“Come muoversi nelle relazioni principi della Mediazione ... relazione... · La relazione...
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Proposta, metodo, pensiero di Maria Martello Elena Romano
La relazione efficace
“Come muoversi nelle relazioni all’interno della scuola secondo i
principi della Mediazione dei conflitti”
LA SCUOLA COME ORGANIZZAZIONE
P. Romei
ISTITUZIONE
GRUPPO SOCIALE
si dà dei riferimenti comportamentali per garantire
equilibrio tra aspettative sociali e
bisogni individuali
MOVIMENTO
ORGANIZZAZIONE
garantisce il
mantenimento
coesione gruppo
sviluppa una struttura identitaria
specifica
prodotto culturale conseguente ad atto intenzionale
soddisfa bisogni di
dipendenza,
affiliazione,
appartenenza dei
singoli
matura una progressiva
acquisizione di valore in sé
riceve una sorta di fiducia a priori
ISTITUZIONE
scolastica
CONSEGUENZE SULLA PERSONA
ansia soddisfazione gelosia timori
STRUTTURA organizzativa
ruoli gerarchie
comunicazioni
L’ORGANIZZAZIONE E LE SUE
DINAMICHE
CONTESTO organizzativo
dimensioni risorse scopi
CLIMA organizzativo
controllo cooperazione
sostegno
CARATTERISTICHE INDIVIDUALI personalità capacità bisogni
AMBIENTE DI RELAZIONI
attori: Dirigente – Colleghi –Alunni –Famiglie
modalità: Ruoli/Mansioni/compiti
Riconoscimenti
STRETTE INTERCONNESSIONI/DIVERSI
RUOLI-DIVERSI PROFILI
Dirigente scolastico
staff DSGA
Collegio Docenti personale
ATA famiglie
MIUR
Enti-Associazioni
INTERCONNESSIONI INTERNE
alunni
INTERCONNESSIONI CON L’ESTERNO
TIPOLOGIA CONFLITTI
• LINEARE - alunni ed alunni, insegnanti, gruppi di
insegnanti e Collegio docenti, collaboratori scolastici, personale amministrativo
• ASIMMETRICO - insegnante ed alunno, insegnante e
genitore, collaboratore scolastico ed alunno o genitore
• VERTICISTICO - insegnante e Dirigente scolastico,
alunno ed insegnante, collaboratore scolastico o assistente amministrativo e DSGA o Dirigente scolastico
PREMESSE
• selezione del personale effettuata su base formale e non valoriale
• ambiguità ruolo dirigenziale rispetto alle potenzialità d’intervento
• formazione del personale ricondotta per lo più ad aspetti tecnicistici
RESIDUA ATTENZIONE ALLA DIMENSIONE RELAZIONALE
GLI INGANNI
La relazione si gioca su due piani • superficiale > riferito al ruolo, al compito • profondo > riferito alla sfera intima
La competenze relazionali sono innate e non apprese
INTELLIGENZA come “potenziamento biopsicologico di elaborare specifiche forme di informazione secondo specifiche modalità”
(“Cambiare idee”)
INTELLIGENZE PERSONALI
INTELLIGENZA INTERPERSONALE
come capacità di percepire e interpretare gli stati d'animo, le motivazioni, le intenzioni e i sentimenti altrui. Ciò può includere sensibilità verso le espressioni del viso, della voce, dei gesti e abilità nel rispondere agli altri efficacemente e in modo pragmatico.
INTELLIGENZA
INTRAPERSONALE
si esercita invece verso se stessi: l’individuo che ne è dotato sa come vanno le cose dentro di sé; è capace di riconoscere i propri sentimenti, scopi, paure, debolezze, forze; nei casi migliori sa usare tale conoscenza per compiere scelte
giudiziose
LE DIMENSIONI DELLA RELAZIONE
INTRA PERSONALE
INTER PERSONALE
Accedere alla
propria sfera
emotiva
Essere consapevole del proprio sè
Accettazione del proprio
sè Incontrare l’altro
Mettersi in relazione
Assumere il punto di
vista dell’altro
INTELLIGENZA PERSONALE
LA RELAZIONE INTERPERSONALE
esperienza quotidiana
La “messa in comune” avviene mediante
mezzo fisico-ambientale
(visivo/gestuale-vocale/uditivo)
“lingua” utilizzata
tra
- in un CONTESTO
LE DIMENSIONI DELLA RELAZIONE
INTRA PERSONALE
INTER PERSONALE
Accedere alla
propria sfera
emotiva
Essere consapevole del proprio sè
Accettazione del proprio
sè Incontrare l’altro
Mettersi in relazione
Assumere il punto di
vista dell’altro
INTELLIGENZA PERSONALE
Ciascuno porta con sè
di conoscenze, esperienze, valori ……
che connota la struttura relazionale
…… anche rispetto a ciò
che vouole nascondere
QUANDO S’INTACCA LA RELAZIONE ?
• diversità
• ambiguità
• aspettative
• estremo rigore personale
• bisogno di unità
• attribuiamo un grosso valore a quello che immaginiamo e quindi pensiamo che l’altro
pensi di noi
• siamo consigliati da una serie di sentimenti negativi che ci annebbiano la capacità di vivere la relazione
IL LUOGO DEL CONFLITTO
Citoplasma
motivi oggettivi del contendere
Nucleo
conflitto reale
PRINCIPI FONDANTI DELLA MEDIAZIONE
• Riconoscimento valenza persona nella sua integrità
• Relazione come qualcosa che si co-costruisce
• Carattere autopoietico della relazione (generatività)
• Invita ad individuare ciò che impedisce la comunicazione autentica
• Invita a fermarsi su un piano osservativo prima di assumerne uno valutativo
• Riconosce la responsabilità della relazione a ciascuno
• Va oltre la mera negoziazione
• Crede nelle possibilità del singolo
• Insegna un percorso
• Permette al singolo di scandagliare i bisogni
profondi • Crede nella contemporanea vittoria di tutti e due i
confliggenti
INTELLIGENZA
EMOTIVA
INTRA
PERSONALE INTER
PERSONALE
Accedere alla
propria sfera
emotiva
Essere
consapevole
del proprio sè
Accettazione
del proprio sè
Incontrare
l’altro
Mettersi in
relazione
Assumere il
punto di vista
dell’altro
Effettuare
scelte
autonome
Confrontarsi
con valori
diversi
Avviare e
mantenere
relazioni
L'INTELLIGENZA EMOTIVA
consiste nella capacità di
• gestire positivamente le proprie emozioni tanto interiormente, quanto nelle relazioni sociali
• motivare noi stessi
diventando lo strumento che rende competenti sul
piano relazionale
Fermarsi a riflettere
• su quello che per noi significa il conflitto
• su ciò che ci accade quando confliggiamo
• sulla nostra reattività
è il PRIMO PASSO per riuscire a guidare la nostra azione in modo costruttivo
Il secondo passo
• fermarsi, vivere la relazione anziché subirla (chiedersi cosa c’è che non va, fermarsi..)
• indagare sulla reattività personale
• lavorare sulla propria pulizia interiore
• possiamo lavorare su noi stessi e sul nostro modo di porci verso gli altri
• lavorare sull’autostima e sull’autoefficacia
Il terzo passo
• ripercorrere le fasi della relazione
• incontrare l’altro di pancia e non di testa (pregiudizio)
• incrementare la fiducia
• lavorare sulla creatività.
LA RISOLUZIONE COSTRUTTIVA
“Non è possibile risolvere un problema con la stessa mentalità con cui è stato creato”
Albert Einstein
Sartre
Non siamo liberi di scegliere quello che ci
succede, però siamo liberi di scegliere come
reagire a quello che ci succede.