Community care Reti e relazioni informali di cura.
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Community care
Reti e relazioni informali di cura
Il contesto
Crisi economica
Crisi del sistema di welfare
Cambiamenti demografici
Crisi del lavoro di cura
Revisione dell’organizzazione dei servizi
Politiche sociali
che si
costituiscono dal
Basso
Politiche sociali
di supporto
Comunità
«Una collettività può essere definita comunità quando i suoi membri
agiscono reciprocamente e nei confronti di altri, (…), anteponendo
più o meno consapevolmente i valori, le norme, gli interessi della
collettività, considerata come un tutto, a quelli personali: (…)
quando la coscienza di interessi comuni (…), e l’esperienza di
relazioni sociali diventano di per sé fattori operanti di solidarietà.
Una definizione
Forma di sostegno fornito, informalmente
e formalmente, alle persone fragili che
risiedono nella «comunità», ovvero di
norma nelle loro abitazioni piuttosto che
nelle istituzioni
http://www.nacc.org/conference/conference2012.asp
Il punto di partenza: la crisi del sistema di Welfare.
Componenti:
Organizzazioni – cittadini
Occorre potenziare la rete dei servizi socio-
sanitari e andare verso un’assistenza integrata
che veda impegnati i diversi attori della
comunità in pratiche di auto-cura, di cure a
domicilio, di mutuo aiuto per un cambiamento
partecipato da parte dei cittadini
(Empowerment)http://www.comune.costadirovigo.ro.it/
Il ruolo della demografia
Community care Famiglia
DONNE TASSO DI DIPENDENZA
ASSISTENZIALE
(Quante donne in vita e sane per
ogni
Pensare in modo più ampio: COMUNITÀ familiare fragile?Fornitrice di servizi Destinataria dei servizi
ISTAT: aiuti informali
http://www3.istat.it/dati/catalogo/20110523_00/grafici/4_2.html
Reti sociali
Reti sociali
Comunità: un concetto complesso
«la nozione di comunità
implica l’esistenza di una rete
di relazioni sociali reciproche,
che tra le altre cose assicurino
il reciproco aiuto e diano, a
coloro che le vivono, un senso
di benessere»
Seebohm Report, 1968, p. 147
Una delle prime volte in cui si parla di COMMUNITY CARE
Third, is the very important belief that there are resources of self-help in the community which, if ways could be found of mobilising them, could be of enormous value in supplementing—perhaps even replacing, in some instances—the help provided by the professional: and therefore what is needed is to experiment with ways of generating more mutual help and more voluntary activities which will, we hope, take some of the load off the shoulders of the professionals.(http://hansard.millbanksystems.com/lords/1969/jan/29/social-services-the-seebohm-
report)
Deistituzionalizzare
Recuperare la
comunità per
deistituzionalizzare
&
Favorire la vita
indipendente
Reti informali di cura
Anni Ottanta Gran Bretagna: Rapporto Barclay
«Comunità come costituita da reti locali di relazioni
formali e informali, capaci di mobilizzare risposte
individuali o collettive alle avversità»
Cercare aiuto nelle reti informali è socialmente più
accettabile e meno traumatico dell’accostarsi i
servizi sociali ufficiali.http://www.ilsocialpolitico.it/uncategorized/i-social-media-conquistano-il-mondo/
Ruolo dell’educatore
EDUCATORE
• Favorisce la crescita
dell’identità comunitaria;
• individua i nodi delle reti
e le attiva;
• Lavora a stretto contatto
con loro.
Un rapporto «uguale sebbene differente»
«Utenti, congiunti, vicini di
casa e volontari diventano
partner dell’operatore sociale
nello sviluppare e rendere
disponibili reti sociali di cura»
L’operatore sociale è un
sostenitore (upholder) delle
reti sociali
PARTNERSHIP
SI NO
SOSTENERE PREVARICARE
Strategie per il sostegno sociale con le reti
1. Basato sui network personali (parenti, amici). L’educatore cerca di coinvolgere queste
persone significative per risolvere i problemi.
2. Reticolazione con volontari. Quando il network personale è scarso.
3. Reti di mutuo aiuto. Basato sulla logica del mutuo aiuto ovvero mettere insieme persone
che hanno vissuto il medesimo problema.
4. Reti di aiuto tra vicini di casa. Si cerca di potenziare la rete locale. In questo caso
l’educatore svolge il ruolo del consulente che lavora con alcuni soggetti per aiutarli a
intervenire maggiormente nell’offrire il proprio aiuto.
5. Empowerment comunitario. Aiutare la comunità ad agire localmente. Si tratta di una forma
più politicamente orientata.
Empowerment
L’empowerment è un processo
dell’azione sociale attraverso il quale le
persone, le organizzazioni e le
comunitàU acquisiscono competenza
sulle proprie vite, al fine di
cambiare il proprio ambiente
sociale e politico per migliorare
l’equità̀� e la qualità̀ di vita
(Wallerstein 2006)
Empowerment:un concetto multilivello
Aspetti dell’Empowerment
INDIVIDUALE O PSICOLOGICO
• convinzione soggettiva di poter influire
sulle decisioni che incidono sulla
propria vita
• capacità di comprendere il proprio
ambiente socio-politico
• partecipazione ad attivitàU collettive
mirate a influenzare l’ambiente socio-
politico
Aspetti dell’Empowerment
ORGANIZZATIVO
• a livello organizzativo, l’Empowerment include i processi e le
strutture organizzative che aumentano la partecipazione dei
membri e migliorano l’efficacia dell’organizzazione nel
raggiungere i propri scopi
• un’organizzazione che dà l’opportunità ai propri membri di
aumentare il controllo sulla propria esistenza è definita
organizzazione “empowering”
• un’organizzazione che si sviluppa con successo e che influenza
le decisioni politiche è definita un’organizzazione “empowered”
Aspetti dell’Empowerment
DI COMUNITÀ
• a livello di comunità, l’Empowerment attiene
all’azione collettiva finalizzata a migliorare la
qualitàU di vita e alle connessioni tra le
organizzazioni e le agenzie presenti nella
comunità
• attraverso l’Empowerment di comunità si realizza
la “comunità competente”, in cui i cittadini hanno
le competenze, la motivazione e le risorse per
intraprendere attività volte al miglioramento della
vita
Organizzazione Mondiale della Sanità̀ (WHO – World Health Organization)
nella dichiarazione di Alma Ata
(1978) si sottolinea che l’equità̀
e la partecipazione sono
obiettivi della programmazione
della salute
nella carta di Ottawa (1986) e
nella dichiarazione di Jakarta
(1998) Si riconoscono nell’azione
della comunità̀ e nell’empowerment due prerequisiti per il raggiungimento degli obiettivi di salute
Organizzazione Mondiale della Sanità̀ (WHO – World Health Organization)
nella carta di Bangkok (2005) si
evidenzia il ruolo dell’empowerment
nella problematica della
sostenibilità̀ dei sistemi sanitari
nell’ultima conferenza globale sulla
promozione della salute, tenutasi a
Nairobi (2009), l’empowerment
individuale e di comunità̀ sono
considerati strategie fondamentali
per implementare correttamente ed
efficacemente la promozione della
salute
International Alliance ofPatients’ Organizations
nella Dichiarazione sull’assistenza sanitaria centrata sul paziente invita i decisori
politici, i professionisti sanitari, i provider e le industrie impegnate nel campo della
sanità, a mettere al centro delle loro politiche cinque principi tra i quali:
• “scelta ed empowerment”
• “coinvolgimento del paziente nelle politiche per la salute”
Commissione delle Comunità̀ Europee
nell’ambito dell’Approccio strategico dell’UE per il
periodo 2008-2013 individua nella
partecipazione dei cittadini uno dei principi
fondamentali che debbono guidare l’azione
comunitaria nel settore della salute
Sistema Sanitario Nazionale
“il principio della centralità̀ della persona costituisce uno dei cardini
dell’ordinamento costituzionale italiano, ed il diritto alla salute, nei suoi vari
risvolti, ne realizza un elemento caratterizzante”
Libro bianco sui principi fondamentali
del Sistema Sanitario Nazionale (2008)