coltivare lorto autunno2016 - Azienda Agricola Orto Mio ... · GGIO ANCHE IN VASO E SUL BALCONE...

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COPIA OMAGGIO ANCHE IN VASO E SUL BALCONE TRAPIANTI ESTIVI ED AUTUNNALI… È GIÀ ARRIVATO IL MOMENTO Coltivare l’Orto d’inverno: minimo sforzo con massima resa! Potrebbe sembrare un po’ prematuro parlare di orto per l’in- verno quando ancora siamo in piena estate. Invece è questo il momento giusto per pensare al nostro orto invernale. Se non avete mai coltivato un orto d’inverno, sappiate che è molto più facile di quello che state coltivando in questo momento. Niente batte il sapore delle verdure fresche del nostro orto. Perché comprare gli ortaggi quando è possibile essere indipendenti se possediamo un orto od un bel balcone?!? Queste sono le verdure che migliorano il loro sapore quando coltivate in autunno ed in inverno. Avete mai assaggiato un cavolo dopo la prima gelata della stagione? Sicuramente avrete notato una notevole differenza nel sapore. L’orto d’inverno richiede pochissime cure. Una volta effettuati i trapianti non rimane che attendere al caldo, quando fuori è umido e freddo. Avremo a nostra disposizione sempre un minimo di raccolto senza dovere faticare più di tanto. La chiave di successo per un orto d’inverno è semplicemente quella di piantare in estate ed inizio au- tunno, quando ancora raccogliamo i pomodori, i peperoni ed i meloni. Senza sforzo otterremo ortaggi freschi, sani e soprattutto molto salutari che raccoglieremo durante i primi mesi del nuovo anno. Basta solo attendere, con pazienza. Buon Orto a Tutti Voi! RADICCHI, INDIVIE RICCE E SCAROLE, AD OGNUNO IL SUO GUSTO! Se abbiamo ereditato la tra- dizione di coltivare, nel nostro orto autunnale qualche varietà di radicchio ed indivia, sappia- mo bene quanto sarebbe difficile privarci del loro gusto inconfondibile. Cosa coltivare quando nell’orto le ore di luce saranno calate notevolmente e le specie a disposi- zione diventate molte meno? Per avvicinarci con soddi- sfazione a queste specie, è importante partire sceglien- do le varietà che più si avvicinano ai nostri gusti: meglio evitare, ad esempio, di partire con grandi quantità di varietà dal gusto amarognolo, se non sopportiamo que- sto tipo di sapore. LE VARIETÀ DAL SAPORE DOLCE: Bianca Capotta Mantovana, Bianca di Mi- lano, Pan di Zucchero, Variegate di Ca- stelfranco, Variegate di Lusia, Rosa del Veneto e tutte le scarole. LE VARIETÀ LEGGERMENTE AMAROGNOLE: Variegato di Chioggia Tardivo, Rosse di Verona, Rosa Isontina, Rosso di Treviso, Verdoro o Gialla del Veneto, Indivie Ric- ce, Cicoria Catalogna e Puntarelle. LE VARIETÀ AMAROGNOLE: Rosse a palla di Chioggia. Senza palo, precocissimo, raccolta in 40 giorni. Senza palo, precocissimo, raccolta in 40 giorni. Da palo, precoci e resistenti al caldo. Da palo, precoci e resistenti al caldo. A OMAGGIO ANCHE IN VASO E SUL BALCONE ANCH Coltivar e Senza palo, precocissimo raccolta in 40 giorni. Da palo, precoci e resistenti al caldo. PRODUCONO FINO AI PRIMI FREDDI PRODUCONO FINO AI PRIMI FREDDI I pomodi per trapianto estivo, con raccolta fino ai primi freddi I pomodi per trapianto estivo, con raccolta fino ai primi freddi 4 varietà di pomodoro da trapiantare in estate per raccolta fino al tardo autunno. Due nane, da coltivare senza palo, e dove non serve eliminare le femminelle: tondo Salomone F1 e Wantja F1 allungato. Due varietà anche da palo, il tondo a grappolo Willy F1 ed il San Marzano Tiren F1. Queste varietà a raccolta precoce, entrano nel massimo della produzione quando quelle primaverili iniziano il fisiologico declino produttivo. Al sopraggiungere dei primi freddi, se ci sono frutti già ben formati ma ancora immaturi sulle piante, possono essere portati dentro casa, dove matureranno in alcuni giorni. Wantya F1 Wiy F1 Tiren F1 Salomone F1 O S Se a dizion orto a CAVOLI, LE NOVITÀ PER IL 2016 Si aggiungono alla gamma delle brassiche, diverse nuove varietà per i cicli tardivi: MAGNIFICO F1 VERDE DI MACERATA TARDIVO ciclo di circa 110-120 gg. con infio- rescenze di altissima qualità, di fa- cile coltivazione. Ideale per il cen- tro Italia. Al nord trapiantare entro la metà di agosto. PIRAMIDE F1 VERDE ROMANESCO INVERNALE ciclo di circa 120 gg. Pianta forte e rustica, si adatta bene alle zone del centro Italia. Al nord trapiantare entro la metà di agosto. AMANDINE F1 BIANCO TARDIVO DI GENNAIO ciclo di circa 115-125 gg. Pianta for- te e rustica, perfetto per le raccolte di pieno inverno. Al nord trapianta- re entro la metà di agosto. CISKO F1 Il Cinese Resistente All’ernia Novità: il cavolo cinese resistente all’Ernia delle crucifere (Plasmodio- phora brassicae). Questa insidiosa malattia fungina colpisce la radice delle piante coltivate in suoli a Ph leggermente acido, provocando dei caratteristici rigonfiamenti detti er- nie, che bloccano l’accrescimento delle piante provocandone l’appas- simento e la crescita stentata. Si raccoglie a circa 65 gg dal trapian- to. Si consuma crudo in insalata o cotto. www.ortomio.it Facilissimi Facilissimi da coltivare da coltivare ovunque! ovunque! TUTTI I BENEFICI DELLE BRASSICHE (CAVOLI) È ormai risaputo che un consumo minimo di ver- dure come le Brassiche (sono i cavoli di tutti i tipi) è indispensabile per la prevenzione del cancro. Antiossidanti, antinfiammatori, aiutano il sistema immunitario, disintossicanti, un aiuto contro l’ipertensione e super nutrienti. I medici nutrizionisti ne consigliano vivamente il consu- mo almeno 3 volte alla settimana, crudi o cotti. NUMERO 08 ANNO III° usto e di osi- ddi- ien- glio Ve Ve ce LE Ro sto tipo LE Bi la s V

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COPIA OMAGGIO

ANCHE IN VASO E SUL BALCONE

TRAPIANTI ESTIVI ED AUTUNNALI… È GIÀ ARRIVATO IL MOMENTOColtivare l’Orto d’inverno: minimo sforzocon massima resa!

Potrebbe sembrare un po’ prematuro parlare di orto per l’in-verno quando ancora siamo in piena estate. Invece è questo il momento giusto per pensare al nostro orto invernale. Se non avete mai coltivato un orto d’inverno, sappiate che è

molto più facile di quello che state coltivando in questo momento. Niente batte il sapore delle verdure fresche del nostro orto. Perché comprare gli ortaggi quando è possibile essere indipendenti se possediamo un orto od un bel balcone?!? Queste sono le verdure che migliorano il loro sapore quando coltivate in autunno ed in inverno. Avete mai assaggiato un cavolo dopo la prima gelata della stagione? Sicuramente avrete notato una notevole differenza nel sapore. L’orto d’inverno richiede pochissime cure. Una volta effettuati i trapianti non rimane che attendere al caldo, quando fuori è umido e freddo. Avremo a nostra disposizione sempre un minimo di raccolto senza dovere faticare più di tanto. La chiave di successo per un orto d’inverno è semplicemente quella di piantare in estate ed inizio au-tunno, quando ancora raccogliamo i pomodori, i peperoni ed i meloni. Senza sforzo otterremo ortaggi freschi, sani e soprattutto molto salutari che raccoglieremo durante i primi mesi del nuovo anno. Basta solo attendere, con pazienza.

Buon Orto a Tutti Voi!

RADICCHI, INDIVIERICCE E SCAROLE, AD

OGNUNO IL SUO GUSTO!

Se abbiamo ereditato la tra-dizione di coltivare, nel nostro

orto autunnale qualche varietà di radicchio ed indivia, sappia-

mo bene quanto sarebbe diffi cile privarci del loro gusto inconfondibile. Cosa coltivare quando nell’orto le ore di luce saranno calate notevolmente e le specie a disposi-zione diventate molte meno? Per avvicinarci con soddi-sfazione a queste specie, è importante partire sceglien-do le varietà che più si avvicinano ai nostri gusti: meglio

evitare, ad esempio, di partire con grandi quantità di varietà dal gusto amarognolo, se non sopportiamo que-sto tipo di sapore.

LE VARIETÀ DAL SAPORE DOLCE:Bianca Capotta Mantovana, Bianca di Mi-lano, Pan di Zucchero, Variegate di Ca-stelfranco, Variegate di Lusia, Rosa del Veneto e tutte le scarole.

LE VARIETÀ LEGGERMENTEAMAROGNOLE:Variegato di Chioggia Tardivo, Rosse di Verona, Rosa Isontina, Rosso di Treviso, Verdoro o Gialla del Veneto, Indivie Ric-ce, Cicoria Catalogna e Puntarelle.

LE VARIETÀ AMAROGNOLE:Rosse a palla di Chioggia.

Senza palo, precocissimo,raccolta in 40 giorni.

Senza palo, precocissimo,raccolta in 40 giorni.

Da palo, precocie resistenti al caldo.

Da palo, precocie resistenti al caldo.

A OMAGGIO

ANCHE IN VASO E SUL BALCONE

ANCHColtivare

Senza palo, precocissimoraccolta in 40 giorni.

Da palo, precocie resistenti al caldo.

PRODUCONO

FINO AI PRIMI

FREDDIPRODUCONO

FINO AI PRIMI

FREDDI

I pomodor i per trapianto estivo, con raccolta fi no ai primi freddiI pomodor i per trapianto estivo, con raccolta fi no ai primi freddi4 varietà di pomodoro da trapiantare in estate per raccolta fi no al tardo autunno. Due nane, da coltivare senza palo, e dove non serve eliminare le femminelle: tondo Salomone F1 e Wantja F1 allungato. Due varietà anche da palo, il tondo a grappolo Willy F1 ed il San Marzano Tiren F1. Queste varietà a raccolta precoce, entrano nel massimo della produzione quando quelle primaverili iniziano il fi siologico declino produttivo. Al sopraggiungere dei primi freddi, se ci sono frutti già ben formati ma ancora immaturi sulle piante, possono essere portati dentro casa, dove matureranno in alcuni giorni.

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CAVOLI,LE NOVITÀ PER IL 2016

Si aggiungono alla gamma delle brassiche, diverse nuove varietà per i cicli tardivi:

MAGNIFICO F1 VERDE DI MACERATA TARDIVOciclo di circa 110-120 gg. con infi o-rescenze di altissima qualità, di fa-cile coltivazione. Ideale per il cen-tro Italia. Al nord trapiantare entro la metà di agosto.

PIRAMIDE F1VERDE ROMANESCO INVERNALEciclo di circa 120 gg. Pianta forte e rustica, si adatta bene alle zone del centro Italia. Al nord trapiantare entro la metà di agosto.

AMANDINE F1BIANCO TARDIVO DI GENNAIOciclo di circa 115-125 gg. Pianta for-te e rustica, perfetto per le raccolte di pieno inverno. Al nord trapianta-re entro la metà di agosto.

CISKO F1Il Cinese Resistente All’erniaNovità: il cavolo cinese resistente all’Ernia delle crucifere (Plasmodio-phora brassicae). Questa insidiosa malattia fungina colpisce la radice delle piante coltivate in suoli a Ph leggermente acido, provocando dei caratteristici rigonfi amenti detti er-nie, che bloccano l’accrescimento delle piante provocandone l’appas-simento e la crescita stentata. Si raccoglie a circa 65 gg dal trapian-to. Si consuma crudo in insalata o cotto.

www.ortomio.it

FacilissimiFacilissimi

da coltivareda coltivareovunque!ovunque!

TUTTI I BENEFICI DELLE BRASSICHE (CAVOLI)

È ormai risaputo che un consumo minimo di ver-dure come le Brassiche (sono i cavoli di tutti i tipi) è indispensabile per la prevenzione del cancro. Antiossidanti, antinfi ammatori, aiutano il sistema immunitario, disintossicanti, un aiuto contro l’ipertensione e super nutrienti. I medici nutrizionisti ne consigliano vivamente il consu-mo almeno 3 volte alla settimana, crudi o cotti.

NUMERO

08 ANNO III°

usto e di osi-ddi-ien-glio

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TRAPIANTARE LE LATTUGHE DA TAGLIOCome fare in estate ed in autunnoPer gli appassionati delle lattughe da taglio, è consigliabile ripiantare periodicamente nuove piantine fresche, quando quelle del primo trapianto hanno ormai esaurito le energie. Normalmente questo accade ogni 2-3 mesi, quindi dopo 5-10 tagli in funzio-ne delle varietà, della qualità del terriccio utilizzato per il trapianto e della eventuale concimazione Bio apportata durante il periodo di coltivazione.

LA TECNICA DI TRAPIANTOQuando i cubetti delle piantine vengono estratti dai contenitori di plastica, non è ne-cessario separare gli uni dagli altri come nella coltivazione delle lattughe da cespo: si mettono a dimora i panetti (1 panetto = 9 piante) di terriccio lasciandoli intatti, con le piante fi tte come vi si trovano. Ponendo un panetto di seguito all’altro, si formano delle fi le lunghe 40- 50 cm, composte da 36-45 piantine. Questo permette di velociz-zare moltissimo il trapianto. I cubetti non vanno interrati in profondità: circa un terzo del cubetto deve restare all’esterno, senza venire coperto dal terreno.

LATTUGHINI: LE VARIETÀ PER L’ESTATE E L’AUTUNNONel periodo estivo le varietà più indicate sono: Gentilina bionda e rossa, Foglia di quercia, Goriziana, Canasta e Supercanasta, Lollo mix e Salanova. Si possono tra-piantare per raccolta da taglio anche l’ottima Cicoria Zuccherina di Trieste e la Rucola selvatica. Dal 20 di agosto potremo tornare a trapiantare tutte le tipologie indicate sulla guida ai trapianti con l’apposito simbolo.

Scansiona il codice e vedi come trapiantarle, raccoglierle e servirle!

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INSALATE DA TAGLIOVeloci, fresche e squisite

Coltivare il basilicoIl sapor e dell ’estate Mediterranea

Tra i sapori più tipici, inconfondibili ed amati della cucina medi-

terranea, il basilico non può mancare in molti dei nostri piatti più

tradizionali: dalla pizza margherita, alla mozzarella, alla caprese

e all’ineguagliabile pesto alla genovese. Quanta soddisfazione

curarlo e vederlo crescere rapidamente nei nostri orti. E che bel-

la sensazione, con il profumo che si sprigiona dalle sue foglie

mentre lo cogliamo, in attesa di trasformarlo in vere delizie per

il palato.

SFRUTTARE LA COLTIVAZIONE IN VASOPER BATTERE LA PERONOSPORAColtivare il basilico anche in vaso, posizionandolo in balcone, in

zone riparate dalla pioggia, permette di salvarlo più agevolmente

da un pericoloso fungo, la peronospora, consentendo di averlo

anche qualora in campo aperto venisse colpito mortalmente, a

causa della stagione piovosa.

ELIMINARE RAPIDAMENTE I BOCCIOLI FIORALIRaggiunta la maturità, il nostro basilico tenderà a produrre le

caratteristiche spighette dalle quali sbocceranno delicati fi ori

bianchi. Se desideriamo avere una copiosa produzione di foglie,

dovremo eliminare alla loro comparsa, la produzione di questi

boccioli fi orali, affi nché tutte le energie della pianta possano

concentrarsi sulla emissione di nuove foglie. L’operazione andrà

ripetuta nel tempo, con le forbici, ogni qualvolta le piante pro-

durranno nuovi fi ori; altrimenti la pianta perderà il suo vigore

e gran parte delle sue proprietà verranno convogliate nei semi.

AROMATICHE: PIÙ SAPOREAI CIBI E PIÙ SALUTE PER TUTTI!

dizioni di prolungata assenza di preci-pitazioni. Se le nostre piante sono in vaso sul balcone, ed hanno esposizio-ne a sud, se possibile, nei periodi più caldi dell’estate, potremo spostarle a mezz’ombra o ripararle con tende om-breggianti nelle ore più calde. Cerchia-mo di evitare i vasi di colore molto scu-ro, che favoriscono il surriscaldamento radicale nel caso di esposizione diretta ai raggi solari.

COME TRATTARLE IN AUTUNNOED IN INVERNO?Gran parte delle aromatiche piantate in campo aperto, se esposte in posizioni riparate, non richiedono accorgimenti particolari, se non un’attenta protezio-ne dal freddo nel caso di forti gelate. La protezione può consistere in un telo di tessuto non tessuto oppure di nylon, aperto sulla sommità per evitare la con-densa. Uno strato di paglia o pacciama-tura con corteccia di pino posizionate sulla superfi cie del suolo, per proteg-gere le radici degli esemplari ai quali

siamo più affezionati. In terrazzo, potre-mo avvicinarle ai muri dell’abitazione, spostandole dalle posizioni più esposte ai venti freddi. In vaso dovremo presta-re particolare attenzione all’irrigazione, per non rischiare di favorire l’insorgen-za di marciumi a carico dell’apparato radicale. Questo signifi ca ridurre drasti-camente le annaffi ature, intervenendo solo quando le piante hanno il terreno bene asciutto, in giornate non partico-larmente fredde, bagnando nelle ore del mattino, con quantità moderate.

I SEGRETI DEL SAPORE:SOLE ED IRRIGAZIONEIl segreto per avere una forte intensità degli aromi è estremamente semplice: esporre le piante in posizione ben so-leggiata e moderare l’irrigazione, per favorire il massimo accumulo di olii es-senziali nelle foglie delle nostre aroma-tiche!

Le piante di Erbe Aromatiche richiedono meno attenzioni rispetto alle altre pian-te dell’orto; tanto è vero che spesso ri-schiamo di dimenticarcele. L’angolo più asciutto e soleggiato del nostro orto è tutto ciò che ci chiedono per mantener-si in buona salute. Sono effettivamente piante molto rustiche ma sanno dare un tocco veramente speciale ai nostri cibi. Senza le aromatiche molte ricette della cucina mediterranea perderebbero l’u-nicità che le contraddistingue, profumi, aromi e sapori unici.

IN BALCONE O SULLA FINESTRA PER AVERLE SEMPRE A PORTATA DI MANO!Non tutti sono così fortunati da ave-re un orto a pochi passi dalla cucina. Pensiamo alle città, dove già avere un orto, spesso è un privilegio per pochi. E quando riusciamo ad ottenerlo, so-litamente non è proprio vicino a casa. Il fatto è che, presi da mille impegni, succede che l’estro culinario ci illumini solo all’ultimo momento, mentre l’ingre-diente speciale, indispensabile per la buona riuscita del piatto principale, sia esso rosmarino, salvia, timo o basilico è rimasto nell’orto o dal fruttivendolo…

ma a noi servirebbe ora!!! Un vaso sul balcone, sistemato nella zona più ripa-rata, con gli aromi indispensabili, con una minima spesa, è in grado di farci un grande servizio anche nel periodo invernale.

QUANTI BENEFICI DALLE LOROPROPRIETÀ!!!Fermarsi un momento a leggere le pro-prietà utili per il nostro organismo di molte aromatiche, anche tra le più clas-siche, come Salvia o Rosmarino, ci fa accorgere di quanto sarebbe importante utilizzarle più spesso nei piatti di ogni giorno, per mantenerci più sani ed aiu-tarci a rimediare ad alcuni dei comuni errori della dieta moderna.

COME TRATTARE LE AROMATICHEIN ESTATESe sono state messe a dimora quest’an-no, necessiteranno di un po’ più di acqua, ma dovremo sempre attendere l’asciugatura del terreno prima di inter-venire nuovamente. Se l’estate sarà par-ticolarmente siccitosa, qualche copiosa annaffi atura potrà essere richiesta. Se le piante hanno già alcuni anni di vita in campo aperto, irrigheremo solo in con-

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OMBREGGIARE IN ESTATEPer un ricaccio più rapido e per ottenere foglioline ancora più tenere, nel periodo estivo si possono trapiantare le piantine in posizione dove possano giovarsi dell’om-breggiamento di altre piante dell’orto per buona parte del giorno. In alternativa si possono riparare con tessuto non tessuto per tutto il periodo di coltivazione. Questo protegge anche dagli attacchi degli insetti volatori come gli afi di.

LA RACCOLTAI lattughini da taglio vanno raccolti quando le foglie delle piantine raggiungono i 6-10 cm di altezza perché possano mantenere la caratteristica morbidezza. Il taglio deve essere effettuato non troppo basso, lasciando 2 cm di gambo per avere un ricaccio rapido.

LATTUGA: LE VARIETÀ DA CESPO PER L’ESTATENel periodo estivo, nelle aree di pianura, dove la temperature può essere par-ticolarmente elevata, conviene trapiantare tutte le varietà che resistono meglio alla prefi oritura. Quindi a partire dai trapianti di metà giugno, almeno fi no a quelli di metà agosto, si possono sfruttare lattuga cappuccio Ballerina, Gentilina bionda e rossa, Foglia di quercia mix, Lollo mix, Canasta, Supercanasta, Regina dei ghiacci Adela, Romana bionda e Grettona, Salanova mix.

• IL FINOCCHIO: PRINCIPE DELL’AUTUNNO •

Considerata la fragola rifi orente più buona e profumata al Mondo!!!

La “Mara des Bois” è una pregiatissima varietà rifi orente, nota per il suo profumo e dolcezza. Ben si adatta anche ai freddi ambienti di mon-tagna. Questa Fragola si distingue per il delizio-so gusto e profumo di Fragola di bosco dei suoi frutti da cui trae il nome. La sua produzione è notevole, circa 1 kg per pianta. Mara des Bois è considerata la fragola più dolce esistente. Parti-colarmente indicata per la coltivazione in spazi ridotti, in vaso, su terrazzi e balconi.

NovitàNovità4 stagioni4 stagioni

Il fi nocchio è tra gli ortaggi che non dovrebbero mai man-care nell’orto autunnale: la sua pasta dolce e croccan-te, è tra i piaceri più caratteristici di fi ne stagione. Se vogliamo gustare per un lungo periodo que-sto ortaggio salutare, dovremo organizzarci per tempo, programmando al meglio la coltivazione ed i trapianti già dal pieno dell’estate.

LA CONCIMAZIONEIl fi nocchio per svilupparsi al meglio, necessita di un ap-porto adeguato di elementi nutrizionali, per questo dovremo arricchire bene il terreno prima del trapianto. Se siamo abituati a concimare generosamente con letame maturo, non necessiterà di grandi integrazioni, ma in caso contrario è consigliabile intervenire per favorire un decorso ottimale della coltivazione. Interrare lungo la fi la, 10 giorni prima del trapianto (o al trapianto, ma non a di-retto contatto con le radici) un buon concime minerale ternario, insieme a letame maturo o stallatico. Volendo potremo aggiun-gere anche un po’ di urea o nitrato ammonico che aiuterà, so-prattutto nei primi trapianti, a limitare i rischi di salita a seme.

CURARE IL TRAPIANTOIrrigare bene le piantine prima di estrarle dal contenitore alve-olare e premere a fondo con le dita sul vasetto per facilitarne il distacco ottimale delle radici. Cimare le foglie più alte prima di trapiantare, per evitare che in seguito ad acquazzoni o con l’irri-gazione ordinaria possano rimanere attaccate al suolo. Nei terreni più diffi cili è consigliabile porre del terriccio di buona qualità nel solco di trapianto: velo-cizzerà l’attecchimento. Comprimere bene il terreno intorno al pane di terra.

L’IRRIGAZIONEIrrigare abbondantemente le piantine dopo la messa a dimora e mantenere fresco il terreno per un paio di settimane. Dopo l’attecchimento, proseguire con bagnature regolari, evitando sempre i ristagni. PROTEGGERE DAL SOLE AL MOMENTO DEL TRAPIANTOLa sofferenza patita dalle piante per la forte incidenza dei raggi solari in piena estate, può ritardare anche di molti giorni l’attecchimento, allungando i tempi di maturazione del fi nocchio, che in questo modo rischia di salire a seme anticipatamente rispetto alla completa formazione del grumolo. Dopo il trapianto proteggere le piantine con tessuto non tessuto o con cassette di plastica da ortofrutta, girate “all’in giù” per una settimana fi no ad un massimo di 10 giorni, se le condizioni ambientali non sono favorevoli per altissime temperature o ventosità elevata.

TRAPIANTI SCALARIPer avere una disponibilità prolungata di fi nocchi in autunno ed in inverno, conviene organizzare la coltivazione con trapianti scalari. In pianura, i trapianti precoci di luglio sono quelli più rischiosi per la salita a seme anticipata: molte piante non riescono a completare al meglio il ciclo, soprattutto a causa dell’elevatissimo stress termico

al quale sono sottoposte. Il modo più sicuro per limitare questo rischio è trapiantare le quantità più importanti in modo scalare, ogni 10 giorni, iniziando dalla metà di agosto. Se il nostro orto non si trova in quota, i primi trapianti possono essere anticipati anche di 20 giorni e dovranno esaurirsi con un mese di anticipo. Per raccogliere in modo scalare fi no

all’inverno è consigliabile utilizzare varietà autunnali ed in-vernali, così da potere raccogliere sino all’arrivo del freddo. In

pianura, al nord, si trapianta sino ai primi di settembre (metà settembre se coltivati in tunnel). Al centro ed al sud, nelle aree

litoranee a clima più mite, si può trapiantare sino alla metà di ottobre.

LA RINCALZATURAQuando il fi nocchio, in pieno sviluppo, avrà raggiunto la dimensione approssimativa di un limone, potremo procedere con la rincalzatu-ra, che consiste nel portare con la zappa del terreno soffi ce vicino alla base della pianta, coprendola quasi completamente. Questo favorirà un perfetto imbiancamento delle guaine, proteggendole al contempo dal freddo.

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LA GAMMA COMPLETA:

FINOCCHIO PRECOCE BELLOTTO F1(SOSTITUISCE TAURO)

FINOCCHIO AUTUNNALE TESEO F1(SOSTITUISCE CARMO)

FINOCCHIO INVERNALE ULISSE F1(SOSTITUISCE SERPICO)

FINOCCHIO TARDIVO CARONTE F1(SOSTITUISCE GIOTTO)

CALENDARIO DEI TRAPIANTIE RACCOLTE CONSIGLIATE

(IN AREE PIANEGGIANTI)Trapiantando in modo scalare potremo anche mettere a dimora molte più

piantine, perché non dovremo consumarle tutte in un periodo limitato, ma le avremo a disposizione per alcuni mesi.

TRAPIANTO: 20-25 luglioRACCOLTA: fi ne settembresz/primi 15 gg di ottobre(Quantità consigliata da trapiantare: 10% del totale)

TRAPIANTO: 10-15 agostoRACCOLTA: 15-30 ottobre (Quantità consigliata da trapiantare: 10% del totale)

TRAPIANTO: 20-25 agostoRACCOLTA: 1- 15 novembre(Quantità consigliata da trapiantare: 40% del totale)

TRAPIANTO: 25 agosto - 5 settembreRACCOLTA: 10 novembre - 20 dicembre(Quantità consigliata da trapiantare: 30% del totale)

TRAPIANTO: 5-15 settembreRACCOLTA: 15 dicembre - 10 febbraio(Quantità consigliata da trapiantare: 10% del totale,proteggere con nylon anticipando i primi freddi)

...E LE FRAGOLE UNIFERESi trapiantano d’estate per abbondanti raccolti in primavera

GEMMAa ciclo medio, con pianta vigorosa e di buona rusti-cità. Molto adattabile alle differenti aree climatiche.

Frutti grandi di sapore eccellente.

ROXANAa ciclo medio tardivo, con

pianta molto vigorosa, dalla produttività eccezio-nale. I frutti sono grandi, di colore rosso carico, dal

sapore dolce.

ALBAa ciclo molto precoce, con

pianta di buon vigore, sana e resistente alle

malattie. Produce un gran numero di frutti grossi

molto dolci ed aromatici.

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Testi a cura di: uffi cio tecnico Ortomio

L’ESPERTO RISPONDE ALLE VOSTRE DOMANDEL’ESPERTO RISPONDE ALLE VOSTRE DOMANDE Stefano da Siena- Coltivo da anni le vostre piantine e sono veramente molto soddisfatto per i risultati che ottengo. Ho una diffi coltà solo con i peperoni: che concime devo utilizzare per farli matu-rare? Vorrei staccarli colorati, ma restano sempre verdi fi no alla raccolta.

- Il peperone è una pianta che necessita di concimazioni abbondanti, ricche in sostanza organica. Per favorire una

maturazione ottimale si possono utilizzare fertilizzanti con elevato contenuto di Potassio: da fornire alle piante ben formate e senza eccedere. Consideri che co-munque i frutti di peperone matureranno anche senza questa concimazione ag-giuntiva. Dal momento in cui cessano di crescere in dimensione occorrono

alcune settimane, basterà lasciare i frutti più vecchi sulla pianta fi no alla maturazione.

Mirco da Montebelluna (TV)- I miei pomodori, trapiantati da circa 50 giorni, presentano delle macchie scure sul gambo e sulle foglie, come può ve-dere dalle foto che allego. Avevo trattato con poltiglia bor-dolese qualche settimana fa. Cosa posso fare per salvarle?

- Purtroppo si tratta di un forte attacco di peronospora. A questo livello di infe-zione non è più possibile curare la pianta, conviene sostituirla. Quando il clima è molto piovoso come in questa primavera, il rame non basta, è invece fondamenta-le effettuare trattamenti preventivi con prodotti sistemici o con buona persistenza, non dilavabili dalle piogge che mantengano la pianta protetta per almeno una settimana.

Paola da Torino- Vorrei un consiglio per le mie fragole Alba e Malga che ho trapiantato 45 giorni fa nell’orto e stanno sviluppando molto bene. Quando produrranno i frutti?

- Alba è una varietà unifera, questo signifi ca che quest’anno svilupperà la ve-getazione e produrrà i frutti nella prossima primavera. Malga è una varietà rifi orente, quindi comincerà a produrre fi ori da un momento all’altro.

Questo dipende anche dall’andamento stagionale che può fare anticipare o ritardare la produzione. Qua-

lora si sviluppassero i getti laterali dalle piante è necessario eliminarli. In questo modo le piante saranno più forti e ciò ne favori-rà l’entrata in produzione.

ie fragole Alba e Malga che ho trapiantato 45 giorni fa do molto bene. Quando produrranno i frutti?

questo signifi ca che quest’anno svilupperà la ve-nella prossima primavera. Malga è una varietà a produrre fi ori da un momento all’altro.

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COME DIFENDERSI DAI “NEMICI DELL’ORTO”Ragnetto rosso: stop nel pomodoro senza acaricidi!Il ragnetto rosso è il parassita animale più temibile nelle annate calde ed asciut-te. Può colpire quasi tutte le specie dell’orto, ma spesso risulta devastante per pomodoro e melanzane. Si manifesta inizialmente con l’ingiallimento delle foglie basali della pianta e si diffonde rapidamente a tutta la chioma, portando a situa-zioni irreversibili, fi no alla morte in poche settimane. Un metodo semplice, pulito ed economico per prevenirlo consiste nell’ applicare 20 gg dopo il trapianto una barriera di colla (va bene anche quella per topi), intorno al fusto delle piante a 5 cm dal suolo, e tagliare contestualmente le foglie a contatto con il terreno.

Peronospora del pomodoro: come usare il rameIl Rame è un prezioso aiuto per la prevenzione di alcune patologie che possono colpire le nostre piante. Nelle forme più utilizzate: Verderame (Poltiglia bordole-se), Solfato, Idrossido, Ossicloruro, esplicano bene la loro azione quando il clima non è troppo piovoso. In questi casi, l’applicazione ogni 2 settimane è normal-mente suffi ciente per prevenire focolai di Peronospora. In presenza di acquazzoni frequenti, condizioni instabili che hanno caratterizzato questa primavera, il Rame viene però dilavato facilmente. Applicarlo dopo ogni temporale è, non solo inutile, ma dannoso per l’accumulo di questo metallo nel suolo che porta a sterilizzare il terreno rispetto ai microrganismi utili. In previsione di periodi perturbati prolun-gati, meglio affi darsi a prodotti che non vengono dilavati dalle piogge (Metalaxil, Mandipropamid, Cimoxanil, Dimetomorf, sono tra i principi attivi più facilmente reperibili) rispettando i periodi di carenza, come facciamo per il Rame.

Basilico: vincere la peronospora senza anticrittogamici!La principale causa di delusione nella coltivazione del basi-lico negli ultimi anni è la Peronospora, fungo estremamente aggressivo che si sviluppa facilmente in presenza di clima umido/piovoso. Si manifesta con l’ingiallimento delle foglie e la comparsa di una muffa grigiastra nella pagina inferiore

della foglia. È importante difendere il basilico preventivamente, magari coltivando-lo anche in serra, dove la pioggia non arriva e quando lo irrighiamo, evitiamo ac-curatamente di bagnare la vegetazione, specialmente nelle ore serali. Coltivandolo in vaso, è suffi ciente collocarlo in una posizione a riparo dalle precipitazioni. Mai irrigare bagnando la vegetazione, e annaffi are possibilmente al mattino.

Altica sui cavoli: attenzione in estateL’Altica, detta anche ”pulce” per la caratteristica di muo-versi saltando tra le foglie delle piante, è un minuscolo coleottero in grado di provocare grossi danni sui cavoli e su tutte le specie della famiglia delle Brassiche (rucola, ravanello, cime di rapa, ecc). Risulta pericolosa con attacchi subito dopo il trapianto, quando le piantine ancora in fase giovanile, rischiano di subire un forte danneggiamento in

molti casi irrimediabile. Tra i metodi Bio che tengono alla larga l’Altica, la cenere spolverata sulle foglie è una delle soluzioni migliori. Presenta però il limite di do-vere essere rinnovata frequentemente. Più effi cace il tessuto non tessuto bianco, posto a protezione delle piante dal trapianto e una decina di giorni a seguire.

La Cavolaia: usiamo prodotti naturaliConosciamo bene questa farfalla dalle ali bianche punteggiate di nero ed anche i danni che le sue larve possono provocare ai cavoli se non ci accorgiamo rapida-mente della loro presenza. Oggi esistono prodotti biologici in grado di difendere in modo molto effi cace le nostre piante. Ai prodotti a base di Bacillus thuringien-sis, utili se applicati fi nchè le larve sono ancora di giovane età, da alcuni anni se ne sono affi ancati altri molto validi, come quelli a base di Spinosad, in grado di colpire anche gli individui più sviluppati e molti altri insetti dannosi.

CONSIGLI DI COLTIVAZIONEQual’è il momento migliore per irrigare il nostro orto?Alla domanda secca la risposta più corretta è “alla mattina!”. Per una serie di buoni motivi:

1. Alla mattina le piante sono più effi cienti nell’assimilazione di acqua e di nutrienti.2. La mattina è il momento più vicino alla massima evaporazione e richiesta idrica della pianta, che così andrà più diffi cilmente in carenza.3. In estate, al mattino, il terreno e l’acqua d’irrigazione hanno una temperatura più vicina a quella delle piante e ci permettono di evitare rischi di shock termici.4. Rispetto alle ore serali, le temperature più elevate del mattino permettono di ridurre più rapidamente l’umidità originata intorno alla pianta con l’annaffi atura e con essa il rischio di patologie fungine e batteriche.Fatte queste considerazioni, teniamo comunque sempre presente che se possia-mo irrigare solo alla sera, non cadrà il mondo! Cerchiamo in questi casi di porre attenzione nell’evitare di bagnare la vegetazione, che rimarrebbe umida per tutta la notte.

Zappare il terreno intorno alle pianteIn estate è una pratica ancor più importante che negli altri periodi dell’anno. Permette di eliminare le erbe infestanti, arieggiare il terreno nel caso di ristagni e ridurre le perdite di acqua. È fondamentale per eliminare le grandi crepe che si formano nei periodi secchi. Permette all’acqua di irrigazione di raggiungere effet-tivamente le radici, senza perdersi infruttuosamente in profondità.

Il compost fai da te nell’ortoIl Compost, che si ottiene riciclando i prodotti di scarto della manutenzione del giardino ed i rifi uti umidi della cucina, può diventare un’ottima risorsa per il no-stro orto. Non sostituisce la concimazione minerale, ma insieme ad essa è perfetto per migliorare la qualità del terreno. Deve essere utilizzato quando è ben maturo e di colore simile al terriccio. La pratica di incorporare nel suolo i rifi uti organici prima che siano decomposti è sconsigliabile, perché provoca la proliferazione di batteri dannosi. Si utilizza alla dose di 1-3 kg per metro quadrato, interrandolo superfi cialmente, nei primi 15 cm di terreno subito prima della messa a dimora. È un vero toccasana anche posto tutt’intorno al pane di terra delle piantine in buca per velocizzarne l’attecchimento. Per ottenere un compost di buona qualità rispettiamo alcuni semplici consigli che illustriamo a seguire.

PRODOTTI DA NON UTILIZZARE NEL COMPOST:

Parte di ortaggi colpite da patologie non conosciute.Bucce di frutta esotica; a volte sono trattate con prodotti insetticidi o fungicidi che non si degradano con il compostaggio. Bucce non edibili di formaggi trattate con prodotti disinfettanti.Trucioli o segatura derivati da legno trattato con prodotti chimici non conosciuti. Giornali con stampe al piombo (fortunatamente ormai rari) o fotografi e a colori.

PRODOTTI DA UTILIZZARE CON ATTENZIONE:

Scarti di carne, pesce e cibi cotti, generano cattivi odori e attirano i ratti: cerchia-mo di non lasciarli in superfi cie.Trucioli e segatura (provenienti da legname non trattato) possono essere utilizzati in modiche quantità. Gli sfalci di erba e le erbacce si possono utilizzare, ma prima che producano i semi. Non incorporare nel compost la gramigna.Si possono utilizzare anche fondi di caffè, cenere di legna e gusci d’uovo.

Per velocizzare la fermentazione esistono in commercio degli ottimi attivatori ide-ali per velocizzare il processo di compostaggio, oppure si può utilizzare del lievito di birra sciolto in acqua, con aggiunta di zucchero.Per limitare la presenza di larve di insetti schermare con rete zanzariera la super-fi cie di compost esposta all’aria.