COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE CAUSE DELLA MANCATA...

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Doc. XXIII n. 64 VOLUME SECONDO Tomo IV COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE CAUSE DELLA MANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI istituita con legge 23 dicembre 1992, n. 499, che richiama la legge 17 maggio 1988, n. 172 e successive modificazioni (composta dai senatori: Pellegrino, Presidente, Manca, Vice presidente, Palombo, Segretario, Bertoni, Caruso, Cioni, Co `, De Luca Athos, Dentamaro, Dolazza, Follieri, Giorgianni, Mantica, Mignone, Nieddu, Pace, Pardini, Piredda, Staniscia, Toniolli, Ventucci e dai deputati: Grimaldi, Vice presidente, Attili, Bielli, Cappella, Carotti, Cola, Delbono, Detomas, Dozzo, Fragala `, Gnaga, Lamacchia, Leone, Marotta, Miraglia del Giudice, Nan, Ruzzante, Saraceni, Taradash, Tassone) Decisioni adottate dalla Commissione nella seduta del 22 marzo 2001 in merito alla pubblicazione degli atti e dei documenti prodotti e acquisiti RESOCONTI STENOGRAFICI DELLE SEDUTE Comunicate alle Presidenze il 26 aprile 2001 SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATI XIII LEGISLATURA 13 - PAR - INC - 0064 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1000)

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COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTASUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE CAUSE DELLAMANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI - Xxiii n. 64 Vol II Tomo IV

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  • Doc. XXIII

    n. 64

    VOLUME SECONDO

    Tomo IV

    COMMISSIONE PARLAMENTARE DINCHIESTA

    SUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE CAUSE DELLA

    MANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI

    istituita con legge 23 dicembre 1992, n. 499,che richiama la legge 17 maggio 1988, n. 172 e successive modificazioni

    (composta dai senatori: Pellegrino, Presidente, Manca, Vice presidente, Palombo, Segretario,Bertoni, Caruso, Cioni, Co`, De Luca Athos, Dentamaro, Dolazza, Follieri, Giorgianni,Mantica, Mignone, Nieddu, Pace, Pardini, Piredda, Staniscia, Toniolli, Ventucci e daideputati: Grimaldi, Vice presidente, Attili, Bielli, Cappella, Carotti, Cola, Delbono, Detomas,Dozzo, Fragala`, Gnaga, Lamacchia, Leone, Marotta, Miraglia del Giudice, Nan, Ruzzante,

    Saraceni, Taradash, Tassone)

    Decisioni adottate dalla Commissione nella seduta del 22 marzo 2001in merito alla pubblicazione degli atti e dei documenti prodotti e acquisiti

    RESOCONTI STENOGRAFICI DELLE SEDUTE

    Comunicate alle Presidenze il 26 aprile 2001

    SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATIX I I I L E G I S L A T U R A

    13 - PAR - INC - 0064TIPOGRAFIA DEL SENATO (1000)

  • PAGINA BIANCA

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati III

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    INDICE VOLUME SECONDO

    TOMO I Dalla 1 alla 16 seduta (9 ottobre 1996 - 29 aprile 1997)

    TOMO II Dalla 17 alla 29 seduta (8 maggio 1997 - 28 gennaio 1998)

    TOMO III Dalla 30 alla 46 seduta (10 febbraio 1998 - 10 febbraio 1999)

    TOMO IV Dalla 47 alla 61 seduta (17 febbraio 1999 - 8 febbraio 2000)

    TOMO V Dalla 62 alla 78 seduta (10 febbraio 2000 - 22 marzo 2001)

    TOMO IV

    Lettere di trasmissione ai Presidenti delle Camere . . . Pag. V

    Decisioni adottate dalla Commissione nella seduta del22 marzo 2001. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . IX

    Legge istitutiva e Regolamento interno . . . . . . . . . . . . XI

    Elenco dei componenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . XXXV

    Elenco degli auditi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . XXXVII

    Elenco delle sedute . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . XLV

    Resoconti stenografici delle sedute

    47 Seduta (17 febbraio 1999)

    I. Commemorazione del senatore Gualtieri. . . . . . . . . . . . 1

    II. Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del senatore Luciano Barca . . . . . . . . . . . . 4

    48 Seduta (9 marzo 1999)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del dottor Giovanni Moro . . . . . . . . . . . . . . . 33

    49 Seduta (16 marzo 1999)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione dellavvocato Giannino Guiso . . . . . . . . . . . . 87

    50 Seduta (17 marzo 1999)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del signor Alberto Franceschini . . . . . . . . . . . 141

  • 51 Seduta (20 aprile 1999)

    I. Commemorazione del senatore Lisi. . . . . . . . . . . . . . . Pag. 219

    II. Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione dellonorevole Claudio Signorile. . . . . . . . . . . 221

    52 Seduta (29 maggio 1999)

    Audizione del Sottosegretario di Stato per linterno, onorevole

    Giannicola Sinisi, sui recenti gravi fatti di terrorismo e sulle mi-

    sure di prevenzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 269

    53 Seduta (27 luglio 1999)

    Inchiesta sullomicidio del prof. DAntona, sulle nuove emer-

    genze del fenomeno terrorista e sulle misure di prevenzione e

    di contrasto:

    discussione ed approvazione, di un documento predisposto dal

    Presidente della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307

    54 Seduta (6 ottobre 1999)

    Audizione dellammiraglio Fulvio Martini, gia` direttore del Si-

    smi, su recenti notizie concernenti attivita` spionistiche collegate

    a fenomeni eversivi e sul caso Moro . . . . . . . . . . . . . . . . 333

    55 Seduta (27 ottobre 1999)

    Audizione dellonorevole Sergio Mattarella, vice presidente del

    Consiglio dei ministri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 401

    56 Seduta (10 novembre 1999)

    Audizione del dottor Rosario Priore sugli sviluppi del caso

    Moro e su recenti notizie concernenti attivita` spionistiche colle-

    gate a fenomeni eversivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 467

    57 Seduta (11 novembre 1999)

    Seguito dellaudizione del dottor Rosario Priore sugli sviluppi

    del caso Moro e su recenti notizie concernenti attivita` spionisti-

    che collegate a fenomeni eversivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . 515

    58 Seduta (24 novembre 1999)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del senatore Ferdinando Imposimato . . . . . . . . 547

    59 Seduta (1 dicembre 1999)

    Audizione del prefetto Ansoino Andreassi, direttore centrale

    della Polizia di prevenzione del Dipartimento della pubblica si-

    curezza sui recenti episodi di terrorismo e sulle relative misure

    di prevenzione e contrasto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 611

    60 Seduta (21 gennaio 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del signor Germano Maccari . . . . . . . . . . . . . 661

    61 Seduta (8 febbraio 2000)

    Audizione dellonorevole Enzo Bianco, ministro dellinterno, su

    fatti recenti collegati al fenomeno terrorista e sulle misure di

    prevenzione e di contrasto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 742

    Senato della Repubblica Camera dei deputati IV

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati V

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  • Senato della Repubblica Camera dei deputati VII

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  • Senato della Repubblica Camera dei deputati IX

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    DECISIONI ADOTTATE DALLA COMMISSIONE NELLA SEDUTADEL 22 MARZO 2001 IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DEGLI

    ATTI E DEI DOCUMENTI PRODOTTI E ACQUISITI

    La Commissione parlamentare sul terrorismo in Italia e sulle causedella mancata individuazione dei responsabili delle stragi al termine deisuoi lavori, nella seduta del 22 marzo 2001, ha deciso allunanimita`che, in assenza di un documento sottoposto a voto, vengano pubblicati in-tegralmente, utilizzando anche gli adeguati supporti informatici, tutti gliatti ed i documenti prodotti e acquisiti dalla Commissione dando la prece-denza, nellimmediato, ai diciannove elaborati depositati, quali proposte direlazione, nel corso della XIII legislatura dalle varie componenti politichee che non sono stati oggetto di discussione.

    La Commissione alluopo ha approvato il seguente ordine del giorno:

    La Commissione, premesso:

    che il Presidente ha dato incarico nel gennaio 1999 al senatore Fol-lieri di redigere una relazione sul periodo 1969-1974, che e` stata poi de-positata nel settembre 1999;

    che a seguito del suddetto deposito tutti i Gruppi hanno presentatopropri documenti conclusivi;

    che il Presidente ha trasmesso a tutti i membri della Commissionecon lettera del 9 gennaio 2001 uno schema di relazione conclusiva;

    che anche tale proposta non ha trovato nella Commissione unam-pia condivisione;

    considerato

    che il materiale raccolto dalla Commissione e` di notevole impor-tanza per una valutazione complessiva della storia piu` recente del nostroPaese

    delibera

    di autorizzare la pubblicazione immediata ed integrale di tutti glielaborati prodotti da gruppi o da singoli commissari, di cui allelenco al-legato, in cio` ritenendo indubbi lutilita` e il senso complessivo della espe-rienza della Commissione.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati X

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    Sulla base delle decisioni adottate saranno quindi pubblicati, sia informa cartacea e raccolti in volumi, sia su supporto informatico, i seguentidocumenti della XIII legislatura:

    a) gli elaborati prodotti da Gruppi o da singoli commissari, chenon sono stati oggetto di voto, e la cui pubblicazione e` stata deliberatacon lordine del giorno approvato nella stessa seduta del 22 marzo 2001;

    b) i resoconti stenografici delle sedute della Commissione, nonchequelli ove siano stati redatti delle riunioni dellUfficio di Presidenza edei gruppi seminariali e di lavoro. Per quei resoconti in tutto o in partesottoposti al vincolo del segreto, gli Uffici di Segreteria della Commis-sione provvederanno a verificare la permanenza o meno del regime diclassifica;

    c) le relazioni semestrali presentate dal Presidente della Commis-sione al Parlamento, ai sensi dellarticolo 2, comma 4, della legge istitu-tiva (L. 17 maggio 1988, n. 172 e successive modificazioni ed integra-zioni);

    d) gli indici delle materie sopraindicate.

    La Commissione ha deliberato altres` la pubblicazione integrale,esclusivamente su supporto informatico, di tutti i seguenti documenti daessa formati, ad essa inviati o, comunque, da essa acquisiti nel corso dellelegislature dalla X alla XIII:

    1. tutti gli atti e i documenti acquisiti dallarchivio della Commis-sione. Non saranno oggetto di pubblicazione immediata quegli atti e queidocumenti acquisiti con la classifica segreto o riservato, per i qualilUfficio di Segreteria provvedera` allinoltro agli enti originatori delle re-lative richieste di declassifica, per verificare la permanenza del vincolo delregime di pubblicita`;

    2. la raccolta delle rassegne stampa;3. gli elaborati, prodotti dai collaboratori dei quali si sia avvalsa la

    Commissione, che non abbiano natura riservata e che non siano gia` statirecepiti nelle relazioni depositate dai commissari.

    Resta esclusa la pubblicazione:

    di scritti anonimi, ai sensi dellarticolo 22, comma 2, del Rego-lamento interno;

    di atti e documenti inviati da soggetti privati e/o pubblici che ab-biano fatto espressamente richiesta di uso riservato.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XI

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    LEGGE ISTITUTIVA

    E

    REGOLAMENTO INTERNO

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  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XIII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    LEGGE 23 DICEMBRE 1992, N. 499

  • PAGINA BIANCA

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XV

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    LEGGE 23 dicembre 1992, n. 499.

    Ricostituzione della Commissione parlamentare dinchiesta sul terro-rismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei re-sponsabili delle stragi, di cui alla legge 17 maggio 1988, n. 172, esuccessive modificazioni.

    La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno ap-provato:

    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

    Promulga

    la seguente legge:

    Art. 1.

    1. La Commissione parlamentare dinchiesta sul terrorismo in Italia esulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi e` ri-costituita con i poteri e le finalita` gia` previste dalla legge 17 maggio 1988,n. 172, e successive modificazioni.

    Art. 2.

    1 (*). La Commissione deve ultimare i suoi lavori entro tre anni dalladata di entrata in vigore della presente legge.

    Art. 3.

    1. La Commissione costituita ai sensi della presente legge acquisira`tutta la documentazione prodotta o raccolta dalla precedente Commissionedinchiesta.

    (*) Il termine previsto dallarticolo 2 e` stato prorogato al 31 dicembre 1996, dallar-ticolo 1 della legge 19 dicembre 1995, n. 538, quindi al 31 ottobre 1997 dallarticolo 1della legge 20 dicembre 1996, n. 646 e successivamente ulteriormente prorogato finoalla conclusione della XIII legislatura dallarticolo 1 della legge 25 luglio 1997, n. 243.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XVI

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    Art. 4.

    1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quellodella sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

    La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara` inserita nellaRaccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E` fattoobbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come leggedello Stato.

    Data a Roma, add` 23 dicembre 1992.

    SCA`LFARO

    Amato, Presidente del Consiglio dei Ministri

    Visto, il Guardasigilli: Martelli

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XVII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    LEGGE 17 MAGGIO 1988, N. 172

  • PAGINA BIANCA

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XIX

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    LEGGE 17 maggio 1988, n. 172, modificata con legge 31 gennaio 1990,n. 12, con legge 28 giugno 1991, n. 215, e con legge 13 dicembre1991, n. 397.

    Istituzione di una commissione parlamentare dinchiesta sul terrori-smo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei re-sponsabili delle stragi.

    La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno ap-provato;

    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

    Promulga

    la seguente legge:

    Art. 1.

    1 (*). E` istituita, a norma dellarticolo 82 della Costituzione, unacommissione dinchiesta per accertare:

    a) i risultati conseguiti e lo stato attuale nella lotta al terrorismo inItalia;

    b) le ragioni che hanno impedito lindividuazione dei responsabilidelle stragi e dei fatti connessi a fenomeni eversivi verificatisi in Italia;

    c) i nuovi elementi che possono integrare le conoscenze acquisitedalla commissione parlamentare di inchiesta sulla strage di via Fani e las-sassinio di Aldo Moro istituita con legge 23 novembre 1979, n. 597;

    d) le attivita` connesse a fatti di strage o a fenomeni eversivi del-lordinamento costituzionale e le relative responsabilita` riconducibili adapparati, strutture ed organizzazioni comunque denominati o a personead essi appartenenti o appartenute.

    (*) Comma modificato dalla legge 28 giugno 1991, n. 215, che ha soppresso, allalettera b), in fine, le parole a partire dal 1969 e ha aggiunto lintera lettera d).

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XX

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    Art. 2.

    1. La commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessipoteri e le stesse limitazioni dellautorita` giudiziaria.

    2. La commissione deve presentare la relazione sulle risultanze delleindagini di cui allarticolo 1.

    3 (*). La commissione deve ultimare i suoi lavori entro diciotto mesidal suo insediamento.

    4. Il presidente della commissione presenta al Parlamento ogni seimesi una relazione sullo stato dei lavori.

    Art. 3.

    1. La commissione e` composta da venti senatori e da venti deputati,scelti rispettivamente dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Pre-sidente della Camera dei deputati in proporzione al numero dei compo-nenti i gruppi parlamentari, comunque assicurando la presenza di un rap-presentante per ciascuna componente politica costituita in gruppo in al-meno un ramo del Parlamento.

    2. Con gli stessi criteri e con la stessa procedura sara` provveduto allesostituzioni che si rendessero necessarie in caso di dimissioni dalla com-missione o di cessazione del mandato parlamentare.

    3. Il presidente della commissione e` scelto di comune accordo tra iPresidenti delle due Assemblee, al di fuori dei predetti componenti dellacommissione, tra i membri delluno e dellaltro ramo del Parlamento.

    4. La commissione elegge nel suo seno due vicepresidenti e duesegretari.

    Art. 4.

    1. Ferme le competenze dellautorita` giudiziaria, per le audizioni atestimonianza davanti alla commissione si applicano le disposizioni degliarticoli 366 e 372 del codice penale.

    2. Per i segreti di Stato, dufficio, professionale e bancario si appli-cano le norme in vigore.

    3. E` sempre opponibile il segreto tra difensore e parte processualenellambito del mandato.

    4. Gli agenti e gli ufficiali di polizia giudiziaria non sono tenuti a ri-velare alla commissione i nomi di chi ha loro fornito informazioni.

    (*) Il termine previsto dal comma 3 e` stato prorogato al 28 luglio 1991 dallarticolo1 della legge 31 gennaio 1990, n. 12, quindi al 31 dicembre 1991 dallarticolo 1 dellalegge 28 giugno 1991, n. 215, e infine al 2 luglio 1992 dallarticolo 1 della legge 13 di-cembre 1991, n. 397.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXI

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    Art. 5.

    1. La commissione puo` richiedere, anche in deroga al divieto stabilitodallarticolo 307 del codice di procedura penale, copie di atti e documentirelativi a procedimenti e inchieste in corso presso lautorita` giudiziaria oaltri organi inquirenti, nonche copie di atti e documenti relativi a indaginie inchieste parlamentari. Se lautorita` giudiziaria, per ragioni di naturaistruttoria, ritiene di non poter derogare al segreto di cui allarticolo 307del codice di procedura penale (*), emette decreto motivato di rigetto.Quando tali ragioni vengono meno, lautorita` giudiziaria provvede a tra-smettere quanto richiesto.

    2. Quando tali atti o documenti siano stati assoggettati a vincolo disegreto funzionale da parte delle competenti commissioni dinchiesta,detto segreto non puo` essere opposto allautorita` giudiziaria ed alla com-missione istituita con la presente legge.

    3. La commissione stabilisce quali atti e documenti non dovranno es-sere divulgati, anche in relazione ad esigenze attinenti ad altre istruttorie oinchieste in corso. Devono in ogni caso essere coperti dal segreto gli atti ei documenti attinenti a procedimenti giudiziari in fase istruttoria.

    Art. 6.

    1. I componenti la commissione parlamentare dinchiesta, i funzionarie il personale di qualsiasi ordine e grado addetti alla commissione stessaed ogni altra persona che collabora con la commissione o compie o con-corre a compiere atti di inchiesta oppure ne viene a conoscenza per ra-gioni di ufficio o di servizio sono obbligati al segreto per tutto quanto ri-guarda le deposizioni, le notizie, gli atti e i documenti acquisiti al proce-dimento dinchiesta.

    2. Salvo che il fatto costituisca un piu` grave delitto, la violazione delsegreto e` punita a norma dellarticolo 326 del codice penale.

    3. Le stesse pene si applicano a chiunque diffonda in tutto o in parte,anche per riassunto o informazione, notizie, deposizioni, atti o documentidel procedimento dinchiesta, salvo che per il fatto siano previste pene piu`gravi.

    Art. 7.

    1. Lattivita` e il funzionamento della commissione sono disciplinatida un regolamento interno approvato dalla commissione prima delliniziodei lavori. Ciascun componente puo` proporre la modifica del regolamento.

    (*) Il riferimento e` al previgente codice di procedura penale. Si veda ora larticolo329 del codice di procedura penale.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    2. Tutte le volte che lo ritenga opportuno la commissione puo` riunirsiin seduta segreta.

    Art. 8.

    1. La commissione puo` avvalersi dellopera di agenti e ufficiali dipolizia giudiziaria e delle collaborazioni che ritenga necessarie.

    Art. 9.

    1. Le spese per il funzionamento della commissione sono poste permeta` a carico del bilancio interno del Senato della Repubblica e permeta` a carico del bilancio interno della Camera dei deputati.

    Art. 10.

    1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quellodella sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

    La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara` inserita nellaRaccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E` fattoobbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come leggedello Stato.

    Data a Roma, add` 17 maggio 1988

    COSSIGA

    De Mita, Presidente del Consiglio dei Ministri

    Visto, il Guardasigilli: Vassalli

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXIII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    REGOLAMENTO INTERNO

    (approvato nella seduta del 15 giugno 1993,modificato nella seduta del 21 gennaio 1998)

  • PAGINA BIANCA

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXV

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    Art. 1.

    Compiti della Commissione

    1. La Commissione esercita i suoi poteri secondo i principi e le fina-lita` stabiliti dagli articoli 1 e 2 della legge 17 maggio 1988, n. 172, e suc-cessive modifiche ed integrazioni, nonche dallarticolo 1 della legge 23dicembre 1992, n. 499, e successive modifiche ed integrazioni, e secondole norme del presente regolamento.

    2. La Commissione deve pertanto:

    1) accertare

    a) i risultati conseguiti e lo stato attuale nella lotta al terrorismoin Italia;

    b) le ragioni che hanno impedito lindividuazione dei responsa-bili delle stragi e dei fatti connessi a fenomeni eversivi verificatisi inItalia;

    c) i nuovi elementi che possono integrare le conoscenze acqui-site dalla Commissione parlamentare dinchiesta sulla strage di via Fanie lassassinio di Aldo Moro istituita con legge 23 novembre 1979, n. 597;

    d) le attivita` connesse a fatti di strage o a fenomeni eversivi del-lordinamento costituzionale e le relative responsabilita` riconducibili adapparati, strutture ed organizzazioni comunque denominati o a personead esse appaertenenti o appartenute.

    2) presentare al Parlamento entro il termine fissato per lultima-zione dei suoi lavori una relazione sulle risultanze delle indagini concer-nenti loggetto dellinchiesta.

    Art. 2.

    Composizione e durata della Commissione

    1 (*). La Commissione, composta secondo le modalita` di cui allarti-colo 3 della legge 17 maggio 1988, n. 172, richiamato dallarticolo 1della legge 23 dicembre 1992, n. 499, dura in carica fino al 30 dicembre1995.

    (*) Il termine previsto dallarticolo 2 della legge 23 dicembre 1992, n. 499, e` statoprorogato al 31 dicembre 1996 dallarticolo 1 della legge 19 dicembre 1995, n. 538, quindial 31 ottobre 1997 dallarticolo 1 della legge 20 dicembre 1996, n. 646 e successivamenteulteriormente prorogato fino alla conclusione della XIII legislatura dallarticolo 1 dellalegge 25 luglio 1997, n. 243.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXVI

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    2. In caso di rielezione di una o di entrambe le Camere per scadenzadel mandato o per anticipato scioglimento, la Commissione continua adesercitare i suoi poteri fino alla prima riunione della nuova o delle nuoveCamere. Successivamente si provvede, secondo le modalita` di cui alcomma precedente, al rinnovo dei componenti della Commissione appar-tenenti alla Camera o alle Camere disciolte.

    Art. 3.

    Sostituzione del Presidente e dei componenti della Commissione

    1. In caso di impedimento definitivo, di dimissioni dalla Commis-sione, di assunzione di un incarico governativo, di cessazione del mandatoparlamentare, il Presidente e gli altri componenti della Commissione sonosostituiti da altri parlamentari nominati con gli stessi criteri e la stessa pro-cedura di cui allarticolo 3 della legge 17 maggio 1988, n. 172, richiamatodallarticolo 1 della legge 23 dicembre 1992, n. 499.

    2. Non sono ammesse sostituzioni temporanee dei componenti laCommissione.

    Art. 4.

    Partecipazione alle sedute della Commissione. Obbligo del segreto

    1. Non e` ammessa la partecipazione alle sedute della Commissione diparlamentari che non ne facciano parte o di altri estranei, fatta eccezionedei componenti della segreteria e dei collaboratori di cui allarticolo 24.

    2. I componenti la Commissione sono obbligati al segreto per tuttoquanto riguarda le deposizioni, le notizie, gli atti e i documenti acquisitial procedimento dinchiesta.

    Art. 5.

    Costituzione della Commissione

    1. La Commissione, nella sua prima seduta, e` convocata dal Presi-dente per procedere alla elezione, fra i suoi componenti, di due Vice Pre-sidenti e di due Segretari. Sono chiamati a fungere da Segretari provvisorii due componenti della Commissione piu` giovani per eta` presenti allaseduta.

    2. Indetta la votazione, ciascun componente scrive sulla propriascheda un solo nome per i Vice Presidenti ed un solo nome per i Segre-tari. Sono eletti coloro che hanno conseguito il maggior numero di voti;nel caso di parita` di voti e` proclamato eletto il piu` anziano per eta`. Lestesse disposizioni si applicano per le elezioni suppletive.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXVII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    3. Dei risultati dellelezione e` data comunicazione ai Presidenti delleCamere.

    Art. 6.

    Ufficio di Presidenza

    1. LUfficio di Presidenza e` composto dal Presidente della Commis-sione, che lo presiede, dai Vice Presidenti e dai Segretari.

    2. LUfficio di Presidenza viene rinnovato allinizio di ogni legi-slatura.

    3. Il Presidente puo` convocare alle riunioni dellUfficio di Presidenzai rappresentanti designati dai Gruppi quando lo ritenga opportuno o ne siafatta richiesta.

    Art. 7.

    Funzioni del Presidente, dei Vice Presidenti e dei Segretari

    1. Il Presidente della Commissione la rappresenta, la convoca e nepresiede le sedute, regolando le discussioni e le votazioni secondo lenorme del presente regolamento. Formula e dirama lordine del giornodelle sedute. Convoca lUfficio di Presidenza. Esercita altres` gli altricompiti attribuitigli dal presente regolamento.

    2. I Vice Presidenti sostituiscono il Presidente in caso di assenza o diimpedimento. I Segretari verificano i risultati delle votazioni e controllanola redazione del processo verbale.

    3. In casi straordinari di necessita` ed urgenza, il Presidente esercita ipoteri spettanti allUfficio di Presidenza, riferendo entro 48 ore allUfficiodi Presidenza allargato ai rappresentanti dei Gruppi.

    Art. 8.

    Funzioni dellUfficio di Presidenza

    1. LUfficio di Presidenza:

    a) propone il programma e il calendario dei lavori della Commis-sione indicando i criteri per la formulazione dellordine del giorno dellaseduta;

    b) propone alla Commissione la deliberazione delle spese ad ecce-zione di quelle di ordinaria amministrazione;

    c) esamina le questioni, sia di merito che procedurali, che sorganonel corso dellattivita` della Commissione alla quale riferisce.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXVIII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    Art. 9.

    Convocazione della Commissione

    1. Al termine di ciascuna seduta, il Presidente della Commissione an-nuncia la data, lora e lordine del giorno della seduta successiva. La con-vocazione e lordine del giorno sono stampati e pubblicati, salva diversadeliberazione nellipotesi di seduta segreta.

    2. Nei casi in cui non sia stata data comunicazione della convoca-zione al termine della seduta, la Commissione e` convocata dal Presidentecon avviso personale ai suoi componenti, diramato di norma almeno 48ore prima della riunione. Con lavviso di convocazione viene trasmessoai membri della Commissione lordine del giorno della riunione, il qualedeve essere stampato e pubblicato salvo quanto previsto dal comma pre-cedente.

    3. La convocazione puo` essere richiesta al Presidente da un quartodei componenti per la discussione di argomenti di particolare rilevanza.In tal caso il Presidente convoca la Commissione con la procedura dicui al secondo comma.

    Art. 10.

    Ordine del giorno delle sedute

    1. La Commissione non puo` deliberare su argomenti che non sianoallordine del giorno della seduta, salvo che non venga diversamente de-ciso dalla maggioranza dei due terzi dei presenti.

    Art. 11.

    Numero legale

    1. Per la validita` delle sedute della Commissione e` necessaria la pre-senza di un terzo dei componenti. La presenza del numero legale e` accer-tata dal Presidente allinizio della seduta.

    2. Per la validita` delle deliberazioni della Commissione e` richiesta lapresenza della maggioranza dei componenti.

    3. Se si accerta la mancanza del numero legale, il Presidente so-spende la seduta per unora. Qualora alla ripresa, dopo la sospensione,la Commissione non risulti in numero legale, il Presidente toglie la sedutaannunciando la data e lora della seduta successiva con lo stesso ordinedel giorno della seduta che e` stata tolta.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXIX

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    Art. 12.

    Deliberazioni della Commissione

    1. Le deliberazioni della Commissione sono adottate a maggioranzadei presenti, comprendendosi, in essi, anche gli astenuti. In caso di parita`di voti, la deliberazione si intende non approvata.

    2. La Commissione vota normalmente per alzata di mano, a menoche tre Commissari chiedano la votazione nominale o un quinto dei com-ponenti lo scrutinio segreto.

    3. La richiesta, anche verbale, deve essere presentata dopo la chiusuradella discussione e prima che il Presidente abbia invitato la Commissionea votare per alzata di mano. Se il numero dei richiedenti la votazione no-minale o lo scrutinio segreto presenti in Commissione e` inferiore a quelloprevisto dal comma precedente, la domanda si intende ritirata.

    4. Quando si verifichino irregolarita`, il Presidente, apprezzate le cir-costanze, puo` annullare la votazione e disporre che sia immediatamenteripetuta.

    Art. 13.

    Pubblicita` dei lavori

    1. Tutte le volte che lo ritenga opportuno per le esigenze degli attiprevisti dallarticolo 6 della legge n. 172 del 17 maggio 1988, richiamatodallarticolo 1 della legge 23 dicembre 1992, n. 499, la Commissione puo`decidere di riunirsi in seduta segreta su richiesta del Presidente o di undecimo dei componenti.

    2. Il processo verbale di ogni seduta, redatto in forma piu` ampia diquella prevista dallarticolo 60, comma 1, del Regolamento del Senato,e` letto e approvato allinizio della seduta successiva.

    3. Di ogni seduta della Commissione si redige e si pubblica nel Bol-lettino delle Commissioni del Senato della Repubblica e della Camera deideputati un resoconto sommario. Quando la Commissione ascolta le per-sone in libera audizione o in sede di testimonianza formale ovvero si riu-nisce in seduta segreta si redige e si pubblica un riassunto dei lavori.

    4 (*). I resoconti stenografici delle sedute della Commissione sonopubblicati, senza ritardo, in edizione provvisoria. Ledizione definitiva e`pubblicata negli atti parlamentari dopo la sottoscrizione del resoconto ste-nografico ai sensi dellarticolo 18, comma 4, del presente Regolamento.

    (*) Comma sostituito dalla Commissione nella seduta del 21 gennaio 1998.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXX

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    Art. 14.

    Norme applicabili

    1. Nello svolgimento dei lavori della Commissione si osservano, per icasi non espressamente disciplinati dal presente regolamento, ed in quantoapplicabili, le disposizioni contenute nel Regolamento del Senato dellaRepubblica.

    Art. 15.

    Svolgimento dellinchiesta. Poteri e limitazioni

    1. I poteri di cui al comma 1 dellarticolo 2 della legge 17 maggio1988, n. 172, richiamato dallarticolo 1 della legge 23 dicembre 1992,n. 499, devono essere esercitati direttamente dalla Commissione.

    2. Lattivita` istruttoria e` svolta dalla Commissione. Compiti partico-lari su oggetti e per tempi determinati, non comportanti comunque leser-cizio dei poteri di cui al comma precedente, possono essere delegati dallaCommissione a gruppi di lavoro.

    Art. 16.

    Audizioni

    1. La Commissione puo` procedere a libere audizioni.

    2. I parlamentari, i membri del Governo, i magistrati sono sempreascoltati con la procedura della libera audizione.

    3. Le persone che la Commissione intende ascoltare in libera audi-zione sono convocate dal Presidente di norma mediante lettera raccoman-data con avviso di ricevimento.

    Art. 17.

    Testimonianze

    1. La Commissione puo` procedere alla assunzione di testimonianzeformali.

    2. Le persone da ascoltare in sede di testimonianza formale sono con-vocate dalla Commissione con le modalita` previste dallarticolo prece-dente o mediante notifica a mezzo della polizia giudiziaria.

    3. La Commissione puo` disporre laccompagnamento coattivo amezzo della forza pubblica nel caso di rifiuto di comparire o di mancatapresentazione senza giustificato motivo della persona convocata.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXI

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    4. Le persone ascoltate in sede di testimonianza formale sono ammo-nite dal Presidente in ordine alle responsabilita` che si assumono nel de-porre davanti alla Commissione.

    5. Le persone ascoltate ai sensi del presente articolo sono dispensatedal prestare giuramento e non possono essere assistite da un avvocato an-che qualora siano indiziate o imputate in procedimenti penali.

    Art. 18.

    Norme procedurali relative alle audizioni e alle testimonianze

    1. La Commissione decide caso per caso se procedere mediante libereaudizioni o mediante testimonianze formali. La Commissione puo` deci-dere di passare, valutate le circostanze, dalla libera audizione alla testimo-nianza formale.

    2. Le domande sono rivolte per il tramite del Presidente, sulla base dicapitolati predisposti. Esaurite le domande del Presidente ogni Commissa-rio ha diritto di rivolgere direttamente altre domande ai testi.

    3. Il Presidente decide sullammissibilita` delle domande.

    4. Alle persone ascoltate sara` sottoposto, appena possibile, il reso-conto stenografico dellaudizione o della deposizione perche lo sottoscri-vano. Delle eventuali richieste di rettifica il Presidente informa la Com-missione che delibera in merito.

    Art. 19.

    Denuncia di reati

    1. Se il testimone commette alcuno dei fatti di cui allarticolo 372 delcodice penale, il Presidente della Commissione, premessa, se crede, unanuova ammonizione circa la responsabilita` penale conseguente a questifatti, ne fa compilare processo verbale che la Commissione trasmette al-lautorita` giudiziaria competente.

    Art. 20.

    Segreto funzionale

    1. I documenti formati a seguito di accertamenti direttamente effet-tuati o comunque disposti dalla Commissione sono coperti dal segreto fun-zionale.

    2. Di fronte ad eventuali richieste da parte dellautorita` giudiziaria odi pubbliche autorita` di documenti coperti dal segreto funzionale, la Com-missione valutera` lopportunita` della loro trasmissione in deroga a quantodisposto nel comma 1 del presente articolo.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    3. In ogni caso il Presidente indichera` le fonti delle notizie contenutenei documenti richiesti in modo da consentire alle autorita` richiedenti lef-fettuazione di propri autonomi accertamenti in merito.

    Art. 21.

    Archivio della Commissione

    1. Gli atti, le delibere e la documentazione completa raccolta dallaCommissione sono depositati in apposito archivio riservato. Il Presidentesovrintende allarchivio, ne cura la funzionalita` e adotta le misure di sicu-rezza che ritenga opportune, dintesa con i Presidenti delle Camere.

    2. Gli atti depositati in archivio sono liberamente consultabili daiCommissari e dai collaboratori della Commissione.

    3. Non e` consentito estrarre copia di atti e documenti segreti ai sensidel comma 3 dellarticolo 5 della legge 17 maggio 1988, n. 172, richia-mato dallarticolo 1 della legge 23 dicembre 1992, n. 499. Tale limitesi applica anche nel caso di scritti anonimi.

    Art. 22.

    Pubblicazione di atti e documenti

    1. Salvo quanto disposto dal comma 3 dellarticolo 5 della legge 17maggio 1988, n. 172, richiamato dallarticolo 1 della legge 23 dicembre1992, n. 499, la Commissione delibera se e quali atti e documenti possonoessere pubblicati nel corso dei suoi lavori.

    2. Contestualmente alla presentazione della relazione conclusiva, laCommissione decide quali atti e documenti formati o acquisiti nel corsodellinchiesta debbono essere pubblicati. In nessun caso e` consentita lapubblicazione di scritti anonimi.

    3. Tutti gli atti comunque inerenti allo svolgimento dellinchiestavengono versati nellArchivio storico del ramo del Parlamento cui appar-tiene il Presidente della Commissione.

    Art. 23.

    Sede, segreteria e dotazione finanziaria della Commissione

    1. Per lespletamento delle sue funzioni la Commissione dispone diuna sede e di un adeguato personale assegnati dai Presidenti delle Camere,di intesa fra di loro.

    2. Le spese per il funzionamento della Commissione sono poste permeta` a carico del bilancio del Senato della Repubblica e per meta` a caricodel bilancio della Camera dei deputati.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXIII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    3. La Commissione dispone di un apposito fondo per le spese di or-dinaria amministrazione, alla cui gestione sovrintende il Presidente. Le de-cisioni di spesa della Commissione sono comunicate allamministrazionedi competenza che procede a ripartire i relativi oneri tra i due rami delParlamento.

    Art. 24.

    Collaborazioni

    1. La Commissione puo` avvalersi di collaborazioni specializzate perlespletamento di attivita` che richiedano particolari competenze.

    2. A tal fine il Presidente, presi gli opportuni contatti con gli interes-sati, sottopone allUfficio di Presidenza allargato ai rappresentanti deiGruppi le relative delibere. I nominativi dei collaboratori sono comunicatialla Commissione.

    3. I collaboratori prestano giuramento circa losservanza del vincolodel segreto ai sensi dellarticolo 6 della legge 17 maggio 1988, n. 172, ri-chiamato dallarticolo 1 della legge 23 dicembre 1992, n. 499, e svolgonogli incarichi loro affidati conformandosi alle istruzioni del Presidente. Ri-feriscono alla Commissione ogni qualvolta sia loro richiesto.

    4. Ai collaboratori spetta, qualora cio` sia consentito dalle leggi in vi-gore, un compenso adeguato alle funzioni cui sono preposti, il cui ammon-tare e` fissato dallUfficio di Presidenza. Si applicano i commi 2 e 3 del-larticolo precedente.

  • PAGINA BIANCA

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXV

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    COMMISSIONE PARLAMENTARE DINCHIESTA SUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE

    CAUSE DELLA MANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI

    XIII LEGISLATURA

    Presidente: sen. Giovanni PELLEGRINO

    SENATORI

    Sen. BARBIERI Silvia (Dem. di Sin.-LUlivo)1 sen. STANISCIA Angelo2

    Sen. BONFIETTI Daria (Dem. di Sin.-LUlivo)3 Sen. MIGNONE Valerio4

    Sen. CALVI Guido (Dem. di Sin.-LUlivo)5 sen. FORCIERI Giovanni Lorenzo6

    sen. UCCHIELLI Palmiro7

    sen. NIEDDU Gianni8

    Sen. CARUSO Luigi (Misto-Fiamma Tricolore)Sen. CASTELLANI Pierluigi (PPI)9 sen. POLIDORO Giovanni10

    sen. GIORGIANNI Angelo11

    Sen. CASTELLI Roberto (Lega Forza Nord Padania)12 sen. DOLAZZA Massimo13

    Sen. CIONI Graziano (Dem. di Sin.-LUlivo)Sen. DE LUCA Athos (Verdi-LUlivo)Sen. DENTAMARO Ida (Misto)Sen. DONISE Eugenio Mario (Dem. di Sin.-LUlivo)14 sen. PARDINI Alessandro15

    Sen. FOLLIERI Luigi (PPI)Sen. GUALTIERI Libero (Dem. di Sin.-LUlivo)16 sen. BERTONI Raffaele17

    Sen. LOIERO Agazio (CCD)18 sen. CIRAMI Melchiorre19

    sen. DE SANTIS Carmine20

    sen. PIREDDA Matteo21

    Sen. MANCA Vincenzo Ruggero (Forza Italia)Sen. MANTICA Alfredo (A.N.)Sen. PALOMBO Mario (A.N.)Sen. PELLICINI Piero (A.N.)22 sen. PACE Lodovico23

    Sen. RUSSO SPENA Giovanni (Rif. Comunista)24 sen. CO` Fausto25

    Sen. TONIOLLI Marco (Forza Italia)Sen. VENTUCCI Cosimo (Forza Italia)

    1 Cessa di far parte della Commissione il 23 ottobre 1996.2 Entra a far parte della Commissione il 23 ottobre 1996.3 Cessa di far parte della Commissione l11 ottobre 1999 per dimissioni.4 Entra a far parte della Commissione l11 ottobre 1999.5 Cessa di far parte della Commissione il 16 settembre 1997.6 Entra a far parte della Commissione il 16 settembre 1997 e cessa di farne parte il 28 aprile 1998.7 Entra a far parte della Commissione il 28 aprile 1998 in sostituzione del sen. FORCIERI e cessa di farne parte l11 febbraio 2000.8 Entra a far parte della Commissione l11 febbraio 2000 in sostituzione del sen. UCCHIELLI.9 Cessa di far parte della Commissione il 14 gennaio 1997.

    10 Entra a far parte della Commissione il 14 gennaio 1997 e cessa di farne parte il 24 gennaio 2000.11 Entra a far parte della Commissione il 24 gennaio 2000.12 Cessa di far parte della Commissione il 6 ottobre 1998.13 Entra a far parte della Commissione il 6 ottobre 1998.14 Cessa di far parte della Commissione il 9 febbraio 1999.15 Entra a far parte della Commissione il 9 febbraio 1999.16 Deceduto il 15 marzo 1999.17 Entra a far parte della Commissione il 14 aprile 1999 in sostituzione del sen. Gualtieri, deceduto.18 Cessa di far parte della Commissione il 15 aprile 1997.19 Entra a far parte della Commissione il 15 aprile 1997 e cessa di farne parte il 4 dicembre 1997.20 Entra a far parte della Commissione il 4 dicembre 1997 in sostituzione del sen. CIRAMI. Deceduto il 29 luglio 2000.21 Entra a far parte della Commissione il 26 ottobre 2000, in sostituzione del senatore De Santis, deceduto.22 Cessa di far parte della Commissione il 18 marzo 1997.23 Entra a far parte della Commissione il 18 marzo 1997.24 Cessa di far parte della Commissione il 23 gennaio 1997.25 Entra a far parte della Commissione il 23 gennaio 1997.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXVI

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    COMMISSIONE PARLAMENTARE DINCHIESTA SUL TERRORISMO IN ITALIA E SULLE

    CAUSE DELLA MANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI

    XIII LEGISLATURA

    Presidente: sen. Giovanni PELLEGRINO

    DEPUTATI

    On. BIANCHI CLERICI (Lega Forza Nord Padania)1 on. DOZZO Gianpaolo2

    On. CAPPELLA Michele (Dem. di Sin.-LUlivo)On. CAROTTI Pietro Fausto (Pop. Dem.-LUlivo)On. COLA Sergio (A.N.)On. CORSINI Paolo (Dem. di Sin.-LUlivo)3 on. BIELLI Valter4

    On. DELBONO Emilio (Pop. Dem.-LUlivo)On. FRAGALA` Vincenzo (A.N.)On. GAGLIARDI Alberto (Forza Italia)5 on. TARADASH Marco6

    On. GNAGA Simone (A.N.)On. GRIMALDI Tullio (Comunista)On. LEONE Antonio (Forza Italia)On. MAROTTA Raffaele (Forza Italia)On. MAZZOCCHIN Gianantonio (Rinnovam. Ital.)7 on. LI CALZI Marianna8

    on. LAMACCHIA Bonaventura9

    On. MIRAGLIA DEL GIUDICE Nicola (UDEUR)On. NAN Enrico Paolo (Forza Italia)On. RUZZANTE Piero (Dem. di Sin.-LUlivo)On. SARACENI Luigi Pietro (Misto)On. TASSONE Mario (Misto)On. ZANI Mauro (Dem. di Sin.-LUlivo)10 on. ATTILI Antonio11

    On. ZELLER Karl (Misto)12 on. DETOMAS Giuseppe13

    1 Cessa di far parte della Commissione il 6 giugno 2000.2 Entra a far parte della Commissione il 6 giugno 2000.3 Cessa di far parte della Commissione il 14 aprile 1999 perche decaduto dal mandato parlamentare.4 Entra a far parte della Commissione il 10 maggio 1999.5 Cessa di far parte della Commissione il 25 marzo 1998.6 Entra a far parte della Commissione il 25 marzo 1998.7 Cessa di far parte della Commissione il 21 settembre 1998.8 Entra a far parte della Commissione il 21 settembre 1998 e cessa di farne parte il 20 novembre 1998.9 Entra a far parte della Commissione il 20 novembre 1998 in sostituzione dellon. LI CALZI.

    10 Cessa di far parte della Commissione l8 maggio 2000.11 Entra a far parte della Commissione l8 maggio 2000.12 Cessa di far parte della Commissione l8 aprile 1997.13 Entra a far parte della Commissione l8 aprile 1997.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXVII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXVIII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XXXIX

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

  • PAGINA BIANCA

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XLI

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XLII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XLIII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

  • PAGINA BIANCA

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XLV

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    ELENCO DELLE SEDUTE

    1 Seduta (9 ottobre 1996)

    Votazioni per lelezione dei Vice Presidenti e dei Segretari

    2 Seduta (23 ottobre 1996)

    Dibattito sullo stato delle inchieste, con riferimento allipotesi di relazioneconclusiva

    3 Seduta (19 novembre 1996)

    Seguito del dibattito sullo stato delle inchieste e aggiornamento sugli svi-luppi del caso Gladio

    4 Seduta (29 novembre 1996)

    Audizione del Ministro dellinterno e del Capo della polizia

    5 Seduta (18 dicembre 1996)

    Audizione del prefetto Carlo Ferrigno, Direttore centrale della Polizia diprevenzione del Dipartimento della pubblica sicurezza: aggiornamento sul-lazione di prevenzione e contrasto del terrorismo interno ed internazio-nale

    6 Seduta (16 gennaio 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione dei magistrati Gerardo DAmbrosio e Maria Grazia Pra-della

    7 Seduta (22 gennaio 1997)

    Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

    audizione del dottor Rosario Priore

    8 Seduta (5 febbraio 1997)

    Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

    seguito dellaudizione del dottor Rosario Priore

    9 Seduta (12 febbraio 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione del magistrato dottor Guido Salvini

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XLVI

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    10 Seduta (27 febbraio 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione dei magistrati Italo Ormanni, Franco Ionta, Giovanni Salvie Pietro Paolo Saviotti

    11 Seduta (13 marzo 1997)

    Informativa del Presidente sugli esiti della missione a Johannesburg per lalibera audizione del generale Gian Adelio Maletti (in allegato resocontostenografico dellaudizione del generale Gian Adelio Maletti svoltasi a Jo-hannesburg il 3 marzo 1997)

    12 Seduta (20 marzo 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    seguito dellaudizione del magistrato dottor Guido Salvini

    13 Seduta (11 aprile 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione del senatore Giulio Andreotti

    14 Seduta (17 aprile 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    seguito dellaudizione del senatore Giulio Andreotti

    15 Seduta (18 aprile 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione dellonorevole Arnaldo Forlani

    16 Seduta (29 aprile 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione dellonorevole Luigi Gui

    17 Seduta (8 maggio 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    seguito dellaudizione del senatore Giulio Andreotti

    18 Seduta (15 maggio 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    seguito dellaudizione dellonorevole Arnaldo Forlani

    19 Seduta (22 maggio 1997)

    Discussione sullo stato dei lavori della Commissione: decisioni sulle ini-ziative da assumere al riguardo

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XLVII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    20 Seduta (27 maggio 1997)

    Seguito della discussione sullo stato dei lavori della Commissione: deci-sioni sulle iniziative da assumere al riguardo

    21 Seduta (4 giugno 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione del dottor Giovanni Arcai

    22 Seduta (18 giugno 1997)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del signor Valerio Morucci

    23 Seduta (25 giugno 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione del generale Francesco Delfino

    24 Seduta (1 luglio 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione del senatore Paolo Emilio Taviani

    25 Seduta (16 luglio 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione del signor Stefano Delle Chiaie

    26 Seduta (22 luglio 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    seguito dellaudizione del signor Stefano Delle Chiaie

    27 Seduta (6 novembre 1997)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione del senatore Francesco Cossiga

    28 Seduta (21 gennaio 1998)

    I. Proposta di modifica del Regolamento interno della Commissione

    II. Inchiesta su stragi e depistaggi e sul caso Moro:

    audizione del generale dellArma dei Carabinieri Nicolo` Bozzo

    29 Seduta (28 gennaio 1998)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    audizione dellonorevole Marco Pannella

    30 Seduta (10 febbraio 1998)

    Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

    incontro di lavoro e illustrazione animata di tracciati radar

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XLVIII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    31 Seduta (11 febbraio 1998)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione della signora Adriana Faranda

    32 Seduta (18 febbraio 1998)

    Inchiesta su stragi e depistaggi:

    seguito dellaudizione dellonorevole Marco Pannella

    33 Seduta (11 marzo 1998)

    Audizione del Ministro dellinterno

    34 Seduta (3 giugno 1998)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del professor Stefano Silvestri

    35 Seduta (17 giugno 1998)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del professor Mario Baldassarri

    36 Seduta (23 giugno 1998)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del professor Alberto Clo`

    37 Seduta (8 luglio 1998)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione dellavvocato Giuseppe De Gori

    38 Seduta (15 luglio 1998)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione dellonorevole Umberto Giovine

    audizione del dottor Antonio Frattasio

    39 Seduta (22 luglio 1998)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione dellonorevole Giovanni Galloni

    audizione dellonorevole Virginio Rognoni

    40 Seduta (22 settembre 1998)

    Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

    audizione dei dottori Settembrino Nebbioso, Vincenzo Roselli e Gio-vanni Salvi, sostituti procuratori della Repubblica presso il Tribunaledi Roma

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati XLIX

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    41 Seduta (29 settembre 1998)

    Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

    seguito dellaudizione dei dottori Settembrino Nebbioso, VincenzoRoselli e Giovanni Salvi, sostituti procuratori della Repubblica pressoil Tribunale di Roma

    42 Seduta (20 ottobre 1998)

    Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

    seguito dellaudizione dei dottori Settembrino Nebbioso, VincenzoRoselli e Giovanni Salvi, sostituti procuratori della Repubblica pressoil Tribunale di Roma

    43 Seduta (4 novembre 1998)

    Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

    audizione del direttore del SISMI, ammiraglio Gianfranco Battelli

    44 Seduta (13 novembre 1998)

    Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

    audizione del generale Mario Arpino, Capo di Stato MaggioredellAeronautica

    45 Seduta (25 novembre 1998)

    Inchiesta sulle vicende connesse al disastro aereo di Ustica:

    audizione del direttore del SISDE, prefetto Vittorio Stelo

    46 Seduta (10 febbraio 1999)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del dottor Tullio Ancora

    47 Seduta (17 febbraio 1999)

    I. Commemorazione del senatore Gualtieri

    II. Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del senatore Luciano Barca

    48 Seduta (9 marzo 1999)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del dottor Giovanni Moro

    49 Seduta (16 marzo 1999)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione dellavvocato Giannino Guiso

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati L

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    50 Seduta (17 marzo 1999)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del signor Alberto Franceschini

    51 Seduta (20 aprile 1999)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione dellonorevole Claudio Signorile

    52 Seduta (29 maggio 1999)

    Audizione del Sottosegretario di Stato per linterno, onorevole GiannicolaSinisi, sui recenti gravi fatti di terrorismo e sulle misure di prevenzione

    53 Seduta (27 luglio 1999)

    Inchiesta sullomicidio del prof. DAntona, sulle nuove emergenze del fe-nomeno terrorista e sulle misure di prevenzione e di contrasto:

    discussione, con eventuale votazione, di un documento predispostodal Presidente della Commissione

    54 Seduta (6 ottobre 1999)

    Audizione dellammiraglio Fulvio Martini, gia` direttore del Sismi, su re-centi notizie concernenti attivita` spionistiche collegate a fenomeni eversivie sul caso Moro

    55 Seduta (27 ottobre 1999)

    Audizione dellonorevole Sergio Mattarella, vice presidente del Consigliodei ministri

    56 Seduta (10 novembre 1999)

    Audizione del dottor Rosario Priore sugli sviluppi del caso Moro e su re-centi notizie concernenti attivita` spionistiche collegate a fenomeni eversivi

    57 Seduta (11 novembre 1999)

    Seguito dellaudizione del dottor Rosario Priore sugli sviluppi del casoMoro e su recenti notizie concernenti attivita` spionistiche collegate a fe-nomeni eversivi

    58 Seduta (24 novembre 1999)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del senatore Ferdinando Imposimato

    59 Seduta (1 dicembre 1999)

    Audizione del prefetto Ansoino Andreassi, direttore centrale della Poliziadi prevenzione del Dipartimento della pubblica sicurezza sui recenti epi-sodi di terrorismo e sulle relative misure di prevenzione e contrasto

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati LI

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    60 Seduta (21 gennaio 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del signor Germano Maccari

    61 Seduta (8 febbraio 2000)

    Audizione dellonorevole Enzo Bianco, ministro dellinterno, su fatti re-centi collegati al fenomeno terrorista e sulle misure di prevenzione e dicontrasto

    62 Seduta (10 febbraio 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del signor Silvano Girotto

    63 Seduta (23 febbraio 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del professor Vincenzo Cappelletti, vice presidente e diret-tore scientifico dellIstituto dellEnciclopedia italiana

    64 Seduta (1 marzo 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione dei dottori Armando Spataro e Ferdinando Pomarici

    65 Seduta (14 marzo 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del dottor Mario Scialoja

    66 Seduta (21 marzo 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del dottor Tindari Baglione

    audizione della dottoressa Maria Antonietta Calabro`

    67 Seduta (3 maggio 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del dottor Lanfranco Pace

    68 Seduta (18 maggio 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del professor Franco Piperno

    69 Seduta (23 maggio 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro e sullo stato dellinchiesta sullomi-cidio del professor DAntona:

    audizione del colonnello Umberto Bonaventura

    audizione del giudice Otello Lupacchini

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati LII

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    70 Seduta (24 maggio 2000)

    Audizione del prefetto Ansoino Andreassi, direttore centrale della Poliziadi prevenzione del Dipartimento della pubblica sicurezza, sullo stato del-linchiesta sullomicidio del professor DAntona

    71 Seduta (7 giugno 2000)

    Inchiesta sugli sviluppi del caso Moro:

    audizione del dottor Gabriele Chelazzi, sostituto procuratore nazio-nale antimafia

    72 Seduta (4 luglio 2000)

    Inchiesta su fenomeni di eversione e terrorismo:

    audizione del dottor Ennio Remondino

    73 Seduta (5 luglio 2000)

    Inchiesta su fenomeni di eversione e terrorismo:

    audizione del dottor Antonino Allegra

    74 Seduta (18 ottobre 2000)

    Inchiesta su fenomeni di eversione e terrorismo:

    audizione dellavvocato Arrigo Molinari

    75 Seduta (12 dicembre 2000)

    Valutazioni sulla attuale fase processuale del caso Ustica e sulle recentiacquisizioni di documentazione relativa ad attivita` eversive negli anni 70

    76 Seduta (9 gennaio 2001)

    Discussione sulle nuove emergenze del terrorismo e determinazioni

    77 Seduta (17 gennaio 2001)

    Audizione del prefetto Ansoino Andreassi, direttore centrale della Poliziadi prevenzione del Dipartimento della pubblica sicurezza

    78 Seduta (22 marzo 2001)

    I. Conclusione dei lavori della Commissione

    II. Decisione sulla pubblicazione degli atti e dei documenti formati o ac-quisiti dalla Commissione

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati 1

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    47 SEDUTA

    Mercoled` 17 Febbraio 1999

    Presidenza del Presidente PELLEGRINO

    La seduta ha inizio alle ore 20,10.

    PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta.

    Invito la senatrice Bonfietti a dare lettura del processo verbale dellaseduta precedente.

    BONFIETTI, segretario, da` lettura del processo verbale della sedutadel 10 febbraio 1999.

    PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si in-tende approvato.

    COMMEMORAZIONE DEL SENATORE GUALTIERI

    Il Presidente si leva in piedi, e con lui tutta la Commissione.

    PRESIDENTE. Colleghi, Libero Gualtieri non e` piu` con noi.

    In questi pochi giorni che hanno seguito la sua scomparsa, un com-pianto unanime e` venuto da ogni parte del mondo politico e della pubblicaopinione, nel riconoscimento di Libero Gualtieri come uno dei piu` auto-revoli membri del Parlamento repubblicano nellultimo ventennio.

    Ieri Gualtieri e` stato ricordato dal presidente del Senato Mancino e alsuo commosso ricordo si sono uniti, dopo il presidente del Gruppo dei De-mocratici di Sinistra, senatore Salvi, tutti i rappresentanti degli altriGruppi politici, con una straordinaria concordanza daccenti, nella qualee` stato unanime il riconoscimento che nella sua lunga milizia politicauno dei momenti di maggior rilievo fu la presidenza di questa Commis-sione nella X e nellXI legislatura.

    A tanto vorrei aggiungere solo che Gualtieri e` stato qualche cosa dipiu` di un ottimo Presidente per questa Commissione, che consideravaquasi una sua creatura per il ruolo decisivo che aveva avuto gia` nellafase della sua istituzione. Penso che il modo migliore per ricordarlo sialeggervi quello che Gualtieri disse in Senato il 17 marzo 1988, quando an-

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati 2

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    nuncio` il voto favorevole del suo Gruppo sulla prima legge istitutiva diquesta Commissione:

    Signor Presidente, il Gruppo repubblicano ha gia` dichiarato, nellin-tervento svolto in sede di votazione del disegno di legge istitutivo di unaCommissione parlamentare antimafia, che avrebbe votato con la stessa de-terminazione e con la stessa volonta` di capire anche per questo disegno dilegge.

    Occorre capire per poter agire, signor Presidente, non per poter per-donare secondo un noto detto francese. Qui abbiamo pochissimo da perdo-nare perche praticamente non abbiamo in mano nessuno da perdonare: nonabbiamo in mano i principali responsabili delle stragi, i "burattinai", co-loro che le hanno dirette. Chi in questo momento parla di perdono, lofa piu` per farsi perdonare che per perdonare a sua volta.

    Prima di poter perdonare dobbiamo assicurare alla giustizia i colpe-voli e capire cosa sono stati i venti anni delle stragi e del terrorismo inItalia: ventanni della nostra storia che non e` possibile leggere in chiaro,signor Presidente. Ci sono zone dombra ancora amplissime, ci sono zonevietate alla conoscenza e alle indagini svolte da tutte le Commissioni finqui istituite. Ci sono inchieste, anche poderose, svolte separatamente dallamagistratura, ma non e` stato mai possibile compiere una unificazione lo-gica delle stesse. La Commissione che stiamo per istituire ha il compito diunificare le inchieste, di capire le parti separate compiendo una sorta dilavoro di centralizzazione della conoscenza, un lavoro utilissimo per poterfinalmente cercare di mettere sotto ununica possibilita` di comprensionequesti ventanni della nostra storia non ancora penetrati.

    Nella nettezza, nella semplicita`, nella schiettezza di queste frasi per-sonalmente rivedo Libero Gualtieri per come lho conosciuto, anche attra-verso lo studio delle carte di questa Commissione nelle due legislature incui non ne ho fatto parte. Fu questa la cifra che caratterizzo` la sua Presi-denza: sostituire allosservatorio parcellizzato dei vari uffici giudiziari cheindagavano su singoli episodi un osservatorio centralizzato di matrice par-lamentare. Se oggi la situazione di quel passato non e` piu` quella di totaleoscurita` che descrive Gualtieri nel suo intervento, questo e` dovuto ancheallopera della Commissione da lui presieduta.

    In questi giorni sulla stampa sono state ricordate le inchieste svoltedalla Commissione presieduta da Gualtieri su Gladio e su Ustica soprat-tutto, ma e` linsieme di tutto il suo lavoro ad assumere rilievo, anche negliaspetti meno ricordati. Vorrei da parte mia rammentare linchiesta sui fattidellAlto Adige, che furono gia` allora inquadrati come una possibile provagenerale della strategia della tensione, che in anni successivi avrebbe in-sanguinato il paese. Traspare da quelle pagine, da quei verbali, uno sforzocollettivo di comprensione complessiva del periodo. Uno sforzo che poi haavuto risultati preziosi, perche molte indagini che gia` allora erano incorso, ma che allora languivano, poi successivamente, durante queste ul-time legislature, hanno raggiunto approdi ulteriori: penso alle indagini diPriore, di Salvini, di Lombardi, in parte anche a quella di Mastelloni. Ov-

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati 3

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    viamente, esiti non ancora definitivi, che si raggiunsero pero` soprattuttoper lopera che la Commissione comp` sotto la presidenza di Gualtieri,che volle continuare a farne parte anche quando fu chiamato ad altri im-portanti incarichi parlamentari: la Presidenza del Gruppo parlamentaredella Sinistra Democratica nella XII legislatura, la Presidenza della Com-missione difesa in questa legislatura; due legislature in cui Gualtieri e`stato per questa Commissione una presenza attenta, vivace, spesso critica,ma preziosissima; quasi una memoria storica in una Commissione che dilegislatura in legislatura e` venuta rinnovandosi quasi completamente.

    Vorrei aggiungere soltanto che la ritualita` delloccasione non mi favelo. Non avrebbe senso non ricordare innanzi a voi, che ne siete stati te-stimoni, che se sul passato dellesperienza di questa Commissione il puntodi vista di Gualtieri e il mio pienamente coincidevano, sul presente e sulfuturo della Commissione non vi era invece una piena convergenza. Pensoche cio` dipendesse dalla diversita` della nostra formazione: squisitamentepolitica quella di Libero Gualtieri, prevalentemente giuridico-istituzionalela mia, che mi lascia perplesso dinanzi a organismi parlamentari di inchie-sta che, pur dotati eccezionalmente dei poteri della magistratura, tendonoquasi a istituzionalizzarsi, cioe` a continuare ad operare finche i fenomenioggetto dinchiesta non siano cessati. Questo era invece il punto di vistasquisitamente politico di Gualtieri: finche ci sara` la mafia occorre unaCommissione antimafia, finche sulle stragi e sul terrorismo non si sara`fatta piena chiarezza occorre che ci sia un osservatorio parlamentare,non tanto in vista del risultato finale dellinchiesta, ma per il valore anchesimbolico che limpegno parlamentare puo` avere; quindi non come unmezzo per fare chiarezza, quanto piuttosto come un mezzo per attestareanche simbolicamente il valore che il Parlamento attribuisce allo scopodi fare chiarezza.

    Devo dire, per la verita`, che negli ultimi tempi segnali mi sono venutidallesperienza quotidiana, che in qualche modo danno ragione a Gual-tieri.

    Il primo e` loggettiva difficolta` che noi stiamo incontrando nel for-mulare una valutazione ampiamente condivisa sul passato, su questi ven-tanni della nostra storia che, anche per merito del lavoro di questa Com-missione, non possono piu` ritenersi totalmente oscuri. Il secondo sta nel-lattenzione con cui la magistratura continua a seguire la nostra attivita` diinchiesta. Laudizione del dottor Ancora, di cui abbiamo approvato il ver-bale, ci e` stata gia` richiesta da una procura della Repubblica; penso che civerra` richiesta anche laudizione di questa sera. Cos` come mi risulta chespunti indagativi, che vengono da atti di inchiesta di questa Commissione,stanno avendo presso altri uffici giudiziari sviluppi estremamente interes-santi.

    Ecco, chiudo non nascondo una certa commozione dicendo che inquesti giorni ho spesso pensato quale sarebbe stata la reazione di Gualtierise io gli avessi fatto, come con ogni probabilita` gli avrei fatto, questo ri-conoscimento. Penso che lo avrebbe accolto con intimo orgoglio, ma nonlo avrebbe dato a vedere; avrebbe mascherato il compiacimento dietro

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati 4

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    quel suo atteggiamento di costante e borbottante insoddisfazione, di quellasua costante scontentezza che, in fondo, puo` essere, come nel caso diGualtieri era, la matrice di un alto impegno politico, quello del politicoche si impegna giorno per giorno per il bene comune, perche pensa di po-ter contribuire a un ordine migliore delle cose: la fatica a cui il politicoaffida la speranza di poter lasciare una traccia della sua presenza sullaterra. Auguro che la terra oggi sia lieve a Libero Gualtieri.

    Nel chiudere questo ricordo, chiedo alla Commissione un minuto disilenzio.

    La Commissione osserva un minuto di silenzio in segno di rispetto e

    di lutto

    INCHIESTA SUGLI SVILUPPI DEL CASO MORO: AUDIZIONE DEL SENATORE LU-

    CIANO BARCA

    Viene introdotto il senatore Luciano Barca

    PRESIDENTE. Lordine del giorno reca linchiesta sugli sviluppi delcaso Moro. E` in programma oggi laudizione del senatore Luciano Barca,che ringrazio della sua presenza.

    Ovviamente non devo farvi perdere tempo nellillustrare le ragioni diquesta audizione. Voi ricorderete che nella scorsa seduta abbiamo ascol-tato il dottor Tullio Ancora, amico e in qualche modo collaboratore del-lonorevole Moro. Nel memoriale dellonorevole Moro cera un passaggiopreciso che riguardava la strage di piazza Fontana. Moro diceva che furaggiunto a Parigi da un lancio di agenzia che annunciava la strage, eprovo` immediatamente una sensazione dallarme per qualche cosa dioscuro e di allora non preciso che poteva esservi dietro questo evento san-guinoso. Poco dopo Moro fu raggiunto da una telefonata del dottor Ancorache linformava che alcuni suoi amici comunisti lo avevano, sia pure concautela, in qualche modo allertato invitandolo a comunicare allo stessoMoro che sarebbe stato prudente nel suo ritorno in Italia assumere qualchecautela; cosa che lonorevole Moro afferma poi di aver assunto.

    Questi sono fatti noti perche fanno parte del memoriale di Moro, mail dottor Ancora nella sua audizione ci ha detto che lautore della telefo-nata, che poi aveva determinato la sua telefonata allonorevole Moro, erastato lonorevole Luciano Barca, con il quale aveva buoni rapporti. Questesono le ragioni per cui sentiamo oggi il senatore Barca.

    Anche se poi ho riletto il verbale e limpressione che avevo avutonellimmediatezza dellaudizione si e` un po attenuata, in qualche modoil dottor Ancora ha diminuito limportanza dellallarme, facendo un rife-rimento a possibili reazioni della Grecia. Voi ricorderete che anche il ge-nerale Maletti, quando lo abbiamo sentito a Johannesburg, ci disse che unadelle ipotesi che immediatamente si formularono fu che la strage di piazzaFontana poteva essere ricondotta o ad una ritorsione della Grecia o co-munque, genericamente, alla possibilita` che in Italia ci fossero disordini.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati 5

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    Invece, la lettura del memoriale ci porta, direi quasi naturalmente, versounipotesi un po piu` grave: cioe` che la preoccupazione che Ancora comu-nicava a Moro (e che poteva venire da una parte del PCI) riguardasse unasituazione di tensione istituzionale, e che fosse proprio con riferimento aquesto possibile accendersi della tensione istituzionale che veniva consi-gliato a Moro di avere prudenza nel tragitto di ritorno in Italia.

    Noi questa sera sentiamo il senatore Barca. Innanzitutto gli dobbiamochiedere se conferma di aver fatto quella telefonata al presidente Ancora,quali ne fossero i contenuti e quali fossero le fonti informative, le an-tenne del PCI di allora che subito dopo la strage di piazza Fontana loindussero a lanciare questo messaggio da inviare allonorevole Moro.

    BARCA. Io ero allora vicepresidente del Gruppo parlamentare delPCI. Ricevetti la notizia dellattentato di piazza Fontana a Montecitorio.Come accade in questi casi, vi fu un immediato accorrere di giornalisti;se arrivo` prima lAnsa o un altro giornalista, non lo so. Avuta la notizia,ci riunimmo come Presidenza nella sede del Gruppo del PCI, nella stanzadellonorevole Pietro Ingrao, il quale era sicuramente presente, mentre de-gli altri non ricordo esattamente.

    Iniziammo subito una serie di telefonate, come potete immaginare,per avere notizie dirette. Anche i parlamentari milanesi cercarono notizieda Milano. Ci fu un minimo di confronto con parlamentari milanesi di al-tri Gruppi per capire. Lallarme fu molto grosso e tutto Montecitorio erain fermento per quello che era accaduto ed era profondamente turbato.

    E` possibile ma su questo non sono in grado di essere preciso chelonorevole Ingrao ad un certo momento si sia recato a via delle Bottegheoscure per parlare con il vicesegretario del partito, che era allora Berlin-guer, e con il responsabile dei problemi dello Stato e dellordine pubblico,che era lonorevole Pecchioli. Tuttavia lindicazione che venne da Berlin-guer fu quella di cercare di avere il massimo di contatti, di notizie, ma pervie istituzionali. Quindi Ingrao si ritrasfer` nella sede del Gruppo parla-mentare comunista per agire nella sua qualita` di presidente del Gruppoparlamentare comunista piu` che di membro della direzione del partito.

    Facemmo varie telefonate e le prime notizie che da varie fonti cheadesso non potrei precisare furono raccolte, e che grosso modo coinci-devano con quelle che arrivavano a Botteghe Oscure con cui eravamo incontatto, erano che ci potesse essere stato un intervento esterno.

    La Federazione di Milano tendeva ad escludere che fosse un fatto mi-lanese, quale che fosse la parte che lo aveva organizzato, e questo facevaallora ancora piu` riflettere, ma la voce che fosse un fatto esterno, cioe` checi potessero essere state delle interferenze estere, era una voce... Specifi-camente ci furono riferimenti, come ha ricordato il Presidente, alla possi-bile vendetta-ritorsione della Grecia per le critiche che lItalia avevamosso al regime dei colonnelli, per le manifestazioni che cerano state ec-cetera, e che questo potesse anche essere avvenuto in collegamento conqualche forza interna; non voglio dire servizio deviato, perche in quel pe-riodo non usavamo questa terminologia.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati 6

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    Ci fu allarme. Credo che un primo contatto tentammo di prenderlocon lonorevole Restivo intorno alle ore 18. Cioe`, formalmente Ingraochiese un colloquio allonorevole Restivo, ministro dellinterno, per averenotizie e Restivo, in un primo momento, appunto intorno alle 18, quandopiu` o meno avvenne la prima telefonata, disse che non avevano ancoraelementi, che tutte le ipotesi erano possibili e cos` via. Successivamentea questa telefonata che accrebbe lallarme io telefonai al dottor Tullio An-cora, che era il tramite informale con lonorevole Aldo Moro, per saperese alla Presidenza del Consiglio sapevano qualcosa. Lui mi disse che nonsolo non sapevano qualcosa ma che non era nemmeno riuscito ....

    PRESIDENTE. Mi scusi se la interrompo, questo deve essere unfalso ricordo: allora Moro era ministro degli esteri.

    BARCA. S`, ha ragione, era ministro degli esteri. Comunque persa-pere, attraverso il dottor Ancora perche poi era con Moro, che personal-mente, oltre che come partito e come parlamentare, io avevo dal 1968 sta-bilito un certo rapporto personale, fatto anche di cortesie reciproche se sisapeva qualcosa, dalla Presidenza del Consiglio o dalla Presidenza dellaRepubblica.

    Quindi in parte telefonai per acquisire informazioni, pero`, nel corsodella telefonata adesso non mi ricordo se fu una telefonata o se furonodue quando mi disse che lonorevole Moro era ad una riunione dei Mi-nistri degli esteri o ad una assemblea a Parigi, dato lallarme che regnavagli chiesi: Ma ci hai parlato, lhai avvertito? Qui ce` un clima molto in-candescente, credo che sia giusto che tu lo avverta, che prenda anchequalche misura, perche qua non si riesce a capire assolutamente checosa stia accadendo.

    Questo deve essere avvenuto tra le ore 18 e le ore 20 del giorno del-lattentato. Dico tra le ore 18 e le ore 20 perche alle ore 20 venne unatelefonata (o Ingrao telefono` a Restivo o Restivo, in risposta alle solleci-tazioni, richiamo`), telefonata piuttosto tranquillizzante (se tranquillizzantepuo` dirsi relativamente a quella tragedia che cera stata) in cui ridimensio-nava lallarme affermando che tutto sembrava dovuto ad un gruppetto mi-noritario e che non cera da temere. Ripeto: intorno alle ore 20, per ini-ziativa dellonorevole Restivo e di questa sua comunicazione, ci fu unpo un ridimensionamento dellallarme che cera stato.

    PRESIDENTE. La ringrazio onorevole. Le devo fare unaltra do-manda che probabilmente le verra` poi proposta anche da altri membridella Commissione.

    Come lei sapra`, tra gli atti che noi abbiamo acquisito ce` uninchiestadella procura di Roma che ha riguardato quella che poi, con una sempli-ficazione dei media, e` stata chiamata la Gladio rossa. Emergerebbe daquesti atti che il PCI di allora aveva quasi come una specie di servizio diinformazioni. Lei ritiene che fonti di allarme siano potute venire da l`?Perche, come lei ricordera`, lonorevole Moro parla di questa vicenda tra-

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati 7

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    gica della strage di Piazza Fontana allinterno di un discorso piu` ampio

    sulla strategia della tensione, rispetto alla quale parla di responsabilita` isti-

    tuzionali interne dice forse anche estere, e di connivenze e indulgenze

    allinterno del quadro politico di Governo. La mia domanda e` questa: il

    PCI di allora che sensazione ebbe di tutto questo? Tenete presente che

    la Commissione ha sentito anche Taviani, il quale ci ha confermato questa

    idea di un quadro di responsabilita` istituzionali, soprattutto dietro la strage

    di Piazza Fontana. Ci ha detto: La strage di Piazza Fontana e` stata orga-

    nizzata da persone serie; probabilmente il suo effetto sanguinoso non era

    voluto: la bomba sarebbe dovuta esplodere a banca chiusa, come esplosero

    le bombe contemporanee a Roma. Il complesso della domanda e` allora

    questo: di tale quadro di possibili responsabili istituzionali, il PCI che in-

    tuizione e che conoscenza ebbe? E se il PCI ebbe intuizioni, e ancora di

    piu` conoscenza, la scelta, perche cos` sembrerebbe, non fu tanto quella di

    passare ad una denuncia, quanto invece di stringere rapporti istituzionali,

    rapporti politici in particolare, con settori della Democrazia cristiana,

    come quello che faceva riferimento allonorevole Moro, per vedere di

    dare una risposta politica al pericolo che la democrazia poteva correre.

    Un tipo di ricostruzione di questo genere e` forzata o in che limiti ha

    elementi di realta`?

    BARCA. Qualche elemento di realta` ce`. Nel senso che allora il Par-

    tito comunista era un partito organizzato con delle federazioni, con un re-

    sponsabile di organizzazione e un responsabile per la stampa e la propa-

    ganda in ogni federazione. Quindi e` evidente che Pecchioli ed altri diri-

    genti avranno cercato delle notizie e certamente non le hanno cercate

    solo a Milano. Pero`, francamente, dovrei fare delle ipotesi: non e` che esi-

    steva una rete di informazione specifica.

    Io ho fatto per venti anni il redattore ed il direttore de LUnita` e

    debbo dire che molte volte la rete di informazione era LUnita`. Cioe`,

    eravamo noi come giornalisti che, prima ancora del partito, segnalavamo

    notizie, ad esempio dal redattore che teneva i rapporti con la questura:

    come ogni giornale anche noi avevamo nostri cronisti giudiziari legati

    agli ambienti giudiziari e legati agli ambienti della questura.

    Questa fu la mia esperienza di ventanni a LUnita` (fui prima re-

    dattore capo a Roma e a Milano, poi direttore a Torino): molte volte ar-

    rivavamo noi a dare lallarme e a mettere il partito sullavviso di qualche

    questione.

    Sulla seconda questione cui lei ha accennato, e cioe` se cerano anche

    timori sul fatto che potessero essere coinvolte figure istituzionali o spez-

    zoni di figure istituzionali, rispondo che tale timore ci fu. Dovete rendervi

    conto che quella avvenuta era stata davvero unazione quasi militare. Cor-

    reggerei invece lidea che sia stata questa loccasione per lavvio di un

    discorso con lonorevole Moro e con la sua piccola corrente.

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati 8

    XIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

    PRESIDENTE. Non volevo dire questo. Non intendevo asserire chepoteva essere stato questo lavvio del discorso, ma proprio perche ceragia` un rapporto precedente...

    BARCA. S`, certo: non a caso, infatti, telefonai al dottor Ancora, per-che cera un rapporto precedente. Il rapporto era cominciato su tuttaltroterreno, quello delleconomia, nel 1964, quando lonorevole Giolitti miaveva presentato allonorevole Moro con un atto di gentilezza e di atten-zione, ma aveva assunto un carattere un po diverso quando nel 68, per ifatti di Valle Giulia, io cercai inutilmente, personalmente sempre nellamia qualita` di vice presidente di Gruppo un contatto con il ministro del-linterno e con quello della pubblica istruzione (che allepoca era lonore-vole Gui) perche fummo informati, presso il Gruppo parlamentare comu-nista, che erano stati emessi non so se dei mandati di cattura o degli ordinidi fermo contro alcuni giovani che si erano nascosti. Una delegazione digiovani ci informo` che erano stati emessi questi mandati di cattura. Alcunistudenti erano venuti al Gruppo parlamentare comunista, altri, credo nellasede di altri gruppi.

    Le cose precipitarono quando alle due di notte, nella mia abitazionedi allora, in via Gianbattista Vico 9, venne uno di questi giovani (con iquali avevamo avuto questo colloquio insieme ad Ingrao nel pomeriggio,presso il Gruppo parlamentare comunista) a dirmi che gli era stato passatoal termine degli scontri un biglietto con un indirizzo di una casa sicura incui rifugiarsi. Era uno degli studenti che aveva avuto il mandato di catturaed era andato in questa casa dove aveva scoperto che cerano delle armi.Lui non voleva tornare in questa casa, ma neppure andare in prigione.Quindi passo` la notte a casa mia e la mattina cercai, per lappunto, questicontatti con i Ministri dellinterno e della pubblica istruzione cui raccontaiil fatto; ebbi dei rifiuti alla richiesta di una soluzione ed allora, in base alfatto che dal 64 con lonorevole Moro cera un rapporto di saluto, di cor-tesia e cos` via, con grande faccia tosta telefonai direttamente allonore-vole Moro, alla Presidenza del Consiglio, gli dissi che cerano dei giovaniche rischiavano di essere coinvolti, al di la` della loro volonta`, percheerano stati dati loro degli indirizzi pericolosi e gli chiesi se sarebbe statopossibile sistemare tale questione. Lonorevole Moro telefono` al Ministrodellinterno, il quale gli rispose che istituzionalmente non voleva e nonpoteva intervenire. Telefono` allonorevole Gui, che pur essendo collabora-tore e amico di Moro rifiuto`, ed allora chiamo` lonorevole Scaglia. Intantogli studenti avevano saputo che erano stati spiccati dei mandati di arresto,erano usciti in corteo dalluniversita` per occupare Piazza Colonna, LargoChigi e cos` via. Lonorevole Moro convinse il Ministro per i rapporti par-lamentari, Scaglia che era un suo fedele amico a tentare una mediazione.Nella sala del Governo, a Montecitorio, ci fu un incontro tra lonorevoleScaglia e una delegazione degli studenti. Fu una trattativa molto difficile elunga della quale venni ogni tanto informato alla fine della quale daparte degli studenti fu deciso di cessare ordinatamente loccupazione diPiazza Colonna e di Largo Chigi e da parte dellonorevole Scaglia, il

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    quale, immagino, ebbe contatti con il questore (non so esattamente con chile ebbe) venne lassicurazione che i mandati di cattura o di fermo sareb-bero stati revocati. Questo fu laccordo.

    Ci furono degli sviluppi, perche poi la mattina dopo lonorevoleMoro mando` da me il dottor Ancora per dirmi che, poiche aveva ricevutodei giovani non appartenenti a partiti parlamentarmente rappresentati, rite-neva giusto ricevere (come infatti fece) a Palazzo Chigi i responsabili gio-vanili i segretari giovanili dei vari partiti rappresentati in Parlamento, per-che voleva che non si determinasse alcun privilegio.

    La storia ebbe ancora qualche sviluppo perche andai a visitare luni-versita` La Sapienza occupata. Ottenni un permesso per entrare dal co-mitato di occupazione ed ebbi dei colloqui con il presidente di tale comi-tato, che era Nuccio Fava insieme a Raoul Mordenti. Poi mi recai anchealla facolta` di economia e commercio, a Piazza Fontanella Borghese, doveebbi dei colloqui sia con gli studenti che con i professori (Caffe` e Mar-rama) ed ebbi delle rassicurazioni. Alla facolta` di economia e commerciotrovai tutto tranquillo. Il professor Federico Caffe` ed il professor VittorioMarrama avevano trasformato loccupazione in una specie di seminario dipolitica economica a ruota libera e quindi, attraverso il dottor Ancora,mi permisi di mandare a dire a Moro che mi sembrava che le cose stesserodiventando meno aspre ed acute, e che quindi tutto sommato leffettodella mediazione che egli aveva accettato di fare era stato positivo.

    Cos` si stabil` un mio rapporto personale con lonorevole Moro, rap-porto che quando lonorevole Berlinguer divento` vicesegretario del partitoio trasferii a Berlinguer. Ecco perche, da una parte io e dallaltra il dottorAncora, diventammo i tramiti di questo rapporto fino a pochi giorni dopoil rapimento dellonorevole Moro, quando fui chiamato dallonorevolePecchioli, al secondo piano di Botteghe Oscure, e mi fu detto che, su ri-chiesta della signora Eleonora Moro, richiesta comunicata (se non erro)dal dottor Guerzoni, non dovevo assolutamente occuparmi della questionee del rapimento Moro e dovevo rimanere fuori da ogni contatto.

    La cosa mi addoloro`, mi colp`, anche se, ovviamente, ubbidii, vistoanche che era la signora Moro a chiedere questo.

    Quello che mi colp` e` che la sera telefonai al dottor Ancora per dir-gli: Guarda non ricordo se ci davamo ancora del lei o se eravamo pas-sati al tu ormai sono fuori da ogni cosa per quanto riguarda Moro elui mi disse che gli aveva telefonato la signora Moro e gli aveva detto lastessa cosa, cioe` che anche lui non doveva interferire e lasciare gestiretutto a Freato, Rana e Guerzoni.

    PRESIDENTE. La mia domanda era un po diversa.

    Lei ha ricordato piu` volte lonorevole, poi senatore, Pecchioli, che ioho conosciuto. In questi anni, in queste due legislature, leggendo carte, misono fatto unidea sulle tensioni istituzionali del periodo su cui noi inda-ghiamo, ma la domanda che spesso mi faccio e` la seguente: e` possibileche un uomo come Pecchioli non avvertisse in tempo reale, mentre le

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    cose avvenivano, quello che a me e` sembrato di capire attraverso la letturadelle carte? E quindi quale fu la strategia del PCI in quegli anni?

    Voi percepivate queste tensioni istituzionali, la possibilita` che inqualche modo ci potessero essere responsabilita` istituzionali (anche se secondo me non si arrivo` mai ad un livello di guardia tale che la demo-crazia corresse qualche pericolo) e, quindi, quali fossero le forme miglioridi intervento in una situazione nella quale dire pubblicamente determinatecose avrebbe potuto, in qualche modo, soprattutto poi negli anni succes-sivi, legittimare lazione delle BR, lazione di Curcio? Oppure voi nonpercepivate queste tensioni istituzionali e ritenevate che, in realta`, la de-mocrazia in Italia non corresse rischi seri?

    Le chiedo una valutazione politica, sia pure sul piano del ricordo edella memoria.

    BARCA. Sul filo del ricordo e della memoria debbo dire che nel pe-riodo successivo alla morte di Togliatti (quindi il periodo della segreteriaLongo, poi della segreteria Berlinguer) non sempre il partito percep` intempo i pericoli; a volte li percepimmo quando le cose erano gia` avve-nute. Non voglio dire che ogni tanto non ci fosse qualche allarme.

    Tanto per essere chiari, io stesso due o tre volte, come membro dellasegreteria nazionale del partito, dal 1960 al 1963, poi come dirigente delpartito, ricevetti indicazioni di allarme e avvertimenti di stare attento e indue occasioni ricevetti anche lindicazione di un indirizzo dove recarmiper proteggermi nel caso che fosse successo qualcosa. Quindi non e` chenon ci furono allarmi ma, per esempio, non credo che fu percepito in tuttala sua gravita` quello che poi avvenne nel 1964. Non lo credo assoluta-mente.

    Credo che Pecchioli, pur molto attento, in molti casi si sia fidatotroppo di conoscenze e di un certo rapporto che era rimasto fra i partigianidi diverse organizzazioni. Per esempio, credo che avesse un ottimo rap-porto con lonorevole Taviani. Io sarei stato piu` cauto, personalmente,in taluni casi. Lonorevole Pecchioli aveva ottimi rapporti con altri co-mandanti partigiani, dato che era stato un comandante partigiano cheaveva operato in Piemonte a stretto contatto con organizzazioni partigianedi altri colori, soprattutto con il Partito dAzione, che era molto forte inPiemonte e con altre organizzazioni.

    Ho citato il periodo precedente al 196