Comext ds-siti-trasparenza

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1/57 La responsabilità del dirigente scolastico nella gestione della comunicazione esterna (sito istituzionale, trasparenza, privacy) “Le leggi non possono superare le 22 parole (tante quanto le lettere del loro alfabeto) e devono essere espresse nei termini più semplici e piani” Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver Alcuni appunti a disposizione per la preparazione del concorso dirigenti scolastici 2011 A cura di Alberto Ardizzone e dei partecipanti della lista Google “concorso-ds”

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La comunicazione esterna la responsabilità dei dirigente scoastico (sito, trasparenza, privacy). Materiale realizzato con il concorso dei colleghi impegnati nel concorso dirigenti scolastici 2011.

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La responsabilità del dirigente scolastico

nella gestione della comunicazione esterna (sito istituzionale, trasparenza, privacy)

“Le leggi non possono superare le 22 parole (tante quanto le lettere del loro alfabeto)

e devono essere espresse nei termini più semplici e piani”

Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver

Alcuni appunti

a disposizione per la preparazione

del concorso dirigenti scolastici 2011

A cura di Alberto Ardizzone

e dei partecipanti della lista Google “concorso-ds”

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Alcuni spunti desunti da una lettura, se pur limitata e spesso non approfondita:

1. accento dato agli stili di comunicazione (gestione e conduzione di gruppi,

competenze relazionali);

2. riferimenti sullo stile di leadership;

3. crescente ruolo assegnato alla gestione collaborativa della conoscenza,

favorito dalla media education (educazione ai, con, per/tra i media) e dal

cosiddetto “web 2.0”;

4. Individuazione della/e rete/i come luogo privilegiato ove dare forma e

sostanza a relazioni significative con il studenti/famiglie e con il territorio;

5. Crescente ruolo assegnato al sito web scolastico;

6. Questione trasparenza spesso solo accennata e in riferimento alla L.

241/1990 (http://www.normattiva.it/uri-

res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:1990-07-08;241).

La comunicazione nei manuali di preparazione al concorso

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1. Tratto di comunicazione esterna

2. attraverso in particolare il sito web della scuola (parte istituzionale),

3. del quale affronto in particolare l’aspetto della responsabilità

dirigenziale

4. tenendo presente alcune innovazioni normative

5. che coinvolgono la scuola in quanto pubblica amministrazione

6. e che non sempre sono considerate né dai manuali sulla dirigenza

scolastica, né dalle politiche scolastiche dell’amministrazione.

7. Abbozzo, infine, qualche riflessione sulle potenzialità della comunicazione

web (interna ed esterna) come premessa e strumento per la gestione e

la distribuzione della conoscenza dentro e fuori l’edificio scolastico

La comunicazione Di cosa parlo (prevalentemente) in queste slide?

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Comunicazione

interna ed esterna

• Interna c) la comunicazione interna

realizzata nell'ambito di

ciascun ente.

(L. 150/00, Art.1, comma2, punto c)

• Esterna b) la comunicazione esterna

rivolta ai cittadini, alle

collettività e ad altri enti

attraverso ogni modalità

tecnica ed organizzativa.

L. 150/00, Art.1, comma 2, punto b)

Riferimento: . L. 150/2000

Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione

delle pubbliche amministrazioni

http://www.parlamento.it/parlam/leggi/00150l.htm

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Una premessa La scuola è una pubblica amministrazione

2. Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le

amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di

ogni ordine e grado e le istituzioni educative (…)

(D.lgs. 165/2001, art.1, comma 2)

per un confronto con D.lgs. 150/2009: http://www.riformabrunetta.it/sites/default/files/u3/d%20lgs%20165%20del%202001

%20dopo%20riforma%20Brunetta%20dic%2009.pdf

La premessa è necessaria, in quanto in questa presentazione

faccio riferimento a norme riferita alla pubblica amministrazione

(d’ora in avanti pa) e non provenienti direttamente dal settore

dell’istruzione.

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La L. 150/2000 disciplina le attività di informazione e di comunicazione

delle PA finalizzandole a

• illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative al fine di

facilitarne l’applicazione

• illustrare attività e funzionamento delle istituzioni

• favorire l’accesso ai servizi pubblici

• promuovere conoscenze allargate su temi di rilevante interesse pubblico e

sociale

• favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di

modernizzazione degli apparati nonché la conoscenza dell’avvio e del percorso

dei procedimenti amministrativi

• promuovere l’immagine delle amministrazioni e dell’Italia in Europa e nel

mondo dando visibilità a eventi di importanza locale, regionale, nazionale ed

internazionale

Legge 150/2000

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• La comunicazione interna è complementare e

funzionale alla comunicazione esterna

• E’ chiave di volta dei cambiamenti organizzativi e

gestionali:

– rafforza il senso di appartenenza dei dipendenti

– stimola apporti costruttivi alla realizzazione dei programmi

• Modello misto

– top-down: info su politiche, regole, procedure, obiettivi, piani

dell’org, nomine, trasferimenti, provvedimenti in risposta al

rendimento, info sui risultati

– bottom-up: feed-back attraverso relazioni sull’andamento (utili

al monitoraggio)

Legge 150/2000 la comunicazione interna

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informazione comunicazione

portavoce Ufficio per le relazioni con il pubblico Ufficio stampa

La L. 241/90 e la L. 150/2001 trovano poi completamento nel D. Lgs 165/2001

che propone un modello di organizzazione dei pubblici uffici, imperniato sui

principi di trasparenza dell’azione amministrativa.

In tale contesto vengono ridefiniti alcuni compiti degli URP.

Legge 150/2000 le strutture (art. 6)

Nel MIUR, il DPR 347/2000 ha attivato un apposito Servizio per la Comunicazione, cui

è stato affidato il coordinamento della comunicazione istituzionale, del sito web

dell’amministrazione, la promozione di attività e convenzioni editoriali e pubblicitarie,

le campagne di comunicazione, la promozione di monitoraggi e indagini demoscopiche,

il coordinamento delle attività degli uffici relazioni con il pubblico operanti a livello

centrale e periferico.

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Gli strumenti di comunicazione nella scuola sono di prevalentemente orientati ad intelrocutori interni

(Fonte: http://www.bergamo.istruzione.lombardia.it/riccione/documenti/h/bilanciosociale.pdf

Autore tabella: Franco De Anna)

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E la comunicazione esterna?

• Spesso non organizzata, spesso non integrata con la

comunicazione interna, spesso non dotata di una sua

specificità

• Tra i vari ambiti in cui si può esprimere:

– sito web;

– bilancio sociale.

Comunicazione

organizzativa

integrata

Comunicazione

interna

Comunicazione

esterna

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Alcuni riferimenti normativi

• Legge 4/2004 – Legge Stanca sull’accessibilità con Regolamento e DM 22 Requisiti

minimi (in bozza nuovi requisiti)

• Direttiva 8/2009 – Dominio .gov.it; riduzione siti web

• D.Lgs n. 235/2010 – Codice Amministrazione Digitale

(in particolare articoli 53 e 54)

• Linee guida sui siti web delle PA (ed. 2011) – Contiene i contenuti minimi dei siti istituzionali

• Modalità di pubblicazione dei documenti nell’Albo online (pdf) – Vademecum – versione 2011

La comunicazione istituzionale

attraverso il sito web

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Legge 4/2004 Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

• La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a

tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si

articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici. (Art, 1, comma 1)

• «accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti

consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire

informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a

causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni

particolari (art, 2, comma 1)

• I soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, non possono stipulare, a pena di

nullità, contratti per la realizzazione e la modifica di siti INTERNET quando

non è previsto che essi rispettino i requisiti di accessibilità (art. 4, comma 2)

• Le disposizioni della presente legge si applicano, altresì, al materiale

formativo e didattico utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado. (art. 5,

comma 1)

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L’accessibilità nel web …

• Le barriere web dipendono dal tipo di disabilità

• Il risultato è la rinuncia alla fruizione o, nel migliore dei casi,

l’accesso solo parziale al documento

immagini

non descritte

testi

lampeggianti

tabelle

complesse

documenti lunghi

senza sommari

linguaggio

complicato

contrasti

scarsi

testi

sotto forma di immagini

link non chiari

e difficili da attivare

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… e nella comunicazione in generale

• Le barriere nella comunicazione possono dipendere dalla qualità

delle relazione

• possono esprimersi in differenti contesti, luoghi, ambienti

• attraversano la quotidianità delle relazioni

ambiguità

del messaggio

condizioni

ambientali

difficoltà

linguistiche

blocchi emotivi

linguaggio

complicato

rumore

comunicazione

monosensoriale

mancanza di

relazione

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Direttiva 8/2009

(riduzione siti web delle PA)

• le pubbliche amministrazioni sono tenute a provvedere all’iscrizione

al dominio “.gov.it” dei siti che intendono mantenere attivi. La

registrazione dei siti web delle pubbliche amministrazioni al dominio

“.gov.it” sarà l’occasione per iniziare a razionalizzare e ridurre, in

maniera consistente, il numero dei siti web pubblici.

• Il ministro […] promuove l’utilizzo delle Linee Guida di cui al

successivo articolo 4 (Caratteristiche generali e contenuti dei siti

web) e ne produce una revisione con frequenza almeno annuale,

previa consultazione pubblica

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D.Lgs. n. 235/2010 Art. 53, comma 1

Le pubbliche amministrazioni centrali realizzano siti

istituzionali su reti telematiche che rispettano i

princìpi di accessibilità, nonché di elevata

usabilità e reperibilità, anche da parte delle

persone disabili, completezza di informazione,

chiarezza di linguaggio, affidabilità, semplicità

dì consultazione, qualità, omogeneità ed

interoperabilità. Sono in particolare resi

facilmente reperibili e consultabili i dati di cui

all'articolo 54.

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D.Lgs. n. 235/2010 dagli art. 39 - 54

• Le pubbliche amministrazioni non possono richiedere l'uso

di moduli e formulari che non siano stati pubblicati; in caso di

omessa pubblicazione, i relativi procedimenti possono essere

avviati anche in assenza dei suddetti moduli o formulari. La

mancata pubblicazione è altresì rilevante ai fini della

misurazione e valutazione della performance individuale dei

dirigenti responsabili (art. 39)

• Le pubbliche amministrazioni garantiscono che le

informazioni contenute sui siti siano conformi e

corrispondenti alle informazioni contenute nei provvedimenti

amministrativi originali dei quali si fornisce comunicazione

tramite il sito (Art. 54)

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Linee guida per i siti delle PA Qualche indicazione

• Trasparenza e contenuti minimi

• Mantenimento accessibilità e usabilità

• Implementazione servizi on line

• Uso formati e contenuti aperti

• Le linee guide sono soggette ad aggiornamento annuale

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La trasparenza nella pa

• Percorso normativo nato negli anni Novanta (per la comunicazione,

in particolare: L. 241/1990, L. 150/2000)

• Carta europea dei diritti del cittadino nella Società dell’informazione

e della conoscenza: riconosciti 4 diritti fondamentali:

– diritto all’accesso

– diritto all’educazione e allo sviluppo

– diritto all’informazione

– diritto alla partecipazione

• “Le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la

propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e della

comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza,

efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza,

semplificazione e partecipazione, nonché per la garanzia dei diritti

dei cittadini e delle imprese.” (Codice dell’amministrazione digitale)

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Prima era

• Disparità

• Riservatezza

• Informazione

• Unidirezionale

• Autoreferenzialità

• Formalismo e stile involuto

Dopo, nuove parole d’ordine

• Parità

• Trasparenza

• Comunicazione

• Bidirezionale

• Apertura

• Semplificazione del linguaggio

Sulla trasparenza, un passo indietro La svolta degli anni Novanta

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trasparenza

• L. 142/1990 gli atti degli enti locali sono pubblici

• L. 241/1990 – il testo* (pdf)

“legge sulla trasparenza”

• D. lgs 29/1993 – il testo (pdf)

Art. 12: istituisce gli URP

• L. 150/2000 – il testo (pdf) attività di informazione

e di comunicazione delle P.A.”

• D. lgs 165/2001 – il testo (pdf)

modello di organizzazione dei

pubblici uffici

*Testo L.241/90 mod. L. 15/2005 e DL 35/2005

dimensione paritaria e partecipata

• Leggi Bassanini sulla semplificazione amministrativa

– L. 59/1997 Semplificazione delle procedure amministrative + federalismo amministrativo Principio di sussidiarietà

– L. 127/1997 (Bassanini bis)

riforma dei procedimenti (snellimento) + riforma degli uffici (riorganizzazione)

– L. 191/1998 (Bassinini ter)

Formazione (Formez), telelavoro e edilizia scolastica

Leggi “per la trasparenza” (anni Novanta)

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Legge 241/1990

• Eleva il criterio di trasparenza (citato in modo esplicito con L.15/2005) a

principio generale dell’ordinamento giuridico (art.1 – I comma)

• Controllo democratico sull’operato dei poteri pubblici, onde verificarne

la rispondenza agli interessi sociali e ai precetti costituzionali

• Obbligo di conclusione del procedimento con l’adozione di un

provvedimento esplicito (art. 2 – primo comma)

• Obbligo di motivazione del provvedimento amministrativo (art.3) e

identificazione del responsabile del procedimento (articoli 4 - 6)

• Partecipazione dei cittadini e degli enti esponenziali all’iter

procedimentale (articoli 7 e 10)

• Disciplina del diritto di accesso dei cittadini ai documenti amministrativi (articoli 22 – 28)

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Rif: (http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:1990-07-

08;241)

• 1. L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da

criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità secondo le modalità

previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli

procedimenti. (dal 2-11-1990 al 7-3-2005)

• […] criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza (…)

secondo le modalità previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che

disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi dell'ordinamento

comunitario (dal 8-3-2005 al 3-7-2009)

• […] criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di

trasparenza […] (dal 4-7-2009)

Legge 241/90 e art.1, comma 1

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D. lgs 29/1993

“Razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della

disciplina in materia di pubblico impiego a norma dell’articolo 2 della legge 23 ottobre

1992, n.421”

Art. 12 istituisce gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico:

Gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, anche mediante l'utilizzo di

tecnologie informatiche:

a) al servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui al capo III della legge 7 agosto

1990, n. 241;

b) all'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti;

c) alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria

amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza.

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Contenuti minimi siti della PA

• Organigramma

• URP

• Trasparenza, valutazione e merito (13 voci)

• Procedimenti (4 voci)

• Caselle posta elettronica istituzionali

• PEC

• Pubblicazioni e comunicazioni

• Concorsi e bandi di gara (2)

• Servizi on line (2)

• Qualità dei servizi (2)

• Privacy

• Note legali

• Altro – versione 2011 (11)

fonte:

• Linee guida per i siti web delle PA (luglio 2011)

• Lettera di richiesta dominio .gov.it

• Nuovo CAD (art. 54)

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Trasparenza, valutazione e merito

1. Programma triennale per la trasparenza

2. Piano e relazione sulle performance

3. Premi e compensi (2)

4. Nomi e CV valutatori

5. Nomi e CV dirigenti

6. Retribuzione dirigenti

7. Retribuzioni e CV per incarichi politici

8. Incarichi a dipendenti e soggetti privati

9. Assenze e presenze

10. Ruolo dei dirigenti

11. Codice disciplinare

12. Contratti integrativi

13. Contrattazione nazionale

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Albo pretorio on line

• Legge n. 69 del 18 giugno 2009 (art. 32, comma 1): “a far data dal 1

gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti

amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la

pubblicazione sui propri siti informatici da parte delle amministrazioni e

degli enti pubblici obbligati”

• Il D.L. 30.12.2009 n.194 cd. Decreto Mille proroghe) convertito, con

modificazioni, dalla L. 26.2.2010 n.25) dello stesso art. 32 rimanda al

termine del 1 gennaio 2011 a decorrere dal quale "le pubblicità effettuate

in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale“.

• Da tale data l’Albo Pretorio on line va a sostituire in maniera definitiva il

vecchio Albo cartaceo esposto all’interno degli enti pubblici: la forma

cartacea rimane solo in originale, mentre è fatto espressamente obbligo

di pubblicazione sul proprio sito Internet istituzionale.

Rif. http://www.urp.it/Sezione.jsp?idSezione=1751

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Albo pretorio on line

• Le PA sono obbligate a pubblicare all’Albo Pretorio On-line gli atti e i

provvedimenti amministrativi per i quali una legge o un regolamento

preveda la pubblicazione obbligatoria all’Albo Pretorio

• Vademecum: Modalità di pubblicazione dei documenti nell’Albo

online

• Contenuti per la scuola

– Programma annuale, conto consultivo, gare e appalti, delibere organi

collegiali, regolamento, regolamento di disciplina, convocazione e odg

assemblee studenti, genitori, sindacali, regolamenti supplenze,

graduatorie, atti di nomina, contratti e convenzioni con aziende, beni in

comodati, esiti esami

• Lavori in corso (con riferimento a legislazione scolastica)

– https://docs.google.com/document/d/1xHiwhJfi0JujxoVn9wVV7OVT4VfAaD3znz

JiK6zTQB0/edit?hl=it

• L’albo sul tuo sito: alcuni docenti stanno studiando sistemi di

gestione dell’albo con Drupal, WordPress, Joomla e Plone.

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Trasparenza e privacy

Il garante della privacy

• consente la diffusione di dati personali per finalità di trasparenza e di

comunicazione nelle pubbliche amministrazioni ma sempre nel rispetto dei

principi di pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati da

pubblicare su internet e pone nuovamente cautele e limiti e richiede

l’adozione di misure di sicurezza per garantire il trattamento dei dati con

strumenti elettronici, (vedi anche Deliberazione n. 17 del 19 aprile 2007).

• sull’impiego delle nuove tecnologie sottolinea che gli enti dovranno sempre

assicurare l’esattezza, l’aggiornamento e la pertinenza dei dati pubblicati

in rete e garantire al tempo stesso, il “diritto all’oblio” dei dati delle persone

interessate.

Riferimenti

• D.Lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali)

• La privacy tra i banchi di scuola:

http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1723730

• Trasparenza vs. privacy: http://www.urp.it/Sezione.jsp?idSezione=1751

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La privacy nel sito Contenuti minimi

• Informativa sulla privacy: disponibile, ove possibile, in un’area

informativa a piè di pagina (footer) o, ove non previsto il footer, in

una apposita sezione del sito, collegata da tutte le pagine

indirizzato dalla etichetta “Privacy” o “Protezione dei dati personali”.

• Nella sezione “Privacy” devono essere descritte le modalità di

gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali e

degli utenti che interagiscono con i servizi resi disponibili. Si

tratta di una informativa da rendere ai sensi del Decreto legislativo

2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”

• Riferimento: Linee guida, pag. 52 e seguenti, Capitolo Policy:

http://www.innovazionepa.gov.it/lazione-del-ministro/linee-guida-siti-

web-pa/indice/cap4-garantire-la-qualita-dei-siti/policy.aspx

Page 33: Comext ds-siti-trasparenza

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…ma comunicare

nel web di tutti con tutti

è anche servire l’informazione

in modo diverso

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Comunico per farmi capire…

• semplificazione del linguaggio

• vicino alla lingua parlata dei cittadini

• testi pensati e scritti per essere compresi

• trasparenza dell’azione amministrativa

piano giuridico piano comunicativo

chiarezza legittimità

efficacia

11. Rapporti con il

pubblico:

4. Nella redazione dei

testi scritti e in tutte le

altre comunicazioni il

dipendente adotta un

linguaggio chiaro e

comprensibile.

(dal CCNL 16-7-2010, ALLEGATO 1: Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni)

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… da tutti

• eliminazione delle barriere all’accesso

• prima di scrivere, penso accessibile

chiarezza legittimità

universalità

Le pubbliche amministrazioni

centrali realizzano siti

istituzionali su reti telematiche

che rispettano i princìpi di

accessibilità, nonché di elevata

usabilità e reperibilità, anche da

parte delle persone disabili,

completezza di informazione,

chiarezza di linguaggio,

affidabilità, semplicità di

consultazione, qualità,

omogeneità ed interoperabilità.

(dal Codice dell’amministrazione

digitale, d.lgs. 235/2010)

Page 36: Comext ds-siti-trasparenza

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Guida per un controllo finale del testo

Un testo è semplice se usa

• parole di uso comune

• parole brevi

• parole di significato non ambiguo

• parole di origine italiana

• parole intere (e non abbreviazioni, sigle, ecc.)

• parole tecnico-specialistiche necessarie e

accompagnate da spiegazione breve e comprensibile

Alfredo Fioritto (a cura di),

Manuale di stile, Il Mulino, 1997

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Guida per un controllo finale del testo

Un testo è materialmente leggibile

se usa alcuni accorgimenti tecnici che non sono secondari

né banali.

Per esempio contribuiscono a rendere più leggibile un testo

anche alcuni criteri grafico-tipografici e alcuni

accorgimenti redazionali:

• usare interlinea ca. 120%;

• separare verticalmente i blocchi di testo;

• evitare l’allineamento giustificato in testi senza sillabazione e di

larghezza limitata;

• limitare l’allineamento centrato.

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Indice di leggibilità. Gulpease

http://digilander.libero.it/RobertoRicci/variabilialeatorie/esperimenti/leggibilita.htm

• Considera la lunghezza delle parole

• Valuta rispetto alla scolarizzazione del lettore

G<80 testi difficili per chi ha la licenza elementare

G<60 testi difficili per chi ha la licenza media

G<40 testi difficili per chi ha un diploma superiore

G = 89-(LP/10)+3*FR

LP = (totale lettere*100) / totale parole

FR = (totale frasi*100) / totale parole

Fonte: GULP, Gruppo Universitario Linguistico Pedagogico, Università di Roma

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GULP

Licenza elementare Licenza media Licenza superiore

quasi incomprensibile 0<G<55 0<G<35 0<G<10

molto difficile 55<G<70 35<G<50 10<G<30

Difficile 70<G<80 50<G<60 30<G<40

Facile 80<G<95 60<G<80 40<G<70

molto facile 95<G<100 80<G<100 70<G<100

fonte:

www.eulogos.net

Pagina per la valutazione

on line dell’indice Gulpease

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Vocabolario di base di Tullio De Mauro

• Il Vocabolario di base della lingua italiana di Tullio De

Mauro è un elenco di lemmi elaborato prevalentemente

secondo criteri statistici. Esso rappresenta la porzione

della lingua italiana usata e compresa dalla maggior

parte di coloro che parlano italiano.

• La scelta dei lemmi è stata fatta in base ai primi 5.000

lemmi del Lessico Italiano di Frequenza (LIF) [Bortolini et

a. 1972] (ridotti a circa 4.750 dopo averne verificato la

comprensibilità), integrati con un insieme di lemmi

determinati per altre vie.

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Vocabolario di base Un esempio

Un esempio di scrittura ad alta leggibilità è il mensile due

parole (http://www.dueparole.it/).

I redattori di due parole scrivono articoli usando il

Vocabolario di base e spiegando le parole che non vi

appartengono.

Inoltre, la redazione applica anche altri criteri di

leggibilità, attinenti alla grafica (caratteri grandi,

illustrazioni che non spezzano il testo, ecc.) e al modo di

disporre i contenuti (riquadri di spiegazione, testo a nuova

riga per ogni frase, ecc.)

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La redazione di un documento Alcune possibili scelte a misura di scuola

• Indicazioni per la redazione dei documenti della scuola

• Indicazioni per la stesura di contenuti web orientati al

cittadino

Sintassi

Leggibilità

tipografica

Lessico Titoli

Etichette

(categorie, tag)

Abstract

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Il sito scolastico, poi,

è anche (o soprattutto?)

• Luogo di partecipazione

• Luogo di inte(g)razione

• Luogo di appartenenza e di comunicazione

• Luogo di passaggio verso altri ambienti didattici,

partecipativi

Oltre il sito istituzionale

i siti tematici

con meno vincoli,

pur ricordando il prerogativa del web

di essere di tutti

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“nuova” comunicazione, “nuovo” web

• Trasparente

• Pubblica

• Chiara e semplice

• Al servizio del

cittadino

• Accessibile

• Aperta

• Feed RSS

• Opendata

• Creative Commons

• Tag

• Folksonomia

• Social network

La “nuova” comunicazione: Alcune parole del “nuovo” web:

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Da Gutenberg a Berners Lee

• Utente come destinatario

• Target / Segmento di mercato

• Tassonomia

• Capacità produttiva

• Mercato di massa

• Top down / Bottom up

• Push

DISCORSO

• Utente come produttore

• Community

• Rete

• Folksonomia

• Reputazione e competenza

• Massa di mercati

• Peer to peer

• Pull

CONVERSAZIONE

Gutenberg: L’era dei mass media

Berners Lee:

L’era degli user generated-content

Fonte: Scotti, Sica, Community Management

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Altri ambienti per condividere conoscenze

• CMS per la scuola: Drupal, Wordpress, Plone, Joomla!,…

• Facebook - www.facebook.com/

• Twitter - http://twitter.com/

• Friendfeed - http://friendfeed.com/

• Google documenti (anche fogli di calcolo, presentazioni, disegni,

moduli)

• Doodle - www.doodle.com/

• Moodle -

• Docebo - www.mydocebo.com/

• …

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Perché condividere conoscenza?

• Per fare circolare l’informazione

• Per accrescere la reputazione propria e del proprio ufficio

• Per migliorare il proprio lavoro

• Per non partire da zero

• Per intessere nuove relazioni

• Per contribuire alla diffusione di buone pratiche

• Per una nuova definizione del merito nella pa

• Perché siamo pubblica amministrazione

Nessuno sa tutto, ognuno sa qualcosa,

la totalità del sapere risede nell’umanità.

(Pierre Levy, L’intelligenza collettiva)

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Siti web scolastici tra trasparenza

e condivisione della conoscenza • CMS open source

• Pubblicità degli atti, ma anche delle circolari, delle comunicazioni

• Aree riservate solo se necessarie (es. dematerializzazione documenti)

• Rimozione barriere all’accesso

• Cura della qualità del sito istituzionale (accessibilità, usabilità,

chiarezza, …)

• Distribuzione contenuti sito e contenuti didattici con licenza Creative

Commons del tipo by-nc-nd (attribuzione, non commerciale,

condivisione)

• Partecipazione alla redazione di diversi soggetti, ma anche

implementazione di altri ambienti didattici e partecipativi

• Rendere pubblici CV, spese progetti, distribuzione fondo istituto (?)

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Comunicazione organizzativa

tra complessità e web 2.0…

Network comunicativi

Comunità di pratica

Silos organizzativi

Arcipelaghi e costellazioni

…e tra legami forti e deboli, identità multiple e entropia organizzativa

Fonte

Fabrizio Maimone, La comunicazione organizzativa

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La comunità di pratica

come gruppo di persone che

• share similar challanges;

• interacr regularly;

• learn from and with each other;

• improve their ability to address

their challanges.

(Etienne Wenger)

• condivide una pratica professionale;

• deve confrontarsi con problemi e sfide

simili;

• interagisce regolarmente;

• apprende dagli altri e con gli altri;

• sviluppa la capacità di affrontare con

successo i problemi ne le sfide

condivise.

1. Partecipazione

2. Inclusione

3. Impegno

4. Identità

(Fabrizio Maimone)

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“Il passaggio verso un modello (…) informale della conoscenza

ha molte affinità con un approccio di tipo connessionistico

dell’apprendimento” (Scotti, Sica, Community Management, Apogeo, 2010)

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Tra i principi del connessionismo

• L’apprendimento e la conoscenza hanno bisogno di una diversità di

opinione per potere cogliere l’insieme e potere selezionare gli approcci

migliori

• L’apprendimento è un processo di costituzione di una rete che connette

nodi specializzati o fonti di informazione

• La conoscenza rimane nelle reti

• La capacità di sapere di più è più critica rispetto a ciò che già si conosce

• Apprendere e conoscere sono processi continui: non hanno termine e

non generano prodotti

• La capacità di vedere connessioni, riconoscere modelli e creare

significati tra campi diversi, idee, concetti è la competenza principale per

le persone di oggi

• Prendere decisioni è apprendimento

da George Siemens, Knowing Knowledge, 2006

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Sitografia linguaggio

• Semplificazione linguaggio – Regione Emilia – linguaggio burocratico

– URP degli URP

– Università di Padova – linguaggio amministrativo

– Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee –

Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali

• Scrivere per il web – www.mestierediscrivere.com (Luisa Carrada)

– www.palestradiscrittura.it (Alessandro Lucchini)

– http://chiaroesemplice.blogspot.com (M. Emanuela Piemontese)

• La cura dei documenti digitali a scuola e nella PA – www.slideshare.net/giacomo.mason/usabilita-e-scrittura-dei-testi-per-il-web (Giacomo

Mason)

– Accessibilità dei documenti elettronici (Livio Mondini)

– www.porteapertesulweb.it/documenti-digitali-a-scuola/

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Sitografia istituzionale

comunicazione web

• Risorse dal Ministero per la pa e dell’innovazione – Linee guida per i siti web delle PA

– Nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale

• DigitPA - http://www.digitpa.gov.it/

– Registrazione dominio .gov.it

– Accessibilità

– Accessibile.gov.it

E inoltre (temi non trattati in questa presentazione)

– Firma digitale

– Posta elettronica certificata

– Sistema Pubblico di Connettività

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Bibliografia linguaggio

• Semplificazione linguaggio

– Alfredo Fioritto, Manuale di stile dei documenti amministrativi, Carocci, 2009

– Tommaso Raso, La scrittura burocratica, Carocci, 2005

– Tullio De Mauro, Guida all’uso delle parole, Editori Riuniti, 2003

– Alfredo Fioritto (a cura di), Manuale di stile, Il Mulino, 1997

– Alessandro Lucchini, Business Writing, Sperling & Kupfer, 2006

– Beppe Severgnini, L'italiano. Lezioni semiserie, Rizzoli, 2007

• Scrivere per il web

– Luisa Carrada, Il mestiere di scrivere. Le parole al lavoro, tra carta e web,

Apogeo, 2008

– Giovanni Acerboni, Progettare e scrivere per internet, Mc Graw Hill, 2005

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Bibliografia siti e comunicazione 2.0

• Siti nella pubblica amministrazione – Ernesto Bellisario, Gianluigi Cogo, Roberto Scano, I siti web delle pubbliche

amministrazioni, Maggioli, 2010

• Comunicazione 2.0

– Fabrizio Maimone, La comunicazione organizzativa, Angeli, 2010

– Emanuele Scotti, Rosario Sica, Community Management, Apogeo, 2010

– Giacomo Mason, Intranet 2.0, Tecniche Nuove, 2010

– Charlotte Hess e Elinor Ostrum (a cura di), La conoscenza come bene comune,

Mondadori, 2009

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“Le parole sono fatte, prima che per essere dette,

per essere capite: proprio per questo, diceva un filosofo,

gli dei ci hanno dato una lingua e due orecchie.

Chi non si fa capire viola la libertà di parola dei suoi ascoltatori.

È un maleducato, se parla in privato e da privato.

È qualcosa di peggio se è un giornalista, un insegnante,

un dipendente pubblico, un eletto dal popolo.

Chi è al servizio di un pubblico ha il dovere costituzionale

di farsi capire.”

(Tullio De Mauro)

Due parole

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