche le abbiavissute.

Comparto 4

Il momento del piantoè nascosto sotto la vernice,verde.Il segnalibro esattamente dove lo avevo lasciato,la tenda montata ed una vogliadi togliere,uno ad uno,i chiodie conficcarmeli negli occhi.Vedere,Perchè?Pensarti in questo bucoè forse l'ennesima sconfitta dell'amore;cigola la portae con lei, stretto come un rottame in una morsa,il mio cervello,la parte sinistra.Quell'asciugamano appesoè mioa contrasto tra piastrelle sporchedi vita non vissuta,dove sono stato tutto questo tempo?Se non infisso al muro della cucinapiccola d'anima, di spazioe di bugie che mi dicoper darti un sensoe collocarti sotto la lucemeno immobile,molto meno immobiledi ciò che pari.Chiudo di nuovo lo scrignoa mare!Con una rincorsaa mare!Sollevando due schizzinel ventoe niente di più,eravamo davvero belliindimenticabile amore mio.

Soloper teho piantatodi nuovoi fiorinel miogiardinolasciandoi semial ventodi speranza,tirandosassiai corvie facendolo spaventapasseridagli occhidivelti,la primaverapassa.Andiamoversoil rossoricucendoabito e cappellonella lucedi un bracieredi resinacosìsolo,soloper te.

Nellapioggiacon i mieilibristrettial petto,riflessinel mattonatoumido,distorticome i mieipensieriquestaserache vedolitigareper nullanel postodove ti baciaila primavolta,uno scalinobastavaed il tuofumodavanti ai mieiocchi,la lacrimauscita,l'ho persatu sei miaanche tusei miaed iodi chi sono?

Comparto 5

Nel giornodel doloredue voltesuonala campanatra le stradedel paesesu finoal mioterrazzoin ordinela cucinaed hail lettole copertedella nuovastagione,cadonofogliedi primaverasul cortiledei mieibambinimentreil ventorincasai pannistesinon restoche ionella penombraa sorseggiarepiangente aranciataguardandole tuefotosul muro.

Credimi,ti aspettocome da bambinoaspettavola pioggiaper caricareil miocarillonper sentirel'odoredella vitacorreretra il visoe la manoche lo copreiniziodella miacarieradi bugiardo,potessiprestartii miei occhicrederestia comesenza tenon vedonessuncolore.

Si consumaquesta notte,ed è giàdomanisenzalucein cuinon vedrònessunaesilefiguravenire versodi mea bracciaspalancatetra le lacrimeapparel'ombradelle mielabbradischiusein un sorriso,ed orache le ditacorronosul foglio e risuonala voceliberafinalmente,oggiod ad un'altraalbanon importase mi ami.

Comparto 6

Forsenon c'èmai statotantosilenzioda quandohai decisodi essere tua,il ventodicevi,la polvereinafferrabile,un uccellosenzanidosenzaforzae senzaalicomepotrestilibrartinel cieloamorese dentronon haiche terrascurae sognitalmentereali da non potersichiamaretali,li vedi?Sono benspecchiati,sottodi te,è bastatoun attimo,menoche un soffioperchèli potessivedereanche io,

appoggiatoalla ringhieramentreti mostrocosa vuoldavverodireguardare dall'altoin basso.

Una vocenel buioche ricordabaglioridi un passatocosìrecenteche non c'è ombrache possaper farmidimenticareche tagliohannoi tuoi occhied il suonoche escedalla tuabocca,troppoapertatropposola,orfanodelle tueditaripiegatosu me stessoal pettoè uno schiantodi lamierecontortequesto temposenza di te.

maledettamemoriache ti nascondedietroogni parola,ogni suono,dilatandotinelle cosepiù belleche conservoin tutto ciòdel miobagaglioche non possoodiarene gettaredi sotto.Tu od io,cosa importachi fugge?Non serve,non servecercar di lasciareper stradale gambe,cosa puòmaiessereuna vitapassataa correresulle mani?

Comparto 7

Un campodi granoho dentrodi mesenzaun spigae pienodi corviadagiatisu spaventapasserizuppidi pioggiacolordel petrolio,Seminatoredella miacarne,senza mascherasoloda lontanoodoil carosellodel circo,mentrechinandola testanell'acquami facciodivorarei piedi.E' me,amorema non voglionemmenoche tulo veda.

Capolavoroinfinitodi pauraquestogiornoche hail saporedell'acetoed il lontanoprofumodel basilicodel miobalconearrampicatoalla rugginosaringhiera,è la vitacuore mio,è la speranzache in unattimonaufragarompendosi,è sentireil mionomedalla tuavoce,amoreche non haisalenelletue lacrime,che non haiforzaper potermiscordare.

Per teprimadi andarmenelasciola miaanimanella bucadelle lettereinsiemeal segnodelle mielabbracoloratocome il soledei tramontid'invernoPer quantoda lontanosembreròpiccoloamoreil miopensierodi temi vedràsemprecoltivaregranocon il sudoree i sorrisidi chinon aspettaancor primadi partiredi tornare.

Comparto 8

Nellanottemeno scurat'hoincontrato,chiusodentrome stessoho datoal cementoil miocuore,non gabbiache permettadi guardarfuorine mifacciasentirequestobattitoche piùnon si fermavorreidormirecomefa il mondo,per strada,fuori dai mieivetrisporchi,se non fossiinchiodatoall'attimoche per prendertiil colloci holasciatol'anima.

Sul mioCorpotastodopo tastodivorituttala passioneche conservo,leggerasul miopettocon il tuoboccasu boccae manitra ventoe sospiri,conducimiper manopiccolafarfallail solecalama non sentola minimavogliadi andarevia.

Senzafogliecadutesi consumal' autunnodel miocuore,pocofreddoe nienteventoa ricordarmiciò che contamentrepartonoe arrivanotrenitroppovelociper un'animafragileil cuicristallonon è solonella puntadelle dita,pianistada requiemè oradi tornarea casa.

Comparto 9

La banchinalungasudatadi sguardisaccheggiatadi lucemi attendedistesasu di un arginefintodi lamieraritorta,saccheggiataanimainutile pagartiper ciòche pezzoa pezzohai vomitatofuoriin verdee violasul miovisonero,fischiapureuna gambae mezzaè già partita,non è cheun sassodi ferroviatuttoquelloche hai di me.

Intornoall'urnafigure neregridanovendettadi corpitropporigidiin braccioa vestalidannate,appiccicatoalla miaanforacome sonocon le sortigettatesul tripoderivolgoal cieloonnipotentee rossol'urloincoloreche dallenubiscuotela pioggia,"creatoredell'arcobaleno"è il mionome,preparatia soccombereolimpo di cartone.

Tuttoè perfettonell'attimoin cuii granidi polveredella miaanimaanneganoversoil relittoche freddocustodisceil miocorpo,alberispettralibruciatidagliabissied assicomesoldatidi primalineamutilatinel cuore,arcadella disperazionesalveraidue lacrimed'ogni pianto edue bacid'ogniamorefinoalla falceche t'haspezzatoUomo,cos'èche ti piegail viso?

Comparto 10

Densae calmanel nerosi fermala mentespazzandolo sporcoche a manipienehai portatoal miofienile,come seidi stoppaora,comenon fai davveropiù paurane tristezzariversanel saccodi stracciuntiche sonoi tuoipensieridi una vitabagnatinel velenodella serpestrettaper la codache ho inghiottitodalle tuedita,girandolo sguardovedoil nuovomeravigliososorrisoche haistampatoper sempretra orecchioed orecchiopiù rosso

che biancorivoltoalla lunache di rimandoilluminala manolucidache ha spalancatola portadel mondoche meriti.

Di ventoe d'acquami sentostrettotra le scarpeed il cappellolungola primaspiraledi fumoal mentolocamminovomitandocatramepuro,mi hafattoscordareil mioamoreper teil giornoin cuiti conobbitrasparentevedovaassassinache oggiancoraognivoltache il lettoè vuotogocciasu gocciati portiviai pezzidi una traballantebaraccache a malapenaricordaun uomo.

Quantotempopersoa guardareuna catenache nessunomi toglieràmai,tropporobustaquellacolonnaper strapparlaviacon i dentied il sanguedei morsiche sullelabbranon hannocicatrizzato mai,a meo ferro!Piuttostoche vederele mie ginocchiarotteancoraarrancaresordein questapolverestupida,non ècosìimportantequellagamba!

Comparto 11

Mascheradi fangopagamaidella polvereche miricoprecosati reggeal miovisose noni vermiche esconoda occhisenza luce,nemmenooggivieniviache tagliola gotesuiframmentidello specchiosfondato,strettonel pugnoschifosoframmentodi esistenzaspariscidalla miavistainsiemealla pelleche fuun tempodi un uomofelice.

Non riescofratelloa cucirtilo squarciodel filospinatosulla gambache ultimati sorregge,come possonole letterefermarele gridain occhia colorise solola mia sopravvissutapennapiangelacrimedi sanguenel disegnareil tuo viso,non possoamartifratello miose solo le ossa delle mienocchestringonola tuamanorosa vivoe seminanoirisaccantoalla tualingua bruciata,non parolenon sorrisisoltantodi lontanola miamano moncaal suo

violinosenzafinecantala solitudinedella tuapaura.

Nel vicolodietroil mioprofiloimpastatodi fangoè vendutoa nullail segretoper vedereil mondoa colori,scatolee scatoled'amoregrandiquantoun pugnoe rossecomeil soleferitoal tramontonel suosorriso,nel tuorespiroballandoda solonel saloneaddobbatoa festa per i topibrucioe vivoma non mi spengocon un soffio.

Comparto 12

Di cartoneci fannouominiperchèdiventiamopesantise ci sfiorauna gocciadi pioggiae cistrappiamoal ventocaldodell'amoreenon c'èsoleche non ci scuriscene viaggioche non cisegnalegaticon il filogli uniagli altridavanti,dietro,questanotteper quantoè possibilespegnicon le tuebianchemaniun attimola luce.

Troppocortiqueipantalonie tropporottele tuescarpee la camiciaallo specchionerapersinonei bottoni,è piùbellala tuavocedel tuosorrisoe la tuamanodei tuoiocchiche penaguardartipoetastaserache il clarinettoche hoal postodel cuoresta suonandoin fa minore.

Oggiche dal suonodella tuavoceho sentitoil mionome verorialzola testae le bracciache comeradicicorrevanola terradal muschioche mi coprìnell'obliomadredi un figliosenzavoltoe con occhitropposcuriper essereveri,e tual miofiancoarrancantenel fangodovesiamonatimanonella miasorridie sorridimentre tremail destinodel mondotuttomossodal battitodi un solocuore.

Comparto 13

Nella libreriacercome stessotra le copertinecosìsbiaditoin facciae consuntocome manichedi camicia,fogli su fogliinfilatitra le pagine,il secondo volumesenzail primo,il terzosenza il primo,l'appendicesenzail primoil miocuoresenzal'amore,la clessidrain bilico,ricordiquandoleggevoRomeo e Giuliettasotto il tuo balcone?

Agonia,Agonia!Sulle paretistrisciatuttoil rossoche possiedeil mio sangue,uccello trafittonessuna freccianessun dardo quadrato,perduti,nell'ombra senzalinguaggioseduto,cambiail mio volto nero,nero chiaro(Si strappò,vicino ad un chiodo)abbracciami,sentimi;semplicementenulla da dare.

Un annocon il cuorela minimo,con la boccachiusae una notte insonnee duee tre,e trecentoconsumate di desiderioda un infelice sotto il balconeed un altro soprache canta a gestiparole sempliciper non udireparole che non arrivanoall'immaginazione stancacosa diràmai la vitadi questo annobuttato di te?

Comparto 0

Millelancee ferrirugginosiche circondanoil nostro voltoci ricordanoche non abbiamogiuratodi tornare,se è alla sabbiache devomischiareil mio sangueche sia nerae che sianogli occhimieicavatida una mandriadi corviche oscuriil cielo,perchènon voglioche siala lucea passaresu quel mioultimo sorriso,chi dovevamorireè lì appesogiàpassatoda partea parte.