Community care Reti e relazioni informali di cura.

26
Community care Reti e relazioni informali di cura

Transcript of Community care Reti e relazioni informali di cura.

Page 1: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Community care

Reti e relazioni informali di cura

Page 2: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Il contesto

Crisi economica

Crisi del sistema di welfare

Cambiamenti demografici

Crisi del lavoro di cura

Page 3: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Revisione dell’organizzazione dei servizi

Politiche sociali

che si

costituiscono dal

Basso

Politiche sociali

di supporto

Page 4: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Comunità

«Una collettività può essere definita comunità quando i suoi membri

agiscono reciprocamente e nei confronti di altri, (…), anteponendo

più o meno consapevolmente i valori, le norme, gli interessi della

collettività, considerata come un tutto, a quelli personali: (…)

quando la coscienza di interessi comuni (…), e l’esperienza di

relazioni sociali diventano di per sé fattori operanti di solidarietà.

Page 5: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Una definizione

Forma di sostegno fornito, informalmente

e formalmente, alle persone fragili che

risiedono nella «comunità», ovvero di

norma nelle loro abitazioni piuttosto che

nelle istituzioni

http://www.nacc.org/conference/conference2012.asp

Page 6: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Il punto di partenza: la crisi del sistema di Welfare.

Componenti:

Organizzazioni – cittadini

Occorre potenziare la rete dei servizi socio-

sanitari e andare verso un’assistenza integrata

che veda impegnati i diversi attori della

comunità in pratiche di auto-cura, di cure a

domicilio, di mutuo aiuto per un cambiamento

partecipato da parte dei cittadini

(Empowerment)http://www.comune.costadirovigo.ro.it/

Page 7: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Il ruolo della demografia

Community care Famiglia

DONNE TASSO DI DIPENDENZA

ASSISTENZIALE

(Quante donne in vita e sane per

ogni

Pensare in modo più ampio: COMUNITÀ familiare fragile?Fornitrice di servizi Destinataria dei servizi

Page 8: Community care Reti e relazioni informali di cura.

ISTAT: aiuti informali

http://www3.istat.it/dati/catalogo/20110523_00/grafici/4_2.html

Page 9: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Reti sociali

Page 10: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Reti sociali

Page 11: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Comunità: un concetto complesso

«la nozione di comunità

implica l’esistenza di una rete

di relazioni sociali reciproche,

che tra le altre cose assicurino

il reciproco aiuto e diano, a

coloro che le vivono, un senso

di benessere»

Seebohm Report, 1968, p. 147

Una delle prime volte in cui si parla di COMMUNITY CARE

Third, is the very important belief that there are resources of self-help in the community which, if ways could be found of mobilising them, could be of enormous value in supplementing—perhaps even replacing, in some instances—the help provided by the professional: and therefore what is needed is to experiment with ways of generating more mutual help and more voluntary activities which will, we hope, take some of the load off the shoulders of the professionals.(http://hansard.millbanksystems.com/lords/1969/jan/29/social-services-the-seebohm-

report)

Page 12: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Deistituzionalizzare

Recuperare la

comunità per

deistituzionalizzare

&

Favorire la vita

indipendente

Page 13: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Reti informali di cura

Anni Ottanta Gran Bretagna: Rapporto Barclay

«Comunità come costituita da reti locali di relazioni

formali e informali, capaci di mobilizzare risposte

individuali o collettive alle avversità»

Cercare aiuto nelle reti informali è socialmente più

accettabile e meno traumatico dell’accostarsi i

servizi sociali ufficiali.http://www.ilsocialpolitico.it/uncategorized/i-social-media-conquistano-il-mondo/

Page 14: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Ruolo dell’educatore

EDUCATORE

• Favorisce la crescita

dell’identità comunitaria;

• individua i nodi delle reti

e le attiva;

• Lavora a stretto contatto

con loro.

Page 15: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Un rapporto «uguale sebbene differente»

«Utenti, congiunti, vicini di

casa e volontari diventano

partner dell’operatore sociale

nello sviluppare e rendere

disponibili reti sociali di cura»

L’operatore sociale è un

sostenitore (upholder) delle

reti sociali

PARTNERSHIP

SI NO

SOSTENERE PREVARICARE

Page 16: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Strategie per il sostegno sociale con le reti

1. Basato sui network personali (parenti, amici). L’educatore cerca di coinvolgere queste

persone significative per risolvere i problemi.

2. Reticolazione con volontari. Quando il network personale è scarso.

3. Reti di mutuo aiuto. Basato sulla logica del mutuo aiuto ovvero mettere insieme persone

che hanno vissuto il medesimo problema.

4. Reti di aiuto tra vicini di casa. Si cerca di potenziare la rete locale. In questo caso

l’educatore svolge il ruolo del consulente che lavora con alcuni soggetti per aiutarli a

intervenire maggiormente nell’offrire il proprio aiuto.

5. Empowerment comunitario. Aiutare la comunità ad agire localmente. Si tratta di una forma

più politicamente orientata.

Page 17: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Empowerment

L’empowerment è un processo

dell’azione sociale attraverso il quale le

persone, le organizzazioni e le

comunitàU acquisiscono competenza

sulle proprie vite, al fine di

cambiare il proprio ambiente

sociale e politico per migliorare

l’equità̀� e la qualità̀ di vita

(Wallerstein 2006)

Page 18: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Empowerment:un concetto multilivello

Page 19: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Aspetti dell’Empowerment

INDIVIDUALE O PSICOLOGICO

• convinzione soggettiva di poter influire

sulle decisioni che incidono sulla

propria vita

• capacità di comprendere il proprio

ambiente socio-politico

• partecipazione ad attivitàU collettive

mirate a influenzare l’ambiente socio-

politico

Page 20: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Aspetti dell’Empowerment

ORGANIZZATIVO

• a livello organizzativo, l’Empowerment include i processi e le

strutture organizzative che aumentano la partecipazione dei

membri e migliorano l’efficacia dell’organizzazione nel

raggiungere i propri scopi

• un’organizzazione che dà l’opportunità ai propri membri di

aumentare il controllo sulla propria esistenza è definita

organizzazione “empowering”

• un’organizzazione che si sviluppa con successo e che influenza

le decisioni politiche è definita un’organizzazione “empowered”

Page 21: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Aspetti dell’Empowerment

DI COMUNITÀ

• a livello di comunità, l’Empowerment attiene

all’azione collettiva finalizzata a migliorare la

qualitàU di vita e alle connessioni tra le

organizzazioni e le agenzie presenti nella

comunità

• attraverso l’Empowerment di comunità si realizza

la “comunità competente”, in cui i cittadini hanno

le competenze, la motivazione e le risorse per

intraprendere attività volte al miglioramento della

vita

Page 22: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Organizzazione Mondiale della Sanità̀ (WHO – World Health Organization)

nella dichiarazione di Alma Ata

(1978) si sottolinea che l’equità̀

e la partecipazione sono

obiettivi della programmazione

della salute

nella carta di Ottawa (1986) e

nella dichiarazione di Jakarta

(1998) Si riconoscono nell’azione

della comunità̀ e nell’empowerment due prerequisiti per il raggiungimento degli obiettivi di salute

Page 23: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Organizzazione Mondiale della Sanità̀ (WHO – World Health Organization)

nella carta di Bangkok (2005) si

evidenzia il ruolo dell’empowerment

nella problematica della

sostenibilità̀ dei sistemi sanitari

nell’ultima conferenza globale sulla

promozione della salute, tenutasi a

Nairobi (2009), l’empowerment

individuale e di comunità̀ sono

considerati strategie fondamentali

per implementare correttamente ed

efficacemente la promozione della

salute

Page 24: Community care Reti e relazioni informali di cura.

International Alliance ofPatients’ Organizations

nella Dichiarazione sull’assistenza sanitaria centrata sul paziente invita i decisori

politici, i professionisti sanitari, i provider e le industrie impegnate nel campo della

sanità, a mettere al centro delle loro politiche cinque principi tra i quali:

• “scelta ed empowerment”

• “coinvolgimento del paziente nelle politiche per la salute”

Page 25: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Commissione delle Comunità̀ Europee

nell’ambito dell’Approccio strategico dell’UE per il

periodo 2008-2013 individua nella

partecipazione dei cittadini uno dei principi

fondamentali che debbono guidare l’azione

comunitaria nel settore della salute

Page 26: Community care Reti e relazioni informali di cura.

Sistema Sanitario Nazionale

“il principio della centralità̀ della persona costituisce uno dei cardini

dell’ordinamento costituzionale italiano, ed il diritto alla salute, nei suoi vari

risvolti, ne realizza un elemento caratterizzante”

Libro bianco sui principi fondamentali

del Sistema Sanitario Nazionale (2008)